ROCCE OFICARBONATE E MARMI A SILICATI NEL MASSICCIO …Una fase di riequilibratura metamorfica a...

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RENDICONTt Soc1età Ha// ..n.. di " Petr%gia, 31 (l), 1911: ;pp. "J.Sl11 LUCIANO CoRTESOCNO·, GABRIELLA LUCCHETn··, BENEDETTA MASSA·· ROCCE OFICARBONATE E MARMI A SILICATI NEL MASSICCIO DI VOLTRI: ORIGINE E SIGNIFICATO, CHIMISMO DEI MINERALI ED EQUILIBRI PARAGENETICI'" RIASSUNTO. - L'approfondimento dell'analisi pctrografica, paragenetica e chimica con- ferma l'ipotesi che rocce oficarbonate e marmi, localizzati al contatto tra serpcntinoscisti e calcescisli nd Massiccio di Voltri, rappresentino i prodotti del metamorfismo polifasico alpino di bre«:e scrpentinitiche e poligeniehe analoghe a quelle delle ofioliti appenniniche. L'originaria disomogeneitll composizionale si rifleue, sia nella roccia oficarbonata che nd marmo, in una notevole variabilitll delle associazioni parageneriche controllate da gradienti chimici ed in particolare da gradienti del rapporto P"lo/Pcol' Anrigorite, olivina, diopside, tremolile e carbonati sono variamente assoc:ia.ti nella roccia oficarbonatl, mentre granati ugranditici, diopside, tremolite, clorite e spindlo cromifero, IlOJ'KM: associazioni a granato, pirossoeno sodiro ed omeblenda pargasitica, compt.iOIlO nd marmo accanto ai carbonali. Alcune fasi minerali proetllano evidenli ronature di composizione. Le condizioni Icrmodinamiche vigenti durante la fase eoa1pilUl di HP, sulla base di criteri p8r:lgeflClici e geolennobarorrw:rrici, po$SOr'IO euere valuulte a P ... lO )Cb e T;;o. 4SO" C. in buon KOOrdo con i dati più rettnti sul Massiccio di Volrri. Il controllo dei Buidi IUlle associazioni paragenetiche mostra variazioni locali anche $II scala centimetrica; i valori di Xco l nella roccia oficarboData oscillano mediamente Ifa 0,01 e 0,03, AasTuCT. - On the basis cf detai1ed petrographic, paragcnelic aod chemical anaIyses. lhe ophicarbonate rocks and marbles at tbe oont8et between serpenlinites md c calcescisti • in lhe Vohri Massi! reprcse:nt tbe producl5 cf alpine polyphasic melamorphism on serpentinitic and polymietic brecdas analogous tO those of Apennine ophiolites. lbe primary compositional inhomogeneilies of those breccias are putial1y preserved and originate various mineralogical assemblages. Paragenetic equilibria are controlled by chemical gradients and particularly by PHtO/PrD l gradients. Antigorite, olivine, diopside, tremolite llnd carbonlltes appear in lhe ophicarbonate rock; ugrandite gamets, diopside, tremolite, chlorite and chrome-spinel, 15 weU as gamet, sedie pyroxene and patgasitic homblende, are associateci, togcther with carbonates, in the marble. Compositional zoning in some of these minerai phases are evideot. Paragenetic and thermobarometric data suggest, for thermodynamic oonditions during eoalpine HP phase, P = lO Kb and T> 4'0- C, in agreernent with values reportecl for tbc Vohri Massif. lbe control of tlle lIuid phases on the mineraI asscmblages locali)' varies also on a centimeter scale; tbe Xco, in tlle ophicarbonate rock varies by 0,01 tO 0,03. Istituto di Petrografia, Univeniti di Genova (Italia). .. Istituto di Mineralogia, Universiti di Genova (Italia). .. Lavoro eseguito con il CODtributo del CNR

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RENDICONTt Soc1età Ha//..n.. di Mln~ralogia " Petr%gia, 31 (l), 1911: ;pp. "J.Sl11

LUCIANO CoRTESOCNO·, GABRIELLA LUCCHETn··, BENEDETTA MASSA··

ROCCE OFICARBONATE E MARMI A SILICATINEL MASSICCIO DI VOLTRI:

ORIGINE E SIGNIFICATO, CHIMISMO DEI MINERALIED EQUILIBRI PARAGENETICI'"

RIASSUNTO. - L'approfondimento dell'analisi pctrografica, paragenetica e chimica con­ferma l'ipotesi che rocce oficarbonate e marmi, localizzati al contatto tra serpcntinoscisti ecalcescisli nd Massiccio di Voltri, rappresentino i prodotti del metamorfismo polifasico alpinodi bre«:e scrpentinitiche e poligeniehe analoghe a quelle delle ofioliti appenniniche.

L'originaria disomogeneitll composizionale si rifleue, sia nella roccia oficarbonata che ndmarmo, in una notevole variabilitll delle associazioni parageneriche controllate da gradientichimici ed in particolare da gradienti del rapporto P"lo/Pcol'

Anrigorite, olivina, diopside, tremolile e carbonati sono variamente assoc:ia.ti nella rocciaoficarbonatl, mentre granati ugranditici, diopside, tremoli te, clorite e spindlo cromifero, IlOJ'KM:associazioni a granato, pirossoeno sodiro ed omeblenda pargasitica, compt.iOIlO nd marmo accantoai carbonali. Alcune fasi minerali proetllano evidenli ronature di composizione.

Le condizioni Icrmodinamiche vigenti durante la fase eoa1pilUl di HP, sulla base di criterip8r:lgeflClici e geolennobarorrw:rrici, po$SOr'IO euere valuulte a P ... lO )Cb e T;;o. 4SO" C. inbuon KOOrdo con i dati più rettnti sul Massiccio di Volrri.

Il controllo dei Buidi IUlle associazioni paragenetiche mostra variazioni locali anche $II

scala centimetrica; i valori di Xcol

nella roccia oficarboData oscillano mediamente Ifa 0,01 e 0,03,

AasTuCT. - On the basis cf detai1ed petrographic, paragcnelic aod chemical anaIyses.lhe ophicarbonate rocks and marbles at tbe oont8et between serpenlinites md c calcescisti •in lhe Vohri Massi! reprcse:nt tbe producl5 cf alpine polyphasic melamorphism on serpentiniticand polymietic brecdas analogous tO those of Apennine ophiolites.

lbe primary compositional inhomogeneilies of those breccias are putial1y preserved andoriginate various mineralogical assemblages. Paragenetic equilibria are controlled by chemicalgradients and particularly by PHtO/PrDl gradients.

Antigorite, olivine, diopside, tremolite llnd carbonlltes appear in lhe ophicarbonate rock;ugrandite gamets, diopside, tremolite, chlorite and chrome-spinel, 15 weU as gamet, sedie pyroxeneand patgasitic homblende, are associateci, togcther with carbonates, in the marble. Compositionalzoning in some of these minerai phases are evideot.

Paragenetic and thermobarometric data suggest, for thermodynamic oonditions duringeoalpine HP phase, P = lO Kb and T> 4'0- C, in agreernent with values reportecl for tbcVohri Massif.

lbe control of tlle lIuid phases on the mineraI asscmblages locali)' varies also on acentimeter scale; tbe Xco, in tlle ophicarbonate rock varies by 0,01 tO 0,03.

• Istituto di Petrografia, Univeniti di Genova (Italia). .. Istituto di Mineralogia, Universitidi Genova (Italia). • .. Lavoro eseguito con il CODtributo del CNR

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482 L. COIl.TESOONO, G. LUCCHETTI, B. MASSA

Introduzione

11 Massiccio di Voltri è costituito dall'appilamento di varie unità tmonichein prevalenza di metaofioliti (CHIESA et aL, 1975); il nucleo di questa struttura èrappresentato da serpentinoscisti antigoritici con lenti di metagabbri (Unità Beigua­Ponzema, in alltori citati) e da calcescisti con prasiniti e quarzoscisti (Unità Voltri­Rossiglione, Alpicella, Ortiglieto, in autori citati) che hanno subito un'analogaevoluzione poli metamorfica da alta pressione a scisti verdi durante l'orogenesialpina (CoRnsocNo et al., 1975, 1977, 1979; MOTIANA e BOCCHIO, 1975; &NST, 1976;CHIESA et aL, 1977; MESSIGA et aL, 1977; CIMMINQ et al., 1979; etc.).

Recentemente sono stati riconosciuti contaui stratigrafici, non del tutto oblit(:­rati dal metamorfismo, tra serpentinoscisti e calcescisti (CoRTF.SOGNO, 1980). L'ori­ginaria natura stratigrafica di questi contatti è evidenziata dalla presenza di rocceoficarbonate e marmi a silicati che sono stati interpretati come corrispondentimetamorfici delle brecce ofiolitiche a cemento carbonatico (CoRTESOGNO et aL,1978, 1979) che, nelle ofioliti a metamorfismo di basso grado dell'Appennino Set­tentrionale, sono presenti al contatto tra basamento gabbro-peridotitieo e sequenzavulcano-sedimentaria.

L'analisi petrografica e meso-microstrutturale evidenziano la sostanzial(: corri­spondenza tra l'evoluzione metamorfica delle rocce in questione e quella dell(:unità metaofiolitiche sopra citate. Questo studio permette quindi sia di portar(:nuovi dati per la caratterizzazione termobarometrica dell'evento eoalpino sia diesaminare alcuni aspetti paragenetici, oltre che mineralogici, delle fasi sviluppat(:a pressioni elevate in sistemi naturali riconducibili al sistema Si02-CaO-MgO­H20-C02, nonchè in sistemi relativamente più complessi ma caratterizzati davalori sensibili della Xco•. A questo scopo solo essenziali cenni descrittivi sonostati dedicati all'evoluzione metamorfica polifasica limitando lo studio principal­mente all'evento di più alta pressione.

Tra gli affioramenti sino ad oggi riconosciuti quello meglio rispondente allefinalità del lavoro è localizzato lungo il torrente Erro, a NW di Ponte Erro(Alessandria), nel settore nord-oceidentale del Massiccio; qui infatti le paragenesidi HP sono in gran parte sfuggite agli effetti delle fasi metamorfiche retrograde.

Caratteri petrografici c giaeitllrali

Le rocce studiate sono localizzate al contatto tra calceseisti e serpentinoscistie, nel tratto in cui risultano meglio esposte, esse affiorano in corrispondenza dell'in­cisione torrentizia, al di sotto delle coperture oligoceniche; la continuità dell'affio­ramento è interrotta da faglie post-oligoceniche trasversali al contatto.

L'analisi degli eventi di ricristallizzazione e deformazione che caratterizzanoil metamorfismo polifasico alpino di queste unità risulta di importanza determi.nante per il riconoscimento delle reali condizioni di coesistenza delle associazionimineralogiche. l lineamenti essenziali dell'evoluzione metamorfica riconosciuti

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ROCCE OflCARllONATE E MARMI A SILICATI NEL MASSICCIO DI VOLTRI 483

Fig. J. ~ Aspetto caratteristico ddla roccia Mcarbonata con dementi prevalentemente anligoritici(~lIri) e 7.one a tenori in carbonati gradualmente più alti (progressivamente più chiare). Sonoben ricono~ibili pieghe d. (ad a,sc apprOJ;simativamente orizzontale sulla foto) cd IIn blando ripiega­mento d. (ad assc pressochè venicale).

F'tg. 2. ­basici <li

Marmograndi

a noduli basici.dimensioni a

Sono bentessitura

riconoscibili nodulipressochè i&Ottopa.

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484 L. CORTESOGNO, C. LUCCHE'lTI, B. MASSA

F'ig. 3. - Nodulo basico di grandi dimensioni ripiegato in c:c:rniera di fa~ ti,. Cii ele:menti appiatlirivisibili al di S(lpu dd marlello SOIlQ (oslituili da noduli basici di piccole: dimc:nsioni molto Olirali.

Fig. 4. _ Marmo listalo (011 pieghe: di fa~ ti. e ti.

sull'affiaTamento vengono perciò brevemente tratteggiati facendo riferimento allefasi di defoTOl3zionc c ricristallizzazionc già note dalla bibliografia per le unità

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metaofiolitiche del Massiccio di Voltri; in particolare la simboleggiatura dei suc­cessivi eventi metamorfici è ripresa da CoRTESOGNO et al. (1979).

Una fase di riequilibratura metamorfica a condizioni essenzialmente statiche(fase 1a) sviluppa strutture granoblastiehe pressochè isotrope preservate dallesuccessive deformazioni soltanto entro alcuni litotipi più competenti (es. nodulisilicatici inclusi in materiali carbonatici, livelli di marmi più potenti intercalatia livelli serpentinoscislOSi, etc.).

Un primo importante evento deformativo (dI) sviluppa una scistosità SI(figg. 1, 3, 4) e frequentemente tessiture a bande composizionali. La ricristalliz.­zazione sin e postcinematica (fase l b) è caratterizzata da associazioni paragene­tiche che non sembrano mostrare differenze sostanziali da quelle stabili durante lafase precinematica.

La scistosità SI è successivamente ripiegata secondo pieghe isoclinali a cernieraacuta (figg. I, 4) che traspongono le strutture secondo una direzione circa EWc sviluppano in alcuni casi una nuova scistosità S2 di piano assiale. Tale scistositàè evidente soprattutto nei serpentinoscisti dove è marcata da una nuova genera­zione di antigorite.

La fase 2 dà luogo, nell'affioramento studiato, a fenomeni di ricristal\izzazioneretrograda generalmente modesti a cui in seguito si accennerà solo brevemente.

Una terza fase deformativa (d:l) (fig. 4) a pieghe asimmetriche a largo raggiopressochè orlogonali alle precedenti sviluppa localmente nei serpentinoscisti ungrossolano clivaggio.

Definizione dei litotipi e caratleri paragenelici

I litotipi che possono essere distinti a scala mesoscopica, nell'ordine 10 CUIcompaiono sull'affioramento, sono: Serpentinoscisto antigoritico - Roccia oficar­bonata (fig. 1), con alternanze di bande a composizione prevalentemente antigoritieae prevalentemente carbonatica di spessore da millimetrico a metrico - Marmo asilicati, in parte intercalato nella roccia oficarbnnata e costituente un livello potenteuna decina di metri; presenta sia noduli (fig. 2) che bande o lenti a compOSIZIoneprevalentemente silicatica - Calcescisti con livelli quarzoscistosi.

Serpentinoscisto antigoriticoLe diITerenti fasi deformative contribuiscono a sviluppare un carattere di

marcata anisotropia in questo litotipo; in particolare la scistosità St, che risultamolto penetrativa per lo sviluppo di antigorite lepidoblastica, conferisce alla rocciaun'evidente fissilità. Di conseguenza sono raramente conservate tracce dellaprimitiva composizione presumibilmente Iherwlitica; tali tracce sono rappresentateda pseudomorfosi, su originari pirosseni, di diopside torbido per inclusioni sub­microscopiche di minerali scmiopachi (titanite?) c, spesso, orlato da diopside limpidodi neoformazione.

Durame le fasi l a e l b si ha neoformazione di olivi n'l c diopside in coesistenza

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486 L. CORTESOCNO, C. LUCCHETTI, 8. MASSA

con antigorite (fig. 5); le associazioni paragenetiche più comunemente riscontratesono C):

A + Di + Mt ± CI,A + Fo + Di + Mt ± Chm ± CI.

La c1inohumite è sempre associata a olivina.Solo raramente sono conservate strutture precinematiche (fase l a) che m0­

strano olivina e diopside in aggregati a punti tripli coesistenti con lamelle anti­goritiche sparse irregolarmente. A seguito ddla deformazione (di) olivina e diopsidericristallizzano in aggregati isorientati con amigorite lepidoblastica (fase l h);molto caratteristiche ddla ricristallizzazione postcinematica sono grandi lamelleantigoritiche trasversali a S, spesso con nucleo di pennina (fig. 5),

Durante la successiva evoluzione retrograda la forsterite risulta instabile e lasostituzione da parte di una nuova generazione di antigorite è particolarmenteevidente in relazione allo sviluppo della scistosità 52,

Roccia o{icarhonata

La roccia oficarbonata è caratterizzata dalla coesistenza di antigorite e/oforsterile (fig. 6) con carbonati in tutte le percentuali.

Il passaggio ai serpentinoscisti avviene gradualmente ed i due litotipi sonoreciprocamente intercalati secondo una tessitura a bande ripiegate dalla deforma.zione 2. Analogamente si possono avere intercalazioni di marmi a silicati entrola roccia oficarbonata.

Una tessitura a bande e lenti molto stirate con variazioni di composizione daprevalentemente antigoritica a prevalentemente carbonatica è molto evidente entrola roccia oficarbonata la cui composizione disomogenea permette la coesistenzadi differenti associazioni paragenetiche ò quelle più comunemente osservate sono:

A + Di + Cc + Do + Mt ± CI,A + Di + Tr + Cc + Mt ± Cl,A + Tr + Cc + Do + Mt ± CI,A+ Fo + Di + Cc + ehm + Mt ± Cl.

Al passaggio tra bande antigoritiche e bande carbonatiche si può osservare,talvolta anche nell'ambito di pochi centimetri, una successione di associazioni para­genetiche che nei casi più rappresentativi può essere del tipo:

A + Di + Cc + Ml ± Fo ± ehm ± Cl,Di + A + Cc + Mt ± Cl ± Do,D,i + Tr + A + Cc + Mt ± Cl ± Do,Tr + A + Cc + Do ± Di + Mt ± Cl;

(I) I minerali nd lesto u;ranno spesso indioui con le seguenti abbreviazioni: A: antigorite,Andr: andradile, Ap: apatite, Cc: calcite, Chm: clinohumite, Cl: clorite, al: cloritoide,Cr.sp: spinello cromifero, Di: diopside. Do: dolomite, fo: forsterile, Ep: epidoto, Gr: granato,Mb: mica bianca, MI: magnelile, N.<px: pil'Ol!seno sedico, PlUl: orneblcncla pargasitica,Q:: qua.rzo, Te: talco. Tr: tremolite. U,,: uvarovite.

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Fig. 5. - 8;lnda ~nli~iIlOSJ ndla roct:ia ofic:arbon;l1a. <>livina c diopoidc gt'anobbstici coai.unticon anligorìlc lamclbrc a nucleo di pennina (più lCUro nella foto) (inlJT. linari 35, nico" incrOci.:lli).

Fig. 6. - Ro«iJ. ofic<trbonau. 01i.ilU. pcc:ilobbsUa (filumcntC frattur:l.lJ) con inclusidi anligttil" lamellarc, alcile (pbgh.. chiare) c I1lJgnclilc (inKT. li_i 45, 5010 pobriualorc).

solo in rariSSimi casI ~ stata osst:rvata anch~ l'associazion~ Tr+Tc+Cc+Do+Mt.Particolarm~nt~ int~ressanti sono i rapporti tra tremolite e diopsid~; infatti

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L. CORTESOONO, C. LUCCHETTI, B. MASSA

me::ntre:: in alcuni campioni que::ste:: due:: fasi ca«=sistono all'e::quilibrio e:: possono risul­tare :\nche:: re::ciprocamente concresciute, più frequentemente si osserva la sostitu­zione parziale o completa del diopside da parte di tremolite e calcite. Poichè inquesto secondo caso è sempre presente anche dolomite sembra possibile esprimerequesta trasformazione attraverso la reazione: 1 Di + Do + 002 + H 20 = T r +3 Cc. In un numero di campioni limitato si sono osservate strutture in cuiindividui di antigorite, diopside, tremolite e calcite sono reciprocamente a contattocon strutture di equilibrio (fig. 7); inoltre i granuli di calcite. saturi in MgCùJ,sono a loro volta a contatto con dolomite. Sembra quindi verificata, limitatamente

Fig. ì. - Rocci:l of"0e3rbomu.: CocsisttlU2 di diopside, uemol,te,ut;goritr t c:orbon~ti (ingr. lineari 45, nicol5 inaoc:i:lu).

a zone molto localizzate della roccia, l'associazione univariante A + Di + Tr +Cc + Do.

Durante le fasi retrograde successive a d2 si osserva soprattutto la sostituzioneda parte di carbonati ± cloriti di vari silicati.

Marmo a si/icatiQuesto litotipo, che può essere distinto dalla roccia olicarbonata in base alla

completa asse::nza di antigorite:: e forsterite, presenta a sua volta una composI­zione fortemente disomogene::a.

Molto caratteristica è la presenza di una tessitura nadulare (figg. 2, 3), benriconoscibile almeno in alcuni livelli, derivata dalla tessitura dell'originaria brecciaa ceme::nto carbonatico. Gli dementi nadulari, sparsi in percentuali molto varia·bili nella matrice carbonatica, sono costituiti in prevalenza da silicati (rappono

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ROCCE OFICAR80NATE E MARMI A SILICATI NEL MASSICCIO DI VOLTRI 489

volumetrico silicati/carbonati sempre maggiore di I); le dimensioni variano daqualche dm a pochi mm e molti piccoli noduli possono essere costituiti da singoligranuli di granato peciloblastico. La forma varia da tondeggiante a lenticolare e,con lo sviluppo della scistosità SI, la tessitura nadulare può fare gradualmentetransizione a tessitura listata.

Mentre la matrice includente gli elementi nodulari risulta essenzialmente carbo­natica, nelle porzioni di roccia a tessitura marcatamente listata il rapporto silicati/carbonati oscilla, con variazioni molto ampie, attorno ad 1.

Ad esclusione dei nodulì le paragenesi più frequentemente osservate sono:

Cc: + Do + Di ± Gr ± CI ± Mt,Cc: + Do + Di + Tr ± Gr ± Cl ± Mt,Cc: + Do + Tr ± CI ± Mt.

Il granato è prevalentemente granditico con oscillazioni sensibili del contenutoID andradite o almandino in relazione alla composizione dei nodulì eventualmentepresenti. Il contenuto in diopside risulta estremamente variabile da poche unità percento fino ad oltre il 50 % del volume totale. Il rapporto calcite/dolomite è moltovariabile benchè la calcite sia sempre predominante. L'apatite è relativamentefrequente, mentre occasionalmente compaiono orneblenda pargasitica, epidoto pista­citico con sensibile tenore in cromo e più raramente ematite. Localmente compareun fillosilicato a pleocroismo da bruno a incolore e forte birifrangenza, nondeterminato.

Come nella roccia oficarbonata, diopside e tremotite mostrano rapporti dicocsistenn o talvolta concrescimento di tremolite su diopside, ma anche di sosti­TlIzione parziale di tremolite e calcite su diopside.

I noduli assai più che la restante roccia conservano strutture granoblastiche,decussate e peciloblastiche precinematiche (fase l a). Nei livelli più prossimi etalvolta intercalati alla roccia oficarbonata i noduli sono costituiti dall'associa­zione di:

Di + Uv (± Andr) + Cr-Sp + Cl + Cc ± Do ± Tr ± Mt, oppureDi + Andr + Cl + Cc ± Do ± Tr ± Ep ± Mt.

Generalmente a maggior distanza dalla roccia oficarbonata compaiono noduliche possono essere definiti «eclogitici) (fig. 2) essendo caratterizzati dall'associa­zione di un granato a sensibile contenuto in almandino con pirosseno sodico;la clorite, di tipo clinocloro, è sempre abbondante, spesso assieme ad orneblendapargasitica. Le paragenesi di questi noduli comprendono:

Gr + Na-cpx + Cl + Cc ± Do ± Parg ± Mt ± Ap.

Durante le fasi retrograde si osservano fenomeni di sostituzione di cloriti ecalcite a spese dei silicati ed in particolare la trasformazione del granato andraditicoin clorite + magnetite + calcite.

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490 L. CORTESOGNO, G. LUCCHETTI, B. MASSA

Ca/ascistiIn prossimità dell'affioramento prevalgono termini tendenzialmente carbona­

tici costituiti da:

Cc + Mb + Qz + CI + Clt + Mt.

Apatite e lormalina sono presenti in piccole quantità. La mica bianca è risul­tata costantemente di tipo fengitico.

Sono anche frequentì livelli molto ricchi in quarzo (fino ad oltre il 60 %)caratterizzati dalla presenza di granalo di tipo spessartinico ed inoltre da tenonrelativamente elevati di cloritoide, tormalina, titanite, clinozoisite e talvolta rutilo.

Le fasi retrograde sono evidenziate principalmente dall'instabilità del.cloritoide.

Chimismo delle rocce

In tabella l sono riportate alcuneanalisi eseguite su campioni del marmoa silicati, scelti in modo da rappresentareil campo di variabilità di questo litotipo.

Il campione SS 3, localizzato all'im­mediato contatto con la roccia ofÌcarbo­nata, rappresenta un livello di marmocon abbondante matrice carbonatica esparsi noduli a granato uvarovitico; ilCampione SS 8, raccolto a qualche metrodal precedente, corrisponde ad un livellocon abbondanti noduli a granato andra­ditico, in parte a nucleo uvarovitico; ilcampione 55 34 rappresenta un livello anoduli «eclogitici ~ ed infine il campione5S 29 proviene da una banda silicaticaentro livelli di marmo a tessitura listata.

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'lO'''O"<)

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'"13800

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TABELLA 1Analisi chimiche delle rocce

C&lOl'ione '" ," SS 19 SS 34

Sia, 4.34 34.80 41.08 39.40Al,O, 1.80 0.34 4.91 5.91'l'iO, 0.08 0.16 0.13 0.26l"e,O, ).00 4.11 4.30 6.51

'" , .00 ,."' 2.08 1.70~O 0.05 0.14 0.07 0.1),",O 1.50 14.4) 18.60 11.99"0 48.69 17.)6 15.90 19.31lIa,O " 0.28 0.)1 0.69'.0 ~ 0.05 0.00 "P,O, 0.14 0.00 0.10 O.'"00. 34.81 12.57 0.58 12.08Cr,O, 1.01 0.32 0.05 O. \5,- "' "' 0.08 "'H,O+ 1.60 3.19 1.80 0.69'.<>- 0.80 0.10 0.10 0.79

'l'otale 100.82 99.99 101. 17 100.69

(drmrllli m.ggiori in %, drmrnti in tr.CI;r inp.p.m.). An.listl: A. MAUUCOTELLl (Istituto diPctrogr.fi., Univrrsità di Genova).

I punti rappresentativi dei campionianalizzati, riportati sul diagrammaSi02-CaO-MgO (fig. 8), si dispongo­no a sinistra della congiungente cal­cite-diopside; soltanto il punto rap­

presentativo del campione SS 3 viene a cadere su tale congiungente. Suldiagramma sono inoltre stati riportati 1 punti rappresentativi di vari cam­pioni di roccia oficarbonata calcolati a partire dalle composizioni mineralo­gichc percentuali e dal chimismo delle fasi analizzale. Tale rappresentazionepermette di evidenziare la distinzione tra marmo e roccia oficarbonata: comefacilmente prevedibile tutti i punti rappresentativi di quest'ultima cadono infatti

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ROCCE OFICARBONATE E MARMI A SILICATI NEL MASSICCIO DI VOLTRI 491

all'interno del quadrilatero calcite-forsterite-antigoritN::Iiopside, con un massimo dellefrequenze lungo la congiungente calcite-antigorite.

I valori da bassi a molto bassi di Ah03, NazO e K20 in tutti i campionipermettono di escludere l'ipotesi di una derivazione del marmo da una brecciatettonica tra calcescisto e roccia ultrafemica. Nessuno dei caratteri petrografici echimici sembra poi poter essere messo in relazione con una genesi metasomatica(rodingitizzazione) dei marmi.

Ti T.Di

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• •• ••D.

C.D .,0

Fig. 8. - Diagramma SiO.-MgO·c..O, proiezione tlelle composizioni di alcuni campioni rappre­:;cnlativi di roccia of1carbonau c di marmo a silicati. _ Simboli usati in qunta .. ndl.. surussi".. figur.. ,.t., scrpcntinoscislo antigoritico (55 I); ~: roccia of1carbonata (55 2); ., marmo a noduli andra­ditici cIo uvarovitici (55 3, 55 5, 55 8); O: marmo a tessiwra listata (55 15, 55 20, 55 21, 55 29);.: marmo con noduli • edogitid. (55 3~); .: calccscistn (55 ~2).

In accordo con ['abbondanza di ossidi (magnetite e raramente ematite) e conl'elevata percentuale in andradite nei granati, tutti i campioni mostrano unelevato rappono Fe3

+ /Fez+. Un alto contenuto in Fell +, sotto forma di ematite

ed andradite, è caratteristico della maggior parte delle brecce ofiolitiche a matricecarbonatica di età giurassica dell'Appennino Settentrionale (CoRTESOGNO et al., 1979).

I campioni 55 3 e 55 8, che rappresentano il· marmo a noduli con granatouvarovitico (e/o andraditico), mostrano contenuti in ferro totale relativamentesimili e compresi entro la variabilità delle rocce serpentinitichc, indipendentementedalla percentuale di carbonati; anche il tenore in cromo in questi due campioniè indipendente dal contenuto di carbonati ed è a sua volta compreso nella varia­bilità delle rocce serpentinitiche. Ciò pone in evidenza l'analogia, esistente anchedal punto di vista petrografico, con brecce serpentinitiche dell'Appennino Setten­trionale interessate da progressiva sostituzione del serpentino da parte di carbo­nati e nelle quali soltanto il ferro totale, sotto forma di ematite od andradite,ed il cromo, sotto forma di spinello relitto, subiscono mobilizzazioni trascurabili.

Anche il campione 55 34 mostra un tenore in cromo relativamente elevato;

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492 L. CORTESOGNO, C. LUCCHETTI, 1:1. MASSA

tale elemento è contenuto principalmente nei piros~ni dei nocluli c edogitici it,

dove è verosimilmente ereditato dalla composizione dei pirosscni primari, in nettocontrasto col basso u=nore in cromo del diopside di nroformazione presente nellamatrice. L'alto contenuto in ferro è invece in parte dovuto alla magnetite pr~te

nella matrice. Il chimismo di questo campione non sembra in contrasto con l'ipotesidi una derivazione: da una breccia, forse polimietic.a, con prevalenti clasti di rocciagabbrica.

In tutti i campioni il tenore in fosforo risulta abbastanza omogenro, in accordocon la distribuzione di apatite' neoformala nella matrice, indipendentemente dallanatura dci nocluli, c suggerisce un not('vole grado di diffusione c ridistribuzionedi questo elemento.

Metodi di 8tudio dei minerali

Il chimismo dei minerali è stato determinato mediante microsonda elettronicaARL SEMQ dell'Istituto di Mineralogia e Petrologia dell'Università di Modena.La riduzione dei dati è stata eseguita con il metodo di Bf,NCE·ALBEE (1968) e comestandard sono stati utilizzati silic3ti ed ossidi naturali.

TA8EU.A 2Dati min~ologjci di granati, diopside ed anfiboli

.,. GRA.lf4!I DIOPSIDE ftDOLI'!'1 PA.!IG~I'l'E..., '" "" SS 15

• 1.862~.005 1.865~.005 1.8)o.tO.OO5 11... 1.667~.OOl 1.623,!O.OOl 1.660,!:<).OOl, 3. TI.!; 0.005 3.81.!; 0.005 l.76.!; 0.005 11.$ 1.674~.OOl 1.625t.O.OO1 1.666,!O.001.. 12.00 12.00 11.92 lI.i 1•691,!O.001 1.6Ht.O.• OO1 1.67G.!O.001..., Il:! 20 '''' SSl4 2v,:i'J"1:. 2" 102" .!; 2" 110" 1:. 2°

o 1.807,!O.005 1.76~.005 1.77';tO.005 fè 38°.!; 2" 15" 1:. 2~,.. 1:. 2°

, 3.721:. 0.005 3.69:!: 0.005 3.7~ 0.005 D ~.27!: 0.00'5 3.08z 0.005 l. 161:. o.oc:v.;.. 11.88 11.97 11.7) " 9.74 10.\1 '"" 8.92 17.97 o,

" 5." 5.3' '"~ "". '<n' o<

Nelle tabelle 3-8 sono riportate alcune composizioni più rappresentative sceltetra le circa 350 analisi eseguite, mentre un numero maggiore di dati sono riportatisui diagrammi (figg. 9-13).

Su alcuni dei minerali in 'esame sono state eseguite determinazioni roentgeno­grafiche, mediante il metodo ddle polveri con camere di Gandolfi e Guinier, edottiche, mediante tavolino universale e liquidi ad indice noto di Cargille. Ledeterminazioni mineralogiche sono state eseguite su frazioni ottenute medianteseparazione magnetica e liquidi ~nti. Analisi chimiche per via umida eseguitesu alcuni di questi separati sono riponate sui diagrammi.

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ROCCE: OP1CARBONATE E MARMI A SILICATI NEL MASSICCIO DI VOLTRI 493

TABELLA 3Analisi chimiche rappresentative dd granati

CRl~A1tClUllJ'lon. "

,. ss ,~ " " S3 3U

3iO, >.00 ;~.9O J6.70 )6.00 }6.47 16.61 17.~ \7.67 \7.90 18.00T.O, 0.1. 0.16 o.u 0.78 l. Il 0.•7 0.'0 0.17 0.28 0.21Al,O, 2.19 1.99 ,. '2 '.60 ,.., 11. t9 9.30 le·90 17 .•5 17.70r.o tot 25·90 2'.25 22.27 22.50 16. EIO 16.12 18. }6 17. ,O 18 .•0 18.'0~O O.H 0.2A O. lO 0.20 0.4J OdI 0.\0 1.2' U ,.}~

"'" 0.1. 0.17 O... 0.10 0.20 0.76 0.50 1.68 L~ , .~6"O J2. ")O 12.28 l' .61 l' .91 II .o!l 10.~7 l' .20 21.53 22.02 2' .11~.,o 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00.,0 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00Cr,O, "'0 '.01 1.51 1.6] 2.60 '.71 1.6' 0.18 I.H 1.21

'!'<ltal. 99.•0 97.20 ':/9. l~ ')(l.78 'lII.77 j7.96 ~.~ ]9.10 9'9.86 99.85

"N '.907 6.010 5.976 ,.8)6 '·922 5·928 5. "l5] 5.928 5. 96~ 5.977AlVI 0.09J 0.= 0.02. O. 'O~ 0.018 0.012 0.0~1 0.012 0.036 0.021., 00330 0·131 1.01' 0.]77 \ ..'~ 2.052 1.122 l·Hl 1.20' 1.2'6

" 0.0.2 0.0.5 O. '0') O."" 0.169 0.057 0.060 0.020 o.OH 0.014r." 0.069 0."0 0.u6 0.~11 0.520 0.478 O.An 1.?S0 1.841 l. &81r.'- 1.~85 1.1"l5 2.5S. 2.66] 2.028 \,692 '.9]0 0.551 0.580 0.55)~ 0.060 0.01~ 0.0.' 0.028 0.051 0.0.5 0.0.' O. '61 0.121 0.180

'" 0.014 0.042 0.0)1 0.024 0.048 0.182 O. \20 0.114 0.)10 0.H2O. 5.784 5.790 5. "O 5.59'9 5.401 5.215 '.377 l·HO l· 7' l 3.591.. 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.=, 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.=O. 0.195 0.')1 0.198 0.219 0.H4 0.218 0.210 0.0.7 0.19' O. ,,~

~. o.• o., o.• o.• o.• '.0 '.0 ••• ,.. ,.,•• L' .., ,.. ••• ••• '.0 ,., 29.4 10.8 lI. lSp.. •. 0 o•• o., o.• LO O. , O., .., '.0 '.0o. ••• ,., .., ,.. .., ,., ,.. ••• .., ,..o. ,.. ,.. 20.1 18.' 26.1 38.9 50.1 ~'.7 41.8 ~1. 5_.

89.0 85.9 66.) 68.5 5••6 4).9 )4.1 '4.4 ".) 14.1

TABEL1.A 4Analisi chimiche rappresentative di granati , spineUo cromi/ero

al""'.10 ORAlIA'!'t 3PIlln.~1 Cl!<1!P.Ba1"ompione " " " .. " " ss eAStO, )6.09 36.17 Jt;U"~.94 31.38 H.19 )'.61 n'i&':'~ 0.00 O. '9 0.00 0.2'TiO, 0.00 0.00 0,19 O. )A 0.22 0.29 0.)0 O. l. 0.00 O.~ O.M 0.05Al,O. 1.54 1.61 1.81 6.72 6.26 ~.65 2.2) ..~ 0.82 o." O.H 0.22reo tot 11.5] 16.9) '9.13 '8.6' 18.'56 ,8.~6 20.05 19.00 62.77 76.48 So.'7 81.58~o , .29 1.1) 0.51 0.62 0.47 0.•5 0.31 0.4e O.~ O.~ o. " O. ,o

"'" 0.03 0.00 0.4) 0·19 0.)4 0.10 O.~ 0.00 2,J5 o.n 0.39 o.uO~ )' .3) 12.09 )2.14 )' .94 )1.99 )' .26 Jl.~5 )1. 7J 0.03 0.00 U 0.0'RO,O 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.02 0.00 0.00 0.00 0.00.,0 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00Cr,O, 1l.28 \1.45 1.69 ).29 ,.~ ..~ '.~ 8.', 24.2' "-le ".05 8.40total. ~.~ 99. )8 100.6' 98.89 100.28 ~.~ 96.97 'lII.80 9'.21 9•. 09 92.89 91.61

SiiV 6.002 '·m 5.9" 5.993 6.001 ..... 6.011 5.997 0.= 0.058 0.= 0.018~:VI 0.= O.OH) 0.0'56 0.001 0.= 0.= 0.= 0.003

0.0610·101 0.306 1.406 1.278 l. '85 0.897 0.444 0.482O,JOl 0.202 O. ')5

" 0.= 0.= 0.02] 0.0.' 0.026 0.036 0.0)8 0.0.2 0.= 0.~1 0.012 0.012~." 0.215 0·'43 0.229 0.)12 0.)16 O.SOI 0.296 0.11\ 6.633 7.625 1.602 7.639Po,· 2.222 2.202 .. '" 2.218 2.116 2.026 2.53. 2.)24 9.726 ".914 13.130 \).666~ 0.18' O. "9 0.0'16 0.065 0.06~ 0.062 0.0') 0.067 0.261 0.212 0.147 0.019.. 0.= 0.= 0.102 0.09. 0.061 0.073 0.015 0.017 1.092 0.259 O.,se 0·1'4o- '.5e2 5.693 5.'56~ '.552 '.504 5.481 '.688 5.636 0.010 0.= 0.099 0.017,. 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= O.~ 0.= 0.= 0.= 0.=• 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.= 0.=

" 1.48) 1.496 0.212 0.422 0.642 0.836 0.')21 \.116 5.975 l.7U 2.70' 2.07~

~. O•• 0.0 '.' ••• .., ••• o.• O.,". ,.. ••• ,.. ,.. ••• ••• .., •••Sp., '.0 ••• '. , L' •• 0 •. 0 O., •••O, ]7.2 ]7.5 ,. , 10.5 16.0 20.4 22.8 27.7

" O.• .., 27.~ 25.4 22.1 18.5 ,., '.0~.. S5.7 55.2 60.' ".0 'l·· SO.6 6].1 '8.8

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494 L COR-TESOGNO, G. LUCCHf:1TI, 8. MASSA

ANDR·UV UV

''J20 20

';.1'

40 '. 40•O

60 OO .......

• •• •.; l; •

80 • •.. ••.. •0°·· ""

.;t.-.r

20 40 60 80 60 80PYR·ALM·SPl:S GR ANDR'GR

Fig. 9. - Propor~ioni molecolari cl..i granati.

GranatiDei diversi tipi di granato sono state

determinate le proprietà mineralogichee chimiche.

Nelle tabelle 3 e 4 sono riportate al·cune analisi rappresentative; il ferro èstato ripartito calcolando la formulastrutturale in base a 24 ossigeni ed assu­mendo la somma dei cationi uguale a 16.I risultati delle analisi chimiche sono inbuon accordo con i dati mineralogici(tab. 2), confrontati con i diagrammi diW INCHELL (1958).

c.:!:!! mm

esterno

O

O

O

0.0

nucleo

In funzione della composIzione enatura della roccia i granati si differen­ziano in tre gruppi principali:- I granati presenti nel noduli dei

marmi in prossimità del contatto conla roccia oncarbonata (55 3A, 55 SA, 55 HA) si dispongono lungo il join andra'

Fig. IO. ~ Profilo della varinione di comp<>­si>;ionc in granalo 1:0nal0.. A: andr, O: uV,ll.: gr, .: pyr, +: alm, .: spcs.

% 1-I

,0J1

l30J

1 O

-I

'0 J66+

1++ + + 9......~·L_"·L_.·'-_.·_--'·

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ROCCE OFICARBONATE li MARMI A SILICATI NEL MASSICCIO DI VOLTRI 495

dite-uvarovitc costituendo una serie continua entro i valori estremi Andr 89 Uv 3

e Andr 55 Uv 38 (fig_ 9). Il maggior contenuto in cromo è sempre riscontratoin granati con un nucleo di spinello cromifero ed in genere è tanto maggiorequanto è più elevato il rapport? in volume tra nucleo di spinello e granatoincludente.Generalmente i granati uvarovitici presentano una netta zonatura con massimocontenuto in uvarovite nella parte interna, attorno al nucleo di spinello cromi­fero, e progressivo arricchimento in grossularia nella parte periferica, mentreil tenore in andradite presenta oscillazioni irregolari, pur mantenendosi elevato(fig. lO). Questo tipo di zonatllra evidenzia l'originaria localizzazione delcromo nello spinello e la sua graduale diffusione nella struttura del granatodurante la crescita di quest'ultimo.

- I granati sparsi nella matrice dei marmi (55 15) e nei marmi con tessituralistata (55 20) sono granditi con tenore in grossularia da 20 a 50 %. Ancheil contenuto in molecola piralspitica risulta leggermente più elevato rispettoa quello dei termini più andraditici e/o uvarovitici.Il carattere andraditico del granato in questi noduli è funzione dell'elevatogrado di ossidazione del ferro, verosimilmente ereditato dalla roccia primaria.

- I granati presenti nei noduli c eclogitici» (55 34A) si differenziano nettamenteda tutti i precedenti per il contenuto più elevato in almandino (fino ad oltreil 30 %). 5i tratta di termini relativamente omogenei che rappresentano essen­zialmente miscele di grossularia ed almandino con sensibili percentuali di andra­dite; il contenu[Q in piropo risulta apprezzabilmente più elevato che nei terminidei gruppi precedenti.

PiroH~nj

Alcune analisi rappresentative dei pirosseni di vari campioni sono riportate intabella 5. La formula strutturale è stata calcolata sulla base di 6 ossigeni assumendola somma dei cationi uguale a 4; è stato posto: Fe3 + = Na-AI" (OKAY, 1978). Per ilcalcolo degli cnd-members è stato utilizzato il metodo di UWTIfORN e CoLLERSON

(1974).Ad eccezione dei pirosseni dei nocluli c ecIogitici» i pirosseni appartenenti

ai diversi Iitotipi hanno composizione diopsidica (fig. 11). I diopsidi presenti neiserpentinoscisti e nella roccia oficarbonata (ad es. 55 2) sono molto vicini altermine puro (Di = 1(0). Composizioni simili si riscontrano ancora in alcunilivelli di marmo a naduli andraditici cio uvarovitici (es. 55 5A), mentre i pirossenidei restanti marmi presentano contenuto in diopside compreso tra 85 e 95 % circa.I dati mineralogici relativi a questi ultimi sono riportati in tabella 2.

I pirosseni nei naduli c eclogitici» (55 34A) presentano carattere sadico: inbase alla classificazione di EssaNE e FYFE (1967) cadono nel campo delk augitisodiche 6no ad egirin-augiti; quelli al nucleo di grossi nocluli presentano un conte­nuto in Na mediamente più elevato di quelli alla periferia ed in particolare di quelli

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496 L. CORTESOCNO, C. L.UCCHElTl, B. MASSA

3 dirc=tto contatto col marmo includente. Anche singoli granuli localizzati allaJX=riferia dei noduli possono presentare una marcata zonatura da egirin-augiti(2 V. = 86°) odia pane interna al nodulo fino a termini diopsidici (2 VT == 88°)a contatto con la matrice.

Inoltre i pirQSS(:ni sadici prC'Cinem:l.lici (analisi a in ta~na 5) deformati da SIricristallizzano (fase 1h) con composizioni tc=ndenti vcrso termini a più bassocontenuto in Na (analisi .h in tabella 5).

l pirosseni dei naduli c edogitici» pr~ntano anche un contenuto in cromosensibilmente più elevato degli altri pirosscni (Cr:Ù3 mediamente compreso tra0,5 c: 1.0 %); il contenuto in cromo, che non è in diretta rdazione con altri

ALTRI

40

ID

20

••••

80•• ••

•••

'. •• 60

AfG

Fig. Il. - Composizione dei I.iro~n; in lermin; <.li giadcite (ID), CRirin~ (AEG), enslalile+ferro­silile+woll~ston;te+tscherm~kite (Al.TRI). l campi sono quelli riportali da ESS~NI( e FVH (1967).

parametri chimici del minerale. deriva verosimilmeme dalla composizione delplrosseno primario.

AnfiboliL'anfibolo tremolitico compare sia nella roccia oficarbonata che nei marml, sia

in coesistenza che di sostituzione su diopside. In tutti i casi si tratta di terminimolto omogenei e praticamente puri (tabe.lle 2 e 6). La formula è stata calcolatasulla bau= anidra di 23 ossigeni, considerando tutto il ferro come FeO_

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ROCCE OFICARBONATE E MAR!l.ll A SILICATI NEL. MASSICCIO DI VOL.TRI 497

TABEu.A 5Analisi chimiche rappresentative dei pirosseni

Ptil05SEIIIe....p~en. '" 55 SA 55 ilA 55 lS 55 20 55 34". • , ,$iO, S4.1I11 55.40 55.2g 5~.76 S4.00 54.)) 5~.1l1 5l.S2 n.94 S3.49 S2.20 50.46 51.91 54.n 54.51~IO, 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 o." 0.00 0.54 0.46 O,JII 0.00 0.00Al,O, O.O~ 0.10 0.51 0.45 1.65 0.19 0.21 1.21 ,.~ 1.11 5.11 5.5, 4.30 1.09 O.U100 ~o~. 0.52 1.29 3.62 4.25 ..~ 2.Bg l.60 3.98 12.59 Il.95 1.14 l. l3 6.21 l· 19 ~.l9~O 0.01 0.11 0.09 0.01 0.10 0.00 O. '2 O.l] O.lll 0.21 0.11 O. 1~ 0.24 O." 0.05

"" IB.49 17.59 Il.04 15.82 13.85 16.00 15.62 12.5510.37 12.45 14.21 lS.90 13.6814.93 15.110.0 25. ]1 2S.]8 n.68 22.95 n.21 24.211 2].57 19.11 14.9420.1120.06 20.15 19.61 2J.0) 2~.65

~••O 0.02 0.13 0.94 1.12 1.51 0.82 0.82 l.n 5.59 l.Ol 2.21 1.18 2.54 1. )1 ,..,,,O 0.00 O." 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00Cr,O, O.~ O." 0.41 0.37 0.28 o. IO 0.21 0.66 0.18 0.55 1.02 0.65 0.58 0.1] O.~

Totolo '/9.18 100.08 100.10 98.n 99.68 99.21 ~." 99.6999.5499.88 99.14 9oS.5O 99.51 98.2999.25

51 1V 1.992 2.005 1.993 1.90S2 1.9ll6 l. 990 ,.= 1.\166 1.981 1.966 1.89"'/ 1.850 1.896 2.011 1.996

:~VI0.001 0.= 0.001 0.018 0.014 0.010 0.= 0.034 0.019 0.034 0.103 0.150 0.104 0.000 0.0040.= 0.004 0.011 0.001 0.0580.024 0.012 0.021 0.021 0.014 0.144 0.091 0.081 0.041 0.029

" 0.= 0.= 0.000 0.000 0.000 0.000 0.= 0.000 0.002 0.000 0.015 0.013 0.010 0.000 0.000pe" 0.015 0.034 0.0600.052 0.132 0.054 0.065 0.064 0.016 0.0"15 0.019 0.068 0.092 0.058 0.055,." 0.001 0.005 0.04'10.019 0.054 0.0)4 0.041 0.2120.371 0.200 0.016 0.Ol5 0.099 0.041 0.048~ 0.002 0.00] 0.003 0.002 0.00) 0.000 0.004 0.004 0.006 0.006 0.004 0.004 0.001 0.002 0.001.. "= 0.949 0.915 0.869 0.1590.814 0.865 0.6310.5630.6820.169 0.ll69 0.145 0.824 0.858

'" 0.90S4 0.984 0.816 0.906 0.815 0.953 0.9H 0.1600.5880.192 0.181 0.192 0.761 0.913 0.928.. 0.001 0.009 0.066 0.080 0.1120.058 0.059 0.2J1 0.]98 0.214 0.160 0.126 0.111O 0.094 0.011, 0.= 0.= 0.000 0.000 0.000 0.000 0.= 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000

" 0.001 0.002 O.OH 0.011 0.008 O.OO~ 0.003 0.0190.022 0.016 0.029 0.019 0.011 0.004 0.002

" 0.0 O., .., O•• ,.. ,.. .., ,.. ,., ,.. 14.4 '.' ••• .., ,..... O.• O., ••• M ,.. ,.. .., 21.2 31. I 20.0 '.' ,., ••• '.' •••Altri 00.' 99·1 93.4 92.0 M.' 94.2 '14.1 16.1 60.2 18.6 84.0 81.4 82.0 9l.0 ~.,

TABEu.A 6Analisi chimiche rappresentative di anfiboli, olivina, cIinohumite, epidoto

minerale ANfIBOLI OLIVINA """" ""''''Ooampione '" 55 34A ",

'" ", 5S 20

SiO. 57.39 42.05 4, .87 41.44 42.5, 38.56 37.16TiO. 0.00 0.28 0.30 0.00 0.00 .. '" 0.04AI.O, 0.59 13.2213.57 0.00 0.00 0.03 21.901>eO tot 0.89 14.0714.33 6. ,5 5.16 5.74 13.32""O 0.09 0.20 0.27 0.26 0.43 0.30 0.10

"O 25.00 12.85 12.'2 52.'" 51.56 52.28 0.05,., 12.67 11. , 4 1'.30 0.00 0.03 0.00 22.63Na,O 0.07 3.27 3.27 0.00 0.00 0.00 0.00,,O 0.00 O. '1 O. '0 0.00 0.00 0.00 0.00Cr,O, O.OB 1.77 , .33 0.07 0.07 0.10 1. 76

Totale 96.78 98.96 98.46 ,00.09 99.76 9B.07 96.%

S1IV

7.874 6.1896.19B 0.998 , .020 4. ,09 2.972AlVI 0.095 1.811 1.802 0.000 0.000 0.000 0.028U 0.000 0.482 0.565 0.000 0.000 0.004 2.0)6

" 0.000 0.031 0.033 0.000 0.000 0.085 0.002Pe'+ O. '02 1. 732 1. 774 0.124 0.104 0.512 0.0001>e'+ 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.89'... 0.010 0.025 0.034 0.005 0.009 0.027 0.007

" 5.,12 2.8192.674 1.873 1.844 B.304 0.00'Co , .862 1.757 1.792 0.000 0.001 0.000 1.939

" 0.019 0.933 0.938 0.000 0.000 0.000 0.000, 0.000 0.021 0.019 0.000 0.000 0.000 0.000

'" 0.009 0.206 O. ,56 0.001 0.001 0.008 O. '11

fd&/Mg+Pe 0.98 0.62 0.60

100Pe/pe+AIVI 30.43

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498 L. CORTESOCNO, C. LUCCHETTI, B. MASSA

Nei naduli c eclogitici., e più raramente nella relativa matrice, è Invecepresente e talvolta abbondante una orneblenda ad intensa colorazione vercle-oliva.Si tratta, secondo la classificazione di LEAKE (1978) di un anfibolo calcico- (Na + Ca)s > 1,34 e Nas < 0,67 - e più precisamente di una pargasiteferrosa al limite con orneblende: pargasitiche ferr~ (tabdle 2 e 6). Raramenteattorno aU'orncblencla pargasitica si può osservare un orlo di Fe-attinoto.

La comparsa in alcuni campioni di trernolitc c: pargasite anche in dominimolto ravvicinati sembra controllata esclusivamente: da fattori chimici.

OlivinaSono state analizzate (tabella 6) olivine preY:ntl In ser{Xntinoscisti (es. SS 1)

ed in bande seqx:ntinitiche c carbonatiche nella roccia o6carbonata (es. 55 2).Il ferro è stato considerato tutto come FeO ed il calcolo della formula chimicaeseguito in base a 6 ossigeni.

Indi~ndentemente dal fatto di presentarsi con strutture pre o postcinematiche,l'olivina mostra contenuti in FeZ- attorno a 0,115-0,125 (media 0,120) nei serpen·tinoscisti e nei livelli serpentinitici della roccia oficarbonata ed attorno a 0,094-0,108(media 0,101) nelle bande carbonatiche, corrispondenti rispettivamente a circa 6 %e 5 % di fayalite, in buon accordo con il valore dell'angolo degli assi ottici (2 V.variabile da 88° a 92" nell'olivina dei serpentinoscisti e 2 V., = 88° nelle bandecarbonatiche). L'olivina di queste ultime mostra inoltre un valore in MnO (com­preso tra 0,35 e 0,45 con media attorno a 0,42) apprezzabilmente superiore aquello dell'olivina dei serpentinoscisti (MnO compreso tra 0,22 e 0,33 con mediaattorno a 0,27).

C/inohumiuL3 clinohumite compare sia nei serpentinoscisti che nelle bande carbooatiche,

sempre associata. ad olivina, da cui si distingue per il pleocroismo sensibile (nel giallodorato-giallo bruno, n, e n

Tgiallo molto chiaro) e per il 2 V., = 64°.76-. L3

composizione chimica (tabeJla 6) risulta molto omogenea in tutti i campioni analiz­zati indipendentemente dalla natura della roccia. L3 formula chimica è: stata calcolatain base a 17,25 ossigeni assumendo tutto il ferro quale FeO.

CloritiLe cloriti analizzate nei vari litotipi (tabella 7) sono state riportate sul

diagramma di HEY (1954) (fig. 12) che permette di trascurare lo stato di ossida.zione del ferro. La formula chimica è slata calcolata in base a 28 ossigeni, assu­mendo tutto il ferro quale FeO.

Nei livelli serpentinoscistosi (es. 55 l) della roccia oficarbonata la cloritecompare al nucleo di lamelle antigoritiche (fig. 5) ed ha una composizione dipennina fino a talco<lorite con apprezzabile contenuto in cromo. Composizionesimile hanno le cloriti che compaiono nei livelli carbonatici della roccia oflcarhonata.

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ROCCE OFICARBONATE E MARMI A SILICATI NEL MASSICCIO DI VOLTilI .99

TABEllA 7Analisi chimiche rappresentative di cloriti, serpentino, lengiti, cloritoide

lIlineral. CLORITI SI:llP&N1'IIlO IIIOA CLOiII:10I.,il....pion. '" '" SS l1 55 )1 S5 Il '" '" 5S Il S5 Il

SiO, ).44 lO.l6 )0.S9 19.96 l~.n 10.85 lO.n )9.18 Sl.Sl lo.38T.O, 0.00 0.00 0.0) 0.00 0.0> 0.00 0.0) 0.00 0.16 0.0)41,0, 1].50 1S.7S 18.50 lS. '}8 ll.n 2.10 o.'" 0.07 ll.OO ~0.08P.O tot ,.'" 5. IO 6.70 9. )l )1.95 2.69 4.45 ).SO 4.)0 l4.M~o 0.00 0·00 o." 0.11 0.l5 0.10 0.)1 0.l9 0.09 0.S4

"'" 35.' 5 29.98 l~.90 28.00 11.1) )8.00 36.11 39.14 3.79 2. Il,~ o." 0.26 O. " o. " O. 'l 0.04 O.lS 0.17 0.05 0.04Il,,,0 0.00 0.07 0.00 0.00 0.00 0.00 O,O~ O.Ol 0.09 0.00'.0 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 '0.90 0.00Cr,o, 1.11 0.99 0.65 0.6) 0.00 0.00 o." 0.09 0.00 O. '5Totale 86.l6 83.83 85.64 85.11 "'." 6).98 63.46 82.86 95.02 92.15

Si rv 6.368 6.013 5·978 5.914 5.)56 1.977 1.983 1.946 7.120 l.023

~ivr \ .632 1.987 l.Wl 2.026 2.644 0.023 0.005 0.004 0.860 O.~1. )97 1.915 2.U5 1.96~ 2.679 0.097 o.~ O.~ 2.788 3.9l9

" 0.= O.~ 0.00' O.~ O.'" ".~ o'OON' OOO 0.018 0.002l'.'. 0.475 0.896 1.091 1.55. 5.67~ 0.117 0.157 ~N5 0.487 '.715P.,· O.~ O.~ O.~ O.~ o.~ O.~ 0.0l? 0.10) O.~ O.~~ O.~ 0.015 0.010 0.019 0.0.5 0.00. 0.01) 0.012 0.010 0.045.. 9·977 8.87~ 8.391 8.3U 3.523 2.742 '.000 2.675 0.764 0.264,. 0.01l 0.055 o.on 0.023 0.0l? 0.002 O.'" 0.009 o.~ 0.003

•• O.~ 0.027 O.~ O.~ 0.037 O.~ 0.004 O.OOl 0.02~ 0.000,O.~ O.~ O.~ O.~ O.~ O.~ O.~ O.~ '.88, O.~,. 0.170 0.155 0.100 0.099 0.= O.~ 0.003 0.003 O.~ 0.0'0

Pe/l"o.lIg 0.045 0.092 0.115 0.157 0.617U 0.15'

Fig. 12. - Cla•• ificazione delle cloriti (Hl<v, 1954).

1.0 li

8.06.04.0

0.6

0.1L-l--+-+-rl

Nei marmi a noduli uvarovitici e/oandraditici (es. 55 5 e 55 8) si osservauna transizione continua tra termini dipennina e c1inocloro; il contenuto inferro totale risulta generalmente piut­tosto basso e tende a diminuire con l'au­mento del silicio. Il tenore in cromo ri­sulta abbastanza variabile ed aumentanelle cloriti coesistenti con granato uva·rovitico.

Nei marmi a tessitura listata (es.55 21) le cloriti cadono essenzialmentenel campo del c1inocloro.

Nel marmo a naduli c eclogitici)(es. 55 34) la clorite risulta un c1ino­cloro a basso contenuto in silicio all'in·terno dei naduli e passa gradualmentea pennina nella matrice. Il tenore inferro totale sembra risultare costante.

Nei livelli di calcescisto a contattodei marmi (es. 55 42) la clorite risultainvece una ripidolite.

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"lil L. CORTESOCNQ, C. LUCCHETTI, B. MASSA

S"p~nljno

Durante: le fasi l a, l b. 2 e contemporaneamente alla deformazione d3 siosserva lo sviluppo di successive generazioni di ser~ntino che risulta costante­mente amigoriu=; la determinazione dd politipo t: stata eseguita mediante diffrat·togramma di polveri (WITTAKU e ZUSSMAN, 1956). Le analisi eseguite su indi·

42 4454

'. 6•~ 50'."b o o o ••0 M,O

46

14 10 6 2

42 4454

• •

6• •.t,'.••

"o, .,0o

46

14 10 6 2

Fig. 13. - Proi~z;on~ di anali,; di serpcnlino sui diaS(rammi Mg()..F~Sio. C Mg<>.Al.o.-SiO•. ­,..: antigorilc Jviluppata.; durante le fasi I, 2 c 3; D: minerale di serpentioo sviluppm>5i durantel'ultima fase di serpcntinizz:!.zionc.

vidui di antigorite appartenenti alle divern= generazioni non mostrano variazionisistematiche. Alcune analisi più rappresentative sono riportate in tabella 7; laformula chimica è stata calcolata sulla base di 7 ossig~ni ~d il f~rro è stato ripanitostechiom~lricam~m~ assum~ndo la somma dei cationi ugual~ a 5.

In accordo con i dati di WITTAKER ~ WICKS (1970), I~ amigoriti pres~ntano

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ROCCE OflCARBQNATE E MARMI A SIUCATI NEL MASSICCIO DI VOLTRI 50\

(fig. 13) maggiore contenuto in SiO~ e minore in MgO rispetto alla composizioneideale: la maggior sostituzione di cationi trivalenti avviene tendenzialmente neisiti ottaedrici piuttosto che in quelli tetraedrici; di questi è l'alluminio piuttostoche Fe3+ a bilanciare le cariche dei cationi che sostituisce.

In condizioni postcinematiche rispetto alla fase d3 relitti di forsterite, rispar­miati dalle fasi di serpentinizzazione precedenti, possono subire una parziale sosti­tuzione centripera da parte di un serpemino caratterizzato da colorazione bluastrae da struttura di aggregato molto fine. L'esigua quantità di questo politipo nonha permesso precise determinazioni roentgenografiche. 1 caratteri chimici risultanosignificativamente differenti rispetto a quelli delle antigoriti appartenenti alle fasiprecedenti.

Infatti esso presenta un tenore relativamente più basso in 5i02 e MgO rispettoalla composizione teorica del serpentino e contenuto in AbOs sensibilmente infe­riore a quello dell'antigorite, mentre il ferro totale risulta tendenzialmente piùelevato. La sostituzione elevata di silicio nei siti tetraedrici può essere caratteristicadella lizardite ed i siti ottaedrici potrebbero essere occupati da ferro piuttostoche da alluminio come sostituenti di magnesio.

La cristallizzazione di lizardite è in accordo con la graduale diminuzionedelle temperature che, sulla base dei dati di EVANS et al. (1976), risulterebbero inquesta fase non superiori a 300" C.

Spind!o cromiferoAl nucleo dei granati uvarovitici è presente uno spinello ad elevato tenore in

cromo (tabella 4). La formula chimica è stata calcolata in base a 32 ossigeni edil ferro è stato ripartito assumendo la somma dei cationi uguale a 24.

1 granuli, otticamente omogenei anche ai massimi ingrandimenti, si distinguonodalla magnetite, con cui vengono talvolta a contatto, per la colorazione legger­mente giallo-verde in luce riAessa.

L'esame in microsonda mostra una sensibile zonatura con diminuzione del Crdal centro alla periferia; sono state osservate variazioni da valori massimi attornoal 25 % fino a circa 8 % in Crz03. Esiste un certo grado di correlazione direttatra incremento in Cr e contenuto in Mg ed Al.

Il tenore elevato in Cr dello spinello, assieme ai valori molto bassi di Al e Mg,sono in accordo con i dati di EVANS e FROST (1974) che indicano una completamiscibilità sulla congiungente cromite-magnetite già a temperature di circa 500" C,mentre per queste temperature risulta molto bassa la solubilità di AI-spinello.

I caratteri petrogra6ci suggeriscono la derivazione dello spinello cromiferoe della relativa corona di granato uvarovitico dalla trasformazione di spinellicromiferi originari di rocce peridotitiche. La riequilibratura metamor6ca avrebbeportato ad un allontanamento quasi completo di Al e Mg dallo spinello, solo inparte fissati nel granato uvarovitico, mentre il Cr si sarebbe ripartito tra le duefasi. È interessante osservare come il valore di Cr20~ decresce in maniera continuadal nucleo di spinello alla periferia della corona di granato e che al contatto tra

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502 L. CORTESOGNO, G. lUCCHETTI, S. MASSA

spinello e granato il coefficiente di ripartizione del Cr tra le due fasi è moltovicino ad l.

Carbonati

Nel marmo e nella roccia oficarbonata si osserva la co«:sistenza di calcitee dolomite in quantità generalmente subordinata. Nella tabella 8 vengono riportatealcune analisi rappresentative dei due carbonati. La formula chimica è statacalcolata in base a 3 ossigeni; la C02 è stata calcolata per differenza a 100.

Sulla base dei dati sperimentali di GltAF e GOL05MITII (1965) e di GOLDSMITH

e NEWToN (1969) sulla miscibilità di MgCO!l in calcite, RICE (1977) ha calcolatole temperature di equilibrio di calcite coesistente con dolomite mediante la formula:

log xCa1citeHl MgCo.

1690- --- + 0,795.

T'K

T aie formula è stata applicata a carbonati coesistenti che, sulla base dei rap­porti strutturali e tessiturali, hanno raggiunto le condizioni di equilibratura durante

TABEl.I..A. 8Analisi chimicht: rapprut:ntativt: dd carbonati

lIIinerale CALenE DOLOMItE

campiQne '" 55 34 " " " , ,,' 55 34 55 15

"O 0.19 0.)4 0.40 0.40 0.06 1.69 1.53 3.10 3.45~O O. lO 0.00 0.09 o.'" 0.11 0.11 0.18 0.33 0.43'<O 1.09 0.60 1.20 1.31 1. 12 20.43 19.88 21.00 18.770.0 51.70 59.42 58.00 58.00 57.13 29.72 28.52 30.48 29.4100. 46.92 39.64 40.31 40.23 41.56 47.9949.89 45.09 47.94

" 0.002 0.005 0.006 0,006 0.001 0.0220.019 0.041 0.045~ 0.001 0.000 0.002 0.001 0.001 0.002 0.002 0.004 0.00;

"" 0.026 0.016 0.031 0.034 0.028 0.4690.449 0.494 0.433o. 0.896 1.1031.068 1.069 1.040 0.490 0.469 0.516 0.488o 1.036 0.938 0.946 0.945 0.964 1.008 1.033 0.972 1.014

"0 m no 400 m 446

le fasi l a e l b. Le temperature corrispondenti oscillano tra 430" e 470" C circacon una massima concentrazione attorno a 470" Cj i valori attorno a 430" C sonopresumibilmente da attribuire a parziale riequilibratura con essoluzione retrogradadi dolomite in calcite. Nel caso di carbonati con strutture postcinematiche rispettoa d2 sono stati ottenuti valori oscillanti tra 3500 e 400" C con una massima fn:quenzaattorno a 3800 C; tale valore è in buon accordo con le temperature corrispondentialla fase a Scisti Verdi.

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IlOCCE OFfCARllONATE E MARMI A SILICATI NEL MASSICCIO Dr VOLTRr 503

Discussione e considerazioni conclusive

A) Origin~ ~ significato

Le seguenti osservazioni sembrano confermare che la roccia di partenza, daCUI sarebbero derivate la roccia oficarbonata ed il marmo, vada ricercata in brecceserpeotinitiche e poligeniche a cemento carbonatico, equivalenti, dal punto di vistalitologico e stratigrafico, delle brecce ofiolitiche giurassiche dell'Appennino Set­tentrionale:

I) Benchè gli affioramenti abbiano sempre estensione molto ridotta e discontinua,rocce oficarbonate sono relativamente diffuse nel Massiccio di Voltri al coo­tatto tra calcescisti e serpentinoscisti. I caratteri petrografici e meso-mlCro­strutturali indicano che questi rapporti di interposizione sono precedenti allefasi metamorfiche eoalpine.

II) Il chimismo del marmo e della roccia oficarbonata permettono di escludernela derivazione da paleobrecce di natura tettonica tra calcescisto e roccia ultra­femica. Un processo di diffusione di carbonato di calcio in fratture nella rocciaserpentinitica potrebbe forse spiegare la composizione della roccia oficaroo..nata ma non le caratteristiche chimiche del marmo. L'ipotesi di un contattodi tipo rodingitico tra serpentinoscisti e calcescisti non sembra trovare alcunpossibile riscontro nei caratteri petrografici e chimici.

III) La roccia oficarbonata ed i diversi tipi litologici del marmo trovano una com­pleta corrispondenza composizionale con alcuni termini presenti tra le brecceofiolitiche dell'Appennino; in particolare i livelli di marmo a granato andra­ditico ed uvarovitico mostrano notevoli analogie composizionali e tessituralicon marmi ad ematite ed andradite e contenenti relitti di pirosseno e di spinellocromifero che sono originati da azioni idrotermali in ambiente oceanico subrecce serpentinitiche (CORTESOGNO et al., 1979).

IV) Tessiture e microstrutture di brecce ad elementi doleritici conservate inmetabasiti associate ai calcescisti avvalorano l'ipotesi della presenza di brecceanalitiche nel Massiccio di Voltri.

Questa interpretazione genetica risulta di notevole significato geologico: infattiessa fornisce un ulteriore elemento di analogia tra le ofloliti delle falde Liguridie quelle del Massiccio di Voltri; ne deriva inoltre la possibilità di collegare struttu­ralmente unità serpentin?scistose ed unità calcescistose.

H) Caratt~i parag~n~tici ~ condizioni termodinamich~ ddl'~tI~nto m~tamorfico

pn'ncipal~

La variabilità delle associazioni paragenetiche osservate nella roccia oficarbo­nata va considerata principalmente in termini di variazione di Xco• a P e T co­stanti. A condizioni di Xco. in aumento corrisponde una variazione continua

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50. L. CORTI!SOOI'lO, l'. LUCCHETTI, B. MASSA

delle paragenesi che può essere: espressa da una successione: del tipo:

A + Di + Fa + Cc.A + Di + Cc + Do,A + Di + Tr + Cc + Do,A + Tr + Cc + Do,Tr + Te + Cc + Do.

Le variazioni paragc:netichc: osservate nel marmo assumono analogo significato.Spttie in campioni a l('ssilura finemente listata si possono 05S(:rvarc: bande

a differente: composizione paragc:netica chC' si succedono anche: neU'ambito di pochicentimetri; ne deriva che la composizione dei fluidi durante questa fase di ricristal­lizz.azione doveva variare sc=nsibilmentc: su domini molto piccoli. Un controllo dellacomposizione: dei fluidi da pane: del solido alla scala del centimetro in rocceofiC3rbonatc: è già stata messa in evidenza da TRO~IMSDOll.FF ed EVANS (1m).

Le variazioni di composizione nei pirosseni sadici c: nei granati dei noduli• eclogitici. nd marmo dimostrano chI:: qUl::sti noduli costituiscono, rispl::uo 311aroccia incassantI::, sistl::mi soltanto parzialml::ntl:: ril::quilibr:ni. La gradualI:: ril::qui.libratura chimica chI:: si osscrva tra noduli I:: m3tricl:: porta 3d una progrl::ssivaconv~rgl::nza tra naduli I:: bandI:: a silicali.

Le condizioni termodinamichl:: vigl::nti durantI:: la fase ml::tamor6ca walpina(fasi 1 a I:: I b) possono I:Sserl:: valutatI:: sulla base dl::i dati paragl::nl::tici I:: gwtermo­baroml::trici :

1) Nl::i calcescisti a contatto col marmo il contcnuto in Si~' dcIII:: michl:: fcngi­tichl:: (tabella 7), sulla base dl::i dati di VELDE (1967) indica condizioni barichl::alrnl::no superiori ad 8 Kbs.

11) In base alla solubiliù di MgCOa ndla ca!citl:: in equilibrio con dolomitI:: èpossibilc una valutazionI:: ddla T rdativarnl::ntl:: precisa I:: poco inAucnzata dallapressione (Got.osMITH I:: NEWTON, 1969) che per la fase I fornisce valoriattorno a 470" C circa.

III) L'associazione antigoritl:: + olivina + diopsidI::, riscontrata nei serpcntinoscistiI:: nl::i livdli sl::rpentinoscistosi ddla roccia o6carbonata, risulta stabile, a pressionidl::vatl::, per tcmpl::raturl:: comprl::Sc tra circa 450" I:: 55<r C (EVANS I:: TROMMSDORFF,1970; OrEROOOM. 1978). Anchl:: Ic associazioni paragl::nl::tichl:: osservatI:: ndlaroccia o6carbonata c nd marmo risultano stabili pcr valori ddlc tl::mpcraturcdi qUl::sto ordinc (M'ETZ I:: TROMMSOORFF. 1968; TROMMSDORFF I:: EVANS, 1977;

RICE. 19n).In particolarc la coesistcnza di A + Di + Tr + Cc + Do corrispondI:: adun equilibrio monovariant~ chc può I::ssc=rl:: I::sprl:SSO <bila reazionI:::A + Di + Do = A + Tr + Cc; ponl::ndo la pressione a IO Kbs I::d I:Stra­polando sulla base dei valori calcolati pcr 500, 2000, 3000 bars daTROMMSDORFF I::d EVANS (1m a e b), il rdativo punto isobaro invariame

verrl::bbe localizzato approssimativarncDtc a T ~ 450" C c Xco. ~ 0,01. Pur

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ROCCE OFICARBONATE E MARMI A SILICATf NEL MASSICCIO DI VOLTlI.I 505

considerando le riserve espresse dai suddetti autori sul grado di precisionecon cui possono essere calcolati i valori corrispondenti a tale equilibrio, essirisultano in buon accordo con tutti i dati considerati.

IV) Sulla base dei dati di TRO~IMSOOR'FF ed EVANS (opere citate) il valoredi Xco. dovrebbe oscillare, per i vari punti della roccia oficarbonata, attornoa 0,01 con massimi attorno a 0,03.

per le diverse coppie(Fe"+/Mg) gr

(Fe" /Mg) cpx

di granati e clinopirosseni coesistenti presenta, sia nel caso di pirosseni sadiciche diopsidiei, una dispersione dei valori piuttosto ampia (tra 40 e 200) convalore medio attorno a 50, leggermente superiore al Kn = 30 calcolato perle rocce eclogitiche del Massiccio di Voltri (ERNST, 1976).L'applicazione del K n come geotermometro suggerita da RAHEIM e GR.EEN (1975)ponerebbe per pressioni di circa lO Kbs a temperature inferiori a 400 o C;la stessa variabilità del tenore in Fe2+ di pirosseni e granati, che sembraandar oltre la pur importante possibilità di errore del calcolo, può tuttaviasuggerire che almeno in questi sistemi naturali il metodo non consenta unanotevole precisione.

V) Il coefficiente di distribuzione Kn =

Di un certo interesse risulta, nelle diverse associazioni paragenetiche, il compor­tamcnto del cromo: nel marmo il cromo dell'originario spinello si distribuisce tra lospinello neoformato e la relativa corona di granato. La marcata zonatura dello spi­nello cromifero e del granato indica una scarsa diffusione all'interno stesso di questiminerali; solo una piccola percentuale di cromo 'si distribuisce in cloriti coesistenti.

Negli scisti serpentinitici la magnetite pseudomorfica su spinello presentacontenuti in cromo relativamente bassi e tale elemento risulta molto dispersocon concentrazioni apprezzabili soltanto nella pennina.

Nei noduli c eclogitici:. il cromo mantiene nel pirosseno sadico valori analoghia quelli osservabili in pirosseni primari di rocce gabbriche, contrastando in manieraevidente col basso tenore in cromo presente nei pirosseni neoformati dalla matrice.

Ringraziamenti. - Gli autori ringraziano M. GALLI (Genova) per la letrura critiCli delmanoscritto. Il contributo finanziario del C.N.R. ha permesso l'lISO delle apparecchiarure delLaboratorio di Analisi in Microsonda che è stato istituito presso l'Istituto di Mineralogia ePetrologia dell'Universit! di Modena affinchè vi possano accedere ricercatori di disciplineafferenti al Comitato Oj:.

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