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Quindicinale n. 04 Roma, 28 febbraio 2018 Formazione FIRE: LE NOVITÀ Nessun impianto è per sempre....neanche quelli fotovoltaici Giuseppe Tomassetti - Dario Di Santo Detto così può sembrare banale, ma il continuo confronto nel settore energetico fra fonti fossili, che, per definizione, finiranno, e fonti rinno- vabili che, sempre per definizione, saranno sempre disponibili, rischia di portaci fuori strada. Infatti “sappiamo” che, lasciando da parte la loro fine, l’uso delle fonti fossili rischia di riportare la terra a condizioni non compatibili con la vita degli umani, così come “sappiamo” che gli impianti che utilizzano le fonti rinnovabili hanno una loro vita utile piuttosto bre- ve, vuoi per il fatto di non essere mature (quindi il potenziamento dopo un certo periodo è spesso più conveniente del semplice adeguamento), vuoi perché la loro gestione non è sempre ottimale. Allora la domanda su quanto durerà la vita utile di un impianto foto- voltaico non è banale, anzi, se dobbiamo prepararci ad affidare a questi impianti il mantenimento delle nostre condizioni di vita nei prossimi de- cenni, diventa uno dei parametri dei quali tenere conto. Tanto più che al momento il fotovoltaico non è interessato dal potenziamento/rifacimen- to degli impianti, tema che si presenterà più avanti negli anni. Guardiamo qualche numero per quantificare il tema, utilizzando i dati del GSE che gestisce gli incentivi del conto energia al fotovoltaico, così come sono riportati nel Rapporto Statistico 2016 alle pagine 39 e 40. Nelle pagine citate si riportano le ore equivalenti di funzionamento alla potenza nominale, anno per anno, regione per regione, dal 2011 al 2016. Non sono riportati dati sull’insolazione quindi i dati non sono corretti per le variazioni climatiche (nel 2017 molto soleggiato la generazione foto- voltaica è salita del 10%!) pertanto i confronti sono caratterizzati da una certa incertezza sulle cause dell’andamento delle prestazioni. Una tabella tratta i 3.600 MW già attivi al 31 dicembre 2010, quindi con un confronto più o meno a parco di generazione costante. Nel confronto 2011- 2016 (5 anni) la produzione è calata mediamente dell’11%, con valori abbastanza vicini, dal 7% del Molise al 17% dell’Umbria. Gli im- pianti più produttivi sono quelli del Lazio, partiti più alti di Puglia e Sicilia e, nonostante la latitudine maggiore, rimasti superiori in termini di pre- stazioni; probabilmente è l’effetto degli impianti a terra, come il grande campo di Montalto di Castro, ben monitorati e gestiti, e di un’alta presen- za di impianti a inseguimento. In ogni caso il decadimento medio annuo rilevato è poco inferiore al 2%, valore che appare ragionevole. Provando a destagionalizzare i dati considerando l’insolazione di Roma (dati JRC) si ottiene per il Lazio una prestazione in calo del 6%, che conferma la buona Bollettino e news energetiche Elettrico? Sì, ma condiviso Eventi e comunicazioni Premio energy manager: ultimi giorni per partecipare! FIRE Academy p.2 p.4 p.5 p.6 Quindicinale n. Roma, 15 settembre 2018 15 newsletter Sommario

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Quindicinale n.

04Roma, 28 febbraio 2018

• Formazione FIRE: LE NOVITÀ

Nessun impianto è per sempre....neanche quelli fotovoltaici

Giuseppe Tomassetti - Dario Di Santo

Detto così può sembrare banale, ma il continuo confronto nel settore energetico fra fonti fossili, che, per definizione, finiranno, e fonti rinno-vabili che, sempre per definizione, saranno sempre disponibili, rischia di portaci fuori strada. Infatti “sappiamo” che, lasciando da parte la loro fine, l’uso delle fonti fossili rischia di riportare la terra a condizioni non compatibili con la vita degli umani, così come “sappiamo” che gli impianti che utilizzano le fonti rinnovabili hanno una loro vita utile piuttosto bre-ve, vuoi per il fatto di non essere mature (quindi il potenziamento dopo un certo periodo è spesso più conveniente del semplice adeguamento), vuoi perché la loro gestione non è sempre ottimale.Allora la domanda su quanto durerà la vita utile di un impianto foto-voltaico non è banale, anzi, se dobbiamo prepararci ad affidare a questi impianti il mantenimento delle nostre condizioni di vita nei prossimi de-cenni, diventa uno dei parametri dei quali tenere conto. Tanto più che al momento il fotovoltaico non è interessato dal potenziamento/rifacimen-to degli impianti, tema che si presenterà più avanti negli anni.Guardiamo qualche numero per quantificare il tema, utilizzando i dati del GSE che gestisce gli incentivi del conto energia al fotovoltaico, così come sono riportati nel Rapporto Statistico 2016 alle pagine 39 e 40. Nelle pagine citate si riportano le ore equivalenti di funzionamento alla potenza nominale, anno per anno, regione per regione, dal 2011 al 2016. Non sono riportati dati sull’insolazione quindi i dati non sono corretti per le variazioni climatiche (nel 2017 molto soleggiato la generazione foto-voltaica è salita del 10%!) pertanto i confronti sono caratterizzati da una certa incertezza sulle cause dell’andamento delle prestazioni.Una tabella tratta i 3.600 MW già attivi al 31 dicembre 2010, quindi con un confronto più o meno a parco di generazione costante. Nel confronto 2011- 2016 (5 anni) la produzione è calata mediamente dell’11%, con valori abbastanza vicini, dal 7% del Molise al 17% dell’Umbria. Gli im-pianti più produttivi sono quelli del Lazio, partiti più alti di Puglia e Sicilia e, nonostante la latitudine maggiore, rimasti superiori in termini di pre-stazioni; probabilmente è l’effetto degli impianti a terra, come il grande campo di Montalto di Castro, ben monitorati e gestiti, e di un’alta presen-za di impianti a inseguimento. In ogni caso il decadimento medio annuo rilevato è poco inferiore al 2%, valore che appare ragionevole. Provando a destagionalizzare i dati considerando l’insolazione di Roma (dati JRC) si ottiene per il Lazio una prestazione in calo del 6%, che conferma la buona

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• Eventi e comunicazioni • Premio energy manager: ultimi

giorni per partecipare!

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Formazione FIRE: LE NOVITÀLa Federazione riparte con gli appuntamenti formativi dedicati ai professionisti del settore che puntano all’aggiornamento e a chi intende formarsi sui temi legati all’efficienza ed al risparmio energetico al fine di proporsi al meglio nel mondo del lavoro.Alcune novità sono in programma. Partendo con il corso FEM, che, da questa edizione (la quattordicesima per la precisione) che parte il 18 settembre, si propone l’obiettivo di fornire in modo più specifico una prepa-razione completa e approfondita sull’energy management. “Fondamenti di energy management. Corso per energy manager ed EGE” articolato in 10 moduli di 4 ore l’uno, tratta i seguenti temi: efficienza energetica nel settore industriale e civile, EPC, mercato dell’energia elettrica e gas, norme ISO 14001 e ISO 50001, project ma-nagement, incentivi, diagnosi energetiche, metodolgie di misura e verifica. È possibile partecipare ai moduli

formativi anche se il corso è già avviato.Altra novità riguarda il corso “ Il protocollo di misura e verifica delle prestazioni (IPMVP) L3 ed esame per la certificazione CMVP*”, in programma dal 05 novembre, che da questa edizione è fruibile in modalità on line. La nuova edizione si articola in 5 sessioni formative dedicate all’introduzione, alla preparazione del piano di misura e verifica, ad esempi passo passo delle metodologie di “misura isolata”, “intera struttura” e “simulazione calibrata”.Infine si segnalano i consueti corsi intensivi, il corso in aula “Energy Manager: fondamenti e pratica”, che riparte il 01 ottobre, ed i webinar dedicati a specifiche tematiche.

prestazione del parco. L’altra tabella riporta invece i dati degli impianti in eserci-zio da almeno un anno, al fine di escludere quelli con pro-duzione parziale. In questo caso sono conteggiati anche gli impianti realizzati dopo il 2010, evidentemente, di cui la stragrande maggioranza realizzata fra il 2011 e il 2012. Il decadimento medio rilevato è del 13%, con il caso limi-te del Lazio col 21% e dell’Emilia-Romagna e del Friuli al 16%. Considerando il minore intervallo temporale, circa 4 anni, su cui agiscono i nuovi impianti e l’andamento di quelli pre-2010, si ha un decadimento medio annuo del 3%. Desta-gionalizzando il dato per il Lazio adottando l’insolazione di Roma la situazione migliora leggermente, ma si ottie-ne comunque un 16% di peggioramento della prestazione. Ovviamente, alla luce del dato conseguito dagli impianti pre-2010, ciò comporta una prestazione degli altri impianti ben peggiore di queste percentuali.Gli impianti entrati in esercizio dopo il 2010, dunque, pre-sentano producibilità più basse di quelli precedenti, e non solo per il Lazio, per cui viene naturale collegare questa si-tuazione o con una scarsa qualità dell’installazione dovuta alla fretta degli installatori di poter rientrare nelle scaden-ze temporali dei meccanismi di incentivazione, o con una partita di componenti e accessori a basse prestazioni o di bassa qualità, o con una manutenzione inadeguata, o infi-ne con una combinazione di questi effetti.Queste prestazioni insoddisfacenti suggeriscono una maggiore attenzione al monitoraggio delle prestazio-

ni degli impianti, per comprendere quali elementi hanno portato ai risultati conseguiti e se e come migliorare la si-tuazione. È dunque auspicabile che il GSE possa fornire maggiori informazioni sull’andamento delle prestazioni degli impianti nel tempo, possibilmente distinte per ta-glia, oltreché per regione. Sarebbe anche utile, agendo su un campione di impianti rappresentativi, offrire tale andamento destagionalizzato, in modo da meglio com-prendere le dinamiche e assicurare una prestazione ele-vata negli anni. È inoltre indubbio che una migliore manutenzione pos-sa portare a ottimi risultati. Il progetto pilota realizzato dal GSE nel 2017, basato sulle scienze comportamentali e sull’informazione a due gruppi di proprietari di piccoli im-pianti dell’andamento insoddisfacente delle prestazioni degli stessi, ha del resto dimostrato che si possono con-seguire ottimi risultati con un’idonea manutenzione (4% di incremento della produzione in quel caso). Per gli impianti sopra il MW, che in genere godono di maggiore attenzione da parte dei gestori, è disponibile la piattaforma perfor-mance impianti realizzata dallo stesso GSE. Strumento che sarebbe utile estendere, opportunamente adattato, ai pic-coli impianti, che più ne hanno bisogno. Investire in queste attività avrebbe un senso, perché questi impianti non hanno ormai un interesse solo per il singolo proprietario, che può beneficiare economicamente mante-nendo un livello prestazionale elevato, ma anche generale, avendo un peso crescente nel parco di generazione e nella potenza erogata quotidianamente.

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Sponsor

Patrocini

Media partner

Programma La direttiva sull’efficienza energetica e la legislazione nazionale pongono le ESCO e gli energy performance contracts (EPC) in grande evidenza. L’idea alla base degli EPC è la possibilità di offrire servizi energetici integrati con prestazioni garantite per riqualificare energeticamente edifici e processi, utilizzando i risparmi generati dagli interventi per ripagare gli investimenti sostenuti. Le risorse economiche possono essere messe a disposizione da terzi – banche, fondi, ESCO, etc. – nel qual caso si parla di finanziamento tramite terzi. Lo strumento degli EPC è utilizzato da decenni negli ambiti più diversi – industria, terziario, P.A. – per realizzare interventi di vario genere, dagli impianti di illuminazione pubblica e di interni alla cogenerazione, dai sistemi di riscaldamento e raffrescamento alla riqualificazione di interi edifici o processi. Per arrivare al successo è necessario che siano verificate una serie di condizioni che caratterizzano le buone pratiche. L’appuntamento annuale della FIRE mette al centro gli elementi essenziali per lo sviluppo dei contratti EPC e raccoglie una serie di buone pratiche nei vari settori. Lo scopo è fornire strumenti ai partecipanti per lo sviluppo del mercato dell’effic ienza energetica e della sostenibilità. Durante la giornata saranno anche illustrate le nuove linee guida Eurostat sugli EPC e gli obiettivi e le attività del progetto europeo ESI Europe, che si propone di stimolare la realizzazione di interventi di efficienza energetica nelle PMI di alcuni settori industriali e del terziario, attraverso contratti prestazionali, standardizzati e semplificati, uniti ad un’assicurazione dei risparmi.

9,00 Registrazione dei partecipanti

9.30 Saluti e introduzione ai lavori Cesare Boffa, FIRE 9.45 EPC, garanzie e finanziamento: il progetto ESI Europe Daniele Forni, FIRE

10.05 Le nuove norme allo studio sull’EPC a livello europeo Ettore Piantoni, CTI 10.25 Il progetto GuarantEE: elenco facilitatori e strumenti Giulia Centi, ENEA 10.45 Coffee break

11.15 Esperienze e casi studio Interventi in fase di definizione

12.30 Lo strumento dei green bond come opportunità di finanziamento Diomidis Dorkofikis, Foresight 12.45 Le linee guida Eurostat-BEI Dario Di Santo, FIRE 13.05 EPC: lessons learnt sulla contrattualistica Svenja Bartels, Rödl & Partner

13.30 Chiusura conferenza

15.00 Seminario di formazione sul protocollo ICP per l’industria Temi: sarà approfondito il protocollo ICP (Investor Confidence Project) relativo agli interventi nell’industria, uno strumento che può rivelarsi utile per la stesura di contratti EPC e per il finanziamento tramite terzi dei progetti in tale settore. La partecipazione al seminario consente di candidarsi come sviluppatori di progetto ICP (attività non gestita da FIRE). Livio De Chicchis, Daniele Forni, FIRE

17.30 Chiusura lavori

Il programma potrebbe subire delle variazioni.

Partecipazione gratuita previa iscrizione alla conferenza

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Bollettino e News energetiche

Dal BLOG ON FIREElettrico? Sì, ma condiviso Le alternative che oggi sembrano più facilmente percorribili per ridurre le emissioni e aumentare la quota di energia rinnova-bile nei trasporti su strada sono l’energia elettrica e il gas naturale.Il gas naturale può essere usato nei motori a combustione interna con limitate modifiche, ha emissioni inferiori agli altri com-bustibili fossili ed è miscibile in qualsiasi percentuale con la sua alternativa rinnovabile, il biometano, che può essere prodot-to utilizzando gli scarti della produzione agroalimentare, zootecnica, depurazione delle acque, etc. Il pieno può essere fatto anche a casa utilizzando il gas della rete e un piccolo compressore, mentre l’utilizzo del gas liquefatto, che riduce i volumi dei serbatoi, richiede impianti e una logistica più complessi.Daniele Forni nel suo articolo dedica un’analisi al tema trasportinte disponibile il servizio con operatore del Contact Center per chi vuol ricevere informazioni su normativa e meccanismi di accesso agli incentivi e assistenza nella presentazione

7° Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA (RAEE)

TEE: definiti i valori del contributo tariffario

Biometano e biocarburanti, disponibile il Portale GSE per le richieste di qualifica

Conto termico, on line la nuova sezione dedicata agli interventi incentivabili

Certificati bianchi: pubblicato il decreto correttivo

Ecobonus: via al decreto sui controlli

Pubblicata la nuova ISO 50001:2018

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Eventi, comunicazioni e FAQ

gnano ad altre ricadute (ambientali, manutenzione, rischi di produzione, qualità di prodotti e servizi, immagine,

Premio energy manager: ultimi giorni per partecipare! Energy manager hai tempo fino al 30 settembre per presentare la tua domanda!

FIRE, in collaborazione con ENEA e KeyEnergy, organizza anche per il 2018 un premio dedicato agli energy manager. Quest’anno possono partecipare tutti gli energy manager nominati in accordo con la legge 10/1991 per il 2018, come risultante dal database curato dalla FIRE.Oltre alla nomina regolare, l’altro requisito fondamentale è di avere realizzato progetti di miglioramento dell’uso dell’e-nergia presso le proprie strutture (interventi realizzati presso terzi non sono ammissibili).

Il premio verrà assegnato tenendo conto di una serie di azioni riguardanti l’uso razionale dell’energia e l’adozione di fonti rinnovabili, secondo i criteri indicati nell’apposito regolamento da una giuria composta da personale ENEA e FIRE.

SCARICA IL BANDO E PARTECIPA

Esami SECEM

21 settembre - Milano3 ottobre Padova/Mestre - (VE)18 ottobre Roma www.secem.eu

Top Energy Meeting20-21 settembre, Milano www.meetinginternational.itFIRE è partner dell’evento

Apertura Mercato MSD e Produttori di Energia: Analisi delle Opportunità3 ottobre, Milano

mcTER17 ottobre, VeronaMostra Convegno Cogenerazione, Generazione distribuita, Efficienza energetica, Trattamento emissioni www.mcter.com

International NO-DIG 2019 Florence29 settembre - 2 ottobre, Firenzehttp://www.nodigflorence2019.com

Novità ed incentivi per l’efficienza energetica: strumenti nazionali ed azioni locali27 settembre, RomaProgrammaRegistrati

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FIRE AcademyFormazione a pacchetto

FIRE parte con la nuova Formazione a pacchetto che per-mette al professionista o all’organizzazione (che può iscri-vere ai singoli moduli della formazione a pacchetto i propri dipendenti e/o collaboratori) di scegliere liberamente, en-tro la scadenza del 31/12/2018, a quali moduli dell’offerta formativa della FIRE iscriversi.Fanno parte della Formazione a pacchetto tutti i moduli erogati in modalità online dalla FIRE (es. singoli corsi in-tensivi o singoli moduli del corso FEM).

La Formazione a pacchetto prevede i seguenti costi

Specifiche agevolazioni sono riservate a soci FIRE 2018 ed EGE SECEM.

Corsi realizzati su richiesta di aziende

È possibile attivare corsi su richiesta sia a favore di As-sociazioni, Ordini professionali ed Enti Locali, sia rivolti a grandi aziende che necessitino di formare il proprio perso-nale assegnato alla gestione dell’energia. I corsi in tal caso

sono realizzati in base alle esigenze del richiedente. Fra i soggetti che hanno richiesto corsi alla FIRE segnalia-mo: Assopetroli, Centria, Unioncamere, ENEL, Ferrovie del-lo Stato, FIAT, Finmeccanica, Schneider Electric, Telecom, ordini professionali ed associazioni di categoria.

Per richiedere informazioni: [email protected]

PILLOLE DI EFFICIENZA Le energie rinnovabili21 settembre, 14.30 – 15.30.Esperto: Costantino Lato

Incontro gratuito in modalità webinar (riservato ai soci FIRE e agli EGE certificati SECEM)

CORSI INTENSIVI ON LINE IN ENERGY MANAGEMENT

19 settembreStrumenti di misura e monitoraggio

26 settembreCertificati Bianchi: linee guida e mercato

04 ottobrePompe di Calore

12 ottobreIlluminazione

17 ottobreForniture di energia elettrica e gas

25 ottobreFotovoltaico oggi

30 ottobreRefrigerazione

14 novembreCogenerazione

21 novembreMotori elettrici, pompe e inverter

CORSO FEM ON LINE

18 settembre - 18 ottobreIl corso on line dedicato all’energy management

CORSO ON LINE IPMVP

19 ottobreCorso introduttivo alla misura e verifica delle prestazioni IPMVP

05 novembreIPMVP L3 ed esame per la certificazione CMVP

Legislazione Tecnica con il supporto tecnico scien-tifico di FIRE organizza il corso di 40 ore in aula

ENERGY MANAGER: FONDAMENTI E PRATICAFormazione propedeutica all’esame di certificazione ai sensi della norma UNI CEI 11339:2009 Milano, 01 ottobre - 29 ottobre 2018SpazioPinViale Sondrio 5

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dbaprogetti.it

DBA Progetti è una Energy Service Company (ESCo) certificata UNI 11352, requisito fondamentale per svolgere le diagnosi obbligatorie del 2019, e ha inoltre tra i suoi dipendenti 9 Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati UNI 11339

DBA Progetti ha comprovata esperienza nella progettazione e realizzazione di sistemi di misura, competenza necessaria in quanto le diagnosi 2019 devono essere precedute da un anno di misure

DBA Progetti ha contribuito alla stesura delle linee guida Enea a cui bisogna rifarsi per svolgere correttamente i progetti di misura richiesti

DBA Progetti dispone di un proprio portale web-based e personalizzabile, strumento necessario in quanto tutte le misure vanno consuntivate, archiviate e reportizzate

DBA Progetti è in grado di progettare gli interventi di efficientamento disponendo all’interno della propria struttura di dipartimenti specialistici

DBA Progetti, essendo una ESCo certificata, è in grado di formulare e proporre ai propri clienti Energy Performance Contract (EPC) e Finanziamenti Tramite Terzi (FTT), strumenti molto utili in caso di richiesta di finanziamento degli interventi

UNI11352

ENEA

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Il tuo Partner per l’Efficienza Energetica

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Il tuo Partner per le diagnosi energetiche Dlgs.102/14.

Perché.. .?

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Pubblicazione realizzata daFIRE - Federazione Italiana perl’Uso Razionale dell’Energiavia Anguillarese 30100123 Roma

Direttore editorialeMicaela Ancora

Recapiti FIRET. + 39 06 30483626F. + 39 06 [email protected]

© FIRE – Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia

La FIRE – Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia – è un’associazione tecnico scientifica in-dipendente e senza scopo di lucro, fondata nel 1987, il cui scopo è promuovere l’uso efficiente dell’ener-gia, supportando attraverso le attività istituzionali e servizi erogati chi opera nel settore e favorendo, in collaborazione con le principali istituzioni, un’evoluzione positiva del quadro regolatorio.

La FIRE gestisce dal 1992, su incarico a titolo non oneroso del Ministero dello Sviluppo Economico, la rete degli energy manager individuati ai sensi della Legge 10/91, e nel 2008 ha avviato il SECEM per la certificazione degli esperti in gestione dell’energia (EGE) secondo la norma UNI 11339, organismo accreditato nel 2012.

La compagine associativa è uno dei punti di forza della Federazione, in quanto coinvolge esponenti di tutta la filiera dell’energia, dai produttori di vettori e tecnologie, alle società di servizi e ingegneria, dagli energy manager agli utenti finali di media e grande dimensione.

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