Giornale di Brescia Lunedì 22 Marzo 2010 spettacoli 13 ... · conl’Adagio di Albinoni,nella...

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Data e Ora: 21/03/10 20.54 - Pag: 13 - Pubb: 22/03/2010 - Composite luci della ribalta La Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura organizza una tournée italia- na del regista e autore polacco Kr- zysztof Zanussi, che oggi, lunedì, sarà a Brescia alle 20.45, nel salone Bevilacqua della Pace, in via Pace 10, per presenta- re il suo libro «Tempo di morire. Ricor- di, riflessioni, aneddoti», pubblicato in Italia da Spirali Edizioni. L’incontro è in- titolato «Per rinascere e vivere l’arte, la società, l’Assoluto». L’ingresso è libero. Krzysztof Zanussi è un intellettuale po- lacco di vasta curiosità e apertura, aperta- mente cattolico di forte fede e patriottismo. Quando nel 1981 con «Da un Paese lontano. Giovanni Paolo II» traccia la biografia di Pa- pa Wojtyla, ne fa testo esemplare di quella co- scienza religiosa e civile che a Varsavia resiste con Solidarnosc, perché sa che dall’altra par- te, su un altro fronte, a Roma, c’è un polacco papa che prega, scrive, parla senza mai scor- darsi di essere polacco. Ma anche fervido di un misticismo vicino al- la tradizione ortodossa e alieno da ogni carte- siana riduzione razionalistica, Zanussi è auto- re cinematografico per scelta culturale, per quella disillusione e insoddisfazione verso i lin- guaggi propri della filosofia e della scienza ini- donei oggi a carpire e rivelare il senso del mon- do. Convinto della potenza e prepotenza del- l’immaginario cinematografico, ma di risvolto anche della sua fragilità e debolezza, dialetti- camente se ne arrovella con i suoi film, insi- stendo su quel tipo di conoscenza che gli per- mette di cogliere, illuminante, l’essenza ulti- ma, assoluta, delle cose. È un percorso a scavo quello di Zanussi, for- se impaludato ed enfatico in alcune prove, ie- ri con «Il potere del male. Paradigma» (1985) e più recentemente con «Persona non grata» (2005), ma con più felice impatto in una serie di film realizzati lungo gli anni ’70 e ’80 con severità di linee e di incontri e rigorosa lucidi- tà di scrittura. Se con le prime prove, poteva essere «La struttura di cristallo» (1969), incon- tro-scontro tra uno scienziato e un meteorolo- go, o «Illuminazione» (1973), crisi di un giova- ne intellettuale nella tensione verso la cono- scenza di verità assolute, il regista si limita a proporre conflitti dialettici tra tesi opposte, ambiguamente incerti tra due poli con solu- zione forse impossibile, forse solo aperta, con «Costante» (1980), ricerca di un giovane che non si adatta a disegni estemporanei del de- stino, e più in là con «Imperativo» (1982), un matematico lasciato dalla moglie e in vana ri- cerca di una soluzione a dubbi esistenziali, Zanussi traguarda la ricerca su un’ipostasi di valori eterni e categorie assolute che non siano suscettibili di variazioni congiunturali. Ne è traguardo, forse solo provvisorio ma ne- cessario, «Inventario» (1989), premio a Euro- pa Cinema per la migliore sceneggiatura. È uno psicodramma a tre, Tomek giovane gene- roso nutrito di principi e ideali cristiani, sua madre Zofia, donna tanto equilibrata quanto possessiva, e Giulia trentenne senza lavoro né casa al limite di un’eccitata isteria, che To- mek e Zofia volentieri accolgono nella loro ca- sa. Quando i rapporti a tre si fanno più stretti con Tomek sempre più innamorato di Giulia e lei in fuga in clinica per malati mentali, qual- cosa sembra appannarsi, madre e figlio si ac- cusano di menzogne reciproche. Solo sul limi- te estremo della rottura, proprio citando San- t’Agostino («Se vedi in lei quei valori cui hai sempre creduto, amala e fa quello che vuoi»), la madre dà al figlio la forza di restare più vici- no a Giulia, e senza smarrire la fede o smorza- re la carità d’amore. Anche con la presenza ad incontri e conve- gni, Zanussi non molla la presa. Lo intriga la difficoltà dell’edonismo contemporaneo a far- si pensiero, riflessione, preghiera. Ma anche lo nutre cristiana tensione per aiutare l’uomo di oggi a riconoscere quello che di buono, ve- ro, onesto, ciascuno porta con sé. Alberto Pesce TV/1 Dalla-De Gregori è Banana Republic 2 Sono Lucio Dalla e Francesco De Gre- gori i protagonisti della nuova sera- ta evento di «Due», alle ore 21 su Rai2, dal Teatro Camploy di Verona. Rievocheranno la fortunata tournée del 1978 Banana Republic e propor- ranno in anteprima alcuni brani ine- diti composti in questo periodo, in vista della reunion a maggio, con concerti a Roma e Milano, e un nuo- vo cd. TV/2 Maria Ventura torna a «(Soltanto) Con la Musica» Nuovo appuntamento con Maria Ventura live a «(Soltanto) Con la Mu- sica» negli studi di Teletutto, oggi al- le ore 18, con Tony Biemmi padro- ne di casa. L’autrice ed interprete di «Un filo di pazzia» (2008), già vinci- trice di un «Recanati» ed altri impor- tanti concorsi nazionali legati al can- tautorato, ha in cantiere un nuovo cd («Fu un incontro d’amore nel no- stro canto») e collaborazioni con personaggi come Micheli, Soggetti ed Abeni, tutti nell’album di prossi- ma pubblicazione. Oggi, insieme a Maria Ventura, suonano Vittorio Bianchi (piano), Eugenio Piovanelli (batteria), Marco Mottola (contrab- basso) e Angelo Peli (sax). TEATRO Marco Bazzoni è in arrivo al Palabrescia Faustini Promotion propone per do- menica 16 maggio alle 17 lo show di Marco Bazzoni «A Baz Live», con Alex De Santis, regia di Francesco Brandi. Biglietti in prevendita a 22 o 17 u (Greenticket, Palabrescia, Libre- ria Tarantola, Pinto, Centro Oratori Bresciani; www.greenticket.it). In- formazioni: 030.348888. INCONTRI Giuseppina Turra legge a Desenzano L’attrice Giuseppina Turra legge nel corso biblico su «Le età della vita» oggi alle 16.30 a Palazzo Todeschi- ni, Porto Vecchio a Desenzano. Inter- viene mons. Giacomo Canobbio. CINEMA «L’uomo che verrà» e «Mine vaganti» per over 60 Stasera alle 21 al Cinema Nuovo Eden, via Bixio 9, in città, si proietta «L’uomo che verrà» di Giorgio Dirit- ti, sulla strage di Marzabotto (pluri- premiato allo scorso Festival di Ro- ma); 5 u. Info: 030.8379403/404. «Mine vaganti» è proposto alle 15 al- la Multisala Oz, via Sorbanella (3 u per over 60); alle 21.30, stessa sede, «Il profeta» (5 u per tutti). JAZZ Mario Piacentini & C e il Trio Nascosto Alle 21.30 all’Antica Birreria, viale Bornata 46 in città, Mario Piacentini piano, Antonello Monni sax, Gior- gio Ceruti contrabbasso, Marco MT Tonin batteria (info 030 3365126 - 030360684 www.anticabirreria.it). Al Barracuda di Sirmione, lungolago Diaz 3, alle 22 Trio Nascosto (allievi dell’Altrosuono; 030.916230). TEATRO Gianrico Tedeschi a Castelleone Per il Teatro del Viale di Castelleone, stasera alle 21 «Le ultime lune» di Furio Bordon, con Gianrico Tede- schi, Marianella Laszlo, Walter Mra- mor. u 18 e 14, ridotti 16 e 12, info 0374/350944 - 3486566386 Zanussi, da un Paese non più lontano Il celebre autore e regista polacco stasera a Brescia, alla Pace, ospite della Ccdc Parlerà del suo cinema e del libro «Tempo di morire. Ricordi, riflessioni, aneddoti» La segreta romanza di Loraschi BRESCIA «Polonaises» s’intitola il récital che il piani- sta Giampaolo Stuani proporrà stasera alle 20.45 al- l’Auditorium San Barnaba di corso Magenta in città, in cui interpreta buona parte delle Polonaises di Fréderic Chopin. L’imponente programma del piani- sta mantovano, docente al Conservatorio Marenzio, offre, nella prima parte tre Polonaises: in do diesis minore op.26 n.1, in MI bemolle maggiore op. 26 n. 2, in La maggiore op. 40 n. 1 e l’"Andante spianato e Grande Polacca brillante" op. 22. Dopo l’intervallo Stuani propone altre quattro Polonaises: in do mino- re op. 40 n. 2, in fa diesis minore op. 44, Polonaise-Fan- tasie op. 61, Polonaise in La bemolle maggiore op. 53. Chopin a 8 anni scrisse e compose la sua prima ope- ra pianistica: una Polonaise e nel corso della sua vita continuò a scriverne, ma nell’autoesilio parigino l’an- tica danza divenne sfogo dei suoi sentimenti di musi- cista profondamente "polacco". Con lui la Polonaise divenne epica, simbolo di una nazione fiera ma op- pressa. Non è noto il numero delle Polonaises compo- ste da Chopin (molte sono andate perdute) e stasera compaiono le due dell’op. 26, le due dell’op. 40, la trionfante n. 1 (Militaire) e la splendida , desolata n. 2. E l’op. 44, strutturalmente libera e dal virtuosistico Trio, nonché la famosissima "Eroica" op. 53, del 1842. Alla Grande Polonaise Brillante scritta nel 1830 a Vienna, Chopin nel ’34 aggiunse, a mo’ di Introduzio- ne, un Andante "spianato" (il termine si riferisce al canto italiano, belliniano) seguito dall’orchestra, che però non ha ruolo fondamentale. Diversa da tutte la Polonaise-Fantasie op. 61, in cui uno Chopin armoni- camente straordinario raduna i suoi pensieri in ritmi diversi: quello di Polonaise appare come congedo dal suo mondo, reale e immaginario. Giampaolo Stuani, vincitore o ai primi posti di pre- stigiosi concorsi pianistici internazionali (come il Bu- soni di Bolzano e il Gina Bachauer di Salt Lake City) ha tenuto récital in Europa e negli States, ed ha inci- so numerosi cd. Ingresso libero. f. c. Giampaolo Stuani si avventura fra le Polonaises di Chopin, compresa l’Eroica Africa Unite, il reggae fa rollare la Nave Giovanissimitrascinati per due ore nel ballo dalla rinnovata band di Bunna e Madaski ROMA Nello scontro tra le finali dei talent show del sabato sera prevale «Ballando con le stelle» che supera «Io Canto». Lo show di Raiuno, che ha visto trionfare a sorpresa Ve- ronica Olivier con Raimondo Todaro, ha ot- tenuto 6 milioni 175mila telespettatori pari al 30.62% di share. Su Canale 5 lo show di Gerry Scotti, che ha confermato le previsioni della vigilia con il titolo di miglior piccolo can- tante a Cristian Imparato, ha ottenuto 5 mi- lioni 103mila e il 24.70% di share. A «Ballando con le stelle», Sulle note di una rumba e dopo molte lacrime, Veronica Olivier, in coppia con Raimondo Todaro, vin- ce con il 60% dei voti del pubblico. Rimane solo il secondo posto al favorito della prima ora Ron Moss, universalmente noto come il Ridge Forrest di «Beautiful», che ottiene il re- stante 40% con la sua Sara Di Vaira. Veroni- ca è forte dei suoi 20 anni e con all’attivo solo la parte di protagonista in «Amore 14» di Fe- derico Moccia. Si accontenta della terza posi- zione l’agguerrita Barbara De Rossi che ha stretto i denti in una finale bagnata dal pian- to (compreso quello dell’algido Ron Moss) e dagli incidenti. Per lo show condotto da Milly Carlucci ri- mane un pizzico di incertezza per il futuro. Il direttore di Raiuno, Mauro Mazza, in chiusu- ra infatti, dice: «Torna Ballando? Certo che torna. Se troviamo qualcosa di molto emozio- nante però può stare fermo un giro». «Penso che sia stata la finale perfetta - dice comun- que Milly Carlucci - piena di sorprese, di ribal- tamenti di campo, di imprevisti». E anche di tante lacrime: «È stata una settimana diffici- le per la costola incrinata di Barbara De Ros- si, e poi martedì a sorpresa l’ernia di Raz De- gan». In ogni caso, Milly è pronta a rifare «Bal- lando»: «Non ti puoi stancare di un program- ma così». Intanto inizierà a lavorare a Miss Italia. E poi? «Dobbiamo parlare di un esperi- mento da fare questa estate, un format com- pletamente nuovo, su Raiuno prima serata». A «Io Canto» su Canale 5 il trionfo del 13en- ne prodigio siciliano Cristian Imparato era nell’aria fin dalla prima puntata, quando il ra- gazzino con occhiali e l’apparecchio incantò con l’Adagio di Albinoni, nella versione di La- ra Fabian. L’altra sera l’Adagio l’ha ripropo- sto duettando proprio con la cantante italo- belga. Gerry Scotti, che a gennaio condurrà un secondo «Io canto», ora augura successo anche ad Antonella Clerici che il 4 aprile tor- nerà su RaiUno con il format analogo «Ti la- scio una canzone». MILANO Al Festival «Cin- que Giornate per la Nuova Musica» di Milano, oggi alle 17.30, nell’ambito delle inizia- tive legate alla mostra dedi- cata a Gillo Dorfles in Palaz- zo Reale, il chitarrista del New Made Ensemble, Sergio Sorrentino, eseguirà anche una composizione del bre- sciano Valerio Loraschi, inti- tolata «La segreta romanza del fiume». Le altre proposte saranno di Guido Boselli (Sette bagatelle), Paola Cal- derone (Scherzo II), Marco Molteni (Incoming call), Mar- cela Pavia (Fideal), Biagio Putignano (Les récits su- spendus, soprano Joo Cho). Per lo Sweet Tour di Madonna la nuova tappa è in Dvd Non solo festival estivi all’aperto dove la musica reggae trova consenso e atmosfere gia- maicane. La dimensione popolare degli Africa Unite - in scena l’altra sera alla Nave di Har- lock - la si può trovare anche al chiuso. E il suc- cesso di pubblico non ha certo tradito le atte- se. Non c’erano i giovani di età abbastanza ma- tura, notoriamente presenti quando suonano band storiche come The Wailers; mentre una numerosa schiera di giovanissimi fans (la tradi- zione che si rinnova...) ha ballato per quasi due ore al concerto degli Africa Unite, in pieno tour per promuovere il loro nuovo album «Rootz». Sul palco sono rimasti in prima linea i fonda- tori del gruppo, Bunna (voce e chitarra) e Fran- co Caudullo Madaski (voce e sintetizzatori), mentre gli altri numerosi musicisti della band hanno accompagnato con energia i pezzi vec- chi e nuovi della serata. E il continuo cambia- mento della formazione degli Africa, in entrata e in uscita, non sembra aver scalfito la resa mu- sicale e l’affiatamento tra gli stessi musicisti. Buono il ritmo alle percussioni, altrettanto buono il supporto ai fiati, con massicce dosi (solo in alcuni pezzi) di tastiera e campionatu- re. Sono i brani del nuovo disco - il quindicesi- mo di una lunga e discreta carriera, a quattro anni di distanza dopo la pubblicazione di «Con- trolli» -, a suscitare l’interesse del numeroso pubblico della Nave, come «Cosa resta», «Here and now», «Movimento immobile», «Cosa sia», «Sensi», «Music and blood», «Sì», «The lady». Anche in versione live i pezzi di «Rootz» han- no regalato alla platea arrangiamenti caldi e tradizionali, con un sound che scava nelle origi- ni del reggae. Il leader storico, vocalist e faccia furba Bunna, ha trovato ormai da diversi anni una consolidata esibizione nel canto e nella ge- stualità, morbida e coinvolgente. Non sono mancati naturalmente i brani più conosciuti, «Sui miei passi», «Sotto pressione», «Reality». Doppio bis generoso e un finale di vera e pro- pria festa. Da tradizione reggae. Andrea Croxatto FOTOGALLERY su www.giornaledibrescia.it Il regista Krzysztof Zanussi che stasera sarà a Brescia, ospite della Ccdc, nel salone Bevilacqua alla Pace Veronica Olivier da «Amore 14» a «Ballando 20» Vincitrice a sorpresa, su Ron Moss, del talent show di Raiuno (dal futuro incerto). Cristian Imparato trionfa a «Io Canto» VeronicaOliviereRaimondoTodaro,vincitoridi«Ballando» ROMA Il tour dei tour, con 32 tappe, 58 concerti e tre milioni e mezzo di spettatori ai piedi del palco della regi- na del pop pronta a reinterpretare i suoi classici. Sono i dati di Sticky & Sweet tour, il giro del mondo in musica con Madonna come interprete, che ora arriva nei formati Cd, Dvd e Blu Ray dal 26 marzo anche in Italia per War- ner Bros Records. È stato decretato co- me il tour di maggior successo per un artista singolo nella storia della musi- ca e secondo per gli incassi registrati nei concerti live di sempre, ma anche, secondo Billboard, «Top Tour» (per maggior introiti) e «Top Draw» (per maggior affluenza). Le immagini contenute del dvd sono state girate durante il concerto di Bue- nos Aires, durante le 4 tappe che han- no visto partecipare oltre 256mila spet- tatori, nel dicembre del 2008. Il concer- to in Dvd, registrato nell’arco delle quattro serate della capitale argenti- na, include infatti tra gli extra l’esecu- zione di «Don’t Cry For Me Argentina» che ha mandato in estasi i fan del Pae- se sudamericano. Nel Dvd sono inclusi anche 30 minuti di contenuti speciali girati dietro le quinte dell’intero tour. Comprende molti successi della Mate- rial Girl, tra cui, «4 Minutes», «Like a Prayer »,« Hung Up »e« Ray of Light ». In scena lo spettacolo era suddiviso in quattro sezioni. Nella prima Madon- na entrava in scena con gli stivali di cuoio stringati in omaggio ai grandi musical di Hollywood. Nella seconda, tornava agli esordi newyorkesi anni Ot- tanta, vestita da pugile. La terza era omaggio ad Annie Lennox e in versio- ne gipsy. Infine la quarta, più politica, in cui apparivano immagini di Obama. Tanto che nel concerto di San Diego aveva anche festeggiato il neopresiden- te indossando una maglietta con la sua immagine. Madonna nello Sweet Tour ROMA Vengo accusato di violazioni alle regole e al contratto, ma cosa avrei fatto di così grave?». Lo chiede Aldo Busi in una lettera letta ieri da Simona Ventura a «Quelli che il calcio». «Mi si attribui- scono offese a questo Papa il cui nome, come risulta anche dalla trascrizione del parlato, so di non aver pronunciato - scrive Busi - . Ho denunciato l’omofobia e, se i giornali hanno scritto che ho ingiu- riato questo Papa indirettamente, sono loro che l’hanno fatto diret- tamente. Non voglio certo rinnegare le mie convinzioni di perfetto anticlericale - continua lo scrittore bresciano cacciato dall’"Isola dei famosi" e interdetto da tutte le trasmissioni della Rai - ma rispetto le posizioni diverse dalle mie e i sentimenti dei credenti di ogni fede, fermo restando che, come esiste libertà di culto, in una democrazia si deve riconoscere la libertà di non averne alcuno». Lo scrittore di Montichiari precisa: «Ho detto ciò che penso da tutta la vita, e che cioè non esiste cittadinanza che non meriti d’es- sere rispettata e che la persona umana non si può circoscrivere alla sua sessualità, fermo restando l’assoluto rispetto verso i bambini e le persone non consenzienti». Busi scrive anche «di aver partecipa- to all’Isola per confondere le carte e affrontare i pregiudizi: so di non essere piaciuto a tutti, ma io mi sono piaciuto molto». «Spero che Aldo Busi possa tornare all’Isola a spiegarsi, perché quello che è successo è stato un insegnamento per tutti - ha detto Simona Ventura, dopo aver letto la lettera -. Grazie all’azienda che mi ha dato oggi l’opportunità di leggere questa lettera - ha aggiunto la Ventura -, mi auguro ci ripensino». Lettera di Busi letta in Rai «Non ho insultato il Papa» Gli Africa Unite alla Nave di Harlock (ph. Reporter Barnabi) Giornale di Brescia Lunedì 22 Marzo 2010 spettacoli 13

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Data e Ora: 21/03/10 20.54 - Pag: 13 - Pubb: 22/03/2010 - Composite

lucidella ribalta

La Cooperativa Cattolico-democraticadi Cultura organizza una tournée italia-na del regista e autore polacco Kr-zysztof Zanussi, che oggi, lunedì, sarà aBrescia alle 20.45, nel salone Bevilacquadella Pace, in via Pace 10, per presenta-re il suo libro «Tempo di morire. Ricor-di, riflessioni, aneddoti», pubblicato inItalia da Spirali Edizioni. L’incontro è in-titolato «Per rinascere e vivere l’arte, lasocietà, l’Assoluto». L’ingresso è libero.

■ Krzysztof Zanussi è un intellettuale po-lacco di vasta curiosità e apertura, aperta-mente cattolico di forte fede e patriottismo.Quando nel 1981 con «Da un Paese lontano.Giovanni Paolo II» traccia la biografia di Pa-pa Wojtyla, ne fa testo esemplare di quella co-scienza religiosa e civile che a Varsavia resistecon Solidarnosc, perché sa che dall’altra par-te, su un altro fronte, a Roma, c’è un polaccopapa che prega, scrive, parla senza mai scor-darsi di essere polacco.

Ma anche fervido di un misticismo vicino al-la tradizione ortodossa e alieno da ogni carte-siana riduzione razionalistica, Zanussi è auto-re cinematografico per scelta culturale, perquella disillusione e insoddisfazione verso i lin-guaggi propri della filosofia e della scienza ini-donei oggi a carpire e rivelare il senso del mon-do. Convinto della potenza e prepotenza del-l’immaginario cinematografico, ma di risvoltoanche della sua fragilità e debolezza, dialetti-camente se ne arrovella con i suoi film, insi-stendo su quel tipo di conoscenza che gli per-mette di cogliere, illuminante, l’essenza ulti-ma, assoluta, delle cose.

È un percorso a scavo quello di Zanussi, for-se impaludato ed enfatico in alcune prove, ie-ri con «Il potere del male. Paradigma» (1985)e più recentemente con «Persona non grata»(2005), ma con più felice impatto in una seriedi film realizzati lungo gli anni ’70 e ’80 conseverità di linee e di incontri e rigorosa lucidi-tà di scrittura. Se con le prime prove, potevaessere «La struttura di cristallo» (1969), incon-tro-scontro tra uno scienziato e un meteorolo-go, o «Illuminazione» (1973), crisi di un giova-

ne intellettuale nella tensione verso la cono-scenza di verità assolute, il regista si limita aproporre conflitti dialettici tra tesi opposte,ambiguamente incerti tra due poli con solu-zione forse impossibile, forse solo aperta, con«Costante» (1980), ricerca di un giovane chenon si adatta a disegni estemporanei del de-stino, e più in là con «Imperativo» (1982), unmatematico lasciato dalla moglie e in vana ri-cerca di una soluzione a dubbi esistenziali,

Zanussi traguarda la ricerca su un’ipostasidi valori eterni e categorie assolute che nonsiano suscettibili di variazioni congiunturali.Ne è traguardo, forse solo provvisorio ma ne-cessario, «Inventario» (1989), premio a Euro-pa Cinema per la migliore sceneggiatura. Èuno psicodramma a tre, Tomek giovane gene-roso nutrito di principi e ideali cristiani, suamadre Zofia, donna tanto equilibrata quantopossessiva, e Giulia trentenne senza lavoroné casa al limite di un’eccitata isteria, che To-mek e Zofia volentieri accolgono nella loro ca-sa. Quando i rapporti a tre si fanno più stretticon Tomek sempre più innamorato di Giuliae lei in fuga in clinica per malati mentali, qual-cosa sembra appannarsi, madre e figlio si ac-cusano di menzogne reciproche. Solo sul limi-te estremo della rottura, proprio citando San-t’Agostino («Se vedi in lei quei valori cui haisempre creduto, amala e fa quello che vuoi»),la madre dà al figlio la forza di restare più vici-no a Giulia, e senza smarrire la fede o smorza-re la carità d’amore.

Anche con la presenza ad incontri e conve-gni, Zanussi non molla la presa. Lo intriga ladifficoltà dell’edonismo contemporaneo a far-si pensiero, riflessione, preghiera. Ma anchelo nutre cristiana tensione per aiutare l’uomodi oggi a riconoscere quello che di buono, ve-ro, onesto, ciascuno porta con sé.

Alberto Pesce

TV/1 Dalla-De Gregoriè Banana Republic 2Sono Lucio Dalla e Francesco De Gre-gori i protagonisti della nuova sera-ta evento di «Due», alle ore 21 suRai2, dal Teatro Camploy di Verona.Rievocheranno la fortunata tournéedel 1978 Banana Republic e propor-ranno in anteprima alcuni brani ine-diti composti in questo periodo, invista della reunion a maggio, conconcerti a Roma e Milano, e un nuo-vo cd.

TV/2 Maria Ventura tornaa «(Soltanto) Con la Musica»Nuovo appuntamento con MariaVentura live a «(Soltanto) Con la Mu-sica» negli studi di Teletutto, oggi al-le ore 18, con Tony Biemmi padro-ne di casa. L’autrice ed interprete di«Un filo di pazzia» (2008), già vinci-trice di un «Recanati» ed altri impor-tanti concorsi nazionali legati al can-tautorato, ha in cantiere un nuovocd («Fu un incontro d’amore nel no-stro canto») e collaborazioni conpersonaggi come Micheli, Soggettied Abeni, tutti nell’album di prossi-ma pubblicazione. Oggi, insieme aMaria Ventura, suonano VittorioBianchi (piano), Eugenio Piovanelli(batteria), Marco Mottola (contrab-basso) e Angelo Peli (sax).

TEATRO Marco Bazzoniè in arrivo al PalabresciaFaustini Promotion propone per do-menica 16 maggio alle 17 lo showdi Marco Bazzoni «A Baz Live», conAlex De Santis, regia di FrancescoBrandi. Biglietti in prevendita a 22 o17€ (Greenticket, Palabrescia, Libre-ria Tarantola, Pinto, Centro OratoriBresciani; www.greenticket.it). In-formazioni: 030.348888.

INCONTRI Giuseppina Turralegge a DesenzanoL’attrice Giuseppina Turra legge nelcorso biblico su «Le età della vita»oggi alle 16.30 a Palazzo Todeschi-ni, Porto Vecchio a Desenzano. Inter-viene mons. Giacomo Canobbio.

CINEMA «L’uomo che verrà»e «Mine vaganti» per over 60Stasera alle 21 al Cinema NuovoEden, via Bixio 9, in città, si proietta«L’uomo che verrà» di Giorgio Dirit-ti, sulla strage di Marzabotto (pluri-premiato allo scorso Festival di Ro-ma); 5 €. Info: 030.8379403/404.«Mine vaganti» è proposto alle 15 al-la Multisala Oz, via Sorbanella (3 €per over 60); alle 21.30, stessa sede,«Il profeta» (5 € per tutti).

JAZZ Mario Piacentini & Ce il Trio NascostoAlle 21.30 all’Antica Birreria, vialeBornata 46 in città, Mario Piacentinipiano, Antonello Monni sax, Gior-gio Ceruti contrabbasso, Marco MTTonin batteria (info 030 3365126 -030360684 www.anticabirreria.it).Al Barracuda di Sirmione, lungolagoDiaz 3, alle 22 Trio Nascosto (allievidell’Altrosuono; 030.916230).

TEATRO Gianrico Tedeschia CastelleonePer il Teatro del Viale di Castelleone,stasera alle 21 «Le ultime lune» diFurio Bordon, con Gianrico Tede-schi, Marianella Laszlo, Walter Mra-mor. € 18 e 14, ridotti 16 e 12, info0374/350944 - 3486566386

Zanussi, da un Paese non più lontanoIl celebre autore e regista polacco stasera a Brescia, alla Pace, ospite della CcdcParlerà del suo cinema e del libro «Tempo di morire. Ricordi, riflessioni, aneddoti»

La segreta romanza di Loraschi

BRESCIA «Polonaises» s’intitola il récital che il piani-sta Giampaolo Stuani proporrà stasera alle 20.45 al-l’Auditorium San Barnaba di corso Magenta in città,in cui interpreta buona parte delle Polonaises diFréderic Chopin. L’imponente programma del piani-sta mantovano, docente al Conservatorio Marenzio,offre, nella prima parte tre Polonaises: in do diesisminore op.26 n.1, in MI bemolle maggiore op. 26 n. 2,in La maggiore op. 40 n. 1 e l’"Andante spianato eGrande Polacca brillante" op. 22. Dopo l’intervalloStuani propone altre quattro Polonaises: in do mino-re op. 40 n. 2, in fa diesis minore op. 44, Polonaise-Fan-tasie op. 61, Polonaise in La bemolle maggiore op. 53.

Chopin a 8 anni scrisse e compose la sua prima ope-ra pianistica: una Polonaise e nel corso della sua vitacontinuò a scriverne, ma nell’autoesilio parigino l’an-tica danza divenne sfogo dei suoi sentimenti di musi-cista profondamente "polacco". Con lui la Polonaisedivenne epica, simbolo di una nazione fiera ma op-pressa. Non è noto il numero delle Polonaises compo-ste da Chopin (molte sono andate perdute) e staseracompaiono le due dell’op. 26, le due dell’op. 40, latrionfante n. 1 (Militaire) e la splendida , desolata n.2. E l’op. 44, strutturalmente libera e dal virtuosisticoTrio, nonché la famosissima "Eroica" op. 53, del 1842.Alla Grande Polonaise Brillante scritta nel 1830 a

Vienna, Chopin nel ’34 aggiunse, a mo’ di Introduzio-ne, un Andante "spianato" (il termine si riferisce alcanto italiano, belliniano) seguito dall’orchestra, cheperò non ha ruolo fondamentale. Diversa da tutte laPolonaise-Fantasie op. 61, in cui uno Chopin armoni-camente straordinario raduna i suoi pensieri in ritmidiversi: quello di Polonaise appare come congedo dalsuo mondo, reale e immaginario.

Giampaolo Stuani, vincitore o ai primi posti di pre-stigiosi concorsi pianistici internazionali (come il Bu-soni di Bolzano e il Gina Bachauer di Salt Lake City)ha tenuto récital in Europa e negli States, ed ha inci-so numerosi cd. Ingresso libero. f. c.

Giampaolo Stuani si avventura fra le Polonaises di Chopin, compresa l’Eroica

Africa Unite, il reggae fa rollare la NaveGiovanissimi trascinati per due ore nel ballo dalla rinnovata band di Bunna e Madaski

ROMA Nello scontro tra le finali dei talentshow del sabato sera prevale «Ballando conle stelle» che supera «Io Canto». Lo show diRaiuno, che ha visto trionfare a sorpresa Ve-ronica Olivier con Raimondo Todaro, ha ot-tenuto 6 milioni 175mila telespettatori parial 30.62% di share. Su Canale 5 lo show diGerry Scotti, che ha confermato le previsionidella vigilia con il titolo di miglior piccolo can-tante a Cristian Imparato, ha ottenuto 5 mi-lioni 103mila e il 24.70% di share.

A «Ballando con le stelle», Sulle note diuna rumba e dopo molte lacrime, VeronicaOlivier, in coppia con RaimondoTodaro, vin-ce con il 60% dei voti del pubblico. Rimanesolo il secondo posto al favorito della primaora Ron Moss, universalmente noto come ilRidge Forrest di «Beautiful», che ottiene il re-stante 40% con la sua Sara Di Vaira. Veroni-ca è forte dei suoi 20 anni e con all’attivo solola parte di protagonista in «Amore 14» di Fe-derico Moccia. Si accontentadella terza posi-zione l’agguerrita Barbara De Rossi che hastretto i denti in una finale bagnata dal pian-to (compreso quello dell’algido Ron Moss) edagli incidenti.

Per lo show condotto da Milly Carlucci ri-mane un pizzico di incertezza per il futuro. Ildirettore di Raiuno, Mauro Mazza, in chiusu-ra infatti, dice: «Torna Ballando? Certo chetorna. Se troviamo qualcosa di molto emozio-nante però può stare fermo un giro». «Pensoche sia stata la finale perfetta - dice comun-que Milly Carlucci - piena di sorprese, di ribal-tamenti di campo, di imprevisti». E anche ditante lacrime: «È stata una settimana diffici-le per la costola incrinata di Barbara De Ros-si, e poi martedì a sorpresa l’ernia di Raz De-gan». In ogni caso, Milly è pronta a rifare «Bal-lando»: «Non ti puoi stancare di un program-ma così». Intanto inizierà a lavorare a Miss

Italia. E poi? «Dobbiamo parlare di un esperi-mento da fare questa estate, un format com-pletamente nuovo, su Raiuno prima serata».

A «Io Canto» su Canale 5 il trionfo del 13en-ne prodigio siciliano Cristian Imparato eranell’aria fin dalla prima puntata, quando il ra-gazzino con occhiali e l’apparecchio incantòcon l’Adagio di Albinoni, nella versione di La-ra Fabian. L’altra sera l’Adagio l’ha ripropo-sto duettando proprio con la cantante italo-belga. Gerry Scotti, che a gennaio condurràun secondo «Io canto», ora augura successoanche ad Antonella Clerici che il 4 aprile tor-nerà su RaiUno con il format analogo «Ti la-scio una canzone».

MILANO Al Festival «Cin-que Giornate per la NuovaMusica» di Milano, oggi alle17.30, nell’ambito delle inizia-tive legate alla mostra dedi-cata a Gillo Dorfles in Palaz-zo Reale, il chitarrista delNew Made Ensemble, SergioSorrentino, eseguirà ancheuna composizione del bre-

sciano Valerio Loraschi, inti-tolata «La segreta romanzadel fiume». Le altre propostesaranno di Guido Boselli(Sette bagatelle), Paola Cal-derone (Scherzo II), MarcoMolteni (Incoming call), Mar-cela Pavia (Fideal), BiagioPutignano (Les récits su-spendus, soprano Joo Cho).

Per lo Sweet Tourdi Madonnala nuova tappaè in Dvd

■ Non solo festival estivi all’aperto dove lamusica reggae trova consenso e atmosfere gia-maicane. La dimensione popolare degli AfricaUnite - in scena l’altra sera alla Nave di Har-lock - la si può trovare anche al chiuso. E il suc-cesso di pubblico non ha certo tradito le atte-se. Non c’erano i giovani di età abbastanza ma-tura, notoriamente presenti quando suonanoband storiche come The Wailers; mentre unanumerosa schiera di giovanissimi fans (la tradi-zione che si rinnova...) ha ballato per quasi dueore al concerto degli Africa Unite, in pieno tourper promuovere il loro nuovo album «Rootz».

Sul palco sono rimasti in prima linea i fonda-tori del gruppo, Bunna (voce e chitarra) e Fran-co Caudullo Madaski (voce e sintetizzatori),mentre gli altri numerosi musicisti della bandhanno accompagnato con energia i pezzi vec-chi e nuovi della serata. E il continuo cambia-mento della formazione degli Africa, in entratae in uscita, non sembra aver scalfito la resa mu-sicale e l’affiatamento tra gli stessi musicisti.

Buono il ritmo alle percussioni, altrettantobuono il supporto ai fiati, con massicce dosi(solo in alcuni pezzi) di tastiera e campionatu-re. Sono i brani del nuovo disco - il quindicesi-mo di una lunga e discreta carriera, a quattroanni di distanza dopo la pubblicazione di «Con-trolli» -, a suscitare l’interesse del numerosopubblico della Nave, come «Cosa resta», «Hereand now», «Movimento immobile», «Cosa sia»,«Sensi», «Music and blood», «Sì», «The lady».

Anche in versione live i pezzi di «Rootz» han-no regalato alla platea arrangiamenti caldi etradizionali, con un sound che scava nelle origi-ni del reggae. Il leader storico, vocalist e facciafurba Bunna, ha trovato ormai da diversi anniuna consolidata esibizione nel canto e nella ge-stualità, morbida e coinvolgente. Non sonomancati naturalmente i brani più conosciuti,«Sui miei passi», «Sotto pressione», «Reality».

Doppio bis generoso e un finale di vera e pro-pria festa. Da tradizione reggae.

Andrea Croxatto

FOTOGALLERY suwww.giornaledibrescia.it

Il regista Krzysztof Zanussi che stasera sarà a Brescia, ospitedella Ccdc, nel salone Bevilacqua alla Pace

Veronica Olivier da «Amore 14» a «Ballando 20»Vincitrice a sorpresa, su Ron Moss, del talent show di Raiuno (dal futuro incerto). Cristian Imparato trionfa a «Io Canto»

Veronica Olivier e Raimondo Todaro, vincitori di «Ballando»

ROMA Il tour dei tour, con 32 tappe,58 concerti e tre milioni e mezzo dispettatori ai piedi del palco della regi-na del pop pronta a reinterpretare isuoi classici. Sono i dati di Sticky &Sweet tour, il giro del mondo in musicacon Madonna come interprete, che oraarriva nei formati Cd, Dvd e Blu Raydal 26 marzo anche in Italia per War-ner Bros Records. È stato decretato co-me il tour di maggior successo per unartista singolo nella storia della musi-ca e secondo per gli incassi registratinei concerti live di sempre, ma anche,secondo Billboard, «Top Tour» (permaggior introiti) e «Top Draw» (permaggior affluenza).

Le immagini contenute del dvd sonostate girate durante il concerto di Bue-nos Aires, durante le 4 tappe che han-no visto partecipare oltre 256mila spet-tatori, nel dicembre del 2008. Il concer-to in Dvd, registrato nell’arco dellequattro serate della capitale argenti-na, include infatti tra gli extra l’esecu-zione di «Don’t Cry For Me Argentina»che ha mandato in estasi i fan del Pae-se sudamericano. Nel Dvd sono inclusianche 30 minuti di contenuti specialigirati dietro le quinte dell’intero tour.Comprende molti successi della Mate-rial Girl, tra cui, «4 Minutes», «Like aPrayer »,« Hung Up »e« Ray of Light ».

In scena lo spettacolo era suddivisoin quattro sezioni. Nella prima Madon-na entrava in scena con gli stivali dicuoio stringati in omaggio ai grandimusical di Hollywood. Nella seconda,tornava agli esordi newyorkesi anni Ot-tanta, vestita da pugile. La terza eraomaggio ad Annie Lennox e in versio-ne gipsy. Infine la quarta, più politica,in cui apparivano immagini di Obama.Tanto che nel concerto di San Diegoaveva anche festeggiato il neopresiden-te indossando una maglietta con lasua immagine.

Madonna nello Sweet Tour

ROMA Vengo accusato di violazioni alle regole e al contratto, macosa avrei fatto di così grave?». Lo chiede Aldo Busi in una letteraletta ieri da Simona Ventura a «Quelli che il calcio». «Mi si attribui-scono offese a questo Papa il cui nome, come risulta anche dallatrascrizione del parlato, so di non aver pronunciato - scrive Busi - .Ho denunciato l’omofobia e, se i giornali hanno scritto che ho ingiu-riato questo Papa indirettamente, sono loro che l’hanno fatto diret-tamente. Non voglio certo rinnegare le mie convinzioni di perfettoanticlericale - continua lo scrittore bresciano cacciato dall’"Isola deifamosi" e interdetto da tutte le trasmissioni della Rai - ma rispettole posizioni diverse dalle mie e i sentimenti dei credenti di ogni fede,fermo restando che, come esiste libertà di culto, in una democraziasi deve riconoscere la libertà di non averne alcuno».

Lo scrittore di Montichiari precisa: «Ho detto ciò che penso datutta la vita, e che cioè non esiste cittadinanza che non meriti d’es-sere rispettata e che la persona umana non si può circoscrivere allasua sessualità, fermo restando l’assoluto rispetto verso i bambini ele persone non consenzienti». Busi scrive anche «di aver partecipa-to all’Isola per confondere le carte e affrontare i pregiudizi: so di nonessere piaciuto a tutti, ma io mi sono piaciuto molto».

«Spero che Aldo Busi possa tornare all’Isola a spiegarsi, perchéquello che è successo è stato un insegnamento per tutti - ha dettoSimona Ventura, dopo aver letto la lettera -. Grazie all’azienda chemi ha dato oggi l’opportunità di leggere questa lettera - ha aggiuntola Ventura -, mi auguro ci ripensino».

Lettera di Busi letta in Rai«Non ho insultato il Papa»

Gli Africa Unite alla Nave di Harlock (ph. Reporter Barnabi)

Giornale di Brescia Lunedì 22 Marzo 2010 spettacoli 13