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IL CONTRATTO FORMATIVO

Carissime Studentesse e Carissimi Studenti, Stimatissimi Genitori,

nelle pagine del nostro POF troverete l’idea di fondo e il senso della Programmazione e della Progettazione

dell’Istituto Superiore “Pantanelli-Monnet” di Ostuni: un’idea di scuola che nella triade sapere, saper fare e

saper essere realizzi la formazione globale della persona e del cittadino, nell’unione di conoscenza ed esperienza,

di teoria e prassi, di individualità e comunità.

In questa prospettiva pedagogico-didattica il nostro Piano dell’Offerta Formativa intende costruire un Progetto

scuola che ponga nella dovuta attenzione il sapere teorico unito alla dimensione del lavoro. In un famoso passo

dell’Encyclopédie, opera dell’Illuminismo francese, si sosteneva che l’uomo deve al lavoro la sua salute, la sua

sussistenza, la sua serenità, il suo buon senso e, forse la sua virtù. Animata da questo spirito tutta la comunità

scolastica pone lo studente, i suoi bisogni e il suo progetto di vita, al centro del sistema didattico, educativo,

formativo e organizzativo, promuovendo azioni di sensibilizzazione culturale, di approfondimento delle

competenze linguistiche nella lingua madre e nelle lingue straniere, di educazione alla cittadinanza europea, di

formazione tecnica al lavoro, di apertura degli orizzonti di crescita personale.

L’Istituto Pantanelli-Monnet si impegna da offrire agli studenti percorsi ricchi e rigorosi affinché i giovani possano

maturare una visione strategica del futuro proprio e di tutti e sappiano rispondere alle nuove domande della

società della conoscenza. Mi onoro di firmare a nome anche del corpo docente, del corpo ATA, degli Alunni e dei

Genitori il seguente contratto formativo:

“Pantanelli - Monnet” - Ostuni - BR

ISTITUTO SUPERIORE DEI SETTORI ECONOMICO E TECNOLOGICO

Il presente Contratto Formativo vincola le parti ad onorare gli impegni che ciascuno assume per sé. Il Dirigente Scolastico si impegna a creare le condizioni ottimali perché nella Scuola ciascuno possa esprimere il meglio di sé e perché i giovani possano essere formati per affrontare le sfide del “domani”; I docenti si impegnano al dialogo educativo e a svolgere coscienziosamente tutte le attività didattiche di loro competenza; Il personale ATA si impegna a garantire servizi e prestazioni accurati, efficienti e celeri; Gli alunni si impegnano a vivere serenamente nella Scuola e a crescere umanamente e culturalmente; I genitori si impegnano a collaborare e a confrontarsi con i figli e con la Scuola.

Il Dirigente Scolastico prof.ssa Anna Luisa Saladino

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L’UBICAZIONE L’Istituto “Pantanelli-Monnet”, sorto dal 1° settembre 2012 a causa dell’ac-corpamento dei due precedenti istituti tecnici operanti nel territorio di Ostuni, è ubicato su quattro sedi distinte. Gli indirizzi Amministrazione, Finanza e Marketing, Costruzioni, Ambiente e Territorio e Turismo nella sede di via D. Silletti, n. 1, ove è ubicata anche la Dirigenza e la Segreteria centrale; l’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria con l’articolazione “Gestione dell’ambiente e del territorio” nella contrada San Lorenzo; gli indirizzi Elettronica ed Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni nella contrada Montesarago. Tutti le sedi sono ospitate in edifici di costruzione abbastanza recente e razionale, immerse in ampie zone adibite a verde. Sono accessibili da una viabilità oltremodo scorrevole e sono dotate di ampie aree di parcheggio esclusive.

LA MISSION Il Pantanelli-Monnet, ben integrato nel proprio territorio e da sempre proteso verso più vasti orizzonti europei, afferma il proprio impegno nel fornire un servizio di qualità, alta-mente strutturato e competitivo, ideale per chi voglia crescere come uomo e come cittadino. Attento alla formazione permanente, lifelong learning, orienta e forma figure professionali adatte alle richieste di un mercato del lavoro nazionale ed europeo oltre-modo flessibile.

I CARATTERI IDENTIFICATIVI Decisionalità. Per garantire la qualità dell’offerta formativa, l’Istituto ha sviluppato una razionalità organizzativa forte, capace di progettualità dinamica, in interazione continua con i bisogni formativi dei propri utenti e con il contesto ambientale. È in grado di gestire la complessità mediante una diffusa decisionalità che responsabilizza tutti i membri dell’organizzazione. Disponibilità. È l’atteggiamento che caratterizza il personale che lavora presso il Pan-tanelli-Monnet. Rispettando ruoli e funzioni, tutti svolgono azione di accompagnamento verso gli alunni, perché ciascuno di essi, in situazione di benessere con se stesso e con gli altri, possa costruire, con speranza, il proprio progetto personale di vita. Europa. L’Istituto è sempre stato caratterizzato legami forti con l’Europa. La sua azione educativa e didattica si fonda sugli obiettivi occupabilità e cittadinanza attiva, che costi-tuiscono le finalità comuni del costruendo sistema d’istruzione europeo. È stato sede di convegni internazionali, con ospiti provenienti da scuole di tutta l’Europa. La Dirigenza dell’Istituto ha promosso, negli anni, scambi culturali con altre scuole europee e parteci-

pazione a progetti europei per rafforzare la padronanza delle lingue straniere e per favorire la cittadinanza europea attiva e solidale. Flessibilità. L’organizzazione della Scuola adotta i principi della flessibilità organizzativa e didattica per rispondere prontamente al rapido mutare delle variabili interne ed esterne al sistema scolastico. Il Pantanelli-Monnet è sempre caratterizzato dall’attitudine a recepire le esigenze espresse dal contesto in cui opera per riconfigurare tempestiva-mente le sue finalità, obiettivi, contenuti, metodi e mezzi. La flessibilità è costantemente monitorata da sistemi valutativi interni ed esterni alla Scuola, per evitare ogni autorefe-renzialità. Il modello flessibile è stato implementato sostituendo alla tradizionale organiz-zazione per funzioni, di tipo verticale, una moderna organizzazione per processi che caratterizza i gruppi di lavoro multidisciplinari composti dinamicamente, al mutare delle esigenze, per raggiungere specifici obiettivi. Identità. Il senso di appartenenza, avvertito da tutti, rivela la forte identità che la Scuola esprime. Questa identificazione genera l’impegno di tutti nel mantenere ed incrementare i livelli qualitativi raggiunti. Frequenti occasioni di socializzazione favoriscono la forma-zione dello spirito di squadra. Responsabilità. È al centro di natura e mission del Pantanelli-Monnet, elemento che permea la prassi quotidiana. Responsabile è colui che risponde delle proprie e delle altrui azioni. Il personale, nello svolgimento dei compiti di competenza, esprime l’evidente senso di responsabilità, che influenza stile di lavoro, relazioni interpersonali, rapporti gerarchici ed atmosfera istituzionale.

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LA STORIA DELL’ISTITUTO Storia del Monnet L’ITC nasce in Ostuni nell’a.s. 1982/83, come sezione staccata dell’ITC “Marconi” di Brindisi, con due prime classi ad indirizzo amministrativo. Nell’a.s. 1983/84 viene Istituto a Brindisi l’ITC II, come sdoppiamento del “Marconi”, poi “Flacco”. La sede di Ostuni, sua sezione staccata, nell’a.s. 1987/88 consegue l’autonomia e nasce l’ITC di Ostuni, presi-de il prof. Silvano Marseglia. Dall’a.s. 1992/93 viene aggregata all’ITC di Ostuni la sezio-ne staccata di Ceglie Messapica; viene istituita la sezione Geometri. Il 9 aprile 1993, con decreto del Provveditore agli Studi, l’Istituto è intitolato a Jean Monnet, uno dei padri fondatori dell’Europa. Si realizzano progetti di portata internazionale, che diverranno sempre più complessi, articolati ed estesi. Dal 1997 inizia la collaborazione con i Licei di Posio in Lapponia (Finlandia) e Kungsbaka (Svezia) e lo scambio di delegazioni di alunni e docenti al fine di confrontare le rispettive attività didattiche. Queste collaborazioni verranno implementate, negli anni seguenti, con scambi di studenti e docenti con il liceo Alighieri di Praga( Repubblica Ceca) il Könyves Kálmán Gimnázium di Budapest (Un-gheria). Numerosi anche i progetti europei a cui l’Istituto ha partecipato nell’ambito dei Leonardo, Comenius e Grundtvig. Nell’ambito del progetto scuola-lavoro, da giugno 1999, si realizzano stages aziendali estivi presso prestigiose strutture ricettive dislocate sul territorio nazionale;. in esperienze lavorative nel settore amministrativo. Dal 1° set-tembre 1999 l’Istituto Jean Monnet si trasferisce nell’attuale sede tra via Silletti e via Berlinguer. Dal 1° settembre 2000 per effetto della razionalizzazione scolastica l’Istituto perde la sezione di Ceglie Messapica. Dall’a.s. 2002/03 ha inizio il corso ITER per periti turistici. Dal 1° settembre 2009 ad oggi, tranne una breve interruzione di un anno, il Dirigente scolastico è la prof.ssa Anna Luisa Saladino. Storia del Pantanelli - sezione Agraria L’Istituto Tecnico Agrario di Ostuni inizia l’attività nell’a.s. 1951/52 con l’isti-tuzione della terza classe parificata, per dare maggiore preparazione e professionalità agli studenti che frequentano la scuola di Avviamento professionale a tipo agrario e il biennio della Scuola Tecnica Agraria. Il decreto del 18/8/52, legalmente riconosciuto il 22/5/53, auto-rizza il triennio dell’Istituto che rilascia il diploma di Perito Agrario. Il 30/9/58 viene sop-pressa la Scuola Tecnica Agraria ed istituito il corso completo di Istituto Tecnico Agrario Statale, come sezione staccata dell’Istituto di Cerignola. Dall’1/10/59 l’Istituto diviene autonomo. Nei primi anni è ubicato in diverse sedi tra abitazione e porzioni di edifici scolastici in condominio con altre Scuole. Utilizza un’azienda presa in affitto, distante dal paese e con limitazione d’uso. Nel 1960 l’Amministrazione Provinciale di Brindisi, alla

quale compete fornire agli istituti tecnici i locali e attrezzature necessarie al loro funzio-namento, interpretando le aspettative del territorio brindisino, a spiccata vocazione agricola, acquista un’azienda di 13 ha, specializzata in olivicoltura, nei pressi di Ostuni, su cui sorge l’attuale edificio scolastico, realizzato in tre tempi e terminato nel 1978. L’Istituto viene dotato di attrezzature necessarie ad un razionale funzionamento, sono allestiti i laboratori, attrezzato l’osservatorio meteorologico, viene costruita una serra e arredato lo spazio adiacente con piante ornamentali e da frutto. L’Istituto, inaugurato nel 1968, viene intestato all’illustre prof. Enrico Pantanelli. Nell’a.s. 1985/86 ottiene l’autorizzazione ad avviare il corso sperimentale “Cerere” e successivamente aderisce al progetto “Cerere unitario” che determina l’attuale corso di studi. Storia del Pantanelli - sezione Industriale L’Istituto Tecnico Industriale di Ostuni, della cui necessità il territorio avverte l’importanza fin dagli anni Sessanta, diviene realtà operante nel 1963, quando viene attivata una prima classe, quale sezione staccata dell’ITIS “Giorgi” di Brindisi. Negli anni ‘80, sulla scia dei progressi tecnologici connessi alla creazione di nuovi profili professionali, la sede di Ostuni si arricchì della terza classe di specializzazione in Elettronica Industriale per approdare nel 1984 all’autonomia, che coincise con l’intitolazione dell’Istituto a Galileo Galilei. La fine degli anni ‘90 è caratterizzata da profondi mutamenti nella politica scolastica che portano alla riorganizzazione degli Istituti compresi all’interno di una rete. Di conseguenza, nel 1997 l’ITIS “Galileo Galilei” viene aggregato al “Majorana” di Brindi-si fino al 2000, quando il piano di ristrutturazione regionale lo accorpa all’ITA di Ostuni. Seguono gli anni della de-industrializzazione e del progresso dell’Elettronica e dell’Informatica, che vedono la sede di Ostuni flessibile al cambiamento, per cui nell’a.s. 2006/07 all’indirizzo Elettronica e Telecomunicazioni si aggiunge l’indirizzo Informatico.

ENRICO PANTANELLI

Enrico Pantanelli nacque a Siena il 18 agosto 1881; si trasferì presto a Modena dove compì i suoi studi, dimostrando la sua grande passione per la ricerca scientifica, pasticciando, come egli soleva dire, nel laboratorio del padre Dante, insigne geologo e professore universitario. A 21 anni conseguì a Modena la laurea in Scienze naturali e poi con una borsa di studio del MPI frequen-tò nel triennio 1902/1905 diversi laboratori stranieri, dove si perfe-zionò sotto la guida di illustri maestri di fama mondiale.

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In questi anni frequentò la Scuola superiore di agricoltura di Berlino e la Scuola di pomo-logia e viticoltura di Geisenheim sul Reno, interessandosi dei problemi agricoli. Al ritor-no, nel 1905, conseguì la libera docenza in Botanica e nel 1908, si laureò in Chimica sotto Cannizzaro e Paternò. Nel 1906 era stato assunto quale assistente presso la Stazione di Patologia vegetale di Roma, diretta da Cuboni, ufficio che mantenne fino al 1913, quando fu chiamato da Cavara a Napoli per ricoprire il posto di aiuto presso l’Istituto di Botanica di quella Università. Appartengono a questo periodo le ricerche di fisiologia e patologia vegetale, che lo posero all’attenzione del mondo scientifico interna-zionale. Dal 1914 a tutto il 1921 prestò la sua opera, in qualità di Ispettore, presso il Ministero dell’Agricoltura, provvedendo alla riorganizzazione del servizio fitopatologico. Sono di questi anni le numerose ricerche applicate ai sistemi e mezzi di lotta dei parassi-ti animali e vegetali. In Puglia, regione che ben conosceva avendola frequentata assi-duamente, giunse nel 1922 avendo vinto il concorso per Direttore della Stazione speri-mentale agraria di Bari, in seguito alla prematura morte di Celso Ulpiani. Fino ad allora Pantanelli non aveva fatto professione di Agronomo, ma l’immenso bagaglio di cono-scenze teoriche in campo biologico, l’esperienza ministeriale e la passione per la speri-mentazione in breve lo fecero un grande Agronomo, il più grande per i suoi tempi, poveri di mezzi e di strutture. Si occupò del miglioramento colturale di numerose specie, dell’introduzione di nuove colture, della concimazione, delle lavorazioni del terreno, delle tecniche di aridocoltura e della nascente tecnica irrigua. I contributi di studio per la profondità dell’indagine sperimentale e l’interesse dei risultati acquisiti, sono ancora di grande validità. Sue pubblicazioni sui terreni agrari del Tavoliere e della provincia di Bari e la raccolta “Problemi agronomici del Mezzogiorno” sono di frequente consultazione per l’ampiezza delle informazioni e la profonda conoscenza del Mezzogiorno. Nel 1938 prestò la sua preziosa opera nella realizzazione della Facoltà di Agraria di Bari. Nel 1941 fu nominato professore ordinario di Agronomia generale e Coltivazioni erbacee, conser-vando la direzione della Stazione agraria fino al 1947. Nel 1944 fu eletto, e poi confer-mato, Preside della Facoltà di Agraria. Si accingeva a portare a termine la sua ennesima fatica nella realizzazione dell’attuale sede della Facoltà, alla quale con immenso amore si era dedicato, ormai settantenne, quando la morte lo colse, il 5 dicembre 1951.

JEAN MONNET “… risoluti a sostituire alle rivalità secolari una fusione dei loro interessi essenziali. A fondare con l’instaurazione di una comunità economica la prima assise d’una comunità più vasta e più profonda tra popoli per lungo tempo avversi per divisioni sanguinose e a porre i fondamenti d’istituzioni capaci d’indirizzare un destino oramai condiviso …”

Jean Omer Marie Gabriel Monnet (Cognac - Francia, 1888 - Parigi, 1979), tra i padri fondatori dell’Europa, nacque da una famiglia di produttori di cognac. Da giovane aiutò il padre nel commercio; allo scoppio della 1a guerra mondiale risolse il formidabile problema di organizzare gli approvvi-gionamenti degli Alleati con una programmazione comune tra Francia e Inghilterra. Nel 1919 fu nominato segretario generale aggiunto della Società delle Nazioni. Pensava che questa’organizzazione internazionale potesse imporsi per la sua forza morale, per gli appelli all’opinione pubblica e grazie alle abitudini che finirebbero col prevalere. Ma presto

riconobbe che la Società delle Nazioni non poteva realizzare gli obiettivi di pace propo-sti. Le decisioni erano prese solo all’unanimità. Il veto - così Monnet commentò l’esperienza - è la causa profonda e nello stesso tempo il simbolo dell’impossi-bilità di superare gli egoismi nazionali. Nessuna volontà comune e nessun bene comune pote-vano essere conseguiti su questa base. Inviato negli Stati Uniti nel 1940 a negoziare una commessa militare inglese, affermò che l’America doveva diventare l’arsenale delle democrazie. Il 5 agosto 1943 ad Algeri, divenuto membro di Francia Libera, dichiarò: Non ci sarà mai pace in Europa, se gli stati si ricostituiranno su una base di sovranità nazionale. I paesi d’Europa sono troppo piccoli per garantire ai loro popoli la prosperità e l’evoluzione sociale indispensabili. È necessario che gli stati europei si costituiscano in federazione avente una comune base economica. Dopo la liberazione operò per moder-nizzare l’economia francese. Nel 1950, al risorgere di nuove tensioni internazionali, decise fosse il momento fare un passo irreversibile verso l’unio-ne europea: la messa in comune, sotto il controllo di un governo europeo, delle risorse franco-tedesche di carbo-ne e acciaio. Preparò il testo che poi divenne la Dichiarazione Schuman: Accomunando le produzioni di base e istituendo un nuova Alta Autorità, le cui decisioni vincoleranno la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, questa proposta getterà le prime fon-damenta concrete di una federazione europea indispensabile per preservare la pace. Nel 1952 fu il primo presidente dell’Alta Autorità della CECA, avviò la pacificazione franco-tedesca che ancora rappresenta il sentimento profondo su cui si regge il proces-so di unificazione europea. Nel 1976 il Consiglio dell’UE gli assegnò il titolo Cittadino d’onore dell’Europa. Nel 1988 il presidente Mitterand fece tumulare le sue ceneri al Pantheon di Parigi.

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LA DIDATTICA CURRICOLARE Il Pantanelli-Monnet ha da sempre una sua precisa identità culturale, che lo caratteriz-za nel contesto delle molte trasformazioni che attraversano la scuola superiore italiana. Consapevole del suo ruolo di essere scuola tecnica, considera il successo occupaziona-le quale principale parametro di misura dell’efficacia dell’azione formativa. In linea con la cultura dell’autonomia, l’offerta formativa è ricchissima di attività che mostrano grande attenzione verso le nuove frontiere dell’educazione, in una civiltà sempre più globale e protesa verso nuove prospettive culturali. L’Istituto è attento a recepire i processi di europeizzazione che proiettano la Scuola, quale canale formativo, verso spazi multi-culturali e multi-etnici. Al suo interno operano sei diversi indirizzi di studio, raggruppati su due settori:

SETTORE ECONOMICO Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente, costituisce il riferimento per tutti gli indirizzi del settore economico, che sono così strutturati: - B1 “Amministrazione, Finanza e Marketing” - B2 “Turismo” Risultati di apprendimento degli insegnamenti comuni del settore economico che il Diplomato consegue a conclusione del percorso quinquennale: valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coe-

renti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani; utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigen-

ze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed interna-zionali, sia in

una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,

critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, suoiproblemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antro-pico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corret-ta fruizione e valorizzazione;

utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER);

riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere indivi-duale e collettivo;

utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;

utilizzare strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affron-tare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;

utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondi-mento disciplinare;

analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e tecniche negli specifici campi professionali di riferimento;

identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti; redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali; individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropria-

ti per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

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SETTORE ECONOMICO

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE ECONOMICO

DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua inglese 99 99 99 99 99

Storia, Cittadinanza e Costituzione 66 66 66 66 66

Matematica 132 132 99 99 99

Diritto ed economia 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore annue di attività e insegnamenti generali 660 660 495 495 495

Totale ore annue di attività e di insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056 Gli istituti tecnici del settore economico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

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B1 - INDIRIZZO “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING” (ex IGEA - ex Ragioniere)

Sbocchi occupazionali. Il perito, esperto in problemi di Economia aziendale, analizza i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera per risolvere problemi specifici. Ha un ampio spettro di sbocchi occupazionali: nelle aziende di produzione di beni e di servizi (bancarie, assicurative e di trasporti), negli enti pubblici (comuni, province, ASL, presidi ospedalieri), nelle imprese individuali e nelle attività di consulenza. La visione chiara e organica della gestione aziendale viene avvalorata dalla conoscenza delle tecnologie informatiche e dei software gestionali che facilita l’accesso a qualsiasi tipo di attività anche nel terziario avanzato. Lo studio di tre lingue straniere curricolari consente l’utilizzo del diploma presso aziende che commerciano con l’estero e presso sedi di multinazionali in Italia. A questi sbocchi occupazionali si aggiungono gli indirizzi universi-tari, sia a livello di laurea triennale, che di dottorato, in tutte le facoltà e in particolare in quelle di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia, Scienze Bancarie e Lingue Straniere. Profilo. Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civili-stica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, pro-grammazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire a innovazione e miglioramento organizza-tivo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: → rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed

extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; → redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; → gestire adempimenti di natura fiscale; → collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; → svolgere attività di marketing; → collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;

→ utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministra-zione, finanza e marketing.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” consegue i seguenti risultati di apprendimento. 1. Riconoscere e interpretare: → le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercus-

sioni in un dato contesto; → i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità

di un’azienda; → i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il con-

fronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.

2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferi-mento alle differenti tipologie di imprese 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.

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AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’INDIRIZZO

DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 66

Scienze integrate (Chimica) 66

Seconda lingua comunitaria 99 99 99 99 99

Geografia 99 99

Informatica 66 66 66 66

Economia aziendale 66 66 198 231 264

Diritto 99 99 99

Economia politica 99 66 99

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

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B2 - INDIRIZZO “TURISMO” (ex ITER - ex Perito turistico)

Sbocchi occupazionali. Il perito opera nel settore dei servizi finalizzati al turismo, che rappresenta, in Italia, un’attività economica e culturale di rilievo. Preparato a livello esecutivo in compiti di coordinamento e promozione intermedia, può trovare utile collo-cazione lavorativa post-diploma nelle seguenti figure professionali: Analisti e pianificatori del turismo; Consulenti amministrativi del turismo; Promotori di marketing turistico; Dirigenti di attività turistiche alberghiere, extralberghiere e agenzie di viaggi; Tour operator e tour organizer; Interprete turistico; Organizzatore professionale di congressi; Accompagnatore turistico; Coordinatore di servizi turistici pubblici e privati. Il perito turistico, dopo aver conseguito il diploma, può proseguire gli studi iscrivendosi a corsi di specializzazione post-diploma o a qualsiasi facoltà universitaria. Profilo. Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale. E’ in grado di: → gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del

patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del terri-torio;

→ collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territo-rio e i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata;

→ utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche innovativi;

→ promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multi-mediale;

→ intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Turismo” consegue i seguenti risultati di apprendimento: 1. Riconoscere e interpretare: → le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni

nel contesto turistico, → i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa

turistica, → i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il con-

fronto tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geo-grafiche e culturali diverse.

2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi. 4. Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cerca-re soluzioni funzionali alle diverse tipologie. 5. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le aziende del settore Turistico. 6. Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile. 7. Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici. 8. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici. 9. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell’impresa turistica. 10. Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.

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TURISMO ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’INDIRIZZO

DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 66

Scienze integrate (Chimica) 66

Geografia 99 99

Economia aziendale 66 66

Informatica 66 66

Seconda lingua comunitaria 99 99 99 99 99

Terza lingua straniera 99 99 99

Discipline turistiche aziendali 132 132 132

Geografia turistica 66 66 66

Diritto e Legislazione turistica 99 99 99

Arte e Territorio 66 66 66

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

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SETTORE TECNOLOGICO Risultati di apprendimento degli insegnamenti comuni del settore tecnologico che il Diplomato consegue a conclusione del percorso quinquennale: valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coe-

renti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani; utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigen-

ze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,

critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antro-pico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corret-ta fruizione e valorizzazione;

utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER);

riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere indivi-duale e collettivo;

utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;

utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche,elaborando soluzioni;

utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondi-mento disciplinare;

analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei servizi;

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento;

identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti; redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali; individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropria-

ti per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

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SETTORE TECNOLOGICO ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO

DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua inglese 99 99 99 99 99

Storia, Cittadinanza e Costituzione 66 66 66 66 66

Matematica 132 132 99 99 99

Diritto ed economia 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66

Geografia 33

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore annue di attività e insegnamenti generali 660 660 495 495 495

Totale ore annue di attività ed insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale complessivo ore annue 1089 1056 1056 1056 1056

Gli istituti tecnici del settore economico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

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C3 - INDIRIZZO “ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA” Sbocchi occupazionali: Il Perito Industriale per l’Elettronica e l’Elettrotecnica ha acces-so a tutte le facoltà universitarie ed accademie militari; partecipa a concorsi pubblici; esercita la libera professione previo superamento dell’esame di Stato; insegna discipline tecnico-pratiche in istituti tecnici professionali; si inserisce nelle industrie di settore; accede a tutte le facoltà ed accademie militari; partecipa ai concorsi pubblici. Profilo. Il Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica”: → ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei

sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elabora-zione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazio-ne, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzio-ne;

→ nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazio-ne.

È grado di: → operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettro-

nici complessi; → sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e

apparati elettronici; → utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; → integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire

nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;

→ intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternati-ve, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impian-ti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;

→ nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo a migliorare la qualità dei prodotti e l’organizzazione produttiva delle aziende.

Nel nostro Istituto è prevista l’articolazione “Elettronica”. In essa viene approfondita la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” consegue i seguenti risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze: 1. Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica. 2. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. 3. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle appa-recchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. 4. Gestire progetti. 5. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 6. Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. 7. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.

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ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’INDIRIZZO

DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono

un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 99 99

di cui in compresenza 66* Scienze integrate (Chimica) 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie informatiche 99

di cui in compresenza 66* Scienza e tecnologie applicate ** 99 Complementi di matematica 33 33 Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 165 165 198 Elettrotecnica ed elettronica 231 165 165 Sistemi automatici 132 198 198

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561 di cui in compresenza 264* 561* 333*

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compre-senza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti d i indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a

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C4 - INDIRIZZO “INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI” Sbocchi occupazionali. Il Perito Industriale per l’Informatica trova la sua collocazione sia nelle imprese specializzate nella produzione di Software sia in tutte le situazioni in cui la produzione e la gestione del Software, il dimensionamento e l’esercizio di Sistemi di elaborazione dati siano attività rilevanti indipendentemente dal tipo di applicazione. In esse può essere impiegato in una vasta gamma di mansioni che, oltre ad una buona preparazione specifica, richiedano capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in autonomia anche affrontando situazioni nuove, di accettare gli standard di relazione e di comunicazione richiesti dall’organizzazione in cui opera, di adattarsi alle innovazioni tecnologiche ed organizzative. Il diploma permette: l’accesso a tutte le facoltà universitarie ed accademie militari; la partecipazione a concorsi pubblici; l’esercizio della libera professione previo superamento dell’esame di Stato; l’insegnamento tecnico-pratico di istituti tecnici professionali; l’inserimento nelle industrie di settore. Profilo. Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”: → ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione

dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;

→ ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgo-no all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;

→ ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che posso-no rivolgersi al software: gestionale - orientato ai servizi - per i sistemi dedicati “in-corporati”;

→ collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).

È in grado di: → collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e

della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;

→ collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;

→ esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni;

→ utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professio-nale caratterizzato da forte internazionalizzazione;

→ definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. Nel nostro Istituto è prevista l’articolazione “Informatica”. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene appro-fondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Tele-comunicazioni” consegue i seguenti risultati di apprendimento: 1. Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. 2. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. 3. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. 4. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 5. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. 6. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. Nelle articolazioni ”Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze sono sviluppate e integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.

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INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’INDIRIZZO

DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono

un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Scienze integrate (Fisica) 99 99

di cui in compresenza 66*

Scienze integrate (Chimica) 99 99 di cui in compresenza 66*

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99 di cui in compresenza 66*

Tecnologie informatiche 99 di cui in compresenza 66*

Scienza e tecnologie applicate ** 99 Complementi di matematica 33 33 Sistemi e reti 132 132 132 Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni 99 99 132 Gestione progetto, organizzazione d’impresa 99 Informatica 198 198 198 Telecomunicazioni 99 99

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561 di cui in compresenza 264* 561* 333*

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compre-senza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del com-plessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti d i indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a

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C8 - INDIRIZZO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA” (ex Agrario)

La sezione agraria, unica ad indirizzo specifico di tutta la provincia di Brindisi, attraverso una valida offerta formativa è in grado di rispondere alle esigenze del territorio e alle mutevoli richieste della società. Sbocchi occupazionali. Il profilo professionale che si delinea nell’ambito del Progetto Cerere Unitario, attraverso i moduli agroambientale e agroindustriale, consente l’esercizio della libera professione; la direzione, amministrazione e gestione di aziende agrarie; la progettazione, direzione e collaudo di costruzioni e opere di trasformazione fondiaria; la pianificazione e gestione della sicurezza nelle aziende agrarie e nelle opere di trasformazione fondiaria; la stima dei fondi rustici e delle colture; i rilevamenti topogra-fici e frazionamento; la progettazione e manutenzione di parchi e giardini; l’assistenza tecnica per l’uso degli antiparassitari; il controllo delle produzioni biologiche; l’impiego in settori specifici dell’agricoltura (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; Uffici per l’agricoltura delle Regioni, delle Province, dei Comuni; Enti di Stato che operano nel settore agricolo - Consorzi di Bonifica, Consorzi di irrigazione, Servizio di repressione delle frodi alimentari, ecc.; l’insegnamento tecnico pratico negli istituti tecnici agrari e professionali per l’agricoltura; l’accesso a tutte le facoltà universitarie e accademie militari. Profilo. Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria: → ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produt-

tive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente;

→ interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.

In particolare, è in grado di: → collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,

applicando i risultati delle ricerche più avanzate; → controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed orga-

nolettico; → individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con

opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesag-gistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;

→ intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnolo-gici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inol-tre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

→ controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo docu-menti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;

→ esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; → effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tema-

tiche e collaborare in attività di gestione del territorio; → rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle

zone di rischio; → collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei

prodotti agrari ed agroindustriali; → collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di traspa-

renza e tracciabilità. Nell’articolazione “Gestione dell’ambiente e del territorio”, attiva nella sede di Ostuni vengono approfondite le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroali-mentare e Agroindustria” consegue questi risultati di apprendimento: 1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali. 2. Organizzare attività produttive ecocompatibili. 3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodot-ti e assicurando tracciabilità e sicurezza. 4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. 5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale. 6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. 7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali. 8. Realizzare attività promozionali di valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, e della qualità ambientale.

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AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA: ARTICOLAZIONE “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO”

DISCIPLINE 1° biennio 2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Scienze integrate (Fisica) 99 99

di cui in compresenza 66* Scienze integrate (Chimica) 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie informatiche 99

di cui in compresenza 66*

Scienza e tecnologie applicate ** 99 Complementi di matematica 33 33 Produzioni animali 99 99 66 Produzioni vegetali 165 132 132 Trasformazione dei prodotti 66 66 66 Genio rurale 66 66 66 Economia, estimo, marketing e legislazione 66 99 99 Gestione dell’ambiente e del territorio 132 Biotecnologie agrarie 66 66

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561 di cui in compresenza 264* 561* 333*

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compre-senza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del com-plessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a

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C9 - INDIRIZZO “COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO” (ex Geometra)

Sbocchi occupazionali. Il diploma di perito CAT fornisce una preparazione che permet-te di svolgere mansioni in ambito pubblico e privato. Il perito CAT trova impiego in im-prese edili, aziende di materiali per l’edilizia, presso società che gestiscono servizi pubblici; negli uffici tecnici di Comuni, Regioni e Province. Dopo l’esame di stato per l’iscrizione al Collegio dei geometri, nell’ambito della libera professione, svolge attività di rilievo topografico, pratiche catastali, progettazione edilizia, pratiche inerenti a succes-sioni ereditarie, stime di fabbricati e terreni, impiantistica. Dopo aver conseguito l’abilitazione specifica, può svolgere la funzione di coordinatore in fase di progettazione o esecuzione relativamente alla sicurezza dei cantieri. Gli è consentito l’accesso a tutte le facoltà universitarie (Architettura e Ingegneria). Profilo. Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”: → ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati

nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e di utilizzo ot-timale delle risorse ambientali;

→ possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;

→ ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;

→ ha competenze relative all’amministrazione di immobili. In particolare, è in grado di: → collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e

realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta en-tità;

→ intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;

→ prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redi-gere la valutazione di impatto ambientale;

→ pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;

→ collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte;

→ collaborare nella conduzione e direzione di cantieri per costruzioni in sotterraneo di tunnel stradali e ferroviari, viadotti, dighe, fondazioni speciali;

→ intervenire con autonomia nella ricerca e controllo dei parametri fondamentali per la determinazione della pericolosità idrogeologica e geomorfologica, utilizzando tecni-che di campionamento, prove in situ dirette, geofisiche ed in laboratorio, anche in contesti relativi alla valutazione di impatto ambientale;.- eseguire le operazioni di campagna ai fini della caratterizzazione di siti inquinati (minerari e non) e opera nel-la conduzione delle bonifiche ambientali del suolo e sottosuolo;

→ applicare competenze nell’impiego degli strumenti per rilievi topografici e per la redazione di cartografia tematica;

→ agire in qualità di responsabile dei lavori e della sicurezza nei cantieri minerari, compresi quelli con utilizzo di esplosivi.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Am-biente e Territorio” consegue i seguenti risultati di apprendimento: 1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione. 2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le stru-mentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti. 3 Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia. 4 Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e rilievi. 5. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente. 6. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio. 7. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi. 8. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. In relazione a ciascuna delle articolazioni, le competenze di cui sopra sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.

Page 24:  · rizza il triennio dell’Istituto che rilascia il diploma di Perito Agrario. Il 30/9/58 viene sop-pressa la Scuola Tecnica Agraria ed istituito il corso completo di Istituto Tecnico

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COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’INDIRIZZO

DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono

un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 99 99

di cui in compresenza 66* Scienze integrate (Chimica) 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie informatiche 99

di cui in compresenza 66* Scienza e tecnologie applicate ** 99 Complementi di matematica 33 33 Progettazione, costruzioni e impianti 231 198 231 Geopedologia, Economia ed Estimo 99 132 132 Topografia 132 132 132 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro 66 66 66

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561 di cui in compresenza 264* 561* 333*

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compre-senza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del com-plessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera