Rotary 2110 - Bollettino Gennaio 2012

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P. 4 Bollettino del Distretto 2110 Sicilia e Malta del R.I. (allegato a "Rotary", registrazione Tribunale di Milano n.89-8/3/1986) - DG Concetto Lombardo Gennaio 2012 P. 8 P. 12 I N T E R N O all I MPARIAMO MPARIAMO DAL DAL P ASSATO ASSATO E GUARDIAMO GUARDIAMO AL AL F UTURO UTURO CON CON CORAGGIO CORAGGIO C ari amici, il nascere di un nuovo anno è per tutti un momento singolare, in cui i ricordi si avvolgono alle speranze, il passato tende lo sguardo al futuro e il tempo, che per un attimo sembra sospendersi, rivela intera la sua enigmaticità alla nostra coscienza. Questo Capodanno in parti- colare, caratterizzato da una crisi economica globale così grande che pochi sanno ancora comprenderla o, quanto meno, sanno farla capire alla maggioranza delle gente comune, stimola interrogativi più impe- gnativi del solito. Che cosa ho fatto mai di così grave per meritarmi, di capo in collo, una simile calamità e soprattutto in che modo dovrò cambiare d’ora in poi la mia condotta di vita? E ciò che maggiormente inquieta è che dalla risposta a queste domande di- pende, secondo gli esperti, il nostro comune pros- simo futuro. Cari amici, non attendetevi da me alcuna diagnosi certa o peggio alcuna ricetta infalli- bile. E poiché "alla fine della vita noi dovremo ren- dere conto delle parole inutili" (Matteo 12,36) e poiché la parola che più sobbalza da una bocca al- l’altra, da una mente all’altra, in questi preoccupati giorni, è “paura”, paura dei giovani per il lavoro che non c’è, paura dei non più giovani per le pensioni che dimagriscono a vista d’occhio, paura per l’ICI che ritorna e per l’articolo 18 sospinto verso il mar- gine della panchina, ho pensato a una parola meno abusata e forse più utile: coraggio. Coraggio nell’af- frontare il passato ed esaminarlo con occhi puri e netti; coraggio nel volgerci al futuro con un progetto solo, ma solido nelle sue basi etiche e nei suoi tra- guardi ideali. Coraggio nel saper avvicinare la realtà ai sogni che avevamo e che abbiamo forse dimenti- cato di avere; coraggio di non essere troppo furbi e troppo intelligenti, poiché queste qualità non hanno dato altro che i guasti della recessione. Coraggio di credere in ciò che realmente siamo, nella verità di noi stessi; coraggio nel sentirci una sola comunità, nella quale il bene di uno si riflette nel bene di tutti e così anche il male. Anche la nostra comunità rotariana s’interroga sul percorso fatto e sui passi da aggiungere al suo cam- mino in questo mese di Gennaio dedicato alla Sen- sibilizzazione al Rotary, con attività d’informazione sulla storia e sui programmi, anche attraverso la let- tura dei nostri ormai numerosi giornali d’informa- zione. Il Distretto, a onta dello scoraggiamento liberamente fluttuante, gode di buona salute ed ha già raggiunto quest’anno apprezzabili traguardi. È in espansione per il numero d’iscritti ed ha salutato la nascita di due nuovi club, Palermo Mon- dello e Catania Duomo 150; sono in aumento i club Interact e Rotaract, basi vi- tali di ogni Ro- tary. Il prossimo mese si terrà il consueto Semi- nario distrettuale sull’Espansione, il Mantenimento e lo Sviluppo dell’Effettivo, al quale vi chiedo di non mancare. Sarà un’occasione per capire meglio in che modo poter essere più presenti e incisivi nelle diverse realtà nelle quali operiamo. Mi sento, inoltre, di ringraziarvi per i generosi versamenti per la polio plus e per il fondo permanente, che considero tra l’altro anche un atto di stima e di affetto per la mia persona. L’anima dei nostri club è viva e piena di ri- sorse e ciò ci consente di guardare con fiducia al no- stro futuro. Mi attendo eguale impegno per il fondo programma su cui riceverete a breve mie indica- zioni. Sarà importante intervenire con altrettanta so- lerzia anche in questo delicato settore. È la benzina che alimenta il nostro motore e ci consente di avan- zare nel consenso generale e di far crescere le comu- nità di appartenenza con le nostre tante attività e, appunto, programmi: programmi che non tutti co- noscono e che è bene portare all’attenzione dei club. Perché noi abbiamo in consegna un patrimonio co- spicuo che non valorizziamo in pieno, per scarsa co- noscenza, per apatia, per sfiducia nei risultati, per mera inosservanza delle pratiche che riteniamo er- roneamente troppo complesse. Non tutti sanno an- cora cosa siano, ad esempio, i Maching Grant o le Sovvenzioni Distrettuali Semplificate: strumenti preziosi, oggi ineludibili, che consentono di portare a termine progetti di servizio nelle nostre comunità o in ambito internazionale che altrimenti, con le no- stre sole forze, non potremmo mai realizzare. Non tutti i Club, pur conoscendoli, li usano con regola- rità. Il Distretto è presente anche per questo, per age- volare i singoli Club nell’azione d’informazione proponendosi con uno staff qualificato in virtù di una ormai lunga esperienza sul campo. Approfittate delle risorse umane di cui disponiamo. Approfittate anche dei mezzi di comunicazione in- formatizzata che non possiamo misconoscere. Sono a nostra disposizione, semplici ed efficaci e tali da snellire le pratiche, da metterci più facilmente in contatto, da aprirci alla modernità, rendendoci più vicini alle nuove generazioni e visibili con più effi- cacia all’esterno. Essere visibili non è atto di vanità; vuol dire far sentire la propria presenza e con essa la propria vicinanza a chi ne ha più bisogno. Non abbiamo la necessità di giustificare la nostra esi- stenza ma di manifestarla. Al passato oltre che al futuro ci invita a riflettere il Calendario mensile. Raccogliamo l’invito per recu- perare, attraverso il senso concreto del nostro esserci nella storia, quell’orgoglio dell’appartenenza al quale costantemente vi richiamo nei miei interventi. La vicenda del Rotary è, infatti, intimamente legata al percorso storico che ha accompagnato. Faccia- mola rivivere senza enfasi, alla luce di fatti docu- mentati, sin dal suo nascere nell’America dei primi decenni del XX secolo: anni cruciali in cui si compo- neva il quadro variegato di una nazione multicultu- rale e multietnica, che stentava a raccapezzarsi e a mantenere la saldezza dei suoi valori civili. Il Rotary ha contribuito a tenere in vita la libertà di pensiero e l’etica del servizio anche nei tempi grigi delle dit- tature di massa; e nel pullulare dei suoi club, nel se- condo dopoguerra, ha sostenuto la ricostruzione dei paesi in ginocchio e semidistrutti, con attività delle quali i diversi territori recano testimonianza e, direi soprattutto, trasmettendo i valori della convivenza democratica, laddove essi sembravano essere stati sepolti nelle macerie del più disastroso conflitto della storia umana. Cari amici, nell’aldilà, io penso, dovremo dare conto non solo delle parole inutili ma anche di quelle di troppo. Per questo mi fermo, con la certezza che nella sinteticità del motto che ci sta accompagnando in quest’anno sociale sia racchiuso il senso di ogni nostro discorso e di ogni nostra buona intenzione, in proiezione di un nuovo anno che auguro a tutti sereno e vissuto con il coraggio di saper guardare dentro di voi e trovare in voi stessi le risorse morali per tendere le braccia all’umanità. Conosci te stesso per abbracciare l’umanità Sorgi e i “Siciliani di successo” Nasce il RC Catania Duomo 150 Chef d’eccezione per la Caritas Lettera del Governatore

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Rotary 2110 - Bollettino Gennaio 2012

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B o l l e t t i n o d e l D i s t r e t t o 2 1 1 0 S i c i l i a e M a l t a d e l R . I . ( a l l e g a t o a " R o t a r y " , r e g i s t r a z i o n e T r i b u n a l e d i M i l a n o n . 8 9 - 8 / 3 / 1 9 8 6 ) - D G C o n c e t t o L o m b a r d o

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Cari amici, il nascere di un nuovo anno è pertutti un momento singolare, in cui i ricordisi avvolgono alle speranze, il passato tende

lo sguardo al futuro e il tempo, che per un attimosembra sospendersi, rivela intera la sua enigmaticitàalla nostra coscienza. Questo Capodanno in parti-colare, caratterizzato da una crisi economica globalecosì grande che pochi sanno ancora comprenderlao, quanto meno, sanno farla capire alla maggioranzadelle gente comune, stimola interrogativi più impe-gnativi del solito. Che cosa ho fatto mai di così graveper meritarmi, di capo in collo, una simile calamitàe soprattutto in che modo dovrò cambiare d’ora inpoi la mia condotta di vita? E ciò che maggiormenteinquieta è che dalla risposta a queste domande di-pende, secondo gli esperti, il nostro comune pros-simo futuro. Cari amici, non attendetevi da mealcuna diagnosi certa o peggio alcuna ricetta infalli-bile. E poiché "alla fine della vita noi dovremo ren-dere conto delle parole inutili" (Matteo 12,36) epoiché la parola che più sobbalza da una bocca al-l’altra, da una mente all’altra, in questi preoccupatigiorni, è “paura”, paura dei giovani per il lavoro chenon c’è, paura dei non più giovani per le pensioniche dimagriscono a vista d’occhio, paura per l’ICIche ritorna e per l’articolo 18 sospinto verso il mar-gine della panchina, ho pensato a una parola menoabusata e forse più utile: coraggio. Coraggio nell’af-frontare il passato ed esaminarlo con occhi puri enetti; coraggio nel volgerci al futuro con un progettosolo, ma solido nelle sue basi etiche e nei suoi tra-guardi ideali. Coraggio nel saper avvicinare la realtàai sogni che avevamo e che abbiamo forse dimenti-cato di avere; coraggio di non essere troppo furbi etroppo intelligenti, poiché queste qualità non hannodato altro che i guasti della recessione. Coraggio dicredere in ciò che realmente siamo, nella verità dinoi stessi; coraggio nel sentirci una sola comunità,nella quale il bene di uno si riflette nel bene di tuttie così anche il male.Anche la nostra comunità rotariana s’interroga sulpercorso fatto e sui passi da aggiungere al suo cam-mino in questo mese di Gennaio dedicato alla Sen-sibilizzazione al Rotary, con attività d’informazionesulla storia e sui programmi, anche attraverso la let-tura dei nostri ormai numerosi giornali d’informa-zione.Il Distretto, a onta dello scoraggiamento liberamentefluttuante, gode di buona salute ed ha già raggiuntoquest’anno apprezzabili traguardi. È in espansioneper il numero d’iscritti ed ha salutato la nascita di

due nuovi club,Palermo Mon-dello e CataniaDuomo 150;sono in aumentoi club Interact eRotaract, basi vi-tali di ogni Ro-tary. Il prossimomese si terrà ilconsueto Semi-nario distrettualesull’Espansione,il Mantenimentoe lo Sviluppodell’Effettivo, alquale vi chiedodi non mancare. Sarà un’occasione per capire meglioin che modo poter essere più presenti e incisivi nellediverse realtà nelle quali operiamo. Mi sento, inoltre,di ringraziarvi per i generosi versamenti per la polioplus e per il fondo permanente, che considero tral’altro anche un atto di stima e di affetto per la miapersona. L’anima dei nostri club è viva e piena di ri-sorse e ciò ci consente di guardare con fiducia al no-stro futuro. Mi attendo eguale impegno per il fondoprogramma su cui riceverete a breve mie indica-zioni. Sarà importante intervenire con altrettanta so-lerzia anche in questo delicato settore. È la benzinache alimenta il nostro motore e ci consente di avan-zare nel consenso generale e di far crescere le comu-nità di appartenenza con le nostre tante attività e,appunto, programmi: programmi che non tutti co-noscono e che è bene portare all’attenzione dei club.Perché noi abbiamo in consegna un patrimonio co-spicuo che non valorizziamo in pieno, per scarsa co-noscenza, per apatia, per sfiducia nei risultati, permera inosservanza delle pratiche che riteniamo er-roneamente troppo complesse. Non tutti sanno an-cora cosa siano, ad esempio, i Maching Grant o leSovvenzioni Distrettuali Semplificate: strumentipreziosi, oggi ineludibili, che consentono di portarea termine progetti di servizio nelle nostre comunitào in ambito internazionale che altrimenti, con le no-stre sole forze, non potremmo mai realizzare. Nontutti i Club, pur conoscendoli, li usano con regola-rità. Il Distretto è presente anche per questo, per age-volare i singoli Club nell’azione d’informazioneproponendosi con uno staff qualificato in virtù diuna ormai lunga esperienza sul campo. Approfittatedelle risorse umane di cui disponiamo.

Approfittate anche dei mezzi di comunicazione in-formatizzata che non possiamo misconoscere. Sonoa nostra disposizione, semplici ed efficaci e tali dasnellire le pratiche, da metterci più facilmente incontatto, da aprirci alla modernità, rendendoci piùvicini alle nuove generazioni e visibili con più effi-cacia all’esterno. Essere visibili non è atto di vanità;vuol dire far sentire la propria presenza e con essala propria vicinanza a chi ne ha più bisogno. Nonabbiamo la necessità di giustificare la nostra esi-stenza ma di manifestarla.Al passato oltre che al futuro ci invita a riflettere ilCalendario mensile. Raccogliamo l’invito per recu-perare, attraverso il senso concreto del nostro essercinella storia, quell’orgoglio dell’appartenenza alquale costantemente vi richiamo nei miei interventi.La vicenda del Rotary è, infatti, intimamente legataal percorso storico che ha accompagnato. Faccia-mola rivivere senza enfasi, alla luce di fatti docu-mentati, sin dal suo nascere nell’America dei primidecenni del XX secolo: anni cruciali in cui si compo-neva il quadro variegato di una nazione multicultu-rale e multietnica, che stentava a raccapezzarsi e amantenere la saldezza dei suoi valori civili. Il Rotaryha contribuito a tenere in vita la libertà di pensieroe l’etica del servizio anche nei tempi grigi delle dit-tature di massa; e nel pullulare dei suoi club, nel se-condo dopoguerra, ha sostenuto la ricostruzione deipaesi in ginocchio e semidistrutti, con attività dellequali i diversi territori recano testimonianza e, direisoprattutto, trasmettendo i valori della convivenzademocratica, laddove essi sembravano essere statisepolti nelle macerie del più disastroso conflittodella storia umana.Cari amici, nell’aldilà, io penso, dovremo dare contonon solo delle parole inutili ma anche di quelle ditroppo. Per questo mi fermo, con la certezza chenella sinteticità del motto che ci sta accompagnandoin quest’anno sociale sia racchiuso il senso di ogninostro discorso e di ogni nostra buona intenzione,in proiezione di un nuovo anno che auguro a tuttisereno e vissuto con il coraggio di saper guardaredentro di voi e trovare in voi stessi le risorse moraliper tendere le braccia all’umanità.

Conosci te stesso per abbracciare l’umanità

Sorgi e i “Siciliani di successo” Nasce il RC Catania Duomo 150 Chef d’eccezione per la Caritas

Lettera del Governatore

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2 Gennaio 2012EE vv ee nn tt ii

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Il Rotary e la Targa Florio: la corsa più antica del mondoCon base all’hotel Dolce Estate di Campofelice di Roc-cella, è stata organizzata una due giorni dal titolo “IlRotary e la Targa Florio”.Gli equipaggi, dopo aver effettuato le verifiche e averricevuto delle splendide camicie sportive con i loghidella nostra Associazione e quelli degli sponsor, sonopartiti lungo il tracciato del Grande Circuito della TargaFlorio di 178 chilometri, attraverso Cerda, Scillato, Cal-tavuturo, Petralia, per giungere a Piano Battaglia ePiano Zucchi dove sono state effettuate delle prove diprecisione e dove tutti hanno goduto degli splendidipanorami montani in una giornata ricca di sole e diluce.Quindi trasferimento a Castelbuono per il pranzo edopo una visita al Castello dei Ventimiglia e una degu-stazione di prodotti tipici offerta dall’Azienda dolciariaFiasconaro, si è rientrati in hotel. Prima della cena, ilPresidente Giaconia con la Marchesa Costanza Afan deRivera, ultima erede della dinastia Florio, hanno tenutouna relazione sulla storia della Targa Florio con la pro-iezione di un filmato della gara del 1971.Il giorno successivo, trasferimento di tutti gli equipaggia Floriopoli da dove partiva la mitica Targa Florio, periniziare il percorso del Piccolo Circuito di 72 chilometri,con sosta a Collesano, dove accolti dal Sindaco si è vi-sitato il Museo della Targa Florio – la corsa più anticadel mondo.Quindi completamento del circuito con arrivo a Florio-poli e successivo rientro in hotel per il pranzo e succes-siva premiazione nel corso della quale sono statidistribuiti premi e targhe ricordo a tutti i concorrenti eagli sponsor.

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3Gennaio 2012 CC uu ll tt uu rr aa

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Opinioni e opinion leader

Si è tenuta presso il Circolo Uffi-ciali di Palermo la conviviale ininterclub dei Rotary Club Pa-

lermo Est - Presidente Carlo Bonifa-zio; Palermo Monreale - PresidenteAntonino Bonaccorso; Corleone -Presidente Tommaso Puccio; con ilGiornalista Marcello Sorgi. Ha mode-rato il vice-Presidente del RotaryClub Palermo Est Avv Giuseppe Ger-bino.Di seguito un report della serata:I sICIlIanI dI suCCesso: Conversa-zIone Con MarCello sorgI

“ Quanti ne muriero!!“ così “abban-niavano” a Palermo gli strilloni neglianni ’70 per invitare i passanti a com-prare il giornale. Questo ricordo è strettamente colle-gato al giornale L’Ora, che usciva dipomeriggio.Marcello Sorgi era, in quegli anni,giornalista de L’Ora, e nel suo di-

scorso introduttivo hamesso in luce come narrarei fatti di Palermo sia statoper lui una grande scuola digiornalismo.Ritengo non vi sia da dubi-tarne.Sorgi è un autorevole rap-presentante dei siciliani disuccesso, di quelli che tale

successo hanno raggiunto fuoridalla Sicilia, anche se l’andar viadall’Isola – come egli stesso ha sotto-lineato- non è di per sé un viatico; cer-tamente lo è – ha proseguito - per ungiornalista; ma è indubitabile, adesempio, che Sciascia abbia raggiuntoun successo mondiale, nonostante siarimasto in Sicilia.Accennando ai libri da lui pubblicati,Sorgi ha evidenziato come siano tutticollegati ad un unico filo: narrano vi-cende di personaggi storici (EddaMussolini, Rossellini, Lanza di Tra-bia, etc.) che peraltro la storia “uffi-ciale” non menziona.Alla domanda postagli nel corso diun interessante intervento del prof.Serio, Sorgi ha risposto che la “cro-sta”, di cui Tomasi di Lampedusaparla nel Gattopardo, quella crosta,cioè, che un siciliano adulto si portadietro inesorabilmente quando emi-

gra, non costituisce un rischio sol-tanto siciliano, ma è appannaggio ditutta Italia, e forse del mondo, soprat-tutto oggi, quando mancano le spe-ranze e la voglia di competizione.A proposito del Gattopardo il nostroospite ha aggiunto, come personaleconsiderazione, di non amare unlibro in cui il vero protagonista è Se-dara, ed Angelica la trionfatrice.Anche se tale analisi potrebbe essercondivisa, secondo il mio modestis-simo parere il Gattopardo è pur sem-pre un libro bellissimo, che offrenuove scoperte ad ogni rilettura, ed icui personaggi sono scolpiti, o me-glio, cesellati, con acume profondo.Alla domanda della past PresidentCristina Morrocchi, che ha chiesto ungiudizio sulla situazione politica at-tuale, Sorgi ha risposto con un augu-rio per Monti: che possa riuscirenonostante i contrapposti egoismidelle parti politiche.La presenza di Marcello Sorgi allaconviviale è stata dunque piacevolis-sima, ed assai gradita da tutti i soci,in quanto si è avuto modo di ascol-tare una persona intelligente, prepa-rata e carica di simpatia; peccato…che non ami il Gattopardo.

Laura Alderigi

Marcello Sorgi, paler-mitano, giornalista,tiene una rubrica

quotidiana di informazionepolitica, il "taccuino", sullaStampa, giornale che ha di-retto per sette anni e di cui èstato corrispondente da Lon-dra. Ha cominciato la sua car-riera giornalistica a Palermo, a"L'Ora", ha scritto per Sellerioun libro intervista con AndreaCamilleri, "La testa ci fa dire",e per Rizzoli "Edda Ciano e Ilcomunista", dedicato alla sto-ria d'amore tra la figlia delDuce e un partigiano duranteil confino a Lipari, "Le amantidel Vulcano", sulla tormentatavicenda amoroso-cinemato-grafica tra Rossellini, Bergmane Magnani, e "Il grandedandy", biografia romanzatadi Raimondo Lanza di Trabia.È stato anche direttore del Tg1e del Giornale radio Rai.

m Al Circolo Ufficiali di Palermo il noto giornalista racconta dello scrivere e dell’emigrare

“Sulla sicilianità”: conversazione con Marcello Sorgi

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Il 5 Dicembre 2011, presso il Centro Ricerche eStudi Direzionali (CERISDI), si è svolta la manife-stazione interclub organizzata dal Rotary Club“Palermo Baia dei Fenici”, con la partecipazionedei Club “Bagheria”, “Lercara Friddi”, “PalermoAgorà”, Palermo Monreale”, “Piana degli Alba-nesi - Hora e Arbëreshëvet” e del Club InnerWheel “Valle del Torto e dei Feudi”, in occasionedella conferenza sul tema: “Gli Asteroidi e il Ri-schio da impatto sulla Terra nel 2012”.Relatore della serata il Prof. Mario Di Martinodell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) – Os-servatorio Astronomico di Torino.

La serata è stata aperta dal Consigliere TesoriereLuigi Cioffo Fatta del Rotary Club Palermo Baiadei Fenici che ha presentato le autorità rotarianepresenti: Gaetano Lo Cicero, Governatore inco-ming per l’anno 2012-2013; Pino Disclafani, VicePresidente della Commissione Distrettuale perL’Espansione il Mantenimento e lo Sviluppo del-l’Effettivo; Giuseppe Chianello, Assistente del Go-vernatore; Francesco Paolo Invidiata e GiustinoPiazza, componenti della sottocommissione Di-strettuale per la Rotary Foundation. Era inoltrepresente il Presidente del nuovo Club “PalermoMondello” Costantino Pillitteri e il Sindaco diIsnello Dott. Giuseppe Mogavero.Il Consigliere Tesoriere ha quindi invitato tutti i

presenti a rendere onore alle ban-diere e, dopo la lettura dell’invo-cazione rotariana da parte delConsigliere Segretario Maria Te-resa Pirajno ha invitato il Presi-dente Antonio Giunta a dare iltradizionale tocco di campana perdare inizio ai lavori.Il Presidente ha ringraziato tuttigli intervenuti per la numerosapresenza e ha introdotto l’illustrerelatore, leggendone un brevecurriculum. L’argomento “Aste-

roidi e il Rischio da im-patto” è stato trattato dalProf. Mario Di Martinocon grande competenzaed estremo rigore scienti-fico.Negli ultimi decenni ci si èresi conto che la collisionedi corpo cosmico (asteroide o cometa) conla Terra è un evento che, seppur molto pocoprobabile, potrebbe verificarsi con conse-guenze catastrofiche per il nostro pianetasempre più popolato. Per difenderci da una tale minaccia laprima cosa da fare è cercare di scoprire ilmaggior numero di oggetti potenzialmentepericolosi e studiare la loro natura, in mododa poter prendere i provvedimenti più ef-

ficaci nel caso che uno di questi piccoli corpi pla-netari si trovasse in rotta di collisione con la Terra. Nel corso della sua lunga storia evolutiva il nostropianeta, come tutti i corpi del Sistema Solare, èstato soggetto a un continuo bombardamento daparte di corpi cosmici. La superficie della Luna, sa-turata da decine di migliaia di crateri da impatto,è testimone di questo violento passato. A partire dai primi anni ‘90, la crescente consape-volezza di un tale rischio ha portato le nazioni piùavanzate ad affrontare questo problema, soste-nendo sempre più le ricerche dedicate alla suapossibile soluzione. A testimonianza della realtà di questo rischio, ilProf. Di Martino ha delineato i risultati della re-

cente scoperta effettuata dal suo grupponel deserto del Sahara di un cratere pro-dotto dall’impatto di un corpo metallico didiverse decine di tonnellate e verificatosinon più di 5.000 anni fa.Trovandoci poi alla vigilia dell’anno 2012,indicato da più parti come l’anno in cui èpossibile che si verifichi la fine del mondoa causa dell’impatto di un asteroide sullaTerra, l’illustre relatore ha fugato ogni dub-bio su questa possibilità e ha assicurato chegli allarmi esistenti non hanno alcun fon-damento statistico e tantomeno scientifico. Il Prof. Di Martino ha inoltre brevementeillustrato in contenuti di un ambizioso pro-getto, nelle sue prime fasi realizzative, re-lativo Parco Astronomico delle Madonie(PAM), un centro di eccellenza dedicatoalla ricerca astronomica e alla divulgazionee didattica della fisica e dell’astronomia. Il PAM sarà costituito da un OsservatorioAstronomico, situato su Monte Mufara

(1.865 slm) e dotato di due telescopio robotici e acontrollo remoto da 1 metro di apertura, e da unastruttura didattico-divulgativa costituita da unplanetario da 80 posti, una terrazza osservativacon 12 telescopi di tipo amatoriale, un radiotele-scopio, un laboratorio solare, laboratori didatticicon exhibit interattivi.In chiusura della conferenza si è aperto un brevedibattito a cui il relatore ha risposto con grandechiarezza.Dopo l’intervento del Prof. Di Martino, ha presola parola il Sindaco di Isnello Giuseppe Mogavero,che ha sottolineato l’importanza del progettoastronomico del Parco delle Madonie e subitodopo è intervenuto il responsabile dell’osservato-rio astronomico di Roccapalumba che ne ha illu-strato i progetti.Nel corso della serata è stato nominato anche SocioOnorario del Rotary Club Palermo Baia dei FeniciLudovico Gippetto.Al termine del convegno si è esibito il trio musicale“Kaiorda”, un gruppo siciliano che ha eseguitobrani della tradizione siciliana e dell’Italia meri-dionale, talvolta dal sapore orientale, in una con-

tinua ricerca di suoni, linguaggi e dialetti perrievocare l’antico dialogo tra i popoli che si affac-ciano sul Mediterraneo. Dopo il convegno, gli ospiti sono stati invitati inuna sala attigua dove è stato allestito un buffet.

Da sx: Lucio Bacchi, Pres. RC Palermo Agorà - Nino Bonaccorso, Pres. RC Palermo Monreale -Pippo Galeazzo, Segr. RC Lercara Friddi -

Prof. Mario Di Martino, relatore- Antonio Giunta, Pres. RC Palermo Baiadei Fenici - Angela Farina, Pres. Inner Wheel Valle del Torto e dei Feudi -

Giuseppe Bellavia, Pres. RC Bagheria - Calogero Ferrantello, Presidente RC Piana degli Albanesi

Gli asteroidi e il rischio da impatto sulla terra nel 2012CCoonnvviivv iiaallee IInntteerrcclluubb pprreessssoo ii ll CCEERRIISSDDII oorrggaanniizzzzaattoo ddaall RR..CC.. ““PPaalleerrmmoo BBaaiiaa ddeeii FFeenniiccii””

Gruppo musicale “I Kaiorda”

Prof. Mario Di Martino e Antonio Giunta

Ammissione a Socio Onorario di Ludovico Gippettocon Antonio Giunta

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SSttoorriiaaGennaio 2012

La donna, cinquemila anni fa nel-l’antico Egitto così come oggi, è lavera fonte della saggezza familiaree della sapienza che consiglia espesso guida i grandi condottieri,decidendo il futuro della vitasocio-politica dei popoli; questaconstatazione traspare dalla le-zione magistrale tenuta dalla Pro-fessoressa Stefania Sofra,appassionata egittologa e studiosadelle culture mediterranee, refe-rente del Maestro Zahi Hawass, ar-cheologo di fama mondiale. Voluta ed organizzata da RossellaLa Malfa, Presidente del RotaryPaternò-Alto Simeto e da SalvatoreArcerito, Presidente del Lions Ca-tania Ovest, la conferenza si èsvolta presso il Campus Don Boscodi Tremestieri, e ha avuto come

spettatori sia i rappresentanti delDipartimento Universitario di Let-tere e Filosofia che un folto ed eru-dito auditorio che ha seguito conpartecipata attenzione fino alle ul-time battute.L'immagine al femminile dell'an-tico Egitto da sempre si incarnanella chiacchieratissima Cleopatra,in Nefertiti ed in Nefertari, mogliedi Ramses II. Ma ora, dal pozzosenza fine delle scoperte riguar-danti la civiltà del Nilo, emerge ilprofilo sempre più nitido e com-pleto di un'altra donna dal nomeHatshepsut, la quale rivendica unaposizione di netta preminenza ri-spetto alle altre. Infatti non fu sol-tanto moglie di faraone, madivenne lei stessa un faraone atutti gli effetti.La regina Hatshepsut è il monarcadi sesso femminile più famoso chel'Egitto abbia mai avuto in tutto ilcorso della sua storia. Il più famosoma non certo l’unico.Hatshepsut divenne la personifica-zione femminile di un ruolo ma-schile, rappresentata, unica nellastoria, sia come donna che comeuomo, vestita con abiti maschili,dotata di accessori maschili e addi-rittura della barba finta tradizio-

nalmente esibita dai faraoni.Il suo regno coincise con un'era po-sitiva dell'Egitto: lanciò ambiziosiprogrammi di edilizia e aprì lefrontiere, creando per la primavolta un sistema di pacifici scambicommerciali fra i Paesi. Una delleimprese più ardite intraprese dallaregina fu il viaggio verso la miste-riosa terra di Pount, da cui tornòcarica di ebano, zanne di elefante eincenso.Eppure, dopo la sua morte, si cercòcon ogni mezzo di cancellare il suonome e la sua immagine dalla sto-ria dell'Egitto.I monumenti di Hatshepsut furonoabbattuti o usurpati da altri, i ri-tratti distrutti e il nome cancellatodalla storia e dall'elenco ufficialedei re egizi.La storia della Regina Cleopatra èla storia di una delle donne piu’ fa-mose e controverse, simbolo difemminilità e di audacia, che iltempo e le culture hanno contri-buito a modificare, poiché la suafama ha attraversato i secoli, dallametà del I secolo a.C. ad oggi. Ma la storia che oggi si conosce diCleopatra è frutto delle distorsionifornite dalla strategia politica delsuo nemico Ottaviano negli annisuccessivi alla morte della regina.Ed è solo dall’attenta ricostruzionedella sua vita, attraverso una dop-pia chiave di lettura, sia egiziana

che greca (Cleopatra era greca),che possiamo capire meglio la per-sonalità di questa donna e rico-struire una verità storica che lerestituisca dignità.Regina per nascita e per matrimo-nio, Cleopatra riuscì, con il suo po-tere e il suo carisma, ad incrociareil destino dell’Egitto con quello diRoma, entrò prepotentementenelle storia per l’ambizione ed il fa-scino che la caratterizzarono: unadonna carismatica, ricordata damolti con parole di ammirazioneper la sua audacia, la grande cul-tura, la fervida intelligenza, e daaltri in modi più spregevoli comeuna donna immorale e perfida.Quella di Cleopatra è la storia diuna donna che cercò, attraversol’amore, di creare un immenso epotente Impero: conquistò duegrandi romani, Giulio Cesare eMarco Antonio, ma si uccise acausa di un terzo,Ottaviano.La morte di Cleopatra segnò la finedell’indipendenza dell’Egitto, chevenne annesso all’Impero Romanod’Oriente.Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto,una grande donna di tutti i tempiil cui tragico finale la consegnò almito.L’evento culturale ha avuto riso-nanza nazionale grazie alla pre-senza di Fabio Mario Angelicchio,giornalista televisivo della 7.

LLaa ddoonnnnaa nneellll’’aannttiiccoo EEggiittttoo:: ffoonnttee ddii ssaaggggeezzzzaam Rotary Paternò Alto-Simetoe Lions Catania Ovest: ospite l'egittologa StefaniaSofra che ha raccontato la storia della misteriosa monarca-donna Hatshepsut

Progetto DISTRETTO 2110 – VODAFONE

[email protected]

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6 Gennaio 2012SS oo ll ii dd aa rr ii ee tt àà

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m Copiosa al Teatro Bellini di Catania la presenza dei soci dei vari Club per l’evento legato al progetto “Lad Project” volto ad aiutare i piccoli malati

Nei locali della “Città della notte”, a Melilli (SR), si è tenuto il tradizionaleseminario distrettuale sulla Leadership, quest’anno legato al tema dellenuove generazioni, per l’incidenza che le problematiche giovanili hanno nellanostra attuale realtà sociale e nella sensibilità del Presidente internazionaleKalyan Banerjee. L’evento è stato voluto e organizzato dal Governatore deldistretto 2010 Sicilia e Malta Concetto Lom-bardo, coadiuvato dal suo staff distrettualee dal presidente della commissione distret-tuale per la leadership PDG Salvatore Sar-pietro. Hanno partecipato ai lavori, oltre alGovernatore, il RIBD Elio Cerini, Compo-nente del Consiglio Centrale e Tesoriere delRotary International, il dott. Federico Vec-chioni, Vice Presidente Accademia dei Ge-orgofili già Presidente Nazionale diConfagricoltura, il PDG Salvatore Sarpietro,Presidente Commissione Distrettuale Lea-dership, il PDG Francesco Arezzo di Trifi-letti R.I. Training Leader 2011-2013, il dott.Davide Durante, Presidente RC Castelve-trano Valle del Belice. Presenti numerosi Past Governor ed i Governatorieletti, lo staff distrettuale in carica e i tanti amici rotariani del distretto.Dopo i tradizionali saluti ha introdotto il convegno il PDG Salvatore Sarpie-tro, che ne ha spiegato il tema, evidenziando il senso ampio che si è volutodare all’idea di leadership, legata sia al mondo religioso che a quello cultu-rale, sia all’economia che alla politica, in un contesto di crisi obiettiva, nazio-nale e internazionale, che mina alcuni valori di fondo e la credibilità dellanostra stessa democrazia. In questa realtà, che acuisce specialmente nei gio-vani il senso di precarietà e l’incertezza sul futuro, acquista un senso nuovoe più forte la figura del leader, testimone con il proprio comportamento econ il suo stile, dell’ideale di servizio che caratterizza il Rotary. Egli è, quindi,entro ogni club, così come nella società e nella famiglia, guida di quel cam-

biamento, così tanto invocato dal presidente internazionale Kalyan Banerjee.Nel dibattito che è seguito, condotto dal PDG Francesco Arezzo di Trifiletti,il RIBD Elio Cerini e il dott. Federico Vecchioni si sono confrontati sulla basedi precise domande poste loro dal moderatore. Chi è nell’attuale scenario illeader? Di che tipo di leadership hanno bisogno oggi i giovani? Ciascuno deidue relatori, sulla base della propria esperienza e della propria specifica pro-fessionalità, ha disegnato il profilo ideale del leader, entrambi concordandonel riconoscergli la capacità di definire scenari futuri e in base a essi obiettiviperseguibili da parte di tutto il gruppo. Il vero leader sa passare dall’io alnoi, dando motivazioni ideali al gruppo che lo ha prescelto. Non solo: eglideve governare le sue emozioni e trasmettere emozioni. Un leader che nontrasmette emozioni non esercita una sana leadership: afferma Federico Vec-

chioni. Al di là degli orpelli esteriori di cui èammantato, per Elio Cerini, il leader indicala via e non si limita a consigliare ma pre-cede e convince con l’esempio, mettendosicontinuamente in gioco. Come nel volo delleanatre: un esempio di comportamento eticodi gruppo, nel quale ogni animale si pone alservizio dell’altro, guidato di volta in voltada quello che sa indicarne la traiettoria.Della propria particolare esperienza, inun’area difficile, nella quale forti condizio-namenti esterni possono compromettere ilsenso di un percorso imprenditoriale ani-mato dalla purezza dei valori, ha parlato, in-fine, Davide Durante, ricordando con

commozione la figura dei non pochi veri leader che in tali contesti, a rischiodella propria incolumità, sono stati simboli di coraggio e di integrità moraleper le nuove generazioni. Il pubblico, numeroso e partecipe, ha dato vita a interventi che hanno ani-mato in chiusura il dibattito. Segno della bontà dei relatori, che hanno saputocoinvolgere senza mai stancare, e di una formula innovativa, basata sull’in-terfaccia a guida di un garbato, abile, moderatore. La summa dell’intero di-scorso può essere così sintetizzata: il leader sa motivare il proprio gruppodando obiettivi certi e una cosa, di cui il mondo e particolarmente i giovani,oggi, sentono particolarmente l’esigenza: un ideale in cui riconoscersi.

Giovanni Bonfiglio

CChhii èè iill lleeaaddeerr ttrraa ii ggiioovvaannii?? OOppiinniioonnii aa ccoonnffrroonnttoo

m Il tradizionale seminario del distretto di Melilli sulla leadershipsi è incentrato sulla condizione delle nuove generazioni, messe alla prova da un sempre più crescente senso di precarietà

LLaadd LLiivvee::““II rroottaarriiaannii cc ’’eerraannoo!!””

L’orgoglio di far parte di un grandegruppo di amici che crede in un progettoe si impegna per realizzarlo.Così i Presidenti dei Rotary Club: GiarreRiviera Ionica Etnea (Anna Arena), Ca-tania Ovest (Elena Vecchio), Catania Sud(Giancarlo Modena), Catania 4 CantiCentenario (Mario Siragusa), RandazzoValle dell’Alcantara (Gianfranco To-daro), Aetna Nord Ovest (Giacomo Cri-sci), Acireale (Luciano Privitera), hannocreduto nel progetto dell’albero dei de-sideri (Lad Project) e hanno condiviso,tutti insieme, l’impegno per sostenere ilprimo Evento “LAD Live” a Catania.Il teatro Massimo Bellini era completo,l’energia del sostegno al progetto eratangibile e coinvolgeva ciascuno dei pre-senti che poteva dire a se stesso: “io cisono”. E, tra i presenti, c’era una granparte che poteva dire anche: “io ci sonocome rotariano”.

E LAD Live è divenuto un evento vero:grandissimi artisti di fama internazio-nale come Mario Biondi, Mario Venuti,Luca Madonia e Carmen Consoli, hannoemozionato la platea, regalandoci delleinterpretazioni indimenticabili, ed in ul-timo facendoci assistere ad un eventonell’evento: Mario Venuti, Mario Biondie Luca Madonia hanno cantato insiemeper noi “Fortuna” (un pezzo di Venuti).L’intero ricavo della serata verrà devo-luto per finanziare il “Lad Project”, pen-sato dalla onlus per dotare l’UnitàOperativa di Ematologia e Oncologia Pe-diatrica del Policlinico di ambienti, stru-menti e strutture ancora più evoluti, permigliorare la qualità della vita dei piccolimalati.I Rotary Club partecipanti sono orgo-gliosi di avere scelto da Rotariani di so-stenere il progetto favorendone la suarealizzazione.

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La v i ta dei Club

Il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, En-rico Iachello, e il giornalista e scrittore Pino Aprile sono stati gli illustri re-latori della tavola rotonda, organizzata in interclub, dal Rotary club Giarreriviera ionico etnea, presieduto da Anna Arena, insieme ai Rotary clubAetna Nord Ovest, Acicastello, e Randazzo Valle dell’Alcantara, guidati ri-spettivamente dai presidenti Giacomo Crisci, Pietro Lo Giudice e Gian-franco Todaro. L’incontro è stata un’occasione di confronto sul tema“L’Italia, che ne dicono di lei… (una riflessione sul passato attraverso ilpensiero del presente)” e si è tenuto nello splendido coro di notte dell’exMonastero dei Benedettini. Il tema, di estrema importanza per lo sviluppodella società, affonda le sue radici nella storia ma è di grande attualità, ri-svegliando la coscienza critica dei problemi rimasti irrisolti, per affrontarele nuove sfide, in un’epoca di profondo cambiamento della realtà mondiale.Pino Aprile, autore tra l’altro, dei libro “Giù al sud”, ha evidenziato comeil Sud sia stato il “dannato” della storia e come questa perdita di valoreabbia danneggiato tutto il Paese: «dove sarebbe l’Italia – ha chiesto - se non

avessero sprecato il Sud?». Il preside Iachello ha, invece, risaltato comel’unificazione dell’Italia sia avvenuta in Sicilia, sulla spinta di siciliani comeLa Farina. A suo avviso, la domanda da porre, piuttosto, è: «questo Paese,con tutte le sue contraddizioni, come ha fatto a resistere 150 anni?». Con grande attenzione il dibattito è stato seguito dai soci, dalle autorità ro-tariane e da tutti i presenti, tra cui il presidente della Fidapa di Giarre, Fran-cesca Gentile, e il Col. LeonardoPrivitera, Comandante del 62° Reg-gimento Fanteria Sicilia. La presi-dente del Rotary club Giarre, AnnaArena, a margine della tavola ro-tonda, ha commentato: «ho riscon-trato nel percorso di vita e di studidel prof. Iachello e di Pino Aprile ungrande amore per il Sud, che in en-trambi ho sentito divenire passione,e la passione fa muovere il mondo,questo deve essere un messaggioper i nostri giovani».E, a proposito di giovani, AnnaArena ha voluto dedicare un mo-mento della serata al progetto “Aiu-tiamo Laura”, promosso dal RotaryClub Giarre. Il direttore responsa-bile di Telecolor, Michela Giuffrida,che ha lanciato l’idea, la stilista Marella Ferrera che sostiene il progetto conla passione che sempre la distingue, e Marina Cafà, coordinatrice del pro-getto, hanno raccontato al pubblico perché si aiuta Laura: chi donerà 10euro riceverà il catalogo “Pezze di storia” che presenta le meraviglie dellecollezioni tessili Benedettini e Biscari che è possibile ammirare nel Museocivico del castello Ursino, in una mostra temporanea mirabilmente allestitada Marella Ferrera. Anche i presidenti dei club Rotary Aetna Nord Ovest,Acicastello e Randazzo Valle dell’Alcantara, Giacomo Crisci, Pietro Lo Giu-dice e Gianfranco Todaro hanno accolto con piacere l’invito, abbracciandoil progetto per aiutare Laura.

Nella suggestiva cornice del Cir-colo Ufficiali di Catania, si è cele-brata la Cerimonia di Consegnadella Carta Costitutiva del RotaryClub Catania Duomo 150.Alla elegante manifestazionehanno partecipato il Governatoredel 2110° Distretto Rotary di Sici-

lia e Malta dott. Concetto Lombardo, il Rappresentante Speciale del Go-vernatore per la Costituzione del nuovo club PDG Avv. FerdinandoTestoni Blasco, il Segretario Distrettuale Avv. Antonio Randazzo, il Go-vernatore Eletto per l’anno 2012-2013 Ing. Gaetano Lo Cicero, il Presi-dente del Rotary Club Catania Est (Club Padrino) Dott. Antonio Tarro,l’Avv. Gianfranco Todaro presidente del Club Randazzo Valle dell’Al-cantara (Club di provenienza dei fondatori del nuovo club).In presenza delle autorità rotariane, civili e militari, il Presidente delnuovo Club Prof. Angelo Alaimo ha illustrato l’operatività, del nuovoClub Service, rivolta in particolare al mondo della disabilità e del lavoro.Particolare attenzione, inoltre, verrà data alla protezione del mondo ani-male con iniziative attive già nel periodo natalizio.La serata si è conclusa con la nomina a Soci Onorari del GovernatoreDott. Concetto Lombardo, del PDG Avv. Ferdinando Testoni Blasco,

dell’Onorevole Prof. Giuseppe Palumbo, del Presidente del Rotary ClubRandazzo Valle dell’Alcantara Avv. Gianfranco Todaro e del Direttoredel Teatro Stabile di Catania Dott. Giuseppe Di Pasquale.

La famiglia Rotary si allarga: nasce il club Catania Duomo 150m La cerimonia di consegnadella Carta Costitutiva del nuovo RC si è celebratanella suggestiva sededel Circolo Ufficiali

“Dove sarebbe l’Italia se non avessero sprecato il Sud?”m Interclub al Monasetro deI benedettInI. enrIco Iachello e PIno aPrIle relatorI d’eccezIone della tavola rotonda

La Presidente del RCGiarre Anna Arena:

«Nel percorso di vitadel prof. Iachello e di Pino

Aprile ho riscontrato un grande amore

per il Sud, che ho sentitodivenire passione,

e la passione fa muovereil mondo: questo deveessere un messaggio per i nostri giovani»

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Rotary 2110Bollettino del Distretto Rotary 2110

Sicilia e Malta

Registrato al Tribunale di Palermoil 9 luglio 1993Distribuzione gratuita ai soci

Stampa: E.TI.S. 2000 Spaviale O. da Pordenone 50, Catania;stabilimento Zona industriale, 8a strada

Giorgio De CristoforoResponsabile distrettuale per il Bollettino,la Comunicazione e l’Immagine del Rotary

Redazione: Assia La Rosa - I Press

Segreteria distrettuale:via S. Tommaso 5 - 95131 Cataniatel. 095 [email protected]

Pdg Salvatore SarpietroDirettore respondabile per le pubblicazioniperiodiche del Distretto

Glaucoma, prevenzione e diagnosi precoce: salviamo la vistaCome previsto nel piano strategico pluriennaledel Rotary Club Lercara Friddi, illustrato dalPresidente Giorgio Accomando nello scorsomese di Luglio 2010, ha avuto inizio il progetto“Prevenzione del Glaucoma” in tutti i paesi delterritorio di influenza del Club.Il 3 Dicembre 2011 il progetto è partito con ilprimo appuntamento a Prizzi: dalle ore 9,30 alle13,30 è stato effettuato lo screening gratuito,presso la sede dell’Associazione “Prizzi nelcuore” – Corso Umberto I°, dove sono stati sot-

toposti a misurazione della pressione oculare 110 persone di Prizzi e di PalazzoAdriano, inviati dai medici di base.Il progetto pluriennale “Prevenzione del Glaucoma”, consiste nella realizzazione di unoscreening destinato a persone over 60, effettuato in tutti i paesi del territorio di azionedel Rotary Club Lercara Friddi: Prizzi, Palazzo Adriano, Roccapalumba, Alia, Valle-

dolmo, Lercara Friddi, Castronovo di Sicilia, San Gio-vanni Gemini e Casteltermini. Nell’anno rotariano incorso (2011-2012) lo screening, oltre a Prizzi, verrà ef-fettuato a Lercara Friddi, mentre negli anni succes-sivi sarà effettuato negli altri centri del territorio.Il progetto si svolge con le seguenti modalità: il medico di base consegna ad ogni assistito, dai 60 anni in su, la

brochure informativa dove è illustrato con semplicità cos’èil glaucoma e l’importanza della sua prevenzione.Il paziente al controllo porterà la brochure che gli verrà re-stituita dopo aver allegato la stampa della misurazione del“tonometro” in modo che, in caso di dubbio, possa rivol-gersi al proprio medico specialista di fiducia che provve-derà ad approfondire con ulteriori esami mirati.Il progetto è patrocinato dal Past President Giuseppe Gale-azzo che effettua lo screening in ogni centro interessato, conle attrezzature ed il personale messo a disposizione dallasua azienda “Ottica Galeazzo” con sede a Palermo e Cefalù.

Nino Gibiino

m Primo appuntamentoa Prizzi per il progetto previsto nel piano strategicopluriennale del R.C. LercaraFriddi: screening oculare destinato agli over60

Il Presidente del R. C. Lercara Friddi Giorgio Accomando,con alcuni rotariani e i componenti del Consiglio Direttivo

dell’Associazione “Prizzi nel cuore”

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MM ee dd ii cc ii nn aa ee ss oo cc ii ee tt ààGennaio 2012

Presso l’Hotel Magaggiari di Cinisi si è tenuta la conviviale sul tema “La do-nazione di organi a scopo trapianti”. Hanno relazionato la d.ssa Bruna Piazza,coordinatore locale ARNAS Civico di Palermo, il dott. Giuseppe Di Liberto,anestesista rianimatore, 1° rianimatore ARNAS, il dott. Roberto Barbiera, ane-stesista rianimatore, 2° rianimatore ARNAS.Oltre a numerosi soci del Club erano presenti l’assistente del Governatore, Vin-cenzo Nuzzo, il presidente del R.C. Palermo Ovest, Andrea Corsaro e signora,i coniugi dei relatori.Il presidente Michele Liberto, dopo aver ringraziato l’assistente del Governa-tore ed i presenti, introduce i lavori rilevando che, ad oggi, si avverte ancorauna carenza giuridica che regoli puntualmente le varie fasi della donazione diorgani, dovendosi fare affidamento, più che alla legge, alla solidarietà e all’etica.Passa quindi la parola al dott. Giuseppe Di Liberto che espone il concetto didiritto alla salute, in cui rientra anche il trapianto di organi. Il trapianto è unatto terapeutico indispensabile di cui sono artefici tutti i cittadini disponibili adonare propri organi o dei propri familiari.Il dott. Barbiera prosegue esponendo gli aspetti clinici della donazione: gli or-gani devono essere sostanzialmente sani. Ciò viene accertato mediante unaserie esami clinici, cui segue una valutazione del rischio, soprattutto in queicasi in cui non è sufficientemente noto lo stato di salute del donatore.Con l’ausilio di proiezioni grafiche espone l’organigramma delle Istituzioni chein Italia si occupano dei trapianti, quali il CNT (Centro Nazionale Trapianti)ed i CRT (Centri Regionali Trapianti).Quale nota dolente riferisce che la Sicilia si pone quale fanalino di coda dellaNazione, in quanto almeno il 60% dei soggetti richiesti (in genere familiari deldeceduto) non fornisce il consenso all’espianto degli organi.La d.ssa Piazza relaziona sulle modalità di accertamento della morte encefalica,elemento certo cui può far seguito il prelievo degli organi. Espone quindi lesingole fasi che precedono e seguono il trapianto: dalla individuazione del de-ceduto, alla richiesta del consenso ai familiari, agli accertamenti clinici, alla ri-composizione del corpo da cui sono prelevati gli organi trapiantati.

Al termine delle relazioni chiede di intervenire il presidente del R.C. PalermoOvest, Andrea Corsaro ed espone come recenti scoperte scientifiche stanno ac-certando che il cuore conserva una propria “memoria”, riportando in avantialcuni caratteri del soggetto cui appartiene, per cui, in caso di trapianto detticaratteri potrebbero essere trasmessi al nuovo soggetto. Allo stato ciò comun-que rientra in ipotesi scientifiche ancora da accertare.Seguono gli interventi di numerosi soci, con svariate richieste, tra cui l’esistenzadi pregiudizi religiosi e la posizione della Chiesa in merito: i relatori riferisconoche la Chiesa cattolica, pur non assumendo posizioni ufficiali, sostanzialmentenon si oppone alla pratica dei trapianti, contrariamente ai Testimoni di Geovaed alle confessioni Musulmana e Scintoista.Sulla domanda se l’età avanzata del donatore possa essere preclusiva alla pra-tica del trapianto la d.ssa Piazza risponde negativamente, fatta eccezione delledonazioni di cuore e polmoni, così come tutti gli organi sani sono suscettibilidi essere donati, tranne il cervello e le gonadi.A chiusura dei lavori l’assistente Vincenzo Nuzzo porta i saluti del Governa-tore, cui fa seguito il tocco della campana e la cena sociale.

Un gesto di generosità “oltre la vita”: la donazione degli organim R.C. Costa Gaia

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A Canicattì “il Rotary è musica”: giovani talenti al concerto di Natale

Si è conclusa con il ”Concerto diNatale“ la rassegna concertisticalegata al progetto del Rotary Clubdi Canicattì dal tema “Il Rotary èMusica”, ispirato dalla consapevo-lezza che la musica, con la suagrande potenza espressiva ed

estetica, riesce a rivolgersi con un linguaggio univoco e universale a tutti gliuomini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica , dal coloredella loro pelle e dalle loro idee politiche. La musica, oltre a essere una formadi espressione che accarezza i sensi e fa sognare, ha una grande funzioneeducatrice e con l’importanza formativa che essa contiene è uno strumentoinsuperabile di sviluppo sociale. Con questo progetto oltre a diffonderel’amore per la musica, ci si è posti l’obiettivo di avvicinare alla pratica dellamusica e di gratificare, valorizzare e dare visibilità ai molti giovani della co-munità ricchi di un grande talento frutto del loro impegno e della loro pas-sione, dimostrata nel corso delle varie manifestazioni.Protagonisti del Concerto di Natale il M.° Marco Curtopelle e i soprani: SaraNobile ,Armida Misuraca, Giusy Massimino e Clelia Russello.

m Si chiude così la rassegnadedicata alla musica comestrumento di sviluppo sociale

Numerosa e qualificata la partecipazione alla conferenza sultema "Adolescenti e nuove tecnologie: capire per intervenire".L’iniziativa promossa ed organizzata ad Alcamo dai presidentidel Rotary Club, Pier Luigi di Gaetano, e del Rotaract, Alessan-dra Calvaruso, si è svolta presso l’ex collegio dei Gesuiti inpiazza Ciullo con il patrocinio del “Centro studi Don Rizzo" edella sezione provinciale della FIMP (Federazione Italiana Me-dici Pediatri). Ha partecipato l’assistente del governatore delDistretto Sicilia-Malta, Enzo Russo.Relatrice, per l’occasione, la ricercatrice Lucia Sideli, dell’Uni-versità di Palermo, che si è soffermata, in particolare, sull’emer-genza delle nuove dipendenze legate al progresso tecnologicoed alla importanza di una azione preventiva ed informativache deve coinvolgere la famiglia e la scuola; azione sollecitataanche dal presidente provinciale della FIMP, dott. BaldassareFerro, e dal presidente del “Centro Studi don Rizzo”, dott.Enzo Nuzzo.

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Presso la sala “Enzo Genna” del complessomonumentale di San Pietro, ha richiamatomolta attenzione l’incontro dal tema “Giu-stizia penale e cittadino: opinioni a con-fronto”. Il convegno, organizzato dalRotary Club di Marsala per volontà delpresidente Giannina De Bartoli e di tutto ildirettivo, è stato moderato dall’Avv. Ste-fano Pellegrino. Particolarmente interes-santi gli interventi dei due relatori: il Dott.Dino Petralia, magistrato, e l’Avv. Gio-vanni Vaccaro.“E’ stato un proficuo momento di con-fronto – ha dichiarato la De Bartoli – iltema, particolarmente interessante, è statoapprofondito con meticolosità da figurequalificate a farlo. Come sempre, vi è statauna bella risposta da parte di tutti gli amicirotariani ed, inoltre, è stato anche unevento partecipato al quale sono interve-nuti molti avvocati del foro lilybetano”.

““GGiiuussttiizziiaa ppeennaallee ee cciittttaaddiinnoo:: ooppiinniioonnii aa ccoonnffrroonnttoo”” aall RRCC ddii MMaarrssaallaa

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“Il Pranzo della Madonna”: chef d’eccezione all’opera!m Il R. C. Palermo Mediterranea ai fornelli per gli ospiti della mensa diocesana della CaritasIn occasione della festività mariana dell'8dicembre 2011, il Rotary Club "PalermoMediterranea", ha organizzato e offerto il“Pranzo della Madonna”, agli ospiti dellamensa diocesana della Caritas di Palermo,nei locali di Vicolo S. Carlo, nei pressi diPiazza Rivoluzione. La splendida inizia-tiva, ideata e proposta dal Presidente delClub, Guenda La Rosa, è stata organizzatacon l'aiuto di S. E. Mons. Carmelo Cuttitta,Vescovo ausiliare di Palermo - Socio ono-rario del Club Rotariano - e grazie alla di-sponibilità di Monsignor BenedettoGenualdi, Responsabile della Caritas Dio-cesana di Palermo.Numerosi i Soci che hanno prestato la loroopera per l'eccezionale iniziativa: Alessia ePiero Cataldo, Maria e Vincenzo Morreale,Dina Albanese, Patrizia D'Anna, AlessiaRizzo, Marina Sartorio, Ignazio Margiotta,Peter Barbaro, nonché Dario Di Salvo e laconsorte Guenda La Rosa – Presidente delClub Rotariano- hanno avuto il piacere dipreparare, cucinare e servire personal-mente ai tavoli dei circa 80 indigenti chefrequentano tale insostituibile presidioumanitario.Ai fornelli, uno Chef particolare: il consi-gliere Cesare Calcara, collaborato dalla mo-glie Pina, e assistito mirabilmente dalPersonale volontario della Caritas che gior-nalmente si dedica ai fratelli poveri con cri-stiana abnegazione e collaudataprofessionalità gastronomica.Una ventata di “composta” allegria è stataportata dai numerosi ragazzi, figli dei Soci,che hanno contribuito alla preparazionedelle sale mensa e all'allestimento degli ad-dobbi natalizi.Prima di sedersi alla tavola con i fratelli bi-sogni, il Vescovo ausiliare Cuttitta e Mons.Genualdi hannoofficiato un momento religioso e condivisola Fede nell'Unico Dio, assistendo allabreve preghiera degliOspiti di fede islamica.Allora... tutti a tavola! Gustoso e ricco ilmenù della prima festa natalizia 2011 allaMensa della Caritas: antipasto all'italianacon salumi, formaggi e olive condite; per'primo', delle raffinante lasagne al ragù dicarne ed un cous-cous maghrebino(agnello e verdure) molto apprezzato dainumerosi Ospiti islamici presenti allamensa. Il 'secondo' ha visto in tavola circa14 kg di squisito rollò di carne, accompa-gnato da spinaci “saltati” in padella e pa-tate al forno.A fine pranzo, nella suggestiva “cornice”

della attigua Chiesa di S. CarloBorromeo dei Milanesi

(anch'essa “biso-gnosa” di restauri) siè festeggiato l'eventomariano con ritualidolci e torte “fatti incasa”, appositamentepreparati da altri Soci

del Club Rotariano. Ciò al fine di crearequello spirito di festività religioso-fami-liare, tipico di un focolare domestico, dicui, molto spesso, gli Ospiti della mensasono disgraziatamente privi.Graditissima la visita del prossimo Gover-natore del Distretto Rotary International2110 “Sicilia e Malta”, Gaetano Lo Cicero.eletto per a. r. il 2012-13, che ha voluto brin-dare con gli Ospiti della Mensa Diocesana,ed elogiare i Soci del R.C. “Palermo Medi-terrenea” per meritoria iniziativa umanita-ria, realizzata in pieno spirito rotariano.Nell'occasione si è anche profilata l'ipotesidi collaborazione tra Rotary e le AutoritàEcclesiastiche per un eventuale restauro ar-chitettonico ed artistico della chiesa e dicoinvolgere anche i Distretti Rotariani dellaLombardia, in tali progetti e lavori. Ciòpermetterebbe di riaprire - sia al culto reli-gioso sia ad eventi culturali- , questa bellachiesa barocca che già dal XVII secolo fusede - non solo religiosa - della ricca comu-nità lombarda, presente a Palermo.In merito a tale ipotesi di restauro, il SocioCesare Calcara, chef per l'occasione ma ar-chitetto di professione, su gentile richiestadel Governatore Eletto, produrrà un pro-gramma operativo.E' stata una esperienza emozionante e gra-tificante per tutti i Soci ed Amici rotariani;ma soprattutto sono state davvero toccantile manifestazioni di sincera gratitudine dimolti Ospiti della Mensa, felici di aver tra-scorso una bella festa in... Famiglia, con inuovi “fratelli” del Rotary Club “PalermoMediterranea” e quelli “sempre presenti”della Caritas Diocesana.Inoltre i festeggiamenti di questa giornatahanno assunto un significato particolare ,ricorrendo a questo 8 dicembre, anche il 9°anniversario della apertura di tale ben or-ganizzata Mensa Diocesana, che dal 2002 èoperativa, tutti i 365 giorni dell'anno, assi-stendo quotidianamente decine e decine diindigenti italiani e stranieri.Un menzione particolare va al Sig. Salva-tore Abate, Responsabile del GruppoABATE S.p.A., nota Azienda catanese, lea-der in Sicilia nella distribuzione e venditadi prodotti alimentari di qualità., il qualecon spirito di grande solidarietà ha soste-nuto le spese di tutti i prodotti alimentariutilizzati per questo magnifico pranzodella Madonna Immacolata.Il presidente del Club – Guenda La Rosa –è certamente soddisfatta per la magnificaesperienza che, grazie a Lei, molti rotarianihanno potuto vivere in prima persona, epiù in generale, per l' andamento impecca-bile del singolare evento. Glielo confer-mano i sentiti ringraziamenti e lecongratulazioni di tutti Soci del Suo Club edelle stesse Autorità ecclesiastiche, che giàpropongo di ripetere eventi del genere.

Cesare CalcaraResponsabile Relazioni con i Media

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Presidente Guenda La Rosa con lo "Chef della Madonna" consigliere Cesare Calcara

L'arrivo alla Mensa Diocesana del Vesc. aus di PA, mons. Carmelo Cuttitta e del Resp. Caritas di PA Mons. Genualdi

Attività rotariana ... nella cucina della mensa della Caritas

Vesc. aus. Cuttitta a tavola con gli ospiti della Mensa

Soci & ospiti della mensa nella Chiesa di S. Carlo

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Grande successo di pubblico al Teatro VitalianoBrancati di Catania per l’anteprima della comme-dia di Eduardo Scarpetta ’Miseria e nobiltà’, ma-gistralmente interpretata da Tuccio Musumeci eMarcello Perracchio per la regia di Nicasio An-zelmo.La commedia, messa in scena su iniziativa del Ro-tary Club Catania Est per celebrare la GiornataMondiale della Polio promossa dal Rotary Inter-national, ha richiamato circa 300 spettatori contri-buendo alla raccolta fondi in favore della RotaryFoundation. Il Presidente del Club AntonioTarro, dopo aver rivolto un caloroso saluto al Go-vernatore del Distretto 2110 Sicilia e Malta Con-cetto Lombardo, al Governatore IncomingGaetano Lo Cicero, ai Past Governor AntonioMauri, Attilio Bruno, Salvo Sarpietro e Ferdi-nando Testoni Blasco nonchè alle altre numeroseautorità rotariane, ha ringraziato gli sponsor checon il loro concreto apporto hanno consentito larealizzazione della serata e tutto il pubblico per lagenerosa partecipazione. Rivolgendosi alla vastaplatea, composta in prevalenza da non rotariani,

il Presidente Antonio Tarro ha poi ricordato le fi-nalità di 'service' del Rotary sottolineando comeesse,spesso, siano raggiungibili attraverso gestidi grande solidarietà. Il successo della serata, haaffermato in conclusione il Presidente Tarro,prova che il messaggio lanciato dal Club ' CataniaEst' nell'ambito del Progetto 'Polio Plus', da anniconcretamente sostenuto anche dal fondatoredella 'Microsoft' Bill Gates, ha riscosso l'interessee la condivisione che un obiettivo così importantemerita. Ha quindi preso la parola Piero Pavone,Presidente della Commissione Rotary Foundationdel Club, che ha illustrato i vari progetti umani-tari avviati dalla Fondazione in diversi paesi delmondo; ad accompagnare questo intervento, se-guito con particolare emozione dal pubblico pre-sente in sala , le toccanti immagini di un brevefilmato dedicato all’impegno dei rotariani nellavaccinazione delle popolazioni a rischio polio.Grazie all'attività di questi volontari ha prose-guito Pavone, l'eradicazione di questa terrribilemalattia é ormai vicina. Ha quindi avuto inizio lospettacolo, ispirato alla commedia scritta nel 1888

e riportata sul grande schermo dal film interpre-tato da Totò e Sophia Loren. Ambientata nella Na-poli di fine '800, la storia nota a tutti, è quella diFelice Sciosciammocca lo squattrinato scrivano,interpretato da un esilarante Tuccio Musumeci,che vive alla giornata condividendo la casa con ilfiglio Peppiniello , la compagna Luisella e conl'amico Pasquale , fotografo ambulante, con la ri-spettiva moglie Concetta e la figlia Pupella.Unasituazione difficile che un giorno viene stravoltadalla proposta del marchesino Eugenio. Questivorrebbe sposare Gemma, ma ha bisogno del con-senso dei suoi genitori, restii a tale unione. Il gio-vane nobile chiede allora a Felice e a Pasquale dispacciarsi per i suoi aristocratici parenti. Travesti-mento che darà inizio a una serie di irresistibiliequivoci che porteranno ad un lieto fine.Al termine dello spettacolo, molto apprezzato daun pubblico divertito,un prolungato e calorosoapplauso ha salutato tutti gli interpreti e in par-ticolare Tuccio Musumeci che ha ringraziatoscambiando alcune simpatiche battute con il Pre-sidente Antonio Tarro.

“Miseria e nobiltà”: il teatro alza il sipario sulla solidarietàm la commedia è stata messa in scena per celebrare la Giornata Mondiale della Polio promossa dal rotary International

Importante appuntamento del Rotary di Castel-lammare del Golfo, Calatafimi Segesta, Terradegli Elimi, in collaborazione con il Rotary diAlcamo, alla Chiesa San Francesco di CalatafimiSegesta con un convegno su “Il ruolo dell’endo-scopia digestiva nella prevenzione del cancrodell’apparato digerente”. Relatori il Prof. Seba-stiano Bonventre, professore aggregato di fisio-patologia chirurgica e chirurgia generale dellaFacoltà di Medicina e Chirurgia della Università

degli Studi di Palermo, il prof. Carmelo Scimè,il prof. Giuseppe Modica, Professore Ordinariodi Chirurgia Generale, e il dott. Nino Ferrara.L’endoscopia digestiva è una moderna brancadella gastroenterologia e della chirurgia dige-stiva che, utilizzando strumenti sofisticati e diavanguardia, consente di diagnosticare e curarele più importanti patologie dell’apparato dige-rente. Rappresenta, quindi, anche lo strumentopiù importante per la prevenzione delle neopla-sie digestive.Questo è quanto è emerso dal Convegno. Da quando negli anni ’60 l’endoscopia digestivaè stata introdotta in ambito clinico, la modernagastroenterologia ha conosciuto una vera e pro-pria rivoluzione. Essa, infatti, sfruttando la luceemessa attraverso un tubo dalla fibra ottica, hapermesso di esplorare tutto l’apparato dige-rente, evidenziando in modo dettagliato l’eso-fago, lo stomaco e il duodeno

(esofagogastroduodenoscopia - tratto digestivosuperiore) ed il colon e retto (rettoscopia, colon-scopia - tratto digestivo inferiore).L’importanza di questi esami, talvolta decisiviper il nostro benessere, deve indurre chiunquea superare quelle resistenze che ancora oggipermangono nei confronti di essi.

Filippo Nobile

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Catania EstCatania Est

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Un’endoscopia per la vita: informazione, prevenzione e sensibilizzazione

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Pressol’Aula consiliare del Comune di Roccapa-

lumba, si è svolto il convegno sul tema “L’Europa,i giovani, il Rotary, ruoli e prospettive”, organiz-zato dal Rotary Club “Lercara Friddi”. Nellastessa occasione è stato celebrato il 25° anniversa-rio della fondazione del club lercarese con la par-tecipazione dei Rotary Club “Palermo Est” (Clubpadrino) e “Bivona-Montagna delle Rose-Magaz-zolo”, (sodalizio al quale il Club di Lercara hafatto da padrino).La serata è stata aperta dal Consigliere PrefettoFrancesco Cangialosi del Rotary Club LercaraFriddi che ha presentato le autorità rotariane pre-senti: Pino Gioia, Past Board Directory e Consi-gliere del Governatore; Nicola Carlisi, PastGovernor; Nunzio Scibilia, co-Segretario Distret-tuale; Giovanni Vaccaro, coordinatore degli Assi-stenti del Governatore; Luigi Nobile, Assistentedel Governatore; Salvatore Abbruscato, Presi-dente della sottocommissione distrettuale dellesovvenzioni umanitarie; Vito Candia, compo-nente della Commissione Distrettuale perl’Espansione dell’Effettivo; Renato Gattuso, Pre-sidente della Commissione distrettuale per il Di-sagio Giovanile. Erano inoltre presenti ilPresidente del Rotary Club di Caltanissetta PietroStella, il Presidente dell’Inner Wheel “Valle delTorto e dei Feudi” Angela Farina; il sindaco di Ca-stronovo di Sicilia Vitale Gattuso e numerosi altriamici rotariani provenienti da vari Club dell’AreaPanormus, dell’Area Nissena e dell’Area Akragas.

Il Consigliere Prefetto ha quindi invitato tuttii presenti a rendere onore alle bandiere e, dopo lalettura dell’invocazione rotariana da parte dellasignora Lia Accomando, ha invitato il PresidenteGiorgio Accomando a dare il tradizionale tocco dicampana per dare inizio ai lavori.Il Presidente ha ringraziato il Sindaco di Roccapa-lumba per l’accoglienza e la disponibilità dimo-strata e tutti gli intervenuti per la numerosapresenza.Hanno quindi preso la parola per un saluto: il PastBoard Directory Directory; l’Assistente del gover-natore Luigi Nobile; il Presidente dell’InnerWheel Angela Farina, il Presidente del Club Pa-lermo Est Carlo Bonifazio ed il Presidente delClub di Bivona Piero Perconti.Francesco Cangialosi ha quindi fatto una breverievocazione dei primi anni del Club, ricordandotutti i soci che nel tempo hanno dato lustro al so-dalizio.Successivamente, dopo i saluti del Sindaco di Roc-capalumba Giovanni Giordano è stata concesso aSalvatore Abbruscato il titolo di socio onorario delClub “Lercara Friddi”.L’onorevole Antonello Antinoro, in apertura delConvegno ha spiegato il vero significato di Eu-ropa, ripercorrendo la sua storia politica primacome deputato regionale e dopo come deputatoeuropeo. Ha quindi fatto un accenno ai compitied alle funzione delle istituzioni europee con sedia Bruxelles e Strasburgo: Parlamento – Commis-sione e Consiglio, evidenziando la delicata situa-

zione italiana nel contesto europeo.Il Prof. Antonello Miranda, Preside della Facoltàdi Scienze Politiche dell’Università degli Studi diPalermo, ha invece incentrato la sua relazione sulconfronto generazionale in atto, con una visionealquanto pessimistica sulla situazione economico-finanziaria del Paese, con particolare riferimentoallo sviluppo. Ha particolarmente posto la sua at-tenzione alla mancanza di competizione e di con-correnza dei giovani laureati che spessoconcludono gli studi con una preparazione nonadeguata alle nuove sfide del mercato del lavoro.Il Prof. Emilio Giammusso, Docente di Sociologiapresso l’Università degli Studi di Catania, ha in-centrato il suo intervento sul ruolo del Rotarynella società moderna, illustrando una elenca-zione di progettualità a cui i giovani rotariani deb-bono riferirsi affinché possano realmentecontribuire alla crescita del Paese e della societàin generale.In conclusione del convegno il Presidente GiorgioAccomando ha donato ai relatori una copia discultura in bronzo raffigurante un volto trifrontedatata alla seconda metà del IV secolo A.C., rin-venuta presso il sito archeologico di Montagna deiCavalli (Hippana) di Prizzi.Al termine del convegno il Sindaco GiovanniGiordano ha offerto alle numerose persone inter-venute, un buffet di prodotti tipici del territoriocoltivati biologicamente.

Pippo Galeazzo

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Davvero scintillante e partecipato il grande “Con-certo di Natale”, organizzato dal Rotaract Club diCastellammare del Golfo, Calatafimi Segesta eTerra degli Elimi, presieduto da Giusy D’Anna,che ha dato il via ai festeggiamenti del Santo Na-tale nella ridente città portuale di Castellammaredel Golfo.L’appuntamento al teatro Apollo che, per l’occa-sione, è tornato a rivivere gli antichi fasti di unavolta. Ricca di musica la serata di gala con la partecipa-zione straordinaria dei maestri Paolo Levantino,tenore, Pamela Cosenza, soprano drammatico edei pianisti Giuseppe Rossi e Alessandra Corso.Dopo il saluto del presidente Giusy D’Anna, sonostate eseguite, applauditissime, aree liriche celebritratte da importanti opere del melodramma ita-liano, dalla Cavalleria Rusticana all’Otello, dallaTurandot alla Carmen, dalla Tosca a I Pagliacci.Hanno concluso la serata, non meno preziosi erari momenti musicali con aree tratte da impor-tanti operette e canzoni celebri del Novecento ita-liano e partenopeo. Ovazione per “Mamma” diClaudio Villa che ha fatto vibrare d’intensità ilteatro. Nel suo intervento iniziale, il Presidente del Ro-taract Giusy D’Anna, ha sottolineato come «ma-turare il senso dell’appartenenza significa nutrireil predicato del dove agire, del dove far service, e

ciò rappresenta un forte condizionamento per noiragazzi rotaractiani che per l’anno sociale incorso, in fede al motto scelto ci ripetiamo di “fare

ciò che possiamo, con ciò che abbiamo, dovesiamo!”. È un motto semplice ma significativo delfatto che sono le scelte che facciamo che dimo-strano quel che siamo veramente, molto più dellenostre capacità. E noi rotaractiani abbiamo decisodi SERVIRE, servire al di sopra di ogni interessepersonale.E fù così, che proposi, ai ragazzi, con-scia delle nostre potenzialità e possibilità, di di-ventare , per un giorno, attori protagonisti di unevento nella nostra bella città, di viverla e ani-marla co un evento che oltre ad essere un evento

di beneficienza è anche un evento ricreativo – cul-turale, perché se la musica commerciale, leggera,pop fa bene al corpo, al relax, è indubbio che lamusica lirica/classica è per l’anima».E ha continuato Giusy D’Anna «Pensate che Bee-thoven disse che la musica è la rivelazione piùprofonda di ogni saggezza e filosofia, chi penetrail senso della musica potrà liberarsi dalle miseriein cui si trascinano gli altri uomini. Talvolta capitadi sentire che esiste un profondo divario tra mu-sica commerciale, lirica classica, Questa sera ri-manendo nella convinzione che c’è musicaclassica talmente bella da diventare popolare eleggera per l’orecchio e musica leggera talmentebella da diventre classica, vogliamo stasera pro-porvi delle arie celebri, delle belle canzoni, MU-SICA, MUSICA BELLA, evergreen che fannopiacere ascoltare, che fanno bene all’anima. E vo-gliamo legare questo far bene all’anima, al far ser-vice, perché grazie alla vostra partecipazione sicontribuisce alla raccolta fondi per il progetto lo-cale del club: ovvero, sostenere Amici della Sa-lute, una piccola grande realtà del distrettoC/mare, Alcamo e Calatafimi in grado di dare as-sistenza materiale psicologica e medica ai malationcologici». Nel corso della serata sono stati raccolti fondi perprogetti di beneficenza voluti dal Rotaract di Ca-stellammare del Golfo.

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Le note rosse e profumate del nero d'Avola e ilprofumo del legno di rovere francese, hannoconferito una tinta di originalità alla giornataorganizzata dal Rotaract club Alcamo. La giornata si è svolta presso la cantina Ceuso. Un tour all’interno della cantina ha dato il viaalla giornata alla riscoperta dell’identità tipicadel territorio alcamese. Una degustazione in verticale dei prodotti del-l'Azienda e un piacevole contorno gastrono-mico strettamente tipico, hanno fatto dacontorno a questo interessante percorso delgusto e della cultura enogastronomica. Il massiccio intervento dei partecipanti,da sva-riate parti della Sicilia ha corroborato lo scopo"benefico" dell'attività e dato lustro ad unodegli scopi prefissi dal RAC Alcamo in questoanno sociale: valorizzazione del territorio a 360gradi. Si è rinnovato il gemellaggio tra il RotaractClub di Alcamo e quello di Palermo Baia deiFenici.

Antonio Fundarò

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Largo ai giovani

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Castellammare del Golfo

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Il XVIII congresso del distretto 2110 di Sicilia e Malta (Governatore Antonio Mauri) del 31 Maggio - 2 Giugno 1996 a Sampieri-Scicli sancì la nascitadel Rotary Club Valle del Salso, che prende il nome dal territorio dei Comuni di Delia, Mazzarino, Riesi e Sommatino in provincia di Caltanissetta,situati nella zona mediana del corso del fiume Salso, tra Caltanissetta e Gela.Il governatore dell’anno 1995-96, Antonio Mauri, il 2 Gennaio 1996 affidava ad Antonio Vitellaro, rotariano del club di Caltanissetta, l’incarico di co-stituire il nuovo club. Dopo cinque mesi di lavoro organizzativo, il nuovo Club otteneva dal Presidente internazionale Herbert G. Brown il riconosci-mento e l’invio della carta costitutiva, che porta la data del 20 Giugno 1996.Il rappresentante speciale del Governatore Antonio Vitellaro ritenne opportuno proporre alla guida del nuovo club uno dei soci fondatori, il mai di-menticato ing. Amedeo Messina, venuto a mancare nel corso della sua presidenza. Nel suo saluto inaugurale, Messina indicò il cammino del nuovoclub: “Conosciamo bene il nostro territorio: abbiamo alle spalle una cultura di affetti, di valori familiari, consacrati dal duro lavoro dei campi e spessodal sacrificio di vite umane consumato nelle miniere. I valori di lealtà, di amicizia, di aiuto reciproco sono connaturati nella nostra gente. Per questola nascita di un nuovo Rotary Club, per la sua stessa vocazione, potrà contribuire, valorizzando le migliori professionalità, attraverso opportuni sug-gerimenti, a rendere un servizio utile alle nostre comunità locali”.L’azione del nuovo club si distinse ben presto per le iniziative in favore della Rotary Foundation, con raccolta di fondi che lo ponevano più volte tra imaggiori donatori dell’intero distretto. E nei suoi quindici anni di vita, il Club ha continuato a collocarsi tra i massimi donatori dell’intero Distretto.Fedele al suo impegno originario, il Club Valle del Salso ha promosso ogni anno iniziative di servizio in favore della propria comunità, sia in camposociale, sia in quello culturale. Tra le attività più significative va segnalato il Premio di solidarietà Amedeo Messina, che ogni anno propone ai giovanistudenti dei quattro Comuni una riflessione su temi d’impegno civile, quali la tutela dell’ambiente, la legalità, i beni culturali, le dipendenze e le pro-blematiche legate alla salute. Molto partecipate sono state le tre edizioni del concorso letterario “Gioacchino Quattrocchi” istituito (presidente 2001-2002 Salvatore Quattrocchi) per ricordare un benemerito socio del Club.Una particolare attenzione è stata rivolta alle problematiche dei bambini disabili: il club ha finanziato l’acquisto di un laboratorio di psicomotricità perla scuola media di Riesi (presidente 2003-2004 Rocco Patrì) e di due laboratori, uno di psicomotricità e uno multumediale, per l’istituto comprensivodi Delia (presidente 2006-2007 Francesco Caruano, con il contributo determinante del socio Giovanni Rubino).Il Club si è aperto anche alle iniziative umanitarie sostenute dalla Rotary Foundation: ci riferiamo, in particolare, alla sovvenzione paritaria promossanel 2000-2001 dal presidente Antonio Vitellaro in favore del collegio “Dr. Prisco Villasmil” del quartiere Antimano di Caracas (Venezuela) in collabo-razione del R. C. Antimano di Caracas, che ha consentito di raccogliere 20.000 dollari da utilizzare per finanziare microcrediti in favore delle famigliepoverissime del quartiere; o a quella promossa dal presidente Calogero Messana (2005-2006) per fornire banchi in favore di 350 alunni delle scuole delMartur, in India (distretto 3150) con un finanziamento di 14.500 dollari.Il Club ha utilizzato anche le opportunità offerte dalle sovvenzioni distrettualisemplificate realizzando un progetto per l’arredamento di aule, sala mensa esala giochi della scuola per l’infanzia “Don Salvatore Riggio” di Riesi (presi-dente 2007-2008 Cateno Veneziano), un progetto per la vaccinazione contro ilcancro dell’utero (presidente 2008-2009 Salvatore Casanova) e un progetto perla fornitura di divise al gruppo giovanile della protezione civile di Sommatino (presidente 2009-2010 Luigi Galante).Il Club Valle del Salso ha sostenuto sempre con grande vigore e impegno le iniziative di raccolta fondi in favore della Rotary Foundation promossedall’area nissena attraverso la realizzazione di grandi gala di beneficenza, spesso affidati alla diretta responsabilità organizzativa di soci del Club (sociSalvatore Quattrocchi, Vittorio Bruna e Salvatore Casanova).Per diffondere le idealità e i progetti del Rotary, il Club ha utilizzato, dal 1999 in poi, uno strumento di grande efficacia, la rivista “Valle del Salso. Lavoce del Rotary”, di cui sono stati realizzati sette numeri: l’ultimo, del Giugno 2006, ha ricordato il primo decennio di vita del Club: strumento gradevoleed efficace, fondato e diretto dal socio Antonio Vitellaro, è stato uno strumento culturale a servizio del territorio per i molteplici interventi tendenti avalorizzare le peculiari caratteristiche storiche, sociali e culturali dei comuni di Delia, Mazzarino, Riesi e Sommatino.Il Rotary Club Valle del Salso continua nella sua missione di servizio, ispirandosi all’insegnamento del fondatore del Rotary Paul Harris e a quello,

più recente ed altrettanto autorevole, di Giovanni Paolo II rivolto ai rotariani in occasione del giubileo dei rotariani, l’11 marzo 2000: “Anche voirotariani che volete essere di Cristo generosi araldi e intrepidi testimoni, impegnatevi a dare speranza all’uomo di oggi, a sconfiggere la solitudine,l’indifferenza, l’egoismo, il male”.

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Il Rotary Club di Nicosia è stato fondato il 30.06.1972 ed il primo socio a presiederlo è stato il compianto Prof .Vincenzo Nisi, figura carismatica che hacreduto fortemente fino alla fine dei suoi giorni nei valori del Rotary Club. Molteplici sono state le attività di servizio che il nostro Club ha intrapreso negli anni, facendo sentire la propria presenza sul Territorio; se ne ricordanosolo alcune a titolo esemplificativo:in occasione del centenario del R. C. nel 2005 è stato creato un parco giochi per bambini in uno spazio adiacente la parrocchia di S. Gabriele a Nicosia. Varie opere sono state restaurate in chiese del nostro territorio :-nel 2007 un quadro molto importante posto nella Cattedrale di Nicosia raffigurante…..;

- nel 2008 è stato finanziato il restauro della facciata della chiesa del SS. Salvatore di Nicosia;- nel 2009 è stato sostituito il portone principale della chiesa di S. Maria Maggiore sempre in Nicosia;nel 2010 si è finanziato il restauro di un importante affresco nella chiesa di S. Silvestro in Troina.Il nostro Club è stato sempre vicino alla missione di Ilula in Africa dove opera Padre Mammano, Sacer-dote Nicosiano, e quindi questo contatto ha fatto si che spesso negli anni il nostro Club ha inviato dona-zioni, vari altri interventi di sostegno sono stati fatti a beneficio di varie parrocchie del Territorio .

Il nostro Club nel 1999 ha anche finanziato il restauro del monumento ai Caduti di Nicosia, pregevole opera in bronzo.Negli anni si sono portati avanti anche progetti di sostegno alla cultura, per esempio “Il libro L’Alternativo Intelligente” è un progetto del Club che vaavanti da diversi anni e che ha premiato negli anni gli studenti più meritevoli delle scuole superiori con dei buoni libri, onde spingere i giovani a leggereed aumentare la loro conoscenza. Varie altre iniziative si potrebbero citare, per esempio l’aver mantenuto agli studi un ragazzo non abbiente fino alla lau-rea, e cosi’ via , ma l’elenco rischierebbe di diventare troppo lungo , per concludere voglio solo segnalare il progetto di alfabetizzazione informatica por-tata a compimento assieme agli altri Club delle Terre di Cerere, utilizzando i fondi della Rotary Foundation.

NNiiccoossiiaa

La Stor ia dei Club