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gli abitanti delle frazioni di SS. Quaranta, Dupino, Rotolo, alessia e Marini denunciano pubblicamente di sentirsi abbandonati a se stessi e di non ricevere nessun tipo di assistenza dal Comune. piazzette sen- za manutenzione, contenitori per l’immonizia maleo- doranti, pensiline in condizioni pietose, strade disa- strose: i residenti ipotizzano serie forme di protesta. a pag. 3 Denuncia dei residenti Frazioni di sud-est Allarme degrado Santi Quaranta, Dupino, Rotolo, Alessia e Marini, villaggi abbandonati a se stessi la lunga storia del declino dell’ospedale di Cava de’ Tirreni pare non avere mai termine. più volte salvato dai tagli della sanità è stato però drasticamente ridi- mensionato e ad oggi è difficile prevederne un recu- pero nei termini che tutti i cavesi si auspicherebbero. Con una delibera dell’azienda ospedaliera S. giovanni di Dio e Ruggi d’aragona si è dato vita ad una convenzione che permetterà la continuazione del- le attività di pronto soccorso e farà superare i pro- blemi annessi alla carenza di personale sanitario all’ospedale di Cava. Ma da parte di alcune forze politiche si denuncia il progressivo smantellamento della struttura. i giovani Comunisti hanno costituito il comitato “Curiamo l’ospe- dale”, con la speranza di sensibilizzare la popolazio- ne cavese, già indignata per ciò che sta accadendo. e’ partita anche una raccolta di firme rivolta al Ministro della Salute lorenzin per scongiurare la chiusura. intanto il gruppo Cava 5 Stelle, sollecita un incontro per la discussione delle problematiche legate all’ospedale e propone l’istituzione di una “Casa della Maternità” che consenta di continuare a far nascere bambini nel territorio cavese. a pag. 3 Peggio di una soap opera: nessuno sa come finirà la vicenda del nosocomio cavese Agonia interminabile per l’ospedale Santa Maria dell’Olmo Allarme continuo e dichiarazioni tranquillizzanti accompagnano il lento declino. Per ora salvo il pronto soccorso, mentre i giovani comunisti si mobilitano e Cava5stelle propone soluzioni alternative abbazia benedettina Don Leone Morinelli nuovo amministratore apostolico Saluto a Giordano Rota a pag. 2 MoviMento per La paCe Antonio Armenante nel Consiglio nazionale di Pax Christi a pag. 2 Monti Lattari L’impresa di un… Polacco dalla Badia a Punta Campanella a pag. 4 priMo piano Cava Appello per Cava enriCo paSSaro H o incontrato qualche giorno fa un vec- chio compagno di liceo. non ci vede- vamo da 40 anni. l’ultima volta ne avevamo 15. lui, di Roccapiemonte, fre- quentava il liceo scientifico di Cava. no, non è una storia strappalacrime o un incon- tro dovuto a Facebook, ma solo un prete- sto per riparlare di Cava. naturalmente ci siamo raccontati fatti delle nostre vite e dei nostri ricordi, ma lui mi ha anche detto: «a Cava vengo sempre volentieri, perché si sta bene, è bella, rilassante, civile, elegante, diversa dalle altre città, si vive bene». non c’è niente di meglio di un giudizio di un non cavese per misurare il grado di vivibilità del- la nostra città. Chiedere a un cittadino metel- liano più accanito un giudizio o un para- gone con i centri vicini sarebbe un eserci- zio inutile: ci risponderebbe certamente con l’orgoglio del cavese e con considerazioni assolutamente di parte. Cava non si toc- ca! Diciamo la verità, è da un po’ di tempo che qualche cavese più distaccato nutre invece dubbi sui meriti e le qualità attuali di questa città. ConTinua a pag. 2 Copia Gratuita Anno XXIII L uGLio 2013 MenSile www.panoramatirreno.it [email protected] Direzione-Redazione-amministrazione: Via luigi angeloni, 60 00149 - Roma Fatti aCCaduti - Senza ritorno” l’ultimo libro di Patrizia Reso sulla tragedia ferroviaria della galleria di Balvano nel 1944 in cui morirono almeno 35 cavesi - L’Istituto di Istruzione Superiore Matteo deLLa Corte di Cava de’ Tirreni ha festeggiato il cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione - - Mostra fotografica organizzata dalla sezione locale del CLub aLpino itaLiano in occasione dei 150 anni di attività - L’ultimo incontro con MarGherita haCk al liceo scientifico “Andrea Genoino” - Svolta la VI edizione del CavaCon CoMiCS & GaMeS, la fiera del fumetto e dell’animazione - Associazione Associazione Mani Amiche Mani Amiche 84013 Cava de' Tirreni (Sa) Corso giuseppe Mazzini, 124 Tel/Fax 089-444222 email: [email protected] email: [email protected] Codice Fiscale 9503192 065 5 c/c postale n. 18778845 Ci sono bambini che, una volta nella vita, vorrebbero poter rubare della marmellata. Ma sono nati in Paesi dove la terra non produce quasi nulla. Dove le “case” sono baracche. Dove si va a dormire a stomaco vuoto. Si lavora anziché andare a scuola e si muore per un banale morbillo. Eppure un destino diverso è possibile. Dipende anche da te. Con l’adozione a distanza di ActionAid International e 82 centesimi al giorno puoi trasformare la vita di un bambino e della sua comunità: dall’estrema povertà a un futuro di dignità e diritti. E - perché no - con della marmellata da rubare! “È IMPOSSIBILE CHE LA MARMELLATA L’ABBIA RUBATA IO!” Eyevine/ActionAid verde pubbLiCo Platani abbattuti Preoccupazione per le condizioni di uno dei simboli della città a pag. 3 CaveSe 1919 Torna il nome caro ai tifosi Gli Aquilotti si preparano al campionato di serie D CaLCio GiovaniLe Vince il Rapid Vienna ma largo a tanti campioni in erba nuoto Cavasports protagonista al trofeo di Riccione a pag. 6 Lo Sport

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Page 1: S a i M C & G p Frazioni di sud-est abbazia benedettina Allarme … · 2013. 7. 26. · T e-mail C Città Prov. D Firma A “È IMPOSSIBILE CHE LA MARMELLATA L’ABBIA RUBATA IO!”

gli abitanti delle frazioni di SS. Quaranta, Dupino,Rotolo, alessia e Marini denunciano pubblicamentedi sentirsi abbandonati a se stessi e di non riceverenessun tipo di assistenza dal Comune. piazzette sen-za manutenzione, contenitori per l’immonizia maleo-doranti, pensiline in condizioni pietose, strade disa-strose: i residenti ipotizzano serie forme di protesta.

a pag. 3

Denuncia dei residenti

Frazioni di sud-estAllarme degrado

Santi Quaranta, Dupino, Rotolo,Alessia e Marini, villaggiabbandonati a se stessi

la lunga storia del declino dell’ospedale di Cava de’Tirreni pare non avere mai termine. più volte salvatodai tagli della sanità è stato però drasticamente ridi-mensionato e ad oggi è difficile prevederne un recu-pero nei termini che tutti i cavesi si auspicherebbero.

Con una delibera dell’azienda ospedaliera S.giovanni di Dio e Ruggi d’aragona si è dato vita aduna convenzione che permetterà la continuazione del-le attività di pronto soccorso e farà superare i pro-blemi annessi alla carenza di personale sanitarioall’ospedale di Cava.

Ma da parte di alcune forze politiche si denuncia il

progressivo smantellamento della struttura. i giovaniComunisti hanno costituito il comitato “Curiamo l’ospe-dale”, con la speranza di sensibilizzare la popolazio-ne cavese, già indignata per ciò che sta accadendo.e’ partita anche una raccolta di firme rivolta al Ministrodella Salute lorenzin per scongiurare la chiusura. intantoil gruppo Cava 5 Stelle, sollecita un incontro per ladiscussione delle problematiche legate all’ospedalee propone l’istituzione di una “Casa della Maternità”che consenta di continuare a far nascere bambini nelterritorio cavese.

a pag. 3

Peggio di una soap opera: nessuno sa come finirà la vicenda del nosocomio caveseAgonia interminabile per l’ospedale Santa Maria dell’OlmoAllarme continuo e dichiarazioni tranquillizzanti accompagnano il lento declino. Per ora salvo

il pronto soccorso, mentre i giovani comunisti si mobilitano e Cava5stelle propone soluzioni alternative

abbazia benedettina

Don Leone Morinelli nuovo amministratore apostolico

Saluto a Giordano Rotaa pag. 2

MoviMento per La paCe

Antonio Armenante nel Consiglio nazionale

di Pax Christia pag. 2

Monti Lattari

L’impresa di un… Polacco dalla Badia

a Punta Campanella a pag. 4

priMo piano Cava

Appello per Cava

enriCo paSSaro

Ho incontrato qualche giorno fa un vec-chio compagno di liceo. non ci vede-vamo da 40 anni. l’ultima volta ne

avevamo 15. lui, di Roccapiemonte, fre-quentava il liceo scientifico di Cava. no,non è una storia strappalacrime o un incon-tro dovuto a Facebook, ma solo un prete-sto per riparlare di Cava. naturalmente cisiamo raccontati fatti delle nostre vite e deinostri ricordi, ma lui mi ha anche detto: «aCava vengo sempre volentieri, perché sista bene, è bella, rilassante, civile, elegante,diversa dalle altre città, si vive bene». nonc’è niente di meglio di un giudizio di un noncavese per misurare il grado di vivibilità del-la nostra città. Chiedere a un cittadino metel-liano più accanito un giudizio o un para-gone con i centri vicini sarebbe un eserci-zio inutile: ci risponderebbe certamente conl’orgoglio del cavese e con considerazioniassolutamente di parte. Cava non si toc-ca!

Diciamo la verità, è da un po’ di tempoche qualche cavese più distaccato nutreinvece dubbi sui meriti e le qualità attualidi questa città.

ConTinua a pag. 2

Copia GratuitaAnno XXIII

LuGLio 2013

MenSile

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Direzione-Redazione-amministrazione:

Via luigi angeloni, 60

00149 - Roma

FattiaCCaduti

- “Senza ritorno” l’ultimo libro di Patrizia Resosulla tragedia ferroviaria della galleria di Balvano

nel 1944 in cui morirono almeno 35 cavesi -L’Istituto di Istruzione Superiore Matteo deLLa Cortedi Cava de’ Tirreni ha festeggiato il cinquantesimo

anniversario dalla sua fondazione -

- Mostra fotografica organizzata dalla sezionelocale del CLub aLpino itaLiano in occasione dei 150anni di attività - L’ultimo incontro con MarGherita

haCk al liceo scientifico “Andrea Genoino” - Svoltala VI edizione del CavaCon CoMiCS & GaMeS, la fiera

del fumetto e dell’animazione -

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84013 Cava de' Tirreni (Sa)Corso giuseppe Mazzini, 124

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c/c postale n. 18778845

Ci sono bambini che, una volta nella vita, vorrebbero poter rubare della marmellata. Ma sono nati in Paesi dove la terra non produce quasi nulla. Dove le “case” sono baracche. Dove si va a dormire a stomaco vuoto. Si lavora anziché andare a scuola e si muore per un banale morbillo. Eppure un destino diverso è possibile. Dipende anche da te.Con l’adozione a distanza di ActionAid International e 82 centesimi al giorno puoi trasformare la vita di un bambino e della sua comunità: dall’estrema povertà a un futuro di dignità e diritti. E - perché no - con della marmellata da rubare!

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“È IMPOSSIBILE CHE LA MARMELLATAL’ABBIA RUBATA IO!”

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verde pubbLiCo

Platani abbattutiPreoccupazione per le condizioni di uno dei simboli della città

a pag. 3

CaveSe 1919Torna il nome caro ai tifosiGli Aquilotti si preparano al campionato di serie D

CaLCio GiovaniLeVince il Rapid Vienna ma largo a tanti campioni in erba

nuotoCavasports protagonista al trofeo di Riccione

a pag. 6

Lo Sport

Page 2: S a i M C & G p Frazioni di sud-est abbazia benedettina Allarme … · 2013. 7. 26. · T e-mail C Città Prov. D Firma A “È IMPOSSIBILE CHE LA MARMELLATA L’ABBIA RUBATA IO!”

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patrizia reSo

Ci conosciamo già da un po’,quando è possibile scambiamoquattro chiacchiere. Di tanto in tan-to gli chiedo “come vanno gli affa-ri?” e di rimando mi ringrazia datoche con lui si ferma tanta gente,molti gli stringono la mano, ma ingenere nessuno gli chiede nientedi personale.

Julien ha la residenza cavese dadiversi anni, parla bene l’italiano,ancora meglio il dialetto; s’interessadella vita sociale e politica cave-se, s’informa, elargisce consigli.

parlando appunto degli ultimiavvenimenti politici cavesi, mi sov-viene che recentemente sono sta-ti rinnovati i componenti dellaConsu l t a de i popo l i .personalmente entusiasta dell’ini-ziativa locale, gli chiedo la sua opi-nione.

Stranamente il sorriso che ingenere accompagna le sue paro-le scompare dal volto. Con sguar-

do serio inizia a espormi il suo pen-siero: «Consulta dei popoli? e’un’organizzazione seria se riescead influire sul reale. Forse quan-do è nata, sotto l’amministrazionegravagnuolo, aveva un senso, haavuto un senso».

ascolto le sue parole non sen-za mani festare meravig l ia.

Julien continua: «no, non ti mera-vigliare di quello che dico. la pri-ma Consulta ha raccolto la parte-cipazione di numerosi immigrati,che hanno aderito con la volontàdi contribuire alla crescita sia per-sonale che della società. il pen-siero era non solo integrazione peraccettazione e per accoglienza daparte di voi tutti, ma anche scam-bio di idee, di tradizioni, di culturacol vostro paese… Ci hanno cre-duto, ci abbiamo creduto! C’eral’interesse dell’amministrazione,un consigliere, armenante, chefaceva da ponte col sindaco…oggi esiste solo la Consulta, ma

interessi veri non ce ne sono».Cerco di ribattere: Ma se c’è sta-

to il rinnovo delle cariche vuol direche c’è l’interesse…

Julien mi interrompe: «no, è soloapparenza, ha un significato soloper raccogliere consensi elettora-li… non dimenticare che se il rin-novo c’è stato è per l’insistenzadell’associazione Rossetto e perla sensibilità di poche altre perso-ne, compresi alcuni impiegatatidel comune». allora perché non partecipi diret-tamente, così queste osservazio-ni le fai a chi di dovere?«Ma patrizia! Come posso parte-cipare e portare il mio sorriso quan-do la mia vita è questa? Quandonon ho una casa come desidero,ho un lavoro precario che non sem-pre mi permette di vivere… Comefaccio a dare consigli agli altriquando ho bisogno io di riceverli?per fare certe cose bisogna staresereni con la testa!»

pier vinCenzo roMa

Ci risiamo. Il sistema politico comuna-le continua a non funzionare. Dallaseconda amministrazione Fiorillo fino

a Galdi , passando per Messina eGravagnuolo, Cava continua ad assisterealla danza di assessori, consiglieri, consu-lenti. Il fallimento di un sistema - o di unmodo di interpretarlo - è evidente, anchese sono ancora in pochi a rendersene con-to. Non è questione di destra o di sinistra,ma di un insieme di regole e comportamentiche bloccano il sistema.... Procediamo conordine: il sindaco, oggi come ieri, essendostato eletto direttamente dal popolo, pen-sa di potersi comportare come un sovranoassoluto, sia pure fino al termine del man-dato elettorale. Di conseguenza, gli ruota-no intorno solo coloro i quali, in quel momen-to, non gli fanno ombra: dei satelliti. Siamo

più chiari: gli assessorati ed il sottoboscosono ripartiti tra vassalli, valvassori e val-vassini. Scomparsi i partiti, e qui casca l’asi-no, contano solo i “fedeli” ed i voti perso-nali di cui sono portatori esclusivi.

Questi portatori, però, quasi mai sono doci-li fino in fondo rispetto al sovrano. Dopoqualche settimana dalle elezioni, i consi-glieri rialzano le proprie teste: crisi di giun-ta vuol dire speranza di assessorato. Si ria-prono le danze, si rattoppa la coperta... tem-po qualche altro mese la stessa si rivelasempre più corta e, di conseguenza, nuo-vo ritorno alle danze...

Se questo è veramente quel che accade- e sfido il simpatico lettore a smentirmi -resta da porsi il fatidico “che fare?”. Precisoche miracoli, se non si interpretano le rego-le in modo diverso, non ne vedo all’oriz-zonte. Se il fenomeno non si sgonfia primaa livello nazionale, nemmeno un sindaco acinque stelle riuscirebbe a sfuggire al per-verso decadimento che abbiamo descritto.La soluzione, ancora una volta a destra, alcentro ed a sinistra, a nostro immodestoavviso, rimane sempre e soltanto una, rias-sumibile nel binomio umiltà e trasparenza.Umiltà vuol dire accettare di costituire ungruppo di individui di pari diritti e dignità, in

cui i ruoli di sindaco, assessore e “control-lore” non debbano costituire una gerarchia,ma un continuo “sedersi ad una tavola roton-da” in cui ciascuno dia conto agli altri delproprio operato e del rispetto dei program-mi e dei patti prestabiliti (ovvero prima dipresentarsi agli elettori). Trasparenza vuoldire fare i nomi prima del voto, da parte delcandidato sindaco - o meglio dal partito omovimento o coalizione che lo sostiene -degli individui che comporranno la squadradi governo, in tutti i suoi aspetti, in caso disuccesso. Significa che i membri di questasquadra, dal sindaco all’ultimo militante,accettano di sedersi periodicamente allatavola rotonda senza primedonne e senzapavoneggiarsi, per discutere il camminodell’amministrazione e sottoporlo a verificada parte della base di cui sono espressio-ni. Ovviamente, per favorire un percorsoagevole, alle sedie della “tavola” andreb-bero fatte sedere persone - espresse prio-ritariamente dalla base - con funzioni di garan-ti, impegnate per la durata dell’esperienzaa non nutrire ambizioni personali di tipo ammi-nistrativo. Per chi non ci sta - ci riferiamoagli eletti, ai consiglieri - la porta dovrebbeessere sempre aperta: libero di andare fuo-ri e, se sei coerente, ti dimetti e lasci il posto

ad un altro, senza trasformismi e giri a 360gradi. Già sento le obiezioni: la tavola roton-da è un’utopia irrealizzabile. Vi rispondo: èfalsa l’ipocrisia con la quale in questi annisi è impostata la politica locale, sono falsigli impegni e le promesse inconfessabili chehanno nutrito candidature prive della forzadelle idee.

E’ di plastica, purtroppo, gran parte delpercorso politico che non solo Cava, mal’intero Paese sta vivendo. Affidandoci a quel-li che “la nuova politica la sanno fare” sia-mo giunti di nuovo all’invocazione dell’uomodella Provvidenza: qua i sindaci padri-padroni, là (in Italia) il presidente tutto fareo il Grillo di turno. Siamo sicuri che ci con-venga?

La parola agli immigrati

Julien e la Consulta dei PopoliHa ancora un senso o serve solo a raccogliere consenso?

Politica di plastica, anche a Cava. Basta primedonne!

attuaLitàLuglio 2013

Si dice: «Cava non è più la stes-sa. il degrado, l’abbandono,la mancanza di prospettive

e di iniziative, la perdita di identità,la carenza di orgoglio, la rendonodiversa e peggiore di quella che èsempre stata fino a solo un decen-nio fa». non è difficile riscontrarecommenti di questo tipo. ascoltarequindi i giudizi che ho ascoltato ioda l m io ex compagno d iRoccapiemonte induce a qualcheriflessione positiva. allora a Cavanon c’è tutto il peggio che vedonoi più pessimisti; ancora si posso-no ascoltare valutazioni lusinghierecome le ascoltavamo 40 anni fa;ancora questa valle metelliana pre-senta i caratteri della diversità e diuna qualità che qualcuno di noi havisto perdute.

Forse è pura illusione, forse è unmalinconico tentativo di appigliar-si ad una speranza, ma vorrei chea Cava si tornasse a credere nel-le antiche caratteristiche di una cit-tadina civile che ha coltivato neisecoli i tratti positivi della sua iden-tità e della sua diversità. Ce un enor-me bisogno che siano proprio icavesi a crederci davvero, a cre-derci di nuovo, perché abbiano,abbiamo, la forza e il coraggio di

tornare a investire concretamen-te, e non solo a parole, sulle nostrepotenzialità. Vorremmo sentireparole di fiducia e di speranza dal-le bocche degli amministratori loca-li e delle opposizioni, ma anche deicommercianti, degli imprenditori,dei professionisti, delle associazioniculturali, dei gruppi di volontaria-to. Vorremmo rivedere tracce di pro-getti, di investimenti, di idee, di pro-poste culturali, di soluzioni di cre-scita, di arredo urbano, di promo-z ione , ecce te ra ecce te ra .

Se un non cavese che frequen-ta Cava da più di 40 anni ancorasostiene che questa città ha le pecu-liarità di una vivibilità non comu-ne, bisogna credergli ed è dove-roso cercare di risvegliare uno spi-rito d’iniziativa che temiamo di averperso per sempre. Su queste pagi-ne, che viaggiano ormai solo sulweb, vorremmo aprire un dibatti-to, una discussione su questi argo-menti. Fatelo, se ci credete, fac-ciamolo utilizzando gli strumenti del-la rete, dalle e-mail a Facebook,in tutti gli spazi dove sono presenti-panorama Tirreno e gli altri gior-nali cittadini. Mettiamo le nostre ideeal servizio della città.

enriCo paSSaro

un importante rico-noscimento per antonioarmenante (e di rifles-so per l’intero puntopace di pax Christi diCava de’ Tirreni, di cuiè coordinatore): dopoil Congresso, svoltosia Roma, è stato infattieletto nel Consiglionazionale di pax Christi, il movi-mento cattolico internazionale perla pace e la non violenza che haavuto tra i suoi presidenti nazio-nali un personaggio carismaticocome il Vescovo don Tonino Bello,di recente presentato dal settima-nale “Famiglia Cristiana” come unaprefigurazione di papa Francesco.

armenante (sempre stimolatodall’impegno umano e sociale,volendo personalmente vivere inpieno, come spesso ripete, “lalibertà del vino di Cana che diven-ta spumante”)è stato scelto soprat-tutto per l’attività ultraventennaleoperata nel campo dell’azione paci-fista, che lo ha visto operatore dipace e testimone diretto in zoneteatro di guerra, in azioni per il disar-mo, per la non violenza, per l’incon-tro tra i popoli, per il rispetto dei

diritti umani. la sceltaè stata determinataanche dall’impegno vivoed i nc i s i vooperato,insieme a tuttigli aderenti, dal PuntoPace di Cava de’ Tirreni,da lui fondato tre annifa. Tra le iniziative recen-ti, la manifestazione, in

sintonia con l’arcivescovado, con-tro le spese militari (15 luglio 2012)ed in particolare contro l’acquistodei cacciabombardieri F 35 (17miliardi!). Da ricordare anche l’ini-ziativa attualmente in corso, “lapace comincia da me - Incontri diformazione alla Pace, alla Giustiziaed alla Salvaguardia del Creato”,cominciata in marzo, della duratadi circa un anno, con iniziative iti-neranti, a cadenza quasi mensile.

Ricordiamo infine che egli è sta-to componente attivo, per 10 anni,della presidenza nazionale deglienti locali per la pace, dove ha rap-presentato la nostra città, insigni-ta di tale riconoscimento per le azio-ni nazionali ed internazionali da luipromosse, come ConsigliereComunale e assessore con dele-ga alla pace e ai diritti umani.

daLLa priMa paGina

Appello per CavaArmenante eletto nel Consiglio

Nazionale di Pax Christi Direttore responsabile enriCo paSSaro

Direttore editorialebiaGio anGriSaniCapo redattore

FranCo roManeLLiRedazione

a. MonGieLLo, p. reSo, p.v. roMa

Reg. Trib. Salerno n. 789 del 5.12.1990

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Cava de’ Tirreni (Sa)Questo numero è stato chiuso in redazione il 26 luglio 2013

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panoraMa Tirre no è testata fondatrice

L’istituto di Istruzione SuperioreMatteo Della Corte di Cava de’Tirreni ha festeggiato il cinquan-tennale dalla sua fondazione.L’Istituto scolastico nacque il 1° otto-bre 1962 come sezione staccatadell’ITC “Genovesi” di Salerno e lasua prima sede fu a Palazzo DellaCorte, lungo Corso Umberto I°.Vennero formate quattro classi(due prime e due seconde) sottola presidenza Santoro. Successivamente ebbe sede nelMonastero delle Clarisse e pres-so la sede del vecchio Municipio.Impulso alla scuola venne dato dalSindaco Eugenio Abbro. A segui-to dell’incremento della popolazionescolastica l’Istituto fu spostato inperiferia in un Istituto ottocentescofatto costruire dal vescovo mons.Silvestro Granito quale “Ritiro del-le pentite”. Nel 1967 si ebbe il tra-sferimento nell’attuale edificio, conil Preside Plazza e madrina AmaliaPaolillo Coppola, presenti tutti idocenti e cinquecento alunni. Nel1980 l’Istituto subì notevoli danni

per il terremoto. Nel 1984 ebbe lav is i ta del Pres idente del laRepubblica Sandro Pertini e fu sco-perta una lapide in memoria diSimonetta Lamberti. I presidi chesi sono succeduti fino ad oggi sonostati sedici, sino all’attuale SabatoPetrone. L’Istituto è nato qualetecnico commerciale e per geo-metri, quest’ultimo indirizzo fu poiseparato nell’anno scolastico1989/90. Nel 1981/82 fu costituitauna sezione staccata a S. Marzanosu l Sa rno pe r Geome t ra .L’Istituto è intitolato a Matteo DellaCorte, archeologo insigne e unodei maggiori epigrafisti di graffiti.Grande studioso degli scavi diPompei, nel 1933 presentò inte-ressanti rilevazioni sull’ImperatoreAugusto e sul dramma della suamorte. Attraverso graffiti sui muri scoprìche l’Imperatore non morì a Nolacome veniva fino ad allora credu-to ma a Somma Vesuviano. MatteoDella Corte fu in gioventù Segretariode l Bea to Ba r t o l o Longo .

I 50 anni dell’IstitutoMatteo Della Corte

L'anGoLo

deLL’ utopiaServono umiltà e trasparenza

per costituire un gruppo diindividui di pari diritti edignità, in cui sindaco,

assessori e “controllori” dianoconto agli altri del propriooperato e del rispetto dei

programmi e dei patti

Povero il bulloche picchia lo straniero!

Bianca Senatore su Facebook:poveretto quel bullo, più musco-li che cervello, che ha chiamato“straniero di merda” ed ha pic-chiato un ragazzo ucraino, figliodi nostri amici che vivono e lavo-rano da anni qui a Cava. unragazzo allegro simpatico, spor-tivo, che è cresciuto qui, che èuno di noi. poveretto, perché èuno che ha paura di chi è diver-so da lui solo per il fatto di esse-re nato in un altro paese.poveretto, perché non è capacedi guardare gli altri con gli occhidi un amico, ma sa solo ringhia-re contro chi non riconosce.poveretto, perché si illude di esse-re superiore, senza sapere che -per chi ragiona come lui - lui stes-so è “un terrone di merda”, “unitaliano di merda”. poveretto, per-ché con il suo comportamento sipreclude un pezzo di vita e nonsa che il mondo, intanto, cammi-na e lo lascia indietro. poveretto,perché la sua vita sarà povera emeschina, proprio come è lui

aSSoCiazione euGenio roSSetto onLuS

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Don Leoneamministratore

apostolicodella Badia

Don leone Morinelli è stato nomi-nato nuovo amministratore apo-stolico della Badia di Cava.Sostituisce l’abate giordano Rota,che ha amministrato l’abbaziadall’ottobre del 2010, in un perio-do particolarmente delicato e den-so di iniziative per le celebrazio-ni del millenario.Don leone, da sempre operosonell’abbazia di Cava, è stato perl ungh i ann i r esponsab i l edell’archivio storico e dellaBiblioteca e rettore del Collegio.all’abate Rota giunga il saluto eil ringraziamento del nostro gior-nale, uniti al piacere di averlo cono-sciuto e di averne apprezzato lequalità umane e morali. a Donleone i migliori auguri di buon lavo-ro nel nuovo impegnativo incari-co, che saprà senz’altro affron-tare con le sue indubbie capacità.

- - -

Olio e vino diqualità, Cavaha i requisiti

l’economia della nostra Cittàdeve ripartire dall’agricoltura diqualità. lo evidenzia la normati-va vigente:- “in relazione alla vocazione delterritorio il comune di Cava rica-de nella Dop “Colline Salernitane”(Reg. Ce n. 1065/97, riconosciu-to con DM 6 agosto 1998), perciò che riguarda la produzione diolio extravergine di oliva”.- per i vini il comune rientranel l ’ igT “Col l i d i Salerno”(D.M.22/11/1995 modificato D.M.9/04/1996): la zona di produzio-ne delle uve per l’ottenimento deimosti e dei vini atti ad essere desi-gnati con la indicazione geogra-fica tipica «Colli di Salerno» com-prende la parte collinare dell’inte-ro territorio amministrativo dellaprovincia di Salerno” (da “pianourbanistico Comunale di Cava de’Tirreni. Carta dell’uso agricolo edelle attività colturali in atto l.R.n.16/2004”)

FranCeSCo anGriSani

i Fatti in breve

Centro di Riabilitazione ambulatoriale e diurno per le patologie neuropsicomotorie

e del linguaggio in età evolutiva

CaVa De' TiRReni 84013 (Sa), Via Marghieri, 20 - loc. RotoloTel: 089/441.094 - Fax: 089/463.799 - e-mail: [email protected]

Il Centro dell'Associazione "La Nostra Famiglia" di Cava de' Tirreni operadal 1976 presso la "Villa Ricciardi" a Rotolo. Accoglie famiglie che richiedonoun aiuto specialistico per i loro bambini o ragazzi in difficoltà in età evolutiva(da 0 a 18 anni). Il Centro si occupa di prevenzione, diagnosi, cura,riabilitazione funzionale neuromotoria e neuropsichica dell’età evolutiva;dell’inserimento sociale e scolastico di bambini affetti da disabilità fisiche opsico-mentali. Particolare attenzione viene rivolta alle paralisi cerebraliinfantili, alle disabilità neuro- visive, ai ritardi intellettivi (con le diverseimplicazioni della comorbilità relativa agli aspetti motori, cognitivi, dellinguaggio e del comportamento). La struttura è aperta dal lunedì al venerdìdalle 8.00 alle 18.30; il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30.

conto corrente postalen.16940223

oppure bonifico bancario sul c/c iBan iT 28 n

0306951271000000765157intestati all’associazione

“la nostra Famiglia” indicando la causale:

aMiCo della RiCeRCa

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Platani abbattutiPreoccupazione in cittàCon ordinanza del 21 luglio il Comune

ha avviato l’abbattimento dei platani rite-nuti pericolosi per l’incolumità dei citta-dini, su varie strade del centro. il prov-vedimento riguarda alcuni alberi di vialegaribaldi, viale Francesco Crispi, piaz-za eugenio abbro e v ia Ca l i r i .preoccupazione è stata espressa damolti cittadini perché i platani rappre-sentano un pezzo di storia di Cava. inparticolare il movimento Cava5stelle haannunciato una mobilitazione per verifi-care l’effettiva necessità di questi abbat-timenti ed ha denunciato la trascuratez-za con cui negli anni i platani secolarisono stati tenuti in manutenzione.

Luglio 2013 3

il movimento “cava5stelle” ha concen-trato l’attenzione sulla raccolta differen-ziata dei rifiuti, rilevando che Cava de’ Tirreniha ottenuto nel tempo ottimi risultati. lacittà ha raggiunto percentuali che l’han-no collocata in posizioni primarie nelle clas-sifiche nazionali ma, ciò nonostante, i cit-tadini cavesi subiscono tariffe altissime perlo smaltimento rifiuti.

il movimento ha proposto alla commis-sione ambiente e Salute l’adozione anchea Cava, della “strategia rifiuti zero” per lagestione dei rifiuti, che si propone di dareun valore e un’utilità agli oggetti che han-no esaurito la fase del consumo. Questametodologia, già utilizzata in molti comu-ni italiani (oltre 130 per un totale abitantisuperiore a 3.481.000), ha riscontratorisultati straordinari sia in termini di “rici-clo” sia in termini di risparmio finanziarioper i cittadini stessi.

Tra i punti fondamentali della strategia,oltre alla separazione alla fonte, la rac-colta porta a porta, il compostaggio, il rici-claggio, sono previsti la riduzione dei rifiu-ti attraverso la diffusione del compostag-gio domestico, la sostituzione delle stovi-glie e bottiglie in plastica, l’utilizzo dell’acqua

del rubinetto (più sana e controllata di quel-la in bottiglia), l’acquisto alla spina di lat-te, bevande, detergenti, prodotti alimen-tari. elementi caratterizzanti sono anchela realizzazione di centri per la riparazio-ne, il riuso e la decostruzione degli edifi-ci, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infis-si, sanitari, elettrodomestici, vengono ripa-rati, riutilizzati e venduti; la realizzazionedi un impianto di recupero e selezione deirifiuti; recupero, riutilizzo, riparazione, rici-claggio, finalizzati alla riprogettazioneindustriale degli oggetti non riciclabili; lapromozione di buone pratiche di acqui-sto, produzione e consumo

e’ infine necessaria l’introduzione disistemi di tariffazione che facciano paga-re le utenze sulla base della produzioneeffettiva di rifiuti non riciclabili da racco-gliere.

i l 13 giugnoscorso il comita-t o “Cu r i amol’ospedale” hamanifestato inp i azza SanFrancesco conuno striscione diprotesta control’ipotesi di chiu-sura del nosoco-mio di Cava de’Tirreni a causadel decreto 49. lostriscione, reci-t an te “San t ’antonio aiutaci tu:salva l’ospedale”,è stato affissoall’ingresso del parcheggio. l’iniziativa èdei giovani Comunisti, che stanno por-tanto avanti questa lotta da quando è sta-ta annunciata la chiusura, con la speran-za di sensibilizzare con questo segno diprotesta la popolazione cavese, già indi-gnata per ciò che sta accadendo.

lo stesso movimento sta portando avan-

ti, inoltre, una raccolta firme per una let-tera indirizzata al Ministro della Salutelorenzin, mediante la quale si chiede cheil nosocomio cavese, considerando il gran-de bacino d’utenza, non chiuda, lascian-do in balia di se stessi i cittadini tutti esovraccaricando ulteriormente gli ospe-dali, tra l’altro già saturi, di nocera e Salerno.

Con deliberazione del direttore generaledella aSl si è preso atto della deliberadell’azienda ospedaliera S. giovanni diDio e Ruggi d’aragona di Salerno per lastipula di una convenzione per la coper-tura dei turni di guardia Medica presso ilpronto soccorso del p.o. di Cava de’Tirreni per 300 ore mensili e per il perio-do 1 luglio 2013 - 30 novembre 2013.

la convenzione permetterà la conti-nuazione delle attività di pronto soccorsocon più tranquillità e farà superare i pro-blemi annessi alla carenza di personalesanitario all’ospedale di Cava.

il gruppo Cava 5 Stelle, dopo una ulteriore ed attenta anali-si delle necessità socio-sanitarie della popolazione e delle dif-ficoltà amministrative degli enti preposti alla garanzia della tute-la della salute pubblica di Cava de’ Tirreni, ritiene di dovere inte-grare il progetto per la creazione di un “presidio-piattaformad’emergenza avanzata territoriale”, presentato al Comunenell’aprile scorso, con la proposta integrativa di istituzione diuna “Casa della Maternità”.

l’esigenza viene dalla riflessione che, con l’attuazione dellachiusura del presidio ospedaliero e la creazione di uno p.S.a.u.T.,le nascite nel territorio cavese verrebbero, praticamente, azze-rate. la proposta nasce dopo l’incontro con il “Collegio delleostetriche della povincia di Salerno”, nella persona della pre-

sidente Carmen Muccione.l’istituzione di una Casa della maternità significherebbe

l’attuazione di quei principi sanciti dall’organizzazione Mondialedella Sanità per la promozione del recupero della fisiologia deglieventi legati al parto e al puerperio.

la “Casa della Maternità” favorirebbe lo sviluppo della rela-zione nella “unità neonato-famiglia”, privilegiando la loro salu-te e il loro benessere, senza tecnicismi ed interventismi pre-confezionati e non sempre necessari, il tutto associato alla mas-sima sicurezza possibile.

il gruppo Cava 5 Stelle, già inserito a partire dal 7 maggio2013 nel tavolo, sollecita, in tempi brevi, un incontro per la discus-sione delle problematiche legate all’ospedale.

Proposte per la raccolta differenziata

Obiettivo “Rifiuti Zero”Ottenere vantaggi ambientali, produttivi e di risparmio

Convenzione tra l’Azienda OspedalieraS. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona el’Asl per Maria SS. Incoronata dell’Olmo

Cava5stelle: “Nati “C361” ancora possibile!”Il movimento propone l’istituzione di una “Casa della Maternità” sul territorio

Sono stato incaricato, dopo una riunio-ne avuta con alcuni miei concittadini, direndere noto le numerose problematicheche affliggono i residenti delle frazioni sud-orientali della valle metelliana.

Dopo molte comunicazioni protocolla-te al palazzo di Città, nelle quali veniva-no richiesti e a più riprese sollecitati inter-venti manutentivi nelle nostre frazioni, amalincuore ci vediamo costretti, così comefatto dagli abitanti di altre realtà frazionalicavesi, ad evidenziare il nostro malesse-re sugli organi di stampa.

ormai le frazioni di SS. Quaranta,Dupino, Rotolo, alessia e Marini, sonoabbandonate a loro stesse, come se nonfacessero più parte del territorio di Cavade’ Tirreni; eppure i cittadini che vi abita-no provvedono, puntualmente, al paga-mento delle tasse che l’amministrazionecomunale invia.

evidentemente siamo cittadini di seriea quando dobbiamo dare alle casse comu-nali, ma di serie B quando dobbiamo ave-re i servizi.

eppure non abbiamo mai richiestointerventi straordinari, essendoci limitatisempre a richiedere interventi di ordina-ria manutenzione.

Vi invitiamo, quindi, a farVi un giro inqueste nostre frazioni.

Troverete le piazzette, unico punto diaggregazione, senza alcuna manuten-zione, anche la più minuta, prive di cesti-ni per i rifiuti (al cui posto i residenti han-no provveduto a situare alla meglio bido-ni di plastica), la presenza di contenitoriper la raccolta dei rifiuti maleodoranti inquanto da tempo non lavati e disinfetta-ti, con erbacce dappertutto e pensiline incondizioni pietose. peggio ancora è lo sta-to in cui versano le strade, in particolarealla frazione SS. Quaranta e Via MatteoMonetti, che presentano vere e proprievoragini nelle sedi stradali, alcune delle

quali riparate in passato nel migliore deimodi dagli stessi residenti.

Questo è.l’attuale amministrazione comunale,

che si dichiara attenta alla vita delle fra-zioni, dovrebbe garantire un minimo dimanutenzione ordinaria senza che per que-sto i residenti debbano trovarsi costrettia mendicare interventi a dir poco dove-rosi e necessari mediante richieste for-mali, interrogazioni consiliari e denunce

sulla stampa.nello stesso tempo, siamo ben consa-

pevoli delle difficoltà economiche in cuiversa il paese e nello specifico il nostroComune, ma questo non può costituireun alibi per le inefficienze e le scelte scel-lerate dell’amministrazione comunale,attenta a curare sempre le stesse zone,in particolare il centro cittadino, senza maiporre la dovuta e giusta attenzione all’inte-ro territorio cavese.

Basterebbe poco, insomma, per esse-re più presenti e attenti in queste nostrerealtà, dove, purtroppo e a ragione, ilComune viene percepito come un patri-gno esoso, incurante e lontano.

Vi ringrazio per la collaborazione,nell’auspicio che l’amministrazione comu-nale accolga le nostre istanze senzacostringerci in futuro a mettere in atto altreforme di proteste.

CarMine adinoLFi

La denuncia degli abitanti dei villaggi di sud-est: “Siamo cittadini di serie A quando dobbiamoversare nelle casse comunali, ma di serie B quando dobbiamo ricevere servizi”

“Frazioni desolate, come se non facessero parte di Cava”Abbandono e degrado totale a Santi Quaranta, Dupino, Rotolo, Alessia e Marini

A fianco,un’immagine diDupino. Sotto, lafrana che ha investitola frazione di SantiQuaranta il 19settembre del 2011.L’autore dell’articoloCarmine Adinolfidenuncia che lefrazioni di SS.Quaranta, Dupino,Rotolo, Alessia eMarini, sonoabbandonate a lorostesse, come se nonfacessero più partedel territorio di Cavade’ Tirreni. Eppure,dice, i cittadini che viabitano paganopuntualmente le tasseimpostedall’Amministrazionecomunale

priMo piano

Presidio dei giovani comunisti per evitare la chiusura dell’ospedale

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4

alla soglia dei 50 anni, paolo polacco,appassionato di trekking, cavese, ha deci-so di osare tentando un’impresa immagi-nata in anni di camminate, con centinaia ecentinaia di chilometri di sentieri più o menoagevoli nelle gambe: attraversare l’interacatena dei Monti lattari, percorrendo il miti-co sentiero 300 Cai (ex 00), meglio cono-sciuto come “alta Via” dei Monti lattari. unaffare non di poco conto se si guardaall’intero percorso che inizia sui colli dellaBadia di Cava de’ Tirreni per concludersi apunta Campanella, estremità della penisolaSorrentina, con l’appendice fino alla loca-lità Termini, a Massa lubrense. in auto sono63 km attraverso l’autostrada a3 e la SS146 Sorrentina o 74 km passando per laSS 163 amalfitana. Ma se la tua strada sonoi sentieri, i saliscendi, i costoni di roccia astrapiombo sullo splendido e azzurro maredella “Divina” Costiera amalfitana, i chilo-metri diventano oltre 90. e dire che paolo,insieme con il suo amico Mario, quel per-corso lo aveva già attraversato in misuraleggermente ridotta, cioè scegliendo comepunto di accesso ai lattari località passiano,di Cava de’ Tirreni, nei pressi della foce deltorrente Contrapone (altra avventura da rac-contare). Stavolta, però, l’opera doveva esse-re completa. e sebbene consapevole di doveraffrontare una lunga traversata in solitaria,visto l’infortunio occorso al suo compagnodi trekking, ha deciso di partire ugualmen-te: «Ha vinto il desiderio di provare questaesperienza al compimento dei miei 50 anni– confessa paolo -, quel barlume di spre-giudicatezza che penso sia in ognuno dinoi. Ed io mi sono lasciato “vincere” senzafare resistenza».

Così, ore 5:20 di sabato 18 maggio 2013,paolo polacco inizia il suo cammino «conla speranza di farcela, ma soprattutto contanta ansia di non farcela, cosciente del fat-to che secondo la mia valutazione mi aspet-tavano circa 22 ore di cammino, le ultime5 delle quali da affrontare al buio, con lastanchezza e con difficoltà di orientamen-to; l’”Alta Via” dei Lattari infatti non è un’auto-strada, ma un sentiero che in diversi trattidiventa una traccia appena visibile, a vol-te scomparendo completamente per la cre-scita a dismisura della vegetazione».

Durante il lungo viaggio non sono man-cati incontri ed episodi che rimarranno persempre impressi nella mente di paolo. il“caso” vuole che in quel fine settimana laprima parte del percorso fosse attraversa-ta dalle migliaia di devoti alla Madonnadell’avvocata, in cammino verso l’omoni-mo Santuario (Maiori), per il tradizionale pel-

legrinaggio in occasione del lunedì dipentecoste.

Raggiunto il Valico di Chiunzi, è iniziatal’ascesa al Monte Cerreto (la seconda vet-ta dei lattari) per poi proseguire in quotafino alla base di Sant’angelo a Tre pizzi,attraversando i piani di Mègano e la partealta della Valle delle Ferriere. un camminodi 11 ore circa, a poco più della metà delpercorso, porta paolo a raggiungere la vet-ta più alta della catena montuosa. oltre SantaMaria a Castello, dopo tante ore trascorseimmerso nel silenzio assoluto della natura,finalmente nuovi incontri con esseri uma-ni, stranieri smarriti cartina alla mano, per-dutisi alla ricerca di Sant’agata - situata nel-la direzione opposta -, non aiutati dalla scar-sità di indicazioni presenti sul percorso. «Conil calar della luce, mi ritrovo a Torca (fraz.di Massalubrense) verso le 21,00, mi ripo-so, prendo fiato e coraggio perché inizial’avventura». e si verifica ciò che non ti aspet-ti: «Il fuoco! Il vento di libeccio infatti inco-raggia i piromani della macchia mediterra-nea costringendomi ad effettuare slalom perevitare i focolai. Dopo circa un’ora di lottacon la vegetazione di cardi giganteschi, final-mente eccomi alla spiaggia amena diRecommone».

Sull’alta Via, a questo punto, si incontrala terrazza di un ristorante presso il qualepaolo viene accolto con sorpresa – se nonaltro per l’ora insolita del transito (le 22 cir-ca) – e accetta un bicchiere d’acqua perrifocillarsi in vista dell’ultimo sforzo che locondurrà in 10 minuti a Marina del Cantone;poi nerano piazzetta, pronto per l’ultima sali-ta di San Costanzo. Dopo 35’, l’arrivo in vet-ta e la lunga discesa della pezzalonga conla mèta lì in fondo. «Mi godo il notturno diCapri e adesso sì che posso assaporare ilmio panino con prosciutto e melanzane, unsapore unico per un momento sublime.Peccato che la Torre Angioina e il faro fos-sero spenti, ma c’era il mio cuore a illumi-nare ciò che resta del pavimento del Tempiodi Minerva».

Sono le 00,35 della domenica. oltre 90chilometri percorsi in poco più di 19 ore,meno tempo sul previsto di 22 ore. una verae propria impresa, possibile, grazie alla pas-sione e alla forza psicologica, ma anche auna preparazione atletica affrontata con dedi-zione durante l’inverno, insieme all’insepa-rabile amico Mario, bloccato da un banaleinfortunio.

«La Natura non va attraversata con unritmo “fast”, neanche durante i lunghi trekking.

Per me è una condizione irrinunciabile. Perquesto è fondamentale mettere nelle gam-be lunghe passeggiate, aumentando gra-dualmente il numero di ore; finché dopo 5mesi acquisisci senza accorgertene un pas-so sostenuto, che per me è sempre slow eche non ti impedisce di osservare gli ambien-ti che attraversi, boschi, fiori, animali, pano-rami, sorgenti, e abbandonarti all’aspettopiù puramente romantico… e alla fotogra-fia, anche se è difficile racchiudere in unoscatto la straordinaria bellezza della nostraterra e i sentimenti che provi in quell’istan-te». infine paolo ha voluto esternare un pen-siero e una dedica ai suoi vecchi amici del-la montagna che lo hanno allevato lungo isentieri.

«Questa mia passione per il trekking alunga percorrenza è esplosa quando percaso ho incontrato, nella mitica capanna diOchalan sulla vetta del Monte Cerreto,quelli che successivamente sarebberodiventati i miei amici della montagna pereccellenza, gli amici di Angri e Scafati, concui ho condiviso i trekking di lunga duratae grazie ai quali ho avuto modo di impara-re tutta la sentieristica dei Monti Lattari. Partedel merito di questa mia impresa è sicura-mente loro».

il 24 maggio, presso la SalaTeatro Comunale, è stata inaugu-rata la mostra fotografica orga-nizzata dalla sezione locale del Cai(Club alpino italiano) in occasio-ne dei 150 anni di attività dell’asso-ciazione, costituita nel 1863 aTorino e finalizzata alla conoscenzae allo studio delle montagne, non-ché alla difesa delle stesse edell’ambiente naturale, per prati-care un alpinismo serio, corretto,consapevole in ogni aspetto in cuisi manifesta.

il Cai di Cava è molto più gio-vane, ha visto la sua nascita “solo”nel 1939 ad opera di un gruppopromotore, costituito da 51 giova-ni promettenti cavesi, che indivi-duarono nell’ingegnere Rodolfoautuori il primo presidente. lamostra origina proprio con imma-gini che esaltano questo periodoe questi personaggi, rievocandoun poco i tempi d’oro di una Cavaproiettata verso una crescita socia-l e , cu l t u ra l e , econom ica .Campeggia sui pannelli lo scatto

che immortala anche una delle pri-missime copie di “la Finestra”, ilnotiziario periodico dell’associa-zione che, dal 1946, esce rego-larmente per informare tutti i socidelle attività e delle iniziative chesono state intraprese o in via diorganizzazione. la copia storicaè attorniata dalle foto, opera delfotografo Salsano, esposte in occa-sione della i Mostra Fotografica nel1946, che fu allestita nel salonedell’Hotel Vittoria.

le foto della mostra si susse-guono con un crescendo tempo-rale. immortalano momenti di inten-sa attività escursionistica, maanche momenti di rilassanti pas-seggiate per sentieri montuosi, inambienti naturali incontaminati eche conservano intatti la loro bel-lezza, dal Sentiero degli Dei inCostiera alle pendici del MonteRosa o Monte Bianco.

gli autori di queste foto sono socidel” Cai” di Cava, non professio-nisti ma fotografi amatoriali: luciaavagliano, luigi Capuano, ugo

Diletto, Vincenzo Donnarumma,alfonso Ferrara, Marina imparato,Raffaele lambiase, giovanniMascolo, lucia palumbo, Silviopaolillo, luigi Ritrovato, aristideTedeschi, Serena Trezza, pasqualeVitale.

“Durante la serata inaugurale sisono registrate nuove adesioni daparte di bambini dai 2 ai 10 anni,che hanno ricevuto la tessera conil distintivo d’onore, così come ilsocio più anziano, Vittorio Violante.

numerose le attività prodotte nelcorso di questi lustri, tra cui le 19edizioni di itinerari d’ambiente,passeggiate escursionistiche travalli sentieri e pendii aperte a tut-ti, con la sapiente guida della sto-

rica cavese lucia avigliano, oppu-re le arrampicate per dilettanti e/oprofessionisti su pareti artificiali onaturali, a cui si accede per gra-di, o ancora le emozionanti escur-sioni di rafting.

la sezione attuale del Cai, pre-sieduta da Ferdinando Della Rocca,ha la sua sede presso la scuolaelementare Don Bosco e qui siorganizzano incontri, proiezionivideo e diapositive, per impararea conoscere e rispettare la mon-tagna. umiltà e amore sono gli ele-menti fondamentali per godere edapprezzare la montagna che, conle sue gole e i suoi sentieri, puòtrasformarsi anche in un volanoeconomico. Cava ne avrebbe tut-te le opportunità paesaggistiche eambientali con i suoi Crocella,Finestra, avvocata e tanti altri.escursionismo e trekking, orga-nizzati e guidati, rappresentanooggi elementi per la valorizzazio-ne del territorio e posti di lavoroper numerose comunità, che nehanno intuito le potenzialità.

19 nove ore in solitaria lungo l’intera catena montuosa

Dalla Badia a Punta Campanella attraverso i LattariPaolo Polacco, cavese, appassionato di trekking, ha percorso oltre 90 chilometri impervi e tortuosi

Il ricordo di M. Hack

al “Genoino”

la notizia della recente scom-parsa dell’astrofisica MargheritaHack ha riportato alla memoria ilricordo dell’incontro avvenuto nelmarzo scorso al liceo Scientifico“a genoino” di Cava de’ Tirreni,guidato dal Dirigente ScolasticoMaria olmina D’arienzo. l’inizia-tiva, coordinata dal prof. giuseppeBaldi, si è realizzata attraverso uncollegamento in video-conferen-za, a cui hanno assistito un grannumero di studenti e docenti nonsolo del liceo scientifico ma anchedelle altre scuole di Cava, che altermine della conferenza hannoposto numerose domande all’ospi-te. Margherita Hack ha affascinatoed emozionato i presenti nell’aulamagna raccontando con parolesemplici ma chiare l’originedell’universo. Ha parlato del ruo-lo della scienza e della necessitàdi cercare di conoscere l’univer-so e le leggi che regolano il nostrocorpo, come pure di liberarsi datante superstizioni legate agliextraterrestri, al credito dato aimaghi e all’astrologia.

amatissima soprattutto dai gio-vani e molto apprezzata in italiae all’estero, la Hack si è spenta il29 giugno scorso all’età di 91 anni.

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Fotoreporter

Oltre il limitedella velocità

della luce

La relatività speciale di A.Einstein stabilisce che le misuredi spazio, tempo e massa, varia-no in funzione della velocità delmoto, e solo rispetto al puntoimmobile di osservazione. Le con-clusioni dei suoi studi, quindi,riassumono, come peraltro abbia-mo affrontato in passato circa ilviaggio nel tempo, che, con l’incre-mento della velocità, la lunghez-za si contrae, il tempo si dilata ela massa aumenta, sino al rag-giungimento dell’insuperabile bar-riera fissata dalla velocità dellaluce, pari a 299.792 Km al secon-do. A quel punto, giunti alla soglialimite, la lunghezza o spaziosarebbe pari a zero, mentre tem-po e massa avrebbero valori pra-ticamente infiniti.

Paul Davis, nel suo trattato su“La macchina del Tempo”, accen-na alla possibilità di viaggiare nelpassato e sulla base degli studieinsteniani, deduce che, essen-do il futuro il lasso di tempo son-dabile entro i termini della velo-cità fotonica, il passato potrebberisiedere nel superamento di talebarriera, sino al raddoppio dellavelocità stessa. Se ne potrebbericavare lo stesso principio per lamassa, la quale, raggiunte ledimensioni pressoché infinite entroil limite della velocità della luce,sarebbe oggetto di annullamen-to all’eventuale raddoppio di talevalore. Infine la lunghezza, chealla velocità estrema di cui inargomento sarebbe pari a zero,potrebbe, raddoppiando tale valo-re, sconfinare in un ipotetico cam-po negativo o risultare decisa-mente infinita. Indubbiamentecose dell’altro mondo.

Mario r. zaMpeLLa

i Fatti in breve

CuLtura & aMbienteLuglio 2013

A destra, Paolo Polacco al termine dell’impresa insieme a moglie, figlia e fratello. A sinistra, panorama di Punta Campanella e la mappa del percorso

H

L’associazione metelliana dal 1939 per valorizzare ambienti incontaminatiImmagini delle montagne di Cava nelle foto del CAI

Escursionismo e trekking possibile volano di sviluppo economico e occupazione

Prevenire gli incendi dei boschi

a Tramonti, presso la sede del-la Comunità Montana Montilattari, il presidente Salvatoregrimaldi ed il Comandanteprovinciale Vice Questoreaggiunto, Maria gabriella Martino,hanno sottoscritto un protocollod’intesa per l’utilizzo dei sistemidi videosorveglianza per gli incen-di boschivi. la Comunità Montanadispone di un sistema di preven-zione dagli incendi boschivi con31 postazioni di videosorveglian-za posti in punti strategici per favo-rire la prevenzione e l’avvista-mento degli incendi.

Dal momento che la normati-va regionale circoscrive l’opera-tività del sistema tra il 15 giugnoed il 30 settembre di ciascunanno, in base al periodo di mas-sima pericolosità per emergenzaincendi boschivi, il protocolloamplia l’utilizzo della videosor-veglianza per il controllo dell’ordi-ne pubblico da parte degli orga-ni di polizia locale dei Comuni eper la salvaguardia dell’ambien-te da parte del Corpo Forestale.

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Luglio 2013 5

patrizia Reso ha scavato un altro po’ nella sto-ria del novecento di Cava de’ Tirreni. Dopo “lastoria ignorata” su partigani e deportati cave-

si, dopo “elvira Coda notari” pioniera del cinema vis-suta nella città metelliana, ha deciso di approfondi-re una pagina che andrebbe definita di storia, mache dalle pagine di storia qualcuno ha cercato diomettere. più di 600 persone uccise nel 1944 dalleesalazioni di monossido di carbonio in una galleriaferroviaria nei pressi di Balvano: il doppio dei mortiprovocati dal terremoto dell’aquila nel 2009 o dall’allu-vione di Salerno nel 1954. Se la vita umana ha unsignificato, il più grave incidente ferroviario della sto-ria italiana deve restare nella memoria collettiva persempre. eppure la maggior parte dei contempora-nei lo ignora ed anche all’epoca del disastro la noti-zia fu liquidata in poche battute.

la Reso ci mette tutto il suo cuore di pasionariaper contribuire a dare la giusta evidenza alle causeche portarono a quel dramma e, soprattutto, la dovu-ta dignità alle vittime di quella orrenda trappola ingalleria, frettolosamente liquidate dai resocontidell’epoca come contrabbandieri.

Rifà i conti patrizia e scopre che i cavesi che nonfecero ritorno furono almeno 35, ascolta testimonianze,tira fuori documenti, fa rete con le altre fonti edito-riali e su internet che hanno trattato l’argomento.

e ha ragione quando scrive che dal 1944 al 1993(poi ci sono stati finalmente alcuni studi e pubblica-zioni) “c’è stato un silenzio innaturale su questo disa-stro. Con pochi righi su un paio di quotidiani dell’epo-ca fu presto archiviato come un incidente dovuto alleprecarie circostanze di viaggio da rimuovere in fret-ta”. Rimuovere in fretta la vita e il ricordo di 600 per-sone che viaggiavano ammucchiate in vagoni mer-ci per andare nel potentino a cercare di rimediare unpo’ di vettovaglie a buon prezzo, in un’epoca di distru-zione e di fame collettiva… Ho chiesto a un caveseclasse ’28 se ricordasse qualcosa di quella disgra-zia. Certo, la ricorda, ma con scarsa partecipazionee interesse, al contrario di altri aneddoti cavesi chespesso racconta. eppure avrebbe potuto esserci anche

lui fra le vittime, visto che pochi giorni prima, cometanti altri giovani della sua età, aveva fatto lo stessoviaggio avventuroso.

patrizia Reso ha avuto ancora il merito di porreall’attenzione dei cavesi di oggi la storia spesso tri-ste e drammatica dei nostri nonni o padri, che nonsi ha più voglia di raccontare. attraverso queste pagi-ne rimarrà traccia di quella storia. Vorrei dire a patriziache non è un lavoro vano. nella nota introduttivamanifesta sfiducia nella possibilità che i suoi contri-buti di ricerca e approfondimento riescano a coin-volgere la cittadinanza. non è vero. noi siamo la

nostra storia e anche Cava e i cavesi sono il fruttodella piccola storia metelliana. Tutto quanto vienescritto e conservato, documenti d’archivio, libri e per-sino il nostro giornale, restano impressi nella pietrae prima o poi trasferiti nelle nostre menti e nelle nostreanime. Tutto il resto, lo porta via il vento.

enriCo paSSaropatrizia ResoSenza ritorno

baLvano ’ 44. Le vittiMe deL treno deLLa Speranzaedizioni Terra del Sole 2013pagine 85 • euro 12,00

In un libro di Patrizia Reso il ricordo di un’immane tragedia

Un treno di speranza che non fece ritornoCosì morirono più di 600 persone, di cui almeno 35 cavesi nella galleria di Balvano

Sopra, l’autrice del libro “Senza ritorno” sulla tragica vicendain cui persero la vita più di 600 passeggeri nel 1944, nellagalleria di Balvano. A fianco, la copertina

antonio donadioFranca Rame ha da poco termi-nato il lungo monologo “Sesso?grazie, tanto per gradire”. Vestagliarossa, visibilmente stanca, macome sempre disponibile e cordialein questo camerino del risorto“Verdi” non ancora del tutto ulti-mato.- un po’ freddino... anche il pub-blico, ma solo nell’approccio. laprima è pur sempre la prima. il pub-blico bisogna guadagnarselo. Hofatto un po’ di fatica per il tipo diargomento, uno spettacolo diffici-le. poi, le battute politiche suBerlusconi, Ferrara...Il copione era stato aggiornatoda suo marito, Dario Fo, appe-na qualche ora prima, in sinto-nia con una situazione politicain continuo fermento.- parlare dell’aborto, come stase-ra, mi pesa, ma bisogna farlo: iro-nizzare, far pensare, far riflettere,specie i più giovani, ma non sololoro. educare i figli fa bene ancheagli adulti. e’ auspicabile un cam-biamento della società a cui le don-ne sono chiamate. le donne, chesia chiaro, non sono magnifiche:abbiamo dei difetti tremendi. Dicosempre che la peggiore nemica del-le donne è la donna! Dobbiamo

migliorare noi stesse.Franca Rame, esempio di don-na che ha coraggiosamente por-tato avanti battaglie civili e socia-li che l’hanno vista anche col-pita personalmente: nel 1973 fusequestrata e selvaggiamenteviolentata da un commandofascista.- Fu una punizione politica. E poi il coraggio di raccontaretu t to in te lev is ione : ne l“Fan tas t i co” condot toque l l ’ anno da Adr ianoCelentano.- Ho ancora i segni delle brucia-ture di sigarette sulla pelle. Soffriitanto e da sola: non l’avevo rac-contato a nessuno, neppure aDario. il “pezzo” recitato in Tv: fucome andare da uno psicanalistadavanti a milioni di spettatori.Celentano fu coraggioso, la Rainon voleva. Fu giusto farlo. Benchénon l’avessi detto, si capì chequella storia era la mia storia. Daallora, non l’ho più recitato: sareb-be s ta to so l tanto vo lgare.Una lezione di autentico dolo-re, oggi per una televisione checontrabbanda per vero fatti e per-sonaggi inventati, come i recen-ti casi di “Stranamore” e‘“Forum” dimostrano.

- per il successo e lo spettacolo,alcuni sono pronti a sacrificare lamamma, la figlia, la verginità. Tuttol’onore. Basta vedere emilio Fede!E’ innegabile che l’impegnosociale, culturale e politico di Foe company è stato, e resta anco-ra oggi, un punto di riferimentoper molti.- il lavoro fatto e quello ancora dafare è tanto. Se le cose, un po’sono cambiate, forse, parte dimerito l’abbiamo anche noi, ma nonpiù di un operaio che fa la sua lot-ta in fabbrica. Quello che più ci fapiacere è il rispetto che abbiamoda parte della gente per la nostracoerenza. la coerenza paga. Maici siamo venduti in un’italia in cui,lo sappiamo, i venduti abbonda-no.Segno di questa coerenza:l’ostracismo dalla RAI duratoben 16 ann i , da que l l a“Canzonissima del 62”, in cuiDario Fo e Franca Rame, permotivi politici, furono costrettia lasciare la conduzione di quel-lo che era allora lo spettacolopiù seguito dell’anno.- la nostra “Canzonissima” è prei-storia. la nostra satira era dabambini dell’asilo, leggera, a con-fronto di quanto avviene oggi.

allora fu un fatto grave la censu-ra come sofferta e dolorosa lanostra decisione di andarcene.Fatti così clamorosi, che io ricor-do, in Rai non ci sono più stati. Sicerca sempre di mediare, invececerte prese di posizione concretepenso che servano anche allagente per far riflettere. oggi, paoloRossi e Chiambretti sono tremendi,ma non è facile fare satira: laMoratti ha detto, se ricordo bene,che la Rai deve essere, “comple-mentare” alla Fininvest... giudicatevoi!II teatro di Dario Fo e FrancaRame, teatro di sinistra, ha sapu-to, forse, anche essere profeti-co nel le ant iche cr i t icheall’Unione Sovietica e al P.C. ita-liano.

- profetici noi? Si sapeva molto dipiù della Russia di quanto si faces-se credere. anche il pci sapeva.noi, ad esempio, eravamo cen-surati in Russia. anche se 1’ideo-logia è giusta, gli uomini. poi... Bastipensare a Craxi che ha distruttoun partito storico come il psi. ii pdssapeva della corruzione, delle tan-genti? io penso di sì. Sapevano ehanno taciuto. e oggi si raccogliequello che è stato seminato. e’ trop-pa l’angoscia del pds di andare alpotere e ha perduto per strada unsacco di cose importanti, che era-no quelle ragioni per cui era natoil partito Comunista italiano. e’ que-sto un momento molto difficile.Torneranno i fascisti, vecchi o rin-novati? io non credo, ma...Panorama Tirreno, gennaio 1995

CuLtura & SoCietà

Consigli e ricettecontro il diabete mellito

arMando FerraioLi

il diabete mellito ditipo 2 è una malat-tia metabolica di

origine geneticache si può manife-stare o meno aseconda dello stiledi vita individuale,e questo fornisceanche una grandeoppo r t un i t à d icurarlo con suc-cesso. il fonda-mento della terapiapiù efficace è ilcambiamento delleabitudini alimenta-ri, accompagnato da un sufficiente esercizio fisico.

Scopo di questo libro è di dare risposta alle doman-de più frequenti, molti consigli e numerose ricettesemplici e veloci che aiuteranno a tenere sotto con-trollo il diabete di tipo 2 nella quotidianità.

il libro parte dalla spiegazione dei processi fisio-logici connessi con l’alimentazione, in modo da potercreare da soli il programma alimentare e controlla-re i livelli di glicemia in modo attivo. Tutte le ricetteproposte sono perfette per cucinare tutti i giorni esono pronte in un massimo di 30 minuti. per pas-sare alla nuova alimentazione è fondamentaledisporre di un programma settimanale dettagliatoed allo scopo le autrici del libro presentano oltre 90ricette per tutti i gusti per mangiare ogni giorno inmaniera equilibrata descrivendo con molta chiarezzae con ottime illustrazioni le dosi delle ricette, la pre-parazione della ricetta, i consigli pratici e le varian-ti che si possono apportare dando anche i valorinutrizionali per ciascuna porzione.

Tutte le ricette proposte sono facili ed alcune sonoforse un po’ esotiche perché la ricchezza arricchi-sce la quotidianità. Vengono date idee per la cola-zione, per spuntini, drink, insalate, zuppe ma ancheper i pasti principali, tratti dalla cucina vegetarianaoppure a base di carne e pesce e per chiudere,squisiti dessert. Queste pietanze faranno riscopri-re il gusto e il piacere di mangiare. non sono adat-te solo ai diabetici, bensì a tutti coloro che deside-rano alimentarsi in maniera sana senza eccederecon le calorie e senza investire troppo tempo nellapreparazione.

nel libro tutti i concetti di base vengono spiegatied illustrati in maniera comprensibile e vengono datitantissimi consigli pratici ovvero risposte alle doman-de veramente importanti sull’alimentazione per chiè affetto da diabete mellito di tipo 2.

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SCaFFaLe

Ricordo di Franca RameCome omaggio alla grandeattrice scomparsa il 29maggio scorso,pubblichiamo l’intervistaesclusiva realizzata daAntonio Donadio perPanorama Tirreno nel 1995

Carissimo Direttore Enrico,m’informi che su “PanoramaTirreno” vuoi ripubblicare la miaintervista a Franca Rame (TeatroVerdi - 1995) e mi chiedi di direqualcosa su questa dolorosa scom-parsa. Nessun epicedio, sarebbefuori luogo. Aggiungo solo una cosache non scrissi allora, 18 anni fa.Quando terminò l’intervista - chia-mandomi “ragazzo” volle che ledessi del tu, - la signora Rame michiese di accompagnarla al fu“Hotel Jolly”, che distava meno dicento metri dal teatro. E fu cosìche, nascondendo a fatica un cer-to stupore, lasciammo il “Verdi”:lei al mio braccio che indossavaancora la sua vestaglia rossa.Ecco mi piace ricordala così: chescompare in una nuvola rossa.Colore che ha caratterizzato tuttala sua vita di donna e di attrice:colore della passione, del sacrifi-cio, del dolore, dell’amore al di làdi dogmi e settarismi. Grazie,Franca. (A.D.)

Cavacon Summer Edition 2013Fiera del fumetto fantasy

Si è svolta la Vi edizione del Cavacon Comics & games. la fiera del fumet-to e dell’animazione quest’anno ha sposato il fantasy con ospiti del calibro dilicia Troisi, campionessa di vendite, e paolo Barbieri, illustratore e autore delmanifesto ufficiale del Cavacon.

l’evento ha coinvolto quattro diverse strutture cittadine: la mediateca Marteche ha ospitato gli autori, gli incontri con il pubblico e le proiezioni di anime giap-ponesi; la sala teatro comunale, contenitore di associazioni; il Complesso parisi,adibito agli stand e al games; i giardini di San giovanni, con le esibizioni musi-cali.

Tanti gli ospiti noti agli amanti del genere.

Nella chiesa di San Nicola a PregiatoRestauro del polittico rinascimentale

In una chiesa affollata di fedeli e alla presenza di numerose autorità, si è tenu-ta la cerimonia di inizio dei lavori di restauro dell’antico Polittico di età rinasci-mentale della chiesa di San Nicola, alla frazione Pregiato di Cava de’ Tirreni. IlPolittico, opera databile al 1567 circa, è attribuita a Nicola Vitale, pittore, inta-gliatore, indoratore di Nocera dei Pagani, attivo nel salernitano nella secondametà del XVI secolo. I lavori di restauro, affidati alle mani esperte di Cristina DeVita, dureranno almeno un anno. Tra le autorità presenti all’evento, l’arcive-scovo della Diocesi Cava-Amalfi, monsignor Orazio Soricelli, l’abate dell’AbbaziaBenedettina cavese, dom Giordano Rota, e il consigliere regionale GiovanniBaldi.

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Page 6: S a i M C & G p Frazioni di sud-est abbazia benedettina Allarme … · 2013. 7. 26. · T e-mail C Città Prov. D Firma A “È IMPOSSIBILE CHE LA MARMELLATA L’ABBIA RUBATA IO!”

il Rapid Vienna ha vinto il Trofeo“D’amico” della XXiV edizione del Torneointernazionale di Calcio giovanile “Cittàdi Cava de’ Tirreni”. nella finalissima, arbi-trata da pasquale Cangiano di napoli (Canlega pro), la squadra austriaca ha bat-tuto una pimpante nocerina grazie ad unarete firmata al 16’ dall’attaccante Szanto.più volte decisivo il portiere Ratkai, cheha anche parato al 9’ s.t. un calcio di rigo-re tirato da Minicone. negli ultimi minuti,poi, il Rapid ha ripreso in mano le redinidel match, colpendo due pali e riuscen-do a vincere il prestigioso torneo. la squa-dra austriaca si è aggiudicata anche laMedaglia d’argento del presidente dellaRepubblica.

Sugli scudi in particolare ahmed ildiz(classe 1996), premiato come migliormarcatore della categoria (4 reti), masoprattutto il portiere ungherese ZsoltRatkai (classe 1997), al quale è stata asse-gnata la Coppa Tremil come miglior cal-ciatore dell’intero Torneo. il Trofeo “ginoavella” è stato vinto dalla Juve Stabia alle-nata da Domenico panico, che, dopo avereliminato in semifinale il superfavoritonapoli, ha battuto 1-0 nella gara decisi-va la paganese di mister giuseppe Fusaro.alle “vespe” sono andati anche la Medagliadi bronzo del presidente del Senato ed ilTrofeo “gino avella”, consegnato daRosanna avella, moglie del giornalistacavese autentico “deus ex machina” peranni della manifestazione. Tra i premiatianche giuseppe liguori (classe 1998) del-

la paganese come miglior marcatore (3reti) della categoria.

la finale della categoria esordienti -Trofeo “pasqualino lodato” è stata vintadai Red lions di Cava de’ Tirreni (6-4 dopoi calci di rigore) (1-1 il risultato dei tempiregolamentari) che si sono aggiudicatianche la Medaglia d’argento del presidentedella Camera dei Deputati. nei pulcini -

Trofeo “Marco luciano” successo deinapoletani della Damiano promotion, chehanno battuto con un netto 3-0 la newMary Rosy. Tra i primi Calci, invece,trionfo dello Sporting Caivano ’94, che inuna combattuta finale ha superato 2-1l’a.S.D. Millenium.

il Trofeo “Catello Mari” è stato conse-gnato ai vincitori da angelo Mari, fratellodell’indimenticabile calciatore dellaCavese. l’a.S.D. Millenium si è comun-que “rifatta” nei piccoli amici - Trofeo“power Tech”, vinto dopo aver regolatocon un punteggio tennistico (6-2) il Sannicola.

numerosi i premi consegnati nel corsodella cerimonia di chiusura, seguita da unfolto pubblico. erano presenti il consigliere

regionale giovanni Baldi, il vicesindacodi Vietri sul Mare, Marcello Civale, gli asses-sori cavesi giovanni Del Vecchio (vice-sindaco) e Carmine Salsano ed il consi-gliere comunale, già primo cittadino metel-liano, luigi gravagnuolo.

il Trofeo “Scommettiamo che…”, èandato alla “giovane promessa” partico-larmente distintasi nel corso della ker-messe, Domenico lamberti, portiere diappena 8 anni della Scuola Calcio piccoloStadio Red lions (categoria primi Calci),che ha destato apprezzamenti unanimidella giuria.

il “Trofeo Vincenzo pellegrino”, riser-vato al “calciatore più comunicativo” e mes-so in palio dall’associazione giornalistiCava-Costa d’amalfi “lucio Barone”, è sta-

to assegnato al piccolo antonio Baronedegli aquilotti Cavesi (categoria pulcini).il riconoscimento è stato consegnato dalpast president dell’assostampa “lucioBarone”, antonio Di giovanni, che ha ancheannunciato una “menzione speciale” perVincenzo Senatore, sempre degli aquilottiCavesi.

assegnate pure le Coppe Fair play, chesono andate al Sorrento tra gli allievi(Coppa Conad), all’arci pianazze - laSpezia nei giovanissimi (Coppa “Città diCava de’ Tirreni”), alla Scuola CalcioSanta lucia nella categoria esordienti(Coppa “Comm. Federico De Filippis”) edalla Scuola Calcio alfonso Di giorgio neipulcini (Coppa grafica Metelliana).

i numeri di questa edizione: 84 forma-zioni in gara in rappresentanza di italia,austria e Slovenia, oltre 1500 atleti e tec-nici coinvolti, 42 partite al giorno (nellafase eliminatoria), diretta televisiva deimomenti clou sulle frequenze di SantuarioTv Cava, l’ingresso di Vietri sul Mare trale sedi del Torneo accanto a Cava de’ Tirrenie nocera Superiore, le apprezzate visitedi una delegazione delle squadreall’abbazia della SS. Trinità ed al palazzodi Città metelliano. Dati e numeri che cer-tificano il grande successo di una nuovaentusiasmante edizione del “Città di Cavade’ Tirreni”. Ma giovanni Bisogno,presidente del Comitato promotore, è giàal lavoro per preparare la venticinquesi-ma edizione della manifestazione.

FranCeSCo roManeLLi

Luglio 2013

Sport

periodico di attualitàcostume & …

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FranCeSCo roManeLLi

incominciano a sudare i giocatori del-la Cavese sul campo “Desiderio”dipregiato. Qui si sono svolti i test. Dal 29luglio tutti a Morcone per completare lapreparazione. i tifosi biancobleu si aspet-tano un campionato ricco di soddisfazio-ni.

numerosi aficionandos hanno, infatti,

affollato i giardini del Social Tennis Club,presieduto dall’avv. Francesco accarino,per assistere alla conferenza stampa dipresentazione della “nuova” Cavese.

prima novità annunciata dal direttoregenerale Sergio Russo: nel prossimocampionato il team cavese cambierànome: non più pro Cavese ma usd Cavese1919.

Dopo i rituali saluti del presidenteManna, ha “esordito” il neoallenatoreMassimo agovino davanti all’onda dei tifo-si biancobleu. la scorsa stagione ha alle-nato il potenza. nato a Sant’anastasianel 1967, agovino ha iniziato la sua car-riera di tecnico nel 2000, maturandonumerose esperienze alla guida diSangiuseppese, Sorrento, Cavese (è sta-

to secondo del mister Vittorio Belotti),Terzigno, Savoia, agnonese, atleticoTrivento. Zemaniano convinto, era statoaccostato nelle scorse settimane anchealla panchina del gladiator di SommaVesuviana. Ma poi ha scelto la Cavese.non pensava di trovarsi davanti ad unamoltitudine di tifosi così numerosa. Ha ricor-dato anche la precedente esperienza nel-

la città metelliana con Belotti. Si è augu-rato di fare bene e questo se lo augura-no anche i tifosi della Cavese.

il direttore sportivo Casapulla ha annun-ciato anche la conferma di Manzi, lordi,De Rosa e Rinaldi e l’acquisizione a tito-lo definitivo del baby Sasà Russo. laCavese, come ha asserito il diesseCasapulla, non valorizzerà giovani di altresquadre, ma piuttosto baderà al suo “orti-cello”.

Hanno salutato i numerosi presentianche i calciatori Claudio De Rosa e CiroManzi, che non hanno mai pensato di cam-biare aria.

primi colpi di mercato: loffredo, por-tiere classe 95, ex napoli e Juve Stabia;il centrocampista Raffone, classe 94, dalSorrento; l’esterno di destra Cirillo, clas-se 93, dal Vico equense; l’attaccante ester-no pisani, 95, dal Catania.

Torna l’interesse dei tifosi che ora chiedono rinforzi

Largo alla Usd Cavese 1919Primi allenamente e test a Pregiato, poi tutti in ritiro a Morcone Mister Massimo Agovino di nuovo a Cava per guidare la riscossa

Dal 31 maggio al 2 giugno si è svolto a Riccione il 17° tro-feo internazionale di nuoto “italo nicoletti” e la Cavasports hapartecipato per la terza volta conquistando il primo posto inclassifica come società, nella categoria di esordienti a e B piùrecord, medaglie e posizioni ambite.

Tra tutti gli atleti partecipanti si sono fatti notare FrancescaSenatore, anno 2003, vincendo il 50 e 100 stile e il 100 farfal-la, al di sotto del record di manifestazione; Roberto acampora,anno 2002, primo sul 100 stile e 100 dorso con due record dimanifestazione; ludovica Monetta, anno 2001, che porta acasa un terzo posto sui 50 stile, sui 100 stile e un quarto posto

sui 100 rana; Martina guglielmelli, anno 2001, prima sul 200misti e seconda sul 100 farfalla; Chiara pellegrino, anno 2002,terza sul 100 rana.

l’allenatore Diego De Sio con il Capo istruttore paoloSenatore sono soddisfatti del risultato e dicono «Meglio di cosìnon poteva andare, siamo arrivati primi avanti a società comeil team lombardia e la larus. Si vede che alleviamo campionianche noi».

gli altri ragazzi del gruppo si sono classificati tutti nella pri-ma meta come, Carucci ivan, nunziante Federico, Salsanoandrea, Carino gabriele, pagliara Suemy, pagliara Carmine.

Trofeo internazionale di nuoto a RiccioneLa Cavasports protagonista al trofeo “Italo Nicoletti”

l’elenco dei convocati al momento èil seguente:

Portieri: Vincenzo De luca ‘94,giuseppe D’amico ‘96 e loffredo ‘95;

Difensori: asciuti ‘95, Manzi, pisapia‘95, Manna, lamberti ‘95, Cirillo ‘93,Mazzei, Renna ‘93, Romano ’95;

Centrocampisti: Rinaldi, De gregorio‘95, avagliano ‘96, lordi, De Caro ‘94,Raffone ‘95;

Attaccanti: De Rosa, Russo ‘94, pisani‘95, Desiderio ‘95.

altri arrivi sono previsti nelle prossimesettimane.

I convocati

Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”, grande festa di sport e successo organizzativo

Rapid Vienna su tutte, ma premi e segnalazioni per molti campioni in erbaIn gara 84 formazioni di Italia, Austria e Slovenia, oltre 1500 atleti e tecnici coinvolti, 42 partite al giorno nella fase eliminatoria

A sinistra, spalti gremiti in occasione di unincontro casalingo degli Aquilotti di qualcheanno fa. Speriamo di rivedere immagini diquesto tipo per il ritorno della Cavese 1919.Sopra, il nuovo allenatore Massimo Agovino