ROTARY CLUB PISA - GALILEI giovanile toscano, in parti-colare pisano. Per il lessico, citeremo il...

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1 ANNO XXV, maggio - giugno 2005 PERIODICO DEL ROTARY CLUB PISA-GALILEI Massa, 1 Maggio 2005 Care Amiche e cari Amici, sono frequenti gli accadimenti noio- si, sgradevoli e talvolta amari, a cui siamo costretti purtroppo ad assiste- re. Se capita un’occasione per vivere ore serene, piacevoli e divertenti, con incontri tra amici e fra persone con le quali si è in sintonia, per medesi- mi interessi culturali e per idealità condivise, la stessa non va persa né fatta sfuggire. Partecipare alla “kermesse” per le celebrazioni dei 100 anni del Rotary, nella superba cornice delle Alpi Apuane, visitare le cave di marmo di Carrara, ammirare la sfi- lata delle 100 auto d’epoca, ascolta- re un concerto, assistere alla con- temporanea assegnazione di 100 Paul Harris ai Presidenti dei Club del Distretto, saranno eventi che non potranno non suscitare entusia- smanti ed indimenticabili emozioni. Ad esse si aggiungono le riflessioni, i pensieri, le considerazioni e gli interessi che scaturiranno dal pren- der parte ai lavori del Congresso Distrettuale, che svilupperà il tema “Rotary e Società”, un tema non arcano, ma di lineare semplicità. Con i suoi principi di pace, di tolle- ranza, di amicizia, come si pone oggi il Rotary nella società moder- na? Le sue azioni rivolte verso la cul- tura, l’educazione e i suoi numerosi ed importanti interventi umanitari, come sono comunicati ed interpre- tati nelle comunità dove il Rotary Club opera? La nostra storia, l’etica rotariana, l’attaccamento ai valori culturali che poi sono le radici della nostra civiltà, saranno gli argomenti ogget- to delle relazioni. Occasione certamente importante per partecipare ad un evento straor- dinario, non solo per i Rotariani che abitualmente frequentano le mani- festazioni Distrettuali ma soprattut- to per quelli che lo fanno raramente o che non sono mai intervenuti ad un Congresso Rotariano. Invito pertanto i Club ed i loro Presidenti ad essere loro stessi prota- gonisti della manifestazione favo- rendo, anche economicamente, la partecipazione e ricordo che il Manuale di Procedura prevede, per quella settimana, la sospensione della riunione di Club, compensata dalla presenza alla Distrettuale. Arrivederci, quindi, a Massa- Carrara al Congresso del Centenario, per un brindisi “Happy Birthday Rotary”. Un caro saluto Alviero ROTARY CLUB PISA - GALILEI Scopo del Rotary è di incoraggiare e sviluppare l’ideale del «servire» inteso come motore e propulsione di ogni attività. www.rotaryclubpisagalilei.it MA GGIO 2005 - mese della cultur a (I niziativ a distr ettulae) La letter a del G o v er nator e Rotary 04- 2005 5-06-2005 15:23 Pagina 1

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ANNO XXV, maggio - giugno 2005 PERIODICO DEL ROTARY CLUB PISA-GALILEI

Massa, 1 Maggio 2005Care Amiche e cari Amici,sono frequenti gli accadimenti noio-si, sgradevoli e talvolta amari, a cuisiamo costretti purtroppo ad assiste-re.Se capita un’occasione per vivere oreserene, piacevoli e divertenti, conincontri tra amici e fra persone conle quali si è in sintonia, per medesi-mi interessi culturali e per idealitàcondivise, la stessa non va persa néfatta sfuggire. Partecipare alla “kermesse” per lecelebrazioni dei 100 anni delRotary, nella superba cornice delleAlpi Apuane, visitare le cave dimarmo di Carrara, ammirare la sfi-lata delle 100 auto d’epoca, ascolta-re un concerto, assistere alla con-temporanea assegnazione di 100Paul Harris ai Presidenti dei Clubdel Distretto, saranno eventi chenon potranno non suscitare entusia-

smanti ed indimenticabili emozioni.Ad esse si aggiungono le riflessioni,i pensieri, le considerazioni e gliinteressi che scaturiranno dal pren-der parte ai lavori del CongressoDistrettuale, che svilupperà il tema“Rotary e Società”, un tema nonarcano, ma di lineare semplicità.Con i suoi principi di pace, di tolle-ranza, di amicizia, come si poneoggi il Rotary nella società moder-na? Le sue azioni rivolte verso la cul-tura, l’educazione e i suoi numerosied importanti interventi umanitari,come sono comunicati ed interpre-tati nelle comunità dove il RotaryClub opera?La nostra storia, l’etica rotariana,l’attaccamento ai valori culturali chepoi sono le radici della nostraciviltà, saranno gli argomenti ogget-to delle relazioni.Occasione certamente importanteper partecipare ad un evento straor-

dinario, non solo per i Rotariani cheabitualmente frequentano le mani-festazioni Distrettuali ma soprattut-to per quelli che lo fanno raramenteo che non sono mai intervenuti adun Congresso Rotariano.Invito pertanto i Club ed i loroPresidenti ad essere loro stessi prota-gonisti della manifestazione favo-rendo, anche economicamente, lapartecipazione e ricordo che ilManuale di Procedura prevede, perquella settimana, la sospensionedella riunione di Club, compensatadalla presenza alla Distrettuale.Arrivederci, quindi, a Massa-Carrara al Congresso delCentenario, per un brindisi “HappyBirthday Rotary”.Un caro saluto

Alviero

ROTARY CLUBPISA - GALILEI

Scopo del Rotary è di incoraggiare e sviluppare l’ideale del «servire» inteso come motore e propulsione di ogni attività.

www.rotaryclubpisagalilei.it

MAGGIO 2005 - mese della cultura (Iniziativa distrettulae)La lettera del Governatore

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I GIOVANI E LA CULTURA UMANISTICA

Prof.ssa Lucia Battaglia

RIUNIONE CONVIVIALEGiovedì 5 Maggio 2005

Grand Hotel Duomo, ore 20:30

Soci presenti: 38Paolo Ancilotti; Franco e MaddalenaBacchini; Paolo e AnnamariaBarachini; Marzio Benedetti; Alfonso eAnna Bonadio; Mario Bonadio;Roberto e Simonetta Brogni; Armandoe Maria Rosa Cecchetti; FrancescoCiardelli; Paolo Corsini; MassimoDringoli; Mario Franco; Fortunato eMirella Galantini; Adriano e GiovannaGalazzo; Claudio e Stefania Gelli;Andrea Gesi; Lucio e GabriellaGiuliani; Bruno e Giovanna Grassi;Salvatore Levanti; Luigi Litardi (comp.Il 3.5.05 Bologna Sud); FrancoMacchia; Otello e Wanda Mancino;Fabrizio e Cecilia Menchini Fabris;Franco e Annamaria Oliva; GianlucaPapasogli Tacca; Mauro Pino;Francesco e Immacolata Poddighe;Alfredo Porcaro; Vittorio Prescimone;Antonio Rau; Giuseppe ed EnricaSaggese; Attilio e Mariella Salvetti;Gianfranco Sanna; Amerigo Scala;Carlo Tavella; Luciano Triglia; Franco eLuciana Ursino; GianfrancoVannucchi.

Percentuale presenze: 49%

Ospiti del Club: Prof. Lucia Battaglia,Dott. Mauro Ricci.

La Professoressa Lucia Battaglia è pro-fessore ordinario di Letteratura Italianapresso la Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università degli Studi di Pisa.Il rilevante numero di studenti iscritti aLettere e a Lingua prova come le ten-denze attuali del mercato del lavoronon abbiano modificato gli orienta-menti di fondo dei giovani. Una partedel “successo” di questo settore si devecerto allo sforzo compiuto dalle duefacoltà per mediare realtà sociali e pro-

getti educativi di marca umanistica:finalità perseguita elaborando nuovissi-mi percorsi formativi di tipo interdisci-plinare o ripensando quelli più tradi-zionali, per formare figure professiona-li “flessibili”, aperte, oltre che alla ricer-ca e all’insegnamento, al mondo dellacomunicazione, dell’editoria, del turi-smo, dell’informatica, del cinema, delteatro, della musica, della scrittura,professionale o creativa. Ma le ragioniche portano uno studente a scegliere di

studiare l’Etica di Aristotele o ad affol-lare le aule dove si legge Dante vannoancor oggi rintracciate proprio nel tipodi studi che tradizionalmente le facoltàumanistiche garantiscono: in quel per-sonale e complesso dialogo col patri-monio culturale dell’umanità tutta chegli studenti intrecciano sui libri e con levoci degli altri e che risponde a esigen-ze profonde di ognuno di loro, consen-tendo almeno ai migliori di raggiunge-re un grado di coscienza critica, di

curiosità intellettuale, di apertura inter-culturale e di elasticità mentale che lirende disponibili ad esperienze profes-sionali diverse, e attenti a conservare unpatrimonio culturale da trasmettere allegenerazioni future, per farne la baseineliminabile di ogni percorso formati-vo che si interroghi sulle ragioniprofonde dell’esistere e non dimentichiné l’indivisibile realtà che è l’essere-uomo né il suo rapporto col mondo.

La Professoressa Battaglia col Presidente UrsinoFacciamo i nostri miglioriauguri ai soci nati nel mese diMaggio

Paolo AncilottiAndrea BartalenaGiacomo BertocchiniClaudio GelliVincenzo LittaraEnrico MorgantiniAttilio SalvettiRoberto SbranaEnrico Tozzi

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QUALE GIUSTIZIA OGGI?Alfonso Bonadio

MOSTRA CIMABUE A PISASabato 7 Maggio 2005 i nostri soci G. Papasogli Tacca e V. Prescimone hanno organizzato una visita alla Mostra

“Cimabue a Pisa”, allestita presso il Museo Nazionale di S. Matteo. L’iniziativa ha avuto uno splendido successo e le

iscrizioni sono state molto più numerose del previsto. Ciò ha costretto gli organizzatori a dividere i visitatori in tre

gruppi di circa 20 – 25 persone ciascuno. Due gruppi hanno effettuato la visita durante la mattinata, mentre la visita

dell’ultimo gruppo è stata spostata al pomeriggio. La Mostra ha rivestito un indubbio interesse, anche grazie alla chia-

rezza di esposizione delle varie guide, che hanno accompagnato i visitatori su tutto il percorso museale.

RIUNIONE NON CONVIVIALE del 12 maggio 2005 - Grand Hotel Duomo, ore 19,30

Soci presenti: 29 Paolo Ancilotti, Franco Bacchini, Paolo Barachini, Andrea Bartalena, Marzio Benedetti, Alfonso Bonadio, Mario Bonadio,Carlo Borsari, Roberto Brogni, Alessandro Carrozza; Armando Cecchetti, Francesco Ciardelli, Paolo Corsini, Mario Franco,Fortunato Galantini, Sergio Gandini, Bruno Grassi, Giulio Guido, Franco Macchia, Enrico Morgantini, Luigi Murri, PinoMauro, Vittorio Prescimone, Amerigo Scala, Renzo Sprugnoli, Carlo Tavella, Francesco Ursino, Pietro Vichi.

Percentuale presenze: 38%

RIUNIONE CONVIVIALE del 19 maggio 2005 - Grand Hotel Duomo, ore 20,30

Soci presenti: 38Paolo e Giuseppina Ancilotti; Franco e Maddalena Bacchini; Paolo e Annamaria Barachini; Marzio e Cabiria Benedetti;Alfonso e Anna Bonadio; Mario Bonadio; Carlo e Daniela Borsari; Roberto e Simonetta Brogni; Paolo Corsini; Massimo eAnnamaria Dringoli; Francesco Francesca; Mario Franco; Adriano e Giovanna Galazzo; Claudio e Stefania Gelli; FrancescoGiuli Rosselmini; Lucio e Gabriella Giuliani; Bruno e Giovanna Grassi; Giulio e Daniela Guido; Giampaolo e Silvia Ladu;Salvatore Levanti; Franco Macchia; Mario e Myriam Mariani; Lino e Franca Martino; Luigi Murri; Franco e Annamaria Oliva;Gianluca e Chiara Papasogli Tacca; Mauro Pino; Francesco e Immacolata Poddighe; Alfredo e Nicoletta Porcaro; Vittorio eElena Prescimone; Mauro e Laura Rossi; Salvatore Salidu; Muzio e Daisy Salvestroni; Gianfranco Sanna; Amerigo Scala;Renzo Sprugnoli; Carlo Tavella; Luciano Triglia; Franco e Luciana Ursino; Gianfranco e Letizia Vannucchi.

Percentuale presenze: 51%

Ospiti del Club: Prof. Giovanna Marotta; Dott. Ruggero Bertani; Dott. Luciano e Mariangela Poli.

L’avvocato A. Bonadio si è messo a disposizione dei presenti, rispondendo alle loro domande. Queste hanno riguardato variaspetti delle giustizia oggi in Italia. In particolare si è discusso sulla durata e sul costo dei processi, cercando di capire gli inte-ressi diversi che animano i giudici, gli avvocati e i cittadini.

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1. Che le giovani generazioni giochi-no un ruolo essenziale nell’evoluzionedella società e quindi anche nella dia-cronia linguistica è fuori dubbio. Piùdifficile capire quali siano le modalitàdi innesco e di diffusione del muta-mento, ed in particolare comprenderequale sia il contributo fornito dal lin-guaggio giovanile al cambiamento lin-guistico.

Negli ultimi due decenni, l’interesseper il linguaggio giovanile è aumentatoin maniera esponenziale, tanto che ilinguisti parlano ormai di una vera epropria ‘varietà giovanile’ di italiano,che sarebbe diffusa in tutto il territorionazionale, sia pure con alcune differen-ze regionali.

Le numerose indagini, condotte inItalia come all’estero, hanno mostratoche il lessico è il livello più colpito dal-l’innovazione giovanile, anche in ragio-ne degli intenti criptici che spesso il lin-guaggio dei giovani assume nellemoderne realtà metropolitane. La crip-tolalia spesso sottesa al ‘parlar giovane’non ne limita affatto le valenze comu-nicative, dal momento che il potenzialeinnovativo del linguaggio giovanile simanifesta sia nelle strategie linguisti-che, pragmaticamente orientate verso ilpolo della vicinanza comunicativa, sianell’impiego di registri improntatiessenzialmente ai canoni dell’informa-lità e dell’espressività.

2. Vediamo alcuni esempi tratti dallinguaggio giovanile toscano, in parti-colare pisano. Per il lessico, citeremo ilverbo sfoà, corrispondente all’italianostandard sfuocare, significa ‘correreveloce, essere forte sul piano fisico’, dacui, con slittamento semantico, ‘ottene-

re un buon risultato’, oppure ‘avere suc-cesso’; si tratta di una forma dialettale,con troncamento della sillaba finale,monottongazione del dittongo -wo- ecancellazione dell’occlusiva velare -k-,forma estrema della ‘gorgia’ toscana.

Si osserva talora l’uso di nomi confunzione di avverbio, sempre all’inse-gna dell’espressività; così, l’espressioneuna cifra, che vale ‘tanto, moltissimo’;ad es. nell’enunciato “questa felpa mi ècostata una cifra”. Tipica espressioneidiomatica dei giovani pisani è musica apalla che vale ‘musica ascoltata al mas-simo volume’, con uso della figura reto-rica della metonimia, essendo presenteil riferimento alla manopola del volumecompletamente girata.

Ma non è il lessico l’unico livello adessere toccato dalla trasformazioneindotta dai giovani. Anche gli altrilivelli linguistici ne sono interessati. Alivello morfosintattico, operano nel lin-guaggio giovanile spiccate tendenzeverso la semplificazione dei paradigmiflessionali e quindi verso l’adozione diforme substandard. In parallelo, si assi-ste all’uso frequente di suffissi deriva-zionali, in particolare accrescitivi osuperlativi.

Tra questi, -issimo; mega-, super-,usati anche insieme, a formare una spe-cie di ‘zeppa’; ad es. “mi sono fatto unpanino supermegagalattico!”

Per quanto concerne i tratti fonetici,ci limitiamo qui a ricordare la pronun-cia particolarmente aperta per le vocalidi media altezza, ad es. nelle parolebene, modo, e la pronuncia velare dellaliquida laterale lunga (ad es. bello,cavallo).

3. Ma perché esistono i linguaggi

giovanili? Le analisi sociologiche hannoda tempo messo in evidenza una mar-cata tendenza da parte dei giovaniall’affermazione della propria persona-lità, che spesso si accompagna ad unospiccato narcisismo.

Questo atteggiamento psicologico siriflette anche sul comportamento lin-guistico, che tende a rafforzare la loroidentità di giovani nei confronti delmondo degli adulti.

Una componente essenziale delcomportamento giovanile, sia a livellosociale in generale che a livello lingui-stico in particolare, riguarda la dimen-sione ludica, il che favorisce una sele-zione lessicale improntata ai canonidella massima espressività.

Il linguaggio giovanile, indipenden-temente dalle sue concrete e diversemanifestazioni, presenta una costantericerca della espressività, che possiamodefinire come la messa in atto di mec-canismi emozionali che si traducono inmodi specifici e speciali della comuni-cazione verbale come pure di quellanon verbale (gesti, prossemica, cinesica,etc.).

In sintesi, le spinte psicologiche equelle sociologiche vanno di pari passo,si rinforzano l’un l’altra, e si collocanoalla base dello specifico comportamen-to linguistico dei giovani: la coscienzadi appartenere ad uno specifico seg-mento della popolazione determinauna serie di scelte comportamentali elinguistiche marcate, che si svolgonotutte sotto il segno di due intenti pri-mari:-marcare la propria identità, distin-guendola da quella degli adulti;-adottare un gergo specifico e, entrocerti limiti almeno, criptico, che miri

I GIOVANI COME VETTORI DEL CAMBIAMENTO LINGUISTICO

Prof.ssa Giovanna Marotta

La Professoressa Giovanna Marotta è professore ordinario di Glottologia e Linguistica nella Facoltà di Lingue e LetteratureStraniere, presso il Dipartimento di Linguistica “T. Bolelli”. È responsabile scientifico del Laboratorio di Fonetica

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ad escludere coloro che non fannoparte del gruppo di appartenenza.

4. In genere, le dinamiche linguisti-che sono accelerate nel linguaggio gio-vanile rispetto alla lingua comune. Aquesta accelerazione contribuiscono inmisura rilevante anche i prestiti.Nell’epoca contemporanea, contrasse-gnata da tendenze sempre più marcateverso la globalizzazione culturale, l’ap-porto innovativo delle varietà giovanilisi esplica in modo evidente, ma nonesclusivo, nell’introduzione e nell’usodi prestiti.

L’influsso anglo-americano è parti-colarmente forte nei settori della drogae della musica rock. Per il mondo delladroga, si pensi a sballato, cannato, farsiuna pera, ormai entrati a far parte dellacompetenza lessicale di buona parte deiparlanti italiani; per il mondo dellamusica rock, ricordiamo l’espressionesopra citata di musica a palla. Altriesempi, avere un look di un certo gene-re, oppure essere cool.

L’imitazione dei modelli anglo-ame-ricani emerge anche nel ricorso fre-quente agli ideofoni, che introduconoparole inglesi onomatopeiche, in gene-re monosillabiche, spesso prese diretta-

mente dal mondo dei fumetti; ad es.dall’inglese sniff ‘annusare’, deriviamo‘sniffare’, detto di droga, specialmentecocaina.

5. Il linguaggio giovanile apparedunque ispirato da una forte tendenzaall’uso di tratti substandard, apparte-nenti a registri linguistici bassi; sonoinfatti frequenti i lessemi coprolalici o asfondo sessuale. Nel contempo, si trat-ta di un linguaggio fortemente metafo-rico ed espressivo, cioè emotivamentecarico, che vira facilmente verso ilcomico e il ludico.

Ma il linguaggio giovanile cessa diesistere per i parlanti che ne fanno usoquando i giovani crescono e diventanoadulti, il che comporta l’ingresso nelmondo del lavoro, l’assunzione diresponsabilità, e spesso l’abbandono deitratti tipici del ‘parlar giovane’. Per que-sto motivo, spesso le innovazioni resta-no a livello di tentativi di cambiamen-to, che però non vengono attuati, nonentrano cioè a far parte della linguanazionale.

Abbiamo qui introdotto due nozioniimportanti, impiegate dalla modernasocio-linguistica nello studio del muta-mento linguistico:

innovazione: individuale, identifica ilmomento della creazione di parolenuove o di nuovi processi fonologici omorfo-sintattici;attuazione: sociale, identifica la diffu-sione delle parole nuove o dei nuoviprocessi in vasti settori della comunitàlinguistica; interessa un gruppo vasto dipersone e coinvolge numerose varietàdel diasistema linguistico; è resa possi-bile dall’adozione delle innovazioni daparte di soggetti dotati di prestigiosociale.

6. Ecco che siamo tornati al punto dipartenza della nostra comunicazione: ilrapporto tra lingua dei giovani e cam-biamento linguistico. Abbiamo giàavuto modo di notare come non tuttele innovazioni linguistiche, sia sulpiano lessicale che su quello morfologi-co, entrano a far parte della competen-za generale di parlanti di una determi-nata lingua storica.

Aggiungiamo ora che molti elemen-ti del linguaggio giovanile hanno vitabreve, conoscono cioè soltanto la brevestagione della giovinezza dei loro inven-tori e dei loro utenti.

La maggior parte delle innovazionigiovanili scompare con la maggiore etàdi quelli che prima erano giovani; unaparte si trasmette di generazione ingenerazione; per es. ganzo o figo, oppu-re il nuovo significato della parola miti-co, che vale “fantastico, meraviglioso,eccezionale”.

Un esempio di parola appartenentefino a due generazioni fa esclusivamen-te al linguaggio giovanile, ma poidiventato d’uso comune, è casino: il les-sema, così come i suoi derivati (casini-sta, incasinato, incasinarsi), si è ormaiperfettamente acclimatato all’internodel lessico comune della lingua italiana.

Soltanto una minima parte delleinnovazioni giovanili entra dunquenella lingua comune. Ad influire sulcambiamento linguistico sono quindinon tanto le innovazioni individualiprodotte dai giovani, quanto piuttostole innovazioni che, indipendentementedalla loro fonte di origine, si diffondo-no perché adottate da parlanti adultiche godono di un certo prestigio socia-le, o socio-economico o socio-culturale.

La Professoressa Marotta col Presidente Ursino e la signora Luciana Ursino.

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RIUNIONE NON CONVIVIALE del 26 maggio 2005 - Grand Hotel Duomo, ore 19,30

Soci presenti: 29Franco Bacchini, Paolo Baracchini, Marzio Benedetti, Alfonso Bonadio, Roberto Brogni, Armando Cecchetti, Paolo Corsini,Graziano Cusin, Francesco Francesca, Mario Franco, Fortunato Galantini, Sergio Gandini, Claudio Gelli, Andrea Gesi, BrunoGrassi, Giampaolo Ladu, Salvatore Levanti, Enrico Morgantini, Francesco Oliva, Vittorio Prescimone, Antonio Rau, MuzioSalvestroni, Gianfranco Sanna, Amerigo Scala, Renzo Sprugnoli, Carlo Tavella, Francesco Ursino, Gianfranco Vannucchi,Pietro Vichi.

Percentuale presenze: 38%

ATLETI ALLA RIBALTA

Il giorno 22 maggio 2005 il nostroamico e socio Mario Franco ha vintola mezza maratona internazionale(km 21,75) di Vienna, nellaCategoria MW70, con il tempo di 1ora, 46 minuti e 44 secondi.Complimenti e cento di queste vit-torie!

LAUREA “HONORIS CAUSA”

Il nostro socio professor Andrea Genazzani, ordinario di Ginecologia e Ostetricia al Dipartimento diMedicina della Procreazione e dell’Età Evolutiva (del quale è Direttore), ha ricevuto la Laurea Honoris Causadall’Università “Ovidius” di Costanta in Romania. Il Rettore dell’Ateneo Rumeno, Victor Ciupina, ha ricor-dato nella Laudatio i contributi del professor Genazzani nei settori dell’endocrinologia ginecologica e dellamedicina della riproduzione. L’argomento della Lectio Dottoralis è stato l’equilibrio endocrinologico delladonna quale fattore di vulnerabilità soggettiva. “Questa onorificenza è anche un riconoscimento della gran-de tradizione medica pisana” ha voluto ricordare il professor Genazzani.

Al professor Genazzani, a nome di tutto il Club, facciamo i nostri complimenti.

MOSTRA DIACQUARELLI

Il giorno 28 Maggio 2005, alle ore 18:30,

presso Il Fortino in Piazza Garibaldi a Forte

dei Marmi è stata inaugurata la Mostra

“Venticinque pittori amateurs e i loro acque-

relli” curata dalla Signora Chiara Papasogli

Tacca, consorte del nostro socio Gianluca,

che partecipa anche con proprie opere. La

mostra, durata fino a domenica 5 Giugno

2005, è stata visitata da numerosi soci.

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CONSULENZA INDUSTRIALE E OUTSOURCING

Franco Bacchini

Le parole Outsourcing eConsulenza sottintendono una infi-nità di argomentazioni; ci limitiamoquindi a trattare con brevi cenni, rela-tivi al mondo industriale, gli aspettipiù interessanti e vicini alle tematicheorganizzative ed economiche di oggi.

Con Outsourcing si intendonoquelle attività che si spostano dall’in-terno di un gruppo organizzato(industria, fabbrica,…) all’esternopresso altri soggetti, anch’essi indu-stria piuttosto che società di servizi,per meglio concentrare le risorse sulcore-businnes aziendale. Così facen-do si devono ottenere due obiettivi,quello economico e quello del miglio-ramento della funzione-servizio postoall’esterno.

Ci sono alcune attività classicheche la media-piccola industria ha dasempre dato in outsourcing come laparte amministrativo–contabile svi-luppata normalmente da studi profes-sionali di Consulenti Amministrativi.Ci sono poi altre attività spostate intempi più recenti; le più “famose”sono quelle relative alla gestione e alcalcolo delle paghe e quelle relativealla Logistica (immagazzinamento etrasporto merce).

In generale è bene aver presenteche il mondo industriale, o più ingenerale qualsiasi attività organizzata,può mantenere all’interno e concen-trarsi esclusivamente sull’attività dicore-businness e comprare all’esternotutti i servizi necessari. E’ a questopunto che nasce la necessità di analiz-zare con attenzione l’Outsourcing,per ben definire che cosa comprare, econ quali contratti, per non scopriretroppo tardi criticità o costi non pre-visti.

Un esempio dà il senso delledimensioni di queste attività e nello

stesso tempo di criticità economica edorganizzativa nella logistica:- in Italia esistono più di 1000 societàdi logistica, ma l’80% ha un solomezzo di trasporto; si tratta cioè deicosiddetti padroncini. La criticità è inquesto caso legata alle piccole dimen-sioni;- in Italia il 50% dei veicoli commer-ciali viaggia vuoto: è stato fatto ilviaggio di andata con la merce, manon il ritorno. Sono evidenti il costo, il consumo dicarburante, la mancanza di organizza-zione.

La Consulenza Industriale di cuipossiamo brevemente parlare hacome campo di attività il reenginee-ring di prodotto e di processo. Si uti-lizzano strumenti studiati e resi famo-si dal MIT, ma spesso giunti in Italiadopo essere stati applicati a tappetonelle società Giapponesi.

I nomi più famosi sono: Just ontime, Kanban, 5S, Kaizzen. Si trattaspesso di regole del buon senso, e sesono messe in ordine e finalizzatepossono essere applicate in tutte leattività industriali o comunque orga-nizzative e permettono di ottenereindubbi vantaggi in termini di econo-mia e di efficienza: -10, -20% delcosto della mano d’opera e/o delleenergie.

Come testimonianza diretta possoasserire che gli stessi principi o addi-rittura gli stessi metodi risolutivi (ivicomprese certe applicazioni disoftware avanzato) si possono applica-re indifferentemente nel mondoindustriale manifatturiero automotive(Fiat, Piaggio), ingegneristico di siste-mi (Ericsson Enterprise), agricolospecializzato (Manifatture Tabacchi).

Un cenno finale, ma certamenteimportante, è che le metodologie di

reengineering di prodotto possonoportare a riduzioni di costo superioria quelle precedentemente indicate,fino ad arrivare ad un -30%, per atti-vità di “ripensamento” di prodotti esi-stenti, ma soprattutto per prodottinuovi o sostitutivi di prodotti già esi-stenti. In particolare, le tecniche deltipo DBM (Design BenchmarkMethod), oltre a raggiungere targeteconomici più elevati, possono per-mettere di proteggere bene i propriprodotti con brevetti e modelli di uti-lità.

La famosa inventiva italiana nonpuò più essere lasciata all’estro delsingolo, ma va incanalata e utilizzataall’interno di strumenti “scientifici”,anche se certamente con mille diffi-coltà.

Questi strumenti, come tutti imetodi per ben organizzare le proprieattività (qualsiasi esse siano), sarannocosì le strade che un imprenditorepotrà percorrere non solo per difen-dersi, ma addirittura per reagire aglieffetti della globalizzazione.

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Massa, Giugno 2005

Di ritorno dalla Convention delCentenario di Chicago, alla quale hoavuto la fortuna e il privilegio di parte-cipare, insieme a migliaia e migliaia dirotariani pervenuti da ogni parte delmondo, emozionato ancora dal bagnodi umanità vissuto fra persone di millerazze, lingue e bandiere, sento vivo ildesiderio di comunicare con voi, careAmiche e cari Amici.Ho trovato ad attendermi tante e tantevostre lettere ed attestati di ringrazia-mento e di compiacimento per ilnostro Congresso Distrettuale delCentenario, celebrato qui a Massa-Carrara a metà Giugno.In questa lettera sento io il bisogno el’obbligo di complimentarmi con voi eringraziarvi per quello che avete realiz-zato di “rotariano” nei Club, in questoanno del Centenario.Con il vostro impegno avete lasciatonella comunità un segno di “civiltà” perazioni rivolte verso la cultura e la soli-darietà umana.

Di vero cuore pertanto: grazie -a voi Assistenti del Governatore. Ilvostro importante ruolo per la gestionedel Distretto è stato da me esaltato

nella relazione congressuale. Ora unmio pensiero personale di amicizia;-a voi Presidenti del Centenario. Sietevenuti al Congresso insieme a tantiRotariani dei vostri Club. Eravate oltresettecento, considerati i badges distri-buiti. Certamente a rallegrare l’eventoc’erano tante signore, ma l’aspirazionedel Rotary non è anche quella di con-solidare la famiglia rotariana?

Con l’assegnazione dei Paul Harris avoi Presidenti ho voluto anche rendereomaggio a tutti gli amici Rotariani deivostri Club che, insieme a voi, hannoideato e realizzato tanti “services” disuccesso, a dimostrazione che il Rotarysi fa nei Club.Ogni anno, con i fondi che i soci rota-riani conferiscono al Distretto, sonosempre stati assegnati alcuni PaulHarris. Ciò anche per accrescere la con-tribuzione alla Rotary Foundation.Quest’anno, per una fortunata coinci-denza e per una oculata amministrazio-ne, restando invariato il contributo deisoci, si sono resi disponibili $103.000,00 che sono stati versati sulFondo Annuale Programmi dellaRotary Foundation, con conseguenteritorno di 103 Paul Harris;-a voi giovani del Rotaract, del Ryla e

Borsisti. Il seme della cultura rotarianache avete conosciuto sia per voi di spro-ne per un avvenire di successo in lineacon una concezione etica della vostraprofessione;-a tutte le autorità civili, religiose, acca-demiche, militari, alla stampa e alletelevisioni, perché ci sono state vicine, enoi vicini a loro, in quest’anno delCentenario;-un grazie particolare, infine, a Bruno,Marcello, Leonardo, Igor, Giuliano,Paolo e…Leila.Nel congedarmi da voi, mi fa piacerecomunicare che è una realtà il 94° Clubdel Distretto 2070, con il nome di“Marina di Massa – Riviera Apuana delCentenario”, così come avevamo pro-nesso, noi Governatori 2004/05, alPresidente Internazionale e così comeavvenuto negli altri nove Distretti, percui oggi dieci Club italiani possono fre-giarsi del titolo di “Club delCentenario”.Al nuovo Club, fortemente ed inespli-cabilmente osteggiato dal ConsiglioDirettivo del Rotary Club di Carrara eMassa, che ha dimostrato così scarsospirito rotariano, ho consegnato, consolennità e grande serenità, la “Carta”.Con amicizia

Alviero

GIUGNO 2005 - mese dell’amiciziaLa lettera del Governatore

Facciamo i nostri miglioriauguri ai soci nati nel mesedi Giugno

Mario BonadioArmando CecchettiFrancesco OlivaAntonio RauAldo SodiRiccardo Varaldo

Conviviali del mese di giugno

Le Riunioni Conviviali del 2 giugno e del 16 Giugno 2005

non hanno avuto luogo, la prima ricorrendo nella giornata

della Festa Nazionale della Repubblica, la seconda per la con-

comitanza della tradizionale Luminara per la festa di San

Ranieri, patrono della nostra città.

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Il nostro tesoriere, Amerigo Scala, ha presentato il consuntivo economico per l’anno rotariano 2004/2005. Taleconsuntivo verrà pubblicato in un prossimo numero del notiziario, non appena reso definitivo.

CONGRESSO DISTRETTULA DEL CENTENARIOMassa Carrara - 10-11-12 Giugno 2005

Dal 10 al 12 Giugno si è svolto a Massa, presso il complesso Marmo Macchine di Marina di Carrara, il CongressoDistrettule del Centenario, al quale hanno partecipato diversi membri del nostro Club. Le fotografie che qui riportia-mo testimoniano di questa presenza e dell’atmosfera della manifestazione.

RIUNIONE NON CONVIVIALE del 9 giugno 2005 - Grand Hotel Duomo, ore 19,30

Soci presenti: 23Franco Bacchini, Marzio Benedetti, Alfonso Bonadio, Roberto Brogni, Armando Cecchetti, Franco Falorni, Mario Franco,Fortunato Galantini, Sergio Gandini, Andrea Gesi, Bruno Grassi, Salvatore Levanti, Franco Macchia, Mauro Pino, VittorioPrescimone, Antonio Rau, Mauro Rossi, Muzio Salvestroni, Amerigo Scala, Carlo Tavella, Enrico Tozzi, Francesco Ursino,Gianfranco Vannucchi.

Percentuale presenze: 29%

RELAZIONE ECONOMICA DEL TESORIEREAmerigo Scala

Il Presidente Ursino durante il Congresso

I prossimi Presidenti Roberto Brogni(a destra) e Armando Cecchetti (a sinistra) al Congresso

Il Governatore AlvieroRampioni parla al

Congresso

Il Salone del Congressodel Centenario a Massa

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RIUNIONE CONVIVIALE SERVICEFESTA DELLA FAMIGLIA

Domenica 12 Giugno 2005 - Casa Papasogli Tacca

Ci fa piacere corredare il nostro notiziario con alcune foto che mettono in risalto la serenità con cui si è svolta, anche que-st’anno, la Festa della Famiglia.

Un momento della Festa della Famiglia

Il Presidente Ursino e la Signora Chiara Papasogli Tacca Il sorriso sereno del futuro Presidente Armando Cecchetti

Giampaolo Ladu mira alla sostanza

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RIUNIONE CONVIVIALEPASSAGGIO DELLE CONSEGNE

Giovedì 23 Giugno 2005 - Hotel Golf - Tirrenia, ore 19,30

Soci presenti: 48Paolo e Annamaria Barachini; Giacomo e Laura Bertocchini; Alfonso e Anna Bonadio; Mario e Eleonora Bonadio;Carlo e Daniela Borsari; Roberto e Simonetta Brogni; Alessandro e Carla Carrozza; Armando e Maria RosaCecchetti; Paolo Corsini; Fabrizio e Lorenza Dendi; Massimo e Annamaria Dringoli; Franco Falorni; FrancescoFrancesca; Mario e Maria Franco; Mario Gabriele; Fortunato e Mirella Galantini; Adriano e Giovanna Galazzo;Roberto e Paola Galli; Claudio e Stefania Gelli; Andrea e Eleonora Gesi; Francesco Giuli Rosselmini; Bruno eGiovanna Grassi; Giampaolo e Silvia Ladu; Salvatore e Liliana Levanti; Elena Littara; Franco Macchia; Mario eMyriam Mariani; Lino e Franca Martino; Fabrizio e Cecilia Meschini Fabris; Enrico Morgantini; Luigi Murri;Franco e Annamaria Oliva; Mauro e Cristina Pino; Francesco e Immacolata Poddighe; Luciano e Mariangela Poli;Vittorio e Elena Prescimone; Mauro e Laura Rossi; Salvatore e Gianna Salidu; Muzio e Daisy Salvestroni; Ludovicoe Patrizia Sbordone; Amerigo e Marian Scala; Carlo Tavella; Enrico Tozzi; Luciano Triglia; Franco e Luciana Ursino;Gianfranco e Letizia Vannucchi.

Percentuale presenze: 62%

Ospiti del Club: Dott. G. Pachetti; Gen. C. De Felice e Signora; Dott. Silvia Voliani; Dott. Luigi Oliviero; Prof.Gabriella Garzella; Prof. Federica Giannessi; Avv. M.Assunta Grillai; Prof. Giuseppe Evangelista e Signora; Dott.Giuseppe Arcidiacono e Dott. Elena Brunori; Prof. Edda Bresciani; Geom. Fausto Giannitrapani; Dott. FrancescoContino; Dott.ssa Gaia Bonaccorsi.

Ospiti dei soci: Prof. Aurora Perrini Barletta (A. Bonadio); Prof. Franco Turini e Signora, Dott. RobertoGianfaldoni e Signora, Gen. Angelo Scamozzi e Signora, Sig. Mario Marroncini e Signora (Brogni); Gen. SalvatoreDuca e Signora, Ing. Paolo Baldi e Signora, Prof. Oronzo Mazzotta e Signora, Prof. Giancarlo Saba e Signora,Dott. Andrea De Vivo e Signora (Cecchetti); Avv. Roberto Mirabile e Signora, Dott. Novi e Signora (Galantini);Vanessa Galli, Dott.ssa Micheletti (Galli); Avv. Cariello e Signora (Gesi); Dott.ssa Chiara Scalori (Grassi); Avv.Michele Mariani e Signora (Mariani); Dott.ssa Maria Grazia Ciucci, Dott. Migliorini, Dott.ssa Maria LetiziaCiucci, Dott. Vito Perrini (Poli); Sig.ra Luigina Riannessi (Salidu); Rag. Sergio Bartorelli e Signora ( Scala); Sig.raAnselma Toni (Tozzi).

Il passaggio delle consegne dal Presidente uscente Ursino al nuovo Presidente Brogni.

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PROGRAMMA ANNATA ROTARIANA2005/2006

Roberto Brogni

Vorrei esporre a grandi linee il pro-gramma che intendo svolgere, unita-mente a tutto il Consiglio Direttivo,durante quest’annata rotariana2005/2006.

Voglio, come primo atto, fare undoveroso ringraziamento agli amiciche mi hanno eletto, e soprattutto aquelli che hanno accettato di entrarea far parte del Consiglio. Essi, purconsapevoli dell’impegno richiesto,hanno dato la loro disponibilità conpieno spirito di servizio rotariano.Avrò il privilegio di servire comePresidente nel primo anno del secon-do centenario e questo è senza dubbiouno stimolo per affrontare il futurocon entusiasmo, tenendo ben presen-ti gli scopi, i principi ed i valori mora-li che sono sempre stati il riferimentoprincipale del Rotary. Tutti voi sietechiamati a partecipare fattivamenteallo svolgimento di questo program-ma affinché possa, nell’ambito delnostro club, crescere l’amicizia e lospirito di servizio.

Per amicizia si deve intendere nonquella personale che ognuno di noi sisceglie da sé, ma quella che nasce dallavorare insieme per la realizzazioneanche di piccole cose. Da questo tipodi amicizia scaturisce il concetto diservizio, inteso come impegno, soli-darietà e, perché no, comprensionedell’importanza di rendersi utili.

Altro aspetto che ritengo di doveraffrontare in quest’annata, sarà di pre-stare attenzione al territorio ed allacomunità cittadina. Penso che un

club, inserito in un determinato terri-torio ben identificato, debba avereanche il compito di prendere in seriaconsiderazione la possibilità di opera-re, di curare e di migliorare costante-mente la qualità della vita nella pro-pria comunità. Il Rotary è chiamatoanche a questo! Questo concetto saràripreso concretamente nel corso diquesta breve esposizione.

Il programma si svolgerà attraversodue linee distinte, inserite in quelleche vengono definite le quattro azio-ni rotariane: una destinata a conclu-dersi nell’arco dell’anno, l’altra desti-nata a proseguire per due o più anni.Quest’ultima linea sarà organizzataper finalità ed avrà come caratteristicapeculiare la continuità.

Inizio illustrando le iniziative cheriguardano l’azione interna, dato ilparticolare rilievo che essa ricoprenella vita del Club. Verrà istituita unacommissione unica che sommerà lecompetenze della commissione classi-fiche e della commissione ammissio-ni. Essa avrà il compito di operareuna revisione delle classifiche, ade-guandole a quelle suggerite dalDistretto, per avere un quadro leggi-bile della composizione dell’effettivo.Essa poi dovrà dare un parere sulleproposte per l’ammissione dei nuovisoci. Ogni candidato dovrà essere inpossesso di tutti quei requisiti moralie professionali necessari per farne unbuon rotariano, e dovrà possederequelle condizioni generali di eleggibi-lità indispensabili per vivere la vita di

Club. Ove nasca un dubbio o la situa-zione sia poco chiara, la commissionedovrà dare il proprio parere negativo.Non è stato previsto un numero pre-costituito di immissione di nuovisoci.

Sempre nell’ambito dell’azioneinterna, verranno formate altre com-missioni per verificare l’assiduità el’affiatamento, con particolare riguar-do ai nuovi soci. Infine, verrà costi-tuita una commissione programmiper incrementare la conoscenza tra isoci. Si potranno ad esempio organiz-zare gite, che rappresentano spessooccasioni speciali per stare insieme.

Per quanto riguarda il programmadell’azione professionale, verrà ripetu-ta, con la preziosa collaborazioneormai settennale del socio ed amicoGalantini, l’iniziativa “Saranno famo-si” dedicata ai giovani: sarà banditoun concorso di progettazione per lariqualificazione di un’area urbana diPisa o dei Comuni limitrofi, coinvol-gendo anche la Facoltà di ingegneriadell’Università di Pisa. A questa ini-ziativa se ne aggiungerà un’altra, sem-pre rivolta ai giovani. Attraverso ilDipartimento di informatica e conl’aiuto del Prof. Franco Turini, siorganizzerà una gara di informaticatra gli studenti delle scuole mediesuperiori della provincia. In caso disuccesso, tale iniziativa potrà essereripetuta e allargata ad altri Club.

Il Consiglio non ha ancora affron-tato l’argomento dell’azione interna-zionale, ma l’intendimento è quello

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di proporre un nuovo gemellaggiocon un club estero che abbia assonan-za con la nostra cultura latina..

Per ultima, mi sono lasciato l’azio-ne di pubblico interesse, nella qualesaranno inserite iniziative che, inlinea di massima, continuerannoquanto è stato fatto negli anni prece-denti: contributi di studio, piccoledonazioni, recupero di opere d’arte. Ifinanziamenti verranno dal club o daprivati, come nel caso del contributodi studio che la famiglia Ciucci con-ferirà ogni anno in memoria del caroe compianto Angelo.

Fra le azioni di pubblico interesse èsoprattutto inserito il nostro ambizio-so progetto che potrebbe intitolarsi“IL ROTARY GALILEI PER UNACITTA’ FRUIBILE DA TUTTI”.Quando poc’anzi dicevo che ilRotary, fra i propri compiti, deveporre attenzione al territorio e allacomunità cittadina per migliorare laqualità della vita, volevo introdurretale concetto proprio in vista di que-sto progetto. Vorremmo promuovereiniziative a favore di coloro che hannodifficoltà motorie e/o sensoriali e chegiorno per giorno si scontrano con ladura realtà della vita cittadina.Vorremmo far sì che queste personepotessero avere risposte nuove, con-crete e credibili. Si tenterà di trovare

tutte le forme possibili per sensibiliz-zare le autorità e le istituzioni, pub-bliche e private, che hanno la facoltàdi intervenire per migliorare la vivibi-lità del territorio e la socialità di fascesempre più ampie di cittadini.

Certo non vogliamo sostituirci alleistituzioni, ma si dovranno affrontaretemi molto complessi come l’elimina-zione delle barriere architettoniche ela sensibilizzazione delle istituzioni,che si interessano di trasporti e distrutture alberghiere. Lo scopo deveesser quello di creare sempre maggio-ri spazi destinati a una migliore frui-zione da parte di portatori di qualchedisabilità. Purtroppo, molto è statofatto, ma non ancora abbastanza,nonostante il problema sia stato trat-tato fino dal 1971 con leggi specifi-che.

Per fare qualche cosa di positivooccorrerà l’impegno di tutti i soci,non solo di quelli del Consiglio. Saràun impegno pluriennale, grazie alladisponibilità dell’amico ArmandoCecchetti, Presidente incoming, cheha fatto proprio questo progetto perl’anno della sua presidenza2006/2007. Speriamo che esso possavenire accolto anche dai Presidentisuccessivi. Sarei ben lieto se quest’an-no il Club potesse arrivare a dare uncontributo, piccolo ma concreto,

affinché la nostra città vada incontroad una maggiore qualità del viverecivile.

Per concludere, un saluto ai giova-ni del Rotaract e Interact. In questigiorni ho incontrato il nuovo presi-dente del Rotaract e ci siamo scam-biati la nostra disponibilità. Ho sem-pre creduto nei giovani, ho vissutoinsieme con loro per quasi qua-rant’anni e questa collaborazione saràper me motivo di soddisfazione.

Sarà mia cura dare adeguata infor-mazione sulle tappe e sullo sviluppodi tutte le iniziative del club per ren-dere edotti i soci e per stimolarli aduna sempre maggiore partecipazione.

RIUNIONE NON CONVIVIALE del 30 giugno 2005Grand Hotel Duomo, ore 19,30

Soci presenti: 25Paolo Ancilotti, Paolo Barachini, Marzio Benedetti, Roberto Brogni, Massimo Dringoli, Francesco Francesca,Mario Franco, Sergio Gandini, Claudio Gelli, Lucio Giuliani, Bruno Grassi, Giampaolo Ladu, Vincenzo Littara,Franco Macchia, Enrico Morgantini, Luciano Poli, Vittorio Prescimone, Antonio Rau, Muzio Salvestroni, AmerigoScala, Aldo Sodi, Renzo Sprugnoli, Francesco Ursino, Gianfranco Vannucchi.

Percentuale presenze: 32%

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SEMINARIO RYLA A PORTOFERRAIOMassimiliano di Lieto ed Elisa Dringoli

Massimiliano Di Lieto: Sono uno deifortunati rotaractiani che, grazie al ClubPisa Galilei, hanno potuto partecipareal XXIII Ryla: “Le nuove professioninella società del cambiamento”, svoltosiall’Hotel Airone sull’isola d’Elba nelloscorso mese di Maggio.Oratori straordinari, quali, per citarnesolo alcuni, il prof. Padroni, l’avv.Minguzzi o il prof. Bellandi, ci hannoraccontato come le vecchie professioni sisiano dovute aggiornare per essere alpasso con i tempi. Ci hanno condotti inun lungo viaggio attraverso le varie epo-che economiche e ci hanno reso coscien-ti che nella rincorsa spasmodica verso ilprofitto, abbiamo spesso perduto valoriimportanti, quali la rettitudine morale,la solidarietà, la reciproca comprensio-ne, la professionalità.Fino dalla prima ora del seminario, tuttigli ottanta partecipanti siamo rimastiaffascinati dalla profondità di analisidegli oratori e dalla loro disponibilitànei confronti delle nostre continue obie-zioni alle tematiche affrontate di voltain volta.Io, ad esempio, sono vicino al primotraguardo della mia vita, la tanto ago-gnata laurea in ingegneria informatica.Quando sono partito da Pisa per l’isolad’Elba, una delle pochissime certezzeche avevo era quella che un giorno misarei laureato in ingegneria e avrei intra-preso la lunga strada per diventare unaffermato ingegnere. Ma già dopo pochiseminari, le mie certezze sono vacillate,quando ci hanno spiegato che non èimportante ciò che si sa fare, che nonnecessariamente nella vita si farà ciò percui si è studiato, che sono invece essen-ziali la passione che mettiamo in ciò chesi fa, l’etica che ci orienta. Da questopunto di vista, la laurea non è un tra-guardo ma solo un punto di partenza.E a questo riguardo, non sono mancatisegnali importanti di incoraggiamento:“noi parliamo a voi come la futura clas-se dirigente del nostro paese”. Nei con-fronti miei personali, e delle scelte dame compiute, anche di tipo universita-rio, sono stati rivolti graditissimi

apprezzamenti. Ho avuto infatti l’op-portunità di conoscere persone in gradodi guardare alle mie esperienze formati-ve negli studi classici e “ingegneristici”come palestra di vita per la mia futuraprofessione - qualunque, un domani,essa sia.Noi ragazzi che ci allontaniamo semprepiù dalla soglia dei 20 anni per andareincontro alle responsabilità della vitaproprie degli adulti, siamo grati alRotary per averci consentito di trascor-rere in amicizia, in un contesto di for-mazione e apprendimento mai “scolasti-co”, un momento indimenticabile dicrescita. In una società in cui l’apparirediventa una professione e l’ignoranza unprofitto, ci ha molto rinfrancato il forterichiamo ai valori della morale, dellaprofessionalità, dalla fiducia e della con-cretezza.

Elisa Dringoli: L’affettuosa vicinanzache il Rotary Club Pisa-Galilei mi hadimostrato in tutti questi anni - speciequando ho tenuto la Presidenza delRTC di Pisa - mi fanno sentire davveroa casa. Mi onora perciò essere stata pre-scelta per partecipare alla più straordina-ria esperienza di formazione “rotariana”.Mi sono rallegrata enormemente, quan-do il prof. Minguzzi ha compatito tutticoloro che hanno scelto il loro corso distudi in base a ragioni di tipo economi-co e opportunistico. La mia è stata sicuramente una determi-nazione diversa. Se si guarda alle pro-spettive di realizzazione economica esociale, si può escludere che la mia iscri-zione al Corso di laurea in«Conservazione dei beni culturali» siastata determinata da tali fattori.Sull’abbrivio dei miei studi classici,avevo ritenuto infatti di non poter nonassecondare i miei veri interessi, la miasincera inclinazione, completando laformazione umanistica, per propormi inseguito, sul mercato del lavoro, forte dipatrimonio di informazioni e di tecni-che capaci di entusiasmarmi.A distanza di oltre due anni dalla mialaurea, dopo aver svolto attività lavorati-

ve con inquadramenti normativi e eco-nomici talvolta assimilabili al volonta-riato, non posso nascondere di averavuto qualche rimpianto per aver decisodel mio futuro esclusivamente con ilcuore. Ricordo di aver riflettuto con unpo’ di scoramento sulle sempre più fle-bili possibilità di effettivo utilizzo delsapere da me acquisito in una vita distudi, e quindi sul mio concreto impie-go in uno dei comparti lavorativi cheavevo sempre sognato. La realtà, come ci è stato riferito nelcorso del Seminario, è che viviamo inuna società in cui in troppi interpretanoil profitto come la pietra di riferimentodelle scelte economiche e politiche. Mail culmine di questa tendenza - siamostati rassicurati - dovrebbe essere statoormai raggiunto. A tutti i livelli, si sta facendo largo laconvinzione che una società governataesclusivamente da egoismi e da logichemeramente “aziendali” inaridisce gliindividui, non valorizza le diversità, enon può dare la vera serenità. La soddi-sfazione delle sole esigenze materialinon dà risposta ai problemi veri dell’uo-mo. Segnali importanti starebbero pro-venendo dagli stessi operatori del mer-cato, che tendono vieppiù ad orientarela propria attività alla “corporate socialresponsibility” e al cosiddetto “svilupposostenibile”. Il mondo ha iniziato a muoversi nelladirezione dell’etica, della conservazionedel patrimonio, della valorizzazionedelle tradizioni. Se questo è il nuovo contesto, si trattaallora di proseguire sulla propria stradacon ancor più forte convinzione, aspet-tando con impazienza migliori opportu-nità.Siamo ripartiti dall’Isola d’Elba consa-pevoli che, con il nostro impegno e conla sollecitudine di tutti, possiamo, anzidobbiamo, riuscire a mediare gli interes-si economici alla base di ogni societàcon i valori fondamentali della nostracultura, tra i quali la solidarietà, la com-prensione, il rispetto di sé stessi e deglialtri.

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ROTARY CLUB PISA GALILEIPERIODICO

DEL ROTARY CLUB PISA GALILEI

Anno XXV - Bollettino n° 25-26Maggio - Giugno 2005Pubblicazione riservata ai Soci

Direttore Responsabile: ANGELO G. CIUCCIDirezione, Amministrazione, RedazioneGrand’Hotel Duomo - Via S. Maria, 94 -56100 Pisa - tel. 050 561894

Registrato al n° 13/90 del Tribunale di PisaFELICI EDITORE S.R.L.via Carducci, 64/C - Loc. La FontinaSan Giuliano Terme - [email protected]

ROTARY CLUB DI PISA GALILEIDistretto 2070°

Anno di fondazione 1980Anno 2004-2005

Presidente:FRANCESCO URSINO

Segretario:ALFONSO BONADIO

Ufficio di Segreteria: Grand’Hotel Duomo,Via S. Maria 94 - tel. 050 561894

* * *

Consiglio Direttivo: Presidente: Francesco Ursino; VicePresidenti: Bruno Grassi, Armando Cecchetti; Past Presi-dent: Franco Falorni; Presidente Incoming: Roberto Bro-gni; Segretario: Alfonso Bonadio; Tesoriere: Amerigo Scala;Consiglieri: Alfredo Porcaro, Paolo Barachini; Prefetto:Vittorio Prescimone.

Istruttore del Club: Vitaliano Bonaccorsi, Salvatore Salidu,Andrea Bartalena; Bollettino-Rivista: Angelo G. Ciucci;Relazioni pubbliche: Aldo Gaggini; Informatizzazione:Armando Cecchetti; Centenario: Gianfranco Vannucchi;Rotaract-Interact: Muzio Salvestroni; Gemellaggi: GianlucaPapasogli

Riunioni rotariane: Conviviali: il 1° e 3° giovedì del mesepresso l’Hotel Duomo, via S. Maria 94 - ore 20,30. Nonconviviali: il 2°, 4° e 5° giovedì, stesso luogo - ore 19,30.

COMMISSIONI

per l’azione interna: Bruno Grassi (Presidente)

per l’affiatamento e l’assiduità: Franco Oliva (Presidente);Franco Bacchini; Antonio Rau

per i programmi: Franco Poddighe (Presidente)Andrea Bartalena; Gianpaolo Ladu

per le relazioni pubbliche: Massimo Dringoli (Presidente);Roberto Sbrana; Vincenzo Littara

per lo sviluppo dell’effettivo: Adriano Galazzo; LuigiMurri (Presidente); Alfonso Bonadio

per la rivista e il bollettino: Angelo Ciucci (Presidente);Aldo Saggini; Roberto Brogni

per le classifiche: Francesco Ciardelli (Presidente); MuzioSalvestroni; Gianfranco Vannucchi

per l’ammissione: Alessandro Carrozza (Presidente); PietroVichi; Salvatore Salidu

per l’informazione rotariana: Vitaliano Bonaccorsi(Presidente); Gianluca Papasogli Tacca; VittorioPrescimone

per l’azione professionale: Armando Cecchetti(Presidente); Marzio Benedetti; Fortunato Galantini

per l’azione di interesse pubblico: Alfredo Porcaro(Presidente); Generoso Bevilacqua; Lucio Giuliani

per l’azione internazionale: Paolo Baracchini (Presidente);Enrico Morgantini; Mario Guazzelli

per la gioventù rotariana: Muzio Salvestroni (Presidente);Graziano Cusin; Mario Franco

per il centenario del Rotary: Gianfranco Vannucchi(Presidente); Andrea Gesi; Amerigo Scala

per la Rotary Foundation: Franco Macchia (Presidente)

Delegati:

Informatizzazione: Armando Cecchetti

Normativa Rotariana: Vitaliano Bonaccorsi

www.rotaryclubpisagalilei.it

Felici Editore sr.l.

via Carducci, 64/C

Loc. La Fontina

San Giuliano Terme PISA

tel. 050 878159

fax 050 8755588

[email protected]

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via Carducci, 64/C - Loc. La Fontina

56010 - San Giuliano Terme - PISA

tel. 050 878159 - fax 050 8755588

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