Rosanero13 Palermo Catania

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1 marzo 2009 - n. 13 rosanero quindicinale di informazione sportiva WALTER ZENGA L’UOMO RAGNO un allenatore venuto dall’Est ALL’INTERNO IL POSTER DI CASSANI Mentre i rosanero dopo il passo falso con la Juve cerca di riprendere la serie positiva dei risultati interni, gli etnei di mister Zenga vanno alla ricerca di importanti punti salvezza foto Francesco Mazzitello PALERMO CATANIA che vinca lo sport! ALL’INTERNO INSERTO DERBY stagione 2008/2009 • 26 a giornata

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edizione cartacea di Rosanero, numero 13

Transcript of Rosanero13 Palermo Catania

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1 marzo 2009 - n. 13

rosaneroquindicinale di informazione sportiva

WALTER ZENGA

L’UOMO RAGNOun allenatore venuto dall’EstALL’INTERNO IL POSTER DI CASSANI

Mentre i rosanero dopo il passo falso con la Juve cerca di riprendere la serie positiva dei risultati interni, gli etnei di mister Zenga vanno allaricerca di importanti punti salvezza

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PALERMOCATANIAche vincalo sport!

ALL’INTERNO INSERTODERBY

stagione 2008/2009 • 26 a giornata

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2 la partita di oggi rosanero

Ecco arrivare dopo Palermo-Ju-ve di sabato scorso il derby conil Catania che ha tutti gli oc-

chi puntati su di sé. All’andata i fa-vori dei pronostici erano tutti per irosanero che venivano proprio dal-la vittoria esterna sui bianconeri eda una striscia positiva nata dopoil cambio della guardia in panchi-na. Fu proprio Catania a spezzarei sogni di gloria dell’armata Ballar-dini e a segnare un lento declinoper buona parte del girone di an-data. Ma si sa che il passato aiutaad evitare che gli errori si ripetano,e così domenica il Palermo si su-derà il risultato per far dimentica-re subito la cocente sconfitta coni bianconeri di sabato scorso. Nonche Liverani e compagni non ab-biano avuto la possibilità di pareg-giare o addirittura di vincere, marimane il problema della scarsa ve-na realizzativa di Cavani e soci. Ilgiovane sudamericano continuaad essere l’incognita di questa squa-dra, questo perché nonostante larealizzazione di alcuni gol straor-dinari riesce a sbagliare anchenelle situazioni più facili.

A fare da contraltare c’è invece ilbuon momento degli esterni difen-sivi, Balzaretti e Cassani, che pe-rò vedono vanificato il loro lavoroin mezzo all’area dove mancanoi colpitori di testa. Ovviamente que-sta squadra non può fare a meno

IL PALERMO AL BARBERA HA L’OCCASIONE DI FARE DIMENTICARE SUBITO LA SCONFITTADI SABATO SCORSO CONTRO LA JUVE. CATANIA DETERMINATO, PIENO DI EX ROSANERO

di Tiberio Cantafia

In balìa dell’estro di MiccoliBallardini punta alla riscossa

della fantasia di Miccoli e dei lanci,talvolta fenomenali, del regista Li-verani. Sul primo si può solo spe-rare che la forma cresca partita do-po partita, su Liverani che riesca adare continuità alle sue prestazio-

ni e che eviti alcuni grossolani er-rori che spesso condizionano le ga-re, vedi il gol di Sissoko nato pro-prio da un suo svarione. Le criticheche spesso piovono sulla squadranon sono figlie della poca fiducia,

Anno 2009 - Stagione 2008/2009 - n. 13

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il Centro Commercialedi Tommaso Natalepotrai trovare rosanerodue giorni prima dellepartite casalinghe del Palermo

Davide Ballardini

ma anzi devono rappresentare sti-moli che, insieme ad un clima da“derby”, potranno essere d’aiutoad una squadra che può giocarse-la con chiunque e che potrebbe riav-vicinarsi all’obiettivo Uefa. Altra no-ta dolente, l’ostinazione di misterBallardini. Senza dubbio si tratta diuno dei migliori allenatori in circo-lazione, ma francamente non si rie-scono a capire le tardive sostituzio-ni o del perché alcuni giocatori nonvengano mai sostituiti anche in gior-nate di totale assenza.

Ma che sfida sarà quella con-tro i “cugini” rossoazzurri? Zengasicuramente cercherà di sfodera-re qualcuna delle sue sorprese tat-tiche, mentre Ballardini probabil-mente confermerà, a meno del rien-tro di Carrozzieri, l’undici che ha co-munque combattuto fino alla finecontro la Juventus. Da tenere d’oc-chio l’inviperito ex Ciro Capuano,in gol contro la Reggina, e il go-leador Mascara: due giocatori chevorranno fare uno sgambetto, in-sieme a Giacomo Tedesco, ai pa-lermitani e agli ex compagni. Ementre i tifosi sperano in una so-nante vittoria “scacciapensieri” cheriporti in corsa gli uomini di Ballar-dini, il grande Candidò Cannavo,catanese e sempre molto legatoalla sua Sicilia, avrebbe proprio vo-luto un bel derby che facesse ri-cordare i veri valori dello sport chevennero dimenticati quell’assurdo2 febbraio del 2007.

Chiuso in tipografia il 25 febbraio 2009

Cavani e Molinaro durante l’ultimo Palermo-Juventus (foto Francesco Mazzitello)

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3la partita di oggirosanero

Tabù-trasferta per gli etnei in cerca dei punti salvezza

I ROSSOAZZURRI NON RIESCONO A VINCERE LONTANO DAL “MASSIMINO”DA QUASI DUE ANNI. E OGGI MISTER ZENGA TENTA IL COLPACCIO A PALERMO...

di Gianluca Rubino

Il Catania che si presenta al “Bar-bera” è una squadra reduce daun periodo tutt’altro che positi-

vo, nonostante il sofferto succes-so ottenuto domenica scorsa aidanni della Reggina di Orlandi. Irossazzurri nel girone di ritornohanno raccolto la miseria di cin-que punti, frutto di una sola vitto-ria, due pareggi e tre sconfitte. Pe-riodo nero sottolineato dal presi-dente Pulvirenti, il quale al termi-ne del match vinto contro i cala-bresi ha comunque speso parolerassicuranti: «Venivamo da duemesi nel corso dei quali, nonostan-te le ottime prestazioni, avevamoraccolto molto poco. Vincere oggiera importantissimo e ci siamo riu-sciti. Adesso ci aspetta il derby conil Palermo: si tratta di una partitasentita da entrambe le tifoserie,sono sicuro che faremo una gran-dissima prestazione. Tuttavia dob-biamo stare attenti alla voglia diriscatto dei rosanero, i quali vor-ranno rifarsi dopo la sconfitta con-tro la Juventus». In trasferta glietnei non riescono ad imporsi da

riodo nero i siciliani in campiona-to navigano in acque relativamen-te tranquille, grazie alla non indif-ferente mole di punti conquistatiin casa: i rossazzurri, infatti, han-no raccolto venticinque dei tren-ta punti totali tra le mura amiche.

Questa la formazione che Wal-ter Zenga, fedele al 4-3-3, dovreb-be mandare in campo contro il Pa-lermo: Bizzarri in porta; pacchettodifensivo formato da Potenza, Sil-vestre, Stovini e Capuano. Sulla li-nea mediana dovrebbero agireBiagianti, Ledesma e Tedesco; inavanti, il tridente Morimoto-Pao-lucci-Mascara. Proprio l’attaccan-te calatino, con i suoi sette gol al-l’attivo (uno dei quali realizzato, surigore, nel match d’andata), è ilbomber principe della compagi-ne di “patron” Pulvirenti. Elemen-to imprescindibile nello scacchie-re tattico etneo è l’ex Boca JuniorsLedesma, classico centrocampi-sta moderno, abile sia negli in-serimenti sotto porta, sia in fase dicopertura. Indiscusso leader del-la difesa è, invece, il toscano Lo-renzo Stovini, accostato diversevolte, in passato, al Palermo. Per

lui, 88 presenze e tre reti con lamaglia rossazzurra. Le parate diAlbano Bizzarri si sono rivelate de-cisive sino a questo momento:l’estremo argentino, dopo aver vin-to la concorrenza con Polito, è di-ventato uno dei punti inamovibilidella squadra siciliana.

Per quanto riguarda i preceden-ti nella massima serie, il Cataniaè sceso quattro volte sul terreno digioco dell’ex Favorita: nella stagio-ne 1961-62 il confronto tra rosane-ro e rossazzurri si concluse sullo0-0; l’anno dopo nuovo pareggio,questa volta per 1-1. Nel 2006-07il Palermo si impose con un cla-moroso 5-3: di Corona, Tedesco,Simplicio, Mascara (con la compli-cità di Agliardi), Corini, Amauri, Bar-zagli e Spinesi le reti. Anche la sfi-da dello scorso anno venne vintadalla compagine palermitana: Fa-brizio Miccoli, con un magistralecalcio di punizione, decise un matchdestinato ad un anonimo 0-0.

Scorrendo la rosa della compa-gine etnea, notiamo la presen-za di ben quattro ex rosanero: sitratta di Ciro Capuano, al Paler-mo sino al gennaio scorso, Chri-stian Terlizzi, in maglia rosa dal2003 al 2006, Giacomo Tedesco,al club di Viale del Fante dal 1995al 1997, e infine Peppe Masca-ra, acquistato da Sensi nel 2001e ceduto al Genoa, nel gennaio2003, da Zamparini. Occorre ri-cordare, infine, che i tifosi cata-nesi non saranno presenti al “Bar-bera” per motivi di ordine pubbli-co: la speranza è che tali divietipossano diventare al più prestosolamente un triste ricordo.

quasi due anni: l’ultimo successolontano dallo stadio “Angelo Mas-simino” risale al 29 aprile 2007, 1-0 in casa dell’Udinese. Dopo di al-lora solo qualche pareggio e tan-te, o per meglio dire troppe, scon-fitte. Due settimane orsono, sulcampo del Chievo, i siciliani ave-vano sfiorato l’impresa: gli uomi-ni di Zenga infatti, passati in van-taggio al dodicesimo minuto delprimo tempo, venivano raggiuntidai veneti nei minuti di recupero.

Comunque sia, nonostante il pe-

il giapponese Morimoto (foto SiciliaToday.net)

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4 la partita di oggi rosanero

CATANIA

Le probabili formazioni

Bresciano

Simplicio

Cassani

PALERMO

Bovo

Nocerino

Balzaretti

Bizzarri

LiveraniCavani

Mascara

Morimoto Biagianti

Ledesma

Stovini

Potenza

Silvestre

Capuano

Paolucci

Amelia

Miccoli

Tedesco

Carrozzieri

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5le roserosanero

32 Marco Amelia portiere Roma 02/04/198212 Alberto Fontana portiere Cesena 23/01/196788 Samir Ujkani portiere Albania 05/07/198842 Federico Balzaretti difensore Torino 06/12/19815 Cesare Bovo difensore Roma 14/01/1983

80 Moris Carrozzieri difensore Giulianova (Te) 16/11/198016 Mattia Cassani difensore Borgomanero (No) 26/08/198321 Alberto Cossentino difensore Palermo 10/09/198826 Michel Morganella difensore Svizzera 17/05/198924 Simon Kjaer difensore Danimarca 26/03/19896 Samuele Romeo difensore Palermo 06/03/1989

25 Mirko Savini difensore Roma 11/03/197923 Mark Bresciano centroc. Australia 11/02/198022 Luca Di Matteo centroc. Pescara 25/02/198814 Roberto Guana centroc. Brescia 21/01/198111 Fabio Liverani centroc. Roma 29/04/19768 Giulio Migliaccio centroc. Mugnano di Napoli 23/06/1981

33 Antonio Nocerino centroc. Napoli 09/04/198530 Fabio Enrique Simplicio centroc. Brasile 23/09/19794 Giovanni Tedesco centroc. Palermo 13/05/1972

20 Igor Budan attaccante Croazia 22/04/19807 Edinson Roberto Cavani attaccante Uruguay 14/02/198718 Abel Hernandez attaccante Uruguay 08/08/199010 Fabrizio Miccoli attaccante Nardò (Le) 27/06/197999 Levan Mchedlidze attaccante Georgia 24/03/199019 Davide Succi attaccante Bologna 11/10/1981

Allenatore: Davide Ballardini

n. Nome e cognome Ruolo Luogo di nascita Data di nasc. n. Nome e cognome Ruolo Luogo di nascita Data di nasc.

PALERMO CATANIA

1 Albano Bizzarri portiere Argentina 09/11/197712 Tomás Kosicky portiere Slovacchia 11/03/198620 Paolo Acerbis portiere Clusone (Bg) 05/05/19814 Matías Silvestre difensore Argentina 25/09/1984 6 Lorenzo Stovini difensore Firenze 24/11/1976

21 Cristian Silvestri difensore Roma 21/01/197523 Christian Terlizzi difensore Roma 22/11/197933 Ciro Capuano difensore Napoli 10/07/1981

Alessandro Potenza difensore San Severo (Fg) 08/03/19845 Ezequiel Carboni centroc. Argentina 04/04/19798 Pablo Ledesma centroc. Argentina 04/02/1984

10 Nicolae Dica centroc. Romania 09/05/198011 Cristian Llama centroc. Argentina 26/06/198613 Mariano Izco centroc. Argentina 13/03/198316 Andrea D'Amico centroc. Italia 17/05/198917 Davide Baiocco centroc. Perugia 08/05/1975 19 Giacomo Tedesco centroc. Palermo 01/02/197622 Francesco Millesi centroc. Catania 24/07/198027 Marco Biagianti centroc. Firenze 18/04/19847 Giuseppe Mascara attaccante Caltagirone (Ct) 22/08/19799 Michele Paolucci attaccante Recanati (Mc) 06/02/1986

15 Takayuki Morimoto attacante Giappone 07/05/198825 Jorge Martínez attaccante Uruguay 05/04/1983

Allenatore: Walter Zenga

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Concorso n. 19 del 1° marzo 2009

27 a giornata - 8a di ritorno 8 marzo 2009

1 Atalanta - Chievo

2 Cagliari - Torino

3 Palermo - Catania

4 Reggina - Fiorentina

5 Sampdoria - Milan

6 Siena - Genoa

7 Udinese - Lecce

8 Reggiana - Novara

9 Gallipoli - Foggia

10 Lecco - Monza

11 Ravenna - Verona

12 Pistoiese - Arezzo

13 Potenza - Crotone

14 Inter - Roma ore 20:30

BOLOGNA - SAMPDORIA

CATANIA - SIENA

CHIEVO - CAGLIARI

FIORENTINA - PALERMO

GENOA - INTER

LECCE - REGGINA

MILAN - ATALANTA

NAPOLI - LAZIO

ROMA - UDINESE

TORINO - JUVENTUS

• Il Totocalcio •

6 i numeri rosanero

• Il prossimo turno •

LA CLASSIFICA

G giocate - V vinte - N pareggiate - P perse - F gol fatti - S gol subiti

Squadra Punti Totali In casa Fuori casa

G V N P F S G V N P F S G V N P F S

Inter 59 25 18 5 2 44 18 12 9 3 0 18 8 13 9 2 2 26 10

Juventus 50 25 15 5 5 41 21 12 8 2 2 23 10 13 7 3 3 18 11

Milan 48 25 14 6 5 42 25 13 10 2 1 23 7 12 4 4 4 19 18

Fiorentina 45 25 14 3 8 37 24 12 9 2 1 20 8 13 5 1 7 17 16

Genoa 44 25 12 8 5 36 25 12 8 4 0 25 10 13 4 4 5 11 15

Roma 43 25 13 4 8 37 31 12 9 2 1 21 10 13 4 2 7 16 21

Cagliari 37 25 11 4 10 32 27 13 8 2 3 17 8 12 3 2 7 15 19

Atalanta 36 25 11 3 11 31 26 13 9 1 3 22 9 12 2 2 8 9 17

Palermo 36 25 11 3 11 32 31 12 9 0 3 23 15 13 2 3 8 9 16

Lazio 35 25 10 5 10 35 37 13 5 4 4 15 15 12 5 1 6 20 22

Napoli 35 25 10 5 10 32 29 13 8 3 2 22 12 12 2 2 8 10 17

Udinese 31 25 8 7 10 34 37 12 6 4 2 19 12 13 2 3 8 15 25

Catania 30 25 8 6 11 24 30 13 8 1 4 18 14 12 0 5 7 6 16

Sampdoria 29 25 7 8 10 24 29 13 6 4 3 17 11 12 1 4 7 7 18

Siena 27 25 7 6 12 19 26 12 6 4 2 12 7 13 1 2 10 7 19

Bologna 23 25 5 8 12 27 40 12 2 3 7 15 22 13 3 5 5 12 18

Torino 23 25 5 8 12 25 39 13 5 3 5 14 16 12 0 5 7 11 23

Lecce 22 25 4 10 11 22 39 13 2 6 5 13 20 12 2 4 6 9 19

Chievo 20 25 4 8 13 18 35 13 2 5 6 10 17 12 2 3 7 8 18

Reggina 17 25 3 8 14 20 43 12 2 5 5 16 18 13 1 3 9 4 25

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7i marcatorirosanero

Marco Di Vaio (Bologna) 16 Alberto Gilardino (Fiorentina) 15 Diego Milito (Genoa) 15 Zlatan Ibrahimovic (Inter) 14 Amauri de Oliviera (Juventus) 12 Antonio Di Natale (Udinese) 12 Adrian Mutu (Fiorentina) 12 Ricardo Izecson Santos Leite (Milan) 11 Pato Rodrigues da Silva (Milan) 11 Sergio Floccari (Atalanta) 10 Robert Acquafresca (Cagliari) 9 Bernardo Corradi (Reggina) 9 Marek Hamsik (Napoli) 9 Edinson Cavani (Palermo) 8 Jeda Neves Capucho (Cagliari) 8 Fabrizio Miccoli (Palermo) 8 Goran Pandev (Lazio) 8 Fabio Quagliarella (Udinese) 8 Mirko Vucinic (Roma) 8 Mauro Zárate (Lazio) 8 Alessandro Del Piero (Juventus) 7 Germán Denis (Napoli) 7 Cristiano Doni (Atalanta) 7 Giuseppe Mascara (Catania) 7

'Ronaldinho Moreira (Milan) 7 Giuseppe Sculli (Genoa) 7 Baptista Pereira Baptista (Roma) 6 Antonio Cassano (Sampdoria) 6 José Ignacio Castillo (Lecce) 6 Ezequiel Lavezzi (Napoli) 6 Tommaso Rocchi (Lazio) 6 Fabio Simplicio (Palermo) 6 Francesco Totti (Roma) 6 Claudio Bellucci (Sampdoria) 5 Gennaro Delvecchio (Sampdoria) 5 Michele Paolucci (Catania) 5 Giampaolo Pazzini (Sampdoria) 5 Dejan Stankovic (Inter) 5 Simone Tiribocchi (Lecce) 5 Nicola Amoruso (Siena) 4 Rolando Bianchi (Torino) 4 Marco Bresciano (Palermo) 4 Daniele Conti (Cagliari) 4 Francesco Cozza (Reggina) 4 Vincenzo Iaquinta (Juventus) 4 Massimo Maccarone (Siena) 4 Christian Maggio (Napoli) 4 Maicon Sisenando (Inter) 4 Michele Marcolini (Chievo) 4 Riccardo Montolivo (Fiorentina) 4 Pavel Nedved (Juventus) 4 Clarence Seedorf (Milan) 4 Adriano Leite Ribeiro (Inter) 3 Massimo Ambrosini (Milan) 3 Franco Brienza (Reggina) 3 Gaetano D'Agostino (Udinese) 3 Adriano Ferreira Pinto (Atalanta) 3 Michele Fini (Cagliari) 3 Antonio Floro Flores (Udinese) 3 Pasquale Foggia (Lazio) 3 Mario Frick (Siena) 3 Abdel Kader Ghezzal (Siena) 3 Vincenzo Italiano (Chievo) 3 Bosko Jankovic (Genoa) 3 Houssine Kharja (Siena) 3 Alessandro Matri (Cagliari) 3 Takayuki Morimoto (Catania) 3 Thiago Motta (Genoa) 3

Sergio Pellissier (Chievo) 3 Simone Pepe (Udinese) 3 Alessandro Rosina (Torino) 3 Alexis Sanchez (Udinese) 3 Alberto Aquilani (Roma) 2 David Beckham (Milan) 2 Giuseppe Biava (Genoa) 2 Davide Biondini (Cagliari) 2 Daniele Cacia (Lecce) 2 Emanuele Calaiò (Siena) 2 Fabio Caserta (Lecce) 2 Giorgio Chiellini (Juventus) 2 Iván Córdoba (Inter) 2 Julio Cruz (Inter) 2 Paolo Dellafiore (Torino) 2 Felipe de Cavalho (Fiorentina) 2 Guillermo Giacomazzi (Lecce) 2 Tiberio Guarente (Atalanta) 2 Filippo Inzaghi (Milan) 2 Juan Silveira dos Santos (Roma) 2 Zdravko Kuzmanovic (Fiorentina) 2 Cristian Ledesma (Lazio) 2 Andrea Mantovani (Chievo) 2 Jorge Martínez (Catania) 2 Jérémy Menez (Roma) 2 Gianni Munari (Lecce) 2 Sulley Ali Muntari (Inter) 2 Raffaele Palladino (Genoa) 2 Christian Panucci (Roma) 2 Sokratis Papastathopoulos (Genoa) 2 Simone Perrotta (Roma) 2 David Pizarro (Roma) 2 Gianvito Plasmati (Atalanta) 2 Jürgen Säumel (Torino) 2 Mohamed Sissoko (Juventus) 2 Sebastiano Siviglia (Lazio) 2 Marius Stankevicius (Sampdoria) 2 Roberto Stellone (Torino) 2 Jaime Andrés Valdés (Atalanta) 2 Francisco Valiani (Bologna) 2 Simone Vergassola (Siena) 2 Christian Vieri (Atalanta) 2 Sergio Volpi (Bologna) 2 Marcelo Zalayeta (Napoli) 2 Fabrizio Miccoli (8 reti) foto Francesco Mazzitello

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foto Francesco Mazzitello

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rosaneroSPECIALE

Supplemento al n. 13 di Rosanero del 1° marzo 2009

Una lunga storia fatta di partite rimaste nellamemoria dei tifosi e di episodi che hanno

contrassegnato la stessa vita delle due società. I numeri parlano rosanero: dei 36 incontri complessivi disputati al Barbera tra le due

squadre, il Palermo ne ha vinti 17 e persi solo tre

Palermovs

Catania

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II SPECIALE DERBY rosanero

IL DERBY SICILIANO PER ECCELLENZAPalermo e Catania nel corso della loro sto-

ria si sono incontrate al Renzo Barbera perben 27 volte in campionato, tra serie A, B

e C1, e 9 volte in Coppa Italia, per un totale di36. Nella massima serie le due squadre si so-no incrociate quattro volte, per un totale didue vittorie rosa e due pareggi; 17 volte in B, concinque vittorie, 10 pareggi e due sconfitte per icatanesi; sei volte in C1, riportando tre vittorie,due pareggi ed una sconfitta per gli etnei; cin-

que volte in Coppa Italia maggiore, tutte vintedai palermitani; quattro volte in Coppa Italia diserie C, di cui due successi per le aquile e duepareggi. I gol fatti dai rosanero in campionatosono 37 contro i 21 subiti, mentre in Coppa Ita-lia le marcature all’attivo sono 19 e 6 quelle ros-soazzurre. Nel computo totale, il Palermo al Bar-bera contro il Catania ha vinto 17 incontri, pa-reggiati 16 e persi tre; 57 sono stati i gol fatti e27 quelli subiti.

La prima volta che le due rivali si sono in-contrate in campionato è stato nel torneo di se-

rie B, alla settima giornata. Era il primo novem-bre del 1936. L’incontro finì 1 a 1, con i gol diBonesini al 41’ per i rosa e di Corallo al 40’ delsecondo tempo per il Catania. Il primo derby inserie A, invece, risale al 21 gennaio del 1962, al-la 22a giornata di campionato. Finì 0-0, arbitrodell’incontro De Marchi.

E infine una piccola curiosità: nelle tre cate-gorie (A, B e C1) i rosanero hanno vinto tre par-tite infliggendo cinque gol al Catania: il 22 otto-bre 2000, il 3 aprile 2004 ed il 20 settembre2006.

Nel primo incontro di Coppa Italia deltorneo 1959-60 disputatosi alla Favo-rita il 6 settembre 1959, il Palermo haaffrontato il Catania allo stadio dellaFavorita. Partita ad eliminazione diret-ta. I 90 minuti dell'incontro hanno vistole due squadre chiudere in parità e siè proseguito con i tempi supplemen-tari. Al 15' del primo tempo il Palermova in vantaggio con Perli. Verso la me-tà del secondo tempo supplementa-re, i giocatori del Catania comincianoa lamentarsi con l‘arbitro per la scarsavisibilità, visto che stava iniziando a fa-re buio. Stanco delle lamentele dei gio-catori, l’arbitro sospende la partita dueminuti prima dello scadere del temporegolamentare. Il Catania sperava inuna ripetizione della gara...

Così titolava il Giornale di Sicilia: «Fuo-

ri programma alla Favorita. A due mi-nuti della fine l'arbitro ha sospeso lagara per l'ostruzionismo del Cataniache reclamava per la scarsa visibilità».

La partita è stata data vinta a tavo-lino al Palermo per 2 a 0.

Questo il tabellino:Reti: 1° t. s. 15' Perli.Palermo: Anzolin, De Bellis, Sereni,Cocco, Grevi, Malavasi, Sacchella,Carpanesi (Latini), Greatti, Perli, Berni-ni. All. VycpalekCatania: Seveso, Michelotti, Boldi, Cor-ti, Grani, Bonci, Macor, Ferretti, Buzin,Prenna, Morelli. All. C. Di Bella.Arbitro: De Robbio di Torre Annun-ziata.Note: spettatori 10.000 circa. Angoli6 a 6.

Accadde che…

Carmelo Di Bella e Cestmír Vycpálek, all’epoca allenatori delle due squadre

pagine a cura di Filippo Compagno

Page 11: Rosanero13 Palermo Catania

IIISPECIALE DERBYrosanero

NO PER ECCELLENZAECCO TUTTI GLI INCONTRI DI CAMPIONATO GIOCATI AL BARBERA

Giorn. Data Serie Incontri R.f. Marcatori Arbitri

7a 01-11-36 B Palermo-Catania 1-1 41’ Bonesini, 40’ s.t. Corallo (C)24a 24-03-40 B Palermo-Catania 1-033a 03-06-56 B Palermo-Catania 3-3 23’ Sandri, 44’ Bergamo; s.t. 9’ Spikofski (C), 19’ e 23’ Quoiani (C), 34’ Ballico Maghernino 8a 03-11-57 B Palermo-Catania 1-1 s.t. 17’ Meroi (C), 44’ Biagini Rebuffo27a 22-03-59 B Palermo-Catania 1-0 s.t. 2’ Perli Gambarotta22a 21-01-62 A Palermo-Catania 0-0 De Marchi5a 14-10-62 A Palermo-Catania 1-1 3’ Fernando, 43’ Prenna rig. (C) Di Tonno32a 07-05-67 B Palermo-Catania 0- 12’ Fara (C) Giunti33a 22-04-68 B Palermo-Catania 0-0 Lattanzi4a 17-10-71 B Palermo-Catania 1-0 8’ Lancini Gussoni34a 19-05-74 B Palermo-Catania 1-1 30’ Magistrelli; s.t. 41’ Malaman (C) Schena31a 02-05-76 B Palermo-Catania 1-1 24’ Malaman (C); s.t. 8’ Piras Ciulli6a 31-10-76 B Palermo-Catania 0-0 Frasso34a 24-05-81 B Palermo-Catania 2-0 s.t. 32’ Ammoniaci, 42’ De Stefanis Prati35a 23-05-82 B Palermo-Catania 0-2 6’ Montesano

2-0 a tavolino per il Ct decretato dal giudice sportivo Facchin7a 24-10-82 B Palermo-Catania 0-0 Angelelli

32a 04-05-86 B Palermo-Catania 0-0 Casarin16a 01-01-89 C1 Palermo-Catania 0-0 Fiori6a 22-10-89 C1 Palermo-Catania 1-0 40’ Musella rig. De Angelis

29a 05-05-91 C1 Palermo-Catania 3-0 2’ e 21’ Lunerti; s.t. 3’ Cangini Conocchiari22a 21-02-93 C1 Palermo-Catania 0-2 20’ Cipriani (C); s.t. 23’ Palmisano (C) Lana13a 05-12-99 C1 Palermo-Catania 1-1 s.t. 8’ Lugnan, 22’ Manca (C) Morganti8a 22-10-00 C1 Palermo-Catania 5-1 26’rig e 29’ s.t. Cappioli, 30’ La Grotteria; s.t. 22’ Cicconi (C), 37’ e 53’ Elia Dattilo

31a 19-04-03 B Palermo-Catania 3-3 11’ e 23’ s.t. Martusciello (C), 33’ Asta; s.t. 9’ Oliveira (C), 10’ Zauli, 15’ ManieroBolignino36a 03-04-04 B Palermo-Catania 5-0 7’ A. Filippini, 30’ Biava; s.t. 12’ Toni, 25’ E.Filippini, 28’ Toni rig. Messina3a 20-09-06 A Palermo-Catania 5-3 27’ Corona (C), 28’ Tedesco; s.t. 2’ Simplicio, 20’ Mascara (C),

24’ Corini rig, 29’ Amauri, 36’ Barzagli, 49’ Spinesi (C) Trefoloni33a 12-04-08 A Palermo-Catania 1-0 84’ Miccoli Dondarini

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IV SPECIALE DERBY rosanero

La sconfitta contro la Juventus, ladifficile lotta per un posto in Ue-fa, i colpi di mercato di Zam-

parini, i rapporti tra le tifoserie. Suquesti e altri temi, alla vigilia del der-by contro il Catania di Zenga, Rosa-nero ha intervistato il giornalista Raie noto commentatore televisivo Ro-berto Gueli.

- Gueli, dopo la positiva strisciacasalinga è arrivata per i rosane-ro la sconfitta contro la Juventus.Che cosa si può trarre di positivoda questa sconfitta?

«Di positivo c’è da trarre poco onulla. Sconfitta, gol subiti, nessunorealizzato e giocatori sottotono co-me Bovo, Simplicio, Cavani. Pecca-to. La squadra era partita bene, avreb-be meritato il vantaggio. Ma il cal-cio è cinico e, se non lo sei, a volte losono gli altri. E così la Juventus havinto. Di buono? La grinta di Ameliae Liverani, la voglia di Miccoli, i com-plimenti di Zamparini e la grandecornice di pubblico che ha offerto ilBarbera».

- Al Palermo sembra mancarela continuità sotto porta, come di-mostrato dai match contro Reggi-na e Juventus. Colpa di un mo-mento no o di giocatori che non siesprimono come dovrebbero?

«Due partite senza gol non lascia-no ben sperare per il futuro. Il Paler-mo è troppo Miccoli-dipendente e,quando manca il furetto rosanero

la luce si spegne o quasi. E poi, se anon giocare ai loro livelli si mettonoanche Simplicio e Cavani, la frittataè servita. Mchedlidze dovrebbe rien-trare entro un mese come Budan:troppo tardi».

- Mascara è sicuramente l’ex piùpericoloso. Che ricordi hai del suopassato rosanero?

«Mascara è uno dei tanti ex. Cer-to, è il giocatore più pericoloso delCatania. Al Palermo ha già segna-to. I ricordi? Intanto di un ragazzosplendido, che si è fatto da solo. IlPalermo indubbiamente lo ha va-lorizzato per poi cederlo troppo pre-sto. Di gol ne ha fatti tanti con lamaglia rosanero. Il più bello? Insforbiciata contro la Sampdoria, sela memoria non mi inganna. E poinon dimenticherò mai l’amichevo-le Nissa-Palermo con il grave in-fortunio e la corsa all’ospedale diPalermo. Piangeva Mascara, poiper fortuna è diventato un grandecalciatore».

- Sono passati due anni dal 2febbraio 2007 con il Catania-Pa-lermo dell’omicidio Raciti. Pensiche qualcosa sia cambiato nel rap-porto tra tifosi e forze dell’ordine?

«Il ricordo dell’omicidio Raciti fuo-ri dal Massimino è sempre vivo. Unapagina nera del calcio italiano. Sequalcosa è cambiato? La mentalitàforse… Ma è l’educazione di chiva allo stadio che deve cambiare.Per fortuna all’interno degli impian-ti non succede più nulla. Fuori anco-ra accade qualcosa, come sabatoa Palermo quando sono stati aggre-diti alcuni agenti».

- Secondo te sarà un derby spet-tacolo, come ormai è stato negli

ultimi anni, o con due squadre chenon vorranno farsi del male?

«Il derby è sempre una gara di-versa, dal pronostico aperto. Chis-sà come finirà. Lo spettacolo nelleultime edizioni c’è stato, eccome.Auguriamoci ci sia anche domeni-ca in campo e sugli spalti. E che vin-ca il Palermo…»

- Se De Melo se non avesse tro-vato in panchina Colantuono maBallardini, avrebbe avuto una chan-ce a Palermo? E Jankovic potreb-be ritornare a Palermo?

«Ogni allenatore ha le sue idee.Colantuono ed il suo staff dopo ilritiro estivo hanno bocciato l’attac-cante brasiliano ritenendolo troppolento e macchinoso. Forse hannoperso un po’ troppo tempo e quin-di i dirigenti hanno avuto difficoltà atrovare un ricambio in poco tempo.Con Ballardini? Forse avrebbe avu-to più spazio o magari sarebbe di-ventato titolare. Ho imparato a co-noscere anche il nuovo tecnico equindi probabilmente è dotato di piùpazienza rispetto a Colantuono equindi avrebbe provato a mio avvi-so di più De Melo. Ma è andatacosì...come per Jankovic girato sulfilo di lana al Genoa ed ora fonda-mentale per il gioco della squadradi Gasperini».

Spettacolo sì, ma servono i tre punti...di Tiberio Cantafia

Lo stadio Renzo Barbera in occasione del derbydello scorso anno. A sinistra, Roberto Gueli

Tutti i martedì su Rosaneronline.itil Quinto grado a Roberto Gueli. Sevuoi fare anche tu una domanda alnoto giornalista del Tgr Sicilia, scri-vi a [email protected]

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VSPECIALE DERBYrosanero

Per la seconda stagione con-secutiva Walter Zenga, exportiere dell’Inter e della Na-

zionale Italiana tra gli anni ’80 e’90, è l’allenatore del Catania. Na-to a Milano il 28 aprile del 1960,Zenga ha iniziato la sua carrie-ra calcistica nella Macallese, so-cietà giovanile, per successiva-mente entrare a far parte del set-tore giovanile dell’Inter. Nel ‘78 vie-ne mandato a fare esperienza pri-ma alla Salernitana in C1, dove dispu-ta appena tre gare e poi, prima al Sa-vona in C2 (23 presenze) e dopo allaSambenedettese per due stagioni (intotale 67 presenze), contribuendo alla pro-mozione della squadra marchigiana in B.

Nella stagione 1982-1983 rientra all’Inter, do-ve esordisce in serie A come primo portierel’11 settembre 1983 in Inter-Sampdoria (1-2). Conla maglia nerazzurra “l’Uomo Ragno”, disputaben dodici stagioni (dal 1982 al 1994), collezio-nando in totale 328 presenze e vincendo ancheuno scudetto, una Supercoppa italiana nella sta-gione 1988-1989 e due Coppe Uefa nel 1990 enel 1994. Inoltre, grazie al club milanese, Zengaarriva in nazionale; a guidarla è il commissariotecnico Azeglio Vicini che porterà il numero unonerazzurro ai mondiali del ’90, ricordati però pro-prio per il suo errore che in semifinale costò l’eli-minazione contro l’Argentina. In nazionale Zen-ga disputerà in tutto 58 partite.

Nel 1994 approda alla Sampdoria ma a cau-sa di alcuni infortuni non gioca con continuità,disputando in due stagioni soltanto 41 presen-ze e perdendo anche il posto da titolare in az-

zurro, a favore di Gianluca Pagliuca. La stagio-ne seguente passa al Padova in serie B (21 pre-senze) e poi al New England Revolution, squa-dra americana (47 presenze).

Durante la sua carriera di giocatore Zenga haottenuto numerosi riconoscimenti: “Migliorportiere dell’anno” dall’Iffhs, l’organo internazio-nale di storia e statistica calcistica, per ben trevolte (1989, 1990 e 1991) e come “Portiere dell’an-no” dall’Uefa.

Terminata la carriera da estremo difensore,Zenga intraprende quella da allenatore, pren-dendo esempio da tecnici come Vicini e Trapat-

toni. Prima di approdare alla guida del Catania,l’ex numero uno azzurro non aveva mai avutoesperienze da allenatore in Italia, tranne cheuna parentesi con il Brera nel novembre del2000, in serie D. In compenso ha lavorato mol-to all’estero, cominciando negli Usa con i NewEngland Revolution nel 1998 per poi proseguirein Romania nella stagione 2002-2003 con lasquadra del National Bucarest e con la Steauanella stagione 2004-2005. La stagione succes-siva si trasferisce in Serbia, sulla panchina del-la Stella Rossa di Belgrado e nel luglio 2006 va

ad allenare i turchi del Graziantepspor, squa-dra di media classifica. Nel gennaio 2007

decide di rescindere il contratto con lasquadra turca ed accetta la panchinaaraba dell’Al-Ain. E nel settembre del-lo stesso anno firma un contratto conla Dinamo Bucarest. Ma dopo un pe-riodo fatto di critiche e di accuse, in te-sta a tutte quella di essere troppo di-fensivista, Zenga rassegna le dimissio-ni. Lavorare come tecnico all’estero hacomunque dato i suoi frutti. Infatti, Zen-

ga ha anche come allenatore un palma-rès di tutto rispetto: uno scudetto e una

Coppa di Serbia, entrambi conquistati con laStella Rossa di Belgrado.

Il primo aprile del 2008 arriva il momentoper l’ex estremo difensore nerazzurro di al-lenare una squadra italiana, e lo fa subentran-do a Silvio Baldini sulla panchina del Cataniae portando gli etnei ad una salvezza in quelmomento insperata. Alla guida del Catania,Zenga ha tirato fuori l’eclettismo, caratteristi-ca di questa squadra, capace di disporsi incampo con qualsiasi modulo e poi cambiarlopiù volte nell’arco dei novanta minuti, senzaeffettuare sostituzioni.

Al Barbera la tela dell’Uomo Ragno

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di Roberta Siino

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VI SPECIALE DERBY rosanero

Il pericolo numero uno per la di-fesa rosanero nella gara con-tro il Catania, si chiama Giusep-

pe Mascara. Nato a Caltagironeil 22 agosto del 1978, Mascara ècresciuto nelle giovanili del Comi-so, squadra del suo paese. A so-li sedici anni si trasferisce a Ragu-sa, dove ha la possibilità di esor-dire in serie D e siglare cinque re-ti in 29 apparizioni. Nonostantequello dilettantistico non sia uncampionato che gode di molta vi-sibilità, l’attuale numero sette ros-soazzurro viene notato dagli os-servatori della Battipagliese, chelo portano in Campania: qui col-leziona 48 presenze condite dadieci reti, ma sfortunatamente perlui, la squadra bianconera incap-pa in una doppia retrocessionedalla C1 alla D.

Malgrado il declassamento, Pep-pe impressiona favorevolmentel’allora allenatore dell’Aquila Al-do Ammazzalorso, che nella sta-gione 2000-2001, lo vuole a tuttii costi con la maglia irpina. Rima-sto una sola stagione ad Avellino(29 presenze e 16 reti per lui), Ma-scara ha modo di farsi notare, enon poco, da altre società. Si av-ventano su di lui molti club di C1ma soprattutto di serie B: riesce aspuntarla la Salernitana, che tes-sera il giocatore nell’estate del2001. Con la maglia granata, Ma-

scara, disputa solo una partita,quella contro la Sampdoria, checoincide con il suo esordio tra i ca-detti, e riesce anche a realizzareuna delle due reti con le quali lasquadra campana sconfigge i blu-cerchiati. Il Palermo di Sensi fa co-sì di tutto per accaparrarsi il gio-catore, riuscendovi nell’ultimo gior-no di mercato disponibile. Ma lasua esperienza rosanero è pocofortunata: dopo un inizio strepito-

so (alla sesta giornata è il secon-do miglior cannoniere della cate-goria), un grave infortunio in ami-chevole contro la Nissa lo tienefuori per mezza stagione e il se-condo anno altri fastidi musco-lari ne limitano l’impiego. In duestagioni in Sicilia, Mascara colle-ziona 38 presenze andando in re-te otto volte.

Nel gennaio del 2003, l’attaccan-te di Caltagirone si trasferisce a Ge-

nova, sponda rossoblu. Con il gri-fone continua il periodo nero: alculmine di un anno travagliato, ilGenoa retrocede in serie C1 (13 pre-senze e 2 gol per lui). I grifoni inestate vengono salvati grazie al“Caso Catania” ma non riesconocomunque a costruire una squa-dra competitiva.

Passati sei mesi in Liguria, Ma-scara torna in Sicilia: questa vol-ta alle pendici dell’Etna, a Cata-nia. Qui trova l’ambiente ideale ematura definitivamente come cal-ciatore. Questa che sta affrontan-do è la stagione numero cinquecon la maglia etnea, intervallatada una stagione poco fortunatacon il Perugia. La stagione 2005-2006 è quella della sua consa-crazione: le sue 14 reti e la stra-ordinaria intesa creatasi col par-tner d’attacco Spinesi, permetto-no alla squadra di Pulvirenti di tor-nare nel massimo campionato.

Dotato di grande velocità, “Topo-linik” (così soprannominato dai ti-fosi rossazzurri), gode anche digrandissima visione di gioco e diun’ottima conclusione. Con il pas-sare degli anni Mascara è diven-tato il simbolo di questo Catania,che ormai è giunto alla terza par-tecipazione consecutiva in Serie A.A livello individuale, può contareuno straordinario gol siglato a Mi-lano contro l’Inter, e una tripletta,arrivata proprio quest’anno controil Torino.

Mascara, “Topolinik” sotto il vulcanodi Antonino Marino

Mascara sotto rete, in un derby degli anni scorsi

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GiuseppeMascaraGiuseppeMascara

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VIII speciale derby rosanero

Lazio-BolognaSabato 28 febbraio, ore 18.00 SKY

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Juventus-NapoliSabato 28 febbraio, ore 20,30 SKY

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Cagliari-TorinoDomenica 1 marzo, ore 15.00 SKY

LA7 CARTAPIÙMEDIASET PREMIUM

Palermo-CataniaDomenica 1 marzo, ore 15.00 SKY

LA7 CARTAPIÙReggina-FioretinaDomenica 1 marzo, ore 15.00 SKY

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Sampdoria-MilanDomenica 1 marzo, ore 15.00 SKY

LA7 CARTAPIU’ MEDIASET PREMIUM

Siena-GenoaDomenica 1 marzo, ore 15.00 SKY

LA7 CARTAPIU’ MEDIASET PREMIUM

Udinese-LecceDomenica 1 marzo, ore 15.00 SKY

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Atalanta-ChievoDomenica 1 marzo, ore 20,30 SKY

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Inter-RomaDomenica 1 marzo, ore 15.00 SKY

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“Pipi Room”, tana dei campioniLa pizzeria Pipì Room di via XX Settembre 59, a Palermo,

è uno dei locali preferiti dai beniamini e dai tifosi rosanero.Proprio qui lo scorso anno Amauri, il brasiliano più amatodai palermitani, passato quest’anno alla Juventus e applau-dito sabato scorso dai suoi ex tifosi durante l’incontro al Bar-bera, ha festeggiato il suo 28° compleanno e, successivamen-te, anche il primo compleanno del figlio Hugo Leonardo.Proprio in occasione della festa di Amauri, l’attaccante exrosanero s’era fatto fotografare con la divisa della Juve, inquanto era già stato formalizzato il suo passaggio alla “Vec-chia Signora”.

A fianco, una foto della serata nel suo “covo” palermitanodi via XX Settembre, con l’amico ed ex compagno FabioSimplicio, di fronte a una torta rappresentante un campettodi calcio con gli stemmi del Palermo e del San Paolo, la squa-dra brasiliana nella quale ha militato proprio Simplicio, com-pagno in quegli anni del “Pallone d’oro” Kakà.

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1/2/200921/9/2008CAGLIARI - JUVENTUSCATANIA - ATALANTA

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22/3/20092/11/2008ATALANTA - LECCE

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26/4/200930/11/2008ATALANTA - LAZIO

CAGLIARI - SAMPDORIACATANIA - LECCE

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3/5/20097/12/2008ATALANTA - UDINESECAGLIARI - PALERMO

CHIEVO - ROMALAZIO - INTER

LECCE - JUVENTUSMILAN - CATANIANAPOLI - SIENA

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10/5/200914/12/2008 BOLOGNA - TORINO

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17/5/200921/12/2008ATALANTA - JUVENTUSCAGLIARI - REGGINA

CATANIA - ROMACHIEVO - GENOALAZIO - PALERMOLECCE - BOLOGNAMILAN - UDINESE

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31/5/200918/1/2008 ATALANTA - INTER

CAGLIARI - UDINESECATANIA - BOLOGNA

CHIEVO - NAPOLILAZIO - JUVENTUS

LECCE - GENOAMILAN - FIORENTINA

SAMPDORIA - PALERMOSIENA - REGGINATORINO - ROMA R

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rosanero

IL CALENDARIO2008-2009

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12 il personaggio rosaneroVIENE DALLA GERMANIA, MA IN LUI BATTE UN CUORE ROSANERO«MI SONO INNAMORATO DEL PALERMO NEL PERIODO DI CALCIOPOLI»

di Dario Livigni

Ha 20 anni, gli piace il panecon la milza e va matto per lepanelle. Il suo idolo è Rino Fo-

schi e conosce il Palermo calcio me-glio di chiunque altro. Che cosac’è di strano? Niente, a parte il fat-to che è nato in Germania, nei pres-si di Dortmund, e ha origine croate.Stiamo parlando di Mihael Seketa,sul web “Rino”, un tifoso rosanero“atipico” che abbiamo incontratoper i lettori di Rosanero.

- Mihael… o meglio Rino, comemai tifi Palermo?

«Seguo il calcio italiano da quan-do avevo 14 anni. Ho tifato un po’per il Milan, ma quando ho visto leprime partite del Palermo in serie Aho cominciato ad appassionarmi.In quel periodo è scoppiato il caso“calciopoli” e quando ho visto i ro-sanero vincere al Barbera contro laJuventus, ho iniziato a tifare Pa-lermo. Anche perché è stata una vit-toria quasi metaforica: il calcio pu-lito che batteva quello sleale».

- Hai origini italiane o parentiitaliani?

«No, assolutamente. La mia fa-

pionato italiano era più difficile e do-veva ambientasi, almeno per un an-no. Invece al suo esordio fu il miglio-re in campo e mi stupisce anche ilfatto che lui disputi prestazioni sem-pre ottime. Non voglio esagerare,ma potrebbe essere paragonato algiovane Maldini».

- Molti hanno criticato a Zam-parini per non aver preso una pun-ta di peso. Secondo te il Palermone avrebbe avuto bisogno?

«Se Budan non avesse subìto gliinfortuni, almeno in trasferta avrem-mo preso più punti. Fuori casa un

giocatore come lui sarebbe statoimportante, perché per far salirela squadra serve una punta di pe-so. Come per esempio lo sono Go-deas o anche Lucarelli».

- Che cosa te ne pare dei nuo-vi acquisti Morganella ed Hernan-dez e dell’altro giovane, il geor-giano Mchedlidze?

«Morganella non lo conosco, an-che perché in Svizzera ha giocatopoco. Di Hernandez ho visto alcunivideo su internet e mi ha impressio-nato. Mchedlidze si vede che ha ungran talento, ha anche segnato al-la Juve all’andata. Ma certamentepuò crescere ancora ed entro dueanni diventare un grande centra-vanti».

- Con il Catania che ti aspetti?«Certamente la vittoria. Il Palermo

gioca in casa e vuole riscattare lapartita dell’andata. Che è stata per-sa in modo discusso, con l’espul-sione dubbia di Carrozzieri. Sicura-mente i giocatori saranno motivati.E magari finisce con tre gol di scar-to (ride, ndr)».

L’intervista completa si può leggere su www.rosaneronline.it

Mihael, “Rino” sul webda Dortmund con amore

miglia è croata ed è emigrata in Ger-mania. Ma io sono nato e cresciu-to in Germania, quindi non ho lega-mi con l’Italia».

- Quindi segui il Palermo dallaGermania?

«Sì, lo seguo spesso su internet.Sono già stato due volte a Palermo.Per la partita contro il Milan del 2007,quando i rosanero vinsero con goldi Miccoli su punizione, e poi a di-cembre dello stesso anno, per Pa-lermo-Fiorentina, vinta 2-0. Stavol-ta sono venuto sia per vedere la par-tita contro la Juventus, e ora sonoqui per il derby col Catania».

- Che cosa ti piace di più del Pa-lermo?

«Quest’anno mi piace lo spirito digruppo e il fatto di avere finalmen-te un capitano vero. Liverani riescea tenere unito lo spogliatoio. Corinimi piaceva, ma per la sua età nonpoteva spesso reggere il ritmo del-la partita. Certo l’avrei tenuto insocietà con un ruolo dirigenziale».

- Del Palermo quali sono i gio-catori che ti hanno colpito mag-giormente?

«Su tutti Kjaer. Arrivato dalla Da-nimarca, tutti dicevano che il cam-

SCONTIdal 30% al 50%

Mihael Seketa

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13il prossimo turnorosaneroGRAZIE A UNA SERIE DI RISULTATI CONQUISTATI IN EXTREMIS I TOSCANI DI PRANDELLI TORNANO IN ZONA CHAMPIONS. MA QUANTA FORTUNA...

Fiorentina al galoppola dea bendata tifa viola

Da qualche tempo gli incontri tra Fiorentinae Palermo finiscono per essere causa di po-lemiche e di attriti tra le due società, e cer-

to non per colpa dei rosanero. Chi non ricorda unGuidolin scatenato scagliarsi contro la panchi-na dei viola dopo il gol di Mutu realizzato con Gua-na a terra? E che dire del pugno “galeotto” di Gi-lardino, con tanto di esultanza traditrice, che sbloc-cò il match nella gara d’andata al Barbera? Ve-ro, l’attaccante toscano poi si beccò due turni disqualifica grazie alla prova televisiva, ma al Pa-lermo restò il boccone amaro di una sconfitta for-se immeritata e di una gara che proprio grazie aquel gol ebbe un andamento diverso e negati-vo per i rosanero.

Ma non solo Palermo. Proprio la settimana scor-sa i viola di Prandelli sono stati protagonisti con-tro il Chievo di un altro episodio quanto menodiscutibile: il fallo di Mu-tu in pieno recupero,con l’avversario a ter-ra, dal quale è nato poiil gol dell’attaccante ro-meno, che ha fatto an-dare su tutte le furie gio-catori e tecnico dellasquadra veronese.

Insomma, se que-st’anno c’è una squa-dra che non potrà vin-cere il premio fair-playè proprio la Fiorentinadi patron Della Valle. E a poco valgono le scuseaccampate da mister Prandelli ai microfoni diSky al termine della gara contro i veneti: «Di-spiace vincere così, anche se sono d’accordocon quanto sostiene Capello e cioè che sel’arbitro non fischia l’azione deve continuare.Dispiace quando fai gol con un avversario a ter-ra, però l’arbitro era lì e se ha deciso di non fi-schiare il gioco doveva proseguire. E comun-que anche noi abbiamo di che contestare,anche sulla rete del Chievo. Se un giocatore vie-ne colpito alla testa bisogna assolutamente fer-mare il gioco, ma se non è così e l’arbitro sor-vola non bisogna fermarsi. Questa è la regolaufficiale. Credo pure che il Chievo debba reci-tare il mea culpa: a pochi secondi dalla fine ave-va il pallone e l’ha buttato via dandoci la possi-bilità dell’ultima azione e non ce la siamo la-sciata scappare…». Una maniera come un’al-tra per giustificare l’ennesimo gesto poco spor-tivo di Mutu, che ha comunque dato il gol dei

tre punti ai viola, in una gara che i toscani perla terza volta consecutiva hanno chiuso in su-periorità numerica. Probabilmente le dure pro-teste della società di Della Valle dopo il match difine gennaio contro la Juventus (in quell’occa-sione i viola reclamarono un rigore abbastanzanetto per fallo del bianconero Grygera su Jovetic)hanno sortito il loro effetto. Con il risultato che laFiorentina nelle ultime cinque gare può vantarequattro vittorie ed un pareggio (il 3-3 rocambole-sco ottenuto fuori casa contro il Genoa). Un an-damento quasi da scudetto, come ha sottolinea-

to lo stesso tecnico dei toscani in una recente in-tervista. In realtà, se andiamo a guardare comesono maturati questi risultati, ci accorgiamo chela buona sorte (ma forse non solo questa) ci hamesso molto del suo: la vittoria e il pareggio ag-guantati in extremis contro Chievo e Genoa, e pri-ma ancora la vittoria al 90° con rete di Gilardinocontro una Lazio in dieci per l’espulsione di De Sil-vestri. A conti fatti, fortuna e gioco a parte, l’unicacosa che emerge è come sempre il dato nume-rico: e la Fiorentina, senza nemmeno renderse-ne conto, s’è ritrovata quarta in classifica.

di Enzo Gandolfo

CesarePrandelli

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14 fuori campo rosanero

MOKA TERMINI in collaborazione con il giornale “ROSANERO” assegnerà ilpremio Miglior Rosanero Tonaca di Monaco al miglior giocatore in campo du-rante le partite casalinghe di campionato, scelto in base ai voti espressi davoi tifosi tramite l’indirizzo di posta elettronica:

[email protected] con un sms al numero: 3202527458lasciando anche un recapito telefonico. Il premio, che consiste in una for-nitura annua di 24 kg. di caffè, verrà consegnato nei primi giorni della set-timana successiva, presso la Torrefazione MOKA TERMINI (Via Napoli, 12 -Palermo).

UN PREMIO PER CHI PARTECIPERÀ AL VOTOTra tutti coloro che avranno indovinato il migliore in campo verrà estrattoa sorte un solo nominativo che avrà diritto a partecipare alla premia-zione, consegnando personalmente il premio al giocatore più votato.Inoltre, al tifoso vincitore, sarà offerta dalla Torrefazione Moka Termi-ni una fornitura di 6 chili di caffè.

IL MIGLIORE DI OGGI SCEGLILO TU

Un’intervista al tifoso premiato verrà pubblicata sul nostro sito www.ro-saneronline.it. Inoltre, potrete seguire le premiazioni del migliore incampo sul magazine sportivo televisivo “Stadionews”.

Maglia: n. 42

Ruolo: difensore

Nato a: Torino

Nato il: 6 dicembre 1981

Altezza: 178 cm

Peso: 70 kg

FEDERICO BALZARETTIIl difensore del Palermo è stato scelto dai tifosi rosanero comemigliore giocatore in campo durante la gara casalinga contro laJuventus. Balzaretti riceve così il premio della Torrefazione Mo-ka Termini in via Napoli, 12, a Palermo.

Maria Rita Saccone è la tifosa rosanero che ha vinto il premio con-sistente in sei chili di caffè, sorteggiato tra coloro che hanno indi-cato Balzaretti nella partita casalinga contro la Juventus.

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15fuori camporosanero

Ingredienti (per 4 persone)• 350 g di pasta farfalle• 200 g di mortadella una fetta• 1 scatola di piselli• due zucchine • due carote•1/2 cipolla, • due cucchiai di olio di oliva •due dl di panna fresca• sale e pepe

La cucina di RosaneroIngredienti (per 4 persone)• 400 g di filetti di sogliola• 50 g di mollica di pane• 2 fettine di ananas naturale• 6 gamberoni• 1 bicchiere di vino bianco secco• prezzemolo• sale• olio extra vergine di oliva

FILETTI DI SOGLIOLA RIPIENI

Preparazione. Per rendere il piatto meno ricco di calorie, potete elimi-nare la mortadella. Pulite, lavate e tagliate le carote conI’apposito stampino a fiore e le zucchine a rondelle. Sco-late i piselli dal loro liquido di conservazione. Tagliate lamortadella a tocchetti. Tritate finemente la cipolla e fa-tela soffriggere con l’olio a fuoco basso. Quando sarà co-lorita, unite le verdure e la mortadella. Fate cuocere a fuo-co lento pcr 20 minuti circa, mescolando in continuazio-ne e aggiungendo un filo di acqua se necessario. Sala-te e pepate. Ncl frattcmpo fatc cuocere le farfalle in ab-bondante acqua salata portata a ebollizione, poi scolate-le al dente, vrrsatele in una terrina che aurete prece-dentemente fatto scaldare in forno a 50 gradi, incorpora-te dapprima la panna e poi il sugo preparato, mescolatevelocemente e servite.

Seguite ogni lunedi alle 21 "CENTROCAMPO" in diretta dagli studi di IN TV (canale 840 del bouquet Sky)

e in contemporanea su Canale 46 e Teleoccidente

Preparazione. Lavare i gamberi, sgusciarli ed eliminare il filettino ne-ro all’ interno del gambero. Far bollire in una pentoladell'acqua e cuocere le code di gamberi per un minu-to. Mettere a bagno la mollica di pane per 5 minuti.Poi strizzarla e sbriciolarla in una ciotola, aggiungere igamberi tagliati a pezzetti piccoli e le fettine di ananasanche tagliate a pezzetti. Spolverare un po' di prezzemolo, salare e condire conun po' di olio. Prendere i filetti sogliola e farcirli con ilcomposto ottenuto. Arrotorarli come un involtino e chiu-derli con uno stuzzicadenti. Trasferire gli involtini in una pirofila e bagnarli con il vi-no. Aggiungere un po' di sale sopra ogni involtino. Cuo-cere per circa 15 minuti. Forno a 200°.

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