ROMA NORD EditorialEcento volte ci avete letto, punzecchia - to, scritto, telefonato e a volte anche...

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Duecento Anno 6 | numero 200| Venerdì 25 gennaio 2013 Pubblicità 345 1529651 www.settimanalezona.com Oggi è Zona numero 200! Per due- cento volte ci avete letto, punzecchia- to, scritto, telefonato e a volte anche lodato. Abbiamo cercato di ascoltare tutte le voci, ma sicuramente ne ab- biamo dimenticata qualcuna, perché un settimanale di cronaca locale è una vera corsa, visto il grande territo- rio che copriamo, il Municipio XX è il più grande di Roma. Se dovessi indivi- duare il problema che più sta a cuore ai residenti, è la viabilità. Cassia e Fla- minia sono note a Roma per essere spesso congestionate, soprattutto dal traffico locale che si muove tra quar- tieri. Per la Cassia entro il Raccordo, poco spazio c’è per grossi interventi, tranne quello dello scorso anno della Cassia Antica. Per il tratto della con- solare fuori GRA, invece, sono possibi- li nuove soluzioni, ne abbiamo già parlato e le stiamo seguendo passo passo. Sarebbe vitale, per i cittadini della fascia fuori raccordo e dei co- muni limitrofi in ingresso a Roma, che finalmente si realizzasse il nuovo col- legamento al S.Andrea, oltre alla nuo- va bretella parallela alla Cassia verso il Gra-Trionfale. In questi cinque anni molto è cambiato, non solo in termini economici, ma proprio nella composi- zione del tessuto sociale e a volte mi sembrava di interagire con due mondi completamente diversi, uno strato sul- l’altro, ma restii a comunicare tra loro. Una nota positiva invece, è stato ri- scontrare che la multiculturalità in au- mento, non abbia creato particolari tensioni, tranne qualche area ristretta. Insomma staremo a vedere e a rac- contarvi per tante altre settimane…. EditorialE di Nicoletta Liguori ROMA NORD cASSIA pONTE mILVIO cESANO LABARO pRImA pORTA V.cLARA-fLEmING cASSIA BIS cORTINA d’AmpEzzO fLAmINIO fLAmINIA LE RUGhE cAmILLUccIA corso francia CRITICITà DI UNA “terra di CONFINE” LA TRIONfALE TIBERINA T. QUINTO S. RUBRA LA STORTA OLGIATA TOMBA DI NERONE pag. 4 DUE PONTI pag. 6 PARCO DI VEIO pag. 8 XX MUNICIPIO pag. 10

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Duecento

Anno 6 | numero 200| Venerdì 25 gennaio 2013 Pubblicità 345 1529651www.settimanalezona.com

Oggi è Zona numero 200! Per due-

cento volte ci avete letto, punzecchia-

to, scritto, telefonato e a volte anche

lodato. Abbiamo cercato di ascoltare

tutte le voci, ma sicuramente ne ab-

biamo dimenticata qualcuna, perché

un settimanale di cronaca locale è

una vera corsa, visto il grande territo-

rio che copriamo, il Municipio XX è il

più grande di Roma. Se dovessi indivi-

duare il problema che più sta a cuore

ai residenti, è la viabilità. Cassia e Fla-

minia sono note a Roma per essere

spesso congestionate, soprattutto dal

traffico locale che si muove tra quar-

tieri. Per la Cassia entro il Raccordo,

poco spazio c’è per grossi interventi,

tranne quello dello scorso anno della

Cassia Antica. Per il tratto della con-

solare fuori GRA, invece, sono possibi-

li nuove soluzioni, ne abbiamo già

parlato e le stiamo seguendo passo

passo. Sarebbe vitale, per i cittadini

della fascia fuori raccordo e dei co-

muni limitrofi in ingresso a Roma, che

finalmente si realizzasse il nuovo col-

legamento al S.Andrea, oltre alla nuo-

va bretella parallela alla Cassia verso

il Gra-Trionfale. In questi cinque anni

molto è cambiato, non solo in termini

economici, ma proprio nella composi-

zione del tessuto sociale e a volte mi

sembrava di interagire con due mondi

completamente diversi, uno strato sul-

l’altro, ma restii a comunicare tra loro.

Una nota positiva invece, è stato ri-

scontrare che la multiculturalità in au-

mento, non abbia creato particolari

tensioni, tranne qualche area ristretta.

Insomma staremo a vedere e a rac-

contarvi per tante altre settimane….

EditorialE di Nicoletta LiguoriROMA NORD

cASSIA pONTE mILVIOcESANO

LABAROpRImA pORTAV.cLARA-fLEmING

cASSIA BIScORTINA d’AmpEzzOfLAmINIO

fLAmINIA LE RUGhE

cAmILLUccIA

corso franciaCRITICITà DI UNA “terra di CONFINE”

LA

TRIONfALE

TIBERINA

T. QUINTOS. RUBRA

LA STORTAOLGIATA

TOMBA DI NERONEpag. 4

DUE PONTIpag. 6

PARCO DI VEIOpag. 8

XX MUNICIPIOpag. 10

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“OCCUPATEVI ANCHE DI NOI”Il Libero Comitato Cittadini di Corso Francia segnala una serie di problemi: ecco quali

ROMA NORD

Tra i vari problemi esistentinel XX Municipio, figuranoanche quelli riguardanti la

zona di Corso Francia, punto dicollegamento tra viale Marescial-lo Pilzudski e la confluenza dellavia Cassia con la Flaminia. Unastrada molto trafficata e segnatada una serie di criticità che civengono segnalate dal Libero Co-mitato cittadini di Corso Francia.Palazzi comunali fatiscenti e trat-ti stradali che si allagano in gior-nate di pioggia particolarmenteconsistente, ma non finisce qui.Nella lista delle problematicherientra anche il persistente inqui-namento acustico ed atmosfericoormai divenuto una costante nel-la zona di Corso Francia. Per mol-

ti tale strada sarà solo una sem-plice bretella di smistamento e dicollegamento con i quartieri vici-ni, ma i residenti sono costretti afare i conti con il passaggio di unelevato numero di automobili aqualsiasi ora del giorno e dellanotte. A ciò si va ad aggiungere ilproblema del parcheggio. In par-ticolar modo sul tratto di stradache da via di Vigna Stelluti portaverso la Flaminia Vecchia, par-cheggiare è una vera e propriautopia, portando così le personea lasciare le automobili sui mar-ciapiedi ormai dissestati. Inoltreil decoro della zona viene detur-pato da vagabondi che bivaccanoe svuotano i cassonetti dell’im-mondizia. Anche quest’ultimarappresenta una questione parti-colarmente sentita dagli abitanti

della zona, visto che, come testi-moniano i cittadini, sono prati-camente inesistenti i cassonettiper la raccolta di carta. In un’erain cui si combatte per un mondoall’insegna dell’ecosostenibilità,diviene impensabile l’assenza diadeguati punti di raccolta diffe-renziata nella città. Una situazio-ne di degrado e di abbandonocaratterizza anche le scalette cheda Corso Francia conducono sul-la Cassia Antica, ridotte in pessi-me condizioni che, a detta degliabitanti del quartiere, risultanoessere un ritrovo per lo spaccio didroga. Non solo problemi legatial decoro del quartiere ma anchecollegati alla sicurezza. Risultanoinfatti particolarmente pericolosigli attraversamenti pedonali si-tuati sotto il sovrapassaggio della

via Olimpica, che sono costante-mente al buio, come parte dellazona circostante. Se ci si spostaverso la Cassia poi, l’attenzione sifocalizza su un paradosso dellaviabilità. Passando per la CassiaAntica, infatti, nonostante ci sitrovi sulla strada principale, è ne-cessario dare la precedenza a co-loro che si immettono da viaCortina d’Ampezzo. Il paradossonasce proprio dal fatto che si trat-ta di un caso anomalo di stradastatale che cede il passo ad unavia secondaria. Un reportage allascoperta dei problemi che riguar-dano la zona, con l’obiettivo disollecitare e sensibilizzare mag-giormente le istituzioni nei con-fronti di questioni che persistonoda tempo.

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ROMA NORD4 ROMA NORD

Avrebbe dovuto migliorare ilflusso di traffico in quel trat-to di Cassia, in conseguenza

all'apertura della strada di Fondo-valle, ma l'anello di sensi uniciche ha investito via Santi Cosmae Damiano, via Lubriano e via alSesto Miglio, al momento, ha ge-nerato solo l'esasperazione degliabitanti e il disappunto dei com-mercianti della zona. "E' assoluta-mente incomprensibile questanuova disposizione - commentachi lì ci vive da quasi quarant'an-ni -; per me che abito in via al Se-sto Miglio, devo fare un girointerminabile per rientrare a casa".Dello stesso avviso è anche chi lìci lavora e che già in pochi giorniha registrato una sensibile dimi-nuzione delle presenze in negozio:"Vogliono farci chiudere, perchésaranno sempre meno quelli cheavranno la pazienza di raggiun-gerci per fare acquisti da noi". Lanuova viabilità è entrata in vigorelo scorso 18 gennaio e da subitosono emerse le prime criticità. Adascoltarle, oltre ai tanti agenti diPolizia Municipale piantonati al-

l'incrocio di via al Sesto Migliocon la Cassia e di via Lucio Cassiocon la Sesto Miglio, c'era ancheVincenzo Leli, in corsa alla Presi-denza del Municipio XX con la li-sta civica "Vènti di cambiamento"."Con quello che sta succedendo avia del Sesto Miglio mi sembra dirivivere quanto abbiamo già vistoal rione Cerquetta due anni e mez-zo fa - ha dichiarato dopo il so-pralluogo -. I cittadini e gliesercenti sono alquanto indispet-titi per una nuova viabilità che faacqua da tutte le parti. Il proble-ma principale era quello di colle-gare via al Sesto Miglio con viaSanti Cosma e Damiano. Ora c'èun passaggio pedonale e quandosono stati fatti i lavori della Fon-dovalle era molto semplice aprireuna strada di collegamento. Que-sto purtroppo non è stato fatto ecrea un problema di viabilità so-prattutto all'uscita delle due scuo-le. Il nuovo ferro di cavallo che siè andato a creare non è che unaperdita di tempo per le persone esoprattutto un danno per i com-mercianti". Ma quali sono le ra-

gioni concrete di una scelta tantoimpopolare? Possibile che l'aper-tura del collegamento con la stra-da di Fondovalle – e quindi unamiglioria per il traffico di una del-le consolari più trafficate della Ca-pitale, e un'alternativa perraggiungere l'Ospedale Sant'An-drea - abbia potuto ingeneraretanto astio nella zona? Possibile.L'Assessore ai Lavori Pubblici delMunicipio XX, Stefano Erbaggi,si dichiara assolutamente favore-vole alle risoluzioni eseguite pervia Santi Cosma e Damiano e viaLubriano: arricchita di posti autola prima, e resa più vivibile la se-conda. Il punto critico, invece, re-sta via del Sesto Miglio: "La PoliziaMunicipale ha istituito il sensounico di via al Sesto Miglio da viaLubriano a salire per un motivo:essendo l'unica via di accesso - aquesto punto - su via Cassia, ed es-sendoci un semaforo che lo regola,se fosse stato lasciato il doppiosenso, le auto sarebbero state in-colonnate su un'unica fila, acce-dendo quindi con un ritmo piùlento sulla stessa via Cassia. In

questa maniera - invece - accedonoin doppia fila, consentendo anchela svolta a destra e a sinistra incontemporanea". La perplessitàche avanza anche l'Assessore Er-baggi è l'obbligo di svolta a destraper chi proviene da via Lucio Cas-sio, ed è il punto più sensibile sulquale si sta discutendo. "Va valu-tata con tranquillità quale sia lascelta migliore per tutti. Ora è sta-ta adottata una disciplina provvi-soria per trenta giorni, alla fine deiquali si faranno le valutazioni ne-cessarie", conclude Erbaggi. Eun'alternativa possibile arriva an-che da Alessandro Cozza, consi-gliere del Pd, che, oltre ad esprimela contrarietà per le nuove dispo-sizioni sulla viabilità, indica nel-l'inversione degli attutali sensiunici che seguono un andamento"antiorario", la soluzione migliorepercorribile. Il periodo sperimen-tale durerà un mese. Appunta-mento al 18 o 19 febbraio,quando il Carnevale sarà già fini-to - con tutti gli scherzi annessi - esaremo a ridosso della Quaresima.L'ennesima.

sesto miglio: w le opinioni Residenti e commercianti infuriati. Gli interventi di Erbaggi (PdL), Cozza (Pd) e Leli (Vdc)

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lavori in corso: parte 2 Nuova fase di cantiere su via Ischia di Castro nel quadrante Due Ponti-Largo Sperlonga

ono ripresi in settimana i lavoriche riguardano il rifacimentodel collettore fognario nella zo-

na di via dei Due Ponti, i quali ga-rantiranno il completamentodell’intera rete fognaria situata tra lastessa via e via Ischia di Castro. L’in-tero progetto di rinnovamento delcollettore fognario, grazie all’impul-so dato dal Presidente del XX Muni-cipio Gianni Giacomini, ha vistosviluppare la prima parte dei lavoriche hanno interessato tutta la partedi via dei Due Ponti, nel febbraio del2012, terminando il loro corso nelmese di settembre. Adesso i lavori sisono spostati interessando il trattosuperiore della zona Due Ponti, ov-vero Largo Sperlonga e via Ischia diCastro. Questo secondo ed ultimointervento alla rete sarebbe dovutoiniziare lunedì 21 gennaio e termi-

nare il 21 aprile, ma a causa delle ri-petute precipitazioni di queste ulti-me settimane, i lavori sonocominciati con qualche giorno di ri-tardo. Come ci ha comunicatol’Agenzia per la Mobilità di Roma,durante tutto il periodo necessarioper l’intervento, ci saranno dellemodifiche alla viabilità sia per le au-tovetture che per i mezzi pubblici:via Ischia di Castro sarà chiusa altransito nel tratto compreso da viaSinisi a Largo Sperlonga, sullo stessotratto sarà inoltre in vigore il divietodi sosta; alcune linee degli autobuscambieranno percorso o lo devie-ranno ed in particolare il 220 cheavrà una limitazione del percorso avia San Godenzo con potenziamen-to del servizio, il 221 che avrà l’uni-co capolinea a piazza Azzarita conlimitazione del percorso a via SanGodenzo, il 224 con percorso limi-tato a via Oriolo Romano e il 301

che devierà le proprie corse a largoSperlonga, percorrendo la strada difondovalle. Come ricordato in pre-cedenza l’intervento al collettoredella zona di via Due Ponti è sicura-mente motivo di soddisfazione peril Presidente del Municipio GianniGiacomini, il quale ha voluto affi-darci le sue considerazioni su questoe su altri interventi fatti in questoperiodo: “ L’inizio dei lavori alla re-te fognaria rappresentano per me eper tutto il Municipio qualcosa diveramente importante. Erano anniche si sarebbe dovuto intervenire intal senso e finalmente noi ci siamoriusciti, dando così la possibilità aicittadini della zona di avere un si-stema di raccolta delle acque piova-ne e delle acque nere, chegarantiranno benefici ambientalinotevoli. Per il periodo di chiusuraprevisto per i lavori abbiamo previstotutta una serie di interventi mirati

alla gestione della viabilità. Proprioin tal senso la settimana scorsa ab-biamo aperto l’ultimo tratto di stra-da di fondovalle. In merito a questoargomento vorrei fare una precisa-zione doverosa. Negli ultimi giornisono arrivati nel mio ufficio moltireclami e lamentele dei cittadinicontrari alla nuova distribuzione deisensi di marcia tra via Sesto Miglio evia Lubrano. In tal senso vorrei chia-rire che le competenze sulla viabili-tà appartengono alla PoliziaMunicipale e la deterrmina è statafirmata dal Comandante, secondoalcuni rilevamenti sulla viabilità.Comunque è in atto una sperimen-tazione, il senso unico è provvisorioe proprio in questi giorni sto va-gliando l’ipotesi di ripristinare ildoppio senso di marcia in via SestoMiglio, poiché lo ritengo un inter-vento necessario”.

di CARLO PELUSO

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8 Parco di Veio

piano d’assetto, ci siamoPresentato in un convegno con le istituzioni. Entro il 7 febbraio le proposte di modifica

ROMA NORD

Ci sono voluti sedici anni, maalla fine del 2012 è finalmenteapprodata alla Regione Lazio

la proposta del Piano d’Assetto delParco di Veio, che, quando sarà ap-provata, permetterà di intervenire suun territorio che fino a questo mo-mento è rimasto completamentebloccato.Venerdì scorso il Commissario Straor-dinario del Parco, Massimo Pezzella, egli amministratori locali del XX Mu-nicipio hanno presentato, al DuePonti Sporting Club, il Piano d’Asset-to, durante un incontro a cui ha pre-so parte anche l’Assessore regionaleall’Ambiente, Giuseppe Cangemi.La proposta di adozione di Pianod’Assetto, che è una sorta di pianifi-cazione di Piano Regolatore delle areericadenti all’interno del Parco di Veio,è stata pubblicata il 30 dicembre scor-so e fa parte di quegli obiettivi che ilCommissario Pezzella si era prefissatodi raggiungere al momento del suoinsediamento. Obiettivi che, comeegli stesso ha tenuto a ricordare, sonostati tutti raggiunti in meno di cinqueanni. Il Piano è, come ha spiegato ilCommissario Straordinario Pezzella,

“imperfetto, ma perfettibile, perchépotenzialmente osservabile da tutti”.Privati cittadini e enti hanno, infatti,tempo fino al 7 febbraio 2013 per pre-sentare le proprie proposte e riflessio-ni. “Questa è l’unica possibilità- haspiegato Pezzella- che il cittadino hanei confronti di un Ente che per sedi-ci anni ha penalizzato il territorio”.Chiunque può, dunque, presentare leproprie osservazioni, che saranno,poi, dopo il 7 febbraio, oggetto dicontrodeduzione, alla nuova sede delparco, a Sacrofano. La mancanza, si-no a oggi, di una regolamentazioneha causato diverse problematiche aun territorio che si estende in partenel XX Municipio e in parte in altridieci comuni limitrofi. Il Presidentedel XX, Gianni Giacomini, ha volu-to, per esempio, ricordare la questionedell’illuminazione pubblica proprioin Via dei Due Ponti, zona che recen-temente ha conosciuto una rilevanteespansione con conseguente urbaniz-zazione. Il fatto che essa ricadesse al-l’interno del Parco di Veio, infatti,non permetteva l’intervento su unastrada, che era, tra l’altro, anche mol-to pericolosa. Lo ha dichiarato Giaco-

mini- “ho fortemente voluto questoPiano d’Assetto, che andava fatto epubblicato per non perdere altro tem-po. Ho convinto anche gli altri Sin-daci, che in passato si erano oppostialla pubblicazione del Piano perchénon erano stati raccolti i loro pareri ariguardo, a dare il consenso affinchéla proposta fosse inviata alla RegioneLazio. Con la pubblicazione è statadata una risposta ai cittadini che vi-vono nel Parco e che non possono in-tervenire in nessun modo sui terreni diloro proprietà”. È dal 1997, infatti,che su queste aree, anche se in ma-niera differente a seconda della tipo-logia, è stato apposto un vincolo cheha determinato un cambiamento ra-dicale nell’urbanizzazione, perché,non consentendo l’edificazione, habloccato anche tutte le altre attivitàprioritarie di abitazioni e aziende delterritorio. “Avere un Parco comequello di Veio sul proprio territorio-ha spiegato l’Assessore all’Urbanisticadel XX Municipio, Giuseppe Mocci- èproblematico, perché esso è caratte-rizzato da una forte presenza sia diaree archeologiche che di aree urba-nizzate. Il Piano d’Assetto è uno stru-

mento importante anche per le istitu-zioni, perché, quando sarà approvato,permetterà di attuare una pianifica-zione migliore degli interventi sul ter-ritorio. Così com’è presenta, però,carenze e contraddizioni, che da par-te nostra sarà importante puntualiz-zare”. “Il Piano d’Assetto- ha, invece,dichiarato il Consigliere di Roma Ca-pitale, Roberto Cantiani- ci ha dato ilcampo. Ora la politica deve inserirviun’idea di sviluppo di città, dandodelle regole certe a chi vive il territorioper svilupparlo nel migliore dei mo-di”. “Il Piano- ha concluso, poi, l’As-sessore Cangemi- è stato pubblicatocon non poche difficoltà, ma era ne-cessario per normalizzare un territo-rio che negli ultimi tempi ha soffertomolto e ha assistito a un imbarbari-mento strutturale e urbanistico dovu-to alla mancanza di disposizioniprecise. Per la prima volta è stato fat-to un lavoro coordinato e partecipatoperché il Piano esce con l’accordo ditutti i Sindaci”. Spazio, ora, dunque,alle osservazioni dei cittadini che per-metteranno, una volta per tutte, dinormalizzare un territorio in conti-nua e crescente espansione.

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sui propri diritti…

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CANCELLAZIONE PROTESTI

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COMMISSIONI MASSIMO SCOPERTO

RISARCIMENTO DANNI

RIPETIZIONE INDEBITO CASA:INFILTRAZIONI

RAPPORTI DI VICINATO - CONDOMINIO

CONTRATTUALISTICA - COMPRAVENDITA

SFRATTI E LOCAZIONI – DIRITTI DI CONCESSIONE

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

IPOTECHE E ESECUZIONI

LAVORO:LICENZIAMENTO - MOBBING - ART.18DEMANSIONAMENTI - EVASIONE CONTRIBUTIINFORTUNI SUL LAVOROMANCATA RETRIBUZIONE STIPENDIOCONTEGGI FAMIGLIA:AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO

SEPARAZIONI E DIVORZI

FILIAZIONE – SUCCESSIONI

CONSUMATORI:

ACQUA, ELETTRICITA’, GAS – ASSICURAZIONI

TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI

DANNO DA VACANZA ROVINATA – LEGGE PINTO

CLASS ACTION

SALUTE:

INQUINAMENTO MAGNETICO E AMBIENTALE

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RESPONSABILITA’ CIVILE:SINISTRI STRADALI - INSIDIA E TRABOCCHETTO

EQUO INDENNIZZO EX LEGGE PINTO

PREVIDENZA:RICORSI IN MATERIA DI INVALIDITÀ

E INDENNITÀ DI ACCOMPAGNO

DOMANDA AMMINISTRATIVA DI INVALIDITÀ

RAPPORTI CON LA P.A.:

RICORSI AVVERSO ESCLUSIONE DAGLI ASILI NIDO

OPPOSIZIONI A SANZIONI

AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE AL CDS

RICORSI AVVERSO TARSU – IRPEF – IVA – IMU

CARTELLE ESATTORIALI

PENALE: REATI CONTRO LA P.A. - TRUFFA – INGIURIA

CALUNNIA-DIFFAMAZIONE – PERCOSSEUSURA

REATI CONTRO LA FAMIGLIAALTRI REATI

SOGGIORNO: DIRITTO ALLA PROTEZIONE INTERNAZIONALEDIRITTO DI CITTADINANZADIRITTO DI SOGGIORNODIRITTO AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

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a potremmo chiamare "cartello-nistica selvaggia" ed è un feno-meno che impera nella nostra

città: per scoprirla è sufficiente per-correre il tratto di Via Cassia compre-so tra La Storta e la Giustiniana. Ognimese spunta un nuovo incombentecartello che si distanzia di pochissimimetri da quello successivo. Ricordia-mo che le norme in materia di cartel-lonistica di Roma sono regolamentatedal PRIP (Piano Regolatore degli Im-pianti Pubblicitari) che sembrerebbeprevedere una superficie di diffusioneun po’ troppo elevata dal momentoche vengono mantenute molte dellederoghe al Codice della Strada. Eppu-re basterebbe consultare, ad esempio,l'articolo 23 del codice della strada incui si legge: "Lungo le strade o in vistadi esse è vietato collocare insegne, car-telli, manifesti, impianti di pubblicitào propaganda, segni orizzontali recla-mistici, sorgenti luminose, visibili daiveicoli transitanti sulle strade, che per

dimensioni, forma, colori, disegno eubicazione possono ingenerare con-fusione con la segnaletica stradale,ovvero possono renderne difficile lacomprensione o ridurne la visibilità ol'efficacia, ovvero arrecare disturbo vi-sivo agli utenti della strada o distrarnel'attenzione con conseguente perico-lo per la sicurezza della circolazione".Una norma non sempre rispettata agiudicare dalla situazione delle nostrestrade. Il nodo cruciale è il rischio chequesti mostri rappresentano per gliautomobilisti di macchine e moto: glispartitraffico di Roma, così come an-che i marciapiedi sono intervallati daenormi cartelloni anche ad altezzauomo che rappresentano un ostacolosoprattutto per le persone non ve-denti. Nel mese di giugno avevamocontrollato se gli impianti pubblicita-ri lungo la Cassia erano dotati dell'au-torizzazione comunale scoprendo,senza molte sorprese, la totale abusi-vità di una buona percentuale dei car-telli. Per non parlare dei manifestipolitici che in tempi di elezioni tap-

pezzano ogni angolo di città. Ma bi-sogna fare una distinzione: le speseper la rimozione dei manifesti eletto-rali sono a carico dell'esecutore mate-riale e del committente responsabiledell'affissione. Lo stesso dovrebbe av-venire con i cartelloni, ma in questocaso il Comune ha speso più di unmilione di euro negli ultimi 3 anniper effettuare una piccola parte delle ri-mozioni. Ma chi controlla il fenome-no? Abbiamo contattato il Corpo diPolizia Locale di Roma Capitale U.O.XX Gruppo che ci hanno spiegatoche i controlli, eseguiti sia d’iniziativache a seguito di segnalazione di pri-vati cittadini e di associazioni o altriEnti, vengono effettuati costante-mente dal personale del Reparto Af-fissioni e Pubblicità sull’interoterritorio del XX Municipio, compre-sa la zona Giustiniana. Nel corso del-l’anno 2012 sono stati controllati 810impianti, oltre che molteplici mani-festi posizionati al di fuori degli spaziconsentiti e sono stati elevati conte-stualmente 412 verbali di accerta-

mento di violazione sia in base all’art.23 Codice della Strada, che prevedeun importo pari a 398 euro a sanzio-ne, che in base al Regolamento Affis-sioni e Pubblicità, per un importo paria 412 euro a sanzione. I verbali di ac-certamento di violazione vengonosuccessivamente trasmessi al compe-tente Dipartimento Attività Econo-miche e Produttive che provvede ademanare la disposizione di rimozionedell’impianto abusivo e ad inviarla al-la Unità di Coordinamento Tecnico.Nel corso dell’anno 2012 sono stateeffettuate 64 rimozioni. Per quantoconcerne l’andamento del fenomeno,si è rilevato, sempre secondo il Corpodi Polizia Locale, un sensibile calo gra-zie al monitoraggio costante ed all’in-tervento incisivo delle pattuglie sulterritorio. Sembrerebbe tutto nellanorma dunque, anche se la realtà evi-denzia una situazione più esasperatache non si accorda con le sole 64 ri-mozioni effettuate nel 2012. Ci augu-riamo solo che la vita dei cittadiniabbia più valore della pubblicità.

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come si ottiene la felicità?La spiegazione è stata data al Festival delle Scienze all’Auditorium. Ecco il reportage

L’ottava edizione del Festival del-le Scienze è stata dedicata a untema caro a tutte le culture e a

tutte le epoche: la felicità. Le lectiomagistralis e le serate speciali, chehanno avuto luogo all’AuditoriumParco della Musica dal 17 al 20 gen-naio, hanno cercato di rispondere ainumerosi interrogativi che questo te-ma pone da sempre alla scienza, allafilosofia, alle neuroscienze, alla so-ciologia, all’economia e alla politica.La felicità è infatti un terreno fertile emultiforme da coltivare anche e so-prattutto in questo momento cosìcritico per il nostro Bel Paese. Ma checosa era in passato e che cos’è la feli-cità oggi? Come ottenerla? Sono que-sti gli interrogativi con cui si apre lalectio magistralis ‘storia della felicità’tenuta da Darrin Mc Mahon, profes-sore di storia alla Florida State Uni-versity. Il professor Mc Mahondefinisce la felicità come una condi-zione umana naturale poiché tutti

vorremmo e dovremmo essere felici.Tuttavia la storia insegna che questa‘naturalezza’ non è innata ma è frut-to di quella che Mc Mahon definisce‘la rivoluzione delle aspettative uma-ne’ avvenuta nel Settecento. Prima diallora il concetto di felicità era legatoa due grandi sistemi sapienziali: la fi-losofia greca e il cristianesimo. Per igrandi filosofi greci felicità era sino-nimo di fato, di cieca fortuna o di‘buon demone’. In seguito si cercò dicombattere il fatalismo facendo del-la felicità non uno stato emotivo maun tipo di condotta morale. Esser fe-lici significava quindi perseguire ciòche è bene per l’uomo, vivere unabuona vita, essere virtuosi. ‘L’uomovirtuoso è felice anche sotto tortura’,affermava Cicerone. Ma virtù e dedi-zione non erano da tutti, il premiodella felicità era solo per ‘i pochi feli-ci’, come li definiva Aristotele. Dalcanto suo il cristianesimo, con la sua‘speranza’, rifiutava l’idea della felici-tà nel presente, in questa vita di pec-cato. La felicità era nel passato,

nell’Eden perduto, o nel futuro, perchi si guadagnerà il Paradiso. Si do-vrà aspettare l’Illuminismo e Voltaireche dirà’ La felicità è qui e ora’, perfare della felicità un diritto per cuicombattere in questa vita e un dove-re della politica. La Dichiarazioned’Indipendenza degli Stati Unitid’America è il simbolo di questonuovo volto della felicità, unico sco-po delle democrazie moderne. E og-gi? Oggi la pubblicità ci confonde,vuole convincerci che è tutto sem-plice, che basta ‘stappare la felicità’bevendo coca cola. In realtà alcunistudi di psicologia indicano tre fatto-ri che determinano la felicità: un50% di predisposizione genetica, un10% legato alle circostanze della vitae un 40% legato alle attività inten-zionali. Per questo gli studiosi dellafelicità raccomandano di dedicarsiagli altri, con il volontariato ad esem-pio, perché il bene degli altri è ancheil nostro. Ma possiamo misurare lafelicità? L’economista John Helliwelllo ha fatto con il World Happiness

Report 2012 presentato al meetingdell’ONU sul tema della felicità. Sitratta di uno studio eseguito su 150nazioni per scoprire come gli indivi-dui valutano la loro vita nel loro pae-se. Il professor Helliwell, pioniere delnuovo filone dell’economia per la fe-licità, ha esposto mappe e classifichenella lectio ‘Geografia della felicità:la concezione della felicità tra le di-verse culture’. Dallo studio emergo-no diverse variabili che determinanola felicità: il reddito, la salute, la cor-ruzione dei governi, la libertà dicompiere scelte di vita, avere qualcu-no su cui contare nei momenti diffi-cili. Ma il dato più eclatante, comunealla maggior parte dei paesi, riguardail lavoro: perdere il lavoro, in termi-ni di felicità, ‘costa’ quanto perdereil partner. Se ci limitiamo all’Europascopriamo che i paesi più felici sonoquelli scandinavi mentre i meno felicisono quelli dell’est. E l’Italia? L’Italiaè il paese con più gioia di vivere. Ac-contentiamoci.

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14 Inchiesta ROMA NORD

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Mentre gli organi di giustiziasportiva e ordinaria italia-ni proseguivano le loro

indagini sul calcioscommesse,emettendo tra l’altro le prime sen-tenze definitive, a Roma nelle scor-se giornate del diciassette e diciottogennaio si teneva un attesissimomeeting che metteva di fronte de-legati di Fifa, Uefa e alcuni impor-tanti organi dell’Interpol, uniti daun obiettivo comune: arrestare lespeculazioni illegali sul mondo delcalcio. Sul tavolo della discussionescommesse clandestine, gare truc-cate, arbitraggi comprati e compe-tizioni falsate: episodi purtroppocomuni in ogni parte d’Europa, daestirpare alla radice. L’apertura del-l’incontro è stata anticipata da unaconferenza stampa internazionaletenutasi presso la Scuola Superioredi Polizia di via Pier della France-sca, volta a presentare ai principa-li organi d’informazione quelloche sarà il modus operandi del go-verno del calcio e della poliziamondiale per combattere questa

piaga. Ronald Noble, segretario ge-nerale dell’Interpol, da il via al gi-ro di interventi esordendo con unaconsiderazione spiazzante: “lescommesse clandestine sono unsettore che vale centinaia di mi-liardi di euro l'anno e gli allibrato-ri hanno introiti paragonabili asocietà come la Coca Cola. L’isti-tuzione di una task force appositanel 2011 - spiega ancora Noble -

sta dando i suoi frutti, ma il nostroè un compito arduo, un camminoche non finirà mai”. Prendono poila parola rispettivamente il segre-tario generale della Fifa e dell’Ue-fa, Jerome Valcke e GianniInfantino. Il primo auspica una ra-pida modifica dello statuto dellafederazione calcistica internazio-

nale, ritenuto poco severo, e indicanella formazione e nell’istruzione idue aspetti centrali di una buonaopera di prevenzione. Il secondosottolinea invece l’estensione diun fenomeno diffuso ormai in tut-ta Europa, “persino nell’insospet-tabile Svizzera”. Ultimo a salire sulpalco, il “padrone di casa” Gian-carlo Abete, presidente della Fede-razione Italiana Giuoco Calcio dal2007: “da quasi venti mesi stiamoconvivendo col calcioscommesse,reggendo l’urto e rispettando il la-voro degli organi di giustizia. Il no-stro unico obiettivo deve esserequello di tutelare i valori e l’inte-grità di un calcio sempre più a ri-schio.” Si chiude così la mattinatadedicata all’incontro con la stam-pa mentre si aprono, congiunta-mente, i lavori veri e propri dellaconferenza. L’auspicio, quasi su-perfluo dirlo, è che si possano ra-pidamente individuare ed adottaremisure serie, rigorose e puntualiper restituire al gioco più bello delmondo una dignità che rischiasempre più di essere ineluttabil-mente compromessa.

di MATTEO SPITELLA

calcio-scommese: la veritàLa polizia internazionale (Interpol) spiega come funziona il business delle scommesse sul calcio

“GIALLO DEL LAGO”

Federica non era nè drogata nèubriaca. Queste le prime rispostedell'autopsia sul corpo della 16en-ne anguillarese trovata morta il pri-mo novembre scorso, sule rive dellago di Bracciano a Vigna di Valle.Lo riferisce il Messaggero. La gio-vane è morta per una "miocardite",una lesione in una zona ventrico-lare del cuore, probabilmente cau-sata da un’infezione che nessunoavrebbe potuto scoprire in tempo eche comunque non è legata né alfreddo né appunto all'uso di so-stanze alcoliche o stupefacenti. Marestano ancora molti interrogativi:perché Federica era sola così tardisulle rive del lago? Che è successodalle due alle sei? Sarebbe morta lostesso Federica se non fosse stata dasola con qualcuno a chiamare ma-gari un'ambulanza? Le indaginidovranno chiarire ancora moltecose: come ad esempio chi ha fat-to sparire borsa e cellulare mai ri-trovati. I Carabinieri indagano.

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