Rivolgiamo a tutti un augurio per le festività del Natale.di T. Albinoni è esempio di quello stile...

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Programma Giovani di Azione Cattolica pagina 7 News dalla branca E/G Musica Praecentio XIV Edizione pagina 2 pagina 4 Cari Genitori, è evidente che resta identica la premessa della quale scrivemmo lo scorso anno sulla catechesi esperienziale che l’Azione Cattol- ica Ragazzi trae ormai da molti anni dai testi di catechesi editi dal- la Conferenza Episcopale Italiana dopo il Concilio Vaticano II e che noi proponiamo a tutti i gruppi as- sociativi nei quali si configura il rap- porto dei ragazzi con la parrocchia. Il cammino catechetico scandisce anche la preparazione ai sacra- menti della iniziazione: Confessione, Comunione, Cresima che avranno in aggiunta, alcuni momenti spe- cifici che verranno comunicati. Il tema che scandisce il cam- mino con ritmo triennale come è ovvio cambia ed è quello che viene chiamato nel testo l’anno della Novità: introduzi- one al Mistero di Gesù Cristo. Il titolo del Cammino che percor- reremo insieme è: BELLO, VERO ? !. Sarà nostra preoccupazione non separare mai il bello dalla verità an- che perché Gesù nel testo greco del Vangelo di Giovanni si presen- ta come Poimen o Kalos cioè il buon ma anche il bel Pastore. Nella tradizione cris- tiana che resta legata al pensi- ero greco come afferma il Papa recentemente il teologo Von Balthassar nei suoi volumi sulla GLORIA, trattan- do di estetica teologica, ritiene che l’approccio all’Essere da parte del bambino si compie con la categoria del bello molto prima che di quelle del vero e del buono. E’ ovvio che non possiamo non tener presente che il nostro è un tempo nel quale la forma del bello è usata come esca nel prevalere della civiltà delle immagini e dei consumi e quindi nei raga- zzi le domande di vita rischiano di restare prive di autenticità e di originalità L’orientamento che guida il cam- mino dell’anno si poggia su due elementi: Il brano biblico del Vangelo di Luca 9,28-36 nel quale è nar- rato l’episodio della trasfigurazi- one, un brano dell’omelia del S. Padre Benedetto XVI a Varsavia il 26 Maggio 2006 nel quale rac- comanda: “ di non cadere nella tentazione del relativismo o dell’interpretazione soggettivistica e selettiva delle Lettera sulla Catechesi Parrocchia SAN GIOVANNI BATTISTA di JESI NUMERO 28 Benvenuti; Questa è la prima parola che di solito ci accoglie quando visitiamo un sito web, so- prattutto se questo è da poco dis- ponibile o appena aggiornato. Volevo perciò iniziare proprio con questo saluto per parlare del- la nuova versione del sito parrocchiale. Da più di un anno la nostra par- rocchia di San Giovanni Battista è impegnata ad essere presente in Internet con un suo spazio personale per far conoscere il più possibile le sue attività cul- Rivolgiamo a tutti un augurio per le festività del Natale. Tremila visite online ci spingono a fare ancora meglio Ringraziando tutti coloro che hanno supportato il nostro sito parrocchiale abbiamo colto l’occasione di aggiornare e ampliare la nostra finestra sul web. continua a pagina 2 continua a pagina 3 www.sangiovannibattistajesi.org/sottovoce

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Programma Giovani diAzione Cattolica

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News dalla branca E/G

Musica PraecentioXIV Edizione

pagina 2 pagina 4

Cari Genitori,

è evidente che resta identica la premessa della quale scrivemmo lo scorso anno sulla catechesi esperienziale che l’Azione Cattol-ica Ragazzi trae ormai da molti anni dai testi di catechesi editi dal-la Conferenza Episcopale Italiana dopo il Concilio Vaticano II e che noi proponiamo a tutti i gruppi as-sociativi nei quali si configura il rap-porto dei ragazzi con la parrocchia.Il cammino catechetico scandisce anche la preparazione ai sacra-menti della iniziazione: Confessione, Comunione, Cresima che avranno in aggiunta, alcuni momenti spe-cifici che verranno comunicati. Il tema che scandisce il cam-mino con ritmo triennale come è ovvio cambia ed è quello che viene chiamato nel testo l’anno della Novità: introduzi-one al Mistero di Gesù Cristo.Il titolo del Cammino che percor-reremo insieme è: BELLO, VERO ? !.Sarà nostra preoccupazione non

separare mai il bello dalla verità an-che perché Gesù nel testo greco del Vangelo di Giovanni si presen-ta come Poimen o Kalos cioè il buon ma anche il bel Pastore. Nella tradizione cris-tiana che resta legata al pensi-ero greco come afferma il Papa r e c e n t e m e n t e il teologo Von Balthassar nei suoi volumi sulla GLORIA, trattan-do di estetica teologica, ritiene che l’approccio all’Essere da parte del bambino si compie con la categoria del bello molto prima che di quelle del vero e del buono.E’ ovvio che non possiamo non tener presente che il nostro è un tempo nel quale la

forma del bello è usata come esca nel prevalere della civiltà delle immagini e dei consumi e

quindi nei raga-zzi le domande di vita rischiano di restare prive di autenticità e di originalitàL’orientamento che guida il cam-mino dell’anno si poggia su due elementi:Il brano biblico del Vangelo di Luca 9,28-36 nel quale è nar-rato l’episodio della trasfigurazi-one, un brano dell’omelia del S. Padre Benedetto XVI a Varsavia il 26 Maggio 2006 nel quale rac-comanda: “ di

non cadere nella tentazione del relativismo o dell’interpretazione soggettivistica e selettiva delle

Lettera sulla Catechesi

Parrocchia SAN GIOVANNI BATTISTA di JESI

NUMERO 28

Benvenuti; Questa è la prima parola che di solito ci accoglie quando visitiamo un sito web, so-prattutto se questo è da poco dis-ponibile o appena aggiornato.Volevo perciò iniziare proprio con questo saluto per parlare del-la nuova versione del sito parrocchiale.

Da più di un anno la nostra par-rocchia di San Giovanni Battista è impegnata ad essere presente in Internet con un suo spazio personale per far conoscere il più possibile le sue attività cul-

Rivolgiamo a tutti un augurio per le festività del Natale.

Tremila visite online ci spingono a fare ancora meglioRingraziando tutti coloro che hanno supportato il nostro sito parrocchiale abbiamo colto l’occasione di aggiornare e ampliare la nostra finestra sul web.

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Sacre Scritture. Solo la verità integra ci può aprire all’adesione a Cristo morto e risorto per la nostra salvezza.”Si avverte indubbiamente un taglio di lettura che tende a integrare la parte teologica del Compendio del Cat-echismo della Chiesa Cattolica edito da Benedetto XVI con la lettura nar-rativa e storica della Catechesi cu-rata dopo il Concilio appunto dal-la Conferenza Episcopale Italiana.Del resto che ai testi andasse integrata una formulazione dottrinale lo si avverti-va dalle successive edizioni degli stessi.Come lo scorso anno nel sito Internet della Parrocchia: i raga-zzi troveranno e potranno stam-pare le figurine che accompag-nano il cammino della catechesi e gli adulti essere informati dei con-tenuti e della forma dello stesso.Per coloro che si preparano ai sac-ramenti della Comunione e della

Rund um Johann Christoph PachelbelPresentazione del programma della XIV edizione di Musica Praecentio.

Gli appuntamenti della prima parte della XIV Edizione di “Musica Praecentio” sono stati dedicati ad un omaggio mo-zartiano ed ora il nostro “viaggio alla ricerca delle nostre radici culturali musicali sacre” propone, per la seconda moitié del 2006, un altro importante momento commemorativo: si tratta del trecentesimo dalla morte del grande organista e compositore Johann Christoph Pachelbel, uno dei virtuosi più noti in tutta Europa nella seconda metà del Seicento.Una scelta attenta, tratta dal suo corpus strumentale e vocale, verrà eseguita nel corso delle maggiori festività dell’anno liturgico ed in particolare verrà presentata anche laproduzione musicale sacra in auge a Norim-berga, città tedesca in cui Pachelbel iniziòi suoi studi. Per le prime tre Solennità, avre-mo la possibilità di ascoltare le musiche per coro,violino solo e per due violini con basso continuo di J.E. Kindermann, altro importante musicista attivo nel-la prima metà del XVII sec. a Norimberga e a Venezia.

Proveniente dalla koinè artistica della città lagunare, la terza Sonata per violino e b.c.di T. Albinoni è esempio di quello stile compositivo tipicamente ital-iano che avràgrande importanza nella produzione musicale dello stes-so Kindermann, poi di Pachelbel ed infine del giovane G.F. Haendel.Il terzo appuntamento presenterà il famoso Kanon per tre vio-lini e b.c. ed il Magnificat di Pachelbel messi a confronto prop-rio con lo stile italiano, rappresentato da Vivaldi, e quello te-desco, ancora esemplificato dalle musiche di Kindermann.Nelle ultime due date previste per il dicembre 2006, le mu-siche per organo e per coro del grande Kantor della Chiesa di S. Sebaldo a Norimberga saranno protagoniste assolute, mettendo ancora più in risalto la sapiente tecnica della “variazione su di untema” tanta cara a Pachelbel, vera e propria analogia del co-evo principio di “identità nella varietà” di leibniziana memoria.

Mariella Martelli

Cresima sono previsti momenti diversi che verranno comunicati in seguito.Comunque tutti a seconda dell’età dovranno scegliere di appartenere, a seconda delle preferenze, o all’A.C. El-ementari, Medie, Giovanissimi o Giovani o all’Agesci come Lupetto o Coccinella, Scout o Guide, Rover o Scolte perché è nell’esperienza di gruppo che si svolgerà il cammino della proposta educativa.Quando ai ragazzi verrà consegnato l’albo per le figurine vi comunicher-emo il taglio che cercheremo di dare al rapporto tra verità e bellezza per aiutare i ragazzi a non essere tra-volti dalla società delle immagini.

Don Attilio e gli Educatori

segue dalla prima

www.sangiovannibatt istajesi .org/musicap

I N T E R N E Twww.sangiovannibatt istajesi .org/sguardo

I N T E R N E T

MUSICA PRAECENTIO

8 dicembre ore 11.00MAGNIFICATEnrico Bottegal, Violino IRiccardo Bottegal, Violino IILorenzo Anibaldi, Viola

Andrea Fogante, FagottoCoro “Cardinal Petrucci”M. Martelli, direttore all’organo

25 dicembre ore 11.00In Nativitate DominiCoro “Cardinal Petrucci”M. Martelli, direttore all’organo

31 dicembre ore 18.00Te Deum laudamusCoro “Cardinal Petrucci”M. Martelli, direttore all’organo

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I N T E R N E Twww.sangiovannibatt istajesi .org/sguardo

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turali, catechistiche e associative. E’ stata sicuramente una grossa scommessa un po’ perché siamo stati i primi nel lanciare una iniziativa del genere ed un po’ perché spesso è luogo comune associare l’idea di “Chiesa” con quello di “antichità” e ciò poco si sposa con il binomio “Internet-modernità”.Ma come i tempi passano e tutto si ag-giorna trovavamo giusto “guardare al fu-turo”, spinti soprattutto dall’idea origi-nale ed attualissima di Don Attilio.Così abbiamo fatto il nostro ingresso nella “rete delle reti” per stabilire un contatto diretto con le famiglie e con i ragazzi che frequentano la parrocchia, nonché con tutti coloro che sono o che possono essere interessati a tutti gli eventi ed incontri che vengono organizzati ogni anno. Ci è sembrato logico ,vista la crescente dif-ficoltà nel comunicare a tu per tu a favore di una preferenza nell’uso dei cellulari ,di Inter-net e delle email, impegnarci il più possibile affinché il sito diventasse uno strumento utile e non un semplice dire “ci siamo anche noi”.Una scommessa vinta? A giudi-care dalle tremila visite in soli quindi-ci mesi di attività crediamo proprio di sì!Ma non ci accontentiamo, soprattutto se pos-siamo offrire di più a tutte le persone che set-timanalmente continuano a visitare la nos-tra home page. Abbiamo perciò ascoltato i pareri che i visitatori ci hanno fatto perve-nire attraverso un sondaggio online e bas-andoci sui suoi risultati abbiamo completa-mente modificato e migliorato il sito S.G.B..Se per una opera d’arte si parla di restauro, di un sito si dice che è stato aggiornato… ma come l’opera d’arte restaurata fa subito ris-altare la bellezza dell’opera originale, così il nostro sito già a prima vista ci mostra cosa è cambiato e soprattutto cosa è stato aggiunto.

I N T E R N E Twww.sangiovannibatt istajesi .orgwww.sangiovannibatt istajesi .org/blog

La home page è stata semplificata per facili-tarne la lettura e permettere ai visitatori di avere subito disponibili le notizie della Par-rocchia, ora evidenziate maggiormente e aggiornate in modo costante. Abbiamo vo-luto dare la possibilità di controllare gli ap-puntamenti del Calendario direttamente dalla pagina iniziale, dove è anche possibile sceg-liere la categoria di eventi che più ci interessa.Le novità non finiscono qui ma spiegarle in dettaglio risulterebbe troppo lungo e sicura-mente poco interessante… vorrei solo sof-fermarmi un momento su di una nuova sezi-one che può essere comunque vista come un sito a se stante: il blog “Pensieri Sottovoce”.Un blog altro non è che una sorta di diario o ba-checa dove vengono giornalmente inseriti arti-coli, interventi e materiale di ogni argomento o su di uno specifico tema. I visitatori possono interagire con il blog inviando, direttamente dal sito, dei commenti agli interventi presenti.Il blog è ormai uno strumento molto diffuso in Internet, soprattutto tra i più giovani, ma il nostro “Pensieri Sottovoce” (il nome trae ispirazione dal giornalino che la parrocchia s’impegna a pubblicare da ormai diversi anni) non si rivolge solo a loro bensì vuole essere un mezzo attraverso il quale creare sempre di più una comunità online di persone interessate a riflettere e scambiarsi opinioni, una calamita pensata per attrarre e rendere parte attiva non solo tutti coloro che hanno degli interessi che ruotano intorno alla nostra parrocchia, le sue at-tività ed associazioni ma anche, ed aggiunger-emmo soprattutto, coloro che difficilmente en-trano in relazione con le realtà delle parrocchie.Sperando che anche questa nuova, impegnativa, scommessa risulti alla fine vincente, vi invitia-mo a visitare il nostro nuovo sito e a crearvi il vostro profilo personale per partecipare non più da spettatori alla vita online. Allora.. benvenuti!

Diego Savelli

segue dalla prima pagina

31 dicembre ore 18.00Te Deum laudamusCoro “Cardinal Petrucci”M. Martelli, direttore all’organo

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News dalla branca E/GResoconto degli eventi estivi.

L’estate 2006 è stato un momento davvero mol-to importante per il nostro anno di branca E/G.Il momento cruciale è stato certamente l’arrivo del campo estivo, momento per vivere l’avventura a diretto contatto con la natura sempre atteso con impazienza da ogni buono scout di qualunque età, capo o ragazzo che sia! La meta scelta per questo anno è stata Fonte del Merennino a Fiuminata. Anche stavolta come sempre accade, quando sembra tutto a posto ci si rende conto che i preparativi hanno tralasciato qualche dettaglio più o meno im-portante: quindi i lavori sono stati ferventi fino all’ultimo minuto. Sin dall’inizio l’intero repar-to si è dato grandi obiettivi per il campeggio: l’impresa di Alta Squadriglia di costruire una torretta-alzabandiera con l’ausilio della staff, passare intensi giorni di scouting insieme nella natura, dare il proprio meglio per contribuire al massimo alla vita di squadriglia... Di fronte a tali obiettivi, merito dei ragazzi è stato quello di non farsi minimamente scoraggiare dai presagi iniziali di difficoltà: la preoccupazione di un campo da dover condividere con un al-tro gruppo (poi smentita!), la pioggia prevista (poi ampiamente confermata!), la corriera che ci accompagna all’andata che si blocca in un tornante stretto e ci costringe ad allungare il cammino a piedi per arrivare al campo…A conti fatti, il campo, nello spirito scout dell’avventura, grazie all’animazione di Pollon ed Eros, reso significativo dalla

catechesi puntuale di Don Attilio e arricchito con enorme piacere dalla visita del vescovo Ger-ardo, è stato davvero educativo ed entusiasmante per gli E/G. I ragazzi hanno toccato finalmente tante esperienze fondamentali dello scautismo: le uscite di reparto e squadriglia, la veglia delle stelle, il fuoco serale, la gara di cucina, le cos-truzioni, la consegna delle tappe raggiunte nel-la progressione personale, gli hike dei capi sq. partenti (Andrea, Pierfrancesco, Maria, Michela e Sonia), e la lista sarebbe davvero ancora lunga!Nell’ultima parte dell’estate c’è stato spazio anche per un altro evento molto importante che nel nos-tro reparto mancava da parecchi anni: con la festa delle specialità di squadriglia del 16-17 settem-bre a Treia la squadriglia Falchi ha conquistato la specialità di Espressione portando a termine con successo il cammino intrapreso durante l’anno. Il ritorno di quel guidone verde su un alpenstock del nostro reparto ci rende davvero orgogliosi.Giusto lo scorso 28-29 ottobre con il bivacco dei passaggi a S. Maria del Colle si è aperto il nuovo anno scoutistico sotto il segno del centenario dalla nascita della nostra associazione. Proprio in questa occasione sono stati presentati i due nuovi ingressi nello staff E/G: Sara Tassi come Capo Reparto e Valerio Lasca come aiuto Capo Reparto.Per l’inizio di questa nuova avventura insieme auguro a tutti: Buona Caccia.

Il Capo Reparto.

A G E S C I

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Carta di clan

La branca Rover/Scolte dell’ A.G.E.S.C.I. si rivolge ai giovani e alle giovani compresi tra i 16 ed i 20/21 anni e si propone di favorire la crescita di ciascuno nell’ impegno dell’ autoeducazione, nella disponibilità al servizio al prossimo, nel-lo sforzo di maturare delle scelte per la vita.Come comunità clan-fuoco ci eravamo già da tempo proposti di riscrivere la nostra carta di c/f. La carta precedente, che era stata scritta nel 2000, non rispecchiava più lo spirito del c/f e, dunque, era tempo di cambiarla consid-erando che questa è il documento che tutti firmano e in cui tutti si riconoscono. Dov-endo partire ex novo, ed essendoci posti come scadenza ultima la route estiva, nell’ agosto del 2006, sui Monti della Laga, ab-biamo deciso di dividerci in pattuglie che an-dassero alla ricerca degli spunti necessari per pensare ed elaborare i punti che la compon-gono e che caratterizzano la comunità c/f.La carta si divide in:- comunità e strada, cioè la vera essenza del-lo stare assieme e condividere le esperienze.- servizio, fede, e politica che sono gli el-ementi fondanti della vita del c/f stesso.

Di seguito riportiamo il testo integrale della nuova Carta di Clan. Roberto Ospici

COMUNITA’ E STRADAComunità: cooperazione, interazione di un gruppo di persone che scelgono di perseguire ideali e valori i quali li porteranno a vivere insieme delle esperienze costruttive al fine di perseguire un accrescimento a livello collettivo e individuale.Per noi in una comunità l’individuo non esiste se non in quanto aperto verso gli altri, non si conosce se non attraverso gli altri, si ritrova soltanto negli altri.Quindi la nostra comunità clan/fuoco non si basa sull’ omologazione di chi vi appartiene ma sull’ intreccio delle singole personalità, perché crediamo nell’ arricchimento di ognuno con le nostre reciproche diversità.“Quando sappiamo vincere la timidezza e i timori e accettiamo di salire sul grande palcoscenico della vita per interpretare da veri protagonisti il ruolo che il buon Dio ci ha affidato, mentre tanti altri si limitano a restare nell’ ombra della platea capaci solo di ridere o fischiare se lo spettacolo non è di loro gradi-mento. Si! I ribelli siamo noi. Noi se sapremo fare tutte queste cose con serenità d’animo, testa dritta e sorriso sulle labbra e col desiderio di coinvolgere nel grande gioco anche chi per il momento n’è rimasto fuori, perché siamo convinti che la vita meriti di essere vissuta fino in fondo da autentici ribelli.”Uno dei valori più importanti in cui crede la nostra comunità è l’amicizia. Citiamo l’articolo 4 della legge scout:” La guida e lo scout sono amici di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout” perché crediamo che l’amicizia spontanea che è nata durante il nostro percorso scout è ciò che unisce gli elementi del clan. Crediamo, inoltre, che instaurare un’amicizia sincera tra tutti i membri di un grande gruppo risulta difficile, ma è questo il limite che tutti insieme ci propo-niamo di superare.La nostra comunità cresce, acquisisce compattezza ridefinendo l’ identità di ognuno di noi usufruendo della strada come mezzo fondamentale. Per noi il sentiero non è altro che le orme dei nostri passi, non c’è sentiero, il sentiero si apre camminando e niente può cancellare il ricordo del cammino percorso. La strada è fatica che, però, se condivisa, muta in gioia perché: “è sempre molto belo arrivare, sentir di aver superato degli ostacoli ed essere giunti ad un punto sicuro e preciso. E’ bello accorgersi di essere capaci di riuscire in qualunque cosa che ha richiesto fatica ed impegno”, tutti insieme!

“Siamo proprio come i mattoni di un muro. Ognuno di noi ha il suo posto, an-che se può sembrare un piccolo posto in confronto alla grandezza del muro.Ma se un mattone si rompe, o scivola fuori posto, gli altri cominciano a dover sopportare uno sforzo enorme. Appaiono fessure e il muro si sgretola.”

Baden Powel

POLITICA“ Quando ci si prende cura della società e del bene comune si fa politica, si pensa e si agisce politicamente” – Roberto Mancini

Viviamo la politica come il modo di relazionarci con l’esterno. Nella convin-zione che il mondo si muove se noi ci muoviamo vogliamo essere noi stessi i primi a portare avanti iniziative ritenute giuste, non facendoci intrappolare da grandi ideologie ma seguendo il cuore e la concretezza. Per realizzare questi scopi consideriamo fondamentale un’ informazione accurata e aggiornata, informazione che poi ci interessiamo di trasmettere al di fuori della comunità in maniera quanto più oggettiva possibile. Una volta elaborati i progetti ed il metodo da seguire, i mezzi per portare a termini i nostri obiettivi possono essere

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i più disparati: dalla radio al giornale, dalla piazza alla parola passando per la raccolta di firme o di fondi.

“Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di in-iziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce” – Pablo Neruda

Nel far ciò ci impegniamo senza pretese e senza giudicare chi non fa altrettanto.

“La primavera incomincia con il primo fiore, la notte con la prima stella, il fiume con la prima goccia d’acqua, l’ amore col primo pegno. Ci impegniamo perché crediamo nell’ amore” – Don Primo Maz-zolari

SERVIZIO“ è offrirci all’ altro con un impegno graduale, concreto, disinter-essato e costante mettendosi al paso di chi fa più fatica, e condi-videre u doni che ciascuno porta.”

Nel nostro clan-fuoco sono state vissute diverse esperienze di servizio, sia associativo che extra associativo, partendo sempre dal presupposto che non scegliamo di fare servizio per avere il compiacimento degli altri, ma per arricchire noi stessi. I val-ori che ci accompagnano nel nostro cammino sono: l’impegno volontario, che non è un dovere comandato, la responsabilità intesa come un altissimo senso del proprio dovere verso gli altri,, tutto con costanza per raggiungere il miglior risultato. Prestiamo servizio mettendoci al pari di chi ci sta di fronte, prendendo spunto da “L’ occhio del lupo” di D. Pennak:

“ Il lupo è maledettamente a disagio, il suo occhio impazzisce sempre più e ben presto, attraverso la cicatrice dell’ occhio mor-to, spunta una lacrima. Allora il ragazzo fa una cosa curiosa che calma il lupo, lo mette a suo agio. Il ragazzo chiude un occhio.”

E’ duro, a volte molto difficile, richiede costanza, impegno, fati-ca, coerenza, caparbietà e un po’ di sana testardaggine, e a volte stanca…ma è una sfida, una meta che si rinnova ogni momento, un sogno, un grande ideale, è un camminare mettendo un passo avanti l’altro, pronunciando sempre la parola “ECCOMI”.Pensiamo che solo ciò che è necessario è pesante e solo ciò che pesa ha valore. Crediamo che chi dona con gioia, di gioia sarà ricompensato, che è bene dare se ci chiedono, ma è meglio percepire quando non ci chiedono nulla perché solo se dono te stesso tu dai veramente.Anche se i diversi tipi di servizio ti portano a vivere esperienze e situazioni differenti, vanno vissute tutte con lo stesso spirito e con un unico obiettivo:“ lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”

FEDENella nostra comunità la fede è vissuta sia individualmente sia collettivamente. Pensiamo tutti che sia un percorso da intraprendere personalmente ed in parte all’ interno della Chiesa.Ogni appartenente al clan-fuoco vive la fede a suo modo, ognuno intraprende un cammino personale, a seconda delle proprie esperienze e necessità. Come comunità vogliamo percorrere un cammino di fede costituito dai vari punti di contatto dei singoli percorsi.

Crediamo che il vangelo sia il fondamento dei principi e dello stile scout. Uno degli impegni della nostra comunità è quello di approfondire la conoscenza della parola di Dio attraverso la lettura del vangelo durante i momenti della catechesi o la consultazione di esperti.

Non rifiutiamo l’istituzione Chiesa ma crediamo che le tradizioni e i riti abbiano una loro importanza. Innanzitutto ci impegniamo a conoscerle meglio, per poterle confrontare con le nostre esigenze. Non puntiamo a radicali cambia-menti, ma a modifiche alla nostra portata all’ interno della Chiesa, come, per esempio, partecipare più attivamente al rito della messa.

“…e ti vengo a cercare perché ho bisogno di capire la tua presenza…” – Franco Battiato

A G E S C I

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Programma GiovaniCalendario incontri del gruppo perl’anno 2006-2007

Anche quest’anno il gruppo Giovani di Azione Cattolica della Parrocchia ha stilato un programma di massima per coinvolgere i vari aderenti tra i 18 ed i 30 anni che han-no manifestato l’intenzione di proseguire quel cammino che li tieni uniti fin dai tempi della ACR. Ecco che cosa ci siamo proposti.

Manlio Mattoli e Alessandra Notari

A Z I O N E C A T T O L I C A

Giovedì 2 Novembre 2006(presso Santa Maria del Colle)Visione del film “Gli Istituti Magdalen” e dibattito con Don Aldo Bonaiuti della comunità Papa Giovanni XXIII di Fabriano.

Sabato 25 e Domenica 26 NovembreDue giorni ad Assisi

Domenica 17 Dicembre(presso Santa Maria del Colle o altra sede)“Il nostro rapporto con la preghiera”

Venerdì 2 Febbraio 2007Proiezione del film “Il grande silenzio” e dibattito.

Sabato 17 e Domenica 18 Febbraio 2007Visita ad una comunità e condivisione

Giovedì 5 Aprile 2007Cena Pasquale e Veglia in ParrocchiaSabato 26 e Domenica 27 Maggio 2007Visita ad una comunità e condivisioneEstate 2007Esperienza estiva da pensare

Una Parola che genera speranzaPasso tratto dal Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona

[...] La prima cosa che fa la Parola in noi è quella di donarci speranza. (“Ora, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scrit-to per nostra istruzione,perché in virtù della perseveranza e della consolazione che ci ven-gono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza” Rm 15,4) Cosa fa il Vangelo? Ci presenta la nostra verità pro-fonda, ciò che siamo secondo il disegno di Dio, ciò che tutti vorremmo essere e non riusciamo ad essere.La prima cosa che dovrebbe avvenire, leg-gendo il Vangelo, è questa: un’apertura del cuore alla speranza; il testo greco dice: cin-gendovi i fianchi della vostra intelligenza! Sappiamo cosa vuol dire cingere i fianchi: anticamente gli uomini portavano lunghe vesti e allora, per camminare spediti, si cin-gevano i fianchi. Noi spesso siamo bloc-cati dai paludamenti delle nostre menti che sono le nostre paure, le nostre angosce, i nostri sospetti; siamo spesso impacciati nelle deci-sioni da assumere, siamo legati da tanti con-dizionamenti. La prima cosa che fa la Parola è cingerci i fianchi della mente, renderci più agili, più aperti, più disponibili al nuovo, ap-punto pieni di speranza, perché se l’uomo non spera, non vive, soffoca. E’ la conversione della nostra mente (Rm 12,1-2). E’ il supera-mento dei nostri vani ragionamenti (Fil 4,7)Dunque, la prima azione della Parola è gener-arci alla speranza. Quella speranza che poi di-venterà completa alla fine, quella speranza che suscita la nostra operatività, che fa sì che non ci conformiamo ai desideri disperati che ave-vamo prima, quando eravamo nell’ignoranza.Quando si è nell’ignoranza delle cose posi-tive, cosa si fa? Si vive nella paura. Che cosa fa uno quando vive nella paura? Re-alizza le sue paure! Ecco allora che la spe-ranza cambia il nostro comportamento: non realizziamo più quegli schemi di paura che

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A Z I O N E C A T T O L I C A

Domenica 24 ore 23.00Veglia di Natale

avevamo dentro, ma diventiamo capaci di attuare dei progetti nuovi, positivi, emersi attraverso il racconto del Vangelo, che abbiamo constatato corrispondere ai nostri bisogni profondi fino a farci dire: guarda che bello così!Quindi questa è la prima cosa che ci dona la Parola: ci genera alla speranza. Ravvivate sempre esistenzialmente la meta; non vivete di rendita, lottate per approfondi-re, per incidere dentro di voi l’affascinante immagine della meta sperata. E’ un lavoro sapienziale; è la lib-ertà dai sogni consumistici ed inutili che ci consente di cogliere il fascino della Karis, offertaci con la Rivelazi-one di Gesù; sperare non è un valore marginale; occorre essere documentati e conoscere e dire che cosa at-ten-diamo: una eredità che non tramonta. Come Dio ha ris-uscitato Gesù, così sap-piamo che avverrà in noi questa vita nuova (1,21). Per Paolo (Rm 8), è lo Spirito Santo il legame fra ciò che è germinale o caparra, e il compimento.Il cristiano non è tale se non è uomo di speranza e così diventa grazie all’opera dello Spirito che abita in lui che, prima an-cora di renderlo capace di compiere un ge-sto di speranza, lo fa speranza, depositando nel suo cuore un germe di vita nuo-va che, secondo il progetto di Dio riceverà un compimento.Diventato speranza, il cristiano vive e testimonia nella sua vita la speranza. Ed egli non spera soltanto per sé ma anche per il mondo, affermando che, anche nelle si-tuazioni più disperate c’è una via d’uscita, c’è un riferimento che porta a una meta che è al di là dell’apparente vuoto e del non senso.Il cristiano spera per sé e per il mondo anche quando la realtà che lo circonda sembra opporre tutto il contrario.Ma tale speranza è possibile soltanto se si rimane uniti a Cristo e si riceve il suo Spirito capace di ribaltare le nostre tombe nelle quali ci siamo rifugiati pieni di paura e di sospetti.Per questo si può sperare. “Essere Chiesa, scriveva un mio confratello che non è più tra noi (P. Calati), significa immergersi nella Parola, lasciandosi compenetrare dallo Spirito. La crescita nella carità del singolo fedele si svi-luppa in proporzione all’approfondimento della Parola di Dio, grazie all’identico Spirito che anima le Scritture e che dirige ogni credente verso la pienezza dell’amore”.

tratto da Riflessione Spirituale di don Franco Mosconi (monaco Camaldolese)

segue dalla prima

CALENDARIOPARROCCHIALE

Tra Natale e l’Epifania• Giornata di comunità per i Bambini della Prima Comunione• Giornata di comunità per i ragazzi della Cresima• Route e bivacco del MASCI sul tema: laicità e cristianesimopresso Santa Maria del Colle

22 Gennaio 2007Biblioteca Diocesana: Silvano Petrosino “Intorno alla Torre di Babele”omologazione e differenze

5 Febbraio 2007Biblioteca Diocesana: Francesco Zannini Islamismo e Cristianesimo: un cammino di dialogo

21 Febbraio 2007Biblioteca Diocesana: Mauro BergonziSpiritualità Orientale e Occidente contemporaneo

2 Marzo 2007Biblioteca Diocesana: Vito OrlandoIdentità e differenza: percorsi educativi.

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