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SCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI
PADOVA
CLASSE DI SCIENZE NATURALI
A.A. 2009-2010
I ANNO
ANALISI (Prof. Matteo Novaga)
Obiettivi: lo scopo del corso è quello di approfondire argomenti particolarmente significativi
dell'analisi matematica, integrando i corsi istituzionali.
Programma:
. Nozione di insieme, di relazione e di funzione.
. Equipotenza e cardinalità di insiemi.
. Numeri ordinali e induzione transfinita.
. Numeri cardinali e ipotesi del continuo.
. Successioni per ricorrenza lineari.
. Successioni per ricorrenza non lineari: dinamica contrattiva, ergodica e caotica.
. Insiemi frattali e dimensione frattale (cenni).
. Equazioni differenziali ordinarie del primo ordine: caso lineare e a variabili separabili.
. Esistenza per tempi piccoli.
. Studio qualitativo delle soluzioni.
Inizio del corso: Lunedì 12 ottobre 2009
CALCOLO I (Prof. Franco Cardin)
La finalità di CALCOLO 1 consiste nel fornire un avanzamento mirato della iniziale cultura
matematica d'ingresso di quegli allievi Galileiani, aventi motivazioni tecnico-scientifiche
largamente diverse (allievi medici, biologi, chimici, economisti), e con una educazione matematica,
nei rispettivi corsi di laurea, nettamente meno ricca di quella in atto per gli allievi fisici e
matematici. Il taglio culturale è di tipo 'dinamicistico'.
DINAMICHE DISCRETE:
Successioni, Serie. Serie a termini positivi, criteri di convergenza. Successioni di Cauchy, cenno
sul problema della completezza. Successioni ricorsivamente definite mediante funzioni: punti fissi
ed equilibri, definizione di stabilità degli equilibri. Condizione sufficiente per la stabilità. Lemma
delle contrazioni. Sviluppo di Taylor con resto integrale. Metodo di Newton o delle tangenti.
Superconvergenza della successione di Newton. Mappa logistica.
DINAMICHE CONTINUE:
Equazioni differenziali. Teorema di esistenza e unicità dei problemi di Cauchy. Equazioni lineari.
Esempi ed esercizi. Metodo dell'energia e diagrammi in fase. Teoremi di Liapunov, primo e
secondo metodo, per la stabilità degli equilibri. Lotka-Volterra ed altri esempi in dinamica delle
popolazioni.
Inizio del corso: Lunedì 12 ottobre 2009
MODELLI PROBABILISTICI (Prof. Michele Pavon)
Il corso si propone di introdurre le strutture matematiche essenziali del Calcolo delle Probabilità
come strumenti per le applicazioni nelle varie scienze.
Verranno trattati, tra gli altri, i seguenti argomenti: Spazi di probabilità discreti. Elementi di calcolo
combinatorio. Passeggiate aleatorie. Probabilità condizionata. Indipendenza. Variabili aleatorie.
Disuguaglianza di Chebyshev. Legge debole dei grandi numeri. Processi stocastici: catene di
Markov. Modello di Ehrenfest. Modelli genetici. Applicazione ai sistemi termodinamici: Principio
di Gibbs e Seconda Legge.
Testo: W. Feller, An Introduction to Probability Theory and Its Applications, vol. I, Third Edition,
Wiley, 1968.
Inizio del corso: Lunedì 11 gennaio 2010
TERMODINAMICA (Prof. Antonio Saggion)
La potenza della Termodinamica risiede nella grande generalità dei principi e dei risultati, a
prescindere dalla conoscenza più o meno dettagliata della struttura e delle interazioni a livello
microscopico. Questo permette di intravedere legami profondi tra diversi dominii di conoscenza
(scientifica).
Lo scopo di questo ciclo di lezioni è di fare comprendere allo studente il valore ed i limiti
dell’approccio termodinamico allo studio della Fisica (e delle altre Scienze).
Dal punto di vista formale, saranno sufficienti i concetti di funzione di stato e di derivata parziale;
questi saranno dati in modo intuitivo rimandando ai Corsi appositi la trattazione rigorosa. Vi sarà
anche un confronto con qualche esempio ricavato dalla meccanica statistica.
Programma del corso
1) Sistemi macroscopici. Punto di vista meccanico e termodinamico. Stato di un sistema.
Variabili di stato estensive ed intensive. Le relazioni costitutive per i sistemi “caldi” e
“freddi”. Stati di equilibrio, ed equilibrio tra sistemi. Principio zero Definizione di
temperatura.
2) Cambiamenti di stato. Primo principio della Termodinamica ( formulazione di M. Born ).
Rivisitazione del primo principio secondo lo sviluppo storico. Conversione di lavoro in
calore.
3) Il secondo principio della Termodinamica (formulazione di E.A. Guggenheim). Flusso di
calore (sistemi discontinui) e temperatura. Applicazione al problema della trasformazione
di calore in lavoro. Discussione del secondo principio secondo lo sviluppo storico.
4) Definizione (motivata) dei potenziali termodinamici più importanti. Criteri di stabilità degli
stati di equilibrio nelle condizioni più frequenti: sistemi isolati adiabaticamente e sistemi
isotermi (e, per ciascuno, isocori o isobari).
5) Qualche cenno ai concetti di derivata parziale e di differenziale esatto. Misura dei
potenziali termodinamici: definizione dei coefficienti di espansione termica e di
compressibilità isoterma, e della capacità termica a volume costante ed a pressione
costante. Le relazioni di Maxwell e dipendenza dei potenziali termodinamici dal volume,
dalla pressione e dalla temperatura. Esempio con il gas perfetto.
6) Gas di particelle indipendenti, omogenei ed isotropi. Dipendenza della pressione dalla
densità di energia. Caso del gas di Boltzmann ( non relativistico ) e caso di un gas di fotoni.
Termodinamica del corpo nero. Le principali trasformazioni con un gas di fotoni. Ciclo di
Carnot con la radiazione. Esercizio sul potere emissivo.
7) Sistemi aperti. Definizione di potenziale chimico. Significato fisico del potenziale chimico.
Equilibri di fase (eq. di Clapeyron).Esercizio sulla metastabilita’ del vapore soprassaturo.
8) Equazione di stato di van der Waals. Applicazioni. Legge degli stati corrispondenti.
9) Reazioni chimiche. Stati di non equilibrio. Cenno alle relazioni di Onsager.
Inizio del corso: Lunedì 19 aprile 2010
II ANNO
MECCANICA (Prof. Furio Bobisut)
Il corso ha lo scopo di approfondire alcuni argomenti di meccanica, che sono svolti nei corsi di
Fisica Generale per gli studenti di Fisica, Chimica, Matematica e Ingegneria, e di presentare degli
argomenti nuovi, che devono far parte del bagaglio culturale di fisica di qualunque studente, che
voglia possedere una preparazione scientifica di alto livello.
Gli argomenti elencati di seguito sono corredati di numerosi esercizi e applicazioni, sia svolte a
lezione che proposte agli studenti, e di dimostrazioni di esperimenti.
Il programma svolto è tarato sui corsi di laurea, ai quali sono iscritti gli studenti che seguono il
corso.
1. Richiami di dinamica nei sistemi accelerati, con applicazioni al sistema di riferimento
terrestre ( maree) e ai fluidi accelerati ( centrifugazione).
2. Moto per effetto di forze centrali: momento angolare ed energia. Dalle orbite ellittiche a
F= a/r2; viceversa, dalla forza di gravitazione alle orbite coniche. Lo scattering di
Rutherford.
3. Teorema del viriale con applicazioni.
4. Principio dei lavori virtuali. Moto rototraslatorio dei corpi rigidi; ellissoide di inerzia.
Equazioni di Eulero. Precessione e nutazione di un giroscopio; precessione degli equinozi.
5. Cenni di meccanica relativistica.
6. Oscillazioni anarmoniche libere e forzate: alcuni esempi.
Saranno indicati dei testi di riferimento e distribuiti appunti e dispense del docente.
Inizio del corso: Martedì 6 ottobre 2009
MODELLI DI FORME NATURALI
(Prof. Andrea Rinaldo)
Scopo del corso è quello di introdurre lo studente al linguaggio matematico che descrive le
geometrie delle forme naturali e ai caratteri delle dinamiche che le producono. Il riconoscimento del
fatto che le montagne non sono coni, le nuvole non sono sfere o le coste semplici spezzate (la
dizione non è casuale) ha avuto profonde implicazioni sul modo in cui oggi percepiamo e
misuriamo i fenomeni naturali, e gli strumenti matematici e numerici appropriati per descriverli si
aprono ad una congerie di argomenti di fisica, biologia, scienze della terra e planetarie, economia e
finanza, computer science – ed anche di demografia e scienze sociali. Inoltre i collegamenti fra
queste geometrie e la loro origine dinamica sono importanti sia praticamente che teoricamente, e si
prestano ad alcune descrizioni commisurate alla preparazione corrente degli studenti – oltre che a
futuri, possibili approfondimenti. Lo studio delle fluttuazioni di fenomeni naturali, la descrizione
formale dei caratteri dei processi privi di scale preferenziali (invarianti di scala), la generazione
algoritmica di proprietà ricorrenti, il ruolo di caso e necessità nella evoluzione di forma e funzione,
e l’analisi di diversi esempi presi dal mondo reale, servono ad introdurre lo studente ad argomenti
che collegano diverse discipline e portano ragionevolmente vicino ad alcune frontiere della ricerca.
Le dispense del Corso sono disponibili in rete come verrà indicato dal docente.
Programma del corso:
1. La geometria frattale e la descrizione della geometria della Natura
(1.1 Frattali; 1.2 Quanto è lunga la costa dell’Inghilterra? 1.3 La curva di Koch e di alcune
(finte) coste; 1.3 Dimensioni frattali; 1.4 Forme esatte: la polvere di Cantor, le spugne di
Sierpinski, le reti di Peano)
2. Leggi di potenza, distribuzioni di Pareto e la legge di Zipf
(2.1 Introduzione & esempi; 2.2 La matematica delle leggi di potenza; 2.3 Meccanismi per
la generazione di leggi di potenza; 2.4 Auto-similarità e leggi di potenza)
3. Alberi, Reti & Idrologia
(3.1 Struttura e funzione di reti complesse; 3.2 Alberi e Reti; 3.3 Reti ottime; 3.4 Reti
fluviali & modelli di evoluzione topografica; 3.5 Applicazioni biologiche dell’allometria)
Riferimenti bibliografici:
• Bak, P. How Nature Works. The Science of Self-Organized Criticality, Copernicus-Springer,
New York, 1997
• Barabasi, A.L., Linked. The New Science of Networks, Perseus, Cambridge, 2002
• Mandelbrot, B.B., The Fractal Geometry of Nature, Freeman, New York, 1977
• Rodriguez-Iturbe, I. & A. Rinaldo, Fractal River Basins: Chance and Self-Organization,
Cambridge Univ. Press, Cambridge, 1987
• Schroeder, M., Fractal, Chaos and Power Laws. Minutes from an Infinite Paradise, Freeman,
New York, 1991
Inizio del corso: Venerdì 16 ottobre 2009
FISICA DELLA MATERIA CONDENSATA (Prof. Flavio Toigo)
Nel corso verranno introdotti concetti e metodi utili per una descrizione delle proprietà
macroscopiche di solidi e liquidi che rimanga valida anche ignorando i dettagli delle strutture
atomiche e sub-atomiche. Pur trattando la materia come un continuo, saranno tuttavia indicati i
limiti di questo approccio e si faranno riferimenti alle teorie microscopiche che sono necessarie per
la comprensione delle proprietà dei materiali reali (non ideali).
Dal punto di vista formale sarà utile la conoscenza dell'equazione delle onde, che sarà comunque
richiamata e discussa.
Programma
Stati della Materia: Solidi, liquidi, cristalli liquidi. Transizioni di fase strutturali : la liquefazione
dei solidi.
Elasticità dei corpi omogenei: Stress e Strain; Deformazioni elastiche e deformazioni plastiche.
Energia elastica e stabilità di volumi solidi o liquidi. Onde elastiche nei solidi. Onde di superficie
(di Rayleigh) nei solidi. Scattering di luce da superfici solide.
Proprietà statiche dei liquidi. Tensione superficiale ed energia di superficie. Fenomeni di
bagnamento e di capillarità.
Moto stazionario di fluidi ideali: equazione di Bernoulli.
Leggi di conservazione ( della massa, della quantità di moto, dell'energia ) e proprietà dinamiche
dei liquidi ideali: onde sonore nei liquidi, onde di superficie nei liquidi. Instabilità di Rayleigh
Taylor. Onde lunghe sulla superficie dei liquidi. Solitoni.
Liquidi reali e viscosità. Flusso laminare e flusso turbolento.
Diffusione e moto Browniano. Conduzione del calore.
Gli appunti delle lezioni saranno disponibili sul web.
Inizio del corso: 11 gennaio 2010
CHIMICA (Prof. Maurizio Casarin)
L’oggetto di studio della Chimica è particolarmente vasto. Esso copre virtualmente tutti gli aspetti
del comportamento degli atomi e delle molecole, dalla creazione degli elementi nelle stelle alla
sintesi dei complessi sistemi molecolari alla base della vita. La Chimica, tuttavia, è molto di più che
il “semplice” studio dell’Universo a livello molecolare; in realtà, il suo goal finale (piuttosto diverso
rispetto a quello di altre discipline) è quello di sintetizzare nuove forme di materia o, utilizzando
l’espressione del premio Nobel per la Chimica Roald Hoffmann, “… to change the natural into the
useful unnatural”. Il corso proposto e di cui segue il programma ha come obiettivo quello di fornire
agli studenti della Scuola Galileiana, classe di Scienze Naturali, iscritti a corsi di studio non chimici,
una panoramica sufficientemente ampia dei princìpi della Chimica che permetta di comprendere la
reattività degli elementi e dei composti chimici.
Programma del corso:
1. Atomi e Molecole
a. Atomi;
b. Elementi;
c. Combinazione chimica;
d. Molecole;
e. Stechiometria.
2. Reazioni Prototipiche
a. Natura della reazione chimica;
b. Acidi, basi e sali;
c. Riduzione e ossidazione;
d. Dissoluzione e precipitazione;
e. Reazioni radicaliche.
3. Teoria quantistica dell’atomo di idrogeno
a. L’atomo;
b. L’equazione d’onda;
c. Gli orbitali dell’atomo multielettronico;
d. La spettroscopia atomica;
e. Il quarto numero quantico.
4. Proprietà periodiche degli elementi
a. Gli orbitali degli atomi multielettronici;
b. Le configurazioni elettroniche: l’”edificazione” degli atomi;
c. Le proprietà di valenza e la legge periodica.
5. Il legame covalente e gli orbitali molecolari
a. Dagli atomi alle molecole;
b. Le molecole biatomiche;
c. I legami nelle molecole;
d. La geometria molecolare;
e. La delocalizzazione.
6. Stati di aggregazione della materia
a. Le classificazioni tradizionali;
b. Le interazioni non covalenti;
c. Ordine e disordine nei gas, nei liquidi e nei solidi;
d. La simmetria: cristalli e quasi cristalli;
e. Lo stato solido.
7. Equilibrio chimico
a. Potenziali termodinamici: U, H, S, G;
b. Processi spontanei;
c. Concetto di potenziale chimico;
d. ∆G di una reazione;
e. Quoziente di reazione;
f. Costante di equilibrio;
g. Principio di Le Chatelier-Brown.
8. Chimica delle reazioni di ossido-riduzione
a. Trasformazioni chimiche in grado di generare una corrente elettrica;
b. Celle elettrochimiche;
c. Potenziali standard;
d. Costanti di equilibrio per reazioni di ossido-riduzione;
e. Trasformazioni chimiche indotte da una corrente elettrica;
f. Celle elettrolitiche;
g. Leggi di Faraday.
9. Cinetica chimica
a. Velocità di una reazione chimica;
b. Espressioni per la velocità;
c. Ordine di una reazione;
d. Reazioni di ordine zero, uno, due;
e. Relazione concentrazione/tempo;
f. Dipendenza della velocità di una reazione dalla temperatura;
g. Concetto di transition state,
h. activation energy e rate determining step.
Riferimenti bibliografici:
RALPH H. PETRUCCI, WILLIAM S. HARWOOD, AND F. GEOFFREY HERRING GENERAL CHEMISTRY,
PRINCIPLES AND MODERN APPLICATIONS PRENTICE HALL HTTP://CWX.PRENHALL.COM/PETRUCCI
Michael Munowitz, Principles of Chemistry, W. W. Norton & Company
http://www.wwnorton.com/
Appunti di lezione in formato PowerPoint
Inizio del corso: Lunedì 12 aprile 2010
TEORIA DELLA MISURA E PROBABILITÀ 1 (Prof. Giuseppe De Marco)
Obiettivi: introdurre le nozioni di base di teoria della misura ed integrazione astratta per
applicazione al calcolo delle probabilità.
Prerequisiti: L'Analisi e la geometria dei primi anni della laurea triennale.
Contenuti: Massimo e minimo limite per una successione di funzioni reali. Nozione di sup-norma e
di convergenza uniforme (richiami). Sigma-algebre e funzioni misurabili. La sigma-algebra dei
boreliani dei reali e dei complessi. Misure e spazi con misura, convergenza quasi ovunque.
Funzioni semplici integrabili. Integrale di una funzione misurabile positiva. Spazio delle funzioni
assolutamente integrabili. Teoremi di convergenza (convergenza monotona e convergenza
dominata). Spazi prodotto, e teorema di Fubini e Tonelli. Definizione degli spazi L^p, con
particolare riferimento ad L^2, teorema di completezza per questi spazi. Assoluta continuità, densità
di una misura rispetto ad un'altra e teorema di Radon-Nikodym.
Bibliografia: G.Folland, Real Analysis, modern techniques and their applications, Wiley. Saranno
fornite comunque dispense in rete.
TEORIA DELLA MISURA E PROBABILITÀ 2 (Prof. Paolo Guiotto)
Obiettivi — Il corso si propone di introdurre alle idee e ai metodi della moderna della Teoria della
Probabilità dovuta a Kolmogorov. In particolare si intende seguire l’idea della legge dei grandi
numeri in vari contesti, esplorandone le applicazioni alla Meccanica Statistica (teoria ergodica) e di
introdurre alla teoria del moto browniano.
Destinatari — Il corso si rivolge principalmente agli studenti del secondo e terzo anno dei Corsi di
Laurea Triennale in Fisica e Ingegneria e a quelli del secondo di Matematica.
Prerequisiti — L’Analisi dei primi due anni dei vari Corsi di Laurea Triennale e il Corso ”Teoria
della Misura e Probabilità 1”.
Contenuti —
1.Preliminari: Il linguaggio della probabilità: eventi, variabili aleatorie (v.a.), funzioni di
ripartizione, legge di una v.a..
2. Indipendenza: esistenza di infinite v.a. indipendenti; legge 0 − 1 di Kolmogorov. Convergenza di
successioni di variabili aleatorie. Legge debole dei grandi numeri. Disuguaglianza di Kolmogorov,
lemma di Borel–Cantelli e legge forte dei grandi numeri.
3.Condizionamento: media e probabilità condizionata; densità condizionata; martingale e
sottomartingale; disuguaglianza di Doob. Teorema di derivazione di Lebesgue.
4.Introduzione alla teoria ergodica: nozione di sistema dinamico stocastico; teorema di ricorrenza di
Poincarè; teoremi ergodici di von Neumann e Birkhoff. Introduzione alle grandi deviazioni con
applicazioni alla meccanica statistica.
5. Moto browniano: definizione; teorema di esistenza di Kolmogorov; teorema di esistenza di
Levy–Ciesielskii; proprietà di regolarità delle traiettorie; proprietà di Markov.
Bibliografia
Billingsley P., (1995), Probability and Measure, Wiley.
Itˆo K., (1984), Introduction to Probability Theory, Cambridge University Press.
Saranno comunque disponibili le note del corso.
Inizio dei corsi: Lunedì 12 aprile 2010
III ANNO
ASPETTI MOLECOLARI DEI MECCANISMI BIOLOGICI (Prof. Giuseppe Zanotti)
Scopo del corso è quello di descrivere alcuni fenomeni biologici macroscopici dal punto di vista
molecolare. Il corso verrà preceduto da una breve introduzione agli aspetti generali sulla struttura
delle macromolecole, in particolare le proteine, soprattutto se gli studenti frequentanti sono di area
fisica. Verranno illustrati vari esempi di relazione struttura-funzione.
Il programma sotto riportato sotto va considerato un programma di massima. Gli argomenti e i
tempi della trattazione potranno variare in funzione della preparazione degli studenti frequentanti.
Programma di “ Aspetti molecolari dei meccanismi biologici”
Introduzione generale (4 ore). Livelli di organizzazione strutturale delle macromolecole. Proteine
globulari e fibrose. Acidi nucleici. Strutture complesse. Membrane biologiche, compartimentazione
cellulare.
Cenni ai metodi per la determinazione della struttura tridimensionale di macromolecole (4 ore).
Esempi di correlazione struttura-funzione di proteine (22 ore)
Il trasporto dell’ossigeno. Cooperatività e allosteria. Il caso dell’anemia falciforme.
Enzimi. Un enzima classico, le proteasi a serina. Enzimi allosterici. Il controllo degli enzimi e la
fosforilazione di proteine.
Inibitori enzimatici: proteici e non (meccanismi d’azione ed applicazioni in ambito medico)
Aspetti molecolari della risposta immunitaria. Le immunoglobuline. Il riconoscimento attraverso il
sistema MHC.
La struttura dei virus sferici.
La biosintesi delle proteine. Il ribosoma.
Degradazione e turn-over delle proteine: ubiquitinazione e proteasoma.
Il trasporto attraverso la membrana (canali ionici, la pompa del calcio).
Fotosintesi ed energia: sistemi fotosintetici e catena respiratoria (ATP-sintasi).
Trasmissione del segnale: sistema della proteina G
Inizio del corso: Mercoledì 20 gennaio 2010
FISICA STATISTICA (Prof. Roberto Onofrio)
Scopo del corso è di fornire una solida base di termodinamica e meccanica statistica con una
particolare enfasi su applicazioni scelte in settori di carattere interdisciplinare, in particolare in
chimica-fisica, fisica dello stato condensato e fisica dei plasmi.
Programma del corso
Parte a) Termodinamica
- Sistemi termodinamici, primo e secondo principio della termodinamica, energia interna ed
entropia, potenziali termodinamici.
- Applicazioni della termodinamica: reazioni gassose, soluzioni diluite, motori termici e ciclo di
Carnot.
Parte b) Meccanica statistica
- Entropia informazionale di Boltzmann, teorema di Nerst, insiemi statistici.
- Fluttuazioni delle grandezze termodinamiche in meccanica statistica.
- Sistemi classici e quantistici debolmente interagenti in equilibrio termodinamico
- Sistemi interagenti, equazioni di stato, fenomeni critici
- Sistemi fuori dell'equilibrio, processi diffusivi, moto Browniano, trasporto di calore
- Applicazioni: plasmi, sistemi vetrosi, cristalli liquidi, polimeri
Riferimenti bibliografici:
Enrico Fermi, "Termodinamica", Boringhieri, Torino
Mario Tosi e Patrizia Vignolo, "Statistical Mechanics and the physics of
fluids", Edizioni della Normale, Pisa
Inizio del corso: Mercoledì 13 gennaio 2010
MATEMATICA SPERIMENTALE
(Prof. Francesco Fassò)
L'uso di strumenti di calcolo simbolico-numerici riveste un ruolo di crescente importanza nel lavoro
tecnico-scientifico. Il corso fornisce una prima esposizione a tali possibilità, al fine di cominciare a
sviluppare negli studenti non solo le conoscenze operative, ma anche le sensibilità necessarie ad
utilizzare proficuamente tali strumenti.
Il Corso e` incentrato sullo studio di un certo numero di problemi-modello da diverse aree della
matematica e di discipline scientifiche (che verranno scelte, per esempio, fra: teoria dei numeri,
insiemi frattali, crittografia, geometrie non-euclidee, sistemi dinamici e fenomeni caotici, dinamica
delle popolazioni, cinetica chimica, propagazione ondosa, fenomeni di diffusione, ed altre ancora
che saranno individuate e scelte tenendo conto delle competenze e degli interessi degli studenti).
Lo studente apprenderà ad utilizzare (a livello piuttosto alto, cioe` di programmazione, e con enfasi
sulla cosiddetta programmazione funzionale) un programma di calcolo simbolico-numerico
attraverso lo studio di tali argomenti. L'approccio e` dunque quello di apprendere facendo, piuttosto
che studiando il linguaggio di programmazione per sè. Il programma utilizzato e` Mathematica.
Il corso si svolge interamente in aula informatica. L'esame consiste nello studio di argomenti del
tipo di quelli studiati nel corso attraverso la scrittura, e l'uso, di opportuni programmi.
Inizio del corso: Martedì 13 ottobre 2009
GEOMETRIA DIFFERENZIALE (Prof. Boris Dubrovin)
1. Geometria nello spazio euclideo: coordinate cartesiane e curvilinee, lunghezza delle curve.
Curvatura e torsione delle curve.
2. Superfici nello spazio euclideo: coordinate locali e la metrica indotta.
3. Curvatura delle superficie: la seconda forma fondamentale, la curvatura media e la curvatura
gaussiana. Teorema di Gauss.
4. La geometria delle superfici e l’analisi complessa. La geometria sferica e iperbolica nelle
coordinate complesse.
5. Varietà differenziali, spazio tangente, algebra dei tensori. Metrica riemanniana su una varietà
differenziale.
6. Integrazione delle forme differenziali su una varietà. Teorema di Stokes.
7. Connessione di Levi-Civita su una varietà riemanniana, geodetiche, la curvatura.
8. Curvatura e topologia: teorema di Gauss - Bonnet.
Bibliografia
1. B.A.Dubrovin, A.T.Fomenko, S.P.Novikov, Geometria Contemporanea: metodi e applicazioni,
vol. 1, 2. Editori Riuniti, 1987-89.
2. S.P.Novikov, I.A.Taimanov, Modern Geometric Structures and Fields, Providence, R.I., AMS
2006
Inizio del corso: Mercoledì 3 febbraio 2010
EQUAZIONI DELLA FISICA MATEMATICA (Prof. Martino Bardi)
Equazioni del II ordine lineari: ellittiche, paraboliche e iperboliche.
L'equazione di Laplace: problemi al contorno di Dirichlet e di Neumann, soluzione fondamentale,
funzioni di Green.
L'equazione del calore: metodo dell'energia, principio del massimo, soluzione fondamentale,
risoluzione esplicita del problema di Cauchy.
L'equazione delle onde: soluzione di D'Alembert, metodo delle medie sferiche in dimensione 2 e 3.
Se il tempo lo consente: trasformate di Laplace e loro uso in problemi di EDP; oppure: uno sguardo
a qualche problema non lineare.
Testi di riferimento:
- L.C. Evans, Partial Differential Equations, American Math. Soc. 1998.
- J. Ockendon, S. Howison, A. Lacey, A. Movchan: Applied Partial Differential Equations, Oxford
Univ. Press 2003
Inizio del corso: Lunedì 14 aprile 2010
IV-V ANNO
L’EVOLUZIONE BIOLOGICA (Prof Giorgio Bertorelle)
Premessa:
“Nulla ha senso in biologia se non alla luce dell’evoluzione”. Questa frase di Theodosius
Dobzhansky, uno dei principali evoluzionisti del secolo scorso, chiarisce in poche parole
l’importanza dell’evoluzione biologica come teoria unificante in tutte le scienze della vita. E ci dice
quanto sia indispensabile capire i meccanismi dell’evoluzione per capire le specie che ci circondano
e tutte le loro caratteristiche come per esempio la morfologia, il comportamento, il genoma.
L’evoluzione è il processo attraverso il quale le specie si originano, cambiano, e si estinguono. Ha
permesso il passaggio da una zuppa primordiale di molecole autoreplicanti alla diversità di specie e
forme che si sono susseguite sul nostro pianeta, e continua ad agire in ogni istante. In questo corso
verranno presentate le tematiche centrali della biologia evoluzionistica, affrontando anche alcuni
aspetti teorici e matematici necessari per studiare l’evoluzione biologica in un momento storico di
enorme sviluppo delle metodologie genetiche e informatiche. . La trattazione dei singoli temi
prevede anche la presentazione di articoli o review scientifiche (concordati con il docente) da parte
degli studenti e discussioni di gruppo.
Temi principali che saranno trattati:
- Origine ed evoluzione del pensiero evolutivo
- Charles Darwin, la teoria dell’evoluzione e le prove che la avvalorano
- La variabilità genetica e i modelli matematici per studiarla
- La selezione naturale, la selezione sessuale, e l’adattamento
- Il ruolo del caso nel processo evolutivo
- Specie e speciazione
- Filogenesi e alberi filogenetici
- L’evoluzione del sesso
- L’evoluzione dei genomi
- Evoluzione rapida e conservazione delle specie
- L’evoluzione dell’uomo
Libri di testo consigliati:
- D.J. Futuyma. L'evoluzione. Zanichelli. 2008.
- M. Ridley. Evoluzione. La storia della vita e i suoi meccanismi. McGraw-Hill. 2006.
Un classico e una lettura consigliata
- Charles Darwin. L’origine delle specie. Selezione naturale e lotta per l’esistenza. 1859. Varie
edizioni successive.
- S.B. Carroll. Al di là di ogni ragionevole dubbio. 2008. Codice (ma anche edizione per “Le
Scienze”)
Inizio del corso: Martedì 20 aprile 2010
GALILEO (Prof. Giulio Peruzzi)
Obiettivi del corso – Analizzare i contributi galileiani, sia scientifici sia filosofici e letterari, e i
profondi legami di questi con i successive sviluppi della scienza e della filosofia della scienza fino
ai giorni nostri.
Contenuti di massima – Dopo un’introduzione generale alla rivoluzione scientifica, dall’età
dell’umanesimo e del rinascimento alle fondamentali scoperte di Galileo, le lezioni saranno
specificamente dedicate alla lettura e commento di brani tratti dalle opere galileiane. Costituiranno
il punto di riferimenti per ricostruire la tessitura fine dei contributi galileiani sia brani tratti dalle
grandi opere della maturità, come Il Saggiatore, il Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo, i
Discorsi e Dimostrazioni intorno a due nuove scienze, sia brani di opere meno note ma non per
questo meno significative (come le due lezioni all’Accademia Fiorentina circa la figura, sito e
grandezza dell’Inferno di Dante o il Dialogo di Cecco Ronchitti da Bruzene in perpuosito de la
Stella Nova). Si potrà in tal modo apprezzare come le idee, le scoperte e le intuizioni galileiane
spàzino in molti più settori del sapere di quanto usualmente si creda. Il riferimento puntuale ai testi
sarà di volta in volta accompagnato da riflessioni sugli sviluppi delle idee introdotte da Galileo dal
XVII secolo fino ai giorni nostri, senza trascurare di affrontare la questione dei rapporti tra scienza
(e in generale conoscenza) e potere.
Indicazioni bibliografiche:
(1) Le Opere di Galileo Galilei, Edizione Nazionale a cura di Antonio Favaro, Barbèra, Firenze
1968 (ristampa dell’edizione orginale 1890-1909)
(2) Eugenio Garin, “Galileo e la cultura del suo tempo” e “Galileo `filosofo’”, in Eugenio Garin,
Scienza e vita civile nel Rinascimento italiano, Laterza, Bari 1993 (prima edizione 1965)
(3) Stilmaman Drake, Galileo. Una biografia scientifica, il Mulino, Bologna 1988
(4) Annibale Fantoli, Il caso Galileo, dalla condanna alla “riabilitazione”. Una questione chiusa?,
Rizzoli, Milano 2003
Inizio del corso: Lunedì 11 gennaio 2010
ASTROFISICA E COSMOLOGIA (Prof. Piero Benvenuti)
Premessa.
L'Astrofisica e la Cosmologia hanno assunto negli ultimi decenni un ruolo fondamentale nella
ricerca Fisica di base. Questo è avvenuto grazie al progresso tecnologico dei mezzi di osservazione
che hanno permesso di analizzare quantitativamente e in dettaglio i segnali dell’intero spettro
elettromagnetico, provenienti da tutti gli oggetti celesti “emettitori” dell'Universo (stelle, mezzo
interstellare, galassie, etc.). L'analisi e l'interpretazione fisica dei dati quantitativi hanno condotto
all’identificazione dei processi fisici all'origine dei segnali stessi e, in molti casi, alla stima della
distanza e della velocità apparente degli oggetti celesti con precisione crescente.
Già dall'inizio del secolo scorso era si era compreso che l'Universo non era statico, bensì in
evoluzione. Quando le osservazioni hanno permesso di determinare le enormi distanze degli oggetti
(galassie) emettitori, è apparso subito evidente che le osservazioni cosmologiche ci presentavano un
quadro evolutivo temporale dell'Universo. A partire dal dopoguerra, si è sviluppato un modello
cosmologico "standard" che, utilizzando le conoscenze fisiche di base, ha creato uno scenario
evolutivo molto soddisfacente, nel senso che riusciva a render conto delle maggiori caratteristiche
osservate.
L'Universo (o meglio il suo “modello”) si è quindi trasformato in un enorme laboratorio di fisica di
base, nel quale poter sperimentare condizioni di densità e temperatura, quindi di energia,
irrealizzabili sulla Terra. Inoltre, le distanze e le masse in gioco, unitamente ai recenti progressi
nella sensibilità e risoluzione angolare dei mezzi osservativi, rendono l'Universo il laboratorio
ideale per sperimentare la Relatività Generale.
Per questi motivi, l'Astrofisica, la Fisica delle Particelle e la Fisica di Base si incontrano e si
complementano oggi in modo molto più evidente che nel passato.
Recentissimamente comunque, si sono aperte delle domande fondamentali sulla natura del
"contenuto" dell'Universo (noi "vediamo" solo un 5% di tutto quello che in esso esiste) e sulla
possibile esistenza di una "quinta" interazione (chiamata per il momento "quintessenza" o “energia
oscura”) che giocherebbe un ruolo fondamentale nell'evoluzione dell'Universo.
Tutto questo a riprova che oggi l'Astrofisica e la Cosmologia sono (nuovamente) alla frontiera della
conoscenza del mondo fisico e quindi devono avere un ruolo importante nella formazione culturale
e professionale dell’uomo moderno.
Cosa si propone questo Corso.
Il Corso è pensato in maniera specifica per gli studenti della Scuola Galileiana come un contributo
di arricchimento culturale per futuri professionisti che, in generale, non si occuperanno
sistematicamente di Astrofisica e Cosmologia. Sarà quindi svolto ad un livello accessibile, senza
presupporre conoscenze specifiche oltre ad una cultura fisico-matematica di base.
Gli obiettivi che si propone questo Corso sono i seguenti:
Analizzare le caratteristiche peculiari della Astrofisica e della Cosmologia.
Apprendere le modalità e le tecniche moderne di osservazione astrofisica.
Applicare conoscenze fisiche di base ad alcuni problemi astrofisici.
Introdurre lo studente alla Relatività Generale e alla Cosmologia.
1º Modulo – Introduzione all’Astrofisica e alla Cosmologia. (6 ore)
Obiettivo: Introdurre lo studente alle peculiarità della ricerca astrofisica e cosmologica, in
particolare per quanto riguarda il contenuto dell’Universo a larga scala, le sue dimensioni, la
geometria dello spazio-tempo, la metrica e la misura delle distanze.
Argomenti: Canali di informazione in Astrofisica – Sistemi di riferimento – Principio di Mach –
Paradosso di Olbers – Principio di equivalenza – Curvatura dello spazio – Metrica di Robertson-
Walker – Censimento cosmico – Espansione di Hubble – Il problema della misura delle distanze
cosmiche.
2º Modulo – Tecniche di osservazione. (4 ore)
Obiettivo: Analizzare tre linee di progresso tecnologico che a partire dal dopoguerra hanno
contribuito in modo decisivo a rivoluzionare le capacità osservative in Astrofisica: i) la possibilità
di osservare l’Universo al di fuori dell’atmosfera terrestre, ii) l’incremento non lineare della
capacità di calcolo e della velocità di controllo elettronico, iii) lo sviluppo dei rivelatori a stato
solido con efficienza ormai prossima all’unità. Sulla base di queste linee di progresso, il modulo si
propone di presentare le tecniche moderne di osservazione astronomica.
Argomenti: Generalità sui telescopi e strumentazione astronomica. Caratteristiche e limiti degli
stessi nelle varie bande spettrali. Elementi di ottica astronomica. Aberrazioni. Ottica attiva ed
adattiva. Spettrografi a fibre ottiche. Rivelatori a stato solido. Cenni su survey a largo campo e
tecniche di analisi dati.
3º Modulo – Caratteristiche osservative delle stelle (6 ore)
Obiettivo: Interpretare le osservazioni fotometriche e spettroscopiche delle stelle per arrivare alla
determinazione dei loro parametri fisici fondamentali.
Argomenti: Magnitudini, colori, diagrammi colore-colore, larghezze equivalenti – Distanze, raggi,
masse e luminosità delle stelle. Diagramma di Hertzsprung-Russel, relazione massa-luminosità –
Classificazione spettrale, tipi spettrali, classi di luminosità – Emissione, assorbimento, profondità
ottica, corpo nero – Equilibrio di ionizzazione, popolazione dei livelli elettronici, equilibrio
termodinamico, diseccitazione collisionale – Cenni di interpretazione degli spettri stellari e loro
utilizzo per la determinazione delle abbondanze chimiche.
4º Modulo – Formazione, fonti di energia ed evoluzione delle stelle (6 ore)
Obiettivo: Costruire dei semplici modelli di equillibrio stellare e utilizzarli per comprendere i
principi dell’evoluzione delle stelle.
Argomenti: Materia e radiazione nel piano densità-temperatura – Cenni sulle trasformazioni
adiabatiche e sulle equazioni di stato del gas perfetto e degenere – Collasso gravitazionale e
formazione delle stelle, teorema del viriale – Semplici modelli stellari, modello di Eddington,
soluzioni di Lane-Emden, modelli omologhi – Trasporto dell’energia, equilibrio radiativo e
instabilità convettiva – Fonti termonucleari di energia – Limite di innesco delle reazioni
termonucleari – Sequenza principale ed evoluzione post-sequenza – Stadi finali dell’evoluzione,
nane bianche, supernove, stelle di neutroni, buchi neri.
5º Modulo – L’Universo nello spazio e nel tempo (8 ore)
Obiettivo: Interpretare le osservazioni cosmologiche fondamentali alla luce della Relatività
Generale
Argomenti: Osservazioni cosmologiche fondamentali, distribuzione delle galassie a larga scala,
legge di Hubble, fondo cosmico, composizione chimica primordiale – Materia e radiazione
nell’Universo, il problema della “materia oscura” – Equazioni relativistiche della dinamica cosmica
– Modelli cosmologici – Hot Big Bang, era radiativa ed era barionica, nucleosintesi primordiale,
disaccoppiamento radiazione-materia – Problemi del modello standard, orizzonte, “flatness”,
origine delle strutture – Inflazione – Stato dell’arte: osservazioni recenti del fondo cosmico,
supernove ad alto redshift, accelerazione dell’espansione, massa ed energia oscura.
Inizio del corso:Lunedì 12 ottobre 2009
LABORATORIO DI FISICA (Prof. Giuseppe Ruoso)
Messa a punto di un apparato per realizzare il punto critico dell'azoto, corrispondente alla
temperatura di 126.3 K ed alla pressione di 33.5 atmosfere.
Si studierà quindi il fenomeno dell'opalescenza critica, si cercherà di misurare la perdita di energia
di un fascio di elettroni nell'intorno del punto critico, per evidenziare comportamenti non lineari.
La camera ad alta pressione è già stata realizzata, si tratta di ottimizzarne il funzionamento
per quanto riguarda il controllo in temperatura. Si deve invece realizzare il sistema
sorgente di elettroni - rivelatore.
L'attività degli studenti sarà essenzialmente di tipo sperimentale, da svolgersi presso i Laboratori
Nazionali di Legnaro.
Inizio del corso: Martedì 9 febbraio 2010
ANALISI ARMONICA (Prof. Paolo Ciatti)
Obiettivo principale della prima parte del corso `e sviluppare lo studio della trasformata di Fourier e
delle sue proprietà in Rn e in contesti più generali, arrivando a discutere la teoria delle distribuzioni.
Nella seconda parte verranno discusse applicazioni alle equazioni alle derivate parziali attraverso la
teoria dei moltiplicatori di Fourier.
I prerequisiti necessari a seguire il corso con profitto sono minimi. Verranno presupposti, infatti,
solo i fondamenti dell’Analisi Matematica studiati nei primi due anni, insieme a una certa
familiarità con la teoria dell’integrazione secondo Lebesgue, mentre verranno richiamati risultati
anche elementari della geometria degli spazi di Hilbert. La conoscenza di elementi di analisi
complessa e della teoria degli operatori limitati sugli spazi di Hilbert può essere di aiuto, ma non è
necessaria. Il corso si rivolge pertanto principalmente agli studenti del corso di laurea in matematica
e in fisica del quarto e quinto anno, ma può essere seguito anche da studenti del terzo anno.
Programma:
1 La classe di Schwartz, la trasformata di Fourier e il prodotto di convoluzione.
2 Distribuzioni.
3 Elementi sugli operatori autoaggiunti e sull’analisi spettrale.
4 Teorema spettrale per operatori autoaggiunti e moltiplicatori di Fourier.
5 Applicazioni agli operatori differenziali a coefficienti costanti.
Inizio del corso: Martedì 20 ottobre 2009
CALCOLO DELLE VARIAZIONI (Prof. Carlo Mariconda)
I. Introduzione ed esempi significativi.
- Inquadramento generale e richiami di Analisi.
- Esempi: principio di Fermat, problema di Newton, brachistocrona, superficie minime,
disuguaglianza isoperimetrica.
II. Metodi classici.
a) Problemi uno-dimensionali (scalari/vettoriali).
- Condizioni necessarie: L’equazione di Eulero e di Du Bois-Raymond per minimi C1 a tratti,
Lipschitziani, assolutamente continui;
- Esempi: esistenza di un minimo nel caso autonomo convesso, minimi C1 a tratti, non esistenza di
minimi regolari, non esistenza di minimi C1 a tratti (esempio di Weierstrass), soluzione di alcuni
esempi classici.
- Utilizzo delle equazioni di Eulero e Du Bois –Raymond per ottenere maggiore regolarità della
soluzione: da assolutamente continue a Lipschitziane, da Lipschitziane a C1, da C1 a C2.
- Il fenomeno di Lavrentiev; l’ esempio di Ball-Mizel di un minimo che non soddisfa l’equazione
di Eulero.
b) Problemi autonomi multidimensionali (in ambito classico).
- Principi di confronto per minimi lipschitziani;
- La condizione di pendenza limitata come condizione sufficiente per l’esistenza di minimi
lipschitziani;
- Barriere e applicazioni al funzionale dell’area.
III. Il metodo diretto del Calcolo delle Variazioni nel caso unidimensionale.
- Spazi Lp, topologia debole e criteri di compattezza debole;
- Spazi di Sobolev in dimensione 1, funzioni assolutamente continue;
- L’ipotesi di convessità nella velocità e la semicontinuità inferiore del funzionale del calcolo delle
variazioni;
- Teorema di esistenza di Tonelli di minimo negli spazi di Sobolev.
Riferimenti bibliografici:
G. Buttazzo, M. Giaquinta e S. Hildebrandt, One-dimensional dimensional problems, Oxford
University Press, 1998.
R. Courant, D. Hilbert: Methods of Mathematical Physics, Vol. I, Wiley Classics, New York, 1989.
B. Dacorogna, Introduction to the calculus of variations, Imperial College Press, 2004.
E. Giusti, Direct Methods in the calculus of variations, World Scientific, 2003.
M. Giaquinta e L. Martinazzi, An introduction to the regularity theory for elliptic systems, harmonic
maps and minimal graphs, Ed. Scuola Normale di Pisa, 2005.
R.B. Vinter, Optimal Control, Birkhauser, 2000.
Inizio del corso: Lunedì 18 gennaio 2010
TEORIA DEI GRUPPI 1 (Prof. Federico Menegazzo)
e
TEORIA DEI GRUPPI 2 (Prof.ssa Giovanna Carnovale)
"Teoria dei gruppi 1" e "Teoria dei gruppi 2" sono in realta` due parti di un corso unitario. Il suo
scopo e` fornire una introduzione ai gruppi e alle loro rappresentazioni, che sono alla base di metodi
importanti in particolare in fisica e chimica. E` indirizzato a studenti interessati ad includere nella
propria cultura matematica di base un capitolo di grande interesse, e in particolare a studenti di
fisica e chimica dal terzo anno in poi.
Per farsi un'idea di alcune applicazioni alla chimica e alla fisica, suggeriamo di consultare gli
indirizzi
http://mysite.du.edu/~jcalvert/phys/groups.htm
http://www.win.tue.nl/~amc/ow/gpth/reader.pdf
A chi e` interessato alla teoria dei gruppi come argomento di ricerca segnaliamo invece i corsi di
"Introduzione alla teoria dei gruppi" e di "Teoria della rappresentazione" della laurea magistrale in
Matematica.
Seguiremo il testo:
A. Cohen, R. Ushirobira e J. Draisma: Group theory for maths, physics and chemistry students
che e` disponibile in rete al secondo degli indirizzi citati sopra.
Programma:
Simmetria; nozioni di base su gruppi e sottogruppi. Gruppi quoziente, omomorfismi. Il gioco del
15. Azioni di gruppi su insiemi. Gruppi di simmetrie nello spazio euclideo (sottogruppi finiti di
O(2,R) e O(3,R)). Rappresentazioni lineari di gruppi. Caratteri e ortogonalita`. Esempi di gruppi di
Lie compatti e loro rappresentazioni: il gruppo unitario in dimensione 2, il gruppo ortogonale in
dimensione 3.
Inizio del corso: Martedì 3 novembre 2009
METODI NUMERICI PER LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI (Prof. Mario Putti)
Metodi iterativi dell'algebra lineare:
metodi proiettivi per la soluzione numerica di: (circa 10 ore)
- sistemi lineari sparsi di grandi dimensioni
- calcolo di autovalori e autovettori
- sistemi nonlineari di grandi dimensioni
Metodi per la soluzione di equazioni differenziali alle derivate ordinarie: (circa 4 ore)
- metodi di Eulero implicito ed esplicito e di Crank Nicolson
- metodi di tipo Runge-Kutta
Metodi per la soluzione di equazioni differenziali alle derivate parziali: (circa 12 ore)
- Equazione di Laplace:
metodi alle differenze finite
metodi agli elementi finiti
- equazione di diffusione-trasporto:
tecniche di stabilizzazione per il caso di convezione dominante per i metodi agli elementi finiti
- equazione di Stokes e Navier-Stokes
metodi agli elementi finiti (condizione inf-sup)
metodi agli elementi finiti misti
cenni su applicazioni alle equazioni di Naviers Stokes
Applicazioni (circa 4 ore)
Si discuteranno applicazioni di interesse per gli studenti del corso, introducendo ove necessario
metodi piu' specializzati quali metodi ai volumi finiti, metodi spettrali, Discontinuous Galerkin.
Sono previste 10 ore di esercitazione al calcolatore durante le quali gli studenti implementeranno
schemi a scelta e sperimenteranno alcune tecniche spiegate a lezione risolvendo problemi modello
tipici delle applicazioni numeriche.
A. Quarteroni. Modellistica numerica per problemi differenziali. Springer. 2008
A. Quarteroni, A. Valli, Numerical Approximation of Partial Differential Equations, Springer-
Verlag, 1994.
Inizio del corso: Mercoledì 21 ottobre 2009
SISTEMI COMPLESSI
(Prof. Antonio Trovato)
In questo corso si utilizzerà una nozione generica di complessità legata all’elevato numero di gradi
libertà di un sistema. Il tema di base è mostrare come l’utilizzo dei paradigmi della meccanica
statistica permetta di “semplificare la complessità”, mostrando come molti problemi in diverse
discipline (biologia, economia, scienza dei materiali, informatica, ecologia) siano accomunati da
comportamenti emergenti largamente indipendenti dai dettagli microscopici del sistema in esame.
Il corso è diviso in due parti principali; la prima è legata alla fisica dei polimeri, con particolare
attenzione al problema dei cammini aleatori e al suo legame con i fenomeni critici. Nella seconda
parte si introdurranno esempi paradigmatici di sistemi disordinati. Verrà fornita una introduzione
generale agli argomenti trattati dando nel contempo le tecniche basilari per affrontare problemi
concreti dalla fisica dei polimeri e biopolimeri e dei sistemi disordinati.
POLIMERI E FENOMENI CRITICI
- Funzioni generatrici, transizioni di fase, fenomeni critici e leggi di scala: introduzione/richiamo
- Polimeri e cammini casuali; modelli continui e discreti. Il moto Browniano come paradigma
comune a diverse discipline.
- Effetti di volume escluso: cammini diretti e cammini autoevitantesi; argomenti di campo medio.
- Relazione con fenomeni critici: mapping di De Gennes su sistemi magnetici
- Calcolo di esponenti critici: metodo della matrice di trasferimento; gruppo di rinormalizzazione su
reticoli frattali
- Esempio di applicazione delle varie tecniche introdotte nel corso: modelli di denaturazione
termica e meccanica del DNA
SISTEMI DISORDINATI
- Introduzione ai sistemi disordinati: disordine “annealed” e “quenched”. Frustrazione.
- Metodo delle repliche per calcolare la funzione di partizione “quenched”. Cenni ai vetri di spin.
- Random Energy Model e meccanismo di rottura di simmetria fra le repliche a bassa temperatura.
- Modelli di eteropolimeri casuali: transizione di localizzazione di copolimeri all’interfaccia fra
solventi selettivi
- Un metodo alternativo per calcolare la funzione di partizione “quenched”: lo schema di Morita
Inizio del corso: Lunedì 12 ottobre 2009
DINAMICA DEI MERCATI
(Prof. Attilio Stella)
Nozioni base di teoria della Probabilità, somme e massimi di variabili aleatorie, teorema del limite
centrale, distribuzioni stabili, autosimilarità, grandi deviazioni.
Nozioni base della finanza, rischio, natura aleatoria dei valori di un indice, hedging, speculazione,
arbitraggio.
Limite di tempo continuo, moto Browniano, equazioni differenziali stocastiche, funzioni di variabili
stocastiche e calcolo di Ito.
Metodi statistici di analisi dei dati empirici.
Fatti stilizzati emergenti dall'analisi dei dati finanziari, correlazioni non lineari dei ritorni, scaling e
multiscaling, correlazioni ritorno-volatilità.
Misure di rischio, futures e opzioni, strategie di trading, efficienza del mercato, principio di non
arbitraggio.
Modello standard log-normale della finanza, dinamica di un portafoglio, e modello di Black-
Scholes per il prezzaggio delle opzioni.
Basi probabilistiche per un superamento del modello standard della finanza, teoremi limite per
somme di variabili fortemente correlate, stabilità correlata e nuovo modello non Markoviano
autosimilare per l'evoluzione di un indice.
Adeguatezza del modello non Markoviano a riprodurre i fatti stilizzati e a impostare nuove strategie
di prezzaggio di opzioni.
Testi consigliati:
"Theory of Financial Risk and Derivative Pricing"
From Statistical Physics to Risk Management
J. Ph. Bouchaud, M. Potters
Cambridge University Press (Cambridge 2003)
"Dynamics of Markets"
Econophysics and Finance
Joseph L. McCauley
Cambridge University Press (Cambridge 2004)
Inizio del corso: Lunedì 12 aprile 2010
I DOCENTI
MARTINO BARDI
Dipartimento di Matematica Pura e Applicata - Università degli Studi di Padova -
Professore Ordinario nel S.S.D MAT/05
Studio: 049 8271468
E-mail: [email protected]
Personal Web Page: http://cvgmt.sns.it/people/bardi/
PIERO BENVENUTI
Dipartimento di Astronomia - Università degli Studi di Padova – Professore Ordinario nel
S.S.D ASTRONOMIA
Studio: 049 8278230
E-mail: [email protected]
GIORGIO BERTORELLE
Dipartimento di Biologia ed Evoluzione - Università degli Studi di Ferrara – Professore
Associato nel S.S.D BIO/18
Studio: 0532 455743
E-mail: [email protected]
FURIO BOBISUT
Dipartimento di Fisica “Galileo Galilei” - Università degli Studi di Padova – Professore
Ordinario nel S.S.D FIS/01
Studio: 049 8277121
E-mail: [email protected]
FRANCO CARDIN
Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata - Università degli Studi di Padova –
Professore Ordinario nel S.S.D MAT/07
Studio: 049 8271438
E-mail: [email protected]
Personal Web Page: http://www.math.unipd.it/~cardin
GIOVANNA CARNOVALE
Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata - Università degli Studi di Padova –
Ricercatore Universitario Confermato nel S.S.D MAT/02/ALGEBRA
Studio: 049 8271354
E-mail: [email protected]
MAURIZIO CASARIN
Dipartimento di Scienze chimiche - Università degli Studi di Padova – Professore Ordinario
nel S.S.D. CHIM/03
Studio: 0498275164
E-mail: [email protected]
PAOLO CIATTI
Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici per le Scienze Applicate - Università degli
Studi di Padova – Professore Associato nel S.S.D. MAT/05
Studio: 049 8271325
E-mail: [email protected]
GIUSEPPE DE MARCO
Dipartimento di Matematica pura ed applicata - Università degli Studi di Padova –
Professore Ordinario nel S.S.D. MAT/05
Studio: 049 8271432
E-mail: [email protected]
BORIS DUBROVIN
Settore Fisica Matematica - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste
(SISSA) – Professore Ordinario nel S.S.D. MAT/07
Studio: 040 3787461
E-mail: [email protected]
FRANCESCO FASSO’
Dipartimento di Matematica pura ed applicata - Università degli Studi di Padova –
Professore Associato Confermato nel S.S.D. MAT/07
Studio: 049 8271379
E-mail: [email protected]
Personal Web Page: http://www.math.unipd.it:80/~fasso/
PAOLO GUIOTTO
Dipartimento di Matematica Pura e Applicata – Università degli Studi di Padova -
Ricercatore Universitario Confermato nel S.S.D MAT/05
Studio: 049 8271374
E-mail: [email protected]
Personal Web Page: http://www.math.unipd.it/~parsifal/
CARLO MARICONDA
Dipartimento di matematica pura ed applicata - Università degli Studi di Padova -
Professore Associato Confermato nel S.S.D MAT/05
Studio: 049 8271367
E-mail: [email protected]
FEDERICO MENEGAZZO
Dipartimento di matematica pura ed applicata - Università degli Studi di Padova -
Professore Ordinario nel S.S.D MAT/02
Studio: 049 8271477
E-mail: [email protected]
MATTEO NOVAGA
Dipartimento di matematica pura ed applicata - Università degli Studi di Padova -
Professore Associato nel S.S.D MAT/05
Studio: 049 8271415
E-mail: [email protected]
ROBERTO ONOFRIO
Dipartimento di Fisica “Galileo Galilei” - Università degli Studi di Padova – Professore
Aggregato nel S.S.D. FIS/01
Studio: 049 8277199
E-mail: [email protected]
MICHELE PAVON
Dipartimento di Matematica Pura e Applicata - Università degli Studi di Padova –
Professore Ordinario nel S.S.D ING/INF04
Studio: 049 8271341
E-mail: [email protected]
Personal Web Page: http://www.math.unipd.it/~pavon/
GIULIO PERUZZI
Dipartimento di Fisica “Galileo Galilei” - Università degli Studi di Padova – Professore
Associato nel S.S.D. FIS/08
Studio: 049 8275150
E-mail: [email protected]
Personal Web Page: http://www.scienze.unipd.it/storiascienza/
MARIO PUTTI
Dipartimento di metodi e modelli matematici per le scienze applicate - Università degli
Studi di Padova – Professore Associato nel S.S.D. MAT/08
Studio: 049 8271319
E-mail: [email protected]
ANDREA RINALDO
Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Marittima, Ambientale e Geotecnica - Università di
Padova - Professore Ordinario nel S.S.D ICAR/02
Studio: 049 8275431
E-mail: [email protected]
GIUSEPPE RUOSO
Ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Laboratori Nazionali di Legnaro
Studio: 049 8068428
E-mail: [email protected]
ANTONIO SAGGION
Dipartimento di Fisica “Galileo Galilei” - Università degli Studi di Padova - Professore
Associato Confermato nel S.S.D FIS/01
Studio: 049 8277138
E-mail: [email protected]
ATTILIO STELLA
Dipartimento di Fisica “Galileo Galilei” - Università degli Studi di Padova - Professore
Ordinario nel S.S.D FIS/02
Studio: 049 8277172
E-mail: [email protected]
FLAVIO TOIGO
Dipartimento di Fisica “Galileo Galilei” - Università degli Studi di Padova - Professore
Ordinario nel S.S.D FIS/03
Studio: 049 613203
E-mail: [email protected], [email protected]
ANTONIO TROVATO
Dipartimento di Fisica “Galileo Galilei” - Università degli Studi di Padova – Ricercatore
Universitario nel S.S.D FIS/03
Studio: 049 8277159
E-mail: [email protected]
GIUSEPPE ZANOTTI
Dipartimento di Chimica Biologica – Università degli Studi di Padova – Professore
Ordinario nel S.S.D. CHIM/03
Studio: 049 8276409
E-mail: [email protected]
Personal Web Page: http://tiresia.bio.unipd.it/zanotti
http://www.vimm.it/Research/Groups/Zanotti
I TUTORI
PAOLO CIATTI – Disciplina di Analisi Matematica
Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici per le Scienze Applicate - Università degli
Studi di Padova – Professore Associato nel S.S.D. MAT/05
Studio: 049 8271325
E-mail: [email protected]
Orario di ricevimento: martedì: ore 15.00 – 17.00
mercoledì: ore 15.00 – 19.30
c/o lo studio del docente, Stanza 362, Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici per le
Scienze Applicate, Via Trieste, 63, Padova.
Gli studenti che lo desiderano possono contattare il docente per fissare un orario di
ricevimento diverso.
ALBERTO FACCHINI - Disciplina di Algebra e Geometri a
Dipartimento di Matematica pura ed applicata - Università degli Studi di Padova –
Professore Ordinario nel S.S.D. MAT02/ALGEBRA
Studio: 049 8271455
E-mail: [email protected]
Personal Web Page: http://www.math.unipd.it/~facchini/
Orario di ricevimento: martedì ore 15.00 – 17.00
giovedì ore 16.00 – 19.00
(oppure anche previo appuntamento con il docente via e-mail)
c/o studio del docente, Stanza 611, al sesto piano del Dipartimento di Matematica Pura e
Applicata, Via Trieste, 63, Padova.
PAOLO GUIOTTO - Disciplina di Analisi Matematica
Dipartimento di Matematica Pura e Applicata – Università degli Studi di Padova -
Ricercatore Universitario Confermato nel S.S.D MAT/05
Studio: 049 8271374
E-mail: [email protected]
Personal Web Page: http://www.math.unipd.it/~parsifal/
Orario di ricevimento: lunedì: 14.30 - 16.00
martedì: 15.00 - 16.30 c/o studio del tutore al Dipartimento di Matematica Pura e Applicata, via Trieste 63, Padova.
MARCO MONGILLO - Disciplina di Scienze Biomediche
Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali – Università degli Studi di Padova -
Ricercatore Universitario nel S.S.D MED/04
Studio: 049 7923229
E-mail: [email protected]
Orario di ricevimento: c/o studio del tutore, Istituto Veneto di Medicina Molecolare, via Orus 2, Padova (previo appuntamento via mail).
MATTEO AMBROGIO PAOLO PIERNO - Disciplina di Fisica Sperimentale
Dipartimento di Fisica “Galileo Galilei” - Università degli Studi di Padova - Ricercatore nel
S.S.D FIS/03
Studio: 049 8277041
Mail: [email protected]
Orario di ricevimento: - martedì e giovedì: 14.15-16.15
c/o Stanza 069 del Dipartimento di Fisica, via Marzolo 8,
Padova
- mercoledì: 17.00-19.00
c/o Collegio Morgagni, Via San Massimo 33, Padova
ANTONIO TROVATO - Disciplina di Fisica Teorica
Dipartimento di Fisica “Galileo Galilei” - Università degli Studi di Padova – Ricercatore
Universitario nel S.S.D FIS/03
Studio: 049 8277159
E-mail: [email protected]
Orario di ricevimento: - mercoledì: 17.00-18.30 c/o Collegio Morgagni, Via San
Massimo 33, Padova
- giovedì: 16.30-18.30 e venerdì: 17.00-18.30 c/o Stanza 212,
Dipartimento di Fisica, via Marzolo 8, Padova
Eventuali cambiamenti con decorrenza secondo trimestre verranno comunicati agli
studenti.