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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO S.A. 21.09.2015 1 ******* Verbale del Senato Accademico, costituito ai sensi dell’art. 27, dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 157 del 07.07.2012 ed emanato ai sensi della Legge 30 dicembre 2010 n. 240. VERBALE N° 18/2015 Seduta del 21.09.2015 Si riunisce alle ore 11,15. P = Presente A = Assente AG = Assente giustificato P A AG - Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente; x Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento Macroarea n. 1 scientifica tecnologica - il prof. FRACASSI Francesco x - il prof. ALTOMARE Francesco x Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie - il prof. MIANO Teodoro x - la prof.ssa SVELTO Maria x Macroarea n. 3 scienze mediche - il prof. BATTAGLIA Michele x

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO

S.A. 21.09.2015

1

*******

Verbale del Senato Accademico, costituito ai sensi dell’art. 27, dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 157 del 07.07.2012 ed emanato ai sensi della Legge 30 dicembre 2010 n. 240.

VERBALE N° 18/2015

Seduta del 21.09.2015

Si riunisce alle ore 11,15.

P = Presente A = Assente AG = Assente giustificato

P A AG

- Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente; x

Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento Macroarea n. 1 scientifica tecnologica

- il prof. FRACASSI Francesco x

- il prof. ALTOMARE Francesco x

Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie

- il prof. MIANO Teodoro x

- la prof.ssa SVELTO Maria x

Macroarea n. 3 scienze mediche

- il prof. BATTAGLIA Michele x

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S.A. 21.09.2015

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P

A

AG

- la prof.ssa SERIO Gabriella x

Macroarea n. 4 scienze umanistiche

- il prof. MASELLA Luigi x

- la prof.ssa JACQUET Marie Thérèse x

Macroarea n. 5 scienze giuridiche ed economiche

- il prof. DELL’ATTI Vittorio x

- il prof. DI RIENZO Massimo x

Sede decentrata

- il prof. NOTARNICOLA Bruno, x

Rappresentanti di area scientifico-disciplinare Per i professori di I fascia

- il prof. TOMA Ernesto area n. 13 (scienze economiche e statistiche) x

- la prof.ssa DA MOLIN Giovanna area n. 11 (scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche)

x

Per i professori di II fascia

- il prof. ANGELINI Leonardo area n. 2 (scienze fisiche) x

- il prof. LAVIANO Rocco area n. 4 (scienze della terra) x

- la prof.ssa OTRANTO Rosa area n. 10 (scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico artistiche)

x

- il prof. CRESCENZO Giuseppe area n. 7 (scienze agrarie e veterinarie)

x

- la prof.ssa COLUCCI Silvia Concetta area n. 5 (scienze biologiche) x

Per i ricercatori

- il prof. STELLA Alessandro area n. 6 (scienze mediche) x

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- il prof. MAVELLI Fabio area n. 3 (scienze chimiche) x

- il prof. CAIVANO Danilo area n. 1 (scienze matematiche e informatiche)

x

- il prof. CASCIONE Giuseppe area n. 14 (scienze storiche e sociali) x

- il prof. STEFANI’ Paolo area n. 12 (scienze giuridiche) x

Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo

- il sig. POLISENO Michele x

- il sig. SILECCHIA Francesco x

- il sig. CAMPOBASSO Rocco x

Rappresentanti degli studenti

- la sig.ra SANTORO Annarita x

- il sig. BARRESI Teodosio x

- il sig. AURORA Claudio Eugenio x

- la sig.ra LATINO Benedetta x

- il sig. INNAMORATO Francesco x

Rappresentante dei dottorandi di ricerca

- la dott.ssa KUSHI Alda x

Partecipano senza diritto di voto:

• il Pro-Rettore vicario, Prof. Angelo Tursi, che in caso di assenza o

impedimento del Rettore presiede il Senato Accademico con diritto di voto;

• il Direttore Generale, Federico Gallo, con funzioni di Segretario verbalizzante.

Le attività di supporto sono assicurate dal personale del Dipartimento per il

Coordinamento dell'Azione Amministrativa con le Funzioni di Governo - Area Senato Accademico.

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Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta. L’ordine del giorno è il seguente:

− Approvazione verbale riunione del 21.07.2015

− Comunicazioni del Rettore

I. AMMINISTRAZIONE 1. Proposta di modifica art. 27 dello Statuto – composizione Senato

Accademico

2. Rinnovo Organi Accademici: adempimenti 3. Codice etico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro 4. Delibera del Consiglio del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed

Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture”, del 27.10.2014, su Logo del Dipartimento: parere delegato del Rettore alla Comunicazione e ai rapporti con stampa e media

5. Regolamento per la formazione di un elenco di medici veterinari liberi professionisti ai fini della collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria

5bis Centro di servizi di Ateneo per l’e-learning e la multimedialità: designazione componente nel Comitato Tecnico Scientifico

5ter Regolamento dell’Organismo preposto al Benessere degli animali (OPBA di Ateneo)

5quater Avviso di selezione di sette professori componenti del Presidio della Qualità di Ateneo: determinazioni

5quinquies Procedure per le elezioni dei Coordinatori e delle Giunte dei Consigli di Corso di Studio/Classe/Interclasse: nota del prof. L. Angelini

III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO 6. Convenzione Quadro e Protocollo attuativo tra l’Università degli Studi di Bari Aldo

Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti) e l’ONAV – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, per programmazione e realizzazione di attività di formazione, studio e ricerca e per la realizzazione del corso di assaggiatore di vino

7. Monitoraggio Accordi internazionali di cooperazione: Africa - Asia 8. Istituzione e bando di concorso premio di laurea finanziato da CODACONS Veneto e

Periodico di informazione tributaria “il53”

9. Regolamento premio annuale in memoria della dott.ssa “Sara Diomede” destinato alla migliore tesi di dottorato di ricerca in Scienze chimiche e molecolari, emanato con D.R. n. 1721 del 24.04.2013: proposta di modifica art. 4

VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO 10. Centri interuniversitari di ricerca: a. “ARETAI Center on Virtues”: proposta di costituzione b. “Per il Teatro, le Arti Visive, la Musica, il Cinema (CUTAMC)”: valutazione

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adesioni VII. PERSONALE 11. Programmazione utilizzo Punti Organico 2015 - Esame richieste chiamate dirette ex

art. 5 del D.M. n. 335/2015

12. Proposta di chiamata a professore di II fascia ai sensi dell’art. 18, comma 1, della Legge 240/2010

13. Richiesta di rinnovo di contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato collegata ad accordo culturale con il DAAD

- Varie ed eventuali

Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri se

ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della validità dell'adunanza.

Con il consenso unanime dei senatori presenti, dalle ore 11,40, ha presenziato alla

odierna riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire, ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato Accademico, il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, dott.ssa Pasqua Rutigliani.

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S.A. 21.09.2015/saluto

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SALUTO NUOVO DIRETTORE GENERALE, FEDERICO GALLO

In apertura di seduta, il Rettore porge gli auguri di benvenuto al nuovo Direttore

Generale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Federico Gallo, insediatosi a

decorrere dal giorno 12.09.2015, giusta delibera del Consiglio di Amministrazione del

11.09.2015, che questo Consesso ha conosciuto sulla base del curriculum all’atto della

formulazione della proposta di conferimento dell’incarico, nella riunione del 30.07.2015,

cui fa seguito oggi il primo incontro diretto nell’ambito di un percorso che si auspica

proficuo.

Il Direttore Generale porge sinceri ringraziamenti per la fiducia riposta, che ha

sentito di voler esprimere anche nel breve messaggio di saluto alla comunità universitaria

inviato per mail il giorno 14.09.2015, con la promessa di svolgere il proprio incarico, per i

prossimi tre anni, con “impegno, dedizione, lavoro quotidiano, ascolto e ... passione!”,

mettendo a disposizione il “bagaglio di esperienze umane e professionali maturate, in

questi trent'anni di carriera, in diverse realtà universitarie e istituzioni pubbliche, con

diversi profili e gradi di responsabilità nell'ambito della gestione organizzativa e

amministrativa.”, nella consapevolezza che il “Direttore Generale”, nel nuovo impianto

della governance universitaria, sia un Organo “a servizio” degli altri Organi.

Il Consesso si unisce con un plauso agli auguri di benvenuto, facendone seguire un

breve giro di presentazione dei propri componenti.

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S.A. 21.09.2015

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APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA SEDUTA DEL 21.07.2015

Il Rettore sottopone all’approvazione del Senato Accademico il verbale relativo alla

riunione del 21.07.2015.

Il Senato Accademico, con l’astensione degli assenti alla suddetta riunione, approva

il verbale relativo alla succitata seduta.

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COMUNICAZIONI DEL RETTORE

COMUNICAZIONI DEL DIRETTORE GENERALE

Il Rettore informa in merito ai seguenti prossimi appuntamenti:

− il giorno 23.09.2015 si svolgeranno, presso la sede CRUI, le votazioni per la elezione

del nuovo Presidente della CRUI, che presentano, quale unico candidato, il prof.

Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II di Napoli, esprimendo grande

soddisfazione per il “ritorno” al Sud di detto importante incarico, dopo tanti anni in cui il

ruolo è stato rivestito da Rettori del comparto universitario del centro-nord. Il prof.

Manfredi ha avuto modo di rilasciare già alcune interviste alla stampa nazionale, tra

cui una lunga al quotidiano Il mattino, sulle criticità delle Università meridionali. Il

nuovo Presidente della CRUI sarà a Bari in occasione degli Stati Generali

dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in programma dal 5 al 7 novembre p.v.;

− il giorno 28.09.2015 si terrà, nell’Aula Magna “Aldo Cossu” del Palazzo Ateneo, il

Convegno “90 anni dell’Università di Bari – i suoi Rettori, la sua storia” - nel corso del

quale verrà presentato il volume “I Rettori dell’Ateneo barese”, già omaggiato ai

presenti nella riunione del Senato Accademico del 08.09.2015. Sarà l’occasione per

affermare l’orgoglio del senso di appartenenza, grazie anche alla partecipazione dei

precedenti Rettori o dei loro congiunti e parenti, mentre la stessa sera, nell’Atrio di

Piazza Umberto del Palazzo Ateneo si svolgerà il concerto dell’Orchestra sinfonica

della Città metropolitana di Bari, con un repertorio variegato, da Gerschwin a

Piazzolla;

− il giorno 30.09.2015, si svolgerà l’Open Day – Informàti per il futuro, di presentazione

della nuova offerta didattica di questa Università agli immatricolandi ed agli studenti

degli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado, fortemente voluto nell’ottica

dell’avvicinamento al sistema scolastico regionale, che auspica possa superare i già

ottimi risultati conseguiti lo scorso anno. L’impegno da parte di tutti i responsabili

dell’Orientamento è massimo, così come lo è stato quello profuso dal neo Direttore

dell’Ufficio Scolastico Regionale Puglia, dott.ssa Anna Camalleri, nel mettere a

disposizione tutte le scuole coinvolte nelle tre Province di Bari, Brindisi e Taranto;

− i giorni 02-03.10.2015, ad Udine, sarà avviato il dibattito sul programma “Buona

Università”, di cui si sta occupando la senatrice – Responsabile Scuola PD, Francesca

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S.A. 21.09.2015/comunic.

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Puglisi, del quale già trapelano le prime indiscrezioni. Egli vi prenderà parte, così

come sarà presente il Direttore Generale MIUR, D. Livon;

− come già preannunciato nella riunione del 30.07.2015, nei giorni 05-07.11.2015 si

svolgeranno gli Stati Generali dell’Università, con un programma intenso di attività,

innanzitutto di confronto con il territorio, ma anche di coinvolgimento della città, con,

tra le altre, la proiezione di un film scelto dai ricercatori ed un concerto presso la

Basilica di San Nicola.

Entra, alle ore 11,35, il prof. Caivano.

Il Direttore Generale informa che, diversamente dal Direttore Generale uscente, avv.

G. Prudente, Egli, anche seguendo il modus operandi del Magnifico Rettore, non disporrà

di una carta di credito; al contempo, nel far presente che la carta di credito, nell’ambito di

questo contesto organizzativo, può essere utilizzata per l’acquisto di talune tipologie di

materiale, non acquisibili tramite la procedura MEPA, comunica l’intendimento di delegare

il Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, dott. S. Spataro all’utilizzo della

carta di credito rispetto alle esigenze di fabbisogno provenienti dai vari comparti

dell’amministrazione, soddisfabili attraverso tale modalità.

Il Senato Accademico prende nota.

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I. AMMINISTRAZIONE PROPOSTA DI MODIFICA ART. 27 DELLO STATUTO – COMPOSIZIONE SENATO

ACCADEMICO

Il Rettore propone di rinviare ogni determinazione in ordine all’argomento in oggetto

alla riunione straordinaria, che viene fissata per il giorno 29.09.2015, nelle more

dell’espressione del parere da parte del Consiglio di Amministrazione e della completa

acquisizione dei pareri espressi dai Dipartimenti di didattica e ricerca, dando lettura

dell’elenco dei pareri dipartimentali sinora pervenuti.

Il Senato Accademico, unanime, approva.

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S.A. 21.09.2015/p.2A

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I. AMMINISTRAZIONE RINNOVO ORGANI ACCADEMICI: ADEMPIMENTI

Entra, alle ore 11,40, il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e

Rapporti con il SSN e R, dott.ssa P. Rutigliani.

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R ed invita la dott.ssa Rutigliani

a voler relazionare in merito:

““Con riferimento all’argomento di cui all’oggetto, il competente ufficio del Dipartimento Risorse Umane Organizzazione e Rapporti con il SSNR ricorda che questo Consesso, nella seduta del 08.09.2015, ha deliberato, tra l’altro, di rinviare all’odierna riunione “”ogni determinazione in ordine alla calendarizzazione delle procedure per il rinnovo delle diverse componenti del Senato Accademico, per il triennio accademico 2015/2018.””

L’Ufficio fa, quindi, presente che l’art. 37, comma 2, del Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10, dello Statuto di Ateneo, emanato con D.R. 5293 del 02.11.2012 e modificato con delibera assunta da questo Consesso nella riunione del 30.07.2015, statuisce che “nelle more dell’adeguamento del Regolamento Generale di Ateneo, il Senato Accademico stabilisce le date per lo svolgimento delle votazioni e il Rettore stabilisce quelle di tutte le fasi procedurali”.

Questo Consesso è, dunque, chiamato a stabilire le date in cui dovranno svolgersi le votazioni per il rinnovo delle diverse componenti del Senato Accademico in scadenza (Direttori di Dipartimento, rappresentanti di Aree scientifico-disciplinari, rappresentanti del personale tecnico amministrativo/collaboratori ed esperti linguistici), tenuto altresì conto di eventuali modifiche di Statuto in riferimento alla composizione di detto Organo.

A tale riguardo, l’Ufficio fa presente, che, in occasione della precedente tornata elettorale, le votazioni per tutte le componenti del Senato Accademico di cui trattasi ebbero luogo in data 27 novembre 2012 e che i relativi bandi di indizione furono emanati il 06.11.2012.

Ai fini delle determinazioni in ordine alla tempistica, i suddetti bandi di indizione, ad ogni buon fine allegati alla presente relazione, prevedevano quanto segue:

ELEZIONE DIRETTORI DI DIPARTIMENTO NEL SENATO ACCADEMICO

− 06.11.2012 emanazione bando; − 15.11 (ore 10,00) termine per la trasmissione delle candidature al Magnifico Rettore a

cura del Decano di ciascuna macroarea; − 15.11 pubblicazione candidature riscontrate regolari; − 15.11 pubblicazione determinazioni assunte dalla Commissione Elettorale Centrale in

ordine alle modalità di svolgimento della propaganda elettorale; − 16.11 pubblicazione liste degli elettori e convocazione corpo elettorale; − 27.11 insediamento seggio elettorale e svolgimento operazioni di voto e di scrutinio; − 30.11.2012 completamento delle operazioni elettorali ai fini della proclamazione degli

eletti.

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ELEZIONE RAPPRESENTANTI AREE SCIENTIFICO-DISCIPLINARI

− 06.11.2012 emanazione bando; − 09.11 (ore 13,00) termine per l’esercizio del diritto di opzione da parte dei docenti

appartenenti ad Aree diverse da quelle di cui all’art. 27, comma 4, lett. c) dello Statuto di Ateneo;

− 14.11 termine per la presentazione delle candidature nell’assemblea di Area convocata dal decano;

− 15.11 (ore 10,00) termine per la trasmissione delle candidature al Rettore a cura del Decano di Area;

− 15.11 (ore 15,00) termine per sanare eventuali irregolarità delle candidature; − 15.11 pubblicazione candidature riscontrate regolari; − 15.11 pubblicazione determinazioni assunte dalla Commissione Elettorale Centrale in

ordine alle modalità di svolgimento della propaganda elettorale; − 20.11 pubblicazione liste degli elettori e convocazione corpo elettorale; − 26.11 insediamento seggi elettorali, − 27.11 svolgimento operazioni di voto e di scrutinio; − 30.11.2012 completamento delle operazioni elettorali ai fini della proclamazione degli

eletti. ELEZIONE RAPPRESENTANTI PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO

− 06.11.2012 emanazione bando; − 13.11 presentazione candidature; − 14.11 pubblicazione candidature riscontrate regolari; − 14.11 pubblicazione determinazioni assunte dalla Commissione Elettorale Centrale in

ordine alle modalità di svolgimento della propaganda elettorale; − 26.11 insediamento seggi elettorali, − 27.11 svolgimento operazioni di voto; − 28.11 svolgimento operazioni di scrutinio a seggio unificato; − 30.11.2012 completamento delle operazioni elettorali ai fini della proclamazione degli

eletti. Per completezza di informazione, si rappresenta, inoltre, che, in adempimento a

quanto deliberato da questo Consesso nella riunione del 08.09.2015, con nota del 16.09.2015 sono state avviate le procedure per l’elezione dei Direttori di Dipartimento, che dovranno concludersi entro il 20.10.2015.

L’Ufficio, infine, fa presente che, ai sensi dell’art. 29 del Regolamento elettorale ex

art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo, contestualmente all’elezione dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo nel Senato Accademico, si dovrà, altresì, procedere all’elezione dei rappresentanti dell’Amministrazione nel Comitato Unico di Garanzia (CUG).””

La dott.ssa Rutigliani illustra nel dettaglio gli aspetti rappresentati nella relazione

istruttoria, con particolare riferimento alla calendarizzazione, particolarmente stringente,

adottata nella tornata precedente ai fini delle elezioni delle varie componenti del Senato

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S.A. 21.09.2015/p.2A

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Accademico, mentre l’avvio effettivo delle nuove procedure di rinnovo rimane

condizionato alle determinazioni di questo Consesso in ordine alla proposta di modifica

dell’art. 27 dello Statuto.

Il Rettore, in ragione del deliberato rinvio delle determinazioni in merito alla proposta

di modifica statutaria, alla riunione straordinaria del 29.09.2015, propone di rinviare alla

medesima riunione anche l’argomento in oggetto.

Il prof. Di Rienzo ribadisce che la calendarizzazione relativa alla tornata elettorale

precedente potrà essere di valido ausilio, sub condicione di invarianza dello Statuto,

ravvisando, pertanto, l’esigenza di non adottare, per il momento, atti propulsivi delle

procedure di rinnovo dell’Organo.

Il prof. Fracassi ribadisce la propria posizione già espressa a riguardo, ritenendo

potersi procedere al rinnovo dell’Organo per il triennio 2015/2018 secondo le regole

vigenti, a prescindere dall’esito della proposta di modifica di Statuto che, se accolta,

decorrerebbe dal triennio successivo, cui replica il prof. Stefanì evidenziando che detta

soluzione non sembrerebbe applicabile tanto sul piano tecnico-giuridico, che su quello

politico, perché il Senato Accademico in carica non rifletterebbe più la volontà sottesa

all’accoglimento della modifica di Statuto.

Il prof. Crescenzo chiede ulteriori chiarimenti circa la calendarizzazione trasmessa

ai Dipartimenti da parte del competente Ufficio istruttorio ai fini delle elezioni dei nuovi

Direttori di Dipartimento, con particolare riferimento alla possibilità, in casi di documentata

eccezionalità, di potervi derogare, ottenendo dalla dott.ssa Rutigliani risposta affermativa

in quanto venga inoltrata espressa richiesta al Rettore, tenuto conto che, giusto art. 37 del

Regolamento elettorale, “…il Rettore stabilisce [le date] di tutte le fasi procedurali”.

Il sig. Silecchia concorda circa l’opportunità di non affrettare i tempi, con riferimento

alle procedure di rinnovo del Senato Accademico, mentre la prof.ssa Jacquet evidenzia

come l’assunzione in carica dei nuovi Direttori di Dipartimento a decorrere dal 01.11.2015,

renda inevitabile la prorogatio del Senato Accademico in carica.

Al termine, il Senato Accademico, all’unanimità, delibera di rinviare ogni

determinazione in ordine all’argomento in oggetto alla riunione straordinaria del

29.09.2015.

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S.A. 21.09.2015/p.2B

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I. AMMINISTRAZIONE RINNOVO ORGANI ACCADEMICI – MODIFICA REGOLAMENTO ELETTORALE EX

ART. 78, COMMA 10 DELLO STATUTO

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione

Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a

pronunciarsi in merito:

““Con riferimento all’argomento di cui all’oggetto, l’Ufficio ricorda che questo Consesso, nella seduta dell’8.09.2015, ha deliberato, tra l’altro:

“di approvare le proposte di modifica dell’art. 32, commi 3 e 9 del Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo come formulate dall’Ufficio…”

inerenti, rispettivamente, all’elettorato attivo per l’elezione dei Direttori di Dipartimento e alla relativa determinazione delle liste degli elettori a cura della segreteria amministrativa dei Dipartimenti di riferimento.

Si informa che in data 16.09.2015 è stata inviata una nota di riavvio delle procedure

di rinnovo per le elezioni del Direttore di Dipartimento per il triennio accademico 2015-2018, con la calendarizzazione relativa alle fasi procedurali, prevedendone il completamento entro il 20.10.2015, così come deliberato da questo Consesso nella citata seduta.

Stante ciò, si rappresenta la necessità di avviare anche le elezioni per i

rappresentanti del personale Tecnico-Amministrativo/Collaboratori ed esperti linguistici per il triennio 2015-2018 e, pertanto, si sottopone a questo Consesso, ai sensi dell’art. 37 del Regolamento elettorale in parola che recita: “…Nelle more dell’adeguamento del Regolamento Generale di Ateneo, il Senato Accademico stabilisce le date per lo svolgimento delle votazioni e il Rettore stabilisce quelle di tutte le fasi procedurali.” la determinazione della data per le relative votazioni.

L’Ufficio rappresenta, altresì, l’esigenza di rivisitare le disposizioni contenute nel

predetto regolamento all’art. 34 dei seguenti commi, proponendone la modifica: TESTO VIGENTE

art.34 – Rappresentanti del Personale Tecnico-Amministrativo

comma 2 In fase di prima applicazione, il numero degli eligendi, qualora non sia diversamente determinato dai Consigli di Dipartimento, è pari a 4, elevabile in misura

PROPOSTE DI MODIFICA

art.34 - Rappresentanti del Personale Tecnico-Amministrativo/Collaboratori ed Esperti Linguistici

comma 2 Il numero degli eligendi è pari a 4 unità elevabile in misura non superiore al 10% dei componenti dell’Organo da stabilirsi con determinazione del Consiglio di

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non superiore al 10% dei componenti dell’Organo da stabilirsi con determinazione del Consiglio di Dipartimento adottata nella sua prima riunione.

comma 3 L’Organo competente ad indire le elezioni è il Decano dei professori di ruolo di I fascia del Dipartimento.

comma 4 Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultano assegnati al Dipartimento e rivestono la qualifica funzionale di ruolo o di ruolo in prova, regolarmente in servizio, compresi coloro che sono comandati o distaccati presso altra Amministrazione, nonché gli esperti linguistici a tempo indeterminato regolarmente in servizio presso il Dipartimento. Questi ultimi esercitano il diritto di voto successivamente alla definizione dell’afferenza dei corsi di studio ai Dipartimenti e non in fase di prima applicazione di cui al presente Regolamento.

comma 7

…Le candidature possono essere proposte da chiunque abbia diritto al voto in forma scritta, presentando al Decano apposito modulo debitamente compilato e controfirmato dall’interessato per accettazione della candidatura…

comma 8

L’ufficio competente, di cui all’art. 8, a determinare le liste degli elettori è il Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione.

comma 9

Il seggio elettorale è composto con provvedimento del Decano secondo quanto previsto dall’art. 10 del presente Regolamento e nei termini previsti dal bando di indizione.

Dipartimento.

comma 3 L’Organo competente ad indire le elezioni è il Direttore del Dipartimento.

comma 4 Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultano assegnati al Dipartimento e rivestono la qualifica funzionale di ruolo o di ruolo in prova, regolarmente in servizio, compresi coloro che sono comandati o distaccati presso altra Amministrazione, nonché gli esperti linguistici a tempo indeterminato regolarmente in servizio presso il Dipartimento.

comma 7 …Le candidature possono essere

proposte da chiunque abbia diritto al voto in forma scritta, presentando al Direttore apposito modulo debitamente compilato e controfirmato dall’interessato per accettazione della candidatura…

comma 8

L’ufficio competente, di cui all’art. 8, a determinare le liste degli elettori è la Segreteria amministrativa del Dipartimento.

comma 9

Il seggio elettorale è composto con provvedimento del Direttore secondo quanto previsto dall’art. 10 del presente Regolamento e nei termini previsti dal bando di indizione.

“”

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Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale i sigg. Poliseno e

Campobasso ripropongono all’attenzione del Consesso la problematica, già approfondita

in diverse passate occasioni (in sede di approvazione del nuovo Statuto di Ateneo, così

come del primo testo del Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di

Ateneo) concernente il numero dei rappresentanti del personale tecnico-

amministrativo/CEL nei Consigli di Dipartimento, di cui il soprariportato art. 34, comma 2

individua il numero minimo (n. 4) rimettendone l’eventuale rideterminazione in aumento

alla discrezionalità del Consiglio di Dipartimento, fermo restando il rispetto della misura

massima (“non superiore al 10% dei componenti dell’Organo”) stabilita dall’art. 50, comma

2, lett. b) dello Statuto: l’esperienza di applicazione delle suddette norme statutaria e

regolamentare ha dimostrato che solo taluni Dipartimenti “più illuminati” abbiano ampliato

la rappresentanza del personale tecnico-amministrativo/CEL nei propri Consigli oltre la

misura minima e detto aspetto meriterebbe di essere rivisto nell’ambito della più volte

auspicata revisione generale dello Statuto.

La prof.ssa Serio fornisce ulteriori chiarimenti circa la ratio della disposizione de

qua, mentre il Rettore ritiene che, fin da ora, nell’ottica della moral suation, si possa

esprimere l’auspicio, da far pervenire ai Dipartimenti di didattica e ricerca, acchè ciascun

Dipartimento utilizzi appieno la predetta soglia massima, in considerazione

dell’importanza di garantire la più ampia rappresentanza del personale tecnico-

amministrativo/CEL nell’Organo di che trattasi.

Il prof. Stefanì rappresenta l’opportunità di una revisione totalitaria del Regolamento

elettorale de quo, che nella formulazione vigente, con particolare riferimento alle norme

che disciplinano le elezioni dei rappresentanti delle aree scientifiche nel Senato

Accademico, reputa violativo di tre fondamentali principi della democrazia:

− il diritto di voto come diritto di scelta;

− il principio di massima rappresentanza, tenuto conto che potrebbe essere

eletto nel Senato Accademico anche colui che non abbia raggiunto neanche il

50% dei voti;

− il principio maggioritario del “chi vince rappresenta l’area”, considerato che,

secondo i meccanismi attuali, potrebbe risultare eletto il terzo in graduatoria.

““La soluzione potrebbe rinvenirsi nel procedere con il voto unico su tre candidati,

con il sistema del doppio turno, che, peraltro, è già previsto nel Regolamento

limitatamente alle aree che non hanno presentato tutti e tre candidati sulle tre fasce: le

aree, oggi, si dovrebbero trovare nella condizione di “costringere” tutte le fasce ad

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esprimere una candidatura, a prescindere dalla volontà dei soggetti che vanno ad offrire

la propria candidatura””.

Entra, alle ore 12,10, il prof. Mavelli.

Il Rettore, nel sottolineare come l’intervento del prof. Stefanì apra ulteriori scenari di

modifica del Regolamento elettorale, oltre quelli che, giusta rappresentazione da parte del

prof. Di Rienzo, si renderanno necessari in caso di accoglimento da parte di questo

Consesso della proposta di modifica dell’art. 27 dello Statuto, propone di incaricare sin

d’ora la Commissione per l’adeguamento normativo della revisione totalitaria del

Regolamento de quo, nella direzione rappresentata dal prof. Stefanì, apportando correttivi

tecnici al fine di garantire appieno il principio di massima rappresentatività, ferma restando

la ridefinizione e/o puntualizzazione di detto incarico in relazione alle determinazioni che

verranno assunte nella riunione straordinaria del 29.09.2015, con riferimento alla proposta

di modifica dell’art. 27 dello Statuto.

Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in ordine ai plurimi aspetti

esaminati.

Il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTO lo Statuto di Ateneo;

VISTO il Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di

Ateneo (D.R. n. 3053 del 17.09.2015);

VISTE le proprie delibere del 11.09.2012, 19.05.2014, 30.07.2015 e

08.09.2015 di precisazioni e/o modifica al suddetto Regolamento;

TENUTO CONTO di quanto rappresentato nella relazione istruttoria dal Settore

Pianificazione Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo del

Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il

SSN e R;

VISTE le proposte di modifica formulate dal predetto Ufficio all’art. 34

commi 2,3,4,7,8 e 9 del Regolamento elettorale de quo;

SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito, con particolare

riferimento alla problematica concernente il numero dei

rappresentanti del personale tecnico-amministrativo/CEL nei

Consigli di Dipartimento, di cui il citato art. 34, comma 2 individua

il numero minimo (n. 4) rimettendone l’eventuale rideterminazione

in aumento alla discrezionalità del Consiglio di Dipartimento,

fermo restando il rispetto della misura massima (“non superiore al

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10% dei componenti dell’Organo”) stabilita dall’art. 50, comma 2,

lett. b) dello Statuto;

CONDIVISO l’auspicio del Rettore, da far pervenire ai Dipartimenti di didattica e

ricerca, acchè ciascun Dipartimento utilizzi appieno la predetta

soglia massima, in considerazione dell’importanza di garantire la

più ampia rappresentanza del personale tecnico-

amministrativo/CEL nell’Organo di che trattasi;

UDITE le considerazioni espresse dal prof. Stefanì circa l’opportunità di

una revisione totalitaria del Regolamento elettorale de quo, nella

direzione intesa a garantire il rispetto di principi cardine delle

procedure elettorali (diritto di voto come diritto di scelta; garanzia

di massima rappresentatività; principio maggioritario) e condivisa

la proposta del Rettore di affidarne, sin d’ora, l’incarico alla

Commissione per l’adeguamento normativo, il cui mandato andrà

comunque ridefinito e puntualizzato in relazione alle

determinazioni che verranno assunte nella riunione straordinaria

del 29.09.2015, con riferimento alla proposta di modifica dell’art.

27 dello Statuto,

DELIBERA

− di approvare le proposte di modifica all’art. 34, commi 2,3,4,7,8 e 9, del Regolamento

elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo come formulate dall’Ufficio e

riportate in narrativa;

− di far pervenire ai Dipartimenti di didattica e ricerca, tramite il competente Ufficio del

Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, l’auspicio

acchè ciascun Dipartimento, nella determinazione del numero dei rappresentanti del

personale tecnico-amministrativo/CEL nel proprio Consiglio, utilizzi appieno la soglia

massima consentita dall’art. 50, comma 2, lett. b) dello Statuto e dal riformulando art.

34, comma 2 del Regolamento elettorale de quo;

− di incaricare sin d’ora la Commissione per l’adeguamento normativo della revisione

totalitaria del predetto Regolamento elettorale, nella direzione rappresentata dal prof.

Stefanì, di cui in premessa, ferma restando la ridefinizione e/o puntualizzazione di

detto incarico in relazione alle determinazioni che verranno assunte nella riunione

straordinaria del 29.09.2015, con riferimento alla proposta di modifica dell’art. 27 dello

Statuto.

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Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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I. AMMINISTRAZIONE CODICE ETICO DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO

Il Rettore, dopo aver ricordato le seguenti delibere del Senato Accademico in ordine

all’argomento in oggetto:

− 14.05.2014, in ordine all’affidamento alla Commissione per l’adeguamento normativo, allargata per l’occasione ai componenti il Collegio dei Garanti dei Comportamenti, dell’approfondimento dei molteplici profili emersi nel corso del dibattito in ordine all’argomento concernente “Proposte di modifica al Codice dei Comportamenti nella Comunità accademica ai sensi degli artt. 20, lett. e) e 27, lett. f) dello stesso Codice, nonché dell’art. 21 dello Statuto”;

− 22.07.2014 di affidamento alla Commissione per l’adeguamento normativo, allargata per l’occasione ai componenti il Collegio dei Garanti dei Comportamenti, del compito di rivisitazione e riscrittura del Codice dei comportamenti nella comunità accademica, espungendone le parti che, per effetto della legislazione sopravvenuta, abbiano acquisito valore di rango superiore (primario e secondario) e non più di mera natura etica;

− 21.07.2015 di rinvio dell’esame dell’argomento in oggetto, nelle more dell’espressione del parere da parte del Consiglio degli Studenti e del Consiglio di Amministrazione, con invito a darne informativa alle Organizzazioni Sindacali,

sottopone all’attenzione del Consesso il testo del Codice etico, come riformulato dal

Gruppo sulla semplificazione, coordinato dal prof. P. Stefanì, insieme al Collegio dei

Garanti dei Comportamenti (costituito con D.R. n. 4666 del 12.12.2013, con Presidente il

prof. U. Villani) ed all’Osservatorio etico regionale (costituito con D.R. n. 2035 del

12.06.2014 e coordinato dal prof. M. Mangini), già posto a disposizione dei presenti e di

seguito riportato:

““CODICE ETICO DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO

TITOLO I

REGOLE GENERALI

Articolo 1

Principi fondamentali

1. L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – d’ora innanzi, «Università» – consapevole del ruolo e della missione a essa affidata per il progresso sociale, culturale ed economico della società e per la formazione umana, culturale e professionale degli studenti, adotta il presente Codice Etico – d’ora innanzi, «Codice» – ai sensi dell’articolo 2 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e dell’articolo 9 dello Statuto dell’Università.

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2. L’Università, per lo svolgimento delle finalità istituzionali indicate nel suo Statuto, considera valori etici l'eccellenza, l'integrità, la libertà, la responsabilità di tutti i soggetti della Comunità accademica nei confronti della missione dell’Università, la lealtà e la correttezza nei riguardi dell’Istituzione universitaria e, nei rapporti interpersonali, la collaborazione, l’imparzialità, la trasparenza e la promozione dell’uguaglianza e della non discriminazione. A tal fine, ispirandosi ai principi costituzionali, ai valori espressi dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, la Comunità accademica rispetta i diritti inviolabili dell’uomo e i doveri inderogabili di solidarietà sociale, l’eguaglianza formale e sostanziale di tutti senza distinzione di genere, orientamento sessuale, di razza, di religione, di lingua, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; promuove il progresso spirituale e materiale della società, lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica, il diritto dei capaci e meritevoli di raggiungere i gradi più alti dell’istruzione, anche se privi di mezzi; richiama il dovere per tutti i soggetti della Comunità accademica di svolgere la propria attività con disciplina e onore.

3. L'Università promuove alla stregua di questi valori etici il senso di appartenenza alla Comunità accademica e incoraggia in tutti i suoi componenti la condotta leale e responsabile che ne consegue.

Articolo 2

Ambito di applicazione Il Codice si applica ai seguenti soggetti, di seguito indicati «Universitari»:

a) professori ordinari, associati, aggregati, ricercatori sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, professori a contratto o incaricati, assistenti ordinari;

b) dottori di ricerca, dottorandi, titolari di borse di studio di post-dottorato, assegnisti di ricerca, cultori della materia;

c) studenti in corso e fuori corso, ai quali il Codice si applica in quanto compatibile con lo «Statuto dei diritti e dei doveri fondamentali degli studenti» adottato dall’Università;

d) personale tecnico-amministrativo e di comparto, in quanto compatibile con il Codice di comportamento adottato, ai sensi del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, dall’Università con D.R. 2272/2014;

e) tutti coloro che contribuiscono, anche temporaneamente, in modo volontario o con forme contrattuali di varia natura, alla realizzazione delle attività in ambito didattico, scientifico e tecnico-amministrativo dell’Università.

Articolo 3

Doveri fondamentali

1. Gli Universitari intrattengono tra di loro rapporti informati alla lealtà e alla trasparenza, all’educazione e al rispetto reciproco, evitando in qualunque forma atteggiamenti caratterizzati da animosità e litigiosità.

2. Gli Universitari rispettano la dignità di qualunque persona, la parità di genere e contribuiscono a creare un ambiente di lavoro sano, sereno e informato allo sviluppo integrale della personalità dell’uomo.

3. Gli Universitari sono tenuti al segreto d’ufficio e mantengono la riservatezza delle informazioni apprese nell’esercizio delle proprie funzioni, con particolare riguardo ai dati personali sensibili, a meno che il loro trattamento non sia sottoposto a esigenze di pubblicità in ragione della trasparenza dell’attività amministrativa.

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4. Gli Universitari che ricoprono cariche di responsabilità di strutture dell’Università sono tenuti a rendere pubblici i verbali delle riunioni delle stesse.

5. Gli Universitari usano correttamente i beni, le attrezzature e i fondi ottenuti per le attività di ricerca dell’Università, strumentali all’attività e alla missione dell’Università stessa, secondo criteri di economicità, efficienza ed efficacia, non destando ragionevoli dubbi che tali beni siano usati a fini esclusivamente personali.

6. Gli Universitari non accettano offerte o benefici di qualsiasi natura che possano essere percepiti come destinati a influenzare anche indirettamente decisioni o attività d’ufficio. Rifiutano in qualsiasi forma raccomandazioni alla propria persona o a un altro collega volte ad alterare l’oggettività del giudizio del merito.

Articolo 4

Libertà, responsabilità, lealtà

1. Gli Universitari promuovono le libertà individuali, in modo particolare la libertà di pensiero e di espressione, fondamento sia della libertà della ricerca e dell’insegnamento universitario, sia del diritto alla libera formazione della coscienza dei giovani, in particolare gli studenti, soggetti più vulnerabili di altri.

2. Gli Universitari sono tenuti a un comportamento positivo rispetto ai principi contenuti nella «Carta europea dei ricercatori», in riferimento ai valori della responsabilità dell’attività di ricerca nei riguardi della dignità della persona, della diffusione e valorizzazione dei risultati della ricerca e dell’accesso alla formazione continua. A tal fine, essi garantiscono la diffusione dei risultati della ricerca, anche attraverso l’open access, nel rispetto della proprietà intellettuale e della riservatezza in ambito industriale.

3. Gli Universitari possono esprimere anche in modo critico opinioni sull’attività e sul governo dell’Ateneo, anche in forma pubblica, nel rispetto del buon nome dell’Università e di tutte le persone che lavorano al suo servizio.

4. Gli Universitari rispettano e tutelano in modo leale l’immagine dell’Università, non ne utilizzano il nome e il logo per fini estranei a quelli istituzionali.

Articolo 5

Divieto di discriminazione Gli Universitari si astengono nei propri comportamenti da ogni forma di

discriminazione, diretta e indiretta, morale, fisica o psicologica, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla diversa abilità, alla religione, alla lingua, alle convinzioni personali e politiche, nonché alle condizioni personali e sociali.

Articolo 6

Divieto di abuso delle funzioni Gli Universitari si astengono nell’esercizio delle proprie funzioni dal praticare

personalmente o per interposta persona qualunque forma di abuso all’interno o all’esterno della Comunità accademica.

Articolo 7

Conflitto di interesse

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Gli Universitari evitano e prevengono qualunque situazione di conflitto di interesse con l’Università.

Articolo 8

Collaborazione

1. Gli Universitari si comportano in modo onesto, imparziale e corretto, partecipano al dibattito scientifico e istituzionale e collaborano al buon funzionamento degli organismi istituzionali e gestionali.

2. Nello svolgimento dei propri compiti, gli Universitari devono rispondere alle richieste e alle esigenze espresse da altri interlocutori dell'Ateneo, in particolare degli studenti, fornendo servizi di qualità nel tempo previsto o, comunque, in un tempo ragionevole.

A tal fine, essi devono, in particolare: a) avvalersi della mail istituzionale fornendo, al contempo, tutti i recapiti utili per la loro

reperibilità; b) rispondere alle richieste d'informazione e di aggiornamento delle banche dati,

didattiche e scientifiche, nei termini e nelle modalità richieste dagli uffici; c) partecipare attivamente e scrupolosamente a tutti i processi di valutazione che

comportano premialità o penalizzazioni nella distribuzione delle risorse finanziarie ai dipartimenti o, in generale, all'Ateneo;

d) tenersi costantemente aggiornati sulle norme che regolamentano le funzioni del proprio ruolo.

TITOLO II

REGOLE PARTICOLARI

Articolo 9

Promozione del merito

1. L'Università disapprova e contrasta ogni forma di favoritismo e nepotismo in quanto lesiva della dignità delle persone, del riconoscimento del merito individuale e del ruolo culturale e sociale dell'Istituzione universitaria.

2. Gli Universitari, che aspirano a promozioni o avanzamenti di carriera o a trasferimenti nei ruoli dell'Università, ovvero che fanno parte di commissioni di selezione di personale docente e tecnico-amministrativo, anche a titolo precario o gratuito, si astengono da ogni iniziativa preordinata, anche indirettamente, a condizionare l’autonomia di giudizio delle Commissioni o di coloro che devono assumere le decisioni, e ad avvantaggiare taluno dei candidati anche dissuadendo altri da partecipare alle procedure di selezione.

Articolo 10

Situazioni di incompatibilità

1. Non partecipano ai procedimenti per la chiamata di docenti e ricercatori, coloro che, al momento della presentazione della domanda, abbiano un grado di parentela o affinità entro il quarto grado compreso o siano legati da vincolo di coniugio o da stabile convivenza con effetti assimilabili a detto vincolo con docenti in servizio nel dipartimento o nella struttura che ha indetto il procedimento di chiamata ovvero con il

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Rettore, il Direttore Generale o un componente del Consiglio di Amministrazione di Ateneo.

2. Le incompatibilità di cui al comma precedente si applicano anche nel caso di attribuzione di assegni di ricerca, di borse di studio di dottorato o di post-dottorato e di contratti a qualsiasi titolo conclusi.

3. Ai procedimenti relativi all’afferenza a un dipartimento o a una struttura e all’attribuzione di insegnamenti per affidamento e supplenza, non si applicano le incompatibilità concernenti il Rettore, il Direttore Generale o un componente del Consiglio di Amministrazione di Ateneo.

Articolo 11

Attività di servizio

Gli Universitari: a) non adottano condotte finalizzate all'emarginazione del dipendente o del collega, o

comunque in grado di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, o offensivo; b) non partecipano, a qualsiasi titolo, alla formazione, anche in sede istruttoria, e

all’adozione di deliberazioni che possono coinvolgere interessi propri o di persone legate da parentela o affinità fino al quarto grado compreso, da vincolo di coniugio o di stabile convivenza con effetti assimilabili a detto vincolo, da comuni interessi economici o professionali, o di persone o organizzazioni con cui essi stessi o i propri coniugi o stabili conviventi abbiano causa pendente o grave inimicizia, nonché se esistono gravi ragioni di convenienza;

c) curano con costanza l'aggiornamento della propria preparazione professionale; d) evitano ogni forma di utilizzazione non corretta delle altrui ricerche, in specie se

consistente nell'attribuirsi espressioni, opinioni e risultati attraverso l'omissione negligente della citazione delle fonti;

e) evidenziano, per quanto possibile, il contributo offerto da ciascun autore nella redazione di un'opera collettiva pubblicata;

f) valorizzano la diversità di opinioni, evitando di farne motivo di giudizio discriminatorio in sedi scientifiche o accademiche;

g) informano la propria condotta nelle prove di esame e nella didattica alle regole contenute nello «Statuto dei diritti e dei doveri degli studenti» adottato da questa Università;

h) svolgono personalmente e con continuità e competenza il corso ufficiale di lezioni utilizzando tutte le strutture e attrezzature a sostegno dell’efficacia nell’attività didattica;

i) si impegnano a garantire il ricevimento degli studenti e a rispondere con la dovuta disponibilità alle richieste provenienti da essi, anche per via telematica, su argomenti relativi all’insegnamento.

TITOLO III

IL COLLEGIO DEI GARANTI

Articolo 12

Istituzione e compiti del Collegio dei Garanti

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1. L’accertamento delle violazioni del Codice è demandato al Collegio dei Garanti dei comportamenti – d’ora innanzi, «Collegio» –, istituito ai sensi e con le modalità di cui all’art. 38 dello Statuto dell’Università.

2. Il Collegio opera in assoluta autonomia ed in piena indipendenza di giudizio e di valutazione.

3. L’amministrazione universitaria mette a disposizione del Collegio le risorse umane e strumentali necessarie all’espletamento dei compiti a esso spettanti. La carica di Garante è gratuita.

4. I Garanti e il personale di supporto sono tenuti al più rigoroso riserbo circa tutto ciò di cui vengano a conoscenza in occasione dell’attività svolta sulle segnalazioni pervenute e sui procedimenti istruttori.

5. Sono compiti del Collegio: a) acquisire notizie e ricevere segnalazioni sul rispetto del Codice e sulle prassi attuative

dagli organi accademici, dai componenti della Comunità accademica e, per gli studenti, dai loro rappresentanti legali o eletti;

b) istituire e tenere un registro riservato delle notizie di violazione del Codice con funzioni di protocollo;

c) redigere una relazione annuale al Rettore, il quale provvede a renderla nota al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione dell’Università, sull’attività svolta e sui problemi di attuazione del Codice;

d) formulare, se richiesto, pareri, adottare raccomandazioni e direttive e proporre modificazioni e/o integrazioni del presente Codice.

Articolo 13

Procedimento di accertamento delle violazioni

1. Il procedimento può essere avviato d’ufficio dal Collegio o su istanza di parte. L’istanza deve essere redatta in modo circostanziato e sottoscritta.

2. L’avvio del procedimento è comunicato alla persona cui è ascritta la violazione (d’ora innanzi, «l’interessato») con ogni mezzo efficace e riservato. Nella comunicazione, l’interessato è espressamente invitato a intervenire dinanzi al Collegio.

3. Quando il comportamento oggetto di segnalazione si configuri come illecito disciplinare, il Collegio informa senza indugio il Rettore, il quale decide sulla trasmissione ai competenti organi di disciplina.

4. In caso di manifesta infondatezza della segnalata violazione, il Collegio provvede all’immediata archiviazione dandone contestuale avviso all’interessato e all’eventuale autore della segnalazione. Il Collegio favorisce la conciliazione tra l'autore della segnalazione e l'interessato. Può sospendere per un tempo determinato il procedimento se l’interessato si impegna a un comportamento operoso nei confronti dell’autore della segnalazione. Se l'impegno è adempiuto, il procedimento è archiviato.

5. L’istruttoria si svolge nel rigoroso rispetto del diritto di difesa e del principio del contraddittorio. L’interessato dispone di un adeguato termine, non inferiore a 10 giorni dal momento della comunicazione, per prendere visione ed estrarre copie della segnalazione e di ogni altro atto a disposizione del Collegio, fare deduzioni, produrre documentazione e indicare testimoni a suo discarico.

6. Salvo che per l’autore della segnalazione e l’interessato, fino alla conclusione dell’istruttoria è esclusa qualsiasi forma di accesso agli atti del procedimento ed è garantito il riserbo sui loro contenuti. Il Collegio, su richiesta motivata dell’autore della

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segnalazione, può decidere, a propria discrezione, di non rivelarne il nome all’interessato.

7. L’istruttoria si conclude entro tempi ragionevoli e comunque non oltre i 60 giorni dalla comunicazione all’interessato.

8. Al termine dell’istruttoria, il Collegio provvede a informare il Rettore delle proprie determinazioni unitamente a una relazione motivata sugli accertamenti effettuati.

9. Nel caso di violazione ascritta al Rettore o a persone che sono a lui legate dai vincoli di cui all'articolo 10, comma 1, le funzioni assegnate dal Codice al Rettore sono svolte dal professore più anziano nel ruolo dei professori ordinari tra i componenti del Senato Accademico.

10. Nel caso di violazione del Codice ascritta a un componente del Collegio, le funzioni di quest'ultimo sono affidate al Garante degli studenti.

Articolo 14

Esito del procedimento e irrogazione delle sanzioni

1. Il Rettore trasmette al Senato Accademico le delibere del Collegio, formulando proposta di archiviazione della denuncia o di adozione di misure sanzionatorie nei riguardi di chi si sia reso responsabile di violazione del Codice.

2. In base a quanto previsto dallo Statuto dell’Università le sanzioni deliberate dal Senato Accademico per le violazioni del Codice, nel rispetto del principio di proporzionalità, possono consistere, in ragione delle circostanze e della gravità del comportamento tenuto, in un richiamo riservato o in un richiamo pubblico. Le ragioni dell’applicazione del richiamo pubblico devono essere espressamente indicate nel provvedimento sanzionatorio. Le decisioni del Senato sono sempre comunicate al Collegio. Su richiesta dell’interessato si può rendere pubblica l’archiviazione. Il procedimento deve concludersi entro 30 giorni dalla trasmissione degli atti da parte del Rettore.

3. Avverso il provvedimento sanzionatorio è ammesso reclamo al Rettore entro 10 giorni dalla comunicazione del provvedimento stesso. Sul reclamo decide il Senato Accademico.

4. I dipartimenti e le altre strutture possono tenere conto del richiamo pubblico ai fini della designazione di membri nelle procedure di valutazione di propria competenza.

5. A coloro ai quali sia stata comminata la sanzione del richiamo pubblico si applica, altresì, l'articolo 72 dello Statuto dell’Università.

TITOLO IV

DISPOSIZIONI ATTUATIVE E FINALI

Articolo 15 Attuazione e divulgazione

1. L’Ateneo promuove la più ampia diffusione del Codice con la pubblicazione sul portale

www.uniba.it e provvede a darne pubblicità con ogni altro mezzo idoneo. 2. Ogni componente della Comunità accademica è tenuto a conoscere il Codice e a

osservare gli standard di condotta in esso richiamati ed emergenti dalle prassi interpretative e attuative, nonché ad adoperarsi affinché i valori da esso espressi divengano patrimonio etico comune dell’Università.

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Articolo 16 Disposizioni finali

1. Il Codice è approvato dal Senato Accademico, previo parere favorevole del Consiglio

di Amministrazione e previo parere del Consiglio degli studenti, sentito il Collegio. La medesima procedura si applica per le eventuali modifiche al Codice.

2. Il Codice è adottato con Decreto rettorale ed entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sul portale www.uniba.it.””

Egli, quindi, nell’informare che hanno espresso parere favorevole in ordine al

surriportato testo, sia il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 11.09.2015, “previo

inserimento del principio della <buona fede> tra i Principi fondamentali di cui all’art. 1”,

che il Consiglio degli studenti, nella seduta del 17.09.2015, “previ inserimenti/modifiche

agli artt. 1, comma 2; art. 2 lett. c) e art. 8 lett c”, come da dispositivi di delibera già posti a

disposizione dei presenti, propone di rinviare ogni determinazione in ordine all’argomento

in oggetto alla riunione straordinaria del 29.09.2015, per consentire al prof. P. Stefanì, di

relazionare al Collegio dei Garanti dei Comportamenti ed all’Osservatorio etico regionale,

in ordine ai suddetti pareri.

Entrano, alle ore 12,15, il prof. Dell’Atti ed il sig. Aurora.

Si svolge, quindi, sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale vengono

formulate da parte dei senatori talune osservazioni e, nello specifico:

− il sig. Campobasso chiede che, per la riunione del 29.09.2015, sia reso disponibile

apposito prospetto a fronte recante il testo del vigente Codice dei comportamenti nella

comunità accademica ed il testo del Codice etico proposto dal Gruppo della

semplificazione, cui il Rettore propone di aggiungere una terza colonna con le norme

di riferimento tratte dalla Legge n. 240/2010;

− il prof. Di Rienzo esprime perplessità in merito all’estensione delle situazioni di

incompatibilità di cui all’art. 10 del surriportato testo, anche al caso di attribuzione di

borse di studio di dottorato (comma 2), che reputa violativa del diritto allo studio degli

studenti, in quanto una cosa sono le procedure contemplate dalla Legge Gelmini nella

norma sulle incompatibilità, che si caratterizzano per concludersi con la stipula di un

contratto, altra sono le procedure selettive che attengono alla formazione dello

studente. Egli evidenzia, peraltro, che i Dottorati di ricerca si connotano ora per essere

di area, coinvolgendo più Dipartimenti, di cui uno solo ricopre il ruolo di Dipartimento di

riferimento amministrativo, per cui sarebbe anomalo che le incompatibilità valessero

per i parenti fino al quarto grado di un docente del Dipartimento amministrativo, ma

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non per quelli di un docente, componente il Collegio dei docenti di dottorato, afferente

a Dipartimento diverso da quello amministrativo;

− la prof.ssa Jacquet ritiene doversi valutare l’opportunità di estendere le situazioni di

incompatibilità di cui all’art. 10 del testo de quo, oltre che rispetto al Rettore, al

Direttore Generale ed ai componenti il Consiglio di Amministrazione, anche ai

componenti il Senato Accademico, alla luce del deliberato di questo Consesso del

24.02.2015 che sancisce l’incompatibilità di detta carica con la nomina a componente

delle commissioni esaminatrici di concorso;

− la prof.ssa Svelto nel profilare possibili scenari di modifica degli assetti dipartimentali,

ad esempio per fusione, che potrebbero essere vulnerati dalle disposizioni sulle

incompatibilità da vincolo di coniugio, rappresenta l’opportunità di introdurre

eventualmente nel disposto ex art. 10 una clausola di esclusione basata sulla

valorizzazione del carattere di infungibilità delle posizioni sussistenti all’interno dei

Dipartimenti;

− il sig. Poliseno, sempre ai fini della disciplina delle incompatibilità, offre alla

valutazione dei gruppi proponenti il nuovo testo del Codice etico la sentenza del TAR

Sardegna n. 271/2014, sulla cui esatta portata il prof. Stefanì fornisce ulteriori

chiarimenti;

− la sig.ra Santoro, nel condividere le osservazioni formulate dal prof. Di Rienzo,

segnala l’opportunità, emersa, tra l’altro nel Consiglio degli Studenti, di omogeneizzare

nell’ambito di applicazione dell’art. 10, la disciplina sul dottorato di ricerca e sulle

specializzazioni.

Al termine, il Senato Accademico, unanime, delibera di rinviare ogni determinazione

in ordine all’argomento in oggetto alla riunione straordinaria del 29.09.2015, per

consentire al prof. P. Stefanì, Coordinatore del Gruppo della semplificazione, incaricato

della riscrittura del Codice dei comportamenti nella comunità accademica di questa

Università, di relazionare al Collegio dei Garanti dei Comportamenti ed all’Osservatorio

etico regionale, di concerto ai quali si è proceduto alla predetta riscrittura, in ordine ai

pareri espressi sul nuovo Codice etico dal Consiglio di Amministrazione (riunione del

11.09.2015) e dal Consiglio degli Studenti (riunione del 17.09.2015), nonché alle

osservazioni e/o proposte di modifica formulate nel corso del dibattito.

Il Senato Accademico, altresì, invita la competente Area Organi di Garanzia del

Dipartimento Amministrativo per il coordinamento dell’azione amministrativa con le

Funzioni di Governo (DAFG) a predisporre, in tempo utile per la riunione del 29.09.2015,

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apposito prospetto a tre colonne recanti rispettivamente il testo del vigente Codice dei

comportamenti nella comunità accademica, il testo del Codice etico proposto dal Gruppo

della semplificazione e le norme di riferimento di cui alla Legge n. 240/2010.

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I. AMMINISTRAZIONE DELIBERA DEL CONSIGLIO DEL DIPARTIMENTO JONICO IN “SISTEMI GIURIDICI ED

ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: SOCIETÀ, AMBIENTE, CULTURE”, DEL

27.10.2014, SU LOGO DEL DIPARTIMENTO: PARERE DELEGATO DEL RETTORE

ALLA COMUNICAZIONE E AI RAPPORTI CON STAMPA E MEDIA

Il Rettore ricorda che questo Consesso, nella riunione del 29.06.2015, deliberò di

rinviare ogni determinazione in merito alla richiesta di autorizzazione all’utilizzo del logo

personalizzato del Dipartimento jonico in “Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo:

società, ambiente, culture”, in abbinamento al logo dell’Università – di cui all’estratto dal

verbale del Consiglio del suddetto Dipartimento, relativo alla riunione del 27.10.2014, già

posto a disposizione dei presenti ed allegato con il n. 1 al presente verbale - nelle more

dell’approfondimento della predetta richiesta da parte del proprio Delegato alla

Comunicazione, prof. N.G. Carnimeo.

Egli, quindi, dopo aver richiamato il Sistema di identità visiva dell’Università degli

Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sul portale UniBA, recante norme, strumenti ed esempi

per migliorare la riconoscibilità del logo e uniformare la rappresentazione di questa

Università nella promozione e comunicazione interna ed esterna, informa che il prof.

Carnimeo, con nota mail, in data 28.07.2015, ha espresso parere favorevole in ordine alla

richiesta de qua, rilevando, in particolare, che “in linea di massima ai fini della

riconoscibilità l’utilizzo di un logo deve avere carattere di esclusività, ma in questo caso si

tratta di legare ancora di più l’identità del Dipartimento alle istanze territoriali connotandolo

attraverso la simbologia utilizzata, del resto apprezzabile anche dal punto di vista grafico.

Il Dipartimento jonico, infatti, rappresenta al tempo stesso una sfida e una positiva

sperimentazione di sinergia con gli enti territoriali e l’utilizzo di un logo ad hoc può

sicuramente connotare e rafforzare le strategie di comunicazione. Rimane inteso … che il

logo dovrà sempre e per qualunque utilizzo essere abbinato a quello dell’università degli

Studi di Bari.”

Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.

Il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTA la propria delibera del 28.10.2009 di approvazione del progetto

grafico di intitolazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro

(logo);

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S.A. 21.09.2015/p.4

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VISTO il Sistema di identità visiva dell’Università degli Studi di Bari Aldo

Moro, pubblicato sul portale UniBA, recante norme, strumenti ed

esempi per migliorare la riconoscibilità del logo e uniformare la

rappresentazione di questa Università nella promozione e

comunicazione interna ed esterna;

VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento jonico in

“Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società,

ambiente, culture”, relativo alla riunione del 27.10.2014, di

approvazione del logo del Dipartimento jonico e di richiesta di

autorizzazione all’utilizzo dello stesso, in abbinamento al logo

dell’Università;

VISTA la propria delibera del 29.06.2015, di rinvio di ogni determinazione

in merito, nelle more dell’approfondimento della predetta richiesta

da parte del Delegato del Rettore alla Comunicazione, prof. N.G.

Carnimeo;

VISTO il parere favorevole espresso dal prof. Carnimeo, reso con nota

mail, in data 28.07.2015, nel quale si rileva che “in linea di

massima ai fini della riconoscibilità l’utilizzo di un logo deve avere

carattere di esclusività, ma in questo caso si tratta di legare

ancora di più l’identità del Dipartimento alle istanze territoriali

connotandolo attraverso la simbologia utilizzata, del resto

apprezzabile anche dal punto di vista grafico. Il Dipartimento

jonico, infatti, rappresenta al tempo stesso una sfida e una

positiva sperimentazione di sinergia con gli enti territoriali e

l’utilizzo di un logo ad hoc può sicuramente connotare e rafforzare

le strategie di comunicazione. Rimane inteso … che il logo dovrà

sempre e per qualunque utilizzo essere abbinato a quello

dell’università degli Studi di Bari.”,

DELIBERA

di autorizzare l’utilizzo da parte del Dipartimento jonico in “Sistemi giuridici ed economici

del Mediterraneo: società, ambiente, culture” del proprio logo personalizzato, unitamente

a quello dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DI UN ELENCO DI MEDICI VETERINARI

LIBERI PROFESSIONISTI AI FINI DELLA COLLABORAZIONE CON IL DIPARTIMENTO

DI MEDICINA VETERINARIA

Il Rettore propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto, nelle more

dell’acquisizione del parere - richiesto dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del

11.09.2015 - da parte del competente Ufficio dell’Amministrazione.

Il Senato Accademico, unanime, approva.

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S.A. 21.09.2015/p.5bis

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I. AMMINISTRAZIONE CENTRO DI SERVIZI DI ATENEO PER L’E-LEARNING E LA MULTIMEDIALITÀ:

DESIGNAZIONE COMPONENTE NEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione

Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo, invitando i rappresentanti degli studenti a

voler formulare una proposta in merito:

““Con D.R. n. 2725 del 23.07.2015 è stato costituito presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Centro di Servizi di Ateneo per l’e-learning e la multimedialità.

L’art. 6 dello Statuto del Centro, relativo alla composizione del Comitato Tecnico

Scientifico, recita al comma 4 che “Sono membri designati :…un componente indicato dal Senato Accademico scelto tra i Rappresentanti degli Studenti in seno allo stesso organo”.

Tanto si sottopone a questo Consesso per l’individuazione della citata

designazione.”” Il sig. Barresi riferisce della proposta unanimemente formulata dai rappresentanti

degli studenti in questo Consesso, convergente sul proprio nominativo, quale componente

nel Comitato Tecnico Scientifico del Centro di Servizi di Ateneo per l’e-learning e la

multimedialità, ai sensi dell’art. 6 dello Statuto del Centro de quo.

Il Rettore invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.

Il Senato Accademico, all’unanimità.

VISTO il D.R. n. 2725 del 23.07.2015 con il quale è stato costituito presso

l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Centro di Servizi di

Ateneo per l’e-learning e la multimedialità ed in particolare l’art. 6,

comma 4 dello Statuto allegato al citato decreto, relativo alla

composizione del Comitato Tecnico Scientifico, che recita “Sono

membri designati: …un componente indicato dal Senato

Accademico scelto tra i rappresentanti degli studenti in seno allo

stesso organo”;

CONDIVISA la proposta unanimemente formulata dai rappresentati degli

studenti in questo Consesso, in ordine alla designazione de qua,

DELIBERA

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S.A. 21.09.2015/p.5bis

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di designare quale componente nel Comitato Tecnico Scientifico del Centro di Servizi di

Ateneo per l’e-learning e la multimedialità, scelto tra i rappresentanti degli studenti in seno

a questo Consesso, il sig. Teodosio Barresi.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO DELL’ORGANISMO PREPOSTO AL BENESSERE DEGLI ANIMALI

(OPBA DI ATENEO)

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Affari Generali, Tecnico e per la Sicurezza – Area Sicurezza sul lavoro ed invita il Senato

Accademico a pronunciarsi in merito:

““Il Dirigente ricorda che in ossequio al D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 26, in vigore dal 29.03.2014, attuativo della direttiva 2010/63/UE, che prevede una serie di norme a protezione e tutela degli animali utilizzati per la ricerca e le sperimentazioni scientifiche, individuando i metodi ed i principi a cui devono attenersi gli operatori, il Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria, Prof. Canio Buonavoglia, ai sensi dell’art. 25 c.1 del citato D.Lgs., con proprio decreto n.189 del 01.10.2014, aveva costituito l’OPBA dello stesso Dipartimento.

Il Dirigente ricorda, altresì, che la composizione di tale Organismo, era stata già integrata dallo stesso Direttore, con decreto n. 8 del 21.01.2015 e che tale composizione dell’Organismo in parola, ridenominato OPBA di Ateneo dal C.d.A., nella seduta del 13.04.2015, è stata ulteriormente integrata, con D.R. n. 2958 del 08.09.2015, con le figure di un Biostatistico, un Bioetico e un altro Responsabile del Benessere degli animali, così come proposto dal Presidente, Prof. Angelo Quaranta.

Pertanto, la composizione dell’OPBA di Ateneo, è la seguente: Medico Veterinario designato

− Prof. Angelo Quaranta, afferente al Dipartimento di Medicina Veterinaria, esperto in medicina degli animali da laboratorio, in possesso di requisiti di esperienza e di formazione specifica;

Responsabili del Benessere degli animali

− Prof.ssa Angela Gabriella D’Alessandro, afferente al Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali;

− Prof. Jean-François Desaphy afferente al Dipartimento di Farmacia- Scienze del Farmaco;

− Prof. Gianfranco Gennarini, afferente al Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso;

− Prof.ssa Maria Rosaria Carratù, Dr.ssa Maria Assunta Potenza, Sig. Michele Persichella, afferenti al Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana;

− Prof. Michele Camero afferente al Dipartimento di Medicina Veterinaria; − Prof. Giuseppe Calamita, afferente al Dipartimento di Bioscienze,

Biotecnologie e Biofarmaceutica; − Dr.ssa Oriana Potere, afferente al Dipartimento di Scienze del Suolo, della

Pianta e degli Alimenti DISSPA; − Sig. Michele Minuto, afferente al Dipartimento di Scienze Mediche di Base,

Neuroscienze e Organi di Senso;

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Membri Scientifici

− Prof.ssa Delia Franchini e Prof. Domenico Otranto, afferenti al Dipartimento di Medicina Veterinaria;

− Prof. Paolo Trerotoli, afferente al Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana;

− Prof. Francesco Bellino, al Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso.

I componenti dello stesso Organismo, in occasione della prima riunione tenutasi in

data 20.07.2015, sono stati concordi nel dover redigere, in tempi brevi, un regolamento da far approvare dagli Organi di Governo di questa Amministrazione, contenente tutte le regole di funzionamento dell’OPBA di Ateneo.

Il Consiglio di Amministrazione, con delibera in data 11.09.2015/p.4, ha espresso il proprio parere favorevole in merito al testo del Regolamento dell’Organismo di Ateneo preposto al Benessere degli animali, già approvato dai membri dello stesso Organismo, così come allegato al verbale della predetta riunione.””

Il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTO il D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 26 – attuazione della Direttiva

2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati ai fini scientifici

-, che prevede numerose norme per la protezione e la tutela degli

animali utilizzati per le ricerche e le sperimentazioni scientifiche;

VISTO l’art.16, comma 2, dello Statuto di Ateneo;

VISTI i decreti n. 189 del 01.10.2014 e n. 8 del 21.01.2015 del Direttore

del Dipartimento di Medicina Veterinaria rispettivamente relativi

alla costituzione dell’OPBA del predetto Dipartimento e

all’integrazione della composizione dello stesso;

VISTE la propria delibera del 08.04.2015 e quella del Consiglio di

Amministrazione del 13.04.2015, in ordine alla ridenominazione

del suddetto OPBA in OPBA di Ateneo;

VISTO il D.R. n. 2958 del 08.09.2015 relativo all’integrazione della

composizione dell’OPBA di Ateneo con il prof. Paolo Trerotoli,

Docente di Statistica medica, il prof. Francesco Bellino, Docente di

Bioetica e il sig. Michele Minuto, Responsabile del Benessere

degli animali;

PRESO ATTO che l’OPBA in questione è attualmente composto da quindici

membri e precisamente dal Medico Veterinario designato, dieci

Responsabili del Benessere degli animali e quattro Membri

scientifici;

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37

VISTA la bozza del Regolamento dell’OPBA di Ateneo, contenente le

regole di funzionamento dello stesso;

VISTO il verbale dell’OPBA di Ateneo, relativo alla riunione del

20.07.2015, di approvazione, tra l’altro, del suddetto

Regolamento;

VISTO il parere favorevole espresso dal Consiglio di Amministrazione,

nella riunione del 11.09.2015, in merito al testo regolamentare in

questione;

CONSIDERATO che presso altre Università italiane sono da tempo in vigore i

rispettivi Regolamenti degli Organismi preposti al benessere degli

animali,

DELIBERA

di esprimere, per quanto di competenza, parere favorevole in ordine al Regolamento

dell’Organismo di ateneo Preposto al Benessere degli Animali (OPBA), così come

allegato al verbale dell’OPBA di Ateneo della riunione del 20.07.2015 ed allegato con il n.

2 al presente verbale.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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I. AMMINISTRAZIONE AVVISO DI SELEZIONE DI SETTE PROFESSORI COMPONENTI DEL PRESIDIO

DELLA QUALITÀ DI ATENEO: DETERMINAZIONI

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione per il

cambiamento e lo sviluppo organizzativo – Area Percorsi di Qualità ed invita il prof.

Angelini, Coordinatore uscente del Presidio della Qualità di Ateneo, a voler relazionare in

merito:

““Nella seduta del 21 luglio u.s. codesto Senato Accademico, preso atto delle dimissioni rassegnate dai componenti del Polo centrale del Presidio della Qualità di Ateneo conseguentemente all’approvazione del Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Presidio, che ne ha modificato in profondità la composizione, deliberava ( punto 5 all’o.d.g., allegato sub 1): “ di avviare, per il tramite del competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSNe R, le procedure di indizione, attraverso apposito avviso della selezione finalizzata alla individuazione da parte di questo Consesso di n.7 professori con esperienza di Assicurazione della Qualità, quali componenti del Presidio della Qualità di Ateneo ai sensi dell’art. 3 c.1.lettera b del Regolamento per l’Organizzazione ed il funzionamento del PQA, in tempo utile per la riunione del Senato Accademico del mese di settembre p.v”.

In adempimento a quanto disposto da codesto consesso, l’Area Percorsi di Qualità del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, in qualità di ufficio di supporto al Presidio della Qualità di Ateneo, ha predisposto una bozza dell’avviso di selezione da sottoporre all’esame del SA e sui cui articoli 2e 4 si ravvisa la necessità di rimettere a questo consesso le determinazioni .

In particolare si chiede al SA: • relativamente all’ art. 2 (Presentazione delle domande- termini e

modalità) dell’ avviso di selezione, di indicare il termine entro cui, a pena di esclusione, devono essere inoltrate le candidature ;

• relativamente all’art. 4 (Modalità e criteri di selezione) di esprimersi sulle esperienze del candidato valutabili ai fini della selezione (proposta del prof. Angelini: -partecipazione a organismi coinvolti nell’Assicurazione della Qualità a livello di Ateneo e/o Dipartimento; -partecipazione a progetti di valutazione e autovalutazione; - partecipazione alle attività ANVUR).

Tanto premesso, il Rettore invita il SA a pronunciarsi sull’avviso di selezione di seguito riportato, unitamente al modello di domanda

AVVISO DI SELEZIONE Articolo 1 –Oggetto dell’Avviso e destinatari

È indetta, ai sensi dell’art. 3 comma 1 del Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento del Presidio della Qualità di Ateneo (di seguito PQA), emanato con D.R. n.2831 del 7 agosto 2015, una selezione interna per l’individuazione di sette professori da nominare componenti del PQA. Possono presentare la propria candidatura i professori di ruolo dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

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S.A. 21.09.2015/p.5quater

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Articolo 2 – Presentazione delle domande – termini e modalità

Le domande di partecipazione alla selezione, indirizzate al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro- Area Percorsi di Qualità- , Piazza Umberto I, n. 1 - 70121 BARI, devono essere redatte secondo il modello allegato al presente avviso (allegato n. 1) e corredate da un breve Curriculum Vitae (CV), debitamente firmato, dal quale si possano desumere tutti gli elementi utili alla valutazione. Le domande non corredate da curriculum non saranno prese in considerazione e saranno escluse dalla selezione. Le domande, inoltrate a mezzo pec all’indirizzo [email protected] o consegnate a mano presso l’Area protocollo e gestione documentale, Palazzo Ateneo, Piazza Umberto I n.1, entrata Via Crisanzio, nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00, devono pervenire a pena di esclusione entro e non oltre il giorno ___________________. Le domande pervenute fuori termine non saranno prese in considerazione e saranno escluse dalla selezione.

Articolo 3 - Requisiti di partecipazione I candidati dovranno appartenere ai ruoli dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro per tutta la durata del mandato e non dovranno trovarsi in nessuna delle condizioni di inconferibilità dell’incarico ai sensi del D.lgs. 8 aprile 2013 n.39 (Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190) I candidati dovranno essere in possesso di esperienza di Assicurazione della Qualità nella didattica e nella ricerca.

Articolo 4 – Modalità e criteri di selezione La selezione, espletata anche tenendo conto della pluralità di competenze disciplinari coinvolte, sarà svolta dal Senato Accademico. In particolare il Senato Accademico valuterà i curricula dei candidati, tenendo conto di: ______________

Articolo 5 – Incompatibilità e decadenza I componenti del PQA non possono essere, contemporaneamente al loro mandato, Direttori di Dipartimento, Presidenti di Scuola, Coordinatori di Corso di Studio, componenti delle Commissioni paritetiche e di Gruppi di Riesame, componenti del Nucleo di Valutazione di Ateneo (art. 4 punto 1 Regolamento per l’Organizzazione ed il funzionamento del PQA). I singoli componenti del PQA sono tenuti partecipare alle riunioni e decadono se non partecipano, senza giustificato motivo, a tre riunioni consecutive, oppure qualora intervengano le situazioni di incompatibilità indicate. Nel caso in cui per qualsiasi motivo uno o più componenti del PQA cessino dalle funzioni nel corso del mandato, il Rettore provvederà tempestivamente a sostituirli, limitatamente al periodo necessario al completamento del mandato del Presidio.

Articolo 6 – Nomina e durata dell’incarico I docenti individuati a seguito della selezione in oggetto sono nominati componenti del PQA con Decreto Rettorale e restano in carica per tre anni. Il mandato può essere rinnovato una sola volta (art. 3 punti 3 e 5 Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento del PQA).

Articolo 7 -Trattamento dei dati personali I dati trasmessi dai candidati con la domanda di partecipazione e con il curriculum saranno trattati per le finalità di gestione della procedura di selezione, ai sensi della normativa vigente. In qualsiasi momento gli interessati potranno esercitare i diritti ai sensi del D. lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali)

Articolo 8 -Unità organizzativa competente e responsabile del procedimento A tutti gli effetti del presente avviso è individuata l’Area Percorsi di Qualità del Dipartimento Risorse Umane Organizzazione e Rapporti con SSN e SSR, ufficio di supporto del Presidio della Qualità di Ateneo, quale Unità Organizzativa Competente per il procedimento. Il responsabile del procedimento è la dott.ssa Luigia Mincuzzi, responsabile dell’Area Percorsi di Qualità.

Articolo 9 - Pubblicità

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Il presente avviso è pubblicato in forma integrale sul portale UNIBA nella sezione Notizie – Eventi (http://www.uniba.it/) e sulla pagina web del Presidio della Qualità di Ateneo (http://www.uniba.it/ateneo/presidio-qualita). Bari

IL RETTORE Prof. Antonio Felice Uricchio

Allegato 1

MODELLO DI DOMANDA Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro Area Percorsi di Qualità Piazza Umberto I, n. 1 70121 ‐ BARI

Oggetto: Avviso di selezione per l’individuazione di sette professori da nominare componenti del Presidio della Qualità di Ateneo. Il/La sottoscritto/a ______________________________ presenta la propria candidatura per la selezione relativa all’avviso di cui all’ oggetto. A tal fine, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 e consapevole delle responsabilità, anche penali, in caso di dichiarazioni non veritiere,

DICHIARA ‐ Cognome______________________________________ ‐ Nome__________________________________________ ‐ Codice Fiscale________________________________ ‐ Luogo di nascita __________________________________ Prov (_____) ‐ Data di nascita ___________________ ‐ Residente a ________________________________________ Prov (______) CAP (__________) ‐ Via______________________________________________ n.___________ ‐ Cittadinanza_____________________ ‐di essere dipendente dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro in qualità di ______________________ _______________________________________________________________________________________; ‐ di possedere i requisiti di cui all’art. 3 dell’avviso in oggetto, come specificati nel curriculum vitae allegato alla presente candidatura; - di non trovarsi in nessuna delle condizioni di inconferibilità dell’incarico, ai sensi del D.lgs. 8 aprile 2013 n.39 - Allega: curriculum scientifico ‐professionale datato e firmato; dichiarazione resa ai sensi dell’art. 20 del D.lgs. n.39/2013 ; Recapiti a cui indirizzare le comunicazioni relative alla selezione: Indirizzo _______________________________________________ Telefono _________________________________________ Fax ___________________________ e‐mail_________________________________________________________________________ Il/La sottoscritto/a esprime il proprio consenso affinché i dati personali forniti possano essere trattati e diffusi, nel rispetto della normativa vigente, per gli adempimenti connessi alla procedura di cui all’oggetto, impegnandosi a comunicare tempestivamente eventuali variazioni degli stessi. Data,

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Firma del/la canditato/a””

Il prof. Angelini illustra nel dettaglio la questione in oggetto e, nel soffermarsi, in

particolare, sull’art. 3, comma 1, lett. b) del Regolamento per l’organizzazione ed il

funzionamento del Presidio della Qualità di Ateneo (PQA), emanato con D.R. n. 2831 del

07.08.2015, a norma del quale “Il PQA è costituito da …b) sette professori con esperienza

di assicurazione della qualità individuati dal Senato Accademico, anche tenendo conto

della pluralità di competenze individuali coinvolte, sulla base di procedura di selezione

indetta con apposito avviso …”, fa presente che non sussistendo prassi nella materia di

che trattasi, si è ritenuto opportuno sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la

bozza dell’emanando “Avviso di selezione”, rimettendo allo stesso, altresì, le

determinazioni concernenti il termine entro cui, a pena di esclusione, devono essere

inoltrate le candidature (art. 2 dell’Avviso), nochè le esperienze del candidato valutabili ai

fini della selezione (art. 4 dell’Avviso), relativamente alle quali ultime egli illustra la propria

proposta, già riportata in narrativa.

Al termine dell’illustrazione del prof. Angelini, il Rettore invita il Senato Accademico

a pronunciarsi in merito, proponendo di integrare la formulazione proposta dal prof.

Angelini, in ordine alle esperienze valutabili ai fini della selezione, con il riferimento agli

Istituti di ricerca.

Il prof. Notarnicola chiede se siano utilmente valutabili ai fini di che trattasi le attività

di coordinamento dei CVR, ottenendo risposta affermativa, in quanto incluse

nell’espressione “partecipazione alle attività ANVUR”.

Il Consesso, pertanto, concorda di indicare come segue le esperienze del candidato

valutabili ai fini della candidatura (art. 4 dell’Avviso):

“partecipazione a organismi coinvolti nell’Assicurazione della Qualità a livello di

Atenei e/o Istituti di ricerca; partecipazione a progetti di valutazione e

autovalutazione; - partecipazione alle attività ANVUR”,

mentre fissa in 15 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso il termine entro cui inoltrare le

candidature, ai sensi dell’art. 2 del medesimo Avviso.

Il prof. Crescenzo chiede ed ottiene chiarimenti circa la natura delle nomine di

competenza del Rettore nel Presidio della Qualità di Ateneo, ai sensi dell’art. 3, comma 1,

lett a) del succitato Regolamento, mentre il prof. Angelini chiede delucidazioni circa le

modalità di selezione che saranno adottate dal Senato Accademico, che il Rettore precisa

si svolgeranno ponendo a disposizione dei senatori i curricula dei candidati.

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Al termine del dibattito, il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTO l’art. 3, comma 1 del Regolamento per l’organizzazione ed il

funzionamento del Presidio della Qualità di Ateneo (PQA),

emanato con D.R. n. 2831 del 07.08.2015;

VISTA la propria delibera del 21.07.2015;

CONSIDERATO quanto rappresentato e richiesto dall’Area Percorsi di Qualità del

Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il

SSN e R;

VISTA la bozza di “Avviso di selezione” ai fini dell’individuazione di sette

professori da nominare componenti del PQA predisposta dal

suddetto Ufficio;

ACCOLTE le proposte formulate nel corso del dibattito in ordine ai termini

entro cui inoltrare le candidature (art. 2 dell’Avviso) ed alle

esperienze del candidato valutabili ai fini della candidatura (art. 4

dell’Avviso),

DELIBERA

− di approvare il testo dell’Avviso di selezione ai fini dell’individuazione di sette

professori da nominare componenti del Presidio della Qualità di Ateneo, ai sensi

dell’art. 3, comma 1 del Regolamento in premessa, nonché il modello di domanda,

come proposti dall’Ufficio e riportati in narrativa;

− di fissare in 15 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso il termine entro cui inoltrare le

candidature (art. 2 dell’Avviso);

− di indicare come segue le esperienze del candidato valutabili ai fini della candidatura

(art. 4 dell’Avviso):

“partecipazione a organismi coinvolti nell’Assicurazione della Qualità a livello di

Atenei e/o Istituti di ricerca; partecipazione a progetti di valutazione e

autovalutazione; - partecipazione alle attività ANVUR”.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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I. AMMINISTRAZIONE PROCEDURE PER LE ELEZIONI DEI COORDINATORI E DELLE GIUNTE DEI

CONSIGLI DI CORSO DI STUDIO/CLASSE/INTERCLASSE: NOTA DEL PROF. L.

ANGELINI

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente nota mail, da parte del prof. L. Angelini,

invitando il medesimo docente a voler relazionare in merito:

““Magnifico Rettore, recentemente gli uffici addetti alle procedure elettorali hanno inviato una nota che

richiede, ai fini delle elezioni dei Coordinatori e delle Giunte dei Consigli di Corso di Studio/di Classe/Interclasse, l'elenco dei docenti che hanno presentato opzione per il Consiglio stesso. Questo risulta necessario per determinare il Decano. Tuttavia, nell'art. 1 del Regolamento elettorale è previsto che

2. Il Decano, nei 15 giorni successivi alla data di ricezione della comunicazione di cui al comma 1, raccoglie le opzioni ai fini della formazione dell’elettorato attivo.

e 8. I Dipartimenti definiscono, su proposta del Decano, le liste degli elettori per i

Consigli di Corso di studio di cui sono referenti. Risulta necessario interrompere questo circolo vizioso. Per questo ti propongo di

apportare una piccola modifica del Regolamento prevedendo che il Decano sia il Decano tra i docenti incardinati nei Corsi di Studio (escludendo gli optanti).

L'altra possibile soluzione, che il Decano sia il Decano del Dipartimento di riferimento, creerebbe problemi dato che accade che alcuni Consigli Interclasse coordinano Corsi di Studio che hanno differenti Dipartimenti di riferimento.

Questa potrebbe essere anche l'occasione per correggere un errore, che compare più volte anche nello Statuto e nel Regolamento Didattico, presente anche nel titolo. Si fa riferimento a Corso di Studio/Classe/Interclasse, laddove si dovrebbe parlare di Consiglio di Corso di Studio/Classe / Interclasse. Nel Regolamento sembra che il Coordinatore coordini Corsi di Classe o Interclasse, mentre egli coordina il Consiglio dei suddetti Corsi. Inoltre Corso Interclasse ha il significato di Corso di Studio che soddisfa le tabelle ministeriali di più Classi di Laurea.

Ti saluto cordialmente. Leonardo Angelini”” Il prof. Angelini illustra puntualmente la problematica di che trattasi, rappresentando

l’opportunità che il Decano, ai fini delle elezioni dei Coordinatori di Corso di

studio/classe/interclasse sia individuato, ai sensi dell’art. 1 del Regolamento per la

elezione del Coordinatore e della Giunta di studio/classe/interclasse, emanato con D.R. n.

1633 del 18.04.2013, tra i docenti incardinati nel Corso di studio, in quanto titolari di un

compito didattico nel Corso stesso.

Interviene, altresì, il prof. Crescenzo, per sottoporre all’attenzione del Consesso

l’ulteriore problematica concernente l’interpretazione dell’espressione “ricercatori cui sono

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assegnati compiti didattici nel Corso”, di cui all’art. 52, comma 6, lett. b) dello Statuto ed

all’art. 1, comma 10, lett. b) del suddetto Regolamento per la elezione del Coordinatore e

della Giunta di studio/classe/interclasse, sottolineando l’opportunità di intendervi anche i

ricercatori cui non sia stato assegnato un compito didattico istituzionale (insegnamento),

ma che svolgano solamente compiti di didattica integrativa. Detta interpretazione

troverebbe fondamento, tra l’altro, nell’art. 44, comma 2 del Regolamento Generale di

Ateneo, di cui dà lettura, che fa intendere che la didattica integrativa, svolta dal ricercatore

come obbligo d’ufficio, pur in assenza di un insegnamento ufficiale, sarebbe sufficiente a

porlo nella situazione di poter esprimere l’opzione per un Corso di studio e, pertanto, di

esercitare nello stesso il diritto di voto.

Si svolge, quindi, sull’argomento illustrato dal prof. Angelini un breve dibattito, nel

corso del quale la dott.ssa Rutigliani fornisce ulteriori chiarimenti sulla disciplina relativa

all’individuazione del Decano, ai fini di che trattasi, evidenziando che ai sensi dell’art. 52

dello Statuto, giusta delibera di questo Consesso del 11.02.2014, “i docenti componenti il

Consiglio di Corso di Studio che concorrono alla determinazione del numero legale sono

soltanto i docenti che hanno esercitato l’opzione”; il prof. Altomare condivide la proposta

formulata dal prof. Angelini, mentre emerge l’opportunità di precisare che ai fini

dell’individuazione dei Decani si faccia riferimento all’offerta formativa dell’a.a. 2014/2015,

tenuto conto che le riavviate procedure di elezione dei nuovi Coordinatori vengono a

svolgersi in un periodo in cui sono già stati attribuiti incarichi anche per l’offerta formativa

dell’a.a. 2015/2016.

Il Consesso, pertanto, converge sull’indirizzo per cui, nelle procedure per le elezioni

dei Coordinatori dei Corsi di studio/classe/interclasse, il Decano sia individuato tra i

docenti di I e II fascia incardinati con diritto di voto nei Consigli di Corso di studio, con

riferimento all’offerta formativa dell’a.a. 2014/2015.

Intervengono, quindi, in ordine alla problematica sollevata dal prof. Crescenzo:

− il prof. Angelini, per evidenziare che l’espressione “compiti didattici”, di cui all’art. 52

comma 6, lett. b) dello Statuto è generale e più ampia rispetto ai soli “incarichi di

insegnamento”;

− il prof. Crescenzo, per richiamare il dettato dell’art. 6, comma 3 della Legge n.

240/2010, per il quale “i ricercatori di ruolo …sono tenuti a riservare annualmente a

compiti di didattica integrativa …, fino ad un massimo di 350 ore in regime di tempo

pieno e fino ad un massimo di 200 ore in regime di tempo definito”, ritenendo,

pertanto, lesivo escludere i ricercatori che svolgono solamente compiti di didattica

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integrativa dalla possibilità di esprimere l’opzione a favore di un Corso di studio e,

quindi, di esercitare il diritto di elettorato attivo nel Corso optato. Egli segnala, inoltre,

che le procedure elettorali de quibus si stanno svolgendo in fase di scadenza della

SUA-CdS, con l’effetto che i nuovi Coordinatori entreranno in carica, benché siano

stati i predecessori ad aver lavorato al propedeutico per i rapporti di riesame;

− la prof.ssa Serio per sottolineare che il Regolamento generale sopra richiamato dal

prof. Crescenzo è ante riforma della Legge n. 240/2010 e dello Statuto di Ateneo,

ritenendo che, in forza della sopravvenuta normativa, il ricercatore che non presti il

consenso all’affidamento di incarichi di insegnamento e che, pertanto, abbia

volontariamente scelto di esimersi da impegni didattici, non dovrebbe avere diritto di

elettorato attivo in un Corso di studio;

− le prof.sse Jacquet e Da Molin, che manterrebbero scissi i “compiti didattici” cui

ottemperano i ricercatori, ai sensi della Legge n. 240/2010, dagli “incarichi di

insegnamento” all’interno di un Corso;

− il prof. Altomare, per illustrare la prassi comune di consentire anche ai ricercatori cui

non sia stato assegnato un compito didattico istituzionale (insegnamento), ma che

svolgano solamente compiti di didattica integrativa di far parte dei Consigli di Corso di

studio, se optanti, prassi che sembrerebbe ragionevole anche sulla base del dettato

letterale dell’art. 6 della Legge n. 240/2010 che, con riferimento alla didattica

integrativa, utilizza l’espressione “compiti”;

− il prof. Stefanì che condivide l’opportunità di non discostarsi dalla prassi in materia, per

quanto evidenzi che la Legge n. 240/2010 usi l’espressione “compiti didattici” senza

aggettivazione solamente rispetto ai professori, mentre per i ricercatori specifica

trattarsi di “compiti didattici integrativi”: sembrerebbe, pertanto, che i “compiti didattici”

non includano anche la didattica integrativa. Egli sottolinea, altresì, che non è il Corso

di studio a disciplinare la didattica integrativa dei ricercatori, esprimendo, pertanto,

perplessità in ordine alla sussistenza di un qualche interesse da parte dei ricercatori a

farvi parte, in assenza di didattica frontale. Egli, infine, nell’attenzionare in ordine alla

recente giurisprudenza amministrativa in materia di “didattica integrativa” ed

“esercitazioni”, per cui ogni attività svolta frontalmente non rientrerebbe nella didattica

integrativa, ma nella didattica tout court, assoggettata ai meccanismi di retribuzione

aggiuntiva, ritiene che la problematica in esame sia l’ennesimo esempio dell’esigenza

di una revisione generale dello Statuto – molto deficitario dal punto di vista del

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linguaggio giuridico – oltre che dell’urgenza di procedere all’adeguamento del

Regolamento Generale di Ateneo alla normativa nazionale e di Ateneo sopravvenuta.

Emersa, pertanto, l’opportunità di non discostarsi dalla prassi finora seguita in

materia – tradotta nella formula secondo la quale l’espressione “… ricercatori cui sono

assegnati compiti didattici nel Corso …”, di cui all’art. 52, comma 6, lett. b) dello Statuto

ed all’art. 1, comma 10, lett. b) del Regolamento per la elezione del Coordinatore e della

Giunta di studio/classe/interclasse, è da interpretarsi nel senso di includervi anche compiti

di didattica integrativa – viene evidenziato che dovrebbe essere il Direttore del

Dipartimento di afferenza del Corso di studio a diramare apposito avviso a tutti i docenti e

ricercatori titolati ad esercitare l’opzione - da individuarsi con riferimento all’offerta

formativa dell’a.a. 2014/2015 -, coadiuvando il Decano nella raccolta delle opzioni ai fini

della formazione dell’elettorato attivo, ai sensi dell’art. 1, comma 2 del succitato

Regolamento per la elezione del Coordinatore e della Giunta di studio/classe/interclasse,

mentre rimane ferma la disciplina specifica per le elezioni dei Coordinatori di

classe/interclasse della Scuola di Medicina, rimessa, ai sensi dell’art. 54, comma 9 dello

Statuto, ad apposito Regolamento della Scuola di Medicina (emanato con D.R. n. 2765

del 25.08.2014).

Al termine del dibattito, il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTA la Legge n. 240/2010 e s.m.i., ed in particolare l’art. 6, commi 3 e

4;

VISTO lo Statuto di Ateneo, ed in particolare gli artt. 52, comma 6 e 54,

comma 9;

VISTO il Regolamento Generale di Ateneo ante riforma statutaria ed, in

particolare, l’art. 44, comma 2;

VISTO il Regolamento per la elezione del Coordinatore e della Giunta di

studio/classe/interclasse, emanato con D.R. n. 1633 del

18.04.2013 ed, in particolare l’art. 1, commi 2 e 8;

VISTE le proprie delibere del 29.04.2015 e 08.09.2015;

VISTA la nota mail, in data 17.09.2015, con la quale il prof. L. Angelini

rappresenta talune criticità nell’ambito delle riavviate procedure

per le elezioni dei Coordinatori e delle Giunte di Corso di

studio/classe/interclasse, con particolare riferimento al criterio di

individuazione del Decano;

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CONDIVISA la proposta del prof. Angelini acchè il Decano sia individuato tra i

docenti incardinati nei Consigli di Corso di studio, con la

precisazione di far riferimento all’offerta formativa dell’a.a.

2014/2015;

APPROFONDITA altresì la problematica sollevata dal prof. Crescenzo circa

l’interpretazione dell’espressione “ricercatori cui sono assegnati

compiti didattici nel Corso”, di cui all’art. 52, comma 6, lett. b) dello

Statuto ed all’art. 1, comma 10, lett. b) del suddetto Regolamento

elettorale;

SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito, rappresentativo della

prassi di consentire anche ai ricercatori cui non sia stato

assegnato un compito didattico istituzionale (insegnamento), ma

che svolgano solamente compiti di didattica integrativa di far parte

dei Consigli di Corso di studio, se optanti;

RITENUTO pertanto di poter interpretare estensivamente l’espressione

“compiti didattici” ai fini dell’applicazione dei succitati articoli

statutario e regolamentare, nel senso di includervi anche compiti

di didattica integrativa, garantendo la possibilità di un’ampia

partecipazione all’Organo consiliare;

EVIDENZIATA l’opportunità che sia il Direttore del Dipartimento di afferenza del

Corso di studio a diramare apposito avviso a tutti i docenti e

ricercatori titolati ad esercitare l’opzione, da individuarsi con

riferimento all’offerta formativa dell’a.a. 2014/2015, coadiuvando il

Decano nella raccolta delle opzioni ai fini della formazione

dell’elettorato attivo, ai sensi dell’art. 1, comma 2 del succitato

Regolamento elettorale;

FERMA RESTANDO la disciplina specifica per le elezioni dei Coordinatori di

classe/interclasse della Scuola di Medicina, rimessa, ai sensi

dell’art. 54, comma 9 dello Statuto, ad apposito Regolamento della

Scuola di Medicina (emanato con D.R. n. 2765 del 25.08.2014),

DELIBERA

− che nelle procedure per le elezioni dei Coordinatori dei Corsi di

studio/classe/interclasse, il Decano sia individuato tra i docenti di I e II fascia

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incardinati con diritto di voto nei Consigli di Corso di studio, con riferimento all’offerta

formativa dell’a.a. 2014/2015;

− che l’espressione “… ricercatori cui sono assegnati compiti didattici nel Corso …”, di

cui all’art. 52, comma 6, lett. b) dello Statuto ed all’art. 1, comma 10, lett. b) del

Regolamento per la elezione del Coordinatore e della Giunta di

studio/classe/interclasse, sia interpretato nel senso di includervi anche compiti di

didattica integrativa;

− che sia il Direttore del Dipartimento di afferenza del Corso di studio a diramare

apposito avviso a tutti i docenti e ricercatori titolati ad esercitare l’opzione, da

individuarsi con riferimento all’offerta formativa dell’a.a. 2014/2015, coadiuvando il

Decano nella raccolta delle opzioni ai fini della formazione dell’elettorato attivo, ai

sensi dell’art. 1, comma 2 del succitato Regolamento elettorale.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE QUADRO E PROTOCOLLO ATTUATIVO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI

STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA

PIANTA E DEGLI ALIMENTI) E L’ONAV – ORGANIZZAZIONE NAZIONALE

ASSAGGIATORI DI VINO, PER PROGRAMMAZIONE E REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ

DI FORMAZIONE, STUDIO E RICERCA E PER LA REALIZZAZIONE DEL CORSO DI

ASSAGGIATORE DI VINO

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne – Area Convenzioni per

la Didattica ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:

““L’Ufficio ricorda che in data 07.04.2010 è stato stipulato, previa approvazione degli Organi di Governo di questa Università, l’Accordo quadro, di durata quinquennale, tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino (O.N.A.V.), per disciplinare una collaborazione finalizzata all’organizzazione di giornate e/o corsi di formazione per l’analisi sensoriale e valutazione qualitativa dei vini ad elevata valenza professionale.

Successivamente, l’O.N.A.V. e la Facoltà di Agraria di questa Università hanno realizzato, nell’ambito del predetto accordo, corsi di formazione per assaggiatori di vino, i quali hanno riscontrato grande successo tra i partecipanti.

Con nota del 31.07.2015, il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti, ha trasmesso la convenzione quadro da stipulare con il suddetto O.N.A.V, per la programmazione e realizzazione di attività di formazione, studio e ricerca, nonché il Protocollo attuativo per realizzare il corso per “assaggiatori di vino” rivolto a studenti universitari (compresi dottorandi e assegnisti), personale tecnico amministrativo e coloro che intendono conoscere il mondo del vino.

Il Consiglio del citato Dipartimento, nella seduta del 20.07.2015, ha approvato i suddetti Atti negoziali che di seguito di riportano integralmente:

“CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI) E L’O.N.A.V. ORGANIZZAZIONE NAZIONALI ASSAGGIATORI DI VINO L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti), rappresentata dal Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice Uricchio, nato a …..il …… e residente per la carica in Bari, alla Piazza Umberto I°, n. 1, di seguito denominata Università

e L’O.N.A.V , Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, con sede in P.zza Medici, 8 - 14100 Asti (AT), rappresentata dal Delegato Regionale Vincenzo Scivetti, nato a ….. …….., residente per la carica in Via Dogali 65, 70054 Giovinazzo (BA), di seguito denominata ONAV

PREMESSO CHE • l’O.N.A.V. e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Facoltà di Agraria, in data 07 aprile

2010, hanno stipulato un Accordo quadro per disciplinare una collaborazione finalizzata all’organizzazione di giornate e/o corsi di formazione per l’analisi sensoriale e valutazione qualitativa dei vini ad elevata valenza professionale;

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• l’O.N.A.V. e la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro hanno realizzato, nell’ambito del predetto accordo, corsi di formazione per assaggiatori di vino, i quali hanno riscontrato grande successo tra i partecipanti;

• per effetto dell’attuazione della Legge n. 240/2010 e dello Statuto dell’Università le Facoltà sono state soppresse;

• l'ONAV - Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino della Delegazione Regionale Puglia è interessata a collaborare con il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università, per l’organizzazione di attività formative in tema di vini;

• il Consiglio di Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università, nella seduta del 20 luglio 2015, ha espresso parere favorevole in ordine al presente accordo di collaborazione;

• l’art. 47 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro prevede, tra l’altro, la possibilità di promuovere, anche attraverso convenzioni o consorzi, ogni utile collaborazione con soggetti pubblici e privati;

TANTO PREMESSO stipulano e convengono quanto segue

ART.1 (PREMESSE)

Le premesse costituiscono parte integrante del presente Accordo quadro. ART. 2

(OGGETTO PRINCIPALE) L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti) e l’O.N.A.V - Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, con il presente accordo, nel rispetto dei propri fini istituzionali, si impegnano a collaborare nella programmazione e realizzazione di attività di formazione, studio e ricerca.

ART. 3 (OBIETTIVO SPECIFICO)

Obiettivo specifico della Convenzione è la definizione comune di attività formative per l’analisi sensoriale e la valutazione dei vini, da realizzare mediante l’organizzazione di:

− Corsi di formazione professionale; − Corsi di aggiornamento professionale; − Corsi di perfezionamento; − Seminari di approfondimento di specifiche tematiche; − Convegni tematici; − Progetti di ricerca.

ART. 4 (GESTIONE)

L’attuazione della Convenzione sarà curata da un Comitato di Gestione paritetico, costituito da tre docenti del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti e tre rappresentanti dell’O.N.A.V. Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino. Il Comitato di Gestione è insediato dal Direttore del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti e, nella prima riunione, elegge il proprio Coordinatore, che provvederà alla convocazione delle riunioni successive. Al Comitato sono affidati i compiti di definizione delle iniziative comuni coerenti con gli obiettivi convenzionali, nonché di indicazione della ripartizione degli impegni e dei relativi ed eventuali oneri, fermo restando che gli impegni assunti dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro non comportino alcuna spesa a carico del proprio bilancio.

ART. 5 (IMPEGNI DELLE PARTI)

Il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti si impegna a: − partecipare all’elaborazione dei percorsi formativi relativi ai seminari, convegni ed ai corsi

in programma; − fornire il supporto scientifico per lo svolgimento dei seminari, convegni e dei corsi in

programma;

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− fornire il supporto tecnico-logistico per lo svolgimento delle lezioni (disponibilità di aule e supporti per la didattica), previa approvazione dei competenti Organi.

L’O.N.A.V. Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino si impegna a: − fornire il supporto per l’organizzazione e la gestione dei seminari e dei corsi in programma; − fornire il supporto per l’organizzazione delle attività di orientamento del Dipartimento.

ART. 6 (GESTIONE AMMINISTRATIVA)

Con appositi accordi applicativi, che per l’Università dovranno essere approvati dai competenti Organi, saranno di volta in volta definiti i reciproci impegni, le concrete modalità di collaborazione nonché gli aspetti amministrativi e finanziari anche in rapporto alle specifiche attività di formazione ed aggiornamento programmate.

ART. 7 (DURATA)

La convenzione avrà durata quinquennale a partire dalla data della sua sottoscrizione, con possibilità di rinnovo su richiesta di una delle parti ed accettazione dell’altra.

ART. 8 (RECESSO)

Ciascuna delle Parti potrà, a suo insindacabile giudizio, recedere dal presente accordo con un preavviso di almeno due mesi, notificato alla controparte mediante comunicazione scritta.

ART. 9 (BOLLO E REGISTRAZIONE)

Le spese di bollo del presente accordo sono a carico dell’O.N.A.V. Il presente Atto sarà registrato solo in caso d’uso e le spese saranno a carico del richiedente.

ART. 10 (CONTROVERSIE)

Le Parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere dall’interpretazione del presente accordo o dall’applicazione degli accordi specifici di collaborazione. Qualora fosse inutilmente esperito ogni possibile tentativo di conciliazione, il Foro competente è il Tribunale di Bari. Bari, ………………………….. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO IL RETTORE prof. Antonio Felice Uricchio per l’ONAV……………………….” “PROTOCOLLO ATTUATIVO NELL’AMBITO DELL’ACCORDO QUADRO STIPULATO IN DATA………………. TRA O.N.A.V. e UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI) l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, rappresentata dal Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice Uricchio, nato a …. il ….., residente per la carica a Bari, alla Piazza Umberto I, 1, di seguito denominata Università

e L’O.N.A.V., Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, con sede in P.zza Medici, 8 – 14100 Asti (AT), rappresentata dal delegato regionale Vincenzo Scivetti, nato a ….. ……., residente per la carica in Via Dogali 65, 70054 Giovinazzo (BA), di seguito denominata ONAV

PREMESSO CHE • il Consiglio del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (DiSSPA),

nella seduta del 06/06/2013 aveva già espresso parere favorevole in ordine alla collaborazione con l’ONAV, in particolare per attività formative in materia di vini;

• l’O.N.A.V. e l’Università, in data …………… hanno stipulato un Accordo Quadro per disciplinare una collaborazione finalizzata all’organizzazione di giornate e/o corsi di

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formazione per l’analisi sensoriale e valutazione qualitativa dei vini ad elevata valenza professionale;

• il Comitato di gestione previsto dall’art. 4 del suddetto Accordo quadro ha proposto la realizzazione del corso di “Assaggiatore di Vino”, il cui programma didattico, articolazione e piano finanziario diviene parte integrante del presente Protocollo;

• il costo di partecipazione ai corsi ONAV è di 400,00 €; in virtù della presente convenzione l’ONAV si impegna a realizzare il corso per assaggiatori di vino con iscrizioni a prezzo agevolato;

• Il Consiglio di Dipartimento, nella seduta del 20 luglio 2015, ha espresso parere favorevole in ordine al presente Protocollo attuativo;

TANTO PREMESSO Stipulano e convengono quanto segue

ART. 1 PREMESSE

La premessa costituisce parte integrante del presente Protocollo Attuativo. ART. 2

OGGETTO L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (DiSSPA), con il presente accordo intendono promuovere e realizzare il corso per “assaggiatori di vino” rivolto a studenti universitari (compresi dottorandi e assegnisti), personale tecnico amministrativo e comunque a tutti coloro che intendono conoscere il mondo del vino.

ART. 3 ARTICOLAZIONE DEI CORSI

In particolare le Parti concordano che il corso per “Assaggiatori di vino”: • si svilupperà in 18 lezioni teorico-pratiche di 2 ore ciascuna, di cui 1 ora circa di didattica

frontale, su specifici argomenti di cui all’allegato A), la restante parte del tempo sarà dedicata ad esercizi di assaggio dei vini;

• Il corso si concluderà con il superamento di un esame finale (al quale si potrà accedere dopo aver frequentato almeno 15 lezioni su 18), caratterizzato da una prova teorica scritta e una prova pratica di degustazione di 4 vini, che sarà presieduto da una Commissione giudicatrice mista costituita da docenti ONAV e docenti afferenti al Dipartimento universitario;

• le classi dovranno essere costituite da 50-60 (min-max) discenti, di cui 20/25 dipendenti dell’Università, 25/30 studenti, 5/10 esterni. Al fine della composizione delle classi, stante la natura stessa della Convenzione, andranno ammessi, in via prioritaria, gli studenti ed i dipendenti dell’Università, ed in particolare quelli afferenti al Dipartimento DiSSPA, a seguire le altre tipologie di discenti secondo l’ordine di arrivo delle adesioni;

• In virtù della suddetta convenzione l’ONAV si impegna a realizzare il corso per assaggiatori di vino con quote agevolate, comprensive di iscrizione all’Organizzazione, materiale didattico (libro di testo, dispense dei docenti e valigetta contenente 6 calici per l’assaggio dei vini), spese di docenza e rilascio del Diploma di Assaggiatore di Vino, determinate per ciascuna tipologia di componenti la classe, come segue: 1. personale docente e tecnico amministrativo, 320 €; 2. studenti fino a 24 anni, 200 €; 3. studenti da 25 anni in su, dottorandi, assegnisti, contrattisti, 210 €; 4. esterni, 400 €;

• gli studenti si iscrivono al Corso presso l’ONAV, che assume la responsabilità del trattamento dei dati e determina le modalità di versamento della quota di iscrizione;

• l’attestato finale verrà rilasciato dall’ONAV e potrà eventualmente riportare l’indicazione della collaborazione con l’Università – Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti;

• i docenti saranno scelti tra quelli del Dipartimento e quelli dell’ONAV relativamente alle attività di didattica frontale; mentre per la parte dedicata agli assaggi dei vini, i docenti saranno solo ONAV. I docenti del Dipartimento dovranno essere autorizzati

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all’espletamento dell’attività di docenza, nel rispetto del regolamento di Ateneo vigente e riceveranno il compenso per l’attività svolta direttamente dall’ONAV;

• i corsi si svolgeranno presso le aule del Dipartimento, nel rispetto del calendario delle lezioni concordato fra lo stesso Dipartimento e l’ONAV;

• l’ONAV si impegna a riconsegnare in ordine e puliti gli spazi concessi dal Dipartimento per lo svolgimento delle lezioni.

ART. 4 ASSICURAZIONE

Per la copertura assicurativa per infortuni e per la responsabilità civile v/terzi relativamente ai docenti, agli studenti ed al personale coinvolto nella realizzazione del corso, trattandosi di attività promossa dall’Università in collaborazione con l’ONAV, si osserverà la normativa vigente di riferimento per l’Università stessa. In caso di “incidente” durante lo svolgimento delle attività didattiche, il Dipartimento universitario sede del corso, si impegna a segnalare l’evento entro i tempi previsti dalla normativa vigente ai competenti Uffici ed Enti.

ART. 5 SERVIZIO DI SICUREZZA E PREVENZIONE

Le Parti si impegnano affinché agli studenti ed al personale coinvolto nella realizzazione dei corsi vengano fornite dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nei luoghi in cui essi svolgono le attività e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in tali attività, anche sulla base del documento di sicurezza della sede ospitante e custodito presso quest’ultima ai sensi del D.LGS. 626/1994 e s.m.i.

ART. 6 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO

Le attività di valutazione del corso sono svolte dal Comitato di Gestione previsto dall’art. 4 dell’Accordo quadro richiamato nelle premesse, che predisporrà apposita relazione che illustri il corso realizzato, le eventuali criticità e proposte di modifica all’articolazione e/o organizzazione del corso o alle clausole di convenzione. La relazione di cui al precedente comma è trasmessa al Rettore, al Direttore del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti ed al Responsabile dell’ONAV.

ART. 7 DURATA

Il presente Protocollo attuativo ha la durata del corso, a partire dalla data della sua sottoscrizione e potrà essere rinnovato su richiesta di una Parte ed espressa accettazione dell’altra Parte.

ART. 8 RECESSO

Ciascuna delle Parti potrà, a suo insindacabile giudizio, recedere dal presente Atto, con un preavviso comunicato per iscritto, fermi restando gli obblighi connessi alle attività in corso e la tutela degli interessi degli studenti eventualmente già iscritti ai corsi.

ART. 9 CONTROVERSIE

Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere dall’interpretazione del presente Protocollo attuativo. Qualora fosse inutilmente esperito ogni possibile tentativo di conciliazione, il foro competente è il tribunale di Bari.

ART.10 SPESE

Le spese di bollo e le eventuali ulteriori spese inerenti il presente Protocollo attuativo cedono a carico dell’ONAV.

Bari, Per l’Organizzazione Nazionale Università degli Studi Assaggiatori Vino O.N.A.V. di Bari Aldo Moro

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Il Delegato Regionale Il Rettore Vincenzo SCIVETTI Prof. Antonio Felice URICCHIO”

In particolare, l’Ufficio fa presente, che l’art. 4 della convenzione quadro a stipularsi prevede l’attuazione della stessa a cura di un Comitato di Gestione paritetico, costituito da tre docenti del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti e tre rappresentanti dell’O.N.A.V. Il Comitato di Gestione è insediato dal Direttore del citato Dipartimento che, nella prima riunione, elegge il proprio Coordinatore, che provvederà alla convocazione delle riunioni successive.

Al Comitato sono affidati i compiti di definizione delle iniziative comuni coerenti con gli obiettivi convenzionali, nonché di indicazione della ripartizione degli impegni e dei relativi ed eventuali oneri, fermo restando che gli impegni assunti dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro non comportino alcuna spesa a carico del proprio bilancio.

Così come previsto dall’art. 6 del Protocollo attuativo, le attività di valutazione del corso per “assaggiatore di vino” sono svolte dal suddetto Comitato di Gestione, che predisporrà apposita relazione che illustri il corso realizzato, le eventuali criticità e proposte di modifica all’articolazione e/o all’organizzazione del corso o alle clausole di convenzione. Detta relazione sarà trasmessa al Rettore, al Direttore del Dipartimento ed al Responsabile dell’ONAV.

L’Ufficio fa presente, altresì, che gli Atti negoziali in argomento sono disciplinati dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione.

In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che l’accordo quadro in questione ed il relativo Protocollo attuativo non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.””

Il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTO l’Accordo quadro, stipulato in data 07.04.2010, tra l’Università

degli Studi di Bari Aldo Moro (Facoltà di Agraria) e

l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino (O.N.A.V.);

VISTO il Protocollo attuativo stipulato nell’ambito del predetto Accordo

per la realizzazione del corso per assaggiatore di vini;

VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze del Suolo,

della Pianta e degli Alimenti, adottata nella seduta del 20.07.2015;

VISTA la nota mail, in data 31.07.2015, da parte del suddetto

Dipartimento;

VISTO il testo della Convenzione quadro da stipularsi tra l’Università degli

Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della

Pianta e degli Alimenti) e l’O.N.A.V, per la programmazione e

realizzazione di attività di formazione, studio e ricerca;

VISTO il testo del Protocollo attuativo da stipulare nell’ambito del

suddetto accordo, per la realizzazione del corso per “assaggiatori

di vino”, rivolto a studenti universitari (compresi dottorandi e

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assegnisti), personale tecnico amministrativo e coloro che

intendono conoscere il mondo del vino;

VISTO l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione,

la Finanza e la Contabilità;

CONSIDERATO quanto fatto presente dall’Area Convenzioni per la Didattica del

Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le

Relazioni esterne (DARDRE);

TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE,

DELIBERA

− di approvare la Convenzione quadro, riportata in narrativa, da stipularsi tra l’Università

degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli

Alimenti) e l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino (O.N.A.V.), per la

programmazione e realizzazione di attività di formazione, studio e ricerca;

− di approvare il Protocollo esecutivo, riportato in narrativa, da stipularsi tra l’Università

degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli

Alimenti) e l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino (O.N.A.V.), per la

realizzazione del corso per “assaggiatori di vino”;

− di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dei testi negoziali in questione, dando, fin

d’ora, mandato al Rettore medesimo ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere

non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO MONITORAGGIO ACCORDI INTERNAZIONALI DI COOPERAZIONE: AFRICA - ASIA

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne – Area Relazioni

internazionali:

““L’Ufficio ricorda che, nell’ambito di un’attività di monitoraggio degli Accordi internazionali di cooperazione tra l’Ateneo barese e le Università estere, ha già proceduto alla verifica degli Accordi stipulati in riferimento ai Paesi europei Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Svizzera, Svezia, Malta, Cipro, Turchia, San Marino, Città del Vaticano, paesi con cui l’Ateneo intrattiene relazioni accademiche di particolare interesse. Il presente monitoraggio riguarda gli Accordi internazionali con le Università dell' Africa e dell'Asia.

L’analisi degli Accordi stipulati ha permesso di individuare quelli non più in vigore che necessitano di un rinnovo, nonché quelli i cui coordinatori risultano collocati in quiescenza. Nel primo caso, l’Ufficio si è rivolto ai coordinatori per conoscere il loro interesse a rinnovare gli accordi. Nel caso di coordinatori in quiescenza, sono stati interpellati i Direttori di Dipartimento di rispettiva afferenza, al fine di individuare eventualmente i docenti da sostituire.

L'Ufficio, inoltre, fa presente che la maggior parte degli Accordi stipulati, secondo lo schema tipo approvato dagli Organi di Governo e adottato da questa Università, ha una "durata annuale con rinnovo tacito, a meno che una delle parti non esprima la propria opposizione, attraverso comunicazione con tre mesi di preavviso".

Si passa dunque al dettaglio del monitoraggio effettuato e si riporta di seguito la tabella degli accordi stipulati con alcuni Paesi dell'Africa:

TABELLA AFRICA ANGOLA

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Universidade Católica de l'Angola - Luanda

Università

"Katyavala Bwila - Qembela"

Convenzione Accordo

di cooperazione

Prof.Giovanni Ferri (trasferitosi presso altra sede)

Prof. Gaetano Dammacco

19.10.2010 29.04.2015

3 anni salvo rinnovo 3 anni rinnovo

tacito

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L'Ufficio in merito alla Convenzione con l'Universidade Católica de l'Angola, il cui coordinatore era il prof. Giovanni Ferri, attualmente trasferitosi ad altra sede, evidenzia che il Consiglio di Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici, nella seduta del 22.05.2015, ha deliberato il prosieguo della collaborazione con la predetta Università ed ha proposto il prof. Nicola Daniele Coniglio, quale nuovo coordinatore in sostituzione del predetto docente.

BURKINA FASO

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università di Ouagadougou

Convenzione

Prof.Augusto Ponzio

(in quiescenza)

08.09.2006

1 anno – rinnovo tacito

In riferimento alla Convenzione con l'Università di Ouagadougu, il Consiglio di

Dipartimento di Lettere, Lingue Arti Italianistica e Culture comparate, nella seduta del 13.06.2015, ha deliberato di non proseguire la cooperazione con la predetta Università.

EGITTO

Istituzione partner

Tipologia dell’Accoro

Coordinatore

Data Stipula

Durata

South Valley University

Convenzione

Prof. Eustachio Tarasco

07.05.2009

1 anno –

rinnovo tacito

Accademia Araba

d'Egitto

Conven

zione

Prof.ssa Caterina Coco

(in quiescenza)

12.03.2010 (Firma rettore uniba

non controfirmato sede estera)

1 anno –

rinnovo tacito

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Univ. di Alessandria d’Egitto sede di Damahour

Convenzione

Prof. Giuseppe Mastronuzzi

30.06.2010

1 anno –

rinnovo tacito

Univ. del Cairo

Protocollo d’Intesa

Prof. Pietro Favia

10.05.2011

1 anno –

rinnovo tacito

Univ. del Cairo

Protocollo Esecutivo

Prof.ssa Francesca Mazzia

04.06.2013

3 anni –

salvo rinnovo

La Convenzione con l'Accademia araba d'Egitto non è stata controfirmata

dall'Università partner. Il Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche nella seduta del 24.06.2015, ha proposto il nominativo del prof. Nicola Neri, quale nuovo coordinatore, in sostituzione della prof.ssa Caterina Coco, attualmente in quiescenza.

ETIOPIA

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università di Addis Abeba

Accordo di cooperazione

Prof.ssa Dionisia Maffioli

(in quiescenza)

26.04.2001

5 anni –

rinnovo tacito

Università di Addis Abeba

Convenzione

Prof. Antonio Felice Uricchio

28.05.2014

1 anno –

rinnovo tacito

L'Ufficio, in merito all'Accordo di cooperazione con l'Università di Addis Abeba,

rappresenta che non è pervenuta alcuna risposta dal Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi matematici in merito alla sostituzione della prof.ssa Dionisia Maffioli, attualmente in quiescenza; evidenzia, inoltre, che nel 2014 è stata sottoscritta una ulteriore convenzione con la stessa Università di Addis Abeba, il cui coordinatore è il M. R., prof. Antonio Felice Uricchio. Entrambe le Convenzioni promuovono programmi di scambio comuni tra le due Istituzioni nel campo della ricerca scientifica e didattica.

SENEGAL

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

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Università Cheikh Anta Diop de Dakar

Convenzione

Prof. Giovanni Dotoli

(in quiescenza)

12.02.2010 (Firma rettore uniba

non controfirmato sede estera)

5 anni – salvo rinnovo

La Convenzione con l’Università Cheikh Anta Diop de Dakar, il cui coordinatore era

il prof. Giovanni Dotoli, attualmente in quiescenza, non è stata controfirmata dall'Università partner. Il Consiglio di Dipartimento di Lettere, Lingue Arti Italianistica e Culture comparate, nella seduta del 10.06.2015, ha deliberato di non rinnovare la predetta convenzione.

TUNISIA

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Istituto di Ricerca sul Maghreb Contemporaneo di Tunisi

Convenzione

Prof.ssa Michela Camilla Pellicani

31.05.2005

1 anno –

rinnovo tacito per altri 3 anni

Institutdes Régions Arides (I.R.A.) di Médénine

Convenzione

Prof. Giovanni Michele Lacalandra

27.04.2005

1 anno –

rinnovo tacito

Università di Kairouan

Convenzione

Prof. Luigi Di Comite

(in quiescenza)

10.10.200

5

1 anno –

rinnovo tacito

Università di Sousse

Convenzione

Prof. Luigi Di Comite (in quiescenza)

20.10.200

5

1 anno rinnovo

tacito In riferimento alle convenzioni con le Università di Kairouan e di Sousse, il cui

coordinatore è stato il prof. Luigi Di Comite, attualmente in quiescenza, il Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche, nella seduta del 24.06.2015, ha proposto il nominativo della prof.ssa Michela Pellicani, quale nuovo coordinatore in sostituzione del predetto docente.

L'Ufficio rappresenta, inoltre che il Consiglio di Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture comparate, nlla seduta del 05.03.2015, ha deliberato di approvare la proposta di Accordo di cooperazione con l'Università di Tunisi "El Manar" e di indicare il Dott. Carlo Alberto Anzuini, quale coordinatore della predetta convenzione.

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Infine, l'Ufficio riporta qui di seguito le tabelle delle Convenzioni in vigore i cui coordinatori non necessitano di essere sostituiti.

ALGERIA

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università di BadjiMikhtar - Annaba

Convenzione

Prof. Francesco Altomare

05.10.2004

1 anno –

rinnovo tacito

REP. DEMOCRATICA DEL CONGO

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università Cattolica del Graben - Butembo

Convenzione +

Protocollo

Prof.ssa Irene Canfora

Rinnovo 18.07.2007

1 anno – rinnovo tacito

LIBIA

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

BiotechnologyResearch Centre - Tripoli

Convenzione

Prof. Giuseppe De Mastro

06.03.2014

3 anni – salvo

rinnovo

MAROCCO Istituzione

partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Mediterranean School of E- Business Management Al AkhawaynUniversity - Ifrane

Accordo di

collaborazione

Prof. Antonio

Felice Uricchio

28.05.2013

3 anni-

rinnovo tacito per

2 anni

Le Convenzioni con l'Università di Badji Mikhtar - Annaba, l'Università Cattolica del

Graben - Butembo, il Biotechnology Research Centre - Tripoli, la Mediterranean School of

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E-Business Management Al Akhawayn University - Ifrane, risultano in vigore e non necessitano di sostituzione del coordinatore.

Si passa a esaminare la Tabella delle Convenzioni che l'Università di Bari Aldo

Moro ha stipulato con le Università di alcuni paesi dell'Asia. TABELLA ASIA GIAPPONE

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università di Waseda

Memorandum D’Intesa

Prof. Saverio Pascazio

10.03.2004

5 anni –

rinnovo tacito

Università di Kitasato

Convenzione

Prof. Emilio Jirillo

17.03.2006

1 anno –

rinnovo tacito

Università di Sophia - Tokyo

Memorandum D’Intesa

Proff. Pasquale Guaragnella Saverio Pascazio

18.02.2011

5 anni –

salvo rinnovo

School of Economics Chukyo University of Nagoya

Memorandum D’Intesa

Prof. Nicola Daniele Coniglio

11.07.2012

2 anni –

salvo rinnovo

Università di Nagasaki

Accordo di Cooperazione Accademica

Atto aggiuntivo

Protocollo Esecutivo per lo Scambio Studenti

Prof. Francesco Fracassi

Commissione: Proff. Francesco Fracassi – Saverio Pascazio

10.07.2008 Rinnovo 06.08.2013 29.06.2009

5 anni – salvo rinnovo

5 anni salvo

rinnovo Fino alla data

dell'Accordo di cooperazione

In riferimento al Memorandum d'Intesa con la School of Economics Chukyo

University di Nagoya, il coordinatore prof. Daniele Coniglio, con nota del 14.07.2015, ha dichiarato di voler rinnovare l'Accordo di collaborazione con la predetta Università.

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INDONESIA

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università Hasanuddin di Makassar

Convenzione

Prof.ssa Mila Tommaseo Ponzetta (in quiescenza)

25.05.2009

5 anni –

rinnovo tacito

In merito alla Convenzione con l'Università Hassanuddin di Makassar, il cui

coordinatore era la prof.ssa Mila Tommaseo Ponzetta, attualmente in quiescenza, il prof. Mariano Rocchi, Direttore del Dipartimento di Biologia, ha dichiarato che la predetta convenzione era strettamente legata alle attività di ricerca della prof.ssa Tommaseo, pertanto non ritiene rinnovarla.

ISRAELE

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università Beer Sheva di Ben Gurion

Convenzione

Prof. Giorgio Assennato

(in quiescenza)

27.12.1995 13.11.1996

1 anno – salvo

rinnovo 1 anno – salvo

rinnovo

Al Quds University

Convenzione

Prof.ssa Angela Corcelli

16.11.2006

1 anno – rinnovo

tacito

In riferimento alla Convenzione con l'Università di Ben Gurion, il cui coordinatore era

il prof. Giorgio Assennato, attualmente in quiescenza, il prof. Giovanni Lapadula, Direttore del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, ha reso noto quanto segue: il prof. Luigi Vimercati, coordinatore della sezione di Medicina del Lavoro al quale afferiva il predetto prof. Assennato, "ha manifestato in senso lato l'Interesse della sezione a mantenere i rapporti di collaborazione con tale Università anche se risulta doveroso segnalare che allo stato non sussistono i requisiti di pertinenza scientifica che hanno sostanziato la stipula della convenzione tra la due Università. Ciò premesso rimettiamo alle valutazioni del Magnifico l'opportunità di intraprendere una collaborazione con l'Università di Ben Gurion- Negev".

UZBEKISTAN Istituzione

Tipolog

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partner ia dell’Accordo

Coordinatore Data Stipula

Durata

Istituto di Ematologia ed Emotrasfusione,

Ministero della Salute

Convenzione

Prof. Antonio Crovace

03.06.2006

3anni salvo

rinnovo

In merito al rinnovo della Convenzione con l'Istituto di Ematologia ed

Emotrasfusione, Ministero della Salute, non è pervenuta alcuna risposta da parte del prof. Antonio Crovace.

VIETNAM

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università di Thai Nguyen

Convenzione

Prof. Giorgio Nuzzaci (in quiescenza)

30.06.2005

3 anni salvo

rinnovo

Università di NhaTrang

Convenzione

Prof. Giuseppe Ruggiero

29.11.2011

1 anno rinnovo

tacito

In riferimento alla Convenzione con l'Università di Thai Nguyen, il cui coordinatore

era il prof. Giorgio Nuzzaci, attualmente in quiescenza, il prof. Teodoro Miano, Direttore del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli alimenti, ha dichiarato di non avere alcun interesse a mantenere attivo l'Accordo con la suddetta Università.

Infine, l'Ufficio riporta qui di seguito le tabelle delle Convenzioni in vigore i cui coordinatori non necessitano di essere sostituiti.

BANGLADESH

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Agricultural University - Gazipur

Convenzione

Prof. Aldo Corriero

06.04.2014

5 anni –

rinnovabile per ulteriori 5 anni

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COREA

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università di Hankuk - Seul

Convenzione+

Protocollo

Prof. Francesco Losurdo

23.04.2004

1 anno rinnovo tacito

LIBANO

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Universita Libanese di Beirut

Convenzione quadro

Prof.ssa Maria Tempesta

25.11.2013

5 anni –

salvo rinnovo

KAZAKISTAN

Istituzione partner

Tipologia dell’Accordo

Coordinatore

Data Stipula

Durata

Università nazionale di Agricoltura

Convenzione

Ambasciata del Kazakistan a Roma

06.07.2005

1 anno – rinnovo tacito

Le Convenzioni con l'Agricultural University - Gazipur, l'Università di Hankuk - Seul,

l'Università libanese di Beirut e l'Università nazionale di Agricoltura del Kazakistan, risultano in vigore e non necessitano di sostituzione del coordinatore.

L'Ufficio rappresenta che per quanto riguarda gli Accordi per i quali non è pervenuto alcun riscontro e precisamente con l'Università di Addis Beba, Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici, e l'Istituto di Ematologia ed Emotrasfusione, Ministero della Salute, coordinatore prof. Antonio Crovace, l'Ufficio rimane in attesa di conoscere la volontà in merito al prosieguo o meno di tale collaborazione accademica.””

Il Rettore, al termine dell’illustrazione, invita i presenti a prendere atto del

monitoraggio delle succitate Convenzioni e a pronunciarsi in merito alla sostituzione dei

coordinatori collocati in quiescenza, relativamente alle convenzioni ancora in vigore, alla

non prosecuzione della cooperazione con le su riportate Università per le quali i

Dipartimenti coinvolti hanno espresso di non avere più interesse alla collaborazione, salvo

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che altri Dipartimenti non manifestino la disponibilità a proseguirla, nonché ai rinnovi delle

convenzioni per le quali è stato comunicato l’interesse a continuare la collaborazione.

Egli, in particolare, propone il dott. Gianluca Selicato quale coordinatore della

Convenzione con l’Accademia Araba d’Egitto, in sostituzione della prof.ssa C. Coco, in

quiescenza, in considerazione degli ambiti di interesse della Convenzione de qua,

esprimendo, altresì, l’interesse a proseguire la collaborazione con l’Università di Ben

Gurion – Negev, Israele con indicazione del prof. Luigi Vimercati quale coordinatore della

relativa Convenzione, in sostituzione del prof. G. Assennato, in quiescenza.

La prof.ssa Jacquet propone la designazione del prof. Matteo Maiorano, quale

coordinatore del Memorandum d’intesa con l’Università di Sophia – Tokyo, a decorrere

dal giorno, prossimo a venire, di collocamento in quiescenza dell’attuale coordinatore,

prof. P. Guaragnella.

Il Senato Accademico, all’unanimità,

PRESO ATTO dell’attività di monitoraggio degli Accordi bilaterali di cooperazione

avviata dal Dipartimento per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni

Esterne, con specifico riferimento agli Accordi con le

Università/Istituzioni di Angola, Burkina Faso, Egitto, Ethiopia,

Senegal, Tunisia, Algeria, Congo, Marocco, nonché Giappone,

Indonesia, Israele, Uzbekistan, Vietnam, Bangladesch, Corea,

Libano, Kazakistan;

CONSIDERATO quanto rappresentato nella relazione istruttoria circa le attività

intraprese dal competente Ufficio, volte ad acquisire il parere dei

coordinatori o dei Direttori di Dipartimento in merito alla

sostituzione dei coordinatori collocati in quiescenza ed

all'interesse al prosieguo della cooperazione con le Istituzioni

estere;

VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Economiche

e Metodi Matematici, assunta nella seduta del 22.05.2015, con la

quale è stato approvato il prosieguo della collaborazione con

l'Universidade Católica de l'Angola ed è stato altresì individuato il

prof. Nicola Daniele Coniglio, quale nuovo coordinatore della

Convenzione de qua, in sostituzione del prof. Giovanni Ferri;

VISTE le delibere del Consiglio del Dipartimento di Lettere, Lingue Arti

Italianistica e Culture Comparate, assunte nella seduta del

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10.06.2015, con le quali il predetto Dipartimento ha dichiarato di

non essere interessato a proseguire la cooperazione con le

Università di Ouagadougu, Burkina Faso e "Cheikh Anta Diop" di

Dakar;

VISTE le delibere del Consiglio del Dipartimento di Scienze Politiche,

assunte nella seduta del 24.06.2015, con le quali è stato proposto

il prof. Nicola Neri quale nuovo coordinatore della Convenzione

con l’Accademia Araba d’Egitto, in sostituzione della prof.ssa

Coco, nonché la prof.ssa Michela Pellicani, quale nuovo

coordinatore delle Convenzioni con le Università di Kairouan e di

Sousse, in sostituzione del prof. Luigi Di Comite;

VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Lettere Lingue Arti

Italianistica e Culture comparate, assunta nella seduta del

05.03.2015, con la quale è stata approvata la proposta di Accordo

di cooperazione con l'Università di Tunisi "El Manar" ed è stato

individuato il dott. Carlo Alberto Anzuini, quale coordinatore della

predetta convenzione;

VISTA la nota, in data 14.07.2015, con la quale il prof. Daniele Coniglio,

coordinatore della convenzione con la School of Economics

Chukyo University di Nagoya, ha dichiarato di voler rinnovare la

predetta Convenzione;

VISTA la nota, in data 20.05.2015, con la quale il Direttore del

Dipartimento di Biologia, prof. Mariano Rocchi, ha dichiarato il non

interesse a rinnovare la Convenzione con l'Università

Hassanuddin di Makassar, Indonesia, in quanto la stessa era

strettamente legata alle attività di ricerca della prof.ssa Mila

Tommaseo, attualmente in quiescenza;

VISTA la nota, in data 30.04.2015, con la quale il Direttore del

Dipartimento di Medicina Interdisciplinare, prof. Giovanni

Lapadula, in merito alla Convenzione con l'Università di Ben

Gurion, il cui coordinatore era il prof. Giorgio Assennato,

attualmente in quiescenza, ha comunicato che, pur manifestando

l'interesse della sezione di Medicina del Lavoro, al quale afferiva il

predetto docente, a mantenere i rapporti di collaborazione con tale

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Università, non ritiene di mantenere attivo l'Accordo di

collaborazione con la suddetta Università, rimettendo, comunque,

a questo Consesso eventuali diverse valutazioni in merito;

VISTA la nota, in data 14.07.2015, con la quale il Direttore del

Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli alimenti,

prof. Teodoro Miano, ha dichiarato di non avere interesse a

proseguire la collaborazione con l'Università di Thai Nguyen,

Vietnam;

TENUTO CONTO di quanto rappresentato dalla competente Area Relazioni

Internazionali del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la

Didattica e le Relazioni esterne;

CONDIVISA la proposta del Rettore in ordine al nominativo del dott. Gianluca

Selicato quale coordinatore della Convenzione con l’Accademia

Araba d’Egitto, in sostituzione della prof.ssa C. Coco, in

quiescenza, in considerazione degli ambiti di interesse della

Convenzione de qua;

CONDIVISA l’ulteriore proposta del Rettore in ordine all’interesse a proseguire

la collaborazione con l’Università di Ben Gurion – Negev, Israele

ed all’indicazione del prof. Luigi Vimercati quale coordinatore della

relativa Convenzione, in sostituzione del prof. G. Assennato, in

quiescenza;

CONDIVISA la proposta del Direttore del Dipartimento LELIA, prof.ssa M.T.

Jacquet, in ordine alla designazione del prof. Matteo Maiorano,

quale coordinatore del Memorandum d’intesa con l’Università di

Sophia – Tokyo, a decorrere dal giorno di collocamento in

quiescenza dell’attuale coordinatore, prof. P. Guaragnella,

DELIBERA

− di nominare il dott. Gianluca Selicato quale coordinatore della Convenzione con

l'Accademia Araba d'Egitto, in sostituzione della prof.ssa Caterina Coco, attualmente

in quiescenza;

− di nominare la prof.ssa Michela Pellicani, quale coordinatore delle Convenzioni con le

Università di Kairouan e di Sousse, in sostituzione del prof. Luigi Di Comite,

attualmente in quiescenza;

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− di rinnovare l'Accordo di collaborazione con l'Universidade Católica de l'Angola e di

designare quale coordinatore della Convenzione de qua il prof. Nicola Daniele

Coniglio, in sostituzione del prof. Giovanni Ferri;

− di rinnovare la Convenzione con la School of Economics Chukyo University di Nagoya

e di confermare il dott. Nicola Daniele Coniglio, quale coordinatore della Convenzione

de qua;

− di approvare l’Accordo di cooperazione con l'Università "El Manar" di Tunisi (allegato

n. 3 al presente verbale), autorizzando il Rettore alla relativa sottoscrizione e dando,

fin d’ora, mandato al Rettore medesimo ad apportare all’atto in questione eventuali

modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di

stipula, nonché di designare il dott. Carlo Alberto Anzuini quale coordinatore

dell’Accordo de quo;

− di proseguire la collaborazione con l'Università di Ben Gurion - Negev, Israele e di

designare il prof. Luigi Vimercati quale coordinatore della Convenzione de qua in

sostituzione del prof. Giorgio Assennato, attualmente in quiescenza;

− di designare il prof. Matteo Maiorano, quale coordinatore del Memorandum d’intesa

con l’Università di Sophia – Tokyo, a decorrere dal giorno di collocamento in

quiescenza dell’attuale coordinatore, prof. P. Guaragnella;

− di non proseguire la cooperazione con le seguenti Università per le quali i Dipartimenti

coinvolti hanno dichiarato di non avere più interesse, salvo che altri Dipartimenti non

manifestino la disponibilità a proseguire la collaborazione individuando altresì il

docente di riferimento:

• Università di Ouagadougu, Burkina Faso;

• Università "Cheikh Anta Diop" di Dakar, Senegal;

• Università Hassanuddin di Makassar, Indonesia;

• Università di Thai Nguyen,Vietnam;

evidenziando che una mancata risposta verrà considerata come indisponibilità al

prosieguo delle attività di ricerca e scambio di docenti, studenti e personale tecnico

amministrativo, previste negli Accordi di collaborazione;

− di invitare il Rettore ad inviare un ulteriore sollecito nei termini sopra esposti ai

Dipartimenti che non hanno ancora fornito riscontro alle richieste di sostituzione del

coordinatore, nonché alla disponibilità a voler proseguire la collaborazione, a suo

tempo trasmesse.

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Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ISTITUZIONE E BANDO DI CONCORSO PREMIO DI LAUREA FINANZIATO DA

CODACONS VENETO E PERIODICO DI INFORMAZIONE TRIBUTARIA “IL53”

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento per

gli Studenti e la Formazione Post Laurea – Divisione master, Corsi di Perfezionamento e

Alta Formazione – Area Provvidenze agli studenti – Settore Borse e Premi di studio e di

laurea ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:

““L’Ufficio riferisce che il Codacons Veneto (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti degli utenti e dei consumatori) con lettera d’intenti a firma del suo presidente, avv. Franco Conte, ha manifestato la volontà di finanziare congiuntamente al periodico di Politica ed InformAzione Tributaria “il53” un premio di laurea a favore di un giovane laureato magistrale in discipline giuridiche ed economiche di questa Università.

Il premio sarà conferito con procedimento concorsuale, per titoli. Al concorso potranno partecipare i laureati, con una età non superiore ai 30 anni,

che abbiano conseguito la laurea magistrale nell’anno accademico 2013/2014 in uno dei corsi di studi magistrali afferenti ai Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze economiche e metodi matematici, Studi aziendali e giusprivatistici e al Dipartimento Jonico in “sistemi giuridici ed economici del mediterraneo: società, ambiente, culture”, con una votazione non inferiore a 107/110 ed una media voti (media ponderata) non inferiore ai 27/30.

Inoltre i candidati dovranno aver discusso la propria tesi di laurea su uno e più dei seguenti argomenti:

1. Il comportamento dei sostituti d’imposta nei momenti di crisi; 2. La tracciabilità elettronica nelle transazioni commerciali e finanziarie; 3. Effetti sull’esportazioni dell’imposizione sul lavoro; 4. Aspetti critici del conflitto di interessi in materia di evasione tributaria; 5. Gli scenari giuridici, economici e finanziari nell’ipotesi di trasferimento

dell’imposizione dal reddito di lavoro ai consumi; 6. Effetti occupazionali sulla componente lavorativa dell’IRAP; 7. La diversità di trattamento tributario e contributivo dei redditi lavorativi nei

Paesi dell’Unione Europea. Il premio sarà assegnato secondo il criterio della migliore tesi di laurea e del merito

universitario. A parità di merito universitario, prevarranno le condizioni di reddito più disagiate in

base alla natura ed all’ammontare del reddito ed all’ampiezza del nucleo familiare del candidato.

L’ammontare del premio è costituito dalla somma di € 1.000,00, a totale carico del Codacons Veneto congiuntamente al periodico di Politica e InformAzione Tributaria “il 53”.

Pertanto, l’Ufficio, in conformità a quanto previsto dall’art. 74 del Regolamento d’Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità ed a quanto disposto dal Regolamento generale per l’assegnazione di premi di studio e di laurea di questa Università, e d’intesa col donante, ha provveduto a stilare uno schema di bando di concorso di cui viene data integrale lettura:

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Art. 1

L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, grazie al contributo offerto dal Codacons Veneto (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti degli utenti e dei consumatori) congiuntamente al periodico di Politica e InformAzione Tributaria “il 53”, bandisce un concorso pubblico, per titoli, per l’assegnazione un premio di laurea destinato ad un laureato meritevole di questa Università che abbia conseguito la laurea magistrale nell’anno accademico 2013/2014 discutendo la propria tesi di laurea su uno o più dei seguenti argomenti:

1. Il comportamento dei sostituti d’imposta nei momenti di crisi; 2. La tracciabilità elettronica nelle transazioni commerciali e finanziarie; 3. Effetti sull’esportazioni dell’imposizione sul lavoro; 4. Aspetti critici del conflitto di interessi in materia di evasione tributaria; 5. Gli scenari giuridici, economici e finanziari nell’ipotesi di trasferimento

dell’imposizione dal reddito di lavoro ai consumi; 6. Effetti occupazionali sulla componente lavorativa dell’IRAP; 7. La diversità di trattamento tributario e contributivo dei redditi lavorativi nei

Paesi dell’Unione Europea. Il premiò sarà assegnato secondo il criterio della migliore tesi e del merito

universitario. L’ammontare del premio è costituito dalla somma di € 1.000,00, a totale carico del

Codacons Veneto congiuntamente al periodico di Politica e InformAzione Tributaria “il 53”.

Art. 2

Al concorso possono partecipare i laureati magistrali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro in possesso dei seguenti requisiti: − aver conseguito il titolo di studio nell’anno accademico 2013/2014 in uno dei corsi di

laurea magistrale afferenti ai Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze economiche e metodi matematici, Studi aziendali e giusprivatistici e al Dipartimento Jonico in “sistemi giuridici ed economici del mediterraneo: società, ambiente, culture;

− aver discusso la tesi di laurea magistrale in uno o più degli argomenti elencati all’art. 1 del presente bando;

− aver ottenuto una votazione finale non inferiore a 107/110 ed una media voti (media ponderata) nell’intera carriera universitaria non inferiore a 27/30;

− non aver superato il 30° anno di età alla data di scadenza del bando.

Art. 3 La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta libera, secondo il fac-simile

allegato (A), indirizzata al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Dipartimento per gli Studenti e la formazione post-laurea - Area Provvidenze agli Studenti - Settore borse e premi di studio e di laurea - Piazza Umberto I, 1 - 70121 Bari, va consegnata a mano dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, e lunedì, martedì e giovedì, dalle ore 15,00 alle ore 17,00, all’Area Protocollo e Gestione Documentale - Palazzo Ateneo - Bari, ovvero spedite a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento, entro e non oltre quaranta giorni dalla data di emanazione del bando. Nel caso di spedizione, farà fede il timbro a data dell’ufficio postale accettante la raccomandata.

Nella domanda ciascun candidato deve dichiarare:

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1. cognome e nome, data e luogo di nascita, residenza, cittadinanza; 2. il recapito eletto ai fini del concorso con il C.A.P., numero di telefono; indirizzo di posta

elettronica; 3. possesso di uno dei titoli di studi magistrali ammessi dal bando di concorso (art. 2),

voto e data del conseguimento; 4. di non aver ricevuto per la stessa tesi di laurea altro premio di merito; 5. di non superare il 30° anno di età alla data di scadenza del bando.

Alla domanda dovranno essere allegati: a) autocertificazione relativa alla carriera universitaria, con espressa indicazione della

data di immatricolazione, della data di conseguimento del titolo di studio e il relativo voto, di tutti gli esami sostenuti con i relativi CFU e voti e della media ponderata;

b) copia della tesi di laurea; c) attestazione I.S.E.E. (indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo

familiare; d) copia fotostatica di un documento d’identità in corso di validità del candidato.

Copia della tesi allegata alla domanda potrà essere ritirata entro un anno dalla data del decreto rettorale di conferimento del premio.

L’Amministrazione universitaria si riserva di effettuare controlli sulla veridicità di quanto dichiarato. Ferme restando le sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, qualora dal controllo emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dal beneficio.

Art. 4

Con successivo decreto rettorale sarà nominata la Commissione giudicatrice costituita da: − due docenti designati d’intesa dai Direttori di Dipartimento a cui afferiscono i corsi di

laurea magistrali di cui al precedente articolo 2; − da un rappresentante dei soggetti finanziatori del premio.

Art. 5

I premi saranno assegnati con decreto rettorale in esito alle valutazioni espresse dalla Commissione giudicatrice.

La Commissione giudicatrice formulerà, a proprio insindacabile giudizio, una graduatoria di merito in relazione alla qualità dell’elaborato della tesi di laurea ed alla carriera universitaria.

Costituirà titolo preferenziale aver conseguito il titolo entro la durata normale del corso di studio.

A parità di merito universitario, prevarranno le condizioni di reddito più disagiate in base alla natura ed all’ammontare del reddito ed all’ampiezza del nucleo familiare del candidato.

La graduatoria di merito sarà pubblicata sui portali dell’Ateneo di Bari www.uniba.it. e del Codacons Veneto.

Art. 6

Il premio non è cumulabile con altri premi ricevuti allo stesso titolo.

Art. 7 Il premio è conferito in un’unica soluzione a cura dell’Università degli Studi di Bari

Aldo Moro.

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I vincitori saranno contattati dal Settore Borse e premi di studio e di laurea dell’Ateneo di Bari.

In caso di decadenza da parte di un vincitore la borsa sarà assegnata scorrendo la graduatoria di merito di cui all’art. 5.

Art. 8

I dati personali raccolti saranno trattati nel rispetto dei principi e della disposizioni del Decreto Legislativo n.196/2003 in materia di tutela della riservatezza e comunque esclusivamente per le finalità di gestione delle procedure concorsuali.

Il trattamento dei dati verrà effettuato sia mediante sistemi informatici che in forma manuale con mezzi cartacei. La resa dei dati richiesti è condizione obbligatoria per la gestione delle procedure concorsuali.

Art. 9

Per quanto non specificato nel presente bando si fa riferimento alle norme contenute nelle leggi sulla Istruzione universitaria, al regolamento generale per l’assegnazione dei premi di studio e di laurea dell’università degli Studi di Bari Aldo Moro, nonché alla normativa vigente.””

Il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTO l’art. 74 del Regolamento d’Ateneo per l’Amministrazione, la

Finanza e la Contabilità;

VISTO il Regolamento per l’assegnazione di premi di studio e di laurea

emanato con D.R. n. 4149 del 13.05.2002;

VISTA la lettera d’intenti avanzata dal Codacons Veneto (Coordinamento

delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti

degli utenti e dei consumatori), congiuntamente al periodico di

Politica e InformAZIONE Tributaria “il 53” in ordine all’istituzione di

un premio di laurea dell’importo di € 1.000,00, destinato ad un

giovane laureato in discipline giuridiche ed economiche che abbia

discusso la propria tesi di laurea magistrale nell’anno accademico

2013/2014 su uno o più degli argomenti citati in narrativa;

VISTO lo schema di bando di concorso pubblico, per titoli, per il

conferimento del suddetto premio di laurea;

TENUTO CONTO di quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area

Provvidenze agli Studenti del Dipartimento per gli Studenti e la

Formazione post-laurea;

nel manifestare vivo compiacimento per l’istituzione del suddetto premio di laurea,

DELIBERA

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in accoglimento della richiesta avanzata dal Codacons Veneto (Coordinamento delle

associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti degli utenti e dei consumatori),

congiuntamente al periodico di Politica e InformAZIONE Tributaria “il 53”, di approvare

l’istituzione presso questa Università di un premio di laurea dell’importo di € 1.000,00

destinato ad un giovane laureato in discipline giuridiche ed economiche che abbia

discusso la propria tesi di laurea magistrale nell’anno accademico 2013/2014 su uno o più

degli argomenti citati in narrativa, ed il relativo bando di concorso pubblico, per titoli, di cui

egualmente in narrativa.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO REGOLAMENTO PREMIO ANNUALE IN MEMORIA DELLA DOTT.SSA “SARA

DIOMEDE” DESTINATO ALLA MIGLIORE TESI DI DOTTORATO DI RICERCA IN

SCIENZE CHIMICHE E MOLECOLARI, EMANATO CON D.R. N. 1721 DEL 24.04.2013:

PROPOSTA DI MODIFICA ART. 4

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento per

gli Studenti e la Formazione Post Laurea – Area Provvidenze agli studenti – Settore borse

e Premi di studio e di laurea ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:

““L’Ufficio riferisce che è pervenuta da parte del Direttore del Dipartimento di Chimica, prof. Francesco Fracassi, una richiesta di emendamento all’art. 4, primo comma, del regolamento per il conferimento del premio annuale in memoria della dott.ssa “Sara Diomede”, approvato da questo Consesso nella riunione del 27/03/2013 ed emanato con D.R. n. 1721 del 24/04/2013.

Il suddetto premio è destinato alla migliore tesi di dottorato realizzata per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in uno dei dottorati della Scuola di dottorato in Scienze e Chimiche Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Secondo quanto previsto dal regolamento vigente, al concorso pubblico, per titoli, per il conferimento del premio possono presentare istanza soltanto i laureati in Chimica che hanno conseguito il titolo di dottore di ricerca; ora, sulla base delle deliberazioni assunte dal Collegio dei docenti del dottorato in Scienze Chimiche e Molecolari, nella riunione del 7 aprile 2014, e dal Consiglio del Dipartimento di Chimica, nella seduta del 12/02/2015, su proposta avanzata dal prof. Ilario Losito, docente afferente al Dipartimento di Chimica, in qualità di rappresentante della famiglia Diomede, finanziatrice del premio, si intende estendere la partecipazione al concorso a tutti coloro i quali conseguono il titolo di dottore di ricerca a prescindere della laurea di cui sono in possesso, in virtù dell’ormai significativa presenza tra gli allievi del dottorato anche di laureati in discipline diverse dalla Chimica.

Dunque, l’Ufficio in ottemperanza alla richiesta di emendamento all’art. 4, primo comma, del regolamento per il conferimento del premio annuale in memoria della dottoressa “Sara Diomede”, emanato con D.R. n. 1721 del 24/04/2013, avanzata dal Direttore del Dipartimento di Chimica di questa Università e sostenuta dallo stesso Consiglio di Dipartimento e dal Collegio dei docenti del dottorato in Scienze Chimiche e Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, propone di procedere a riformulare il primo comma dell’art. 4 del succitato regolamento, così come proposto nel testo qui di seguito riportato:

TESTO ORIGINALE Regolamento per il conferimento del premio annuale in memoria della dottoressa “Sara Diomede” (emanato con D.R. n. 1721 del 24/04/2013)

ART. 4

Al concorso per il conferimento del premio possono partecipare coloro i quali abbiano conseguito uno dei seguenti titoli di studio: laurea quinquennale, specialistica

TESTO CON PROPOSTA DI MODIFICA Regolamento per il conferimento del premio annuale in memoria della dottoressa “Sara Diomede” (emanato con D.R. n. 1721 del 24/04/2013)

ART. 4

Al concorso per il conferimento del premio possono partecipare coloro i quali abbiano superato l’esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in uno

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(classe 62/S) o magistrale (classe LM-54) in Chimica e abbiano superato l’esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in uno dei dottorati della Scuola di dottorato in Scienze chimiche e Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nell’anno solare indicato nel bando di concorso. La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta libera, indirizzata al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Dipartimento per gli Studenti e la formazione post-laurea – Area Provvidenze agli Studenti – Settore I, va consegnata a mano all’Area Protocollo e Gestione Documentale – Settore II gestione flusso documentale del Palazzo Ateneo – Bari, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, ovvero spedita a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento entro e non oltre trenta giorni dalla data di emanazione del bando. Nel caso di spedizione, farà fede il timbro a data dell’ufficio postale accettante la raccomandata. Nella domanda, che sarà allegata al bando di concorso e ne farà parte integrante, ciascun candidato deve indicare:

- cognome e nome, data e luogo di nascita, residenza e cittadinanza;

- titoli di studio richiesti e date di conseguimento degli stessi;

- il recapito eletto ai fini del concorso con il CAP, numeri telefonici ed indirizzo di posta elettronica:

Alla domanda dovranno essere allegati, pena l’esclusione dal concorso:

- dichiarazione sostitutiva di certificazione del diploma di laurea (quinquennale/specialistica/ magistrale);

- dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante il superamento dell’esame finale per il conferimento del titolo di dottore di ricerca in uno degli indirizzi della Scuola di Dottorato di Scienze Chimiche e Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro;

- copia della tesi di dottorato; - MOD. I.S.E.E.U. (indicatore della situazione

economica equivalente universitaria) del candidato relativo all’ultima dichiarazione dei redditi;

- fotocopia del proprio documento d’identità. - eventuali ristampe o copie, corredate da

autocertificazione della conformità agli originali, di articoli pubblicati su riviste scientifiche e di estratti relativi a comunicazioni a congresso di cui il candidato sia (co)autore e che vertano sulle tematiche del lavoro di dottorato;

- ogni altra documentazione che il candidato ritenga possa rappresentare un titolo di merito aggiuntivo ai fini del concorso.

I documenti allegati alla domanda potranno essere ritirati entro un anno dalla data del decreto rettorale di conferimento.

dei dottorati della Scuola di dottorato in Scienze chimiche e Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nell’anno solare indicato nel bando di concorso.

IDEM

“” Il Senato Accademico, all’unanimità,

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VISTA la propria delibera del 27.03.2013, in ordine all’istituzione, a partire

dall’anno 2013, di un premio annuale dell’importo di € 1.000,00, in

memoria della dottoressa Sara Diomede, destinato ad un dottore

di ricerca in Scienze Chimiche e Molecolari dell’Università degli

Studi di Bari Aldo Moro, unitamente al Regolamento disciplinante

l’assegnazione del premio di che trattasi (emanato con D.R. n.

1721 del 24.04.2013);

VISTA la richiesta di emendamento dell’art. 4, comma 1, del suddetto

Regolamento, presentata dal Direttore del Dipartimento di

Chimica, prof. Francesco Fracassi, unitamente al parere

favorevole espresso in merito dal Consiglio del medesimo

Dipartimento, nella riunione del 12.02.2015;

VISTO l’estratto dal verbale del Collegio dei docenti della Scuola di

dottorato in Scienze Chimiche e Molecolari, relativo alla riunione

del 07.04.2014, inviato con nota, in data 15.05.2015, assunta al

prot. gen. con il n. 39975 del 25.05.2015;

TENUTO CONTO di quanto rappresentato e proposto dal competente Settore

dell’Area Provvidenze agli Studenti del Dipartimento per gli

Studenti e la Formazione post-laurea;

VISTO il testo del riformulando art. 4, comma 1 del Regolamento di che

trattasi, che prevede, a seguito della eliminazione delle parole:

“…..abbiano conseguito uno dei seguenti titoli di studio: laurea

quinquennale, specialistica (classe 62/S) o magistrale (classe LM-

54) in Chimica e…..”, che: “Al concorso per il conferimento del

premio possono partecipare coloro i quali abbiano superato

l’esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in

uno dei dottorati della Scuola di dottorato in Scienze chimiche e

Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nell’anno

solare indicato nel bando di concorso”,

DELIBERA

in accoglimento della richiesta avanzata dal Direttore del Dipartimento di Chimica, prof.

Francesco Fracassi, di approvare la modifica dell’art. 4, comma 1 del Regolamento per il

conferimento del premio annuale in memoria della dott.ssa “Sara Diomede”, emanato con

D.R. n. 1721 del 24.04.2013, nella formulazione riportata in narrativa.

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Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA “ARETAI CENTER ON VIRTUES”:

PROPOSTA DI COSTITUZIONE

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione

Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a

pronunciarsi in merito:

““Con nota del 16.06.2015, assunta al prot. gen. n. 46878 del 23.06.2015, è pervenuto l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Giurisprudenza, relativo alla seduta del 30.05.2015 con cui il Consiglio “… dopo un breve dibattito, all’unanimità, esprime parere favorevole, alla sottoscrizione della convenzione per l’istituzione del centro di ricerca Aretai Center on Virtues con sede amministrativa presso l’Università di Genova” secondo lo schema sotto riportato:

“CONVENZIONE PER L'ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA ARETAI .Center on Virtues con sede amministrativa presso l’Università

degli Studi di Genova

TRA L’Università degli studi di Genova, rappresentata dal rettore pro-tempore prof. Paolo Comanducci debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del consiglio di amministrazione in data……………………

E L’Università degli studi di Bari rappresentata dal rettore pro-tempore prof. Antonio Felice Uricchio debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del .............consiglio di amministrazione................................ in data………………………..

E

L’Università degli studi di Venezia rappresentata dal rettore pro-tempore prof. ................................. debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del .............consiglio di amministrazione................................ in data………………………..

E

L’Università Cattolica del S. Cuore di Milano rappresentata dal rettore pro-tempore prof. ................................. debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del .............consiglio di amministrazione................................ in data………………………..

E

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L’Università europea di Roma rappresentata dal rettore pro-tempore prof. ................................. debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del .............consiglio di amministrazione................................ in data………………… L’università degli Studi di Cagliari rappresentata dal rettore pro-tempore prof. …………………..debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del consiglio di amministrazione ……………………………in data ………………….. L’università degli studi di Pavia, rappresentata dal rettore pro-tempore prof……………….debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del consiglio di amministrazione in data………………………..

PREMESSO CHE

sussiste da tempo fra i docenti delle università in questione un comune interesse di studio sulle tematiche oggi denominate della virtue ethics, che questo interesse si è tradotto da tempo in fattiva collaborazione come testimoniato da lavori seminariali e dalla pubblicazione di opere in comune, che sussiste un rapporto di collaborazione con i principali centri esteri sul tema, si ritiene opportuno incentivare e dare visibilità alle suddette attività, promuovendo anche il finanziamento della ricerca, con la creazione di un Centro interuniversitario fra le Università di cui sopra. ai sensi e per gli effetti dell’art. 91 del DPR 11.7.1980, n. 382, si conviene e si stipula quanto segue:

Art. 1 – Costituzione 1. Tra le Università indicate in epigrafe è costituito tramite convenzione il centro interuniversitario di ricerca Aretai. Center on Virtues, nel seguito indicato col termine di centro, regolato dai seguenti articoli. 2. Sono promotori del centro e suoi iniziali aderenti i docenti delle Università convenzionate riportati nell’allegato A [elenco suddiviso per Università, con qualifica e dipartimento di afferenza di ciascun aderente]

Art. 2 – Finalità del centro 1. Il centro si propone, nel rispetto delle competenze degli organi di governo delle Università aderenti, di:

a) promuovere, sviluppare e coordinare studi e ricerche nei campi delle formazione del carattere e delle virtù sul piano filosofico (storico e speculativo) e delle scienze umane in genere;

b) promuovere il dibattito scientifico e le relative pubblicazioni, e offrire adeguato supporto alla didattica in materia;

c) stimolare iniziative di collaborazione interdisciplinare con altri dipartimenti e strutture universitarie, con organismi di ricerca nazionali ed internazionali, con unità operative di ricerca istituite presso enti pubblici e privati;

d) organizzare corsi, seminari, attività e corsi di aggiornamento, convegni di studio e iniziative di divulgazione scientifica negli ambiti disciplinari di cui al punto a) del presente articolo, nel rispetto della normativa vigente;

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e) istituire premi o borse di ricerca per il raggiungimento degli scopi del centro, nel rispetto della normativa vigente, purché i finanziamenti siano specificamente destinati a tale scopo dal finanziatore;

Art. 3 - Sede del centro

1. Il centro ha sede, ai soli fini amministrativi, presso l’Università degli studi di Genova – dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia, Geografia (DAFIST), che si è reso a ciò disponibile. Il dipartimento DAFIST supporta la gestione amministrativa e contabile del centro con le risorse umane e strumentali in dotazione. 2. La sede amministrativa può essere variata previo accordo di tutte le Università convenzionate. 3. Le attività del centro si svolgono presso le sedi delle Università convenzionate, secondo i programmi approvati dal consiglio scientifico, avvalendosi a tale scopo delle attrezzature e del personale dei dipartimenti cui afferiscono gli aderenti al centro, secondo quanto deliberato dai Dipartimenti stessi all’atto dell’adesione della relativa Università di appartenenza alla presente convenzione, o secondo accordi tra le parti interessate, nel rispetto dei regolamenti interni di ciascuna. 4. Il rettore dell’Università, sede amministrativa ha la rappresentanza legale del centro.

Art. 4 - Personale aderente al centro. Adesioni e recessi 1. Al centro possono aderire professori e ricercatori appartenenti alle Università convenzionate, che svolgono ricerca scientifica nei settori di interesse del centro, previo parere favorevole del dipartimento cui afferiscono. La domanda di adesione è inoltrata al direttore e da questi trasmessa al consiglio scientifico, il quale ne delibera l’accettazione. Dell’accoglimento di tali domande dovrà essere data tempestiva comunicazione ai rettori delle Università di appartenenza dei richiedenti. 2. I professori e ricercatori che non intendano più aderire al Centro presentano al direttore del Centro, previo parere del Consiglio di Dipartimento di afferenza, specifica dichiarazione. Il direttore del Centro sottopone la comunicazione al consiglio scientifico per la relativa presa d’atto e le conseguenti deliberazioni.

Art. 5 - Organi del centro 1. Sono organi del centro:

a) il consiglio scientifico; b) il direttore

Art. 6 - Consiglio scientifico

1. Il consiglio scientifico è l'organo di indirizzo, di programmazione e di deliberazione delle attività del centro. 2. Il consiglio scientifico è composto da un massimo di n. 3 rappresentanti per ciascuna Università convenzionata, di cui uno con funzioni di responsabile e coordinatore della

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locale sezione scientifica, designati dai rettori su proposta dei rispettivi aderenti e al loro interno. 3. I componenti del consiglio scientifico sono nominati con decreto del Direttore del Centro. I membri del consiglio scientifico durano in carica un triennio e il loro mandato è rinnovabile. 4. In particolare il consiglio scientifico esercita le seguenti attribuzioni: a) elegge al proprio interno il direttore e il vicedirettore, che sostituisce il direttore in caso di assenza o impedimento; b) individua i programmi annuali di ricerca del centro, su proposta del direttore, e approva i piani di utilizzo delle risorse; c) approva la relazione annuale sulle attività svolte; d) esprime parere sulle proposte di progetti di ricerca da includere nel programma annuale di ricerca; e) propone all’approvazione del dipartimento o del diverso organo competente della sede amministrativa del centro i contratti di ricerca e le convenzioni con soggetti pubblici o privati negli ambiti di pertinenza del centro, nel rispetto del pertinente regolamento dell’Università sede amministrativa, e approva, d’intesa con i dipartimenti, eventuali modifiche relative alle modalità di utilizzo delle risorse dipartimentali che sono state deliberate in sede di stipula iniziale o che sono state definite negli accordi tra le parti interessate; f) delibera sulle richieste di nuove adesioni al centro e prende atto delle dichiarazioni di recesso; g) approva la proposta di rinnovo del centro per il quinquennio successivo, da sottoporre alla deliberazione degli organi di governo degli Atenei convenzionati; h) approva la proposta di scioglimento anticipato del centro, da sottoporre alla deliberazione degli organi di governo degli Atenei convenzionati; i) delibera su altri argomenti sottoposti al suo esame dal direttore o da almeno un quarto dei suoi componenti. 5. Il consiglio scientifico è convocato dal direttore in seduta ordinaria di norma ogni quattro mesi. Esso si riunisce in seduta straordinaria per iniziativa del direttore o quando ne faccia richiesta motivata almeno un quarto dei componenti. In caso di impedimento o assenza del direttore, il consiglio è convocato e presieduto dal vicedirettore o, se questi non è stato nominato, dal decano. Alle riunioni è ammessa la partecipazione anche in videoconferenza e comunque attraverso modalità che consentano l’identificazione certa dei partecipanti ed un’effettiva interazione tra i componenti del consiglio scientifico. 6. La convocazione è fatta dal direttore per iscritto (all’occorrenza per via telematica) almeno sette giorni prima della data fissata per la riunione, con indicazione degli argomenti posti all’ordine del giorno. In caso di urgenza, il consiglio può essere convocato con almeno 24 ore di preavviso, con mezzi adeguati alle circostanze. 7. Il direttore è tenuto ad inserire all’ordine del giorno gli argomenti la cui discussione sia stata richiesta da almeno un quarto dei membri del consiglio scientifico. 8. Per la validità delle sedute è necessaria la presenza della maggioranza assoluta degli aventi diritto, escludendo dal computo gli assenti giustificati; le delibere sono assunte a

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maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto del direttore o, in sua mancanza, di chi presiede la seduta. 9. E’ facoltà del direttore indire una riunione estesa a tutti i professori e i ricercatori aderenti al centro per una ricognizione dell’attività scientifica svolta e programmata dal centro.

Art. 7 - Il Direttore 1. Il direttore del centro è eletto dal consiglio scientifico fra i suoi membri professori e ricercatori di ruolo. Dura in carica tre anni e può essere rieletto consecutivamente. La votazione è valida se vi ha preso parte la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. E’ eletto colui che riporta il maggior numero di voti. 2. Il direttore svolge le seguenti funzioni: a) convoca e presiede il consiglio scientifico; b) coordina e sovrintende all’attività del centro ed esercita tutte le attribuzioni che comunque interessano il centro; c) predispone le proposte dei programmi annuali del centro, i piani di utilizzo delle risorse e una relazione sulle attività svolte dal centro nell’anno solare precedente, che sottopone all'approvazione del consiglio scientifico; 3. In caso di impedimento del direttore, le sue funzioni sono, per un periodo non superiore a sei mesi, esercitate dal vicedirettore.

Art. 8 – Sezioni scientifiche 1. Presso ogni Ateneo convenzionato opera una sezione scientifica del centro cui è preposto un responsabile e coordinatore, docente, designato dal relativo rettore tra gli aderenti al centro, su proposta dei componenti della sezione stessa, che sovrintende allo svolgimento delle attività di ricerca nell’ambito dei programmi del centro.

Art. 9 - Gestione amministrativa e finanziamenti 1. Il centro non ha autonomia amministrativa e gestionale, patrimoniale e negoziale ed è privo di un proprio budget economico e degli investimenti. Esso non dispone di organico e non ha dotazione (quota di fondo di finanziamento ordinario) e opera mediante risorse finanziarie provenienti dallo svolgimento della propria attività, anche di fund raising e di valorizzazione e sfruttamento commerciale dei diritti di proprietà intellettuale e industriale ed, eventualmente, mediante finanziamenti erogati su base facoltativa dalle Università convenzionate, dai Ministeri o da enti pubblici o privati, finalizzati al raggiungimento dei propri obiettivi. 2. I fondi assegnati al centro in forma indivisa e relativi ad iniziative comuni affluiscono all'Università sede amministrativa, con vincolo di destinazione al centro, e sono gestiti secondo le disposizioni del regolamento per l'amministrazione, la finanza e la contabilità della sede amministrativa. 3. I finanziamenti, su proposta o con il consenso del consiglio scientifico del centro,

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possono essere versati alle singole Università convenzionate e gestiti direttamente dalle stesse, con destinazione vincolata a favore delle attività di ricerca del centro, e sono gestiti secondo le disposizioni dei relativi regolamenti per l'amministrazione, la finanza e la contabilità in forza di specifici atti/contratti. 4. Le attività effettuate in virtù di contratti di ricerca e di consulenza e convenzioni di ricerca per conto terzi sono di norma svolte secondo quanto previsto dal regolamento dell’Ateneo sede amministrativa del centro. Per le quote di competenza delle sezioni delle sedi consorziate si applica il regolamento dell’ateneo al quale confluiscono. 5. La gestione amministrativo-contabile del centro si riconduce, oltre che alle previsioni della legge n. 240/2010, del d.lgs 27.1.2012, n. 18 e degli altri decreti legislativi attuativi in tema di contabilità economico-patrimoniale, analitica e di bilancio unico, ai principi di equilibrio finanziario e di stabilità e sostenibilità economiche. Dalla gestione finanziaria del centro non può risultare un deficit finanziario né un disavanzo amministrativo.

Art. 10 – Gestione patrimoniale

1. Il centro non ha autonomia patrimoniale. Tutti i beni durevoli acquistati dal centro, indipendentemente dal loro valore economico, o al medesimo concessi in uso, sono iscritti in apposito registro presso le Università aderenti in cui sono allocati. 2. In sede di scioglimento, anche anticipato, del centro il consiglio scientifico propone agli organi di governo degli Atenei convenzionati la destinazione dei beni acquisiti dal centro, tenendo conto delle esigenze della ricerca scientifica e della sede presso cui i singoli beni sono utilizzati. Nei casi di recesso di Atenei aderenti il consiglio scientifico può avanzare, ove lo ritenga opportuno, analoga proposta agli organi di governo degli Atenei convenzionati, per definire la destinazione di alcuni beni del centro, tenuto conto delle predette esigenze di ricerca e della sede di utilizzo dei beni medesimi, fermo restando quanto disposto al successivo comma 3. 3. Agli Atenei che intendano recedere dal centro prima che siano trascorsi tre anni dall’adesione allo stesso non sarà riconosciuta alcuna quota del patrimonio del centro medesimo.

Art. 11 - Durata, recesso e rinnovo 1. La presente convenzione entra in vigore dalla data della stipulazione elettronica con firma digitale o elettronica avanzata/qualificata ai sensi del Codice dell’Amministrazione digitale (CAD) ed ha validità di 5 anni; è rinnovabile con accordo scritto tra le parti approvato dai competenti organi accademici, previa valutazione dell’attività scientifica svolta dal centro nel quinquennio, su proposta del consiglio scientifico. 2. Ciascuna Università contraente può recedere dalla convenzione, dandone comunicazione al direttore del centro tramite raccomandata con avviso di ricevimento almeno tre mesi prima della fine dell’esercizio finanziario. 3.L’Università recedente è comunque responsabile per tutte le obbligazioni assunte verso il centro e verso terzi, che risultino pendenti al momento della ricezione della comunicazione di recesso sulla base di specifici accordi scritti.

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4. Il direttore sottopone la dichiarazione di recesso alla presa d'atto del consiglio scientifico. Il recesso ha comunque efficacia dalla data di avvenuto assolvimento delle obbligazioni in corso di cui al comma 3. 5. In caso di recesso di una Università dal centro, oltre il triennio dall’adesione allo stesso, l’Ateno recedente avrà diritto ad una quota in denaro o in natura del patrimonio del centro stesso deliberata dagli organi di governo degli atenei convenzionati, ivi incluso l’Università recedente, su proposta del consiglio scientifico, tenendo conto delle esigenze della ricerca scientifica.

Art. 12 - Scioglimento del centro 1. Il centro si scioglie: a) per scadenza del termine della convenzione; b) anticipatamente su proposta del consiglio scientifico; c) anticipatamente, per il venir meno della pluralità degli atenei aderenti (riduzione a uno degli Atenei interessati); d) anticipatamente, per sopravvenuti impedimenti di funzionamento, dovuti a gravi e persistenti motivi 1. 2. Lo scioglimento anticipato per le cause di cui alle lettere b) e d) è deliberato dagli organi di governo degli Atenei convenzionati, su proposta del consiglio scientifico del centro, approvata col voto favorevole della maggioranza assoluta dei relativi componenti. Lo scioglimento anticipato per la causa di cui alla lettera c) è accertato unilateralmente dall’Ateneo sede amministrativa e formalizzato con deliberazione dei relativi organi di governo e successivo provvedimento del relativo rettore. Lo scioglimento anticipato per la causa di cui alla lettera d) può essere, altresì, disposto unilateralmente, previa verifica della sussistenza dei presupposti, con deliberazione degli organi di governo dell'Ateneo sede amministrativa e successivo provvedimento del relativo rettore. 3. Nessun nuovo impegno o nuovo contratto potrà essere assunto dopo la proposta del consiglio scientifico di scioglimento del centro o dopo la delibera degli organi di governo dell’Ateneo sede amministrativa che ha accertato e formalizzato oppure disposto lo scioglimento del centro e l’avvio della relativa liquidazione. Nel periodo di liquidazione sono esclusivamente portate a termine le obbligazioni e le pendenze in corso, disposti il trasferimento delle risorse finanziarie e strumentali e il passaggio delle consegne. 4. Al verificarsi della causa di scioglimento naturale o anticipato del centro il direttore del centro e il dipartimento di supporto amministrativo del centro rimettono tempestivamente alla sede amministrativa i risultati della gestione scientifica e amministrativo-contabile del centro. In presenza di obbligazioni o pendenze in corso, esse sono adempiute e portate a termine o ne è definito l’eventuale trasferimento ad altra struttura, con le doverose cautele verso i terzi interessati. 5. In caso di scioglimento anticipato, entro sei mesi dalle deliberazioni degli organi di 1 In questa formulazione sono da ricomprendersi motivazioni quali la mancanza di dipartimento di appoggio amministrativo contabile, l’impossibilità di riunire gli organi.

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governo degli Atenei convenzionati o dalla data indicata nel decreto rettorale di scioglimento anticipato del centro di cui al comma 2, salvo diverso termine disposto dal provvedimento, dovranno essere portate a termine tutte le procedure di liquidazione della gestione scientifica, tecnica e amministrativa. 6. Qualora impegni o contratti verso terzi comportino l’esigenza di concludere la liquidazione in un termine superiore rispetto a quello di cui al comma 5, il consiglio scientifico indica le modalità da osservare per onorare gli impegni o i contratti in atto mediante trasferimento degli stessi a struttura disponibile, con le doverose cautele verso i terzi interessati.

Art. 13 - Destinazione dei beni in seguito a scioglimento 1. In caso di scioglimento del centro i beni concessi in uso al medesimo sono riconsegnati alla struttura concedente in buono stato d’uso, fatta salva la normale usura. 2. I beni acquisiti con risorse del centro alle quali abbiano concorso gli Atenei convenzionati o gli enti aderenti alla convenzioni sono ripartiti fra le Università convenzionate, con deliberazione degli organi di governo delle medesime, su proposta del consiglio scientifico, tenuto conto delle esigenze della ricerca scientifica delle stesse. 3. Le risorse finanziarie assegnate in forma indivisa al centro sono ripartite fra le Università aderenti, in proporzione al relativo apporto, con le medesime modalità previste dal comma 2, mentre i fondi assegnati in forma divisa ai vari Atenei confluiscono nel patrimonio degli stessi.

Art. 14 - Diritti di proprietà intellettuale 1. La proprietà intellettuale sviluppata all’interno del centro inerente a pubblicazioni scientifiche o a progetti di ricerca è disciplinata dalla normativa di settore e il contributo di ciascun Ateneo è valorizzato in proporzione al relativo apporto. 2. In caso di derivati della proprietà intellettuale il consiglio scientifico valuta l’opportunità di deposito di brevetti per la loro protezione formale; se vi è disaccordo tra i ricercatori che hanno contribuito alla loro realizzazione, il direttore, per consentire al consiglio scientifico la suddetta valutazione formula una proposta non vincolante, nel rispetto dei diritti riconosciuti dalla legge agli inventori. 3. La proprietà intellettuale relativa alle metodologie ed agli studi, frutto dei progetti scientifici collaborativi, è riconosciuta a ciascun Ateneo aderente, sulla base dell’effettivo apporto, salva pattuizione contraria. La proprietà dei prodotti, frutto dei progetti scientifici collaborativi, e lo sfruttamento della proprietà intellettuale protetta sono regolati da specifici accordi.

Art. 15 - Riservatezza 1. Le Università convenzionate si impegnano a non divulgare all’esterno dati, notizie, informazioni di carattere riservato eventualmente acquisite dai relativi aderenti al centro e collaboratori, a seguito e in relazione alle attività oggetto del medesimo.

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2. Fermo restando quanto disposto al comma 1, qualora si renda necessaria la divulgazione dei dati di cui al comma 1, essa è regolata da preventivo accordo scritto tra le parti interessate, il quale dispone, fra l’altro, gli obblighi di precisare la provenienza delle informazioni e di citare il progetto di ricerca all’interno del quale esse sono scaturite.

Art. 16 - Sicurezza

1. Il rettore di ogni Ateneo convenzionato assume gli obblighi del datore di lavoro previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, nei confronti del personale universitario, degli studenti e dei collaboratori del centro ospitati presso l’Università della quale è a capo. 2. Nei casi non disciplinati dalla normativa vigente, al fine di garantire la salute e la sicurezza del personale che, per conto delle Università, presta la propria opera presso enti esterni e la sicurezza del personale che, per conto di enti esterni svolge la propria opera presso le Università, gli Atenei e gli enti convenzionati stipulano fra loro, prima dell’inizio delle attività, appositi accordi con cui individuano i soggetti su cui gravano gli obblighi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Art. 17 - Coperture assicurative 1. Ogni Università contraente dà atto, per quanto di competenza, che il personale universitario, i collaboratori e gli studenti che svolgono attività presso le sezioni scientifiche del centro sono in regola con le coperture assicurative previste dalla vigente normativa.

Art. 18 - Trattamento dei dati personali 1. Le Università contraenti si impegnano reciprocamente al trattamento dei dati relativi all’espletamento delle attività del Centro in conformità alle misure e agli obblighi imposti dal d.lgs. 30.6.2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali” e ss.mm.ii.

Art. 19 - Controversie 1. Per le eventuali controversie che dovessero insorgere tra gli Atenei firmatari della presente convenzione, connesse all’esecuzione della stessa, è competente in via esclusiva il giudice del luogo in cui ha sede legale l'Università sede amministrativa del centro.

Art. 20 – Modifiche alla convenzione 1. Le modifiche alla presente convenzione, ivi incluse le adesioni di altri Atenei al centro, sono deliberate a maggioranza assoluta dal consiglio scientifico e approvate dagli organi di governo delle Università convenzionate. Esse sono formalizzate in appositi atti aggiuntivi alla presente convenzione.

Art. 21 – Norme transitorie

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1. Entro 30 giorni dalla stipula della presente convenzione gli aderenti al centro propongono ai rettori degli Atenei di appartenenza, secondo quanto previsto all'articolo 6, i nominativi delle rispettive rappresentanze nel consiglio scientifico, per la relativa nomina. 2. Entro 60 giorni dalla data di sottoscrizione della presente convenzione sono costituiti gli organi del centro.

Art. 22 - Disposizioni finali 1. Per tutto quanto non disciplinato nella presente convenzione si applicano, le norme statutarie e regolamentari vigenti presso l’Ateneo sede amministrativa del centro.

Art. 23 – Registrazione e imposta di bollo 1. La presente convenzione, redatta in un unico originale, si compone di n. …… fogli e sarà registrata in caso d’uso e a tassa fissa ai sensi dell’articolo 4, tariffa parte II – atti soggetti a registrazione solo in caso d’uso - del D.P.R. 26.04.1986, n. 131. Le eventuali spese di registrazione saranno a carico della parte che ne farà richiesta. L’imposta di bollo (articolo 2 della tariffa, allegato A, parte prima del D.P.R. n. 642/1972), pari a euro………………, verrà assolta in modo virtuale dall’Università sede amministrativa che provvederà al pagamento e deterrà l’originale.”

L’Ufficio competente, preso atto dello stato dell’arte attuale relativo al procedimento

per l’avvio del Centro in parola, ritiene che le discordanze rispetto agli schemi adottati da questa Università per la costituzione di centri interuniversitari di ricerca non giustifichino una richiesta di modifica al testo della Convenzione di che trattasi per non rallentare l’iter procedurale finalizzato alla sottoscrizione del medesimo atto.

L’Ufficio rappresenta che, ai fini della sottoscrizione della Convenzione di che

trattasi, conforme alla normativa vigente, è necessario, in primo luogo, aprire le adesioni ai docenti interessati che saranno sottoposte all’esame di questo Consesso riservandosi di valutare la congruità delle stesse con lo scopo del Centro.

Tanto si sottopone a questo Consesso per il parere di competenza.”” Il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTO l’art. 55 dello Statuto di Ateneo;

VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di

Giurisprudenza, relativo alla riunione del 31.03.2015, trasmesso

con nota prot. n. 46878 del 23.06.2015, unitamente alla bozza di

Convenzione per l’istituzione del Centro Interuniversitario di

Ricerca “ARETAI – Center on Virtues”;

TENUTO CONTO di quanto rappresentato dal Settore Pianificazione Organizzativa

del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il

SSN e R,

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DELIBERA

di esprimere parere favorevole in ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari

Aldo Moro al costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca “ARETAI – Center on

Virtues”, secondo la Convenzione istitutiva riportata in narrativa, invitando l’Ufficio ad

aprire la fase delle adesioni e riservandosi, pertanto, di valutare la congruità delle stesse

con lo scopo del Centro.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA “PER IL TEATRO, LE ARTI VISIVE, LA

MUSICA, IL CINEMA (CUTAMC)”: VALUTAZIONE ADESIONI

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione

Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a

pronunciarsi in merito:

““Questo Consesso, nella seduta del 09.06.2015, ha espresso “parere favorevole in ordine alla trasformazione del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Centro Interuniversitario di Ricerca Per il Teatro, Le Arti Visive, La Musica e il Cinema, …invitando l’Ufficio ad aprire la fase delle adesioni e riservandosi di valutare la congruità delle stesse con lo scopo del Centro”.

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 12.06.2015, ha approvato la

trasformazione del citato Centro. L’Ufficio riporta, pertanto, di seguito l’elenco delle adesioni pervenute, la cui fase di

presentazione è scaduta il giorno 20 luglio c.a.:

• n. 6 docenti di I fascia: prof. Davide Canfora, appartenente al SSD L-FIL-LET/13; prof.sse Renata Cotrone e Grazia Distaso, appartenenti entrambe al SSD L-FIL-LET/10; prof. Francesco Fiorentino, appartenente al SSD L/LIN-03, tutti afferenti al Dipartimento di “‘Lettere, Lingue, Arti’ Italianistica e Culture Comparate”; prof.ssa Olimpia Imperio e il prof. Pietro Totaro, appartenenti al SSD L-FIL-LET/02 e afferenti al Dipartimento di “Scienze dell’Antichità e del Tardoantico”;

• n. 7 docenti di II fascia: prof. Giuseppe Bonifacino, appartenente al SSD L-FIL-

LET/11; proff. Raffaele Girardi e Pietro Sisto, appartenenti al SSD L-FIL-LET/10; prof. Pierfranco Moliterni, appartenente al SSD L-ART/07; prof.ssa Domenica Pasculli, appartenente al SSD L-ART/02; prof.ssa Maria Grazia Porcelli, appartenente al SSD L-LIN/03; prof.ssa Ines Ravasini, appartenente al SSD L-LIN/05, tutti afferenti al Dipartimento di “‘Lettere, Lingue, Arti’ Italianistica e Culture Comparate”;

• n. 13 ricercatori: dott. Daniele Maria Pegorari, appartenente al SSD L-FIL-LET/11 e

afferente al Dipartimento di “Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze Sociali (FLESS)”; dott.ssa Carmela Lorella Ausilia Bosco, appartenente al SSD L-LIN/13; dott.ri Stella Maria Castellaneta, Giulia Dell’Aquila, Angela Gigliola Drago, Emilio Filieri, Francesco Saverio Minervini, appartenenti al SSD L-FIL-LET/10; dott.ssa Claudia Corfiati, appartenente al SSD L-FIL-LET/13; dott.ssa Alfonsina De Benedetto, appartenente al SSD L-LIN/07; dott.ssa Ida Porfido, appartenente al SSD L-LIN/03, tutti afferenti al Dipartimento di “‘Lettere, Lingue, Arti’ Italianistica e Culture Comparate”; dott.sse Anna, Tiziana Drago e Paola Ingrosso, appartenenti entrambe al SSD L-FIL-LET/02, e afferenti al Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del

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Tardoantico; dott.ssa Laura Mitarotondo, appartenente al SSD SPS/02, afferente al dipartimento di “Scienze Politiche”.

Considerata la suddetta documentazione, si sottopone, a questo Consesso, la

valutazione delle adesioni, per la relativa approvazione.”” La prof.ssa Jacquet chiede chiarimenti circa la possibilità di adesione successiva al

Centro interuniversitario di ricerca di che trattasi, ottenendo dal Rettore risposta

affermativa.

Il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTO lo Statuto di Ateneo ed, in particolare l’art. 55;

VISTE la propria delibera del 09.06.2015 e quella del Consiglio di

Amministrazione del 12.06.2015 in ordine alla trasformazione del

Centro Interdipartimentale di Ricerca in Centro Interuniversitario di

Ricerca “Per il Teatro, le Arti Visive, la Musica e il Cinema”;

CONSIDERATO quanto rappresentato dal competente Settore del Dipartimento

Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R in

merito alle adesioni al costituendo Centro pervenute entro il

20.07.2015,

DELIBERA

di approvare le adesioni al costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca “Per il Teatro,

le Arti Visive, la Musica e il Cinema” dei professori e dei ricercatori riportati in narrativa.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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VII. PERSONALE PROGRAMMAZIONE UTILIZZO PUNTI ORGANICO 2015 - ESAME RICHIESTE

CHIAMATE DIRETTE EX ART. 5 DEL D.M. N. 335/2015

Il Rettore, dopo aver notiziato in ordine alla nota, prot. n. 62038 del 09.09.2015, già

posta a disposizione dei senatori, concernente “Lettera Abilitati alla prima fascia sulla

Programmazione dei Punti Organico 2015”, apre il dibattito sulla seguente relazione

predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R:

““Il Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione e Rapporti con il SSNR, giusto mandato ricevuto da questo Consesso nella seduta dell’08.09.2015, ha trasmesso, in data 11.09.2015 prot. 62660 ai Dipartimenti di didattica e ricerca, la seguente nota:

Oggetto: Chiamate dirette ai sensi del D.M. n. 335 del 8.6.2015 “Criteri di

ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO)per l’anno 2015”. Con il D.M. n. 335 del 8.6.2015 “Criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento

Ordinario (FFO) per l’anno 2015 (allegato sub a) sono stati introdotti “ Incentivi per chiamate di docenti esterni all'ateneo, trasferimenti di ricercatori e per chiamate dirette ai sensi della Legge 230/2005”. La norma prevede che: “€ 10.000.000 vengono destinati a copertura, in regime di cofinanziamento di:

assunzioni di professori non già appartenenti ai ruoli dell’ateneo ai sensi dell’articolo 18, comma 4 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e secondo le procedure di cui all’articolo18, comma 1 della medesima legge;

trasferimento di ricercatori a tempo indeterminato secondo le procedure di cui all’articolo 3 della legge 3 luglio 1998, n. 210;

assunzioni di ricercatori di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b) della legge 30 dicembre 2010, n. 240 non già in servizio nell’ateneo ai sensi dell’articolo 18, comma 4 della legge 30 dicembre 2010, n. 240;

chiamate dirette di professori o ricercatori di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi dell’art. 1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230 e successive modificazioni fino a un importo massimo di € 3.000.000. Sono escluse dal presente intervento le chiamate per “chiara fama”.

Gli interventi di cofinanziamento di cui al presente articolo sono pari al 50% del valore medio nazionale della qualifica corrispondente con esclusione delle chiamate dirette di soggetti che hanno beneficiato di interventi di cui ai DD.MM. n. 13 del 26.1.2001, n. 501 del 20.03.2003, n. 18 del 1.2.2005, n. 230 del 27.11.2009, n. 486 del 11.11.2011 e n. 539 del 27.11.2012, per le quali il relativo cofinanziamento è elevato fino a concorrenza del 95%. Per i ricercatori di tipologia b) il relativo cofinanziamento sarà reso consolidabile esclusivamente all’atto della eventuale chiamata nel ruolo di professore ai sensi dell’articolo 24, comma 5 della legge 30 dicembre 2010, n. 240.

Gli interventi di cofinanziamento sono riservati alle istituzioni universitarie che nel quadriennio 2012-2015, tenendo in ogni caso conto delle assunzioni in servizio fino alla data del 30 aprile 2016, abbiano impiegato almeno il 20% dei Punti Organico destinati

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all’assunzioni di Professori a soggetti esterni all’ateneo ai sensi di quanto previsto dall’art. 18 comma 4 della legge 30 dicembre 2010, n. 240.

Per gli interventi di cofinanziamento per la chiamata diretta ogni università può formulare entro il 22 settembre 2015 per via telematica, nell’ambito di una proposta unitaria di ateneo, i nominativi dei soggetti per i quali chiede la chiamata diretta, indicando per ciascuno la qualifica proposta per l’inquadramento e il livello di cofinanziamento richiesto (rispettivamente 50% o 95% a seconda della tipologia di intervento)”.

Qualora le proposte accolte superino le disponibilità di cui al presente articolo e fissando come criterio prioritario il cofinanziamento di almeno una proposta per ciascun ateneo richiedente, si procederà ad attribuire a ciascun ateneo un cofinanziamento massimo pari a quello risultante dal peso dell’ateneo rispetto all’entità del FFO 2015.

Le eventuali disponibilità finanziarie che dovessero residuare sono redistribuite tra gli atenei proporzionalmente alle assegnazioni disposte ai sensi dell’articolo 10, lettera c) punti 1 e 2.

Nei casi di cessazione dei professori o dei ricercatori a tempo indeterminato nell’arco di cinque anni dalla data di assunzione in servizio per passaggio ad altra Università o cessazione per altra causa, che hanno dato luogo agli incentivi di cui sopra, si procederà al corrispondente recupero della somma assegnata.”

Considerata l’imminenza della data di invio al MIUR della richiesta di cofinanziamento per le chiamate dirette (22 settembre 2015), il Senato Accademico, nella seduta dell’8.9.2015, ha deliberato di invitare i Dipartimenti di didattica e di ricerca interessati a formulare, entro il 18.09.2015, le richieste di chiamate dirette ex art. 5 del D.M. 335/2015. La documentazione relativa (delibera del Dipartimento con l’indicazione del ruolo per il quale la chiamata viene proposta e della verifica dei requisiti richiesti; curriculum dei candidati) dovrà essere trasmessa, entro la succitata data, ai seguente indirizzi di posta elettronica: [email protected] e [email protected].

Ai fini della formulazione delle proposte, si ritiene opportuno trasmettere, in allegato,

copia della Legge n. 230/2005 (allegato sub b) e del D.M. n.276/2011 “Identificazione dei programmi di ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione europea o dal MIUR di cui all’art. 29, comma 7 della Legge 240/2010” (allegato sub c), evidenziando che, allo stato, non risulta pubblicato un decreto di modifica del succitato D.M., sebbene il CUN e l’ANVUR con raccomandazioni e pareri (allegati sub d1,d2 ed e ), abbiano proposto delle revisioni del detto D.M., nonché l’aggiornamento delle corrispondenze tra posizioni accademiche italiane ed estere.

Per completezza, si trasmette altresì dossier CUN (allegato sub f) in tema di chiamate dirette e si comunica che, nella citata seduta dell’8.9.2015, il Senato Accademico ha deliberato di proporre al Consiglio di Amministrazione che:

“le chiamate dirette ex art.5 del D.M. 335/2015 confluiscano nel cd “fondo reclutamento”, di cui alla delibera del Consiglio di Amministrazione dell’8.7.2015 (allegato sub g) secondo i parametri di imputazione dei P.O. ai Dipartimenti indicati in narrativa; di non prevedere alcuna imputazione in capo ai dipartimenti di didattica e ricerca, limitatamente al caso di chiamata di ricercatori cofinanziata al 95% ai sensi dell’art.5 del D.M. n.335/2015”. In merito si precisa che in narrativa si ricordava che, subordinatamente all’ammissione a cofinanziamento ministeriale, sarebbero imputabili ai dipartimenti richiedenti, come deducibile da precedenti delibere degli Organi di governo: per la chiamata diretta di un professore ordinario, p.o. 0,30; per la chiamata di un professore associato, p.o. 0 (zero); per la chiamata di un “ricercatore di tipo b”, p.o. 0,10, al momento

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dell’assunzione, ed ulteriori 0,10, al momento dell’eventuale inquadramento nel ruolo di professore associato.

In ottemperanza a quanto deliberato dal Senato Accademico nella succitata seduta, in merito al D.M. n. 503/2015 “Criteri e contingente assunzionale delle Università statali per l’anno 2015”, i Dipartimenti di didattica e ricerca, sono altresì invitati “a procedere all’attualizzazione della propria programmazione dei fabbisogni, evidenziando le priorità, sulla base delle esigenze didattiche e scientifiche, nella prospettiva dell’utilizzo dei P.O. 2015 disponibili”. Le delibere assunte dovranno essere trasmesse tempestivamente ai già citati indirizzi di posta elettronica: [email protected] e [email protected].

Successivamente, a seguito della nota pervenuta dal MIUR in data 14.09.2015 prot.

10394 (allegato sub a), e di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell’11.09.2015, l’Ufficio ha trasmesso, con nota prot. n. 63326 del 15.09.2015 ai succitati Dipartimenti di didattica e ricerca, la seguente comunicazione:

“Si fa seguito alla nota prot. n.62660 del 11.09.2015, relativa alle chiamate dirette ex

art.5 del D.M. 335/2015, per comunicare che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta dell’11.09.2015, ha stabilito:

a) di rinviare ogni determinazione in merito al fondo in cui computare le imputazioni a carico dei Dipartimenti destinatari di chiamate dirette di professori ordinari ai sensi dell'art. 5 del D.M. 335/2015, al fine di valutare la questione insieme ai casi simili;

b) di fissare ai Dipartimenti il termine del 02.10.2015 per la presentazione di richieste di posti formulate in ordine di priorità secondo la propria programmazione eventualmente attualizzata, talché esse possano essere prese in considerazione e valutate degli organi di governo al fine dell'impiego dei punti organico 2015.

Le delibere assunte dovranno essere trasmesse tempestivamente ai seguenti indirizzi di posta elettronica: [email protected] e [email protected].

Si coglie l’occasione per comunicare che il MIUR, con nota n. 10394 del 14.09.2015,

ha evidenziato che “per le chiamate dirette relative all’incentivo in oggetto, i programmi di ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione europea o dal MIUR, di cui all’art. 1, comma 9, della legge 230/2005 e successive integrazioni e modifiche, nelle more della prossima emanazione del nuovo decreto di identificazione degli stessi, restano quelli di cui al DM 1 luglio 2011, n.276”.

L’Ufficio informa che, alla data del 18.09.2015, risultano pervenute le richieste di

chiamate dirette ai sensi del citato D.M. n. 335 del 8.6.2015, che si allegano alla presente relazione.””

Egli, nel far presente che, nella prospettiva dell’incentivazione ministeriale di che

trattasi, altri Atenei, per esempio l’Università di Venezia, hanno proceduto

tempestivamente attraverso l’emanazione di un bando, ai fini della selezione delle

proposte meritevoli, ritiene utile approfondire l’opportunità di adottare eguale procedura,

per eventuali future analoghe circostanze.

Egli, quindi, informa che, in risposta alla nota, prot. n. 62660 del 11.09.2015, citata

in narrativa, con la quale i Dipartimenti di didattica e ricerca sono stati invitati a formulare

le richieste di chiamate dirette ex art. 5 del D.M. n. 335/2015, sono pervenute le

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documentate delibere da parte dei sottoindicati Dipartimenti, già distribuite ai presenti, che

passa ad illustrare nel dettaglio:

− Scienze agro-ambientali e territoriali (riunione del 17.09.2015) − Interdisciplinare di Medicina (riunione del 17.09.2015) − Chimica (riunione del 17.09.2015)) − Scienze della formazione, psicologia, comunicazione (riunione del 18.09.2015) − Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica (riunione del 21.09.2015),

facendo presente, invece, che il Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali, nella

riunione del 17.09.2015, ha deliberato di “non fare richiesta, per il corrente anno, di

chiamate dirette, …”.

Esce, alle ore 14,00, il sig. Poliseno.

Ne segue un ampio ed approfondito dibattito, nel corso del quale, in primis, vengono

puntualmente esaminate le succitate richieste formulate dai Dipartimenti di didattica e

ricerca, anche sulla scorta delle precisazioni fornite dal Direttore Generale circa la

rispondenza delle stesse ai requisiti e condizioni di legge nella materia de qua,

riscontrando, in particolare che:

− la richiesta formulata dal Dipartimento interdisciplinare di Medicina in ordine alla

chiamata diretta ex art. 1, comma 9 della Legge n. 230/2005 del prof. Cosimo De Bari

risulta carente dell’indicazione della fascia, del SSD/Settore concorsuale e delle

esigenze didattiche/scientifiche poste a base della richiesta di chiamata de qua, oltre

che - come evidenziato dal Rettore -, non esperita alcuna valutazione di concerto con

l’Azienda ospedaliero-universitaria in ordine agli impatti sull’attività assistenziale,

mentre le ulteriori proposte formulate dal medesimo Dipartimento attengono a

tipologie differenti da quella di chiamata diretta ex art. 5 del D.M. n. 335/2015;

− la richiesta formulata dal Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali risulta

carente di uno dei requisiti richiesti dall’art. 1, comma 9 della Legge n. 230/2005

(essere “stabilmente impegnato all’estero da almeno un triennio) ed è, pertanto,

inammissibile ai fini di che trattasi.

Nel prosieguo del dibattito, vengono, quindi, approfondite le richieste risultate

ammissibili, di seguito elencate:

− Scienze della formazione, psicologia, comunicazione, in ordine alla chiamata diretta

ex art. 1, comma 9 della Legge. n. 230/2005, della prof.ssa Elvira Brattico, su un posto

di professore di I fascia, per il SSD M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica;

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− Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica, in ordine alla chiamata diretta ex art. 1,

comma 9 della Legge. n. 230/2005 del prof. Gino Cingolani, su un posto di professore

di I fascia, per il SSD BIO/11 Biologia Molecolare;

− Chimica, in ordine alla chiamata diretta, ai sensi dell’art. 1, comma 9 della Legge. n.

230/2005, della dott.ssa Elisabetta Fanizza, su un posto di ricercatore a tempo

determinato ex art. 24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010, per il SSD CHIM/02

Chimica fisica;

sulle quali, rispettivamente, forniscono ulteriori puntuali chiarimenti la prof.ssa Da Molin

(evidenziando l’elevato profilo scientifico e la capacità di attrarre risorse della prof.ssa

Elvira Brattico); la prof.ssa Svelto (ricordando che la richiesta di chiamata diretta del prof.

Gino Cingolani aveva già ottenuto un positivo giudizio di meritevolezza da parte

dell’apposita Commissione nominata da questo Consesso, nella riunione del 27.01.2015-

p.11 all’odg, purtuttavia non accolta dal Consiglio di Amministrazione, nelle riunioni del 29

e 30.01.2015 per rappresentate motivazioni di economicità) ed il prof. Fracassi, oltre che,

con riferimento precipuo alla richiesta formulata dal Dipartimento di Chimica, che attiene

alla chiamata diretta su un posto di ricercatore a t.d. di tipo b) di una dottoressa che

attualmente è ricercatore a t.d. di tipo a), la dott.ssa Rutigliani, la quale ravvisa

l’opportunità di subordinare, comunque, l’istituzione dei posti alla concessione del

cofinanziamento ministeriale.

Il prof. Miano rappresenta l’esigenza di selezionare, nell’ambito delle suddette

richieste, quella potenzialmente più competitiva in ambito nazionale, in particolare alla

luce di quanto precisato nell’art. 5 del D.M. n. 335/2015 circa la fissazione “come criterio

prioritario il cofinanziamento di almeno una proposta per ciascun ateneo richiedente …”,

suggerendo, pertanto, la formulazione di una graduatoria di merito e sottolineando,

peraltro, che gli aspiranti alle chiamate dirette devono inserirsi nelle programmazioni dei

Dipartimenti proponenti; il prof. Battaglia si associa alle considerazioni espresse dal prof.

Miano, evidenziando la virtuosa scelta compiuta da questo Ateneo, nella precedente

iniziativa di cofinanziamento ministeriale di studiosi stabilmente impegnati all’estero, in

merito alla chiamata diretta del dott. Strippoli; il Rettore evidenzia come il passaggio del

decreto ministeriale richiamato dal prof. Miano non precluda a questo Ateneo di

presentare più richieste. Egli rimette, pertanto, alla valutazione del Consesso se

individuare un ordine di priorità, anche sulla base dei fabbisogni, eventualmente

attraverso la nomina di una snella Commissione, ovvero sottoporre tutte e tre le richieste

al Consiglio di Amministrazione per le determinazioni di competenza; il prof. Di Rienzo

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ritiene che si possa procedere analogamente alla precedente citata occasione, attraverso

la nomina di una Commissione, deputata all’espressione di un giudizio di meritevolezza; il

prof. Angelini reputa piuttosto difficile poter definire una graduatoria rispetto a fattispecie e

settori tanto differenti e, pertanto, l’unico elemento da valutare sarebbe che le richieste di

chiamata de quibus trovino fondamento nelle rispettive programmazioni dei Dipartimenti

proponenti, condividendo la scelta di trasmettere tutte e tre le proposte in esame; il prof.

Miano preannuncia la propria astensione, disapprovando che la selezione di merito venga

operata eventualmente dal Consiglio di Amministrazione; il prof. Stefanì si dichiara

contrario alla definizione di una graduatoria delle richieste di che trattasi, ritenendo che

travalichi le competenze di questo Organo; il Rettore evidenzia come dalle delibere

dipartimentali emergano le esigenze che le chiamate dirette sono intese a coprire,

reputando sussistente già in atti la meritevolezza di tutte e tre le richieste di che trattasi; il

prof. Toma chiede al Rettore di farsi portavoce presso il Consiglio di Amministrazione

dell’opportunità di includere tutte e tre le richieste nella proposta unitaria da formularsi da

parte di questo Ateneo, ai sensi dell’art. 5 del D.M. n. 335/2015, nell’ambito della propria

politica di reclutamento di qualità; la prof.ssa Svelto rilascia a verbale il seguente

intervento: “esprimo amarezza nei confronti di una vicenda [quella relativa alle

determinazioni del Consiglio di Amministrazione del 29 e 30.01.2015 in merito alla

proposta di chiamata diretta del prof. C. Cingolani] rispetto alla quale il Dipartimento di

Bioscienze, Biotecnologia e Biofarmaceutica aveva presentato opportune

controdeduzioni; mi sarei aspettata un’attenzione in più da parte di questa Università”.

Infine, con riferimento alla nota prot. n. 63326 del 14.09.2015, in narrativa, con la

quale sono state comunicate ai Dipartimenti di didattica e Ricerca le determinazioni

assunte dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 11.09.2015 e, nello specifico

quella “di fissare ai Dipartimenti il termine del 02.10.2015 per la presentazione di richieste

di posti formulate in ordine di priorità secondo la propria programmazione eventualmente

attualizzata, talchè esse possano essere prese in considerazione e valutate dagli organi

di governo al fine dell’impiego dei punti organico 2015”, i senatori Svelto, Altomare, Miano

e Caivano segnalano l’opportunità di concedere una proroga, tenuto conto, tra l’altro, che

in materia di programmazione è chiamato a pronunciarsi anche il Consiglio della Scuola,

ove esistente (Altomare) e che, in data 02.10.2015, sono calendarizzati taluni

adempimenti relativi alle procedure di elezione dei nuovi Direttori di Dipartimento

(Caivano). Il Rettore precisa a riguardo che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di

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fissare una ristretta scadenza in considerazione dei tempi a disposizione ai fini

dell’impiego dei P.O. 2015, nonché del prossimo spirare degli Organi di Governo in carica.

Al termine dell’ampio dibattito, il Rettore invita il Senato Accademico a voler

deliberare in ordine all’argomento in oggetto.

Il Senato Accademico, con l’astensione del prof. Miano relativamente alla proposta

da formulare al Consiglio di Amministrazione,

VISTA la Legge n. 230/2005 e s.m.i. ed, in particolare, l’art. 1, comma 9;

VISTA la Legge n. 240/2010 ed in particolare gli artt. 18, 24 e 29;

VISTO il D. Lgs. n. 49/2012 e s.m.i.;

VISTO il D.M. n. 276 del 01.07.2011 “Identificazione dei programmi di

ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione Europea o dal

MIUR di cui all’art. 29, comma 7 della Legge n. 240/2010”;

VISTO il D.M. n. 335 del 08.06.2015 “Criteri di ripartizione del Fondo di

Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2015”, in particolare

l’art. 5 “Incentivi per chiamate di docenti esterni all’ateneo,

trasferimenti di ricercatori e per chiamate dirette ai sensi della

legge n. 230/2005”;

VISTA la nota MIUR prot. n. 10394 del 14.09.2015, assunta al prot. gen.

con il n. 63216 del 14.09.2015 “FFO 2015 – art. 5 – Incentivi per

chiamate di docenti esterni all’ateneo, trasferimenti di ricercatori e

per chiamate dirette ai sensi della legge 230/2005”;

VISTI il Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo ai sensi

dell’art. 18 e 24 della Legge n. 240/2010 (D.R. n. 2468 del

06.07.2015) ed il Regolamento per il reclutamento di ricercatori

con contratto a tempo determinato (D.R. n. 2819 del 05.08.2015);

VISTE le proprie delibere del 07.07.2015, 30.07.2015 e 08.09.2015;

VISTE le delibere del Consiglio di Amministrazione del 04.11.2014,

29.01.2015, 16/19.03.2015, 23.06.2015, 30.06.2015, 08.07.2015 e

11.09.2015;

ATTESA la scadenza del 22.09.2015 per la presentazione da parte degli

Atenei delle proposte di chiamate dirette per le quali si chiede il

cofinanziamento a valere sul FFO 2015;

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CONSIDERATO quanto rappresentato nella relazione istruttoria da parte del

competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane,

Organizzazione e Rapporti con il SSN e R;

VISTE la nota prot. n. 62660 del 11.09.2015, con la quale i Dipartimenti di

didattica e ricerca sono stati invitati a formulare le richieste di

chiamate dirette ex art. 5 del D.M. n. 335/2015, attraverso la

trasmissione della relativa delibera dipartimentale con

l’indicazione del ruolo per il quale la chiamata viene proposta e

della verifica dei requisiti richiesti, nonché il curriculum dei

candidati; la nota prot. n. 63326 del 14.09.2015 di comunicazione

ai Dipartimenti di didattica e ricerca delle ulteriori determinazioni

assunte dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del

11.09.2015;

VISTE le documentate delibere pervenute da parte dei sottoindicati

Dipartimenti di Didattica e Ricerca in risposta alla suddetta nota

prot. n. 62660/2015:

− Scienze agro-ambientali e territoriali (riunione del 17.09.2015)

− Interdisciplinare di Medicina (riunione del 17.09.2015) − Chimica (riunione del 17.09.2015)) − Scienze della formazione, psicologia, comunicazione

(riunione del 18.09.2015) − Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica (riunione

del 21.09.2015),

nonché quella del Dipartimento di Scienze della terra e

geoambientali (riunione del 17.09.2015) di “non fare richiesta, per

il corrente anno, di chiamate dirette, …”

RISCONTRATO in particolare che la richiesta formulata dal Dipartimento

interdisciplinare di Medicina in ordine alla chiamata diretta ex art.

1, comma 9 della Legge n. 230/2005 del prof. Cosimo De Bari

risulta carente dell’indicazione della fascia, del SSD/Settore

concorsuale e delle esigenze didattiche/scientifiche poste a base

della richiesta di chiamata de qua, oltre che non esperita alcuna

valutazione di concerto con l’Azienda ospedaliero-universitaria in

ordine agli impatti sull’attività assistenziale, mentre le ulteriori

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proposte formulate dal medesimo Dipartimento attengono a

tipologie differenti da quella di chiamata diretta ex art. 5 del D.M.

n. 335/2015;

EVIDENZIATO inoltre che la richiesta formulata dal Dipartimento di Scienze agro-

ambientali e territoriali risulta carente di uno dei requisiti richiesti

dall’art. 1, comma 9 della Legge n. 230/2005 (essere “stabilmente

impegnato all’estero da almeno un triennio) ed è, pertanto,

inammissibile ai fini di che trattasi;

SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito;

VALUTATE pertanto, le richieste formulate dai Dipartimenti di:

− Scienze della formazione, psicologia, comunicazione, in ordine

alla chiamata diretta ex art. 1, comma 9 della Legge. n.

230/2005, della prof.ssa Elvira Brattico, su un posto di

professore di I fascia, per il SSD M-PSI/02 Psicobiologia e

psicologia fisiologica;

− Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica, in ordine alla

chiamata diretta ex art. 1, comma 9 della Legge. n. 230/2005

del prof. Gino Cingolani, su un posto di professore di I fascia,

per il SSD BIO/11 Biologia Molecolare;

− Chimica, in ordine alla chiamata diretta, ai sensi dell’art. 1,

comma 9 della Legge. n. 230/2005, della dott.ssa Elisabetta

Fanizza, su un posto di ricercatore a tempo determinato ex art.

24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010, per il SSD

CHIM/02 Chimica fisica;

ritenute tutte meritevoli ai fini della formulazione della proposta

unitaria di questo Ateneo, ai sensi dell’art. 5 del D.M. n. 335/2015,

nell’ambito della propria politica di reclutamento di qualità,

DELIBERA

− per le motivazioni in premessa, di non accogliere la proposta formulata dal

Dipartimento Interdisciplinare di Medicina in ordine alla chiamata diretta ex art. 1,

comma 9 della Legge n. 230/2005 del prof. Cosimo De Bari;

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− di proporre al Consiglio di Amministrazione le chiamate dirette, ai sensi dell’art. 1,

comma 9 della Legge n. 230/2005 e dell’art. 5 del D.M. n. 335/2015, con istituzione

dei relativi posti, subordinatamente alla concessione del cofinanziamento ministeriale:

− della prof.ssa Elvira Brattico, su un posto di professore di I fascia, per il SSD M-

PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica (cofinanziamento 50%);

− del prof. Gino Cingolani, su un posto di professore di I fascia, per il SSD BIO/11

Biologia Molecolare (cofinaziamento 50%);

− della dott.ssa Elisabetta Fanizza su un posto di ricercatore a tempo determinato ex

art. 24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010, per il SSD CHIM/02 Chimica

fisica (cofinaziamento 50%).

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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VII. PERSONALE PROPOSTA DI CHIAMATA A PROFESSORE DI II FASCIA AI SENSI DELL’ART. 18,

COMMA 1, DELLA LEGGE 240/2010 – DIPARTIMENTO INTERATENEO DI FISICA:

DOTT. SALVATORE MY

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale

Docente – Area Docenti – Settore Professori di I e II fascia:

““L’ufficio riferisce che con D.R. n. 2811 del 3 agosto 2015 sono stati approvati gli atti della procedura di selezione per la chiamata di n. 1 professore universitario di seconda fascia, ai sensi dell’art. 18 comma 1, della legge 30.12.2010, n. 240, per il settore concorsuale 02/A1 Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali ed il settore scientifico-disciplinare FIS/01 Fisica sperimentale presso il Dipartimento Interateneo di Fisica di questa Università, bandita con D.R. n.3671 del 4 dicembre 2014 (G.U. S.S.- Concorsi ed Esami – n. 101 del 30.12.2014).

In base agli esiti della valutazione il Dott. Salvatore MY, nato a [XXXX] il [XXXX], è indicato quale candidato più qualificato alla chiamata a professore universitario di seconda fascia.

Il Consiglio di Dipartimento Interateneo di Fisica di questa Università, nella seduta

del 2 settembre 2015, preso atto del suddetto decreto, nella composizione e con la maggioranza prevista dalla norma, ha deliberato all’unanimità dei professori di I e II fascia di proporre la chiamata del Dott. Salvatore MY quale professore universitario di seconda fascia per il settore scientifico disciplinare FIS/01 Fisica sperimentale.

Per completezza di informazione si rammenta che: il Dott. Salvatore MY è attualmente ricercatore universitario presso il Politecnico di

Bari; per il reclutamento in questione saranno utilizzati 0,7 punti organico dei complessivi

P.O. assegnati con D.I. 28.12.2012 concernente “ Piano straordinario 2012-2013 per la chiamata dei professori di II fascia”.””

Per quanto sopra rappresentato, ai sensi dell’art. 7 del Regolamento d’Ateneo per la

chiamata dei professori di ruolo ai sensi dell’art. 18 e 24 della Legge del 30.12.2010 n.

240”, di cui al DR n. 2468 del 06.07.2015, il Rettore invita il Senato Accademico a

pronunciarsi in merito alla citata proposta di chiamata.

Il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTA la Legge 30.12.2010, n. 240 e s.m.i. e, in particolare, l’art. 18;

VISTO il D.I. 28.12.2012 concernente “Piano straordinario 2012-2013 per

la chiamata dei professori di II fascia”;

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VISTA la nota MIUR, prot. n 1856 del 13.02.2015 relativa alla disponibilità

di questo Ateneo dei P.O del Piano straordinario per la chiamata

dei professori di II fascia;

VISTO lo Statuto d’Ateneo;

VISTO il Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo ai sensi

dell’art. 18 e 24 della Legge del 30.12.2010 n. 240, di cui al D.R.

n. 2468 del 06.07.2015;

VISTE le proprie delibere del 15/22.09, 14/20.10 e 31.10.2014;

VISTE le delibere del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014 e del

17.10.2014;

VISTO il D.R. n. 2811 del 03.08.2015 relativo all’approvazione degli atti

della procedura di selezione per la chiamata di n. 1 professore

universitario di seconda fascia, ai sensi dell’art. 18, comma 1,

della Legge 30.12.2010, n. 240, per il settore concorsuale 02/A1

Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali ed il settore

scientifico-disciplinare FIS/01 Fisica sperimentale presso il

Dipartimento Interateneo di Fisica di questa Università e

all’indicazione del dott. Salvatore My quale candidato più

qualificato alla chiamata de qua;

VISTA la delibera assunta dal Consiglio del Dipartimento Interateneo di

Fisica, nella seduta del 02.09.2015, con cui si propone la

chiamata del dott. Salvatore My quale professore universitario di

seconda fascia nel settore concorsuale 02/A1 Fisica sperimentale

delle interazioni fondamentali ed il settore scientifico-disciplinare

FIS/01 Fisica sperimentale, ai sensi dell’art. 7 del succitato

Regolamento,

DELIBERA

per quanto di competenza,

− di esprimere parere favorevole alla chiamata del dott. Salvatore My a professore di II

fascia per il settore scientifico-disciplinare FIS/01 Fisica sperimentale presso il

Dipartimento Interateneo di Fisica di questa Università;

− che la nomina del predetto docente, in esecuzione di detta chiamata, decorra dal 1°

ottobre 2015.

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Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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105

VII. PERSONALE RICHIESTA DI RINNOVO DI CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO DI DIRITTO

PRIVATO A TEMPO DETERMINATO COLLEGATA AD ACCORDO CULTURALE CON IL

DAAD

Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento

Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale

Docente – Area Contratti per la Didattica – Settore Collaboratori ed esperti linguistici ed

invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:

““Il Consiglio del Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti Italianistica e Culture Comparate, nella seduta del 10.06.2015, ha deliberato di “confermare l’incarico di Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua tedesca al Dott. RUDNICK Nico, per l’a.a. 2015/2016”, in attuazione della convenzione stipulata tra questa Università e il DAAD (Deutscher Akademischer Austauschdiest – Servizio tedesco per gli Scambi Accademici) il 02.10.2007 e rinnovata con atto aggiuntivo del 18.07.2011 fino al 01.10.2016, evidenziando, in particolare, le positive ricadute prodotte dalla medesima convenzione sull’utenza studentesca e l’ottimo lavoro svolto dal Dott. Rudnick “con ampia soddisfazione di docenti e studenti”.

Al riguardo si precisa che il Dott. Rudnick Nico ha stipulato presso il predetto Dipartimento, in attuazione dell’accordo in questione, un contratto di lavoro subordinato di diritto privato, in qualità di lettore di madrelingua tedesca, assimilabile a quello previsto per il Collaboratore ed Esperto Linguistico, per il periodo dal 10.12.2014 al 31.10.2015, che si risolverà automaticamente ed improrogabilmente, senza diritto al preavviso, il 01.11.2015.

In merito alla figura del lettore di scambio nell’ambito della Convenzione di cui trattasi si evidenzia quanto già rappresentato nella relazione per questo stesso Consesso, seduta del 18.11.2014, durante la quale è stata approvata la stipula del summenzionato contratto:

“Si ritiene che l’Accordo con il DAAD … possa trovare legittimazione nella nota del MIUR n.940 del 17.06.2009, nella parte in cui, nel prendere atto dell’abrogazione della Legge n.62/1967, che all’art. 24 recava disposizioni in materia di lettori cosiddetti “ di scambio”, esprimeva l’avviso che la figura professionale di cui trattasi potesse essere assimilabile a quella del collaboratore linguistico a tempo determinato di cui all’art. 4, comma 2, del decreto legge n.120/1995, convertito con modificazioni in Legge n.236/1995, fatto salvo quanto previsto dagli accordi bilaterali, ratificati con legge e fermo restando che le funzioni proprie della categoria in questione si collocano nell’ambito della diffusione della lingua e della cultura dei Paesi di provenienza e della cooperazione internazionale.

Inoltre, la stessa nota del MIUR conferma la validità della procedura delineata con la nota del M.A.E. n.267/2702 del 15.03.2001, redatta in comune accordo con il MIUR, disciplinante l’iter e le modalità per le richieste di mantenimento in servizio o di sostituzione del lettore di scambio, al fine di consentire di dare seguito agli impegni assunti in sede internazionale con la sottoscrizione di Accordi culturali bilaterali.

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A parere dell’Ufficio, quindi, l’impegno assunto in sede internazionale va rispettato laddove viene reinserita nell’ordinamento la figura del lettore di scambio, fermo restando che le modalità di conferimento dell’incarico e il trattamento economico individuati nell’Accordo in questione dovrà essere adeguato alle previsioni del Decreto emanando, previsto dall’art. 26 della Legge 240/2010, qualora lo stesso entri in vigore durante il periodo di vigenza dello stesso”.

Nell’evidenziare che con nota del 16.09.2015, il MAE e il MIUR sono stati informati della proposta di conferma dell’incarico in questione deliberata dal predetto Dipartimento e che il decreto interministeriale di cui alla citata Legge n. 240/2010 non è stato ancora emanato, né risulta siano state fornite indicazioni in merito da parte del Ministero competente, si chiede il rinnovo dello stesso con decorrenza dalla data di stipula e fino al 30.09.2016, previa interruzione di almeno gg. 20 dal termine del 01.11.2015, in applicazione del D.Lgs. n. 368/2001 e successive modificazioni.

La spesa relativa a tale contratto, al netto degli oneri a carico di questa Amministrazione, ammonta ad € 17.265,89 a.l., comprensivi sia dell’importo relativo alle 500 ore previste dal C.C.N.L. - Comparto Università come impegno globale annuale di ciascun Collaboratore ed Esperto Linguistico, che dell’importo relativo alle 50 ore eventualmente attribuibili per comprovate e giustificate esigenze di servizio (v. delibera del Consiglio di Amministrazione del 01.06.2004).””

Il Senato Accademico, all’unanimità,

VISTA la Legge 21.06.1995, n. 236, di conversione, con modificazioni,

del Decreto-legge 21 aprile 1995, n. 120, recante disposizioni

urgenti per il funzionamento delle Università;

VISTA la Legge n. 368 del 06.09.2001 e s.m.i.;

VISTA la Legge n. 240 del 30.12.2010, ed in particolare l’art. 26;

VISTO il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori per i dipendenti del

comparto dell’Università sottoscritto in data 21.05.1996, ed in

particolare l’art.51;

VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del

comparto dell’ Università sottoscritto in data 09.08.2000, ed in

particolare gli artt. 32 e 52;

VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del

comparto dell’Università, sottoscritto in data 13.05.2003, ed in

particolare gli artt. 20 e 22;

VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del

comparto dell’Università sottoscritto in data 27.01.2005, ed in

particolare l’art. 32;

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VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del

comparto dell’Università sottoscritto in data 28.03.2006, ed in

particolare l’art.7;

VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del

comparto dell’Università sottoscritto in data 16.10.2008, ed in

particolare l’art. 68;

VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del

comparto dell’Università sottoscritto in data 12.03.2009, ed in

particolare l’art. 3;

VISTE la nota MIUR n. 940 del 17.06.2009 e la nota MAE n. 267/2702

del 15.03.2001;

VISTO il Regolamento per la costituzione di rapporti di lavoro subordinato

a tempo determinato (D.R. n. 4167 del 07.05.2010);

VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la

Contabilità;

VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti

Italianistica e Culture Comparate - seduta del 10.06.2015;

VISTI l’Accordo di collaborazione tra questa Università e il DAAD

(Deutscher Akademischer Austauschdiest – Servizio tedesco per

gli Scambi Accademici) del 02.10.2007 e l’Atto aggiuntivo al

predetto Accordo del 18.07.2011;

CONSIDERATO che il predetto Accordo scadrà a decorrere dal 02.10.2016;

VISTE le proprie delibere del 16/17.10.1995, del 15.07.2008 e del

01.10.2014;

VISTE le delibere adottate dal Consiglio di Amministrazione nelle sedute

del 04.04.2000, del 01.06.2004 e del 18.11.2014;

VISTO il contratto di lavoro subordinato di diritto privato stipulato dal dott.

RUDNICK Nico, per il periodo dal 10.12.2014 al 31.10.2015;

VISTA la nota rettorale del 16.09.2015, concernente “Affidamento

incarico a lettore di lingua tedesca in attuazione della convenzione

con il D.A.A.D.”;

CONSIDERATO quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area Contratti

per la Didattica del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione

e Rapporti con il SSN e R,

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DELIBERA

per quanto di competenza, di approvare, per l’a.a. 2015/2016, a decorrere dalla data di

sottoscrizione e fino al 30.09.2016, il rinnovo del contratto di lavoro subordinato di diritto

privato a tempo determinato stipulato con questa Università dal dott. RUDNICK Nico in

data 10.12.2014, secondo le procedure stabilite con la nota del MAE indicata in narrativa,

in attuazione dell’Accordo di collaborazione stipulato il 02.10.2007 tra questa Università e

il DAAD (Deutscher Akademischer Austauschdiest – Servizio tedesco per gli Scambi

Accademici) e rinnovato con atto aggiuntivo del 18.07.2011.

Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente

esecutivo.

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S.A. 21.09.2015/fine

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Il Rettore, esaurita la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, dichiara

sciolta la seduta alle ore 14,35.

IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE

(Federico GALLO) (prof. Antonio Felice URICCHIO)