Rivista Italiana di Onomastica RIO (2015), 1 XXI N RIVISTA · siciliane,Palermo, Centro di studi...

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RIVISTA ITALIANA ONOMASTICA RION vol. XXI • Anno XXI • n° 1 primo semestre 2015 di RION, XXI (2015), 1

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RIVISTA

ITALIANA

ONOMASTICA

RION vol. XXI • Anno XXI • n° 1primo semestre 2015

di

RION, XXI (2015), 1

Rivista Italiana di OnomasticaRION, XXI (2015), 1

SaggiENZO CAFFARELLI (Roma), Quando un toponimo perde il “top”. Nomi di luogo disponibili alcambiamento di categoria onimica

LYDIA FLÖSS (Trento), Toponimi e aggettivi etnici: i casi della Val dei Mòcheni e del Pinetano inTrentino

GIOVANNI ROMAN (Udine), Da As Broxas a Porta Brossana: un breve, lungo camminoOTTAVIO LURATI (Basel), Note di linguistica e onomastica intelvesiMIRIAM DI CARLO (Roma), La microtoponomastica nel territorio di Vetralla (Viterbo)ROBERTO RANDACCIO (Cagliari), L’effetto del Dongo: mancate attestazioni del toponimo WaterlooFELICIA LOGOZZO (Roma), Strutture appositive e strutture preposizionali con toponimi emarchionimi: omissione di “di” vera o apparente?,

YORICK GOMEZ GANE (Roma), Tizio, Caio e Sempronio (e altri tizi fittizi)

VarietàARTUR GAŁKOWSKI (Łódź), Nomi, nomignoli, antonomasie e pseudonimi laici, istituzionali, socialie religiosi di San Giovanni Paolo II

Opinioni e replicheRITA CAPRINI (Genova), L’approccio pragmatico allo studio del nome proprio: la “Pragmatic Theoryof Properhood” (TPTP) di Richard Coates

PAOLO D’ACHILLE (Roma), I “Cari nomi” dell’opera lirica. Note in margine a sei studiLEONARDO TERRUSI (Bari), Nomi del doppio. In margine ad alcuni recenti contributi

RubricheMateriali bibliograficiRecensioniRoberto Bizzocchi, I cognomi degli Italiani. Una storia lunga 1000 anni, Roma/Bari, Laterza 2014[ALDA ROSSEBASTIANO (Torino)] • Alberto Manco (a cura di), Toponomastica e linguistica nellastoria, nella teoria, Napoli, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” (“Quaderni di AIΩN”,n.s. 1) 2013 [EDOARDO MIDDEI (Roma)] • Oliviu Felecan (a cura di), Name and naming.Proceedings of the Second International Conference on Onomastics: Onomastics in ContemporaryPublic Space, Cluj-Napoca, Mega – Argonaut 2013 [ENZO CAFFARELLI (Roma)]

Schede di volumiPiero Abrate, Dizionario dei cognomi liguri – Etimologia, storia delle famiglie, personaggi celebri,diffusione sul territorio, frequenze anagrafiche, flussi migratori e curiosità, Genova, Ligurpress2013, 2ª ed. [ENZO CAFFARELLI (Roma)] • Mariangela Marrone, Nomi di barche nelle marineriesiciliane, Palermo, Centro di studi filologici e linguistici siciliani 2014 [ENZO CAFFARELLI (Roma)]

Schede di articoli • Segnalazioni: Monografie e miscellanee • Dizionari, repertori e bibliografie •Riviste di onomastica • Altre monografie, miscellanee, dizionari e repertori • Articoli in altremiscellanee e in altre riviste

Incontri • Attività • Note ai margini • Frequenze onomastiche: Una nuova indagine sulle insegnestradali dei comuni italiani [ENZO CAFFARELLI (Roma)]Ricordo di Giulia Petracco Sicardi (1922-2015) [RITA CAPRINI (Genova)] • Ricordo di Pavle Merkù(1927-2014) [Federico Vicario (Udine)] • Ricordo di Antoni M. Badia i Margarit (1920-2014)[JOAN TORT i DONADA (Barcelona)] • Ricordo di Petar Šimunović (1933-2014) [ANDREA ROGOŠIĆ

(Spalato)]

Postille ai precedenti numeri di RION

Rivista Italiana di O

nomastica

RIO

N, X

XI(2015), 1

ISSN 1124-8890

€ 22,00

Rion_cop_01_2015_cop 22/04/15 09.21 Pagina 1

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RION – Rivista Italiana di Onomasticavol. XXI • nº 1 • anno XXI • primo semestre 2015

Direttore: ENZO CAFFARELLI (Roma)

Comitato scientifico:RITA CAPRINI (Genova), PAOLO D’ACHILLE (Roma), DIETER KREMER (Leipzig),ANDRÉ LAPIERRE (Ottawa), OTTAVIO LURATI (Basel), CARLA MARCATO (Udine),

PAOLO POCCETTI (Roma), GIOVANNI RUFFINO (Palermo),WOLFGANG SCHWEICKARD (Saarbrücken), LUCA SERIANNI (Roma)

Corrispondenti internazionali:

Redazione: c/o Enzo Caffarelli, via Tigrè 37, I-00199 Roma – T. +39.06.86219883Fax +39.06.8600736 – E-mail: [email protected] – Web: http://onomalab.uniroma2.itAmministrazione, diffusione e pubblicità: SER (Società Editrice Romana s.r.l.) – ItaliAteneo

piazza Cola di Rienzo 85, I-00192 Roma – T. +39.06.36004654 – Fax +39.06.36001296E-mail: [email protected] – Web: www.editriceromana.com

Direttore responsabile: Giuseppe Caffarelli.

Finito di stampare nel mese di aprile 2015presso la STR Press s.r.l. – via Carpi 19, I-00040 Pomezia (Roma).

TERHI AINIALA (Helsinki)BRAHIM ATOUI (Oran, Algérie)

LAIMUTE BALODE (Rıga)PIERRE-HENRI BILLY (Paris)

ANA ISABEL BOULLÓN AGRELO

(Santiago de Compostela)GIUSEPPE BRINCAT (Malta)

DUNJA BROZOVIC-RONCEVIC (Zadar)EVA BRYLLA (Uppsala)

ANA Mª CANO GONZÁLEZ (Oviedo-Uviéu)EMILI CASANOVA i HERRERO (València)ALEKSANDRA CIESLIKOWA (Kraków)

RICHARD A. COATES (Bristol)AARON DEMSKY (Ramat-Gan, Israele)

MARIA VICENTINA DE PAULA

DO AMARAL DICK (São Paulo)LILJANA DIMITROVA-TODOROVA (Sofia)

SHEILA M. EMBLETON (Toronto)ZSUZSANNA FÁBIÁN (Budapest)OLIVIU FELECAN (Baia Mare)

Mª VALENTINA FERREIRA (Lisboa)VITALINA MARIA FROSI (Caxias do Sul)

ARTUR GAŁKOWSKI (Łódz)CONSUELO GARCÍA GALLARÍN (Madrid)

JEAN GERMAIN (Louvain-la-Neuve)DOREEN GERRITZEN (Amsterdam)

MARÍA DOLORES GORDÓN PERAL (Sevilla)

MIKEL GORROTXATEGI (Bilbao-Bilbo)MILAN HARVALÍK (Praha)ISOLDE HAUSNER (Wien)

BOTOLV HELLELAND (Oslo)FLAVIA HODGES (Sydney)

AKIKATSU KAGAMI (Nisshinshi)ADRIAN KOOPMAN (Pietermaritzburg, S.A.)

DIETLIND KREMER (Leipzig)JAROMIR KRSKO (Banská Bystrica)EDWIN D. LAWSON (Fredonia, NY)ZHONGHUA LI (Shandong, Cina)

CHAO-CHI LIAO (Taipei)MARINA MARASOVIC-ALUJEVIC (Split)GIORGIO MARRAPODI (Saarbrücken)

KAY MUHR (Belfast)WULF MÜLLER (Neuchâtel)

WILHELM F. H. NICOLAISEN (Aberdeen)TEODOR OANCA (Craiova)PEETER PÄLL (Tallinn)

YAROSLAV REDKVA (Chernivtsi)SVAVAR SIGMUNDSSON (Garðabær, Islanda)GÉRARD TAVERDET (Fontaine-lès-Dijon)

DOMNITA TOMESCU (Bucuresti)JOAN TORT i DONADA (Barcelona)

WILLY VAN LANGENDONCK (Leuven)STEFANO VASSERE (Bellinzona)

PAUL VIDESOTT (Nancy/Bolzano)

RION – Rivista Italiana di Onomastica

La rivista pubblica due fascicoli all’anno, nel corso della primavera e dell’autunno.

Abbonamento 2015 (annual subscription fees): € 40,00 (Italia); € 50,00 (estero).Un fascicolo singolo o arretrato (single or passed issue): € 22,00 (Italia);€ 28,00 (estero).Gli importi (indicando la causale) vanno versati sul conto corrente postale n. 16423006 intestato a Società Editrice Romana s.r.l., p.zza Cola di Rienzo 85,00192 Roma o tramite bonifico bancario (bank account) Poste Italiane Spa –IBAN IT 93 O 07601 03200 000016423006 – BIC BPPIITRRXXX.

Registrazione del Tribunale di Roma n. 489/95 del 9.10.95 – Printed in Italy –© Tutti i diritti sono riservati. Sono vietate la riproduzione e la diffusione ancheparziali dei testi, con qualsiasi mezzo, forma e supporto, senza l’autorizzazionescritta dell’Editore.

La corrispondenza per la direzione e la redazione va inviata a: RION, c/oEnzo Caffarelli, via Tigrè 37, I-00199 Roma – T. +39.06.86219883 – Fax+39.06.8600736 – E-mail: [email protected] questo recapito andranno indirizzati anche i contributi scientifici, le note, leschede bibliografiche, nonché le pubblicazioni per recensione (gradite in doppiacopia) e le riviste inviate in cambio abbonamento.

La corrispondenza relativa agli abbonamenti e ad ogni altro aspetto ammi-nistrativo va inoltrata a: Società Editrice Romana, p.zza Cola di Rienzo 85,I-00192 Roma – T. +39.06.36004654 – Fax +39.06.36001296 – E-mail: [email protected] – Web: www.editriceromana.com.Gli abbonamenti decorrono a partire dal primo fascicolo dell’anno solare.Reclami per eventuali disguidi di singoli fascicoli non pervenuti andranno inol-trati alla casa editrice non prima del 30 giugno (primo fascicolo dell’anno) e nonprima del 31 dicembre (secondo fascicolo).

Agli autori di ciascun saggio o recensione sarà inviato il relativo abstract elettronicoin formato pdf.

Collaboratori e lettori sono invitati a fornire notizie utili per tutte le rubriche:materiali bibliografici, incontri, corsi e seminari, ricerche, tesi di laurea o di dot-torato, attività di argomento onomastico. La direzione di RION sarà ben lieta diaccogliere ogni suggerimento utile a migliorare gli spazi di informazione e di servizio.

SOCIETà EDITRICE ROMANA

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«Rivista Italiana di Onomastica»RION, XXI (2015), 1

SaggiENZO CAFFARELLI (Roma), Quando un toponimo perde il “top”. Nomi di luogodisponibili al cambiamento di categoria onimica 13-37

LYDIA FLÖSS (Trento), Toponimi e aggettivi etnici: i casi della Val dei Mòchenie del Pinetano in Trentino 39-56

GIOVANNI ROMAN (Udine), Da As Broxas a Porta Brossana: un breve, lungocammino 57-65

OTTAVIO LURATI (Basel), Note di linguistica e onomastica intelvesi 67-72MIRIAM DI CARLO (Roma), La microtoponomastica nel territorio di Vetralla(Viterbo) 73-92

FELICIA LOGOZZO (Roma), Strutture appositive e strutture preposizionalicon toponimi e marchionimi: omissione di “di” vera o apparente? 93-116

ROBERTO RANDACCIO (Cagliari), L’effetto del Dongo: mancate attestazionidel toponimo Waterloo 117-127

YORICK GOMEZ GANE (Roma), Tizio, Caio e Sempronio (e altri tizi fittizi) 129-149

VarietàARTUR GAŁKOWSKI (Łódź), Nomi, nomignoli, antonomasie e pseudonimi laici,istituzionali, sociali e religiosi di San Giovanni Paolo II 152-162

Opinioni e replicheRITA CAPRINI (Genova), L’approccio pragmatico allo studio del nome proprio:la “Pragmatic Theory of Properhood” (TPTP) di Richard Coates 164-171

PAOLO D’ACHILLE (Roma), I “Cari nomi” dell’opera lirica. Note in marginea sei studi 172-185

LEONARDO TERRUSI (Bari), Nomi del doppio. In margine ad alcuni recenticontributi 186-198

RubricheMateriali bibliograficiRecensioniRoberto Bizzocchi, I cognomi degli Italiani. Una storia lunga 1000 anni,Roma/Bari, Laterza 2014 [ALDA ROSSEBASTIANO (Torino)] 200-206

Alberto Manco (a cura di), Toponomastica e linguistica nella storia, nella teoria,Napoli, Università degli Studi “L’Orientale” 2013[EDOARDO MIDDEI (Roma)] 207-211

Oliviu Felecan (a cura di), Name and naming. Proceedings of the SecondInternational Conference on Onomastics: Onomastics in Contemporary PublicSpace, Cluj-Napoca, Mega – Argonaut 2013 [ENZO CAFFARELLI (Roma)] 212-215

Schede di volumiPiero Abrate, Dizionario dei cognomi liguri – Etimologia, storia delle famiglie,personaggi celebri, diffusione sul territorio, frequenze anagrafiche, flussimigratori e curiosità, Genova, Ligurpress 2013 [ENZO CAFFARELLI (Roma)] 215-217

Mariangela Marrone, Nomi di barche nella marinerie siciliane, Palermo, Centrodi studi filologici e linguistici siciliani 2014 [ENZO CAFFARELLI (Roma)] 217-219

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Schede di articoliPaolo Poccetti, Microtoponimi e macrotoponimi nell’antichità, in ARTURGAŁKOWSKI / RENATA GLIWA (a cura di), Mikrotoponimia makrotoponimia.Problematyka wstępna / Microtoponymy and macrotoponymy. Preliminaryproblems, Łódź, Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego 2014, pp. 67-88[ENZO CAFFARELLI (Roma)] 219-221

Pierre-Henri Billy, La formation des hagiotoponymes en France aux Ve-VIIIe s.,in Joan Tort i Donada / Montserrat Montagut i Montagut (a cura di),Els noms en la vida quotidiana. Actes del XXIV Congrés Internacional d’ICOSsobre Ciències Onomàstiques, Barcelona, Generalitat de Catalunya 2014,pp. 1521-29 (in rete) [DANIELA CACIA (Torino)] 221-222

Willy Van Langendonck, Do Proper Names Have an Etymological Meaning?in Joan Tort i Donada / Montserrat Montagut i Montagut (a cura di),Els noms en la vida quotidiana. Actes del XXIV Congrés Internacional d’ICOSsobre Ciències Onomàstiques, Barcelona, Generalitat de Catalunya 2014,pp. 172-76 (in rete) [ENZO CAFFARELLI (Roma)] 222-223

Stefan Ruhstaller, Implicaciones sociolingüísticas de la normalización toponímicaen un área dialectal: el caso de las hablas meridionales del español,in Joan Tort i Donada / Montserrat Montagut i Montagut (a cura di),Els noms en la vida quotidiana. Actes del XXIV Congrés Internacional d’ICOSsobre Ciències Onomàstiques, Barcelona, Generalitat de Catalunya 2014,pp. 2650-58 (in rete) [ENZO CAFFARELLI (Roma)] 223-225

Chiara Benati, Cultural References in Lost Anthroponyms: Revealing orMisleading Hints?, Joan Tort i Donada / Montserrat Montagut i Montagut(a cura di), Els noms en la vida quotidiana. Actes del XXIV CongrésInternacional d’ICOS sobre Ciències Onomàstiques, Barcelona, Generalitatde Catalunya 2014, pp. 2153-64 (in rete) [ENZO CAFFARELLI (Roma)] 225-227

Paolo Rossi, Surname distribution in population genetics and in statisticalphysics, «Physics of Life Reviews», 10 (2013), 4, pp. 395-415[MIRO TASSO (Venezia)] 227-228

Segnalazioni– Monografie e miscellaneeEnzo Caffarelli (a cura di), Nomi italiani nel mondo. Studi internazionali per i 20anni della «Rivista Italiana di Onomastica», Roma, SER ItaliAteneo 2015 228

Aa.Vv., Il nome nell’opera lirica. Il nome nel doppio. I nomi nelle letteratureregionali. Altra onomastica letteraria. Atti del XVIII Convegno internazionaledi Onomastica & Letteratura, Università di Pisa, 14-16 novembre 2013,Pisa, ETS 2014 (= «il Nome nel testo», XVI) 232

Aa.Vv., Onomastica letteraria risorgimentale. Onomastica letteraria e psicanalisi.Altra onomastica letteraria. Atti del XVI Convegno internazionale di Onomastica& Letteratura, Università di Pisa, 24-26 novembre 2011, Pisa, ETS 2012(= «il Nome nel testo», XIV) 233

Patricia Bianchi / Nicola De Blasi, Eduardo. Dizionario dei personaggi,con la collaborazione di Rosaria Della Ventura / Lucrezia Girardi / GiovanniMaddaloni, Venosa (Potenza), Osanna Edizioni 2014 234

Franco Finco / Gabriele Iannàccaro (a cura di), Nomi, luoghi, identità.Toponomastica e politiche linguistiche-Names, Places, Identities. Toponymyand Linguistic Policies, Atti del Convegno internazionale di Studi (Cividaledel Friuli, 17-19 novembre 2011), Udine, Società Filologica Friulana 2014 236

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Pieri Stefanutti (a cura di), Alesso e Oncedis: l’ambiente, il paese, la vita, Trasaghis(Udine), Comune di Trasaghis – Centro di Documentazione sul Territorioe la cultura locale 2014 237

Sergio Raffaelli, Parole di film. Studi cinematografici 1961-2010,a cura di Massimo Fanfani, Firenze, Franco Cesati 2015 238

Toponomastica Femminile, Atti del II Convegno di Toponomastica femminile.Le strade: luoghi di memoria non di violenza, Palermo, Sala de Seta – Cantiericulturali della Zisa, 31 ottobre-3 novembre 2013 (in rete dal 2014) 240

Oliviu Felecan / Diana Felecan (a cura di), Unconventional Anthroponyms. Formation Patterns and Discursive Function, Newcastle upon Tyne,Cambridge Scholars Publishing 2014 241

Gabriela Duda (a cura di), Cultura limbii. Omagiu doamnei profesor DomniţaTomescu, Ploiești, Editura Universităţii Petrol-Gaze 2014 243

Veronica Ana Vlasin / Dumitru Loșonţi / Nicolae Mocanu (a cura di), Lucrărilecelui de-al XV-lea Simpozion Internaţional de Dialectologie (Cluj-Napoca, 13-14septembrie 2012), Cluj-Napoca, Societatea Română de Dialectologie, Institutul de lingvistică și istorie literară “Sextil Pușcariu” – EdituraArgonaut – Editura Scriptor 2014 243

Monique Bourin / Pascal Chareille, Noms, prénoms, surnoms au Moyen-Âge,Paris, Picard 2014 244

Fabrice Bernissan, Toponymie entre Adour et Arros, 1. Contribution à la lexicographie,à l’ethnologie et à la philologie occitanes. Méthodes et rédaction, Saarbrücken,Presses Académiques Francophones 2013 245

Jean-Philippe Borel, Le nom de famille, Voiron (Isère), Territorial 2014 246Friedhelm Debus / Rita Heuser / Damaris Nübling (a cura di), Linguistikder Familiennamen, Hildesheim/Zürich/New York, Georg Holms 2014 247

Albrecht Greule / Rolf Max Kully / Wulf Müller / Thomas Zotz (a cura di),Die Regio Basilensis von der Antike zum Mittelalter – Land am Rheinknieim Spiegel der Namen / La région de Bâle et les rives du Rhin de l’Antiquitéau Moyen Âge: aspects toponymiques et historiques, Stuttgart, Kohlhammer 2013 249

Peter Gilles / Cristian Kollmann / Claire Muller (a cura di), Familiennamenzwischen Maas und Rhein, Frankfurt am Main/Berlin/Bern/Bruxelles/New York/Oxford/Wien, Peter Lang 2014 249

Artur Gałkowski / Renata Gliwa (a cura di), Mikrotoponimia makrotoponimia.Problematyka wstępna - Microtoponymy and macrotoponymy. Preliminaryproblems, Łódź, Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego 2014 251

Marie-Rose Abomo-Maurin / Rigobert Tchameni (a cura di),Toponymie et pluridisciplinarité, Paris, L’Harmattan Cameroun 2013 252

Robert Parker (a cura di), Personal Names in Ancient Anatolia, Oxford,Oxford University Press for the British Academy 2013 253

Ian D. Clark / Luise Hercus / Laura Kostanski (a cura di), Indigenous and MinorityPlacenames. Australian and International Perspectives, Canberra, ANU Press(Australian National University) 2014 254

– Dizionari, repertori e bibliografieLydia Flöss (a cura di), Dizionario toponomastico trentino, Ricerca geografica,15. I nomi locali dei Comuni di Baselga di Piné, Bedollo, Trento, ProvinciaAutonoma di Trento, Soprintendenza per i Beni culturali, 2014 255

Atlante Toponomastico del Piemonte Montano (ATPM), 46. Piatto. Area Piemontese,

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a cura di Barbara Cena – 47. San Benedetto Belbo. Area Piemontese,a cura di Alberto Ghia – 48. Castelletto Uzzone. Area Piemontese, a curadi Barbara Cena – 49. Vèsime. Area Piemontese, a cura di Alberto Ghia –50. Bernezzo. Area Occitana, a cura di Federica Cusan, Torino, Istitutodell’Atlante Linguistico Italiano 2014 257

Furio Ciciliot et al., Progetto Toponomastica Storica, 20. Toponimi del NemusSaonense (secoli XI-XIII); 21. Toponimi del Comune di Ceva; 22, Toponimidel Comune di Bormida; 23. Toponimi del Comune di Cairo Montenotte;24. Toponimi del Comune di Mombasiglio; 25. Toponimi del Comune diPontinvrea; 26. Toponimi del Comune di Castelnuovo Don Bosco; 27. Toponimidel Comune di Vicoforte, Savona, Società savonese di Storia patria 2014-2015 259

Daniele Presutti, Cento storie di strada. Guida toponomastica non autorizzatadella Città eterna, fra storia e mito, leggende e bugie, Roma, BibliothekaEdizioni 2014 263

Luís Silgo Gauche, Estudio de toponimia ibérica. La toponimia de las fuentesclásicas, monedas e inscripciones,Madrid, Editorial Vision Net 2013 263

Albrecht Greule, Deutsches Gewässernamenbuch. Etymologie der Gewässernamenund der zugehörigen Gebiets-, Siedlungs- und Flurnamen, con la collaborazionedi Sabine Hackl-Rößler, Berlin/New York, Mouton de Gruyter 2014 264

Ferenc Vörös, Kis magyar családnévatlasz, Bratislava, Kalligram 2014 265

– Riviste di onomastica«Nouvelle Revue d’Onomastique», 55 (2013) 266«Bulletin de la Commission Royale/ Handelingen van de KoninklijkeCommissie voor Toponymie & Dialectologie», LXXXVI (2014) 267

«Noms. Revista de la Societat d’Onomàstica», 1 (2014) 267«Studii și Cercetări de Onomastică și Lexicologie (SCOL)», VII (2014), 1-2 268«Namenkundliche Informationen», 103-104 (2014) 269«Beiträge zur Namenforschung», 49 (2014), 3 e 4, 50 (2015), 1 e 2 270«Journal of Scottish Name Studies», 8 (2014) 272«Namn og nemne. Tidsskrift for norsk namnegransking», 31 (2014) 272«Ortnamnssällskapets i Uppsala Årsskrift», 2014 272«Nytt om namn. Meldingsblad for Norsk namnelag», 58 (2013) 273«Névtani Értesítő », 36 (2014) 273«Names. A Journal of Onomastics», 62 (December 2014), 4 e 63 (March 2015), 1 275«Onomastica Canadiana. Journal of the Canadian Society for the Study of Names-Revue de la Société canadienne d’onomastique», 93 (June/December 2014), 1 e 2 276«Djghjcs Jyjvfcnbrb» [Voprosy Onomastiki], 2014, 2 (17) 277

– Altre monografie, miscellanee, dizionari e repertori 278-282

– Articoli in altre miscellanee e in altre riviste 283-292

IncontriHermagor-Pressegger See (Carinthia), 16th Meeting of the UNGEGN-GENUNGWorking Group on Exonyms, 5-7 giugno 2014 293

Banja Luka, VI Convegno internazionale dell’Associazione degli Italianistinei Balcani “Italianistica 2.0”, 5-7 giugno 2014 294

Ronchi dei Legionari (Gorizia), “Di cos’è il nome un nome? La toponomasticaa Ronchi e nella «Venezia Giulia», tra imposizione e mistificazione”, 14giugno 2014 294

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Sant Feliu de Llobregat (Barcelona), Conferència “La toponimia de SantFeliu de Llobregat i les seves rodalies”, 20 giugno 2014 295

București, XXIV Triennal Congress of the International Arthurian Society,20-24 luglio 2014 295

Oslo, XXXI International Congress of Genealogical and Heraldic Sciences“Influence on Genealogy and Heraldry of Major Events in the Historyof a Nation”, 13-17 agosto 2014 296

Ohrid (Macedonia), “Parallelismi linguistici, letterari e culturali”, 13-14settembre 2014 296

Hulsig (Jylland), NORNAs 45. symposium “Navn og navnebærer”, 1-4 ottobre 2014 297Cormons (Gorizia), VI Colloquium retoromanistich, 2-4 ottobre 2014 298Amurrio (Ávala), I Congreso de Onomástica “La toponimia: caminosresbaladizos-Toponimia: bide labainkorrak”, 3-4 ottobre 2014 298

Torino, 3º Convegno nazionale di Toponomastica femminile “Strade maestre:un cammino di parità”, 3- 5 ottobre 2014 299

Swansea, Cymdeithas Enwau Lleoedd Cymru-Welsh Place-Name Society(WPNS) 4th Annual Day Conference, 4 ottobre 2014 299

Kiel, Namenkundliches Symposium “Mehrsprachige Sprachlandschaften?Das Problem der slavisch-deutschen Mischtoponyme – Multilingual languagelandscape. The problem of Slavic-German mixed toponyms”,16-18 ottobre 2014 299

Zadar, VIII Skokovi etimološko-onomastički susreti, 23-25 ottobre 2014 300Shrewsbury (Shropshire), Society for Name Studies in Britain and Ireland(SNSBI) “A tribute to Margaret Gelling”, 25 ottobre 2014 301

Glasgow, “Christianisation and the Standardisation of Cognitive Toponymyin Medieval Europe”, 31 ottobre 2014 301

Coatbridge (North Lankarshire), Scottish Place-Name Society-ComannAinmean-Àite na h-Alba Autumn Day Conference, 1º novembre 2014 302

Canterbury, Day Conference on Kent Place-Names, 1º novembre 2014 303Alger, Rencontre “Des noms et des lieux”, 2-3 novembre 2014 303Seul, International Symposium on Geographical Names as CulturalHeritage – International Symposium on Toponymy, 5-7 novembre 2014 304

Genova, XIX Convegno internazionale di “Onomastica & Letteratura”,6-8 novembre 2014 305

Rīga, “Onomastikas aktuali jautajumi-Topical Issues of Onomastics”,6 novembre 2014 308

Roma, Symposion on “Place-name changes”, 17-18 novembre 2014 308Bratislava, A nyelvföldrajztól a névföldrajzig, V. “Interetnikus kapcsolatok”,20-21 novembre 2014 311

Leipzig, Workshop zur Namenforschung “Ortsnamen, Geschichte,Landschaft”, 26 novembre 2014 312

Belfast, Annual Seán Mac Airt Memorial Lecture “The Gaelic Place-Namesof Scotland: Setting the Standard”, 27 novembre 2014 312

Wien, 41. Österreichische Linguistiktagung (ÖLT), 6-8 dicembre 2014 312Mostaganem, “La cyperlougha: plurilinguisme, contact des langues et nouvellesformes d’expression linguistiques au Maghreb”, 6-8 dicembre 2014 313

Portland (Oregon), The American Names Society Annual Conference,8-11 gennaio 2015 314

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Vancouver, ANS Panel at the MLA Annual Conference, 8-11 gennaio 2015 315Nottingham, John Cameron Lecture “The other millenium: Englishplace-naming after the Norman Conquest”, 9 gennaio 2015 316

Torino, “Regolare la politica. Forme e pratiche di regolazione della politicaal tardoantico all’età contemporanea”, 22-23 gennaio 2015 316

Salbertrand (Torino), “Il territorio parlante. La ricerca toponomasticanegli ultimi vent’anni nel territorio occitano e provenzale della Valle di Susa”,31 gennaio 2015 316

Bern, Namenforschung Schweiz Kolloquium 4 “Namenforschung undÖffentlichkeit”, 2 febbraio 2015 317

Mislata (València), IX Jornada d’Onomàstica de l’AVL “Toponímia i antroponímiade la comarca de l’Horta”, 21 febbraio 2015 318

Ramat-Gan, TheTwelfth International Conference on Jewish Names, 18marzo 2015 319

Lyon, Colloque “Seuils du nom propre”, 19-20 marzo 2015 320Firenze, International Symposium “Place names as intangible cultural heritage”,26-27 marzo 2015 321

Norwich, SNSBI 24th Spring Conference, 27- 29 marzo 2015 322Broughton (Lincolnshire), 36th Guild Conference and Annual General Meeting“Collaboration, Cooperation and Communication”, 27-29 marzo 2015 323

Regensburg, “Namen und recht in Europa”, Fünfte interdisziplinäre Tagung,16-17 aprile 2015 324

Anchorage, Annual Conference of the Council of Geographic Names Authoritiesin the United States (COGNA 2015), 28 aprile-2 maggio 2015 324

Łódź, Conferenza internazionale di Semiotica “Segno – Pensiero – Parola –Opera”, 24-27 maggio 2015 325

Ottawa, Canadian Society for the Study of Names-Société canadienned’onomastique 49th Annual Meeting, “Capital Ideas-Le capital des idées”, 30-31 maggio 2015 326

Kals am Großglockner, XXX. Namenkundliche Symposium, 11-14 giugno 2015 326Zadar, International and interdisciplinare conference “Movements, Narratives,and Landscapes”, 5-7 giugno 2014 327

Verona, International Conference “Names in Economy” V, “Language, Media& Economy in Virtual and Real Life: New Perspectives”, 24-27 giugno 2015 328

Leeds, International Medieval Congress 2015, “Reform and Renewal”,6-9 luglio 2015 329

Glasgow, 15th International Congress of Celtic Studies-15mh Còmhdhaileadar-nàiseanta na Ceiltis, 13-17 luglio 2015 330

Glasgow, Biennal Meeting of the International Society of Anglo-Saxonists“The Daily Life of the Anglo-Saxons”, 3-7 agosto 2015 330

Moskva, IGU Regional Conference 2015 “Geography, Culture and Societyfor Our Future Earth”, 17-21 agosto 2015 331

Rio de Janeiro, 27th International Cartographic Conference (ICC) 2015,23-28 agosto 2015 331

Budapest, 5th EUGEO 2015 “Convergences and Divergences of Geographyin Europe”, 30 agosto-2 settembre 2015 332

Baia Mare, 3rd International Conference “Name and Naming (ICONN 3),“Conventional/Unconventional in Onomastics”, 1-3 settembre 2015 333

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Yekaterinburg, 3rd International Conference “Ethnolinguistic, Onomastics,Etymology”, settembre 2015 334

Mainz, “Rufnamen als soziale Marker: Namenvergabe und Namenverwendung”,14-15 settembre 2015 335

Clarens (Free State), 2015 International Symposium on Place Names“Place name, diversity and heritage”, 17-18 settembre 2015 335

Bonn, Jahrestagung der GGSG “Historische Sprachkontaktforschung”,24-26 settembre 2015 336

Leipzig, Tagung “Fremde Namen”, 9-10 ottobre 2015 337Móra d’Ebre / Ascó (Tarragona), IV Jornada de la Societat d’Onomàstica –Jornada d’Onomàstica de la Ribera d’Ebre – VII Jornada d’Estudis localsi territorial Carmel Biarnés, 17-18 ottobre 2015 338

Madrid, IX Colloquio Internazionale di Genealogia “Genealogia e Storiadi Famiglia nella piccola e grande Storia”, 21-24 ottobre 2015 339

Corte/Rogliano (Capo Corso), “Lessicografia dialettale e etimologica: convegnoin onore di F. D. Falcucci”, 28-30 ottobre 2015 339

Pisa, XX Convegno internazionale di “Onomastica & Letteratura”, 12-14novembre 2015 340

Mostaganem, Colloque “Enseignement/apprentissage de la littérature et les étudeslittéraires contemporaines: onomastique, base de données et comparatismelittéraires”, 17-19 novembre 2015 340

Paris, XVII Colloque d’Onomastique de la SFO “1. Noms de lieux, nomsde personnes: la question des sources. 2. Toponymie urbaine de Pariset de sa banlieue”, 3-5 dicembre 2015 341

Washington, The American Name Society Annual Meeting, 7-10 gennaio 2016 341Austin, ANS panel at Modern Language Association Convention,7-10 gennaio 2016 342

Debrecen, XXVI International Conference of Onomastic Sciences (ICOS),27 agosto-1º settembre 2017 342

AttivitàNuova collaborazione RION-Università di Baia Mare per ICONN 3 345I Quaderni Italiani e Internazionali di RION in versione digitale 345Studio sui nomi e i cognomi della commedia nel cinema degli anni 50 346Una nuova bibliografia di onomastica letteraria (1996-2015) 347I nomi dei personaggi nei polizieschi ambientati in Liguria 347Il Dizionario di Toponomastica Ligure riprende le pubblicazioni 348I toponimi della Riviera Ligure tra letteratura, arte e antiche strategie di marketing 349A quota 40 l’Inventario dei toponimi valtellinesi e valchiavennaschi 350Ancora onomastica nella didattica universitaria italiana 351Censiti e analizzati i cambiamenti dei nomi dei Comuni italiani dall’Unità a oggi 352Un altro anno di “toponomastica femminile” 353Nuove pubblicazioni del progetto “PatRom (Patronymica Romanica)” 354L’onomastica letteraria si occupa dei serial televisivi 356Le attività toponomastiche dell’“Istitut Cultural Ladin” 357“AdriAtlas”: l’Atlante informatizzato dell’Adriatico Antico 358Nascono in Catalogna la rivista «Noms» e l’annuario «Onomàstica» 359Il dizionario etimologico dei toponimi sivigliani di Stefan Ruhstaller 360Un manuale per la normalizzazione dei toponimi valenzani 361Elementi romanzi nell’onomastica della Dalmazia centrale 362

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Debrecen e l’Ungheria in primo piano nell’onomastica internazionale 363Novità nella redazione di «Névtani Értesítő» 364Corso di onomastica all’Università di Ostrava 364Ricerche sui cognomi italiani a Caxias do Sul e a Belo Horizonte 365Uno studio sul nome degli “altri” nella letteratura coloniale tedesca per ragazzi 366Concluso il progetto “Scottish Toponymy in Transition” 367Pronta la banca dati degli agiotoponimi scozzesi 368Le Società storiche britanniche promuovono la toponomastica 368In rete la collezione 1974-1989 dei «Literary Onomastic Studies» 369“Nomina loci”: una collana di toponomastica dall’Università di Łódź 370Gli incontri della Commissione di onomastica slava a Bratislava e a Gniezno 371Ferguson “Name of the Year” secondo l’American Name Society 371L’UNGEGN-GENUNG e la valorizzazione dei nomi indigeni 372

In breve...Tesi magistrali di onomastica a Palermo 373Nel FaNUK oltre 400 cognomi italiani 373La collaborazione tra Ente gestione Alpi Cozie e ATPM 373Impianti sportivi, commercio e microtoponimi: il caso dello Juventus Stadium 374In versione digitale l’enciclopedia dei prenomi a fumetti 374Un repertorio degli studenti parigini nel Medioevo 374Procede il Deonomasticon iberoromanicum 374Pronto il Nomenclàtor toponimico dell’Aragona 375Presentata la banca dati paleoispanica “Hesperia” 375Il progetto per la toponomastica di Vitoria-Gasteiz 375A Damaris Nübling il Konrad-Duden-Preis 375Un gioco in Galizia per familiarizzare gli studenti con la toponomastica 376Ricordo di Sophie Wauer 376La bibliografia NORNA aggiornata in rete 376Toponimi e racconti fantastici 376Presentato il DEMIM con la sua componente onomastica 376I premi dell’Academia de la Llingua Asturiana per le ricerche di toponimi 377Workshop sul GIS per onomasti a Copenaghen 377La scomparsa dello storico John Moore 377Revisione degli esonimi in Brasile 377

Frequenze onomastiche: Una nuova indagine sulle insegne stradalidei comuni italiani [ENZO CAFFARELLI (Roma)] 379-422

Note ai margini 423-434

Ricordo di Giulia Petracco Sicardi (1922-2015) [RITA CAPRINI (Genova)] 435-437Ricordo di Pavle Merkù (1927-2014) [FEDERICO VICARIO (Udine)] 438-439Ricordo di Antoni M. Badia i Margarit (1920-2014)[JOAN TORT i DONADA [Barcelona)] 440-442

Ricordo di Petar Šimunović (1933-2014) [ANDREA ROGOšIć (Spalato)] 443-444

Postille ai precedenti numeri di RION 445-466

Sommari degli articoli 466-469

Gli Autori di RION, vol. XXI (2015), 1 470

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DANIELA CACIAUniversità degli Studidi TorinoDipartimento di Linguee Letteraturestraniere e culture modernevia Sant’Ottavio 20I-10124 [email protected]

ENZO CAFFARELLIvia Tigrè 37I-00199 [email protected]

RITA CAPRINIUniversità degli Studidi GenovaDISAM – SezioneScienze del Linguaggioe Culture comparatevia Balbi 4I-16126 [email protected]

PAOLO D’ACHILLEUniversità degli StudiRoma TreDipartimento di Italianisticavia Ostiense 234I-00144 [email protected]

MIRIAM DI CARLOvia Cappuccini s.n.c. I-01019 Vetralla (Viterbo)[email protected]

LYDIA FLÖSSSoprintendenzaper i Beni culturaliUfficio Beni archivistici,librari e Archivio provincialePalazzo Verdi, p.zza Venezia 41I-38122 Trento

ARTUR GAŁKOWSKIUniversity of ŁódźFaculty of PhylologyDepartment of ItalianStudiesChaire de Philologie RomaneSienkiewicza 21PL-90-114 Łódź[email protected]

YORICK GOMEZ GANEContrada Colle GioieI-03010 Piglio (Frosinone)[email protected]

FELICIA LOGOZZOvia Amico Aspertini 343 A/4I-00133 [email protected]

OTTAVIO LURATICH-6926 Montagnola(Lugano)[email protected]

EDOARDO MIDDEI

via dei Gladioli 16I-00040 Nemi (Roma)[email protected]

ROBERTO RANDACCIOvia Boito 112I-09045 Quartu Sant’Elena(Cagliari)[email protected]

GIOVANNI ROMANvia Alzaia 85I-31100 [email protected]

ANDREA ROGOšIćSveciliste Filozofski fakultet

Odsjek za talijanistikuRadovanova 13HR-21000 [email protected]

ALDA ROSSEBASTIANOUniversità degli Studidi TorinoDipartimento di Linguee Letteraturestraniere e culture modernevia Sant’Ottavio 20I-10124 [email protected]

MIRO TASSOvia Porara 79I-30035 Mirano (Venezia)[email protected]

LEONARDO TERRUSIp.zza Umbero I 47I-74011 Castellaneta(Taranto)[email protected]

JOAN TORT i DONADAUniversitat de BarcelonaFacultat de Geografiai HistòriaDepartamentde Geografia Físicai Anàlisi Geogràfica Regionalc/ de Montalegre 6E-08001 [email protected]

FEDERICO VICARIOUniversità degli Studidi UdineDipartimento di Linguee letterature stranierevia Mantica 3I-33100 [email protected]

Gli Autori di RION, vol. XXI (2015), 1

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Saggi

ENZO CAFFARELLI (Roma), Quando un toponimo perde il “top”. Nomi di luogo disponibili alcambiamento di categoria onimica, «Rivista Italiana di Onomastica», XXI (2015), 1, pp. 13-37.

Nell’àmbito dei processi transonimici, ossia il passaggio di un nome proprio da una tipologiaonimica all’altra, i toponimi fungono in abbondanza da eponimi per generare antroponimi,odonimi, crematonimi, oltre che voci deonimiche e nuovi toponimi. Il contribuito cerca didefinire i principali modelli di percorsi transonimici, esemplificando con voci italiane e stra-niere; propone una terminologia specifica per definirli; verifica se il punto di partenza delpercorso transonimico debba possedere qualità specifiche; si sofferma su alcuni processi checonducono a crematonimi e sulle transonimie stellari esemplificando con tre vulcanonimi.Infine approfondisce con uno studio di caso, il toponimo Bologna (con l’odonimo romanoPiazza Bologna).

Sommari

LYDIA FLÖSS (Trento), Toponimi e aggettivi etnici: i casi della Val dei Mòcheni e del Pinetano inTrentino, «Rivista Italiana di Onomastica», XXI (2015), 1, pp. 39-56.

Mòcheni, nome degli abitanti della Val dei Mòcheni in Trentino e Pinàit(e)ri, nome degli a-bitanti del limitrofo altopiano di Piné, sono solo i due principali aggettivi etnici divenuti a lo-ro volta toponimi, appartenenti a quest’area del Trentino orientale che risente linguistica-mente di influssi tedeschi risalenti all’epoca medievale. Nella Val dei Mòcheni e nel Pinetanosi registrano infatti anche numerosi toponimi formati su aggettivi etnici a loro volta derivatida nomi di luogo sia endogeni, sia esogeni (es. Cembrani,dalla Val di Cembra, Sténeghidal to-ponimo Stenico, Banai dal territorio del Banale). Mentre i toponimi formati sugli etnici eso-geni risultano molto più frequenti nel Pinetano, quelli formati sull’aggettivo etnico Mòche-ni o sull’etnico derivato dal nome di uno dei comuni della Val dei Mòcheni, Palù del Fersina,in mòcheno Palae en Bersntol, si incontrano in numero sorprendentemente alto anche in va-rie aree nel Trentino occidentale.

GIOVANNI ROMAN (Udine), DaAs Broxas a Porta Brossana: un breve, lungo cammino, «Rivi-sta Italiana di Onomastica», XXI (2015), 1, pp. 57-65.

Il toponimo Ad Broxas, relativo a una località citata da Paolo Diacono nella Historia Lango-bardorum, alimenta da oltre cinque secoli un dibattito erudito e scientifico intorno all’ubica-zione geografica e all’etimologia. La località, collocata latu sensu ad est di Cividale del Friuli– l’antica Forum Iulii – costituisce retaggio di apporto linguistico preromano. Alla luce dellepiù recenti analisi linguistiche, infatti, emergono più chiaramente la semantica di questo no-me di luogo e le caratteristiche del territorio così denominato.

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OTTAVIO LURATI (Basel), Note di linguistica e onomastica intelvesi, «Rivista Italiana di Ono-mastica», XXI (2015), 1, pp. 67-72.

L’articolo prende in considerazione i nomi di mestieri detoponimici antelami emagistri co-macini), nomi di famiglie (Barella, Casella, Carloni, Ceppi, Ferrata, Foglia, Peduzzi, Picchet-ti, Scala, Schira, Solari, Tacchi e Tacconi) e nomi geografici (Erbonne, Ghirli, Intelvi, Peglio,Scaria) della Val d’Intelvi, alcuni di origine longobarda, altri latina.

Sommari

MIRIAM DI CARLO (Roma), La microtoponomastica nel territorio di Vetralla (Viterbo), «Rivi-sta Italiana di Onomastica», XXI (2015), 1, pp. 73-92.

Lo studio offre un quadro complessivo della microtoponimia di Vetralla, comune in provin-cia di Viterbo. Il sostrato etrusco, la dominazione romana, l’apogeo durante il Medioevo e icontinui scambi con Roma e i centri toscani si manifestano nei vari toponimi del territoriovetrallese, che diventano patrimonio funzionale a una ricostruzione storica del dialetto loca-le. Nella prima parte si illustrano le fonti storiche e contemporanee da cui sono stati attinti imicrotoponimi del Vetrallese; segue la loro lista, in cui sono comprese tutte le varianti; infi-ne si passa all’analisi diacronica dei nomi di luogo ritenuti particolarmente significativi, finoa una trattazione in sincronia dei toponimi da voci riguardanti la botanica, le geografia, l’a-giografia e il folclore del territorio.

FELICIA LOGOZZO (Roma), Strutture appositive e strutture preposizionali con toponimi e mar-chionimi: omissione di “di” vera o apparente?, «Rivista Italiana di Onomastica», XXI (2015), 1,pp. 93-116.

Nella toponomastica di Roma Piazza Venezia coesiste con Piazza di Firenze; nella lingua ita-liana dell’uso abiti Versace e automobili Fiat convivono con abiti di Versace e automobili dellaFiat; e già in latino urbs Roma alternava con urbs Romae. Il contributo analizza come, in pre-senza di nomi propri, denominazione, identificazione appositiva, specificazione e attribu-zione si sovrappongano e si confondano. Nel caso della denominazione in toponimia, la re-lazione tra nome comune e nome proprio è di tipo appositivo-identificativo; dal momentoche essi condividono il referente, la preposizione “di”, anche quando richiesta dalla norma(città di Roma), non è motivata. Le sequenze senza “di” davanti a marchionimi presuppon-gono invece un rapporto nome comune-nome proprio di natura attributivo-specificativa.L’omissione di preposizione, in questo caso, testimonia che il marchionimo è in grado di qua-lificare tutti i nomi comuni legati a un certo marchio e si comporta da aggettivo, pur mante-nendo intatta la propria forma (abito Versace = *abito versacesco).

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ROBERTORANDACCIO (Cagliari), L’effetto del Dongo: mancate attestazioni del toponimo Wa-terloo, «Rivista Italiana di Onomastica», XXI (2015), 1, pp. 117-127.

La battaglia di Waterloo fu un evento storico di importanza mondiale che cambiò le sorti del-l’Europa e segnò fortemente la coscienza popolare: la caduta di Napoleone colpì gli animi el’immaginazione tanto da far assurgere immediatamente il luogo della battaglia a simbolo emetafora di ‘rovinosa sconfitta’. Waterloo divenne così, in Italia (ma non solo), un’antono-masia che per tutto il XIX secolo fu utilizzata e ripetuta dai parlanti e documentata nei ro-manzi, in testimonianze scritte e negli articoli di giornale. Nonostante questa gran mole di at-testazioni il detoponimico e le locuzioni traslate ad esso riferite non furono accolte nei lessiciitaliani, se non a partire dalla seconda metà del Novecento. Lo studio, mostrando esempi let-terari e altre attestazioni, tra le tante ritrovate, vuole contribuire a colmare tale lacuna tem-porale, documentando la frequenza e la costanza di un uso antonomastico che ha attraversa-to indenne duecento anni di storia della nostra lingua.

Sommari

YORICKGOMEZGANE (Roma), Tizio, Caio e Sempronio (e altri tizi fittizi), «Rivista Italianadi Onomastica», XXI (2015), 1, pp. 129-149.

Viene presa in esame la categoria dei nomi fittizi, in uso già nei testi giuridici romani. Tizio,Caio e Sempronio,da ricondurre al giurista medievale Irnerio o direttamente al Digesto o a testida esso derivati, è qui retrodatato al 1673, nel noto e fortunato Dottor volgaredi Giovanni Bat-tista De Luca, dal quale il terzetto si sarebbe irradiato nella lingua italiana. Sono illustrate an-che le serie onomastiche più estese, fino al sestetto Tizio, Caio, Sempronio, Mevio, Filano, Cal-purnio.Si analizzano poi le varianti regionali milanese Tizio, Sempronio, Martino (1773-1791)e siciliana Tizio, Filano, Martino (1895), la prima forse alla base della seconda (con l’innestodello spagnolo Fulano). Si studia inoltre il deonimico tizio, databile solo 1864 contrariamen-te a quanto si è creduto (Tizio è invece retrodatato al 1552). Si illustrano infine, con le even-tuali varianti, i nomi fittizi Mimì, Cocò e Carmen’ ’o pazzo, le tre Grazie romanesche, carneade,il tal dei tali, Mario Rossi, Pinco Pallino, signor X, signor N. N., signor Nessuno.

Varietà

ARTUR GAŁKOWSKI (Łódź), I nomi laici, istituzionali, sociali e religiosi di San Giovanni PaoloII, «Rivista Italiana di Onomastica», XXI (2015), 1, pp. 152-162.

Il testo considera l’ampia gamma di nomi e attributi con i quali Giovanni Paolo II è stato co-nosciuto e chiamato nel corso della sua vita e inoltre i nomi utilizzati dopo la sua morte e l’e-levazione agli altari. Ci si rifà a un articolo sul cognome Wojtyła apparso nella RION e si pre-sentano le motivazioni che hanno portato a imporre al futuro papa il nome Karol Józef all’at-to del battesimo, i soprannomi dell’infanzia e della gioventù (Lolek, Martyna), pseudonimi(Wujek, Pedagog), particolari titoli per definirne le funzioni sociali e religiose (professorWojtyła), alias (Andrzej Jasie, A.J.), e infine gli attributi e i termini specifici utilizzati nel pe-riodo del suo pontificato. Il nome del papa polacco è divenuto agionimo (San Giovanni Pao-lo II) con un particolare significato discorsivo, come testimoniano anche soprannomi sup-pletivi, nomignoli, antonomasie, titoli metonimici e metaforici (Giovanni Paolo II il Gran-de, il Papa Pellegrino, l’Uomo della Preghiera, ecc.).

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Opinioni e repliche

RITA CAPRINI (Genova), L’approccio pragmatico allo studio del nome proprio: la “PragmaticTheory of Properhood” (TPTP) di Richard Coates, «Rivista Italiana di Onomastica», XXI (2015),1, pp. 164-171.

In due articoli apparsi negli Atti del Congresso ICOS di Barcellona (2011), pubblicati in re-te del 2014, Richard Coates sostiene che la sua “Pragmatic Theory of Properhood” è l’uni-ca in grado di rispondere alla domanda se sia possibile tracciare qualche confine tra espres-sioni proprie e no. In questo intervento si discute in particolare il problema della differenzatra “etimologia” e “senso”, intorno alla quale lo studioso inglese lascia aperte alcune que-stioni. Quanto al problema dello status della terminologia onomastica l’opinione di Coatessembra del tutto appropriata: i portatori dei nomi sono classificabili in categorie, i nomi insé stessi no.

Sommari

PAOLOD’ACHILLE (Roma), I “Cari nomi” dell’opera lirica. Note in margine a sei studi, «Rivi-sta Italiana di Onomastica», XXI (2015), 1, pp. 172-185.

Il saggio commenta, con osservazioni e integrazioni, i contributi raccolti nella prima sezionedegli Atti del XVIII Convegno internazionale di Onomastica & Letteratura, intitolata Il nomenell’opera lirica e dedicata agli antroponimi nel melodramma. Sono prese in considerazionele scelte onomastiche in libretti di opere di Wagner, Mozart, Rossini, Verdi, Bellini, Doni-zetti, Puccini, Hoffmann, ecc.

LEONARDOTERRUSI (Bari), Nomi del doppio. In margine ad alcuni recenti contributi, «RivistaItaliana di Onomastica», XXI (2015), 1, pp. 186-198.

L’articolo ripercorre alcune recenti ricerche sul tema dell’onomastica del “doppio”, segnata-mente gli interventi compresi negli Atti del XVIII Convegno di O&L, pubblicati sull’ultimonumero della rivista «il Nome nel testo». Dopo aver spiegato le motivazioni del crescente in-teresse sul tema, si tenta di circoscrivere lo specifico campo d’indagine per lo studioso di o-nomastica, distinguendo tra un approccio che si limiti a studiare i “nomi nel doppio”, ovve-ro le generiche tipologie onomastiche rintracciabili in testi che presentano il tema, da quelloche invece si concentri sui “nomi del doppio”, cioè su strategie onomastiche effettivamentefunzionali per la sua realizzazione. Una chiave per interpretare complessivamente il fenome-no sotto vari suoi aspetti è individuata nell’infrazione del concetto kripkiano di nome pro-prio come “designatore rigido”.

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Quando un toponimo perde il “top”.Nomi di luogo disponibili al cambiamento

di categoria onimica

Enzo Caffarelli (Roma)

ABSTRACT. (When a toponym loses its “top”. Place names ready for changing theironymic category) Among transonymic processes, that is the passages of a proper namefrom one onymic category to another, toponyms function abundantly as eponyms to createanthroponyms, odonyms, chrematonyms, deonymic terms and new toponyms. The articleaims to define the main models of transonymic processes, offering both Italian andforeign examples; it proposes a specific terminology to define them; it verifies whether thestarting point of the transonymic process needs specific characteristics; it lingers on someprocesses leading to chrematonyms and on stellar transonymies, giving three names ofvolcanoes as examples. In the end it examines in depth one case, the toponym Bolognaand the Roman odonym Piazza Bologna.

1. Una precisazione terminologica

Con i termini transonimia, transonimico e transonimizzazione, seguendo ilmoderno approccio degli slavisti all’onomastica,1 s’intende qui ciò che attienea qualsiasi passaggio di un nome proprio (in questo contributo ci si occupa ditoponimi come eponimi) da una tipologia (o subtipologia) a un’altra in am-bito onimico: prenomi, cognomi, soprannomi, odonimi, crematonimi diogni tipo ed anche nuovi toponimi. Ciò si verifica attraverso una serie di pas-saggi spesso complessi: il transito da un toponimo A a un toponimo B, perlo-più in diacronia e in diatopia, può infatti comprendere antroponimi, odoni-mi, voci di lessico, ecc. come tappe intermedie del processo.2Il percorso transonimico può essere correlato o irrelato (o parzialmente

correlato), a seconda che la motivazione del cambiamento di status onimicoabbia un legame con il referente oppure sia casuale e fungibile, rifletta cioè

RION, XXI (2015), 1, 13-3713

1 Cfr. tra gli altri WANIAKOWA 2003; šRÁMEK 2006; PODOLSKAYA 2008; TUšKOVÁ 2011; perl’ambito ugro-finnico, RESZEGU 2010.

2 La prima parte di questo contributo (l’introduzione e i §§ 1-7) rappresenta un adattamento(tradotto in italiano, con alcune aggiunte e diversa organizzazione dei paragrafi) di CAFFA-RELLI (2015c), la cui pubblicazione, in lingua inglese, è prevista per l’estate 2015.

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Toponimi e aggettivi etnici: i casidella Val dei Mòcheni e del Pinetano in Trentino

Lydia Flöss (Trento)*

ABSTRACT. (Toponyms and ethnic adjectives: the case of the Val dei Mòcheni and ofthe Pinetano in Trentino) Mòcheni, the name of the inhabitants of the Val dei Mòcheniin Trentino and Pinàit(e)ri, the name of the inhabitants of the bordering upland of Piné,are but the two main ethnic adjectives which have become toponyms present in this areaof eastern Trentino which is linguistically interested by German influences dating back tothe Middle Ages. In the Val dei Mòcheni and in the upland of Piné several toponyms arealso registered formed on ethnic adjectives, themselves deriving from both endogenous andexogenous place names (e.g. Cembrani from Val di Cembra, Sténeghi from the toponymStenico, Banai from the territory of Banale). Toponyms formed on exogenous ethnics aremore frequent in the upland of Piné, whereas those formed on the ethnic adjectiveMòcheni, or on the ethnic derived from the name of one of the municipalities in the Valdei Mocheni, Palù del Fersina, Palae en Bersntol in the Mòcheno dialect, can be found ina surprisingly high number of occurrences also in several areas of western Trentino.

Generalmente con aggettivo etnico s’intende un aggettivo, spesso usato nomi-nalmente, che deriva dal nome di un luogo abitato1 il quale presenta una cer-ta vastità territoriale o comunque una certa notorietà: Europèo, Italiano dalnome dell’Europa o dell’Italia, Trentin-Trentino da Trentino, Pado(v)an-Pado-vano da Padova. In questa dimensione, molto spesso, toponimi o aggettivi et-nici anche scomparsi sono sopravvissuti in forma di cognome.2Questo studio prende in esame alcuni aggettivi etnici derivati da nomi di

piccoli paesi del Trentino (Santorsolot da Sant’Orsola), o di valli o micro-regio-ni geografiche (Mòchen da Val dei Mòcheni; Tasin da Tesino), che solo in po-chissimi casi sono documentati anche come cognome. Le forme consideratesono principalmente di tradizione popolare e raramente presentano un corri-spondente ufficiale in italiano.3

RION, XXI (2015), 1, 39-5639

* La stesura di questo articolo rientra nelle attività del Dizionario toponomastico trentino svol-te all’interno dell’Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprinten-denza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento.

1 PELLEGRINI 1990: 416-23; MARCATO 2009: 191 ss.2 CAFFARELLI 2001 e 2004.3 MARCATO 2009: 192.

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Da Ad Broxas a Porta Brossana:un breve, lungo cammino

Giovanni Roman (Udine)

ABSTRACT. (From Ad Broxas to Porta Brossana: a brief, long road). Ad Broxas, toponymmentioned by Paul the Deacon in his Historia Langobardorum, has originated ascholarly and scientific debate on its geographical location and etymology in the past fivecenturies. The place, situated in a broader sense to the east of Cividale del Friuli – theancient Forum Iulii – is a legacy of the pre-Roman linguistic contribution. In the light ofthe latest linguistic analysis, in fact, the semantic of this place name and the characteristicsof the territory so named emerge more clearly.

Intorno al nome dell’attuale Porta Brossana di Cividale del Friuli, una dellequattro della città medievale, si sono sviluppati dibattiti di storia urbana e delterritorio sui quali, nel corso degli anni, sono intervenuti numerosi studiosi.1Le prime ricerche prendono spunto da un noto passo dell’Historia Langobar-dorum di Paolo Diacono, in cui si narra di uno scontro tra Longobardi e Slavi,avvenuto intorno all’anno 664.2 Il passo riporta la notizia di una vittoriaschiacciante conseguita dal duca cividalese – il longobardo Vectari – per via delpresunto rapporto numerico tra le due parti contendenti, cioè di 25 a 5000.3Al di là dell’iperbole e delle reali modalità di svolgimento di quello che ap-

parentemente sembrerebbe esser stato un incontro poco amichevole, piuttostoche una battaglia, vista la disparità delle forze in campo, si ritiene opportunosviluppare alcune considerazioni di carattere storico e geografico che possanocontribuire a ricollocare entro un corretto ambito topografico i fatti narratidal Diacono nonché a far luce, almeno in parte, sull’evoluzione morfologicadi un quartiere cittadino e delle sue immediate vicinanze periurbane. La loca-

RION, XXI (2015), 1, 57-6557

1 Per una sintesi esauriente dello status quaestionis si veda LIDIA RUPEL, Contributi alla CartaArcheologica delle Valli del Natisone, «Forum Iulii. Annuario del Museo Archeologico Nazio-nale di Cividale del Friuli», XXIX (2005), pp. 44-45.

2 PAOLO DIACONO, Historia Langobardorum, V, 23.3 Qui, come in altri passi dell’Historia, sembra confermato il concetto di tacitiana memoria.Secondo lo storico latino, “... Langobardos paucitas nobilitat”. Cfr. TACITO, De origine et situGermanorum, 40, 1. Traduzione italiana con testo a fronte, La Germania, Roma, EditoriRiuniti 1983, p. 107.

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Note di linguistica e onomastica intelvesi

Ottavio Lurati (Basel)

ABSTRACT. (Notes of linguistics and onomastics in Val d’Intelvi [Como]). Thisarticle takes into consideration various names (antelami, magistri comacini), family names(Barella, Casella, Carloni, Ceppi, Ferrata, Foglia, Peduzzi, Picchetti, Scala, Schira, So-lari, Tacchi and Tacconi), and place names (Erbonne, Ghirli, Intelvi, Peglio, Scaria), inthe Val d’Intelvi (Como), some of them of Lombard origin and others deriving from Latin.

Che in Liguria e in altre regioni la qualifica di Antelami fosse riservata a co-struttori di alta qualità e che il nome richiamasse la provenienza, è un dato as-sodato. In tema tentiamo delle nuove piste.Non solo nella Liguria del sec. XII, Antelami indica gli artigiani ed edifica-

tori provetti: si tratta di una variante del toponimo Intelvi. Parecchi pronun-ciano tuttora Antelàmi, ma il nome vero è Antèlvi, poi Antèl(a)mi = ‘coloroche (in origine) provengono dalla Val d’Intelvi’ (valle montana in provincia diComo, al confine con il Canton Ticino, tra il lago di Como e quello di Luga-no). Colpisce l’irradiazione europea che il grande impegno degli Antelami edei loro discendenti si conquistano per secoli: una vicenda appassionante, chenon ci imprigiona certo nel localismo. Recitano vari antichi testi liguri: «arsantelamus architectorum seu magistrorum antelami»; nel 1261 poi figuranocome testimoni «Bertramo magistro antelami e Marchisio muratore».1Si è parlato a lungo – e talora enfatizzato – anche dei magistri comàcini: la

parola non deriva affatto da Como, ma risale al lessico dei Longobardi. A mioparere si tratta di un antico termine medievale macio, mascio, mazio che signi-fica ‘muratore, costruttore’. Si tenga presente un passo dalle Testimonianze diTravale (a. 1158): «De la Montanina dicit: Io de presi pane e vino per li mac-cioni a Travale». Né la voce era isolata: cfr. l’antico provenzale matz, ‘ouvrierqui construit avec de la pierre ou de la brique et du mortier’; antico francesemas, ‘muratore’; fr. attuale maçon, ‘muratore’, attestato almeno dal 1250; si

RION, XXI (2015), 1, 67-7267

1 GIROLAMO ROSSI, Glossario medievale ligure, Torino, Stamp. Reale della Ditta G. B. Paraviae C. 1896-1908, p. 17. Come è noto Beltramo, Bertramo era uno dei nomi più diffusi nellecomunità lombarde medievali e dei secoli successivi, e lo stesso vale per l’attuale Canton Ti-cino. Aggiungiamo che, in certi contesti liguri, la qualifica antelamus verrà applicata, comecomprensibile, in maniera estensiva a indicare anche il carpentiere, il mastro d’ascia. Il Ros-si non parla della Val d’Intelvi, ma di Valle d’Antelamo; ivi altri interessanti riscontri.

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La microtoponimia nel territorio di Vetralla (Viterbo)

Miriam Di Carlo (Roma)

ABSTRACT. (Microtoponyms in the territory of Vetralla [Viterbo]). The paper aims tooffer an overall analysis of the micro-toponomastics of Vetralla (a town in the province ofViterbo) examining some of its most representative examples. The Etruscan substratum,the Roman domination, the apogee during the Middle Ages, the ceaseless exchanges withRome and with several Tuscan cities are all clearly visible in the micro-toponyms ofVetralla and are functional to a historic reconstruction of the local dialects. First of all thepaper gives a list and a description of the sources used in collecting the toponyms: they aredivided into historical and contemporary. Secondly there is a list of all microtoponyms,each one followed by an abbreviation of the where it was found. Finally there is theanalysis of some of the most representative and significant placenames, up to a synchronicanalysis of the names connected with botany, geography, hagiography and the folklore ofthe area.

0. Premessa

L’articolo è tratto da uno studio più dettagliato1 che riguarda l’intera micro-toponimia di Vetralla, comune della Tuscia viterbese: lo scopo che si vuolequi perseguire è di offrirne una panoramica generale, soffermandosi su alcu-ni tratti caratteristici che riguardano la storia e la geografia del territorio ve-trallese. Vetralla, con 13.414 abitanti,2 è il quinto comune più popoloso della pro-

vincia di Viterbo. La storia di Vetralla è indissolubilmente legata a quella del-l’intera provincia, che costituisce un mosaico formato da piccole entità terri-toriali basate principalmente sull’agricoltura e sull’allevamento: il turismo,fatta eccezione per le terme al confine tra Vetralla e Viterbo, si condensa pre-valentemente in centri come il capoluogo, Civita di Bagnoregio, Tuscania,Bomarzo e pochi altri. La Cassia e la via Francigena hanno rappresentato un

RION, XXI (2015), 1, 73-9273

1 Si tratta di una tesi di laurea triennale seguita dal prof. Paolo D’Achille dell’Università degliStudi “Roma Tre”, conseguita il 10 novembre 2010 (La toponomastica di Vetralla: analisidiacronica e sincronica), che nasce dall’idea di coniugare in un unico lavoro un intento qua-si archeologico riguardante il paese in cui sono nata e cresciuta e uno più propriamente dia-lettologico: la toponomastica è sembrata un ottimo anello di congiunzione.

2 Dato ISTAT al 31.12.2010.

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Strutture appositive e strutture preposizionali con toponimi e marchionimi: omissione di “di”

vera o apparente?

Felicia Logozzo (Roma)

ABSTRACT. (Apposition and preposition structures with toponyms and brand names:real or apparent omission of “di”?) This paper focuses on the alternation between the useof the Italian preposition “di” and its omission in noun phrases with proper names,particularly toponyms (e.g. città di Roma vs. Piazza Venezia) and brand names (abito diVersace vs. abito Versace). In fact those parallel constructions arise from a different statusof the proper names at issue, that implies different semantic values: a noun phrase with atoponym expresses an identity of noun and proper name (città di Roma = Roma è unacittà “Rome is a city”); a noun phrase with a brand name expresses an idea of belonging.That is why a brand name is to be compared with an adjective (abito di Versace/abitoVersace = *abito versacesco).

La preposizione “di” è una delle parole più diffuse della lingua italiana1 equella dalla semantica più leggera: essendo quasi completamente priva di si-gnificato proprio,2 esprime genericamente relazione e rimanda alla semanticadegli elementi collegati e al contesto, per l’individuazione del tipo di relazio-ne nello specifico.Nei casi in cui il rapporto tra gli elementi collegati sia deducibile esclusiva-

mente dalle proprietà semantiche e argomentali degli stessi, si può dire che gliusi della preposizione “di” sono riconducibili essenzialmente alle sfere dell’o-rigine e del possesso: essa esprime relazioni di quantità, rapporti tra parti etutto o tra contenitore e contenuto; si usa dopo nomi deverbali (il ritorno de-gli alieni), attributivi (la grandezza degli occhi), agentivi (l’autore del libro), diparentela (la moglie di Antonio); introduce determinazioni di tempo (i pro-grammi del martedì) o di spazio (il treno di Parigi), ecc.3

RION, XXI (2015), 1, 93-11693

1 In seconda posizione per frequenza d’uso, dopo l’articolo “il”, nel CoIFIS (<http://linguistica.sns.it/EsploraColfis/Home.htm>).

2 DARDANO 1963, a proposito dell’omissione di preposizione in testi duecenteschi: «Si tratteràsempre di a e di, le quali presentano un carattere particolare rispetto alle altre preposizioni,essendo le sole passibili, in certe condizioni e circostanze, di commutabilità con zero».

3 Per un’analisi degli usi della preposizione “di” in italiano si rimanda al lavoro di BARTNING2001 su “de” del francese.

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L’effetto del Dongo:mancate attestazioni del toponimo Waterloo

Roberto Randaccio (Cagliari)

ABSTRACT. (The del Dongo effect: lacking attestations of the toponym Waterloo) Thebattle of Waterloo was a historical event of worldly relevance which changed the destiny ofEurope and strongly affected popular awareness. Napoleon’s fall struck spirits andimagination so much as to immediately transform the place where the battle took placeinto a symbol and metaphor of “disastrous defeat”. In the whole 19th century Waterloothus became (in Italy but not just there) an antonomasia used and repeated by speakers,documented in novels, in written sources and in newspaper articles. Notwithstanding thislarge amount of attestations, the de-toponym and the metaphorical expressions related to itwere not included into Italian lexicons until the second half of the 19th century. This essayaims to fill this gap through literary examples and other attestations among the many thathave been found, documenting the frequency and regularity of an antonomasia which hascrossed untouched two hundred centuries of history of the Italian language.

Nel terzo capitolo della Certosa di Parma si racconta il fallito tentativo di Fabri-zio del Dongo di partecipare attivamente alla battaglia di Waterloo come com-battente volontario per l’esercito di Napoleone. Per colpa dell’inesperienza, delripetuto furto del proprio cavallo, di qualche bicchiere d’acquavite di troppo,Fabrizio finisce nel bel mezzo del conflitto senza capire bene dove si trovi e sen-za neanche riuscire a vedere l’Imperatore (che a mala pena scorge in lontanan-za).1 Un paradosso, quasi quanto quello del proverbio dello sciocco che non ve-de il bosco per via degli alberi: Fabrizio per via delle cannonate e della confu-sione tutt’intorno non riconosce la battaglia di Waterloo. Scrive Stendhal:

Il avait beau regarder du côté d’où venaient les boulets, il voyait la fumée blanche dela batterie à une distance énorme, et, au milieu du ronflement égal et continu produitpar les coups de canon, il lui semblait entendre des décharges beaucoup plus voisines;il n’y comprenait rien du tout.2

RION, XXI (2015), 1, 117-127117

1 «Ainsi, je n’ai pu voir l’empereur sur un champ da bataille, à cause de ces maudits verres d’eau-de-vie!».

2 Un altro capolavoro della letteratura francese, I miserabili (1862) di Victor Hugo, celebra lastorica battaglia. Hugo dedica un intero libro (il libro primo della seconda parte) a Water-loo in un appassionato, dettagliato e tragico resoconto storico.

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Tizio, Caio e Sempronio (e altri tizi fittizi)

Yorick Gomez Gane (Roma)

ABSTRACT. (Tizio, Caio, and Sempronio [and other fictitious common names]). Thisarticle examines the category of fictitious names, already in use in Roman legal texts. Tizio,Caio e Sempronio, a group of names ascribable to the medieval jurist Irnerius or directlyto the Digest or texts from it, is here backdated to 1673 in the famous and fortunateDottor volgare by Giovanni Battista De Luca, from which the trio of names would havespread through the Italian language. It also illustrates the larger series of fictitious names,up to the sextetTizio, Caio, Sempronio, Mevio, Filano, Calpurnio, and analyses regionalvariants, the Milanese Tizio, Sempronio, Martino (1773-91) and the Sicilian Tizio,Filano, Martino (1895), the former perhaps underlying the latter (with the addition of theSpanish Fulano). The article also studies the common name tizio (from the fictitiousproper name Tizio), dating only to 1864 contrary to what was previously believed (Tizio,however, is backdated to 1552). In conclusion it illustrates, with variants, the fictitiousnames Mimì, Cocò e Carmen’ ’o pazzo, the Roman tre Grazie, carneade, il tal dei tali,Mario Rossi, Pinco Pallino, signor X, signor N. N., signor Nessuno.

1. Il terzetto di base

Tizio, Caio e Sempronio sono nomi fittizi che indicano, nell’uso comune, uninsieme di persone indeterminate (talvolta per il fatto di non poterle o volerlenominare).1 Si possono usare singolarmente (il solo Tizio), in coppia (quasisempre con Tizio in apertura,2 seguito quasi solo da Caio)3 o in terzetto (nel-

RION, XXI (2015), 1, 129-149129

1 Cfr. TULLIO DE MAURO, Grande dizionario italiano dell’uso, Torino, UTET 20073 (= GDIU),s.vv. tizio («solo sing., spec. con iniz. maiusc.: Tizio, Caio e Sempronio, tre persone qualsia-si»), caio (analoga definizione) e sempronio (analoga definizione). Cfr. anche le rispettive vo-ci nel Grande dizionario della lingua italiana, Torino, UTET 1961-2002 (= GDLI). In riferi-mento alla categoria onomastica studiata in questa sede la locuzione nome fittizio compareper la prima volta, a quanto mi risulta, in MELCHIORRE GIOJA, Elementi di filosofia ad usodelle scuole, vol. I, Milano, Pirotta 1818, p. 165: «Se il giudice non conosce se non le loro re-lazioni al processo, s’egli ignora i loro nomi, s’egli li designa per lettere dell’alfabeto o pe’n o m i f i t t i z j di Tizio, Cajo, Sempronio, egli è quasi necessariamente imparziale».

2 Un raro caso della serie Caio ... Sempronio è nella novella Il Reverendo di Giovanni Verga (dal-le Novelle rusticane, del 1883): «Il giudice aveva paura dei giornali, dell’opinione pubblica, diquel che avrebbero detto C a i o e S e m p r o n i o , e trinciava giudizi come Salomone!».

3 In passato si è usato anche Tizio e Sempronio: cfr. l’attestazione del 1767 in MANLIO COR-TELAZZO / PAOLO ZOLLI, Dizionario etimologico della lingua italiana, Bologna, Zanichelli19992 (= DELI), s.v. tizio, e gli altri materiali linguistici presentati oltre.

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RION, XXI (2015), 1, 152-162 152

Nomi, nomignoli, antonomasie e pseudonimi laici,istituzionali, sociali e religiosi di San Giovanni Paolo II

Artur Gałkowski (Łódź)

ABSTRACT. (Laical, institutional, social, and religious names, nicknames, antono-masias, and pseudonyms of Saint John Paul II) The text examines a wide range of per-sonal names and attributes by which John Paul II was known and addressed in the courseof his life, but also the names that function after his death and his elevation to the altars.The article refers to an essay on the surname Wojtyła published in the «Rivista Italiana diOnomastica». It presents the motivations which led to giving the future pope the namesof Karol Józef by the act of baptism, the childhood nicknames (e.g. Lolek, Martyna),pseudonyms (e.g.Wujek, Pedagog), particular titles defining his social and religiousfunctions (e.g. professor Wojtyła), aliases (e.g. Andrzej Jasień, A.J.), and finally the at-tributes and specific terms used in the period of his pontificate. It is stated that the nameof the Polish pope became hagionym (Saint John Paul II) with the particular discursivemeaning as the result of the process of beatification and canonization, as expressed also bycommunicative determinants (supplementary nicknames, antonomasias, metonymic andmetaphoric titles, e.g. John Paul the Great, Pilgrim Pope, Man of Prayer).

«Chiamatemi Karol»Giovanni Paolo II

0. Nella «Rivista Italiana di Onomastica» ho pubblicato (GAŁKOWSKI 2006)un saggio sull’origine del cognome Wojtyła /vɔjˈtɨwa/ riferendomi al ponteficescomparso pochi mesi prima, chiamato comunemente in Italia anche PapaWojtyła, anzi Wojtyla.1 L’antroponimo Wojtyła2 è soltanto uno dei nomi, no-mignoli, pseudonimi e antonomasie che designano il papa polacco, dal 2014uno dei santi della Chiesa cattolica. Il suo caso è la testimonianza di uno deifenomeni osservabili in materia onomastica, in particolare nell’ambito dellapolionimia, ovvero della moltiplicazione dei nomi portati da un referente, peresempio da un’entità geografica o, qui, da una persona.

1 Poco dopo l’elezione di Papa Giovanni Paolo II, per favorire la familiarizzazione degli italia-ni con il nuovo pontefice straniero, è stato pubblicato un fumetto intitolato appunto PapaWojtyla. Storia di una vita, suppl. a «Tuttostoria», 3 (1979) (Albi Nuovi).

2 Per più informazioni sull’origine della famiglia di Giovanni Paolo II vedi SZCZYPKA 1991 einoltre BONIECKI 2000: 24-30.

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RION, XXI (2015), 1, 164-171 164

L’approccio pragmatico allo studio del nome proprio: la “Pragmatic Theory of Properhood” (TPTP)

di Richard Coates

Rita Caprini (Genova)

ABSTRACT. (The pragmatic approach to the study of proper names: the “PragmaticTheory of Properhood” [TPTP] by Richard Coates) In two papers of the Acts of theBarcelona ICOS Congress (2011), published online in 2014, Richard Coates pleads for hisPragmatic Theory of Properhood that in his opinion is the only framework able to answerthe question whether it is possible to draw certain boundaries between proper and non-proper expressions. Here the problem of the difference between “etymology” and “sense”, forwhich Coates’ view leaves many questions open, is particularly discussed. As to the problemof the status of terminology in onomastics the Author’s opinion is quite suitable: the bearersof names fall into categories, the names themselves not.

Richard Coates insegna attualmente Linguistica alla University of the West ofEngland (Bristol), occupandosi particolarmente di onomastica. Il suo nome èstrettamente connesso alla English Place-Names Society, che conduce la “Sur-vey of English Place-Names”, cioè il work in progress dedicato alla raccolta deitoponimi inglesi, lavoro ovunque importante e difficile. Negli ultimi anni hadiretto il progetto FaNUK (Family Names in the United Kingdom), un grandedizionario dei cognomi presenti nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlandadel Nord in corso di pubblicazione. Numerosi sono anche i suoi interventisul piano generale e teorico, tra cui la cura del volume Name Theory. Théoriedes noms. Namentheorie (= «Onoma», vol. 41 [2006]).1 Partecipa inoltre atti-vamente ai lavori dell’International Council of Onomastic Sciences-ICOS, do-ve ha ricoperto per molti anni posizioni dirigenziali.L’approccio di Richard Coates agli studi onomastici è di tipo pragmatico e lo

studioso viene da tempo elaborando “The Pragmatic Theory of Properhood”che ritiene essere lo strumento più valido per risolvere i problemi di fondodella teoria onomastica. Tra questi uno dei più rilevanti è appunto se si possadistinguere con nettezza tra “nomi e non nomi” (ricalco una sua espressionedi che discuterò qui sotto). Mi sembra in generale che la proposta di Coates

1 Cfr. la mia recensione in «Rivista Italiana di Onomastica», XVIII (2012), 1, pp. 158-65.

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RION, XXI (2015), 1, 172-185 172

I “Cari nomi” dell’opera lirica.Note in margine a sei studi

Paolo D’Achille (Roma)

ABSTRACT. (The “Dear names” of Opera. Notes on six studies). This essay comments,with remarks and integrations, the contributions collected in the first section of the procee-dings of the XVIII International Congress of Onomastics & Literature entitled Il nomenell’opera lirica [Names in Opera] and dedicated to anthroponyms in Melodrama.

L’interesse per la lingua del melodramma è molto cresciuto negli ultimi anni eanche l’onomastica dei libretti d’opera è diventata ormai da tempo oggetto distudio. La sezione Il nome nell’opera lirica, che apre il volume degli atti delXVIII Convegno internazionale di Onomastica & Letteratura,1 oltre a testimo-niare questo momento felice delle ricerche, ha il merito di raccogliere contri-buti di studiosi che provengono da àmbiti diversi (musicologia e critica musi-cale, letteratura e onomastica letteraria, storia della lingua italiana e onoma-stica linguistica), che non sempre hanno avuto occasione di dialogare. Stimo-lato dall’interesse e dalla ricchezza degli argomenti trattati nei sei studi, inquesto contributo li ripercorro rapidamente, proponendo, dove mi è possibi-le, qualche postilla o integrazione. Il saggio d’apertura di Beghelli2 mette sul tappeto una serie di temi e di pro-

blemi (alcuni dei quali vengono poi ripresi dagli altri autori), intrecciandoli inun discorso suggestivo, svolto con finezza, garbo e grandissima competenza. Sicomincia con i personaggi operistici che non hanno un nome proprio o lo ri-velano solo nel corso della vicenda, come il Calaf della Turandot pucciniana acui spetta la battuta nel titolo del saggio (e che non a caso, aggiungo io, nelledidascalie del libretto è indicato, fino alla scena finale, come Il principe igno-

1 Il nome nell’opera lirica. Il nome nel doppio. I nomi nelle letterature regionali. Altra onomasti-ca letteraria. Atti del XVIII Convegno internazionale di Onomastica & Letteratura, Univer-sità di Pisa, 14-16 novembre 2013, Pisa, ETS 2014 (= «il Nome nel testo. Rivista internazio-nale di onomastica letteraria», XVI). Si vedano la scheda di presentazione del volume e ilcontributo di Leonardo Terrusi in questo stesso numero della RION, rispettivamente allepp. 232-33 e 186-98.

2 MARCO BEGHELLI, «Il mio nome non sai!». L’onomastica operistica, nel vol. Il nome nell’operalirica..., cit., pp. 13-28.

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RION, XXI (2015), 1, 186-198 186

Nomi del doppio.In margine ad alcuni recenti contributi

Leonardo Terrusi (Bari)

ABSTRACT. (Names of the double. About some recent contributions) The essayretraces some recent studies on the theme of the onomastics of the “double” (in particularthe articles included in Acts of the 18th Congress of O&L, published in the latest issue ofthe review «il Nome nel testo»). After explaining the reasons for the increasing interest inthe theme, the specific research ground for the onomastics scholar is defined, introducingthe distinction between an approach limited to the study of the “names in the double”,that is the generic onomastic categories traceable in texts presenting the theme, and thatfocused on the “names of the double”, that is on the onomastic strategies functional to itsrealization. A key for an interpretation of the whole phenomenon in its various aspects isidentified in the infraction of Kripke’s concept of proper name as a “rigid designator”.

1. Doppelgänger, double-goer, double self o second self, double, alter-ego, avatar:sono soltanto alcuni dei termini usati in varie lingue per indicare una figuraletteraria di quanto mai ampia diffusione sincronica e diacronica, e che in ita-liano potrà rendersi con l’etichetta ormai vulgata di “doppio”. La figura di unindividuo identico a un altro, al punto da rappresentarne, appunto, la dupli-cazione, costituisce, per dirla con Massimo Fusillo, una «costante transcultu-rale ricca di implicazioni antropologiche e psicanalitiche»,1 che appare giàprofondamente radicata nel mondo arcaico e classico, in cui tuttavia nonsembra aver niente di inquietante o di patologico, conservando anzi un trattodi quotidianità.2 È nella modernità che il doppio si caratterizzerà nel senso discissione e dissidio alienante, segno di crisi e non più di conferma dell’iden-tità, come intuiva Otto Rank nel suo pionieristico saggio sul Doppelgänger

1 MASSIMO FUSILLO, L’altro e lo stesso. Teoria e storia del doppio,Modena, Mucchi 2012, p. 24(1a ed. 1998).

2 Cfr. GIULIO GUIDORIZZI, Lo specchio e la mente: un sistema d’intersezioni, in MAURIZIO BET-TINI (a cura di), La maschera, il doppio e il ritratto. Strategie dell’identità, Roma/Bari, Laterza1992, pp. 31-46: 36; e ANNA FERRARI, Aspetti mitici del doppio e del suo nome, «il Nome neltesto», XVI (2014), pp. 147-56: 156, per l’uso greco di indicare la maschera come πρόσωπον‘viso’, che esplicita l’antico significato del doppio come mezzo per rivelare (e non dissimula-re) la propria identità, attraverso l’immagine e il nome proposti all’esterno.

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Recensioni

ROBERTO BIZZOCCHI, I cognomi degliItaliani. Una storia lunga 1000 anni,Roma/Bari, Laterza (“Storia e So-cietà”) 2014, pp. VII+248.

Introduzione.Occhio ai fantasmi. Tanti nomi o uno so-lo? Semplicità barbarica. Antepima vene-ziana. Una rivoluzione. L’officina dei co-gnomi. Carte d’identità. Nomi scritti,nomi detti. Nontigiova in tanti modi.Notai scrupolosi. Chi fuor li maggior tui?Potenza e prepotenza. Servi e padroni.Dante Alighieri o Dante di Alighiero?Gente benestante. Gente comune. Unpapa che insegna a ballare. Valdesi o valli-giani? Storie di instabilità. Rinascimentosenza cognomi. Il divino Michelangelo...Buonarroti o Simoni? Blasonati veri e fin-ti. Dare un nome alle anime. Le ragionidella trasmissione. Parentele. Beni condi-visi. Avventure di cognomi. Scrittura epopolo. Curati poco accurati? Inquisitorie altri controllori. Indici dei prenomi.Massima vigilanza. Sorvegliare e definire.Isole. Cittadino Mangia Poco. Burocrati

e Marchigiani. Bambini senza famiglia.L’ordine dell’anagrafe. Mondella, Trama-glino e altri. La forza dell’uso. L’appellodella nazione. Un ghetto onomastico?Viaggi per mare e per terra. La storia con-tinua.Riferimenti e approfondimenti biblio-grafici.

Õ Gius. Laterza & Figli spa, via di Villa Sac-chetti 17, I-00197 Roma – T. 06.45465311– E-mail: [email protected] – Web: www.laterza.it.

Õ Prof. Roberto Bizzocchi, Università degliStudi di Pisa, Dipartimento di Storia, viaPasquale Paoli 15, I-56126 Pisa – T. 050.2215431 – Fax 050.2215537 – E-mail:[email protected] – Web: http://unimap.unipi.it/cercapersone/dettaglio.php?ri=230.

L’agile volumetto di Roberto Bizzocchicontribuisce ad aprire una finestra sullacomplessa storia italiana del cognome, af-frontata attraverso sintetici spaccati dellerealtà profondamente diverse della nostrapenisola, ricavati da temi variegati (in partepiù ampiamente trattati nel volume L’Italiadei cognomi. L’antroponimia italiana nel qua-dro mediterraneo, a cura di ANDREA ADDOB-

RION, XXI (2015), 1 200

Materiali bibliografici

This section contains bibliographic entries and news of books and reviews, as well as singlecontributions in miscellaneous volumes or periodicals, of re-editions and indexes published andof the best popular texts. The entries are meant to offer a rational note of the essays and articlespresented. The recommendations include bibliographical data and the indexes of subjects (withthe complete list of authors and the titles of single contributions in the case of miscellaneousvolumes or of conference proceedings). The simple mention of any text in these pages isindependent of its possible treatment, in a later number of RION, as a wider bibliographicalentry or as a proper review.Entries and recommendations refer to Italian and Romance studies, as well as to othersconnected to Romance language (in particular relating to the Germanic and Slavic areas) orof general interest (especially those written in English or German). RION thanks Editors andAuthors for sending volumes and reviews.

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Incontri

This section reports dates, places, lecturers and subjects of communications at meetings,conferences and congresses on onomastic themes which have taken place or are beingprepared in Italy and abroad. The events are listed in chronological order.

293 RION, XXI (2015), 1

Hermagor-Pressegger See (Carinthia),16thMeeting of the UNGEGN-GENUNGWorking Group on Exonyms, 5-7giugno 2014.

1. The endonym/exonyme divide – generalaspects:PETER JORDAN, The endonym/exonyme

divide – On the state of our discussion;STAFFAN NYSTRÖM, Endonym and exonym:definitions and some useful subterms; ISOLDEHAUSNER, Are exonyms and endonyms ono-mastic or toponymic terms?; PEETER PÄLL,Spelling differences and exonyms;IVANACRLJEN-KO, Practical benefits of knowing the defi-nitions of exonym and endonym when creatingthe list of exonyms/foreign names; PHILMATTHEWS, Endonyms, exonyms, boundariesand standardization; OJāRS BUšS, Don’t wehave at least some endonyms for foreign geo-graphical features?; HERMAN BELL, A multi-lingual environment: Its relevance for defining‘endonym’ and ‘exonym’;HALIM SABBāR, Dis-enfranchising indigenous languages. The needto define ‘endonym’ and ‘exonym’ with accura-cy and fairness.2. The endonym/exonym divide – macro-

regionel views:HIROSHI TANABE, Difficulties of the ex-

onym/endonym dichotomy from the view-point of East Asian place names; SUNG JAECHOO / HEESU KIM, The endonym/exonymdivide in the context of the Korean language;BOGUSłAW R. ZAGÓRSKI, Endonym-exonymdivide: observations based on Polish-Persiantoponymic equivalences; GÁBOR MIKESY /BÉLA POKOLY / ANDREA BÖLCSKEI, The ex-

onym/endonym divide: Examples highlightingdifferent aspects in Central Europe;ÉLISABETHCALVARIN, La toponymie et l’or noir – ou la to-ponymie dans le monde industriel (Toponymyand the crude oil – or the toponymy in the in-dustrial world).3. The endonym/exonym divide – na-

tional views: TOMÁšMAREK, View of mem-bers of the Czech Commission on GeographicalNames on exonyms;MATJAžGERšIč / DRAGOKLADNIK, Slovenian geographical names asexonyms;MACIEJ ZYCH, The new list of Polishexonyms; PAUL WOODMAN, Endonyms andexonyms in the “Near Abroad”: The role ofRussian in the toponymy of Kazakhstan.[Hanno partecipato al convegno 28 stu-

diosi provenienti da 17 Paesi. Le tre sessionisono state presiedute da Peter Jordan, SungJae Choo e Béla Pokoly. Nei recenti incontridel Gruppo di lavoro sugli esonimi gli esper-ti dell’UNGEGN-GENUNG non hanno trovatounanimità di consensi sulle definizioni diesonimo ed endonimo: questione non soloformale, perché investe l’uso dei toponiminelle comunità plurilingui, la salvaguardiadei nomi di luogo delle minoranze, l’ufficia-lità dell’uso di questo o quel nome e presentadunque risvolti politici, amministrativi, co-municativi, pragmatici di notevole rilievo.Una definizione minima che alcuni

membri del gruppo avevano proposto era laseguente: endonym «Name of a geographicalfeature in an official or well-established lan-guage occurring in that area where the featu-re is located»; exonym «Name used in a speci-fic language for a geographical feature situa-ted outside the area where that language isspoken, and differing in its form from the

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RION, XXI (2015), 1345

Nuova collaborazione RION-Univer-sità di BaiaMare per ICONN 3.

Dal 1º al 3 settembre 2015 si celebrerà in Ro-mania, a Baia Mare, la terza edizione del con-vegno internazionale “Nome e denomina-zione” (ICONN 3), dedicato all’antropono-mastica, alla toponomastica e alla cremato-nomastica non convenzionali (vedi qui allepp. 333-34). Come nel 2013, la «Rivista Ita-liana di Onomastica» è partner ufficiale del-l’Università Tecnica di Cluj-Napoca, CentroUniversitario Nord di Baia Mare, Facoltà diLettere, Centro d’Onomastica che organizzal’evento e il direttore Enzo Caffarelli è mem-bro del comitato scientifico internazionaledella conferenza.L’italiano sarà una delle lingue ufficiali

dell’incontro e la RION sarà promossapresso i partecipanti alla conferenza. La ri-vista a sua volta pubblicizzerà l’incontrointernazionale e, come già nel 2013, avrà lafacoltà di pubblicare, con l’approvazionedel proprio comitato scientifico, un certonumero di comunicazioni presentate aBaia Mare, che figureranno poi anche negliAtti di ICONN 3. Lingue ufficiali della «Ri-vista Italiana di Onomastica» sono l’italia-no, il francese, lo spagnolo, il catalano el’inglese.ÕDr. Oliviu Felecan, Universitatea din

Baia Mare, Facultatea de Litere, str. Victorieinr. 76, RO-430094 Baia Mare – T. +40.26.2219660 – E-mail: [email protected];[email protected] – Web: www.ubm.ro.Õ Prof. Enzo Caffarelli, via Tigrè 37,

I-00199 Roma – T. 06.86219883 – Fax 06.8600736 – E-mail: [email protected].

IQuaderni Italiani e Internazionali diRION in versione digitale.

Dopo i primi 39 volumi della «Rivista Italianadi Onomastica» pubblicati tra il novembre1995 e l’ottobre 2014, anche i numeri1-6 della collana “Quaderni Italiani di RION– QuIRION” e i numeri 1-4 dei «QuaderniInternazionali di RION – QuadRION” sonodisponibili in versione digitale (e-book versio-ne PDF, mentre è in preparazione per alcunecopie l’edizione e-pub). Si tratta, per la primacollana, di 1. DUNJA BROZOVIć-RONčEVIć /ENZO CAFFARELLI (a cura di), Denominandoil mondo. Dal nome comune al nome proprioAtti del Simposio Internazionale, Zara, 1-4settembre 2004 / Naming the world. Fromcommon nouns to proper names. Proceedingsfrom the International Symposium, Zadar,September, 1st-4th 2004, Roma, SER 2005; 2.PAOLOD’ACHILLE / ENZOCAFFARELLI (a cu-ra di), Lessicografia e Onomastica. Atti delleGiornate internazionali di Studio, Universitàdegli Studi Roma Tre, 16-17 febbraio 2006 /Lexicography and Onomastics. Proceedingsfrom the International Study Days, Univer-sity of Roma Tre, February, 16th-17th 2006,Roma, SER 2006; 3. IDD. (a cura di), Lessico-grafia e Onomastica 2. Atti delle Giornate in-ternazionali di Studio, Università degli StudiRoma Tre, 14-16 febbraio 2008 / Lexico-graphy and Onomastics 2. Proceedings fromthe International Study days, University ofRoma Tre, February, 14th-16th 2008, Roma,SER 2008; 4. IDD. (a cura di) Lessicografia eOnomastica nei 150 anni dell’Italia unita. Attidelle Giornate internazionali di Studio, Uni-versità degli Studi Roma Tre, 28-29 ottobre

Attività

Information is provided on onomastics courses held in University faculties; national andinternational research projects; studies being prepared by single researchers; associations’and institutes’ activities; essays and proceedings of conferences and congresses now in press.

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La toponomastica urbana si trasforma. Nuo-ve figure prestigiose da commemorare, mitirisorgimentali e patrioti il cui ricordo è menovivo e replicato rispetto a qualche decenniofa. Vittime della mafia si sostituiscono nellapartecipazione emotiva della vita italiana a-gli eroi dell’indipendenza e delle guerremondiali. Anche tra i santi si riduce il nume-ro delle vie e piazze che richiamano la pre-senza di una chiesa ed emergono grandi per-sonaggi contemporanei della Cristianità:San Pio da Pietrelcina, Madre Teresa di Cal-cutta, Papa Giovanni Paolo I, San GiovanniPaolo II, oltre a San Giovanni XXIII. Piùspazio alla musica, alle letteratura e alle altrearti nei gruppi tematici. Meno alla geografia,sia quella simbolica dei teatri di battaglie e al-tri eventi drammatici, sia quella banalmenteclassificatoria, ossia i monti, i fiumi e le cittàusati quasi come numeri per distinguere unastrada da un’altra. Crescono, ma in misuracontenutissima, le insegne al femminile.La banca dati di SEAT Pagine Gialle Italia

consente un confronto tra la situazione del2014 e quella, già pubblicata e commentatanelle pagine di questa rivista, del 1997 – cfr.Frequenze onomastiche. Gli odonimi più ri-correnti negli 8.100 comuni italiani, RION,IV (1998), 2, pp. 625-61.

Gruppi tematici: chi sale e chi scende

Il nuovo ingresso più prepotente nella classi-fica è quello di Sandro Pertini, ora 60º con ol-

tre 1.200 odonimi dedicati; nel 1997 eranotrascorsi appena sette anni dalla scomparsadel 7º presidente della Repubblica italiana.La toponomastica urbana ha accresciuto ilsuo interesse per i primi cittadini italiani: an-che le dediche a Enrico De Nicola, a Luigi Ei-naudi, a Giuseppe Saragat e ad Antonio Segnisono attualmente più numerose di 17 anni fa(nel secondo e terzo caso la crescita si avvici-na alle 150 intitolazioni). Tra le altre figurepolitiche scomparse negli ultimi decenni,per Enrico Berlinguer si sono aggiunte dal1997 quasi 300 nuove strade o piazze; 131per Pietro Nenni, 88 per Giorgio La Pira, 63per Nilde Iotti.Tra i gruppi tematici che accrescono la

propria presenza figurano gli artisti in gene-rale e i musicisti in particolare. Mentre Verdimantiene l’8ª piazza, legata al patrottismo ri-sorgimentale oltre che alle opere liriche, sal-gono Rossini (dal rango 45 al 41), Bellini (53> 50), Donizetti (76 > 73), Mascagni (87 >84), Vivaldi (146 > 123), ecc. Si tratta di spo-stamenti relativi ma significativi e costanti eriguardano anche i nomi Puccini, Mozart,Rossini, Paganini, Mascagni, Donizetti; inol-tre Caruso, Paisiello, Bellini, Toscanini, Ci-marosa, Leoncavallo, Monteverdi e Ponchiellicontano ciascuno una cinquantina di odoni-mi in più, e una sessantina abbondante ilcantautore Fabrizio De Andrè.Anche nel campo delle lettere e delle arti

figurative gli odonimi risultano, dopo 17 an-ni, più numerosi. Se rimangono grosso modo

RION, XXI (2015), 1379

Frequenze onomastiche

Una nuova indaginesulle insegne stradali dei comuni italiani

Enzo Caffarelli (Roma)

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Note ai margini

Consigli per gli acquisti (di nomi per bimbi).

La scelta del nome personale richiama l’attenzione di saggisti, scrittori, tuttologi. Il perio-dico «Sette» del «Corriere della Sera» del 17.1.2014 nella rubrica “Italians” di Beppe Se-vergnini propone “Le buone regole per dare il nome a un figlio. Per non creare futuri pro-blemi al pargolo, ecco alcune cose da evitare: le ispirazioni televisive, le accoppiate ridico-le, le pronunce impossibili”.Vi si legge che le bambine chiamate Andrea in Italia «finiranno regolarmente inquadra-

te tra i maschi»; il signor Vacca è invitato a non chiamare la figlia Vera e il signor Carcater-ra a non imporre al figlio il nome Pierroberto. Conclude Severgnini a proposito dei nomimultipli che daranno problemi su atti, documenti e passaporti: “Lo so, Lucia GabriellaCaterina Maria, che occorreva accontentare due nonne e due zie, ma insomma».Gian Antonio Stella nella rubrica “Tuttifrutti” dello stesso quotidiano, se la prende

con le censure ideologiche dei nomi (“Giordano Bruno o Lior. L’importanza del nome”,23.4.2014) traendo spunto da un fatto di cronaca: il rifiuto dell’anagrafe di Milano di ac-cettare il nome Lior (‘mia luce’) per la figlia di una coppia di religione ebraica pronta a an-dare fino in Cassazione per esercitare il proprio diritto. I nomi un po’ “eccentrici”, com-menta Stella, sono occasione di risse, polemiche politiche e cause giudiziarie da moltotempo. E ripercorre gli effetti delle regole imposte dalla burocrazia fascista, bollandole co-me un’inaccettabile e barbarica intromissione nella vita personale delle famiglie. Ma ciòdetto, al saggista resta una curiosità: «come era venuto in mente, a quel signore di Cagli,in provincia di Pesaro, di chiamare suo figlio “Soviet Russo Internazionale” e a quell’altrodi Sant’Agata sul Santerno di chiamarlo Primomaggio?».A fronte di genitori onomaturgicamente inappropriati, lo scrittore Sebastiano Vassalli,

in un’altra rubrica del «Corriere della Sera», “Improvvisi” del 9.2.2014, propone la sua ri-cetta: “Scegliersi un nuovo nome da adulti”. Scrive: «I cognomi sono segno di riconosci-mento, un po’ come le targhe delle automobili. I nomi sono più importanti perché fannoparte di noi fino dall’infanzia, entrano nel nostro carattere e lo condizionano: ma ci ven-gono imposti da chi ancora non può conoscerci, dobbiamo tenerli per tutta la vita». E al-lora basta guardarsi attorno per accorgersi che molte persone hanno nomi sbagliati. Me-glio lasciare provvisori tutti i nomi di battesimo fino a diciotto anni, quando uomini edonne dovrebbero scegliersi quello definitivo.

Chiamarsi Roma.

A proposito di nomi eccentrici, che dire di quella coppia trasteverina che ha chiamato lafiglia Roma? Non tanto la città quanto la squadra di calcio. La notizia, riportata per es. in<Repubblica.it> il 29.8.2014 (“Nasce una bambina: la chiamano «Roma»”) desta enfasi,sorpresa e curiosità e l’Anagrafe della capitale conferma: “caso unico”.In realtà le cose non stanno proprio così. Intanto nella capitale sono già registrate come

residenti una quarantina di Roma, anche se con un secondo nome (Roma Franca, Roma

RION, XXI (2015), 1423

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Postille ai precedenti numeri di RION

• L’Anagrafe del Comune di Milano ha fornito i dati dei nomi dei nati nel primo semestre2014, il che permette di aggiornare le classifiche apparse in ENZOCAFFARELLI, Frequenze o-nomastiche. I nomi dei residenti in Italia. Popolazione generale (2013) e nuovi nati (2012),«Rivista Italiana di Onomastica», XX (2014), 1, pp. 353-414. Ecco le classifiche dei primi 20nomi femminili e maschili con le posizioni occupate nel capoluogo lombardo nel 2013:

Giulia riconquista il rango (r.) 1; salgono soprattutto Beatrice, Gaia e Vittoria; torna tra i pri-mi 10 nomi Chiara; in ascesa anche Camilla e Rebecca che prende il posto di Arianna tra i pri-mi 20. In discesa, invece, Matilde, Viola, Bianca, Aurora e soprattutto Ginevra e Greta.

Rispetto alla classifica del 2013, Leonardo supera Alessandro e Francesco e salgono due ranghiTommaso, Edoardo e Pietro; le ascese più evidenti sono quelle di Jacopo e soprattutto Nicolò,che rimpiazzano tra i primi 20 Marco e Simone; in calo di posizione significativo anche An-drea e Mattia.Se poi analizziamo i primatisti tra i nati anno per anno (utilizzando sempre i dati dell’A-

nagrafe del Comune di Milano forniti nel 2001 per le leve anagrafiche anteriori al 2014), ec-co il confronto nella tabella che segue.

Femmine v.a. 2014 rango 20131. Giulia 138 22. Sofia 116 13. Beatrice 90 64. Alice 81 45. Giorgia 71 56. Emma 70 37. Martina 68 68. Gaia 66 159. Vittoria 63 1710. Chiara 62 14

Femmine v.a. 2014 rango 201311. Matilde 59 812. Viola 58 913. Bianca 57 1014. Camilla 56 1815. Aurora 55 1316. Anna 53 1617. Sara 48 1718. Ginevra 47 1218. Greta 47 1120. Rebecca 46 22

Maschi v.a. 2014 rango 20131. Leonardo 140 32. Francesco 137 23. Alessandro 122 13. Lorenzo 122 45. Matteo 121 66. Tommaso 118 87. Riccardo 116 78. Andrea 111 59. Gabriele 87 1010. Edoardo 86 12

Maschi v.a. 2014 rango 201311. Pietro 83 1312. Federico 80 1113. Mattia 79 914. Filippo 59 1515. Davide 58 1416. Nicolò 57 2817. Luca 56 1618. Samuele 52 1819. Diego 49 1719. Jacopo 49 23

RION, XXI (2015), 1445