Rita Campi Laboratorio per la Salute Materno-Infantile IRFMN Milano Gli indicatori –...
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Rita Campi
Laboratorio per la Salute Materno-InfantileIRFMN Milano
Gli indicatori – multidimensionali per la misura dello sviluppo:
gli esempi più significativi
Vimercate, 24 ottobre 2006
Una rassegna di esperienze a livelli nazionale
La qualità della vita nelle provincie italiane
Il SoleIl Sole
6 aree tematiche
1. TENORE DI VITA 1 Valore aggiunto pro capite 2 Depositi bancari 3 Pensioni 4 Premi vita 5 Consumi della famiglia 6 Canone locazione abitaz.
2. AFFARI E LAVORO 1 Rapporto nuove imprese/cessate 2 Imprese avanzate 3 Disoccupazione4 Vocazione all’export 5 Crediti protestati 6 Tassi prestiti alle imprese
3. SERVIZI E AMBIENTE 1 Infrastrutture 2 Ecosistema urbano 3 Clima 4 Emigrazione ospedaliera 5 Decessi per tumore 6 Processi pendenti
4. CRIMINALITÀ 1 Rapine 2 Furti in appartamento 3 Furti d’auto 4 Scippi e borseggi 5 Truffe 6 Trend dei reati
5. POPOLAZIONE 1 Densità demografica 2 Rapporto giovani/anziani 3 Laureati 4 Immigrazione da altre province 5 Divorzi e separazioni 6 Suicidi
6. TEMPO LIBERO1 Associazioni 2 Lettura libri 3 Cinema 4 Indice enograstronomico 5 Ristoranti 6 Palestre
Il punteggio
Per ciascuno dei 36 indicatori sono attribuiti 1.000 punti alla provincia con il valore migliore;
tutte le altre sono riparametrate a questa. Per ogni settore la graduatoria è elaborata sulla
base del punteggio medio riportato nei sei indicatori da ciascuna provincia.
La graduatoria finale è elaborata in base al punteggio medio riportato da ciascuna
provincia nelle sei graduatorie di settore.
CLASSIFICAZIONE 2005
Il QUARS:Indice di qualità regionale dello sviluppo
QUARS7 macro-indicatori:
Ambiente, Economia e Lavoro, Diritti e cittadinanza, Pari opportunità, Istruzione e cultura, Salute e Partecipazione.
1. Ambiente: valutazione dell’impatto ambientale che deriva dalle forme di produzione distribuzione e consumo e buone prassi intraprese per mitigare i relativi effetti.
2. Economia e lavoro: condizioni lavorative e di reddito garantite dal sistema economico e dalla politiche redistributive eventualmente messe in atto.
3. Diritti e cittadinanza: inclusione sociale di giovani, anziani, persone svantaggiate e migranti.
4. Pari opportunità: condizioni - senza discriminazioni di genere- di accesso e di partecipazione alla vita economica, politica e sociale
5. Istruzione e cultura: partecipazione al sistema scolastico, qualità del servizio, grado di istruzione della popolazione, domanda e offerta culturale
6. Salute: qualità ed efficienza del servizio, prossimità, prevenzione, salute generale della popolazione
7. Partecipazione: partecipazione politica e sociale dei cittadini.
Ambiente
Economia e lavoro
Diritti e cittadinanza
Pari opportunità
Istruzione e cultura
Salute
Partecipazione
Standardizzazione delle variabili
X i, j è il dato della regione i relativo alla variabile j (per esempio, 118.90 la densità dell’Abruzzo)µi è la media tra i valori di tutte le regioni per la variabile (rimanendo nell’esempio della densità abitativa, non è altro che la media aritmetica dei valori della densità delle 20 regioni, quindi 176.90)σxj è lo scarto quadratico medio o deviazione standard della distribuzione della variabile , in altre parole è la media degli scarti dei valori di tutte le regioni dalla media della variabile. Questo valore serve per quantificare l’intervallo all’interno del quale si distribuiscono i dati delle variabili. Il valore della deviazione standard è lo stesso per tutti i valori relativi ad una variabile: quindi per ogni variabile ho un unico valore di deviazione standard che è uguale per tutte le regioni. (Per la densità è 107.26)zi,j è il dato della regione i relativo alla variabile j standardizzato. Ad ogni xi,j corrisponde uno e uno solo zi,j, inoltre vengono conservate per costruzione le distanze.
Zi,j
xi,j - µj
xj
=
Ci troviamo alla fine di questa operazione 42 indicatori i cui valori sono tutti per lo più compresi tra -2 e 2. Solo a questo punto posso procedere con la media tra questi valori che sono finalmente confrontabili. La media viene calcolata prima tra le variabili che compongono ciascun macroindicatore, poi, per arrivare al valore di sintesi finale, tra i macro indicatori. Prima di realizzare la media finale, però, il valore risultante per ciascun macro-indicatore viene a sua volta standardizzato.
QUARS PIL pro capite Posizione Posizione Scarto
Trentino Alto Adige 1 2 1 Toscana 2 9 7 Emilia Romagna 3 3 0 Valle d'Aosta 4 4 0 Umbria 5 12 7 Marche 6 11 5 Friuli Venezia Giulia 7 7 0 Veneto 8 8 0 Piemonte 9 6 -3 Lombardia 10 1 -9 Abruzzo 11 13 2 Liguria 12 10 -2 Sardegna 13 15 2 Lazio 14 5 -9 Molise 15 14 -1 Basilicata 16 16 0 Puglia 17 17 0 Sicilia 18 19 1 Calabria 19 20 1 Campania 20 18 -2
Osservare il mondo in termini di soglia di povertà e di redditoequivale a farlo attraverso lenti opache, che fanno scomparirela ricca varietà dei colori volgendo tutte le differenze in ombre
dello stesso colore. (Latouche, 2004).
Confronto tra PIL e QUARS
Qualità della vita a Milano
Come sono costituitiMETODOLOGIA
15 aree tematiche: (Popolazione, Ambiente, Lavoro, Salute, Disagio, Sicurezza, Benessere economico, Abitazione, Istruzione, Mobilità, Servizi di
assistenza, Servizi al pubblico, Servizi del terziario, Cultura e svago, Sport).
A ciascuna area è stato assegnato un peso diverso, da 1 a 3, che esprime il grado di importanza attribuito (interpretando la struttura delle preferenze della
popolazione e le sue preoccupazioni) alle varie aree
150 dati iniziali
AGGREGAZIONE
115 Indicatori di utilità
Funzione di “utilità” crescente (QUALITA’)
o decrescnte (DISAGIO)
AGGREGAZIONE
15 indicatori per aree
SOMMA PESATA
Indice generale
INDICATORI GENERALI - Scheda generale 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Pesi
Ambiente 66,84 55,93 57,69 58,09 57,55 58,20 57,81 56,99 57,90 60,20 61,75 68,53 71,66 74,76 76,05 81,68 3
Popolazione 69,02 66,54 65,80 68,43 61,22 63,25 61,57 64,19 67,49 68,56 67,76 72,34 71,99 70,64 69,52 85,25 1
Lavoro 79,14 73,06 79,30 66,51 59,45 69,44 56,47 57,94 60,93 66,41 73,22 88,78 87,23 80,59 83,26 78,27 2
Salute 78,88 75,15 77,11 78,56 80,76 78,04 77,64 71,06 76,13 74,33 73,97 82,39 64,10 72,55 65,90 77,52 3
Disagio 64,06 60,77 62,32 61,63 65,22 65,56 63,15 63,37 66,95 63,34 65,19 75,69 80,54 81,67 89,20 84,35 3
Sicurezza 74,77 70,67 67,98 73,09 75,49 73,39 72,74 71,70 63,76 64,01 57,54 82,00 76,16 76,77 64,35 73,04 3
Benessere economico
67,23 67,79 68,26 67,29 69,77 71,62 70,96 71,20 74,25 77,98 84,75 85,76 90,81 98,45 96,12 96,70 2
Abitazione 73,66 68,64 71,45 73,85 74,85 85,06 89,22 90,26 91,38 88,76 80,53 76,28 74,62 73,46 72,29 71,31 2
Istruzione 76,22 77,19 78,50 78,48 78,28 79,51 81,49 79,02 79,51 80,80 79,71 72,20 77,69 78,76 79,05 81,11 1
Mobilità 74,55 78,46 79,55 84,12 84,52 81,56 81,53 80,89 81,35 81,84 81,42 79,23 80,17 82,62 84,41 86,15 2
Servizi di assistenza
69,07 67,19 69,65 72,07 77,69 74,46 69,05 68,98 71,79 86,64 81,39 81,01 87,02 86,22 91,32 97,22 1
Servizi al pubblico
33,69 47,93 53,69 62,00 56,64 46,47 44,71 64,75 73,06 79,00 75,97 74,79 58,98 55,06 62,59 66,62 1
Servizi del terziario
60,78 65,25 62,87 63,38 62,90 63,96 77,91 79,76 80,73 79,09 82,40 87,77 85,77 78,30 88,82 90,49 1
Cultura e svago
65,11 63,35 64,27 62,07 65,10 66,04 64,45 68,59 74,87 82,57 80,01 81,79 83,70 84,15 83,96 80,61 1
Sport 81,81 82,80 83,74 85,34 89,21 91,19 89,74 87,96 85,16 85,61 91,25 83,82 86,46 87,57 88,39 91,63 1
Indicatore generale
70,31 67,91 69,29 69,98 70,57 71,33 70,34 70,49 71,95 73,25 73,10 79,25 77,58 78,82 78,60 81,76
Le variazioni dell’indicatore generale nel 2004
100
90
80
70
60
501989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
I passaggi operativi
1. Definizione delle aree di ricerca
Fattori socio-economici
Educazione dei genitori
Occupazione dei genitori
Condizioni abitative
Educazione
Prima occupazione
Disoccupazione
Casalinga
Reddito
Condizioni abitative
Condizioni abitative
Ricchezza, povertà
Reddito
Infanzia Post-adolescenza Attività lavorativa Vecchiaia
+ cambiamenti avvenuti nel tempo
Definizione dei dati di area
Area condizioni abitative
• n. utenze domestiche
• Valore della casa al mq.
• Costo medio dell’affitto per stanza
Esempio
centro
periferia
Calcolo degli indicatori d’area
La direzione QUALITATIVA
È un indicatore di qualità se il suo aumento migliora la
qualità della vita
È un indicatore di disagio se il suo aumento peggiora la
qualità della vita
0 = qualità minima
1 = qualità massima
Calcolo dell’indice normalizzato
Definizione dei valori minimi e massimi
Un valore pari a 0 =peggiore prestazione nell’arco di tempo osservato
Un valore pari a 1 = migliore prestazione nell’arco di tempo osservato
MIN (indicatore): valore minimo assunto in un intervallo di tempo t
MAX (indicatore): valore massimo assunto in un intervallo di tempo t
Indice generale dell’area al tempo t
In I(n,t)
=x peso (n)
n peso (n)
Indice generale
In I area(n,t)
=x peso area (n)
n peso area (n)
categoricaEDUCAZIONE
(scuola dell’obbligo scuola secondaria superiore laurea – post-laurea)
continua (anni di scolarizzazione)
Tasso di passaggio alla scuola secondaria superioreTasso di passaggio all’università
Tasso scolaritàIscritti ai corsi di formazione professionale
CONDIZIONI ABITATIVE
Casa di proprietà o in affitto
n° stanze e persone
acqua calda, riscaldamento, servizi igenici, frigorifero, macchina da lavare, telefono
tipo di costruzione
REDDITO
LAVORO
Prodotto interno lordoConsumo mensile medio
familiareFamiglie sotto la soglia di
povertàTasso di attività
Tasso di occupazioneTasso di disoccupazione
Part timePersone in cerca di prima
occupazione
speranza di vita alla nascita
incidenza di malattia e cause di mortalità specifiche
accesso alle strutture sanitarie
SALUTE