RIVISTA BIMESTRALE D’INFORMAZIONE SCIENTIFICA a ...patrimonio d’informazione derivato...

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Anno 11 - n. 1 - Febbraio 2008 Regione Lombardia Direzione Generale Sanità - Servizio Veterinario Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale - Via Bianchi, 9 - 25124 Brescia RIVISTA BIMESTRALE D’INFORMAZIONE SCIENTIFICA a cura dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario della Regione Lombardia

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Anno 11 - n. 1 - Febbraio 2008

Regione LombardiaDirezione Generale Sanità - Servizio Veterinario

Istituto Zooprofilattico Sperimentaledella Lombardia e dell’Emilia RomagnaOsservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale - Via Bianchi, 9 - 25124 Brescia

RIVISTA BIMESTRALE D’INFORMAZIONE SCIENTIFICAa cura dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario della Regione Lombardia

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Sommario

Direttore responsabileCesare Bonacina

Direttore scientificoEzio Lodetti

RedattoreGiorgio Zanardi

Responsabile comitato redazioneGiorgio Zanardi

Comitato di redazioneM. Astuti, P. Cordioli, M. Domenichini, P. Antoniolli, L. Gemma, C. Genchi, G. Gridavilla, A. Lavazza, A. Palma, V.M. Tranquillo

Hanno collaborato a questo numeroL. Gandolfi, L. Zaghini, G. Stefini, R. Cantoni, G. Andreoli, M. Astuti, F. Martinello, P. Gallarati, M. Aguzzi

Segreteria di redazioneM. GueriniL. Marella

FotocomposizioneEditrice Vannini - Gussago (BS)

EditoreIstituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna “Bruno Ubertini”

Tutti coloro che vogliono scriverci, devono indirizzare le lettere al seguente indirizzo:“L’OSSERVATORIO” rubrica “La posta dei lettori”,via Bianchi, 9 - 25124 Brescia - tel. 030 2290259-235;oppure utilizzare la posta elettronica: [email protected]

L’Osservatorio e i numeri del precedente Bollettino Epidemiologicopossono essere consultati anche sul sito web http:\\www.oevr.org

3 Editoriale

4 Sistema Informativo per la gestione del con-trollo degli alimenti di origine animale nellaRegione Lombardiadi L. Gandolfi, L. Zaghini, G. Stefini, R. Cantoni, G. Andreoli, M. Astuti

9 Controlli anagrafe bovina: applicazione e valuta-zione di una procedura modificatadi F. Martinello, P. Gallarati, M. Aguzzi

14 Comunicazione e formazioneSecondo Meeting Annuale di EPIZONE

Simposio Satellite sulla Bluetongue

Anno 11 - n. 1 - Febbraio 2008

Regione LombardiaDirezione Generale Sanità - Servizio Veterinario

Istituto Zooprofilattico Sperimentaledella Lombardia e dell’Emilia RomagnaOsservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale - Via Bianchi, 9 - 25124 Brescia

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3 Editoriale’OSSERVATORIOL

Si fa molta confusione, quando si parla di sistemi informativi e l’errore più comune è di confonder-

li e usarli come sinonimi di sistemi informatici. È un’interpretazione riduttiva, poiché questi ultimi

sono tra i componenti del sistema informativo e non il sistema informativo.

Il sistema informativo è un insieme di dati, flussi d’informazioni che sono raccolti, archiviati, ela-

borati, analizzati da persone (risorse umane) con professionalità differenti (operatori, programma-

tori, statistici, etc.) tramite l’uso di programmi informatici (software), installati su calcolatori

(hardware).

I dati contenuti in un sistema informativo possono essere condivisi con altri sistemi applicando tec-

nologie di webservices ed essere sfruttati dal sistema sanitario, rispettando le scelte tecniche di svi-

luppo locale, per comporre informazioni, insieme di dati organizzati. Esse sono sostitutive e rap-

presentative della realtà e diventano essenziali nella dinamica del processo decisionale degli orga-

ni di governo.

Questa è la doverosa premessa ai due contributi offerti in questo numero, che testimoniano l’attività

realizzata dai servizi veterinari regionali e locali.

L’esigenza di avere un sistema informativo nel campo della gestione dei controlli sugli alimenti, cen-

tralizzato e uniforme sul territorio regionale, ha indotto la U.O. Veterinaria della regione Lombar-

dia ad avviare prima uno studio e poi lo sviluppo di un progetto, chiamato VetinWeb, che è ormai

operativo in tutte le AA.SS.LL. lombarde.

Non è stato un percorso facile ed è lungi dall’essere terminato e la presentazione dei risultati otte-

nuti evidenzia il lavoro sinergico dei servizi veterinari regionali e locali e la consapevolezza che il

patrimonio d’informazione derivato dall’integrazione dei dati d’attività veterinaria, svolte da isti-

tuzioni diverse operanti nella sanità, è irrinunciabile alla luce della valutazione del rischio, dell’ef-

ficiente ottemperanza ai debiti informativi e della programmazione sanitaria.

Il lavoro svolto dai colleghi dell’ASL di Pavia è un ottimo esempio d’epidemiologia applicata ai

controlli riguardanti l’identificazione e la registrazione in anagrafe dei bovini.

Per quanto concerne il monitoraggio della corretta applicazione del sistema, i risultati ottenuti con

l’utilizzo di una metodica campionaria, alternativa a quella convenzionale eseguita su tutti gli

allevamenti bovini, propone all’attenzione la maggiore efficienza ed efficacia del metodo.

Lavorare meglio, utilizzando conoscenze epidemiologiche, può essere una proposta stimolante.

G. Zanardi

Editoriale

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Editoriale 4 ’OSSERVATORIOL

PremessaVetinWeb è il sistema informativo della regione Lom-bardia che attualmente gestisce l’attività pertinente alcontrollo ufficiale degli alimenti di origine animale. La realizzazione del sistema è stata sviluppata da dif-ferenti professionalità, coordinate dalla U.O. Veteri-naria della regione Lombardia, rappresentate da diri-genti dei servizi veterinari A.S.L., dai responsabilidei distretti veterinari, dai veterinari ufficiali che la-vorano sul territorio e dagli operatori amministrativi.Queste figure hanno contribuito e mantengono attivoe aggiornato, ognuno per la propria competenza econ strumenti dedicati, il sistema di raccolta e ar-chiviazione dei dati per la loro successiva elabora-zione funzionale alla programmazione. Nel gruppodi lavoro che si occupa di programmazione, la pro-fessionalità ingegneristica ha il compito di sviluppa-re la componente software del sistema informativotenendo conto degli input degli esperti veterinari, iquali, in collaborazione con i tecnici informatici, of-frono assistenza competente all’utenza. Tutte lecomponenti specificate sono funzionali al successo eal mantenimento del sistema informativo. I serviziveterinari delle AA.SS.LL., inoltre, contribuisconoin maniera concertata al miglioramento, allo svilup-po e all’ottimizzazione del sistema e sono i grado digestirlo in modo autonomo. Caratteristica della filosofia progettuale su cui si ba-sa la realizzazione di questo sistema informativo è lapossibilità di implementare facilmente gli strumentifunzionali di cui è dotato (la cosiddetta “scalabilitàdel sistema”), consentita dall’applicazione della tec-nologia “Open Source”, che offre la possibilità disviluppare sottoprogetti autonomi, correlati all’ar-chitettura organizzativa del progetto originario. Co-me meglio dettagliato in seguito, gli sviluppi futuririguarderanno in particolare l’estensione dell’utiliz-zo del programma anche all’area dell’igiene degli al-levamenti e della sanità animale. Nel complesso tut-to il sistema è inquadrabile come un progetto di go-verno sanitario informatizzato ed integrato tra le va-rie componenti del settore veterinario che assiemeconcorrono assicurare il corretto espletamento delcontrollo ufficiale nell’ambito della sicurezza ali-mentare in senso lato.

Cronistoria dello sviluppo di VetinWeb L’idea del progetto VetinWeb ha tratto ispirazione daun applicativo informatico chiamato “Vet-manager”,sviluppato e utilizzato dai servizi veterinari dellaASL di Mantova fino al 2004. Per la costruzione del-la base dati originaria di VetinWeb è stato sfruttatol’archivio contenuto in Vet-manager, modificandoopportunamente l’architettura del sistema informati-vo per consentire di estendere la gestione dei dati atutte le AA.SS.LL e di rendicontare l’attività di con-trollo a livello regionale. Nel 2004 la U.O. Veterina-ria regionale ha ritenuto di sfruttare e potenziare latecnologia esistente in Vet-manager per trasformarloin uno strumento gestionale uniforme e disponibileper tutti i servizi veterinari delle le AA.SS.LL. lom-barde, denominato VetinWeb. Attualmente la struttu-ra originaria propria di Vet-manager è stata ampia-mente superata; tuttavia, è da sottolineare che senzala fondamentale collaborazione delle persone chehanno permesso il trasferimento di know how del-l’applicativo dell’ASL di Mantova, VetinWeb nonavrebbe raggiunto il livello di operatività e l’artico-lazione di funzionalità che è in grado di offrire. Nel-la figura 1 è visualizzato il cronogramma quinquen-nale dello sviluppo del progetto VetinWeb. Si può af-fermare che la costituzione di un gruppo di lavoroper la “predisposizione delle procedure per la raccol-ta, l’elaborazione e la trasmissione dei dati relativi alcontrollo ufficiale dei prodotti alimentari di origineanimale”, istituito con il decreto della D.G. Sanità n.3781 del 6 marzo 2003 ha, di fatto, sancito l’iniziodelle attività concernenti il progetto VetinWeb. An-che se il percorso non era ancora tracciato nei parti-colari, la consapevolezza della necessità di dotarel’organo di governo veterinario regionale di un siste-ma informativo che gestisse gli aspetti del controlloe programmazione in tema di alimenti era ormai ma-tura. Il passo successivo all’acquisizione dell’appli-cativo informatico Vet-manager dalla ASL di Manto-va, intrapreso a metà del 2004, fu l’affidamento del-lo sviluppo del nuovo sistema all’Osservatorio Epi-demiologico Veterinario Regione Lombardia. Lacollaborazione fra la U.O. Veterinaria regionale eOEVR portò in breve tempo allo sviluppo della pri-ma versione di VetinWeb. Già nella primavera del

Sistema informativo per la gestione del controllo degli alimenti di origine animale

nella Regione LombardiaL. Gandolfi1, L. Zaghini2, G. Stefini3, R. Cantoni3, G. Andreoli3 ,M. Astuti1

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2005, a pochi mesi dall’inizio del progetto, fu avvia-to un test operativo che coinvolgeva quattroAA.SS.LL. pilota rappresentative della realtà territo-riale regionale.Le AA.SS.LL. di Brescia, Bergamo, Como e Manto-va poterono sperimentare il nuovo sistema regionalee coadiuvare, con le loro osservazioni, il gruppo dilavoro di sviluppo, costituito da esperti veterinari eprogettisti di sistemi informatici, al fine di modella-re un sistema in grado di soddisfare le esigenze delcommittente e dell’utenza.Il progressivo sviluppo del sistema avvenuto nel2005, culminato con una fase finale di test e collau-do, aveva prodotto un sistema informativo sufficien-temente affidabile e pronto per essere distribuito atutti i servizi veterinari lombardi.Lo sviluppo del progetto VetinWeb compiuto nelcorso del 2006 ha seguito due filoni distinti, tra lorocorrelati: - l’attività di diffusione e penetrazione del sistema

nelle AA.SS.LL. della Regione Lombardia;- il processo di sviluppo tecnologico del sistema

informativo.In occasione della presentazione del progetto pressola sede Regionale della U. O. Veterinaria della Lom-bardia, nella primavera del 2006 fu pubblicata la se-conda versione del sistema informativo VetinWeb,che fu distribuita per l’utilizzo a AA.SS.LL. dellaRegione Lombardia. L’acquisizione del sistemainformativo fu seguita da una serie di riunioni pres-so tutte le sedi veterinarie delle singole AA.SS.LL.lombarde al fine di esplicitare più chiaramente lemodalità operative da seguire. In particolare, le riu-nioni, tenute da marzo a maggio 2006, hanno avutolo scopo di presentare il progetto VetinWeb non soloai dirigenti veterinari, ma anche ai diretti fruitori delsistema come i veterinari ufficiali e i tecnici della

prevenzione. Contestualmente, fu svolta un’attivitàdi formazione del personale, attraverso l’esame det-tagliato delle funzionalità proposte dal nuovo siste-ma. Inoltre, il sopralluogo nelle AA.SS.LL. fu sfrut-tato per raccogliere le anagrafi delle aziende che sioccupano di alimenti, già censite ed inserite in altrisistemi informativi e perciò recuperabili automatica-mente. L’approccio collaborativo e coinvolgente chegli autori del progetto hanno sempre proposto si èconcretizzato in un proficuo confronto con esperien-ze, osservazioni e spunti di discussione per il mi-glioramento e l’ottimizzazione del servizio. Il gradodi accettazione del nuovo sistema informativo, cheandava a sostituire quelli già esistenti a livello loca-le, è stato direttamente proporzionale alla conoscen-za e confidenza acquisita nell’uso del sistema e allaconsapevolezza dei vantaggi in termini di efficienzadi erogazione del servizio. Il lavoro svolto dalleAA.SS.LL. durante i primi mesi di utilizzo del siste-ma VetinWeb ha permesso di costruire le anagrafidelle unità operative e delle sedi legali, a cui vengo-no agganciate le attività del servizio veterinario(controlli, attività autorizzativa, ecc.). Le anagrafisono state implementate attraverso l’inserimento deidati nel sistema VetinWeb. Nel 2007 VetinWeb haraccolto quanto faticosamente seminato negli anniprecedenti (popolamento del sistema con dati ag-giornati o nuovi inserimenti). Sono state attivate im-portanti funzionalità per il miglioramento dell’orga-nizzazione e della gestione dell’attività di controlloufficiale: le più rilevanti sono la programmazione deicontrolli e la gestione degli impianti riconosciuti. Perquanto riguarda gli impianti riconosciuti l’allinea-mento della banca dati regionale con quella ministe-riale (SINTESI) è assicurato da un sistema softwaremesso a punto all’interno di VetinWeb stesso: infattiil trasferimento dati (voltura, cambio indirizzo, va-

5 Sanità animale’OSSERVATORIOL

Figura 1. Sviluppo temporale del progetto VetinWeb

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Sanità animale 6 ’OSSERVATORIOL

riazioni attività riconosciute, ecc.) a SINTESI avvienetramite il sistema VetinWeb con procedimento semi-automatico da parte delle ASL. Ogni nuova attività, ocomunque qualsiasi variazione, viene segnalata auto-maticamente via mail al servizio veterinario regiona-le, che accede al sistema, verifica la documentazionee i sopralluoghi eseguiti e, in caso di parere favorevo-le, rilascia l’approval number condizionato, da rende-re definitivo entro 60 giorni dopo la verifica con so-pralluogo dell’attività svolta da parte della A.S.L.competente. Nella figura 2 è rappresentata il l’archi-tettura gestionale degli impianti, riconosciuti e non. Lo sviluppo tecnologico avvenuto durante il 2007 haportato all’integrazione anche dell’anagrafe zootec-nica ufficiale regionale (BDR), attraverso il codiceunivoco aziendale. Il collegamento tra VetinWeb e laBDR è, ad oggi, assicurato dall’OEVR. Ogni notte labanca dati regionale delle aziende zootecniche vienecopiata presso il server dell’OEVR e successivamen-te diramata verso i sistemi informativi VetinWeb eDarwin dell’IZSLER (sistema di accettazione cam-pioni e refertazione esiti). Questa condivisione dianagrafi ufficiali da parte di sistemi informativi di-versi consente, con l’utilizzo di VetinWeb (attual-mente solo nell’area alimenti), di programmare le at-tività veterinarie di controllo su tali impianti, di do-cumentare e raccogliere i dati relativi. Per fare unesempio concreto, la reportistica relativa al modelloA ministeriale per l’anno 2007, i è estraibile diretta-mente dal sistema tramite apposita funzione. Sostan-zialmente, si può affermare che dal 2007 VetinWebè, a tutti gli effetti, la banca dati regionale di riferi-mento per gli impianti su cui si espleta l’attività dicontrollo ufficiale dei tre servizi del Dipartimento diPrevenzione Veterinario.

VetinWeb oggiVetinWeb è, ad oggi, un sistema (figura 3) costituitoda cinque componenti: il sistema informativo, l’ap-plicazione web, l’infrastruttura tecnologica, il team

di supporto tecnico e gli attori partecipanti.Il sistema informativo (struttura) con la base dati(contenuto) è il cuore di VetinWeb, in cui sono con-tenuti i dati di tutte la aziende del settore alimenti edi dati di attività ad esso collegati. Tutta l’architetturaruota intorno ad un motore di database “open sour-ce” e “free” e quindi utilizzabile e personalizzabileda chiunque, senza acquistare costose licenze di con-cessione. La scelta di utilizzare uno standard com-pletamente aperto, non soggetto a licenza e perciògratuito, ha comportato una fase di progettazione ini-ziale notevole, che però oggi assicura a ciascun uten-te la completa autonomia di utilizzo, qualsiasi sianogli sviluppi futuri. Ad esempio, se un’A.S.L. possie-de un sistema informatico proprio, con un database acodice aperto, può convertire i dati in qualsiasi for-mato proprietario (Access, SQL Server, DB2, Ora-cle, qualsiasi altro formato di interscambio, etc.) econtinuare ad operare con il proprio applicativo. Perle AA.SS.LL. questa garanzia si è dimostrata di vitaleimportanza, in quanto assicura loro un controllo diret-to dei dati e la certezza che le informazioni immessenon andranno mai perdute, ma saranno sempre dispo-nibili qualsiasi siano le scelte centrali. Come il siste-ma informativo anche l’applicazione Web con cui ècostruito il sistema è interamente “open source”, a co-dice aperto e replicabile localmente presso leAA.SS.LL. Tutto il sistema è posizionato sul Web edè quindi accessibile da qualsiasi computer collegatoalla rete internet. L’accesso al sistema da parte degliutenti avviene con il collegamento al sito webhttp://www.vetinweb.it, previa identificazione. Entra-ti nell’applicazione, gli utenti possono operare contutti gli strumenti disponibili. L’intero sistema si con-traddistingue per la facilità d’utilizzo, anche da partedi personale con scarse conoscenze informatiche.L’infrastruttura tecnologica è costituita da una se-rie di server, collocati presso strutture differenti e ca-ratterizzati da elevati standard di sicurezza, che assi-curano continuità e persistenza delle informazioni,

Figura 2. Modello di gestione delle informazioni in VetinWeb

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che migrano dalla rete internet ai client (utilizzatori),che accedono al sistema attraverso una sempliceconnessione web o con comuni browser. Componen-te fondamentale e vitale di tutto il sistema VetinWebè il team di sviluppo e assistenza. Il sistema di sup-porto agli utilizzatori si esplica con la comunicazio-ne attraverso un numero telefonico unico, un sistemadi messaggistica privata interno al sistema, attraver-so una casella e-mail e all’interno del forum di di-scussione associato al progetto. Inoltre, sono attivinumerosi tavoli di lavoro per la soluzione dei pro-blemi, che coinvolgono direttamente il personaledelle AA.SS.LL. lombarde e degli organi di control-lo, allo scopo di rendere inter-attiva la manutenzionee di indirizzare l’implementazione del sistema. Que-sto è l’approccio di concertazione del lavoro condi-viso da tutti gli attori partecipanti (U.O.VeterinariaRegione Lombardia, AA.SS.LL. della Lombardia,Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombar-dia e dell’Emilia Romagna). Dal 2006 il sistema èutilizzato da oltre 500 operatori appartenenti ai 49distretti delle 15 AA.SS.LL. della Lombardia.

Le funzionalità di VetinWebGli operatori lavorano sul sistema attraverso privilegid’accesso per aree di competenza specifica, definitesia su base territoriale (Regione, sede centrale ASL,distretto veterinario) sia per mansione operativa. Lefunzionalità attualmente esistenti nel sistema informa-tivo comprendono la gestione delle anagrafi relativeagli impianti di competenza degli alimenti (nuovi in-serimenti, volture, cessioni, cessazioni) e la possibilitàdi effettuare programmazione su tali impianti ed inse-rire i dati di attività avendo così in tempo reale il cor-retto stato di avanzamento del programmato. In particolare, il sistema è in grado di offrire i se-guenti servizi:- gestire l’anagrafica delle aziende riconosciute e re-

gistrate dell’area alimenti;- effettuare la richiesta alla Regione Lombardia di

nuovi riconoscimenti per ottenere l’ApprovalNumber dell’impianto;

- gestire le volture, ratificare cessazioni, cessioni, so-spensioni, revoche di impianti già riconosciuti emantenere allineato il sistema regionale con la ban-ca dati ministeriale SINTESI in modo trasparente;

- gestire i mezzi di trasporto associati agli impianti ele autorizzazioni;

- gestire le attività riconosciute e registrate, associa-te agli impianti;

- gestire qualsiasi tipo di documentazione ufficialelegata agli impianti inseriti nel sistema;

- gestire l’anagrafe dei veterinari delle AA.SS.LL.;- gestire l’anagrafe dei tecnici della prevenzione del-

le AA.SS.LL.;- programmare l’attività di controllo da effettuare

sugli impianti presenti nel sistema;

- registrare l’attività di controllo, associare i risulta-ti delle le ispezioni e degli audit inseriti agli im-pianti;

- avere il promemoria dello scadenziario delle pre-scrizioni delle non conformità riscontrate;

- valutare l’attività di controllo svolta attraverso re-port riportanti lo stato di avanzamento del pro-gramma in tempo reale;

- rendicontare automaticamente l’attività e comple-tare i report ministeriali;

- estrarre le informazioni inserite per analisi perso-nalizzate;

- monitorare il piano di controllo della gestione delmateriale a rischio specifico (MSR);

- raccogliere i dati di attività, elaborare il relativo reportregionale, riguardante la sanificazione dei macelli.

Nella figura 4 si riportano i dati riassuntivi, suddivi-si per anno, degli utenti e delle attività registrate nelsistema VetinWeb.

ProspettivePer il 2008 è prevista un’importante attività di svi-luppo, che integrerà le funzioni principali attualmen-te già attive per estenderne l’utilizzo ai tre servizi ve-terinari prevedendo anche la gestione informatizzatadella programmazione di tutta l’attività di controllo. I punti salienti si possono così riassumere:- sviluppo di un modulo informatico per la registra-

zione dell’attività di controllo ufficiale (audit eispezione);

- realizzazione di un modulo per l’accettazione on-line dei verbali di campionamento da parte deglioperatori ASL;

- studio di progetto per la gestione dell’attività ispet-tiva svolta presso gli impianti di macellazione;

- definizione delle tipologie di impianto e delle atti-vità produttive dell’area “igiene degli allevamentie delle produzioni zootecniche” e integrazione diqueste anagrafi nella banca dati VetinWeb;

- realizzazione, come per l’area alimenti, di un mo-dulo per la gestione degli impianti riconosciuti delsettore mangimi e sottoprodotti di origine animale.

Figura 3. Componenti del sistema VetinWeb

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Per quanto riguarda l’accettazione on-line, il modu-lo dialogherà in tempo reale con l’IZSLER e per-metterà la contemporanea condivisione delle infor-mazioni relative ai campioni prelevati. Il sistemaconsentirà di inserire i dati del campionamento inmaniera intuitiva e rapida, richiamando automatica-mente i dati presenti nelle varie banche dati; inoltresarà attivata la stampa del verbale cartaceo e la lettu-ra automatica degli esiti dei campionamenti inseritinel sistema Darwin dell’IZSLER, sfruttando la tec-nologia dei WebServices. In merito all’attività di controllo ufficiale, l’obiettivoè quello di predisporre una soluzione che permettaagli operatori ASL di:- pianificare l’attività di controllo annuale prevista

per ciascun impianto o tipologia d’impianto;- gestire la raccolta di informazioni relative ad audit

e ispezioni;- consentire al personale abilitato di produrre la re-

portistica e di svolgere ricerca e analisi attraversomoduli appropriati, accedendo ad un pannello dicontrollo consultabile via web, che si collega allabanca dati centralizzata sulla quale sono caricate leinformazioni raccolte nel corso dell’attività di sor-veglianza svolta dai diversi operatori.

ConclusioniVetinWeb è un sistema informativo di gestione del-l’attività relativa al controllo degli alimenti di origi-ne animale attivo e funzionante a pieno regime da unpaio d’anni in regione Lombardia. L’estrema scala-bilità dell’architettura progettuale, basato integral-mente sulla filosofia del codice aperto “Open Sour-ce”, rende duttile il sistema e facilmente esportabilein altre realtà, anche non di stretta competenza vete-rinaria, ma analoghe per organizzazione del lavoro.

Esso costituisce un esempio di integrazione di diffe-renti banche dati esistenti nelle tre diverse aree (A,B, C) dei servizi veterinari riunite sotto un’unica in-terfaccia nei confronti degli operatori. È ipotizzabileche in futuro, grazie al modello progettuale utilizza-to, vi sia la possibilità di creare un unico sistema digestione della attività di prevenzione nell’ambitodella sicurezza alimentare in senso lato, integrando idati e le informazioni necessarie del settore degli ali-menti non di origine animale. Infatti, la gestione delle aziende mediante la defini-zione di tipologie d’impianto e di attività rende fa-cilmente fruibile la struttura dati di VetinWeb da par-te di altri servizi, consentendo la condivisione diinformazioni originate da sopralluoghi congiunti sul-le medesime aziende. I vantaggi derivati alleAA.SS.LL. dall’utilizzo del sistema informativo Ve-tinWeb è consistito in una riduzione degli oneri bu-rocratici di produzione di reportistica, una riduzionedei tempi di trasmissione delle informazioni (possi-bilità di invio tramite servizio on-line), una riduzio-ne degli errori di compilazione mediante controlli in-crociati offerti dal sistema, una ottimizzazione dellerisorse attraverso l’automazione dello scambio infor-mativo (AA.SS.LL., IZSLER, Regione e Ministero).Il servizio ha, inoltre, permesso di uniformare il flus-so informativo delle AA.SS.LL. verso la regione,mantenendo inalterata la peculiarità e la gestione deisingoli scenari territoriali.

1.U.O.Veterinaria - Regione Lombardia2.ASL di Mantova - Area igiene alimenti di origine

animale3.CSMT Gestione - TKG Brescia

Figura 4. Evoluzioni delle attività in VetinWeb

Sanità animale 8 ’OSSERVATORIOL

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9 Sanità animale’OSSERVATORIOL

Introduzione e scopoLa fase di verifica sulla corretta applicazione del si-stema di identificazione e registrazione dei bovini(I&R) rappresenta spesso una criticità sia in relazio-ne all’espletamento dei controlli, sia per la loro con-seguente ricaduta sul sistema stesso.Il primo aspetto è dovuto alla notevole complessità in-trinseca del sistema I&R, anche in relazione alle con-tinue evoluzioni tecnico–normative che si sono susse-guite ed a volte sovrapposte, nonché alla coesistenzadi differenti modelli organizzativi e relative articola-zioni in vari soggetti coinvolti con diversi ruoli.D’altro canto il significato delle verifiche sulla corret-ta applicazione del sistema I&R va ben oltre la meraricerca di singole irregolarità per l’applicazione dellerelative sanzioni, ma è piuttosto teso alla formazionedi un quadro d’insieme, quanto più possibile rappre-sentativo e coerente con la realtà “di campo”, sullostato di attuazione del sistema I&R, al fine di intra-prendere i necessari interventi correttivi, mirati al su-peramento delle criticità evidenziate. Non va trascura-to inoltre l’aspetto di “impulso positivo” che l’esple-tamento dei controlli esercita sul sistema I&R per ef-fetto del passaparola tra gli operatori coinvolti.Queste considerazioni, associate all’obiettivo di ele-vare il grado di uniformità dei controlli, hanno solle-citato l’idea nell’ambito del Dipartimento di Preven-zione Veterinaria ASL Pavia di sperimentare un nuo-vo modello organizzativo, basato sull’attività di ungruppo ad hoc cui affidare parte dei controlli anagra-fe bovina previsti sull’intero territorio provinciale enormalmente delegati ai singoli veterinari ufficiali inbase alle rispettive competenze territoriali.La scelta di centralizzare e riorganizzare una quota si-gnificativa dei controlli previsti è stata anche dettatadall’esigenza di maggiore incisività nell’azione dicontrollo, ipotizzando una più facile “neutralità” digiudizio e di intervento da parte di un gruppo esternorispetto al veterinario ufficiale, che in genere si rap-porta continuativamente con i soggetti sottoposti alcontrollo, talora proprio per la gestione corrente del-l’anagrafe. Del resto la centralità nell’azione di con-trollo risultava comunque un passaggio obbligato infase di programmazione e selezione degli allevamenti

da sottoporre a controllo: infatti i singoli veterinari,operando in aree territoriali circoscritte e spesso diso-mogenee, non dispongono dei necessari dati aggrega-ti per una corretta selezione delle aziende da control-lare, effettuata in base ad un’analisi dei rischi e chetenga conto degli specifici parametri stabiliti dal Re-golamento (CE) N. 1082/2003.Il gruppo di lavoro specialistico, costituito da quattroveterinari e due tecnici della prevenzione individua-ti tra gli operatori con spiccata attitudine per la ma-teria in questione, è stato denominato GIAB, acroni-mo di Gruppo Ispettivo Anagrafe Bovina.L’attività del GIAB si è concretizzata, dopo una pri-ma fase propedeutica di approfondimento comunesugli aspetti tecnico-normativi inerenti il sistemaI&R bovini, in un metodo di lavoro originale, carat-terizzato da una sostanziale semplificazione dellegravose procedure di controllo in azienda, ma chegarantisse comunque il pieno rispetto della normati-va specifica di settore.In sintesi nelle aziende-allevamento sottoposte a con-trollo anziché procedere da subito alla verifica siste-matica di tutti i capi, si è applicato un criterio basatosulla progressività del controllo e su un campionamen-to statisticamente significativo dei capi da controllare.In questo modo si è inteso privilegiare gli aspettiqualitativi del controllo su quelli quantitativi, nellaconvinzione che il c.d. “controllo sistematico totale”rischi talora di costituire solo un insidioso paraventodietro il quale si celi l’illusorio riscontro di “assenzadi irregolarità”.Del resto in alcune realtà zootecniche con svariatecentinaia di capi bovini risulta, per evidenti ragionipratico-organizzative, assai difficilmente attuabileun serio controllo anagrafico sistematico esteso a tut-to l’effettivo, e parimenti risulta altrettanto poco so-stenibile e credibile la relativa check-list.Di seguito sarà quindi descritta e discussa l’attivitàdi controllo anagrafe bovina espletata nell’ambitoASL Pavia dal GIAB nell’arco temporale dei due an-ni 2005 e 2006; saranno inoltre esaminati e discussii risultati derivanti dalla suddetta attività anche incomparazione con quelli contemporanei e storici de-rivanti dai controlli anagrafici convenzionali.

Controllo anagrafe bovina: applicazione e valutazione di una procedura semplificata

F. Martinello1, P. Gallarati

2, M. Aguzzi

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Lo scopo del presente studio di campo è pertantoquello di valutare comparativamente due differentimetodi di lavoro per l’espletamento dei controlliI&R bovini: il metodo convenzionale, basato suicontrolli condotti dai singoli veterinari ufficiali nel-l’ambito dei rispettivi allevamenti di competenza edeffettuati sul totale dei capi presenti negli alleva-menti controllati, ed un metodo originale, basato suicontrolli condotti da parte di gruppo specialistico(GIAB) con campionamento rappresentativo dei ca-pi presenti negli allevamenti sottoposti a controllo.La descrizione quali-quantitativa delle infrazioni ri-scontrate nel periodo di osservazione non rappresen-ta quindi la principale finalità del lavoro, ma costi-tuisce invece l’indispensabile presupposto per l’ana-lisi comparativa dei due differenti approcci e dei re-lativi risultati.

Materiali e metodiSelezione delle aziende da controllareIl numero complessivo dei controlli annualmenteprogrammati è stato determinato sulla base di quan-to stabilito del Regolamento (CE) N. 1082/2003, cheprevede almeno il 10% delle aziende presenti nel ter-ritorio. Questo valore a decorrere dal 2007 è stato di-minuito al 5%, per effetto della piena operatività del-la BDN.L’individuazione delle aziende (allevamenti) da con-trollare è stata fatta tenendo conto dei parametri in-dicati per l’analisi dei rischi, come previsto all’Art. 2dello stesso Regolamento.La selezione dei controlli è stata effettuata per tuttoil territorio provinciale a cura dell’ufficio anagrafebovina.Gli allevamenti da sottoporre a controllo, come so-pra determinai, sono quindi stati in parte attribuiti aisingoli veterinari ufficiali (controlli convenzionali)ed in parte assegnati al GIAB, come dettagliato nel-la tabella 1.Il numero dei capi bovini sottoposti a controllo con idue differenti metodi, in relazione al numero totaledegli animali presenti negli allevamenti controllatirisulta dettagliato nella tabella 2.

Selezione dei capi da controllareIl numero iniziale dei capi da sottoporre a controlloin azienda è stato determinato, in funzione del nu-mero complessivo di capi presenti, utilizzando unoschema di campionamento basato su una prevalenzaattesa di irregolarità del 20% con un I.C. del 99%. Inpratica, si è proceduto a verificare in prima battuta,nei vari allevamenti sottoposti a controllo GIAB, unnumero di animali che consentisse di evidenziarecol 99% di probabilità almeno un soggetto irregola-re, con prevalenza in allevamento di soggetti irrego-lari almeno del 20%. La tabella 3 riporta in dettagliole varie classi di campionamento in funzione delledifferenti consistenze degli allevamenti.

Come si può osservare, in questa prima fase di scree-ning finalizzata ad evidenziare gli “allevamenti pro-blema”, il controllo risulta interessare al massimo21 capi bovini (allevamenti con oltre 300 capi pre-senti).Il livello della prevalenza attesa di irregolarità è sta-to fissato al 20% in quanto corrisponde al valore so-glia (percentuale di animali non regolarmente identi-ficati) stabilito dal Regolamento (CE) N.494/98 al disopra del quale le misure restrittive sulla movimen-tazione si applicano a tutti gli animali presenti inazienda e non solo a quelli risultati carenti.La consistenza dell’allevamento è stata determinata,ai fini del campionamento, con riguardo al numerodei capi presenti risultanti in BDR anagrafe bovina.La selezione dei singoli animali (codici identificativiindividuali) da sottoporre a controllo è stata condot-ta subito prima di recarsi in azienda scegliendoli ca-

Sanità animale 10 ’OSSERVATORIOL

Tabella 1. Controlli anagrafe bovina. ASL Pavia. Anni2005 e 2006. Allevamenti.

RipartizioneControlli

AllevamentiConvenzionali

GIABTotale

Anno2005

12531156

Anno2006

8157138

Anni2005+2006

20688294

Tabella 2. Controlli anagrafe bovina. ASL Pavia perio-do 2005/2006 - Capi.

(1) Espresso come rapporto (%) tra Nr. Capi controllati / Nr. Capipresenti

RipartizioneControlli

CapiConvenzionali

GIABTotale

Nr. CapiPresenti

132121252925741

Nr. CapiControllati

13045175214797

% Capi Controllati(1)

99%14%57%

Tabella 3. Schema di campionamento utilizzato (pre-valenza attesa 20%, I.C. 99%).

Nr. CapiPresentiFino a 10

11-2021-3031- 4041 - 50

Nr. CapiPresenti51 - 7071 - 120121 - 300301 e oltre

% Capi Controllati

18192021

Nr. CapiControllati

tutti13151617

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sualmente dagli elenchi disponibili in BDR e riferitiai capi presenti. Questo metodo di selezione, cheprevede la successiva ricerca attiva in azienda deivari capi come sopra individuati, si è dimostrato ec-cellente in aziende di piccole e medie dimensioni,mentre in presenza di mandrie molto numerose si èrivelato poco praticabile e talora si è dovuto parzial-mente integrarlo con selezione casuale di animali di-rettamente “in campo”.Nel caso di riscontro di irregolarità a carico di uno opiù capi nella fase di screening come sopra descritta,si è proceduto alla ricerca attiva in allevamento disoggetti non correttamente identificati e/o registratifino a individuarne almeno il 20%+1 rispetto al tota-le dei capi effettivamente presenti. Ciò si è reso ne-cessario al fine di documentare concretamente il nu-mero di animali non regolari, presupposto indispen-sabile per poter applicare la limitazione dei movi-menti di tutti gli animali presenti nell’azienda.Quest’ultimo aspetto è quindi finalizzato alla cor-retta applicazione dei provvedimenti successivi alriscontro di infrazioni, mentre risulta marginale ri-spetto alla metodologia di individuazione degli al-levamenti con irregolarità nella I&R dei bovini;nella descrizione dei risultati che seguirà sarannopertanto trascurati gli aspetti successivi alla fase discreening in quanto non rientranti nelle finalità delpresente lavoro.

Procedure di controllo in aziendaLa fase di controllo propriamente detta condotta inazienda si è basata su una dettagliata e sistematicaverifica, a carico degli animali come sopra selezio-nati, dei parametri relativi alla identificazione(marchi auricolari, passaporti), alla registrazione(registro aziendale c/s, banca dati) ed alla comuni-cazione/notifica eventi (cedole identificative, di-chiarazioni di provenienza e destinazione, ecc.).

In pratica si è proceduto nell’ordine iniziando dalcontrollo fisico sulla corretta marcatura, quindi pas-sando agli altri aspetti di tipo documentale.L’esito dei riscontri così accertati a carico dei varianimali controllati è stato documentato utilizzandouna tavola sinottica appositamente predisposta ed al-legata, quale parte integrante, al verbale di accerta-mento.In caso di riscontro di bovini privi di marcatura(esclusi vitelli sotto età) si è proceduto alla provvi-soria marcatura estemporanea degli stessi mediantecodice auricolari ASL, ovvero a documentazione fo-tografica degli stessi (figura 1), ai fini di garantire lasuccessiva corretta identificazione a carico del de-tentore.

Risultati e discussioneNel biennio 2005/2006 i controlli sulla corretta I&Rdei bovini negli allevamenti del territorio ASL Pa-via (tabella 1) sono stati in parte condotti dai sin-goli veterinari ufficiali (206 controlli convenziona-li) e per la restante parte eseguiti con proceduraoriginale semplificata (88 controlli GIAB).I controlli di tipo convenzionale hanno interessato13045 capi, cioè il 99% di quelli presenti negli al-levamenti controllati; i controlli tipo GIAB hannoinvece riguardato complessivamente 1752 capi,cioè il 14% di quelli presenti negli allevamenti co-sì controllati, consentendo una riduzione del nu-mero degli animali controllati di 10777 unità ri-spetto al controllo tipo convenzionale se applicatoagli stessi allevamenti (tabella 2).A seguito dei suddetti controlli, che hanno quindiinteressato complessivamente 294 aziende, sonostati riscontrati 95 allevamenti con una o più infra-zioni al sistema I&R bovini, pari ad una prevalen-za complessiva di allevamenti irregolari del 32%(tabella 4).Esaminando i risultati dei controlli condotti con ledue differenti modalità (tabella 4) si osserva unasensibile diversità nella prevalenza di situazioni ir-regolari riscontrate.

11 Sanità animale’OSSERVATORIOL

Tabella 4. Risultati controlli anagrafe bovina. ASL Pa-via periodo 2005/2006 - Allevamenti.

(1) Allevamenti in cui è stata riscontrata una o più infrazioni al sistema I&R bovini

(2) Espresso come rapporto (%) tra Nr. Allevamenti Irregolari /Nr. Allevamenti Controllati

Risultati Controlli

AllevamentiConvenzionali

GIABTotale

Nr. Allevamenti Controllati

20688294

% Capi AllevamentiIrregolari(2)

20%61%32%

Figura 1. Riscontro di bovino privo di marcatura

Nr. Allevamenti Irregolari(1)

415495

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Sanità animale 12 ’OSSERVATORIOL

In particolare la prevalenza di allevamenti irrego-lari riscontrati ai controlli tipo GIAB risulta oltretre volte superiore (61% vs. 20%) a quella riscon-trata ai controlli di tipo convenzionale (figura 2).Come evidenziato in tabella 5, la differenza nel nu-mero di allevamenti irregolari riscontrata con i duedistinti metodi risulta statisticamente significativa(P<0.000001).Questa differenza tra i due metodi di lavoro risultaulteriormente confermata se si considera il numerodi irregolarità riscontrate in relazione al numero dicapi sottoposti a controllo, come evidenziato nelletabelle 2 e 6.

Infatti i controlli convenzionali, che hanno interessa-to mediamente il 99% dei capi presenti in alleva-mento per un totale di 13045 capi controllati, hannointercettato lo stesso numero di irregolarità (83) deicontrolli GIAB, che però hanno riguardato media-mente solo il 14% dei capi presenti in allevamentoper un totale di 1752 animali controllati. In pratica,mentre i controlli di tipo convenzionale hanno me-diamente rilevato 0,6 irregolarità ogni 100 capi con-

trollati, quelli GIAB ne hanno evidenziato circa 8volte di più, cioè mediamente 4,7 irregolarità ogni100 capi controllati. Come evidenziato in tabella 7, anche il differente li-vello di irregolarità riscontrate con i due distinti me-todi di controllo risulta statisticamente significativo(P<0.00001).Considerando ora l’evoluzione dei controlli I&R bo-vini dal 2002 al 2006 (tabella 8, figura 3) si può os-servare una progressiva e costante diminuzione sia de-gli allevamenti sia dei capi sottoposti annualmente acontrollo. Nello specifico il numero di allevamenticontrollati è passato da 826 nel 2002 a 138 nel 2006,registrando una riduzione di quasi 6 volte, mentre i ca-pi controllati sono addirittura diminuiti di quasi 12volte, passando da 58298 nel 2002 a 4928 nel 2006.Tuttavia se la diminuzione del numero dei capi con-trollati nel periodo 2002-2004 è imputabile esclusiva-mente alla parallela riduzione degli allevamenti con-trollati, per gli anni 2005-2006 è anche dovuta all’ap-plicazione dei controlli tipo GIAB, che hanno deter-minato una ulteriore riduzione del numero di capicontrollati pari 3902 e 6875 unità (anni 2005 e 2006rispettivamente) in comparazione con i controlli di ti-po convenzionale se applicati agli stessi allevamenti.Questo particolare andamento si può ricondurre al-l’evoluzione del significato e delle finalità attribuiteai controlli nei diversi periodi considerati, e quindialle conseguenti differenti disposizione operative in-tervenute.Infatti inizialmente la fase di controllo ha assunto ilprevalente significato di educazione / assistenza agliallevatori al “sistema anagrafe bovina” e per questoè stata ampiamente diffusa a larga parte degli alleva-menti ed estesa alla totalità degli animali, costituen-do inoltre utile occasione in concomitanza con leoperazioni di bonifica sanitaria per riallineare le re-lative banche dati.

Questo intendimento è andato fisiologicamenteesaurendosi con la messa a regime e stabilizzazionedel sistema I&R bovini, e quindi i controlli hannoprogressivamente assunto il loro significato autenti-co, cioè quello di strumento per “monitorare” la cor-retta applicazione del sistema stesso e finalizzato ad

Tabella 5. Associazione tra tipo di controllo e riscontrodi allevamenti irregolari.

(1) Allevamenti in cui è stata riscontrata una o più infrazioni al si-stema I&R bovini

TipoControllo

ConvenzionaliGIAB

Nr. Allevamenti

Regolari16537

2

74.64

P

<0.00001

Nr. Allevamenti Irregolari(1)

4154

Tabella 7. Associazione tra tipo di controllo e riscontro di irregolarità.

(1) Numero di infrazioni al sistema I&R bovini riscontrate

TipoControllo

ConvenzionaliGIAB

Nr. Capi

Regolari130451669

2

230.51

P

<0.00001

Nr. Irregolarità

Riscontrate(1)

8383

Tabella 6. Risultati controlli anagrafe bovina. ASL Pa-via periodo 2005/2006 - Capi.

(1) Numero di infrazioni al sistema I&R bovini riscontrate(2) Espresso come rapporto (%) tra Nr. Irregolarità Riscontrate /

Nr. Capi Controllati

Risultati Controlli

CapiConvenzionali

GIABTotale

Nr. Capi Controllati

13045175214797

% Capi Irregolarità

Riscontrate(2)

0,6 %4,7 %1,1 %

Nr. Irregolarità

Riscontrate(1)

8383166

Figura 2. Risultati dei controlli sull’anagrafe bovina nel-l’ASL Pavia nel periodo 2005/2006

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13 Sanità animale’OSSERVATORIOL

evidenziarne le criticità e perseguirne le irregolarità.In quest’ottica risulta coerente limitare quantitativa-mente l’attività di controllo al livello richiesto, fissa-to dalla normativa di riferimento al 10% degli alle-vamenti presenti.

Esaminando invece l’andamento nello stesso perio-do 2002-2006 della prevalenza di allevamenti con ir-regolarità anagrafiche, si osserva una relativamentecontenuta variazione dei valori riscontrati, con mini-mo 11% nel 2002 e massimo 37% nel 2005.In particolare questi valori non sembrano variaresensibilmente nonostante la drastica riduzione delnumero di capi sottoposti a controllo, il che potrebbeindicare che diminuendo il numero di animali sotto-posti a controllo non si riducono necessariamente lepossibilità di evidenziare gli allevamenti irregolari,coerentemente con quanto rappresentato in tabella 6. Tuttavia quest’ultima considerazioe non può esseresuffragata da una concreta significatività in quantoriferita a valori ottenuti da situazioni e metodichenon omogenee, e quindi non confrontabili.

ConclusioniLa metodica originale descritta (GIAB), applicata aicontrolli previsti dal sistema I&R dei bovini, si è di-

mostrata soddisfacente sotto i profili dell’efficacia edell’efficienza.Assumendo infatti una sostanziale omogeneità degliallevamenti controllati trasversalmente con i due dif-ferenti metodi, la significativa differenza dei control-li GIAB rispetto a quelli convenzionali, sia in termi-ni di maggior prevalenza di allevamenti irregolari ri-scontrata (61% vs. 20%), sia nel più alto livello di ir-regolarità individuate (4,7% vs. 0,6%), si sostanziain una maggiore efficacia dei controlli tipo GIABnella individuazione delle situazioni irregolari.Sotto il profilo dell’efficienza, i controlli di tipoGIAB risultano superiori a quelli convenzionali inquanto richiedono un minor impegno in termini ditempo, consentendo un risparmio netto di risorseumane dedicate. Questo aspetto, dovuto al campio-namento ed alla progressività che caratterizzanoquesti controlli rispetto alla sistematicità di quelliconvenzionali, risulta proporzionalmente più marca-to all’aumentare delle dimensioni degli allevamentie della loro regolarità.I controlli tipo GIAB hanno inoltre evidenziato unsoddisfacente grado di accettazione da parte degliutenti ed anche degli operatori interessati, entrambi“alleggeriti” rispetto alle gravose incombenze deicontrolli di tipo convenzionale.La procedura originale GIAB a decorrere dal corren-te anno è stata estesa anche ai controlli assegnati edespletati dai singoli veterinari ufficiali ASL Pavia.

1. U.O. Anagrafe Zootecnica – ASL Pavia2. Serv. Sanità Animale – ASL Pavia3. Dip.to Prevenzione Veterinaria – ASL Pavia

RingraziamentiSi esprime un particolare riconoscimento e ringra-ziamento per la fattiva collaborazione ai colleghi ve-terinari e tecnici della prevenzione del GruppoIspettivo Anagrafe Bovina ASL Pavia: Sig.ra Miche-la Chiappedi, Dr. Stefano Mersi, Dr. Mario Quaglia,Dr. Andrea Sgambati e Sig.ra Gabriella Villani

Tabella 8. Controlli anagrafe bovina ASL Pavia anni 2002 - 2006.

Figura 3. Risultati dei controlli sull’anagrafe bovina nel-l’ASL Pavia nel periodo 2005/2006

ANNO

20022003200420052006Totale

Nr. Allevamenti Controllati

8267073581561382248

Nr. AllevamentiIrregolari (1)

89212n.d.5738396

% Allevamenti Irregolari (2)

11%30%n.d.37%28%18%

Nr. Capi Controllati

58298460001499498694928

134089(1) Allevamenti in cui è stata riscontrata una o più infrazioni al sistema I&R bovini(2) Espresso come rapporto (%) tra Nr. Allevamenti Irregolari / Nr. Allevamenti Controllati

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Sanità animale 14 ’OSSERVATORIOL

Secondo Meeting Annuale di EPIZONE

Dal 4 al 6 giugno 2008 si terrà il secondo MeetingAnnuale di EPIZONE presso il Centro PastoralePaolo VI di Brescia, ospitato dall’Istituto Zooprofi-lattico Sperimentale della Lombardia e dell’EmiliaRomagna. Le malattie epizootiche in agricoltura e acquacolturacostituiscono I maggiori rischi per la produzione ali-mentare. Tali malattie diffondono rapidamente inarea ad alta densità di popolazioni animali suscetti-bili, tramite gli animali stessi, vettori o prodotti d’o-rigine animale. I focolai in Europa dimostrano l’e-norme impatto sociale ed economico e la necessità diorientarsi verso l’intera catena alimentare correlataagli alimenti d’origine animale. Il Network di Eccel-lenza EPIZONE, include18 istituti da 12 paesi, laFAO and 1 SME, opera come un istituto virtuale conuna struttura di gestione democratica, che include unpanel consultivo, cui partecipa i più importanti por-tatori d’interesse. All’inizio, sono stati individuatipiù di 250 scienziati di reputazione internazionale edesperti all’interno dei partners. L’eccellenza dei part-ners in EPIZONE è dimostrata dal numero di labora-tori di referenza: 55 OIE, 18 FAO, 12 EU e 4 WHO. Come in un istituto virtuale, le attività sono organiz-zate in 3 temi integrati orizzontali (istituto virtuale,integrazione strategica e diffusione dell’eccellenza)and 4 temi scientifici verticali integrati (Diagnosi,Strategie d’intervento, Sorveglianza ed epidemiolo-gia, Valutazione del rischio).

Comunicazione e formazione

Il principale obiettivo strategico di EPIZONE è di migliorare la ricerca sulla preparazione, prevenzione, rile-vazione e controllo delle malattie epizootiche tramite la valorizzazione dell’eccellenza con l’integrazione e lacollaborazione dei consumatori e d’altri portatori d’interesse della catena alimentare. All’interno di questoobiettivo se ne possono individuare 4:1.Stabilire attività d’integrazione scientifica congiunte, comprendendo la ricerca nelle quattro aree tematiche,

Diagnosi, Strategie d’intervento, Sorveglianza ed epidemiologia, Valutazione del rischio sulla preparazio-ne, prevenzione, rilevazione e controllo delle malattie epizootiche.

2.Sviluppare e implementare attività d’integrazione strategica per stabilire priorità internazionali in attivitàscientifiche, revisioni strategiche e pianificazione delle aree.

3.Stabilire la diffusione dell’eccellenza tra gli istituti partner al fine di utilizzare in modo ottimale le risorsescientifiche, l’expertise, gli strumenti e la conoscenza specifica di metodi (migliorati o nuovi) e di malattienuove o ri-emergenti.

4.Sviluppare e stabilire una gestione sostenibile e democratica con regole chiare, procedure scritte e procedi-menti che includono meccanismi per la revisione e la valutazione, e i supporti amministrativi appropriati,come definiti dal Consortium Agreement.

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15 Sanità animale’OSSERVATORIOL

Simposio Satellite sulla Bluetongue

Il 7 giugno 2008, presso il Centro Pastorale Paolo VIa Brescia e susseguente al secondo meeting annualedi EPIZONE, si terrà il Simposio Satellite sullaBluetongue “Bluetongue in Europe, back to the futu-re !!”, organizzato da EPIZONE, il Network di Ec-cellenza per la Diagnosi e il Controllo delle MalattieEpizootiche.La Bluetongue è diventata un grave problema o unaseria minaccia per molti Paesi europei. Il Simposio mira allo scambio di conoscenze sullamalattia in generale, focalizzando l’attenzione suisierotipi emergenti. Per alcuni paesi la Bluetonguepuò essere il futuro, per altri è o sarà il passato e que-sto ci porta a dire: “Bluetongue in Europe, back tothe future!!” Gli abstracts si divideranno in quattro argomenti:1.Politica e strategia d’intervento: trattamento degli

animali, misure di controllo e aspetti economici;2.Diagnosi: rilevazione della malattia, antigeni,

RNA e anticorpi;3.Epidemiologia/sorveglianza/valutazione del ri-

schio: epidemiologia di campo e molecolare, mo-nitoraggio, etc.;

4.Entomologia/vettori: ricerca di Culicoides, insetti-cidi e repellenti.

Il draft del programma, ad oggi, comprende le seguenti letture magistrali: Dr Karim Ben Jebara, Capo OIE, del Dipartimento d’Informazione sulla Salute Animale: “The OIE’s New World Animal Health Information System (WAHIS)” all’interno dell’area tematica ”Sor-veglianza ed epidemiologia”;Angus Cameron, AusVet Animal Health Service, Epidemiologist, Animal disease surveillance:“Unleashing surveillance - faster, better, cheaper”;Prof. Ian Lipkin M.D., Columbia University, Department of Epidemiology, New York:“A staged strategy for efficient pathogen surveillance and discovery”, all’interno dell’area tematica ”Dia-gnosi”;Prof. Mark Woolhouse, Professor of Infectious Disease Epidemiology at the University of Edinburgh in Sco-tland: “From host-pathogen interaction to emergency response”;Dr Jean-Christophe Audonnet DVM, Senior Director, Vaccinomics Platform And Recombinant Vaccines Di-scovery Research, Merial, all’interno dell’area tematica ”Strategie d’intervento”.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito: www.epizone-eu.net/annualmeeting

Le letture magistrali già confermate sono le seguenti:“Epidemiologia in Europa, combinata con esperienze di controllo in Europa” - Vincenzo Caporale, direttoredell’IZS dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’, Italia“Situazione fuori dall’Europa” - William Wilson, USDA- Laramie Wyoming “Strumenti diagnostici” - Kris De Clercq, VAR Brussel, Belgium

“ Vettori ed entomologia ” - Philip Mellor, IAH Pirbright, United Kingdom

Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.epizone-eu.net/bluetongue

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