Oratoriamo Family

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Oratorio da ottobre 2012 a gennaio 2013

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Sabato 26 continuano i LABORATORI DI

CARNEVALE alle ore 15.00 in oratorio San Luigi, dove

verranno costruiti i costumi per la sfilata di sabato 16 febbraio

2013.Abbiamo bisogno di scatoloni di cartone, cartoncini colorati e tessuti/stoffe bianche.

Mercoledì sera alle ore 21.00, presso il salone dell’oratorio San Luigi, invitiamo in oratorio tutti i genitori degli Adolescenti per un incontro con don Federico e i loro educatori.

Domenica prossima 3 febbraio DOMENICA INSIEME per i ragazzi di I media e e i loro genitori.ore 9.30 Ritrovo dei ragazzi in oratorio. Momento iniziale e Santa Messa in Chiesa

Parrocchiale coi genitori (i ragazzi saranno accompagnati dal don e dalle catechiste).ore 12.00 Pranzo in oratorio: l’oratorio offre la pastasciutta e ciascuno porta da casa o il secondo o il dolce o qualche bibita da

condividere.Chiediamo gentilmente di segnalare in segreteria

dell’oratorio giovedì a catechismo il numero dei presenti per famiglia. Momento di gioco per i ragazzi

Ore 14.00 Incontro dei genitori con don Federico.Incontro dei ragazzi con le catechiste nelle aule.Ore 15.00 Preghiera conclusiva tutti insieme in salone.

TI ASPETTIAMO!!

EditorialeEducare ancora

Don Bosco Day - Buon 2013Momenti importanti di vita in oratorio

Adolescenti a MaccagnoRacconti e pensieri dal ritiro di avvento

TreGiorniAdoAlla scoperta di Torino

I have a Dream ... il doposcuola in oratorioSogni per il futuro..

Aperti per fedeSerata educatori - gennaio

Barra a DrittaProposta per il carnevale 2013

CrediciProposta quaresimale

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“Oratoriamo’s family”: un titolo così ci spalanca davanti immagini e ricordi, parole autorevoli e valori solidi, quelli richiamati dall’incontro mondiale delle famiglie dello scorso mese di giugno che ha visto il Papa in visita alla nostra Milano.Ma il motivo per cui abbiamo scelto questo slogan è dato dal desiderio di tenere “sotto i ri-flettori” della nostra riflessione la famiglia, proprio in questi giorni nei quali non solo ne cele-briamo la festa liturgica, ma stiamo vivendo “la settimana dell’educazione” che si concluderà con la festa di san Giovanni Bosco del prossimo 31 gennaio. Mi è capitato recentemente tra le mani un piccolo testo, “Educare ancora”, una nota pastorale che il Cardinale Carlo Maria Martini aveva scritto alla nostra diocesi per l’anno 1990 al termine del biennio sull’educazione. Mi ha incuriosito in particolare una semplice frase nell’introduzione per la sua semplicità e profon-dità al tempo stesso:

«Educare ancora vuol ripetere a tutti, anche a coloro che si sentissero un po’ affaticati, che è tempo di andare di nuovo nella vigna, anche se l’ora è tarda e la giornata pesa. Occorre riprendere con lena ogni anno il lavoro dell’educare, tirarsi su dall’umiliazione degli eventuali fallimenti educativi, guardare a Dio educatore, lasciarsi illuminare dalla luce di Gesù».

Non è certo un pensiero che annuncia grandi novità, eppure ci dice tutto ciò che sta dentro la sfida quotidiana dell’educare: pensiamo al nostro oratorio, alle nostre famiglie, agli ambienti dove l’impegno e il servizio educativo ci vedono coinvolti ogni giorno. Rinnoviamo davvero la fiducia e speranza, quella saggezza e tenacia del seminatore della parabola evangelica che sa che i frutti verranno e che per un buon raccolto è necessaria una faticosa cura del terreno e un’abbondante semina.È vero! Anche per chi educa spesso “l’ora è tarda e la giornata pesa”: il contesto in cui vivia-mo, le fatiche del quotidiano, la sfida non sempre agevole del “tirar fuori” il meglio dai nostri ragazzi, adolescenti e giovani si fa talvolta sentire.Le “umiliazioni e i fallimenti educativi” che a volte si vivono – in famiglia o anche in oratorio, l’impressione di non aver seminato a sufficienza e in modo adeguato, la sensazione di non esser ascoltati - possono pesare dentro di noi. è bello allora raccogliere le parole conclusive del Cardinalecon il loro invito ad alzare lo sguardo all’unico Signore e Maestro, Gesù.È Lui che dona la Sua luce, lo Spirito, che illumina le nostre scelte educative, la scintilla che ac-cende continuamente in noi e tiene viva la passione dell’educare alla fede e alla vita cristiana. È Lui che fa crescere e fruttificare ciò che noi siamo chiamati semplicemente a seminare con larghezza, intelligenza e tenacia. Che il Signore ci conceda sempre la gioia e la passione di edu-care i nostri giovani a conoscerLo, amarLo come il tesoro prezioso della vita umana.

don Federico

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Far avere la propria adesione via mail direttamente sul sito dell’oratorio www.oratoriolazzate.org nella sezione “contatti” a don Federico ENTRO E NON OLTRE MERCOLEDI’ SERA 30 GENNAIO.

Anche quest ’anno una trentina di famiglie hanno scelto di salutare insieme l’anno vecchio che parte e il nuovo che arriva, alle 20 e 30 tut to era pronto per cominciare la festa, il salone dell’oratorio, inghirlandato per l’occasione, si è in breve gremito e presto le chiacchiere dei grandi e le risate dei bimbi hanno coperto le musiche natalizie che facevano da sot tofondo.La deliziosa cena con primo offerto dalla “casa”, da segnalare il ragù frut to evidentemente di una ricet ta segreta, e il secondo con il contributo di tut ti, è scivolata leggera e veloce fino alle 22 e 30 quando un solerte “comandate” Paolo ha ordinato lo sgombero della sala per dare il via ai tradizionali giochi che Hanno impegnato grandi e piccoli fino alla mezzanot te. Le famiglie divise in quat tro squadre con i nomi mutuati dagli animali del presepe. Dopo aver dato prova delle proprie qualità canore in versione animale, cantando cioè con i versi degli animali di cui sopra, sono partite le vere e proprie sfide, da segnalare oltre la riedizione della sfida fra cavalieri, bimbi sulle spalle dei papà che si affrontano con spade di carta cercando di levare il cappello all’avversario, l’inedita sfida fra le mamme che, su un percorso ginnico di una certe difficoltà, sospinte da un tifo caldissimo, hanno dato vita ad una gara intensa ed emozionante.La mezzanot te si avvicina, smet tono i giochi, si recupera il silenzio tut ti in salone e sot to la guida di don Federico, ringraziamo il Signore per tut to ciò che abbiamo avuto quest ’anno e per quello che avremo nel prossimo, concludiamo con una bella canzone a due voci che stiamo imparando con il gruppo famiglie e che vorremo diventasse un po’ la “sigla” dei nostri incontri.10, 9, 8, 7….MEZZANOTTE, BUON ANNO, lo scambio di auguri in salone, il brindisi, una fet ta di panet tone, poi fuori per uno spet tacolo pirotecnico che davvero sarà difficile superare il prossimo capodanno (un grazie particolare al nostro “bombarolo”), poi di nuovo in salone, musica e balli e naturalmente il tradizionale e ben augurante salamino con le lenticchie.L’anno appena cominciato corre veloce, in breve si fa ora di andare, i più piccoli fanno resistenza vorrebbero non finisse mai, ma poi cedono alla stanchezza, ci salutiamo e usciamo. L’eco dei bot ti si è spento, una quiete serena e soddisfat ta ci avvolge, è stata una bella serata di divertimento e condivisione che una volta di più ci ha fat ti sentire “comunità”, e ora torniamo alle nostre case con la serenità di chi sa di non essere solo sot to questo cielo ad affrontare le sfide di questo nuovo anno. Grazie a tut ti davvero, a quelli che hanno cucinato, preparato, organizzato o anche solo partecipato, grazie davvero e ….Buon anno.

Luca

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Sabato 1 e domenica 2 dicembre, noi adolescenti abbiamo partecipato a un ritiro spirituale a Maccagno, sul lago Maggiore, con un paesaggio spettacolare che abbiamo potuto ammirare in particolar modo la domenica mattina durante il momento della riflessione personale. Ma l’attrazione non era solo questa: abbiamo, infatti, voluto riflettere sul fatto che il nostro Dio è “UN DIO SORPRENDENTE, che ci accompagna nel cammino della fede” (come diceva il titolo del libretto). Per capire meglio ciò, siamo stati guidati da alcune personaggi della Bibbia: Giovanni il Battista, il cieco nato e Tommaso. Costoro si sono fidati, in diversi modi, di Gesù, anche se spesso hanno avuto timore o hanno esitato. Abbiamo capito che anche noi dobbiamo lasciarci guidare dal Signore nella vita di tutti i giorni, fidandoci e superando le nostre paure …Il momento di preghiera più intenso è stato la veglia notturna: mi ha colpito il fatto che, pur avendo pregato per circa due ore, non ce ne siamo accorti!!!! E il silenzio che regnava in quella cappella ci ha aiutato a entrare in contatto con Dio più facilmente e profondamente.Però non abbiamo solo pregato e meditato in quei giorni!!! Ma anche cucinato, mangiato, giocato, fatto i letti e alcuni persino studiato!! Lo stare insieme, inoltre, ci ha aiutato ancora di più a capire quante possibilità Gesù ci ha dato per crescere e per confrontarci. Inoltre dobbiamo ringraziare i nostri educatori e il don che ci hanno proposto, accompagnato e organizzato questo bellissimo week-end. Elena

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Signore Gesù, grazie per questa bellissima esperienza di ritiro che sto vivendo e che continuerò a vivere domani. Grazie per questi momenti di preghiera e di silenzio che, purtroppo, molti miei amici non stanno vivendo perchè hanno deciso di rimanere a Lazzate. Aiutami a riconoscere i miei peccati perché io possa migliorarmi e assomigliare sempre più a te. In particolare aiutami ad amare anche le persone che mi riesce difficile amare, che probabilmente non mi amano. Amen.

Caro Gesù ti ringrazio per il dono della vita, ti ringrazio per la famiglia fantastica che mi vuole bene e che è il dono più bello che tu mi abbia fatto. Dammi la volontà di continuare la scelta che ho fatto per il mio futuro e perdonami per ogni volta che manco di rispetto ad un dono che mi hai fatto.Ti chiedo di continuare a donarmi la voglia di seguirti nella fede. Fa che la mia famiglia non mi abbandoni mai e che io non lo faccia con loro, perché è un tuo dono e io devo portare rispetto a ciò che mi viene dato.

Grazie signore, per essere sempre presente nelle nostre vite, nei mo-menti felici e in quelli tristi. Vorrei essere capace come te di amare tutti, anche chi ti ha tradito e di sa-per perdonare sempre. Tu che ci hai guarito dalla nostra cecità e che hai fatto splendere il buio, ti manifesti a noi tramite i genitori, gli educato-ri ed i preti per aiutarci sempre nei momenti di difficoltà. Tu che facen-doti uomo ci hai salvato dal peccato, grazie.

Signore, ti chiedo perdono per miei sbagli e le mie debolezze e ti chiedo aiuto affinché

possa migliorare. Ti ringrazio perché mi hai fatto conoscere quello che di bello

possiamo vedere nel mondo e perché continuerò a vederlo e scoprirlo durante

la mia vita. Aiutami a trovare e a perseguire sulla mia strada. Ciò che

ho paura di perdere è quello che mi dà gioia e per cui ringrazio Te.

Signore apri anche a me gli occhi

in modo che possa riconoscerti nei

fratelli attorno a me. Rendimi sempre

più attento ai bisogni dei più piccoli

facendo crescere in me una fede attiva.

Rendimi un poco più simile a te

facendo intravedere nella mia persona

il tuo volto. Amen.

Signore Gesù, ti ringrazio per avermi fatto conoscere delle

brave persone che mi vogliono bene e che

mi hanno educato alla fede. Ti ringrazio per la

stupenda famiglia che mi hai donato e per miei amici. Ti

chiedo di aiutare i miei nonni e stanno attraversando un momento

difficile e di aiutarmi ad essere più buono con le persone che incontro.

Sono molto stupefatto dal fatto che tu riesci ad essere buono con tutti anche

con le persone che non ti vogliono bene. Aiutami a seguire il tuo esempio. Ti chiedo infine perdono per tutte le volte in cui sono pigro e mi faccio attirare da cose

che mi possono allontanare da Te.

Signore Gesù, grazie per avermi donato questo momento di ritiro, che mi è stato utile, fino ad adesso, a capire meglio i tuoi gesti, le tue parole, ciò che tu vuoi da me. In questo periodo ho tanti pensieri nella testa, ma vorrei riuscire comunque a capire cosa vuoi da me, dedicandoti del tempo in più visto che siamo in avvento. Aiutami nei momenti in cui non so dove andare, cosa fare, cosa dire... Sostienimi nelle fatiche di tutti i giorni. Fa che riesca sempre a fare la cosa giusta, anche nei momenti difficili. Aiutami a non essere cieca!

O Gesù, quante cose sono cambiate dall’anno scorso. Abbiamo fatto tante nuove conoscenze e approfondito delle altre. Alcune mi hanno avvicinato a te, altre mi hanno tentato verso realtà troppo lontane. Di tutte però voglio ringraziare perché mi hanno fatto riflettere. Cosa desideri da me signore? cosa posso fare? se oggi sono qui è perché mi hai scelto e chiamato tra tanti, perché “ti testimonieremo tra le genti e in noi l’umanità vedrà il tuo volto.” Spesso non è facile, ci lasciamo condizionare, abbiamo paura delle opinioni della gente. Perdonami signore e aiutami ad aprire occhi fronte a te, ma anche di fronte al più piccolo tra i fratelli. Amen

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Signore, ti chiedo perdono per miei sbagli e le mie debolezze e ti chiedo aiuto affinché possa migliorare. Ti ringrazio perché mi hai fatto conoscere quello che di bello possiamo vedere nel mondo e perché continuerò a vederlo e scoprirlo durante la mia vita. Aiutami a trovare e a perseguire sulla mia strada. Ciò che ho paura di perdere è quello che mi dà gioia e per cui ringrazio Te.

Tu ci sei Signore, ci sei sempre. A me la libertà

di crederci, a me la libertà di esserci. Insegnami

a non nascondere a me stesso il tuo tornare a

cercarmi una seconda volta. Dammi il coraggio

per essere tuo testimone. Che io sia un tuo

strumento.

Seguirti Signore a volte non è per niente facile. Ci sono molte strade che potrei seguire, ma non sarebbe giusto, perché mancheresti tu.È difficile stare svegli in questo momento, ma non me la sento di lasciarti solo. Sono qui con questa fiamma che mi aiuta a guardarti e a non cadere nel sonno. Signore aiutami a ricevere la forza di dirti ogni giorno anche nei momenti no signore io credo in te, solo in te!

Signore, che mi stai sempre vicino, ti ringrazio per tutto quello che mi hai dato e che continui a darmi, perché ogni momento è sempre un’emozione diversa. Ti chiedo perdono per tutte quelle volte in cui non faccio quello che devo. Grazie

Donami Signore la forza di poter

essere come Giovanni il Battista,

testimone della tua presenza e rendimi

capace manifestare la mia fede in

Te anche agli altri. Donami il coraggio

di aprire gli occhi e di accorgermi

di quale posto nella società mi hai

dato il compito di ricoprire, così

da occuparlo con profezia e fede.

Rendimi incapace di aprire i miei occhi

e di riconoscere la manifestazione

della tua presenza in me stesso.

Signore Gesù, aiutami a credere veramente in te, a superare tutte le mie paure, tutte le mie incertezze. Aiutami a stare sempre sulla giusta via e a seguire i suoi passi. Aiutami ad amare il prossimo immensamente, proprio come hai fatto tu, e come fanno oggi molti sacerdoti. Signore Gesù aiutami!

Signore, aiutaci a testimoniare ogni giorno la tua parola sull’esempio di Don Pino Puglisi . Donaci il suo coraggio, la sua grande fede e il suo amore per tutti e soprattutto per te.Aiutaci a non rimanere ciechi e a prenderci le nostre responsabilità senza temere il futuro. Ti ringrazio il Signore perché tu ci vieni sempre incontro, ci apri gli occhi e ci guidi come luce nelle tenebre verso la strada giusta, la strada di Dio.

Signore, in questi momenti di riflessione di contemplazione mi accorgo di quanto bene io ti voglia! Grazie di donarmi la possibilità di vivere profondamente questo silenzio che consola il cuore. Non è facile questo momento ma quando due si vogliono bene, sta in silenzio ed è vero poi che solo così riesco a sentirti ancora più vicino! Ti prego perché io possa trovare nella vita quotidiana anche pochi minuti ma veri di silenzio e così facendo di trovare il coraggio di professare la mia fede in te.

Signore Gesù, aiutami a non essere cieca di fronte alle difficoltà ai dolori della vita, alle persone e hanno bisogno di me. Rendimi capace di amare senza paura proprio come te. Dammi la capacità apprezzare quello che di buono può esserci nella mia vita e di sperare in un futuro di gioia. Ti ringrazio per le fortune che ho avuto anche se non le ho meritate. Insegnami a non sprecare nemmeno un attimo nella mia vita. AmenGrazie Gesù per tutto quello che mi hai fatto vivere in questa giornata. Permettimi di capire i miei desideri e illuminami facendomi vedere tutto il mondo che mi circonda, tutti i doni che mi offri in ogni momento. Aiutami a capire le tue intenzioni anche nei momenti difficili per mantenere la fede e perdona i miei peccati. Amen.

Signore Gesù, aiutaci a non avere paura e accettare

i cambiamenti, anche i più difficili che potrebbero

mettere scompiglio nei nostri piani. Aiutaci ad

affrontarli con serietà e a non sminuirli a causa

del cambiamento che fanno sembrare quelle

situazioni delle eccezioni.

Signore, non posso fare altro che ringraziarti per questo momento di preghiera e dialogo con te. Io so che nel momento del bisogno tu ci sei a sostenermi, ma voglio provare anch’io a vivere la mia vita secondo i tuoi insegnamenti. Per questo ti chiedo innanzitutto di perdonarmi per quando non mi accorgo del bisogno di aiuto di qualcuno che magari mi vive accanto ogni giorno. Ti chiedo perdono anche per quelle volte in cui non sono riuscito per pigrizia o di mia volontà a pregare te e ad ascoltare la tua Parola.Ti chiedo però di aiutarmi ad interessarmi di più di quelle persone di cui conosco l’esistenza e che si trovano in difficoltà, ma di cui non ho mai voluto saperne più di tanto.Io Signore so però che come tu hai fatto con il cieco sei pronto a perdonare tutti i tuoi figli, perciò posso dire: “Ho visto il Signore”, e ti chiedo di guidarmi sulla via della vita. Amen.

Signore Gesù, ti ringrazio per farmi sentire sempre la tua presenza e per starmi vicino in ogni momento anche quando, come il cieco nato, mi rassegno e penso che ormai sia quasi inutile cercarti e chiederti aiuto. Ti prego affinché tu possa infondermi coraggio, tanto da permettermi di testimoniare agli altri che tu, anche solo con piccoli gesti, puoi fare cose grandi e compiere miracoli. Amen.

Signore Gesù, grazie per questa giornata e

per tutti i bei momenti insieme. Ti chiedo

anche scusa per tutte quelle volte che mi

sono vergognata di te. Aiutami ad avere il

tuo coraggio nella fede, a non nascondermi

davanti alle difficoltà, perché io possa essere

una tua testimone. Amen.

Signore Gesù, tu sei acqua viva che ristora e purifica, rigenera e dona vita. Tu sei Parola che come lampada illumina i nostri passi e fa ardere il nostro cuore. Tu sei il crocifisso, segno di contraddizione che si fa speranza e salvezza per ogni uomo. Tu sei luce che accende e risveglia in noi la fede e l’affetto per te e i fratelli. Tu sei il pane vivo donato nell’eucarestia, per farci come te e irrobustire e rafforzare i legami di comunione tra noi.Grazie Signore per queste quotidiane sorprese che rendono bella e vera la nostra vita, che allargano e allietano il nostro cuore. Amen.

Caro Gesù, ti ringrazio per i tanti doni che mi hai dato: la famiglia, gli amici, gli educatori, il don, la fede... e questa bellissima esperienza da vivere. Ti chiedo perdono per quelle volte in cui mi sento sola e non mi accorgo della tua presenza, perché invece tu sei sempre lì, pronto ad aiutare e ad ascoltare. Plasmami e ricreami come hai fatto con il cieco, per tirare fuori il meglio di me e donami la forza di essere una testimone coraggiosa e fedele sino alla fine. Amen.

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La mat tina del 27 dicembre, nel bel mezzo delle vacanze di Natale, noi

adolescenti, sprezzanti del freddo e del gelo, ci siamo trovati all’alba, presso l’assonnata stazione di Saronno.

Da qui, dopo aver fat to “un cambio-treno“a Milano Centrale, siamo partiti finalmente per Torino, la cit tà che ci avrebbe ospitato per i tre giorni successivi.

Fin da subito ci siamo accorti della maestosità del capoluogo piemontese. Tra palazzi ot tocenteschi, piazze dai nomi illustri e continui spostamenti su tram affollati e pullman strapieni, abbiamo

seguito le orme di uomini che hanno fat to, della loro fede,

un dono e un servizio per gli altri. Tra questi: Piergiorgio Frassati, don

Bosco, e San Giuseppe Benedet to Cot tolengo; inoltre siamo rimasti sorpresi e impressionati dai giovani del SERMIG.

La prima figura spirituale - Pier Giorgio Frassati l’abbiamo “incontrata” visitando il Duomo, dove è sepolto. Dobbiamo ammet tere che il

confronto con la nostra cat tedrale di Milano, proprio non regge; quello di Torino è molto più semplice e piccolo...; siamo stati però ripagati da

una gran quantità di contenuti: oltre alla vita del Santo anche la riflessione sulla Sindone, il telo dove è stato posto il corpo di Gesù una volta tolto dalla croce. Usciti poi dal Duomo, ci siamo concessi una calda e fumante cioccolata ai piedi della Mole Antonelliana, sulla cui cupola era illuminata la sequenza di Fibonacci.Nei giorni successivi abbiamo incontrato altre persone ed esperienze che ci hanno ‘aperto gli occhi’ riguardo l’accoglienza e la carità verso i più deboli, visitando il Cot tolengo e il Sermig. Nel primo luogo abbiamo ascoltato la forte testimonianza di Angela, una donna sorda, cieca e

muta dall’età di set te anni, che, nonostante tut to, ci ha trasmesso la sua grande felicità e serenità nel ringraziare Dio, per le cose più semplici che spesso

noi diamo per ‘scontate’, che ogni giorno ci vengono donate. Ciò che ci ha cat turati è stato il grande silenzio che regnava tra noi ragazzi, mentre Angela comunicava con noi,

tramite una suora che ci “traduceva” le parole che lei ci donava at traverso i gesti.

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La capacità di accogliere il prossimo con semplicità e amore, l’abbiamo colta e percepita anche all’interno del Semig, “abitato“ da giovani e adulti che hanno il coraggio e la voglia di “restituire il bene” anche tra le persone meno fortunate.Nel pomeriggio abbiamo avuto l’opportunità di godere - dopo un gustosissimo pranzo e la visita con preghiera a don Bosco - dell’osppitalità dell’oratorio salesiano di Valdocco, provando tut ti igiochi in cortile e misurandoci in sfide avvinccenti a calcio e calcet to. Questa tre-giorni a Torino, oltre che averci donato una grandissima “ricchezza” di esperienze e incontri da custodire nel cuore, oltre al fantastico motivet to ‘MARCO GIGANTE GENTILE PARENTI E’ PROPRIO LUI…’ cantato allo sfinimento rallegrando le strade di Torino, oltre alle indimenticabili corse in mezzo alla strada per rincorrere i pullman e i tram (non ne abbiamo mai perso uno, perché ‘NON E’ UNA COINCIDENZA, MA LA DIVINA PROVVIDENZA’), ha favorito il nostro vivere insieme come gruppo Ado unito, dove l’importanza di essere tut ti amici è la regola fondamentale per affrontare ogni proposta che ci verrà offerta.T u t t o questo è stato possibile all’impegno e all’organizzazione

di don Federico e dei nostri supermegaiperfantast ici educatori. Un doveroso ringraziamento va anche ai nostri genitori che ci hanno permnesso di vivere questa esperienza fantastica e arricchente. GRAZIE DI CUORE DAVVERO!!!

Gli adolescenti

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Nel corso dell’ultimo Consiglio di Oratorio ho voluto condividere, con le persone presenti, il sogno di dare vita ad un DOPOSCUOLA IN ORATORIO.La scelta di pensare a questa proposta è mossa da alcune richieste che mi sono state rivolte da qualche genitore e che mi trovano d’accordo nel sostenerla e “rilanciarla”a tutta la comunità cristiana. Vorrei condividere con voi alcune riflessioni che ci aiutino ad immaginare come potrebbe essere questa realtà; vorrei in primo luogo fare le cose in modo serio, pensando al un doposcuola proposto dall’Oratorio non solo come un semplice “far fare i compiti” ai ragazzi.... In primo luogo desidererei coinvolgere tutti nel raccogliere disponibilità di volontari/e che possano realmente dare una mano: senza questo non è possibile mettersi

in cammino. Si tratterebbe di mettere a disposizione (= regalare) almeno 1 ora e mezza alla settimana (per un giorno o due – secondo le proprie possibilità e impegni), per aiutare un ragazzo/a (a mio parere il rapporto personale “uno a uno” garantisce la qualità e i frutti del lavoro) che si iscrive al doposcuola. Ogni volontario/a potrà mettere a frutto le sue competenze e i talenti per le materie che meglio conosce e per le quali è in grado di offrire il proprio aiuto e servizio. Lo stipendio per i volontari, “in perfetto stile oratoriano” (ed evangelico), consiste in quantità smisurate di “bollini paradiso” che, di volta in volta, verranno dispensate direttamente dal Capo, l’Altissimo (non don Federico né don Aldo, ... ma proprio il Capo in persona)...Il mio appello è rivolto in particolare a insegnanti, pensionati, casalinghe, universitari, chiunque possa essere in grado di aiutare uno studente delle scuole Medie. Comincerei inizialmente da questa fascia di età: se le forze poi ce lo consentiranno potremo in futuro offrire un servizio che si occupi anche dei più piccoli o dei piùgrandi. Proprio perché al momento ancora solo “area di cantiere in costruzione”, necessariamente – se nascerà – il doposcuola in oratorio prenderà il via con il prossimo anno scolastico 2013-14, quindi da settembre in poi. In secondo luogo immaginerei al DOPOSCUOLA IN ORATORIO svolto per promuovere un’azione educativa

e di attenzione a quei ragazzi e ragazze bisognosi di aiuto e assistenza nelle materie di studio dove presentano particolari difficoltà: esso dunque è volto a privilegiare e cercare il bene di chi si ha di fronte e in particolare di chi – per motivi diversi – non ce la fa (da solo). Gli obbiettivi da

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Martedì 24 Gennaio educatori, allenatori, catechiste, animatori e genitori che partecipano alla vita attiva dell'Oratorio ci siamo ritrovati insieme e abbiamo condiviso le nostre opinioni riguardo le molte sfaccettature che l'oratorio assume per noi. Il tema centrale voleva essere quello dell'Oratorio come porta, casa e strada della fede, in sintonia con l'Anno della Fede che stiamo vivendo.

Dopo una breve introduzione di don Federico abbiamo avuto modo di approfondire questi 3 aspetti suddivisi per gruppi eterogenei:• il primo gruppo si è concentrato principalmente su come l' Oratorio vive e si apre alle domande e agli appelli che vengono da contesti reali, dalla persone e su come loro determinino la forma stessa del nostro vivere l' Oratorio. Inoltre ha analizzato l'aspetto degli educatori come porta di ingresso alla vita oratoriana, su quanto loro si lascino mettere in discussione non solo all'interno dell' Oratorio ma anche nella vita di tutti i giorni• il secondo gruppo si è focalizzato sull'aspetto della casa, non come luogo bensì come intreccio di generazioni e di linguaggi differenti: l' Oratorio come una famiglia è composta da un gruppo eterogeneo di persone dal bambino all'anziano, dal genitore all'adolescente.Il linguaggio con cui le diverse persone interagiscono al suo interno è quello principe della Fede, che si impara proprio a casa, ma che deve essere a sua volta espresso dagli educatori e trasmesso attraverso la musica, il gioco, lo sport, le attività: la lingua dei giovani.• il terzo gruppo ha invece approfondito il passo successivo: l' Oratorio non deve essere come i genitori che tendono a tenersi stretti i propri giovani, temendo il momento in cui essi usciranno di casa. L'obiettivo fondamentale vuole essere quello del “lancio”, del ritorno sulla strada: vuole essere un salto, un salto dettato dalla fede che ti slancia e ti porta ad aprirti agli altri e alla vita. Per questo l'Oratorio necessita anzitutto di passione e di orizzonti ben precisi: senza di essi c'è il rischio di perdere qualcuno durante il cammino, con il rischio di non accorgersene nemmeno.

Per terminare, si è trattato di un incontro importante, in cui tante figure che animano la vita del nostro Oratorio hanno avuto modo di confrontarsi su temi che sono alla base delle attività che svolgono al suo interno, ma che ci ha fatto anche riflettere sul nostro stesso percorso di vita.Ma non si è trattato che del primo incontro, il tempo per parlare non basta mai e cose da dire ce ne sarebbero tantissime: sono contento dell'esperienza vissuta e non vedo l'ora che si ripeta per continuare insieme questo cammino.

Matteo

perseguire pertanto dovrebbero essere i seguenti:- seguire i ragazzi nello svolgimento dei compiti secondo la programmazione scolastica;- aiutarli nel miglioramento del profitto scolastico - potenziando quelle materie nelle quali presentano maggiori lacune o difficoltà - così che senza intoppi possano meritare e raggiungere la promozione alla classe successiva; - offrire dei punti di riferimento per crescere nella propria formazione scolastica e intellettuale e un contesto in cui essere sostenuti nelle fatiche e nei problemi che possono sorgere.

Nei prossimi giorni prenderò contatti con la scuola per valutare eventuali disponibilità e modalità di collaborazione per questa iniziativa. Soprattutto però rinnovo l’appello a chi fosse interessato a dare una mano come volontario/a a segnalare direttamente a me la propria disponibilità: di persona, o telefonicamente (0296320047), oppure via mail direttamente dal sito dell’oratorio: www.oratoriolazzate.org .

don Federico

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Sono invitati tutti i bambini dall’asilo alla V elementare per un pomeriggio di festa ... Al termine, dopo la merenda, verranno premiate le maschere piu’ belle!! - Oratorio San Luigi ore 15.00

Jim Hawkins, è un adolescente che, dopo la morte del padre, aiuta la

madre a condurre la locanda «Admiral Benbow», vicino a Bristol in Inghilterra. Un

giorno, un sinistro personaggio alloggiato presso la locanda, il capitano Billy Bones, muore

e Jim scopre tra le sue cose una misteriosa mappa. Jim la mostra all’amico dottor Livesey,

che capisce che si tratta della mappa che porta al luogo in cui è stato nascosto il tesoro del

leggendario capitano Flint. Così, con l’aiuto dell’armatore Trelawney, la compagnia trova una

nave, la Hispaniola, un capitano, Smollett, ed una ciurma per salpare alla volta dell‘isola

misteriosa. Ma della ciurma fanno parte, a loro insaputa, Long John Silver ed altri pirati

che avevano fatto parte dell’equipaggio del Capitano Flint e di Billy Bones. Tutti hanno lo

stesso obiettivo: impadronirsi del tesoro di Flint, Grazie a Jim i malintenzionati vengono

scoperti prima dell’arrivo alla meta e vengono fatti sbarcare sull’isola con uno stratagemma

che consente al Capitano Smollet e agli altri di rifugiarsi a terra, nel fortino costruito da Flint.

Jim invece,sceso a terra coi pirati, riesce a fuggire nella boscaglia dove incontra Ben Gunn, un superstite

dell’equipaggio di Flint, che gli rivela diverse cose interessanti. Così decide di raggiungere i suoi

compagni nel fortino, a cui racconta ciò che Gunn gli ha rivelato. Si scatena poi una battaglia

tra gli ammutinati e l’equipaggio asserragliato nel fortino per il possesso della mappa. Jim

scappa dalla mischia, riesce a salire sulla Hispaniola, a liberarla dall‘ancora e a salpare verso

un’insenatura nascosta, ingaggiando con successo, un duello mortale col nostromo Israel

Hands. Un volta arenata la nave, Jim torna al fortino e, ignaro del fatto che ora è in mano

ai pirati, vien fatto prigioniero. Silver però è in difficoltà poiché la ciurma degli ammutinati

non lo riconosce più come capo. Ma la sua furbizia non solo gli fa riprendere il controllo dei

marinai ma salva la vita a Jim, che giura di difenderlo davanti ad un tribunale inglese. Ripreso

il controllo della ciurma, Silver si lancia coi suoi compari alla ricerca del tesoro, ma scopre

che è già stato ritrovato e, a quel punto, solo l’intervento della compagnia di Smollett e del

dottor Livesey li salva da una fine certa. Alla fine l’equipaggio fedele al Capitano

Smollet, Jim e tutta la compagnia, Silver compreso, vanno alla grotta di Ben

Gunn. Una volta caricato il tesoro sulla Hispaniola, l’equipaggio salpa alla

volta dell‘Inghilterra, lasciando sull’isola tre pirati ribelli, con qualche

provvista e della polvere da sparo. Silver, invece, approfitta di una sosta

a terra durante il viaggio di ritorno per fuggire, per timore di essere

messo in prigione.

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Sono invitati tutti i bambini dall’asilo alla V elementare per un pomeriggio di festa ... Al termine, dopo la merenda, verranno premiate le maschere piu’ belle!! - Oratorio San Luigi ore 15.00

Spettacolare festa per tutti i ragazzi delle classi medie in Oratorio S. Luigi ore 20.30

Megaparty carnevalesco per adolescenti, 18/19enni e giovani presso il Palazzo del Ghiaccio di Como. Ritrovo in Oratorio S. Luigi alle ore 20.30. Dare la propria adersione entro domenica 10 febbraio agli educatori.

Pomeriggio di festa, percorrendo le vie di Lazzate, con le maschere a tema - BARRA A DRITTA - artenza dall’Oratorio San LUIGI ore 14.30 (ritrovo ore 14.00 in via Vittorio Veneto) ed arrivo presso il Gal (largo della Liberazione) verso le 16.30/17.00 (ingresso da

piazza Lombardia). Chiacchere e cioccolata per tutti!!

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«L’incontro con il Signore Gesù ti cambia la vita!». Se riuscissimo a comunicare ai ragazzi questo semplice messaggio, nel corso della Quaresima 2013 in oratorio, saremmo riusciti a trasmettere moltissimo di ciò che serve loro per crescere e maturare nella vita e nella fede.Questo «annuncio» è chiaramente espresso in più punti nella lettera apostolica Porta Fidei che Papa Benedetto XVI ha scritto per accompagnarci in questo Anno della fede: «È possibile oltrepassare quella soglia quando la Parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma… L’Anno della fede, in questa pro spettiva, è un invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo… La “fede che si rende operosa per mezzo della carità” (Gal 5,6) diventa un nuovo criterio di intelligenza e di azione che cambia tutta la vita dell’uomo… La fede è decidere di stare con il Signore per vivere con Lui…».Questo invito del Santo Padre a credere in Colui che è capace di trasformare il cuore dell’uomo diventa per noi un impegno ad annunciare, nel tempo forte della Quaresima, che vale per tutti, anche e soprattutto per i ragazzi che ci sono affidati. A loro diremo: «Credici!». Li inviteremo a prendere in mano la loro vita perché, con un atto di volontà e di libertà, possano credere in prima persona, professare esplicitamente la loro fede a qualsiasi età o in qualsiasi condizione essi si trovino e vivere fedelmente il Vangelo secondo le loro forze e il dono di Grazia che ricevono.Non c’è un altro tempo propizio per aspettare a dire «Ci credo!»: sarà la Quaresima 2013 «il momento favorevole» per incontrare il Signore e lasciare che, grazie alla volontà di seguirlo, sia Lui a plasmare e a cambiare la vita di ciascuno così come Egli vuole, per realizzare la nostra corsa e giungere verso la mèta.Diremo ancora « Jump!» chiedendo ai ragazzi di fare una scelta che è il vero e più autentico salto della fede, che consiste nel mettersi in ascolto del Signore Gesù, decidere di stare dietro a lui da discepoli, vivere fraternamente insieme e compiere quelle opere buone che ci mette davanti ogni giorno per essere

suoi testimoni nel mondo, dimostrando così il nostro entusiasmo e la nostra gioia.Quello che serve è innanzitutto la nostra testimonianza, la testimonianza credibile degli adulti, dei giovani, degli educatori, catechisti, e animatori e di tutti coloro che si sono assunti l’impegno educativo e di animazione all’interno dell’oratorio, su mandato della comunità cristiana. Del resto il Signore Gesù può essere riconosciuto proprio attraverso la nostra esistenza e la testimonianza credibile di chi crede! Tanti ragazzi scelgono di credere perché hanno incontrato preti, suore, educatori, animatori gioiosi che insieme hanno dimostrato la bellezza del Vangelo. La nostra stessa fede è «dovuta» a chi ci ha mostrato il volto di Dio, attraverso la carità, la bontà e il vivo desiderio di volere il nostro bene.Non c’è proposta per la Quaresima 2013 che non debba partire da un esplicito impegno di testimonianza da parte della comunità che sceglie di educare le giovani generazioni attraverso lo «stare insieme» in oratorio.Saranno diverse le iniziative che ci accompagneranno in questo tempo forte che ci prepara alla Pasqua e che riguarderanno tutte le fasce di età dai più piccoli ai più grandi. In particolare – in questo anno della fede – terremo al centro della nostra riflessione il tema della PREGHIERA, come strumento prezioso che ci aiuta a vivere il nostro rapporto con Gesù e il Padre nello Spirito, così che la nostra vita possa realmente cambiare.Pertanto la preghiera in famiglia, l’iniziativa caritativa, la Via Crucis, l’animazione delle Messe delle domeniche di Quaresima, oltre ai ritiri, alle domeniche insieme e ai momenti ordinari che già abitualmente scandiscono il cammino di fede dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani, saranno strumento prezioso per accogliere l’invito del Signore a cambiare il nostro cuore mentre camminiamo verso la Sua Pasqua.Non perdete di vista i prossimi numeri dell’OratoriAmo nei quali daremo notizie precise e dettagliate circa il programma Quaresimale.

don Federico

il salto

della fede

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