Rischio Caduta Del Paziente

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FATTORI DI RISCHIO DI CADUTA Ed 0 Rev 00 2008 Accreditamento istituzionale DA 890/2002 - Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2000 - Rischio Clinico Unità Operativa per la Qualità Responsabile: dott. Vincenzo Parrinello Il gruppo di lavoro Concetta Andolfo Infermiere Coordinatore Clinica Ortopedica R. Distefano Infermiere Coordinatore Direzione Medica di Presidio C. Giuffrida Infermiere Coordinatore Medici na d’ Urgenza G. Scilletta Infermiere Coordinatore I Medicina G. Parasiliti Infermiere Coordinatore Servizio Infermieristico A. Petralia Infermiere Coordinatore U.O. Qualità G. Salamone Infermiere Coordinatore Rianimazione A. Tomaselli Infermiere Coordinatore Clinica Medica C. Russo Infermiere Coordinatore Servizio Infermieristico M.G. Torre Responsabile Servizio Infermieristico P. Zoffoli Infermiere Coordinatore Chirurgia Vascolare Prevenzione del rischio di caduta del paziente Nel corso degli ultimi anni le moderne organizzazioni sanitarie hanno mostrato una rinnovata attenzione alle modalità di assistenza ai pazienti, non solo sotto l’aspetto dell’efficacia clinico-assistenziale, ma anche della qualità del rapporto con gli stessi e più in generale dell’efficienza e della sicurezza dell’attività sanitaria, introducendo il concetto di governo clinico. La strategia di governo clinico proposta dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, Santo Bambino, si è caratterizzata per la forte integrazione fra i programmi sviluppati nell’ambito del Sistema di gestione della qualità Aziendale e i programmi di Accreditamento Regionale. Il percorso avviato, nell’ottica di sistematizzazione propria del governo clinico, si è sviluppato puntando essenzialmente a garantire percorsi di cura efficaci ed efficienti, la sicurezza del paziente ed una formazione orientata all’utilizzo di strumenti in grado di garantire qualità clinica ed organizzativa. In particolare sono stati avviati programmi per: • L’adozione di procedure per la sicurezza del paziente da sottoporre ad intervento chirurgico, avendo individuato, anche in ragione di un analisi effettuata presso le strutture aziendali e alla luce di esperienze nazionali ed internazionali, tale processo come uno dei più critici nell’erogazione delle prestazioni sanitarie; • L’elaborazione di percorsi diagnostico terapeutici individuati sulla base dell’analisi delle criticità condotta con criteri - rilevanza epidemiologica, livello di rischi, alta variabilità nella gestione clinica, multidisciplinarietà, gestione in emergenza - condivisi dagli operatori; • La gestione della documentazione sanitaria quale atto non meramente burocratico ma a garanzia del paziente e degli operatori, al fine di ridurre la variabilità soggettiva causa spesso di quei problemi di comunicazione prima causa di errore nella pratica clinica. Pertanto lo sviluppo di questi progetti nel più generale contesto del programma di governo clinico ha consentito all’Azienda oltre che di documentare la qualità delle prestazioni e dei servizi erogati anche di valutare l’impatto clinico, organizzativo, economico degli interventi svolti e di formulare programmi clin ico-organizzativi sempre più orientati alla patient safety e all’appropriatezza delle cure e al soddisfacimento dei bisogni dell’utenza. Le Quick reference rappresentano una sintesi del lavoro svolto e nel contempo una guida di rapida consultazione per gli operatori al fine di favorire la diffusione e l’applicazione delle procedure oltre che l’informazione e la formazione degli operatori. età > 65 anni precedenti anamnestici di cadute presenza di disturbi dell’equilibrio assunzione di farmaci e presenza di patologie che espongono al rischio di cadute. farmaci che espongono al rischio di cadute Barbiturici,,sedativi ipnotici, antidepressivi, antipsicotici, Antiparkinsoniani, analgesici, anticolvulsivanti, diuretici Ipotensivanti, antiaritmici, vasodilatatori glicosidici cardiocine- tici, lassativi patologie che espongono al rischio di cadute deficit della vista, ictus, artrite, ipotensione ortostatica, instabilità della marcia, deficit cognitivo, incontinenza. PRECAUZIONI segnalare le barriere architettoniche; presta- re attenzione al microclima della stanza di degenza; bloccare letti e barelle; bloccare l’- accesso negli ambienti con pavimenti bagna- ti; favorire la presenza di un familiare nei pazienti a rischio, ove possibile, collocare i pazienti con urgenze evacuative nel letto vici- no al bagno, mettere in sicurezza gli arredi (aste porta flebo, gradini, pedane, sedie a ro- telle,…), accompagnare in bagno i pazienti deambulanti a rischio, non trascurare di ac- cendere le luci notturne. quando si aiuta il paziente, ad alzar- si dalla posizione seduta o clinostati- ca osservare le se- guenti precauzio- ni: fare alzare il pa- ziente lentamen- te; quando seduto, invitare il pazien- te a flettere alter- nativamente i pie- di, prima di cam- minare; invitare il pazien- te a spostare il proprio peso da un piede all’altro, dondolando, pri- ma di rimanere fermo in piedi o prima di cammi- nare; far sedere imme- diatamente il pa- ziente, alla com- parsa di vertigini; bloccare la barella durante il passaggio dal letto alla barella e viceversa; sollevare le sponde durante il trasporto; allacciare le cinghie di sicurezza, la- sciando libere le braccia; accostare le braccia al corpo. RACCOMANDAZIONI NEL PAZIENTE CHE PUO’ CAMMINARE dopo i pasti, invitare il paziente a riposare prima di deambulare, invitare il paziente ad urinare prima del riposo notturno controllare che il paziente indossi abiti e scarpe adeguati; le scarpe non devono avere suola scivolosa e non essere troppo grandi, se il paziente è portatore di pannolone, controllare che sia ben messo per evitare che possa ostacolare la deambulazione, controllare l’efficienza delle sedie a rotelle e dei presidi. trasportare il paziente a rischio con la barella. NEL PAZIENTE BARELLATO effettuare il trasporto con due unità di supporto;

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FATTORI

DI RISCHIO

DI CADUTA

Ed 0 Rev 00 2008 Accreditamento istituzionale DA 890/2002 - Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2000 - Rischio Clinico

Unità Operativa per la Qualità Responsabile: dott. Vincenzo Parrinello

Il gruppo di lavoro

Concetta Andolfo Infermiere Coordinatore Clinica Ortopedica

R. Distefano Infermiere Coordinatore

Direzione Medica di Presidio

C. Giuffrida Infermiere Coordinatore Medicina d’Urgenza

G. Scilletta Infermiere Coordinatore I Medicina

G. Parasiliti Infermiere Coordinatore Servizio Infermieristico

A. Petralia Infermiere Coordinatore U.O. Qualità

G. Salamone Infermiere Coordinatore

Rianimazione

A. Tomaselli Infermiere Coordinatore Clinica Medica

C. Russo Infermiere Coordinatore Servizio Infermieristico

M.G. Torre Responsabile Servizio Infermieristico

P. Zoffoli Infermiere Coordinatore

Chirurgia Vascolare

Prevenzione del rischio di caduta del paziente Nel corso degli ultimi anni le moderne organizzazioni sanitarie hanno mostrato una rinnovata attenzione alle modalità di assistenza ai pazienti, non solo sotto l’aspetto dell’efficacia clinico-assistenziale, ma anche della qualità del rapporto con gli

stessi e più in generale dell’efficienza e della sicurezza dell’attività sanitaria, introducendo il concetto di governo clinico. La strategia di governo clinico proposta dell’Az ienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, Santo Bambino, si è caratterizzata per la forte integrazione fra i programmi svi luppati nell’ambito del Sistema di gestione della qualità

Aziendale e i programmi di Acc reditamento Regionale.

Il percorso avviato, nell’ottica di sistematizzazione propria del governo clinico, si è sviluppato puntando essenzialmente a garantire percorsi di cura efficaci ed efficienti, la sicurezza del paziente ed una formazione orientata all’util izzo di strumenti in grado di garantire qualità clinica ed organizzativa. In particolare sono stati avviati programmi per: • L’adozione di procedure per la sicurezza del paziente da sottoporre ad intervento chirurgico, avendo individuato, anche in ragione di un analisi effettuata presso le strutture aziendali e alla luce di esperienze nazionali ed internazionali, tale processo come uno dei più critici nell’erogazione delle prestazioni sanitarie;

• L’elaborazione di percorsi diagnostico terapeutici individuati sulla base dell’analisi delle criticità condotta con criteri - rilevanza epidemiologica, livello di rischi, alta variabil ità nella gestione clinica, multidiscipl inarietà, gestione in emergenza -

condivisi dagli operatori; • La gestione della documentazione sanitaria quale atto non meramente burocratico ma a garanzia del paziente e degli operatori, al fine di ridurre la variabilità soggettiva causa spesso di quei problemi di comunicazione prima causa di errore nella pratica clinica. Pertanto lo sviluppo di questi progetti nel più generale contesto del programma di governo clinico ha consentito all’Azienda oltre che di documentare la qualità delle prestazioni e dei servizi erogati anche di valutare l’impatto clinico, organizzativo,

economico degli interventi svolti e di formulare programmi clin ico-organizzativi sempre più orientati alla patient safety e all’appropriatezza delle cure e al soddisfacimento dei bisogni dell’utenza. Le Quick reference rappresentano una sintesi del lavoro svolto e nel contempo una guida di rapida consultazione per gli operatori al fine di favorire la diffusione e l’applicazione delle procedure oltre che l’informazione e la formazione degli operatori.

età > 65 anni precedenti anamnestici di cadute presenza di disturbi dell’equilibrio assunzione di farmaci e presenza di patologie che espongono al rischio di cadute.

farmaci

che espongono

al rischio di cadute

Barbiturici,,sedativi ipnotici, antidepressivi, antipsicotici,

Antiparkinsoniani, analgesici, anticolvulsivanti, diuretici Ipotensivanti, antiaritmici, vasodilatatori glicosidici cardiocine-tici, lassativi

patologie che

espongono

al rischio di cadute

deficit della vista, ictus, artrite, ipotensione ortostatica, instabilità della marcia, deficit cognitivo, incontinenza. �

PRECAUZIONI segnalare le barriere architettoniche; presta-re attenzione al microclima della stanza di degenza; bloccare letti e barelle; bloccare l’-accesso negli ambienti con pavimenti bagna-ti; favorire la presenza di un familiare nei pazienti a rischio, ove possibile, collocare i pazienti con urgenze evacuative nel letto vici-no al bagno, mettere in sicurezza gli arredi (aste porta flebo, gradini, pedane, sedie a ro-telle,…), accompagnare in bagno i pazienti deambulanti a rischio, non trascurare di ac-cendere le luci notturne.

quando si aiuta il paziente, ad alzar-si dalla posizione seduta o clinostati-ca osservare le se-guenti precauzio-ni: • fare alzare il pa-

ziente lentamen-te;

• quando seduto, invitare il pazien-te a flettere alter-nativamente i pie-di, prima di cam-minare;

• invitare il pazien-te a spostare il proprio peso da un piede all’altro, dondolando, pri-ma di rimanere fermo in piedi o prima di cammi-nare;

• far sedere imme-diatamente il pa-ziente, alla com-parsa di vertigini;

bloccare la barella durante il passaggio dal letto alla barella e viceversa; sollevare le sponde durante il trasporto; allacciare le cinghie di sicurezza, la-sciando libere le braccia; accostare le braccia al corpo.

RACCOMANDAZIONI

NEL PAZIENTE CHE PUO’ CAMMINARE

dopo i pasti, invitare il paziente a riposare prima di deambulare, invitare il paziente ad urinare prima del riposo notturno controllare che il paziente indossi abiti e scarpe adeguati; le scarpe non devono avere suola scivolosa e non essere troppo grandi, se il paziente è portatore di pannolone, controllare che sia ben messo per evitare che possa ostacolare la deambulazione, controllare l’efficienza delle sedie a rotelle e dei presidi. trasportare il paziente a rischio con la barella.

NEL PAZIENTE BARELLATO

effettuare il trasporto con due unità di supporto;