Roma si gira!
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LADRI DI BICICLETTE 1948Tufello | Via Gran Paradiso
Antonio Ricci (Lamberto Maggiorani),
il protagonista, sta cercando lavoro.
Qui sotto lo vediamo dirigersi verso l’uf-
ficio di collocamento, dove un gruppo di
persone assiepate attende speranzoso la
chiamata. Riceverà un posto da attacchino
al comune. Siamo nella borgata del Tu-
fello, ora inserita nel quartiere di Monte
Sacro. Il Tufello, il cui nome probabil-
mente proviene dal “tufillo”, una roccia
derivata dal tufo, è stato di recente sog-
getto a un’ampia riqualificazione. Si tratta
di una delle ultime borgate fasciste; co-
struita tra il 1935 e il 1940 tra via Salaria
e via Nomentana, è composta di palazzi
di una certa altezza e quindi già studiati
per ospitare numerose famiglie.
19. ALL’UFFICIO DI COLLOCAMENTO
Regia Vittorio De SicaFotografia Carlo MontuoriCon Lamberto Maggiorani,Enzo Stajola, Lianella Carell,Elena Altieri, GinoSaltamerenda, VittorioAntonucci, Giulio Chiari,Michele Sakara
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1958 I SOLITI IGNOTITufello | Via Monte Sirino
Capannelle (Carlo Pisacane) è alla ri-
cerca di Mario (Renato Salvatori) per
un “lavoretto”, ma non riesce a trovarlo.
Lo vediamo mentre passa per un grande
campo sterrato con alcuni palazzi di forma
cubica sullo sfondo. Qui dei bambini stan-
no giocando a lippa (o “nizza”, come si
dice a Roma) e con un tiro prendono Ca-
pannelle giusto in testa. “E sta’ attento
nonnetto, che m’hai rovinato il tiro!”, lo
rimprovera un ragazzino. “E tu m’hai ro-
vinato l’occhio”, protesta giustamente lui.
Il grande campo oggi è lo spiazzo che tro-
viamo in via Monte Taburno, e il pae-
saggio è totalmente cambiato: davanti
agli edifici squadrati che si vedevano un
tempo e che ancora resistono, sono stati
costruiti palazzi ben più alti (B) che im-
pedirebbero, a chi si met-
tesse dove stava Capan-
nelle, di scorgere quelli
dietro. Al centro dello
spiazzo un capannone
che ospita il mercato,
mentre sul lato (segnati
con la A) troviamo an-
cora i palazzi, che vede-
vamo nel film, perpen-
dicolari a quelli di forma
cubica. Anche questa lo-
cation, come la preceden-
te, appartiene alla bor-
gata del Tufello, interna
al quartiere di Monte Sa-
cro, il quale originaria-
mente era stato pensato
per essere una sorta di
città giardino, un quar-
tiere di villini in qualche
modo separato dalle altre
zone popolose della Ca-
pitale. Ma, col passare
20. CAPANNELLE E LA LIPPA
Regia Mario MonicelliFotografia Gianni Di VenanzoCon Vittorio Gassman,Marcello Mastroianni, RenatoSalvatori, Claudia Cardinale,Tiberio Murgia, Totò...
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I SOLITI IGNOTI 1958Tufello | Via Monte Sirino
del tempo, divenne invece una del-
le zone maggiormente responsabili
dell’espansione a nord di Roma.
Fu l’ICP a costruire tra il 1935 e il
1940 le borgate del Tufello e Val
Melania. Se però, come detto, le
case inizialmente dovevano essere
villini, poi la zona ha invece assi-
stito alla nascita di numerose pa-
lazzine di una certa altezza che
potessero sfruttare meglio gli spazi.
Una trasformazione che ha portato
quindi a tutt’altro rispetto a ciò
che si ipotizzava in partenza. E nei
Soliti ignoti la trasformazione
era già evidente, seppure il quar-
tiere apparisse ancora in fase di
costruzione; prova ne è il grande
spazio lasciato al campo in cui gio-
cano i ragazzini, uno spazio oggi
impensabile da mantenere libero
considerando quanto la zona or-
mai faccia a tutti gli effetti parte
dell’area cittadina.
Via Tonale
Via Monte Taburno
Via Monte Sirino
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1951 GUARDIE E LADRISalaria-Villa Ada | Via di Ponte Salario
Siamo in pieno inseguimento: Ferdi-
nando Esposito (Totò) sta cercando
di sfuggire a piedi alle grinfie del brigadiere
Bottoni (Aldo Fabrizi), di un americano
truffato con la famosa “patacca” e perfino
di un tassista a cui non è stata pagata la
corsa (Mario Castellani). Scesi dalle auto,
i nostri proseguono l’inseguimento verso
la zona del quartiere Africano. Qui li ve-
diamo scendere per quella che un tempo
era via di Ponte Salario, oggi divenuta un
enorme cavalcavia! Infatti lì dove corre-
vano Totò e Fabrizi ora c’è la circonvalla-
zione Salaria, un asse attrezzato in piena
città. L’unico edificio che può confermare
l’esattezza del luogo è
quello che si vede sulla si-
nistra, in viale Somalia,
ma per il resto l’area è del
tutto irriconoscibile, per-
ché lì all’epoca sorgeva
una borgata spontanea
fatta di baracche e case
mal costruite.
21. IN PRECIPITOSA FUGA DALLA GUARDIA
Regia Mario Monicelli, Steno (Stefano Vanzina)Fotografia Mario BavaCon Aldo Fabrizi, Totò, Ave Ninchi,Pina Piovani, Aldo Giuffrè...1951
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GUARDIE E LADRI 1951Prato della Signora | Via Valentino Fioravanti
L’inseguimento si è concluso e il ladro
(Totò) si è arreso alla guardia (Aldo
Fabrizi). Dopo un ultimo esilarante scam-
bio di battute i due si avviano verso un’oste-
ria, dalla cui toilette Ferdinando Esposito
(Totò) fuggirà abilmente. Ebbene, la ca-
supola che si vede qui è
uno dei pochissimi edi-
fici presenti nella lunga
scena dell’inseguimento
ad essere ancora intatto.
Oggi è abitata. È circon-
data dagli alberi e infos-
sata in un punto diffi-
cilmente raggiungibile,
in un piccolo lembo di
terra chiuso tra la Tan-
genziale Est e la linea
ferroviaria Roma-Firen-
ze. La strada che i due
percorrevano fin lì dal
masso dove Totò s’era seduto dichiarandosi
preso si riesce ancora in qualche modo a
ritrovare, ma è completamente immersa
nella vegetazione.
22. L’OSTERIA DELLA FUGA DALLA TOILETTE
Regia Mario Monicelli, Steno (Stefano Vanzina)Fotografia Mario BavaCon Aldo Fabrizi, Totò, Ave Ninchi, Pina Piovani,Rossana Podestà, Ernesto Almirante, Aldo Giuffrè
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1955 IL SEGNO DI VENEREQuartiere Africano | Piazza di Santa Emerenziana
Cesira (Franca Valeri) appare interdet-
ta: si guarda intorno mentre è alla
fermata dell’autobus in centro a piazza di
Santa Emerenziana. La cugina (Sophia
Loren) ha appena preso il mezzo, ma lei
ha deciso di andare a dare un’occhiata al
matrimonio del suo vicino di casa, un dot-
tore che si sta sposando proprio lì, nella
chiesa di Santa Emerenziana. Alle sue
spalle i palazzoni di viale Libia: giganti,
costruiti con la precisa esi-
genza di sfruttare al mas-
simo la cubatura consen-
tita e affiancati uno all’altro
senza lasciare alcuno spa-
zio al verde e troppo poco
anche alla viabilità...
23. ALLA FERMATA DEL BUS...
Regia Dino RisiFotografia Carlo MontuoriCon Sophia Loren, FrancaValeri, Vittorio De Sica, RafVallone, Peppino De Filippo,Alberto Sordi, Virgilio Riento,Tina Pica, Lina Gennari, AnitaDurante, Maurizio Arena1955
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UN GIORNO IN PRETURA 1954Monte Sacro-Pietralata | Via Val Brembana
La prima comparsa del celebre Nando
Mericoni, futuro “americano a Roma”
(! pag. 150), avviene in questo film in
cui il nostro occupa solo
un episodio, e nel quale si
raccontano le vicissitudini
che lo hanno portato in tri-
bunale. Qui Nando si sta
dirigendo “americanamen-
te” alla marrana per fare il
bagno. Marciando come un
soldato si ferma di fronte
alla sagoma di un fantoccio
immaginandolo il Generale
Custer... La marrana dove
Sordi farà il bagno è in re-
altà l’Aniene, il cui accesso
era un tempo in fondo a
via Val Brembana.
24. IL GENERALE CUSTER A ROMA
Regia Steno (Stefano Vanzina)Fotografia Marco ScarpelliCon Alberto Sordi, Peppino De Filippo, SilvanaPampanini, Walter Chiari, Sophia Loren, TaniaWeber, Leopoldo Trieste, Turi Pandolfini, UbaldoLay, Maurizio Arena, Giulio Calì
1954
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1955 IL TETTONomentano-Aniene | Fosso di Sant’Agnese
Costruire una casa non è così semplice:
prima di tutto è necessario trovare il
luogo adatto. Natale (Giorgio Listuzzi),
dopo aver fallito alla borgata Prenestina,
la stessa notte lo trova – anche grazie al-
l’aiuto decisivo del cognato – al Fossato
di Sant’Agnese (così viene chiamato nel
film). Siamo in prossimità della ferrovia
e qui, saldate come voleva la prassi le
5200 lire di multa per l’abuso edilizio,
Natale avrà finalmente una casa propria
(al tempo, chi riusciva a chiudere il tetto
prima dell’arrivo della guardia otteneva
una sorta di condono edilizio). Le baracche
di via del Fosso di Sant’Agnese, all’epoca
note per aver ospitato il film di De Sica e
per le frequenti disgrazie dovute all’estre-
25. LA CASA AL FOSSATO DI SANT’AGNESE
1955
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IL TETTO 1955Nomentano-Aniene | Fosso di Sant’Agnese
ma vicinanza ai binari che alcuni
abitanti dovevano attraversare
uscendo di casa, oggi non esi-
stono più. Al loro posto una zona
recintata mentre, più o meno
sopra al punto in cui stava la ca-
sa, è stato costruito il ponte delle
Valli, iniziato durante i lavori
per le Olimpiadi del 1960 e inau-
gurato il 16 gennaio 1963. Il film
fotografa la realtà amministra-
tiva dell’epoca: l’assenza di re-
golamentazioni urbanistiche lo-
cali era in sintonia con la più
generale politica del laissez-fairein auge in quegli anni.
Regia Vittorio De SicaFotografia Carlo MontuoriCon Gabriella Pallotta, Giorgio Listuzzi,Gastone Renzelli, Angelo Bigioni,Maria Di Rollo, Luciano Pigozzi, MariaDi Fiori, Carolina Ferri, Aldo Boi,Ferdinando Gerra, Giuseppe Martini,Emilia Martini, Maria Sittore...
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1955 IL TETTONomentano | Largo Lanciani
Appena usciti dalla latteria dove si
sono concessi un cremino lui e un
“Soave” lei, i due protagonisti, prima di
rientrare a casa, discutono degli attriti e
dei disagi creatisi a causa di una situa-
zione familiare indubbiamente difficile
(vivono tutti insieme nella piccola casa
dei genitori di lui). Li vediamo passeggiare
proprio lì dove oggi c’è la Tangenziale
Est in uno scenario radicalmente mutato:
sul lato sinistro il ponte Lanciani (costruito
nei primi anni ’60 e che collega la zona
Nomentana al quartiere di Pietralata); di
fronte ai due, un gruppo di edifici davanti
ai quali è stata costruita un’ulteriore fila
di caseggiati che impedisce di riconoscere
quelli originari, se ci si pone nel punto in
cui si trovavano gli attori. La palazzina Bè forse l’unica ad essere ancora oggi iden-
tificabile con certezza e a denotare chia-
ramente i segni dell’età...
26. PASSEGGIATA NOTTURNA
Regia Vittorio De SicaFotografia Carlo MontuoriCon Gabriella Pallotta, Giorgio Listuzzi, GastoneRenzelli, Angelo Bigioni, Maria Di Rollo, LucianoPigozzi, Maria Di Fiori, Carolina Ferri, Aldo Boi...
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LADRO LUI, LADRA LEI 1958Nomentano | Ponte Lanciani
27. LA PARTITA TRA CARCERATI
Regia Luigi ZampaFotografia Leonida BarboniCon Sylva Koscina, Alberto Sordi, Nando Bruno,Ettore Manni, Mario Riva, Mario Carotenuto,Alberto Bonucci, Marisa Merlini, Mino Doro
1958
1958
La domenica è il giorno in cui i carcerati
di Regina Coeli si affrontano giocando
a calcio. Morbillo (Luigi Longo) fa la conta
dei giocatori e cerca di capire chi è “uscito”
per rimpiazzarlo adeguatamente. Cesira
(Sylva Koscina) è sugli spalti ad assistere
alla partita. Il campetto del film, ricavato
fra treni, capannoni e cisterne, è esistito fino
a quando, nel 1960, venne aperto il cantiere
per la costruzione di ponte Lanciani, che
congiunge la circonvallazione Nomentana
ai terreni della Società Generale Immobiliare
(grande proprietario fondiario) a Pietralata
scavalcando la ferrovia Roma-Orte.
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1961 TOTÒTRUFFA ‘62Trieste | Viale Gorizia
La truffa dell’ambasciatore del Catonga
è una delle più note dell’intero film,
nonché una delle scenette più riproposte
e citate anche perché veloce, spassosa e
a suo modo memorabile. Ma quello che
ci interessa è la conclusione della stessa,
in cui Totò e Nino Taranto (in uno dei
loro mille travestimenti) escono dall’Hotel
Royale sede della truffa acconciati nien-
temeno che come Fidel Castro (Totò) e
consorte (Taranto)! All’epoca il futuro
líder maximo era stato da poco nominato
primo ministro di Cuba e il suo caratte-
ristico look era già entrato nell’immagi-
nario collettivo. L’hotel da cui i protago-
nisti escono è un palazzo di viale Gorizia,
sul cui marciapiede i due camminano fa-
cendoci notare alla loro sinistra la cla-
morosa differenza tra l’edificio che si af-
facciava al tempo sulla
strada e la villetta con
balconi fortemente ag-
gettanti che ne ha pre-
so il posto.
28. FIDEL CASTRO E SIGNORAESCONO DALL’HOTEL ROYALE
Regia Camillo MastrocinqueFotografia Mario FiorettiCon Totò, Nino Taranto,Estella Blain, GeronimoMeynier, Ernesto Calindri,Oreste Lionello, Vanna Nardi1961
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TOTÒ, VITTORIO E LA DOTTORESSA 1957Nomentano | Via Antonio Bosio
Abbe Lane, bellezza quasi mitizzata
di quegli anni, è la terza presenza
forte del film, che mette in scena Totò
detective e Vittorio De Sica nel ruolo del
marchese De Vitti. Abbe Lane è la dot-
toressa americana del titolo, che si pren-
derà cura (tra gli altri) del marchese e
che subirà le “spiate” di Totò e del suo
socio: qui vediamo i
due sostare in auto al-
l’esterno della casa del-
la dottoressa, la quale
abita in via Antonio Bo-
sio in prossimità del-
l’incrocio con via Gio-
vanni Battista De Rossi:
l’alto muretto di cinta
della villa si è abbassato
lasciando intravedere
il giardino, ma quel che
più colpisce è come sia mutato lo scenario
sullo sfondo, lungo il proseguimento di
via Bosio: non è rimasto quasi più nulla
di riconoscibile...
29. A CASA DELLA SEXY DOTTORESSA ABBE LANE
Regia Camillo MastrocinqueFotografia Gabor Pogany, Alvaro Mancori,Manuel BerenguerCon Totò, Vittorio De Sica, Abbe Lane, AgostinoSalvietti, Germán Cobos, Pierre Mondy, RafaelBardem, Franco Coop, Dante Maggio
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1955 IL TETTOBatteria Nomentana | Via Giuseppe Vasi
Nel film via Vasi ricorre con una certa
frequenza, e viene inquadrata a più
riprese. Lì c’è la casa della famiglia di Na-
tale (Giorgio Listuzzi), do-
ve i due protagonisti an-
dranno ad abitare una vol-
ta sposati, in attesa di tro-
vare un alloggio tutto per loro. Il problema
è che la piccola casa ospita già i genitori,
la sorella, suo marito Cesare (Gastone
Renzelli) e la loro numerosa prole... Trop-
pi! E così, di nuovo, tutti i problemi legati
al sovraffollamento riemergeranno. Rot-
30. LA CASA PROVVISORIADEGLI SPOSINI
Regia Vittorio De SicaFotografia Carlo MontuoriCon Gabriella Pallotta, GiorgioListuzzi, Gastone Renzelli,Angelo Bigioni, Maria Di Rollo,Luciano Pigozzi, Maria Di Fiori,Carolina Ferri, Aldo Boi,Ferdinando Gerra, GiuseppeMartini, Emilia Martini, MariaSittore, Angelo Visentin, LuisaAlessandri 1955
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IL TETTO 1955Batteria Nomentana | Via Nomentana
tura inevitabile: passa non molto tempo
e ritroviamo Natale col carretto (il foto-
gramma qui sotto) che in seguito a un
violento litigio con il cognato ha preso la
roba sua e della moglie e ha deciso di an-
darsene da lì assieme alla neosposa. Via
Giuseppe Vasi, una lunga strada senza
uscita, era all’epoca costituita da palazzine,
da piccole e vecchie case, con qualche ba-
racca qua e là (almeno questo dicono le
testimonianze raccolte sul posto). Il tutto
è sparito a causa della cementificazione
intensiva, in gran parte per mano delle
cooperative; via Nomentana, che ai tempi
del film era una consolare tranquilla e a
due carreggiate, per fare fronte all’aumento
smisurato del traffico privato e pubblico
ha dovuto essere ampliata, evidentemente
espropriando e demolendo anche il giar-
dino che si vede nel film.
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1962 LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPOCoppedè | Piazza Mincio
Piazza Mincio, il fiore all’occhiello del
quartiere progettato dall’architetto
Gino Coppedè nel 1915, è da sempre uno
dei luoghi più amati dal cinema per via
delle suggestioni evocate dagli intricati
disegni liberty dei palazzi che la com-
pongono (come dimenticare l’arrivo in
taxi qui di Eleonora Giorgi nell’Infernodi Argento?). Poteva forse Mario Bava
sottrarsi a un tale fascino? Certo che no,
anche perché ripresa di notte piazza Min-
cio (soprattutto se dietro la cinepresa sta
un maestro della fotografia come lui)
offre giochi di luce straordinari. Qui ve-
diamo la protagonista (Leticia Roman)
raggiungere la piazza (in primo piano la
Fontana delle Rane) per salire in casa di
Landini (Dante Di Paolo) dopo un ap-
puntamento preso telefonicamente.
31. ARRIVO NOTTURNO AL MERAVIGLIOSO COPPEDÈ
Regia Mario BavaFotografia Mario BavaCon John Saxon, Leticia Roman, ValentinaCortese, Dante Di Paolo, Robert Buchanan, GianniDi Benedetto, Jim Dolan, Lucia Modugno, VirginiaDoro, Luigi Bonos, Chana Coubert, AdrianaFacchetti, Milo Quesada, Franco Morici
1962
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IL SORPASSO 1962Foro Italico | Viale delle Olimpiadi
Bruno (Gassman) e Roberto (Trinti-
gnant) hanno appena iniziato quello
che diventerà presto un viaggio epico
lungo l’Aurelia (la strada). Bruno ha ap-
pena deciso che è ora di mangiare qual-
cosa; ma prima di partire deciso verso
una trattoria a San Pietro, si ferma in
viale delle Olimpiadi per controllare il
motore dell’Aurelia (l’auto): “Qua annamo
a tre cilindri, me pare...”. Niente di grave
per fortuna, e richiuso il cofano i due li
vediamo riprendere per viale delle Olim-
piadi, la strada che collega lo Stadio Olim-
pico al lungotevere. A sinistra, nel foto-
gramma, si vede la “Foresteria Sud”, pro-
gettata da Enrico del Debbio all’interno
di quello che è il grande complesso del
Foro Italico. Fino al 2011 ha ospitato
l’unico ostello della Gioventù presente
nella Capitale. Sulla destra si intravede
invece parte della scalinata dell’accade-
mia di scherma, cono-
sciuta anche come Casa
delle Armi, che nel 1981
divenne aula bunker
del Tribunale.
32. CONTROLLO DEL MOTORE E VIA IN TRATTORIA!
Regia Dino RisiFotografia Alfio ContiniCon Vittorio Gassman,Jean-Louis Trintignant,Catherine Spaak, ClaudioGora, Luciana Angiolillo,Luigi Zerbinati, Linda Sini1962
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1951 MAMMA MIA, CHE IMPRESSIONE!Della Vittoria | Piazzale Maresciallo Giardino
La diabolica maratonina in cui Alberto
(Sordi) sfida l’aspirante fidanzato
della “Signorina Margherita” (Giovanna
Pala) per conquistare il cuore di que-
st’ultima ha un percorso lungo e vario.
Tra le varie tappe, più volte inquadrate,
anche piazzale Maresciallo Giardino, il
cui palazzo centrale ancora svetta al cen-
tro di un’area riqualificata. Da notare
che il chiosco bar “Villa Madama”, come
si chiamava nel film, dove la prima volta
Sordi chiede una bibita fresca, esiste an-
cora sotto al palazzone che domina la
scena! Alberto passerà poi ancora qui,
come in altre tappe della maratonina, e
la seconda il “bibitaro” lo prenderà a
male parole. Il piazzale è oggi uno snodo
cruciale per buona par-
te del traffico automo-
bilistico proveniente da
nord; e il palazzo che
vediamo al centro della
scena fa da spartitraf-
fico tra la circonvalla-
zione Clodia e viale An-
gelico.
33. ALLA MARATONINA PER AMORE
Regia Roberto L. SavareseFotografia Carlo MontuoriCon Alberto Sordi, GiovannaPala, Carlo Giustini...1951
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LA DOMENICA DELLA BUONA GENTE 1953Della Vittoria | Piazza Bainsizza
Una voce narrante ci presenta il film
in apertura: “È la cronaca che vi
raccontiamo: piccoli fatti umani quoti-
dianamente visti e vissuti che finiscono,
forse, per rivestire di poesia la vostra e
la nostra giornata...”. Intanto scorrono
sullo schermo alcune scene tipiche di
una domenica qualsiasi nella Capitale.
Tra queste anche quella che si vede (in
alto, a destra), con il fattorino che in bici
consegna i giornali all’edicola, sequenza
curiosamente tagliata nella versione re-
staurata del dvd. Siamo a piazza Bain-
sizza, uno dei due punti focali di tutto il
quartiere Della Vittoria. La struttura al
centro della scena e che resiste tutt’oggi
è l’ex deposito Atac (l’azienda dei trasporti
di Roma), che dovrebbe essere smantel-
lato per lasciare il posto a una grande
zona di verde di circa due ettari, sicura-
mente necessaria a un quartiere edificato
intensivamente come il Della Vittoria.
34. IN BICI FINO ALL’EDICOLA
Regia Anton Giulio MajanoFotografia Adalberto AlbertiniCon Maria Fiore, Sophia Loren, Renato Salvatori,Vittorio Sanipoli, Ave Ninchi, Alberto Talegalli...
1953
1953
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1952 TOTÒ E I RE DI ROMADella Vittoria | Circonvallazione Clodia
Una delle scene più celebri e surreali
del film è quella che mostra Ercole
Pappalardo (Totò), archivista capo al mi-
nistero, guidare il proprio funerale alle
spalle del carro funebre. Un sogno, na-
turalmente, causato dal terrore di dover
pagare “almeno 30.000 lire, per bene che
vada” per le esequie. Due volte ci viene
riproposta nell’arco del film la medesima
scena, girata sempre sulla circonvallazione
Clodia all’altezza dell’incrocio con via Du-
razzo. La fila d’alberi è stata riposizionata
dal marciapiede sullo spartitraffico. Oggi
la circonvallazione Clodia fa parte del-
l’anello di viabilità a scorrimento veloce
posto all’interno del Grande Raccordo
Anulare, e possiamo quindi affermare
senza tema di smentita che una scena co-
me quella del corteo fu-
nebre organizzata lì do-
ve la vediamo nel film
sarebbe ormai impos-
sibile, se non paraliz-
zando tutto il traffico di
Roma nord!
35. FUNERALE A POCO PREZZO
Regia Mario Monicelli,Steno (Stefano Vanzina)Fotografia Giuseppe La TorreCon Totò, Anna Carena,Giovanna Pala, Anna Vita1952
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PRIMA COMUNIONE 1950Della Vittoria | Via Ortigara
Con la voce narrante di Alberto Sordi
che ci proietta in un possibile futuro,
assistiamo a una scena in cui il commen-
dator Carloni (Aldo Fabrizi) immagina se
stesso da vecchio e col bastone, quando i
nipoti andranno da soli a scuola e la moglie
non lo seguirà più... Il regista Alessandro
Blasetti, per visualizzare questo ipotizzato
scenario di solitudine e desolazione, sceglie
una strada (via Ortigara) che si apre sul
lungotevere della Vittoria, allora privo dei
platani ma anche dei
cassonetti e delle auto
parcheggiate ovunque
che ne modificano il pa-
norama... Lì oggi si po-
trebbe girare tutt’al più
una scena di oppressio-
ne e soffocamento pro-
vocata dalla sovrappo-
polazione.
36. UN FUTURO NON TROPPOCREDIBILE...
Regia Alessandro BlasettiFotografia Mario CraveriCon Aldo Fabrizi, GabyMorlay, Ludmilla Dudarova,Lucien Baroux, Enrico Viarisio1950
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1948 LADRI DI BICICLETTEFlaminio | Lungotevere Flaminio
Siamo verso la fine del film: Antonio
(Lamberto Maggiorani) e il piccolo
Bruno (Enzo Staiola) vagano per la città
nell’ormai disperata ricerca della bici-
cletta. Qui li vediamo attraversare il lun-
gotevere Flaminio (il piccolo Bruno quasi
finisce sotto a una macchina), per dirigersi
verso la scalinata di via Pietro da Cortona.
Si notino i bifilari sulla sinistra: sono quelli
della linea del filobus n. 138 operativa dal
1937, fra le prime linee filoviarie in as-
soluto a entrare in
funzione. Oggi la stra-
da è a scorrimento ve-
loce e ogni mezzo pub-
blico sarebbe d’osta-
colo a quelli privati,
che purtroppo si sono
presi tutta la scena (si
vedano in proposito le
auto parcheggiate un
po’ ovunque, che re-
stringono di molto la
carreggiata).
37. LA BICICLETTA RUBATANON SI RITROVA...
Regia Vittorio De SicaFotografia Carlo MontuoriCon Lamberto Maggiorani, Enzo Stajola, LianellaCarell, Elena Altieri, Gino Saltamerenda, VittorioAntonucci, Giulio Chiari, Michele Sakara
1948
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GUARDIE E LADRI 1951Pinciano-Flaminio | Piazzale Manila
L’inseguimento tra Ferdinando Espo-
sito (Totò) e il brigadiere Bottoni (Al-
do Fabrizi) è cominciato da poco. I due
sono ancora sulle auto e, prima di scendere
e proseguire a piedi (! pag. 46), passe-
ranno come si vede per piazzale Manila;
da qui è scomparso il monumento equestre
di Simon Bolivar, scolpito da Pietro Ca-
nonica e inaugurato nel 1934 da Mussolini,
visibile sulla sinistra del fotogramma. Il
monumento è oggi in piazzale Simon Bo-
livar, a circa un chilometro da dove era
posizionato nel film. Piazzale Manila era
un luogo tranquillo allora, ma la calma
durò ben pochi anni perché nel 1960, in
occasione dei Giochi Olim-
pici, fu costruito il viadotto
di corso Francia che ha por-
tato e porta tuttora una gros-
sa mole di traffico da nord
verso il centro e che ha reso
quel piazzale un rumorosis-
simo crocevia.
38. INSEGUIMENTO DAVANTIALLA STATUA CHE NON C’È
Regia Mario Monicelli, Steno(Stefano Vanzina)Fotografia Mario BavaCon Aldo Fabrizi, Totò, AveNinchi, Pina Piovani, Aldo Giuffrè...
1951
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SET RICORRENTINomentano | Viale del Policlinico
Che origine avesse il muro degli ex
voto a Roma ce lo spiega Gregory
Peck in Vacanze romane che, rivolgen-
dosi ad Audrey Hepburn in visita alla
città, le dice: “...cominciò durante la guerra.
Gli aerei mitragliavano là. Un uomo e i
suoi quattro piccini passavano per questa
strada e si addossarono contro il muro
per cercare scampo. Pregarono la Ma-
donna. Le bombe caddero vicine e loro
rimasero illesi. In seguito
l’uomo tornò qui e pose la
prima delle lapidi, e da
quel giorno divenne una
specie di santuario”. Gli ex
voto che vediamo nel film
sono quelli appesi al muro
del Castro Pretorio in viale
39. IL MURO DEGLI EX VOTO
A. LA BELLA DI ROMARegia Luigi ComenciniFotografia Arturo GalleaCon Silvana Pampanini, AlbertoSordi, Paolo Stoppa, LuisellaBeghi, Gigi Reder...
B. VACANZE ROMANERegia William WylerFotografia Henri Alekan,Franz PlanerCon Gregory Peck, AudreyHepburn, Eddie Albert...
A.1955
B.1953
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