ROTARY CLUB GOLFO DI GENOVA · comprare gli spartiti. ... Bruno Lauzi e Fabrizio De André. Di...
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ROTARY CLUB GOLFO DI GENOVA DISTRETTO 2032 (ITALIA) Notiziario n° 7 – gennaio 2015 Riunione Conviviale Mercoledì 7 gennaio Hotel Bristol Palace Incontro con Michela e Valentina Centanaro: serata musicale su Luciano Noel Winderling e Vittorio Centanaro. Relazione di Serena Bagliano Il periodo di notorietà e di successo di Vittorio Centanaro comincia alla metà egli anni sessanta, quando si consolida il duo con Luciano Winderling con il quale - sotto la sigla Cenataro- Winderling e sino al 1972 - si esibisce al Teatrino di Piazza Marsala in una serie di spettacoli che suscitano curiosità ed entusiasmo: in essi si ripropone la poco conosciuta ricerca della colta ed elegante musica di corte, soprattutto d'ispirazione francese, dei troubador medievali, rinascimentale e barocca. I testi vengono tradotti e elegantemente riadattati dallo stesso Winderling e da Giulia Lupi, moglie di Centanaro. Nasce così il 33 giri di grande successo Viva la Rosa, pubblicato a Milano nel 1972 e che da decenni è esaurito e introvabile. Nato da una famiglia di modeste condizioni economiche, non studiò mai musica regolarmente ed ebbe un maestro solo dopo i 23 anni. A 13 anni su una vecchia chitarra trovata in casa e poi, poco dopo, su uno strumento a 7 corde - che poteva eseguire pezzi per liuto - che il padre era riuscito a regalargli, imparò da solo la letteratura musicale per chitarra classica, copiando, grazie a una splendida calligrafia, migliaia di pagine di musica trovate in biblioteca, dal momento che non si poteva permettere il lusso di comprare gli spartiti. A 16 anni abbandonò gli studi regolari, rinunciando a diventare ragioniere, e s'impiegò, dopo un concorso, alle Poste Italiane dove rimase per oltre quarant'anni. La sua adolescenza e la sua giovinezza sono scandite da una travolgente e febbrile passione musicale, tutta concentrata su un genere poco popolare, quale la chitarra classica, vista con diffidenza e distacco anche nei Conservatori, dove comincerà a essere insegnata regolarmente solo all'inizio degli anni settanta. Nei confronti della chitarra ha un vero culto, ma Centanaro è attirato da tutta la musica classica, oltre che dalla musica colta, di corte e d'intrattenimento dal Medioevo al Rinascimento, sino ai secoli XVII e XVIII. Comincia a suonare, sovente senza essere pagato, soltanto per l'apprezzamento del pubblico. Alla fine degli anni cinquanta, comincia a frequentare alcuni futuri protagonisti del mondo dello spettacolo, proprio a Genova, alla Borsa di Arlecchino: Paolo Poli, Aldo Trionfo, Carmelo Bene (per il quale cura il commento musicale dello spettacolo Doctor Jackill and Mister Hyde). Segreteria: 3464167627 E-mail: [email protected] www.rotarygolfodigenova.org Bollettino n°7– gennaio 2015 – pag. 1
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ROTARY CLUB GOLFO DI GENOVA DISTRETTO 2032 (ITALIA)
Notiziario n° 7 – gennaio 2015
Riunione ConvivialeMercoledì 7 gennaio
Hotel Bristol Palace
Incontro con Michela e Valentina Centanaro: serata musicale suLuciano Noel Winderling e Vittorio Centanaro.
Relazione di Serena Bagliano
Il periodo di notorietà e di successo di Vittorio Centanaro comincia alla metà egli anni sessanta,quando si consolida il duo con Luciano Winderling con il quale - sotto la sigla Cenataro-Winderling e sino al 1972 - si esibisce al Teatrino di Piazza Marsala in una serie di spettacoli chesuscitano curiosità ed entusiasmo: in essi si ripropone la poco conosciuta ricerca della colta edelegante musica di corte, soprattutto d'ispirazione francese, dei troubador medievali,rinascimentale e barocca. I testi vengono tradotti e elegantemente riadattati dallo stessoWinderling e da Giulia Lupi, moglie di Centanaro. Nasce così il 33 giri di grande successo Viva laRosa, pubblicato a Milano nel 1972 e che da decenni è esaurito e introvabile.
Nato da una famiglia di modeste condizioni economiche, non studiò mai musica regolarmente edebbe un maestro solo dopo i 23 anni.
A 13 anni su una vecchia chitarra trovata in casa e poi, poco dopo, su uno strumento a 7 corde -che poteva eseguire pezzi per liuto - che il padre era riuscito a regalargli, imparò da solo laletteratura musicale per chitarra classica, copiando, grazie a una splendida calligrafia, migliaia dipagine di musica trovate in biblioteca, dal momento che non si poteva permettere il lusso dicomprare gli spartiti. A 16 anni abbandonò gli studi regolari, rinunciando a diventare ragioniere, es'impiegò, dopo un concorso, alle Poste Italiane dove rimase per oltre quarant'anni.
La sua adolescenza e la sua giovinezza sono scandite da una travolgente e febbrile passionemusicale, tutta concentrata su un genere poco popolare, quale la chitarra classica, vista condiffidenza e distacco anche nei Conservatori, dove comincerà a essere insegnata regolarmente soloall'inizio degli anni settanta. Nei confronti della chitarra ha un vero culto, ma Centanaro è attiratoda tutta la musica classica, oltre che dalla musica colta, di corte e d'intrattenimento dal Medioevoal Rinascimento, sino ai secoli XVII e XVIII. Comincia a suonare, sovente senza essere pagato,soltanto per l'apprezzamento del pubblico.
Alla fine degli anni cinquanta, comincia a frequentare alcuni futuri protagonisti del mondo dellospettacolo, proprio a Genova, alla Borsa di Arlecchino: Paolo Poli, Aldo Trionfo, Carmelo Bene(per il quale cura il commento musicale dello spettacolo Doctor Jackill and Mister Hyde).
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Poi entra nel giro dei cantautori genovesi, in particolare Gino Paoli, Bruno Lauzi e Fabrizio DeAndré. Di quest'ultimo è uno dei primi collaboratori stretti, ed insieme a lui mette a punto gliarrangiamenti di alcuni brani celebri: La guerra di Piero, Fila la lana, Si chiamava Gesù. DeAndré in un suo scritto è prodigo di elogi per l'amico Vittorio, definito una delle persone più puliteche abbia mai conosciuto; scrive e parla di lui come di un eterno bambino, non in senso riduttivo,ma davvero come un fanciullino pascoliano: per lui la percezione, la fruizione e la costruzionedell'arte - sia essa esecuzione o composizione creativa - avvengono con un percorso diretto, senzamediazioni, in un contesto di sapiente intuizione e di altrettanto libera stupefazione.
Il periodo di notorietà e di successo di Vittorio Centanaro comincia alla metà egli anni sessanta,quando si consolida il duo con Luciano Winderling con il quale - sotto la sigla Cenataro-Winderling e sino al 1972 - si esibisce al Teatrino di Piazza Marsala in una serie di spettacoli chesuscitano curiosità ed entusiasmo: in essi si ripropone la poco conosciuta ricerca della colta edelegante musica di corte, soprattutto d'ispirazione francese, dei troubador medievali,rinascimentale e barocca. I testi vengono tradotti e elegantemente riadattati dallo stessoWinderling e da Giulia Lupi, moglie di Centanaro. Nasce così il 33 giri di grande successo Viva laRosa, pubblicato a Milano nel 1972 e che da decenni è esaurito e introvabile.
Una esperienza singolare resta quella del cosiddetto Concerto di Portofino, con testi di PaoloLingua, che ci ha omaggiato della sua presenza, e musiche di Vittorio Centanaro: il singolarespettacolo viene allestito a metà maggio del 1981: la prima metà di esso si chiama La Penisola,mentre della seconda fanno parte quattordici pezzi piuttosto eterogenei scritti da Lingua eCentanaro nell'anno precedente. Vi figurano ballate tratte da Lanfranco Cigala, uno dei pochitrovatori genovesi del XIII secolo che scrivevano in provenzale, canzoni di derivazione celtica,infine, pezzi da cabaret e canzoni sospese a metà tra il genere colto e il genere commerciale. Alcunipezzi, più orecchiabili, Centanaro e la figlia Michela li hanno poi inseriti nel loro repertorioabituale.
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Bollettino n°7– gennaio 2015 – pag. 2
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Il 21 aprile 2009 in occasione del suo ottantesimo compleanno, la Fondazione Regionale dellacultura e dello spettacolo di Genova, in collaborazione con Paolo Lingua, ha divulgato, in allegatoalla rivista Viaggio in Liguria un cd che contiene 29 brani tutti i suoi più grandi successi (Viva larosa e altre storie, edizioni DE VEGA, brochure scritta da Paolo Lingua).
Con Valentina e Michela torna indimenticabile, un passato di una Genova musicalmenteall'avanguardia, ricco di fervore e spinte verso un nuovo futuro.�
La serata ha visto presenti:
Presiede: Giovanni Cecconi
Presenti: Michele Bellin, Marco Bonini, Andrea Bruni, Stefano Bruschetta, Carlo Camisetti,Francesco Capone, Francesco Caso, Paola Gazzano, Corrado Giglio, Grazia Guazzi, Mauro LaLuce, Giacomo Leoncini, Carolina Mantegazza, Donatella Mascia, Rosanna Muratori, AdrianaParodi, Rosalba Romeo, Emma Tomaselli, Michele Troilo, Pietro Vassallo, Carla Viale.Ospiti del Club: Valentina e Michela CentanaroVisitatori rotariani: Dr. Massimo Arduino, con consorte, Sig.ra Flora (Sud Ovest), Dott. Paolo Lingua (Nord Ovest) Dott. Mario Friburgo e Sig.ra Margherita (Portofino)Ospiti dei soci: Dott. Daniele Troilo e Samanta Gullino, Prof. Nando Fasce, e le Sigg.re Anna Rosa Cecconi, Simonetta Giglio, Ivana Saio.
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Bollettino n°7– gennaio 2015 – pag. 3
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22 Soci effettivi13 ospiti
Percentuale di presenza: 34%
Riunione ConvivialeMercoledì 14 gennaio
Museo del Mare
Visita al Museo del Mare con il Conservatore Dott. PierangeloCampodonico.
Resoconto della conviviale di Serena Bagliano
Serata davvero emozionante.
Nostro Cicerone d'eccellenza, il Conservatore, Dott. Pierangelo Campodonico.
Grazie a lui abbiamo potuto visitare alcune sale del Galata, ripromettendo a noi stessi di effettuareuna successiva visita per godere appieno delle bellezze che il museo regala al visitatore.
Al Galata Museo del Mare si sale a bordo, ci si immedesima nella vita dei marinai, dei passeggerie degli emigranti. Il più grande Museo Marittimo si distingue nella museografia marittima italianaper la qualità e l'innovazione delle sue ricostruzioni. Ancora oggi, a fronte di un pubblico formatoda persone diverse, per età e formazione e spesso anche lontane dal mare e dalla sua cultura, ilGalata "impatta" con la sua capacità di immergere il visitatore in ricostruzioni attente, di grandequalità scientifica e formale, atte a permettere la rappresentazione migliore di un'epoca, di unatipologia di nave, della vita che vi si viveva a bordo
Il percorso di visita si articola in ventitré grandi sale, distribuite su quattro piani più la terrazzapanoramica Mirador e dedicate all'esposizione permanente, alle sezioni tematiche e la Salettadell'Arte, riservata alle esposizioni temporanee.
Il tema del viaggio è uno dei fili conduttori della visita al Galata Museo del Mare: viaggi che, purpotendo contare sulle evoluzioni tecniche dei mezzi di trasporto, hanno sempre portato l'uomo asfidare l'imprevisto che mari e oceani riservano. Anche il percorso espositivo del museo, seguendoun ordine cronologico, si identifica in un viaggio che inizia al piano terra dall'età delle navi a remi,continua al primo e al secondo piano sulla rotta dei velieri e delle rivoluzionarie esplorazionigeografiche, per approdare al terzo piano interamente dedicato al viaggio in America.
E' possibile salire a bordo della Galea genovese del ‘600, che fin dall'inaugurazione del Museocostituisce una delle ricostruzioni a grandezza naturale più impattanti e caratteristiche. Il "Sali a
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bordo della Galea" fa parte nel nuovo riallestimento del piano terra denominato "la vita a bordodelle galee e nell'Arsenale della Repubblica di Genova".
Il visitatore diventa "visit-attore": dopo aver esplorato l'Arsenale può salire a bordo della Galeaper esplorarne l'interno e scoprire la vita di bordo vestendo i panni di un membro dell'equipaggio ascelta fra schiavi, forzati, buonavoglia; interagire con i personaggi tipici dell'epoca quali aguzzinie papassi; assistere all'animata discussione tra il Senatore, il Capitano e il Maestro d'Ascia;approfondire nella "Ludoteca della Galea" alcuni aspetti della vita di bordo; ammirare reperti eopere rare dell'epoca che completano questo viaggio nel tempo.
La serata si è conclusa con la cena al Galata Cafè con uno sguardo sulle luci del porto.
La serata conviviale ha visto presenti:
Presiede: Giovanni CecconiPresenti: Pier Lorenzo Benedetti, Michele Bellin, Marco Bonini, Stefano Bruschetta, CarloCamisetti, Francesco Capone, Francesco Caso, Giovanni Cereda, Roberto Firpo, Edmondo Fresia,Nicoletta Garaventa, Paola Gazzano, Carlo Iachino, Andrea Lovisolo, Marco Malaspina, RobertoOrvieto, Anna Maria Panfili, Adriana Parodi, Anna Maria Parodi, Paolo Sommella, EmmaTomaselli, Stefano Torchio, Tiziana Traversa.Ospiti dei soci: Dott. Luca Borzone, Dott. Emilio Munari e la Sigg.re Mely Benedetti, Clara Bruni, Anna Bruschetta, Elda Camisetti, Stefania Capone, Anna Rosa Cecconi, Daria Firpo, Francesca Fresia, Ivana Saio.
23 Soci effettivi presenti 11 ospiti
Percentuale di presenza: 36%
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Riunione ConvivialeMercoledì 21 gennaio
Hotel Bristol Palace
Conferenza della Prof.ssa Eva Pisano sulle ricerche nella stazioneitaliana in Antartide.
Resoconto della conviviale di Serena Bagliano
A volte ci sono serate che “sulla carta” sembrano più “ostiche”, magari proprio per la difficoltà el'importanza dei temi trattati.E poi ci sono serate in cui incontri un relatore, così appassionato del proprio lavoro, cosìpreparato, che riesce a rendere fruibile anche l'argomento più impegnativo.
Questa serata è stata segnata dalle parole della Prof.ssa Pisano che con la sua preparazione hadestato in tutti ammirazione ed interesse per il suo lavoro e per il suo impegno.
Dopo aver ringraziato la Prof.ssa Rosanna Muratori, che tanto interesse ha sempre dimostrato neisuoi confronti, e che, a causa di un piccolo intervento, non è potuta essere presente, la scienziataitaliana ci ha regalato un filmato che ben ha descritto il suo lavoro.
La Prof.ssa Pisano ci ha trasportato nel magico mondo del suo Antartide: i colori pastello e la lucepervadono i suoi racconti di vita, scienza e lavoro.
La relatrice si è soffermata sulla descrizione degli studi su alcuni pesci antartici: capire comequesti pesci sono riusciti a mutare, adattandosi al sistema in cui vivono, serve a capire comepotrebbero mutare in futuro, adattandosi ai mutamenticlimatici in fieri.
Inoltre, Eva Pisano aveva il desiderio di raccontare aibambini il suo progetto scientifico, ed è per questo che èstato sviluppato un bellissimo progetto: “Il pesciolinoargentato“. storia di un libro per bambini, che si basa suglistudi scientifici della nostra relatrice.Il progetto portato avanti dalla base italiana in Antartide elegato alla recente scoperta sul modo di riprodursi di unparticolare pesce antartico dal sangue bianco.La sfida del libro è stata trasformare una scopertascientifica in una “storia” che fosse adatta ai bambini.
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I personaggi del testo sono nati dopo una serie di prove e attenti studi delle foto e dell’ecosistemareale, per la necessità di mantenere una credibilità scientifica.Per la scrittura dei testi la difficoltà maggiore è stata quella di utilizzare un linguaggio semplice echiaro dal punto di vista didattico ma che tenesse viva la curiosità del bambino.E una volta sviluppato il progetto a livello grafico, Eva Pisano si è occupata della parte editoriale.
Milioni di minuscoli pesciolini argentati nascono ogni anno in mezzo al ghiaccio marinodell’Antartide.La loro vita è una vera e propria avventura, in un ambiente sconosciuto e difficile, che da pochianni l’uomo ha cominciato a conoscere.
Due pesciolini argentati, Ross e Sesi, ci rendono partecipi del loro viaggio tra le meraviglie e ipericoli del mare antartico.
La serata conviviale ha visto presenti:
Presiede: Giovanni CecconiPresenti: Michele Bellin, Marco Bonini, Andrea Bruni, Teresa De Toni, Nicoletta Garaventa,Giovanni Grimaldi, Andrea Lovisolo, Adriana Parodi, Anna Maria Parodi, Alfredo Sanguinetto,Paolo Sommella, Pietro Vassallo.Ospiti del club: Dott. Eva Pisano e Sig.ra Loredana Pisano.Ospiti dei soci: Dott. Lorenzo Bonci e Sig.ra Monica.
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13 Soci effettivi presenti 4 ospiti
Percentuale di presenza: 17%
Riunione ConvivialeMercoledì 28 gennaio
Hotel Bristol Palace
Relazione tecnica del socio Ing. Paolo Cremonini sul trasporto aGenova della Costa Concordia.
Resoconto della conviviale di Serena Bagliano
Prima della cena una piccola, nuova, cerimonia: il Presidente Giovanni Cecconi, ha “ringraziato”con una speciale spillinaricevuta dal RotaryInternational, la Sponsor delnuovo Socio Stefano Torchio,Paola Gazzano.A fine cena, il Socio PaoloCremonini ci ha regalato i suoiricordi dell'esperienza di unimpresa titanica, unica almondo.
Tra gli artefici del miracolodella Concordia, figura questoingegnere genovese, di fatto unodei “maghi”o che hannoraddrizzato il relitto fino a farloemergere e poi condurlo per190 miglia fino al capolinea. Racconta l’impresa, ripercorre le emozioni come quella di rivedere Genova dalla plancia dellaConcordia. “Mi sono commosso quando l’alba è salita e la luce naturale ha preso il sopravvento su quelledella nave - dice -. Genova era bellissima, grande e quieta, ho provato orgoglio a tornare a casacosì, non potevo chiedere di più”. Cremonini ha poi ribadito di non aver mai dubitato del successo dell’operazione condotta ad ognipasso nel ricordo delle vittime del naufragio.
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Bollettino n°7– gennaio 2015 – pag. 8
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La sua relazione è cominciata conun riferimento alla “sfida”.
Tecnologica, ma non soltanto.L’ingegner Paolo Cremonini haseguito le operazioni di recuperodella Costa Concordia, e del suoultimo viaggio, sino al porto diGenova.
Assieme ad altri tecnici, halavorato, anzi vissuto, nellacontrol room all’isola del Giglio.
La Fagioli, l'azienda, di ReggioEmilia di cui è Amministratoredelegato, è specializzata nelle
imprese impensabili. In passato aveva già trasportato carichi eccezionali come il sommergibile Totial museo Leonardo da Vinci di Milano.
Il problema della Concordia era l’impossibilità di stabilire le condizioni ottimali del progetto..
Era inclinata, in mare aperto. Per un anno e mezzo tutti coloro che hanno seguito questa impresa,hanno dovuto lavorare sopra e sotto l’acqua.
Con gli occhi del mondo addosso.
Ma la squadra era davvero affiatata, un team eccezionale, in cui nonostante le condizioni estreme,si respirava un clima di serenità ed al quale non è mai mancato l'appoggio del Capo dipartimento
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Bollettino n°7– gennaio 2015 – pag. 9
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della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che è riuscito a fare da intermediario tra interessipubblici e privati, arginando le singole istanze quando volevano essere prevaricatrici ed inutili.
La serata conviviale ha visto presenti:
Presiede: Giovanni CecconiPresenti: Marco Bonini, Andrea Bruni, Stefano Bruschetta, Carlo Camisetti, Francesco Capone,Francesco Caso, Giovanni Cereda, Paolo Cremonini, Edmondo Fresia, Nicoletta Garaventa, PaolaGazzano, Grazia Guazzi, Carlo Iachino, Lorenzo La Terra, Andrea Lovisolo, Marco Malaspina,Carlo Minuto, Roberto Orvieto, Anna Maria Panfili, Adriana Parodi, Emma Tomaselli, PaoloTorchio, Tiziana Traversa, Carla Viale.Ospiti dei soci: Dott.ssa Simonetta Fasce, Dott. Lorenzo Bonci, Dott. Emilio Munari, Ing. Alberto Giordano, Dott. Pietro Lovisolo e la Sig.ra Beatrice Bruschetta.
25 Soci effettivi presenti 9 ospiti
Percentuale di presenza: 39%
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Bollettino n°7– gennaio 2015 – pag. 10
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Visione e lettura vietata a chi crede nella Befana....
Serena Bagliano
Finalmente, dopo pedinamenti, ricerche edappostamenti, svelata la vara identità delleBefane, a cui va il nostro grazie!!!
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Bollettino n°7– gennaio 2015 – pag. 11
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Programmi del mese di Febbraio
Mercoledì 4 Febbraio 2015 Riunione Conviviale - Hotel Bristol – 20:00 Incontro con il prof. Enrico Beltrametti, già Magnifico Rettore dell’Università di Genova, sul tema"Uno sguardo alla fisica delle particelle elementari".
Mercoledì 11 Febbraio 2015 Riunione Conviviale - Circolo "La Svolta" – 20:00 Serata di affiatamento, presso il circolo "La Svolta" in Via Gramsci 29R, in cui potremo apprezzarei piatti preparati dagli "chef" del laboratorio di cucina di San Marcellino che abbiamo seguito colservice Adotta un Lavoratore. Dopo cena, chi lo desidera, potrà cimentarsi in sfide a biliardocalciobalilla.
Mercoledì 18 Febbraio 2015 Riunione Interclub con il RC Golfo Paradiso - Hotel Bristol – 20:00 Serata interclub con RC Golfo paradiso: incontro con il Vice Presidente ABI dott. GiovanniPirovano che ci parlerà della situazione bancaria mondiale, europea e italiana, con indicazioni eprospettive. La serata sarà sponsorizzata da Banca Mediolanum e il ricavato sarà interamentedevoluto ai nostri progetti di servizio.
Mercoledì 25 Febbraio 2015 Riunione Conviviale - Hotel Bristol – 20:00 Incontro con il dott. Roberto Perotti, psicologo, scrittore e pittore, sul tema “arte-pittura: lettura e interpretazione delle opere d'arte in chiave anche di psicanalisi”.
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Bollettino n°7– gennaio 2015 – pag. 12
