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CAPITOLO II TRANCIATURA DELLE LAMIERE 4. Concetti generali. La trancìatura è un'operazione meccanica per la quale, agendo con utensili speciali atti alla recisione,si riesce a distaccare una parte metallica da un'altra, ottenendo istantaneamente una figura definita. È un'operazione che si riallaccìa ai fenomeni di trasformazione plastica e che, d'altra parte, risulta in pratica quasi sempre abbinata all'azione di stampaggio propriamente detta. In un primo tempo il punzone, in sèguito alla pressione che esercita sulla lamiera, manifesta la sua azione con una com- pressione del materiale, per cui ha luogo una deformazione plastica del mezzo interposto; si origina quindi, in questa prima fase, un corpo cavo (fig. l, let- tera a). Il punzone, trovando la via libera nella matrice, prosegue la sua azione producendo un'espansione laterale del mezzo plastico senza rimontaggio del materiale. Lo sforzo di compressione diventa, ad un certo istante, uguale alla resistenza al taglio. In queste condizioni avviene un brusco strappo e la por- zione di Iamìera, sottostante al punzone, rimane troncata ùaìla"restante e caùe, a guisa di tappo, nel foro della matrice (fig. l, lettera b). Abbiamo avuto, ef- fettivamente, un'azione di taglio *. Durante la tranciatura si è accertato che," in prossimità degli spigoli taglienti degli utensili, le fibre della lamiera si flet- tono verso il basso e seguonoper breve tratto il movimento del punzone (come se volessero inizialmente sfuggire alla separazione) e poi reagiscono per op- porsi alla forza di taglio; ma l'azione, essendo superiore alla reazione, vince ogni resistenza passiva e provoca, come abbiamo detto, la recisione delle fibre. Queste, avendo sofferto, risultano deformate e compresse su tutto il contorno tagliato. Per l'elasticità del materiale hanno luogo delle reazioni interne che si manifestano in corrispondenza delle fibre recise, per cui si genera un attrito fra le pareti di scorrimento; tale attrito, naturalmente, ostacola l'uscita del * Per i calcoli relativi consultare il volume del Prof. Ing. ENRICO BUGINI, Prin- cipii peT la lavomzione plastica dei metalli, Bologna, Casa Ed. L. Cappelli.

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  • CAPITOLO II

    TRANCIATURA DELLE LAMIERE

    4. Concetti generali.

    La trancatura un'operazione meccanica per la quale, agendo con utensilispeciali atti alla recisione, si riesce a distaccare una parte metallica da un'altra,ottenendo istantaneamente una figura definita.

    un'operazione che si riallacca ai fenomeni di trasformazione plasticae che, d'altra parte, risulta in pratica quasi sempre abbinata all'azione distampaggio propriamente detta. In un primo tempo il punzone, in sguitoalla pressione che esercita sulla lamiera, manifesta la sua azione con una com-pressione del materiale, per cui ha luogo una deformazione plastica del mezzointerposto; si origina quindi, in questa prima fase, un corpo cavo (fig. l, let-tera a). Il punzone, trovando la via libera nella matrice, prosegue la sua azioneproducendo un'espansione laterale del mezzo plastico senza rimontaggio delmateriale. Lo sforzo di compressione diventa, ad un certo istante, uguale allaresistenza al taglio. In queste condizioni avviene un brusco strappo e la por-zione di Iamera, sottostante al punzone, rimane troncata ala"restante e cae,a guisa di tappo, nel foro della matrice (fig. l, lettera b). Abbiamo avuto, ef-fettivamente, un'azione di taglio *. Durante la tranciatura si accertato che,"in prossimit degli spigoli taglienti degli utensili, le fibre della lamiera si flet-tono verso il basso e seguonoper breve tratto il movimento del punzone (comese volessero inizialmente sfuggire alla separazione) e poi reagiscono per op-porsi alla forza di taglio; ma l'azione, essendo superiore alla reazione, vinceogni resistenza passiva e provoca, come abbiamo detto, la recisione delle fibre.Queste, avendo sofferto, risultano deformate e compresse su tutto il contornotagliato. Per l'elasticit del materiale hanno luogo delle reazioni interne chesi manifestano in corrispondenza delle fibre recise, per cui si genera un attritofra le pareti di scorrimento; tale attrito, naturalmente, ostacola l'uscita del

    * Per i calcoli relativi consultare il volume del Prof. Ing. ENRICO BUGINI, Prin-cipii peT la lavomzione plastica dei metalli, Bologna, Casa Ed. L. Cappelli.