Rossi: la mia verità su Telecom - la...

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ALVOHXEBbahaajA 9 770390 107009 70406 CVDEDSDEDK SE IL POLIZIOTTO È L’UNICO RIMEDIO Scontriall’Olimpico,ilgovernoBlairaccusa Londra chiede “spiegazioni” dopo le cariche contro i tifosi inglesi durante Roma-Manchester. Serra: la polizia ha agito correttamente. E l’Uefa apre un’inchiesta Gli scontri tra poliziotti e tifosi inglesi mercoledì sera all’Olimpico ROMA — Le cariche della poli- zia mercoledì allo stadio Olim- pico contro i tifosi del Manche- ster United, hanno spinto la Gran Bretagna a chiedere «spie- gazioni su quello che è accadu- to, e sul modo in cui ha reagito la polizia». «Sono interessato a ve- dere i rapporti che verranno, non solo quello della polizia ita- liana – ha puntualizzato Vernon Coaker, sottosegretario all’In- terno – ma anche quello dei no- stri ufficiali di polizia che erano là, della nostra ambasciata e an- che quello del Manchester». Re- plica il prefetto Serra: la polizia ha agito correttamente. L’Uefa intanto ha deciso di aprire un’inchiesta sull’accaduto. CUSTODERO, LUGLI, MATTONE e SISTI ALLE PAGINE 8 e 9 MICHELE SERRA L E ASPRE (e ahimé non sorprendenti) im- magini degli scontri dell’Olimpico stanno facendo il giro d’Europa, e vanno a incre- mentare la sterminata casistica degli incidenti da stadio. Il carico polemico è parecchio appe- santito dalla suscettibilità patriottarda, che trionfa sui tabloid inglesi con roventi accuse alla polizia italiana, e disinvolte omissioni sul tasso alcolico esorbitante dei supporters del Manche- ster. Un quasi incidente diplomatico, sul quale si potrebbe anche fare del colore se la questione del tifo non fosse, come è, uno dei massimi pro- blemi di ordine pubblico in parecchi continenti. SEGUE A PAGINA 23 Second Life perché dilaga il mondo parallelo C HIARA ha sette anni e mezzo, e passerebbe ore col suo cucciolo labrador nintendog, di nome Luna. Lo tiene in modalità baubau, si alza all’alba perché, dice, deve por- tarlo fuori. Il fatto è che Chiara è una bambina fortunata, ha una casa di campagna con cavalli, galline, oche e sei cani in carne e ossa, e per giunta due sono la- brador. L’adorato cucciolo nin- tendog non ha ridotto la passio- ne di Chiara per gli animali veri. Per molti bambini i videogiochi non fanno da supplenti alla vita vera: ne fanno parte, e magari, così finti e colorati, sono più bel- li. E per i grandi? Ci sono cinque milioni di persone (anch’io) re- sidenti nell’altro mondo di Se- cond Life, fra i 30 e i 50 mila alla volta in linea: e non è che l’inizio. Sono “stanche della loro vita”, secondo il brusco adescamento dei promotori, o annoiate, o che cosa? Cominciamo dal nome: si chiama Seconda, ma si tratta in verità di una doppia vita. Secon- de vite ne abbiamo un po’ tutti, e anzi, mentre di guance da por- gere agli schiaffeggiatori ce ne sono due e basta, di vite succes- sive ne possiamo avere quasi quante un gatto. Ma qui si tratta di due vite allo stesso tempo, della doppiezza. L’io, e il suo avatar. Avatar è termine esotico per Alias (conosco ragazze zin- gare con tredici Alias nei verbali di polizia) ma avatar sta per la fi- gura, non solo per lo pseudoni- mo. (Il picco delle registrazioni venne quando le facce degli ava- tar diventarono espressive, e impararono a sorridere). Già la prima scelta, del nome nuovo, vi mette alla prova: nominarsi è appunto rinascere. Il cognome dovete sceglierlo dentro una li- sta prestabilita, ma ce ne sono di invidiabili. SEGUE A PAGINA 43 BITTANTI e GAMBERO ALLE PAGINE 44 e 45 DIARIO ADRIANO SOFRI Intervista al presidente: “Un mercato da Chicago negli anni ’20: non mi presento all’assemblea del 16”. Passera, appello alle banche Rossi:lamiaveritàsuTelecom “Io volevo fare pulizia, ma Tronchetti mi ha eliminato” Palazzo Chigi studia il piano per blindare la rete telefonica CLAUDIO TITO ROMA S TUDIARE il modello inglese. Verificare la compatibilità con la situazione italiana delle scelte compiute due anni fa da British Tele- com. Ossia, sottoporre la rete ad una disciplina nor- mativa che garantisca di più gli utenti. Soprattutto che la sottragga ai rischi di perdere la caratteristica di rete infrastrutturale nazionale di pubblico servi- zio. Romano Prodi sta trattando con tutte le caute- le del caso l’offerta avanzata da AT&T e America Movil per acquisire il controllo di Telecom Italia. SEGUE A PAGINA 4 FEDERICO RAMPINI «A DESSO posso dirlo: mi sento sollevato, mi sono tolto un peso. Da metà settembre fi- no a martedì scorso ho passato sei mesi d’inferno. Alla mia età è giunta l’ora di rinunciare alle il- lusioni: il sogno di salvare la Telecom, come quello di ri- sanare il calcio italiano. Erano le illusioni di un vecchio signore che ancora pensa di fare il riformista. E’ tempo che mi passino dalla testa». Il giorno dopo l’ultimo scon- tro con Marco Tronchetti Provera, Guido Rossi pro- nuncia giudizi severi e lapidari ma con il tono sereno, di chi davvero è convinto di aver chiuso una pagina. SEGUE A PAGINA 3 RETROSCENA LA POLEMICA Ha debuttato su Raidue il reality trash per aspiranti nuore E l’Italia precipitò nel Paese delle suocere NATALIA ASPESI I L PAESE delle suocere televisi- ve pare uscito dalle vignette del “Travaso” o del “Bertoldo” del- l’epoca fascista. Magari le cinque signore di questo antico nuovo reality show sono cinquantenni (e oltre) tuttora piacenti, hanno la giacchina laminata e sono passate dal parrucchiere, ma fanno pensa- re, con un certo sconforto, a quelle disegnate su quei fogli umoristici, muscolose, pelose e provviste di mattarello, terrore delle nuore ma anche dei generi d’epoca. SEGUE A PAGINA 51 LA STORIA Paga da 50 a 3000 dollari per chi va bene a scuola o sul lavoro Il sindaco di New York premia i poveri più buoni dal nostro inviato VITTORIO ZUCCONI WASHINGTON D A UN “mogul” della te- levisione via cavo tra- sformato in sindaco, nasce a New York un’iniziativa nuova contro la povertà, la pa- ghetta comunale per i buoni cittadini, una “pay per virtù”. Ai giusti, ma poveri, non sa- ranno necessariamente aper- te le porte del paradiso e della felicità, ma il borsellino della città, sì. SEGUE A PAGINA 19 Il ministro: “Interverrò” Lettera sul Web del br Davanzo L’ira di Mastella “Fatto ignobile” ORIANA LISO A PAGINA 30 Il museo: “Il reperto resta qui” L’Umbria sfida il Metropolitan “Restituiteci il carro etrusco” CALABRESI ALLE PAGINE 20 e 21 CROSETTI e PONTE ALLE PAGINE 10 e 11 Tragedia a Torino, lo studente 16enne veniva irriso dai compagni. Scoppia la polemica “Sei gay”, e il ragazzo si uccide La madre: è colpa della scuola SERVIZI ALLE PAGINE 12 e 13 Prodi e Fassino, vertice sul Pd Riforme Unione divisa su Amato IL CASO Come difendere i nuovi adolescenti GIOVANNI BOLLEA P URTROPPO le parole sono pietre che in certi casi diventano affilate e possono provocare con- seguenze gravissime. Nel caso del ragazzo torinese che si è suicidato la parola omosessuale è diventata infamante forse anche a causa della polemica fron- tale tra Stato e Chiesa sui Di- co. SEGUE A PAGINA 23 L’ANALISI SEDE: 00147 ROMA, Via Cristoforo Colombo, 90 tel. 06/49821, fax 06/49822923. Sped. abb. post., art. 1, legge 46/04 del 27 febbraio 2004 - Roma. Concessionaria di pubblicità: A. MANZONI & C. Milano - Via Nervesa, 21 - tel. 02/574941. PREZZI DI VENDITA ALL’ESTERO: Portogallo, Spagna 1,20 (Azzorre, Madeira, Canarie 1,40); Grecia 1,60; Austria, Belgio, Francia (se con D o Il Venerdì 2,00), Germania, Lussemburgo, Monaco P., Olanda 1,85; Finlandia, Irlanda 2,00; Albania Lek 280; Canada $1; Costa Rica Col 1.000; Croazia Kn 13; Danimarca Kr.15; Egitto EP 15,50; Malta Cents 53; Marocco MDH 24; Norvegia Kr. 16; Polonia Pln 8,40; Regno Unito Lst. 1,30; Repubblica Ceca Kc 56; Slovacchia Skk 71; Slovenia Sit. 280 (1,17); Svezia Kr. 15; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,5 (con il Venerdì Fr. 2,80); Tunisia TD 2; Ungheria Ft. 350; U.S.A $ 1. Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro www.repubblica.it SS-1F venerdì 6 aprile 2007 NZ Anno 32 1,30 in Italia - Numero 82 Repubblica Nazionale

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ALVOHXEBbahaajA9 770390 107009

70406

CVDEDSDEDK

SE IL POLIZIOTTOÈ L’UNICO RIMEDIO

Scontri all’Olimpico, il governo Blair accusaLondra chiede “spiegazioni” dopo le cariche contro i tifosi inglesi durante Roma-Manchester. Serra: la polizia ha agito correttamente. E l’Uefa apre un’inchiesta

Gli scontri tra poliziotti e tifosi inglesi mercoledì sera all’Olimpico

ROMA — Le cariche della poli-zia mercoledì allo stadio Olim-pico contro i tifosi del Manche-ster United, hanno spinto laGran Bretagna a chiedere «spie-gazioni su quello che è accadu-to, e sul modo in cui ha reagito lapolizia». «Sono interessato a ve-dere i rapporti che verranno,non solo quello della polizia ita-liana – ha puntualizzato VernonCoaker, sottosegretario all’In-terno – ma anche quello dei no-stri ufficiali di polizia che eranolà, della nostra ambasciata e an-che quello del Manchester». Re-plica il prefetto Serra: la poliziaha agito correttamente. L’Uefaintanto ha deciso di aprireun’inchiesta sull’accaduto.

CUSTODERO, LUGLI,MATTONE e SISTI

ALLE PAGINE 8 e 9

MICHELE SERRA

LE ASPRE (e ahimé non sorprendenti) im-magini degli scontri dell’Olimpico stannofacendo il giro d’Europa, e vanno a incre-

mentare la sterminata casistica degli incidentida stadio. Il carico polemico è parecchio appe-santito dalla suscettibilità patriottarda, chetrionfa sui tabloid inglesi con roventi accuse allapolizia italiana, e disinvolte omissioni sul tassoalcolico esorbitante dei supporters del Manche-ster. Un quasi incidente diplomatico, sul quale sipotrebbe anche fare del colore se la questionedel tifo non fosse, come è, uno dei massimi pro-blemi di ordine pubblico in parecchi continenti.

SEGUE A PAGINA 23

Second Lifeperché dilaga

il mondoparallelo

CHIARA ha sette anni emezzo, e passerebbe orecol suo cucciolo labrador

nintendog, di nome Luna. Lotiene in modalità baubau, si alzaall’alba perché, dice, deve por-tarlo fuori. Il fatto è che Chiara èuna bambina fortunata, ha unacasa di campagna con cavalli,galline, oche e sei cani in carne eossa, e per giunta due sono la-brador. L’adorato cucciolo nin-tendog non ha ridotto la passio-ne di Chiara per gli animali veri.Per molti bambini i videogiochinon fanno da supplenti alla vitavera: ne fanno parte, e magari,così finti e colorati, sono più bel-li. E per i grandi? Ci sono cinquemilioni di persone (anch’io) re-sidenti nell’altro mondo di Se-cond Life, fra i 30 e i 50 mila allavolta in linea: e non è che l’inizio.Sono “stanche della loro vita”,secondo il brusco adescamentodei promotori, o annoiate, o checosa?

Cominciamo dal nome: sichiama Seconda, ma si tratta inverità di una doppia vita. Secon-de vite ne abbiamo un po’ tutti, eanzi, mentre di guance da por-gere agli schiaffeggiatori ce nesono due e basta, di vite succes-sive ne possiamo avere quasiquante un gatto. Ma qui si trattadi due vite allo stesso tempo,della doppiezza. L’io, e il suoavatar. Avatar è termine esoticoper Alias (conosco ragazze zin-gare con tredici Alias nei verbalidi polizia) ma avatar sta per la fi-gura, non solo per lo pseudoni-mo. (Il picco delle registrazionivenne quando le facce degli ava-tar diventarono espressive, eimpararono a sorridere). Già laprima scelta, del nome nuovo, vimette alla prova: nominarsi èappunto rinascere. Il cognomedovete sceglierlo dentro una li-sta prestabilita, ma ce ne sono diinvidiabili.

SEGUE A PAGINA 43 BITTANTI e GAMBERO

ALLE PAGINE 44 e 45

DIARIO

ADRIANO SOFRI

Intervista al presidente: “Un mercato da Chicago negli anni ’20: non mi presento all’assemblea del 16”. Passera, appello alle banche

Rossi: la mia verità su Telecom“Io volevo fare pulizia, ma Tronchetti mi ha eliminato”

Palazzo Chigi studia il pianoper blindare la rete telefonica

CLAUDIO TITO

ROMA

STUDIARE il modello inglese. Verificare lacompatibilità con la situazione italiana dellescelte compiute due anni fa da British Tele-

com. Ossia, sottoporre la rete ad una disciplina nor-mativa che garantisca di più gli utenti. Soprattuttoche la sottragga ai rischi di perdere la caratteristicadi rete infrastrutturale nazionale di pubblico servi-zio. Romano Prodi sta trattando con tutte le caute-le del caso l’offerta avanzata da AT&T e AmericaMovil per acquisire il controllo di Telecom Italia.

SEGUE A PAGINA 4

FEDERICO RAMPINI

«ADESSO posso dirlo: mi sento sollevato, misono tolto un peso. Da metà settembre fi-no a martedì scorso ho passato sei mesi

d’inferno. Alla mia età è giunta l’ora di rinunciare alle il-lusioni: il sogno di salvare la Telecom, come quello di ri-sanare il calcio italiano. Erano le illusioni di un vecchiosignore che ancora pensa di fare il riformista. E’ tempoche mi passino dalla testa». Il giorno dopo l’ultimo scon-tro con Marco Tronchetti Provera, Guido Rossi pro-nuncia giudizi severi e lapidari ma con il tono sereno, dichi davvero è convinto di aver chiuso una pagina.

SEGUE A PAGINA 3

RETROSCENA

LA POLEMICA

Ha debuttato su Raidue il reality trash per aspiranti nuore

E l’Italia precipitònel Paese delle suocere

NATALIA ASPESI

IL PAESE delle suocere televisi-ve pare uscito dalle vignette del“Travaso” o del “Bertoldo” del-

l’epoca fascista. Magari le cinquesignore di questo antico nuovoreality show sono cinquantenni (eoltre) tuttora piacenti, hanno lagiacchina laminata e sono passatedal parrucchiere, ma fanno pensa-re, con un certo sconforto, a quelledisegnate su quei fogli umoristici,muscolose, pelose e provviste dimattarello, terrore delle nuore maanche dei generi d’epoca.

SEGUE A PAGINA 51

LA STORIA

Paga da 50 a 3000 dollari per chi va bene a scuola o sul lavoro

Il sindaco di New Yorkpremia i poveri più buoni

dal nostro inviato

VITTORIO ZUCCONI

WASHINGTON

DA UN “mogul” della te-levisione via cavo tra-sformato in sindaco,

nasce a New York un’iniziativanuova contro la povertà, la pa-ghetta comunale per i buonicittadini, una “pay per virtù”.Ai giusti, ma poveri, non sa-ranno necessariamente aper-te le porte del paradiso e dellafelicità, ma il borsellino dellacittà, sì.

SEGUE A PAGINA 19

Il ministro: “Interverrò”

Lettera sul Webdel br DavanzoL’ira di Mastella“Fatto ignobile”

ORIANA LISOA PAGINA 30

Il museo: “Il reperto resta qui”

L’Umbria sfidail Metropolitan“Restituiteci

il carro etrusco”CALABRESI ALLE PAGINE 20 e 21

CROSETTI e PONTE ALLE PAGINE 10 e 11

Tragedia a Torino, lo studente 16enne veniva irriso dai compagni. Scoppia la polemica

“Sei gay”, e il ragazzo si uccideLa madre: è colpa della scuola

SERVIZI ALLE PAGINE 12 e 13

Prodi e Fassino, vertice sul Pd

RiformeUnione divisa

su Amato

IL CASO

Come difenderei nuovi adolescenti

GIOVANNI BOLLEA

PURTROPPO le parolesono pietre che in certicasi diventano affilate

e possono provocare con-seguenze gravissime. Nelcaso del ragazzo torineseche si è suicidato la parolaomosessuale è diventatainfamante forse anche acausa della polemica fron-tale tra Stato e Chiesa sui Di-co.

SEGUE A PAGINA 23

L’ANALISI

SEDE: 00147 ROMA, Via Cristoforo Colombo, 90 tel. 06/49821, fax 06/49822923. Sped. abb. post., art. 1, legge 46/04 del 27 febbraio 2004 - Roma.Concessionaria di pubblicità: A. MANZONI & C. Milano - Via Nervesa, 21 - tel. 02/574941.

PREZZI DI VENDITA ALL’ESTERO: Portogallo, Spagna € 1,20(Azzorre, Madeira, Canarie € 1,40); Grecia € 1,60; Austria, Belgio,Francia (se con D o Il Venerdì € 2,00), Germania, Lussemburgo,Monaco P., Olanda € 1,85; Finlandia, Irlanda € 2,00; Albania Lek 280; Canada $1; Costa Rica Col 1.000; Croazia Kn 13;

Danimarca Kr.15; Egitto EP 15,50; Malta Cents 53; Marocco MDH 24; Norvegia Kr. 16; Polonia Pln 8,40; Regno Unito Lst. 1,30;Repubblica Ceca Kc 56; Slovacchia Skk 71; Slovenia Sit. 280(€ 1,17); Svezia Kr. 15; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,5(con il Venerdì Fr. 2,80); Tunisia TD 2; Ungheria Ft. 350; U.S.A $ 1.

Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro

www.repubblica.it SS-1F

venerdì 6 aprile 2007

NZ

Anno 32 € 1,30 in Italia- Numero 82

Repubblica Nazionale

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LA REPUBBLICA 43VENERDI 6 APRILE 2007

(segue dalla prima )

Poi dovete deciderela data di nascita (nerisultano pochi vec-

chi, nessun bambino),poi, più scabroso, se es-sere maschio o femmina,e finalmente l’aspetto.Potrete rifarvelo da capoa fondo strada facendo,ma all’inizio sceglieretefra una manciata. Se sce-gliete il modello Ragazzodella Porta Accanto,vorrà dire che siete un po’pusillanimi, o almenoprudenti, e la vostra dop-pia vita tenderà ad asso-migliare alla prima. Secambiate sesso ed età ecolore della pelle, vuoldire l’evasione, e più lon-tano possibile: ma evadechi è, se non in galera, unpo’ alle strette. (Io, per in-tenderci, per ora sono ilRagazzo della Porta Ac-canto).

Oltre a insinuare chesiate stanchi della (vo-stra) vita, la lusinga Lin-den vi promette di esserebiondi e alti eccetera. Ineffetti, l’avanguardia SL,ancora composta per lopiù da esperti di compu-tergrafica, buoni praticanti di-gitali e spiriti strampalati, è pro-babilmente incline al confor-mismo, trasgressioni compre-se, ma le cose potranno cam-biare. Diventeranno forse piùnumerosi quelli che, essendomagari alti e biondi, e ricchi, sa-ranno tentati di farsi una dop-pia vita da calvi e bassi e spe-cialmente poveri, per un richia-mo evangelico — come il pro-fessore di Centochiodi — o perscaramanzia, e per vedere l’ef-fetto che fa, essere poveri, o ne-ri, o grassi, o gatti di grondaia,senza dover pagare pegno. Io,che non vado mai in discoteca,voglio rifarmi una vita, e nonandarci mai in discoteca. Peradesso nella Seconda Vita si vaper accumulare Linden-roba eLinden-dollari, per farsi vede-re, per guardare, e per incontra-re gli altri nella propria vestepreferita. Si trasferiscono làdentro, detronizzati, gli idealiche avevano infiammato e in-cenerito la ricerca del NuovoMondo reale. Un paradiso ter-restre creato via via dagli utentisecondo le regole del mercato,ammesso che Adamo ed Evapotessero chiamarsi utenti.L’Altro Mondo possibile, l’Uo-mo Nuovo — ognuno creatoredi sé — perfino un pianeta rina-to, e non è escluso che la defo-

le che impiegate e inqui-lini e studenti non veda-no l’ora di farsi una dop-pia vita da terroristi. Co-me con Internet, biso-gnerà trovare un mododi arginarne l’abuso (ieril’Fbi vera è già arrivata areprimere il gioco d’az-zardo virtuale). Ma, senon più allarmante, ècerto più perturbantel’eventualità che terrori-sti simulati e sofisticativedano come robacciasuperata le torri vere ab-battute, e si dedichino ainventare una distruzio-ne virtuale della vita vir-tuale, una Seconda Di-struzione, perché l’e-mulazione del Creatorevuole prenderlo per lacoda, non dal Genesi, madall’Apocalisse. Ancorale isole SL hanno una do-se di anarchia e licenza,ma basta aspettare, e visi vedrà sorgere il più for-te, e il suo diritto, e lo Sta-to (le guerre ci sono già,per divertimento, comenel mondo reale) e ma-gari il Tribunale Interna-zionale. Intanto, la SL hai suoi giornali e i suoi ca-

nali tv, che raccontano i fatti av-venuti in SL, e la Reuter ci ha giàaperto un ufficio, e l’Ibm ci con-voca gli avatar del suo Board, ein tanti ci fanno gli affari. (E co-me si morirà nella SL? Ci sarà in-fatti la Morte Secunda: c’era giànel Cantico delle creature).

Avere una doppia vita è un bi-sogno essenziale degli umani,come sanno meglio gli amanticlandestini e gli immigrati clan-destini, il principe e il povero,Bruneri e Canella, gli agenti se-greti e i travestiti e gli imposto-ri, e tutti coloro che finisconoper non ricordarsi più qual erala loro vera vita. Il comunismo,quando era ancora pronuncia-bile, voleva dire questa, altroche doppia, ma multipla, uni-versale vita: «Quando il lavoro èdiviso, ciascuno ha una sferaimposta e cui non può sfuggire:è cacciatore, pescatore, o pa-store, o critico; mentre la so-cietà comunista mi rende pos-sibile di fare oggi questa cosa,domani quell’altra, la mattinaandare a caccia, il pomeriggiopescare, la sera allevare il be-stiame, dopo pranzo criticare,cosí come mi vien voglia; senzadiventare né cacciatore, né pe-scatore, né pastore, né critico».Marx-Engels, L’ideologia tede-sca. Alias, per chi sa acconten-tarsi: Second Life.

restazione della Prima Vita siacompensata dalla forestazionedelle Isole Second Life, sicchéquando di qua non avremo piùossigeno da respirare di làsprofonderemo a volo d’uccel-lo (perché l’accessorio più ri-cercato ed elegante di SL, più

delle scarpe e dei vestiti di bit,sono le ali) nella più lussureg-giante delle foreste virtuali. Siadetto non per moralismo —benché lo sdegno per la fine delmondo reale, cioè del mondo,sia la cosa più morale di tutte —ma per ricordare che il confine

della pornografia e della violen-za sono ingenti, com’è natura-le, ma una domanda interes-sante riguarda il terrorismo. Seogni terrorista, infatti, si fa unadoppia vita — di studente mo-dello, inquilino regolare, im-piegata tranquilla — è probabi-

Un pianetavirtuale

dove tuttipossono

accedereBasta

navigarein Internet

È unfenomenoall’inizio, ma anchel’ultimafrontieradi unatecnologia

LA SECONDA VITA DI SEI MILIONI DI PERSONE

SECOND LIFEADRIANO SOFRI

DIARIODI

Perché vogliamo un mondo parallelo

DISPORRE di identitàsupplementari e giocarlevertiginosamente, di-

ventare un altro e assistere a sé stesso, non è lo sfogo virtuale,modernizzato da Internet, del disagio pirandelliano - unonessuno e centomila - o della disperazione kafkiana con le suemetamorfosi. Né la doppia vita è, come in passato, l’espe-diente della coscienza, il trucco della morale che ti permettedi sdoppiarti, di baciare Totò Riina e dirigere lo Stato, di la-sciare che un quadro invecchi al tuo posto, di liberare il tuoMister Hyde, di diventare a ore fisse una bella di giorno, di fa-re la guerra pacifista, di stare con il comunismo e con la pro-prietà privata, di frequentare i transessuali di notte e disprez-zarli di giorno, di presentarti con le carte false pur conoscen-do spietatamente le vere. Nella babele delle razze e delle cul-ture, la doppia vita è il meticciato, è scoprirsi bianco e nero,musulmano e cattolico, locale e globale, maschio e femmina.La doppia vita è la condanna dell’uomo moderno, il suolabirinto. Non più una via d’uscita, ma al contrario l’im-possibilità di ritrovare la strada di casa e tornare a te stes-so. La seconda vita è il futuro dell’umanità.

SECOND LIFE

FRANCESCO MERLO

fra la realtà e la simulazione siassottiglia sempre più, e peròdiventa quanto più sottile tantopiù fatale, come nella stretta so-miglianza fra i film di Hol-lywood e l’11 settembre, salvi idanni collaterali.

In Second Life gli arcipelaghi

Repubblica Nazionale

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44 LA REPUBBLICA VENERDÌ 6 APRILE 2007D I A R I O

I LIBRI

LE TAPPE

MARIO

GEROSA

Second Life,Meltemi 2007

ANDREA

GRANELLI

Il sé digitale,Guerini eAssociati2006

ROBERTO

DIODATO

Estetica delvirtuale, BrunoMondadori2005

TOMAS

MALDONADO

Reale evirtuale,Feltrinelli 2005

SHERRY

TURKLE

La vita sulloschermo,Apogeo 2005

NAIEF

YEHYA

HomoCyborg,Eleuthera2004

PIERRE

LÉVY

Il virtuale,RaffaelloCortina1997

VERNOR

VINGE

Il vero nome,Nord 2002

PAUL

VIRILIO

La bombainformatica,RaffaelloCortina2000

SILVANO

TAGLIAGAMBE

Epistemologiadelcyberspazio,Demos1997

MARC

AUGÉ

La guerra deisogni,Eleuthera1998

HOWARD

RHEINGOLD

La realtàvirtuale,Baskerville1993 Di colpo riesci a

mutare i veri alberi inalberi artificiali,spingendo un bottone.Si fanno cosestraordinarie

Lesioni-TV. Intervista“Re/Search” (1982)

J. G. BALLARD

Abbiamo tolto dimezzo il mondo vero:quale ci è rimasto? Colmondo vero abbiamoeliminato anche quelloapparente!

Crepuscolo degli idoli1888

FRIEDRICH NIETZSCHE

ANDROIDI E CYBORG ANNI ’60

Gli uomini macchina nascono dallafusione di uomini e tecnologia, comesimulacri. Il termine cyborg è coniato nel1960 da M. E. Clynes. Un esempio dicyborg sono i Borg di Star Trek

I MUD ANNI ’80

Dilaga la moda dei giochi di ruolo, icosiddetti mud (Multi User Dungeons):ogni personaggio della “seconda vita”corrisponde a un reale giocatore. Il piùconosciuto è Dungeons and Dragons

IL CIBERSPAZIO 1984

Si afferma il termine cyberspace,inventato dallo scrittore William Gibsonnel libro “Neuromancer” (1984): uomini emacchine si muovono in un unico spaziovirtuale denominato “matrice”

INTERVISTA AL FILOSOFO BERNARD STIEGLER

Parigi

«Second Life è una fugadalla realtà che enfa-tizza la problematica

del doppio da sempre presentenell’immaginario degli uomi-ni». Da molti anni, il filosofoBernard Stiegler si occupa deiproblemi posti dalla tecnica edalle nuove tecnologie, riflet-tendo sulle trasformazioni pro-dotte dalla rivoluzione digitale.Problematiche cheha affrontato in di-versi saggi, tra cui Latechnique et le tem-ps, De la mysèresymbolique e Latélécratie contre ladémocratie, senzadimenticare Passa-re all’atto (Fazi), Lacatastrofe dell’im-maginario (Etero-topia) e il dialogocon Jacques Derri-da intitolato Eco-grafie della televi-sione (Raffael loCortina). È quindicon molto interesseche lo studioso fran-cese osserva l’uni-verso di Second Life,al quale però riservaun giudizio piutto-sto severo. «E’ ungioco di simulazio-ne che funziona co-me un rifugio»,spiega Stiegler, chedirige il dipartimen-to “Sviluppo cultu-rale” del Centre Pompidou. «Gliindividui cercano nella realtàvirtuale ciò che non trovano piùnel mondo reale. È un dato difatto che s’iscrive nel più gene-rale movimento d’industrializ-zazione del sogno e dell’imma-ginario. Per molto tempo Hol-lywood è stata considerata unafabbrica di sogni, oggi questoruolo è svolto soprattutto dallenuove tecnologie e da inter-net.»

In Second Life l’immagina-rio individuale si manifesta at-traverso l’avatar, vale a dire larappresentazione virtuale dichi partecipa al gioco...

«In effetti, il giocatore simulala realtà tramite un personaggioimmaginario, un doppio di sé acui tutto è permesso, sia in ter-mini d’identità che in terminid’azione. L’avatar però era giàpresente nei vecchi giochi diruolo. E più in generale, i mec-canismi d’identificazione conun personaggio immaginariosono presenti da sempre nellaletteratura come nella tradizio-ne orale. Naturalmente nonmancano le differenze, ma ilmeccanismo di proiezione inun doppio di sé è sempre lo stes-so. Come ha mostrato Jean-Pierre Vernant, si tratta di unastruttura profonda dell’umano,il quale tende sempre a proiet-tarsi in realtà diverse dalla sua.Da questo punto di vista, Se-cond Life è meno originale diquanto non sembri a prima vi-sta».

Il giocatore, attraverso ilproprio avatar, è al contempoautore, regista e attore prota-gonista. Questo ruolo attivonon è una caratteristica origi-nale?

«Solo in parte. Nella societàcontemporanea l’uomo vivespesso una condizione d’inau-tenticità, sentendosi privato

dell’esistenza. Di conseguenza,cerca freneticamente delleproiezioni di sé che possano vi-vere al posto suo. Second Life ri-sponde perfettamente a taledomanda. Come tutte le tecno-logie virtuali, crea l’illusione diuna partecipazione attiva. Ilsoggetto, infatti, non si sentepassivo come davanti alla tele-visione o al cinema. La dimen-sione interattiva gli consente disentirsi protagonista, compen-sando così la sensazione d’i-nautenticità percepita nellarealtà. Il problema è che gli ava-tar sono prodotti industriali na-ti all’interno di un mercato bendefinito, quello della miseriasimbolica».

Che significa esattamente?«Gli individui esistono e si de-

finiscono nella società attraver-so la circolazione e lo scambiodi simboli. Oggi però gli indivi-dui non partecipano più allaproduzione dei simboli, li subi-scono e basta. Di conseguenza,questi perdono la loro efficaciasimbolica. L’evoluzione indu-striale dei media e della culturanegli ultimi decenni ha danneg-giato i circuiti simbolici tradi-zionali, producendo una situa-zione di passività tipica dellamiseria simbolica. Second Life,e più in generale le tecnologieinterattive, tendono a compen-sare questa perdita. I risultatiperò per ora sono scarsi. Più che

altro sono semplici illusioni».Eppure Second Life ha molto

successo. Come se lo spiega?«È un fenomeno che va in-

scritto all’interno del vasto pro-cesso attraverso cui la tecnicariproduce artificialmente larealtà della vita. Come la scrit-tura riproduce in forma virtua-le il linguaggio, l’immagine ri-produce il visibile, le macchineriproducono il movimento, co-

sì oggi le nuove tec-nologie consentonodi riprodurre la me-moria e l’immagi-nazione, dando luo-go ai mondi virtualiimmensi. Purtrop-po però questo im-menso spazio del-l’immaginario restasterile.»

Perché si restaprigionieri del re-gno del simulacro?

«Perché si restaprigionieri di com-portamenti stan-dardizzati che nonproducono un uni-verso simbolico, an-che se naturalmen-te non mancano icasi di vera virtuo-sità. Inoltre, l’uni-verso fittizio di Se-cond Life non pro-duce relazioni so-ciali. Tra virtuale ereale non c’è artico-lazione. Ciò avver-rebbe, se i processi

d’individuazione che si realiz-zano all’interno del virtualeavessero conseguenze simboli-che nella vita reale degli indivi-dui, se l’avatar virtuale contri-buisse al processo d’individua-zione dell’uomo reale. Per oranon mi sembra che ciò capitimolto spesso. Una diversa rela-zione tra reale e virtuale sareb-be forse possibile, se nell’uni-verso parallelo di Second Life cifosse spazio per la catarsi, laquale – come avviene nella tra-gedia greca – permette di rein-vestire simbolicamente il rea-le.»

Esiste però un’economiareale di Second Life e alcunicandidati alle elezioni presi-denziali francesi hanno apertouffici all’interno del mondovirtuale. Non sono esempi diuna nuova articolazione trareale e virtuale?

«Per ora Second Life reinvesteil reale solo attraverso il marke-ting. Da questo punto di vista, èun medium come un altro cheserve da supporto al marketingeconomico e politico. Non è unnuovo modello, è piuttosto unospecchio del nostro reale. Usa-te in altro modo, le nuove tec-nologie potrebbero dar vita anuove reti sociali e a un’intelli-genza collettiva capace di tene-re conto dell’inedita relazionecon lo spazio e il tempo che siproduce nella realtà virtuale. Seciò avvenisse, saremmo di fron-te a una trasformazione simile aquella che nell’antichità ha ac-compagnato l’avvento dellascrittura. Il problema è che oggila rete – e Second Life ne è unesempio – non cerca di svilup-pare l’intelligenza collettiva,ma solo di sfruttare le propriepotenzialità commerciali. O allimite le capacità di controllo. Ilche, personalmente, mi preoc-cupa parecchio.»

L’IMMAGINE DI AVATAR

IL NOSTRO CARO DOPPIOFABIO GAMBARO

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Come tutte le tecnologie virtuali“Second Life” crea l’illusione

di una partecipazione attiva. Nonsi vive la passività che si verificacon la televisione o con il cinema

Repubblica Nazionale

Page 4: Rossi: la mia verità su Telecom - la Repubblicadownload.repubblica.it/pdf/diario/2007/06042007.pdf · ossa, e per giunta due sono la-brador. L’adorato cucciolo nin- ... Rossi:

LA REPUBBLICA 45VENERDÌ 6 APRILE 2007 D I A R I O

Sgombriamo il campo da unequivoco: Second Life nonprevede situazioni in cui

qualcuno vince e qualcun altroperde. Non è un videogioco, an-che se l’aspetto ludico non è tra-scurabile. In prima battuta defi-nirei Secon Life uno spazio per-sistente, aperto, altamente per-sonalizzabile e configurabile.Uno spazio in cui succedono de-terminate “cose”. per Philip Ro-sedale, uno dei massimi espertidell’argomento, Second Life è inqualche modo la risposta alladomanda: come possiamo usa-re un computer per creare unasimulazione digitale del mon-do. Ma i mondi digitali di SecondLife sono anche “motori di crea-zione”, questo almeno è ciò chepensa Cory Ondrejka che di me-stiere fa il direttore creativo. Ec-co dunque una prima messa apunto: Second Life ha in sé unaspetto mimetico e demiurgico.Copia e si confonde con larealtà, ma al tempostesso è ingrado dicrearla.

Lo svilup-po di SecondLife è stato re-lativamenterapido. Nonbisogna pen-sare a spazi ri-stretti e angu-sti. L’ambientedigitale si esten-de per centinaiadi chilometriquadrati di realtàvirtuale. Se sivuole un qualchetermine di paragone, si può ap-prossimativamente dire che lasua superficie è superiore aquella di Boston. La topologia diSecond Life consiste in migliaiadi zone interconnesse dettesims. Di queste circa il settantaper cento è considerata “terraferma”, mentre il restante tren-ta per cento sono “isole”. SecondLife, a gennaio di quest’annoaveva quasi quattro milioni diresidenti. Ma la crescita risultaessere esponenziale. Si calcolache a oggi il numero sfiori i seimilioni di unità.

Chi sono gli abitanti di SecondLife? La colonia più numerosa èquella americana (sono circa il75 per cento); segue quella in-glese. L’Italia ha circa seicento-mila residenti. L’età media degliutenti è di 32 anni. Il 43 per cen-to sono donne, anche se la per-centuale di avatar femminili su-pera il 50 per cento. La gestionetecnica e amministrativa di Se-cond Life è affidata a un team diuna sessantina di persone trasviluppatori e programmatoriconcentrati tra San Franncisco ela Bay Area californiana.

L’accesso a Second Life è gra-tuito (per iniziare basta scarica-re il software del sito ufficiale).Ma una residenza stabile richie-de un dazio di entità variabile (lamoneta corrente è il LindenDollar). In altre parole: attraver-so un pagamento rateale gliutenti acquisiscono il diritto al-la permanenza e alla conserva-zione degli “oggetti” creati nelmondo sintetico. Si paga perconferire consistenza ontologi-ca - cioè per dare realtà - al pro-prio operare. Tra le attività piùdiffuse in Second Life c’è la pro-duzione di oggetti e servizi per ilpossesso, lo scambio o la com-pravendita con altri utenti. Se-

all’interno di Second Life è de-centralizzata e fortemente col-laborativa. gli utenti condivido-no spontaneamente e in mododel tutto libero risorse, cono-scenze, e competenze tecniche.Gli oggetti creati possono essereliberamente trasferiti, modifi-cati e riprodotti a costo zero. iprincipi a cui si ispira Second Li-fe sono la filosofia open source eil modello creative commons.Second Life risponde a un dop-pio criterio: da un lato la sua fi-nalità è la libera condivisonedelle informazioni; dall’altro, lasua economia si regge su logichedi tipo capitalistico, per quantodeclinate in modo peculiare.

Il potenziale didattico di Se-cond Life è molto promettente.al momento decine di università(per lo più statunitensi e britan-niche) utilizzano questa piat-taforma per scopi pedagogici ededucativi. Ogni settimana si

svolgono centinaia di corsi dif-ferenti, dal-

l’urbanisti-ca all’ar-chitettura,dall’antro-pologia al-l’etica, tuttideclinati inchiave vir-tuale. On-drejka so-stiene chegrazie al lecompetenzeacquisite inSecond Life gliutenti posso-

no costruire un “mondo miglio-re”. L’efficacia partecipativa de-gli utenti si estende anche allastruttura legislativa. Per esem-pio, le proteste organizzate da-gli “abitanti” hanno spinto gliamministratori a eliminare il si-stema di tassazione inizialmen-te predisposto per regolamen-tare le transazioni economiche.

Second Life è un complessoecosistema, un organismo digi-tale in continua fluttuazione.Ciò che lo rende speciale non èl’estensione della popolazionema il fatto stesso che un numerosignificativo di persone sparseper il mondo investa tempo, ri-sorse e abilità per far crescere,nei modi più disparati, questospazio digitale.

Sul piano tecnico Second Lifeè tutt’altro che perfetto. Le solu-zioni grafiche spesso rudimen-tali lo rendono meno accatti-vante di un videogame. Ma èproprio la sua natura “grezza”,la sua migliorabilità, a renderloparadossalmente autentico eparticolarmente affascinante. Ilfatto che gli architetti di questomondo siano utenti e non pro-grammatori professionisti rap-presenta un valore aggiunto.

Al pari di altri mondi virtuali,Second Life prevede la coesi-stenza di differenti forme di pra-tiche che appartengono a sfereesistenziali differenti. Da que-sto punto di vista può risultarefuorviante il ricorrere alla dico-tomia fra reale e virtuale. Non viè nulla di irreale nelle prassi chesi realizzano sullo schermo. Co-me accade nella realtà, il sogget-to fa ricorso a sistemi simboliciper interagire con gli altri. In en-trambi i casi, questi sistemi sonoarbitrari, convenzionali, relati-vi. Il senso non è intrinseco allamateria - sia essa atomica o digi-tale - ma è sempre un costruttosocio-culturale.

MATRIX

L’intelligenzaartificiale deicomputer hacreato unprogrammache fa viveregli umani inuna realtàparallela pertenerlisottomessi.Ma unpiccologruppo cercadi ribellarsi etrova ilpredestinatoalla vittoria.Di Andy eLarryWachowsky,con KeanuReeves, del1999.

TRUMAN

SHOW

TrumanBurbank viveda sempre inunatrasmissionetelevisivasulla sua vita,senzasaperlo esenza poteruscirne. Ungiornocomincia asospettarequalcosa,cerca diribellarsi maanche questopotrebbeessereprogrammatoRegia diPeter Weircon JimCarrey, del1998).

TRON

Un inventoredivideogamesscopre che ildisonestocapo di unamultinazionale che gli rubaidee è inrealtà unsofisticatosoftware.Entra nelcomputer percombatterloinsieme adaltriprogrammi.Con JeffBridges,regia di S.Lisberger(1982).

I FILM

Gli universi parallelisono insieme la nostrafatalità negativa e lanostra fatalità felice,poiché ci liberano dallapresa del reale

Violenza del virtuale e realtàintegrale (2005)

JEAN BAUDRILLARD

GLI AVATAR ANNI ’90

Nell’universo virtuale i corpi digitaliprendono il nome di avatar, termine dellareligione induista che indica lareincarnazione di un dio: un avatar è lariproduzione in 3D del nostro corpo reale

IL CINEMA 1998-’99

Si moltiplicano i film sulla realtà virtuale. In“Truman show” il mondo reale è sostituitoda un set televisivo. In “Matrix” lemacchine tengono gli uomini sottocontrollo senza che questi lo sappiano

SECOND LIFE 2002-OGGI

La Linden Lab crea il mondo on-line. OggiSecond Life conta 3 milioni e 400 milaresidenti (avatar): Kurt Vonnegut vi hapromosso il suo ultimo libro e nel 2006 laReuters vi ha aperto un ufficio

Questa è realtà virtualePer stare notti e nottidavanti al computerdovrò fornirmi diliquori forti, adatti aivari luoghi che visito

Viaggiare su Internet1997

UMBERTO ECO

TUTTE LE REGOLE

DEL VIAGGIO VIRTUALE

QUANDO È NATO E COME FUNZIONA”SECOND LIFE”

MATTEO BITTANTI

condo alcuni dati che risalgonoall’anno scorso i residenti spen-dono un quarto del loro tempoonline in attività di creazione dioggetti e strutture. La trasfor-mazione del materiale grezzo(primitives) in artefatti richiedeun considerevole investimentotemporale, tecnico e creativo.Per converso, l’investimentoeconomico è relativamente

contenuto e corrisponde al co-sto delle capacità di calcolo edella memoria del computer,nonché della larghezza di bandanecessaria per accedere alla si-mulazione. È bene precisare chela proprietà intellettuale degliartefatti digitali rimane ai ri-spettivi creatori, ossia agli uten-ti.

La prassi creativa che si svolge

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Il suo sviluppo è stato rapido.L’ambiente digitale si estende

per centinaia di chilometriquadrati di realtà virtuale. Unasuperficie più grande di Boston

GLI AUTORI

Il testo di MatteoBittanti è trattodalla sua introdu-zione al volumeSecond Life diMario Gerosapubblicato daMeltemi. Ber-nard Stiegler filo-sofo, ha pubbli-cato diversi saggitra cui La cata-strofe dell’imma-ginario (Eteroto-pia)

LE IMMAGINI

Le immagini diquesto Diario so-no di Marco Man-ray, della serie“My first secondlife”. Nel sitoo m o n i m o ,www.myfirstyse-condlife.com sipossono trovarenotizie sul lavorodi questo foto-grafo specializza-to in mondi vir-tuali.

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