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family2012 Rivista ufficiale del VII Incontro Mondiale delle Famiglie Numero 5 - 12 Aprile 2012 newsletter In piazza San Pietro I quattordicenni di Milano al Papa: «Benedetto di aspettiamo» Comunicazione In tutto il mondo lo spot dell’Incontro La metafora dell’albero parla di famiglia Famiglie nel mondo I “compiti” della famiglia cristiana in una testimonianza dal Guatemala di Monsignor Eros Monti* «Il lavoro è per l’uomo e non l’uomo per il lavoro». Parafrasando questa affermazione della Sacramentum Caritatis (n. 74) in prospettiva familiare, «il lavoro è per la famiglia e non la famiglia per il lavoro», siamo subito condotti al cuore della quinta catechesi. Essa richiede però un netto ribaltamento di prospettive. In Genesi 1,1-2,4, la creazione viene presentata come un crescendo, in cui gradualmente la Parola-azione di Dio fa esistere il mondo ponendovi al suo compimento, il sesto giorno, l’uomo e la donna. Ma il settimo giorno Dio sospende ogni suo lavoro, benedice quel giorno e lo consacra (cfr. Gen 2,2-3 e il comandamento del sabato in Es 20,8-11). Sorprendentemente, nella prima settimana della storia – paradigma insuperabile di ogni altra settimana, quindi dell’intero tempo dell’umanità – l’operosità dei sei giorni è interamente finalizzata al riposo, cioè alla pienezza di vita del settimo! In netta discontinuità rispetto al nostro tempo, in cui anche la festa, spesso, è vissuta in vista del recupero delle energie necessarie alla ripartenza lavorativa successiva. Vivere lavoro e festa in prospettiva familiare implica un ripartire da qui, dall’ordine da Dio stesso prescelto per noi. Il lavoro, da tragica necessità, potrà allora essere inteso come chiamata, risorsa per l’umanità stessa, che mediante il lavoro cresce, crea sempre nuovi legami, mette a frutto le potenzialità di cui è dotata, umanizza il mondo perché diventi sempre più dimora abitabile da tutti. Così la festa: alla luce del “settimo giorno” diviene occasione favorevole perché l’intero vissuto si apra alla prospettiva di un compimento che non è l’uomo da sé stesso a darsi. Vivere la festa significa fruire di un tempo in cui sperimentare la gratuità: in famiglia, tra marito e moglie, con i propri figli; per ritrovarsi come comunità cristiana; per vivere relazioni più approfondite con parenti e amici; trovando tempo per l’ascolto, per la visita a una persona ammalata o anziana o sola… Lavoro e festa ci sono dati per umanizzare e santificare il mondo, ovvero il tempo e la sua storia. Adesso e in vista del giorno ultimo, senza fine né tramonto, pienezza di vita e familiarità per tutti. Vicario episcopale per la Vita Sociale della Diocesi di Milano Il lavoro è per la famiglia e non la famiglia per il lavoro LA SACRA FAMIGLIA DI RUPNIK ACCOMPAGNA L’INCONTRO MONDIALE

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family2012Rivista ufficiale del VII Incontro Mondiale delle Famiglie Numero 5 - 12 Aprile 2012

newsletter

In piazza San PietroI quattordicenni di Milano al Papa:«Benedetto di aspettiamo»

ComunicazioneIn tutto il mondo lo spot dell’IncontroLa metafora dell’albero parla di famiglia

Famiglie nel mondo I “compiti” della famiglia cristianain una testimonianza dal Guatemala

di MonsignorEros Monti*

«Il lavoro è per l’uomo e nonl’uomo per il lavoro».Parafrasando questaaffermazione dellaSacramentum Caritatis (n. 74) inprospettiva familiare, «il lavoroè per la famiglia e non lafamiglia per il lavoro», siamosubito condotti al cuore dellaquinta catechesi. Essa richiedeperò un netto ribaltamento diprospettive. In Genesi 1,1-2,4, lacreazione viene presentatacome un crescendo, in cuigradualmente la Parola-azione diDio fa esistere il mondoponendovi al suo compimento, ilsesto giorno, l’uomo e la donna.Ma il settimo giorno Dio

sospende ogni suo lavoro,benedice quel giorno e loconsacra (cfr. Gen 2,2-3 e ilcomandamento del sabato in Es20,8-11). Sorprendentemente,nella prima settimana dellastoria – paradigma insuperabiledi ogni altra settimana, quindidell’intero tempo dell’umanità –l’operosità dei sei giorni èinteramente finalizzata alriposo, cioè alla pienezza di vitadel settimo! In nettadiscontinuità rispetto al nostrotempo, in cui anche la festa,spesso, è vissuta in vista delrecupero delle energienecessarie alla ripartenzalavorativa successiva.

Vivere lavoro e festa inprospettiva familiare implica unripartire da qui, dall’ordine daDio stesso prescelto per noi. Illavoro, da tragica necessità,potrà allora essere inteso comechiamata, risorsa per l’umanitàstessa, che mediante il lavorocresce, crea sempre nuovilegami, mette a frutto lepotenzialità di cui è dotata,umanizza il mondo perchédiventi sempre più dimoraabitabile da tutti. Così la festa:alla luce del “settimo giorno”diviene occasione favorevoleperché l’intero vissuto si apraalla prospettiva di uncompimento che non è l’uomo

da sé stesso a darsi. Vivere lafesta significa fruire di un tempoin cui sperimentare la gratuità:in famiglia, tra marito e moglie,con i propri figli; per ritrovarsicome comunità cristiana; pervivere relazioni più approfonditecon parenti e amici; trovandotempo per l’ascolto, per la visitaa una persona ammalata oanziana o sola… Lavoro e festa cisono dati per umanizzare esantificare il mondo, ovvero iltempo e la sua storia. Adesso ein vista del giorno ultimo, senzafine né tramonto, pienezza divita e familiarità per tutti.

Vicario episcopale per la Vita

Sociale della Diocesi di Milano

Il lavoro è per la famiglia e non la famiglia per il lavoro

LA SACRA FAMIGLIA DI RUPNIK ACCOMPAGNA L’INCONTRO MONDIALE

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LA CHIESA IN CAMMINO VERSO MILANO

L’Incontro Mondiale delle Famiglie hauna nuova icona simbolo. Si tratta di

un grande mosaico, realizzato dall’artistagesuita Marko Rupnik, che lo scorso 11aprile è stato benedetto in piazza SanPietro dal Papa. Affidata dal Santo Padre amonsignor Erminio De Scalzi, presidentedella Fondazione Milano Famiglie 2012,l’opera raffigura la Sacra famiglia e la san-tissima Trinità rappresentata attraverso lamano del Padre che sostiene il fuoco delloSpirito che è Gesù. Ai lati di Giuseppe eMaria il paradiso terrestre e la Geru sa -

lemme celeste con la Sacra Famiglia alcentro della storia della salvezza. «Nella santa famiglia di Nazaret il cielo in-contra la terra e la Trinità divina trova lapiù perfetta immagine umana – spiega ilcardinale Ennio Antonelli, presidente delPontificio consiglio della famiglia -. LaChiesa si sente interpellata a diventaresempre più famiglia, per manifestare me-diante l’amore reciproco la presenza diCristo al mondo. Le famiglie sono chiamatead essere unite e aperte, a preparare i figliper il loro futuro e la loro missione, senza

trattenerli con amore possessivo. Tutte lerelazioni e attività terrene – continua An-tonelli - sono sollecitate a seguire la logicadell’amore, per trovare nuova armonia ebellezza, riflesso e rivelazione dellaTrinità». Il mosaico di Rupnik, che su indi-cazione del beato Giovanni Paolo II si eraoccupato della cappella RedemptorisMater in Vaticano, è stato portato a Milanoda monsignor De Scalzi per essere espostoall’interno della basilica di Sant’Ambrogio,nella cappella della Madonna del latte. Inseguito l’opera intraprenderà un tour al-

l’interno delle sette zone pastorali dellaDiocesi, dove resterà una settimana perogni tappa. L’icona, del peso di 60 kg, ver-rà infine esposta al Mico-FieraMilanoCity inoccasione del Congresso teologico pas-torale che il 30 maggio aprirà ufficialmenteil VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Inseguito la Sacra Famiglia verrà portata aBresso sul palco della “Festa delle testi-monianze” e sull’altare della Santa Messacelebrata da Benedetto XVI per poi essereconsegnata alla Diocesi che ospiterà l’In-contro nel 2015.

L’icona della Sacra FamigliaNuovo simbolo degli Incontri mondialiDal Papa la consegna ai milanesi

«Benedetto ti aspettiamo a Milano». È la scritta che hacapeggiato in piazza San Pietro, su uno striscione lungo20 metri, lo scorso 11 aprile quando 6mila quattordicennisono partiti alla volta di Roma per assistere all’udienzagenerale del mercoledì. L’obiettivo, invitare“ufficialmente” il santo Padre e le famiglie del mondoall’Incontro Mondiale delle Famiglie.

I ragazzi della Professione di fede:«Benedetto ti aspettiamo a Milano»

In PIazza San PIeTRo

Il mosaico di padre Rupnik“Sacra famiglia e la santissimaTrinità”

Un grande mosaico, realizzato dall’artista gesuitaMarko Rupnik è statobenedetto in piazza San Pietro dal Papa

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Il VII Incontro Mondiale delle famiglie èpronto ad entrare nelle case di tutto il

mondo. È stato realizzato in 5 lingue,italiano, inglese, francese, spagnolo eportoghese, lo spot ufficiale dell’eventoche, partendo dalla simbologia arche-tipica ed universale dell’albero, raccon-ta l’importanza dell’accoglienza e del-l’armonia come valori fondanti di ognifamiglia e, per estensione, della famigliaglobale per eccellenza, la Chiesa. Uomi-ni, donne, bambini di ogni età e prove-nienza si stringono in un girotondo cherappresenta un mondo multietnico, ac-cogliente e armonioso. Tutti insieme fe-lici in attesa di Papa Benedetto XVI.Il video è stato promosso dalla Fon-dazione Milano Famiglie 2012 ed è statorealizzato grazie al contributo creativoe operativo offerto dall’agenzia Ogilvy& Mather Advertising e dalla casa di pro-duzione Cineteam di Roma. Si tratta diun video di pochi secondo nato con l’o-biettivo di invitare a Milano le famiglieitaliane e del mondo. Lo spot, con unmessaggio rivolto anche al mondo laico,parla di volti, di festa, di genitori e di

ciso. La voce continua dicendo: «A mag-gio Milano si apre ad accogliere la piùgrande festa dell’umanità, la festa ditutte le famiglie. Anche la tua». Ecco lachiave di tutto. Il mondo non è neces-sariamente qualcosa di lontano e dis-tante, anzi. Il mondo è fatto da tantipiccoli, pezzetti, da tanti piccoli volti,da tante piccole e grandi famiglie cheinsieme contribuiscono a “fare” la sto-ria dell’umanità e del cristianesimo. Eper queste famiglie l’appuntamento ècon il Santo Padre. Il video si chiude con il tema dell’Incon-tro: “La famiglia: il lavoro e la festa. Pa-pa Benedetto XVI incontra le famiglie ditutto il mondo a Milano dal 30 maggio al3 giugno”.

L’icona della Sacra FamigliaNuovo simbolo degli Incontri mondialiDal Papa la consegna ai milanesi

«Un girotondo per fare festa al Papa»In tutto il mondo lo spotper invitare al VII Incontro

Un fotogrammadello spot per l’Incontro mondiale

C’è un tempo per ogni cosa,sotto il cielo.Un tempo per seminare e untempo per raccogliere, e untempo per incontrarsi econdividere i frutti del lavoroQuesto tempo è la festa e la festa è quest’anno

Tre i formati in cui lo spot è disponibile (15’-30’-40’)ed è stato calcolato verrà visto da oltre 200milioni dipersone. L’invito a tutti è di scaricarlo e diffonderlocollegandosi a http://www.family2012.com/it/docu-ments/18609/

Dove SCaRICaRLo

figli chiamati ad incontrarsi dal 30 mag-gio al 3 giugno a Milano e di stringersi inun abbraccio affettuoso intorno al Papa.La musica si alterna alle parole. Unavoce fuori campo esplicita ciò che vedi-amo nelle immagini: «C’è un tempo perogni cosa, sotto il cielo. Un tempo perseminare e un tempo per raccogliere, eun tempo per incontrarsi e condividerei frutti del lavoro. Questo tempo è lafesta e la festa è quest’anno». La festaha un luogo e un appuntamento ben pre-

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VERSO L’INCONTRO

LA FAMIGLIE ENTRANO IN AzIENDAIn preparazione all’Incontro mondialegli open day nei luoghi di lavoro

Lavoratori all’opera in azienda

Le imprese incontrano le famiglie e siaprono al territorio. Avviene grazie

agli “Open day aziendali”, una delle ini -ziative proposte dalla Diocesi di Milanoin preparazione al VII Incontro mondialedelle famiglie. Proposta che è stata rac-colta da diverse realtà.

Monsignor Eros Monti, vicario episcopaleper la Vita sociale della diocesi am-brosiana, spiega che «in vista dell’Incon-tro mondiale, la comunità cristiana in-tende favorire iniziative che riescano aporre in contatto effettivo le famigliecon il mondo del lavoro, al fine di riaf-fermare il riconoscimento dei reciprocidiritti ed esigenze, nel rispetto del pri-mato della persona e della famigliariguardo al lavoro». Il vicario episcopaleaggiunge che sul tavolo ci sono tema -tiche di stretta attualità quali «la conci -liazione tra i tempi della professione equelli della famiglie» e il «legame tra im-presa e territori in una fase nella qualela parcellizzazione e la delocalizzazionerischiano invece di rendere scollegatal’impresa dalla comunità civile in cuidovrebbe essere inserita». Gli open day sono stati organizzati comegiornate nelle quali le famiglie dei lavo-ratori e i cittadini hanno potuto entrarenei luoghi di lavoro e in alcuni casi parte-cipare a dibattiti e convegni.Nel decanato di Melegnano l’open day siè tenuto presso l’azienda ospedaliera diVizzolo Predabissi sabato 14 aprile. Cisono state testimonianze e interventi di

esperti. A Seregno l’open day si è tenu-to invece sabato 21 aprile presso l’im-presa Effebiquattro: è stata organizzatala visita alle fasi produttive della fabbri-ca, cui sono seguite alcune testimo -nianze: una madre, un giovane, un pre-cario, un immigrato, un responsabile delConsultorio familiare del decanato e unamministratore comunale. Nella zonapastorale di Sesto San Giovanni tre ap-puntamenti a Limbiate (10 marzo),Bresso e Cernusco sul Naviglio (24 mar-zo) sono stati organizzati dalle comunitàlocali con il coordinamento del Movi-

mento cristiano dei lavoratori. A Costa

Masnaga, nella Brianza lecchese, gli or-ganizzatori hanno invitato all’open daytutte le 21 imprese presenti in paese eoltre metà hanno aderito. Il personale haguidato i visitatori all’interno dei repar-ti produttivi, illustrando il funzionamen-to degli impianti e la realtà aziendale.Domenica 15 all’interno dell’aziendaLimonta spa è stata celebrata la santamessa, presieduta dal vicario episcopalemonsignor Bruno Molinari. A Caronno Pertusella, nel Saronnese, ilgiorno in azienda è organizzato per saba-to 28 aprile alla “Fratelli Bergamaschi”.A Giussano infine l’open day si è svoltosabato 5 maggio allo “Scatolificio Ne-spoli” con l’intervento del professorEgidio Riva, sociologo del lavoro all’Uni-versità cattolica e le testimonianze di unimprenditore, un artigiano, un sindaca -lista e un operatore del non-profit.

La comunità cristianaintende favorireiniziative che riescano a porre in contattoeffettivo le famiglie con il mondo del lavoro

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Arriva oggi in tutte le librerie d’Italia“La Festa. Strumenti interattivi perle catechesi del VII Incontro Mondialedelle Famiglie”, il terzo volume checompleta la collana “In Famiglia”,realizzata da Fondazione MilanoFamiglie 2012 in preparazione al VIIIncontro Mondiale delle Famiglie(Milano, 30 maggio-3 giugno 2012).“La Festa. Strumenti interattivi perle catechesi del VII Incontro Mondialedelle Famiglie” contiene i testiufficiali delle catechesi preparatorieal Family 2012 e diversi spuntimultimediali per prepararsiall’appuntamento con PapaBenedetto XVI a Milano.“Ricordati del giorno del sabato persantificarlo”. Il monito espresso nelterzo comandamento del Decalogoinvita a ricordare, a tenere desta lamemoria sull’opera grandiosa di Dioche è la creazione e che culmina nelriposo contemplativo. A partire daquesto punto fermo si articola ilricco percorso proposto dal sussidioper approfondire e apprezzare ilsignificato della festa.Storie su tela, parole di carta e branimusicali sono soltanto alcuni fra imolti strumenti messi a disposizionedal volume per riflettere su un tema,quello della Festa, fondamentale nonsolo per la famiglia ma per la società

intera, chiamata a viverla comeoccasione privilegiata di incontro conl’Altro e con gli altri.Fra le parole in musica proposte perla riflessione, hanno una cornicesingolare quelle di AlessandraAmoroso «Prenditi cura di me...ho undisperato bisogno di crederciancora», Fiorella Mannoia «Fa' chesia vita la nostra, una vita senza lanoia...una vita piena di gioia» eLaura Pausini «Ho cercato la bellezzae l'ho trovata in fondo allasemplicità», mentre le riflessioni diDacia Maraini e Susanna Tamarorichiamano la responsabilità dellascelta di come vivere il propriotempo. I contributi di artisticontemporanei, le storie sulla tela dipittori famosi e le citazioni di filmrendono ancora più ricca la cassettadegli attrezzi per la riflessione disingoli, coppie o gruppi.I riferimenti alle videointervisterealizzate dal regista GiovanniCalamari per raccontare famiglie“normalmente eccezionali” e alleopere di artisti contemporanei comeDr. He Qi sono spunti preziosi perdeclinare le potenzialità formativedelle catechesi.Sul sito www.family2012.com allasezione Notizie, è disponibile il booktrailer che presenta “In famiglia.

Strumenti interattivi perle catechesi del VIIIncontro Mondiale delleFamiglie”.“La Festa. Strumentiinterattivi per leCatechesi del VII Incontromondiale delleFamiglie”. Hannocollaborato con“Family2012-Comunicazione”: mons. DomenicoSguaitamatti, don MaurizioTremolada, don Domenico Sirtori,Giovanni Cattaneo e GaspareFumagalli.87 pagine, 5,90 euro Edito da Itl,comprende le catechesi 8, 9 e 10.

I SUSSIDI

Cappellino, zaino, maglietta,spilla, foulard e porta badge.Sono questi i gadget Family 2012contenuti nel Kit della Famigliache viene distribuito agli iscrittial vII Incontro mondiale dellefamiglie con pacchetto adesione

a1, a2, B1 e B2. oltre ai gadget,il Kit della Famiglia dei pacchet-ti a1, a2, B1 e B2 comprendeuna tessera per i trasporti pub-blici urbani della città di Milanoe ferroviari regionali, la coper-tura assicurativa, l'entrata gra-tuita alle attività culturali pro-grammate, il sussidio liturgico ela guida della Famiglia, il pass diaccesso (gratuito) agli eventi conPapa Benedetto XvI: la Festadelle testimonianze di sabato 2

giugno e la Santa Messa didomenica 3. Il merchandising uf-ficiale è un utile strumento di ri-conoscimento per i pellegrini e ilricordo di un Incontro che entr-erà a far parte della storia dellaChiesa e del Paese, anche perchi non potrà arrivare a Milanoma seguirà l'evento da casa.

Per maggiori informazioni visitail sito www.family2012.com nel-la sezione dedicata al kit

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Con questo testo ci proponiamo di mettere a disposizione del lettore uno strumento che, a partire dalle catechesi ufficiali dell’Incontro Mondiale delle Famiglie 2012, ne costituisca al contempo una divulgazione e un arricchimento con l’obiettivo di costruire pezzo a pezzo un’intelligente “cassetta degli attrezzi” con cui affiancare e completare il testo ufficiale (La Famiglia: il lavoro e la festa, LEV, Roma 2011). Gli “attrezzi” proposti sono liberamente utilizzabili, giustapponibili, contemporanei (commenti, testi di spiritualità, citazioni letterarie, artistiche, musicali), rivolti a tutti, per la riflessione individuale, di coppia e di gruppo.

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LE FAMIGLIE NEL MONDO

Per molti anni abbiamo avuto il privi-legio di preparare coppie a ricevere il

Sacramento del Matrimonio. Sebbene noinon avessimo ricevuto questa guida quan-do ci siamo sposati 40 anni fa, questoservizio ha illuminato il nostro cammino.Mentre crescevamo in questo merav-

iglioso apostolato, abbiamo scoperto chela Chiesa richiede che ciascun matrimo-nio realizzi certi “compiti” per costruirela famiglia e la Chiesa allo stesso tempo,dovendosi poi districare in una societàche vorrebbe mettere da parte i valoriumani e cristiani. Se tutte le coppie, dal

momento nel quale decidono di unire leloro vite per invecchiare insieme, pren-dessero coscienza di questi compiti,eviterebbero tanti dispiaceri e nonperderebbero il tempo in cose che nonhanno valore. Però non è mai troppo tar-di per assumersi queste occupazioni.

Abbiamo iniziato il nostro cammi-no di coppia 26 anni fa. Dopo 5anni di fidanzamento, abbiamo

vissuto i nostri primi 21 anni di fe-licità coniugale. Siamo unafamiglia catalogata come “nu-

merosa” dal momento che Dio ciha benedetti con sei meravigliositesori, quattro dei quali maschi edue femminucce che hannoun’età compresa tra 8 e 20 anni.

Il fondamento del nostro matri-monio è stato reso solido dallaformazione che abbiamo ricevutonelle nostre famiglie. Entrambisiamo nati in famiglie cattolichedove i nostri genitori si sono pre-si cura di darci una buona edu-cazione basata su valori morali ed

etici, oltre che una solida for-mazione cristiana. Il fatto chesiamo cresciuti in famiglie unite,in cui esisteva coerenza tra ciòche si insegnava e ciò che si face-va, dove si viveva l’amore, lagenerosità, il rispetto, la dedi-zione, e molte altre virtù, ci haincoraggiato a unire le nostre viteper formare una famiglia. In tut-to questo tempo abbiamo vissutomoltissimi momenti di felicità,ma ci sono stati anche momentimolto dolorosi.

Una famiglia, una storia

Dal Guatemala. «Ecco i compiti della famiglia»Parla una coppia che prepara i fidanzati al matrimonio

GUaTeMaLa CaPITaLe: Città del Guatemala

PoPoLazIone: 14.650.000

GoveRno: Repubblica presidenziale

La testimonianza della famiglia Palmieri: «Mano nella mano con Dio»Dalle famiglie d’origine la testimonianza dei valori morali ed etici

america

Al momento di unire le lorovite, le coppie giovani sono piùpreoccupate a conseguire unastabilità economica e moltealtre “cose” che, lungidall’unirli, li separano

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LaBoRaToRIo DI UManITáCosì come un pezzo di argilla, ogni figlioè una materia prima di cui farneun’opera d’arte. Alcune volte questocompito diventa difficile dovendo met-tere in conto l’individualità di ciascunfiglio, ma soprattutto ciò che ci vede im-pegnati come genitori, questo laborato-rio deve poter disporre degli strumentiper poter realizzare il nostro lavoro.aMoReAmore umano generato dai genitori econsacrato dall’amore di Dio. L’amore èla bussola che ci deve guidare affinché inostri figli imparino ad amare. L’amoreumano non può crescere senza la presen-za dell’amore di Colui che ha dato la suavita per noi.

DIaLoGo Ciò che ci distingue dal resto delle specieanimali è la capacità di comunicare ver-balmente. A questa capacità si uniscono igesti, gli sguardi, le carezze (linguaggionon verbale), che permettono di stabilireuna relazione adeguata. eSeMPIoLa testimonianza della nostra relazione dicoppia è lo strumento migliore nel nostrolaboratorio.SanTUaRIo DI vITaIl focolare domestico è quel luogo in cuisi rispetta e promuove la vita dal con-cepimento fino alla morte naturale. Cias-cun momento del vissuto famigliare fa inmodo che i legami siano più forti e chesempre si desideri ritornare a questo“porto” dove ciascun componente sisente amato e protetto, senza interesse,se non che per il semplice fatto di essereparte della famiglia. Ci dobbiamo sforzareperché il nostro focolare domestico sia unsantuario di vita. ChIeSa DoMeSTICaChe bello è entrare in una casa e vederel’immagine di nostra Madre, o un crocifis-so, una candela accesa, o tante altre man-ifestazioni del fatto che siamo a casa, inuna casa di Gesù perché Lui abita lì, ed èparte della famiglia. Ugualmente colpisceentrare in un negozio e vedere un piccoloaltare in un angolo. Pensiamo immediata-mente di stare tra fratelli. Queste mani-festazioni stanno scomparendo. Rendendola nostra casa una piccola Chiesa, con-

tribuiamo molto di più alla formazione cat-tolica dei nostri figli. In casa si festeggial’Avvento, il Natale, la Quaresima, il mesededicato alla Madonna, il mese del Rosarioe tante altre feste che vanno costituendola spiritualità della famiglia. Incluso i fes-teggiamenti per i nostri compleanni e an-niversari, le malattie e le morti, sono ac-compagnati dalla presenza di Dio attraver-so l’eucarestia e la preghiera. “La famigliache prega unità, resta unità”. Essendo iprimi educatori alla fede dei nostri figli, di-ventiamo parte molto importante dellaloro vita spirituale. È una grande respons-abilità che, portandola avanti con allegriae partecipazione, diventa un compitofacile da realizzare. CeLLULa BaSe Quando comprendiamo che in casa ci de-vono essere regole, limiti, rispetto, pre-occupazione per gli altri, conseguenzeper le nostre azioni e responsabilità, cisiamo resi conto che la famiglia è una pic-cola società. È una scuola di socialità.Quello che hanno imparato i nostri figli incasa gli servirà per relazionarsi con gli al-tri… a scuola, sul lavoro, nella vita quo-tidiana e li accompagnerà per il resto del-la loro vita. Se ciascuna coppia, ciascunafamiglia, assumesse queste occupazioni,avremmo una società migliore e unaChiesa più forte. In genere, al momentodi unire le loro vite, le coppie giovanisono più preoccupate a conseguire unastabilità economica, a competere per ot-tenere un posto nella società, e molte al-tre “cose” che, lungi dall’unirli, li separa-no. E il sintomo comune: la mancanza ditempo per avvicinarsi a Dio, fonte diamore e fortezza.La noSTRa eSPeRIenzaCome famiglia abbiamo vissuto bei mo-menti e altri meno... All’inizio, sebbenefossimo stati sposati “dalla Chiesa”, noninvitavamo Dio a venire a vivere con noi,fino al momento in cui attraverso un’es-perienza di coppia abbiamo avuto il nos-tro incontro personale e come coppia conLui. Questo incontro ha trasformato ilnostro matrimonio. Al momento, due deinostri figli hanno già formato le lorofamiglie e sono famiglie stabili e unite.Sebbene sempre ci siano momenti diffi-cili, hanno imparato ad affrontarli, gui-dati dalla mano di Dio, unico consiglierecapace di orientare i passi verso una vitapiena, per poter realizzare i compiti chegli sono stati affidati.

Julio e Dora Ileana Antillón

Grazie al fatto che non abbi-amo mai lasciato andare lamano di Dio, abbiamo incon-trato persone che ci hannoaiutato a superare gli ostacolie che ci hanno portato adavere un matrimonio solido,stabile, ma soprattutto moltofelice. Ci sforziamo ditrasmettere ai nostri figli ciòche abbiamo vissuto nellenostre famiglie di origine e,grazie a Dio, abbiamo forma-to una famiglia dove i nostrifigli trovano rispetto, com-prensione, cura verso tutti emolto amore.

Il fatto di avere una buonarelazione ci permette di re-alizzare molte attività infamiglia, come andare aMessa insieme la domenica,andare in pellegrinaggio du-rante la settimana Santa, es-sere tutti presenti durante ilpranzo famigliare di Natale acasa della bisnonna Carmela,partecipare ad attività in cuiaiutiamo qualche personabisognosa o andiamo a vis-

itare qualche malato. Resti-tuiamo una piccola parte diciò che la Provvidenza di Dioci concede tutti i giorni.Chiediamo alla Santa Fa -miglia che rimanga nelle nos-tre case affinché possiamocon lo sforzo di tutti aiutareciascuno a trovare il cammi-no di ritorno alla Casa delSignore, essendo fedele tes-timone e messaggero del-l’Amore di Dio.

Dal Guatemala. «Ecco i compiti della famiglia»Parla una coppia che prepara i fidanzati al matrimonio

a sinistra,la famiglia antillón.In basso a sinistra,monumentiMaya a Tikalnel Guatemalasettentrionale

Ci sforziamo di trasmettere ai nostri figli ciò che abbiamo vissuto

nelle nostre famiglie di origine

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INFORMAZIONI UTILI

newsletter di www.family2012.com - sito registrato al Tribunale di Milano n. 266 del 13 maggio 2011 - direttore responsabile Davide Milani

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Programma provvisorio del VII Incontro Mondiale delle Famiglie

(Fieramilano city)- Fiera della famiglia Libreria Internazionale- Accoglienza delle delegazioni e delle famiglie- Inaugurazione della Fiera della Famiglia

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11.00 Il cardinale Angelo Scola celebra il Pontificale di Pentecoste in Duomo. Presenti i volontari del VII Incontro mondiale delle famiglie

S. Messa nelle Parrocchie(Fieramilano city)- Congresso teologico pastorale- Fiera della famiglia Libreria InternazionaleCongresso- 9.30 Cerimonia di apertura- 10.00 I relazione- 11.30 II relazione- 13.00 pausa pranzo

(Fieramilano city)- Dibattiti, testimonianze, tavole rotonde- 15.00 I sessione- 17.00 II sessione

- Cena dei congressisti presso le famiglieospitanti o presso le Parrocchie

- Accoglienza dei congressisti e festa a cura e presso le Parrocchie, Comunità Pastorali, gruppi, associazioni e movimenti ospitanti

S. Messa nelle Parrocchie(Fieramilano city)- Congresso teologico pastorale- Fiera della famiglia Libreria InternazionaleCongresso- 9.30 III relazione- 11.00 IV relazione- 13.00 pausa pranzo

(A Milano e in altre diocesi lombarde)- Incontri, dibattiti, testimonianze,

tavole rotonde, workshops

- Cena dei congressisti presso il luogo degli eventi pomeridiani

- Momento di festa presso il luogo degli eventi pomeridiani

S. Messa nelle Parrocchie(Fieramilano city)- Congresso teologico pastorale- Fiera della famiglia Libreria InternazionaleCongresso- 9.30 V relazione- 11.00 VI relazione- 13.00 pausa pranzo

(In diversi luoghi significativi di Milano) Incontri, dibattiti, testimonianze,tavole rotonde, workshops- Ore 17.00 Arrivo del Santo Padre

all’aeroporto di Milano – Linate- Ore 17.30 Piazza Duomo:

incontro con la cittadinanza. - Discorso del Papa

- 19.30 Concerto al Teatro alla Scala riser-vato al Santo Padre e alle Delegazioni ufficiali

- Cena dei congressisti presso le famiglieospitanti o presso le Parrocchie

- 21.30 Adorazione eucaristica in Duomo, nelle principali basiliche e nelle parrocchie della diocesi

Fiera della famiglia Libreria Internazionale- Ore 10.00 In Duomo: Celebrazioni

dell’Ora media con la partecipazione di sacerdoti, religiosi, religiose. Meditazione del Santo Padre

- Ore 11.00 Stadio di San Siro: incontro del Santo Padre con i cresimandi

- Celebrazioni e incontri nelle Parrocchie o per movimenti o per specifici gruppi

- Dal primo pomeriggio inizio dell’accoglienza e dell’animazione a Milano Parco Nord – Aeroporto di Bressocon la Festa delle testimonianze

- Ore 17.00 in Arcivescovado: incontro conle Autorità civili. Discorso del Santo Padre

- a seguire Festa delle Testimonianzecon Benedetto XVI(Milano Parco Nord Aeroporto di Bresso)

- 20.00 Trasferimento del Papa in autoa Milano Parco Nord- Aeroporto di Bresso

- 21.30 Il Santo Padre lascia Milano ParcoNord - Aeroporto di Bresso e fa ritorno in auto in Arcivescovad

- Ore 10.00 S. Messa solenne presieduta da Benedetto XVI(Milano Parco Nord Aeroporto di Bresso)

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Per partecipare agli incontri con il Papa (Festa delle testimonianze di sabato 2 giug-no e la Celebrazione eucaristica domenica 3) occorrono dei pass di accesso gratu-iti. I pass si possono chiedere sul sito www.family2012.com: occorre accedere al-l’area “iscrizioni” e registrarsi. Quindi accedendo alla sezione "Pass gratuiti" si puòfare richiesta dei pass per sé e per i propri familiari. I pass andranno infine stampatiin proprio.

CoMe ChIeDeRe I PaSS PeR Le CeLeBRazIonI