SAFFO · 2015-05-21 · chiaro vino celeste con la gioia. ... vicino al mare... suonerebbe con un...
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Vita.Saffo era una poetessa greca, di nobili origini. La famiglia per motivi politici venne perseguitata e costretta a nascondersi in Sicilia. Saffo infatti visse a Siracusa per circa 10 anni.
Non si sa bene quando morì ed in quali circostanze, ma dall'esame di alcuni suoi componimenti si capì che visse fino a tarda età.
Si narra che Saffo vivesse nell'isola di Lesbo e che fosse innamorata di un battelliere di nome Faone, per il quale la
leggenda vuole si buttò o da un faro o da una rupe. Saffo era una poetessa straordinaria, le sue poesie e
componimenti traspiravano amore, passione ed estasi. La leggenda che vuole Saffo omosessuale (lesbica), deriva dal
contenuto di alcune sue poesie rivolte alle giovani fanciulle dell'epoca: Saffo infatti per molte di queste era una sorta di
insegnante. Saffo si occupava dell'istruzione di giovani fanciulle insegnando loro la danza, la poesia, la letteratura, la musica, dava loro tutti gli insegnamenti utili per diventare delle ottime spose. Alcuni poeti smentirono leggenda dell'omosessualità
della poetessa, poiché Saffo, oltre ad essere innamorata perdutamente di Faone, era solo da un punto di vista poetico attratta dalle giovani fanciulle che la ispiravano nei suoi versi,
null'altro.←--- Saffo e faone
In Grecia, l'omosessualità era quasi un passaggio obbligato della pubertà:veniva
addirittura considerato formativo per il raggiungimento di una sana sessualità etero.
Le sue poesie sono intrise e pervase dall'amore, da quello puro, etereo, sofferto, disperato,
passionale. I versi sono semplici, ma allo stesso tempo pieni di tanti significati, ogni parola seppur studiata
sembra uscire dal cuore. Emerge dalle sue poesie tanta sofferenza e disperazione per un amore perduto e quindi
sofferto, il suo dolore è quasi tangibile, in alcuni versi si tocca quasi con mano.
Ci sono delle poesie in cui emerge con molta forza la disperazione e lo struggimento per
l'amore perduto o anelato ed altre in cui primeggia una forte passionalità e fisicità,
comunque mai volgare. La poesia che meglio descrive ognuno di noi nella fase dell'innamoramento è: Per me è
chiaro ch'è uguale agli dei. I suoi versi sono semplici, ma vengono dal
cuore, in alcuni passaggi è molto infantile, ma chi non lo è in fase di innamoramento!!
Altrettanto coinvolgenti e passionali sono le poesie: Passione d'amore, Nozze, Simile a
un dio, Afrodite, La cosa più bella. Vi sono poi le poesie del filone erotico, più
brevi ma dense di passione proibita e segreta: Schiava d'amore, Peccato
originale, In punta di piedi, Eros ha scosso la mia mente. L'erotismo emerge dall'utilizzo
di semplici parole come: bendata, legata, nuda..il ventre vibra... E' un erotismo molto
semplice, che si limita in molti casi a descrivere atteggiamenti fisici e sensazioni
proibite legate alla passione amorosa.
INVITO ALL'ERANO
Venite al tempio sacro delle vergini dove più grato è il bosco e sulle are fuma l'incenso. Qui fresca l'acqua mormora tra i rami dei meli: il luogo è all'ombra di roseti,dallo stormire delle foglie nasce profonda quiete. Qui il prato ove meriggiano i cavalli è tutto fiori della primavera e gli aneti vi odorano soavi. E qui con impeto, dominatrice, versa Afrodite nelle tazze d'oro chiaro vino celeste con la gioia.
A ME PARE UGUALE AGLI DEI
A me pare uguale agli dei chi a te vicino così dolce suono ascolta mentre tu parlie ridi amorosamente. Subito a meil cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la vocesi perde sulla lingua inerte. Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,e ho buio negli occhi e il rombo del sangue alle orecchie. E tutta in sudore e tremante come erba patita scoloro:e morte non pare lontana a me rapita di mente.
PLENILUNIO
Gli astri d'intorno alla leggiadra luna
nascondono l'immagine lucente,
quando piena più risplende, bianca
sopra la terra.
A GONGILA
O mia Gòngila, ti prego: metti la tunica bianchissima
e vieni a me davanti: intorno a te
vola desiderio d'amore. Così adorna, fai tremare
chi guarda; e io ne godo, perchè la
tua bellezza rimprovera Afrodite.
TRAMONTATA E' LA LUNA
E’ tramontata la luna, e le Pleiadi;
e la notte è a metà, ed il tempo trapassa,
ed io riposo in solitudine.E mi prende un desiderio di morire,e di vedere le rive dell’Acherontecoperte di rugiada, fiorite di loto.
E DI TE NEL TEMPO
Tu morta, finirai lì. Né mai di te
si avrà memoria; e di te nel tempo
mai ad alcuno nascerà amore, poi che non curi le rose della
Pieria. E sconosciuta anche nelle case
dell'Ade,andrai qua e là fra oscuri
morti, svolazzando.
AD AFRODITE
O mia Afrodite dal simulacrocolmo di fiori, tu che non hai morte,
figlia di Zeus, tu che intrecci inganni, o dominatrice, ti supplico,
non forzare l'anima miacon affanni né con dolore;
ma qui vieni. Altra volta la mia voce
udendo di lontano la preghiera ascoltasti, e lasciata la casa del padre
sul carro d'oro venisti. Leggiadri veloci uccelli
sulla nera terra ti portarono, dense agitando le ali per l'aria celeste.
E subito giunsero. E tu, o beata,
sorridendo nell'immortale volto chiedesti del mio nuovo patire,
e che cosa un'altra volta invocavo,e che più desideravo
nell'inquieta anima mia. " Chi vuoi che Péito spinga al tuo amore,
o Saffo? Chi ti offende? Chi ora ti fugge, presto t'inseguirà,
chi non accetta doni, ne offrirà, chi non ti ama, pure contro voglia,
presto ti amerà."Vieni a me anche ora: liberami dai tormenti,
avvenga ciò che l'anima mia vuole:aiutami, Afrodite.
TRAMONTATA E' LA LUNA
Tramontata è la lunae le Pleiadi a mezzo della notte; anche la giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola. Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita, dolce amara indomabile belva. Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
SULLE BELLE CHIOME METTI GHIRLANDE
Tu, o Dico
sulle belle chiome metti ghirlande, dalle tenere mani intrecciate con steli di
aneto, poichè le Càriti felici accolgono
chi si orna di fiori: fuggono chi è senza ghirlande.
VORREI VERAMENTE ESSERE MORTA
Vorrei veramente essere morta.Essa lasciandomi piangendo forte, mi disse: " Quanto ci è dato soffrire,
o Saffo: contro mia voglia io devo abbandonarti."
"Allontanati felice" risposi"ma ricorda che fui di te
sempre amorosa.Ma se tu dimenticherai
(e tu dimentichi) io voglio ricordarei nostri celesti patimenti:
le molte ghirlande di viole e rose che a me vicina, sul grembo
intrecciasti col timo; i vezzi di leggiadre corolle che mi chiudesti intorno
al delicato collo; e l'olio da re, forte di fiori, che la tua mano lisciava
sulla lucida pelle;e i molli letti
dove alle tenere fanciulle jonichenasceva amore della tua bellezza.
Non un canto di coro,né sacro, né inno nuziale
si levava senza le nostre voci;e non il bosco dove a primavera
il suono......
AD ERMES
Ermes, io lungamente ti ho invocato.In me è solitudine: tu aiutami,
despota, ché morte da sé non viene; nulla m'alletta tanto che consoli.
Io voglio morire: voglio vedere la riva d'Acheronte
fiorita di loto fresca di rugiada.
QUANTO DISPERSE LA LUCENTE AURORA
Hesperus, tutto riporti quanto disperse la lucente
Aurora:riporti la pecora,riporti la capra,
ma non riporti la figlia alla madre.
QUALE DOLCE MELA
Quale dolce mela che su alto ramo rosseggia,
alta sul più alto; la dimenticarono i coglitori;
no, non fu dimenticata:
invano tentarono raggiungerla...
HO UNA BELLA FANCIULLA
Ho una bella fanciulla simile nell'aspetto ai fiori d'oro,
la mia Cleide diletta. Io non la darei né per tutta la Lidia
né per l'amata...
SE SOLAMENTE...
Se solamente mi toccassi il cuore...se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore...
la tua bocca sottile...i tuoi denti.....se mettessi la tua lingua come una freccia rossa...
lì dove il mio cuore polveroso martella...Se soffiassi nel mio cuore...
vicino al mare...suonerebbe con un rumore scuro...
come acque vacillanti...come l'autunno in foglie come sangue...
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo.....suonando come sogni...
o rami....o piogge...
o sirene di un porto triste...Se tu soffiassi nel mio cuore...
come un fantasma bianco al bordo della schiuma in mezzo al vento...
come un fantasma scatenato in riva al mare...qualcuno verrebbe forse...
dalle cime delle isole...dal fondo rosso del mare...
qualcuno verrebbe...qualcuno verrebbe...
NOZZE
Sposo beato, le nozze dei tuoi sogni sono
compiute. È tua la fanciulla che ami.
O sposa, tu sei tutta grazia:
i tuoi occhi son dolci, il bel viso è tutto amore...
O sposo, felice sposo,
noi fanciulle canteremo questa notte,
il tuo amore e la tua sposa profumata di viola,
canteremo questa notte...
EROS HA SCOSSO LA MIA MENTE
Eros ha scosso la mia mente come il vento che giù dal monte
batte sulle querce. Dolce madre, non posso più tessere la tela domata nel cuore dall'amore di un giovane:
colpa della soave Afrodite. Sei giunto, ti bramavo,
hai dato ristoro alla mia anima bruciante di desiderio.