Rosato e le primarie PD: "Dobbiamo smettere di farci sempre del male"

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di Arianna Boria «Tra poco andrà a finire che il mio risultato “storico” non sarà aver vinto la sfida per la poltrona di sindaco, ma aver vinto le pri- marie». Scherza Roberto Cosoli- ni, anche se in quel dicembre di due anni fa, prima che il respon- so dei gazebo lo incoronasse sfi- dante di Antonione su piazza Unità, il fiato del rifondarolo Ma- rino Andolina se lo sentì per un po’ proprio piantato sul collo. «Per forza: a Trieste ci fu all’epo- ca una bassa percentuale di af- fluenza. Quindi il voto compat- to, militante e un po’ ideologico, ha fatto il risultato. Invece a Ge- nova e a Duino Aurisina i nume- ri dei votanti sono alti. Quindi, la morale è chiara: o il Pd va unito su un suo candidato, o l’unità degli altri ci fa perdere». Duino Aurisina, dunque, ter- remotata come Genova o come Palermo, con il “terzo incomo- do” lanciato in orbita dalle spac- cature interne del Pd? Mariza Skerk, blindatissima dal partito, impallinata come Rita Borselli- no? «Beh, non esageriamo», dice il parlamentare Ettore Rosato. «Sul territorio l’Unione slovena è molto forte, la vittoria di Kukanja era nei conti. E poi, di questi tempi, essere politici di lungo corso rende solo la batta- glia più difficile. Il punto, piutto- sto, è un altro: basta Opa sul par- tito a ogni occasione». Tradotto: basta farci del male, con pluri- candidature masochistiche. «Ap- punto», incalza Rosato. «Prima scegliamo noi il candidato con la forma di partecipazione più ampia possibile, poi si va a di- scutere con la coalizione. Le pri- marie devono servire a noi, non servire a farci del male». Non drammatizza il segreta- rio provinciale Francesco Russo. «Ascia di guerra già seppellita, stiamo dimostrando che il con- flitto può finire senza sangue. A Duino si è brindato insieme e ora si comincerà a lavorare insie- me. Insomma, la coalizione non è mica una sommatoria di parti- ti: ha vinto un candidato dell’Unione slovena, va bene co- sì. Kukanja è un ottimo interpre- te del centrosinistra e il pro- gramma è condiviso da tutti. Di- rei che rispetto a Genova e Paler- mo, possiamo accogliere il risul- tato con un sorriso». Sorriso? Misurato, almeno a leggere nell’ormai collaudata di- plomazia da transatlantico di Rosato. Il pensiero corre alle re- gionali, l’appuntamento per cui tutti stanno già maneggiando alacremente e che spazio alla di- stensione, dopo le ultimissime batoste interne, ne lascia poco. «Processo ancora tutto da co- struire» ammette Rosato. «Chia- ro che non ci vogliamo privare delle primarie, ma devono esse- re strutturate in modo che ne esca una proposta un po’ più sa- na». Sana, appunto. Che per il sin- daco Cosolini significa «nessuna overdose», per la resa dei conti tra compagni. «La dialettica in- terna si risolve nel dialogo, non nelle primarie. È un modo sba- gliato di concepirle. Il Pd deve offrire al progetto di coalizione un “suo” candidato. Quando ci riesce, vince». Suo e unico. «Lo vado soste- nendo da sempre», ricorda Rus- so, anche se il regolarmente am- mette la pluralità e bisognerà ag- giustarlo. «Intanto - tira le fila - Duino Aurisina ha insegnato una lezione: c’erano persone ap- prezzate e competenti, forse è mancato un po’ il profilo del rin- novamento. La gente ci chiede di accelerare sull’elemento della novità. È il passaggio definitivo: servono politici che sappiano cosa fanno e che siano volti nuo- vi. Le regionali? La partita è mol- to più complicata, ma ci arrive- remo con un unico candidato. Faremo la nostra consultazione interna e troveremo una posizio- ne unitaria. E poi - sintetizza Russo - sono le secondarie che alla fine contano. Prendiamo Mi- lano: mi va benissimo il sindaco che ha vinto e mi va benissimo che il Pd sia il primo partito». Problemi “normativi” del Pd? «Non ne faccio questione di limi- tazione o di disciplina nè di ga- bole regolamentari - aggiunge Cosolini - ma di percorso politi- co verso la candidatura unica». All’indomani del pasticcio si- ciliano, Rosato introduce un ul- teriore elemento di lettura: «Vo- glio vedere cosa succederà nella coalizione con certe scelte... L’Italia dei valori è distante, a co- minciare dalla tolleranza sui vio- lenti della Tav». Il sindaco rilan- cia: «Il minimo comune denomi- natore forte deve essere sui temi amministrativi. Su quelli meno impattanti, sulle posizioni di principio, liberi tutti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il “mistero” dei venti masegni scomparsi Cassonetti per la raccolta differenziata posizionati a Rozzol Melara VISTO DA MARANI Una ventina di masegni estratti a metà febbraio dal sottosuolo tra le vie Carducci, San Lazzaro e Valdirivo per il posizionamen- to di nuovi cavi elettrici, hanno preso il volo. Sono rimasti acca- tastati per qualche giorno in mezzo alla strada e poi non han- no ritrovato la loro collocazione originaria, ossia sotto una “pellicola”d'asfalto. La carreg- giata ha ripreso il “vecchio” aspetto, perdendo però la pavi- mentazione che nessuno già da tempo vedeva. Da qualche settimana gli sca- vi per il posizionamento di cavi elettrici hanno interessato il marciapiedi, eliminando anche temporaneamente alcuni par- cheggi della via San Lazzaro e gli stalli per il carico e scarico all’inizio di via Carducci. Il disa- gio dunque è stato contenuto, riguardando prevalentemente i pedoni che ormai hanno fatto l'abitudine ai cantieri stradali. La strozzatura di via Valdirivo, invece, ha condizionato alme- no un po’ il traffico veicolare. Ma la curiosità di chi osserva con attenzione quanto accade in città, su quelle pietre si è di certo soffermata. Di gente che passa di cantiere in cantiere ad osservare l'evolversi dei "lavori in corso" ce n'è anche a Trieste. Ma che fine avranno fatto i ma- segni? Nessuna risposta dail mobili- ty manager del Comune Giulio Bernetti, che ha “girato”la que- stione al dirigente dell’Area strade Enrico Cortese che ha prontamente assicurato che tut- te le pietre sono state portate il 1 marzo nei magazzini del Co- mune, dove verranno conserva- te in attesa di essere riutilizzate negli interventi di riqualificazio- ne - come in via Diaz e piazza Venezia - o di prossimo appalto come piazza Ponterosso. (g.s.) Lavori in via Valdirivo per il posizionamento di cavi elettrici Rosato e le primarie Pd: «Dobbiamo smetterla di farci sempre del male» Il segretario provinciale Russo sdrammatizza: «Seppellita l’ascia, niente sangue». Cosolini: bisogna essere più uniti Il sindaco Roberto Cosolini e il deputato del Partito democratico Ettore Rosato Un ciclo di conferenze dedicate alla raccolta differenziata per sensibilizzare i cittadini sull’im- portanza dei comportamenti da seguire nel gettare i rifiuti, a van- taggio dell’ambiente. È l’iniziati- va promossa da Università della Terza Età, Comune e Acegas Aps illustrata ieri in Municipio. In calendario tre incontri pubblici ( si inizia venerdì alle 17 nell’Auditorium del Revoltel- la) durante i quali i partecipanti potranno chiedere e ottenere ri- sposte e chiarimenti con indica- zioni pratiche sulle modalità della raccolta, dall’organizzazio- ne al riutilizzo dei rifiuti. «L’obiettivo - ha spiegato l’as- sessore all’Ambiente Umberto Laureni - è duplice: vogliamo che tutti siano informati nel mo- do più chiaro ed esaustivo per comportarsi in modo corretto nel gettare qualsiasi tipologia di rifiuto, e dobbiamo assoluta- mente aumentare le basse per- centuali del 21% e del 23% fino- ra registrate come dato com- plessivo della raccolta differen- ziata a Trieste». Dall’assessore provinciale Vit- torio Zollia è arrivato poi un «plauso al radicale cambiamen- to di rotta nell’ambito della rac- colta differenziata grazie alla stretta collaborazione fra Comu- ne e Acegas Aps e anche alla de- libera di indirizzo della Provin- cia in merito a questo tema d’importanza ambientale e so- ciale. La preziosa partecipazio- ne dell’Università della Terza Età inoltre - ha continuato Zol- lia - non può che incentivare l’attenzione della popolazione sull’applicazione di una corret- ta raccolta differenziata anche per far sì che sia incrementata su tutto il territorio». «Tutti i problemi di difficile soluzione richiedono un lavoro di squadra – ha evidenziato il presidente dell’Università della Terza Età Ugo Luppattelli – e an- che noi vogliamo fare la nostra parte, confrontandosi con le problematiche cittadine assie- me ai nostri iscritti (oltre 1700 persone dai 45 ai 92 anni) e ai 200 docenti. I cittadini devono essere consapevoli e ben infor- mati su problematiche come questa e non solo su come con- ferire i rifiuti, ma anche sull’im- portanza della raccolta differen- ziata, fornendo le giuste motiva- zioni per incentivare a certi comportamenti a favore dell’ambiente». ll ciclo di incontri, come det- to, prenderà il via venerdì al Re- voltella. Seguiranno altri due ap- puntamenti: venerdì 16 marzo, sempre dalle 17 alle 19, nella Ca- sa del Giovane di via Inchiostri e venerdì 23 marzo, con lo stesso orario, nell’aula magna del liceo Galilei. Tutti e tre gli incontri si apriranno con gli interventi de- gli assessori all’Ambiente comu- nale Umberto Laureni e provin- ciale Vittorio Zollia, del dirigen- te di Acegas Aps Paolo Dal Maso e del presidente dell’Università della Terza Età Ugo Luppattelli. La differenziata svelata ai cittadini Al via un ciclo di incontri pubblici per fugare tutti i dubbi sulla raccolta rifiuti 22 Trieste cronaca IL PICCOLO MERCOLEDÌ 7 MARZO 2012

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Articolo su Il Piccolo di Trieste del 07.03.2012

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di Arianna Boria

«Tra poco andrà a finire che ilmio risultato “storico” non saràaver vinto la sfida per la poltronadi sindaco, ma aver vinto le pri-marie». Scherza Roberto Cosoli-ni, anche se in quel dicembre didue anni fa, prima che il respon-so dei gazebo lo incoronasse sfi-dante di Antonione su piazzaUnità, il fiato del rifondarolo Ma-rino Andolina se lo sentì per unpo’ proprio piantato sul collo.«Per forza: a Trieste ci fu all’epo-ca una bassa percentuale di af-fluenza. Quindi il voto compat-to, militante e un po’ ideologico,ha fatto il risultato. Invece a Ge-nova e a Duino Aurisina i nume-ri dei votanti sono alti. Quindi, lamorale è chiara: o il Pd va unitosu un suo candidato, o l’unitàdegli altri ci fa perdere».

Duino Aurisina, dunque, ter-remotata come Genova o comePalermo, con il “terzo incomo-do” lanciato in orbita dalle spac-cature interne del Pd? MarizaSkerk, blindatissima dal partito,impallinata come Rita Borselli-no? «Beh, non esageriamo», diceil parlamentare Ettore Rosato.«Sul territorio l’Unione slovenaè molto forte, la vittoria diKukanja era nei conti. E poi, diquesti tempi, essere politici dilungo corso rende solo la batta-glia più difficile. Il punto, piutto-sto, è un altro: basta Opa sul par-tito a ogni occasione». Tradotto:basta farci del male, con pluri-candidature masochistiche. «Ap-

punto», incalza Rosato. «Primascegliamo noi il candidato conla forma di partecipazione piùampia possibile, poi si va a di-scutere con la coalizione. Le pri-marie devono servire a noi, nonservire a farci del male».

Non drammatizza il segreta-rio provinciale Francesco Russo.«Ascia di guerra già seppellita,stiamo dimostrando che il con-flitto può finire senza sangue. ADuino si è brindato insieme eora si comincerà a lavorare insie-me. Insomma, la coalizione nonè mica una sommatoria di parti-ti: ha vinto un candidatodell’Unione slovena, va bene co-sì. Kukanja è un ottimo interpre-

te del centrosinistra e il pro-gramma è condiviso da tutti. Di-rei che rispetto a Genova e Paler-mo, possiamo accogliere il risul-tato con un sorriso».

Sorriso? Misurato, almeno aleggere nell’ormai collaudata di-plomazia da transatlantico diRosato. Il pensiero corre alle re-gionali, l’appuntamento per cuitutti stanno già maneggiandoalacremente e che spazio alla di-stensione, dopo le ultimissimebatoste interne, ne lascia poco.«Processo ancora tutto da co-struire» ammette Rosato. «Chia-ro che non ci vogliamo privaredelle primarie, ma devono esse-re strutturate in modo che ne

esca una proposta un po’ più sa-na».

Sana, appunto. Che per il sin-daco Cosolini significa «nessunaoverdose», per la resa dei contitra compagni. «La dialettica in-terna si risolve nel dialogo, nonnelle primarie. È un modo sba-gliato di concepirle. Il Pd deveoffrire al progetto di coalizioneun “suo” candidato. Quando ciriesce, vince».

Suo e unico. «Lo vado soste-nendo da sempre», ricorda Rus-so, anche se il regolarmente am-mette la pluralità e bisognerà ag-giustarlo. «Intanto - tira le fila -Duino Aurisina ha insegnatouna lezione: c’erano persone ap-

prezzate e competenti, forse èmancato un po’ il profilo del rin-novamento. La gente ci chiededi accelerare sull’elemento dellanovità. È il passaggio definitivo:servono politici che sappianocosa fanno e che siano volti nuo-vi. Le regionali? La partita è mol-to più complicata, ma ci arrive-remo con un unico candidato.Faremo la nostra consultazioneinterna e troveremo una posizio-ne unitaria. E poi - sintetizzaRusso - sono le secondarie chealla fine contano. Prendiamo Mi-lano: mi va benissimo il sindacoche ha vinto e mi va benissimoche il Pd sia il primo partito».

Problemi “normativi” del Pd?

«Non ne faccio questione di limi-tazione o di disciplina nè di ga-bole regolamentari - aggiungeCosolini - ma di percorso politi-co verso la candidatura unica».

All’indomani del pasticcio si-ciliano, Rosato introduce un ul-teriore elemento di lettura: «Vo-glio vedere cosa succederà nellacoalizione con certe scelte...L’Italia dei valori è distante, a co-minciare dalla tolleranza sui vio-lenti della Tav». Il sindaco rilan-cia: «Il minimo comune denomi-natore forte deve essere sui temiamministrativi. Su quelli menoimpattanti, sulle posizioni diprincipio, liberi tutti».

©RIPRODUZIONERISERVATA

Il “mistero” dei venti masegni scomparsi

Cassonetti per la raccolta differenziata posizionati a Rozzol Melara

VISTO DA MARANI

Una ventina di masegni estrattia metà febbraio dal sottosuolotra le vie Carducci, San Lazzaroe Valdirivo per il posizionamen-to di nuovi cavi elettrici, hannopreso il volo. Sono rimasti acca-tastati per qualche giorno inmezzo alla strada e poi non han-no ritrovato la loro collocazioneoriginaria, ossia sotto una“pellicola”d'asfalto. La carreg-giata ha ripreso il “vecchio”

aspetto, perdendo però la pavi-mentazione che nessuno già datempo vedeva.

Da qualche settimana gli sca-vi per il posizionamento di cavielettrici hanno interessato ilmarciapiedi, eliminando anchetemporaneamente alcuni par-cheggi della via San Lazzaro egli stalli per il carico e scaricoall’inizio di via Carducci. Il disa-gio dunque è stato contenuto,

riguardando prevalentemente ipedoni che ormai hanno fattol'abitudine ai cantieri stradali.La strozzatura di via Valdirivo,invece, ha condizionato alme-no un po’ il traffico veicolare.Ma la curiosità di chi osservacon attenzione quanto accadein città, su quelle pietre si è dicerto soffermata. Di gente chepassa di cantiere in cantiere adosservare l'evolversi dei "lavori

in corso" ce n'è anche a Trieste.Ma che fine avranno fatto i ma-segni?

Nessuna risposta dail mobili-ty manager del Comune GiulioBernetti, che ha “girato”la que-stione al dirigente dell’Areastrade Enrico Cortese che haprontamente assicurato che tut-te le pietre sono state portate il1 marzo nei magazzini del Co-mune, dove verranno conserva-te in attesa di essere riutilizzatenegli interventi di riqualificazio-ne - come in via Diaz e piazzaVenezia - o di prossimo appaltocome piazza Ponterosso. (g.s.)Lavori in via Valdirivo per il posizionamento di cavi elettrici

Rosato e le primarie Pd:«Dobbiamo smetterladi farci sempre del male»Il segretario provinciale Russo sdrammatizza: «Seppellital’ascia, niente sangue». Cosolini: bisogna essere più uniti

Il sindaco Roberto Cosolini e il deputato del Partito democratico Ettore Rosato

Un ciclo di conferenze dedicatealla raccolta differenziata persensibilizzare i cittadini sull’im-portanza dei comportamenti daseguire nel gettare i rifiuti, a van-taggio dell’ambiente. È l’iniziati-va promossa da Università dellaTerza Età, Comune e AcegasAps illustrata ieri in Municipio.

In calendario tre incontripubblici ( si inizia venerdì alle17 nell’Auditorium del Revoltel-la) durante i quali i partecipantipotranno chiedere e ottenere ri-sposte e chiarimenti con indica-zioni pratiche sulle modalitàdella raccolta, dall’organizzazio-ne al riutilizzo dei rifiuti.

«L’obiettivo - ha spiegato l’as-sessore all’Ambiente UmbertoLaureni - è duplice: vogliamoche tutti siano informati nel mo-do più chiaro ed esaustivo percomportarsi in modo correttonel gettare qualsiasi tipologia dirifiuto, e dobbiamo assoluta-mente aumentare le basse per-centuali del 21% e del 23% fino-ra registrate come dato com-plessivo della raccolta differen-ziata a Trieste».

Dall’assessore provinciale Vit-torio Zollia è arrivato poi un«plauso al radicale cambiamen-to di rotta nell’ambito della rac-colta differenziata grazie alla

stretta collaborazione fra Comu-ne e Acegas Aps e anche alla de-libera di indirizzo della Provin-cia in merito a questo temad’importanza ambientale e so-ciale. La preziosa partecipazio-ne dell’Università della TerzaEtà inoltre - ha continuato Zol-lia - non può che incentivarel’attenzione della popolazionesull’applicazione di una corret-ta raccolta differenziata ancheper far sì che sia incrementatasu tutto il territorio».

«Tutti i problemi di difficilesoluzione richiedono un lavorodi squadra – ha evidenziato ilpresidente dell’Università della

Terza Età Ugo Luppattelli – e an-che noi vogliamo fare la nostraparte, confrontandosi con leproblematiche cittadine assie-me ai nostri iscritti (oltre 1700persone dai 45 ai 92 anni) e ai200 docenti. I cittadini devonoessere consapevoli e ben infor-mati su problematiche comequesta e non solo su come con-ferire i rifiuti, ma anche sull’im-portanza della raccolta differen-ziata, fornendo le giuste motiva-zioni per incentivare a certicomportamenti a favoredell’ambiente».

ll ciclo di incontri, come det-to, prenderà il via venerdì al Re-

voltella. Seguiranno altri due ap-puntamenti: venerdì 16 marzo,sempre dalle 17 alle 19, nella Ca-sa del Giovane di via Inchiostri evenerdì 23 marzo, con lo stessoorario, nell’aula magna del liceoGalilei. Tutti e tre gli incontri si

apriranno con gli interventi de-gli assessori all’Ambiente comu-nale Umberto Laureni e provin-ciale Vittorio Zollia, del dirigen-te di Acegas Aps Paolo Dal Masoe del presidente dell’Universitàdella Terza Età Ugo Luppattelli.

La differenziata svelata ai cittadiniAl via un ciclo di incontri pubblici per fugare tutti i dubbi sulla raccolta rifiuti

22 Trieste cronaca IL PICCOLO MERCOLEDÌ 7 MARZO 2012

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Cassonetti per la raccolta differenziata posizionati a Rozzol Melara Un ciclo di conferenze dedicate alla raccolta differenziata per sensibilizzare i cittadini sull’im- sull’importanza dei comportamenti da portanza seguire nel gettare i rifiuti, a van- vantaggio dell’ambiente. È l’iniziati- taggio l’iniziativapromossada Università della vapromossada Terza Età, Comune e Acegas Apsillustrata ieri in Municipio. In calendario tre incontri pubblici ( si inizia venerdì alle 17 nell’Auditorium del Revoltel- Revoltella) durante i quali i partecipanti la) potranno chiedere e ottenere ri- risposte e chiarimenti con indica- sposte indicazioni pratiche sulle modalità zioni della raccolta, dall’organizzazio- dall’organizzazione al riutilizzo dei rifiuti. ne «L’obiettivo - ha spiegato l’as- l’assessore all’Ambiente Umberto sessore Laureni - è duplice: vogliamo che tutti siano informati nelmo- nelmodo più chiaro ed esaustivo per do comportarsi in modo corretto nel gettare qualsiasi tipologia di rifiuto, e dobbiamo assoluta- assolutamente aumentare le basse per- mente percentuali del 21% e del 23% fino- centuali finora registrate come dato com- ra complessivo della raccolta differen- plessivo differenziata a Trieste». ziata Dall’assessore provinciale Vit- Vittorio Zollia è arrivato poi un torio «plauso al radicale cambiamen- cambiamento di rotta nell’ambito della rac- to raccolta differenziata grazie alla colta stretta collaborazione fraComu- fraComune e Acegas Aps e anche alla de- ne delibera di indirizzo della Provin- libera Provincia in merito a questo tema cia d’importanza ambientale e so- sociale. La preziosa partecipazio- ciale. partecipazione dell’Università della Terza ne Età inoltre - ha continuato Zol- Zollia - non può che incentivare lia l’attenzione della popolazione sull’applicazione di una corret- corretta raccolta differenziata anche ta per far sì che sia incrementata su tutto il territorio». «Tutti i problemi di difficile soluzione richiedono un lavoro di squadra – ha evidenziato il presidente dell’Università della Terza Età UgoLuppattelli – e an- anche noi vogliamo fare la nostra che parte, confrontandosi con le problematiche cittadine assie- assieme ai nostri iscritti (oltre 1700 me persone dai 45 ai 92 anni) e ai 200 docenti. I cittadini devono essere consapevoli e ben infor- informati su problematiche come mati questa e non solo su come con- conferire i rifiuti, ma anche sull’im- ferire sull’importanza della raccolta differen- portanza differenziata, fornendo le giuste motiva- ziata, motivazioni per incentivare a certi zioni comportamenti a favore dell’ambiente». ll ciclo di incontri, come det- detto, prenderà il via venerdì al Re- to, Revoltella. Seguiranno altri due ap- voltella. appuntamenti: venerdì 16 marzo, puntamenti: sempre dalle 17 alle 19, nella Ca- Casa del Giovane di via Inchiostri e sa venerdì 23 marzo, con lo stesso orario, nell’aulamagnadel liceo Galilei. Tutti e tre gli incontri si apriranno con gli interventi de- degli assessori all’Ambientecomu- gli all’Ambientecomunale Umberto Laureni e provin- nale provinciale Vittorio Zollia, del dirigen- ciale dirigente di Acegas ApsPaolo DalMaso te e del presidente dell’Università della Terza EtàUgoLuppattelli. La differenziata svelata ai cittadini Al via un ciclo di incontri pubblici per fugare tutti i dubbi sulla raccolta rifiuti
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Il “mistero” dei venti masegni scomparsi Una ventina di masegni estratti a metà febbraio dal sottosuolo tra le vie Carducci, San Lazzaro e Valdirivo per il posizionamen- posizionamento di nuovi cavi elettrici, hanno to preso il volo. Sono rimasti acca- accatastati per qualche giorno in tastati mezzo alla strada e poi non han- hannoritrovato la loro collocazione noritrovato originaria, ossia sotto una “pellicola”d'asfalto. La carreg- carreggiata ha ripreso il “vecchio” giata aspetto, perdendo però la pavi- pavimentazione che nessuno già da mentazione tempovedeva. Da qualche settimana gli sca- scavi per il posizionamento di cavi vi elettrici hanno interessato il marciapiedi, eliminando anche temporaneamente alcuni par- parcheggi della via San Lazzaro e cheggi gli stalli per il carico e scarico all’inizio di via Carducci. Il disa- disagio dunque è stato contenuto, gio riguardando prevalentemente i pedoni che ormai hanno fatto l'abitudine ai cantieri stradali. La strozzatura di via Valdirivo, invece, ha condizionato alme- almeno un po’ il traffico veicolare. no Ma la curiosità di chi osserva con attenzione quanto accade in città, su quelle pietre si è di certo soffermata. Di gente che passa di cantiere in cantiere ad osservare l'evolversi dei "lavori in corso" ce n'è anche a Trieste. Ma che fine avranno fatto i ma- masegni? segni? Nessuna risposta dail mobili- mobility manager del Comune Giulio ty Bernetti, che ha “girato”la que- questione al dirigente dell’Area stione strade Enrico Cortese che ha prontamente assicurato che tut- tutte le pietre sono state portate il te 1 marzo nei magazzini del Co- Comune, dove verranno conserva- mune, conservate in attesa di essere riutilizzate te negli interventi di riqualificazio- riqualificazione - come in via Diaz e piazza ne Venezia - o di prossimo appalto comepiazza Ponterosso. (g.s.) Lavori in via Valdirivo per il posizionamento di cavi elettrici