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RUBRICHE DI OSSERVAZIONE/ VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA DEGLI STUDENTI ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE BLAISE PASCAL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Strategie per migliorare della Si tutte scuole con docenti CittadinaRE sono Reggio dalla competenze cittadinanza nel corso relativa pubblicazione Un progetto Giovani studenti cittadini rappresenta prosecuzione complessa arte convivenza Entrambi progetti finanziati dal MIUR sviluppati nellambito rete Secondarie II grado Provincia Emilia capofila lIstituto Blaise Pascal nati condivisione necessità interventi miglioramento relativi alle chiave come priorità riferibile allambito mission Dopo formazione sperimentazione educativodidattiche classe cui completa documentazione trova nella questo strumento vuole fornire ulteriore guida ai losservazione valutazione delle lavoro articolato complesso che ha visto partecipazione diversi superiori reggiane due anni questultimo particolare stretta collaborazione lUniversità Modena quale supporto scientifico metodologico proficua sinergia organizzativa comprovata fondamentale tutto percorso al fine ere replicabile lintero sistema formativoapplicativo strumenti degli insegnanti hanno loro dagli anche incontri stata da rubriche del gruppo altri ed classi alunni 2018 definizione svolte sui elaborati definite scuola tra maggio parte condividere state tipologie attività esiti ultimi secondo quanto emerso consigli uso testare realizzata istituti losservazionevalutazione riflessione sulla se termini 3 6 10 21 150 valutare costruzione basate principalme sulle esperienze centrate sullapprofondimento comunicazione conflitto pregiudizi tenuto conto aree competenza inoltre liberamente ispirate materiali Fondazione Cariplo svolto febbr Nei primi discusso prodotto osservazione collegati potendo contare su una i tutti partecipanti quarto incontro servito organizzare sul campo osservare modalità r Negli condivisi risultati modificati elaborato qui presentati finalizzata marzo coinvolto preso circa lelaborazione compilate ci saranno dati più esatti proposito entemente s ma sperimentata secondaria varie licei tecnici professionali c attuata propri compagni entrambe lavori predisposti a cura di: Rita Bertozzi e Tatiana Saruis

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RUBRICHE DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA DEGLI STUDENTI

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE BLAISE PASCALUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA

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a cura di: Rita Bertozzi e Tatiana Saruis

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE BLAISE PASCALUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA

Strategie per migliorare: Giovani, studenti, cittadini.Rubriche di osservazione/valutazione delle competenzedi cittadinanza degli studenti

a cura di: Rita Bertozzi e Tatiana Saruis

progetto grafico e impaginazione a cura di: Luca Caleffi

Reggio Emilia, 2018

Dipartimento di Educazionee Scienze UmanePASCAL

I.I.S. “BUS” BLAISE

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE BLAISE PASCALUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA

Strategie per migliorare: Giovani, studenti, cittadini.Rubriche di osservazione/valutazione delle competenzedi cittadinanza degli studenti

a cura di: Rita Bertozzi e Tatiana Saruis

progetto grafico e impaginazione a cura di: Luca Caleffi

Reggio Emilia, 2018

Dipartimento di Educazionee Scienze UmanePASCAL

I.I.S. “BUS” BLAISE

Sonia RuozziDirigente Istituto scolastico “Blaise Pascal”

Da CittadinaRE a Strategie per migliorare

Il progetto Strategie per migliorare: Giovani Studenti Cittadini rappresenta la prosecuzione di CittadinaRE: la complessa arte della convivenza.

Entrambi i progetti, finanziati dal MIUR (rispettivamente D.M. 663/2016 e D.M. 435/2015), si sono sviluppati nell’ambito della rete di tutte le Scuole Secondarie di II grado della Provincia di Reggio Emilia, con capofila l’Istituto “Blaise Pascal”, e sono nati dalla condivisione della necessità di interventi di miglioramento relativi alle competenze chiave di cittadinanza, come priorità riferibile all’ambito della mission di tutte le scuole.

Dopo la formazione dei docenti nel corso di CittadinaRE, e la relativa sperimentazione di strategie educativo-didattiche in classe, di cui completa documentazione si trova nella pubblicazione relativa, con questo strumento si vuole fornire un ulteriore guida ai docenti per l’osservazione e la valutazione delle competenze di cittadinanza.

Un lavoro articolato e complesso, che ha visto la partecipazione di diversi docenti di tutte le scuole superiori reggiane, nel corso di due anni e, in quest’ultimo, in particolare, la stretta collaborazione con l’Università di Modena e Reggio quale supporto scientifico e metodologico.

Questa proficua sinergia organizzativa è comprovata dalla fondamentale pubblicazione di tutto il percorso, al fine di rendere replicabile l’intero sistema formativo-applicativo.

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CONSIGLI AGLI INSEGNANTI PER L’UTILIZZO DELLE RUBRICHE CittadinaRE DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA DEGLI STUDENTI

1. IL PROGETTO CittadinaRE

Questo documento offre agli insegnanti alcuni consigli e suggerimenti per l’utilizzo delle rubriche1 di osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza elaborate nell’ambito del progetto CittadinaRE e del progetto Strategie per migliorare: Giovani Studenti Cittadini.

Le rubriche e gli altri strumenti che le accompagnano (che saranno descritti in seguito) sono stati costruiti e sperimentati da un gruppo di insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado di Reggio Emilia e Provincia, col supporto dell’Università di Modena e Reggio Emilia2. Il lavoro si è svolto nel corso dell’anno scolastico 2017/2018.

2. LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA DEGLI STRUMENTI DI OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE E LA SPERIMENTAZIONE SUL CAMPO

La definizione delle competenze da valutare e la costruzione delle rubriche si sono basate principalmente sulle esperienze svolte dagli insegnanti nell’ambito del progetto CittadinaRE, centrate sull’approfondimento delle competenze sui temi della comunicazione, del conflitto e dei pregiudizi. Gli strumenti elaborati hanno tenuto conto anche delle aree di competenza definite dal D.M. 139 del 22/08/2007 e, inoltre, si sono liberamente ispirate ai materiali elaborati dal Progetto Scuola 21 (Fondazione Cariplo).

Il lavoro di definizione degli strumenti si è svolto nel corso di 6 incontri tra febbraio e maggio 2018. Nei primi 3 incontri il gruppo di lavoro ha discusso e prodotto le rubriche di osservazione e gli altri strumenti collegati, potendo contare anche su una parte di lavoro individuale di tutti i partecipanti. Il quarto incontro è servito a condividere ed organizzare la sperimentazione degli strumenti sul campo: sono state definite le tipologie di attività da osservare e le modalità di restituzione degli esiti. Negli ultimi due incontri si sono condivisi i risultati della sperimentazione, modificati gli strumenti secondo quanto emerso ed elaborato i consigli per il loro uso, qui presentati.

La sperimentazione è stata finalizzata a testare e migliorare gli strumenti. E’ stata realizzata tra marzo e maggio 2018. Ha coinvolto 10 degli insegnanti che hanno preso parte al progetto e circa 150 studenti (l’elaborazione delle rubriche compilate è in corso, per cui ci saranno dati più esatti in proposito) delle loro classi (prevalentemente seconde, ma è stata sperimentata in tutte le classi) di scuola secondaria di secondo grado di varie tipologie di istituti superiori (licei, istituti tecnici e professionali). E’ consistita in due attività: l’osservazione/valutazione attuata dagli insegnanti e l’osservazione/valutazione realizzata dagli studenti sui propri compagni, entrambe svolte nel corso di lavori di gruppo predisposti dagli insegnanti, visite di istruzione ed assemblee di classe.

Il coinvolgimento degli studenti, oltre a testare lo strumento costruito per consentire loro di osservare/valutare altri alunni, è stata anche un’occasione formativa, volta a sollecitare la loro riflessione sulla cittadinanza e sulla valutazione come processo di riflessione, autoriflessione e responsabilità verso gli altri. Si ritiene interessante precisare che se, per ragioni di tempo, l’osservazione non ha potuto coinvolgere l’intera classe, gli insegnanti hanno selezionato alunni con vari livelli di rendimento scolastico, così da individuare se emergeva la necessità di particolari competenze per l’utilizzo della rubrica ad uso degli studenti, e che sono state coinvolte nella sperimentazione anche classi ritenute problematiche, con particolare soddisfazione e successo in termini di partecipazione e impegno degli alunni.

Gli ultimi due incontri del gruppo di lavoro, come anticipato, hanno mirato a condividere gli esiti della sperimentazione svolta e hanno permesso di modificare gli strumenti in base a quanto emerso in termini di difficoltà organizzative, interpretabilità e agevolezza d’uso degli strumenti, nonché a elaborare i consigli per il loro utilizzo.

La sperimentazione ha anche consentito la raccolta di dati quantitativi sulle competenze presenti nelle classi osservate, che offrono spunti di riflessione interessanti per proseguire nel lavoro sulle competenze di cittadinanza, anche con una prospettiva di osservazione a livello di classe e di scuola.

1 Col termine rubrica di valutazione si intende “una guida all’attribuzione di punteggio, attraverso il quale valutare le prestazioni dello studente, basata su un insieme di criteri che vanno da un livello minimo ad uno massimo” (Gentile e G.I.S. (a cura di) Valutare per insegnare. Guida operativa, Fascicolo I, a.s.2013/14. pp.11) Le rubriche sono dunque delle griglie che guidano l’osservazione dell’insegnante sugli aspetti rilevanti, sviluppate in descrittori empirici. Per ogni indicatore relativo a ciascuna competenza è chiesto all’insegnante di indicare il livello raggiunto dallo studente. Per facilitare la rilevazione, per ogni indicatore sono descritti i vari livelli di competenza.

2 Hanno preso parte al lavoro di gruppo i seguenti insegnanti: Elena Barozzi, Lorella Borciani, Paola Camorani, Maria Assunta Ferretti, Marco Ferri, Elena Garuti, Sara Mereca, Carla Mori, Federica Naldi, Romina Sidoli e Anna Vurchio. Anche altri docenti hanno contribuito, in vari momenti, allo svolgimento della sperimentazione e alla revisione degli strumenti. Il lavoro di gruppo, la redazione degli strumenti e lo svolgimento della sperimentazione sono stati supportati dal punto di vista scientifico e metodologico da Rita Bertozzi e Tatiana Saruis del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, Università di Modena e Reggio Emilia.

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3. IL PACCHETTO DEGLI STRUMENTI E LE ATTIVITA’ SULLE COMPETENZE DI CITTADINANZA

Il pacchetto degli strumenti predisposti per l’osservazione e la valutazione delle competenze nell’ambito del progetto CittadinaRE include:

• La rubrica per l’osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza ad uso degli insegnanti, in versione integrale;

• La rubrica per l’osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza ad uso degli insegnanti, in versione sintetica;

• La maschera excel per la raccolta e l’elaborazione dei dati rilevati durante l’osservazione/valutazione svolta dagli insegnanti, per ottenere una lettura delle competenze complessive della classe;

• La rubrica per l’osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza ad uso degli studenti;

• La maschera excel per la raccolta e l’elaborazione dei dati rilevati durante l’osservazione/valutazione svolta dagli studenti, per ottenere una lettura delle competenze complessive della classe;

• Il presente documento, che descrive le modalità e i contenuti del lavoro svolto e fornisce agli insegnanti che vorranno utilizzare gli strumenti elaborati alcuni consigli circa il loro utilizzo.

Gli strumenti ad uso degli insegnanti e degli alunni sono in parte rispondenti tra loro: la rubrica ad uso degli alunni è stata costruita e riadattata a partire dall’ambito “Relazione con gli altri” della rubrica degli insegnanti. Sono tuttavia distinti. Il senso di questa scelta è, da un lato, conservare la complessità necessaria a osservare e valutare le competenze di cittadinanza da parte degli insegnanti; dall’altro, offrire agli studenti uno strumento più sintetico e agevole da utilizzare, semplice nel linguaggio e concreto nelle azioni da osservare. La rubrica ad uso degli insegnanti è stata costruita includendo tutte le competenze di cittadinanza definite dal MIUR, così da poter essere applicata per l’osservazione/valutazione di attività ed esperienze didattiche differenti, durante l’intero anno scolastico e per poter rilevare la gamma delle competenze di cittadinanza. Quella ad uso degli studenti ha considerato solo una parte dell’insieme delle competenze definite dal MIUR, per le ragioni di sintesi e semplicità appena descritte, quelle riconducibili alla dimensione delle relazioni con gli altri.

Le attività ed esperienze didattiche che potrebbero essere oggetto di osservazione/valutazione possono essere: visite di istruzione, assemblee di classe (anche per l’elezione dei rappresentanti), lavori di gruppo, incontri con esperti e/o peer, e altre eventuali situazioni valutate adeguate a questo fine.

4. CONSIGLI PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ E L’UTILIZZO DELLE RUBRICHE DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE AD USO DEGLI INSEGNANTI

La rubrica di osservazione/valutazione delle competenze di cittadinanza degli alunni ad uso degli insegnanti è stata costruita considerando tutte le competenze di cittadinanza definite dal MIUR: risulta quindi essere uno strumento ampio e complesso, il cui utilizzo può essere agevolato e ottimizzato con alcuni accorgimenti che si suggeriscono di seguito, a partire dagli esiti della sperimentazione condotta dagli insegnanti.

La rubrica è strutturata in 3 ambiti (costruzione del sé; relazione con gli altri; rapporto con la realtà) che raggruppano le competenze di cittadinanza, le quali a loro volta sono definite tramite alcuni indicatori (da 1 a 5 indicatori per ciascuna competenza). Inoltre, per ogni indicatore sono stati dettagliati 3 livelli di valutazione (1= livello minimo, 3= livello medio e 5= livello massimo), che però possono diventare 5 livelli se si considerano i due valori intermedi (livello 2= tra minimo e medio e livello 4= tra medio e massimo), che non sono stati esplicitati ma che potrebbero essere integrati dal singolo docente interessato ad un maggior dettaglio3.

Innanzitutto, si propongono due versioni della rubrica: una versione integrale, in cui le competenze e gli indicatori sono spiegati in modo specifico e dettagliato, e una versione sintetica, che è contenuta in un’unica pagina. La seconda è più agevole da utilizzare per l’osservazione, soprattutto se si valuta mentre si osserva, in quanto rende possibile avere una visione complessiva e simultanea di tutti gli indicatori. Si suggerisce dunque di utilizzare questa per osservare gli alunni, mentre si consiglia di ricorrere alla versione integrale sia per prepararsi allo svolgimento dell’osservazione ed avere chiaro “cosa” si andrà a osservare, sia per chiarificare incertezze o dubbi nel corso della compilazione (dunque anche dopo lo svolgimento dell’osservazione).

A seconda delle attività da svolgere e del tempo disponibile per l’osservazione/valutazione, si può utilizzare l’intera rubrica delle

3 Per fare un esempio: nell’indicatore 2.2.5 Motivare gli altri e creare un clima positivo nel gruppo Il descrittore del valore “3” Esprime feedback non offensivi e dà poca importanza al feedback e al lavoro dei compagni può diventare “4” sia in caso in cui l’alunno esprima feedback non offensivi sui compagni ma dia riscontro positivo ai feedback altrui, sia viceversa se l’alunno esprime feedback positivi ma non dà importanza a quelli altrui. Oppure può diventare “2” sia in caso in cui i feedback espressi sui compagni siano offensivi ma la risposta ai loro sia positiva, sia viceversa se i feedback espressi non siano offensivi ma la reazione a quelli altrui lo sia. Ma possono esserci anche altre varie situazioni, condizioni impreviste e imprevedibili, che inducano l’insegnante a scegliere i valori intermedi, per questo si è deciso di mantenere una certa flessibilità.

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competenze oppure selezionarle, o ancora scegliere gli indicatori più adeguati rispetto al tipo di attività o esperienza osservata. La sperimentazione condotta dagli insegnanti nell’ambito del progetto CittadinaRE ha mostrato che per compilare l’intera scheda occorre svolgere più attività e di vario tipo nel corso dell’anno scolastico. Gli ambiti, le competenze e gli indicatori possono essere selezionati prima dell’osservazione, prevedendo quali sarà possibile individuare (questa è la modalità ritenuta migliore dagli insegnanti che hanno partecipato alla sperimentazione), oppure si può tenere conto dell’intera rubrica e compilare solo quanto sarà possibile osservare; si potrà completare quindi la compilazione dell’intera rubrica in seguito (senza lasciar trascorrere troppo tempo), integrandola nell’ambito di altre attività. E’ importante ribadire che se si osserva un’unica attività è improbabile, ma anche molto complesso, osservare tutti gli indicatori per la loro numerosità. Per fare un esempio: gli indicatori sul conflitto possono essere compilati solo in caso in cui insorgano dei conflitti.

La rubrica quindi, per riepilogare, ha due possibili utilizzi: si può impiegare per individuare e osservare le competenze messe alla prova durante un’attività o esperienza specifica; oppure si può compilare nel corso dell’anno scolastico, per osservare tutte le competenze in più attività ed esperienze didattiche. Si potrebbe anche compilare due volte, nella prima e nell’ultima parte dell’anno, così da valutare il livello di partenza e un eventuale miglioramento negli alunni in seguito alle attività, esperienze e riflessioni proposte dagli insegnanti sul tema della cittadinanza.

Un altro suggerimento riguarda il numero di alunni da osservare contemporaneamente. La sperimentazione ha mostrato che difficilmente si riescono ad osservare più di 3-4 alunni per volta e che occorre almeno un’ora di attività per svolgere un’osservazione adeguata. Comunque, è anche emerso che se si prende dimestichezza con lo strumento si riescono anche a osservare più alunni in contemporanea.

La sperimentazione ha anche fatto emergere la difficoltà per gli insegnanti di svolgere un doppio ruolo durante l’osservazione, di insegnanti che guidano lo svolgimento di un’attività e, appunto, di osservatori. La situazione ottimale è poter osservare un’attività in cui non si è coinvolti, in compresenza e suddividendosi i due ruoli con l’insegnante di sostegno o un altro collega. Altrimenti occorre tenere conto di questa complessità e organizzare l’attività che coinvolge gli alunni in modo da dover intervenire il meno possibile in qualità di insegnanti, per poter svolgere l’osservazione con maggiore concentrazione.

A seguito della sperimentazione, gli insegnanti hanno evidenziato particolarmente la necessità di osservare/valutare le competenze di cittadinanza durante attività specifiche, se non realizzate ad hoc (di cui sopra si è suggerita una tipologia). Si è infatti maturata la consapevolezza che questa strategia aiuti ad evitare di assegnare valutazioni che dipendono da ciò che si sa già sugli alunni. Queste attività, secondo gli insegnanti, consentono di focalizzare aspetti diversi da quelli che si osservano e valutano normalmente in relazione alle materie svolte. Sempre per ridurre il rischio di distorcere il giudizio, si sottolinea l’importanza, se non si compila la rubrica durante l’osservazione ma in seguito, di non lasciar passare molto tempo tra l’osservazione e la compilazione della rubrica, così da non dover ricorrere alla memoria per ricostruire quanto osservato. Infine, per migliorare l’oggettività della valutazione, si suggerisce, da un lato, di condividere il lavoro con altri colleghi, dall’altro, di parcellizzare l’osservazione in momenti diversi, così da tenere conto che sia gli insegnanti che gli alunni cambiano e modificano i loro comportamenti per tante ragioni, e che in una sola osservazione si rischierebbe di raccogliere o offrire un’idea “sbagliata”, cioè non usuale ma prodotta dalla specificità di un certo momento.

Oltre alle due versioni della rubrica, il gruppo di lavoro CittadinaRE ha anche creato una maschera di excel in cui inserire i dati rilevati durante l’osservazione, per poter elaborare una lettura delle competenze complessive della classe. L’idea è che una lettura di questo tipo possa offrire un’occasione di riflessione condivisa sia con gli studenti, che con altri docenti che collaborano alle attività sulle competenze di cittadinanza o, ancora più opportunamente, con il consiglio di classe. L’inserimento dati nel file messo a disposizione è risultato piuttosto agevole nel corso della sperimentazione: la compilazione si è mostrata a portata di quasi tutti i docenti, benché non particolarmente esperti di informatica. Per l’elaborazione dei dati e la costruzione di tabelle e grafici, occorre invece conoscere meglio il programma o avere la disponibilità di qualcuno in grado di utilizzarlo a questo fine.

5. CONSIGLI PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ E L’UTILIZZO DELLA RUBRICA DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE AD USO DEGLI ALUNNI

La rubrica ad uso studenti riguarda il tema delle relazioni con gli altri e risponde, pur essendo strutturata in modo semplificato, alla parte della rubrica degli insegnanti sullo stesso argomento. Dovrebbe essere uno strumento piuttosto agevole da utilizzare, costruito con un linguaggio semplice e con descrittori concreti delle azioni da osservare.

Gli alunni dovrebbero registrare la frequenza dei comportamenti descritti, indicando se si verificano mai, a volte o sempre (sarebbe meglio concordare quale frequenza si intenda con “a volte” prima dell’osservazione, in modo che gli alunni considerino questa espressione allo stesso modo).

Nella rubrica è stata anche inserita una colonna “non osservato” (N.O.) da barrare in caso di azioni che si è deciso di non osservare o per registrare se il comportamento in oggetto non si è verificato per cui non è stato possibile esprimersi in merito. Ad esempio, non sarà possibile valutare le azioni relative al conflitto se questo non si verifica durante l’attività osservata.

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Come anticipato, la sperimentazione dello strumento di osservazione/valutazione ad uso degli studenti ha avuto due finalità: da un lato, quella di elaborare una griglia che fosse adeguata a questa finalità, dall’altro quella di mettere “in gioco” direttamente le loro competenze, facendo emergere la responsabilità del compito valutativo e accompagnandola con una riflessione guidata dagli insegnanti. I dati di osservazione degli studenti sono stati raccolti ed elaborati, e gli insegnanti hanno potuto restituirli in classe e avviare una discussione sull’esperienza vissuta.

Occorre precisare che inizialmente alcuni insegnanti avevano delle perplessità sulle capacità di osservazione degli alunni e sulla loro spontaneità in una situazione in cui venivano osservati. Tali dubbi si sono risolti in seguito alla sperimentazione, soprattutto per i riscontri positivi raccolti dagli studenti. In effetti, come noto nella letteratura della ricerca qualitativa, un’adeguata durata dell’osservazione porta l’osservato a “dimenticare” di esserlo (è il cosiddetto effetto Hawthorne). Inoltre, considerata la finalità didattica del progetto, se anche il loro comportamento si modifica (almeno inizialmente) come risposta all’osservazione dei compagni, questa reazione e le sue motivazioni possono diventare parte della riflessione, in una fase successiva, sui loro comportamenti, responsabilità e relazioni con gli altri.

Per facilitare lo svolgimento del compito, si è deciso che l’osservazione/valutazione fosse svolta in modo anonimo (le rubriche compilate non risultano riconducibili né agli studenti osservatori e né agli osservati), favorendo il superamento di alcune resistenze, imbarazzi o addirittura conflitti tra gli studenti sui giudizi espressi.

Di seguito, alcuni consigli per organizzare l’osservazione tra studenti, elaborati in base ai risultati della sperimentazione e alle riflessioni degli insegnanti che se ne sono occupati.

Innanzitutto la rubrica può essere smembrata, nel senso che è possibile utilizzare solo gli indicatori più opportuni per la situazione osservata e il tempo disponibile per l’osservazione. È costruita per essere compilata in rapporto 1:1, cioè ogni alunno osserva/valuta un altro alunno. Tuttavia, se lo si considera opportuno/fattibile, si può chiedere agli alunni di osservare anche più compagni in contemporanea, compilando una rubrica per ciascuno di essi. La rubrica non è invece adeguata all’osservazione di gruppi, per cui occorrerebbe un altro tipo di strumento.

Sarebbe opportuno che tutti gli alunni alternassero l’osservazione e l’essere osservati. Occorre prepararli all’attività con un incontro preliminare in cui si spiegano le finalità educative/formative, si sollecita la motivazione, si legge insieme la rubrica, si rassicura sull’anonimato (si può anche proporre un’urna per raccogliere le schede). In genere, gli insegnanti hanno impiegato circa mezz’ora per spiegare il lavoro agli studenti. Si possono anche scegliere insieme agli alunni gli indicatori da utilizzare rispetto all’attività che svolgono gli alunni osservati.

L’osservazione può essere svolta o a turno (uno o più osservatori osservano uno o più soggetti, poi ci si scambia), o in contemporanea all’interno della classe (A osserva B che osserva C che osserva A).

La durata minima per l’osservazione è risultata di un’ora, così da diminuire gradualmente l’effetto dell’osservatore sull’osservato. Inoltre, per la stessa ragione, gli osservatori non dovrebbero essere troppo numerosi rispetto agli osservati.

A completamento dell’esperienza di osservazione e valutazione svolta dagli studenti, si consiglia di organizzare un momento di riflessione nella classe. Nel corso della sperimentazione è stato chiesto ai ragazzi coinvolti come si fossero sentiti nel valutare e nell’essere valutati, se queste sensazioni avessero cambiato il loro comportamento e perché, che cosa avessero imparato da questa esperienza. L’intento era di svolgere con loro una riflessione (“a caldo”) sulla valutazione come responsabilità e sui comportamenti (più difficile con loro parlare di competenze) assunti e osservati nel corso delle attività svolte in classe. L’esperienza di osservazione/valutazione non andrebbe discussa finché non vi abbiano partecipato tutti gli alunni, così da influenzare meno possibile le osservazioni successive e per lasciare che tutti vivano l’esperienza con spontaneità.

Un’altra modalità di riflessione e dibattito si è basata sulla presentazione agli alunni delle elaborazioni quantitative (in forma di semplici istogrammi delle frequenze registrate) dei dati raccolti nella classe attraverso le rubriche da loro compilate. In questo modo, si è potuta svolgere una riflessione a livello di classe, sulle responsabilità e modalità collettive di lavoro e confronto tenute e da tenere nel contesto scolastico.

In vista di questo obiettivo, si consiglia di presentare i dati aggregati sulla classe, in modo da non “esporre” gli alunni che hanno valutato non positivamente i comportamenti dei loro compagni.

A tal fine, come anticipato, è stata costruita un’apposita maschera excel per la raccolta e l’elaborazione dei dati rilevati durante l’osservazione/valutazione svolta dagli studenti. Anche in questo caso, come per lo strumento ad uso degli insegnanti, la compilazione della scheda è risultata agevole per i docenti che hanno inserito i dati. Una conoscenza mediamente approfondita del programma excel dovrebbe consentire di elaborare dati e costruire tabelle e grafici con facilità, mentre occorrerebbe conoscere meglio il programma o avere la disponibilità di qualcuno in grado di farlo, per poter svolgere operazioni più complicate.

Impieghi alternativi della rubrica ideata per gli studenti potrebbero essere: l’utilizzo per l’autovalutazri comportamenti, da autosomministrare in seguito a un’attività o un’altra esperienza didattica; l’utilizzo da parte degli insegnanti, in luogo degli strumenti appositamente redatti per loro, anche al fine di confrontare i due punti di vista di insegnanti e studenti in relazione alla stessa attività o esperienza. Si tratta comunque di modalità che non sono state sperimentate dal gruppo di lavoro.

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inaR

E e

dalla

rubr

ica

elab

orat

a ne

ll’am

bito

del

Pro

getto

Scu

ola

21 (F

onda

zione

Car

iplo

), co

l sup

porto

di U

NIM

ORE

Ambi

toCo

mpe

tenz

aIn

dica

tore

Desc

ritto

reVa

luta

zion

e

1. C

ostru

zione

de

l sé

1.1

Impa

rare

a

impa

rare

1.1.

1 Es

sere

re

cetti

vi ri

spet

to a

nu

ove

espe

rienz

e di

ap

pren

dim

ento

5. E

’ cur

ioso

di f

ront

e al

le n

ovità

e d

esid

eros

o di

app

rend

ere.

E’ i

n gr

ado

di m

ette

re in

rela

zione

il

nuov

o co

n es

perie

nze

già

cons

olid

ate

e di

indi

vidu

are

som

iglia

nze

e di

ffere

nze.

4...

3. S

i pon

e in

mod

o re

cetti

vo v

erso

le n

uove

esp

erie

nze,

ma

a vo

lte n

eces

sita

di i

ncor

aggi

amen

to d

a pa

rte d

el d

ocen

te e

/o d

ei c

ompa

gni.

Di s

olito

è in

gra

do d

i ind

ivid

uare

ana

logi

e co

n al

tre e

sper

ienz

e si

mili

già

svo

lte.

2...

1. S

i rifi

uta

di s

volg

ere

nuov

e es

perie

nze

anch

e se

sol

leci

tato

da

com

pagn

i e in

segn

ante

.

1.1.

2 Es

sere

aut

onom

i ne

ll’or

gani

zzaz

ione

del

pr

oprio

lavo

ro

5. E

’ in

grad

o di

indi

vidu

are

auto

nom

amen

te i

tem

pi n

eces

sari

per s

volg

ere

in m

odo

adeg

uato

i co

mpi

ti as

segn

ati e

org

anizz

a il

suo

lavo

ro d

i con

segu

enza

.

4...

3. V

alut

a di

sol

ito in

mod

o co

rret

to i

tem

pi n

eces

sari

per s

volg

ere

i pro

pri c

ompi

ti in

mod

o ac

cetta

bile

. E’

in g

rado

di o

rgan

izzar

e il

lavo

ro in

mod

o da

risp

etta

re, n

ella

mag

gior

par

te d

ei c

asi,

le c

onse

gne.

2...

1. N

on è

in g

rado

di v

alut

are

l’im

pegn

o e

i tem

pi ri

chie

sti p

er s

volg

ere

i com

piti

asse

gnat

i, sp

esso

rim

ane

indi

etro

con

le c

onse

gne

e/o

non

è in

gra

do d

i ave

re u

na p

rest

azio

ne a

lmen

o su

ffici

ente

.

1.1.

3 Ri

flette

re e

val

utar

e il

prop

rio p

erco

rso

di a

cqui

sizio

ne d

i co

nosc

enza

5. A

uto-

valu

ta i

prop

ri va

lori/

attit

udin

i in

rela

zione

all’

argo

men

to s

tudi

ato

per m

odifi

care

pos

itiva

men

te

il pr

oprio

met

odo

di la

voro

.

4...

3. V

alut

a le

pro

prie

azio

ni e

i vi

ncol

i, m

a m

ostra

diff

icol

tà n

el m

odifi

care

di c

onse

guen

za il

pro

prio

m

etod

o di

lavo

ro.

2...

1. N

on è

in g

rado

di v

alut

are

le p

ropr

ie a

zioni

e i

vinc

oli,

e m

ostra

diff

icol

tà n

el m

odifi

care

di

cons

egue

nza

il pr

oprio

met

odo

di la

voro

.

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8

Ambi

toCo

mpe

tenz

aIn

dica

tore

Desc

ritto

reVa

luta

zion

e

1.2

Prog

etta

re

1.2.

1 Va

luta

re i

prop

ri pu

nti d

i for

za e

di

debo

lezz

a in

rapp

orto

al

cont

esto

5. C

onos

ce i

prop

ri pu

nti d

i for

za e

di d

ebol

ezza

e n

ello

svo

lger

e il

lavo

ro a

sseg

nato

met

te in

atto

st

rate

gie

per t

ener

e so

tto c

ontro

llo i

prop

ri pu

nti d

i deb

olez

za.

4...

3. C

onos

ce i

prop

ri pu

nti d

i for

za e

d è

in g

rado

di s

frutta

rli; c

erca

di e

vita

re i

cont

esti

in c

ui e

mer

gono

i pu

nti d

ebol

ezza

per

evi

tare

i pe

ggio

ri ris

ulta

ti.

2...

1. E

’ ass

olut

amen

te in

cons

apev

ole

dei p

ropr

i pun

ti di

forz

a e

di d

ebol

ezza

e n

on fa

nul

la p

er

mig

liora

rsi.

1.2.

2 Es

sere

in g

rado

di

stab

ilire

obi

ettiv

i e a

zioni

5. E

’ in

grad

o di

indi

vidu

are

gli o

biet

tivi e

le a

zioni

da

met

tere

in a

tto p

er ra

ggiu

nger

li ne

l mod

o m

iglio

re.

4...

3. E

’ in

grad

o di

indi

vidu

are

gli o

biet

tivi p

iù im

porta

nti e

un

perc

orso

che

gli

perm

etta

di r

aggi

unge

rli.

2...

1. N

on è

in g

rado

di i

ndiv

idua

re g

li ob

ietti

vi o

, se

anch

e li

indi

vidu

a, n

on ri

esce

a tr

ovar

e un

per

cors

o (in

siem

e di

azio

ni) c

he g

li pe

rmet

ta d

i rag

giun

gerli

in q

ualc

he m

odo.

1.2.

3 Va

luta

re l’

effic

acia

de

lle s

trate

gie

prop

oste

pe

r eve

ntua

lmen

te

riada

ttarle

5. E

’ in

grad

o di

val

utar

e l’e

ffica

cia

delle

stra

tegi

e ad

otta

te e

di m

ette

re in

atto

dei

cor

retti

vi p

er a

vere

il

mig

lior r

isul

tato

pos

sibi

le.

4...

3. C

apis

ce s

e le

stra

tegi

e ad

otta

te s

ono

suffi

cien

ti pe

r il r

aggi

ungi

men

to d

egli

obie

ttivi

e in

cas

o co

ntra

rio s

i ado

pera

per

cam

biar

le.

2...

1. N

on è

in g

rado

di v

alut

are

l’effi

caci

a de

lle s

trate

gie

adot

tate

.

2. R

elaz

ione

con

gl

i altr

i

2.1

Com

unic

are

(Com

pren

dere

e

rapp

rese

ntar

e)

2.1.

1 M

ostra

re c

apac

ità

di a

scol

to a

ttivo

(Asc

olta

re c

on

inte

ress

e, o

sser

vare

ch

i par

la, e

sin

tetiz

zare

ad

egua

tam

ente

i co

nten

uti a

scol

tati)

5. O

sser

va c

hi p

arla

e lo

asc

olta

con

inte

ress

e. R

icor

da e

sa

sint

etizz

are

quan

to e

spos

to d

agli

altri

in

mod

o ch

iaro

, pre

ciso

e c

orre

tto.

4...

3. T

alvo

lta o

sser

va c

hi p

arla

e n

on s

empr

e lo

asc

olta

con

inte

ress

e. R

icor

da e

sin

tetiz

za in

mod

o es

senz

iale

qua

nto

espo

sto

dagl

i altr

i.

2...

1. N

on o

sser

va e

non

asc

olta

chi

par

la. N

on ri

cord

a qu

anto

esp

osto

dag

li al

tri e

lo s

inte

tizza

in m

odo

lacu

noso

e c

onfu

so.

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9

2.1.

2 Ad

egua

re il

mod

o di

esp

rimer

si a

lle d

iver

se

situ

azio

ni c

omun

icat

ive

5. U

sa te

rmin

olog

ia e

toni

app

ropr

iati

alla

situ

azio

ne e

al c

onte

sto

com

unic

ativ

o. S

i esp

rime

corr

etta

men

te.

4...

3. U

sa u

n to

no d

i voc

e pa

cato

. Il l

essi

co è

sem

plic

e m

a ad

egua

to. L

a fo

rma

espr

essi

va è

cor

retta

.

2...

1. S

i esp

rime

con

un to

no d

i voc

e in

adeg

uato

. Il l

essi

co è

impr

oprio

, la

form

a es

pres

siva

è s

corr

etta

.

2.1.

3 Fo

rmar

si o

pini

oni

pond

erat

e su

que

stio

ni

diba

ttute

5. È

in g

rado

di f

orm

arsi

un’

opin

ione

chi

ara

e co

eren

te s

u un

a qu

estio

ne d

ibat

tuta

ed

è pr

onto

a

sost

ener

la/ri

vede

rla s

ulla

bas

e de

l con

tradd

ittor

io.

4...

3. È

in g

rado

di f

orm

arsi

un’

opin

ione

chi

ara

e co

eren

te s

u un

a qu

estio

ne d

ibat

tuta

, ma

la s

ostie

ne a

d ol

tranz

a an

che

di fr

onte

ad

argo

men

ti ch

e ne

pro

vano

la fa

lsità

.

2...

1. N

on ri

esce

a fo

rmar

si u

n’op

inio

ne c

hiar

a e

coer

ente

.

2.2

Colla

bora

re e

pa

rteci

pare

2.2.

1 Pa

rteci

pare

alla

di

scus

sion

e

(Dis

poni

bilit

à al

la

disc

ussi

one,

inte

ress

e pe

r il c

onfro

nto,

l’a

ppro

fond

imen

to e

la

com

pren

sion

e)

5. S

i im

pegn

a at

tivam

ente

nel

dib

attit

o, fa

pro

post

e co

ncre

te e

form

ula

dom

ande

coe

rent

i.

4...

3. P

arte

cipa

alle

dis

cuss

ioni

se

solle

cita

to e

pon

e do

man

de s

olo

in m

odo

saltu

ario

.

2...

1. N

on p

arte

cipa

alle

dis

cuss

ioni

o in

terv

iene

in m

odo

non

perti

nent

e.

2.2.

2 Ri

spet

tare

i di

vers

i pu

nti d

i vis

ta

(Cap

acità

di p

rend

ere

in c

onsi

dera

zione

pun

ti di

vis

ta v

alid

i di a

ltre

pers

one

attra

vers

o la

di

scus

sion

e)

5. A

scol

ta le

opi

nion

i e i

punt

i di v

ista

div

ersi

dai

pro

pri s

enza

inte

rrom

pere

; com

pren

de e

risp

etta

le

ragi

oni d

egli

altri

.

4...

3. D

imos

tra s

olo

l’acc

etta

zione

lim

itata

di o

pini

oni,

conv

inzio

ni e

pun

ti di

vis

ta d

iver

si d

ai p

ropr

i. No

n in

terr

ompe

chi

par

la.

2...

1. N

on to

llera

con

vinz

ioni

/opi

nion

i div

erse

dal

le p

ropr

ie: i

nter

rom

pe c

hi p

arla

, div

enta

ver

balm

ente

ag

gres

sivo

ver

so c

hi e

sprim

e co

nvin

zioni

/opi

nion

i div

erse

.

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10

Ambi

toCo

mpe

tenz

aIn

dica

tore

Desc

ritto

reVa

luta

zion

e

2.2.

3 Im

pegn

arsi

ed

esse

re d

ispo

nibi

li al

la

voro

coo

pera

tivo

5. S

volg

e il

lavo

ro a

sseg

nato

par

teci

pand

o at

tivam

ente

. Aiu

ta e

sos

tiene

gli

altri

se

ne h

anno

bis

ogno

. Si

impe

gna

e co

llabo

ra a

ll’or

gani

zzaz

ione

e a

lla c

ondi

visi

one

del l

avor

o.

4...

3. S

volg

e il

lavo

ro a

sseg

nato

e ri

spet

ta g

li al

tri m

embr

i del

gru

ppo.

2...

1. N

on s

i pre

nde

caric

o de

l lav

oro

asse

gnat

o, h

a di

ffico

ltà a

col

labo

rare

nel

gru

ppo

e sf

rutta

il la

voro

de

gli a

ltri.

2.2.

4 M

edia

re i

conf

litti

5. E

’ in

grad

o di

favo

rire

il co

nfro

nto

tra d

iver

se p

arti

e st

imol

a la

rice

rca

della

sol

uzio

ne.

4...

3. N

on a

ccen

tua

il co

nflit

to m

a no

n è

in g

rado

di f

avor

ire a

ccor

di tr

a le

par

ti.

2...

1. S

i im

med

esim

a in

una

del

le d

ue p

arti

e an

ziché

con

tribu

ire a

lla s

oluz

ione

del

con

flitto

lo a

ccen

tua.

2.2.

5 M

otiv

are

gli a

ltri e

cr

eare

un

clim

a po

sitiv

o ne

l gru

ppo

5. E

sprim

e ap

prez

zam

ento

e in

cora

ggia

men

to p

er g

li al

tri m

embr

i del

gru

ppo.

Acc

etta

vol

entie

ri i

feed

back

altr

ui.

4...

3. E

sprim

e fe

edba

ck n

on o

ffens

ivi e

poca

impo

rtanz

a al

feed

back

e a

l lav

oro

dei c

ompa

gni.

2...

1. E

’ ape

rtam

ente

rude

nei

con

front

i dei

com

pagn

i e ri

fiuta

di a

scol

tare

le ri

chie

ste

oppu

re e

sclu

de

delib

erat

amen

te d

elle

per

sone

del

gru

ppo.

2.3

Agire

in m

odo

auto

nom

o e

resp

onsa

bile

(Con

osce

re il

val

ore

delle

rego

le e

del

la

resp

onsa

bilit

à pe

rson

ale)

2.3.

1 Co

mpr

ende

re e

ris

petta

re le

rego

le

5. R

ispe

tta le

rego

le, è

in g

rado

di m

otiv

arne

l’im

porta

nza,

è d

a es

empi

o pe

r gli

altri

e c

olla

bora

con

l’i

nseg

nant

e e

i com

pagn

i nel

la re

alizz

azio

ne d

elle

atti

vità

.

4...

3. R

ispe

tta le

rego

le, a

scol

ta l’

inse

gnan

te, n

on d

istu

rba

le a

ttivi

tà.

2...

1. F

atic

a a

rispe

ttare

le re

gole

, met

te in

dub

bio

l’aut

orev

olez

za d

elle

sce

lte d

ell’i

nseg

nant

e, d

istu

rba

le

attiv

ità.

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11

2.3.

2 Av

ere

cons

apev

olez

za d

ei v

alor

i

5. S

ugge

risce

, si c

onfro

nta

ed e

sprim

e in

tere

sse

per t

emi s

ocia

li (s

olid

arie

tà, r

ispe

tto, a

ntira

zzis

mo,

ec

c.) e

/o p

oliti

ci (d

emoc

razia

, ist

ruzio

ne, l

avor

o, e

cc.)

e su

tem

i rel

ativ

i al b

enes

sere

e a

lla c

onvi

venz

a in

cla

sse

e ne

ll’is

titut

o sc

olas

tico.

4...

3. S

e so

lleci

tato

, si c

onfro

nta

su te

mi s

ocia

li (s

olid

arie

tà, r

ispe

tto, a

ntira

zzis

mo,

ecc

.) e/

o po

litic

i (d

emoc

razia

, ist

ruzio

ne, l

avor

o, e

cc.)

e su

tem

i rel

ativ

i al b

enes

sere

e a

lla c

onvi

venz

a in

cla

sse

e ne

ll’is

titut

o sc

olas

tico.

2...

1. N

on e

sprim

e al

cun

inte

ress

e pe

r tem

i soc

iali

(sol

idar

ietà

, ris

petto

, ant

irazz

ism

o, e

cc.)

e/o

polit

ici

(dem

ocra

zia, i

stru

zione

, lav

oro,

ecc

.) e

tem

i rel

ativ

i al b

enes

sere

e a

lla c

onvi

venz

a in

cla

sse

e ne

ll’is

titut

o sc

olas

tico.

2.3.

3 Pr

ende

re

deci

sion

i e a

ssum

ersi

re

spon

sabi

lità

pers

onal

i

5. S

i mos

tra re

spon

sabi

le v

erso

i pr

opri

com

piti

e de

i pro

pri e

rror

i. Pr

ende

dec

isio

ni e

agi

sce

di

cons

egue

nza,

mos

trand

o di

ave

re in

iziat

iva

e as

sum

endo

si la

resp

onsa

bilit

à de

lle c

onse

guen

ze c

he n

e de

rivan

o.

4...

3. S

volg

e re

spon

sabi

lmen

te i

prop

ri co

mpi

ti, m

a no

n se

mpr

e si

pre

nde

la re

spon

sabi

lità

dei p

ropr

i er

rori

o di

inizi

ativ

e pe

rson

ali.

2...

1. N

on s

i mos

tra re

spon

sabi

le v

erso

i pr

opri

com

piti

e de

i pro

pri e

rror

i. No

n pr

ende

inizi

ativ

e o

pren

de

deci

sion

i affr

etta

te e

non

pon

dera

te e

non

con

side

ra le

resp

onsa

bilit

à co

nnes

se.

2.3.

4 As

sum

ersi

re

spon

sabi

lità

su c

ompi

ti e

prob

lem

i com

uni

5. S

i ass

ume

resp

onsa

bilit

à e

agis

ce in

prim

a pe

rson

a pe

r ris

olve

re p

robl

emi c

omun

i.

4...

3. N

on s

empr

e si

ass

ume

resp

onsa

bilit

à e

si im

pegn

a in

prim

a pe

rson

a ne

lla ri

solu

zione

di p

robl

emi

com

uni.

2...

1. N

on s

i ass

ume

resp

onsa

bilit

à co

lletti

ve, n

on c

onsi

dera

la p

ossi

bilit

à di

agi

re in

prim

a pe

rson

a pe

r co

ntrib

uire

alla

riso

luzio

ne d

i pro

blem

i com

uni.

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12

Ambi

toCo

mpe

tenz

aIn

dica

tore

Desc

ritto

reVa

luta

zion

e

3 Ra

ppor

to c

on

la re

altà

3.1

Riso

lver

e pr

oble

mi

(Affr

onta

re

situ

azio

ni

prob

lem

atic

he

e co

ntrib

uire

a

risol

verle

)

3.1.

1 An

alizz

are

la

situ

azio

ne p

robl

emat

ica

ed ip

otizz

are

poss

ibili

so

luzio

ni

5. R

icon

osce

le v

aria

bili

pres

enti

nella

situ

azio

ne p

robl

emat

ica

e le

loro

rela

zioni

; a p

artir

e da

ll’an

alis

i de

lla s

ituaz

ione

pro

blem

atic

a, m

ette

e p

unto

una

o p

iù s

oluz

ioni

effi

caci

4...

3. R

icon

osce

le v

aria

bili

pres

enti

nella

situ

azio

ne p

robl

emat

ica,

ma

non

cogl

ie tu

tte le

rela

zioni

che

le

colle

gano

; met

te p

erta

nto

a pu

nto

solu

zioni

par

ziali

al p

robl

ema

anal

izzat

o.

2...

1. H

a id

ee c

onfu

se s

ulle

var

iabi

li in

gio

co e

sul

le lo

ro re

lazio

ni; m

ette

a p

unto

sol

uzio

ni fo

ndat

e su

im

pres

sion

i sup

erfic

iali

e du

nque

inef

ficac

i.

3.2

Indi

vidu

are

colle

gam

enti

e re

lazio

ni

(Pos

sede

re

stru

men

ti ch

e pe

rmet

tano

di

affro

ntar

e la

co

mpl

essi

tà d

el

vive

re n

ella

soc

ietà

gl

obal

e de

l nos

tro

tem

po)

3.2.

1 Av

ere

cons

apev

olez

za d

ella

co

mpl

essi

(Ren

ders

i con

to c

he

vivi

amo

in u

n m

ondo

in

cui l

e re

lazio

ni n

on s

ono

solo

que

lle li

near

i di

caus

a-ef

fetto

)

5. È

con

sape

vole

del

fatto

che

ci s

ono

sist

emi n

on ri

duci

bili

alla

som

ma

delle

loro

par

ti, s

a ric

onos

cere

re

lazio

ni n

on li

near

i, co

ntes

tual

izzan

do i

feno

men

i al l

ivel

lo g

erar

chic

o ch

e gl

i è p

ropr

io.

4...

3. È

con

sape

vole

che

ci s

ono

sist

emi c

ompl

essi

, ma

non

riesc

e a

ricos

truire

com

plet

amen

te la

rete

de

lle re

lazio

ni, i

n pa

rtico

lare

que

lle d

iver

se d

al s

empl

ice

rapp

orto

cau

sa-e

ffetto

.

2...

1. N

on ri

cono

sce

la d

iffer

enza

tra

sist

emi s

empl

ici e

com

ples

si.

3.3

Acqu

isire

in

form

azio

ni

(Sap

er c

erca

re

e tro

vare

le

info

rmaz

ioni

su

un

argo

men

to, v

alut

are

l’atte

ndib

ilità

e

l’util

ità d

elle

in

form

azio

ni

acqu

isite

)

3.3.

1 Sc

eglie

re la

/le

tipo

logi

a/e

di fo

nte

nece

ssar

ia a

gli o

biet

tivi

che

si p

one

5. S

elez

iona

aut

onom

amen

te la

/le ti

polo

gia/

e di

font

e (li

bri,

inte

rnet

, gio

rnal

i, vi

deo,

ecc

.), a

degu

ata/

e a

repe

rire

le in

form

azio

ni n

eces

sarie

agl

i obi

ettiv

i che

si p

one.

4...

3. O

ppor

tuna

men

te g

uida

to, s

elez

iona

le fo

nti a

degu

ate

a re

perir

e le

info

rmaz

ioni

nec

essa

rie a

gli

obie

ttivi

che

si p

one.

2...

1. S

i con

cent

ra s

u un

a so

la fo

nte

di in

form

azio

ne, q

uella

che

gli

è pi

ù ab

itual

e, in

dipe

nden

tem

ente

da

gli o

biet

tivi c

he s

i pon

e.

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13

3.3.

2 Ce

rcar

e e

repe

rire

le in

form

azio

ni

sull’

argo

men

to

5. T

rova

le in

form

azio

ni g

razie

ad

un e

ffica

ce m

etod

o di

rice

rca

all’i

nter

no d

ella

font

e pr

esce

lta

(cla

ssifi

cazio

ne p

er a

utor

e / s

ogge

tto /

titol

o in

cat

alog

o on

line

di b

iblio

teca

; som

mar

io e

indi

ce in

libr

i e

rivis

te; p

arol

e-ch

iave

nel

web

; ecc

.).

4...

3. O

ppor

tuna

men

te g

uida

to e

rein

diriz

zato

, tro

va le

info

rmaz

ioni

cer

cate

.

2...

1. S

i muo

ve s

enza

un

met

odo

di ri

cerc

a al

l’int

erno

del

la fo

nte

pres

celta

e n

on tr

ova

le in

form

azio

ni

cerc

ate.

3.3.

3 Co

nfro

ntar

e le

font

i e

valu

tarn

e l’a

ttend

ibili

5. V

alut

a il

livel

lo d

i atte

ndib

ilità

del

le fo

nti s

elez

iona

te e

sca

rta le

info

rmaz

ioni

che

non

pro

veng

ono

da

una

font

e do

tata

di s

uffic

ient

e at

tend

ibili

tà.

4...

3. T

rova

qua

lche

vol

ta d

iffic

oltà

a v

alut

are

l’atte

ndib

ilità

del

le fo

nti e

a s

carta

re le

info

rmaz

ioni

pr

oven

ient

i da

font

i poc

o at

tend

ibili

.

2...

1. A

ccet

ta in

dist

inta

men

te o

gni i

nfor

maz

ione

sen

za v

alut

are

l’atte

ndib

ilità

del

la fo

nte.

3.4

Conf

ront

are

e in

terp

reta

re le

in

form

azio

ni

(Inte

rpre

tare

cr

itica

men

te le

in

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azio

ni

acqu

isite

, ric

onos

cend

o ra

gion

amen

ti er

rati

e di

stin

guen

do fa

tti

e op

inio

ni)

3.4.

1 Ri

cono

scer

e ra

gion

amen

ti lo

gica

men

te e

rrat

i e u

n us

o no

n co

rret

to d

elle

in

form

azio

ni e

dei

dat

i

5. D

istin

gue

i rag

iona

men

ti lo

gica

men

te v

alid

i da

quel

li no

n va

lidi e

val

uta

la fo

ndat

ezza

deg

li ar

gom

enti

prop

osti

pro/

cont

ro u

na p

osizi

one

data

.

4...

3. N

on s

empr

e in

divi

dua

i rag

iona

men

ti pr

ivi d

i val

idità

logi

ca e

non

sem

pre

ricon

osce

gli

argo

men

ti sc

arsa

men

te fo

ndat

i.

2...

1. A

ccet

ta ra

gion

amen

ti pr

ivi d

i val

idità

logi

ca e

arg

omen

ti no

n su

ffici

ente

men

te fo

ndat

i, m

a do

tati

di

forz

a pe

rsua

siva

sul

pia

no e

mot

ivo.

3.4.

2 Di

stin

guer

e i

fatti

dal

le o

pini

oni,

ricon

osce

ndo

anch

e la

non

neu

tralit

à de

ll’in

form

azio

ne

5. Is

ola

i fat

ti da

lle o

pini

oni a

nche

qua

ndo

essi

sia

no n

el c

onte

sto

stre

ttam

ente

intre

ccia

ti e

indi

vidu

a il

punt

o di

vis

ta s

otto

stan

te a

nche

qua

ndo

non

chia

ram

ente

esp

ress

o.

4...

3. R

icon

osce

la d

iffer

enza

tra

fatti

e o

pini

oni q

uand

o es

si s

iano

già

nel

con

test

o su

ffici

ente

men

te

dist

inti

e ric

onos

ce il

pun

to d

i vis

ta s

otto

stan

te.

2...

1. C

onfo

nde

fatti

e o

pini

oni e

non

indi

vidu

a il

punt

o di

vis

ta s

otte

so a

d un

’opi

nion

e.

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14

Ambi

toCo

mpe

tenz

aIn

dica

tore

Desc

ritto

reVa

luta

zion

e

3.5

Riel

abor

are

le

info

rmaz

ioni

3.5.

1 Co

nosc

ere

la

stru

ttura

del

per

cors

o ar

gom

enta

tivo

e ca

paci

di a

rgom

enta

re

5. S

i for

ma

un’o

pini

one

chia

ra e

coe

rent

e in

rela

zione

ad

una

ques

tione

dat

a e

la s

ostie

ne a

par

tire

da s

olid

i arg

omen

ti, c

ioè

fond

ati s

u ra

gion

amen

ti lo

gica

men

te v

alid

i, da

ti ric

onos

ciut

i dal

la c

omun

ità

scie

ntifi

ca, p

arer

i aut

orev

oli,

ecc.

(eve

ntua

lmen

te c

onfu

tand

o la

pos

izion

e av

vers

a).

4...

3. S

i for

ma

un’o

pini

one

chia

ra e

coe

rent

e in

rela

zione

ad

una

ques

tione

dat

a, m

a la

sos

tiene

con

ar

gom

enti

a vo

lte d

ebol

i.

2...

1. S

i for

ma

un’o

pini

one

che

non

è né

chi

ara,

coer

ente

e la

sos

tiene

con

arg

omen

ti de

boli.

3.5.

2 Ri

cono

scer

e e

aver

e co

nsap

evol

ezza

deg

li st

ereo

tipi e

pre

giud

izi

prop

ri e

altru

i

5. R

icon

osce

ste

reot

ipi e

pre

giud

izi a

ltrui

e li

dec

ostru

isce

attr

aver

so il

con

front

o co

n in

form

azio

ni

prov

enie

nti d

a fo

nti a

ttend

ibili

; ric

onos

ce i

prop

ri st

ereo

tipi e

pre

giud

izi e

acc

etta

di r

ived

erli

attra

vers

o il

conf

ront

o co

n in

form

azio

ni p

rove

nien

ti da

font

i atte

ndib

ili.

4...

3. R

icon

osce

ste

reot

ipi e

pre

giud

izi p

rese

nti n

ei g

iudi

zi al

trui e

li d

ecos

truis

ce a

ttrav

erso

il c

onfro

nto

con

info

rmaz

ioni

pro

veni

enti

da fo

nti a

ttend

ibili

, ma

non

ricon

osce

i pr

opri

ster

eotip

i e p

regi

udizi

.

2...

1. È

con

vint

o ch

e st

ereo

tipi e

pre

giud

izi p

ropr

i e a

ltrui

sia

no fo

ndat

i su

dati

di fa

tto e

rifiu

ta d

i ric

onos

cere

val

idità

alle

info

rmaz

ioni

che

li m

etto

no in

dis

cuss

ione

.

3.6

Aver

e ris

petto

e

cura

del

pro

prio

am

bien

te d

i lav

oro

3.6.

1 M

aneg

giar

e co

n ris

petto

e c

ura

le

attre

zzat

ure

e gl

i arr

edi

5. R

ispe

tta g

li st

rum

enti

e gl

i arr

edi e

d è

atte

nto

a la

scia

re l’

ambi

ente

di l

avor

o pu

lito

e or

dina

to

al te

rmin

e de

ll’at

tività

. Pre

sta

atte

nzio

ne a

i com

pagn

i e li

sol

leci

ta a

l ris

petto

di l

ocal

i, st

rum

enti,

at

trezz

atur

e e

arre

di.

4...

3. M

aneg

gia

con

atte

nzio

ne g

li st

rum

enti

aven

do c

ura

di n

on d

anne

ggia

rli o

spo

rcar

li, n

on fa

re m

ale

a se

ste

sso

e ag

li al

tri. R

ispe

tta i

loca

li e

gli a

rred

i, m

a no

n è

sem

pre

atte

nto

a rio

rdin

are

i mat

eria

li e

a la

scia

re l’

ambi

ente

di l

avor

o pu

lito

e or

dina

to a

l ter

min

e de

ll’at

tività

.

2...

1. M

aneg

gia

gli s

trum

enti

in m

odo

non

appr

opria

to, r

isch

iand

o di

rom

perli

e/o

di f

are

mal

e a

se

stes

so o

agl

i altr

i. No

n pu

lisce

al t

erm

ine

dell’

attiv

ità, l

asci

a l’a

mbi

ente

in d

isor

dine

e p

uò a

rriv

are

a da

nneg

giar

e st

rum

enti

di la

voro

e a

rred

i.

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15

CittadinaRE - Rubrica di valutazione per gli Insegnanti – versione sintetica

Ambito Competenza Indicatore Val.

1. Costruzione del sé

1.1 Imparare a imparare

1.1.1 Essere recettivi rispetto a nuove esperienze di apprendimento

1.1.2 Essere autonomi nell’organizzazione del proprio lavoro

1.1.3 Riflettere e valutare il proprio percorso di acquisizione di conoscenza

1.2 Progettare

1.2.1 Valutare i propri punti di forza e di debolezza in rapporto al contesto

1.2.2 Essere in grado di stabilire obiettivi e azioni

1.2.3 Valutare l’efficacia delle strategie proposte per eventualmente riadattarle

2. Relazione con gli altri

2.1 Comunicare

2.1.1 Mostrare capacità di ascolto attivo

2.1.2 Adeguare il modo di esprimersi alle diverse situazioni comunicative

2.1.3 Formarsi opinioni ponderate su questioni dibattute

2.2 Collaborare e partecipare

2.2.1 Partecipare alla discussione

2.2.2 Rispettare i diversi punti di vista

2.2.3 Impegnarsi ed essere disponibili al lavoro cooperativo

2.2.4 Mediare i conflitti

2.2.5 Motivare gli altri e creare un clima positivo nel gruppo

2.3 Agire in modo autonomo e responsabile

2.3.1 Comprendere e rispettare le regole

2.3.2 Avere consapevolezza dei valori

2.3.3 Prendere decisioni e assumersi responsabilità personali

2.3.4 Assumersi responsabilità su compiti e problemi comuni

3. Rapporto con la realtà

3.1 Risolvere problemi 3.1.1 Analizzare la situazione problematica e ipotizzare possibili soluzioni

3.2 Individuare collegamenti e relazioni

3.2.1 Avere consapevolezza della complessità

3.3 Acquisire informazioni

3.3.1 Scegliere la/le tipologia/e di fonte necessaria agli obiettivi che si pone

3.3.2 Cercare e reperire le informazioni sull’argomento

3.3.3 Confrontare le fonti e valutarne l’attendibilità

3.4 Confrontare e interpretare le informazioni

3.4.1 Riconoscere ragionamenti logicamente errati e un uso non corretto delle informazioni e dei dati

3.4.2 Distinguere i fatti dalle opinioni, riconoscendo anche la non neutralità dell’informazione

3.5 Rielaborare le informazioni

3.5.1 Conoscere la struttura del percorso argomentativo e capacità di argomentare

3.5.2 Riconoscere e avere consapevolezza degli stereotipi e pregiudizi propri e altrui

3.6 Avere rispetto e cura del proprio ambiente di lavoro

3.6.1 Maneggiare con rispetto e cura le attrezzature e gli arredi

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16

CittadinaRE - Rubrica di valutazione per gli studenti

INDICATORI AZIONI FREQUENZA N.O.

Ascolto attivoGuarda negli occhi chi parla o prende appunti su quello che si dice □ Mai □ A volte □ Sempre

Dimostra interesse con cenni o parole per quello che gli altri dicono □ Mai □ A volte □ Sempre

Modo di esprimersi

Usa un tono di voce calmo □ Mai □ A volte □ Sempre

Si esprime in modo chiaro e usa parole e frasi comprensibili □ Mai □ A volte □ Sempre

Usa un linguaggio adeguato al contesto □ Mai □ A volte □ Sempre

Capacità di spiegare

Motiva le proprie idee e opinioni □ Mai □ A volte □ Sempre

Riesce a convincere gli altri delle proprie ragioni □ Mai □ A volte □ Sempre

Partecipare alla discussione

Interviene nella discussione esprimendo le proprie idee e opinioni □ Mai □ A volte □ Sempre

Fa domande agli altri □ Mai □ A volte □ Sempre

Rispetto dei punti di vista

Esprime interesse anche per i punti di vista diversi dal proprio □ Mai □ A volte □ Sempre

Ascolta senza interrompere chi parla □ Mai □ A volte □ Sempre

Impegno nel lavoro di gruppo

Collabora all’organizzazione del lavoro □ Mai □ A volte □ Sempre

Svolge con impegno la propria parte del lavoro □ Mai □ A volte □ Sempre

Aiuta chi non riesce a fare la propria parte del lavoro □ Mai □ A volte □ Sempre

Mediare i conflitti

Se si trova in conflitto con altri, propone soluzioni e cerca attivamente un accordo □ Mai □ A volte □ Sempre

Nel conflitto tra altri, suggerisce soluzioni e/o cerca di favorire un accordo □ Mai □ A volte □ Sempre

Motivare gli altriEsprime apprezzamento e incoraggiamento verso gli altri □ Mai □ A volte □ Sempre

Prende in considerazione i giudizi degli altri e accetta le critiche □ Mai □ A volte □ Sempre

Comprendere e rispettare le regole

Rispetta le regole □ Mai □ A volte □ Sempre

Incoraggia gli altri a rispettare le regole □ Mai □ A volte □ Sempre

Spiega agli altri perché bisogna rispettare le regole □ Mai □ A volte □ Sempre

Consapevolezza dei valori

Suggerisce e si confronta su temi sociali (solidarietà, rispetto, antirazzismo, ecc.) e/o politici (democrazia, istruzione, lavoro, ecc.) □ Mai □ A volte □ Sempre

Suggerisce e si confronta su temi relativi al benessere e alla convivenza in classe e nell’istituto scolastico □ Mai □ A volte □ Sempre

Assumersi responsabilità

Agisce in prima persona su un compito o un problema comune □ Mai □ A volte □ Sempre

Si assume la responsabilità dei propri compiti ed errori □ Mai □ A volte □ Sempre

Prendere decisioni

Prende decisioni sui problemi e i compiti da svolgere valutando le informazioni disponibili e le conseguenze delle proprie azioni □ Mai □ A volte □ Sempre

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Elena Barozzi

Lorella Borciani

Paola Camorani

Maria Assunta Ferretti

Marco Ferri

Elena Garuti

Sara Mereca

Carla Mori

Federica Naldi

Romina Sidoli

Anna Vurchio

Hanno preso parte al lavoro di gruppo i seguenti insegnanti:

Il materiale è reperibile sul sito del Pascal www.pascal.gov.it, cliccando il banner nella colonna dei progetti a sinistra o digitando direttamente il link: https://www.pascal.gov.it/attivita-progetti-pascal/1042-cittadinare-la-complessa-arte-della-convivenza

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