ROTARY CLUB CAMPOSAMPIERO Distretto 2060 terza conviviale cadrà in una data particolare: martedì...

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ROTARY CLUB CAMPOSAMPIERO Distretto 2060 Bollettino n.8 – febbraio 2011 ____________________________________________________________________________ Organigramma 2010-2011 PRESIDENT: W. Caimi PAST PRESIDENT: D. Cecchinato INCOMING PRESIDENT: P. Benin VICE-PRESIDENTI: L. Tessaro, F. Fabris SEGRETARIO: G. Sandri (collabora V. Traverso) PREFETTO: Salvatore Bandiera TESORIERE: G. Carraro CONSIGLIERI: L. Bergami L. Costa, F. Fabris, G. Griggio, L. Tessaro COMMISSIONI: PER L’AMMINISTRAZIONE DEL CLUB: Presidente, Segretario, Tesoriere e Prefetto del Club PER L’EFFETTIVO: F. Fabris (P) S. Palazzolo(V), P. Bonsembiante, G. Piovesan, L. Tessaro PER I PROGRAMMI: G. Griggio (P), P. Benin (V), F. Camporese (gara sci e regata), L. Tessaro, M. Pesce PER LE PUBBLICHE RELAZIONI: L. Costa (P), V. Fattore (V), G. Bonaldo, V. Costantino, P. Magnabosco PER LA FONDAZIONE ROTARY: L. Bergami (P), V. Traverso (V), , M. Garbin, A. Maturo, F. Terrin D. Mancin RESPONSABILE INFORMATICO: E. Pozzobon RESPONSABILE NOTIZIARIO DEL CLUB: A. Lazzaro (e-mail: [email protected] ) SERVICES DEI CONIUGI: A.Cecchinato, S. Dalla Mora, G. Caimi, R. Bandiera, M. Malvestio, M.Bonsembiante RESPONSABILE ROTARACT: Corsano A., collabora: N. Salviato, A.P. Malvestio RAPPORTI COL DISTRETTO: Corsano A. COMMISSIONE PREMIO ROTARY: L. Tessaro (P), D. Cecchinato (V), G. Sandri, M. Pesce, I. Negro E. De Cicco COMMISSIONE PAUL HARRIS FELLOW: W. Caimi (P), L. Tessaro(V), F. Fabris, G. Piovesan, S. Palazzolo PROGRAMMA DEL MESE DI MARZO 2011 Carissime amiche ed amici, il mese di Marzo si presenta particolarmente ricco di appuntamenti, tutti interessanti. Al primo appuntamento del mese ospiteremo un relatore della società TECNOSOLAR (VI) che affronterà il tema dello sfruttamento delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. L’installazione di pannelli solari è oggi la strada più immediata e semplice, ed inoltre sussistono tuttora importanti incentivi da parte dello Stato per favorire la produzione di energia in modo non inquinante: ma conviene sempre e fino a quando? Quali sono i problemi da affrontare? Sarà una serata in cui potremo ascoltare le proposte di un’azienda del settore e potremo chiarire alcuni nostri dubbi o perplessità. E’ importante la partecipazione delle consorti in quanto l’azienda offrirà un bonus, che noi utilizzeremo per i nostri services, per ogni coppia presente all’incontro. E’ un tema di grande attualità ed un’occasione per sostenere i nostri services: non mancate! Seguirà, a 2 giorni dalla prima conviviale, l’interclub di giovedì 3 Marzo con gli amici di Noale Tempesta , con un ospite di eccezione: il magistrato Carlo Nordio, che parlerà delle riforme della Giustizia, partendo dall’analisi contenuta nel suo libro recentemente pubblicato e scritto in collaborazione con Giuliano Pisapia. Il libro“In Attesa di Giustizia. Dialogo sulle riforme possibili” (Ed. Guerini) sarà anche in vendita durante la serata. Credo che anche questa sia un’occasione da non perdere per sentire, dalla viva voce di un magistrato che si è sempre distinto per la serietà e razionalità delle sue analisi, un punto di vista interno sulle riforme della Giustizia di cui oggi tanto si parla. La terza conviviale cadrà in una data particolare: martedì grasso e festa della donna. Non possiamo che programmare una serata di allegria ed in amicizia! E per questo ospiteremo 5 artisti della Compagnia Teatrale “Teatro Club” di Santa Maria di Sala (VE) che, negli intervalli tra le portate della cena, metteranno in scena piccoli stralci del teatro dell'arte e del teatro goldoniano con un tourbillon di maschere, personaggi e di luoghi legati ad un mondo passato, ma quanto mai vicino alle abitudini, alle virtù ed ai vizi del mondo moderno. L’organizzazione è stata curata dai giovani del Rotaract ed in particolare dal presidente e neo papà Leonardo. Si potrà concludere la serata con 4 salti !! Alla quarta ed ultima conviviale del mese ci sarà l’intervento di un caro amico di alcuni rotariani del nostro Club e per me amico carissimo, collega di lavoro e compagno di vacanze in montagna, con le due nostre famiglie: Mauro Amagliani. Mauro è un ingegnere che ama talmente le Dolomiti e la serenità e la libertà che ritrova nello stare con “loro”, che le fotografa da ogni posizione ed in ogni momento del giorno e della notte, per cogliere momenti che pochissimi hanno visto e vissuto. Ma poi la sua passione non termina con la conquista di una vetta o dello scenario spettacolare dell’alba o del tramonto: tornato a casa, trascorre ore e ore per trasformare questi scatti in bellissime sequenze fotografiche che poi accompagna con buona musica. Ho chiesto a Mauro di condividere con tutti gli amici del Rotary alcune delle sequenze che più mi hanno entusiasmato; per chi ama la natura e la montagna in particolare, sarà sicuramente una serata meravigliosa. L’ultimo incontro del mese sarà ancora un Interclub : siamo stati invitati dal RC di Lignano che ospiterà il Col. Marco Lant, Comandante della PAN (Pattuglia Acrobatica Nazionale). Saranno presenti anche altri Piloti della PAN. Il Col. Lant, Rotariano, dopo aver fatto parte della PAN prima come Pilota e poi come Leader, ha da pochi mesi assunto il Comando del 313° Gruppo Volo Addestramento Acrobatico, proprio nell'anno del cinquantenario della costituzione della PAN. Considerato il numero dei Clubs invitati sarà anche un'occasione per conoscerci meglio e fare Rotary. MARTEDI’ 1, alle ore 20.00 – con CONSORTI presso il ristorante “Al Tezzon”, conviviale con relatore della società TECNOSOLAR sul tema “Pannelli solari: conviene e in quale situazione?GIOVEDI’ 3 alle ore 20,15 – presso il ristorante al Gallo, Piazza XX Settembre, 43 NOALE – interclub con RC Noale Tempesta con relazione del dott. Carlo Nordio sul tema: “In Attesa di Giustizia. Dialogo sulle riforme Possibili” MARTEDI’ 8, alle ore 20.00 con CONSORTI presso il ristorante “Al Tezzon” intrattenimento di carnevale organizzato dai nostri amici del Rotaract con la Compagnia Teatrale “Teatro Club” di Santa Maria di Sala (VE). MARTEDI’ 15, alle ore 20.00 – presso il ristorante “Al Tezzon”, l’ing. Mauro Amagliani ci trasferirà le sue “Emozioni sulle Dolomiti”. Tutte le consorti che amano la montagna e che vorranno intervenire saranno benvenute. LUNEDI’ 21, alle ore 19.30 – presso il ristorante "la Fattoria dei Gelsi" di Lignano interclub con RC Lignano; relatore sarà il Comandante della PAN (Pattuglia Acrobatica Nazionale) Col. Marco Lant sul tema: "Il volo acrobatico". Stampa:Logopress s.s.l. 35010 Borgoricco. Via M. Polo. Tel. 0499336472-9336370. E-mail: [email protected]

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ROTARY CLUB CAMPOSAMPIERO Distretto 2060

Bollettino n.8 – febbraio 2011 ____________________________________________________________________________

Organigramma 2010-2011 PRESIDENT: W. Caimi PAST PRESIDENT: D. Cecchinato INCOMING PRESIDENT: P. Benin VICE-PRESIDENTI: L. Tessaro, F. Fabris SEGRETARIO: G. Sandri (collabora V. Traverso) PREFETTO: Salvatore Bandiera TESORIERE: G. Carraro CONSIGLIERI: L. Bergami L. Costa, F. Fabris, G. Griggio, L. Tessaro COMMISSIONI: PER L’AMMINISTRAZIONE DEL CLUB: Presidente, Segretario, Tesoriere e Prefetto del Club PER L’EFFETTIVO: F. Fabris (P) S. Palazzolo(V), P. Bonsembiante, G. Piovesan, L. Tessaro PER I PROGRAMMI: G. Griggio (P), P. Benin (V), F. Camporese (gara sci e regata), L. Tessaro, M. Pesce PER LE PUBBLICHE RELAZIONI: L. Costa (P), V. Fattore (V), G. Bonaldo, V. Costantino, P. Magnabosco PER LA FONDAZIONE ROTARY: L. Bergami (P), V. Traverso (V), , M. Garbin, A. Maturo , F. Terrin D. Mancin RESPONSABILE INFORMATICO: E. Pozzobon RESPONSABILE NOTIZIARIO DEL CLUB: A. Lazzaro (e-mail: [email protected]) SERVICES DEI CONIUGI: A.Cecchinato, S. Dalla Mora, G. Caimi, R. Bandiera, M. Malvestio, M.Bonsembiante RESPONSABILE ROTARACT: Corsano A., collabora: N. Salviato, A.P. Malvestio RAPPORTI COL DISTRETTO: Corsano A. COMMISSIONE PREMIO ROTARY: L. Tessaro (P), D. Cecchinato (V), G. Sandri, M. Pesce, I. Negro E. De Cicco COMMISSIONE PAUL HARRIS FELLOW: W. Caimi (P), L. Tessaro(V), F. Fabris, G. Piovesan, S. Palazzolo

PROGRAMMA DEL MESE DI MARZO 2011 Carissime amiche ed amici, il mese di Marzo si presenta particolarmente ricco di appuntamenti, tutti interessanti. Al primo appuntamento del mese ospiteremo un relatore della società TECNOSOLAR (VI) che affronterà il tema dello sfruttamento delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. L’installazione di pannelli solari è oggi la strada più immediata e semplice, ed inoltre sussistono tuttora importanti incentivi da parte dello Stato per favorire la produzione di energia in modo non inquinante: ma conviene sempre e fino a quando? Quali sono i problemi da affrontare? Sarà una serata in cui potremo ascoltare le proposte di un’azienda del settore e potremo chiarire alcuni nostri dubbi o perplessità. E’ importante la partecipazione delle consorti in quanto l’azienda offrirà un bonus, che noi utilizzeremo per i nostri services, per ogni coppia presente all’incontro. E’ un tema di grande attualità ed un’occasione per sostenere i nostri services: non mancate! Seguirà, a 2 giorni dalla prima conviviale, l’interclub di giovedì 3 Marzo con gli amici di Noale Tempesta, con un ospite di eccezione: il magistrato Carlo Nordio, che parlerà delle riforme della Giustizia, partendo dall’analisi contenuta nel suo libro recentemente pubblicato e scritto in collaborazione con Giuliano Pisapia. Il libro“In Attesa di Giustizia. Dialogo sulle riforme possibili” (Ed. Guerini) sarà anche in vendita durante la serata. Credo che anche questa sia un’occasione da non perdere per sentire, dalla viva voce di un magistrato che si è sempre distinto per la serietà e razionalità delle sue analisi, un punto di vista interno sulle riforme della Giustizia di cui oggi tanto si parla. La terza conviviale cadrà in una data particolare: martedì grasso e festa della donna. Non possiamo che programmare una serata di allegria ed in amicizia! E per questo ospiteremo 5 artisti della Compagnia Teatrale “Teatro Club” di Santa Maria di Sala (VE) che, negli intervalli tra le portate della cena, metteranno in scena piccoli stralci del teatro dell'arte e del teatro goldoniano con un tourbillon di maschere, personaggi e di luoghi legati ad un mondo passato, ma quanto mai vicino alle abitudini, alle virtù ed ai vizi del mondo moderno. L’organizzazione è stata curata dai giovani del Rotaract ed in particolare dal presidente e neo papà Leonardo. Si potrà concludere la serata con 4 salti !! Alla quarta ed ultima conviviale del mese ci sarà l’intervento di un caro amico di alcuni rotariani del nostro Club e per me amico carissimo, collega di lavoro e compagno di vacanze in montagna, con le due nostre famiglie: Mauro Amagliani. Mauro è un ingegnere che ama talmente le Dolomiti e la serenità e la libertà che ritrova nello stare con “loro”, che le fotografa da ogni posizione ed in ogni momento del giorno e della notte, per cogliere momenti che pochissimi hanno visto e vissuto. Ma poi la sua passione non termina con la conquista di una vetta o dello scenario spettacolare dell’alba o del tramonto: tornato a casa, trascorre ore e ore per trasformare questi scatti in bellissime sequenze fotografiche che poi accompagna con buona musica. Ho chiesto a Mauro di condividere con tutti gli amici del Rotary alcune delle sequenze che più mi hanno entusiasmato; per chi ama la natura e la montagna in particolare, sarà sicuramente una serata meravigliosa. L’ultimo incontro del mese sarà ancora un Interclub: siamo stati invitati dal RC di Lignano che ospiterà il Col. Marco Lant, Comandante della PAN (Pattuglia Acrobatica Nazionale). Saranno presenti anche altri Piloti della PAN. Il Col. Lant, Rotariano, dopo aver fatto parte della PAN prima come Pilota e poi come Leader, ha da pochi mesi assunto il Comando del 313° Gruppo Volo Addestramento Acrobatico, proprio nell'anno del cinquantenario della costituzione della PAN. Considerato il numero dei Clubs invitati sarà anche un'occasione per conoscerci meglio e fare Rotary. MARTEDI’ 1, alle ore 20.00 – con CONSORTI presso il ristorante “Al Tezzon”, conviviale con relatore della società TECNOSOLAR sul tema “Pannelli solari: conviene e in quale situazione?” GIOVEDI’ 3 alle ore 20,15 – presso il ristorante al Gallo, Piazza XX Settembre, 43 NOALE – interclub con RC Noale Tempesta con relazione del dott. Carlo Nordio sul tema: “In Attesa di Giustizia. Dialogo sulle riforme Possibili” MARTEDI’ 8, alle ore 20.00 – con CONSORTI presso il ristorante “Al Tezzon” intrattenimento di carnevale organizzato dai nostri amici del Rotaract con la Compagnia Teatrale “Teatro Club” di Santa Maria di Sala (VE). MARTEDI’ 15, alle ore 20.00 – presso il ristorante “Al Tezzon”, l’ing. Mauro Amagliani ci trasferirà le sue “Emozioni sulle Dolomiti”. Tutte le consorti che amano la montagna e che vorranno intervenire saranno benvenute. LUNEDI’ 21, alle ore 19.30 – presso il ristorante "la Fattoria dei Gelsi" di Lignano – interclub con RC Lignano; relatore sarà il Comandante della PAN (Pattuglia Acrobatica Nazionale) Col. Marco Lant sul tema: "Il volo acrobatico". Stampa:Logopress s.s.l. 35010 Borgoricco. Via M. Polo. Tel. 0499336472-9336370. E-mail: [email protected]

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1 febbraio - Igino Negro ci fa conoscere la squadra padovana di pallavolo Il presidente presenta i giocatori della squadra e lo staff tecnico: Garghella Andrea, Gottardo Luca, Busi Lorenzo, Tiberti Simone, Cricca Manuele, Koshikawa Yu (giapponese), Giannotti Stefano, Rosso Mattia, De Marchi Francesco, Uchikov Nikolay (bulgaro) Zingaro Marco, Burgsthaler Matteo, Pagni Marco, Sabo Julius, poi cede la parola a Luigi Breggion , socio della squadra e membro, da cinque anni, del R.C. di Palmanova e Cervignano del Friuli per una breve testimonianza del duplice impegno, come rotariano e socio della Pallavolo Padova.

Poi i saluti di Igino Negro, che ci ospita questa sera , anche lui nostro socio è anche uno dei primi sette soci fondatori della squadra di pallavolo. Oggi la squadra di soci ne ha 51. Dopo la cena assistiamo a un breve filmato delle imprese dei giocatori sottolineato dall’aria “Nessun Dorma” e prende la parola l’Addetto stampa Alberto Sanavia, il quale illustra gli obiettivi della squadra e la situazione attuale che vede la Phyto prima in classifica in A2 dopo 19 partite. La Pallavolo Padova è al terzo posto dei tesserati in Italia, dopo Milano e Roma, e ha un trend di crescita che quest’anno è del 27%. Il coach Paolo Montagnani si dichiara soddisfatto delle prestazioni fin qui effettuate

dai suoi giocatori e afferma categoricamente: “Mancano ancora 11 turni, ma siamo decisi a tornare in A1” Seguono i saluti del radiocronista Massimo Salmaso, del coordinatore Alberto Scapin e di Renzo Stecca che ci parla dell’Associazione “Noi Pallavolo Padova”, la quale si occupa di solidarietà e di volontariato. “Un’associazione che vuole ampliare gli orizzonti, per essere, non solo una società sportiva di alto livello, ma anche un’istituzione attenta alle problematiche del territorio di cui fa parte”. In chiusura di serata Walter fa i complimenti ai giocatori e allo staff “che compiono imprese sempre belle, nell’ambito di uno sport vero e puro, portatore di valori e di eticità, di passione e amicizia, che sono anche nel Dna del Rotary”. Poi sottolinea l’allegria di Scapin “nell’ambito di un gruppo serio e motivato, infine si complimenta con Stecca “per la sua iniziativa nell’ambito di “Noi Pallavolo Padova”, qualcosa che come rotariani potremo copiare”. La serata finisce con lo scambio dei doni.

5 febbraio – Interclub con RC di Asiago TROFEO R.C. CAMPOSAMPIERO La sera del cinque i soci di Asiago e di Camposampiero, nella gremita sala-ristorante dell’hotel Des Alpes, hanno ascoltato l’indirizzo di saluto del presidente del locale Club –che ha anche presentato Manfred Ruck,il past president di Friedberg sceso apposta dalla Baviera per il piacere di gareggiare coi nostri atleti-, un breve messaggio del Governatore e di seguito il prestigioso curriculum degli atleti Balasso e Dal Maistro vincitori dell’oro alle Olimpiadi

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invernali per handicap di Vancouver. Uno dei due sciatori è ipovedente ed è stato molto emozionante vedere un filmato della sua performance, guidato, attraverso il microfono, dall’amico che lo precedeva nella discesa di pochi metri

Il secondo da sinistra è l’atleta ipovedente La mattina seguente una cinquantina di sciatori con i pettorali all’insegna del R.C. Camposampiero hanno iniziato puntualmente la discesa dalla cima Aquila del monte Verena. La gara si è conclusa intorno alle undici ed è subito seguito il rituale di premiazione dei vincitori.

Il gruppo di sciatori Ed ecco le classifiche con ordine d’arrivo: (In grassetto gli atleti di Camposampiero) Femminile Senior Pelliccioli Barbara (Treviso) Barbato Anna Schiappelli M. Patrizia Femminile Giovani Finco M. Vittoria (Asiago) Albuzio Mari

Niero Veronica Maschile Giovani Hivoz Pierpaolo (Asiago) Finco Giulio (Asiago) Malini Fabio Maschile Veterani Bocci Enrico (Treviso) Costa Leopoldo Xausa Roberto Maschile Senior Sedita Michele (LIONS) Fabris Claudio (Bassano) Magnabosco Paolo

Una giovane premiata 12 febbraio – Visita alla Casa dei Carraresi La relazione sulla visita alla mostra sarà pubblicata nel prossimo numero. 22 febbraio – Salvatore Palazzolo: “Celebrazione del 106° anno di fondazione del Rotary”. Dopo il saluto agli ospiti (avv. Domenico Zanon, sindaco di Camposampiero, Francesco Olivi, sindaco di Massanzago, Franco Frazzarin, sindaco di Vigodarzere con signora, Federico Zanchin, sindaco di S. Giustina in Colle, Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ussl 15, Valter Marcato, comandante della locale Polizia, il maresciallo Girolimetto comandante la Stazione dei Carabinieri di Camposampiero) il presidente ha aperto la serata. “Questa sera vogliamo celebrare l’anniversario della fondazione del Rotary International con interventi del Dott. Salvatore Palazzolo e dell’Avv. Luisa

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Bergami, soci del nostro Club. Con loro ripercorreremo la storia e le tappe più importanti della vita del Rotary, i principali obiettivi raggiunti, le modifiche intervenute in più di un secolo di vita per consentire al Rotary di continuare ad essere in linea con la società moderna, senza mai mancare ai principi del fondatore Paul Harris ed anzi divenendo sempre più elemento catalizzatore, universalmente riconosciuto, di iniziative umanitarie per la pace e per migliorare la qualità di vita in ogni parte del mondo. Salvatore Palazzolo: “Il Rotary è un’associazione mondiale di imprenditori e professionisti, di entrambi i sessi, che prestano servizio umanitario, che incoraggiano il rispetto di elevati principi etici nell’esercizio di ogni professione e che si impegnano a costruire un mondo di amicizia e pace”. La frase sottolinea l’importanza dell’etica del lavoro. .L’associazione nasce la sera del 23 febbraio 1905, quando Paul Harris, giovane avvocato di Chicago, si incontrò con tre amici, un tedesco, un irlandese e un ebreo con fedi diverse, protestante, cattolica ed ebrea, per discutere su un’idea. Il primo Club di lingua non inglese nasce a Cuba nel 1916. L’associazione assume il nome di Rotary International nel 1920. Guardata con diffidenza dalla Chiesa Cattolica e dal Fascismo l’Associazione sospende l’attività nel 1938 per riprenderla subito dopo la guerra Oggi ci sono nel mondo un milione e novecentomila soci. I capisaldi del Rotary sono: l’azione interna, che comprende le attività interne al Club; l’azione professionale , relativa alla dignità e all’utilità della professione dei soci; l’azione internazionale, concernente i molti programmi di soccorso ai bisogni umani dei Paesi meno fortunati e alla comprensione internazionale e all’amore per la pace; e infine la più importante ai fini del territorio l’azione di interesse pubblico, che impegna i rotariani a migliorare la qualità della vita nelle comunità d’inserimento (assistenza agli

anziani, ai giovani, ai portatoti di handicap, ecc). Successivamente Salvatore Palazzolo ha elencato alcuni service relativi a quest’ultima azione nel Camposampierese. Dopo Palazzolo Luisa Bergami ha parlato dell’importanza di una prestigiosa branca dell’Associazione, la Rotary Foundation –della quale ormai sappiamo tutto- sottolineando la rilevanza del centesimo anniversario di fondazione, che ci apprestiamo a celebrare solennemente nel 2017. Salvatore Palazzolo ci ha assicurato di inviarci il testo della sua pregevole relazione, che pubblicheremo integralmente in un prossimo Bollettino.

COMPLEANNI Hanno festeggiato il genetliaco i soci Giovanni Carraro, Paolo Bonsembiante, Annapaola Malvestio. Franco Strazzabosco

e le signore Serenella Corsano ,Manuela Leandro, Roberta Fattore, Paola Pellanda, Eliana Magnabosco. Auguri a tutti. LUTTI E’ mancata la signora Fides Caldieraro,novantacinquenne, madre di Clara Pezzin. Ai coniugi Pezzin formuliamo sentite condoglianze

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo –perché ne condividiamo il contenuto- una lettera del socio Tiziano Dalla Mora, datata 19 febbraio. AIUTATECI AD AIUTARE ( ma pochi soci del club leggeranno queste considerazioni ) Scrivo queste impressioni, facendo seguito ad altre mie pubblicate nel notiziario dello scorso novembre ed apparse in posizione di stampa molto contenuta. Non sono considerazioni etimologiche sulla parola “Francesco” o sulla situazione di paesi islamici, ad esempio, oggetto queste, sul nostro notiziario, di maggior enfatizzazione, ma sono pensieri molto più rotarianì ( che appaiono in buon risalto in notiziari di clubs viciniori, vedi Padova o Montebelluna), E’ così! e mi auguro ne prendano nota, se lo ritengono, i componenti le commissioni per la Rotary Foundation e per l’effettivo ( che a tale proposito ha inviato poco fa una patetica lettera ai soci) perché a me sembra che nostre conviviali , siano fatte per diffondere SOLAMENTE TRA NOI , cos’è la Rotary Foundation o cos’è il Rotary per aumentare l’effettivo che non viene, e così perdiamo soci e non si rimpinguano , come dice il bravo presidente, le casse del club. Ma dopo questa un po’ polemica riflessione di un vecchio socio esentato vengo al dunque. Oggi, sabato 19 febbraio l’Amm.ne Comunale di Camposampiero ha organizzato una tavola rotonda, dal titolo, appunto, “Aiutateci ad aiutare”, alla quale, hanno partecipato il vicepresidente della provincia, l’assessore provinciale alle politiche sociali e molti rappresentanti delle oltre cento associazioni che operano nel territorio. L’invito rivolto al Rotary era stato da me consegnato al nostro presidente, ma, a parte il sottoscritto, del nostro club non c’era nessuno: Il Lions si, era presente. S’è parlato del territorio, delle necessità economiche, della necessità di fare squadra e non disperdere le poche energie anche economiche in molti rivoli, di fare progetti insieme, di valorizzare strutture sanitarie e rivolte ai bisognosi, di scuola, di cultura. C’è stata la testimonianza della Caritas interparrocchiale e dell’ass.”Fiori di Cactus” che gestisce il pulmino per disabili donato al Comune dal nostro Rotary, del nostro service “ Compiti insieme”. E tutti si sono appropriati di tante attività messe insieme da noi, per primi. Sono dovuto intervenire, ed ha fatto eco il Sindaco che ha dato atto, con molta enfasi, di quanto fa il nostro club, dei suoi progetti per l’Università del tempo libero, per l’asilo nido e la scuola materna, per l’ospedale, per il restauro delle chiese parrocchiali, per l’intervento di alcune nostre mogli (invero poche ) in aiuto di bambini extracomunitari. Cari soci, è mio compito quale rotariano( anche se non ho alcun diritto di fare appunti nei confronti del club) di dire che se non ci attiviamo nell’inserirci nelle attività e problemi del territorio, ( non intendo assolutamente parlare di beneficenza spicciola che non rientra nel nostro scopo) e continuiamo nelle nostre preconviviali e conviviali, con le nostre discussioni sui massimi sistemi filosofici, storici, politici, solamente tra noi o con qualche socio di clubs vicini, staremo sempre da soli. Le persone, anche meritevoli e giovani fanno fatica a venire da noi se continuiamo a restare chiusi nel nostro mondo per, come dicono già alcuni, fare il martedì “quatro ciacoe”. L’importante è PARTECIPARE e fare squadra con altri che, come noi hanno a cuore il bene del territorio in cui viviamo. Per fortuna che, come Rotary, ho avuto i complimenti del Sindaco ed il suo apprezzamento e l’applauso di circa cento persone. Ma è certo che potremo fare molto di più partecipando di persona( come diceva il compianto Giorgio Gaber ) ed allora faremo conoscere alla gente cos’è la Rotary Fondation ed incrementeremo l’effettivo. “ Chi cape cape e chi non cape maramao “. Honni soit qui mal y pense (Sia vituperato chi ne pensa male) Motto dell’Ordine inglese della Giarrettiera istituito da Edoardo III . Il re, durante un ballo, aveva raccolto da terra una giarrettiera caduta alla contessa di Salsbury, cui l’Ordine fu dedicato

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Dobbiamo credere ciecamente nella magistratura ?

Carlo Nordio. “Caso Ganzer. Eclissi di una Giustizia senza credibilità”: Il Gazzettino del 29.12.10 (Segnalazione di Renato Andretta)

Lezioni di cittadinanza La cittadinanza non è solo un grappolo di diritti, è anche un grappolo di doveri… …Ma su questo aspetto cade spesso il silenzio (evasione fiscale, disobbedienza civile, interruzioni di pubblico servizio)… … Non conviene discutere di cittadinanza solo in rapporto all’immigrazione. Se siamo noi i primi a non sapere cosa sia un ‘cittadino’ perché dovremmo essere capaci di insegnarlo agli altri? (Angelo Panebianco. Corsera)

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Storie dimenticate

A fine aprile 1945, con l’arrivo delle truppe alleate e la fuga di quelle tedesche, anche la guerra tra partigiani e fascisti avrebbe dovuto terminare. Continuarono però le uccisioni, sopratutto nel “triangolo della morte” (in Emilia) ma anche nel Veneto. Nell’estate ci fu infatti, a Schio, un eccidio. Alcuni partigiani locali costrinsero il custode del carcere ad aprire le porte, prelevarono una quarantina di carcerati, e li uccisero. Molti di essi non avevano alcuna colpa. All’epoca Togliatti oltre che Segretario del Partito Comunista era anche Ministro della Giustizia. Il suo operato con due dei responsabili della strage di Schio è stato descritto, molti decenni dopo, dal suo Segretario dell’epoca, Massimo Caprara. Caprara è stato per 20 anni, dal 1944, segretario di Togliatti. Pare che all’uscita del libro di Caprara i giornalisti italiani non abbiano notato l’operato di un Guardasigilli che ha fatto fuggire tre omicidi. «Siamo quelli di Schio» mi disse in fretta uno dei tre che erano entrati nel mio ufficio. Balzai sulla seggiola. A Schio, in provincia di Vicenza, qualche giorno prima era stato ammazzato a colpi di mitra e a freddo un gruppo di detenuti fascisti inermi, già militari della Repubblica sociale italiana arrestati e trattenuti in prigione a disposizione della Corte d’Assise straordinaria. «Siamo stati noi» completò il visitatore. Intravidi alla cintola il calcio mal celato di una pistola. Il partigiano non voleva certo intimorirmi, anche se, invece, ci riuscì perfettamente, mio malgrado. «Avvisa Togliatti» concluse. «Non c’è» replicai, ma mi convinsi che non era il caso di perdere tempo e tanto meno di usare il telefono. Da via Arenula, all’inizio di Trastevere, sede del Ministero di Grazia e Giustizia, per andare alle Botteghe Oscure, i passi sono poco più d’un migliaio e io li affrontai di carriera, schivando carabinieri e poliziotti del mobilissimo Reparto Celere che mi sembravano all’improvviso mettermi gli occhi addosso, visto il mio straordinario affanno. Ebbi l’impressione d’essere stato già scoperto dal ministro Mario Scelba, creatore della Celere e inflessibile accusatore di delitti comunisti. «Disgraziati» disse Togliatti. E io non capii se per disprezzo o per commiserazione. «Venire proprio lì, nella sede dove s’amministra la cosiddetta legge dello Stato» commentò asciutto il ministro. «Chiama Secchia e Longo.» Essi entrarono nell’ufficio del segretario del partito e vi rimasero pochi minuti. Li vidi uscire tranquilli, senz’ombra di contrarietà. Togliatti mi passò uno dei soliti piccoli fogli dove venivano raccolti i verbali delle normali riunioni della segreteria del Pci. Lo aveva compilato lui stesso, quel1a volta, lì per lì, con quella specie di ordine maniacale anche nell’illegalità. «Schio» c’era scritto a sinistra. Poi, in colonna a destra, due altre righe: «Chiedere che vengano trasferiti in luogo sicuro». Sul momento non chiesi dove, ancora preda della mia isolata precipitazione. «Parlane con Matteo» proseguì Togliatti con la calma riservata a una pratica di ordinaria banalità. Matteo, il fratello di Pietro Secchia, era infatti incaricato di tenere rapporti con due funzionari dell’Nkvd, la polizia sovietica, che figuravano fra i diplomatici di rango dell’ambasciata del1’Urss in via Gaeta. Matteo era un’innocua persona senza smalto che aveva lavorato alla radio sovietica. M’incuriosiva quando raccontava che, uscendo una mattina da casa, nei pressi dell’autostrada di Mosca, si era trovato in un boschetto accanto ai cingoli di un carro armato in movimento che lo sfiorò senza vederlo. “Boia faus, ma sti chi i ien tedesc, ma questi sono tedeschi” si disse senza parlare. Fece appena in tempo ad appiattirsi per terra poiché i carri armati portavano effettivamente la svastica ed erano una parte dell’avanguardia nazista che, la sera stessa, avrebbe dovuto arrivare nella Piazza rossa. «Boia faus, porco boia» ripetè Matteo nella sua lingua che era solo il dialetto biellese. «Ma sti chi, i ien una brigata, stanno diventando un esercito. Ogni giorno ne arriva qualcun altro che deve partire in fretta.» Nella sua ingenua amplificazione, s’esprimevano una curiosità e un interrogativo pratico assai più sottile: non ne stiamo trasferendo troppi di partigiani? Non potrebbero servirci qui da noi, prima o poi? Non mi meravigliai perché discorsi simili venivano imbastiti ogni momento anche alle Botteghe Oscure, a due passi dalla porta dell’ufficio personale del segretario del partito e nelle federazioni del nord, dove i dubbi sulla «democrazia progressiva» togliattiana erano fitti. Venivano lasciati correre al vento di vagheggiate insurrezioni per la conquista o la riconquista del potere già avuto all’ epoca dei partigiani nelle Langhe. Togliatti, a volte informato o involontario ascoltatore di queste affabulazioni, non dedicava ad esse che qualche ammiccante battuta di spirito. «Poveri illusi, si vedrà». Poi, in pubblico, da Torino a Firenze, nei comizi, dedicava a queste concezioni lunghe, elaborate contestazioni che riscuotevano grandi applausi ma non altrettanto convinti consensi. Matteo s’infilò la giacca e scese le scale dal secondo piano per venire con me al Ministero. Quando vide i tre di Schio, disse loro d’un fiato: «La segreteria ha deciso: Praga.» Uscirono subito insieme, affabilmente impegnati in un dialogo interessato, come viaggiatori in procinto di partire senza eccitazione. Non ebbi neppure il tempo di salutarli. Mi salutò qualche anno dopo uno di loro. Uscivo con Togliatti dalla Tynsky chram, la chiesa di Tyn, collocata in una via della Stare Mesto, la città vecclia di Praga. Avevamo appena visto il calice d’oro, simbolo della sanguinaria insurrezione di Ian Hus, l’infuocato avversario, poi arso vivo, della corruzione e degli abusi della Chiesa romana del Quattrocento. La Iotti ascoltava, incuriosita come me, le notizie di storia che Togliatti raccontava a proposito di un altro episodio, la defenestrazione degli scabini gettati dalle finestre del municipio dal popolo insorto a fianco delle milizie hussite. Meglio quei discorsi da turisti acculturati che le noiose enunciazioni d’ortodossia ossessivamente ripetute in quegli stessi giorni durante le sedute del congresso del Partito comunista cecoslovacco.

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L’uomo ci venne incontro sorridendo. «Cest praci» cominciò a dire all’uso praghese. Significava «onore al lavoro» come si diceva allora. Poi aggiunse: «Ti ricordi di me? Sono di Schio» disse guardando anche Togliatti, mentre i due poliziotti cechi in borghese addetti alla nostra protezione, si fecero più avanti. Il partigiano cavò di tasca e mostrò la tessera del Partito comunista italiano del 1947, con i bollini mensili tutti regolarmente applicati. Era un normale iscritto al Partito comunista italiano, in trasferta coatta all’estero in un Paese amico e complice. Aveva sparato, colpito, era stato incriminato, condannato, veniva ricercato, ma era stato assolto dal partito e dal partito aveva ottenuto una «copertura logistica». Si rivolse di nuovo a Togliatti e gli disse: «Torneremo in Italia dopo la rivoluzione. Torneremo presto.» Togliatti aveva già girato lo sguardo altrove.

Massimo Caprara, “L’inchiostro verde di Togliatti”, Simonelli Editore, MI, 1996 ,

(A cura di Gianni Pezzin)

Il caso Battisti e i cattivi maestri “Via dalle biblioteche i libri e opere di scrittori che hanno firmato la petizione per la liberazione di Cesare Battisti”, è stata la proposta di un consigliere del Comune di Martellago cui si è subito associato l’assessore alla cultura della provincia di Venezia” (Il Gazzettino del 16 gennaio) Ci sembrava il minimo – vista la mancata estradizione- per condividere il dolore delle vittime di Battisti. Ma non tutti sono d’accordo. Il pidiessino assessore alla cultura di Martellago –pur favorevole all’estradizione del criminale- sostiene: “Siamo al delirio, allora ricostituiamo la Sacra Inquisizione e mettiamo al rogo i libri…”: Mah! Contrari alla censura anche alcuni scrittori, editori e bibliotecari , peraltro quasi tutti sinistrorsi. Dice Massimo Carlotto, uno dei firmatari della petizione incriminata: “L’assessore [Speranzon]…potrebbe inventare una nuova stella, magari gialla, da apporre sui vestiti di chi considera di mettere al bando”. Perché no? Mentre la neopresidente del Brasile Dilma Roussef spiegava al nostro presidente della Repubblica che Battisti non è estradabile a causa di ”un parere giuridico fondato nell’interpretazione sovrana dell’Avvocatura dello Stato sul trattato bilaterale relativo all’estradizione” [che vorrà dire?], e alcuni “eroi” di sinistra come Massimo Carlotto, Lello Voce e Serge Quadruppani, tra i firmatari di una petizione per la liberazione di Battisti, sfilavano in corteo con la FIOM a Padova il 28 gennaio, lo scrittore cileno Luis Sepulveda in visita a Venezia affermava:”Io non ho firmato l’appello in suo favore…l’opinione che ne ho ricavato è che di militante di sinistra c’è ben poco in lui che è piuttosto un miserabile psicopata…Non ho nessuna simpatia per gli intellettuali che avvertono sempre il dovere emozionale di appoggiare qualsiasi appello…” Non ci resta, infine, che condividere l’opinione della Donazzan che scrive, dopo avere deciso di annullare la richiesta censura sui firmatari del famigerato appello: “L’obiettivo è stato raggiunto: isolare nei fatti e nei giudizi quanti …hanno inteso sostenere l’impunità di Battisti”. Il che equivale a dire che una persona di normale intelligenza e onestà mai consiglierà al figlio la lettura di un libro di Carlotto e compagni. (A.L.) Operosità “Invece di spingere la popolazione a fuggire lontano dai posti di lavoro, come avevano sperato i Tedeschi, i bombardamenti di Londra [Seconda Grande Guerra] produssero l’effetto contrario…è un fatto che mai l’assenteismo preoccupò il governo o i datori di lavoro”: (Da “Tutta la Seconda Guerra Mondiale”) Gli Italiani sono più evoluti degli Inglesi. Noi riusciamo ad assentarci dal lavoro senza un valido motivo anche in tempo di pace. “Il 26 maggio 1940, volgendosi contro una Nazione già sull’orlo del disastro [i Tedeschi erano giunti in prossimità di Parigi] l’Italia dichiara guerra alla Francia. Il Presidente Roosevelt… così qualifica tale gesto: ‘…la mano che già brandiva il pugnale, ha affondato la lama nella schiena del suo vicino’”: (Da “Tuuta la Seconda Guerra Mondiale”) Forse è anche a causa di quest’episodio che siamo invisi ai Francesi.