ROMA: 60 ANNI PER L’EUROPA - Il Giornale Italiano Mondo · 2017. 5. 1. · IL 60° ANNIVVERSARIO...

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Pag. 2 119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

I T A L I AIL 60° ANNIVVERSARIO DEI TRATTATI DI ROMA

Firma ufficiale dei Trattati di Roma, avvenuta nella sala degli Orazi e Curiazi del Palazzo dei Conservatori del Campidoglio di Roma il 25 marzo 1957. Sei i Paesi firmatari per una nuova Europa.Il Trattato di Roma fu sottoscritto nella capitale ita-liana il 25 marzo 1957 e rappresenta il momento decisivo del processo costitutivo delle Comunità Europee. I sei Paesi firmatari, Francia, Germania, Italia, Belgio, Lussemburgo e Olanda istituirono con detto Trattato una Comunità Economica Eu-ropea (CEE) e - con altro trattato sottoscritto lo stesso giorno - la Comunità Europea dell’Energia Atomica, meglio nota come Euratom. Nel 1951 era stato, invece, sottoscritto il Trattato costitutivo della Comunità Europea del Carbone e dell’Ac-ciaio (CECA). Quest’ultima, istituita con trattato a tempo, è cessata il 23 luglio 2002. Euratom, al contrario, resta in essere come Comunità giuri-dicamente autonoma dall’Unione Europea, pur condividendone le istituzioni. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’esigenza di un processo di in-tegrazione europea fu sentita per prevenire nuovi conflitti in Europa, in particolare riavvicinando Francia e Germania, i maggiori antagonisti con-tinentali delle due guerre mondiali. Il processo di integrazione trovò una prima realizzazione nel-la CECA, con la quale si mise a fattor comune il settore strategico della produzione del carbone e dell’acciaio, sotto un’Autorità aperta alla parteci-pazione di altri Stati europei. Con il relativo Tratta-to, sottoscritto a Parigi il 18 aprile 1951 da Francia, Germania, Italia e dai paesi del Benelux, gli Stati membri rinunciarono a parte della propria sovra-nità a favore della Comunità, seppur in un unico settore. Tale iniziativa si poneva in un contesto di più ampio respiro che, in una prospettiva di ricerca d’integrazione tra i Paesi europei, vide nello stes-so periodo lo sviluppo di vari altri progetti, fra i quali l’Organizzazione per la Cooperazione Eco-nomica Europea del 1948, il Consiglio d’Europa nel 1949 (che adotterà a breve la Convenzione Eu-ropea sui Diritti Umani) e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico nel 1960.Il graduale processo di integrazione europea subì

una battuta di arresto con il fallimento dell’istituen-da Comunità europea di Difesa. Il relativo Tratta-to, difatti, non entrò mai in vigore per il mancato consenso del parlamento francese, preoccupato dalla rimilitarizzazione delle Germania, seppure nell’ambito della stessa CED. Nonostante tale ral-lentamento, un nuovo, decisivo impulso all’inte-grazione europea fu dato dalla Conferenza di Mes-sina del giugno 1955, nella quale i ministri degli esteri dei sei stati che avrebbero costituito il nucleo iniziale della Comunità Economica Europea rilan-ciarono il progetto di cooperazione, ponendo l’ac-cento principalmente su liberalizzazione del mer-cato e politiche comuni, con particolare attenzione ai trasporti e all’energia nucleare. Per sviluppare detto progetto, fu costituito un gruppo di esperti indipendenti, presieduto dal ministro degli esteri belga Paul-Henri Spaak, con l’intento di perfezio-nare e trasformare in strumenti concreti le direttive e le idee scaturite dalla Conferenza di Messina. A seguito di ulteriori incontri di ministri e di esper-ti, agli inizi del 1956 fu istituito un Comitato pre-paratorio, incaricato di approntare una relazione sulla costituzione di un mercato comune europeo. Nell’aprile 1956 esso presentò due progetti, corri-spondenti alle due opzioni considerate dagli Stati e nelle quali si era rinunciato agli obiettivi che ave-vano fatto naufragare la CED, ovvero: la creazio-ne di un mercato comune e l’armonizzazione delle politiche economiche; la creazione di una comunità dell’energia atomica. I due progetti portarono alla sottoscrizione dei trattati CEE ed Euratom nel 1957 a Roma. I sei Stati membri originari rinunciarono, con detti trattati, a parte della loro sovranità a fa-vore di una comune entità sovranazionale, seppure limitata inizialmente a specifici settori. Dal punto di vista strutturale, le tre Comunità (la preesistente CECA, la CEE ed Euratom) ebbero istituzioni al-meno in parte separate; erano, in particolare, comu-ni la Corte di Giustizia e l’Assemblea, mentre l’Al-

ta Autorità CECA e le due Commissioni CEE ed Euratom restavano separate. Tale assetto fu man-tenuto fino al 1967, allorquando entrò in vigore il Trattato sulla “fusione degli esecutivi”, che rese il Consiglio e la Commissione istituzioni comuni.Il Trattato, è strutturato in sei parti distinte, pre-cedute da un preambolo: La Parte Prima interes-sa i principi che hanno ispirato la creazione della Comunità, inizialmente basata sul mercato co-mune. -La Parte Seconda, aggiunta con il Trattato sull’Unione Europea, regola i diritti derivanti dalla cittadinanza dell’Unione. - La Parte Terza riguar-da i fondamenti economici della Comunità; essa comprendeva originariamente quattro titoli, ine-renti rispettivamente alla libera circolazione delle merci, all’agricoltura, alla libera circolazione delle persone, dei servizi e dei capitali, e ai trasporti. Si è poi ampliata la competenza con: i visti, l’ asi-lo, l’immigrazione e con le politiche per la libera circolazione delle persone; concorrenza, fiscalità e ravvicinamento delle legislazioni; politica eco-nomica e monetaria; occupazione; politica com-merciale comune; cooperazione doganale; politi-ca sociale, istruzione, formazione professionale e gioventù; cultura; sanità pubblica; protezione dei consumatori; reti trans europee; industria; coe-sione economica e sociale; ricerca e sviluppo tec-nologico; ambiente; cooperazione allo sviluppo; cooperazione economica, finanziaria e tecnica con i Paesi terzi. - La Parte Quarta è dedicata all’asso-ciazione dei paesi ed ai territori d’oltremare. - La Parte Quinta concerne le istituzioni della Comunità e include un titolo sulle disposizioni istituzionali ed uno sulle disposizioni finanziarie. Allo stato at-tuale, le istituzioni sono il Parlamento europeo, il Consiglio, la Commissione, la Corte di Giustizia ed il Tribunale di Primo Grado, la Corte dei Con-ti, il Comitato Economico e Sociale, il Comitato delle Regioni e la Banca Europea per gli investi-menti. - L’ultima parte del Trattato riguarda anche le disposizioni generali e finali. La prima sezione comprendeva posizioni tariffarie,per prodotti agri-coli, alle transazioni invisibili e ai paesi e territori d’oltremare. Seguivano poi dodici protocolli e la convenzione per l’associazione dei paesi e territo-ri d’oltremare alla Comunità, nonché due proto-colli relativi al contingente tariffario. L’equilibrio istituzionale del Trattato si fonda sul rapporto fra Consiglio , Commissione e Parlamento europeo, i quali sono tenuti a collaborare tra loro. La struttura originaria prevedeva ruoli fortemente distinti, con la Commissione incaricata di proporre normativa ed il Consiglio di adottarla, riservando un ruolo essenzialmente consultivo al Parlamento europeo. Col tempo, è stato notevolmente accresciuto il ruo-lo del Parlamento; coerentemente con il passaggio delle modalità di nomina dei parlamentari dalla de-signazione governativa all’elezione in ciascun Pa-ese – che ha reso l’istituzione parlamentare l’unica i cui membri sono direttamente scelti dai cittadini europei – è stata istituita e sempre più ampliata l’applicazione della procedura di codecisione, che

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I T A L I Aprevede per l’approvazione delle norma comunita-rie ad essa sottoposta una doppia lettura, da parte sia del Consiglio che del Parlamento. La Com-missione, collegio indipendente dai governi degli Stati membri che la nominano di comune accor-do, rappresenta l’interesse comune. Essa detiene il monopolio dell’iniziativa normativa e propone gli atti comunitari. Guardiana dei trattati, essa vigila sull’applicazione dei trattati e del diritto derivato. Nel quadro della sua missione, la Commissione di-spone del potere esecutivo per attuare le politiche comuni, della gestione dei programmi dell’Unione e della gestione del bilancio comunitario. Il Con-siglio, composto dai rappresentanti dei governi degli Stati membri, detiene le competenze decisio-nali fondamentali ed è assistito dal Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER), respon-sabile della preparazione del lavoro del Consiglio e dell’esecuzione dei compiti che quest’ultimo gli assegna. Fra le altre istituzioni, menzionate nella sezione precedente, un ruolo particolarmente rile-vante spetta alla Corte di giustizia, alla quale s’è affiancato dal 1988 il Tribunale di primo grado. La Corte detiene un ampio spettro di competenze, la più rilevante delle quali è relativa al rinvio pregiu-diziale da parte di giudici nazionali per l’interpre-tazione del Trattato. Negli anni, tramite un’inter-pretazione spesso estensiva del Trattato, la Corte ha rappresentato un elemento di sviluppo fonda-mentale del processo di integrazione comunita-ria. Il Trattato, nella versione originaria del 1957, prevedeva la costituzione di un mercato comune, di un’unione doganale e di politiche comuni. Gli articoli 2 e 3 affrontavano direttamente questi tre temi, precisando che la missione principale della Comunità consisteva nella creazione di un merca-to comune e specificando quali azioni la Comuni-

tà doveva avviare per adempiere al suo mandato. In particolare, l’articolo 2 prevedeva che: “La Comunità ha il compito di promuovere, median-te l’instaurazione di un mercato comune e il gra-duale riavvicinamento delle politiche economiche degli Stati membri, uno sviluppo armonioso delle attività economiche nell’insieme della Comunità, un’espansione continua ed equilibrata, una stabi-lità accresciuta, un miglioramento sempre più ra-pido del tenore di vita e più strette relazioni fra gli Stati che ad essa partecipano”. Il mercato comune si basava su quattro “libertà”: libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capita-li. Si creava uno spazio economico unificato che permetteva la libera concorrenza tra le imprese, e si ponevano le basi per riavvicinare le condizioni di scambio dei prodotti e dei servizi, non coperti dagli altri trattati (CECA e Euratom). L’articolo 8 del Trattato prevedeva, poi, che la realizzazione del mercato comune si compiesse nel corso di un pe-riodo transitorio di dodici anni, diviso in tre tappe di quattro anni ciascuna. Per ogni tappa era previsto un complesso di azioni da intraprendere contem-poraneamente. Fatte salve le eccezioni o deroghe previste dal Trattato, la fine del periodo transitorio costituiva il termine per l’entrata in vigore di tutte le norme relative all’instaurazione del mercato co-mune. L’unione doganale era perseguita abolendo i dazi doganali tra gli Stati e i contingenti per le merci scambiate. Fu pertanto istituita una tariffa doganale esterna comune che si sostituì alle pre-cedenti tariffe dei vari Stati. L’unione doganale fu accompagnata da una politica commerciale comu-ne, condotta a livello comunitario e non più statale, che la differenziava da una semplice associazione di libero scambio. Poiché il mercato è fondato sul principio della libera concorrenza, il trattato vieta-

va gli abusi di posizione dominante, le intese tra imprese e gli aiuti di Stato (salvo deroghe previ-ste dal trattato) che possono influire sugli scambi tra Stati membri e che hanno per oggetto o effetto di impedire, limitare o falsare la concorrenza. A fronte di alcune politiche previste formalmente dal Trattato, altre potevano essere intraprese a secon-da delle necessità, secondo quanto stabilito dall’o-riginario articolo 235, secondo il quale “quando un’azione della Comunità risulti necessaria per raggiungere, nel funzionamento del mercato co-mune, uno degli scopi della Comunità, senza che il presente Trattato abbia previsto i poteri d’azione a tal uopo richiesti, il Consiglio, deliberando all’una-nimità su proposta della Commissione e dopo aver consultato l’Assemblea, prende le disposizioni del caso”. Venne inoltre creato il Fondo Sociale Eu-ropeo (FSE), diretto a migliorare le possibilità di occupazione dei lavoratori e il loro tenore di vita e fu istituita una Banca Europea per gli Investi-menti per agevolare l’espansione economica della Comunità attraverso la creazione di nuove risorse. Come evidenziato nella precedente sezione, l’ambito degli obiettivi fondamentali della Co-munità ed il novero delle politiche comunitarie espressamente previste nel Trattato sono stati nel tempo notevolmente ampliati, allargandosi sia a numerosi altri settori sia a principi di grande rile-vanza sociale, quali l’uguaglianza, l’occupazio-ne o i diritti di cittadinanza europea. Mentre una disamina dettagliata di tutte le attuali previsioni del Trattato non rientra nello scopo del presente lavoro, si offre di seguito una sintetica descrizio-ne dei Trattati che hanno modificato ed integrato il Trattato di Roma, con l’obiettivo di consentire una comprensione generale delle linee di sviluppo.

I PRESIDENTI DEI SEI PAESI FIRMATARI - Il 25 MARZO 1957 SI RIUNIRONO A ROMA I PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA DEI SEI PAESI EUROPEI - L’ITALIA CON IL PRESIDENTE ANTONIO SEGNI. L’ITALIA AVEVA 47.515.537 DI ABITANTI - LA GERMANIA OVEST CON IL PRESIDENTE KONRAD ADENAUER. LA GERMANIA AVEVA 70.889.000 ABITANTI - IL BELGIO CON IL PRESIDENTE GASTON EYSKENS. IL BELGIO AVEVA 8.806.000 ABITANTI - I PAESI-BASSI CON IL PRESIDENTE WILLEM DREES. I PAESI-BASSI AVEVANO 10.823.000 ABITANTI - IL LUSSEMBURGO CON IL PRESIDENTE JOSEPH BECH. IL LUSSEMBURGO AVEVA 303.000 ABITANTI - LA FRANCIA CON IL PRESIDENTE RENE COTY. LA FRANCIA AVEVA 44.376.073 ABITANTI.

Antonio Segni - Italia Rene Coty - Francia Joseph Bech - LussemburgoGaston Eyskens - Belgio Konrad Adehauer - Germania Willem Dress - Paesi Bassi

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I T A L I A

(sin) Il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Presidente Sergio Mattarella durante il suo saluto e la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini

ROMA 25 MARZO 1957 - ROMA 25 MARZO 2017

Il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker durante il suo saluto per il 60° dei Trattati

(sin) Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk per il 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma del 1957

(sin) Il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani con il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella al Quirinale per le celebrazioni del 60° dei Trattati

“L’EUROPA È IL NOSTRO FUTURO COMUNE” hanno dichiarato i Leader Europei a Roma per il 60° dei Trattati

Il Presidente de Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni riunito con i rappresentanti del Parlamento Europeo a Roma per le celebrazioni

Il Presidente Paolo Gentiloni durante il suo saluto di benvenuto e l’intervento per il 60° anniversario dei Trattati

(sin) Il Ministro degli Esteri Alfano, il Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni e la Sindaca di Roma Raggi

La Sindaca Virginia Raggi, con gli “invitati europei” in Campidoglio, per il 60° anniversario dei Trattati di Roma

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Società Italiana di Beneficenzac/Agustín de Betancourt, 3 - www.beneficenzaitaliana.es

(0034) 91 5333106 - (0034) 91 5348423 - (0034) 690 065577

SOCIETÀ ITALIANA DI BENEFICENZAL'Assemblea Generale del 4/07/16 ratificherà il cambio alla Presidenza della SIB (So-cietà Italiana di Beneficenza) di Madrid, votato durante il Consiglio del 6/06 u.s: Fran-cesco Perniciaro, dopo anni di intenso lavoro lascia la Pre-sidenza ad Almerino Furlan. Questa centenaria Istituzione, stampella della Cancelleria Consolare di Madrid, conti-nua con il suo programma di espansione per poter soddi-sfare l'aumento costante della

richiesta di aiuto da parte dei cittadini italiani e spagnoli. Questo primo documento vuol essere una lettera di presen-tazione è una descrizione dei possibili obbiettivi della nuo-vo Consiglio.

Come possiamo fissarli?Negli ultimi 10 anni i residenti italiani sono passati da 50.000 a più di 200.000, arrivati dall'Italia e dal Sudamerica alla ricerca di un posto di lavoro o di godersi la pensione al sole del sud o nelle isole spagnole e che si sono concentrati maggiormente in Madrid, nella Catalogna (Barcellona e Ge-rona), in Andalusia (Malaga e Siviglia), in Alicante e alle Iso-le Canarie. La crisi degli ultimi anni ha creato delle sacche di povertà alle quali la SIB, con scarse risorse, dovrà dare una risposta creativa.

Questa realtà deve essere affrontata dalla nostra Istituzio-ne con un allargamento delle nostre frontiere madrilene e creare, se così lo vuole il Consiglio della SIB, nuove filiali lad-dove altri italiani di buona volontà, vorranno associarsi ai nostri obbiettivi e con nuove attività generare nuove risorse da destinare ai più bisognosi.

Sono obbiettivi ambiziosi?, può darsi, però se la domanda è in aumento la nostra risposta si dovrà allineare: la generosi-tà saprà essere all'altezza della necessità solo se noi saremo all'altezza della situazione.

In ogni caso non vorrei dimenticare l'Obbiettivo 15.000 del Presidente Perniciaro sottolineandola con la citazione del Manzoni “Si dovrebbe pensare più a far bene che a star bene; e così si finirebbe anche a star meglio”. Concludo rin-graziando al gran lavoro svolto dal Presidente Perniciaro ed il suo Consiglio e auguri alla nuova squadra perché sappia raggiungere gli obbiettivi dei propositi e delle richieste di-mostrando organizzazione negli intenti e trasparenza nei risultati.

Grazie in anticipo a tutti coloro che ci vorranno aiutare.

Il Presidente Almerino Furlan

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M A D R I D

altre città spagnole che fanno parte del net-work. La Fondazione Woman’s Week confe-risce annualmente i suoi premi internazionali, che hanno l’obiettivo di riconoscere lo sforzo personale delle donne leader in diversi ambiti della vita pubblica, per valorizzarle come ispi-razione e stimolo per le donne di tutto il mon-do. Tra le personalità premiate nelle precedenti edizioni per la categoria ‘donna leader’ vi sono ad esempio Michelle Bachelet e Viviane Re-ding. Nel 2016 è stata inoltre premiata, nella categoria ‘scienza’, l’italiana Fabiola Gianotti.

Mercoledì 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, si è svolta presso l’Ambasciata d’Italia a Madrid la cerimonia di consegna dei Premi 2017 della Fondazione Woman’s Week, organizzazione attiva a Madrid dal 2012, che ha come obiettivo promuovere la parità di genere e stimolare il dibattito sulle pari opportunità in tutti gli ambienti sociali: quello della cultura, delle imprese, del giornalismo, delle istituzioni pubbliche e private. Nell’edizione di quest’an-no sono state premiate: l’On. Emma Bonino per la categoria ‘donna leader’ (ha ritirato il premio l’Ambasciatore Sannino), Teresa Pera-les (nuotatrice paraolimpica), Blanca Monte-ro (Direttrice territoriale del Banco Sabadell), María Blasco (Direttrice del Centro Nazionale spagnolo per la Ricerca Oncologica), Teresa Silva (Direttrice della Fondazione También, che si occupa dell’inclusione delle persone di-sabili nello sport) e Julia Navarro (giornalista e scrittrice). A chiusura dell’evento è intervenuta María Dolores Moreno Molino, Directora Ge-neral de la Mujer della Comunidad de Madrid. La giuria dell’edizione del 2017 era composta da importanti personalità del mondo cultura-le, sociale, economico ed amministrativo della Spagna tra cui: Teresa Palahí (Segretaria Gene-rale della Fondazione ONCE); Salvador Mo-lina (Presidente del canale televisivo Telema-drid e del Foro ECOFIN); Carmen Mª García (Presidente della Fondazione Woman’s Week); Juanjo Santacana (Vice Direttore del giornale El Economista); Antonio Cantalapiedra (CEO di MyTaxi Spagna); Irene Navarro (Direttrice di Madrid Excelente); Pilar Muro (Presidente di ChairWoman); Inés Alberdi (Cattedratica di sociologia) e Pilar Gómez-Acebo (membro del Consiglio della Fondazione Woman’s Week). Durante la settimana internazionale della don-na, evento principale organizzato dalla Fonda-zione, sono state organizzate, altresì, diverse iniziative di sensibilizzazione a Madrid e in

A Madrid la prima Giornata Internazionale del Design Italiano, organizzata dalla Farnesina in 100 città nel mondo, si è svolta presso l’Istitu-to Italiano di Cultura. L’Ambasciatore d’Italia Stefano Sannino, ricordando l’importanza eco-nomica e strategica del design per l’industria Italiana, ha presentato l’iniziativa “ITmakES”, lanciata quest’anno dall’Ambasciata d’Italia, sostenuta da Bulgari, Artemide e Reale Seguros e dall’Istituto Europeo di Design. Tre i progetti per il 2017, tutti incentrati sul forte legame tra “saper fare” artigianale Italiano e design con-temporaneo: - Vivace: iniziativa di valorizza-zione del lavoro dei giovani creativi italiani che lavorano in Spagna, anche con una giornata di “open studio.” - The Fab Linkage: programma di scambio a Madrid tra Fab Lab italiani e spa-gnoli, per la realizzazione di progetti in comu-ne, i cui risultati saranno presentati alla Maker Faire di Roma 2017 - Io lo so fare!: corso di cultura “maker” per gli insegnanti e gli alunni delle Scuole Italiane di Madrid e di Barcellona. “Bellezza, qualità, responsabilità sociale, inno-vazione, sostenibilità ambientale, economia co-esiva e partecipativa sono valori che definiscono il nuovo Made in Italy, declinato come metodo piuttosto che come un insieme di prodotti” - ha detto Sannino - sottolineando l’aspetto Glocal di questa nuova economia, che rende l’Italia protagonista nello sviluppo locale e sulla scena internazionale. Veri protagonisti dell’evento i giovani designer del progetto Vivace selezionati da una prestigiosa giuria fra i quali l’importan-te architetto Torinese a Madrid, Teresa Sapey. I designer intervistati da Antonella Broglia - ambasciatrice TEDx in Spagna - sono giovani professionisti Italiani capaci di unire non solo più linguaggi artistici, ma anche più linguaggi culturali, creando contaminazioni progettuali e un nuovo ponte creativo tra Italia e Spagna. Due gli ospiti venuti dall’Italia: Francesca Taroni, direttrice del mensile Living del Corriere della Sera e “ambasciatrice del design Italiano” e Do-menico Sturabotti della fondazione Symbola.

MADRID “ L’ITALIAN DESIGN DAY”

L’Ambasciatore Sannino durante il suo intervento

Le Donne che sono state premiate nell’edizione 2017

L’ambasciatore Stefano Sannino in videoconferenza con Emma Bonino premiata dalla Fondazione Woman’s Week.

I premi consegnati in Ambasciata Italiana nell’edizione 2017

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA FONDAZIONE WOMAN’S WEEK -2017

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M A D R I DCosta Group e “Naves de Esperanza” hanno presentato, nell’Ambasciata d’Italia, il protocollo d‘intesa, con il quale le due parti danno vita ad una collaborazione tesa a sviluppare sinergie in diversi ambiti, con l’obiettivo di dare appoggio all’operato della ONG “Naves de Esperanza”. L’evento ha avuto un primo atto simbolico. Oltre alla collaborazione, Costa Group ha effettuato una donazione di 100.000 euro, per potenziare la missione di “Naves de Esperanza”. La somma donata verrà destinata a sostenere 1.700 interventi chirurgici, di equipe di medici volontari. La “Naves de Esperanza” opera a Cotonú in Africa Occidentale,varata nel 2007 con volontari di 40 paesi ed è la nave ospedale non governativa più grande al mondo. Alla cerimonia erano presenti Neil Palomba, Direttore Generale di Costa Crociere e Ricardo Menzies, Presidente di “Naves de Esperanza España” e in rappresentanza dell’Ambasciata d’Italia Massimo Branciforte.

L’Ambasciatore Stefano Sannino ha inaugura-to presso la sede di Medialab-Prado la prima edizione dell’incontro #TheFabLinkage, un programma di interscambio tra makers italiani e spagnoli promosso dall’Ambasciata d’Italia nell’ambito del progetto #ITmakES e con la col-laborazione: Institute for Advanced Architectu-re of Catalonia, Fab City Research Laboratory/ Noumena, Red Española de Creacion y Fabri-cación Digital, WASP Madrid, Fab Lab León, Fablab Istituto Europeo di Design Madrid, Fa-bLab Sevilla, WeMake, FabLab Cagliari, Medi-terranean FabLab, Roma Makers, Maker Faire Rome -The Eu Edition: 4.0. I Fab Labs di nove città italiane e spagnole Alicante, Barcellona, Cagliari, Lecce, Madrid, Málaga, Milano, Roma e Valencia. Lavoreranno su tredici proposte scel-te, per sviluppi comuni. Gli spazi per questo ge-mellaggio sono i Fab Labs di Medialab-Prado, IED Madrid - Istituto Europeo di Design e Ma-kespace Madrid, nonché l’Ambasciata d’Italia.

Per rafforzare la cooperazione in materia di lotta alla criminalità, la Commissione, guidata dalla Presidente onorevole Rosy Bindi, ha incontra-to il Ministro dell’Interno, Juan Ignacio Zoido, alti funzionari del Ministero della Giustizia, le Commissioni parlamentari degli Affari Interni e della Giustizia, il Presidente e giudici del Tribu-nale dell’Audiencia Nacional, i Capi della Pro-cura Antidroga, della Procura Anticorruzione e criminalità organizzata e della Procura dell’Au-diencia Nacional, competente principalmente per terrorismo e reati gravi, nonché i Diretto-ri generali della Guardia Civil e della Polizia.

Il Ministro Consigliere Massimo Branciforte durante il saluto

(sin) Ricardo Menzies Presidente di Naves de Esperanza España, il Ministro Consigliere dell’ Ambasciata Massimo Branciforte, Neil Paloma Direttore Generale di Costa Crociere durante l’evento tenutosi nell’Ambasciata Italiana

(dx) Neil Paloma consegna l’assegno simbolico di 100.000 euro al Presidente Ricardo Menzies di Naves Esperanza

(sin) Il Ministro Consigliere Branciforte, il saluto di Menzies Presidente Naves Esperanza e Paloma della Costa Crociere

COSTA GROUP E “NAVES DE ESPERANZA” MAFIA: COMMISSIONE PARLAMENTARE

APERTURA DELL’INCONTRO THE FAB LINKAGE

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M A D R I D

In occasione del 60º anniversario della fir-ma dei Trattati di Roma, il Ministero de-gli Affari Esteri e della Cooperazione In-ternazionale e la rete diplomatica italiana hanno promosso delle manifestazioni per celebrare questo evento. Il Congreso de los Diputados ha ospitato giovedì 23 mar-zo un atto commemorativo che è stato pre-sieduto dalla Presidente Ana Pastor, con la partecipazione del Presidente del Senato, Pío García Escudero, del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Alfonso Dastis, del Commissario Europeo Miguel Arias Cañete, del Vice Presidente del Par-lamento Europeo Ramón Luis Valcárcel, della Presidente della Commissione Mista per la Unione Europea Soraya Rodríguez, e dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Sanni-no. Uno studente Erasmus ed alcuni alunni della Scuola Italiana di Madrid, vincitori di un concorso sull’Europa sono stati invitati a partecipare all’evento. Venerdì 24 mar-zo presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia erano presenti esponenti del mon-do politico, della cultura, dei media e della società civile per un cocktail in onore del 60° anniversario. Alla presenza del Segre-tario di Stato per l’Unione Europea, Jorge Toledo, e sulle note dell’Inno alla Gioia cantato dal coro della Scuola Italiana di Madrid, è stata issata la bandiera europea quindi posta accanto a quella italiana, che è fissa sul balcone dell’ Ambasciata Italiana. Mercoledì 22 marzo l’Ambasciata e l’Isti-tuto Italiano di Cultura hanno presentato “L’Europa è casa nostra”, con Beppe Se-

Il biglietto celebrativo della lotteria della ONCE

IL 60° ANNIVERSARIO DEI TRATTATI DI ROMA

vergnini, accompagnato da Stefania Chia-le, giornalista, Marta Rizi, attrice e Elisa-betta Spada, musicista: quattro persone, tre generazioni, per spiegare perché “l’Europa è casa nostra”. Il logo del 60º anniversa-rio appare, in 5 milioni di esemplari di bi-glietto della ONCE. Il futuro del progetto europeo è stato un dibattito organizzato in Ambasciata con il “think tank European Council on Foreign Relations” e di un con-vegno promosso dal Consolato Generale di Barcellona. Un concerto del “European

Jazz Quartet”. Giovedì 23 marzo, si è te-nuta una sessione di domande sull’Europa, a cui ha risposto l’Ambasciatore Sannino, nella sede delle Unione Europea a Madrid, organizzata dall’Associazione dei Diplo-matici Stranieri in Spagna. Sarà dedicata alle celebrazioni l’edizione spagnola di ‘Euroscola 2017’,che è un concorso annua-le per studenti e professori che si conclu-de con una simulazione della attività par-lamentare svolta dal Parlamento Europeo.

Beppe Severgnini durante l’intervento per la conferenza “Europa è casa nostra” all’Istituto Italiano di Cultura

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Pag. 10 119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

M A D R I DCOM.IT.ES.

Chi è Fabio Gasparini? Sono veneziano e vivo a Madrid da 10 anni, amo cucinare e amo la cucina italiana e per questo da quando sono arrivato in Spagna cerco di diffondere la nostra cucina italiana con corsi sulla preparazione del-la pasta fresca, le salse, le pizze e ultimamente con la cucina a domicilio. Ho collaborato insie-me ad alcuni amici chef nelle scuole di cucina , in queste collaborazioni vi è stato uno scambio culturale/gastronomico molto interessante . Col-laboro anche con la Ambasciata d’Italia a Madrid.

Come nasce la idea di Laboratorio Italiano? La idea di Laboratorio Italiano nasce per far conoscere la cucina italiana a Madrid, e’ giusto che ci siano innovazioni in cucina, che ci sia gente che mescola vari prodotti, varie cucine, pero’ e’ anche vero che ci dev’essere qualcuno que spie-ghi le tradizioni, e i piatti italiani como sono fatti in Italia. Una carbonara con la panna, il prezzemolo, l’aglio, sara’ un buon piatto di pasta pero’ a la per-sona que lo mangia non gli stai trasmettendo niente, questa persona poi va in Italia, prende una carbonara e gli portano un’altra cosa. Con Laboratorio Ita-liano facciamo cene a domicilio, cene clandestine, eventi e a parte cucinare, fare showcooking, spieghiamo i vari piatti, i vari prodotti e cerchiamo di trasmettere la nostra cultura gastronomica.

Sei uno chef italiano quali sono se-condo te gli ingredienti della gastro-nomia italiana che hanno più suc-cesso tra gli spagnoli? quali invece proprio non piacciono? Per quanto riguar-da cosa piace o no a Madrid, io direi che ci sono

mode, tipo il tartufo, qui e’ super valorizzato, pero’ a dire la verita in Italia non si usa molto, altro pro-dotto e’ la burrata che qui la trovi in tutti i menu, nella spesa di un Italiano medio si compra poco o non si compra specialmente al nord. Quando fai provare dei prodotti o dei piatti Italiani quasi sem-pre piacciono molto, io sono veneziano e le sarde in saor che faccio stanno riscuotendo un successo tremendo sia tra gli italiani che gli spagnoli. Ab-biamo tantissimi prodotti anche tra i salumi e for-maggi che la gente ancora non conosce che sicu-ramente lo spagnolo apprezzerebbe e siamo qui anche per questo. Per il momento la unica cosa que non ha avuto molto successo e’ stata la polenta.

Cosa pensi delle nuove tendenze ga-stronomiche internazionali e come la cucina italiana si sta adattando alla globalizzazione anche dei sa-pori.. Nuove tendenze sempre ci devono essere e penso che la cucina italiana si sta adattando molto bene e sta dando anche un buon apporto. La globalizzazione e’ sempre esistita specialmente la cucina italiana che entra in molte cucine del mondo fa dare un tocco differente a molti piatti.

La vostra idea potrebbe essere segui-ta da altri chef. Che consigli vuoi dare a chi inizia o vivendo ancora in Ita-lia vorrebbe tentare fortuna in Spa-gna? Per le persone che vogliono venire in Spagna gli dico che ci vuole molta pazienza, noi con questo progetto stiamo iniziando pero’ sono anni che stia-mo lavorando per questo, e a parte pazienza ci vuo-le molta voglia di lavorare e amare quello che si fa.

(sin) Lo chef Fabio Gasparini, l’Ambasciatore Italiano Stefano Sannino e lo chef Luca Arrigoni durante la presentazione.

(sin) Ana Cipres, Fernado Romay e Fabio Gasparini

LO CHEF FABIO GASPARINI CONQUISTA MADRID CON IL SUO LABORATORIO CULINARIOMario Petri continua le sue interviste. Da alcuni mesi a Madrid è possibile sorprendere i nostri amici e famigliari spagnoli con un pranzo o una cena preparata nel nostro domicilio e in diretta. Una sorpresa di grande effetto. Questo servizio è offerto da “Laboratorio italiano” su idea dello chef Fabio Gasparini insieme a un gruppo di altri chef italiani, tra cui Luca Arrigoni, residenti nella capitale della Spagna. Lo abbiamo intervistato per capire meglio di cosa si tratta.

Sei uno degli chef italiani che col-labora con la Ambasciata Italia-na di Madrid. Si, collaboro con l’Amba-sciata d’Italia e devo dire sono molto orgo-glioso, e’ un bellissimo ambiente e il nostro ambasciatore Stefano Sannino e’ un gran-de amante della cucina tradizionale italiana.

Quale è il prezzo medio del vostro servizio a domicilio per commensa-le? Il nostro prezzo medio si aggira sui 30/35€ a persona per quando riguarda il servizio a do-micilio o le cene clandestine. Poi logicamente dipende da quello che si fa, si puo’ fare benissi-mo un buffet in piedi, o una riunione di lavoro o vanno bene anche i corsi cena, o complean-ni. Normalmente in una cena si fa un percorso con vari salumi, formaggi, grissini, taralli, ver-dure sott’olio, poi i vari piatti della tradizione ita-liana, dal vitello tonnato, a una caprese, una ca-ponata, una parmigiana e cosi via, una varieta’ di paste fresche, paste ripiene, risotti, secondi re-gionali e non possono mancare i vari dolci, tira-misu, cannoli siciliani, cantucci con il vinsanto.

Ci dai una ricetta veloce e facile per sorprendere i nostri amici spa-gnoli quando vengono invitati da un italiano in Spagna a casa sua? Una ricetta classica che sicuro piace al pubblico spagnolo e da noi molto usata quando si e’ tra ami-ci sono gli spaghetti aglio olio e peperoncino. Cuocere gli spaghetti con acqua e sale en el frat-tempo scaldare l’olio in una padella. Quando è caldo aggiungere l’aglio tritutato, il peperoncino a pezzetti senza semi e cuocere a fuoco molto bas-so. Scolare gli spaghetti molto al dente e aggiun-gerli direttamente nella padella con un poco di acqua di cottura dove si finiranno di cucinare.

Mario Petri

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Pag. 11119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

M A D R I D

Gianpiero Perone, dopo anni di successi in tele-visione con Colorado (Italia Uno), “Quelli che il calcio…” (Rai Due), Zelig Off (Canale 5) e Tre-bisonda (Rai Tre) anche in veste di autore e anni di eventi a fianco dei più giovani della Comunità Cristiana, essendo anche docente presso la Hope Music School, la struttura di formazione per cre-ativi nata su iniziativa del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, ha deciso di fare un salto nella scrittura, sfociando nella sua naturale indo-le di narratore. Il suo primo libro intitolato: “Sot-tovoce – Piccola storia in parole e musica”, lo ha letto per noi il Direttore del Premio letterario In-ternazionale “Terra di Guido Cavani”, Moreno Coppedè, che ce lo racconta in questa breve re-censione: “Sottovoce - Piccola storia in parole e musica” è la storia di una ragazza apparentemente qualunque, Mia, di una Palude dalla quale uscire, di spiccioli trovati per caso, di uno Straniero e di un amore che la travolge all’improvviso. Un percorso sentimentale che non dovrebbe neanche vedere la luce, secondo lei, ma inizia e pian piano prosegue fragorosamente riempiendo di emozioni, sospiri e considerazioni profondamente sincere una vita che stava scivolando via avvolta nell’anonimato. Mentre scorrono le pagine il lettore viene accomo-dato in una sorta di treno con tredici vagoni, dove in ognuno può sentire quasi in maniera tattile le atmo-sfere che l’Autore riesce a ricreare. Nel frattempo - altra cosa che rende il libro particolare - è utile ascoltare il Cd all’interno, contenente 13 canzoni, una per capitolo; scritte dall’Autore, ognuna mette in risalto una sensazione colta dal personaggio nel capitolo relativo. Da leggere e ascolatre.Al nostro prossimo appuntamento.

COM.IT.ES.

“SottovocePiccola storia in parole e musica”

di Giampiero Perone.

“CORPI FAVORITI DALLA NOTTE” CICLO SUONO ITALIANO“Suono Italiano Madrid”, è organizzato dall’Isti-tuto Italiano di Cultura con il patrocinio di Unión Fenosa Gas e con il Comitato Nazionale Italiano Musica. Il 6 aprile: Alexander Gadjiev (pianoforte).

ISTITUTO ITALIANO CULTURA

Nella Giornata Interna-zionale della Donna, lo scorso 8 marzo, si è svolto nella Scuola Statale Italiana di Madrid, un importante evento voluto dalla Diri-gente Scolastica, Professo-ressa Paola Gasco, ideato dalla scrittrice Elisabetta Bagli che ha dato forma al progetto, e appoggiato da varie associazioni ed entità culturali sensibili alle tema-tiche sociali della nostra so-

cietà: l’Associazione dei Pugliesi in Spagna, Asociación DHAMA, Universum, la International University of Peace – Switzerland, la rivista culturale Proverso e ovviamente anche noi del Comites di Madrid, che non volevamo mancare a questo importante momento di riflessione della comunità. Hanno partecipato all’evento anche la Prima Segretaria dell’Ambasciata, Dott.ssa Anna Ruffino e il Capo della Cancelleria Consolare, Dott.ssa Gilda Santangelo.L’obiettivo dell’evento rispecchia l’impegno educativo della Scuo-la, volto a sensibilizzare gli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie e quelli del liceo, rivolgendosi in modo particolare ai ragazzi, con la convinzione che presa coscienza delle disuguaglianze e discrimi-nazioni di cui sono vittime le donne di oggi, saranno proprio loro a cambiare la società e a impegnarsi per cambiare la condizione delle donne del domani.Il recital poetico, presentato da Debora Marchesiello, consigliera dell’Associazione dei Pugliesi, ha avuto luogo nell’Aula Magna della scuola e si è aperto con l’interpretazione di Elisabetta Bagli e Inma J. Ferrero che con le loro poesie hanno impersonato il dolore delle donne vittime di violenza e discriminazione e la forza che è capace di scaturire dal cuore di ognuna di loro quando prendono coscienza delle proprie virtù.Il secondo momento artistico in programma era un atto musicale sulle note regalateci dalla voce del tenore Ricardo Saéz, accompagnato al pianoforte dal musicista Luca Chilese. Un delizioso momento di ode alla donna in versione spagnola, italiana e perfino napoletana con l’interpretazione di “Dicitencello vuie” di R. Falvo.Ad accompagnare la poesia e la mu-sica era l’arte visiva di Rosa Gallego del Peso, che attraverso le immagini ha saputo interpretare, con la dovuta sensibilità, le emozioni e i sentimenti che gli interpreti hanno cercato di trasmettere agli studenti.Segue il momento di riflessione in programma: la conferenza diretta da Norma Pellegrino, avvocatessa particolarmente coinvolta in questo genere di tematica, che ha offerto agli studenti dei dati per le loro con-siderazioni, e Andrea Bevilacqua, psicologo, che prendendo spunto dalla “Nascita di Venere” di Botticelli ha poi utilizzato la metafora di “Amore e Psiche” per spiegare lo stereotipo della donna del passato e del presente, e insieme, hanno offerto agli alunni della scuola l’opportunità di dibattere sul ruolo della donna nella nostra società.Il dibattito si è rivelato particolarmente interessante, con un completo coinvolgimento degli alunni, che in tanti si sono avvicinati al palco per esprimere la propria opinione e provvedere mag-giori spunti di riflessione e confronto, mettere in evidenza i pregi delle donne e tutti gli aspetti positivi che solo loro possono apportare, ma anche dibattere sui ruoli che invece dovrebbero condividere con gli uomini e che sono ancora una loro prerogativa esclusiva.Una manifestazione di gran valore didattico e artistico che esprime completa solidarietà nei confronti di tutte le donne maltrattate, affinché si senta-no protette e difese non solo attraverso le parole ma anche con i fatti, sia dalle donne, sia dagli uomini.

Alessandra PettinauConsigliera Com.It.Es Madrid

“IL MONDO DELLO SCRITTORE”

Rubrica diElisabetta Bagli

“Corpi favoriti dalla notte” è la prima personale in Spagna di Paolo Gioli, ma-estro riconosciuto internazionalmente per le sue ricerche artistiche, fotografi-che e di cinema sperimentale. La mostra si compone di sessanta opere, dai primi grandi disegni del 1962-63 ai lavori suc-cessivi che dagli anni settanta contamina-no le tecniche della fotografia, della pit-tura e della serigrafia. Ampio spazio vie-ne dedicato alle ricerche sulla Polaroid.

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Pag. 13119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

M A D R I DCAMERA DI COMMERCIO ITALIANA

legato alla Giulietta: “Era muy joven, pero ya quería sentar la cabeza y estaba pensan-do en casarme. Pero no debía ser tan ma-duro como quería aparentar, porque tras una discusión con la novia de entonces, me gasté todos mis ahorros en mí segundo gran amor: fui a un concesionario Alfa Ro-meo y compré mi primer ‘Giulietta’. A día de hoy, estoy felizmente casado con una hermosa mujer y tengo dos fantásticos hi-jos, aunque el amor por el Alfa Romeo si-gue intacto como cuando era un ‘chaval’”.

Si è conclusa a Madrid la XV edizione del concorso internazionale Bacchus 2017. L’Italia, paese invita-to, è stato protagonista con oltre 50 vini partecipanti.Il concorso ha riunito più di 100 sommelier ed esperti enologi da tutto il mondo, in un’edizione, la quindicesima, in cui l’Italia è stata protagonista con la partecipazione di un totale di 54 etichette.Si è trattato della più ampia presenza di vini italiani nella storia del concorso, possibile grazie allo sfor-zo congiunto messo in atto dalla Camera di Com-mercio e Industria italiana per la Spagna – CCIS -, dall’ufficio ICE di Madrid e al supporto istituzio-nale dell’Ambasciata d’Italia a Madrid, nella cui sede si è svolta la giornata inaugurale del concorso.Al termine delle 4 giornate, sono sono state pre-miate 13 etichette del Belpaese. In particola-re hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento “Bacchus de oro” i seguenti vini: “Sei Vigne In-synthesis - Cantina Sociale di Vinchio – Vaglio Serra e Z.L.”, “Vigne Vecchie – Cantina Sociale di Vinchio – Vaglio Serra e Z.L.”, “Soave Classi-co – Suavia”, “Barolo DOCG del Comune di Ser-ralunga d’Alba – Azienda Vinicola Palladino Srl”.Sono state inoltre premiate con il “Bacchus de pla-ta” altre 9 etichette italiane: “Kuentú - Atha Ruja Poderi Srl Società Agricola”, “Terra Aspra Primiti-vo Matera DOP - Tenuta Marino”, “Petit Manseng - Casale del Giglio Az. Agr. Srl”, “Il Nerello del Conte Conte Uvaggio di Gieri Cristian”, “Prosecco Spumante Andrea Biasiotto (Azienda Agricola Bia-siotto S.A.G.S.)”, “Furore Rosso Reserva (Cantine Marisa Cuomo Srl)”, “Sordo Barolo Riserva Perno (Sordo Giovanni Azienda Agricola)”, “Riserva del Nonno (Bosca SpA)”, “Bottega Vinas Pinot Gri-gio (Cavit S.C.)”. I vini insigniti del “Bacchus de oro” verranno degustati durante un evento di pro-mozione delle eccellenze enologiche italiane, che verrà organizzato dalla CCIS nell’ambito del Salón Internacional de Gourmets 2017, che si terrà a Ma-drid dal 24 al 27 giugno e che vedrá la presenza di più di 15 imprese italiane del settore agroalimen-tare che esporranno in uno spazio espositivo ge-stito dalla Camera e dedicato ai prodotto di eccel-lenza della tradizione enogastronomica del paese.

Anche quest’anno l’Italia sarà protagonista al Salone Internazionale del Cub de Gourmets. La XXXI edizione della principale fiera pro-fessionale in Spagna dedicata all’enogastrono-mia tipica e di qualità si svolgerà dal 24 al 27 aprile 2016 all’interno del quartiere fieristico di Ifema a Madrid. Si prevede la presenza di 85.000 operatori quest’anno, insieme ai buyer invitati dall’organizzazione e provenienti dai principali mercati internazionali, che si riuni-ranno con gli espositori nell’apposito Business Center durante le giornate di fiera. La Came-ra di Commercio e Industria italiana per la Spagna (CCIS) collabora già da 10 anni con gli organizzatori per gestire la partecipazione di imprese italiane alla fiera e anche in que-sta edizione allestisce uno spazio espositivo di 245 m2 dedicato alle eccellenze dell’eno-

“BACCHUS 2017”: PREMI PER 13 ETICHETTE DI VINI PREGIATI ITALIANI

gastromia italiana, potendo contare anche sul supporto dell’ufficio ICE - Agenzia Italiana per il Commercio Estero - di Madrid. Sono 17 le imprese che saranno presenti nell’Area Italia, dove verranno esposti numerosi prodot-ti rappresentativi della varietà e della qualità dell’enogastronomia italiana, tra cui salumi, conserve, pasta fresca e secca, dolci, prodotti da forno, olio extravergine di oliva, prodotti a base di tartufo, panettoni, torroni, vini e liquo-ri. Anche quest’anno, un ricco programma di showcooking e degustazioni, organizzati nella stessa “Area italia”, permetterà di conoscere alcuni dei prodotti più emblematici della cuci-na italiana e degustare ricette tipiche regionali. Tra le iniziative proposte si segnalano: la de-gustazione dei vini italiani che hanno ottenuto il “Bacchus de oro” nel prestigioso concorso internazionale Bacchus 2017 (martedí 25 apri-le, alle ore 15 nell’area ufficiale di degusta-zione vini); lo showcooking “Mi tierra en un plato y su historia en una receta” del presti-gioso chef italiano Alessandro Cresta, con la preparazione di ricette tipiche italiane a ritmo di musica (martedí 25 aprile, alle ore 16:15 nell’area ufficiale di showcooking); la presen-tazione del libro “La Pizza es Alta Cocina” di Jesús Maquina, conosciuto come Marquinetti, 5 volte campione del mondo di pizza (mar-tedí 25 aprile, a lle ore 13:30, stand Negrini).

L’ITALIA PROTAGONISTA ALLA XXI EDIZIONEDEL SALONE DEI GOURMETS DI MADRID Sono 17 le imprese italiane che esporranno i propri prodotti nello spazio espositivo delle eccellenze del Belpaese, nell’ambito della fiera internazionale sulla gastronomia tipica e di qualità, che si terrà dal 24 al 27 aprile 2017.

Nell’ambito del progetto #GiuliaOnMind, dedicato allo studio del posizionamento del marchio Alfa Romeo tra le grandi compagnie con sede in Spagna, FCA Group e la Came-ra di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS) lanciano la pagina web www.giuliaonmind.es, che presenta le principali notizie relazionate al progetto, i Brand Am-bassadors coinvolti e varie curiosità sull’Al-fa Giulia. Presto il web-site accoglierà anche una sezione dedicata ai ristoranti italiani che parteciperanno a #GiuliaOnMind, promuo-vendo una serie di esclusive iniziative. Giu-liaonmind.es viene lanciato con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per gli amanti dell’Alfa Romeo. Nella nuova pagina web si evidenzia l’intervista realizzata a Mar-co Pizzi, General Manager della Banca Intesa Sanpaolo in Spagna e Presidente della CCIS, nonché uno dei due Brand Ambassador del mese di marzo. Nel corso dell’intervista, Piz-zi ha rivelato la sua passione per le auto Alfa Romeo e raccontato un divertente aneddoto

“GIULIAONMIND.ES” LA PAGINA WEB DEDICATA ALL’ALFA GIULIA

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Pag. 14 119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

AMBASCIATA D’ITALIA | Calle Lagasca, n. 98 - 28006 MADRID Centralino automatizzato consolare (dalla Spagna): 902.050.141www.ambmadrid.esteri.it - e-mail: [email protected]

CANCELLERIA CONSOLARE MADRID | Capo Cancelleria Consolare: Dott.ssa Gilda SANTANGELO | Indirizzo: Calle Agustín de Bethencourt, 3 - 28003 MadridTelefono: 902 05.01.41 | Call Centre: 807 30.07.47(servizio a pagamento, disponibile solo in Spagna - il numero non è valido da altri paesi) Fax: 91 554.66.69 - Cellulare per emergenze: (0034) 629.842.287www.consmadrid.esteri.it - e-mail: [email protected]

Per gravi e reali emergenze che richiedano l’intervento dell’Amministrazione centrale, è possibile chiamare il Funzionario di Turno del Ministero degli Affari Esteri al n. (0039) 06 - 36.91.26.66Per telefonare in Italia a carico del destinatario, il telefono gratuito è il 900.990.391

CONSOLATO GENERALE BARCELLONA | Console Generale: Cons. Stefano NICOLETTI | Indirizzo: Calle Mallorca, 270 - 08037 Barcellona | Telefono: 902 05.01.41 Call Centre: 807.505.883 (servizio a pagamento, disponibile solo in Spagna - il numero non è valido da altri paesi) Fax: 93 487.00.02www.consbarcellona.esteri.it - e-mail: [email protected]

UFFICI ONORARI DIPENDENTI DALLA CANCELLERIA CONSOLARE IN MADRID

CONSOLATO BILBAO | Console Onorario: Giorgio BARAVALLE | Circoscrizione: Alava, VIZCAYA Indirizzo: Calle Ercilla, 14 - 48009 Bilbao | Telefono e Fax: 944.230.772 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

VICE CONSOLATO BURGOS | Vice Console Onorario: Giancarlo FEDERIGHI RINCÓN | Circoscrizione: Burgos, León, Palencia, Soria, Valladolid, ZAMORA Indirizzo: Avenida de la Paz, 10 - 1º B - 09004 Burgos | Telefono: 947.270.723 | e-mail: [email protected]

CONSOLATO CEUTA | Corrispondente Consolare Onorario: Clemente CERDEIRA MORTERERO | Circoscrizione: Ceuta, Melilla, Islas Chafarinas, Peñones de Alhucemas, Velez de la Gomera | Indirizzo: Calle Cervantes, 8 - 51001 Ceuta | Telefono: 956.514.574 - Fax: 956.510.589 | e-mail: [email protected]

VICE CONSOLATO GRANADA | Vice Console Onorario: Marcello MEMOLI | Circoscrizione: Almería, Granada, Jaén | Indirizzo: Ap.do de Correos n. 314 - 18080 Granada | e-mail: [email protected] Attenzione telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512 Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento

VICE CONSOLATO JEREZ | Vice Console Onorario: Gabriel GONZÁLEZ GORDON ARANDA | Circoscrizione: Jerez | Indirizzo: Calle Manuel María González (Bodegas González Byass) - 11403 Jerez de la Frontera | Telefono - 956 357 000 - Fax 956 357 057 | e-mail: [email protected] riceve dal lunedì al venerdì ore 10.00 - 13.30

VICE CONSOLATO LA CORUÑA | Vice Console Onorario: Francesco MILANI | Circoscrizione: La Galizia | Indirizzo: Calle Rosalia de Castro, 13/bajo - 15004 La Coruña | Telefono: 663.787.010 - Fax: 981.224.462 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

CONSOLATO LAS PALMAS DE GRAN CANARIA | Console Onorario: José Carlos DE BLASIO | Circoscrizione: Fuerteventura, Gran Canaria, Lanzarote | Indirizzo: Calle Reyes Católicos, 44 - 35001 Las Palmas de Gran Canaria | Telefono: 928.241.911 - Fax: 928.244.786 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

VICE CONSOLATO MÁLAGA | Console Onorario: Francisco Javier CREMADES GARCÍA | Indirizzo: C/ Atarazanas, 2/1B - 29005 Malaga | Telefono: 952.365.593 | e-mail: [email protected] Orario telefonico al pubblico: da lunedi a venerdi dalle ore 10:00 alle ore 13.00 Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento

VICE CONSOLATO OVIEDO | Vice Console Onorario: Paolo Augusto ERCOLANI | Circoscrizione: Il Principato delle Asturie | Indirizzo: Avda. Valentín Masip, 25 - Entlo. Oficina 7 - 33013 Oviedo | Telefono: 680.155.013 - Fax: 984.246.534 | e-mail: [email protected]

CONSOLATO PAMPLONA | Console Onorario: Carlo TAMBURRI MOSO | Circoscrizione: La Rioja, NAVARRA Indirizzo: Calle Taconera, 2 - 31001 Pamplona (Navarra) | Telefono: 948.222.822 - Fax: 948.223.716 | e-mail: [email protected]

CONSOLATO SANTA CRUZ DE TENERIFE | Console Onorario: Silvio PELIZZOLO | Circoscrizione: Tenerife, Hierro, La Gomera, La Palma | Indirizzo: Calle Cruz Verde, 10 2ºA - 38003 Santa Cruz de Tenerife | Fax: 922.241.040 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

VICE CONSOLATO SANTANDER | Vice Console Onorario: Manuel LOPEZ-DORIGA ALONSO-URQUIJO | Circoscrizione: Cantabria | Indirizzo: Hernán Cortés, 55 3º izq. - 39004 Santander (Cantabria) | Telefono: 942.215.855 - Fax: 942.310.711 | e-mail: [email protected] riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento

CONSOLATO SIVIGLIA | Console Onorario: Carlos RUIZ- BERDEJO Y SIGURTÁ MUCHETTI | Circoscrizione: Algeciras, Badajoz, Cáceres, Cádiz, Córdoba, Huelva, Sevilla Indirizzo: Calle Fabiola, 10 - 41004 Siviglia | Fax: 954.228.549 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512Si riceve il martedì e giovedì ore 10.30 - 12.30 e venerdì ore 17.00 - 19.00

UFFICI ONORARIDIPENDENTI DAL CONSOLATO GENERALE IN BARCELLONA

VICE CONSOLATO ALICANTE | Vice Console Onorario: Danilo ANGELINI | Circoscrizione: la provincia di Alicante e la Regione MURCIA Indirizzo: Avenida da Benito Pérez Galdós, 9-11 1º dcha. - 03004 Alicante | Telefono:965.141.133 - Fax: 965.141.143 | e-mail: [email protected]

VICE CONSOLATO CASTELLÓN DE LA PLANA | Vice Console Onorario: Federico PASCARELLA | Circoscrizione: la provincia di Castellón | Indirizzo: Calle Benarabe, 5 bajo (entresuelo) - 12005 Castellón de la Plana | Telefono: 964.237.466 - Fax: 964.261.295 | e-mail: [email protected]

VICE CONSOLATO GIRONA | Corrispondente Consolare Onorario: Emanuela CARMENATI | Circoscrizione: Girona | Indirizzo: Avenida de la Pau nº26, 1º 3ª - 17250 Platja d’Aro (Girona) | Tel.: +34 972 82 61 82 - Fax: +34 972 82 55 40 - e-mail: [email protected] (solo su appuntamento): lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 VICE CONSOLATO IBIZA (Baleari) | Vice Console Onorario: Lanfranco FABBRO | Circoscrizione: le isole di Ibiza e Formentera | Indirizzo: Calle Diputado Josè Ribas, s/n - 07800 Ibiza (Baleares) | Telefono 971.199915 - Fax 971.191746 | E-mail: [email protected] Apertura al pubblico: lunedì, mercoledí e venerdí dalle ore 11,00 alle 13,00

VICE CONSOLATO PALMA DI MAIORCA (Baleari) | Vice Console onorario: Alessio PAOLETTI | Circoscrizione: le isole di Maiorca e Minorca | Indirizzo: Calle Baro de Pinopar, 11 esc.B 1º - 9ª puerta - 07012 Palma de Mallorca | Telefono 971 097 013 fax: 071570402 | E-mail: [email protected] al pubblico: martedì, mercoledì e giovedì dalle 11:00 alle 13:00

VICE CONSOLATO SARAGOZZA | Vice Console Onorario: Massimo MARCHETTI | Circoscrizione: le province di Saragozza, Huesca e Teruel | Indirizzo: Calle Espoz y Mina, 6 principal - 50003 Saragozza | Telefono: 976.228.659 - Fax: 976.223.294 | e- mail: [email protected]

CONSOLATO ONORARIO VALENZA | Console Onorario: Adriano CARBONE | Circoscrizione: la provincia di Valenza | Indirizzo: Calle Quart, 14 - 46001 Valenza | Telefono: 96.321.72.34 - Fax: 96.193.02.95 | Cellulare 672.770.743 | E-mail: [email protected] al pubblico: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10:00 alle 13:00

CORRISPONDENTE CONSOLARE FORMENTERA (Baleari) | Corrispondente Consolare: Alessio Paoletti | Circoscrizione: Isola di Formentera | Telefono: 630 655 397 | E-mail: [email protected]

CORRISPONDENTE CONSOLARE MINORCA (Baleari) | Corrispondente Consolare: Ornella Varesano | Circoscrizione: Isola di Minorca | Telefono: 971 36 54 48 | Cellulare: 610 21 50 14 | E-mail: [email protected]

CORRISPONDENTE CONSOLARE MURCIA | Corrispondente Consolare: Dott. Giuseppe Leotta | Circoscrizione: le provincie di Murcia e Cartagena | Telefono: 727 729 050 | E-mail: [email protected]

CONSOLATO ONORARIO AD ANDORRA | Console Onorario: Alberto Rossi | Circoscrizione: Principato di Andorra | Indirizzo: Carretera dels Vilars a Urbanización Sant Romà dels Vilars, Ed. Vilars B, Àtic - AD700 Escaldes Engordany | Principato di Andorra

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B A R C E L L O N A

Nei giardini del cortile dell’Universita’ di Barcellona, si è tenuta una suggestiva ce-rimonia di ricordo e commemorazione del-le 13 vittime ,di cui 7 italiane, del tragico incidente di pullman, avvenuto un anno fa nei pressi di Freginals. Nell’atto di comme-morazione si è inaugurato uno spazio nel giardino del università, ponendo una stele di pietra di Montserrat di fronte ad un al-bero di magnolia piantato per l’occasione. Presenti il Presidente della Generalitat di Catalogna, Puigdemont e del Rettore dell’ università, Joan Elias, rappresentanti del Corpo consolare dei Paesi di provenienza delle vittime, fra i quali il Console Genera-le a Barcellona, Stefano Nicoletti. La Vice Rettrice del Dipartimento di Economia ha ricordato la mobilizzazione del mondo uni-versitario dopo la tragedia, come le univer-sita’ italiane di Genova, Torino e Roma che hanno istituito borse di studio in memoria delle studentesse decedute. Ha letto poi in lingua italiana, una commovente lettera fattale avere da un’amica di una delle vit-time italiane, attualmente studentessa ERA-SMUS presso la stessa università grazie ad una borsa di studio di un comune toscano intitolata alla memoria di Lucrezia Borghi. A Freginals in aperta campagna, vicino al luogo dell’incidente, un monolite naturale è stato inaugurato come monumento con una targa che riporta i nomi delle 13 vittime e dove sono stati anche piantati 13 cipressi.

Il monumento per le 13 vittime realizzato a Freginals

L’UNIVERSITA’ RICORDA LE STUDENTESSE: UNA TARGA E 13 CIPRESSI

La lapide, di pietra del massiccio di Montserrat, deposta a ricordo nell’Università di Barcellona

Omaggio alle vittime - Conseller de Interior, Jordi Jané

Parenti ed autorità hanno deposto una corona di rose bianche in ricordo delle studentesse ERASMUSOmaggio alle vittime - Sindaco di Freginals, Josep Roncero

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B A R C E L L O N A

Nell’auditorium del prestigioso ‘Circulo de Economia’ di Barcellona, un ampio pubblico di accademici, economisti, soci del Circulo, membri di think tank, politici locali, alcuni Consoli Generali di Paesi UE, imprenditori hanno potuto ascoltare un interessante dialogo fra l’Ambasciatore d’Italia a Madrid (sin. nella foto), Stefano Sannino ed il Prof. Alfred Pastor, docente presso la prestigiosa Business School IESE di Barcellona, introdotti dal Dott. Carles Gasoliba, economista, ex eurodeputato, in rappresentanza di varie entita’ europeiste catalane che sono state coinvolte nell’atto. Gasoliba ha tracciato un quadro storico, basato anche su ricordi personali, delle ripercussioni nella Spagna franchista ma anche nei movimenti pro-europeisti esistenti sia da allora in Catalogna, della firma dei Trattati di Roma. Il dialogo ha quindi tratto spunto dalla

LE CELEBRAZIONI PER IL 60° ANNIVERSARIO DEITRATTATI DI ROMA: “CIRCULO DE ECONOMIA”

firma dei Trattati di Roma per riflettere su una molteplicita’ di temi legati all’attualità europea, quali le modalita’ di funzionamento dell’Unione nel futuro; la convergenza delle varie economie e l’armonizzazione delle politiche economiche; il dibattito sulla solidarieta’ vs responsabilita’ ed il rischio del ‘deficit’ di fiducia reciproca fra i soci del nord e quelli del sud che rende piu’ complessa la risoluzione di vari temi irrisolti; le prospettive della politica esterna dell’Unione in un mondo sempre piu’ globalizzato. L’evento, organizzato dal Consolato Generale d’Italia, unitamente al Circulo de Economia, all’Ufficio della Commissione e del Parlamento Europeo di Barcellona e a varie entità europeiste quali la LECE, si inquadra nell’ambito delle celebrazioni promosse dal Governo italiano in occasione dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma.

PROGETTI “FAB LINKAGE” E “VIVACE” Il Console Generale Stefano Nicoletti ha visitato l’Ateneo di Fabbricazione Digitale di Les Cortes. Si sviluppa una nuova ed innovativa forma di or-ganizzazione economica del lavoro secondo un’ot-tica partecipativa con una forte valenza sociale. L’obiettivo degli atenei presenti in tre distretti di Barcellona è quello di sviluppare e coordinare tra-sversalmente progetti strategici di partecipazione ed inclusione sociale secondo una logica “bottom-up”, sfruttando le nuove dinamiche dell’innova-zione tecnologica e dell’economia collaborativa per allargare la partecipazione a tutte le categorie

Il Console Generale Nicoletti con i dirigenti dell’ Aneo

Il Console Generale Stefano Nicoletti e la Direttrice dell’Ateneu de Fabricació del les Corts, Jorgina Martinez.di persone che quotidianamente vivono il distretto. L’Ateneo di Fabbricazione di Les Cortes rappre-senta un nuovo servizio pubblico che si pone l’o-biettivo di mettere in sinergia i singoli cittadini e le istituzioni, permettendo a chiunque abbia un’idea tecnológicamente innovativa, ma che non disponga di competenze o strumenti di produzione, di entra-re in contatto con cittadini che presentano necessi-ta’ complementari. Tale idea di condivisione degli spazi pubblici ha permesso di creare un laboratorio tecnologico in cui le persone imparano, lavorano e collaborano per realizzare le proprie idee, svi-luppando competenze e capacita’ peculiari in gra-do di dar vita a professionalita’ distintive nonche’ nuova linfa all’intero distretto cittadino. L’Ateneo si propone come una nuova forma di organizzazio-ne collaborativa in grado di migliorare l’ambiente che le persone vivono, indipendentemente dalla loro origine, istruzione, sesso, professione o età.

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B A R C E L L O N ACASA DEGLI ITALIANI

LA “CALÇOTADA DELLA CASA 2017”

I “protagonisti” della giornata della Calcotada: “I Calçots”.

La Casa degli Italiani ha avuto l’onore di ospitare, presso il suo storico palazzo, un concerto per il 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma. La se-rata si è aperta con degli interessanti e stimolanti speech da parte del Vicepresidente della Casa degli Italiani Agostino Corfini, del Console Italiano Ste-fano Nicoletti, del Direttore dell’Ufficio di Rappre-sentanza della Commissione Europea Ferran Tarra-dellas e, infine, della Rappresentante del Parlamen-to Europeo a Barcellona Maite Calvó. Oltre ad aver ringraziato l’organizzazione dell’evento e i presen-ti, hanno tutti voluto sottolineare l’importanza sia dei Trattati di Roma quali seme della pace tra gli Stati Europei sia della generazione Erasmus quale generazione ricca di opportunità. Su invito dei vari Consolati Europei, a quest’evento internaziona-le hanno presenziato moltissimi studenti Erasmus provenienti da diverse parti d’Europa, tra cui Fran-cia, Belgio, Finlandia, Lussemburgo e Germania. A dimostrazione dell’internazionalità della serata, gli speech sono stati seguiti da un piacevolissimo concerto jazz tenuto dall’European Jazz Quartet: un gruppo composto da quattro dei migliori musicisti della scena jazz attuale, tutti riconosciuti a livello internazionale e con una lunga e intensa carriera musicale. Più precisamente, i presenti hanno avuto il piacere di ascoltare la melodia travolgente degli spagnoli Marc Miralta alla batteria e Jordi Bonell alla chitarra, dell’italiana Giulia Valle al contrabbas-so e dello svedese Fredrik Carlquist al sax. Grazie

La Casa degli Italiani ha celebrato, il 60° anni-versario della firma dei Trattati di Roma. L’e-vento faceva parte dei “I Giovedì alla Casa”.Presenti Il Vicepresidente della Casa degli Italiani Agostino Corfini, del Console Italiano Stefano Nicoletti, del Direttore dell’Ufficio di Rappresentanza della Commissione Europea Ferran Tarradellas e, infine, della Rappresentan-te del Parlamento Europeo a Barcellona Mai-te Calvó. Hanno sottolineato l’importanza dei Trattati di Roma quali seme della pace tra gli Stati Europei per la generazione Erasmus dan-dogli così molte opportunità. Hanno presenzia-to moltissimi studenti Erasmus provenienti da diverse parti d’Europa, tra cui Francia, Belgio, Finlandia, Lussemburgo e Germania. La serata ha visto anche l’ esibizione in concerto dell’Eu-ropean Jazz Quartet. Le cucine Mandarosso sponsor dell’aperitivo. La importante serata è stata organizzata dalla Casa degli Italiani, in collaborazione con il Consolato Generale Ita-liano e con l’Ufficio di Rappresentanza della Commissione Europea a Barcellona. L’evento ha trasmesso quel sentimento importante e fon-damentale su cui si basa la Comunità Europea: cosmopolitismo, ed l’interscambio culturale.

(sin) Il Console Generale Stefano Nicolettic con Ferran Tarradellas, direttore della Representación de la Comisión Europea a Barcelona durante l’evento di celebrazione per i 60° anniversario dei trattati di Roma.

IL ANNIVERSARIO DEI TRATTATI DI ROMA ALLA CASA

alla loro differente provenienza, i quattro musicisti sono riusciti a ricreare perfettamente tutta una serie di sonorità e atmosfere di respiro europeo e cosmo-polita. Una volta concluso il concerto, è toccata alle Cucine Mandarosso la gestione e la cura del buffet tipicamente all’italiana. Le squisite pietanze cuci-nate da Pietro e il suo Staff, il cui ristorante si trova a pochi metri dal Palau de la Música, in pieno cen-tro di Barcellona, sono state accompagnate dai rin-frescanti spritz della Aperol Spritz e dai vini offerti dalla Casa degli Italiani. La speciale serata organiz-zata dalla Casa degli Italiani, in collaborazione con il Consolato Italiano e con l’Ufficio di Rappresen-tanza della Commissione Europea a Barcellona, ha permesso ai presenti di respirare i fondamenti su cui la Comunità Europea si basa: cosmopoliti-smo, apertura al diverso e interscambio culturale.

“CONCERTO APERITIVO PER L’ANNIVERSARIO”E’ la festa gastronomica tipicamente catalana che segna il passaggio dall’inverno alla pri-mavera. I Calçots sono una varietà locale di cipolla fresca, dalla forma tipicamente allun-gata; dopo averli sbucciati, vengono inzup-pati in una ciotola contenente la salsa rome-sco, una salsa a base di pomodoro, peperone arrostito e frutta secca mandorle e nocciole.

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B A R C E L L O N Adi Maria Santini

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA

SPAGNA - ITALIA “GEMELLI” UNITI DAL BUSINESS

Sono i nostri “cugini” latini: probabilmente il Paese culturalmente più vicino al nostro e la meta preferita di molti dei nostri compatrioti. Ma non è tutto, la Spagna rappresenta anche uno dei nostri più importanti soci commerciali. L’Italia, in qualità di terzo “cliente” dell’esportazione spagnola e in base ai dati presentati dall’ ICE, nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2016, ha acquisito beni e servizi per un totale di 15 milioni di euro (9,3%), con un saldo negativo pari a 1.77 milioni. È soprattutto il food&beverage a far inclinare l’ago della bilancia a favore degli iberici. E così, all’interno di questo quadro dominato dal rosso e dal giallo, la nota tricolore si impone come una tendenza chiave: mentre nel 2016 l’importo relativo al settore agroalimentare spagnolo diminuisce dello 0,12%, le vendite di alimenti Made in Italy sul suolo iberico cre-

scono fino a raggiungere il 6,13%. Già era stato registrato, nel 2015, un incremento del 14,4% e nel 2014 di 3,6 €. Da un lato, per tanto, la Spagna si conferma come produttore leader, trainato principalmente dal settore della frutta e della verdura, così come da quello dell’olio d’oliva, mentre dall’altro, sembra apprezzare sempre di più l’enogastronomia italiana. In particolar modo, come rivelano i dati ICE, i prodotti italiani più richiesti dagli spagnoli sono principalmente i prodotti da forno e pasticceria (circa 380 milioni di euro l’anno), i prodotti ortofrutticoli (piú di 200 milioni l’anno) e le bevande alcoliche (intorno ai 110 milioni l’anno). Allo stesso modo, anche i prodotti caseari e la carne rivestono una certa importanza. I prodotti, la cui domanda cresce in maniera consistente, sono dunque grassi e oli, prodotti ortofrutticoli, e i derivati della floricultura. Una di-screta ascesa si registra anche per le carni e il vino. Dinamiche legate senza dubbio all’evoluzione dei gusti dei consumatori, come sottolinea lo stesso José Luis Cariteu, Direttore Commerciale di Delykatt& Delice Bcn, uno dei principali importatori spagnoli di prodotti di alta gamma: “Oggi il consumatore “sa” comprare meglio ed è più sensibile ai pro-dotti gourmet e naturali. Presta attenzione alla denominazione d’origine. Allo stesso tempo, cerca prodotti di facile preparazione, il che comporta una crescita considerevole nell’utilizzo di prodotti precotti, e una mag-giore considerazione di alimenti confezionati, e perfino personalizzati. L’Italia, d’altro canto, acquista dalla Spagna prodotti ortofrutticoli (più di un milione l’anno), pesce e frutti di mare (circa 800 milioni) , gras-si e oli (quasi 700 milioni l’anno). Un cauto aumento si registra anche per quanto riguarda la carne e i prodotti da forno. Nonostante questo, il maggior incremento è legato ai prodotti caseari, animali vivi e prodotti da forno. La Spagna si conferma, dunque, un mercato chiave cui TUT-TOFOOD dedicherà un’attenzione particolare, sia in qualità di parte-cipante, con buyers e visitatori, sia per quanto riguarda gli espositori.

Sará il “tappeto rosso” dove sfilerá una selezione di aziende e prodotti che hanno raggiunto livelli top in diverse categorie: é #atuttobrand, la nuova edizione dei premi dedicati alle ec-cellenze agroalimentari degli espositori di TUTTOFOOD 2017 -organizzati in collaborazione con le riviste specializzate GDO-WEEK e MarkUp-. Sei i riconoscimenti in palio, che i cui vinci-tori verranno decretati da diverse giurie di esperti nei rispettivi ambiti: #Atuttocarrello premierá i prodotti che, grazie a scelte innovative e di qualitá, abbiano realizzato un forte incremen-to di vendita nell’ultimo anno che saranno valutati dagli anali-sti di IRi, leader mondiale nelle informazioni di mercato per il largo consumo, il retail e lo shopper.Parallelamente sará la mi-gliore campagna di comunicazione la protagonista di #atutto-spot, selezionata tra le diverse campagne candidate dagli esperti di pubblicitá di Ethica, societá di consulenza e ricerche di mer-cato specializzata in analisi della comunicazione al mercato. L’importante tematica delle certificazioni di qualitá sará poi af-frontata da #atuttaqualitá, che premierá i prodotti con caratteri-stiche atte a migliorare qualitá, tracciabilitá, controllo e sicurez-za dei processi produttivi, valutati da Qualivita, fondazione per la protezione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualitá.L’innovazione nel packaging è il focus di #atuttopack, che premierá i prodotti con la migliore qualitá progettuale nel packa-ging, nelle sue dimensioni comunicative e funzionali con grande attenzione agli elementi esplicativi nei confronti del cliente fi-

“TAPPETO ROSSO PER IL MEGLIO DEL CIBO ITALIANO”nale e della sostenibilitá ambientale.Sempre l’innovazione, ma questa volta di prodotto, sará sotto i riflettori con #atuttainnova-zione, categoria di premio che si rivolgerà alle aziende che hanno creato un nuovo prodotto o che abbiano migliorato un prodot-to giá esistente sul mercato, soddisfacendo nuove esigenze del cliente sotto l’aspetto qualitativo, del contenuto tecnologico o delle prestazioni, che saranno valutate dagli esperti di ISPSOS, societá leader nei servizi di ricerca di marketing. I vincitori sa-ranno proclamati in una “gran noche de gala” il 9 di Maggio.

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B A R C E L L O N Adi Maria Santini

Yannis Papaioannou & Trio Feta Nell’ultimo anno la formazione greca guidata da Yannis Papaioannou, ha incontrato in più di una circostanza la canzone italiana: ha presen-tato, sia in greco che in turco, canzoni di Bian-ca d’Aponte, ha partecipato al disco di Cose di Amilcare Scarpette rosa, interamente dedi-cato ad Alba Avesini, e si è esibito al Guccini International, sia in occasione della serata del CAT dello scorso febbraio, sia in quella italia-na, a Darfo Boario Terme, in settembre. Queste esperienze costituiscono la base musicale della serata Gioielli italiani dove alcune delle canzo-ni canzoni italiane vengono rivisitate in chiave rebetika, adattate strumentalmente e ritmica-mente alla musica tradizionale greco-anatolica.

Lampedusa, un mar en flames Appuntamento con un dialogo sulla crisi dei rifugiati. E’ stato proiettato il documentario “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi. Si è tenuto inoltre un incontro con il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, che è stato presen-te anche al “Centre de Cultura Contemporània de Barcelona” in occasione della presentazione del suo libro “Lacrime di Sale” (pubblicato in catalano da Ara Llibres e in spagnolo da De-bate). Il libro è stato scritto insieme alla gior-nalista Lidia Tilotta. L’opera racconta la sua vita personale e quella professionale. Vita che è stata ed è sempre legata al mare, e unita alle dolorose storie di chi è sopravvissuto alla ter-ribile traversata dal suo paese al Mediterraneo. La vita di questo medico rappresenta la si-tuazione tragica e di speranza che centinaia di persone affrontano per un futuro miglio-re e di liberta’. Organizza: CCCB in collabo-razione con l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona,Ara Llibres, Debate, Hotel Alma.

Pierluigi Billone al Festival MixturIl Maestro ha tenuto sia corsi sia lezioni durante il Festival Mixtur 2017. Mixtur continua il suo impegno ad insegnare con 7 laboratori: Officina, Composizione e sperimentazione Sonora, direzione, improvvisazione e interpretazione. Uno delle novità più importanti al Mixtur Festival 2017 è l’inserimento per la prima volta dei laboratori d’interpretazione. E’ un’iniziativa che fa parte dell’impegno per la formazione di primo livello che si propongono Mixtur pedagogici Workshop. Gli studenti hanno così avuto la grande opportunità di poter lavorare ed imparare con grandi maestri come: Miquel Bernat (Drum Workshop), Harry Sparnaay (Laboratorio clarinetto basso), Jean Pierre Dupuy (Piano Laboratorio) e Marie Bernadette Charrier (Saxo Laboratorio).

Daniele Sepe quartet featuring FLO Daniele Sepe suona il saxofono ed il flauto. Mentre Tommy De Paola suona il piano e le ta-stiere tastiere, Davide Costagliola suona il bas-so, Paolo Forlini suona la battería,accompagnati da FLO che è la voce. Daniele Sepe torna sul palcoscenico con lo stesso gruppo e con la par-tecipazione straordinaria di Floriana Cangiano, artisticamente conosciuta come FLO. Lo spet-tacolo è un omaggio speciale alla importante storia della canzone napoletana,ci ha rappre-sentato e che ci rappresenta tutt’ora nel mondo.

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURACAMERA COMMERCIO ITALIANA

“Dia Internacional del Diseño”La Camera di Commercio, il Consolato Ita-liano e L’Istituto Europeo di Design hanno celebrato il “Dia Internacional del Diseño”. Exemplar raccoglie i disegni più interes-santi e significativi della cultura italiana che sono presenti a Barcellona. L’evento si celebra simultaneamente in 100 città del mondo, ed è promossa dal Ministero degli Esteri e dalla Cooperazione Internazionale d’Italia, con il patrocinio di Assiteca. Si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Di-seño Italiano como puente de tradićion e innovaćion”, a cura di Luisa Bocchietto, architetta e disegnatrice e con Alesandro Manetti, direttore del IED di Barcellona, Stefano Colli architetto di interni, Michele Mezzavilla lighting designer, Alessandra Colella, ex alunna del IED e disegnatrice degli abiti da bambini “KIRIKI” e Ales-sandro Giacobbe, alunno del corso “Diseño de Interiores” dello IED di Barcellona. Il console Stefano Nicoletti e Alessandro Manetti hanno poi inaugurato la “exposi-ción Exemplar”. E’ una celebrazione dello stile Italiano, di maestria e di tradizione che unisce la bellezza e la funzionalità. Gran parte dei disegni esposti fanno parte di collezioni permanenti di musei dedicati al disegno, all’arte e ai mobili contempo-ranei di tutto il mondo. Inoltre l’esposizio-ne ha presentato una selezione di tessuti stampati in Barcellona. Sono gli ultimi di-segni della collezione Atelier della firma Max Mara, le innovatrici luci Eggboard della marca Artemide, una collezione di tazze da caffè di Emilio Pucci per la Illy, ed il nuovo disegno della classica motoci-cletta V7III della moto Guzzi in onore del suo 50° anniversario, le ultime novità del fitness della Technogym. Esposte anche icone del disegno che fanno parte di mo-menti storici e dell’immaginario collettivo come la “Minikitchen” di Boffi disegnata da Joe Colombo nel 1963, il classico fri-gorifero SMEG, i primi occhiali pieghevo-li del mondo realizzati da Persol (Luxot-tica), la sedia CAB di Cassina disegnata da Mario Bellini, la classica moto Vespa GTS e la lampada “Eclisse de Artemide”.

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B A R C E L L O N A

DECIMO ANNIVERSARIO TRA ALBAE SANT CUGAT DEL VALLÉS

Durante il 2017 si festeggia il decimo anniver-sario del gemellagio tra le cittadine di: Sant Cu-gat del Vallés e di Alba. Presso il Municipio del-la cittadina catalana di Sant Cugat del Vallés, si è svolto l’atto cerimoniale di commemorazione con l’apertura di un ricco programma di attività socio culturali e commerciali che si svolge-ranno durante i prossimi mesi e si concluderan-no ad Alba durante la Fiera del Tartufo Bianco.La cerimonia si è svolta in un clima familiare, raccolto e di grande cordialità, alla presenza del gruppo di rappresentanza istituzionale e dei gio-vani studenti che, durante il fine settimana, han-no eseguito un intenso programma musicale, di canti e danze allietando la comunità locale.Alla Commemorazione erano presenti le persone che furono artefici storici di que-sta unione: l’avvocato Rossetto, la Signo-ra Luciana Calda e il Signor Joan Casajuana.Come rappresentati istituzionali c’era-no la Signora Merce Conesa e il Signor Maurizio Marello, rispettivamente i sinda-ci attuali di Sant Cugat del Valles e di Alba.Infine, erano presenti, l’assessore del volon-tariato e dei gemellagi, Anna Chiara Ca-vallotto, gli assessori comunali di Sant Cu-gat del Valles: Maite Lopez i Mateo, Cristi-na Paraira i Beser, Pere Soler Artalejo e vari rappresentanti delle forze politiche locali.Il comitè era rappresentato dalle due pre-sidentesse Monica Mateu e Luciana Cal-da e dai membri Gemma Navarro, Rober-ta Martin, Helene Olsson, Cristina Cella.Durante il discorso di apertura, la sindaca Mer-ce Conesa ha voluto ringraziare tutti i presenti e ha mostrato la propia soddisfazione per fe-steggiare questo anniversario, rammentando insieme al sindaco di Alba, Maurizio Marello e i rappresentanti del Comitè, i motivi storici di questa unione coronati da una serie di attività culturali e sportive volte a rafforzare ed invigo-rire i legami tra i due comuni e i propi cittadini.I sindaci hanno spiegato che questo gemellag-gio è molto più che una relazione tra sindaci, istituzioni e responsabili di forze politiche. Rappresenta il congiungimento delle due co-

munità grazie all’impegno dei propri cittadini. La presidenta in carica del Comitè, Monica Mateu, ha spiegato i nuovi obbiettivi che desi-dera raggiungere e completano quelli che fino ad oggi sono stati fondamentali per il con-solidamento dei legami tra le due cittadine. Il nuovo Comitè, rappresentato da 5 donne, ha una missione molto precisa: rafforzare il programma culturale e sportivo attuale, ap-profondire la conoscenza dei due munici-pi, delle risorse locali e di interesse per le due comunità, creare scambi di conoscenza volti a rafforzare legami economici e di op-protunità per le comunità dei due municipi. Le Presidentesse del Comitè, i Sindaci, unanimi sottolinearono il valore inestimabile ed attuale dei gemmellaggi in una prospettiva europea. La Cooperazione, l’amicizia, la consapevolezza delle distinte culture, dei valori , delle loro ric-chezze e delle tradizioni, aiuta a conoscersi me-glio, ad avvicinare i popoli, permette di creare ponti di fratellanza e di abbatere muri e timori.Tutto ciò richiede un impegno non solo da parte delle istituzioni locali ma anche dei rispettivi cittadini. Solo al di là dell’isti-tuzionalità, ritrovando l’impegno del vo-lontariato della cittadinanza, la fratellan-za tra i popoli si afferma in modo tangibile.Il gruppo venuto da Alba era formato da quasi 60 persone che sono state accolte amorevolmen-te dalle famiglie di Sant Cugat. La scuola Fusió è stata l’artefice e organizzatrice di questo inter-cambio umano, un grande esempio dell’impegno dimostrato dai cittadini di Sant Cugat del Vallés. A conclusione della cerimonia, i ragazzi di Alba e di Sant Cugat diretti, dai maestri Raimon e Ricci, suonarono e cantarono una delle musi-che del Avatar, regalandoci momenti emozio-nanti intensi da portare con Noi fino al prossimo incontro. A questi giovani va trasmesso un rin-graziamento speciale per la loro bravura e impe-gno dimostrati durante la realizzazione del pro-gramma musicale, canoro e delle danze a cor-nice di un meraviglioso intercambio culturale.

ASSOCIAZIONE DESYAM

IL COMITE’ ATTUALE: (sin) Monica Mateu, Presidenta Sant Cugat; Gemma Navarra, Membro Comitè Sant Cugat; Merce Conesa, Sindaca Sant Cugat; Roberta Martin,Membro Comitè; Helen Olsson, Membro Comitè.

La targa per la ricorrenza dei 10 anni di gemellaggio.

L’orchestra composta dai ragazzi del liceo di Alba.

Esibizione del gruppo delle ginnaste della scuola di Alba.

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FOCACCIA CLASSICA CON VITELLO TONNATO E RUCOLA

Ingredienti:Focaccia all’olio Negrini - Vitello tonnato Negrini - Rucola

Preparazione:Prendere la focaccia farla scaldare leggermente solo per farla diventa-re friabile e croccante aprirla a metà riempirla con due fette di vitello ton-nato Negrini aggiungere la rucola e mangiare DI BUON GUSTO

TORTELLONE RIPIENO DI MANDORLE E ASPARAGI CON SALSA DI ASPARAGI E POMODORINI

Ingredienti: 300 gr di tortelloni ripieni di asparagi e mandorle - 4 asparagi freschi - 4 pomodorini - cherry - olio di oliva - sale - pepe - Parmigiano Reggiano Negrini - poco aglio

Preparazione:Mettere in una padella l’aglio con l’olio, gli aspargi tagliati a fet-tine sottili, e far soffriggere alcuni minuti, aggiungere i pomodo-rini e terminare la cottura. In una pentola far bollire l’acqua con sale e cuocere i tortelloni, quando cotti scolarli e metterli nella salsa, saltare un minuto e servire con abbondante parmigiano.

TAGLIOLINI ALL’UOVO CON PERLE DI TARTUFO E BURRO ARTIGIANALE

Ingredienti:250 gr tagliolini all’uovo Negrini - 10 gr di perle di tartufo nero Negrini - 100 gr di burro artigianale la Botera - 40 gr di parmigiano Reggiano Negrini

Preparazione:Mettere i tagliolini a cuocere in acqua bollente con sale. Preparare in una padella il burro artigianale con le perle di tartufo. Far sciogliere il burro a fuoco lentissimo tanto da non far arrivare alla temperatura di 70º. Scolare la pasta, metterla nella padella, saltare con il burro e le perle di tar-tufo poi aggiungere il parmigiano reggiano. Servire caldi.

ACCADEMIA DEL GUSTOCalle Cristóbal Bordiú 55 - 28003 Madrid

Tlf. 915353728 - [email protected] www.accademiadelgusto.es - www.accademiadelgustoshop.es

PORTE APERTE PER LAUREARSI IN GASTRONOMIA ITALIANA

L’Accademia del Gusto, creata da Nicoletta Negrini nel centro di Madrid, a due passi dal Consolato Generale Italiano, ha iniziato come scuola di cucina, ma l’offerta è subito diventata molto più ampia tra una vasta antologia di prodotti, corsi ed eventi. È uno scrigno che custodisce gli innumerevoli gioielli della cucina italiana. Nicoletta Negrini, da 25 anni in Spagna con l’azienda di famiglia, è il cuore pulsante di questa poliedrica università, con la quale ha voluto creare uno speciale ritrovo per italiani e per gli amanti della gastronomia italiana, dove poter assaporare gusti della patria natia e sbizzarrirsi con la fantasia. La cucina, gestita dalla chef Enrica Barni, coordinatrice dell’equipo professionale, è l’Aula Magna dove si impartiscono corsi di raffinata cucina italiana coordinati da Vittoria Sansonetti, fra i quali quelli sul risotto e sulla massa per la pizza, vere e proprie attività formative che arricchiscono il bagaglio gastronomico. Inoltre, si programmano giornate ad hoc per bambini e per neofiti della cucina ed è anche possibile affittare l’intera sala con il team di chef a propria disposizione. Il catering è di prima classe. A pranzo funziona il ristorante e il menu, in base alla stagione e alla reperibilità dei prodotti, cambia quasi ogni giorno. Con una cantina di oltre 400 etichette, vengono proposti corsi di vino e degustazioni. Ma l’Accademia è anche un negozio dove poter comprare prodotti confezionati, salumi, formaggi, prelibatezze e cibi pronti da portare a casa.

L’Accademia del Gusto, la Prima Scuola Italiana di Cucina a Madrid,continua ad essere scelta dal programma MasterChef per insegnare ai concorrenti

tutte le sue ricette di pasta. Le stesse lezioni di pratica sono state date anche ai giovani.Per informazioni sui corsi di settembre dell’Accademia: www.accademiadelgusto.es

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Pag. 23119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

LE INTERVISTE - LE INTERVISTE

Sindaca, sei stata presente al “Foro Empresarial Fuengirola -Mijas sui “Nuevos Retos en las Empresas Andalusas “- qual’è la tua opinione?Questo importante incontro che ha visto riunite la CEA, il CEPYME e BMN ha indubbiamente portato ad un esame della situazione nella quale si trovano le piccole e medie imprese di Fuengirola, Mijas e l’Andalusia. Sono convinta che è molto utile la cooperazione delle imprese per ottenere il meglio per i nostri comuni. Gli incontri come questi fra professionisti nei vari settori e che sono relazionati fra di loro sono necessari, molto importanti e molto utili. È un buon passo, una buona base e durante questa riunione si sono risolti molti dubbi. Noi dell’ amministrazione pubblica dobbiamo sempre andare per “mano”con il settore privato e pubblico .

Quali sono i maggiori problemi delle imprese a Fuengirola?Nel nostro territorio, per fortuna, abbiamo imprese diversificate. In Fuengirola, essendo una località prettamente turistica, i nostri alberghi, i nostri ristoranti e le nostre strutture lavorano tutto l’anno. Ma comunque dobbiamo continuare a rinnovarci,

QUESTE PAGINE SONO DEDICATE, CON LE INTERVISTE, AGLI ITALIANI E SPAGNOLI CHE LAVORANO IN SPAGNA E CHE FANNO PARTE DEL NOSTRO QUOTIDIANO. RICEVIAMO E DIAMO OGNI GIORNO “QUEL QUALCOSA IN PIÙ” CHE CI FA DIVENTARE LA VITA MIGLIORE. LE DONNE E GLI UOMINI ITALIANI CHE LAVORANO IN SPAGNA, NELLE NOSTRE ISTITUZIONI, NELLE NOSTRE AZIENDE, COME PROFESSIONISTI E COME IMPRENDITORI SONO TANTI E SONO PRESENTI ANCHE NELLE STRUTTURE SPAGNOLE. COSI COME TANTI SPAGNOLI SONO PRESENTI NELLE ISTITUZIONI, NELLE AZIENDE, NEGLI STUDI PROFESSIONALI, NELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI ITALIANE. LE DUE CULTURE SI INTEGRANO SEMPRE PIÙ COSTITUENDO UN POPOLO ITALO-SPAGNOLO DI GRANDE CIVILTA’. IL LORO LAVORO E LA LORO PROFESSIONALITÀ RENDE FIERI L’ITALIA E LA SPAGNA.

ANA MULA - LA ALCALDESA DE FUENGIROLALa Sindaca ha accolto nella sua città il “Foro Empresarial Fuengirola- Mijas” sul tema “Nuevos Retos en las Empresas Andalusas”. Hanno partecipato il Presidente della CEA, il Presidente di Caja Granada - BMN ed il Gerente di Cepyme. Le aziende, la disoccupazione, le tasse, la burocrazia sono stati gli argomenti principali trattati durante questo incontro.

offrire un prodotto tutistico differenziato,di qualità e competitivo. Sono sicura che le nostre imprese sono sempre più impegnate affinchè questo obbiettivo si raggiunga.

La crisi come e quanto influisce sul lavoro e in che settore?Naturalmente la crisi si è notata molto ed ancora oggi non è stata del tutto risolta anche se sono convinta, ed i dati lo confermano, che già il peggio sia passato. Come in tutto il Paese il settore più colpito è stato quello della costruzione, anche se noi come comune abbiamo cercato le soluzioni migliori per aiutare le aziende ed arginare coí gli effetti negativi. Fuengirola è uno dei comuni, forse il più, che ha rilasciato licenze per opere pubbliche. Aiutiamo tutti quei progetti affinchè i “ fuengiroleños” possano lavorare.

Il turismo, nella tua città, è molto importante e dà molto lavoro, com’è andata la stagione estiva? La scorsa estate, secondo i dati dei nostri imprenditori turistici è stato un “gran verano”. La maggior parte degli hotel hanno messo il cartello “completo”. Il turismo nazionale è tornato con “fuerza”. Abbiamo la fortuna di essere uno dei destini favoriti d’Europa. La nostra costa viene anche chiamata “la California de Europa”.Le nostre offerte per le vacanze comprendono “tutto”, sole, spiaggia, divertimento con le migliori discoteche, lo sport e la cultura.

Que tipo di imprese ci sono a Fuengirola?La nostra città misura appena dieci chilometri quadrati, ed è la più piccola cittadina ma è il “corazón de la Costa del Sol”. Le pymes sono presenti nel nostro territorio, rappresentano la nostra economia locale e per questo appoggiamo al massimo i nostri imprenditori che scelgono Fuengirola.La grande superficie commerciale, unica nella Costa del Solè un nostro orgoglio.

Que consiglio vorresti dare alle imprese?Non è un consiglio ma una “petición”; che continuino a credere in Fuengirola, lottando sopratutto nei momenti difficili, ed

augurandoci che continuino a creare posti di lavoro perchè “su fuerza es nuestra fuerza”

Progetti futuri per “Fuengirola, un sol de ciudad” come dice il vostro slogan?Tanti sono i progetti che abbiamo e che dobbiamo portare avanti. Cominciando dalla ristrutturazione della Avenida Alcalde Clemente Diaz, vogliamo farla diventare un grande viale,sarà una carta in più di presentazione per la nostra città. Continueremo a creare parchi, a sistemare le strade, tutto ciò porterà e porta un aumento dei posti di lavoro. Naturalmente a questi vanno aggiunti e non dimenticati i progetti che non dipendono dal comune, come la riforma del porto sportivo, la costruzione dell’ ospedale ed una stazione per i pulman. Purtroppo questi sono progetti che aspettiamo che si realizzino da anni , ma siamo sicuri che la Junta de Andalucia faccia di tutto affinchè si possano concretizzare.

Sindaca, Fuengirola nasce nel 1841, cioè 175 anni fa? Che cosa è oggi la città?Per noi è indubbiamente un felicissimo anniversario. Siamo passati dall’avere le strade che non avevano neanche il nome ad essere oggi una città moderna, molto vivibile,conosciuta non solo in Spagna ma in tutta Europa non solo per il sole ma sopratutto per la sua qualità di vita i suoi ottimi servizi e le buone infrasrutture. Siamo una città cosmopolita nella quale convivono persone di 130 nazionalità differenti. Questo dato è il miglior esempio d’ integrazione. La Fuengirola di oggi continua ad avere la sua “ esencia” in quel popolo che guardava e viveva solo del mare.

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Pag. 25119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

LE INTERVISTE - LE INTERVISTE

Quali sono le vostre proposte?Mantenere una relazione di vicinanza con il tessuto imprenditoriale del nostro territorio. Appoggiare queste PYMES, il commercio, le famiglie gli affari che si sviluppano con i nuovi progetti delle imprese o con chi vuole poten-ziare ed espandere quello che giá sta facendo.

Quanto è importante per la impre-sa la fiducia per la banca?La relazione di fiducia tra la impresa e le en-titá finanziarie debbono essere grandi e fa-vorire un dialogo continuo fluido e abituale. Per offrire i servizi finanziari piú utili per la impresa i gestori commerciali debbono ave-re in questo settore una amplia conoscenza.

Come è “cambiata” la banca, cosa vuole oggi l cliente?La relazione di fiducia che abbiamo detto prima della relazione di vicinanza fra le imprese e le entitá finaziarie deve essere maggiore. Oggi le entitá finanziarie offrono diversi servizi all’im-prese e sono complementari a quelli traziona-li di finanziamento “custodias de depositos”. Lo sviluppo tecnologico fá si che ogni anno ci sono nuovi servizi come “medios de pago” molto importanti per il commercio. Si appoggia la “externalización” della impresa e in alcuni casi si da servizio di consulenza molto specia-lizzata. BMN CAJA GRANADA stá lavorando nella riorganizzazione e potenziamento del suo modello di affari e della sua rete commerciale. Questo ha come obbiettivo quello di potenziare lo sviluppo di nuove linee di affari, specialmen-te nel rinnovamento e nella ricerca di prodotti e soluzioni finanziarie in sintonia con i cambi socio-economici che stanno avvenendo oggi. Cosí BMN CAJA GRANADA ha iniziato una trasformazione della sua rete di succursali cer-cando una maggiore vicinanza con il cliente.

Parliamo del servizio “BMN empre-sas”?BMN CAJA GRANADA é un nuovo modello di “relacionál” molto piú vicino alle necessitá di ogni tipo di cliente. L’obbiettivo é creare e potenziare centri di “atención” specializzati come “tiendas” finanziaria e non come ufficio tradizionale.Presta servizi specializzati a im-prenditori e “colectivos” e in campo di “mul-

ticanalidad y seguros”. Un insieme di prodot-ti come “Cuenta de Negocios Mediterránea”, “Tarifa Plana Mediterranea”, il “Bienvenida” per nuovi clienti crediti e depositi, “Cobro de Cuotas”, pagamento di stipendi, piani di pen-sione e di diversi canali di “Caja Electrónica”, telefonica attraverso il cellulare, TPV ed alTutto questo con l’obbiettivo di contribuire a facilitare la gestione e l’amministrazione del-le imprese e del commercio. Inoltre offriamo programmi di “Financiación a Proyectos Pro-fesionales”, abbiamo un nuovo”Plan Emplea” per PYMES per le necessitá del settore. BMN CAJA GRANADA offre un SERVICIO de BANCA PERSONAL specializzato nella RED DE DESCUENTOS MY COMPRA per incen-tivare migliaia di clienti che effettuino i loro acquisti in differenti negozi che aderiscono.

Il direttore della banca é ogni giorno una persona di “FAMIGLIA”, conosce tutti i nostri problemi e ci aiuta a risolverli?Gli “gestores comerciales” devono essere perso-ne di fiducia che conoscono gli “entresijos” delle imprese e mantengono una comunicazione fluida con i clienti, per poter offrire le soluzioni piú ade-guate ad ogni situazione che si presenti cosicché il rapporto sia utile e fruttifero per le due parti.

Chi sono i vostri clienti? I nostri clienti sono tradizionali: famiglie e persone, piccoli e mediani impresari, com-mercianti e imprenditori. Abbiamo anche istituzioni, collaboriamo con le amministra-zioni locali e prestiamo servizio a ONG e as-sociazioni senza fini di lucro. Appoggiamo il tessuto produttivo della comunitá e cer-chiamo che la nostra attivitá finanziaria ser-va per generare ricchezza e posti di lavoro.

Gli spagnoli sono dei risparmiatori?Tradizionalmente gli spagnoli sono stati rispar-miatori. Adesso con il tasso di interesse al 0% la nostra sfida é offrire prodotti di investimen-ti attrattivi e sicuri per investire nel risparmio.

In Spagna le banche hanno biso-gno di cambi, nuove leggi?Il settore finanziario ha in Spagna e in Europa una “sobresaturación de regulación”. L’importante é at-

tuare con trasparenza. Cambi? Si. La realtá cambia e dobbiamo essere in condizioni di adattarci a lei e a dare risposta alle richieste dei nostri clienti. Lo sforzo tecnologico realizzato da BMN é un modello, infat-ti il 45% dei nostri clienti hanno un contratto con la banca on-line che ha registrato un aumento di 4 punti da dicembre dello scorso anno. Questo suppone che ogni mese si sono collegati circa tremila nuovi clienti alla banca elettronica, con un aumento tra settembre del 2015 e settembre del 2016 dell’11%. Questa ten-denza é specialmente significativa tra i nuovi clienti che giá sono inseriti nelle prestazioni contrattate. Sempre piú sono i clienti considerati “digitales”, quel-li che concentrano principalmente le loro operazioni finanziarie attraverso canali diretti. Cosí piú del 40% sono i clienti attivi della banca on-line. Altro dato si-gnificativo anche se il 64% dei clienti accedono alla banca on-line solo attraverso della web, il 23% avvie-ne sia attraverso la web o la App per i cellulari, e il 13% lo realizza esclusivamente attraverso della App, quest’ultima é quella che registra un crescente e co-stante aumento: a dicembre 2015 i clienti che ado-peravano il cellulare come canale di accesso erano un 29% e oggi sono circa un 36%. L’applicazione per i cellullari della BMN ha registrato 307.943 contatti!!! di circa 10.000 mensili arrivando cosí a 90.000 contat-ti!!! in quest’anno. Attualmente la banca on-line offre fino a 150 funzioni diverse con un crescente fattore per il rinnovamento e la incorporazione di nuovi servizi.attivitá quotidiana e che mantengo-no un forte impegno sociale con il territorio.

La comunitá europea e le banche spagnole?La Unione Europea esercita un lavoro di super-visione e regolamenti per le banche spagnole ai quali dobbiamo attenerci. E cosí lo facciamo.

Presidente, per te, che tipo di ban-ca ci sará nel fututo?Una banca centrata nel territorio, che presta i servizi piú moderni ai suoi clienti attraverso la tecnologia della comunicazione piú avanzata, che conosce le necessitá di questi clienti ed é in condizioni di offrire, in tempo reale, i prodotti e i servizi che vi sono piú utili. Banche con gesto-ri commerciali vicini alle imprese, alle PYMES, ai professionisti e ai commercianti. Banche che integrano la “Responsabilidad Sociál Corpora-tiva” nella sua attivitá quotidiana e che manten-gono un forte impegno sociale con il territorio.

ANTONIO JARA - PRESIDENTE BMN - CAJA GRANADAÈ il promotore del “FORO EMPRESARIAL” che si è tenuto a Fuengirola con la presenza di associazioni anche di Mijas. Ha presentato le nuove sfide per le imprese dell’Andalusia.

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LE INTERVISTE - LE INTERVISTE

La Asociación Pequeña y Mediana Empresa de Fuengirola y Mijas è stata presente al foro Em-presarial dei “Nuevos Retos en las Empresas Andalusas” dove avete firmato l’accordo con il Banco BMN?Si, erano presenti ottanta imprenditori e diri-genti. Con la partecipazione dell’Alcaldesa di Fuengirola assieme ad un gruppo di Concejales di Fuengirola e di Mijas e con il Presidente Gon-zalez de Lara. È stato poi firmato con Cepyme un accordo con la BMN che permetterà a tutti gli associati di avere accesso a finanziamenti con particolari condizioni.

Quante Imprese di Fuengirola e Mijas sono con voi? Che tipología hanno? Cepyme si è costituita nel 1977 e quindi abbia-mo compiuto 40 anni. Durante questo periodo abbiamo avuto alti e bassi, nel 2005 avevamo più di 650 associati, ma con la crisi del 2007 si sono persi parecchi in quanto molte aziende hanno chiuso. Dal 2015 stiamo recuperando e oggi abbiamo 300 imprese fra Fuengirola e Mijas, convertendo così Cepyme in una delle maggiori Asociaciones Empresariales nella Co-sta del Sol. Per quanto riguarda la tipología va detto che la maggioranza sono piccole aziende e “autónomos” in minor misura ci sono “me-dianas empresas” sono aziende sopratutto del settore alberghiero che però tiiene la sua propia associazione : Ahecos. Comunque in Cepyme sono presenti tutti i settori dell’attività impren-ditoriale che prestano i loro servizi a Fuengirola e Mijas

In che settore la crisi si fa sentire di più?La crisi si è sentita in tutti i settori anche se in alcuni più di altri. Comunque quello che ha sofferto di più è stato quello della costruzione. Era ed è il settore che a sua volta ne muove

PABLO SARAVIA GARRIDO E LE PYME DELL’ANDALUSIAIl Gerente della Asociación Pequeña y Mediana Empresa: “Per le aziende serve minor burocrazia, maggiori facilitazioni di credito bancario e meno leggi locali e nazionali

altri e così in momenti di crisi avviene l’effetto “domino”. Ne risentono quindi il settore della idraulica, il settore dell’elettricità, il settore del-la falegnameria.

Quali sono le maggiori necessità affinchè le im-prese possano svilupparsi meglio?La maggiore necessità, adesso che stiamo uscendo dalla crisi è il finanziamento. Se gli im-prenditori vi hanno accesso e con buone condi-zioni, potranno affrontare alcuni progetti che gli permetteranno di crescere e di conseguenza cre-are nuovi posti di lavoro. Molto importante per le imprese che non crescano le tasse e neanche l’ “Abaratamiento de los costes salariales(que no el sueldo)” dei lavoratori.

Le leggi comunitarie favoriscono le Imprese?Sinceramente crediamo di no. Perlomeno per quanto riguarda le imprese che Cepyme rappresenta, non hanno un dipartimento aziendale adegua-to che può far fronte a tutta la normativa che a nostro parere è eccessiva, tanto come quella europea e come nazionale.

Cosa chiede la Cepyme al Gobierno ad Hacienda e agli Ayuntamientos?Sono molti anni che sentiamo parlare di una semplificazione amministrativa, però non è mai avvenuta e se questa lo uniamo all’ecces-siva normativa, agli elevati costi lavorativi, e alla burocrazia, sarà un “lastre” per le Impre-se che vogliono crescere. Così noi come orga-nizzazioni imprenditoriali offriamo un dialogo, una consulenza trasparente affinchè tutti posso-no affrontare il futuro lavorativo della propia azienda con successo.

Le imprese hanno aumentato la percentuale

della propia produzione nella vendita all’este-ro, in un momento di crisi nel propio paese, può rendere l’azienda competitiva aprendosi così a nuovi mercati?Non c’è dubbio che molte imprese spagnole hanno dovuto “reinventarsi” per sopravvivere a questa crisi. Per questo hanno aperto nuovi mercati dove collocare i propi prodotti o servi-zi. Così che hanno optato per l’internalizzazio-ne così che hanno migliorato la produttività di rinnovamento.

Un consiglio per le nuove imprese, qual’è “el se-creto” del successo?In un momento di difficoltà economica e più ne-cessario che mai appoggiare i nostri imprendi-tori e dirgli che sono loro, con le loro “ ideas y esfuerzo” che creano lavoro. Chi apre un’azien-da sia grande o piccola, merita il riconoscimen-to delle iststituzioni, dei comuni, delle Regioni e della Spagna intera. La cosa più importante e che le aziende e le imprese siano riconosciute appoggiate da tutta la società lavorativa.

La BMN è vicina a voi?Si, così come Martin Gonzalez Presidente diCepyme e come Salvador Curiel di BMN. Han-no espresso la volontà di lavorare congiunta-mente a favore degli imprenditori ed in genera-le per la città di Fuengirola e Mijas. Vogliamo mettere in evidenza lo stretto vincolo che esiste tra la BMN e il collettivo degli imprenditori che lavorano in una zona con tanto dinamismo económico.

Qual’è il “Banco perfetto”?Senza alcun dubbio quello che da la risposta alle domande degli imprenditori in un modo personalizzato e specifico. Però non dobbiamo dimenticare che bisogna anche realizzare le necessità amministrative, economiche e di servizio che le aziende richiedono.

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LE INTERVISTE - LE INTERVISTE

Presidente, nel “Foro de las Em-presas” organizzato da Cepyme Fuengirola, Mijas e Caja Granada- Banco Mare Nostrum, si è parlato dei “Nuevos retos en la empresa andaluza”. Quanto è importante questo incontro?È stata una buona opportunità poter condivi-dere le riflessioni sul contesto socioeconomico nel quale viviamo e le sfide che le nostre impre-se devono affrontare e che fanno parte dell’ As-sociazione CEPYME di Fuengirola e di Mijas.

Quante sono le imprese in Andalu-sia e che tipologia hanno?Attualmente nove imprese su dieci hanno meno di dieci lavoratori, sono piccole aziende. In An-dalusia ci sono circa mezzo milione di imprese che hanno come principale obbiettivo quello di crescere e consolidarsi. Sono queste che oggi creano maggior occupazione.

Qual’è la differenza tra “Imprendi-tore e Impresario”?Essere “imprenditore” è un atteggiamento verso il quotidiano. Quando una persona ha l’idea im-prenditoriale, è un imprenditore e mettendola poi in pratica passa e diventa un “impresario”. Quindi l’impresario, per mantenere e far cresce-re l’impresa, deve essere un imprenditore, però non tutti gli imprenditori possono o debbono essere impresari.

Hacienda e voi?La tassazione elevata incide negativamen-te sull’attività delle nostre imprese in diversi aspetti: in primo luogo, perchè il livello della

tassazione è molto elevato. L’impatto delle tas-se, chiamato “esfuerzo fiscal” è la causa deter-minante del calo dei consumi così come per il cittadino la difficoltà di poter risparmiare,di conseguenza porta un problema sia per le im-prese e per i lavoratori. In secondo luogo, la continua crescita della tassazione, come avvie-ne in Spagna è indubbiamente un problema per le aziende.

Molte le leggi nuove, quali proble-ma comportano per le imprese?A livello nazionale dal 1970 fino ad oggi, sono più di 40.000, le leggi emesse. Sommate a quel-le delle Comunità Autonome, nel 2014 ne sono state approvate 13.000 . Vuol dire una legge e mezza per ogni ora. Questa “inondación nor-mativa”, ha generato molti problemi fra i quali una mancanza di unità del mercato, carenza di sicurezza legale. Il costo per l’impresa è stimato del 1% del PIB, quindi, 6.000 milioni di euro all’anno. Quello che proponiamo è la necessità di affrontare un processo di deregolamentazio-ne finanziaria.

Quanto “pesa” all’impresa il co-sto per licenziare un lavoratore e quanto per assumerlo?Anche questo è collegato con quello che abbia-mo già detto. È un altro ostacolo “importan-te” per le imprese che vogliono aprire nuove attività. I contributi previdenziali connessi con l’occupazione creano problemi. Pesanti inoltre sono le tasse della seguridad social. I costi per l’impresa sono quindi in ambo i casi difficili da sopportare.

Presidente nel tuo discorso, hai detto che un terzo delle imprese chiudono per mancanza di credito?Mi riferisco alle grandi difficoltà che si hanno e che limitano le capacità delle imprese per cre-are occupazione. Una debolezza nella struttura finanziaria che determina una scarsa capacità

di autofinanziamento . La mancanza di credito è quindi una delle cause che hanno portato all’ “abbandono” di inversioni in questi anni di crisi con la conseguenza sia della chiusura e sia del-la dissocupazione. Nonostante ciò, è importante però continuare con finanziamenti non solo bancari, ma anche, nelle “Sociedades de “Ga-rantía Recíproca”, “Business Angels”, “Capital Semilla”, “Capital Riesgo”, etc.

Le imprese dei giovani e delle don-ne, quanto sono cresciute, e in che settori?In base agli ultimi dati di settembre 2016, il 43% delle imprese di Malaga sono state costitu-ite dalle donne. Portando così ad una maggio-re espansione della imprenditoria femminile, sopratutto nei settori dei servizi, delle attività turistiche ed in quelle commerciali. Anche fra i giovani sono cresciute le imprese, sopratutto quelle informatiche, ma purtroppo il tasso di disoccupazione è ancora il più alto della media europea.

Le banche quanto sono importanti nella la vita e lo sviluppo di un’im-presa?Le imprese hanno bisogno di essere finanziate per sviluppare le loro attività quotidiane, so-pratutto nel momento di attuare nuovi proget-ti d’inversione, di internazionalizzazione e di modernizzazione. Le entità finanziarie sono le principali fonti di “aiuto” delle nostre aziende.

Quanto è necessaria una reforma dell’amministrazione pubblica? Le imprese hanno bisogno che le amministra-zioni pubbliche possano con la massima sempli-cità, la massima legalità e la massima sicurezza agevolare e semplificare la vita delle aziende e con meno burocrazia. Serve una “Administra-ción Pública” Amministrazione Pubblica “tran-sformada, redimensionada, austera y eficiente”.

JAVIER GONZALEZ de LARA - PRESIDENTE CEA ANDALUSIAIl Presidente Javier de Lara della “Confederación Imprenditores Medianas y Grandes Empresas” dell’Andalusia, ha dichiarato in questa intervista che “le imprese hanno bisogno di essere finanziate per sviluppare le loro attività e dare più posti di lavoro.

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Pag. 28 119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

I T A L I ALA FERRARI - SONO 70 ANNI DI STORIA DELLA CASA

La storia dell’azienda comincia ufficialmente nel 1947, quando dallo storico portone di via Abetone Inferiore a Maranello uscì la prima vettura marchiata “Ferrari” la 125 S, una vet-tura della passione e della determinazione del fondatore Enzo Ferrari. Nato a Modena il 18 febbraio 1898 e scomparso il 14 agosto 1988, Enzo Ferrari ha dedicato tutta la sua vita alle corse automobilistiche. Era il pilota ufficiale dell’Alfa Romeo nel 1924, cinque anni dopo fondò la Scuderia Ferrari, in viale Trento Trie-ste a Modena, con lo scopo di far partecipare alle competizioni automobilistiche i propri soci i quali erano anche dei “gentlemen”. Nel 1938 diventò direttore di Alfa Corse, incarico che lasciò nel 1939 per fondare, presso la vecchia sede della Scuderia, l’Auto Avio Costruzioni.In questa sua nuova azienda Enzo Ferrari rea-lizzò una vettura sportiva, una spider 8 cilindri, 1500 cm³ denominata “815”, che fu costruita in due esemplari e partecipò alla Mille Miglia del

1940. L’inizio della seconda guerra mondiale pose fine a ogni attività agonistica. Alla fine del 1943 le officine della Auto Avio Costruzioni fu-rono trasferite da Modena a Maranello. La Scu-deria Ferrari riprese ad operare al termine della seconda guerra mondiale a Maranello, quando, nel 1947, Enzo Ferrari fondò la sua omonima casa costruttrice. La prima vettura costruita fu la 125 S, che fu portata per la prima volta in gara da Franco Cortese. La prima monoposto invece fu la 125 C: debuttò al GP d’Italia il 5 settembre 1948 a Torino e guidata da Raymond Sommer concluse al terzo posto alle spalle di Wimille (Alfa Romeo) e Villoresi (Maserati). Ebbe poi inizio la progettazione e la costruzione della prima Ferrari, la 125 S, 12 cilindri, 1500 cm³ che era affidata a Franco Cortese debuttan-do sul Circuito di Piacenza l’11 maggio 1947 e il 25 dello stesso mese vinse la sua prima gara al Gran Premio di Roma, sul circuito intorno alle Terme di Caracalla. Da allora la Ferrari ha colto

La famosa “Ferrari” celebra i suoi settanta anni di attività e di successi. Nel 2013 e 2014 il marchio Ferrari è stato riconosciuto come il più influente al mondo. Nel 2015 è stato stimato come il 295° con più valore, ossia 4,8 miliardi di dollari. Nel 2017, 60 Paesi ospiteranno gli eventi che permetteranno ai clienti e agli appassionati di vivere esperienze uniche.

Foto storica di Enzo Ferrari a bordo di un auto d’epoca. Enzo Ferrari fece conoscere con le sue importanti macchine la ditta Ferrari in tutto il mondo.

di Paola Longarini

sui circuiti e sulle strade di tutto il mondo oltre 5.000 vittorie, creando le basi della leggenda Ferrari. Nel 1969, per far fronte alle crescenti richieste del mercato, Enzo Ferrari cedette alGruppo Fiat il 50% delle sue quote azionarie, percentuale salita al 90% nel 1988. Attualmente la composizione azionaria del capitale sociale Ferrari è così ripartita: 90% Gruppo Fiat, 10% Piero Ferrari. Fu proprio dopo la scomparsa del fondatore verso la fine degli anni ‘80, che gli azionisti, per rilanciare una Ferrari in dif-ficoltà, nel 1991 nominarono Presidente Luca di Montezemolo. Sotto la sua guida l’azienda è tornata a vincere nei circuiti di Formula 1, a lanciare nuove vetture, ad aprire nuovi mercati senza dimenticare i valori del passato. È stato inoltre avviato un grande progetto di rinnova-mento aziendale denominato Formula Uomo, che pone le persone al centro di tutte le at-tività aziendali, creando ambienti di lavoro belli, innovativi, luminosi, ecologici e sicuri.

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Pag. 29119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

I T A L I AAUTOMOBILISTICA ITALIANA FAMOSA NEL MONDO

di Paola Longarini

IL CAVALLINO RAMPANTE Il marchio Ferrari, famoso in tutto il mondo, è il Cavallino Rampante nero in campo giallo, con in basso le lettere S F per Scuderia Ferra-ri, con tre strisce, una verde, una bianca e una rossa, colori nazio-nali italiani, in alto. Questo è il logo che viene applicato su tutte le auto da competizione direttamente sup-portate dalla scuderia.Il Cavallino Rampante, simbolo di coraggio e temerarietà, era originariamente l’emblema personale del Maggio-re Francesco Baracca, che l’asso della prima guerra mondiale faceva dipingere sulle fiancate dei suoi ve-

livoli. Sul colore esatto del cavallino di Baracca esiste un piccolo mistero. Sembra infatti accertato che il colore origi-nario del cavallino fosse il rosso, tratto per inversione dallo stemma del 2º Reggimento “Piemonte Reale Cavalleria” di cui l’asso romagnolo faceva parte, e che il più famoso co-lore nero fu invece adottato in segno di lutto dai suoi com-pagni di squadriglia solo dopo la morte di Baracca. Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari vinse la prima edizione del Gran premio del Circuito del Savio, e in quell’occasione incontrò la contessa Paolina, madre dell’aviatore lughese. La con-tessa propose a Ferrari di utilizzare il Cavallino Rampante sulle sue macchine, sostenendo che avrebbe portato for-tuna. La prima corsa nella quale l’Alfa permise di utilizzare a Ferrari il cavallino sulle macchine della Scuderia fu la 24 ore di Spa del 1932. L’Alfa, con il simbolo del cavallino rampante, vinse in quell’occasione. Nel 1945 Ferrari fece ridisegnare un nuovo cavallino rampante da Eligio Gero-sa. Nel progetto ampiamente modificato rispetto al dise-gno originario (soprattutto nella coda, che nel cavallino di Baracca puntava verso il basso), viene aggiunto lo sfondo giallo canarino, uno dei colori di Modena. Fu sempre Eligio Gerosa che nel 1947 disegnò il logo ufficiale della scuderia con un cavallino più snello e riproporzionato nelle dimen-sioni che con lo zoccolo sovrasta la barretta allungata della F. Il Cavallino Rampante non è stato utilizzato unicamente dal marchio Ferrari: l’ingegnere Fabio Taglioni, concittadi-no di Baracca, lo applicò sulle motociclette Ducati tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni sessanta. Il Cavallino Rampante è un marchio registrato della Ferrari. Nel 2014, per la seconda volta consecutiva, il marchio del cavallino (dicitura Ferrari più logo del cavallino rampan-te su sfondo giallo rettangolare con bande tricolori) vie-ne riconosciuto come il marchio più influente al mondo in assoluto (superando ancora una volta Coca Cola) secon-do l’annuale classifica di Brand-finance. Il riconoscimento viene supportato dalla seguente motivazione: «Il cavallino rampante su sfondo giallo è immediatamente riconoscibile in tutto il mondo anche dove non ci sono ancora le strade.

I CLUB FERRARI IN ITALIA E NEL MONDOABRUZZO: Atessa, Villa Rosa; BASILICATA: Avigliano; CALABRIA: Catanzaro, Reggio Calabria; CAMPANIA: Agerola, Ariano Irpino, Arpino, Costa del Vesuvio, Isola d’Ischia, Salerno, Torre del Greco; EMILIA ROMAGNA: Bologna, Cento, Del Ducato, Fidenza ,Finale Emilia, Forlì ,Forlimpopoli, Lugo di Romagna, Maranello, Modena “Enzo Ferrari”, Modena “Motori”, Monticelli Terme, Pianoro Valle Dell’Idice, Vignola, Zola Predosa; FRIULI VENEZIA GIULIA: Monfalcone, Pordenone, Triveneto; LAZIO: Ciampino, Norma, Poggio Mirteto, Roma Appia Antica, Roma Centro, Roma Colosseo; LIGURIA: Rapallo; LOMBARDIA: Abbiategrasso, Bondanello, Brescia,Caprino Bergamasco, Castenedolo, Cernusco sul Naviglio, Cologno al Serio, Como, Corte Franca, Dovera, Erba, Gambara, Lodi, Mantova, Milano,Nuvolera, Offlaga, Oltrepò, Rezzato, San Martino di Bareggio, Sant’Angelo Lodigiano, Saronno, Serravalle a Po, Sirmione, Travedona, Valceresio Varese,Vedano Al Lambro; MARCHE: Altidona, Montemarciano, Ostra, Pesaro, Potenza Picena; PIEMONTE: Mirabello Monferrato, Sommariva Perno, Torino; PUGLIA: Ascoli Satriano, Bari, Brindisi, Castellana Grotte, Castellaneta, Fasano, Giovinazzo, Margherita di Savoia, Santa Maria di Leuca, Taranto, Veglie; SARDEGNA : Cagliari; SICILIA: Acquedolci, Catania, Del Mediterraneo, Nicosia, Palermo, Ribera, Saponara, Siracusa; TOSCANA: Agliana, Arezzo, Cascina, Cutigliano, Granducato, Media, Val di Serchio, Prato,Tirreno; TRENTINO ALTO ADIGE: Vallarsa, Valsugana, Vipiteno; UMBRIA: Perugia; VENETO: Abano Terme, Arbizzano, Caldiero, Cappelletta, Caselle dè Ruffi, Conselve, Crespano del Grappa, Jesolo, Montebelluna, Padova,Pianiga, Piave, Pramaggiore,Prealpi Venete, Rio San Martino, Ronco all’Adige, San Donà di Piave, Verona, Villanova di Camposampiero.AUSTRALIA: Adelaide, Melbourne, Sydney; AUSTRIA: Klagenfurt; BELGIO: Genk; BRASILE: Curitiba; CANADA: Montrèal, Toronto; CINA: Shanghai; FRANCIA: Parigi; GERMANIA: Colonia; LETTONIA: Riga; LUSSEMBURGO: Lussemburgo; REGNO UNITO: London, Silverstone; REPUBBLICA CECA: Praga; SPAGNA: Almería, Andalucía, Canarias, Costa Brava, Madrid, Tarragona; STATI UNITI D’AMERICA: Denver,Philadelphia,Tampa Bay; SVIZZERA: Berna, Ginevra, Lugano, Romandie, Ticino.

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Pag. 30 119/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

I T A L I A

La sede della “Società Anonima Scuderia Ferrari” di Modena. Li sono state ideate e costruite le famose Ferrari. Enzo Ferrari con una delle sue prime auto da corsa

Enzo Ferrari a bordo di un prototipo della sua “125S”Ingegneri e meccanici durante la costruzione di un motore per un automobile nell’officina della Ferrari nel Marzo del 1947

20 maggio 1947, nel Gran Premio di Roma, su un circuito ricavato sui viali intorno alle Terme di Caracalla. Franco Cortese porta la 125 S al successo, completando 40 giri per complessivi 137,6 chilometri alla media di 88,5 km/h. E’ la prima delle sei vittorie ottenute nel 1947 tra cui spic-ca anche quella di Parma con Tazio Nuvolari al volante.

Enzo Ferrari durante una delle prime esposizione di auto del “cavallino rampante” nei primi anni del dopoguerra.

di Paola Longarini

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I T A L I A

La nuova Ferrari (nella versione classica in rosso e sportiva in nero) rappresenta i valori unici del brand Ferrari, elevati all’ennesima potenza nella vettura che celebra i 70 anni della casa di Maranello destinata ai clienti più appassionati. “LaFerrari Aperta”, la nuova serie speciale limitata realizzata in pochissimi esemplari già tutti prenotati, versione spider dell’acclamata supercar LaFerrari. L’intenso sviluppo condotto dai tecnici Ferrari, con interventi mirati nelle aree del telaio e dell’aerodinamica, ha permesso di creare una vettura roadster che, a parità di prestazioni, vanta le stesse caratteristiche di rigidità torsionale e flessionale e lo stesso coefficiente di resistenza aerodinamica della coupé.

IL COLORE: ROSSO CORSAFin dagli anni venti, le automobili da corsa italiane erano vernicia-te di rosso. Questo era il colore consueto per le vetture italiane che gareggiavano in campionati automobilistici, in base ad un provvedi-mento, preso durante le due guerre mondiali, dall’associazione che in seguito verrà chiamata FIA; nello schema della federazione, tra le altre, le auto francesi erano blu, le tedesche bianche, e le inglesi verdi. La tonalità del rosso è gradualmente passata dal rosso scuro, famoso come rosso Alfa, ad una tinta notevolmente più accesa, nota come rosso corsa. Tale colorazione è rimasta immutata per le Ferra-ri di serie, mentre per quelle di Formula 1, dopo l’acquisizione da parte del Gruppo Fiat, ci sono state variazioni di tonalità, di anno in anno più chiare o più scure, assecondando gli interessi degli sponsor.

FORMULA 1: 31 TITOLI MONDIALI, IL COSTRUTTORE PIU’ VINCENTEÈ la più titolata nel Campionato del Mondo di Formula Uno, dove ha conquistato 15 Titoli Piloti e 16 Costruttori, ed una delle più vincenti nelle competizioni per vetture Sport, Prototipo, Sport Prototipo e Gran Turismo come il Campionato del Mondo Sport Prototipi, con 12 Titoli Costruttori ottenuti, ed il Campionato del Mondo Endurance FIA, dove detiene 4 Titoli Costruttori GT e 2 Piloti GT. Si è affermata più volte in Classiche Endurance quali la 24 Ore di Le Mans, la 12 Ore di Sebring e la 24 Ore di Daytona e in gare su tracciato stradale come la Targa Florio, la Mille Miglia e la Carrera Panamericana.

Ad oggi la Scuderia Ferrari è il team più vincente del Campionato del Mondo di Formula Uno. Vanta il maggior numero di Titoli Piloti, 15 e Costruttori, 16. Va tuttavia ricordato che, sebbene la Classifica Piloti sia sempre esistita, la graduatoria Costruttori fu istituita solo nel 1958. È la squadra che ha conquistato più vittorie, 224, doppiette, 81, podi, 702, pole position, 208, giri veloci in gara, 233, punti in Classifica Costruttori, più di 6300, e Piloti, quasi 7000. Detiene anche il record per numero di GP finiti a punti, 675, e di stagioni consecutive con almeno un podio, 36. Infine è l’unica ad aver disputato tutte le stagioni del Campionato, 67, e quella ad aver partecipato a più corse, 911.I piloti che hanno corso e vinto il Titolo Piloti per la Scuderia Ferrari sono stati Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio, Mike Hawthorn, Phil Hill, John Surtees, Niki Lauda, Jody Scheckter, Michael Schumacher e Kimi Räikkönen. Schumacher è stato il più vittorioso, avendo collezionato 5 Titoli Piloti e 72 successi nell’arco di 170 gare (record di presenze per un pilota con la Scuderia Ferrari).

di Paola Longarini

Sebastian Vettel, vincitore del GP d’Australia 2017 con la “Ferrari SF70H”, sul podio assieme Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, con questa vittoria celebra i 70 anni della Ferrari.

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