Rischio biologico 2009

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RISCHIO BIOLOGICO Introduzione Gli agenti biologici sono riscontrabili in numerosi settori, ma, essendo raramente visibili, non sempre i rischi che comportano vengono opportunamente percepiti. Si tratta di batteri, virus, funghi (lieviti e muffe) e parassiti. Introduzione Si definisce Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Introduzione Si definisce Microrganismo l’entità microbiologica cellulare o non cellulare capace di replicarsi e di trasferire materiale genetico. Infettività gli agenti biologici non vengono identificati per le loro specifiche caratteristiche ma per gli effetti patogeni di tipo infettivo, allergico e tossico che sono in grado di determinare. ai fini della valutazione del rischio e della profilassi è significativo il parametro della soglia di infettività DL0 (dose al di sotto della quale il contagio non produce infezione). Caratteristiche di pericolosità: • Infettività • patogenicità • trasmissibilità • neutralizzabilità capacità di penetrare e moltiplicarsi nell’ospite capacità di produrre malattie come conseguenza dell’infezione capacità di essere trasmesso da un soggetto infetto ad uno sano esistenza di efficaci misure disponibili di profilassi o terapia

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Caratteristiche di pericolosità: • Gli agenti biologici sono riscontrabili in numerosi settori, ma, essendo raramente visibili, non sempre i rischi che comportano vengono opportunamente percepiti. • Si tratta di batteri, virus, funghi (lieviti e muffe) e parassiti. • Si definisce Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Infettività • patogenicità

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RISCHIO

BIOLOGICO

Introduzione

• Gli agenti biologici sono riscontrabili in numerosi settori, ma, essendo raramente visibili, non sempre i rischi che comportano vengono opportunamente percepiti.

• Si tratta di batteri, virus, funghi (lieviti e muffe) e parassiti.

Introduzione

• Si definisce Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.

Introduzione

• Si definisce Microrganismo l’entitàmicrobiologica cellulare o non cellulare capace di replicarsi e di trasferire materiale genetico.

Infettività

• gli agenti biologici non vengono identificati per le loro specifiche caratteristiche ma per gli effetti patogeni di tipo infettivo, allergico e tossico che sono in grado di determinare.

• ai fini della valutazione del rischio e della profilassi è significativo il parametro della soglia di infettività DL0 (dose al di sotto della quale il contagio non produce infezione).

Caratteristiche di pericolosità:• Infettività

• patogenicità

• trasmissibilità• neutralizzabilità

• capacità di penetrare e moltiplicarsi nell’ospite

• capacità di produrre malattie come conseguenza dell’infezione

• capacità di essere trasmesso da un soggetto infetto ad uno sano

• esistenza di efficaci misure disponibili di profilassi o terapia

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Introduzione

• Gli Agenti biologici sono ripartiti in quattro gruppi a seconda del rischio di infezione:

agente che presenta poche probabilità di causare

malattie in soggetti umani.

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agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella

comunità; sono di norma disponibili efficaci misure

profilattiche o terapeutiche.

2 agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce

un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono

disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche.

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agente che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un

serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di

propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure

profilattiche o terapeutiche.

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Luoghi soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici

• La normativa si applica a tutte le attivitànelle quali sussistono rischi derivanti da esposizioni ad agenti biologici:

• industria alimentare• agricoltura• lavoro con contatto animali

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Luoghi soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici

• servizi sanitari• laboratori clinici, veterinari e diagnostici

(esclusi i laboratori di microbiologia)• smaltimento e raccolta rifiuti• depurazione acque di scarico.

• Quando una determinata attivitàprevede l’uso deliberato, intenzionale, di agenti biologici, come quando si coltiva un microrganismo in un laboratorio di microbiologia, oppure lo si usa nella produzione di generi alimentari, l’agente biologico è ben noto,…

• … può essere monitorato più facilmente e le misure di prevenzione possono essere commisurate al rischio di cui quel microrganismo è portatore.

• Le informazioni sulla natura e sugli effetti dell’agente biologico utilizzato andrebbero allora incluse nell’inventario delle sostanze pericolose.

• Quando la presenza di agenti biologici èuna conseguenza non intenzionale del lavoro – è il caso della separazione dei rifiuti o delle attività agricole – la valutazione dei rischi cui i lavoratori sono esposti è più difficile.

• Ciononostante, per alcune delle attività, sono disponibili informazioni sull’esposizione e sulle misure di protezione.

Adottare misure di sicurezza nel maneggiare campioni infetti, rifiuti della crusca, biancheria ed altro materiale infettoAdottare misure di sicurezza nel maneggiare e nel pulire le perdite di sangue e di altri fluidi corporeiFare uso di attrezzature, guanti, indumenti e occhiali di protezione adeguatiAdottare misure igieniche ad hoc

Numerose infezioni virali e batteriche (ad es. AIDS,epatite o tubercolosi) ferite da aghi

Settore della sanità

Misure preventivePericoli/rischiOccupazioni/settoriprofessionali a rischio

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Utilizzare cappe di sicurezza microbiologicaAdottate misure volte alla riduzione di aerosol e polveri sospeseAdottare misure di sicurezza per maneggiare e trasportare campioniAdottare misure di protezionepersonale ed igieniche ad hocAdottare misure di decontaminazione e di emergenza in caso di perditeLimitare l'accessoFare uso di etichette di sicurezza biologica

Infezioni e allergie dovute amanipolazione dimicrorganismi e cultura di cellule, per es. di tessutiumaniFuorisciteaccidentali e feriteda aghi

Laboratori

Misure preventivePericoli/rischiOccupazioni/settoriprofessionali a rischio

Adottare misure volte a ridurre aerosol e polveri sospeseEvitare il contatto con animali o attrezzature infettiAdottare misure di protezione contro i morsi o le punture di animali Fare uso di conservanti per mangimiPulizia e manutenzione

Batteri, funghi, acari e virus trasmessi da animali, parassiti e zeccheDisturbi respiratori causati da microrganismi e acari presenti nelle polveri organiche dei cereali, nel latte in polvere, nella farina, nelle spezieDisturbi allergici specifici come il polmone del contadino o dell'allevatore di uccelli

Settore agricolo

Settore forestale

Settore orticolo

Settore della produzione dinutrimenti e mangimi animali

Misure preventivePericoli/rischiOccupazioni/settoriprofessionali a rischio

• Il datore di lavoro individua le fasi del procedimento lavorativo che comportano il rischio di esposizione ad agenti biologici ed in particolare:

Obblighi del datore di lavoro

• valutazione rischi• informazione e formazione• adempimenti amministrativi• misure di prevenzione e protezione• misure igieniche• sorveglianza sanitaria• registro• misure di emergenza

Valutazione dei rischi

• agenti biologici presenti• informazioni sulle malattie• i potenziali effetti allergici e tossici• correlazione tra patologia e attività svolta• sinergismo dei diversi gruppi di agenti biologici

Valutazione dei rischi

• la valutazione deve essere ripetuta ogni 3 anni o in occasione di modifiche al posto di lavoro.

• nel documento indicare:– fasi del processo lavorativo– numero dei lavoratori esposti alle fasi a rischio– metodi di lavoro e misure di prevenzione– programma di emergenza per agenti gruppo 3 e 4

nel caso di un difetto di contenimento fisico.

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Informazione e formazione

• l’informazione e la formazione deve riguardare:– i rischi specifici dell’attività svolta– le modalità per minimizzare l’esposizione– le misure igieniche obbligatorie– funzioni ed uso dei DPI – le procedure operative– le misure preventive– il programma di emergenza

Informazione e formazione

• l’informazione e la formazione deve essere ripetuta:– almeno ogni 5 anni– al verificarsi di eventi che modificano il tasso di

rischio e la sua natura.

Adempimenti amministrativi

• 1° gruppo: nessuna incombenza salvo l’osservanza dei principi generali di igiene e sicurezza.

• 2° e 3° gruppo: comunicazione preventiva all’organo di vigilanza.

• 4° gruppo: Autorizzazione MdS e comunicazione preventiva all’organo di vigilanza.

comunicazione preventiva

• deve essere inviata con almeno 30 giorni di anticipo prima dell’inizio lavoro e deve contenere il nome dell’azienda e il documento di valutazione

Autorizzazione

• deve essere richiesta al Ministero della Salute e deve contenere:– il nome dell’azienda – il documento di valutazione– l’elenco degli agenti che si intende utilizzare

• l’autorizzazione ha durata di 5 anni

Misure di prevenzione e protezione

• evitare o ridurre l’uso di agenti nocivi• limitare il numero degli esposti• progettare in funzione della riduzione del rischio• adottare misure collettive di protezione• adottare misure protettive verso l’ambiente

esterno

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Misure di prevenzione e protezione

• segnalare il rischio• elaborare procedure di lavoro• elaborare un piano di emergenza• controllare lo stato di contaminazione esterno• smaltire i rifiuti in assoluta sicurezza

Misure igieniche

• servizi sanitari con docce• lavaggio oculare• DPI controllati e disponibili in sostituzione• indumenti protettivi disponibili.

Sorveglianza sanitaria

• medico competente• visita medica preventiva• visita medica periodica• visita medica di chiusura

– idonei– non idonei– idonei con prescrizioni

Registro degli esposti

• il Datore di lavoro deve istituire un registro dei lavoratori esposti ad agenti del gruppo 3 e/o 4.

• questo deve essere aggiornato dal medico competente

• può essere consultato da RSPP e RLS• consegnare copia del registro a ISPESL ogni 3

anni

Registro degli esposti• se cessa l’attività consegnare copia del registro a ISS

e ISPESL• comunica a ISPESL le risoluzioni del rapporto di

lavoro• se assume nuovi lavoratori che sono stati esposti,

chiede a ISPESL copia delle annotazioni sanitarie• comunica a RLS i dati del registro in forma anonima• conserva il registro sino alla risoluzione del rapporto

di lavoro.

Misure di emergenza

• il piano di emergenza deve contemplare il rischio di contaminazione

• procedure di evacuazione in caso di incidente• lavoratori addetti all’intervento, debitamente

addestrati

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Denuncia (di incidente)

• non c’è una definizione di “incidente” che quindi lascia spazio a molte interpretazioni.

• in caso di incidente devono essere avvisate ASL, RLS e lavoratori indicando– cause e misure correttive

• è comune interpretazione che le misure correttive debbano essere prese sentito il RLS

Casi Particolari

• Strutture sanitarie e veterinarie (pazienti ed animali)

• laboratori e stabulari (criteri per il contenimento)

Misure di contenimento

ecc.ecc.ecc.ecc.16

SI, attra-verso una camera di

compensa-zione

SIRacco-

mandatoL’accesso deve essere

limitato alle persone autorizzate

3

SI, sull’aria immessa e

sull’aria estratta

SI, filtrazione dell’aria estratta

NOL'aria immessa nella zona di lavoro e l'aria estratta devono essere filtrate attraverso un ultrafiltro

(HEPA) o un filtro simile

2

SIRaccomandato

NOLa zona di lavoro deve essere separata da qualsiasi altra attività nello stesso edificio

1432

Livelli di contenimentoMisure di contenimento

Misure di contenimento (processi industriali)

ecc.ecc.ecc.ecc.6-L

evitare le emissioni

evitare le emissioni

ridurre al minimo le emissioni

Il prelievo di campioni, l'aggiunta di materiali in un sistema chiuso e il

trasferimento di organismi vivi in un altro sistema chiuso devono essere

effettuati in modo da:

3

evitare le emissioni

evitare le emissioni

ridurre al minimo le emissioni

I gas di scarico del sistema chiuso devono essere trattati in modo da:

2

SISISIGli organismi vivi devono essere manipolati in un siste-ma che separi fisicamente il processo dall'ambiente

1432

Livelli di contenimentoMisure di contenimento

Trasporto ????

Dispositivi di protezione individuale

• Il camice utile alla protezione dell'operatore, va cambiato con sufficiente frequenza anche per evitare l'eventuale diffusione di germi patogeni nei diversi ambiti dell'attivitàlavorativa.

• Va cambiato subito in caso di imbrattamento con fluidi biologici; può essere integrato da un sovracamice monouso, meglio se impermeabilizzato, nei casi in cui èprevedibile una maggiore contaminazione biologica.

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Dispositivi di protezione individuale

• Maschere, schermi facciali e occhiali sono da indossare quando è prevedibile l'esposizione delle mucose orali, nasali e congiuntivali a schizzi di sangue o altro materiale biologico.

• Le maschere facciali possono proteggere anche dagli aerosol infetti.

LEGISLAZIONE NAZIONALE E

COMUNITARIA

Legislazione

• La legislazione europea mira a ridurre al minimo i rischi per la salute derivanti dall’esposizione ad agenti biologici durante il lavoro.

• La direttiva in materia classifica gli agenti biologici in quattro gruppi a rischio, a seconda del loro potenziale patogeno e delle possibilità di prevenzione e cura.

Legislazione

• L’elenco degli agenti biologici fornisce indicazioni circa i potenziali effetti allergenici e tossicogenici.

• Le misure proposte comprendono forme speciali di contenimento per le attività di laboratorio e per i processi industriali.

Legislazione

• Le misure proposte comprendono forme speciali di contenimento per le attività di laboratorio e per i processi industriali.

• La direttiva contiene anche l’obbligo di notificare alle autorità competenti l’esercizio di determinate attività.

• I datori di lavoro sono tenuti a registrare tutte le informazioni riguardanti i lavoratori esposti a determinati agenti biologici e le relative misure di sorveglianza della salute.

Legislazione

• I lavoratori devono poter avere accesso ai dati di carattere personale che li riguardano.

• Tali disposizioni corrispondono ai requisiti minimi da rispettare e sono state recepite all’interno delle legislazioni nazionali.

• Alcuni Stati membri hanno introdotto codici di condotta e linee guida per maneggiare in sicurezza gli agenti biologici, magari per settori specifici o determinate attivitàprofessionali.

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Legislazione

• Si richiama dunque l’attenzione sull’importanza di fare riferimento alla normativa nazionale in tema di esposizione ai rischi biologici durante il lavoro.

• intenzionale del lavoro – è il caso della separazione dei rifiuti o delle attività agricole – la valutazione dei rischi cui i lavoratori sono esposti è più difficile.

Legislazione

• Ciononostante, per alcune delle attività, sono disponibili informazioni sull’esposizione e sulle misure di protezione.

Limiti di esposizione sul lavoro

• Al momento attuale l’esposizione agli agenti biologici sul lavoro non èsoggetta a limiti, anche se alcuni Stati membri hanno introdotto dei limiti per le tossine da essi liberate.

Limiti di esposizione sul lavoro

• La differenza essenziale tra gli agenti biologici e le altre sostanze pericolose èla loro capacità di riprodursi, in quanto, in circostanze favorevoli, una piccola quantità di microrganismi può crescere considerevolmente in un arco di tempo brevissimo.

Valutazione del rischio, prevenzione e controllo

La direttiva impone al datore di lavoro:

• di valutare i rischi derivanti dagli agenti biologici,

Valutazione del rischio, prevenzione e controllo

La direttiva impone al datore di lavoro:• di contenere il rischio cui sono esposti i

lavoratori– eliminandolo o sostituendolo,– ricorrendo alla prevenzione ed al controllo

dell’esposizione,– formando ed informando i lavoratori,

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Valutazione del rischio, prevenzione e controllo

La direttiva impone al datore di lavoro:

• di assicurare, se necessario, la sorveglianza sanitaria.

Luoghi soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici

L’esposizione agli agenti biologici può avvenire ogni qual volta le persone vengano a contatto sul lavoro con:

• materiali naturali o organici come terra, argilla, derivati da piante (fieno, paglia, cotone ecc.),

• sostanze di origine animale (lana, pelo ecc.),

Soggetti a rischio di esposizionee modalità dei danni

• Ove sia stata individuata un’attività in cui i lavoratori possono essere esposti ad agenti biologici, è opportuno raccogliere informazioni sulle varie tipologie di esposizione.

• Sarà dunque necessario prendere in considerazione le persone direttamente coinvolte, al pari di altri lavoratori interessati, come il personale addetto alle pulizie, ed esaminarne le reali modalità di lavoro.

Soggetti a rischio di esposizionee modalità dei danni

• Evitando di soffermarsi su come quest’ultimo dovrebbe essere svolto o come, secondo il parere di chi osserva, viene svolto.

Conseguenze sulla salute• Gli agenti biologici possono provocare

tre tipi di malattie: – infezioni provocate da parassiti, virus o

batteri, – allergie scatenate dall’esposizione a muffe,

polveri di natura organica come polveri di farina, polveri di origine animale, enzimi ed acari,

– avvelenamento o effetti tossicogenici.

Conseguenze sulla salute

• Alcuni rischi di natura biologica potrebbero essere cancerogeni o provocare danni al feto.

• I microrganismi possono entrare nel corpo umano tramite le membrane delle mucose o microfessurazioni della pelle.

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Conseguenze sulla salute

• Possono essere inalati o inghiottiti, portando ad infezioni dell’apparato respiratorio superiore o del sistema digestivo.

• L’esposizione può avvenire anche incidentalmente, per morsi di animali o punture d’aghi.

Valutazione dei rischi ed identificazione delle modalità di riduzione del rischio

• È opportuno esaminare se le misure esistenti garantiscono una protezione adeguata e quindi valutare cosa si dovrebbe fare in piùper ridurre i rischi.

• Ci si deve porre la domanda se sia possibile liberarsi del tutto del rischio ricorrendo ad un altro agente biologico o ad un processo di lavorazione diverso.

Valutazione dei rischi ed identificazione delle modalità di riduzione del rischio

• Le misure di controllo devono essere commisurate al processo di lavorazione ed i lavoratori devono essere adeguatamente formati, affinché seguano prassi di lavoro sicure.

• I passi necessari per rimuovere o ridurre i rischi cui sono esposti i lavoratori dipendono dal particolare pericolo di natura biologica di cui trattasi, ma ci sono una serie di misure che possono essere adottate in ogni caso:

Valutazione dei rischi ed identificazione delle modalità di riduzione del rischio

• molti agenti biologici vengono trasmessi tramite l’aria, come i batteri da esalazione o le tossine del grano in macerazione.

• È opportuno evitare la formazione di aerosol e polveri sospese, anche nelle fasi di pulizia o durante le operazioni di manutenzione;

• un’adeguata organizzazione complessiva, procedure di lavoro igieniche e l’uso di segnaletica di avvertimento sono gli elementi chiave di condizioni di lavoro sicure e sane;

Valutazione dei rischi ed identificazione delle modalità di riduzione del rischio

• molti microrganismi hanno sviluppato meccanismi di sopravvivenza o resistenza a calore, disidratazione o radiazione, liberando per esempio spore.

• È bene prevedere misure di decontaminazione dei rifiuti, delle attrezzature e degli indumenti, nonchéadeguate misure igieniche cui i lavoratori devono attenersi.

Valutazione dei rischi ed identificazione delle modalità di riduzione del rischio

• Si possono del pari introdurre istruzioni per lo smaltimento dei rifiuti in condizioni di sicurezza, per le procedure di emergenza e per le misure di primo soccorso.

• In alcuni casi, le misure di prevenzione arrivano a comprendere la vaccinazione da praticare ai lavoratori su base volontaria.

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Registrare i risultati

• Ove necessario, può essere opportuno riesaminare e rivedere la valutazione effettuata, qualora si verifichino variazioni significative di materiali, attrezzature, metodi di lavoro, luoghi o persone coinvolte, o quando siano occorsi incidenti o siano insorte lamentele sul lavoro.

Fine

• Grazie per la vostra attenzione