RivistaufficialedelVIIIncontroMondialedelleFamigl family ...della famiglia e a ricuperare il senso...

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family2012 Rivista ufficiale del VII Incontro Mondiale delle Famiglie Numero 1 - Febbraio 2012 newsletter Il cardinale Angelo Scola: Accoglieremo il Papa testimoniando l’attaccamento alla Chiesa di Roma Il cardinale Ennio Antonelli: «L’incontro mostrerà il volto internazionale della Chiesa» Famiglie nel mondo «Così l’Australia attende l’incontro di Milano» Mons. Jean Laffitte* Quando ho l'occasione di entrare nella casa di una famiglia, piccoli segni mi dicono che essa è cristiana: spesso vedo appeso alla parete un crocifisso e, se partecipo al pranzo, facilmente mi viene chiesto di benedire la mensa. C'è spesso, però, un altro aspetto che sempre di più mi colpisce e mi fa ringraziare il Signore per la casa che visito: lo stile con cui tutti i membri della famiglia interagiscono tra loro e con gli ospiti. A tavola questo appare in modo chiaro: capita che i figli aiutino la mamma nel servire il cibo o nel riordinare, che tutti intervengano nella conversazione; tutti sono abituati ad ascoltare quanto un altro si esprime, anche se è il piccolo di casa che racconta un fatto apparentemente banale. Non si tratta qui di semplice buona educazione. Dietro questi gesti semplici, c'è uno stile insegnato dai genitori che esprime come si è scelto di vivere insieme, di relazionarsi, di essere famiglia. Giovani Paolo II, nella Familiaris Consortio (64) riassume questo stile familiare in tre parole: accoglienza, rispetto e servizio che esprimono il modo familiare di vivere la comunione. La famiglia cristiana è un luogo dove si è attenti l'uno all'altro, dove i gesti e le parole sono importanti, dove ci si aiuta e ci si sostiene l’uno l’altro, dove ci si vuole bene davvero, dove l'amore è semplicemente la logica che ispira e muove le scelte concrete, anche quando si litiga e non si capisce. Ma c'è di più. Le famiglie che ogni giorno cercano, con l'aiuto del Signore, di vivere in questo modo, vivono semplicemente l'accoglienza e il rispetto degli altri. In tutti luoghi che abitano (condominio, scuola, ufficio, parrocchia), vivono il servizio con tutte le persone che incontrano, soprattutto quelle in difficoltà. L'Incontro mondiale che vivremo fra pochi mesi a Milano sarà un'occasione privilegiata per sperimentare questo stile accogliente nella famiglia e, più ancora, tra famiglie di tutto il mondo : una apertura del cuore, un entusiasmo e una gioia che si potranno respirare nell'aria e che renderanno quei giorni particolarmente intensi e veri. Anche per questo varrà la pena essere a Milano in quei giorni. *Segretario Pontificio consiglio per la famiglia LA FAMIGLIA: IL LAVORO, LA FESTA A MILANO IL VII INCONTRO MONDIALE Lo stile accogliente della famiglia cristiana

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family2012Rivista ufficiale del VII Incontro Mondiale delle Famiglie Numero 1 - Febbraio 2012

newsletter

� Il cardinale Angelo Scola:Accoglieremo il Papa testimoniandol’attaccamento alla Chiesa di Roma

� Il cardinale Ennio Antonelli:«L’incontro mostrerà il voltointernazionale della Chiesa»

� Famiglie nel mondo«Così l’Australiaattende l’incontro di Milano»

Mons. JeanLaffitte*

Quando ho l'occasione di entrarenella casa di una famiglia,piccoli segni mi dicono che essaè cristiana: spesso vedo appesoalla parete un crocifisso e, separtecipo al pranzo, facilmentemi viene chiesto di benedire lamensa.C'è spesso, però, un altroaspetto che sempre di più micolpisce e mi fa ringraziare ilSignore per la casa che visito: lostile con cui tutti i membri dellafamiglia interagiscono tra loro econ gli ospiti. A tavola questoappare in modo chiaro: capitache i figli aiutino la mamma nelservire il cibo o nel riordinare,

che tutti intervengano nellaconversazione; tutti sonoabituati ad ascoltare quanto unaltro si esprime, anche se è ilpiccolo di casa che racconta unfatto apparentemente banale.Non si tratta qui di semplicebuona educazione. Dietro questigesti semplici, c'è uno stileinsegnato dai genitori cheesprime come si è scelto divivere insieme, di relazionarsi,di essere famiglia. Giovani PaoloII, nella Familiaris Consortio (64)riassume questo stile familiarein tre parole: accoglienza,rispetto e servizio cheesprimono il modo familiare di

vivere la comunione. La famigliacristiana è un luogo dove si èattenti l'uno all'altro, dove igesti e le parole sonoimportanti, dove ci si aiuta e cisi sostiene l’uno l’altro, dove cisi vuole bene davvero, dovel'amore è semplicemente lalogica che ispira e muove lescelte concrete, anche quando silitiga e non si capisce. Ma c'è dipiù. Le famiglie che ogni giornocercano, con l'aiuto del Signore,di vivere in questo modo, vivonosemplicemente l'accoglienza e ilrispetto degli altri. In tuttiluoghi che abitano (condominio,scuola, ufficio, parrocchia),

vivono il servizio con tutte lepersone che incontrano,soprattutto quelle in difficoltà.L'Incontro mondiale che vivremofra pochi mesi a Milano saràun'occasione privilegiata persperimentare questo stileaccogliente nella famiglia e, piùancora, tra famiglie di tutto ilmondo : una apertura del cuore,un entusiasmo e una gioia che sipotranno respirare nell'aria eche renderanno quei giorniparticolarmente intensi e veri.Anche per questo varrà la penaessere a Milano in quei giorni.

*Segretario Pontificio consiglioper la famiglia

LA FAMIGLIA: IL LAVORO, LA FESTAA MILANO IL VII INCONTRO MONDIALE

Lo stile accogliente della famiglia cristiana

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“La famiglia: il lavoro e la festa”. Èil titolo scelto da Papa Benedet-

to XVI per il VII Incontro mondiale dellefamiglie, che si svolgerà a Milano dal 30maggio al 3 giugno 2012. Preciso l’obiet-tivo: riscoprire la famiglia come “patri-monio di umanità” e rimetterla al cen-tro delle attenzioni non solo della Chiesama dell’intera società.

Il tema e la diocesi ospitante erano sta-ti annunciati dal pontefice al terminedel precedente Incontro mondiale dellefamiglie, svoltosi a Città del Messico nelgennaio 2009. Nell’agosto dell’anno suc-cessivo il Papa è tornato a precisare gliobiettivi della nuova edizione in una let-tera inviata all’allora arcivescovo di Mi-lano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, eal cardinale Ennio Antonelli, presidentedel Pontificio consiglio della famiglia.Scriveva Benedetto XVI: «Il lavoro e lafesta sono intimamente collegati con lavita delle famiglie: ne condizionano lescelte, influenzano le relazioni tra i co-niugi e tra i genitori e i figli, incidono sulrapporto della famiglia con la società econ la Chiesa. La Sacra Scrittura (cfrGen 1-2) ci dice che famiglia, lavoro egiorno festivo sono doni e benedizioni diDio per aiutarci a vivere un'esistenzapienamente umana».

«L'esperienza quotidiana – prosegue il Pa-pa - attesta che lo sviluppo autenticodella persona comprende sia la dimen-sione individuale, familiare e comuni-taria, sia le attività e le relazioni fun-zionali, come pure l'apertura alla spe-ranza e al Bene senza limiti. Ai nostrigiorni, purtroppo, l'organizzazione del la-voro, pensata e attuata in funzione dellaconcorrenza di mercato e del massimoprofitto, e la concezione della festacome occasione di evasione e di con-sumo, contribuiscono a disgregare lafamiglia e la comunità e a diffondere unostile di vita individualistico. Occorre per-ciò promuovere una riflessione e un im-pegno rivolti a conciliare le esigenze e itempi del lavoro con quelli della famigliae a ricuperare il senso vero della festa,specialmente della domenica, pasquasettimanale, giorno del Signore e giornodell'uomo, giorno della famiglia, della

comunità e della solidarietà». Nella let-tera il Papa indica con chiarezza gli obi-ettivi per l’Incontro: «un'occasione priv-ilegiata per ripensare il lavoro e la festanella prospettiva di una famiglia unita eaperta alla vita, ben inserita nella soci-età e nella Chiesa, attenta alla qualitàdelle relazioni oltre che all'economia del-lo stesso nucleo familiare».Benedetto XVI infine insiste sull’opportu-nità di un adeguato cammino versol’evento, perché «per riuscire davverofruttuoso, non dovrebbe rimanere isolato,ma collocarsi entro un adeguato percorsodi preparazione ecclesiale e culturale», esuggerisce «un valido itinerario con inizia-tive a livello parrocchiale, diocesano enazionale». «Famiglie cristiane e comu-nità ecclesiali di tutto il mondo – concludeil Papa - si sentano perciò interpellate ecoinvolte e si pongano sollecitamente incammino verso “Milano 2012”» �

La famiglia, il lavoro e la festa.Il Papa: «Benedizioni di Dioper un’esistenza pienamente umana»

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Occorre promuovere una riflessione e un impegnorivolti a conciliare le esigenzee i tempi del lavoro con quellidella famiglia e a ricuperare il senso vero della festa,specialmente della domenica,pasqua settimanale, giorno del Signore e giorno dell'uomo,giorno della famiglia, dellacomunità e della solidarietà

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I cristiani, proponendo la fa mi -glia «in tutta la sua bellezza»,«intendono testimoniare agli uo-mini e alle donne del nostrotempo» «che si può realizzarel’oggettivo desiderio di infinitoche sta al cuore di ogni espe-rienza di amore». Così scrive ilcardinale Angelo Scola, ar-civescovo di Milano, nella suaprima lettera pastorale alla dio-cesi inviata in preparazione alVII Incontro mondiale dellefamiglie e dal titolo “Il bene del-la famiglia”. L’arcivescovo indicale priorità in vista dell’Incontro:«Il lavoro sulle dieci catechesi»;il sostegno alle famiglie, ilsoggetto «più colpito» dal «deli-catissimo frangente socio-eco-nomico» e l’apertura all’ac-coglienza e al volontariato invista dell’evento. Scrive l’arcivescovo Scola: «Ri -volgo il mio invito forte e acco-rato alle comunità ed in partico-

lare a tutte le famiglie dell’Ar-cidiocesi perché siano disponibiliall’accoglienza e alla collabo-razione: non importa la quantitàdi tempo, di spazio o di disponi-bilità che ciascuno potrà dare.Ognuno offra quello che può,senza pensare che è troppopoco». L’arcivescovo di Milano è poi tor-nato a parlare del significato delVII Incontro mondiale inmolteplici occasioni nel corsodegli ultimi mesi. Ha spiegatoche il VII Incontro mondialedelle famiglie sarà una «straor-dinaria occasione» per docu-mentare «l’attaccamento sin-cero e profondo alla Chiesa diRoma, pilastro e fondamentodella fede cattolica. La persona,la testimonianza ed il magisterodi Benedetto XVI, in quanto Suc-cessore di Pietro, rafforzerannoin noi la convinzione che la fedeè ragionevole anche nell’odier-

no contesto socio-culturale, per-ché propone alla libertà il com-pimento dell’uomo».L’incontro, ha aggiunto, «avràdelle positive ricadute su tuttala società civile milanese e lom-barda». «Il tema scelto – chia -risce - mira a sottolineare lanecessaria unità della persona,mediante una riflessione artico-lata sulla famiglia, il lavoro e lafesta (riposo). L’accoglienza dimigliaia di famiglie, provenientida tutto il mondo, mostreràcome la partecipazione alla fedefavorisca l’integrazione. L’im-pegno già in atto di tutte le dio-cesi lombarde per il VII IncontroMondiale delle Famiglie è unasignificativa manifestazione del-la feconda presenza del popolocristiano nelle terre am-brosiane». «Sostenere le famiglie e aiutar-le a vivere la loro responsabilitàecclesiale e sociale – concludeScola – rappresenta la modalitàpiù realistica per assicurare il fu-turo delle nuove generazioni. Senon si promuove e non si ama lavita dal suo concepimento finoal termine naturale si ruba il fu-turo a un uomo e si impoveriscela comunità». �

L’arcivescovo di Milano

Scola: «Milano accoglierà il Papa testimoniando l’attaccamento alla Chiesa di Roma»

«Grazie anche alla catechesi ora-mai tradotte in dieci lingue (ulti-ma in ordine di apparizione la ver-sione araba curata dalla Chiesalibanese), famiglie di tutto ilmondo, credenti e non, si stannoconfrontando su come vivono l’es-perienza della festa e del lavoro esu cosa significhi fare tutto ciòevangelicamente». È uno sguardo sul mondo interoquello del cardinale Ennio An-tonelli, il presidente del Pontifi-

cio consiglio della famiglia, checon queste parole racconta comeprocede la preparazione al VII In-contro mondiale delle famiglie.

«Alcune Conferenze episcopali emoltissime Diocesi – prosegue An-tonelli - hanno organizzato con-vegni, settimane della famiglia,percorsi formativi, sui temi di Mi-lano. Il II convegno nazionaledelle famiglie ecua doregne delnovembre scorso, la Settimana

della famiglia della diocesi diBrooklyn che coinvolgerà ledecine di etnie diverse presentiin questa Chiesa, le iniziativeproposte in Francia e Spagna ocongiuntamente da diverse dio-cesi del Piemonte, sono solo al-cuni esempi del cammino».

Il cardinale Antonelli ricorda in-fatti che «il Papa stesso nella sualettera ha invitato a fare un cam-mino ecclesiale di avvicinamento

all’Incontro mondiale con inizia-tive a livello parrocchiale, dioce-sano e nazionale, valorizzandoanche il XXX anniversario dell’E-sortazione apostolica FamiliarisConsortio che è la magna chartadella pastorale familiare nel no -stro tempo».

Il presidente del Pontificio con-siglio sottolinea come ogni edi-zione dei grandi raduni mondiali,come le Giornate della gioventù egli Incontri mondiali, esprima «ilcarattere universale dell’espe-rienza cristiana». «Così accadrà aMilano, quando la città sarà in-vasa da famiglie di tutte le partidel mondo». �

Il presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia

Antonelli: «L’incontro mostreràIl volto internazionale della Chiesa»La preparazione nel mondo

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IILL TTEEMMAA SSCCEELLTTOO DDAA BBEENNEEDDEETTTTOO XXVVII

Verso il VII Incontro mondiale dellefamiglie parlando le lingue del mon-

do. Per preparare l’appuntamento il Pon-tificio consiglio per la famiglia e la Dio-cesi di Milano hanno preparato un cam-mino di dieci catechesi, disponibili insette traduzioni ufficiali (italiano, in-glese, spagnolo, francese, tedesco, por-toghese e polacco) e in una manciata dialtre versioni (arabo, ungherese, rumeno

e a breve anche in rus-so). Hanno per titolo iltema stesso dell’in-contro: La famiglia: illavoro e la festa. «Un sussidio prezioso –sottolinea il cardinaleEnnio Antonelli, presi-dente del Pontificioconsiglio per la fa mi -glia - che può essereutilizzato direttamen -te nelle comunità ec-clesiali e nelle fami -glie». Dieci catechesibibliche, corredate da

testi del magistero, suddivise in tre grup-pi introdotti da immagini artistiche chevisualizzano i principali contenuti.«Famiglia, lavoro, festa – spiega monsi-gnor Franco GiulioBrambilla, neo vesco-vo di Novara, coordi-natore del gruppo dilavoro per la stesuradelle catechesi e co-presidente del Comita-to scientifico prepara-torio del Congresso in-ternazionale teologico-pastorale - sono le treparole del tema propos-to dal Papa alle fami -glie. Esse formano un trinomio che partedalla famiglia per aprirla al mondo: il la-voro e la festa sono modi con cui lafamiglia abita lo “spazio” sociale e vive il“tempo” umano”. Spiega ancora monsi-gnor Brambilla: “Le catechesi sono in-trodotte da una prima sullo stile della vi-ta familiare (1) e articolate in tre grup-pi, riguardanti in sequenza la famiglia (2-

4), il lavoro (5-7) e la festa (8-10. I testi«sono rivolti – conclude monsignor Bram-billa - alle famiglie e ai gruppi famiglia,

agli animatori, ai familiari, ai re-sponsabili delle associazioni,movimenti religiosi e aggregazioniecclesiali, ai diaconi, sacerdoti evescovi».

In dieci catechesi il cammino di preparazioneFilm, musica e arte per approfondire

Il convegno durante

l’edizione del-l’Incontro mon-

diale delle famiglie a

Valencia

Il volume delle catechesipreparatoriepubblicato

da Lev I tre volumi del sussidio “In famiglia”

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VII Incontromondiale dellefamiglie.In apertura il rettoredella PontificiaUniversitàLateranense, mons.Enrico Dal Covolo, hasottolineato come lanarrazionecinematografica etelevisiva si offraspesso come«specchio efficace incui si possonoidentificare e

riconoscere le dinamicherelazionali, vissute nel ritmodell’esistenza quotidiana tralavoro e festa». Dalle

esperienze più concrete ecostitutive delle dinamichefamiliari prende frequentespunto la rappresentazionecinematografica. Su questosi è concentrato l’interventodi José Noriega Bastos, delPontificio Istituto GiovanniPaolo II. Le peculiarità della famigliarappresentata nelle fictiontelevisive sono stateevidenziate da ChiaraPalazzini, vicepreside delPontificio Istituto pastorale“Redemptor Hominis”,mentre mons. Dario E.Viganò, preside del“Redemptor Hominis”, hasottolineato che il mondo

dello spettacolo «ha cuori,teste e passioni»introducendo letestimonianze degli attoriAlessio Boni e CristianaCapotondi e del registaGuido Chiesa. «L’artecinematografica – haricordato Viganò – non èsolo rappresentazione mapercorso conoscitivo diventaesperienza necessaria peruna conoscenzacomplementare e profonda;occuparcene significaassumere la responsabilitàdi provare a comprendere leforme attestabili affinchél’azione pastorale sia piùefficace».

La rappresentazionedella famiglia daparte dei mezzi dicomunicazione –televisione e cinemain primis – condizionafortemente ledinamiche familiari el’interazione dellafamiglia stessa con lasocietà. Intorno aquesto nucleotematico si èsviluppato il convegno“Quale famiglia perquale società?”mercoledì 11 gennaio pressola Pontificia UniversitàLateranense, inserito nelcammino di preparazione al

Un convegno sulla famiglia in televisione e al cinema�ALL’UNIVERSITÀ LATERANENSE

Gli Incontri mondiali sono stati avviati, per desideriodel Beato Giovanni Paolo II, in occasione dell’Annointernazionale della Famiglia nel 1994. Il primoappuntamento si tenne a Roma con il titolo “Lafamiglia, cuore della civiltà dell’amore”. Seguironogli Incontri mondiali a Rio de Janeiro (1997 - Lafamiglia: dono e impegno, speranza dell’umanità);Roma (2000, nel contesto del Giubileo delle Famiglie- I figli, primavera della famiglia e della società);Manila (2003 - La famiglia cristiana: una buonanovella per il terzo millennio); Valencia (2006 - Latrasmissione della fede nella famiglia); Città delMessico (2009 - La famiglia, formatrice ai valoriumani e cristiani).

La storia degli Incontri mondialidella famiglia

� DA MILANO A ROMA

In dieci catechesi il cammino di preparazioneFilm, musica e arte per approfondire

Il VII Incontro Mondiale è anchesui social media. Da metàdicembre 2011 è attiva la paginaFacebook ufficiale dell'incontro:www.facebook.com/milanofamily2012, che nel giro di un mese già contava 1500 fans. Sul social network si trovanoriproposti i contenuti presenti sul sito www.family2012.com,con la possibilità di condividerli e commentali con gli amici. Family 2012 è presente anche su un altro social media:www.twitter.com/imf2012, il microblogging dove si comunicain soli 140 caratteri (oltre 200follewers, tra cui diocesistraniere e giornalisti). Successoanche con la presenza suYoutube (21.500 visualizzazioni).L’Incontro, infine, non potevamancare su Google+, la nuovarete sociale targata Googleall’indirizzowww.gplus.to/family2012.

L’Incontro mondialedebutta su Facebook

� SOCIAL MEDIASTRUMENTI MULTIMEDIALIPER APPROFONDIREIn lingua italiana sono disponibili anche ulteriori strumenti, che utiliz-zano i linguaggi dei mezzi di comuni-cazione. La Fondazione Milano Fa -miglie 2012 ha realizzato tre volumi daltitolo “In famiglia” (Editore Itl – Cen-tro Ambrosiano, prenotazioni tel.02.67.13.16.37), che conservando in-tegralmente le catechesi ufficiali del-l'Incontro, si propongono come «cas-setta degli attrezzi» con cui personal-izzare i dieci capitoli di cate chesi suFamiglia, Lavoro e Festa. Uno strumento di lavoro per chi vuoleaffrontare certe tematiche con un ap-proccio ade rente alle nuove generazionie diversificato tra testi biblici, musica,film e arte. Il linguaggio delle immaginiaiuta a preparare l’Incontro mondialeanche con la proposta “Stili di vita”,dieci brevi film, della durata di pochiminuti, pensati come approfondimentodel percorso di catechesi. Dieci storie di famiglie eccezional-mente normali che si raccontano dandocosì l’opportunità a chi le ascolta diavvicinarsi ai temi famiglia, lavoro efesta. I filmati sono disponibili sul sitowww.family2012.com nella sezione ma-teriali, in italiano. �

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Monsignor Brambilla: le catechesisu Famiglia, lavoro e festapropongono un trinomio che partedalla famiglia per aprirla al mondo:il lavoro e la festa sono modi concui la famiglia abita lo “spazio”sociale e vive il “tempo” umano

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LLEE FFAAMMIIGGLLIIEE NNEELL MMOONNDDOO

Ron e MavisPirola,accompagnatorigruppoaustraliani a Family 2012

Quando ci viene chiesto perché siamocosì entusiasti dell’Incontro Mondiale

delle Famiglie, rispondiamo: ‘Per iltema’. Che cosa ci potrebbe essere di piùimportante e vicino alle famiglie dal pun-to di vista pratico del “lavoro” e della“festa”? Naturalmente ci sono altri ele-menti molto allettanti, come l’opportu-nità di condividere con altre famiglie,provenienti da ogni angolo della terra, ilsenso della comunione con il Santo Padree la Chiesa universale, per non parlare poidell’attrattiva esercitata da un città vivacome Milano. Ciononostante, la maggiorparte delle famiglie australiane non avran-no la possibilità di essere presenti a causadella barriera della distanza. Quindi per

permettere loro di essere in comunionecon l’Incontro Mondiale almeno spiritual-mente, nel nostro paese sono state dis-tribuite le Catechesi preparatorie alle par-rocchie e alle associazioni di famiglie. Og-ni famiglia ha le sue complesse relazioni,la sua storia e i suoi doni. Tuttavia il lavoroe la festa restano le principali modalità at-traverso le quali ogni fa miglia puòcrescere come “comunità d’amore” erispecchiare la presenza di Dio.

UN EQUILIBRIO DA TROVAREAnche nella attuale congiuntura di crisieconomica, molti membri delle famiglieaustraliane riescono a trovare un lavoro.Che benedizione! Il lavoro è essenzialeper il sostentamento della famiglia. Cisfida anche a sviluppare i nostri doni aimassimi livelli possibili, donandoci dignitàe uno scopo da raggiungere. Ma troppevolte il lavoro può risultare distruttivo. Lefamiglie si trovano ad essere valutate piùper la loro produttività economica cheper il loro “capitale sociale”, le loro re-lazioni e i loro valori. La nostra società

sembra avere rispetto per le persone inbase al loro stato sociale o reddito. Aquesto si aggiungono le pressioni causateda turni variabili o lunghi periodi di viag-gio, che talvolta portano un membro del-la famiglia lontano per parecchi giorni al-la volta. Così mentre da una parte il la-voro è un bene essenziale, la sfida che cisi presenta è quella di tenere sotto con-trollo il lavoro e non permettere che sia illavoro a controllare noi. Analogamente lafesta è una “lama a doppio taglio”. Ègiusto fare festa per ringraziare il Signoredelle molte benedizioni che ci dona, spe-cialmente per quanto riguarda le re-lazioni con coloro che più ci stanno vicino– le nostre famiglie. Gli australiani sonomolto orgogliosi della loro capacità di farfesta. Tuttavia viviamo in una societàlaica e se non diamo un senso ai doni diDio, anche il fare festa può risultare ego-centrico e vano. Come ha sottolineato ilSanto Padre in un messaggio di Natale,‘La festa si può organizzare, la gioia no”.La gioia deriva da un senso di gratitudineper i doni di Dio e da uno stile di vita

La nostra famiglia vive in una cit-tà costiera di una diocesi aus-traliana rurale. Con sette figli, lacreazione della nostra famiglia harichiesto parecchio lavoro: lavorodall’interno della famiglia e lavoroall’esterno. Recenti avvenimenti hanno impos-to a Mark di accettare un lavoroche gli richiederà di stare lontano

da casa per alcuni giorni ogni vol-ta. Questa è sicuramente una sfidaparticolare non solo per Ursula, maanche per i nostri bambini. Stiamocercando di far passare a lorol’idea che il lavoro esterno ha la fi-nalità di sostenere la famiglia mache tutte le decisioni legate allacarriera devono tenere conto del-l’importanza centrale delle nostre

Una famiglia, una storia

I Boyd: padre, madre e sette figli: «Il segreto della vita quotidiana?Lavorare insieme per rimanere uniti»

L’attesa in Australia per l’Incontro mondiale«Non valutare le persone dallo stipendio»

AUSTRALIACAPITALE: Camberra

POPOLAZIONE: 22.600.000

GOVERNO: Monarchia parlamentare federale

Oceania

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Gli studi mostrano che in gran parte delle famiglieaustraliane si mangiaseparatamente o di fronte alla televisione

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NEWS

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Il cardinale presidente EnnioAntonelli a Barcellona; ilsegretario mons. Jean Laffitte aCoutonou in Benin; l’officialedon Andrea Ciucci a Salerno:queste le tre “trasferte” delPontificio consiglio per laFamiglia svoltesi a gennaio 2012.Il cardinale, a Barcellona, nelcorso della 47° giornata dedicataal matrimonio e alla famiglia peruna nuova evangelizzazione, hasottolineato in primo luogo la“svolta storica” in cui viviamo;la famiglia nel disegno originariodella creazione: unità efecondità; la famiglia cristianachiesa domestica; l’impegnosociale e caritativo dellafamiglia; le priorità pastorali. ACaotonu, il vescovo segretariomons. Laffitte ha preso parteinsieme con il cardinale RobertSarah al X anniversario dellaFédération Africaine d’ActionFamiliale. A Salerno don Ciucciha parlato durante il secondoincontro di formazione del clerodell’arcidiocesi. Tutte le notizieche riguardano il PontificioConsiglio per la Famiglia sul sitowww.familia.va. �

caratterizzato dall’attenzione verso glialtri. Questo nasce e cresce attraverso lascuola della vita familiare quotidiana.Prima di tutto serve del tempo per stareinsieme. Paradossalmente nell’era deglielettrodomestici e dei dispositivi elet-tronici che ci facilitano la vita, siamo ric-chi materialmente ma “poveri di tem-po”. Le maggiori sfide che dobbiamo af-frontare provengono dalle cose buonedelle nostre vite, come il lavoro, che ten-dono a soverchiarci. Questa sensazione sisente maggiormente durante i fine setti-mana che dovrebbero essere momentipreziosi da dedicare con la propria pre-senza gli uni agli altri. Invece il grandeamore degli Australiani per lo sport fa sìche la maggior parte dei fine settimanavenga trascorso accompagnando i bambi-ni alle loro attività sportive. E con en-trambe i genitori che spesso lavoranofuori casa e con i negozi aperti anche al-la domenica, lo shopping del fine setti-mana diventa la norma. Anche la tec-nologia moderna e i social network stan-no lanciando una grossa sfida alle re-

lazioni familiari. Gli studi mostrano chein gran parte delle famiglie australiane simangia separatamente o di fronte allatelevisione.

L’INCONTRO MONDIALE, UN’OCCASIONE DA COGLIEREPerciò non vediamo l’ora di prepararciper l’Incontro Mondiale delle Famiglie incomunione con altre persone che comenoi considerano un valore la vita familiaree i suoi doni alla società. Speriamo di im-parare nuovi modi per trovare un equilib-rio tra il lavoro e la festa e specialmenteper rivendicare nuovamente la domenicacome “Il giorno del Signore”. Attraverso gli inevitabili alti e bassi dellavita quotidiana, le famiglie cristiane chesono consapevoli della loro missione sonocome fari per le altre famiglie e diven-tano quindi “agenti di evangelizzazione”.Questo periodo di preparazione per l’In-contro Mondiale è per noi un invito a rac-cogliere la sfida di trasformare tutto ciòin realtà per un maggior numero difamiglie australiane. �

relazioni familiari. La nostra pre-sentazione di un’etica del lavoropositiva implica l’aspettativa chetutti i membri della famiglia con-tribuiranno allo svolgimento deicompiti quotidiani. Indipendente-mente dall’età, tutti hanno uncompito o un ruolo da svolgerenella famiglia. Siamo convinti cheuna famiglia che lavora insiemeresta unita. Anche una famiglia che si diverteinsieme resta unita. Il giusto ri-conoscimento delle tappe fonda-mentali di vita di ogni membro

della famiglia si realizza in festespeciali. Una sfida maggiore civiene invece lanciata dalla con-sapevolezza di quanto sia più fati-coso riuscire a cenare insieme og-ni qualvolta sia possibile. D’altraparte è proprio questo tempo ded-icato al sedersi insieme e as-coltare gli eventi che ciascunovive durante la giornata che fa

nascere il più grande senso difamiglia, la festa delle nostre viteinsieme. Questo legame affettivo poi si riv-ela essenziale per aiutarci a su-perare gli inevitabili “giorni dibuio” che di tanto in tanto si pre-sentano nella nostra esistenza. Inquesti momenti corriamo il peri-colo di perdere la speranza o di

chiederci cosa abbiamo fatto disbagliato.E a tenere unito tutto questo c’è ilpotente filo della preghiera difamiglia. Cerchiamo sempre dipartecipare alla Messa domenicaleinsieme come famiglia. In questacelebrazione comunitaria ci ralle-griamo e traiamo forza dalle altrefamiglie. È tutto parte del cicloregolare di lavoro e festa.

Mark e Ursula Boyd di Yeppoon(Diocesi di Rockhampton),

Queensland, Australia

I Boyd: padre, madre e sette figli: «Il segreto della vita quotidiana?Lavorare insieme per rimanere uniti»

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Il lavoro fuori casa ha la finalità di sostenere la famiglia, ma tutte le decisioni legate

alla carriera devono tenere conto dell’importanzacentrale delle relazioni familiari

Il card. Antonellialla 47° Giornatadel matrimonio

� DAL PONTIFICIO CONSIGLIO

Una vedutadella baia di Sidney

con il Teatrodell’Opera

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IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII UUTTIILLIIMATTINO

POMERIGGIO

SERA

Programma provvisorio del VII Incontro Mondiale delle Famiglie

(fieramilano city)Fiera della famigliaLibreria Internazionale

Accoglienza delle delegazioni e delle famiglieInaugurazionedella Fiera della Famiglia

S. Messa nelle Parrocchie

(fieramilano city)Congresso teologicopastoraleFiera della famigliaLibreria Internazionale

Congresso9.30 Cerimonia di apertura10.00 I relazione11.30 II relazione13.00 pausa pranzo

(fieramilano city)dibattiti,testimonianze,tavole rotonde15.00 I sessione17.00 II sessione

cena presso le famiglie ospitanti o presso le Parrocchie

accoglienza e festaa cura e presso le Parrocchie,Comunità Pastorali,gruppi, associazionie movimentiospitanti

S. Messa nelle Parrocchie

(fieramilano city)Congresso teologicopastoraleFiera della famigliaLibreria Internazionale

Congresso9.30 III relazione11.00 IV relazione13.00 pausa pranzo

(a Milano e in altrediocesi lombarde)incontri, dibattiti,testimonianze,tavole rotonde,workshops

cena presso il luogo deglieventi pomeridiani

momento di festapresso illuogo degli eventipomeridiani

S. Messa nelle Parrocchie

(fieramilano city)Congresso teologicopastoraleFiera della famigliaLibreria Internazionale

Congresso9.30 V relazione11.00 VI relazione13.00 pausa pranzo

(in diversi luoghisignificativi di Milano) incontri, dibattiti,testimonianze,tavole rotonde,workshops

h. 20.00 concertoalla Scala riservatoalle delegazioni

cena presso le famiglieospitanti o presso le Parrocchie

h. 21.30Adorazione Eucaristica in Duomo e nelle principaliBasiliche e Chiesedella Diocesi

Celebrazioni e incontrinelle Parrocchie o per movimenti o per specifici gruppi

nel pomeriggio cammino versol'area dell'eventocon il Papa

dal tardo pomeriggiomomento di accoglienza e preparazione all'Incontro con il Papa

a seguireFesta delle Testimonianzecon Benedetto XVI(Milano Parco NordAeroporto di Bresso)

h. 10.00: S. Messa solennepresieduta da Benedetto XVI(Milano Parco NordAeroporto di Bresso)

MAGGIOMartedì 29

MAGGIOMercoledì 30

MAGGIOGiovedì 31

GIUGNOVenerdì 1

GIUGNOSabato 2

GIUGNODomenica 3

«Invito le famiglie di Milano e della Lombardia adaprire le porte delle loro case per accogliere ipellegrini che verranno da tutto il mondo.Nell’ospitalità sperimenteranno gioia ed entusiasmo: èbello fare conoscenza e amicizia, raccontarsi il vissutodi famiglia e l’esperienza di fede ad esso legata». Conquesta esortazione Papa Benedetto XVI, ha chiamato lefamiglie lombarde all’accoglienza dei fedeli cheparteciperanno al VII Incontro mondiale delle famiglie.

Il Papa invita all’accoglienza deipellegrini che andranno a Milano

�APPELLO AI LOMBARDI

Al VII Incontro mondiale delle famiglie ci si iscrive via internet. È possibile sulsito www.family2012.com, in italiano e altre cinque lingue, dove si possonoscegliere i diversi “pacchetti di ospitalità” e sul quale si può immediatamenteperfezionare l’iscrizione con il pagamento on-line. Per partecipare all’Incontro si potrà scegliere tra una permanenza “lunga”(pacchetti A) con partecipazione all’intera iniziativa, comprendente ilCongresso internazionale teologico-pastorale, gli eventi collaterali e gliincontri con il Papa (30 maggio – 3 giugno) e un soggiorno “breve” (pacchettiB) solo per gli incontri con il Papa dal 1° al 3 giugno.

Le Iscrizioni sul sito www.family2012.comC’è tempo fino al 31 marzo 2012

� PER PARTECIPARE

Newsletter di www.family2012.com - sito registrato al Tribunale di Milano n. 266 del 13 maggio 2011 - direttore responsabile Davide Milani