Rotary 2030 Settembre 2011

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Rotary 2030 Allegato a Rotary Settembre n. 9 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2030 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] SETTEMBRE 2011 N° 9 Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino SOMMARIO 3 Il comandante della portaerei Cavour 5 Due secoli di economia imperiese 7 Progetto sanitario per l’Uganda 8 Handarpermare con insoliti marinai 10 Il Rotaract sbarca a Montecarlo “La vignetta di Chiostri” IL PENSIERO FISSO C are rotariane e cari rotariani , il tema distrettuale, che percorrerà il nostro Anno Rotariano e a cui sarà in- titolato il Congresso Distrettuale del 9 giugno 2012, è dedicato ad un problema centrale per le nostre società europee e cioè le opportuni- tà per il futuro dei giovani, che sono stretta- mente correlate allo sviluppo economico. Seminari distrettuali specifici proseguiranno nei prossimi mesi gli interventi sui giovani e le prospettive economiche del Nord-Ovest di qualificati relatori (la Prof.ssa Eliana Baici e il Prof. Carlo Castellano) al SIPE e all’Assemblea. I giovani sono il nostro futuro. È importante spingere nei nostri Club molteplici iniziative: sostenere (e creare, dove non esistano) Club Interact (14-18 anni) e Rotaract (18- 30 anni). Risorse e attenzioni non solo finanziarie vanno orientate in questa dire- zione. Il Distretto 2030, in particolare, ha un numero esiguo di Club Interact (che poi alimentano i Rotaract) rispetto alla media mondiale continuare la tradizione di buona parteci- pazione ai corsi residenziali dedicati ai gio- vani (RYLA) e ai giovanissimi (RYPEN) incentivare lo Scambio Giovani, destinato ad inviare i nostri giovani presso famiglie di altri paesi, ospitando in contraccambio i loro figli aumentare le Borse e i Premi di Studio per i giovani meritevoli. Spero che tutti i Club possano ottenere l’At- testato Presidenziale 2011-12 e il Premio Artefice del Cambiamento 2011-12 (si tro- vano nel sito distrettuale www.rotary-2030. it). Se ne è parlato diffusamente con i Pre- sidenti nel corso dei pre-SIPE e del SIPE e contengono molti punti dedicati ai giovani che sono una risorsa qualificata per il futuro del Rotary. Nel passato mese di luglio ho iniziato un pri- mo ciclo di visite che mi ha lasciato molto en- tusiasmo e soddisfazione per la qualità delle iniziative dei Club. Ringrazio presidenti, con- siglieri, rotariane e rotariani della magnifica accoglienza che hanno riservato a Catherine e a me. Ricordo ancora i prossimi appuntamenti di- strettuali: - 17 settembre Seminario sulla Rotary Founda- tion ad Acqui Terme - 1° ottobre Premio Galilei a Pisa - 15-16 ottobre Institute a Milano, importan- te riunione annuale dei Club europei, a cui parteciperà il Presidente Internazionale. Un caro saluto a tutte e tutti voi. LETTERA DI SETTEMBRE Seminario distrettuale sulla Rotary Foundation ACQUI TERME - Sabato 17 settembre al Grand Hotel Nuove Terme I giovani sono il nostro futuro dedichiamoci alle nuove generazioni S abato 17 settembre riprendono in pieno le attività rotariane. Il primo appuntamento per il Distretto 2030, dopo la pausa estiva, è il seminario sulla Rotary Foundation che il governatore Anto- nio Strumia ha organizzato ad Acqui Terme, al centro congresso del Grand Hotel Nuove Terme. Il Seminario è aperto a tutti i Rotariani, ma è specificamente destinato ai Presidenti di Club e ai Presidenti delle Commissioni Rotary Foundation di Club del Distretto 2030. La partecipazione al Seminario è gratuita. L’incontro, grazie al prestigio- so e all’autorevolezza dei relatori, è l’occasione per fare il punto sulla Fondazione, che è in pratica il braccio operativo del Rotary. L’anno rotariano 2010/2011 ha registrato un nuovo record di contributi. «Ro- tariani e amici del Rotary - commenta soddisfatto il past presidente Ray Klinginsmith - hanno risposto di nuovo con straordinaria gene- rosità agli appelli durante l’anno rotariano 2010-2011. I contributi al Fondo programmi hanno superato l’ammontare di 100 milioni di dollari per la quarta volta sin dalla sua istituzione, e abbiamo superato di gran lunga il traguardo di 95,5 milioni. Infatti, si è raggiunto il record del secondo posto in assoluto, con un ammontare di quasi 108 milioni dollari». Tra i grandi benefattori della Rotary Foundation a Bill e Melinda Gates c’è da aggiungere Rajashree Birla, di Mumbai, Maharashtra, in India, che ha fatto un’altra donazione di 1,12 milioni dollari a sostegno della Sfida da 200 milioni del Rotary. Con quest’ul- teriore donazione, la signora Birla ha donato un totale complessivo di oltre 4,2 milioni di dollari alla Fondazione per l’eradicazione della polio. La signora Birla è socia onoraria del Rotary Club di Bombay, che le ha consegnato il premio “Cittadina di Bombay” nel 2003. Nel 2004 ha ricevuto il premio “Orgoglio dell’India” dal Rotary Club di Mulund, dove è anche socia onoraria. PROGRAMMA 10-10,30 Welcome coffee 10,30 Onore alle bandiere Saluto del Presidente del Rotary Club Acqui Terme Luca Lamanna Saluto del Governatore del Distretto Rotary 2030 Antonio Strumia Saluto delle Autorità 10,40 Rotary Foundation: presente e futuro Mario Quirico - Presidente Commissione di- strettuale R.F. 11,00 Le Commissioni della Rotary Foundation Remo Gattiglia - Coordinatore Commissione distrettuale R.F. Enrico Raiteri - Coordinatore Commissione di- strettuale R.F. 11,30 Matching Grant (Sovvenzioni Paritarie) e District Semplified Grants (Sovvenzioni Semplificate) Enrico Raiteri - Coordinatore Commissione di- strettuale R.F. Marco Saglione - Presidente Sottocommissione distrettuale R.F. - MG / DSG 12,15 Rotary Foundation: noi e gli altri - Scelte re- sponsabili PDG Gianni Jandolo - Coordinatore Regionale per la Rotary Foundation per le Zone 12, 13 B e 19 (parte) 13,00 Dibattito appuntamenti da ricordare 1° OTTOBRE: Premio Galilei a Pisa 15/16 OTTOBRE: Institute a Milano

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Il magazine del Distretto Rotary 2030 che contiene il nostro Quadrifoglio!

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Rotary2030Allegato a Rotary Settembre n. 9 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2030 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected]

SETTEMBRE 2011 N° 9Agenzia Club Med Voyages

Piazza Solferino, 2/btel. 011 562 33 00

[email protected]

Torino

Agenzia Club Med VoyagesPiazza Solferino, 2/btel. 011 562 33 00

[email protected]

Torino

Sommario

3 Il comandante della portaerei Cavour

5 Due secoli di economia imperiese

7 Progetto sanitario per l’Uganda

8 Handarpermare con insoliti marinai

10 Il Rotaract sbarca a Montecarlo

“La

vig

nett

a d

i Chi

ost

ri”

IL PENSIERO FISSO

Care rotariane e cari rotariani, il tema distrettuale, che percorrerà il nostro Anno Rotariano e a cui sarà in-

titolato il Congresso Distrettuale del 9 giugno 2012, è dedicato ad un problema centrale per le nostre società europee e cioè le opportuni-tà per il futuro dei giovani, che sono stretta-mente correlate allo sviluppo economico. Seminari distrettuali specifici proseguiranno nei prossimi mesi gli interventi sui giovani e le prospettive economiche del Nord-Ovest di qualificati relatori (la Prof.ssa Eliana Baici e il Prof. Carlo Castellano) al SIPE e all’Assemblea. I giovani sono il nostro futuro. È importante spingere nei nostri Club molteplici iniziative: • sostenere (e creare, dove non esistano)

Club Interact (14-18 anni) e Rotaract (18-30 anni). Risorse e attenzioni non solo finanziarie vanno orientate in questa dire-zione. Il Distretto 2030, in particolare, ha un numero esiguo di Club Interact (che poi alimentano i Rotaract) rispetto alla media mondiale

• continuare la tradizione di buona parteci-pazione ai corsi residenziali dedicati ai gio-vani (RYLA) e ai giovanissimi (RYPEN)

• incentivare lo Scambio Giovani, destinato ad inviare i nostri giovani presso famiglie di altri paesi, ospitando in contraccambio i loro figli

• aumentare le Borse e i Premi di Studio per i giovani meritevoli.

Spero che tutti i Club possano ottenere l’At-testato Presidenziale 2011-12 e il Premio Artefice del Cambiamento 2011-12 (si tro-vano nel sito distrettuale www.rotary-2030.it). Se ne è parlato diffusamente con i Pre-sidenti nel corso dei pre-SIPE e del SIPE e contengono molti punti dedicati ai giovani che sono una risorsa qualificata per il futuro del Rotary. Nel passato mese di luglio ho iniziato un pri-mo ciclo di visite che mi ha lasciato molto en-tusiasmo e soddisfazione per la qualità delle iniziative dei Club. Ringrazio presidenti, con-siglieri, rotariane e rotariani della magnifica

accoglienza che hanno riservato a Catherine e a me. Ricordo ancora i prossimi appuntamenti di-strettuali: - 17 settembre Seminario sulla Rotary Founda-

tion ad Acqui Terme - 1° ottobre Premio Galilei a Pisa - 15-16 ottobre Institute a Milano, importan-

te riunione annuale dei Club europei, a cui parteciperà il Presidente Internazionale.

Un caro saluto a tutte e tutti voi.

Lettera di Settembre

Seminario distrettuale sulla Rotary Foundation ACQUI TERME - Sabato 17 settembre al Grand Hotel Nuove Terme

I giovani sono il nostro futurodedichiamoci alle nuove generazioni

Sabato 17 settembre riprendono in pieno le attività rotariane. Il primo appuntamento per il Distretto 2030, dopo la pausa estiva, è il seminario sulla Rotary Foundation che il governatore Anto-

nio Strumia ha organizzato ad Acqui Terme, al centro congresso del Grand Hotel Nuove Terme. Il Seminario è aperto a tutti i Rotariani, ma è specificamente destinato ai Presidenti di Club e ai Presidenti delle Commissioni Rotary Foundation di Club del Distretto 2030. La partecipazione al Seminario è gratuita. L’incontro, grazie al prestigio-so e all’autorevolezza dei relatori, è l’occasione per fare il punto sulla Fondazione, che è in pratica il braccio operativo del Rotary. L’anno rotariano 2010/2011 ha registrato un nuovo record di contributi. «Ro-tariani e amici del Rotary - commenta soddisfatto il past presidente Ray Klinginsmith - hanno risposto di nuovo con straordinaria gene-rosità agli appelli durante l’anno rotariano 2010-2011. I contributi

al Fondo programmi hanno superato l’ammontare di 100 milioni di dollari per la quarta volta sin dalla sua istituzione, e abbiamo superato di gran lunga il traguardo di 95,5 milioni. Infatti, si è raggiunto il record del secondo posto in assoluto, con un ammontare di quasi 108 milioni dollari». Tra i grandi benefattori della Rotary Foundation a Bill e Melinda Gates c’è da aggiungere Rajashree Birla, di Mumbai, Maharashtra, in India, che ha fatto un’altra donazione di 1,12 milioni dollari a sostegno della Sfida da 200 milioni del Rotary. Con quest’ul-teriore donazione, la signora Birla ha donato un totale complessivo di oltre 4,2 milioni di dollari alla Fondazione per l’eradicazione della polio. La signora Birla è socia onoraria del Rotary Club di Bombay, che le ha consegnato il premio “Cittadina di Bombay” nel 2003. Nel 2004 ha ricevuto il premio “Orgoglio dell’India” dal Rotary Club di Mulund, dove è anche socia onoraria.

PROGRAMMA 10-10,30 Welcome coffee

10,30 Onore alle bandiere

Saluto del Presidente del Rotary Club Acqui Terme Luca Lamanna

Saluto del Governatore del Distretto Rotary 2030 Antonio Strumia

Saluto delle Autorità

10,40 Rotary Foundation: presente e futuro Mario Quirico - Presidente Commissione di-

strettuale R.F.

11,00 Le Commissioni della Rotary Foundation Remo Gattiglia - Coordinatore Commissione

distrettuale R.F.

Enrico Raiteri - Coordinatore Commissione di-strettuale R.F.

11,30 Matching Grant (Sovvenzioni Paritarie) e District Semplified Grants

(Sovvenzioni Semplificate) Enrico Raiteri - Coordinatore Commissione di-

strettuale R.F. Marco Saglione - Presidente Sottocommissione

distrettuale R.F. - MG / DSG

12,15 Rotary Foundation: noi e gli altri - Scelte re-sponsabili

PDG Gianni Jandolo - Coordinatore Regionale per la Rotary Foundation per le Zone 12, 13 B e 19 (parte)

13,00 Dibattito

appuntamenti daricordare

1° OttObRe: Premio Galilei a Pisa15/16 OttObRe: Institute a Milano

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Calendario visite del Governatore ai Club

Rotary Club Data visita Rotary Club Data visitaSaluzzo lunedì 3 ottobreCuneo martedì 4 ottobreGolfo di Genova mercoledì 5 ottobrePinerolo giovedì 6 ottobreChiavari - Tigullio venerdì 7 ottobreViverone Lago lunedì 10 ottobreGenova Sud-Ovest lunedì 17 ottobreCanale Roero martedì 18 ottobreGenova Centro Storico mercoledì 19 ottobreGenova Ovest mercoledì 19 ottobreCarignano giovedì 20 ottobreChieri giovedì 20 ottobreChivasso giovedì 20 ottobreMoncalieri giovedì 20 ottobreTorino Nord giovedì 20 ottobreCuneo - Alpi del Mare lunedì 24 ottobreAsti martedì 25 ottobreCiriè - Valli di Lanzo mercoledì 26 ottobreSettimo Torinese mercoledì 26 ottobreSanthià - Crescentino giovedì 27 ottobrePortofino giovedì 3 novembreTorino Europea lunedì 7 novembre

Acqui Terme martedì 8 novembreCanelli - Nizza Monferrato martedì 8 novembreTorino Nord-Ovest mercoledì 9 novembreTorino Mole Antonelliana giovedì 10 novembreTorino San Carlo giovedì 10 novembreRivoli lunedì 14 novembreImperia martedì 15 novembreTorino Dora mercoledì 16 novembreGenova Nord-Ovest giovedì 17 novembreGenova Nord venerdì 18 novembreGenova San Giorgio venerdì 18 novembreTorino Crocetta lunedì 21 novembreTorino Sud lunedì 21 novembreGenova martedì 22 novembreSarzana - Lerici martedì 22 novembreTorino Lamarmora mercoledì 23 novembreTorino Polaris mercoledì 23 novembreGenova Est giovedì 24 novembreSavona giovedì 24 novembreTorino Nord-Est martedì 29 novembreTorino Val Sangone mercoledì 30 novembre

ottobre

novembre

La grande sfidadi rinverdire il Rotary

«Dedichiamoci al problema centrale della società europea: le opportunità del fu-turo per i giovani». È il messaggio forte e

chiaro che lancia il governatore Antonio Strumia dal Distretto 2030. Bisogna rinverdire il Rotary rilancia dall’India, motore trainante dell’economia del Bric (Brasile, Russia, India e Cina) il presidente internazio-nale del Rotary Kalyan Banerjee. «Il colore dell’anno Rotariano 2011-12 - incalza Kalyan Banerjee - è il ver-de, che rappresenta le nuove foglie e i rami che na-scono dalle radici forti e profonde. Quest’anno vor-rei diventasse l’inizio del “rinverdimento” del Rotary, mentre ci accingiamo a sostituire il pallore del grigio con tutte le tonalità del verde, cercando nuovi soci e nuove generazioni, rinforzando il nostro Rotary. Come possiamo diventare più attraenti ai soci più giovani, che sono molto diversi dai giovani di una o due generazioni fa? I giovani professionisti-di oggi lavorano più a lungo, ed ogni minuto libero è dav-vero prezioso per loro. Dobbiamo mostrare loro che passare il tempo libero nel Rotary è un ottimo uso del proprio tempo, qualcosa di cui vorranno far par-te. Noi dobbiamo anche andare a trovarli laddove si riuniscono: su Internet, su Facebook, su Twitter, via e-mail e sugli smartphone. Adesso più che mai, il sito web dei Club rappresenta il suo biglietto da visita, e deve essere attraente. Non possiamo bloccare la luce radiosa del Rotary, ma cercare in tutti i modi di farla splendere, ed illuminare tutto ciò che ci è caro a fronte del valore fondamentale del Rotary, Servire al di sopra di ogni interesse personale».

In che modo attirare i giovani e cogliere le occasioni offerte dalle nuove tecnologie

Come ridurre le distanzecon la Generazione Y

Michael McQueen è un’au-torità nel campo dei trend giovanili; autore

di due best seller su come colmare le distanze con la Generazione Y, diventato da poco socio del Rotary Club di Crows Nest, New South Wa-les, Australia, ha parlato al Congres-so RI su come colmare le distanze con la Generazione Y.Domanda: Come definiresti la Ge-nerazione Y?McQueen: Numericamente, la Ge-nerazione Y è composta da perso-ne di età compresa tra 12-30 anni. Culturalmente, si tratta di giovani “globali”. Grazie all’interazione so-ciale online, molti membri di que-sta generazione hanno reti di amici in tutti il mondo, raggiungibili con un semplice clic del mouse.Domanda: In che modo i Rotariani

possono raggiungere questa gene-razione?McQueen: Cominciando in modo semplice. Non chiedendo loro di affiliarsi, ma di partecipare a pro-getti a breve termine.Creare relazioni per far sentir loro il DNA del Rotary. I Rotariani devo-no spiegare il “perché” del Rotary. La Generazione Y è concentrata sui risultati. Preparate le risposte sulle ragioni per cui i progetti sono im-portanti.Domanda: Quali sono i benefici che la Generazione Y porta al Ro-tary?McQueen: La prossima generazio-ne rappresenta un’ottima opportu-nità per il Rotary. Essendo cresciuti con Internet e sentendosi intercon-nessi, i giovani sono molto coscien-ti sulle questioni globali. Credono

sia possibile cambiare un mondo così piccolo. Sono socialmente im-pegnati. Alcuni studi recenti hanno dimostrato che il 70 percento della Generazione Y è attivamente impe-gnato nel volontariato almeno una volta alla settimana. Questo grup-po non solo pensa di poter fare la differenza, ma desidera veramente farla. Per concludere, sono giovani ambiziosi e cercano occasioni di mentoring e networking.Domanda: La Generazione Y sem-bra piena di impegni, forse più di altre generazioni, e allora come fanno i Rotariani a vincere questa sfida?McQueen: Vero; le richieste sul loro tempo, energia ed attenzione sono tante. Ma quando i giovani dicono che non hanno tempo per il Rotary, stanno semplicemente

affermando una priorità e non una realtà. Loro percepiscono il Rotary come una serie di regole limitanti e come un impegno che prende troppo tempo. Comunicate loro le ragioni importanti ed i benefici dell’affiliazione al Rotary.Domanda: In che modo Rotary può approfittare in pieno della tec-nologia per attrarre i giovani?McQueen: Nessuno di età inferiore ai 35 anni sa veramente cosa sia la polio. I loro genitori forse, e quin-di bisogna far conoscere loro cosa sia questa malattia paralizzante. Ma questo non significa che i giovani saranno coinvolti immediatamente, bisogna attrarli a livello emotivo: usate dei video per educarli sulla polio.Inoltre, più Club dovrebbero avere siti web per attrarre i giovani.

Quelli cresciuti con il computerCon il termine Generazione Y si definiscono le persone nate tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Due-mila. Questa generazione è stata la prima a crescere senza la minaccia della guerra fredda; generalmente è caratterizzata da un maggiore utilizzo e familiarità con la comunicazione, i media e le tecnologie digitali. In molte parti del mondo, l’infanzia della generazione Y è stata se-gnata da un approccio educativo neo-liberale, deriva-to dalle profonde trasformazioni del costume degli anni Sessanta. Il termine Generazione Y apparve per la prima volta nell’agosto del 1993, in un editoriale sulla rivista Ad Age, che descriveva i teenager del momento. Per mol-ti la Generazione Y come la generazione di MTV (Music Television). La generazione del Millennio, come le altre, è stata plasmata da eventi, leader, sviluppi e tendenze del suo tempo. L’aumento delle tecnologie di comunica-zione istantanea resa possibile attraverso l’uso di internet, come e-mail, SMS e IM e i nuovi media utilizzati attraverso siti web come YouTube e siti di social networking come Facebook, MySpace e Twitter possono spiegare come la fama dei Millennials sia orientata allo scambio grazie a una più facile comunicazione attraverso la tecnologia.

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Aurelio De Carolis, comandante della nave ammiraglia, relatore al Rotary Club Borgomanero Arona

La portaerei Conte di Cavour: gioiello della Marina Italiana

Il Comandante della Porta-erei Cavour Aurelio De Ca-rolis è stato il protagonista

della serata del RC Borgomane-ro Arona, presieduto da Teodo-miro Di Sabato. Il Comandante De Carolis uscito dall’Accade-mia Navale nel 1986, è stato im-barcato per 14 anni come uffi-ciale addetto alle operazioni ed alla guerra elettronica a bordo di fregate e incrociatori. Nel corso della carriera, prima della portaerei Cavour, ha co-mandato il pattugliatore d’altu-ra Spica nel 94-95 e la fregata Espero nel 2003-2004. Tra gli incarichi assolti presso uffici ed enti a terra, quelli di Addetto alla Formazione degli Ufficiali, Capo Ufficio Impiego delle Forze e Addestramento, Capo Ufficio Politica Navale ed Assistente del Capo di Stato Maggiore della Marina. Ha partecipato a numerose missioni all’estero, nazionali e internazionali, ottenendo va-rie onorificenze tra cui quelle di cavaliere dell’Ordine Mili-tare d’Italia e Commendatore dell’Ordine al merito Melitense. Oltre ai titoli formativi previsti dall’iter di carriera, ha conse-guito la laurea in Fisica pres-so l’Università La Sapienza di Roma ed il Master in Business Administration presso la Lon-don Business School.Aprendo la sua relazione il Co-mandante De Carolis ha preci-sato che guiderà il Cavour fino a dicembre 2011. Successivamen-te, per gli alti meriti riconosciu-tigli sarà assistente alla Marina Militare presso il Quirinale.Il primo decollo da una nave

avvenne nel 1910 a soli 7 anni dalla nascita dell’aeronautica battezzata con il primo volo dei fratelli Wright il 17 dicembre 1903.Da quel momento gli sviluppi del volo aereo e delle sue appli-cazioni parelle, tra cui appunto il decollo e l’atterraggio su navi avvenne molto velocemente. Infatti, nel 1912 avvenne il pri-mo decollo in navigazione e nel 1917 si ebbe il primo decollo con appontaggio allo stesso tempo. L’anno successivo av-venne il primo attacco partito da portaerei. Da un punto di vista strutturale la prima portaerei fu un piro-scafo italiano convertito in por-taerei. L’Elba fu la prima nave hangar.Il primo pilota militare al mon-do fu Mario Calderara, italiano. Intanto anche gli aerei venivano perfezionati per consentire de-collo e appontaggio sulle navi come il cacciabombardiere RE 2001 era stato modificato nella parte posteriore per consenti-re l’atterraggio. L’importanza

delle portaerei divenne ben presto evidente alle alte sfere militari fin dalla seconda guerra mondiale dove questi strumen-ti bellici furono fondamentali. Si ricorda, ad esempio, che la svolta della guerra, dopo Pe-arl Harbor, avvenne grazie alle portaerei senza che vi fossero conflitti diretti tra le navi. Le portaerei poi furono essenziali nella guerra di Corea negli anni cinquanta. Così pure il conflitto del Vietman, Falkland dove la vittoria inglese è stata condizio-nata proprio dalla disponibilità di portaerei. Negli anni novan-ta con la guerra del Golfo, ben l’85% delle sortite avvenne dal-le portaerei. Le portaerei sono state determinanti anche nelle operazioni di pace come ad esempio ad Haiti. Venendo alla marina militare italiana, nell’83 viene varata il Garibaldi (il comandante De Carolis ricorda che tutte le por-taerei sono maschili e quindi il Garibaldi, il Cavour e così via) che però non veniva classificata come portaerei perchè l’Italia

non ne poteva avere una per cinquant’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Nel 2006 nella crisi tra Israele e Palestina intervenne il Garibal-di così come attualmente nella operazione in Libia Il Cavour invece, è andato ad Haiti per il supporto dei terre-motati.

Alcuni dati sulla portaerei Ca-vour: 27000 ton dislocamento, 244 metri di lunghezzi, 40 metri di larghezza, 2 assi di propulsio-ne ciascuno con 2 turbine a gas. Impianto di propulsione non nucleare più grande del mon-do. Velocità max 30 nodi. Auto-nomia di 7.000 miglia a 16 nodi. 545 persone di equipaggio su

1200 posti disponibili. Elevati standard di alloggiamento. Il Cavour raggruppa quattro funzioni fondamentali: logisti-ca, ospedale, portaerei, unità di comando e controllo. Costo 1,5 miliardi.. 6 punti di decol-lo e appontaggio elicotteri. 2 elevatori da 30 ton. Sistema di difesa missilistico. Può contene-re 22 aerei modello Per il futu-ro si prevede l’acquisizione del modernissimo F35. Nell’hangar può trasportare anche carri ar-mati e mezzi anfibi. 1200 metri quadrati per unità di comando e controllo che possono ospita-re 197 operatori con 5 reti LAN. Come nave ospedale conta di 2 sale operatorie e terapia inten-siva, banca del sangue, labora-torio odontoiatrico, tac,... Non tutti i paesi sono in grado di co-struire una portaerei. Nella crisi libica la Cavour è stata la prima nave a partire.

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Terzo raduno Distrettuale di auto e moto d’Epoca

Ivrea e Traversella, con le loro verdi monta-gne ed i laghi di origine glaciale, hanno visto lo svolgersi del Terzo Raduno Distrettuale di

Auto e Moto d’Epoca organizzato il 28 maggio... e - come l’anno scorso - mi sono presentata alla partenza come fotografa e reporter ufficiale di questa dinamica Fellowship!Ecco la cronaca: insieme a me ripercorrerete un viaggio avvincente.Pronti... via! Riordino ad Ivrea, dove troviamo il parco chiuso a due passi dalla rinomata pasticce-ria che ha dato i natali alla Torta Novecento. Tra una fetta di torta ed un caffè i partecipanti rice-vono una bella riproduzione del logo del raduno 2011, da applicare sulle auto, anche quest’anno ideato dal vulcanico Franco Testa. Michele Darò e Franco Tinelli distribuiscono anche i badge con il nastro tricolore e una bandiera italiana da ap-

plicare sulle macchine. È sempre bello ricordare i 150 dell’Unità d’Italia e vedere il nostro trico-lore garrire su MG, Alfa Romeo, Mercedes….! Vasco Marzini illustra il percorso da lui ideato, mentre alcuni rotariani si fanno fotografare con un elmo originale da samurai, in onore al service di quest’anno, destinato alla popolazione giap-ponese vittima del violento terremoto e tsumani.Anche quest’anno, per rispettare le migliori tra-dizioni, qualcuno si attarda e perde la colonna, ma questo non pregiudica l’allegria del gruppo e il primo trasferimento tra le strade della Val Chiusella ci riserva scorci molto suggestivi, fan-tastici per fare alcune fotografie.Il riordino avviene a Traversella, famosa per le sue miniere, e notissima fra gli appassionati per i minerali (quarzi, scheeliti, argento, ... visibili anche presso il suo interessante museo), tanto

da essere meta di studiosi da tutto il mondo. Ci accoglie il Sindaco, una simpatica signora, che per l’occasione ha organizzato un mercatino di prodotti tipici della zona (miele, formaggi, torte e torcetti ed altre prelibatezze). Proprio men-tre visitiamo le bancarelle vediamo arrivare una fiammante Harley Davinson nuovissima e lucidis-sima pilotata dal Governatore Gianni Montalenti, che nonostante l’arrivo da New Orleans del gior-no prima, non ha voluto perdere questo impor-tante momento di aggregazione.Nella piazza principale vengono esposte tre mac-chine: una verde, una bianca ed una rossa per ricordare questo 2011. Dopo un pranzo all’inse-gna di specialità con le erbe della zona, una bella camminata verso la miniera, oramai in disuso, e il suo museo dove con oggetti e didascalie viene descritta la vita dei minatori, il tutto con bache-

che che accolgono minerali di rara bellezza.Le regine della giornata però fremono…voglio-no essere ammirate ancora una volta facendo il viaggio di ritorno... la luce del sole acceso del pomeriggio fa risplendere i loro scintillanti co-lori, così ci rimettiamo in moto per ritornare ad Ivrea e salutarci in attesa del prossimo raduno.Servire divertendosi, è il motto delle Fel-lowship. Un universo che ci permette, in questo caso, di conoscere le bellezze naturali del nostro territorio, di fare un service e soprattutto di ce-mentare l’amicizia tra persone accomunate da una stessa passione. Cari miei lettori affezionati, con la speranza che questo viaggio avvincente vi sia piaciuto vi riporto le parole del filosofo in-glese David Hume “la bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva”.

Silvia Miglietta

L’intervento del colonnello Franco Frasca al RC Torino Nord Est

La gloriosa Arma dei Carabinierida due secoli al servizio dei cittadini

L’“Organizzazione e fun-zionamento dell’Arma dei Carabinieri” è stato

il tema dell’interessante relazio-ne tenuta al Rotary Club Torino Nord Est. Il presidenteonto, le tappe che portarono alla costitu-zione dell’Arma dei Carabinieri. Fondata a Torino nel 1814 su iniziativa di Vittorio Emanuele I, ispirato dalla Gendarmerie fran-cese, l’Arma ha attraversato la storia dell’Italia unitaria e preu-nitari, contribuendo attivamente al lungo processo risorgimentale. Proprio per ricordare e celebrare questa lunga storia fu istituito, fin dal 1925, il Museo Storico che ha sede a Roma.Corpo di élite dell’esercito, i Ca-rabinieri svolgono compiti mili-tari e di polizia, avendo quindi, anche funzioni di sicurezza inter-na e dipendendo dal Ministero della Difesa per quanto concerne il personale, l’amministrazione e le attività logistiche e da quello dell’Interno per l’assolvimento dei compiti di polizia.Il Corpo Carabinieri svolge inol-tre il ruolo di istruttore e forma-tore delle polizie di paesi stra-

nieri come, in questo momento, l’Afghanistan. Sul territorio nazio-nale l’Arma è suddivisa territorial-mente in Comandi interregionali, Legioni, Comandi provinciali, Tenenze e Stazioni. Nell’ottica di ottimizzazione delle risorse, as-sistiamo oggi a un graduale ridi-mensionamento del personale in servizio e a una ristrutturazione della presenza sul territorio, tale da rendere più snella, ma ugual-mente precisa ed efficace, l’intera struttura operativa.Al fine di poter rispondere alle più diverse esigenze, l’Arma, ha strutturato nuclei specializzati quali i tiratori scelti, gli artificieri, i gruppi di intervento subacqueo e alpino, l’unità cinofila e quella a cavallo, quest’ultima spesso impiegata per parate e caroselli, anche in memoria dell’origine storica del Corpo.In seguito all’interessantissima relazione, e dopo la proiezione di un bel video istituzionale che ha dato le ultime informazioni relative alla strutturazione dei reparti, il Colonnello Frasca ha sottolineato la sua vicinanza al Rotary Club Torino Nord Est, an-

cor più sentita poiché fu proprio il presidente, Generale Rizzolio, a costituire il reparto che il colon-nello ebbe poi il piacere e l’onore di comandare.E’ parso emergere, infine, da-gli utili e opportuni interventi e interrogativi posti dai soci, quella vicinanza affettiva, spesso nostalgicamente descritta nella finzione cinematografica e tele-visiva, tra “civili” e Carabinieri che, certamente, fa parte di quel patrimonio di coesione tra Stato e cittadini da accudire e conservare con cura, perfettamente efficien-te e attuale, nonostante l’Arma si approssimi a festeggiare presto il suo secondo secolo di vita.

Emanuele Cardellino

Sulla rivista The Rotarian, Paul Harris scriveva nel 1945: “Ci sono tante cose da fare come mai prima d’ora. Cambiamenti caleidoscopi-

ci ci incalzano, molti contro la nostra volontà. Spesso tutto quello che riusciamo a fare è di at-taccarci alle frange di questo cambiamento così rapido. Il Rotary non può in nessun modo inter-rompere il suo sforzo di ricerca continua o rimarrà dietro il progresso”. In questa ottica, il Rotary International offre alla leadership rotariana passata, attuale e fu-tura l’occasione di incontrarsi in un “Institu-te” che vuole essere un forum di cultura rota-riana, di discussione e ispirazione, unito alla straordinaria opportunità di stringere amicizie

e prospettive di collaborazione con colleghi di un ampio e diversificato mondo rotariano. L’invito è di incontrarci a Milano dal 14 al 16 ot-tobre prossimi per aggiornare il nostro bagaglio di informazione rotariana, approfondire un tema sul quale fatichiamo a trovare una risposta condivisa e vivere insieme una esperienza di rotariana ami-cizia. All’incontro nel capoluogo lombardo partecipe-ranno i rotariani di sei zone, con 69 distretti con contano 4.578 Club e 187.182 soci provenienti da 25 Paesi diversi. All’institute sarà presente il presidente internazio-nale del Rotary Kalyan Banerjee. Il forum è orga-nizzato dal Distretto 2040.

NSTITUTEMilano 2011

ROTARY

Milano 2011ROTARY ZONE INSTITUTE

Via Masaccio, 1920149 MilanoTel. +39 02 44 406Fax +39 02 4440 6600www.melia-milano.com

Hotel Meliã

Lingue / Languages

Le lingue ufficiali saranno italiano, inglese, francese e tedesco. Sono previste traduzioni simultanee ove necessario.The working languages shall be Italian, English, German and French. Simultaneous translation will be provided as needed.

Luogo dell’incontro / Venue

Il Rotary fra servizio e filantropiaRotary between service and philanthropy

Per i Past Governatori e i leader rotariani attuali e futuridei Distretti delle Zone 11, 12, 13, 14, 18B & 19

Open to Past District Governors, current and future Rotary Officersof the Districts in Zones 11, 12, 13, 14, 18B & 19

Milano, Italy - 12-16 October 2011Hotel Meliã - Via Masaccio, 19 - 20149 Milano

InformazioniInformationTutte le informazioni relative alle registrazioni, ai visti di ingresso ed al viaggio sono inserite nel sito ufficiale

All necessary information related to visa, travel, airport and transportation are posted on the Institute official web site at

www.rotary-institute-milano-2011.itinfo@rotary-institute-milano-2011.it

Sponsor / Sponsors:

Venerdì, 14 Ottobre - Sabato, 15 Ottobre

Nelle serate di venerdì e sabato è prevista una cena della amicizia ed una serata al teatro “Alla Scala” in corso di definizione.Sabato pomeriggio è previsto un evento dedicato agli accom-pagnatori che presenta Milano “Capitale della moda”.

Friday October 14th - Saturday October 15th

The evening programs for Friday and Saturday will be dedicated to the “Friendship Dinner” and an event at “Alla Scala” theatre (under definition).Saturday afternoon the ladies will be offered a delifé eventhighlighting Milano as the “Fashion Capital”.

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Con il patrocinio di / By appointment of:

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Appuntamento il 15 e il 16 ottobre per l’Institute a Milano

Il Rotary tra servizio e filantropiaForum con il Presidente internazionale

organizzato dal Distretto 2040

Kalyan Banerjee

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2030Rotary 5

A dicembre scade il termine per presentare le proposte

Il Consiglio di Legislazioneè il parlamento del Rotary

I Rotary Club e i Distretti che vogliono presentare propo-ste legislative al Consiglio

di Legislazione 2013 hanno hanno menno di quattro mesi di tempo per farlo. Infatti le proposte legislative, accompa-gnate dall’apposito documento firmato dal governatore e da una dichiarazione dello scopo e degli effetti secondo il propo-nente, devono pervenire al Ro-tary International entro e non oltre il 31 dicembre 2011.Il Consiglio di Legislazione è in pratica il “parlamento” del Rotary, si riunisce ogni tre anni per deliberare e agire in merito a tutti gli atti normativi propo-sti e alle risoluzioni sottoposte dai Club, dalle conferenze dei distretti, dal Consiglio generale o dalla Conferenza del Rotary International in Gran Bretagna e Irlanda, oppure dal Consiglio

centrale del Rotary Internatio-nal. Il Consiglio di Legislazione stesso avanza proposte.Il Consiglio di Legislazione triennale rappresenta una parte importante del processo ammi-nistrativo del Rotary. Mentre il Consiglio centrale stabilisce le delibere per il Rotary Interna-tional, il Consiglio di Legislazio-ne dà voce in capitolo ai Rotary Club per quanto riguarda la ge-stione dell’associazione. Ogni tre anni i Distretti inviano un rappresentate al Consiglio per la revisione legislativa, così come accade in un parlamento.Club e distretti hanno il diritto di sottoporre al Consiglio pro-poste legislative e parte delle più importanti iniziative del Rotary è scaturita dalle azioni del Consi-glio.

Le donne sono state ammesse al Rotary grazie all’azione del Consiglio di Legislazione del 1989, mentre il PolioPlus fu instaurato con una risoluzione del Consiglio del 1986. Il Consiglio comprende oltre 500 rappresentanti da qualsiasi parte del mondo nella quale è presente il Rotary. I soci votanti includono un rap-presentante eletto del Club di ciascun Distretto Rotary.Alcuni soci non votanti inclu-dono il presidente e il vice-presidente del Consiglio, il presidente del RI, i membri del Consiglio centrale del RI e gli ex presidenti del RI. Il prossimo Consiglio di Legisla-zione si terrà nel mese di aprile 2013 a Chicago (Illinois - USA).I rappresentanti del Consiglio sono stati selezionati durante

lo scorso anno rotariano.

Momenti storici

Come mai l’anno Rotariano comincia l’1 lu-glio? Vi siete mai chiesti come mai l’anno

rotariano comincia all’inizio di luglio? Il con-gresso internazionale inizialmente giocò un ruolo importate per decidere la data iniziale del nostro anno fiscale ed amministrativo. Il primo anno fiscale del Rotary ebbe inizio il giorno dopo la fine del primo congresso, il 18 agosto 1910. L’anno fiscale 1911-12 ebbe inizio dopo l’ultimo giorno del congresso 1911, il 21 agosto. Alla riunione di agosto 1912, il Consiglio centrale decise di ordina-re una revisione dei conti delle finanze dell’International Association of Rotary Clubs. I revisori dei conti raccomandarono all’organizza-zione di concludere il suo anno fiscale il 30 giugno per consentire al segretario e al tesoriere di preparare i rendiconti finanziari per il congresso ed il consiglio, e per determinare il numero corretto di delegati di Club per il congresso. La commissione esecutiva convenne con la raccomandazione e, durante la sua riunione di aprile 1913, designò il 30 giugno come data di fine anno fiscale. Questa decisione permise di apportare modifiche al calendario per i rapporti sull’effettivo e sui pagamenti. Il Rotary continuò ad organizzare il suo congresso a luglio o agosto fino al 1917. I delegati per il congresso di Cincinnati del 1916 appro-varono una risoluzione per organizzare i congressi futuri a giugno, principalmente a causa del caldo afoso dei mesi estivi nelle città dove si svolgevano i congressi. Il congresso dell’anno successivo si svolse il 17-21 giugno ad Atlanta, Georgia. Il termine “Anno rotariano” è in uso dal 1913 per indicare il periodo amministrativo annuale del Rotary. Il termine compare per la prima volta a luglio dello stesso anno, in un articolo nella rivista The Rota-rian: “L’anno rotariano si sta concludendo molto velocemente...”. Dalla decisione presa nel lontano 1913 dalla commissione esecu-tiva, la fine dell’anno rotariano continua ad arrivare sempre nella stessa data, il 30 giugno.

Progetto Africa Casa Maria

I contributi devolutidai Club del Distretto

a “Casa Maria”IL RENDICONTO IN OCCASIONE DELLA VISITA DEL GOVERNATORE

Come noto il Governatore nelle sua comunicazione contenente “alcuni dettagli organizzativi per la visita” ai Club ha manifestato l’intenzione di non voler alcun omaggio né per se nè per Catherine, invitando i Club a destinare l’eventuale offerta “preferibilmente a Casa Maria” e ad accreditare l’importo direttamente sul conto intestato al Progetto.I versamenti vengono accantonati sul conto destinato al mantenimento degli ospiti della Casa di Accoglienza di Ndaragwa.Il Rotary Club Bra ha ringraziato il Governatore Antonio Strumia e sua moglie Catherine e tutti i Rotary Club per la loro generosità.I più sentiti ringraziamenti - ricorda Giancarlo Burdese Delegato Rotary Club Bra per il Pro-getto Africa Casa Maria - sono fatti anche a nome di tutti i Bambini di Casa Maria e delle Sorelle delle Piccole Figlie di San Giuseppe.

Relazione del Professor Alessandro Carassale al RC Imperia

Due secoli di economia imperiesetra evoluzione, cambiamenti e novità

Il professor Alessandro Carassale ha tenuto al RC Imperia la rela-zione dal titolo “evoluzione e novità nell’economia imperie-se degli ultimi due secoli”. Il tema è stato scelto dal Presidente Diego Ponte, che ha trovato par-ticolarmente interessante offrire al Club una relazione di storia economica redatta ed esposta da un esperto come il Prof. Carassale in un momento così difficile della nostra economia sia a livello loca-le sia internazionale. Il Professor Carassale ha fornito un sunto molto dettagliato e di grande competenza di come si è sviluppata e di come sia cambiata a seconda dell’esigenze economi-che e sociali l’economia imperiese negli ultimi due secoli. Imperia è una piccola provincia però ha sempre avuto cose uniche e di ec-cellenza e molto spesso prodotti che altre regioni si fregiano come propri (esempio il moscato bian-co) sono nati proprio in questa terra del Ponente ligure. La prima grande specializzazione agricola è stata la viticoltura, si pensi, per esempio, che la Valle Arroscia aveva 1.000 ettari di vigneto men-

tre oggi ne ha solo 40. A questa produzione si associò con grande successo la coltivazione del fico; pianta che veniva utilizzata per delimitare i confini viticoli e ben presto ce ne fu grande richiesta e venne esportata in tutto il mondo. Nel Seicento arriva l’olivicoltu-ra, si pensa per opera dei padri benedettini, la sua diffusione fu subito massiccia fino al 1709 l’anno della grande gelata, dove vi fu un inevitabile arresto. Però questa era un’economia talmen-te importante e significativa per il territorio, infatti l’espansione ricominciò da subito e durò fino alla metà dell’800, per poi rico-minciare nuovamente a rallen-tare, con una drastica riduzione dopo la prima guerra mondiale. Oggi sono soltanto 6.400 gli ettari coltivati a uliveto. L’olio in quei periodi non era uti-lizzato per fini alimentari, veniva quasi tutto esportato a Marsiglia per scopi industriali come per la produzione del sapone, della lana, o usato nelle concerie delle pelli. Nell’800 la nascita di impor-tanti raffinerie portò a Imperia un’economia mondiale per la tra-

sformazione di questi oli per un consumo alimentare. Oggi con i nuovi metodi di raccolta e le nuo-ve tecnologie di trasformazione possiamo dire che quell’antico li-quido oleoso assolutamente non adatto al consumo alimentare è diventato un prodotto di assoluta qualità che per le sue caratteri-stiche chimico-organolettiche ci invidia tutto il mondo. Altra economia importante che ha creato sviluppo in tutto il no-stro territorio è la nascita di nuo-vi porti che avvenne solamente dopo l’epoca napoleonica questo perché Genova “la dominante” non voleva che se ne costruissero per evitare che potessero cadere nelle mani del nemico. La mancanza di porti fu un limite per tutto il commercio, le vie di terra erano molto difficili da per-correre, la fine dell’isolamento avvenne solo con la costruzione della linea ferroviaria. Negli anni a seguire si sviluppò un’economia turistica in tutto il litorale tranne che nella zona di Imperia dove lo sviluppo fu le-gato unicamente al settore indu-striale agro-alimentare.

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Il kit rotariano contro le allergie

Gioca con allergia: è l’accattivante nome del kit per insegnare ai più gio-vani che le allergie sono sempre in

agguato. Nella foto in basso l’assistente del Governatore Gian Michele Gancia conse-gna al past presidente del RC Genova Sud Ovest Marcello Cassottana il kit. L’iniziativa è stata fortissimamente voluta dal past gover-natore Ermanno Bassi (nella foto a destra) da sempre in prima linea nella campagna per la sensibilizzazione alla “celiachia”, ovvero l’intolleranza al glutine. Bassi durante il suo mandato si è impegnato per la formazione di cuochi nella preparazione di piatti dedi-cati a persone afflitte da tale intolleranza, che può avere gravissime conseguenze. Il kit contro le allergie è stato di-stribuito dagli assistenti distrettuali nei RC di Liguria, Piemonte e Val d’Aosta. Per i più giovani è una simpatica occasione di giocare e di imparare.

Visita in anteprima all’Ovo Centeralla scoperta dei segreti del cinema

Come trascorrere nella stagione estiva una serata leggera ma comunque particolare ed interessante? Beh, visitando un luogo che a

prima vista è solo per bambini: l’OVO Center, volu-to e creato da Marco Barbagelata, per far conoscere a tutti un mondo di fantasia, di giochi, di cinema, di sor-prese, di piccoli e grandi eventi. Il Rotary Club Gavi Libarna, presieduto da Fabrizio Scarsi, lo ha visitato in anteprima.La prima impressione che si ha è di un luogo per i nostri piccoli, ma dalla vista e dai racconti del titolare scopri un mondo interessante anche per noi adulti. Non tutto è ancora visibile, soprattutto per quel che riguarda il cinema.Il cinema è emozione, è cultura, è soprattutto finzio-ne. Il Movie Center, che sarà aperto fra breve, non sarà un semplice museo, al centro delle esposizioni vi è l’esperienza cinematografica vissuta dal visitato-re che ne è il reale protagonista. Tutto questo verrà raccontato con gli effetti ed i set cinematografici pro-venienti dalla raccolta di un collezionista privato negli Studios americani, di Cinecittà e comunque in giro per il mondo.Si potranno vivere nel tempo moltissime esperienze:

dai maghi ai maghetti (Harry Potter) alle avventure dell’Uomo Ragno, dal Pirata più famoso del mondo al Re della giungla, dalle avventure del West al mon-do degli alieni. La riproduzione dei più noti perso-naggi della storia del Cinema, dai dinosauri agli eroi del West, alcune veramente usate nei vari film, fanno capire come una fantasia possa diventare in un film vera realtà.L’entusiasmo del Sig. Barbagelata tende a far vivere questo momento, presentando sempre nuovi perso-naggi, come il famoso King Kong o la più famosa im-magine di Marylin Monroe, e tanti altri ancora. Il tito-lare sa anche cosa intende ottenere come risultato nel breve e lungo termine, cioè proporre un luogo dove potersi rilassare dopo faticose giornate, e comunque proporre qualcosa di nuovo per far aumentare l’inte-resse al nostro territorio che già propone ottime at-trezzature, valli bellissime e ristorazione di alto livello.Sicuramente tutto questo sarà da rivedere, quando sarà esposto in modo ed in luogo più adeguato. Penso che potrà essere un’interessante sorpresa, sicuramen-te una novità sul nostro territorio. Auguri e successo a chi ha avuto questa idea!

Teodoro Lechner

Il progettto distrettuale con la collaborazione di sopraintendenze, regioni, province, comuni, diocesi, università e scuole

Censimento dei Beni Culturali esposti all’apertoValorizziamo i tesori artistici del nostro Territorio

Nell’ambito delle attività della Commissione Arte e Beni Culturali nell’autunno 2010

è stato messo a punto un progetto di interesse territoriale, di durata complessiva triennale, riguardante il censimento e la “Catalogazione dei Beni Artistici posti all’aperto” che proprio per la loro ubicazione, in esposizione diretta e continua agli agenti atmosferici, con piogge acide e ambiente inquinato, oggi sono particolarmente soggetti pri-ma a degrado e poi a possibile e/o inevitabile perdita.Volendo salvare almeno la memoria di tale patrimonio, abbiamo pensa-to questo progetto di aiuto al terri-torio e alla sua storia, che ha guidato lo sviluppo culturale locale.Si tratta di un progetto ampio e ar-ticolato, che vede l’azione integrata degli 88 Club del Distretto 2030 del Rotary International (che compren-de il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta), con la collaborazione di diversi Enti del territorio (Soprin-tendenze, Regioni, Province, Co-muni, Diocesi ecc.), oltre che delle Università, Accademie, Scuole d’Ar-te e Direzioni didattiche, ed infine con il coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.Nell’anno appena trascorso il pro-getto, dapprima limitato alla Regio-ne Piemonte, si è esteso anche alla Valle d’Aosta e alla Regione Liguria

grazie anche all’interesse e alla di-sponibilità mostrata dai vari Enti locali (Provincie e Comuni) e dalle competenti Soprintendenze; cosa ancora più vincente sono i Club stessi che hanno fatto loro il pro-getto, sviluppandolo nelle singole realtà territoriali e non perdendo di vista finalità e obiettivi comuni; una parte del progetto è stato realizzato nel 2010-2011. In particolare, per quanto riguar-da la Liguria, nell’anno 2010-2011 hanno partecipato ben 24 Istituti Scolastici delle Province di Genova, Imperia, La Spezia e Savona. I loro primi risultati sono stati presentati nel maggio di quest’anno al Museo Luzzati con una mostra riguardante i lavori realizzati dai ragazzi delle scuole liguri. La mostra consisteva di una serie di pannelli con foto-grafie e testi testimonianti la ricerca e il censimento di tesori artistici a rischio nel nostro territorio. Sono state e saranno ancora coinvolte le Direzioni Regionali per i Beni Cul-turali della Liguria, del Piemonte e della Valle D’Aosta, le Soprinten-denza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle tre Regioni, la Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale e l’Università degli Studi.Mi rivolgo ai Presidenti, quali rap-presentati diretti dei Club Rotary del Distretto 2030, per chiedere la

diretta collaborazione a questo am-bizioso e pure significativo proget-to, per la cui riuscita è di fondamen-tale importanza un lavoro corale, condiviso e partecipato come alcuni presidenti hanno già avuto modo di valutare lo scorso anno. Confido nella collaborazione dei Presidenti dei RC, con la certezza che sapranno ben valutare il proget-to e quindi promuoverlo all’interno dei Club al fine di rispondere posi-tivamente a Voi stessi in primis; in questo modo accanto al Nome di ogni Club del Distretto sarà segnala-ta l’adesione e bello sarebbe vedere tutte le caselle riempite.Il progetto ha lo scopo di dare un concreto contributo, attraverso un censimento ed una schedatura dei Beni Artistici del Distretto posti all’aperto, alla salvaguardia e alla conservazione dei medesimi e ga-rantirne così la fruibilità alle genera-zioni future, perché avere memoria del passato è importante per costru-ire il futuro.L’articolazione del progetto preve-de in linea di massima:• La definizione dei vari Enti e

Istituzioni che collaboreranno al progetto e le relative modalità; in merito si dovrà stabilire, in base ai Club che aderiranno, chi si oc-cuperà dei rapporti con i partner, favorendo naturalmente il criterio di appartenenza territoriale.

E’ quindi fondamentale in questa

fase avere una chiara misura delle partecipazioni dei Club, per defini-re il lavoro di ciascuno, che dovrà nominare un responsabile interno della Commissione Beni Culturali e sviluppare eventuali sinergie che essi potranno mettere a frutto sul territorio.- Individuazione di ben definite aree territoriali di lavoro, in modo da ren-dere facile, agevole e soprattutto or-dinata la procedura di censimento; in questa fase ogni gruppo di lavoro dovrà mettere a punto una mappa del territorio con identificazione di appartenenza di Province e Comuni.- Per le scuole, a diversi livelli, si è or-ganizzata una caccia al tesoro: “Cac-cia al tesoro: cerco un affresco, se lo trovo … lo conosco, lo amo, lo difendo e … lo salvo”. Con le scuole primarie di primo grado ci si propone di finalizzare la ricerca a pochi e semplici obiettivi:• Individuare;• Fotografare;• Compilare una scheda di segna-

lazione.In queste fasi si otterrebbe il coinvol-gimento di insegnanti, genitori, non-ni, parroci, alla ricerca di un bene riconosciuto comune sul territorio. Con le scuole secondarie di primo grado si potrebbero aggiungere obiettivi più complessi:• Individuare la funzione dell’im-

magine;• Riconoscere le varie iconografie

(santi, stemmi, personaggi, sim-boli…).

Per le scuole superiori, da coinvol-gere in una fase più avanzata, si può prevedere un lavoro di produzione di:• Schede di approfondimento sulle

segnalazioni ritenute più rilevan-ti;

• Itinerari e percorsi tematici;• Presentazione alla stampa e ai

media del progetto affinché ven-ga dato risalto al Rotary e alle sue iniziative nonché valore e impor-tanza al territorio, con la valoriz-zazione della cultura attraverso le tracce del suo passato storico ed artistico.

• Individuazione di sponsor per ga-rantire una finale pubblicazione o la creazione di uno spazio in rete che ospiti il lavoro fatto;

• Individuazione di sponsor per

aiutare le scuole con materiale didattico per dipingere: colori, matite, gessetti, ecc.;

- Individuazione di partner bancari: Fondazioni;- Individuazione di eventuali bandi nei quali il progetto si possa inse-rire. Chi dovrà lavorare in modo operativo:• Schedatori + laureandi + dotto-

randi, anche attraverso contributi di sostegno;

• Fotografi e appassionati di foto-grafia, o Club di amatori fotografi;

• Ragazzi delle scuole con i loro insegnanti.

Valutando la bontà del progetto e le sue ripercussioni sulla realtà territo-riale, spero vivamente di poter con-tare sull’adesione dei vostri Club.Giovanna Mastrotisi (RC Orta San Giulio)

presidente Commissione Arte e Beni Culturali

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Il RC Portofino, presieduto da Alessandro Antola, ha promosso la tavola rotonda sul tema “Le crociere nel Tigullio”. L’incon-

tro, moderato dal giornalista Angelo Scorza, direttore del settimanale on line Ship2Shore ed esperto delle problematiche marittime, ha offerto lo spunto per promuovere il Tigullio sul mercato internazionale del turismo crocie-ristico. L’iniziativa rotariana ha ottenuto gran-de consensi e successo di partecipazione. La serata si è svolta in InterClub tra il Rotary Portofino Genova Nord Ovest all’Hotel Mira-mare di Santa Margherita.Presentano la serata congiuntamente il Presi-dente del Rotary Club Portofino Alessandro Antola e il Presidente Tiziana Lazzari. I Presi-denti ringraziano i numerosi ospiti della serata e le personalità inviate a intervenire coordina-te dal moderatore Angelo Scorza, responsabile della rivista Ship2Shore, laureato in Economia e Commercio, specializzato dal 1993 nel setto-re crocieristico e corrispondente per l’Italia di 8 testate estere.Per primo riceve la parola l’Ammiraglio Angri-sano, Direttore Marittimo della Liguria e Co-mandante del Porto di Genova che porge un saluto a tutti i presenti e introduce il discorso sulla sicurezza.Segue il Dott. Pietro Martullo, responsabile della Polizia di Frontiera, che illustra la valen-za di valico esterno degli scali crocieristici del Tigullio e di Portofino e le necessarie e con-seguenti procedure di controllo documentale,

sanitario e di analisi dei rischi.Angelo Scorza introduce i rappresentanti delle quattro agenzie marittime che in Italia e nel Tigullio si occupano degli scali delle navi da crociera.Primo tra tutti il Dott. Senesi, Presidente della Cemar, espone i cambiamenti avuti dal 1970 ad oggi nel mondo delle crociere e mette a confronto i dati statistici relativi al numero di passeggeri movimentati nei porti in tutto il Mediterraneo, in Italia e nel Tigullio.La parola passa in un incalzante dibattito al Dott. Guglielmi della Cambiaso & Risso che ricorda l’attività della sua agenzia per pro-muovere lo scalo di Santa Margherita, al dott. Barberis (Medov) che esclude l’ipotesi che le agenzie marittime spingano a effettuare gli scali dove hanno un interesse economico di-retto e al Dott. Sorvino, Amministratore unico della Marina di Santa Margherita, che sottoli-nea l’intenzione di sviluppare il settore crocie-ristico avendo cura di trattenere il passeggero sul territorio.S’inserisce in questo contesto l’intervento del Dott. Linari, direttore generale della Marina di Portofino che propone il “Borgo” come vola-no per creare una sinergia con gli altri scali del Tigullio; Portofino, per le caratteristiche intrinseche del luogo, ha un potenziale di cre-scita della ricettività realizzabile soltanto con l’allargamento della stagione crocieristica.Per il Dott. Grillo della Hugo Trumpy non si può dimenticare da un lato il costo dei porti

del Tigullio troppo elevato e dall’altro il de-classamento della popolazione croceristica che difficilmente crea indotto sul territorio.Il vice sindaco di Camogli Elisabetta Caviglia vede infine delusa la sua proposta di uno scalo nel porticciolo poiché limiti fisici e organizza-tivi lo impediscono, ma sicuramente Camogli è e rimane una delle mete preferite di escur-sione dei passeggeri, con notevoli ricadute economiche sul territorio.Sull’argomento interviene Lara Penco, docen-te della facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Genova e Responsabile scientifi-co dell’Osservatorio Crocieristico Territoriale Italiano (Octi). L’osservatorio, nato dalla col-laborazione della Facoltà con la compagnia di crociera Royal Caribbean Cruise Line e la Ce-mar si propone di stimare il valore delle cro-ciere per i territori toccati, sia come transito, sia come punto di imbarco/sbarco, nell’ambito di un itinerario crocieristico.

InterClub RC Portofino e RC Genova Nord-Ovest per rilanciare il turismo nelle Levante ligure

Crociere nel Tigullio. Si può fare di più

Il progetto sanitario Ugandaun ponte tra Torino e l’Africa

Al Rotary Club Torino Sud è stato presentato il progetto finale del

service rotariano “UGANDA”, intrapreso insieme con il Ro-tary di Torino San Carlo. Il dottor Michael Ochan Kilama è stato il vero e proprio perno del service del RC Torino Sud Ovest in Uganda, e ha fornito il resoconto conto del buon esito della cerimonia svoltasi all’Ospedale Sant’Anna per la consegna dei due macchinari

donati dal Club. L’evento ha avuto ottima visibilità su stam-pa e televisione oltre che un indiscutibile successo pratico: due neonati stanno in questo momento respirando grazie a quei macchinari, ed è questa l’unica cosa che conta davvero!Nella realizzazione dell’impe-gnativo progetto di solidarietà internazionale ci sono stati anche tanti scogli da superare. Infatti le nuove procedure del Rotary International denomi-nate “Future Vision” impedi-scono di applicare all’Uganda le regole del Matching Grant attualmente ancora in uso nel nostro Distretto. Per questo

motivo, giunti quasi in dirittu-ra d’arrivo, a un certo punto è parso addirittura che l’iniziati-va dovesse fallire. Tuttavia una fruttuosa collaborazione con il Rotary Club Torino San Carlo e, soprattutto, l’intervento del Distretto, grazie alla preziosa mediazione di Antonietta Feno-glio, hanno consentito di repe-rire, seppure spalmata su due annualità, la somma di 18.224 euro necessaria per portare a termine l’opera. A tale proposi-to è stato Franco Falco a descri-vere i criteri che ha utilizzato per la redazione del budget e le peripezie attraverso le quali si è giunti al buon esito.

Affascinante la narrazione del dottor Michael Ochan Kilama, ospite della serata, della sua storia personale e della sua collaborazione al progetto Uganda. In perfetto italiano, giustificato dal fatto che sono trent’anni che Ochan Kilama vive nel nostro Paese, ha rac-contato di essere stato da bam-bino il chierichetto del missio-nario italiano don Scalabrini, che lo ha aiutato a studiare a Kampala e, successivamente, in Italia dove attualmente la-vora per la Bayer. Insieme a don Scalabrini, il dottor Ochan Kilama ha fondato il Benedict Medical Center (BMC) di Kam-

pala. Proprio in quell’ospe-dale, con l’aiuto del CISAF di Torino, è riuscito a ottenere le autorizzazioni governative per la preparazione di farmaci galenici. Al progetto hanno la-vorato, oltre al dottor Rossetti, Daniela e Livio Oggero.Il laboratorio di Gulu, in via di realizzazione, potrà opera-re grazie alle autorizzazioni già concesse al laboratorio del BMC, e sarà realizzato in due stanze di un’abitazione di proprietà di Michael Ochan Ki-lama. Inoltre, su di un terreno di sua proprietà, sarà realizzato un ambulatorio ove i farmaci così preparati saranno dispen-

sati ai pazienti più indigenti. La struttura missionaria di don Scalabrini sarà la sostan-ziale garanzia del buon esito dell’impresa. Il dottor Ochan Kilama ha intrattenuto i pre-senti con una narrazione dav-vero coinvolgente sul precario stato della sanità ugandese e sulle modalità di realizzazio-ne del progetto “Uganda” del Club, ottenendo un meritato applauso.

Clemente Grosso

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Rotary20308

Il progetto6 Club 6 Porti

Imbarcati insoliti marinai

Venerdì 24 giugno dal porto di Bordighera si è svolta l’ultima uscita programmata nel calendario del Pro-getto “Rotary: 6 Club – 6 Porti”, iniziato il 6 giu-

gno dal Marina di Varazze. L’ iniziativa è stata ideata dai sei Rotary Club del Gruppo Liguria Ovest – Distretto 2030 (Alassio, Cogoleto-Riviera del Beigua, Imperia, Sanre-mo, Sanremo Hanbury, Savona) e realizzata con la col-laborazione di handarpermare onlus e la disponibilità di Marina di Varazze, Autorità Portuale di Savona, Marina di Alassio S.p.A., Porto di Imperia S.p.A., Gruppo Cozzi Parodi e Comune di Bordighera – Ufficio Porto, che hanno concesso gli ormeggi in transito a titolo gratuito. I sei Rotary Club si sono così uniti idealmente in un itinerario lungocosta, come avveniva per il traffico marittimo di piccolo cabotaggio lungo la Riviera di Ponente, nell’epoca gloriosa della navigazione a vela. Tutto ciò è stato pensato e concepito tenendo fede allo spirito di servizio per il prossimo, che contraddistingue da sempre Rotary International e le proprie diramazioni pre-senti in quasi tutti gli Stati del mondo. L’obiettivo finale del Progetto è stato coinvolgere i Rotary Club del Ponente Ligure per rendere possibile un’esperienza di “vela solidale” a per-sone disabili, sia dal punto di vista psichico che relazionale, di altrettante realtà presenti sul territorio toccato dal percor-so. Essendo un’iniziativa a carattere quasi di primo esperi-mento si è deciso che, in ogni porto toccato dal veliero di handarpermare onlus (Varazze, Savona, Alassio, Imperia, Sanremo Portosole e Bordighera), lo stesso avrebbe dovuto sostare due giorni ed in tali date si sarebbero dovute svolgere altrettante uscite in mare, imbarcando gruppi di persone ap-partenenti ad Associazioni, Coop. Sociali, Istituti ed Enti. Alla luce dell’esperienza vissuta in prima persona dai diretti inte-ressati e dai loro accompagnatori, dai volontari di handar-permare onlus e dai Soci Rotary che si sono resi disponibili, si può ben dire che l’esperimento sia pienamente riuscito. In questa edizione sono state 70 le persone che hanno par-tecipato alle 11 uscite svolte (solo una non è stata effettuata per avverse condizioni meteo) ed appartengono alla Coop. Sociale Il Faggio di Savona, al Servizio di Salute mentale della ASL 1 Imperiese, all’Anffas Onlus di Sanremo ed alla Comunità Terapeutica Red West di Verezzo (Sanremo). Le uscite in barca hanno avuto una durata media di 5/6 ore con partenza in mattinata, rientro nel tardo pomeriggio e pasto al sacco a bordo. La permanenza a bordo è stata improntata alla possibilità di un reale coinvolgimento delle persone nella conduzione e nelle manovre dell’imbarcazione, oltre a go-dersi momenti di puro svago quali poter fare il bagno con la barca all’ancora in una rada riparata, ascoltare il silenzio del mare durante la navigazione a vela o cercare di avvistare even-tuali cetacei quando si è deciso di puntare al largo e tutto ciò cercando di lasciare a terra le fatiche e le preoccupazioni del vivere quotidiano. Anche per tale ragione un ringraziamento particolare va a tutti gli operatori dei porti toccati nell’itine-rario, dai Direttori agli impiegati degli uffici amministrativi e gli ormeggiatori, per la sensibilità e disponibilità dimostrata.

Il Rotary impegnato in Nigeriaper migliorare la salute materna

L’ultimo numero dell’ Internatio-nal Journal of Gynecology and Obstetrics (Vol. 114, N. 1, luglio

2011) riporta un articolo sul progetto Ro-tary “Miglioramento della salute materna - Prevenzione e cura della fistola ostetrica” (2005-2010) e sul sottostante sistema di garanzia di qualità, creato per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Svilup-po del Millennio dell’ONU 4° e 5°. Grazie alla valutazione ed al miglioramento del-la qualità delle strutture e dei processi di dieci ospedali selezionati nelle zone rurali degli stati di Kano e Kaduna, nella Nigeria settentrionale, nell’ambito di un processo continuo di raccolta ed analisi di dati, è stato possibile identificare ed eliminare al-cune cause di mortalità materna e fetale. Il risultato è eccellente: nell’arco di due anni il tasso di mortalità materna in quegli ospe-dali è diminuito di più del 50%. L’articolo può essere scaricato alla pagina: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0020729211001573.

Le parti interessate considerano questo pro-getto un modello per ridurre la mortalità materna e fetale e ne hanno suggerito l’ap-plicazione in altri stati della Nigeria, il che è al momento in fase di preparazione. “Sa-lute materna e infantile” è una nuova area di interesse nel Piano di Visione Futura del Rotary International. Questo progetto pilo-

ta, sostenuto dal Gruppo d’azione rotariano per le popolazioni e lo sviluppo sostenibile (RFPD) mostra che il Rotary ha le capacità e le risorse necessarie per produrre un im-patto sostanziale in questa area di interesse, contribuendo così al raggiungimento dell’o-biettivo internazionale di ridurre in modo sostenibile la mortalità materna e fetale.

Relazione al RC Novara della psicoanalista Giuliana Kantzà

Il ruolo del padre nella società moderna

I l nome del padre: è stato il delicato tema che il Rotary Club Novara ha affrontato con una relatrice di primo piano: Giulia-

na Kantzà, che è una psicoanalista, membro A.M.E. della Scuola Mondiale di Psicoanali-si, docente all’Istituto freudiano a Milano. Giuliana Kantzà ha insegnato Psicoanalisi all’Università statale di Milano. E’ autore di diversi libri, fra cui:• Althusser, storia di un uxoricidio;• Passione dell’amore, passione dell’odio-

una storia di anoressia;• Come uccidono le donne;• Il Nome-del-Padre nella psicoanalisi, che

è in corso di stampa;• Ormai solo le donne ci possono salva-

re, Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein., nonché di molti articoli pubblicati su riviste italiane e straniere.

Ecco un breve cenno delle sue idee, conte-nute nel libro “Il Nome del Padre”.

La psicoanalisi con Freud era nata per difen-dere il Padre, per mantenergli una funzione e un compito che erano presi d’assalto, mi-nacciati dai mutamenti religiosi, sociali, po-litici, economici; baluardo estremo Freud, da pari suo, l’ultimo Talmudista, eleva la sua dottrina clinica e teorica. Jacques Lacan, sulle orme di Freud ne riprende la domanda “Chi è un Padre?” questione centrale per la psicoanalisi in quanto è su questo fronte che si struttura il desiderio inconscio.Lacan pone il Nome-del-Padre come ordina-tore simbolico che apre appunto l’accesso al desiderio: “Desiderio con cui la coscienza non ha niente a che vedere se non nel saper-lo inconoscibile”.Che cosa oggi ha da dire la psicoanalisi? Il nostro tempo è scandito dall’immaginario “Dio è morto, tutto è permesso”, ma si re-gistra sofferenza, disagio angoscia e solitu-dine; la parcellizzazione del Nome-del-Padre

ha avuto come effetto di costruire “un conte-sto in cui l’interdetto ha perso il suovalore bruciante, il discorso degli interdetti è controcorrente nella società avanzata in cui i soggetti sono angosciati dalla permis-sività. Su questo sfondo angoscioso, poiché nessun baluardo si erge a limite domina la “vergine feroce”, il superio che ammorba ogni godimento vanificandolo. Ultima fron-tiera contro l’invadenza del discorso dello scientismo che domina e comanda la nostra vita quotidiana restano, sia pure su differen-ti versanti,la Chiesa e la psicoanalisi; gli unici, preti e analisti che prendono sul serio la sessualità, come ha affermato in uno straordinario in-contro all’università della Santa Croce con il professor Antonio Malo, J.Alain Miller.Le sue parole hanno fatto riflettere i presenti sul loro ruolo paterno e sulle difficoltà di questo ruolo vissuto da padri e da figli.

Parlare di endoscopia digestiva

La Società Italiana di Endoscopia Digestiva ha chiesto al Governa-tore Antonio Strumia l’opportunità di affrontare nei RC del Di-stretto 2030, nel corso di una riunione tra il l 7 e l’11 novembre,

il tema dell’Endoscopia. Ecco la richiesta del professor Luigi Familiari Presidente della Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED) asso-ciazione scientifica che raccoglie tutti gli specialisti che si occupano di endoscopia: «L’endoscopia digestiva è quella tecnica che per mezzo di strumenti interamente flessibili, introdotti per le vie naturali, permette l’esplorazione visiva degli organi digestivi ma anche l’esecuzione di veri e propri interventi operativi (escissione di neoplasie, estrazione dei cal-coli biliari, arresto delle emorragie e così via). L’associazione raccoglie circa 1.800 iscritti distribuiti su tutto il territorio nazionale.SIED organizza, dal 7 all’11 Novembre una campagna di sensibilizzazio-ne circa il ruolo dell’Endoscopia Digestiva nella prevenzione del cancro dell’apparato digerente dal titolo “Un’Endoscopia per la Vita” rivolta ai medici di medicina generale, ma anche alla popolazione in generale.L’idea di far partecipare il Rotary a questa campagna promozionale ci è venuta ben conoscendo lo spirito che anima questa associazione e la forza di penetrazione che la caratterizza. Non chiediamo un contributo economico o un Service. Chiediamo di partecipare ad una vostra serata conviviale, da organizzare nella settimana di Novembre dal 7 al 11, almeno una per provincia.Uno dei nostri associati terrà una conferenza, leggera e rilassante, indi-

rizzata ovviamente ad un pubblico eterogeneo e non di soli medici, in cui si parlerà della storia dell’Endoscopia.Sarebbe molto bello e significativo, di grande impatto, se si riuscissero ad organizzare 100 conviviali nella stessa settimana su tutto il territorio nazionaleSe anche lei si dimostra favorevole a questa idea la prego di avvisare i vari Presidenti dei Clubs del suo Distretto e di comunicarci le loro coordinate in modo tale che il nostro associato incaricato di tenere la conferenza possa prendere accordi con il Presidente del RC».

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Successo della traversata a vela Monaco-Portofino-Rapallo a favore della ricerca medica

La flotta del Rotary ha sfidatoraffiche di vento a 40 nodi

E’ stato un successo della marineria e della so-lidarietà la traversata

velica Monaco-Portofino-Rapallo, regata non competitiva organiz-zata dal Circolo Nautico Rapallo in collaborazione con lo Yacht Club di Monaco. Questo evento promosso da Ami-tié Gênes Monaco e International Yachting Fellowship of Rotarians, avrà cadenza biennale e viene identificato come una “Naviga-zione in Amicizia”. L’IYFR, Inter-national Yachting Fellowship of Rotarians, riunisce i membri del Rotary International e del Rota-ract che, oltre agli ideali rotaria-ni, condividono la passione per il mare, la navigazione (a vela o mo-tore) ed è organizzata in flotte.Tra le altre imbarcazioni parte-cipanti alla prima traversata, il Bavaria 44 dell’Istituto Tecnico Nautico Andrea Doria di Imperia

con un equipaggio di allievi. Il raggruppamento di imbarca-zioni (lunghezze foori tutto) più numeroso è quello compreso tra i 11,5 metri e i 12,5.; otto sono gli equipaggi dell’IYFR e sei quel-li del Circolo Nautico Rapallo. I concorrenti francesi provengono dallo Yacht Club di Monaco e dal-lo Yacht Club di Antibes. Il Coordinatore della Traversata e Vice Presidente A.G.M. Amedeo Solimano dice: “Esprimo grande soddisfazione per il gran numero di iscritti, ma ancora di più desi-dero sottolineare il clima positi-vo che si respira tra tutti quelli che hanno lavorato per la buona riuscita di questo avvenimento sportivo e solidale . L’impegno e l’entusiasmo sono i momenti qualificanti che, già dalla pre-sentazione della traversata del 3 maggio a Portofino, ne hanno caratterizzato l’organizzazione. I riscontri e la risonanza mediatica nazionale ed internazionale ci rafforzano nella determinazione

di continuare su questa “rotta”.La manifestazione si è svolta con partenza dallo specchio acqueo antistante il Principato di Monaco il giorno 27 agosto 2011 con il via alle ore 10 e arrivo a Rapallo e Portofino nella giornata di do-menica 28 agosto. Venerdì 26 agosto sono stati fe-steggiati i partecipanti, allo Yacht Club di Monaco, mentre domeni-ca 28 si è svolto il galà di benefi-cenza e la premiazione presso il Grand Hotel Excelsior di Rapallo. L’evento, quest’anno, ha vi-sto come beneficiaria la F.A.R.I.T.M.O. (Fondazione Ri-cerca Trapianto di Midollo Osso) presieduta da Andrea Bacigalupo, Primario Divisione Ematologia e Trapianto Midollo Osseo dell’O-spedale San Martino di Genova. Lo scopo di quest’ evento è pri-mariamente quello di sostenere, per ogni edizione, una iniziativa benefica, utilizzando l’alto poten-ziale mediatico della manifesta-zione.

Ecco la testimonianza del Presi-dente del Rotary Club Imperia Diego Ponte, che ha partecipato in prima persona all’emozionante traversata:«A luglio ho incontrato a una conviviale del Rotary Club Ge-nova Nord-Ovest il Socio Alberto Bagnasco, già Commodoro della flotta IYFR, che mi ha illustrato il progetto rotariano “Traversata Montecarlo-Rapallo” con service per l’associazione F.A.R.I.T.M.O. L’abbinata mi ha colpito subito. Primariamente perché la ricerca in questi ultimi 30 anni ha per-messo con il trapianto di midollo osseo di salvare molte vite umane e la Medicina applicata a Genova è leader internazionale del setto-re. Premetto che il mio percorso di studi è iniziato all’Istituto Nautico Pancaldi e così al conseguimento del diploma ho navigato sia in oceano che in Mediterraneo con compagnie mercantili genovesi, ma la navigazione a vela è tutt’al-

tra esperienza. Mio padre prima e l’amico Luca Bonjean poi mi hanno trasmesso la passione per la barca a vela ed il desiderio di libertà che solo questo tipo di navigazione può regalare. E così perché farsi scappare un’occasione come la “Traversata benefica”? Nel programma di presidenza di quest’anno ho espresso il desi-derio di mantenere fede al piano di azione a favore delle Nuove Generazioni ed il loro contatto con il mondo del lavoro. Mi sono sentito obbligato, quando si è presentata l’occasione di organiz-zare un’esperienza di navigazione con gli allievi dell’Istituto Nautico Andrea Doria. Ho subito avuto il sostegno del prof. Bonjean che mi ha assecondato con il suo en-tusiasmo di sempre e il benestare del Preside Poggio che ha offerto l’uso della Bavaria 44 di proprietà dell’Istituto. L’esperienza è iniziata venerdì 26

agosto dalla banchina “Medaglie d’oro” di Porto Maurizio, alla presenza del Tenente di Vascello Luca Sammuri, nostro nuovo so-cio, con il Prof. Bonjean ed i suoi allievi: Caraballona S., Laiolo R., Bonaldo A., Di Matteo F. e Farioli M. I cinque ragazzi del IV° e V° anno hanno dimostrato come la passio-ne renda facile l’apprendimento. Nonostante particolari condizioni meteorologiche avverse siamo ri-usciti a raggiungere prima Monte-carlo e poi Portofino allineandoci con skippers di fama, che si sono complimentati con Imperia du-rante il galà benefico tenutosi al Grand Hotel Excelsior di Rapallo. La preziosa bandiera del Rotary Club di Imperia ha garrito sul mar Ligure. Il vento con raffiche di 40 nodi è stato complice ... il logo ha segna-lato la nostra presenza oltre che nel porto di Imperia ed Aregai anche a Montecarlo e a Portofino. Un’esperienza indimenticabile!».

SALDO AL 31.03.2010 e 48.369,22

VERSAMENTI 13.10.10 da P.G. CANEPA e 366,7711.03.11 da D.2030/Es 2010/11 e 5.000,0023.03.11 da RC GOLFO di GENOVA e 2.000,00 + e 7.366,77

NETTI COMPETENZE A CREDITO 30.06.10 2° Trim. 2010 e 33,4830.09.10 3° Trim. 2010 e 33,9031.12.10 4° Trim. 2010 e 20,1631.03.11 1° Trim. 2011 e 37,95 + e 125,49

PRELEVAMENTI 22.04.10 girati al D. 2030/es. 2009/10 “PRO ABRUZZO e 6.865,2609.02.11 versati al RC PADOVA EUGANEA del D. 2060 per la consegna a 2 famiglie colpite dall’alluvione Ott. 2010 e 20.000,0016.05.11 versati al D. 2030/es 2010/11 quale contributo del Fondo pro “alluvionati Ponente Ligure - Ott. 2010 e 4.558,00 -- e 31.423,26

ADDEBITI PER IMPOSTA DI BOLLO SU E/C 30.04.10 bimestre MAR/APR e 12,30 30.06.10 bimestre MAG/GIU e 12,30 31.08.10 bimestre LUG/AGO e 12,30 31.10.10 bimestre SET/OTT e 12,30 31.12.10 bimestre NOV/DIC e 12,30 28.02.11 bimestre GEN/FEB e 12,30 30.04.11 bimestre MAR/APR e 12,30 -- e 86,10

ADDEBITI PER COMMISSIONI BANCARIE 22.04.10 su o/b a fav. D. 2030 e 3,50 09.02.11 su o/b a fav. RC PD EUGANEA e 3,50 16.05.11 su o/b a fav. D. 2030 e 3,50 -- e 10,50 SALDO AL 31.05.2011 e 24.341,62

NOTA I versamenti ed i prelevamenti sopra riportati si riferiscono esclusivamente a quelli riguardanti la disponibilità istituzionale del Fondo. Non comprendono quindi quelli “ransitati” nel conto corrente solo per comodità di “par-cheggio” temporaneo, e girati poi nella totalità (e 35.442,00) al Distretto 2030 - es.2010/11 in data 16.05.2011.

• Istituito nel corso del XXVII Congresso Distrettuale (6 giugno 2004) sulla base di parte del residuo dell’e-sercizio 2002/03.

• Regolamento depositato presso la Segreteria del Ro-tary International.

• Consuntivo annuale inviato alla Segreteria del Rotary International.

PUBBLICAZIONI • Il Rotary in Italia (ristampa), 3 volumi, 2006. • Collana Storica Rotariana, 8 volumi, 2007-2011.

VOLUMI PUBBLICATI NELL’ANNO ROTARIANO 2010/11 • Anna Gianfreda: Il Rotary e la Chiesa Cattolica nelle fonti dell’ar-

chivio Segreto Vaticano. 1925-1938. • Guido Levi - Giorgio Grimaldi: Il Rotary e l’Europa. Il sodalizio italia-

no e il processo d’ntegrazione continentale.

ENTRATE• Contributo distrettuale 2010/2011 e 5.000,00 • Contributi di Club e di Rotariani e 12.505,92 • Interessi e 498,75 Totale e 18.004.67

USCITE • Contributo all’autrice 7° volume e 2.000,00 • Contributo agli autori 8° volume e 2.500,00 • Archivio Segreto Vaticano (diritti) e 3.350,00 • Stampa 7° volume e 2.340,00 • Stampa 8° volume e 3.750,00 • Stampa di opuscoli informativi e 540,00 • Spedizioni e 1.424,00 • Spese bancarie e 164,86 Totale e 16.068,86

Avanzo di gestione 2010/2011 e 1935,81

PATRIMONIO AL 10 GIUGNO 2011 • C/C Banca Passadore & C., sede di Genova e 15.441,01 • BTP 2% DC 12 e 57.167,33 Totale e 72.608,34

FONDO PER GLI STUDI STORICIConsuntivo 2010/11

FONDO DI SOLIDARIETàRendiconto dal 31.03.2010 al 31.05.2011

Il past governatore Giuseppe Viale

Il past governatore Giuseppe Capone

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Rotary203010

EDITORIALE

Gentili lettrici, cari lettori,in questo numero così ricco di notizie e di appuntamen-ti, anche in vista dell’imminente distrettuale monegasca,

ruberò alle pagine del Quadrifoglio soltanto lo spazio necessario per ringraziarvi dell’attenzione solerte che ogni mese dedicate alla nostra pubblicazione distrettuale, e per esortarvi a partecipare e condividere il più possibile con gli altri amici soci rotaractiani l’e-sperienza del Quadrifoglio.Il mensile è ora anche su Facebook, alla pagina “Quadrifoglio 2030”, della quale vi invito a diventare fan, qualora non l’aveste già fatto. Ma i rotaractiani del Distretto 2030 “cinguettano” anche su Twitter: ci potrete trovare cliccando “QF2030”. E, a partire dal-lo scorso numero, potete sfogliare virtualmente il vostro giornale anche sul sito web del Distretto, all’indirizzowww.rotaract2030.it.Se invece volete partecipare in prima persona alla redazione dei prossimi numeri annunciando eventi, date importanti, campagne e serate, o anche solo raccontandoci la vostra esperienza di rota-ractiani, scrivete al solerte vicedirettore, Diego Zunino, all’indiriz-zo e-mail [email protected]. Gli articoli che, per ragioni di spazio o di consegna, non potranno trovare posto nel numero cartaceo, verranno in ogni caso pubblicati sulla pagina di facebo-ok del Quadrifoglio, per essere a disposizione di tutti in tempo reale.Vi aspetto numerosi.

Luca Pautassodirettore del Quadrifoglio

Sbarcati su Facebook

Un nuovo grande eventonella Zona Torinese

S abato 8 Settembre 2011 sarà un’altra di quelle date me-morabili per il mondo Rotaractiano, in particolare per

il capoluogo piemontese: proprio quella sera, alle 20, per la prima volta, tutti i 22 Club della I Capitale d’Italia si riu-niranno insieme, sotto il vessillo della Zona Torinese, per festeggiare l’apertura del nuovo anno sociale 2011/2012. L’Opera Pia Barolo, nel suo encomiabile spirito di servizio, ci ha concesso di organizzare la serata presso una location, a dir poco, esclusiva: Palazzo Barolo, perla del rococò italiano nel cuore della città sabauda. Anche solo considerando la radicazione sul territorio del progetto, i fondi dell’evento non potrebbero non essere rivolti all’ Apin distrettuale, Rac (Rotaract Against Cancer) e dunque alla Fondazione Piemontese di Ricerca contro il Cancro. La presenza di personaggi di spicco della società torinese, tra cui Allegra Agnelli e Giampiero Gabotto, contri-buirà a rendere questa serata davvero preziosa ed imperdibile per i rotaractiani, non solo della Zona ma dell’intero Distretto 2030.

Il Rotaract Club Savonaper la Passeggiata degli Artisti

Un libro atteso da 25 anni per un’opera sui cataloghi di arte contemporanea di tutto il mon-do. Un bel regalo del Rotaract Club Savona per celebrarne i suoi 50 anni. È questo il progetto che il sodalizio savonese ha porta-to avanti nel corso dello scorso anno sociale e che sta proseguen-do nella sua realizzazione sotto la presidenza di Filippo Polvici-no. Lui, Albissolese, non poteva non fare mancare il sostegno a un progetto che ha riscontrato i favori e i patrocini della Camera di Commercio di Savona, dell’U-nione Industriali, della Provincia di Savona fino a Roma, sotto le in-segne del Ministero del Turismo. Si vuole infatti realizzare un libro che spieghi e racconti il significa-to della Passeggiata degli Artisti, opera di arte applicata unica al mondo, la cui realizzazione si è conclusa nel 1963 e che ha visto

la firma dei pannelli da parte di artisti del calibro di Lucio Fon-tana, Aligi Sassu, Mario Rossello, Wilfredo Lam. Un’opera che si estende per tutto il lungomare e che meglio rappresenta la vo-cazione artistica di una cittadina che Marinetti fece in fretta a de-finire “Libera Repubblica delle Arti”. Il volume verrà stampato e distri-buito dapprima localmente e poi in maniera più diffusa sfruttando le opportunità che il network Rotariano e la realizzazione con-testuale del Museo di Arte Con-temporanea all’aperto - collabo-razione tra il Comune di Albissola Marina e l’Università di Studi di Genova - sapranno offrire. Al prezzo verrà caricato un margi-ne che fungerà da service per finanziare progetti a discrezione del Club Savonese, promotore dell’evento.

“L’interesse della Commissione Cultura del Distretto Rotaract 2030 ci lusinga e speriamo che la collaborazione possa essere pro-ficua e ricca di reciproche soddi-sfazioni” commenta il Presidente Polvicino non appena informato “dal canto nostro mettiamo tutto

l’impegno a ratificare questa part-nership all’interno di un evento di portata distrettuale all’inizio del 2012 per terminare in grande stile un progetto di così ampio respiro che ha preso vita in un ormai lontano settembre 2010”.

La Redazione

Care Amiche, Cari Amici, con il forum di apertura del 24 Settembre a Montecarlo daremo ufficialmente il via a questo nuovo Anno Rotaractiano. Ho forte-

mente voluto che questa importante cerimonia potesse celebrarsi nel Principato di Monaco per sottolineare con forza, se ancora

ve ne fosse bisogno, la grande vocazione internazionale del Distretto 2030, quella stessa vocazione che ci ha consentito - quest’anno - di

accogliere il REM nella bellissima Torino. Nel contempo ho desiderato rispettare una tradizione ormai consolidata, invitandovi nella mia

Riviera di Ponente per la prima distrettuale dell’anno. Come molti di voi ormai sapranno (molte volte lo ho ripetuto e molte ancora lo ri-

peterò!) penso sia necessario dedicare un’attenzione particolare alle realtà territoriali, spesso profondamente diverse, che caratterizzano

questo grande Distretto.

Ogni Club è inserito nella peculiare dimensione della propria comunità ed ha il dovere di servirla con passione ma anche - e soprattutto

- di farla conoscere all’interno del Distretto, in Italia e nel mondo. L’appartenere alla grande famiglia del Rotary International ci dà la

possibilità di sviluppare davvero quella comprensione internazionale, che è uno degli obbiettivi fondamentali del Rotaract e che ognuno

di noi dovrebbe coltivare ogni giorno. Da sempre amo definirmi un “uomo del territorio” (per quest’anno potrò dire “un RD del territorio”)

proprio in ragione del rapporto profondo che mi lega alla mia terra. Credo, per questo, che sia mio dovere stimolare ogni Club perché

sappia esprimere al meglio le proprie potenzialità.

Sono convinto che solamente attraverso la combinazione di numerose eccellenze, pur nella loro diversità, possano raggiungersi i risultati

che tutti noi speriamo. Non nascondo le aspettative sinceramente ambiziose che ho riposto nel cammino che ci apprestiamo a compiere

insieme. Un RD ed il suo direttivo possono fare ben poco senza l’aiuto di ognuno di voi. Credo potrete perdonarmi il sentimentalismo: la

sola e unica squadra distrettuale sono tutti i soci del Distretto 2030, nessuno escluso. I passi importanti, le tappe, i successi che riusciremo

a conquistare saranno il risultato dell’impegno e della forza di volontà di ognuno di voi, dei vostri Club.

Penso, amici miei, che tutti noi ci sentiamo sinceramente toccati dal Progetto APIN che, con l’aiuto di Ottavio Patrucco, ho desiderato

proporvi. Il Cancro è forse uno dei mali peggiori contro i quali, oggi, l’uomo si trovi a lottare. Grazie alla serietà dei medici e dei ricercatori

dell’Istituto di Ricerca di Candiolo abbiamo l’opportunità di scrivere il nostro nome sui risultati che potranno essere raggiunti grazie al

contributo del Rotaract, di partecipare in prima persona alla grande battaglia per rendere il cancro, finalmente, curabile. Penso nessuno

di noi possa tirarsi indietro di fronte all’opportunità di fare del

bene trascorrendo momenti piacevoli, in compagnia di un grande

gruppo di amici, nei luoghi più belli di questo nostro Distretto.

E’ proprio questo che rende il Rotaract così speciale, così diverso e,

lasciatemelo dire, così bello. Sono sicuro di poter contare sul vostro

sostegno e sono felice di potervi offrire tutto il mio impegno e tut-

ta la mia passione per trascorrere un’anno all’insegna del Service,

dell’eleganza e del divertimento, nel rispetto della migliore tradi-

zione rotaractiana.Un abbraccio fraterno,

Filippo Bistolfi

RD Distretto Rotaract 2030

Un evento dalla duplice importanza

Venerdì 16 settembre a partire dalle 20 si celebrerà come tradizione la serata di apertura della Zona Nord Est presso l’agriturismo “Il Cavenago”, situato una villa seicentesca

immersa tra le colline novaresi. All’evento prenderanno parte at-tiva i Rotaract Club di Borgomanero-Arona, Novara, Novara Val Ticino, Orta San Giulio, Pallanza-Stresa, Valsesia e Vercelli. Evento questo anno di duplice importanza per la concomitan-za dell’apertura distrettuale Interact Distretto 2030. Una serata all’insegna dell’amicizia e della collaborazione reciproca, che av-vicinerà ancora di più l’Interact al Rotaract all’interno del nostro Distretto. Un delizioso apericena a buffet, aperto a tutta la fami-glia rotariana, forma che favorisce maggiormente la comunicazio-ne e l’interscambio personale tra i partecipanti. Il ricavato della serata sarà devoluto al progetto APIN Rotaract Against Cancer.

Davide LongoniDelegato Zona Nord Est

Il mito della massoneria:tra storia, esoterismo e attività sociale

I l Rotaract Club Settimo Torinese è orgoglioso di poter presentare un evento mai realizzato prima.

Il prossimo 14 ottobre un’atmosfera degna della tematica trattata ospiterà un incontro unico con relatori d’eccellenza: il Enrico Consonni, ex Maestro Venerabile della Loggia Ankus 1003 di Caselle Torinese, racconterà la realtà di cui fa parte e che quest’anno più che mai richiede di essere conosciuta e compresa, vedendosi coinvolta direttamente nelle manifestazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Insieme a lui presenzieranno altri fratelli della sua Loggia e non solo.In qualità di Presidente del mio Club, nonché di grande amica di Consonni, mi auguro che l’apertura al dialogo e al confronto dimostrata dagli illustri ospiti verrà quanto-meno ripagata in quell’occasione da una larga presenza di rotariani e rotaractiani insieme, nell’ottica di un’esperienza memorabile. L’appuntamento è fissato per le 20.30, presso il ristorante “L’Antica Zecca”, in via Della Zecca 9, Caselle Torinese.

Martina Alluminio Presidente Rotaract Club Settimo torinese

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Rappresentante Distrettuale: Filippo Bistolfi Direttore Quadrifoglio: Luca Pautasso

Viva Verdi a Torinotutti gli appuntamenti culturali

Il Calendario di settembre vede pro-tagonista la Commissione Cultura, di cui Maria Francesca Lanzio è la presi-

dentessa. Il Quadrifoglio vuole presen-tarla ai suoi lettori per tributarle il giusto riconoscimento del tanto impegno spe-so, soprattutto durante i mesi estivi, e di quello che ancora dovrà impiegare.“VIVA VeRDI” a torino, un evento che ha fatto il sold out due mesi in avan-ti, ed a pochi giorni di distanza ”Art Attack!” a Finale Ligure. Raccontaci in breve la Commissione Cultura di quest’anno. «Gli obbiettivi, scelti in ac-cordo con le direttive dell’RD, si posso-no riassumere in tre punti: una Commis-sione attiva su tutto –ma proprio tutto- il territorio Distrettuale; che collabori coi Club; e che affianchi ai tradizionali even-ti che sempre riscuotono grande succes-so anche progetti innovativi, estrosi, per dimostrare che cultura e divertimento non sono due concetti inconciliabili». Abbado e il Maggio Fiorentino a 15€ facendo service è un traguardo consi-derevole, oltre la ghiotta opportuni-tà del MiTo. Quanto è stato difficile programmare un evento simile? «La maggiore difficoltà è stata ottenere per un gruppo i posti nel ricercatissimo parterre numerato. Ma anche program-mare un evento per il 13 settembre, su-bito a ridosso della pausa estiva, è stata

una bella sfida. La risposta entusiasta (biglietti esauriti in meno di 20 giorni) ha però ripagato ampiamente il nostro impegno».A beneficio dei nostri nuovi soci, qual è il ruolo della Commissione Cultu-ra all’interno del Distretto Rotaract 2030? Intenderete agire anche colla-borando con i Club? «Naturalmente. Tutto ciò che è “cultura” nel Distretto ci interessa. Ci tengo che i Club senta-no la Commissione come un punto di riferimento per i loro eventi culturali: i Commissari ed io saremo sempre pron-ti e presenti per dar loro una mano sia nell’organizzazione che nella pubbliciz-zazione delle loro iniziative. Ed anche qui siamo già partiti col piede giusto: il corso di teatro del Torino Est; il concor-so fotografico del Torino Sud Ovest. E poi il corso di cucina del Casale Monfer-rato e, perchè no, ci piacerebbe collabo-rare col Club di Savona al loro impor-tante progetto per la “passeggiata degli artisti” di Albissola».Qual è la procedura per un Club per collaborare con la Commissione Cul-tura? «Semplicissima: basta contattarmi via mail ([email protected]) o sul pro-filo facebook della Commissione». Quale contributo potete dare alle at-tività culturali di un Club del Distret-to? «Sicuramente ampliarne il raggio di

azione. Molti bei progetti di Club spesso rimangono nell’ombra e non vengono valorizzati come meritano. Come dicevo prima, il nostro contributo sarà attivo: sia nell’organizzazione, se servirà, sia nella diffusione. L’invito ai Club a colla-borare sarà una costante dell’anno che non mi stancherò di rinnovare».

Intervista a cura di Diego ZuninoVicedirettore del Quadrifoglio

Il QuadrIfoglIo non è solo un bollettIno uffIcIale del

dIstretto 2030, ma la voce dI ognI Zona, dI ognI sIngolo

club e, dove possIbIle, dI ognI socIa e socIo. per Questo Il vostro

contrIbuto In prIma persona alla redaZIone della testata sarà sempre

Il benvenuto. se volete contrIbuIre alla realIZZaZIone deI prossImI

numerI, anche solo segnalando un’InIZIatIva o un evento, potrete:

• informare e inviare il materiale al proprio Segretaria di Zona,

membro della redaZIone del QuadrIfoglIo.

• inviare un comunicato alla mail [email protected] (In fase dI attIvaZIone)

In entrambI I casI Il contrIbuto verrà prIma carIcato sul blog

http://quadrifoglio.wordpress.com, sulla pagIna facebook Il

Quadrifoglio 2030 (che “cInguetta” anche su twItter) e nello

spaZIo dedIcato sul sIto www.rotaract2030.com.

cosa aspettate? dIte la vostra.

L’Isfr Rotarian Ski Championship2012 a Sestriere

Il 2012 sarà un anno frizzante per il Rotaract. Tra i tanti eventi che costelleranno quest’anno, dal 25 Febbraio al 3 Marzo 2012, per la prima volta, i campionati di sci Rotary avranno luogo nel Distretto 2030, sulle piste di Sestriere. Un’occasione

da non perdere: i rotariani, le signore dell’Inner Wheel e i giovani del Rotaract si ritroveranno sul comprensorio della Via Lattea per partecipare alle gare ufficiali di slalom gigante, sci di fondo, sci in salita e snowboard o semplicemente di godersi in estrema tranquillità le meravigliose piste olimpiche. Sono inoltre previste visite guidate in Torino, nonché rilassanti occasioni per godersi al meglio, a tariffe scontate, i centri benessere della zona.Un’occasione per potersi divertire, incontrando persone nuove provenienti da di-verse parti del mondo, incrementando i rapporti interpersonali intesi come oppor-tunità di servizio, col solito spirito pro-service che quest’anno aiuterà Paideia per l’acquisto di attrezzatura da sci alpino, permettendo a un numero sempre maggiore di persone con disabilità di accedere a questo sport. L’evento vedrà il proprio cul-mine con la serata di gala che si terrà venerdì 2 marzo.I giovani del Rotaract beneficeranno di costi calmierati. Per usufruire delle tariffe agevolate delle strutture alberghiere occorre prenotare entro e non oltre il 30 novembre 2011. Per farlo basterà visitare il sito www.vialattea.it cliccando su Isfr Rotarian Ski Championship 2012.

Diego GerbinoComitato organizzatore Sestriere 2012.

Il Rotaract è un’associazione di giovani fra i 18 e i 30 anni d’età dediti al volontariato. Ogni Club Rotaract si appoggia a un’università o alla comunità ed è sponsorizzato dal Rotary Club locale; ciò ne fa un vero “partner per il volontariato” e un membro fondamentale della famiglia del Rotary. Il Rotaract è uno dei programmi di volontariato del RI più importanti e in costante crescita e, con gli oltre 8.400 Club Rotaract in

170 Paesi e aree geografiche, esso è diventato un fenomeno a livello mondiale. Tutte le attività Rotaract iniziano a livello locale: i soci cercano di rispondere alle necessità fisiche e sociali delle proprie comunità e, al tempo stesso, di promuovere la pace e la comprensione internazio-nale attraverso iniziative di amicizia e volontariato.

Il Segretario Distrettu ale Federico Bertai-na è Socio del Rotaract Club Sanremo dal 2009, di cui è stato Segretario nell’A.S. 2009-2010 e Prefetto nell’A.S. 2010-2011.E’ Segretario Distrettuale del Rotaract Di-stretto 2030 nell’A.S.2011-2012.

Il Tesoriere Distrettuale Marco Pansini è Tesoriere Distrettuale del Rotaract Distretto 2030 nell’A.S.2011-2012.

Il Rappresentante Distrettuale Filippo Maria Bistolfi è Socio del Rotaract Club Sanremo dal 2002, di cui è stato presidente negli AA.SS. 2005-2006 e 2006-2007.Ha ricoperto la carica di Dele-

gato di Zona nella Riviera di Ponente per quattro anni consecutivi e di Presidente nella Commissione Nuovi Club e ricambio generazionale.Il 1° maggio 2010 i Presidenti della Zona Ri-viera di Ponente gli hanno conferito l’Ono-reficienza Paul Harris.E’ Rappresentante Distrettuale del Rotaract Distretto 2030 nell’A.S.2011-2012

Page 12: Rotary 2030 Settembre 2011

Fare del bene nella Repubblica

Dominicana

Ogni giorno, circa 5.000 bambini di età inferiore ai cinque anni muoiono a causa dell’acqua contaminata e servizi igienici carenti.

Adesso le famiglie della Repubblica Dominicana hanno accesso all’acqua potabile nelle loro abitazioni grazie ad un progetto portato avanti da club di Canada, Repubblica Dominicana e USA.

Grazie anche ai tuoi contributi al Fondo programmi, sono stati installati oltre 2.300 filtri d’acqua nella Repubblica Dominicana al costo di soli 64 dollari cadauno. Acqua e strutture igienico-sanitarie fanno parte delle aree d’intervento della Fondazione Rotary.

Fai la tua donazione annuale oggi stesso.

www.rotary.org/it/contribute