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Rivelatori di Particelle 1 Lezione 10 Lezione 10 Misure d’impulso Misure d’impulso Un apparato che mi permette una misura di tracce ( insieme di camere MWPC o a deriva o silici) posto in un campo magnetico (possibilmente uniforme) mi fornisce una misura dell’impulso delle particelle ( misura di dalla misura del raggio di curvatura).

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Rivelatori di Particelle 1

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Un apparato che mi permette una misura di tracce ( insieme di camere MWPC o a deriva o silici) posto in un campo magnetico (possibilmente uniforme) mi fornisce una misura dell’impulso delle particelle ( misura di dalla misura del raggio di curvatura).

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Rivelatori di Particelle 2

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Magneti per esperimenti a targhetta fissaMagneti per esperimenti a targhetta fissa

il più comune magnete usato in esperimenti a targhetta fissa è il magnete bipolare.

All’uscita della targhetta i prodotti della reazione sono concentrati in un cono attorno alla direzione della particella incidente, a causa del pT limitato ( ~350 MeV ) e del boost di Lorentz lungo la direzione del fascio.

L’apertura del cono è approssimativamente dato dal rapporto pT/pL (con pT impulso trasverso e pL impulso longitudinale rispetto alla direzione della particella incidente) non serve un magnete con una grande apertura.

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Rivelatori di Particelle 3

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

fascio

targhetta

Camere per trovare le tracce

x

y

z

Rappresentazione schematica di uno spettrometro magnetico

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Rivelatori di Particelle 4

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

La forza di Lorentz è :

Con |p| costante.

La forma di questa equazione cioè dp/dt ortogonale a p ed a B implica moto circolare.

Bpm

q

dt

pd

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Rivelatori di Particelle 5

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Per ricavare il raggio di curvatura conviene utilizzare un sistema di coordinate curvilineo:

In questo sistema di riferimento l’equazione di Lorentz diventa:

ŷx

ŝ

xqvBdt

sdps

dt

dpBvq

dt

pdy ˆ

ˆˆ

con x, y ed s sistema destrorso.

raggio di curvatura

s coordinata curvilinea

B diretto lungo l’asse y (By)

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Rivelatori di Particelle 6

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

L’equazione di Lorentz :

può essere semplificata osservando che |p| = costante e

xqvBdt

sdps

dt

dp

dt

pdy ˆ

ˆˆ

xqvBxv

p ˆˆ

= (p/qBy)

xv

xdt

ds

ds

dx

dt

d

dt

sdˆˆˆ

ˆ

v= velocità

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Rivelatori di Particelle 7

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

La deflessione nel piano xs si vede dalla figura:.

yqBp

LL

xIl raggio di curvatura della traiettoria è molto maggiore della lunghezza del magnete L l’angolo di deflessione q può essere approssimato a :

A causa della deflessione dovuta al campo magnetico la particella acquista un impulso trasverso addizionale:

px=2psin~p=LqBy

2sin(/2)=L/L

B

s

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Rivelatori di Particelle 8

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Se il campo magnetico non è uniforme, ma varia lungo L(z) allora:

dlBqpL

yx 0

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Rivelatori di Particelle 9

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

La precisione della misura dell’impulso è influenzata da :

Precisione dell’apparato tracciantePrecisione dell’apparato tracciante

Scattering multiploScattering multiplo

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Rivelatori di Particelle 10

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Consideriamo una configurazione con B diretto lungo l’asse y, il fascio incidente sulla targhetta diretto lungo z dato il pT limitato le particelle prodotte nella reazione sono dirette quasi lungo z. Le traiettorie delle particelle secondarie entranti nello spettrometro sono misurate prima e dopo il magnete. Consideriamo per semplicità una particella che entra nel magnete diretta lungo z.

Poiché il campo magnetico è diretto lungo y la deflessione delle particelle è nel piano xz.

x

z

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Rivelatori di Particelle 11

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Precisione dell’apparato tracciante.Precisione dell’apparato tracciante.

Le particelle prima di entrare nel magnete e dopo essere uscite sono rettilinee misura di

Per determinare devo avere almeno 4 punti ( 2 prima e 2 dopo il magnete), perché mi servono 2 direzioni.

Misure di posizione

x

p

pd

p

dp

pLqB

d

dp

LqBp

y

y

2

1

1

da

h

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Rivelatori di Particelle 12

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Se ogni punto ha lo stesso errore (x) la varianza dell’angolo di deflessione sarà:

Siccome =x/h essendo h il braccio di leva per la misura angolare prima e dopo il magnete

E ricordando che:

(p) e’ dunque proporzionale a p2.

x

xxi

i

2 cioe'

4 24

1

22

()=2(x)/h

xy p

p

h

xp

LqB

hx

p

p

p

p

2/2

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Rivelatori di Particelle 13

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

A seconda della qualità dell’apparato si possono ottenere risoluzioni :

Se definiamo impulso massimo misurabile quello per cui:

Si ha che uno spettrometro magnetico con risoluzione data dalla (1) può misurare impulsi fino a :

cGeVpp

p/1010 43

1max

max pp

cTevp /101max

(1)

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Rivelatori di Particelle 14

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

L’impulso di una o più particelle secondarie è, di norma, misurato in un magnete con la gap in aria l’effetto dello scattering multiplo è di regola piccolo se paragonato all’errore dovuto alla misura di nel tracciatore.

Se però vogliamo misurare l’impulso di , i quali non interagiscono forte ed, ad energie inferiori alle centinaia di GeV, non fanno Bremsstrahlung, spesso si usa un magnete di ferro magnetizzato pieno alto scattering multiplo.

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Rivelatori di Particelle 15

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Un che attraversa un magnete di ferro pieno di spessore L acquisterà un impulso trasverso pT

ms, dovuto allo scattering multiplo

pTms = psinrms~ prms ovvero pT

ms ~ 19.2(L/X0)½ [MeV/c] ( = 1)

campo magnetico non uniforme:

pTms

ferro

p

L

x

z

Siccome la deflessione dovuta al campo magnetico è nella direzione x (particella lungo z e B lungo y, solo la componente x è quella che ci interessa px

ms = 13.6(L/X0)½. La risoluzione in impulso, a causa dello scattering multiplo, diventa, nel caso di

L

y

magnx

msx

ms

dllBq

XL

p

p

p

p

0

06.13

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Rivelatori di Particelle 16

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Sia l’angolo di deflessionedovuto al campo magnetico, che l’angolo di scattering multiplo sono inversamente proporzionali all’impulso p la risoluzione (relativa) in impulso non dipende dall’ impulso della particella incidente.

Per spettrometri di ferro pieno (X0= 1.76 cm) si considerano valori tipici di B = 1.8 T (saturazione del ferro)

Lp

pms

119.0

L in metri

Se L = 3 m %11

ms

p

p

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Rivelatori di Particelle 17

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Sommando l’ errore dovuto all’incertezza della misura di posizione

Per un magnete in aria (X0=304m) l’errore dovuto allo scattering multiplo è molto piu’ piccolo. per un magnete sempre di 1.8 T e lungo 3 metri(p)/p|ms = 0.08 %

errore totale(p)/p|traccia

(p)/p|ms

(p)/p %

p [Gev/c]

10

20

30

100 200 300

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Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Un altro metodo utilizzato per determinare l’impulso (per un magnete in aria è la misura della sagitta (s).

L

s

B

y

x

La sagitta s è connessa al raggio di curvatura ed all’angolo di deflessione tramite :

4sin22

cos1 2

s

p

qBL

p

qBLs

888

22

2

p

BLs

8

3.0 2

Poiché per particelle relativistiche è piccolo

Se B è in [T] L in [m] e p in [GeV/c]

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Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Per determinare la sagitta servono almeno 3 misure di posizione. Questo si può ottenere con una camera all’ingresso (x1), una al centro (x2) ed una all’uscita (x3) del magnete. Poiché:

Assumendo risoluzioni (x) uguali per le 3 camere Per cui la risoluzione in impulso diventa:

Se la traccia è misurata in N punti equispaziati lungo la lunghezza del magnete L, si può dimostrare che la risoluzione in impulso dovuta all’errore della misura della traccia è:

2

312

xxxs

xs 2

3

23.0

82/3

BL

px

s

s

p

p

p

NBL

x

p

ptr

4

720

3.0 2

cGeVpp

ptr

/ 10 3

pBL

p

p 12

5

Per B=1.8 T, L=3 m, N=4 e (x)=0.5 mm

Se le N>>4 misure sono distribuite su L a k intervalli (L=kN)

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Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Magneti per esperimenti ad un Collider.Magneti per esperimenti ad un Collider.

A seconda del tipo di anello di accumulazione possono essere usati diversi tipi di magneti.

Per protone-protone o antiprotone-protone possiamo usare un magnete bipolare, ma attenzione vengono deflessi anche i fasci incidenti servono dei magneti di compensazione, ma con gradiente di campo opposto:

0)( ldlB

Fascio 1

Fascio 2Punto d’interazione

Magneti di compensazione

Magnete bipolare

B

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Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Un magnete bipolare può autocompensarsi se si usa la configurazione split-field. In questo caso nella zona di giunzione dei dipoli il campo è tutt’altro che omogeneo impossibile misure d’impulso per particelle prodotte ad angolo polare ~ 90o.

B

B

Punto d’interazione

Fascio 1

Fascio 2

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Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Il magnete toroidale non disturba i fasci del collider, in quanto il campo è nullo nella zona dei fasci. Fra i 2 cilindri B è circolare e di intensità ~ 1/r.

Lo svantaggio maggiore in un toro è lo scattering multiplo nel cilindro interno del toro e nei suoi avvolgimenti. risoluzione della misura d’impulso dominata dallo scattering multiplo.

B

I

Punto di interazioneCilindro interno del toroide

Cilindro esterno del toroide

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Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

I magneti più comunemente usati in un collider sono quelli solenoidali. In questo caso I fasci viaggiano paralleli al campo magnetico quindi non sono disturbati dal magnete ( a parte effetti di bordo ).

Sia toroidi che solenoidi non causano radiazione di sincrotrone Vanno bene sia per anelli di collisione di protoni che di elettroni.

Punto d’interazione

Giogo cilindrico

B

I

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Rivelatori di Particelle 24

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

In un solenoide i tracciatori sono installati all’interno del solenoide stesso e sono cilindrici.

Il campo magnetico (solenoidale quindi // ai fasci) agisce solo sulla componente trasversa dell’ impulso delle particelle

Dove(x) è la risoluzione per la coordinata nel piano ortogonale all’asse dei fasci.

Per determinare l’impulso devo misurare anche pL (componente longitudinale dell’impulso)

T

trac

T

T pNBL

x

p

p

4

720

3.0 2

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Rivelatori di Particelle 25

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Utile usare coordinate cilindriche. In questo caso le coordinate sono e z

Considerando un generico punto P e la sua proiezione Q sul piano xy, la coordinata z indica la distanza PQ. Con si denota la distanza dall’origine del punto Q, mentre individua l’angolo che si forma fra il vettore e l’asse x.

x

y

z

P

Q

Per passare dal sistema cilindrico a quello cartesiano avremo:x=cosy=sinz=z

e per passare dal sistema cartesiano a quello cilindrico:=(x2+y2)=arctan (y/x)z=z

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Rivelatori di Particelle 26

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Utile usare coordinate cilindriche

punto d’interazione+

-

r

z+

-

proiezione r proiezione rz

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Rivelatori di Particelle 27

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Se misuriamo N punti lungo una traccia di lunghezza totale L (m) con un’accuratezza r (m) in un campo magnetico B (T), la risoluzione nell’impulso trasverso e’:

Oltre all’errore sulla traccia dobbiamo considerare anche lo scattering multiplo:

cGeVpNBLp

pT

r

T

T /4

720

3.0 2

mXLXBp

pms

T

T in 045.0

0

0

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Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

L’impulso totale della particella è ottenuto da pT e dall’angolo polare :

Come nel caso del piano r (trasverso) anche la misura dell’angolo polare ha un errore, sia dovuto alla risoluzione del tracciatore, sia allo scattering multiplo.

A questa dobbiamo sommare in quadratura l’errore dovuto allo scattering multiplo

sinTpp

)1(

)1(12

NN

N

z

ztr

0

1

3

0136.0

X

l

pms

z

pT

r

Nel caso di una misura di 2 sole z

Se la traccia è misurata in N punti equidistanti si avrà:

2

z

z

dove p è in GeV/c, l è la lunghezza di traccia in unità X0 e =1. A parte il (3)-1/2 è la formula usuale dello scattering multiplo.

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Rivelatori di Particelle 29

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

spiegazione di 1/(3)spiegazione di 1/(3)1/21/2…..

L’angolo di scattering multiplo <> che ci interessa per la misura dell’angolo polare deve essere inteso come il rapporto dello spostamento della traccia r ( a causa dello scattering multiplo ) diviso per la lunghezza di traccia l.

Nei solenoidi si usano normalmente camere a bassa massa come tracciatori possiamo ignorare lo scattering multiplo.

l

r

piano

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Rivelatori di Particelle 30

Lezione 10Lezione 10Misure d’impulsoMisure d’impulso

Concludendo:Concludendo:

dalla dalla

notiamo che la precisione migliora aumentandonotiamo che la precisione migliora aumentando BL BL22. Migliora solo . Migliora solo come come (N)(N)1/21/2 aumentando aumentando N N, dove N , dove N è il numero di misure il numero di misure

cGeVpNBLp

pT

r

T

T /4

720

3.0 2