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24 Periodico della FIAB Amici della Bicicletta per una città possibile di Verona - Onlus Anno XXIII - N. 4 100 RUOTALIBERA numero 100- rivista bimestrale - luglio/agosto 2007 (anno XXIII n.4) - Poste Italiane S.p.A - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 2, DCB VR ruotalibera 100.qxd:ruotalibera 100.qxd 7-08-2007 14:20 Pagina 1

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Periodico della FIABAmici della Bicicletta per una città possibile

di Verona - Onlus

Anno XXIII -N.4

100

RUOTALIBERA numero 100 - rivista bimestrale - luglio/agosto 2007 (anno XXIII n.4) - Poste Italiane S.p.A - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 2, DCB VR

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Qual è il bilancio conclusivo, pernoi ciclisti urbani, dei cinque annidel governo di centrosinistra? Una valutazione è possibile conriferimento alle indagini sullamobilità svolte dal comune nel1997 e nel 2004 (non ce ne sonoaltre): la percentuale dei movi-menti quotidiani fatti in biciclet-ta è passata, secondo queste in-dagini, dal 2,5% del 1997 al7,3% del 2004. Questo aumento è evidentemen-te un risultato positivo. Certo non del tutto ascrivibile al-la giunta Zanotto, anche se è lar-gamente condivisa la convinzio-ne che la crescita dei ciclisti abbiaavuto un’accelerazione in coinci-denza con la sua elezione (2002). Un bilancio soddisfacente? Solo in parte. Pensiamo che si sarebbe potutofare molto di più. Certo la crescita del numero di ci-clisti è oggettiva e le nuove cicla-bili (alcune ottime, altre davveropessime) sono lì a dimostrare cheper la bicicletta sono state inve-stite da Zanotto molte più risorsedi quanto non sia accaduto intutte le precedenti legislature. Ma che dire della incomprensibi-le indisponibilità al confronto,della mancata realizzazione dellamiriade di provvedimenti viabili-stici a costo zero che abbiamocontinuamente richiesto, dell’as-senza di una strategia di contra-sto del furto e di promozionedella sicurezza, della comunica-zione praticamente assente o ad-dirittura controproducente, dellastupefacente mancata attenzionealle esigenze dei ciclisti puntual-mente verificata dopo ogni inter-vento di manutenzione straordi-naria sulla rete viaria? Ecco, la nostra convinzione è chein questi cinque anni, soprattut-to, si sia inspiegabilmente spreca-ta un’occasione preziosa.

Il cambio della guardia a Palazzo Barbieri ci impone di ricominciare daccapo a tentare di costruire forme di dialogo e di

confronto con la nuova giunta. Superando la preoccupazione ele perplessità causate da alcune dichiarazioni fatte dai nuovi

amministratori prima e dopo le elezioni. Al sindaco Tosi ci proponiamo di dire quali sono le nostre con-

vinzioni e di porre, con spirito costruttivo, delle domande. I dati disponibili più recenti (2004) dicono che a Verona il 20,6% dei movimen-ti quotidiani si svolge a piedi, il 7,3% in bicicletta, il 5,6% con i mezzi pubblici,

il 9,8% con moto e scooter, il 55,4% in automobile e l’1,3% con altro. Saranno proprio questi dati (che ci auguriamo possano essere aggiornati

più volte nel corso della legislatura), a costituire la base alla quale fare riferi-mento per giudicare le intenzioni e, in futuro, l’efficacia, dei provvedimenti che

la nuova giunta avrà adottato. Come ci si propone di modificarli? A vantaggio di quale mezzo di trasporto su-

gli altri? In buona sostanza, con quali dati il sindaco Tosi intende presentarsi agli elettori alle elezioni del 2012?

Considerati i problemi di traffico e di inquinamento che ci affliggono, conside-rato che Verona è, dopo Palermo, la città italiana nella quale maggiore è il ricor-

so agli automezzi privati, considerato quanto sta accadendo in tutti i paesi eu-ropei a nord delle Alpi, a noi sembra ragionevole che chiunque si proponga di

governare la città, si debba impegnare a rendere più comodo, più conveniente esicuro muoversi con i mezzi pubblici.

A spostare quote significative di cittadini dall’uso quotidiano del mezzo a moto-re privato (automobili, moto e motorini) a quello quotidiano del mezzo pubblico. Ad assicurare spazio e attenzione per chi vuole

muoversi a piedi anche nei quartieri. E ad aumentare in tutta la città il numero di biciclette in circolazione.

A questo proposito noi pensiamo che sia sbagliata (e purtroppo diffusa) unafraintesa idea di modernità che porta a sottovalutare il possibile contributo del-

la bicicletta alla mobilità anche nelle città più avanzate. Come ogni semplice turista sa bene, muoversi in bicicletta

(e con i mezzi pubblici) a Berna, Vienna, Berlino, Parigi, persino nella gigante-sca Londra (http://www.lcc.org.uk/), per non dire di Stoccolma,

Copenaghen o Amsterdam, è molto più sicuro e facile che non a Roma (o nella “capitale” del Nord Italia, a Milano). Graz, Strasburgo e

Münster sono rispettivamente una città austriaca, una francese e una tedesca di circa 250.000 abitanti (come Verona) nelle quali

si svolgono in bici dal 20 al 30% di tutti i movimenti quotidiani. Qui a Verona siamo al 7%.

Possiamo sentirci per questo particolarmente moderni e civili? Per toccare con mano come promuovere la bici costi poco (è alla portata di sin-daco!) e possa rendere molto suggeriamo molto caldamente a tutti,

quindi ci permettiamo di farloanche con i nuovi amministra-

tori, di andare a vederequanto è stato realizzato a

Bolzano (qui una visita èdavvero illuminante) e

quanto si sta ini-ziando a realizzare a

Mestre. E non sa-rebbe male neppureuna visita a Treviso.

Ripartiamo con la nuova

Amministrazione

Bilancio della vecchia

Amministrazione

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I primi impegni dell’associazione dopo le meritate vacanze sarannoin settembre in coincidenza con la “settimana europea della mobilitàsostenibile”. Vorremmo fare bella figura e dimostrare la solita buonacapacità organizzativa: sarà la nostra prima apparizione in pubbliconell’era Tosi. Per quella settimana abbiamo pensato a tre iniziative.Il 18 ci sarà una “maratona oratoria” che, sul tema bicicletta, per unpaio d’ore, coinvolgerà (se ci riusciamo) vari cittadini veronesi e non.

Il 19 presenteremo un libro bellissimo (a cominciare dal titolo):“Elogio della Bicicletta”, di Ivan Illich, edito da Boringhieri.Poi l’evento clou: anticiperemo al 21 settembre (il 22 è sabato) il pre-sidio dei varchi alla città antica che organizziamo già da due anni inoccasione della “giornata europea senz’auto”: se saremo in un nume-ro sufficiente riusciremo a contare i ciclisti di passaggio fra le 7,30 e le10,00 e a regalare qualcosa (chi sceglie la bicicletta merita un premio!)a ciascuno di loro. L’anno scorso sono stati circa 5400. Per tutto questo, come sempre, serviranno molti volontari. Possiamo contare su di te?Per segnalare la tua disponibilità telefona in orario di apertura dellasede (0458004443) o spedisci una mail a [email protected].

Grazie

Usare la bicicletta è sicuramente unodei modi migliori per mantenersi informa e contribuire a ridurre i livellidi gas di scarico nelle nostre città.Purtroppo, scegliere la bici comemezzo di circolazione in ambienti“che non hanno ancora fatto propriaquesta cultura” comporta anche dei rischi.Il ciclista è infatti l’utente più deboledella strada:viaggia a fianco deimezzi a motore, è poco visibile,nessuna norma gli impone diproteggersi.Alcuni accorgimenti possonorendere decisamente più sicura lacircolazione su strada, evitandoglianche di incappare in violazioni alCodice della Strada. Norme che molto spesso alcuniciclisti ignorano, mettendo arepentaglio la propria e l’altruisicurezza: fondamentale èl’attenzione alle manovre degli altriutenti, cercando di prevederle e capire se potrebbero

LA SETTIMANA EUROPEA DELLA “MOBILITÀ SOSTENIBILE”

Biciclette in città: attenzione e sicurezza

Ogni anno a Verona almeno 150 ciclisti rimangono coinvolti in incidenti stradali

coinvolgerci, o travolgerci. Controllare periodicamentel’efficienza del veicolo è poifondamentale, così come indossareabiti chiari e, in orario serale enotturno, una casacchina riflettente.Utilizzare le piste ciclabili poi, non è una possibilità, ma un obbligo, dove presenti. Rispettare i “dare la precedenza” egli stop.Tutte regole semplici, quasi banali,che possono però evitare moltiincidenti.Ecco perché questi e altri consigliutili sono disponibili all’indirizzoweb della Polizia municipalewww.comune.verona.it/poliziamunicipale.Perché chi non rispetta le norme delcodice della strada rischia non solouna multa, ma anche e soprattutto diessere coinvolto in un incidente.

Dr. Michele NespoliPortavoce e Addetto Stampa

Polizia Municipale di Verona

FREQUENZA,INTENSITÀ,

DURATALe regole per trasformare

la “pedalata” in risorsa di salute

Frequenza delle esercitazioni:la “dose” minima consigliata è di 3 alle-

namenti la settimana, meglio sarebbepotersi applicare per 4 - 5 volte la setti-mana, in modo continuativo o almeno

per un periodo dell’anno

Intensità di “lavoro”:l’attività deve iniziare ad intensità bas-sa/moderata per passare gradualmente

ad un carico più elevato.L’ACSM raccomanda, per ottenere un

adeguato allenamento aerobico, di man-tenere la Frequenza Cardiaca a valori

pari al 60 - 80% della Frequenza Cardia-ca massima, con partenza dai valori più

bassi nei soggetti poco allenati o conscarso livello di forma fisica.

Alcuni valori di riferimento semplici peril calcolo delle percentuali di Frequenza

Cardiaca in relazione all’età:

ETÀ F.C. 60% delle 80% delle max F.C. max F.C. max

40 anni 180 110 14550 anni 170 100 13560 anni 160 95 12570 anni 150 90 120

L’incremento del carico di lavoro è pre-feribilmente legato all’aumento della du-rata dell’esercizio e quindi della distanza

percorsa piuttosto che alla velocità.

Durata dell’esercizio:30 minuti tutti i giorni sono consideratisufficienti a garantire un’efficace azionepreventiva per le persone meno allenate,mentre risulta efficace come preparazio-

ne alle più impegnativa pedalate.L’uscita in bicicletta dovrebbe essere

integrata da esercizi di mobilità articolare o stretching per migliorare lascioltezza dei movimenti e da esercizi di

tonificazione muscolare per il busto e gli arti superiori.

Federico Schena e Doriana Rudi

La bici fa bene alla città e alla salute

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sabato 18 - sabato 25 agosto IL MOLISE: UNA REGIONE DA SCOPRIRECiclovacanza per l’appennino molisano traBenevento, Bojano, Isernia, Pescolanciano eRoccaravindola, visitando tempi e anticheabbazie alla scoperta di questa meravigliosaregione. Iscrizioni in sede.ACCOMPAGNATORI: Lidia Ruzzenenti, Reno Costi e Simonetta BettioDifficoltà: 3 �����Spostamento in busRiservata ai sociTipologia: CiclovacanzaOrganizza AdB Verona

domenica 2 settembreMAGNABIKEPercorso facile e suggestivo sulle collinemoreniche di Bardolino; assaggi e spuntini inagriturismi locali e pranzo finale a VillaGiuliari ad Albarè di Costermano. Aperta a tutti, anche famiglie con bambini.ACCOMPAGNATORI: Anna Bottura e Santino BonettiKm 16 � Difficoltà: 1 �����Aperta a tuttiTipologia: BiciclettataOrganizza AdB Caprino

domenica 2 settembreIL LAGO DI GARDA TRA ULIVIE VIGNEPercorso molto appagante che corre sutranquille strade secondarie parallele alla costadel Lago di Garda tra Lazise e Bardolino.Splendidi punti panoramici.ACCOMPAGNATORI:Reno CostiKm 75 � Difficoltà: 3 �����Aperta a tuttiTipologia: CicloescursioneOrganizza AdB Verona

6-8 settembreMINICICLORADUNO DI SIENATradizionale cicloraduno organizzato dagli AdBdi Siena nella loro provincia. Garantiti la simpatia toscana, meraviglieartistico-architettoniche e paesaggispettacolari. Informazioni in sede o sul sitowww.fiab-onlus.it.ACCOMPAGNATORI: Simonetta BettioDifficoltà: 4 �����Spostamento in bus - Riservata ai sociTipologia: CicloradunoOrganizza AdB Verona

domenica 9 settembreUNA PEDALATA TRA LE VILLE VENETEUn viaggio di grande interesse paesaggistico eartistico tra splendide ville per ammirare i fastidell’architettura palladiana.

Percorso pianeggiante, su strade secondarie episte ciclabili. Iscrizioni in sede.ACCOMPAGNATORI: Enzo GardiniKm 75 � Difficoltà: 3 �����Spostamento in trenoRiservata ai sociTipologia: CicloescursioneOrganizza AdB Verona

domenica 9 settembreLA VAL VENOSTAPartendo dalla cittadina di Glorenza si percorrela Valvenosta seguendo l’Adige, attraversandopiccoli paesi, ammirando splendide montagnee arrivando pian piano a Merano.ACCOMPAGNATORI: Alessandro Battocchia eRenata Salaorni Km 50 � Difficoltà: 1 �����Spostamento in busAperta a tuttiTipologia: CicloescursioneOrganizza AdB San Bonifacio

13 - 18 settembreBICISTAFFETTA FIABPer promuovere la rete di percorsi BicItalia tral’alta Lombardia e la Svizzera.Riservata ai sociTipologia: Iniziativa Informazioni in sede.

14-16 settembreLE SALINE DI CERVIA Da Verona per campagne, fiumi, riservenaturali, pinete e basiliche alle Saline di Cerviadove i vecchi Salinari ci mostreranno come siricava il sale. Percorso pianeggianteprevalentemente asfaltato. Iscrizioni in sede dal 22 giugno.ACCOMPAGNATORI: Guido Dosso e Enzo GardiniKm 270 �Difficoltà: 3 �����Spostamento in busRiservata ai sociTipologia: CiclovacanzaOrganizza AdB Verona

domenica 16 settembreDA VICENZA A PADOVA AIPIEDI DEI COLLIItinerario prevalentemente pianeggiante lungole pendici dei monti Berici e dei colli Euganeisulla ciclopista della riviera Berica. Quindi si giunge all’antica abbazia di Praglia ealla città del santo.ACCOMPAGNATORI: Massimo Muzzolon eAlessandro TroianiKm 60 �Difficoltà: 2 �����Riservata ai sociTipologia: CicloescursioneOrganizza AdB Verona

22 - 23 settembreLA VAL PUSTERIA Due giorni bellissimi pedalando sulle ciclabilidella valle, sconfinado nella giornata didomenica a Lienz, in Austria. Visita didatticaad una ciclabile diventata traino per il turismo. ACCOMPAGNATORI: Alessandro Battocchia eRenata SalaorniKm 85 �Difficoltà: 1 �����Spostamento in busAperta a tuttiTipologia: CicloescursioneOrganizza AdB San Bonifacio

domenica 23 settembreVAL RENDENALungo il fiume Sarca circondati dallo splendidoscenario dell'Adamello e del gruppo del Brenta,con visita alle cascate Nardis. ACCOMPAGNATORI: Elisa Casarotti e Lorenzo BeghelliKm 40 �

Difficoltà: 2 �����Trasferimento in busRiservata ai sociIscrizioni in sedeOrganizzazione Famiglieinbici Verona eVal Rendena

Sostituisce la gita del 2 giugnoÈ importante che tutti coloro che si eranoiscritti e che abbiano ancora intenzione dipartecipare, riconfermino la loro adesione insede (anche telefonicamente), altrimentisubentreranno altri soci in lista d’attesa.

domenica 23 settembreALLA SCOPERTA DI SAN GIOVANNI LUPATOTO ERALDONL’itinerario, che segue strade minori, permettedi toccare punti storici e interessanti di SanGiovanni e Raldon: corte Sorio, corte Maffea,le risorgive. ACCOMPAGNATORI: Alberto Bottacini e Marco MozzoKm 50 �Difficoltà: 2 �����Riservata ai sociTipologia: Famiglie in biciOrganizza AdB San Giovanni Lupatoto

domenica 23 settembreLUNGO LA STRADA DEL RISODa Verona nella "Terra Piana" per corti, villevenete, campi di riso, castelli, oasi naturalistiche, in un ambiente agricoloricco di storia e sapori.ACCOMPAGNATORI: Fernando Da Re e Guido DossoKm 80 �Difficoltà: 2 �����Riservata ai sociOrganizza AdB Verona

...le prossime gite

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domenica 23 settembrePARMA E I LUOGHI VERDIANIDa Zibello a Busseto a Fontanellato tra ipaesaggi del grande musicista e nella patriadei migliori salumi d’Italia. Degustazione finale prodotti tipici a Busseto. Partenza da Verona. Iscrizioni in sede.ACCOMPAGNATORI: Anna Bottura e Santino BonettiKm 45 �Difficoltà: 1 �����Spostamento in busRiservata ai sociTipologia: CicloescursioneOrganizza AdB Caprino

domenica 30 settembreLE CHIESETTE RITROVATETRA ADIGE E GARDASuggestivo itinerario che si svolge su stradesecondarie parallele alle sponde della riva estdel lago di Garda con visita ad alcunechiesette rurali.ACCOMPAGNATORI: Donata AvesaniKm 70 �Difficoltà: 3 �����Riservata ai sociTipologia: CicloescursioneOrganizza AdB Verona

6 - 7 ottobreAUTUNNO SUI SENTIERI DI CONFINE: TRA COLORI ED EMOZIONIPedaleremo verso il mitico Colle del Fauniera,la Cima Coppi di tanti giri d’Italia, per poisalire sull’altopiano della Gardetta. Secondo giorno nella Conca di Elva su unpercorso che alterna panorami contrastanti,saliscendi divertenti e discese mozzafiato.Iscrizioni in sede da sabato 1 settembre.ACCOMPAGNATORI: Roberta De Bortoli e Sara MarinoKm 65 �Difficoltà: 5 �����Casco obbligatorio!Mezzi propriRiservata ai sociTipologia: Speciale MTBOrganizza AdB Verona

domenica 7 ottobreCOLLINE MORENICHE DEL BASSO GARDAL’itinerario si snoda su strade secondarieattraverso le province di Verona, Mantova eBrescia e prevede l’attraversamento diValeggio, Monzambano, Ponti sul Mincio,Pozzolengo, fino a raggiungere San Martinodella Battaglia con l’imponente torre e ilmuseo del Risorgimento. ACCOMPAGNATORI: Franca Tacci e Roberto BeccalettoKm 105 �Difficoltà: 3 �����Riservata ai sociTipologia: CicloescursioneOrganizza AdB Verona

domenica 14 ottobreSULLE COLLINE DELLA VALPOLICELLAOCCIDENTALECon partenza da Verona un itinerario in partefatto a piedi attraverso Sant’ Ambrogio, Cavaloe Monte fra panorami di grande suggestioneACCOMPAGNATORI: Sandro TroianiKm 80 �Difficoltà: 5 �����Casco obbligatorio!Riservata ai sociTipologia: Speciale MTB Organizza AdB Verona

domenica 21 ottobreNELLA TERRA DEI SAPORI FORTIDa Verona a Peri percorrendo stradesecondarie della Valpolicella e la ciclabile daCeraino a Peri. Visita di una cantina delConsorzio Terra dei Forti. Ritorno a Verona passando per Rivoli e il Biffis.ACCOMPAGNATORI: Guido Dosso e Marika GanciKm 80 �Difficoltà: 3 �����Riservata ai sociTipologia: CicloescursioneOrganizza AdB Verona

domenica 7 ottobreSULLA VECCHIA STRADA DEL TRENINOL’tinerario segue il tracciato della vecchiaferrovia sull’Altipiano di Asiago con suggestivipassaggi in galleria. Prevista visita al museo Dei Cuchi. Iscrizioni in sede.ACCOMPAGNATORI: Elisa Casarotti e Lorenzo BeghelliKm 30 � Difficoltà: 1 �����Spostamento in busRiservata ai sociTipologia: Famiglie in biciOrganizza AdB Verona

domenica 14 ottobre...TE MELA, CARPITO FRUTTOD’INCONSAPEVOLE INGANNOIl percorso ci porta a toccare la terra dellemele, Zevio, Perzacco e Belfiore e conferma lafondamentale importanza della pista ciclabilesull’argine dell’Adige. ACCOMPAGNATORI: Alberto Bottacini eFernando Da ReKm 60 � Difficoltà: 2 �����Riservata ai sociTipologia: BiciclettataOrganizza AdB San Giovanni Lupatoto

“Noi siamo le nostre relazioni, la relazione è vivere”. Questo messag-gio alla messa di ricordo nel primo anno dalla scomparsa di Otellodiviene un modo per ricordarlo.Difficile al giorno d’oggi chiamare per nome la morte, morire diven-ta passaggio, scomparsa , dipartita …Morire però è aver avuto la fortuna di essere stato vivo, di essere esi-stito. Dal nostro passaggio il mondo viene arrichito delle passioni,degli amori, delle pene e catene, degli affetti e dolori, delle gioie efatiche, delle relazioni avute e donate, e per questo non sarà più lostesso di come l’avevamo trovato.

Ecco allora la lettura diAbramo presso le quercedi Mamre, accoglienzaverso tre uomini scono-sciuti, la gratuità del do-narsi, “guardate i giglidel campo”, il valore ultraterreno della gene-rosità ecco allora ”voiche avete servito le per-sone sole asciugando lelacrime dei vecchi e ammalati”.

Più motivi per ricordare il vissuto di Otello, appreso dalla Parola,nella meditazione di Don Roberto. Nella vita di Otello c’è stato spa-zio per una bici. Una bici che lo rendeva curioso del mondo, ”chélentamente muore chi non viaggia”; una bici che aiutava ad incontra-re persone “ché lentamente muore chi non parla a chi non conosce”;una bici che dava gioia a se e agli altri “chè lentamente muore chinon trova grazia in se stesso”. (Pablo Neruda)

…Lentamente muore chi non viaggia…

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La Redazione

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Fu nel 1986 che mi iscrissi agli Amici della Bicicletta.Non ci volle molto a Gerosa e compagni per convincer-mi ad aderire alla loro giovane associazione. Accadde a una conferenza in sala Goethe; si parlava dipiste ciclabili. Io già allora utilizzavo spesso la bici e ve-nivo da una delle rare famiglie in cui nessuno dei geni-tori aveva la patente. Nel mio ambiente la bicicletta era una presenza assolu-tamente normale, ma certo non pensavo che quella pic-cola tessera sarebbe diventata, in seguito, così pesante.Presi poi a frequentare con assiduità gli AdB solo quan-do nel programma comparvero le prime gite di un’interagiornata: le ciclo-escursioni. E fu così che mi ritrovai prima a collaborare con la reda-zione di Ruotalibera, poi nel direttivo e infine alla presi-denza.

Massimo Muzzolon

...la nostra storiaComincia in questo numero una serie di articoli sul passato della nostra

associazione.Partiamo da Massimo Muzzolon, penultimo presidente e uomo di poche parole.

In verità gli avevamo chiesto noi di essere stringato e lui, come sempre, è stato ai patti!Avremo modo di farci raccontare qualcos’altro in futuro.

Nella pagina, trovate anche due documenti interessanti degli anni ’80: Ruotalibera del 1985 e un volantinoche testimonia una delle prime iniziative AdB assieme ad altre associazioni Veronesi.

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Archiviare non è mai sta-ta la mia passione, ma èun lavoro necessario. Tra le tante funzioni cheha, l’archiviazione servesoprattutto a rinsaldarela memoria di chi c’era e

la conoscenza di chi non c’era. La storia è fatta con gli archivi. Coraggio, allora, archiviamo anche il XX° Cicloraduno nazionale Fiab.

Ma permettetemi di farlo con l’ordinecaotico che mi appartiene. Altri, sicura-mente più meritorio di me, lo farà per laStoria, io lo farò per questo numero diRuotalibera.Comincerò con i dati sulle presenze. Co-me al solito, ci sono i dati degli organiz-zatori e quelli della Questura. Normal-

mente sono di 3 a 1 e io cercherò di fa-re la mia parte.Guardatevi sotto le cifre fornite daglisplendidi organizzatori (lo dico con invi-dia e con lo stupore e l’ammirazione del-lo scettico…): sono parziali, parzialissime,perché nella realtà i ciclisti che hannopartecipato almeno ad una delle iniziati-ve del cicloraduno sono stati molti più diquelli iscritti e dichiarati. Forse ottocen-to. Sto esagerando? Solo un po’. Simonetta mi dice che la maggior af-fluenza è stata domenica con oltre 550,ma anche sabato la cifra non era moltolontana e i veronesi, quelli non iscrittiufficialmente, si sono dati il cambio qua-si ogni giorno. Anch’io, per impegni im-prorogabili, ero tra questi.Il risultato è stato uno sfarfallio conti-nuo di bici e bandiere che non potevapassare inosservato, in tutti i quattro

giorni. Ma il Cicloraduno, passate le ine-vitabili diatribe iniziali a causa dellostress, ha prodotto un grande entusia-smo e un grande affiatamento tra i no-stri soci attivi e all’interno del Direttivo. L’esplosione di gioia e di affetto, incon-tenibile, all’arrivo del Presidente PaoloFabbri alla cena di gala ne è stato l’a-spetto più tangibile e più immediato, madarà risultati anche nel futuro. L’altro prodotto molto interessante delCicloraduno, è stata la creazione dellaguida ai percorsi. Una pubblicazione dicui si sentiva la mancanza e che dovràavere un seguito per coprire tutto il ter-ritorio provinciale. La guida ai percorsi è disponibile in sedea prezzo agevolato per i soci. I percorsisono anche mappati sul territorio conadesivi come quello che vedete riprodot-to in questa pagina.Insomma, a giudicare dagli unanimi ap-prezzamenti ricevuti dagli organizzatori(primo fra tutti quello del presidente na-zionale Antonio Dalla Venezia), possiamoben dire che è stato un successo di cui gliAdB di Verona, grazie all’impegno dei so-ci più attivi, possono andare fieri.

Bepo Merlin

Numero partecipanti per età

Oltre 70 anni: 13 60 – 70 anni: 65

50 – 60 anni: 111 40 – 50 anni: 127 30 – 40 anni: 27 20 – 30 anni: 2

Meno di 20 anni: 10

Un lusinghiero consuntivo

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La preparazione del cicloraduno per il gruppo MTB erainiziata ancora nel lontano novembre. Riunioni suriunioni, proposte, varianti, sopralluoghi alla fine sonostati elaborati i quattro percorsi finali. Castel San Pietro e Montorio per giovedì, i forti e laValpolicella per venerdì, il Baldo e il lago di Garda persabato e le nostre Torricelle per la conclusione didomenica. I partecipanti sono stati mediamente una trentina dipersone provenienti da svariate parti d’Italia tra i qualiil gruppo più numeroso costituito dagli amici diChiaravalle. È andato tutto molto bene, solo qualche varianteforzata dovuta ai boschi particolarmente scivolosi e unpiccolo incidente sul Baldo. Siamo stati molto fortunatiperché il numero ristretto di partecipanti ci hapermesso di conoscerci e di creare un clima moltoamichevole. È rimasta la voglia di ritrovarsi per nuove pedalateinsieme.

Roberta De Bortoli

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Si bello, ma vedono solo boschi

Portiamoli sul Baldo, così vedono anche le mucche…

Facciamo i forti, dai che son belli e poi

torniamo per l’alzaia C’è quel pezzo là che è brutto, basta dirglielo

Facciamogli fare la Lessinia Legend…

fuoridipistaLa provenienza e i numeri:TORINO 51, MILANO 35, BARI 21, MESTRE 16, ROMA15, SIENA 13, CHIARAVALLE 11, GENOVA 11, MASSA-LOMBARDA 10, TRIESTE 9, CAGLIARI, PISA E REGGIOEMILIA 8, NAPOLI, NOVARA E VICENZA 7, LODI,MONZA, RIMINI E TRENTO 6, AREZZO, FIRENZE EPORDENONE 4, FERRARA, MODENA E PARMA 3, MIE-SBACH, BOLOGNA, CARRARA/SARZANA, CATANIA,CREMONA, MATERA, PADOVA, VARESE 2, BELLUNO,BERGAMO,BRESCIA, EMPOLI, LA SPEZIA, MANTOVA,PIACENZA, PRATO, RAVENNA E VERONA 1, Noniscritti ad Assoc.Fiab 46

Cari amici,volevo esprimere ufficialmente il più vivo apprezzamentoper l'organizzazione del ventesimo Cicloraduno FIAB te-nutosi a Verona dal 14 al 17 giugno 2007. L'altissima pro-fessionalità manifestata, la perfetta conoscenza del territo-rio, la gestione dei percorsi e la serenità con cui avete ac-colto gli ospiti provenienti da varie parti d'Italia è statasintomo di una preparazione accurata e un duro lavoronei mesi precedenti l'avvenimento. Il clima positivo che siete riusciti a creare tra i partecipan-ti ha consentito di "gustare" il meglio del territorio pro-vinciale e le peculiarità della città scaligera.È stato inoltre percepito da tutti lo spirito di gruppo cheha pervaso la vostra attività e che è sicuramente alla basedella crescità, quantitativa e qualitativa, della vostra/no-stra associazione.Vi è stata inoltre una buona ricaduta mediatica e una interessante tessitura di rapporti con soggetti pubblici eprivati.Credo che tutto questo rappresenti un motivo di orgoglioper la nostra federazione, per il suo presidente che la rap-presenta e per quanti erano presenti alla manifestazione.Per questo rinnovo i complimenti a tutti voi augurandoviun futuro di pieno di gratificanti successi.

Antonio Dalla Venezia

I complimentidel Presidente FIAB

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Ecco l’elenco dei premiati

Stranieri:BENTHIN DOSTE, di Cuxhaven

(Germania); FERDINAND RETTEN-STEINER, di Saalfelden (Austria);

BRIGITTE e MARTIN GRITSCHNE-DER, di Holzkirchen (Germania)

più una anonima signora di Bruxelles

La famiglia più numerosa Fam. Lucente, di Pisa, con le figlie

Alice e Chiara.

Bambini ed adolescenti:Stefano Aldrovandi (16/01/1991),

di Ferrara;Francesco Lorenzini (24/04/1992),

di Siena;Arianna Poletto (12/03/1996)

di Ciriè (Torino);Maria Gallone (01/01/1998) di Bari.

Premi speciali:Flavia Albertelli di Genova:

ha partecipato a tutti i 20 cicloraduni;Angela Pepe e Margherita Schillaci

Bonaccorso, di Catania, provenienti dalla più lontana isola.

I più anziani:Aldo Monzeglio, di Milano

(30/04/1928), che aveva ideato il nostro logo FIAB:

Carla Bartussi, di Trieste(22/12/1930);

Nelda Marini ed Enzo Gardini, nostri soci antichi.

Chi è arrivato in bici dal luogo più lontano:

Gianni Zucchi, di Roma.

Il gruppo di Torino per due motivi:gruppo più numeroso (51 soci);

il gruppo più numeroso che è giuntoin bici (26 soci).

Caro il mio Romeo,

passi per la bici, passi per il vino...

ma come la mettiamo con i baci?

La vignetta di Aldo Monzeglio

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Note per chi dovesse ripercorrere questo itinerario:Indicazioni di Pino e Traduzione

Tratto facile quasi pianeggiante Sterrato con pendenza minima del 5%

ContropendenzaTratturo con pendenze variabili oltre il 5%

Salitella breveNon meno di un km oltre l'8%

SalitaSterrato con buche e sassi oltre il 10%

CiglioneSalita oltre il 15% per lo più con ghiaia e sassi,

di lunghezza variabile tra i 2 e 3 km.

Rampa missilistica Ben di più di quanto viene espresso in senso figurato

“adesso viene il bello”(oh!.....censura)

Definizioni:Dicesi “sterraPino” un sentiero sterrato con buche,

ghiaia e spuntoni di roccia, alternati da solchi profon-di, in salita con pendenza non inferiore al 7/8%.

I migliori sterraPini sono delimitati da rami secchi spor-genti, utili a chi preferisse borse laterali ricamate.

Dicesi “asfalPino” un tratto di sentiero con brandellidi asfalto risalente agli inizi del secolo scorso, buche,

sassi ed in forte salita. Tale fondo, purtroppo assai raro, consente di prendere fiato in quanto è assolutamente impossibile restare sulla bici.

Dicesi “pausa caffè” una estenuante corsa in ordine sparso alla ricerca di un bar aperto.

18Bianca, abbacinante è la luce che illumi-na il paesaggio nel cielo terso del matti-no. Il blu brillante del mare e la pietra

d'Istria delle costruzioni costiere sono delineati così netta-mente da infondere solo certezze.Ho visto diciotto cavalieri, in casacche multicolori e vessil-lo giallo, sfilare con baldanzosa sicurezza, quasi spavalde-ria, verso le più di mille avventure che certamente li atten-dono.Montano cavalli dal pelo lucido e ben strigliato. Nessuno scudiero. Da soli sopportano il peso di armi e bagagli.Li guida Pino, Signore di Trieste, comandante sapiente, dol-ce ma risoluto. Si allontanano speditamente fino a scompa-rire dietro l'orizzonte. Instancabili, cavalcheranno lungo sentieri sconosciuti edimpervi, nei colori forti di questa magnifica terra. La loro sete d'avventura li condurrà, prima verso sud, traborghi di pescatori, verdi prati e lussureggianti boschi di ro-binie in fiore, poi al nord, tra montagne aspre e castelli, ve-stigia di una lunga ed immanente presenza veneziana.Vedranno spiagge incontaminate e troveranno ristoro ba-gnandosi in limpide acque. Impavidi, attraverseranno il mare per raggiungere un picco-lo paradiso dove i toni del verde e dell'azzurro si esprimo-no in tutta la loro ricchezza.Forse ancora non sanno che quella miriade di “salitelle”, ri-pide come i bastioni di un castello, affrontate vicino al ma-re sono niente rispetto a quelle ben più gagliarde e lunghedell'interno.Sbuffando, ma con il coraggio e la tenacia di chi ha in ani-mo epiche imprese, quei cavalieri s'inerpicheranno per levie più anguste e difficili che il loro condottiero - con meti-colosa cura - riuscirà a trovare: per proteggerli certo il piùpossibile dalle insidie di rombanti nemici o forse, come siconviene, per conferire maggior lustro al blasone...“Per aspera “ quindi e, senza indugio, all'assalto...Quanti monti saranno stati scalati e quanti castelli avrannoconquistato? Per quanto tempo si narreranno queste lorogesta?Anche a missione compiuta, tuttavia, l'attenzione deve ri-manere alta. E allora, ancora e sempre, “per aspera” diffi-dando di qualsiasi attenuante leggerezza.Ora, penso, saranno sulla via del ritorno. Li immagino in muta fila indiana: mi par di udire soltantoil monotono scalpiccio degli zoccoli sullo sterrato ghiaioso.Vedo le loro ombre, ormai lunghe nel giorno che s'allonta-na, scorrere spedite lungo la discesa che, dal Carso con unampio giro, li riporterà fino al mare dal quale sono partiti.Ombre sempre più sbiadite dalla polvere sollevata e dal cre-scere dell'afa. Prima però di far ritorno nei loro manieri li attende ancoraun'ultima impresa: una decisione importante ed unanime.Un solenne giuramento intorno ad una tavola rotonda. Un forte, forse ultimo abbraccio, poi via per l'assalto finale.Questa volta però, alla rinomata gelateria Zampolli.

Luciano Zamperini

cavalieri erranti in terra d'Istria

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Cosa c’entra una Granfondo con gli AdB? Sino a ieri nessunoavrebbe potuto immaginare un nesso, niente da condividere,come del resto discussioni precedenti avevano rilevato nel-l’ambito associativo. Agonismo, tecnica, super alimentazioni, bici pregiate, materia-li ultra-tecnici per l’ abbigliamento, difetti che contrastano coni valori che sosteniamo da sempre: rilassamento, lentezza, libe-ra mente, bici “da corsa” di tutte le fogge, risotti, cantine aper-te, e ville venete.Eppure gli AdB, invitati a dare un contributo a questa manife-stazione, hanno fatto buona figura. L’incontro con l’organizza-zione di Sport Events che ha trascinato, è il caso di dirlo, unesercito di persone all’interno di una caserma, è stato coinvol-gente e divertente.

…quante cose buone e quante cattive po-trei raccontare da bandiera… nei miei colori si identificano i valori per cui micreano, quasi sempre nobili anche se sonosolo bianca e rappresento la resa …quanteidentità ritrovate o distrutte nel mio nome,…quanta viltà nelle pieghe volontariamen-te bruciate della mia tela, …che eroismonella pieghe lacerate dopo una vittoria…avolte c’è dolore o dolcezza negli occhi di chimi guarda …quante lotte diverse e con-trapposte dietro il significato dei miei co-lori politici e sportivi… intrecciata nellaruota di una bicicletta (marchio del TCI) hoanche diffuso e propagandato il veicolonobile a due ruote …mi dona in particolareil giallo un colore che ha chiamato a rac-colta “la gioventù bella”…un colore cheamo anche qui in Fiab…Io, ruota di scorta, di una efficiente mac-china organizzativa, mi sono trovato per

AdB, CD, e GF, ovveroAmici della Bicicletta, Damiano Cunego, Gran Fondo

…e la bandiera tornò sola

Siamo divenuti, in piccola dose, protagonisti di un evento(quello del mini tour Giulietta e Romeo con 130 iscritti), cheha portato a Verona migliaia di partecipanti alla GranFondoDamiano Cunego, da tante città italiane ed estere. Abbiamopotuto così visitare una realtà “criticata”, si fa per dire, sco-prendo un mondo entusiasta rivolto esclusivamente alla bicianche se più al business che questa procura, che a contenutiideali.I 2300 veri protagonisti e antagonisti, che hanno fatto dei tem-pi di percorrenza, dei dislivelli, della classifica, del 53-13, del46-22, il loro dialogare continuo, mi si sono rivelati ricchi diumanità nella fatica e nel sudore, nelle cadute e nelle riprese,nello sforzo di restare a ruota ai campioni presenti: DamianoCunego su tutti. La festa era per lui, e all’arrivo, sudato e stan-co come gli altri, ma meno provato perché abituato a faticheancora maggiori, non ha disatteso i fans distribuendo loro sor-risi ed autografi a ripetizione.Così ho visto la teen-ager, avuto il suo autografo sul braccio,andarsene irrigidendo quel poco petto sotto la maglietta, cosìnotai chi aveva pedalato con lui farsi firmare la maglia o il ca-sco, così osservai il bambino in attesa del papà campione “cheaveva corso con Cunego” “ma doveva ancora arrivare” farsi au-tografare il berrettino. Vidi altri ancora farsi autografare il loronumero di gara o la locandina pubblicitaria.Il sottoscritto, che aderì alla proposta di organizzare la mini-manifestazione, ritiene far conoscere a tutti i soci lettori la sim-patia di questo re della festa, con la foto sotto riportata.In quanto ad autografo accontentatevi del mio, meno prezioso,ma comunque non meno regale.

Fernando Da Re

tutto il periodo del cicloraduno la bandie-ra sempre davanti.Il vento mi portava il suo fruscio, quasi unborbottio che non riesco a dimenticare.Per tutti i quattro giorni sembrava unacanzone inviata alla “gioventù bella”, uninno alla gioia, una marcia trionfale, inonore della festa delle due ruote.Fu solo negli ultimi chilometri dell’ultimogiorno che notai la differenza di umore;l’alfiere che la portava si era staccato dalgruppo, e lei nell’intrecciare le sue pieghesussurrava i suoi pensieri…

…Ho dato tutta la mia vitalità al vento, alsole, alla pioggia… ora tornerò in soffittaper tutta l’estate, a riposo avvolta in untubo… ho scalato cime, ho attraversato ri-saie, sono entrata trionfante in castelli eville… sono stata golosa di vini, gelosa dibaci, gioiosa di bici…

Lenta la vidi, staccata dal gruppo, ripiega-ta su se stessa, percepivo i suoi mesti mu-golii.Pensavo a tutta l’adrenalina scaricata inquattro giorni nei quali si era sentita ungrande vessillo, e umida, non di pioggiastavolta…. la bandiera tornò sola.

Fernando Da Re

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Le terre dell'Emilia, i fiumi della destraPo con il ricordo della "secchia rapita",i tanti borghi fortificati e le città ricchedi storia e monumenti, i sapori "grassi"della cucina e il profumo del Lambru-sco: tutto questo e tanto altro ancora af-follava la mia testa una sera di novem-bre mentre pensavo ad un percorso inbicicletta da condividere con tanti altriamici.Partire da Verona, da piazza San Zeno, evia per strade secondarie, vie sterrate,sugli argini dei fiumi, a conquistare pas-so passo la grande pianura.Nato e vissuto per tanti anni nelle " bas-se " mi è rimasta la nostalgia dei grandispazi, dei silenzi della vasta campagna,degli aironi, dei falchi, delle lepri chebrucano l'erba e dei fagiani colorati chesi muovono circospetti, pronti a sparireal primo rumore non conosciuto.Carte geografiche alla mano e tanti ri-cordi ancora nella testa, ho costruito unpercorso che da Verona si inoltra nellacampagna veronese, tra le risaie dell'Iso-lano, verso il basso mantovano per rag-giungere Governolo sul Mincio e il Po aSan Benedetto. Seguire la ciclabile delSecchia: Reggiolo, Correggio, Carpi e lasontuosa Modena con il Duomo, laGhirlandina e la Reggia Ducale.E a Bo-logna passando per Vignola, con il suosuperbo castello, scollinando per Mon-teveglio e Monte Oliveto.Tornare infine verso Nord, verso casa,passando per Pieve di Cento, Cento, Fi-nale Emilia, il Po e di nuovo le " basse "veronesi e infine Verona con la coronadei Lessini.In 40 si sono iscritti per questa 4 giorniin bicicletta con le borse appresso: tuttierano affascinati dall'idea di partire etornare a casa sempre e solo in biciclet-ta, confidando sulle proprie forze e sulproprio entusiasmo e sperando che ilbel tempo ci accompagnasse: e il sole ciha scaldato e illuminato tutti i giorni. Come descrivere questo viaggio nel va-sto paesaggio della pianura che apre eriposa la mente? I percorsi ciclabili sugli argini e lungostradine secondarie ci hanno permessodi viaggiare fuori dal traffico, dai rumo-ri e dalla fretta dell’incalzante vita d’o-gni giorno, passando attraverso le rac-colte e compatte cittadine dell'Emilia:castelli, centri storici curati con amore,accoglienti piazze e silenziosi portici esu tutto il dominante colore del tradi-

Ciclovacanza nel cuore dell'Emilia

zionale mattone in laterizio. Tante le persone incontrate, tra di noi:l’ottantacinquenne parroco entusiastache ci ha illustrato la storia della suachiesetta dei due pozzi,a Barbassolo, eche poi fuori sulle rive del fosso ci hapresentato agli alunni di una scuola me-dia che insieme a un “esperto” analizza-vano i piccoli abitanti acquatici per va-lutare la qualità dell’acqua: che voglia difermarsi ad ascoltare il silenzio e la tran-quillità che si percepiva!.A Vignola, ci ha lasciato ammutoliti tro-vare una famiglia cinese come gestoridell’albergo (ecco perché nel menù checi avevano fatto scegliere telefonica-mente il giorno prima, accanto alle tra-dizionali lasagne c’era anche riso allacantonese!), così come le scale chescendevano nelle camere, sembrava diandare in cantina (aiuto!), che poi si so-no rivelate panoramiche (eravamo incollina), ma insieme alla cena ben lon-tane dalle eccellenti qualità degli altridue hotel di Reggiolo e Finale Emilia; Gli amici Adb di Modena che abbiamoincrociati davanti a gnocco fritto e lam-brusco a San Martino sul Secchia, e an-cora gli “informatori locali”, come quel-lo di Carpi che ci ha accompagnato

chiacchierando dalla periferia al centro,infine a Bergantino una delle operatricidel Museo della giostra, che ci ha fattoascoltare suoni d’altri tempi, azionandogli organetti che giravano un tempo disagra in sagra.Le salite : La verde e ombrosa salita aMonte Veglio oltre Vignola ci ha messoalla prova, ma la visita alla bella Abbaziafortificata e il godere, dall’alto delle suemura, del silenzioso e aspro paesaggiosui calanchi e sulla valle, sono stati unpremio adeguato. Poi ecco la più dura,per Monte Oliveto, tanti a piedi, ma iltratto è proprio breve e si risale in sella.E poi dopo le salite ci sono le discese!Gli animali : Nella parte veronese, tra ilVò e il Mincio, nelle distese di riso ap-pena spuntato ci hanno accompagnatogruppi di pavoncelle col caratteristicolungo ciuffo, garzette, aironi bianchi, ci-nerini e la sorpresa di eleganti cavalierid’Italia. Tra una ciacola e l’altra dovun-que si avvistavano poiane, gheppi equalche altro rapace. Sugli argini dei va-ri fiumi abbiamo incontrato qualche le-pre che brucava, prima di Vignola ci havisti passare una civetta accoccolata suun palo. Sempre presenti i canti, i versie le chiacchierate dei vari uccellini, con

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l’usignolo di fiume dominante lungo ipercorsi vicino all’acqua. Il verde, i fiori, le piante, la natura.I pioppi e i salici argentei, i tradizionaligelsi, gli olmi fruscianti, i platani alti eimponenti e i boschetti ci rinfrescavanocon la loro ombra. Alle chiuse di Gover-nolo ma anche in altri tratti ci siamotrovati in piena bufera di neve per i frut-ti del pioppo alzati dal vento: in questicasi bocca chiusa e pedalare!Abbiamo viaggiato sempre immersi ne-gli intensi profumi della primavera lun-go tutto il percorso, dal Mincio al Sec-chia ma anche sotto il suggestivo tunnelverde della ciclabile sistemata lungo l’exferrovia Modena-Vignola, con la robi-nia, il sambuco e la sanguinella carichidi bianchi fiori profumati, mentre nelfaticoso ma appagante paesaggio colli-nare appenninico, quasi toscano, tra Vi-gnola e Casalecchio, si aggiungevano lerose selvatiche e le ginestrine gialle. Madove eravamo, in paradiso?Nella lunga discesa verso Casalecchio ela pianura una bella sorpresa sono statele grosse e numerose orchidee rosse che,proprio per la velocità, pochi forse han-no notato, loro invece ferme lì ci hannovisto passare tutti in fila spericolati e ve-loci con le nostre borse al seguito! Tuttimeno Cesare, che dopo la prima durasalita, ha preferito, per prudenza, af-frontare in solitaria una strada meno fa-ticosa per Bologna, e tralasciamo di par-lare del socio di Trento, che ha preferitoil treno dopo essere stato il giorno pri-ma spinto a forza da Roberto da Mode-na a Vignola.. Lungo gli argini della nuova ciclabiledel “Navile” da Bologna a Trebbo, si po-teva godere dell’acqua,non proprio lim-pida, di boschetti, del verde dei prati edei giardini ben curati e fioriti con l’on-

nipresente avena selvatica, che in pia-nura come in collina ornava i bordi deipercorsi, in fitte aiuole rettilinee con co-lori dal verde chiaro al dorato, frequen-tata da insetti e farfalle. Eravamo pro-prio in paradiso.Tra i paesaggi colorati più belli, ci han-no deliziato i campi di pioppi appenapiantati, sugli argini del Secchia primadi Modena, con tappeti di fioriture, co-me onde di un mare calmo fatto di col-za gialla, papaveri rossi, camomillabianca: un vero quadro impressionistache ci ha lasciati a bocca aperta. Ci sia-mo fermati per osservare meglio (ancheperché qualcuno ha pensato bene di bu-care proprio lì) sotto il sole cocente eappesantiti per aver poco prima man-giato il mitico gnocco fritto e bevutolambrusco in quantità sotto una veran-da ombreggiata insieme agli “Amici” diModena che festeggiavano l’inaugura-

zione del percorso ciclabile che stavamopercorrendo.Caratteristiche della pianura modenesee bolognese, oltre ai bei tradizionali “ca-soni” di cotto, grossi e quadrati, che at-tiravano i nostri sguardi soprattutto seancora intatti, sono state le imponentigrandi farnie , da noi pressoché scom-parse, che a volte in coppia, a volte ingruppi di grandi esemplari (come aTrebbo) e a volte in lunghi filari (comenel parco naturale nei pressi di Castellod’Argile, verso Cento), con la loro mae-stosità ci hanno ricordato con nostalgiacome doveva essere bella anche la no-stra bassa prima che la scusa della mec-canizzazione agricola dettasse l’ottusanorma del “tagliamo tutto perché in-gombra”.I chilometri: quasi uguali per ogni tap-pa! In tutto 420, circa, solo 80 in più ri-spetto al preventivo, ma non ce ne sia-mo accorti, tutti presi dalle belle cose davedere intorno a noi.

Guido Dosso - accompagnatoreLuigia Pignatti - osservatrice botanica

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Bici nel mondo

Riding In New YorkMolti, anche a Verona,pensano che chi siostina a proporre la bicicome uno strumentofondamentale peraffrontare i problemidella mobilità urbana

sia un nostalgico utopista, che vuoleopporsi allo sviluppo cittadino. Macosa si muove, invece, in altre parti delmondo? Cosa si sta programmando,per esempio, a New York? Innanzitutto, l’orizzonte non è limitatoa pochi anni: si guarda al 2030, quandosi stima che la popolazione residenteconterà un milione di persone in più.Nell’aprile scorso il sindaco dellaGrande Mela, Bloomberg, eletto coi votirepubblicani, ha annunciato il nuovopiano di sostenibilità ambientalefinalizzato a ridurre i problemi che unatale crescita demografica potràcomportare e a migliorare la qualità divita e la salute pubblica degli abitanti di New York City.La situazione attuale è allarmante:Transportation Alternatives -un’associazione no-profit che conta5500 soci impegnati ad ottenere stradepiù sicure e tranquille e con meno auto(www.transalt.org) - segnala che oggiNew York è la città americana con l’ariapiù inquinata dopo Los Angeles; che unbambino su quattro soffre di asma, chei bus viaggiano alla velocità media piùlenta di tutta la nazione; che il dannoda mancata produttività dovuto allacongestione del traffico è stimabile in13 bilioni di dollari.Ma a questi dati inquietanti il primocittadino di NYC ha risposto con unachiara promessa: non terminare il suomandato facendo finta che tutta vadabene, per lasciare queste sfide al suosuccessore. “Noi, i residenti di una città che è unfaro per il mondo – ha dichiaratoBloomberg – non rinunceremo adassumerci le nostre responsabilità suquesta terra. Coglieremoquest’opportunità: quella di indicare lastrada per creare la prima cittàsostenibile dal punto di vistaambientale del 21° secolo”.Il piano contiene 127 proposteconcrete: dalla piantumazione di unmilione di nuovi alberi alla bonifica

CON LA MIA BICICLETTAMi piacerebbe andarecon la mia bicicletta

fida compagna di una strana vita,

sui sentieri tranquilli che possono arrivare alle porte del cielo, e procedere oltre,

correndo dolcemente, insieme a tanti, simpatici amici,

fino al traguardo di un’insolita gara che non prevede

il dono di una coppa, ma l’eterna gioia, l’infinita certezzadi giungere sereni

alla meta che ci attende

Gianluigi Girardi

Pista ciclabileSe comandase la biciforse saremmo felicii campanelli trillanti

e i nostri volti raggianti.Se comandasse la bicitutti sarebbero amici

insieme a girare pedaliuomini, donne, animali

Una città sulla sellapiù silenziosa, più bellacon un leggero dolore

qui dove c’è il posteriore

Nicola Cinquettisegnalata da: Giulia Cavicchia (9 anni)

delle aree contaminate. Certo, ancheoltreoceano la battaglia per una cittàpiù vivibile sarà lunga e non priva diostacoli. Purtroppo, nella seduta del 16luglio, l’Assemblea dello Stato di NewYork ha rigettato la proposta diintrodurre un pedaggio di 8 dollari perl’ingresso in auto nel cuore della città,come già attuato da anni a Londra. La“congestion charge” avrebbe potutogenerare un introito di 500 milioni didollari annuali, utilizzabili per losviluppo dei trasporti pubblici. Ma, perora, non se ne fa nulla.I soci di Tranpostation Alternativescomunque non si arrendono, ancheperché il piano prevede molti altriinterventi che valorizzano la biciclettacome mezzo di trasporto alternativo:- La creazione di una piazza pedonalein ogni quartiere e speciali “greenways”ciclabili nei parchi;- L’impegno a completare entro il 2030una rete di 1800 miglia (ben 2900 km!)di piste ciclabili; 420 miglia sono giàstate realizzate e altre 200 sarannopronte per il 2009.- L’installazione di altre 1200 rastrelliereper bici entro il 2009 e l’obbligo per igrandi centri commerciali di prevedereparcheggi per biciclette.- Interventi di comunicazione socialesui benefici personali e ambientalicollegati all’uso della bicicletta edazioni educative per incrementare lasicurezza dei ciclisti.- Il potenziamento dei servizi ditrasporto pubblico attraverso bus,metropolitana, treno.Queste le linee di indirizzo aManhattan. E se Verona si lasciasseispirare?

Donatella Miotto

Appello ai lettoriCare lettrici e cari lettori, Ruotalibera è la

rivista di tutti gli iscritti AdB. Tutti, quindi, dovrebbero contribuire, ognu-no a suo modo, a renderla sempre più inte-

ressante. Qualcuno ha capacità scrittorie,qualcun altro sa fotografare, qualcun altro safare disegni. Mandate, quindi, le vostre pro-

duzioni alla nostra Redazione. Se non verranno pubblicate subito, serviran-no per i numeri successivi. Come? Scrivete [email protected], o mandate un smscon scritto “Ruotalibera” al n. 328-8212267,

oppure passate dalla sede e lasciate lì il materiale.

Ricordate che le foto devono essere sempread alta definizione, gli scritti devono essere

brevi (max 600 battute, spazi inclusi)e i disegni significativi.

...le poesie

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Se non sei iscritto, iscriviti da solo!Se hai una casella di posta elettroni-ca dovresti ricevere la nostra mai-ling list. Periodicamente infattimandiamo a soci e simpatizzantiaggiornamenti ed avvisi sulle inizia-tive in corso. Il vantaggio della mai-ling list è quello di poter avvisare i

...il co

ncorso

...il co

ncorso

Le targhette da attaccare alla bici che abbiamo prodotto un paio di anni fa (“la bicicletta è un piacere e non inquina”) sono finite.

Vorremmo rifarle. Con un nuovo slogan: quale? Il classico “un’automobile in meno”? Il futurista “città delle biciclette città dell’avvenire”?

Il trasgressivo “l’hai mai fatto in bici?” (l’ha inventato una socia FIAB, Giulietta Pagliaccio: si sottintende un viaggio, la spesa,un giro in città, andare al lavoro, una gita al mare ... ma chissà quanti fraintendimenti soprattutto da parte di chi insiste a

chiamarci gli “amanti delle due ruote”... forse farebbe schizzare in alto il numero di iscritti...)?

Tu che slogan proponi? Partecipa al concorso (scade il 20 agosto).

Manda il tuo slogan via posta elettronica ([email protected] ) o per posta ordinaria “Amici della Bicicletta Onlus, via Spagna 6, 37123 Verona): rischi di conquistare, se la tua frase sarà quella scelta dall’ap-posita commissione, la nostra gratitudine, una fama imperitura e una splendida maglietta che ti sarà consegnata in unodegli eventi che stiamo organizzando per la “settimana europea della mobilità sostenibile” (dal 17 al 23 settembre 2007).

...l’hai mai fatto in bici?

soci in tempo reale su nuove inizia-tive o cambiamenti di programmadell'ultimo minuto.Succede però che molti soci non ri-cevono questi utili messaggi. Perché? Quando si sono iscritti non ci hannocomunicato l'e-mail (magari non l'a-

RICEVI LA NOSTRA MAILING LIST?

vevano ancora), o c'è stato un erro-re di trascrizione (spesso si usanonomignoli strani e a volte nella fret-ta vengono scritti male, oppure ci sidimentica un punto, ecc.), oppurehanno cambiato e-mail ma senzacomunicarcelo. Però il vantaggio di questa mailing

list è che potete iscrivervianche da soli.Andate nel nostro sitowww.amicidellabiciclet-ta.it e, nella barra latera-le sinistra, verso il basso,trovate il logo della Mai-ling List. Cliccate qui e quindi,giunti alla pagina dellaMailing List, su "PERISCRIVERSI". Compare un form doveinserire i vostri dati (pre-state attenzione a nonsbagliare l'e-mail, altri-menti non riceverete nulla) e cliccare quindisu INVIA.

Effettuata l'iscrizione,questa non è ancora vali-da. Vogliamo evitare chequalcuno iscrivi altre per-sone a loro insaputa equindi, per confermare la propria iscrizione, è assolutamente necessariocliccare sul link di unae-mail che ricevete automaticamente entropochi minuti.

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Page 16: ruotalibera 100.pdf, page 1-16 @ HotFolder ( ruotalibera 100 ......ruotalibera 100.qxd:ruotalibera 100.qxd 7-08-2007 14:20 Pagina 1 2 Qual è il bilancio conclusivo, per noi ciclisti

Il mio amico Amedeo avrà, giustamente, rinunciato da tempo a sperare che io riprendessi la sua propo-sta. Il foglietto su cui mi ero appuntato l’impegno e la copia della sua richiesta al Comune giacciono sotto una pila

di riviste e carte varie in una libreria raccogli tutto nel corridoio di casa mia. Però Amedeo dovrà convenire che la mia memoriaè pari alla mia pigrizia. Quindi eccomi qui a parlare del serio problema che lui ha, inutilmente, segnalato agli organi comunali.Dovete sapere che il nostro amico Amedeo è un musicista e il suo orecchio raffinato non sopporta le cacofonie. Di qualsiasi ge-nere, ovviamente, ma soprattutto –essendo accanito ciclista urbano- di quelle provocate dai veicoli a motore. E’ successo che,per un motivo che non ricordo, egli dovette recarsi più volte, dal centro città a Borgo Venezia e che, per farlo, dovette affrontarealtrettante volte la galleria sotto le Torricelle. Perché abbia scelto questo luogo infernale anziché la ciclabile di circonvallazione Torbido è ben spiega-to da Paolo Fabbri, il presidente, quando afferma che i ciclisti sono come l’acqua: scelgono sempre lavia più diretta. Al dunque, Amedeo non si è lamentato per il traffico -sempre molto sostenuto- néper la fatica della salita, bensì per il rumore insopportabile provocato dalle ruote delle auto in galle-ria, a causa del porfido che ricopre il manto stradale. Io non sono musicista come Amedeo; sono anche un po’ stonato ma, dovendo affrontare la galleriadue volte al giorno, conosco benissimo l’effetto rombo-di tuono provocato dalle auto nel tunnel. Adire il vero provai a scoraggiare Amedeo dal portare avanti azioni di protesta contro il comune. So-stenevo, e sostengo, che la pavimentazione in pietra, ben eseguita e con materiali adatti, ben si addicead una città storica come Verona. Sono talmete convinto di quello che ho detto da ingaggiare spesso du-rissime diatribe con il mio soprassella incavolato e indolenzito, proprio a causa dei sampietrini malmessi e scon-nessi di Verona. Tuttavia, devo riconoscere che Amedeo ha ragione da vendere e, come ben capite, non è propriamente una que-stione musicale.La questione d’orecchio interessa tutti, anche gli stonati: il rumore assordante, che si sprigiona dagli pneumatici delle auto sulpavé in galleria, rovina i timpani di tutti coloro che attraversano il tunnel a piedi o in bicicletta. E la salute, cari lettori, non èuna questione artistica.Il Comune farà bene a mettere l’asfalto al posto del pavé. Piuttosto si rifaccia la pavimentazione in pietra nella vicina via Carduc-ci. Infine nessuno tiri in campo la Soprintendenza ai beni architettonici. Un sindaco di Verona appena eletto sostiene che non sifarà fermare da quattro sassi antichi. Un consiglio: lasci perdere il centro città, forse quelli non sono solo quattro sassi, quellidella galleria, invece, sì.

Bepo Merlin

DIRETTORE RESPONSABILE:Elena Chemello

Redazione: Bepo Merlin, Guido Dosso,Donatella Miotto, Fernando Da Re c/o Amici della Bicicletta - Onlus Via Spagna, 6 - 37123 Verona

Composizione: Franco Anderloni

Hanno collaborato:Paolo Fabbri, Luigia Pignatti,Roberta De Bortoli, Massimo Muzzolon,Federico Schena, Michele Nespoli,Doriana Rudi, Luciano Zamperini, Gianluigi Girardi, Nicola Cinquetti

Foto: Foto Galetto (copertina) e soci AdB

Utilizzazione libera dei testi citando la fonte

Stampa:CIERRE Grafica s.c. a r.l.Caselle di Sommacampagna - VeronaReg. trib. di Verona n. 664 del 16.9.1985

Editore: “Amici della Bicicletta - Onlus” Via Spagna, 6 - 37123 Verona Tel.: 045 8004443 - Fax: 045 8026803e-mail: [email protected] internet: http://www.amicidellabicicletta.it

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venerdì sera ore 21.00-23.00

...el canton del Bepo È tutta questione d’orecchio

La quota comprende L’ASSICURAZIONE RC DEL CICLISTA che copre i danni eventualmente causati andando in bicicletta nelle 24 ore

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