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l I l ~. Differenze tra chiesa cattolica e chiesa evangelica - differenza tra evangelici e cattoli... Pagina 1 di 9 i Risposte ai miei amici cattolici di Marco De Vivo -Ed: Centro Biblico, Giugliano (Na) tratto da apocalypsesoon.org Perché voi evangelici non venerate le immagini? Ciò che maggiormente distingue i cristiani evangelici è l'insistenza con cui si afferma che ognuno deve conoscere Dio in modo personale, e poi che deve avere un rapporto continuo con Lui, personalmente, non attraverso immagini. Uno dei temi maggiori della Bibbia è il rifiuto da parte di Dio di far costruire delle immagini da adorare. Nel secondo comandamento Iddio ordina: "Non ti fare scultura alcuna né immagine ... non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servire loro" (Esodo 20:4-6). Alcuni affermano che se si dovesse osservare letteralmente il secondo comandamento, non si potrebbe avere neppure le foto delle persone care. La Bibbia ci spiega al contrario, che le immagini proibite sono quelle cui offriamo un culto di venerazione: "Non vi farete idoli, non vi eleverete immagini scolpite né statue, e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono l'Eterno l'Iddio vostro (Levitico 26: 1). Altri dicono che questo comandamento ha valore solo per le immagini pagane, ma invece vediamo che: a) Mosé spiegò agli Ebrei, il popolo di Dio di quel tempo, e non ai pagani, che Dio non si era mostrato quando parlava loro, appunto perché non facessero di lui alcuna immagine: "Vegliate diligentemente sulle anime vostre, affinché non vi corrompiate e vi facciate qualche immagine scolpita" (Deuteronomio 4: 15-16; leggete anche i versetti 17-19). b) Iddio lodò il re degli Ebrei per aver distrutto un serpente di rame innalzato precedentemente per suo chiaro ordine, ma non per venerarlo. Molti anni dopo averglielo fatto costruire, Dio ritenne opportuno distruggerlo perché si era cominciato a venerarlo. Altri ancora sostengono che le immagini erano proibite soltanto durante il periodo dell'Antico Testamento, e che siano accettabili ora che viviamo nel tempo del Nuovo Testamento. A questi ultimi rispondiamo che anche il Nuovo Testamento parla molto delle immagini, e sempre contro di esse, proprio come nell'Antico Testamentò. In uno degli ultimi brani del Nuovo- Testamento leggiamo: "Figlioletti, guardatevi dagli , idoli" (1 Giovanni 5:21). "Perciò cari miei fuggite l'idolatria" (1 Corinzi 10:14). Vedi anche 1 Corinzi 6:9; 10:7-14; Atti 7:39-42; 17:16-29; Romani 1:23; 1 Pietro 4:3; Apocalisse 2:14; 9:20; 21 :8; 22:15. La chiesa cristiana dei primi secoli non usava immagini. Queste entrarono nelle chiese per uso ornamentale alla fine del terzo secolo. Nel quinto secolo furono usate per istruire, e in seguito considerate come sacre. Vennero poi accettate dal Consiglio di Nicea nel 787 e da quello di Trento nel 1562 d.C. Il fatto che la Bibbia contenga non pochi, ma moltissimi passi che proibiscono le immagini, rende chiaro che questo è un soggetto di grande importanza per Dio. http://www.nelnomedigesu.comlcamcris.altervista.org/cattol.html 16/09/2011

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iRisposte ai miei amici cattolici

di Marco De Vivo -Ed: Centro Biblico, Giugliano (Na)tratto da apocalypsesoon.org

Perché voi evangelici non venerate le immagini?

Ciò che maggiormente distingue i cristiani evangelici è l'insistenza con cui si affermache ognuno deve conoscere Dio in modo personale, e poi che deve avere un rapportocontinuo con Lui, personalmente, non attraverso immagini. Uno dei temi maggioridella Bibbia è il rifiuto da parte di Dio di far costruire delle immagini da adorare.

Nel secondo comandamento Iddio ordina: "Non ti fare scultura alcuna né immagine ...non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servire loro" (Esodo 20:4-6). Alcuniaffermano che se si dovesse osservare letteralmente il secondo comandamento, non sipotrebbe avere neppure le foto delle persone care. La Bibbia ci spiega al contrario, chele immagini proibite sono quelle cui offriamo un culto di venerazione: "Non vi fareteidoli, non vi eleverete immagini scolpite né statue, e non collocherete nel vostro paesealcuna pietra ornata di figure per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono l'Eternol'Iddio vostro (Levitico 26:1).

Altri dicono che questo comandamento ha valore solo per le immagini pagane, mainvece vediamo che:

a) Mosé spiegò agli Ebrei, il popolo di Dio di quel tempo, e non ai pagani, che Dio nonsi era mostrato quando parlava loro, appunto perché non facessero di lui alcunaimmagine: "Vegliate diligentemente sulle anime vostre, affinché non vi corrompiate evi facciate qualche immagine scolpita" (Deuteronomio 4: 15-16; leggete anche iversetti 17-19).

b) Iddio lodò il re degli Ebrei per aver distrutto un serpente di rame innalzatoprecedentemente per suo chiaro ordine, ma non per venerarlo.

Molti anni dopo averglielo fatto costruire, Dio ritenne opportuno distruggerlo perché siera cominciato a venerarlo.

Altri ancora sostengono che le immagini erano proibite soltanto durante il periododell'Antico Testamento, e che siano accettabili ora che viviamo nel tempo del NuovoTestamento. A questi ultimi rispondiamo che anche il Nuovo Testamento parla moltodelle immagini, e sempre contro di esse, proprio come nell'Antico Testamentò. In unodegli ultimi brani del Nuovo- Testamento leggiamo: "Figlioletti, guardatevi dagli ,idoli" (1 Giovanni 5:21). "Perciò cari miei fuggite l'idolatria" (1 Corinzi 10:14). Vedianche 1 Corinzi 6:9; 10:7-14; Atti 7:39-42; 17:16-29; Romani 1:23; 1 Pietro 4:3;Apocalisse 2:14; 9:20; 21 :8; 22:15.

La chiesa cristiana dei primi secoli non usava immagini. Queste entrarono nelle chieseper uso ornamentale alla fine del terzo secolo. Nel quinto secolo furono usate peristruire, e in seguito considerate come sacre. Vennero poi accettate dal Consiglio diNicea nel 787 e da quello di Trento nel 1562 d.C.

Il fatto che la Bibbia contenga non pochi, ma moltissimi passi che proibiscono leimmagini, rende chiaro che questo è un soggetto di grande importanza per Dio.

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i Chi vuole approfondire leggendo tutti i seguenti versetti si renderà conto da sé stessoquanto sia peccaminoso usare immagini: Salmo 115:4-9; Isaia 44:8-20: Geremia10:3-16; Esodo 23:24; 32; 34:13; Levitico 19:4; 26:30; Numeri 33:52;Deuteronomio 5:8-9; 9:12-17; 16:21-22; 27:15; 2 Re 17:9-16; 2 Cronache33:19,22; 34:3-4; Salmi 78:58; 97:7; 106:19-20; 135:15-18; Isaia 8:19; 10:10-11;30:22; 31:6-7; 42:8-17; 45:20; 46:6-7; Ezechiele 16:17; 30:13; Daniele 3:1-18;Osea 11:2; 13:2-4: Michea 1:7; 5:12-13; Habacuc 2:18-20.

è

Dio ci ama e vuole avere la nostra amicizia, la nostra comunione, la lode, l'onore, lavenerazione e l'adorazione. Egli dice di essere geloso dei nostri affetti. Come si sentiràquando li rivolgiamo invece a una statua o immagine di un qualsiasi santo? È altresìun'offesa grande affermare che Dio è meno compassionevole dei santi come implical'esempio comunemente usato dai cattolici.Essi dicono: "Un uomo desidera un posto di lavoro in una certa fabbrica. Questi, nonconoscendo il direttore, si reca da suo zio che gli vuole bene e che è amico intimo deldirettore, ottenendo per mezzo di lui il posto ambito". Nell'esempio, i santi sonoparagonati allo zio che ci vuole bene, mentre Dio è raffigurato nel direttore che nonpensa neppure a noi. Questo pensiero è gravissimo. In verità è Dio che ci ama e ciconosce, ed egli vuole che ci accostiamo direttamente a lui. La Bibbia afferma: "Perchénon abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostreinfermità; ma ne abbiamo uno (Cristo) che in ogni cosa è stato tentato come noi, peròsenza peccare: Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinchéotteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momentoopportuno" (Ebrei 4: 15-16; vedi anche Efesini 3:12).Quanto detto porterà ad una domanda:

Credono i cristiani evangelici nei santi?

Sì. Noi cristiani evangelici crediamo nei santi, ma nel modo in cui ne parla la Bibbia eciò è completamente diverso dal tradizionale concetto cattolico. Proprio perché licrediamo cerchiamo di obbedire a quello che essi scrissero nella Bibbia.

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La Bibbia dice che tutti i credenti sono santi, perché santificati per mezzo del sacrificiodi Gesù Cristo. La parola "santo" nel Nuovo Testamento viene usata per indicare icredenti come gruppo e non per distinguere una persona dalle altre perché più pura operché fa miracoli, anche se alcuni li hanno fatti. Inoltre, noi non preghiamo i santi enon offriamo loro venerazione, perché:

a) la Bibbia dice: "Adora il Signore Iddio tuo, e a Lui solo rendi il tuo culto" (Luca 4:8);

b) nella Bibbia non troviamo nessun caso di qualcuno che lo abbia fatto, né nessunaindicazione che bisogna farlo;

c) nella Bibbia leggiamo che né gli uomini, né gli angèli di Dio permisero ad alcuno diprostrarsi loro dinanzi, anzi risposero che bisognava prostrarsi solo davanti a Dia: "Ecome Pietro entrava, Cornelio, fattoglisi incontro, gli si gettò ai piedi, e l'adorò. MaPietro lo rialzò dicendo: Levati, anch'io sono uomo!" (Atti 10:25-26). Vedi anche Atti14:15 e Apocalisse 22:8-9;

d) i santi non possono essere nostri mediatori davanti a Dio, perché abbiamo un solomediatore: Gesù Cristo. "Poiché vi è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio egli uomini, Cristo Gesù uomo, il quale diede sé stesso quale prezzo di riscatto pertutti" (1 Timoteo 2:5-6, Giovanni 16:26-27).

e) l'apostolo Paolo, uno dei "santi", mostra chiaramente ai Filippesi che egli potevaessere loro di aiuto soltanto vivendo (Filippesi 1:23-26).

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k.

Per rispondere sull'argomento che i santi esaudiscano le preghiere facendo miracoli,ricordiamo che ci sono due fonti di potere spirituale: Dio e le forze diaboliche. Dio diceche non dobbtarno.tare immagini. Quando i miracoli sembrano essere fatti dai santi, espingono le persone al culto di altri all'infuori di Dio, non possono provenire da Dio.Inoltre, i miracoli vengono attribuiti lo stesso a coloro che prima erano chiamati santi,ma che la stessa Chiesa Cattolica Romana adesso afferma che non sono mai esistiti:Santa Filomena, per esempio, che fra l'altro avrebbe guarito miracolosamente PapaPio X. Recentemente altri santi sono stati deposti.

Come si diventa santi secondo la Bibbia, allora? Credendo in Gesù Cristo comeSalvatore: "Noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fattauna volta per sempre" (Ebrei 10: 10). Vedi anche Atti 26: 18.

Da dove nascono le differenze fra gli evangelici e la chiesa cattolica?

&

La causa principale delle differenze fra noi e i cattolici deriva dal fatto che i cristianievangelici accettano solamente la Bibbia come unica fonte per stabilire una dottrina,mentre il cattolicesimo ad essa aggiunge la tradizione e le varie decisioni della ChiesaCattolica Romana.Anche in quest) ultimi anni abbiamo assistito a dei cambiamenti nell'ambito dellaChiesa Romana. Il fatto di dire la messa non più in latino, ma in italiano; dipermettere la carne il venerdì; di concedere una leggera colazione prima della"comunione"; ecc., pone in chiara evidenza che questa Chiesa è suscettibile dicambiamento. Essa non può in ogni tempo concordare in ogni punto con la Bibbia.Coloro che seguono la tradizione non lo ammettono, ma nei secoli scorsi vi sono statidei cambiamenti in netto contrasto con l'insegnamento biblico, e per questo nonpossiamo accettare ogni punto della dottrina cattolica romana.

Le ragioni per cui accettiamo la Bibbia, anche quando essa diverge dalla tradizioneopponendovisi, sono le seguenti:

a) la Bibbia afferma la sua ispirazione divina. "Ogni Scrittura è ispirata da Dio ... " (2Timoteo 3:16); ispirazione accettata anche dalla Chiesa Cattolica Romana. Molteprove mostrano che essa è veramente ispirata. Un esempio evidente sono le profezieadempiute;

" b) la Bibbia afferma di contenere tutto quello che è necessario per rendere perfetto ilcristiano. Essa dice: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, ariprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto,appieno fornito per ogni opera buona" (2 Timoteo 3:16-17). Non occorre perciòaggiungere la tradizione;

c) nella sua seconda lettera, l'apostolo Pietro dice che la Bibbia è più ferma di, ciò cheegli aveva veduto e udito, perché scritta da uomini "sospinti dallo Spirito Santo" (2Pietro 1: 16-21).Perciò essa è più attendibile della tradizione umana. Il Nuovo Testamento, è vero,parla di tradizione, ma sempre contro di essa. Gesù ebbe a dire: "Voi, lasciato ilcomandamento di Dio, state attaccati alla tradizione degli uomini... annullando così laparola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata" (Marco 7:8-13). Vedi ancheMatteo 15:2-6; Colossesi 2:8; 2 Tessalonicesi 3:6; Galati 1: 14.

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d) alcuni sostengono che la Chiesa Cattolica Romana sia la sola capace di interpretarela Bibbia. L'apostolo Paolo, al contrario, loda grandemente i cristiani di Berea, perchéesaminavano ogni giorno le Scritture per vedere se le cose che egli insegnavacorrispondessero a verità (Atti 17:11). Se l'insegnamento di Paolo, apostolo etestimone di Cristo, era subordinato alle Scritture (la Bibbia) molto di più dovrebbeesserlo quello della Chiesa di oggi;

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e) altri, appoggiando la posizione della Chiesa Cattolica Romana, dicono che la Bibbianon contiene tutto ciò che Gesù e gli apostoli insegnarono. Questo è vero, la stessaBibbia lo afferma; ma il fatto non autorizza a sostenere cose esplicitamente contrariea quanto scritto (Apocalisse 22:18-19; Marco 7:3-13). Abbiamo nella Bibbia tutto ciòche basta per la nostra fede (Giovanni 20:30-31; 2 Timoteo 3: 16-17).

È chiaro che le differenze fra noi cristiani evangelici e la Chiesa Cattolica Romanavengono non da interpretazioni diverse della Bibbia, o da Bibbie diverse, madall'aggiungere là tràdizione alla Bibbia per formare la dottrina cattolica romana.

Qual è la differenza più importante fra i cristiani evangelici e i cattolici?

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Noi evangelici seguiamo l'insegnamento dato da Dio nella Bibbia a proposito dellasalvezza. Tutti siamo peccatori e abbiamo bisogno di essere salvati (Romani 3:23).Dio, nella sua misericordia, ha provveduto questa salvezza nel suo Figliuolo, come diceil Vangelo di Giovanni: :'Poiché Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suoUnigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vitaeterna" (Giovanni 3:16). Da soli non possiamo ottenere la salvezza. Infatti stascritto: "Poiché è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vieneda voi, è il dono di Dio. Non è in virtù d'opere, affinché nessuno si glori" (Efesini 2:8-9). Nessuno sarà salvato per aver compiuto buone opere: "Poiché per le opere dellalegge nessuno sarà giustificato al suo cospetto" (Romani 3:20). Vedi Galati 2:16; 12-13; 5:4. Se fosse possibile essere salvati obbedendo alla legge di Dio, la morte diCristo sarebbe stata vana. la Bibbia dice: "Se la giustizia si ottiene per mezzo dellalegge, Cristo è dunque morto inutilmente" (Galati 2:21).

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Nella lettera ai Romani leggiamo: "Non vi è distinzione; difatti tutti hanno peccato esono privi della gloria di Dio, e sono giustificati gratuitamente per la sua grazia,mediante la redenzione che è in Cristo Gesù; il quale Iddio ha prestabilito comepropiziazione mediante la fede nel sangue d'esso" (Romani 3:22-25). Pentiti dunquedei tuoi peccati. Cristo è morto personalmente per te sacrificandosi sulla croce per latua salvezza. Egli non ha pagato solamente per il peccato "originale" ma per tutti ipeccati. l'apostolo Giovanni scrive: " ... il sangue di Gesù suo Figliuolo, ci purifica daogni peccato" (1 Giovanni 1:7). Come possiamo vedere, Cristo ha compiuto tutto perla nostra salvezza. Essa è "un dono di Dio" (Efesini 2:8-9); tutto quello che dobbiamofare è accettarlo. Accettarlo significa accettare Cristo, il Figliuolo di Dio, perché lasalvezza, ossia la vita eterna, è in lui. la Bibbia afferma: "Chi ha il Figliuolo ha la vita;chi non ha il Figliuolo di Dio non ha la vita" (1 Giovanni 5: 12).

Accettare Cristo significa credere che quando morì sulla croce egli pagò per la tuapersonale salvezza. Giovanni, l'apostolo amato da Gesù, scrive ancora: "A tutti quelliche l'hanno ricevuto egli (Cristo) ha dato il diritto di diventare fjgliuoli di Dio; a quelli,cioè che credono nel suo nome" (Giovanni 1:12). l'apostolo Paolo, avendosperimentato nella propria vita questa grande salvezza, scrive: "Giustificati dunqueper fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore (Romeni5:1).

Oggi stesso, con un semplice sincero atto di fede tu puoi essere salvato; Gesù dice:"colui che viene a me, io non lo caccerò fuori" (Giovanni 6:37).

Avete la messa come la chiesa cattolica?

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Abbiamo la santa cena o comunione, ma questa non è la messa. la forma esterioredella messa recentemente si è avvicinata molto a quella della santa cena, ma ledifferenze dottrina li sfortunatamente sono rimaste. la dottrina cattolica romana dellamessa, stabilita dal concnto di Trento, afferma che essa è un sacrificio propiziatorio

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che viene offerto per espiare i peccati dei viventi e dei morti in Cristo. Questo nonpossiamo accettarlo, perché la Bibbia insegna chiaramente che Cristo ha offerto séstesso: "un unico sacrificio per i peccati" (Ebrei 10:12; vedi anche Romani 6:9-10), eche non vi è bisogno di ulteriori sacrifici perché "questo egli ha fatto una volta persempre quando ha offerto sé stesso" (Ebrei 7:25-27; 9:22,25-28).Quindi non possiamo rinnovare il suo sacrificio per aiutare le povere anime delpurgatorio. Notate bene che la Bibbia non parla affatto di purgatorio. Inoltre, fattomolto importante, la necessità di ripetuti sacrifici dà l'idea che il sacrificio di Cristo nonsia stato sufficiente per la espiazione dei nostri peccati, ma che necessiti contribuiread essa con numerosi altri sacrifici complementari. Dio afferma, al contrario, che ilsacrificio di Cristo non può essere ripetuto perché è sufficiente per tutti i tempi per laremissione dei nostri peccati: "E non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loroiniquità. Ora, dov'è remissione-di queste cose, non c'è più luogo a offerta per ilpeccato" (Ebrei 10:17-18).

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La Bibbia insegna che "Il sangue di Gesù ... ci purifica da ogni peccato" (1 Giovanni1 :7). Accanto alla teoria del sacrificio giornaliero di Cristo, c'è la tradizione cattolicasecondo la quale la sostanza del pane e del vino viene cambiata effettivamente nelcorpo e nel sangue di Cristo.Il miracolo viene chiamato transustanziazione. Questa tradizione si introdusse nellaChiesa circa il 380 d.C .. Divenne dogma di fede nel 1215 ed i cattolici cominciarono adinginocchiarsi davantl all'ostia nel 1226.La Chiesa, accettando questa tradizione, cerca di sostenerla con le parole di Gesù:"Questo è il mio corpo", ma queste parole non insegnano che il pane subisce uncambiamento diventando letteralmente carne di Cristo. Gesù, dopo aver detto "questoè il mio corpo", chiama il pane nello stesso brano per ben tre volte "pane" (1 Corinzi11:24-28). Lo stesso pensiero troviamo riguardo al vino, il quale viene chiamato"frutto della vigna" (Marco 14:25), quando invece avrebbe dovuto già essere statocambiato in sangue. Così per poter interpretare letteralmente le tre volte che vienechiamato pane, è necessario interpretare figurativamente le parole "Questo è il corpo"nello stesso modo in cui interpretiamo le parole di Cristo: "io sono la porta".

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Nella messa non avviene alcun cambiamento, mentre nei miracoli di Cristo ciò eraevidente. Quando per esempio Cristo cambiò l'acqua in vino, fu chiaro a tutti che nonsi trattava più d'acqua, ma di vino (Giovanni 2:9-10). Questo cosiddetto cambiamentoè impossibile anche perché Cristo si trova corporalmente in cielo nell'età presente.Ciò viene spiegato da Pietro in Atti 3:21 e riaffermato in Ebrei 10:12: "Questi, dopoaver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è posto a sedere alladestra di Dio". Cristo insegnava ai suoi discepoli di fare la santa cena in ricordo di lui:"Fate questo in memoria di me" (1 Corinzi 11:24).

Come mai i pastori evangelici si sposano?

La Bibbia dice con molta chiarezza che sposarsi non è proibito per coloro che voglionopiacere a Dio. Anzi, essa specifica: "Bisogna che il vescovo sia irreprensibile, marito diuna sola moglie .. , e tenga i figliuoli in sottomissione" (1 Timoteo 3:2). '

Inoltre, l'atto sessuale fra due persone sposate non è peccato (1 Corinzi 7:1-5). Inquesto passo, ai coniugi viene comandato: "Non vi private l'uno dell'altro" e checiascuno doni il proprio corpo al proprio coniuge. In Efesini 5:22-23 Dio sceglie larelazione fra marito e moglie come esempio della sua relazione fra i credenti, dicendoche la moglie deve essere soggetta al marito come la Chiesa è soggetta a Cristo, e cheil marito deve amare la moglie come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato sé stesso perla sua purificazione. Poi, aggiunge che come il credente è membro del corpo di Cristo,marito e moglie "diventeranno una stessa carne".

"È vero che chi non è sposato è più libero per svolgere l'opera di Dio, ma è anche veroche Dio dice: "È meglio sposare che ardere" (1 Corinzi 7:9).

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Pietro, secondo la Chiesa Cattolica Romana, era vescovo e primo Papa, però la Bibbiadice che era sposato (Matteo 8:14; 1 Corinzi 9:15). Questo mostra chiaramente che ilcelibato del clero non è un comandamento di Dio. Esso fu imposto al clero da alcunisinodi (Elvira, Orange, Arles, Agde, Toledo) e dal Concilio Lateranense del 1139. Fuuna decisione sbagliata perché molti preti non riescono a vivere tutta la vita senza ilrapporto sessuale, e Dio considera le relazioni tra persone non sposate come peccatoestremamente grave (1 Corinzi 6:9-10,18; Atti 15:28-29; Apocalisse 21:8). I poveripreti che non riescono a resistere e cadono in peccati sessuali hanno una più severacondanna da Dio-e scandalizzano molti. Oggigiorno la grande maggioranza dei pretivorrebbe essere libera di sposarsi, ma finora questa decisione sbagliata, presa tantisecoli fa, non è ancora stata corretta. Forse perché solo i Papi hanno autorità dicambiare questa regola della Chiesa Cattolica Romana, e di solito essi sono moltovecchi!

Non stiamo dicendo che tutti i preti e tutti i pastori devono sposarsi, ma che sposarsi ono deve essere una decisione personale, conforme all'insegnamento della Bibbia.

Infatti, l'apostolo Paolo non era sposato, ma Pietro sì.

Credete in Maria?,

••Sì, crediamo in tutto quello che la Bibbia dice di Maria, ma respingiamo quantoaggiunto dalla tradizione cattolica. Non preghiamo Maria perché la Bibbia insegna:"Adora il Signore Iddio tuo, e a Lui solo rendi il tuo culto" (Luca 4:8). I sostenitori delculto mariano affermano la necessità di pregare Maria perché tutto quello che ellachiede a Cristo le viene concesso. Nella Bibbia non troviamo mai che qualcuno siaandato da Gesù o si sia rivolto a Dio per mezzo di Maria. Leggiamo invece: "C'è unsolo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo" (1Timoteo 2:5). Gesù stesso disse: "lo sono la via, la verità e la vita; nessuno viene alPadre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6).

Si cominciò a pregare Maria verso la fine del quarto secolo dopo Cristo, macertamente se ella fosse stata ancora vivente, non lo avrebbe permesso. Da pia donnaqual'era non avrebbe accettato l'onore e l'adorazione che appartengono solo a Dio.Ogni "madonna" ha particolari capacità che non sono quelle di Maria. L'una guariscegli ammalati, l'altra protegge dalla lava del Vesuvio e un'altra ancora protegge ipescatori. Non è nostra intenzione parlare di questi culti che non hanno niente a chefare con Maria, che è sempre la stessa e conserva sempre le medesime capacità.

Parliamo piuttosto di Maria, madre di Gesù. Ella non fu concepita senza peccato.Infatti, dopo la nascita di Gesù, la troviamo nel tempio per offrire un sacrificio per lasua purificazione (Luca 2:22-24), proprio come facevano tutte le donne ebree(Levitico 12). Inoltre, nella sua preghiera di ringraziamento per essere stata presceltacome madre di Gesù, Maria chiama Dio: "mio Salvatore" (Luca 1:46-47). Se ella fossestata concepita senza peccato, che bisogno aveva di un salvatore?

La Chiesa Cattolica Romana insegna ancora di chiamare Maria "Madre di Dio",espressione questa, mai usata nella Bibbia. Infine, se Maria fosse "Madre di Dio",dovremmo concludere che la creatura sia madre del Creatore cioè di colui che èsempre esistito (Genesi 1:1; Giovanni 1:1-3,14). La Bibbia insegna che Maria è madredella natura umana di Cristo, in quanto egli, nella sua natura divina, esiste in eterno(Giovanni 8:57-58).

La Bibbia ci dice in maniera chiara che Maria era vergine alla nascita di Cristo (Isaia7:14; Matteo 1:18-20; Luca 1:27-35). Però non abbiamo nessuna prova che ella siarimasta sempre vergine. Anzi Maria, che era obbediente alla volontà di Dio sapevabenissimo che Iddio non desidera che le persone sposate restino vergini. Infatti ci èdetto nella Bibbia che Giuseppe e Maria si "conobbero" dopo la nascita di Gesù. Dire

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che Maria sia rimasta vergine per tutta la vita, non è affatto onoraria, ma è come direche Maria non faceva la volontà di Dio.La Bibbia, inoltre, parla spesso dei fratelli di Gesù. Nel Vangelo di Matteo leggiamo:"Non è questi il figliuolo del falegname? Sua madre non si chiama ella Maria, e i suoifratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?... " (Matteo 13:55-56).

Alcuni cattolici usano un ragionamento complicato e fra l'altro dicono che i fratelli diCristo erano in realtà cugini. Questo ragionamento si conclude affermando che uno deifratelli fu uno del-dodici Apostoli. La Bibbia invece dice il contrario: "Neppure i suoifratelli credevano in lui" (prima della risurrezione) (Giovanni 7:5). Inoltre, la donna,che secondo questa teoria sarebbe la madre dei fratelli di Gesù, cioè non Maria, eraancora viva ed era seguace di Gesù alla morte del Signore. Ma in tutta la Bibbia nontroviamo mai i fratelli con questa donna. Li troviamo invece sempre con Maria, madredi Gesù (Matteo 12:46; 13:55-56; Marco 3:31; 6:3; Luca 8:19; Giovanni 2:12).Altri cattolici, resisi conto dell'inconsistenza della "teoria dei cugini", sostengono che siparla di fratelli spirituali, e non di parenti per legame di sangue. L'apostolo Giovannidice però: "neppure i suoi fratelli credevano in lui" (Giovanni 7:5). Se non credevano,non potevano essere fratelli spirituali. La Bibbia, infine, fa sempre distinzione tra ifratelli spirituali di Gesù (i discepoli) e suoi fratelli per diritto di sangue.

Sul fondamento inconsistente della perpetua verginità di Maria, nel corso dei secoli ifilosofi hanno costruito una grande torre di favole. Di queste idee, che cercano diattribuire a Maria le prerogative e l'onore che appartengono solo a Dio, non si trovatraccia nella Bibbia né in altri libri di quel periodo.Nella Bibbia troviamo invece che Cristo non permise che si desse a Maria altro onoreall'infuori di quello di aver creduto in Dio e di aver ricevuto da lui la benedizione didivenire madre di Gesù: "Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donnadi fra la moltitudine alzò la voce e gli disse: Beato il seno che ti portò e le mammelleche tu poppasti! Ma egli disse: Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio el'osservano!" (Luca 11:27-28). Vedi anche Matteo 12:46-50; Marco 3:31-35; Luca1:42-45.

Quando diamo a Maria ciò che è dovuto a Dio, non onoriamo Maria. Il solo modo dionorarIa è di credere in Gesù e obbedire all'ordine da lei stessa impartito ai servidurante le nozze di Cana: "Fate tutto quello che egli (Gesù) vi dirà" (Giovanni 2:5) .

•• Esiste il purgatorio?

La Bibbia non parla di un luogo dove si può ottenere la purificazione dai peccati al difuori di Cristo Gesù. Chi rifiuta di credere in Cristo è condannato. Nel Vangelo diGiovanni leggiamo: "Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna, ma chi rifiuta di credere alFigliuolo non vedrà la vita, ma l'ira di Dio resta sopra lui" (Giovanni 3:36). (Vedi ancheApocalisse 20:15; Luca 16:19-31, soprattutto il versetto 26).Chi accetta Cristo è completamente salvato: "Non v'è dunque ora alcuna condanna perquelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1); e ancora: "Non mi ricorderò più dei loropeccati e delle loro iniquità" (Ebrei 10:17). (Vedi Giovanni 3:18; Romani 5:8-11; Ebrei10:14-18; Salmo 103:12).

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Secondo il concetto comune che il sacrificio di Cristo non basti a purgarci dei nostripeccati, un grande peccatore come il ladrone crocifisso con Cristo avrebbe dovutosoffrire molto tempo in purgatorio, ma invece Cristo disse: "Oggi tu sarai con me inparadiso" (Luca 23:43).Se esistesse il purgatorio e le messe aiutassero a fare uscire le anime dei sofferenti, iricchi avrebbero un enorme vantaggio pagando messe per abbreviare la pena; mentrei poveri, non avendo di che pagare, dovrebbero affidarsi alla misericordia del prete,sperando che ogni tanto elevi una messa per loro.Un ex prete affermava: "Se crediamo veramente che la messa salva le anime dalfuoco del purgatorio, perché farsi pagare per farle uscire?". Avrebbero aiutato anche

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un cane, diceva, se lo avesse visto tra le fiamme, senza neppure pensare alguadagno.

L'idea di purgatorio evidentemente è venuta dai pagani. Virgilio collocava le anime deidefunti in tre luoghi diversi: Tartaro per i dannati; Campi elisi per i buoni e un luogo diespiazione per i meno cattivi (Eneide 6, 1100-1105).

Su chi è fondatà là Chies'a?

Pietro stesso spiega che il capo della Chiesa è Cristo: "Egli è la pietra che è stata davoi edificatori sprezzata, ed è divenuta la pietra angolare. E in nessun altro è lasalvezza; poiché non v'è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini,per il quale noi abbiamo ad essere salvati" (Atti 4: 10-12).

Nel Vangelo di Matteo leggiamo: "Ed egli disse loro: nEvoi, chi dite che io sia? SimonPietro rispondendo disse: tu sei il Cristo, il Figliuolo dell'Iddio vivente. E Gesùreplicando disse: Tu sei beato Simone, figliuolo di Giona, perché non la carne e ilsangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E io altresì ti dico: tusei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" (Matteo 16: 14-18). La ChiesaCattolica Romana, interpretando ciò asserisce che "la pietra", cioè il fondamento dellaChiesa è Pietro e sulla errata interpretazione di questo passo fonda e giustifica ilpapato.

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I cristiani evangelici interpretano questo passo alla luce di altri brani della Bibbia chetrattano lo stesso soggetto. Nella Parola di Dio leggiamo: "Poiché nessuno può porrealtro fondamento che quello già posto, cioè Cristo Gesù" (1 Corinzi 3:11; vedi anche 1Pietro 2:4-8). Infine, Cristo stesso afferma di essere "la pietra" (Marco 12:1-11).Tornando al brano di Matteo 16:14-18, appare chiaro che "la pietra" di cui Cristo parlanon è Pietro ma la sua confessione di fede cioè Cristo stesso. Infatti, Pietro dice: "Tusei il Cristo, il Figliuolo dell'Iddio vivente".

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L'idea del papato che si fonda appunto sulla errata interpretazione di questo unicopasso biblico, ha acquistato importanza a poco a poco nel corso dei secoli. Quanto allainfallibilità del papa, questo dogma venne sancito solo nel 1870, nonostante la forteopposizione all'interno del cattolicesimo stesso. Che Pietro, primo papa secondo latradizione cattolica, fosse ben lontano dall'essere infallibile, ce lo mostrano i seguentipassi biblici, in cui egli fu riprovato perché "era da condannare": Galati 2:11-14;Matteo 26:69-75).

A chi dobbiamo confessarci?

Quando i discepoli di Gesù gli chiesero: "Signore, insegnaci a pregare", Egli insegnò aloro di pregare direttamente al Padre chiedendo a Lui il perdono dei loro peccati:"Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo reçno: sia fattala tua volontà anche in terra com'è fatta nel cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidianoe rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori."Sappiamo che "rimettici i nostri debiti" qua significa "perdonaci i nostri peccati" perchénel Vangelo di Luca lo stesso versetto dice esplicitamente: "perdonaci i nostripeccati" (Matteo 6:9-12i Luca 11:1-4).

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È chiaro dunque, che dobbiamo confessarci direttamente a Dio. Così infatti faceva lachiesa nei primi secoli. La dottrina della confessione fatta al prete fu ammessa nellaChiesa Cattolica solo nel 1225, ma ancora prima di quella data già dei sacerdotiavevano iniziato ad ascoltare confessioni e, pur non dando l'assoluzione, pregavanoDio di rimettere i peccati.A sostegno della confessione al prete, il clero cattolico cita le parole del Vangelo di

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Giovanni: "A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi; a chi li riterrete, sarannoritenuti" (Giovanni 20:21-23). Prima di tutto facciamo notare che queste parole nonsono dirette agli apostoli; cioè ai dodici, ma ai discepoli, cioè a tutti i suoi seguaci. Laprerogativa quindi di rimettere i peccati non è un privilegio riservato al clero, ma èestesa a tutti coloro che credono in Cristo come Signore e Salvatore.

Inoltre, fatto molto importante per intendere il significato delle parole di Gesù, idiscepoli, che avevano ricevuto personalmente questo ordine, non ascoltarono mai laconfessione di alcuno, ma predicarono l'evangelo, dicendo che solo in Cristo Gesù èpossibile ottenere la remissione dei peccati (Atti 2:37·38; 10:43 e molti altri passi). Ilcomportamento dei discepoli è una prova senza possibilità di contestazione che leparole di Gesù si riferivano alla potenza redentrice della predicazione dell'evangelo enon già ad una confessione al prete.

Oltre ciò, l'evangelista Luca, narrando lo stesso episodio di Giovanni 20:21-23, dice:" ... che nel suo nome (di Cristo) si predicherebbe ravvedimento e remissione deipeccati" (Luca 24:45-48). Questo non lascia adito ad alcun dubbio; Cristo non parlòmai di confessare i peccati ad un uomo.

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Quanto detto porta con sé un'inevitabile domanda: "Dobbiamo confessarci o no?" Sì,ogni'vero cristiano ha il dovere di confessare i propri peccati, ma questa confessionenon va fatta ad alcun uomo, in quanto solo Dio ha il potere di rimettere i peccati.L'apostolo Giovanni scriveva: "Se confessiamo i nostri peccati, egli (Dio) è fedele egiusto da rimetterei i peccati e purificarci da ogni iniquità" (1 Giovanni 1:9).

Conclusione

Caro amico, ti abbiamo esposto il chiaro insegnamento della Bibbia. Dio ti invita adaccettare ora la sua salvezza. Non continuare in un sistema che essendosi allontanatodalla verità della Parola di Dio porta quelli che lo seguono ad un disastro eterno.

Dio ti ama ed ha provveduto per te la salvezza per mezzo di Gesù Cristo. Ti invita adavvicinarti a Lui per ricevere il perdono dei tuoi peccati e la vita eterna. Prendi dunqueora, in questo momento, la decisione di seguire Cristo e la sua Parola. Allora, esolamente allora, la tua vita conoscerà la salvezza di Gesù e sarà in pace con Dio.

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