Riscaldarsi correttamente con il legno. - COME - La via...
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17/06/2014
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Valter Francescato dir. AIEL Feltre 12.06.2014
Riscaldarsi correttamente con il legno. Sicurezza, rispetto dell’ambiente e qualità dell’aria
Valter Francescato dir. AIEL Feltre 12.06.2014
Regione Veneto e qualità dell’aria
Con deliberazione n. 902 del 4 aprile 2003 la Giunta Regionale delVeneto ha adottato il Piano Regionale di Tutela e Risanamentodell’Atmosfera
Regioni del bacino padano accordo intergovernativo, conMinistero Ambiente, per l’adozione coordinata di misure dirisanamento della qualità dell’aria del bacino padano (DGR n. 2811
del 30/12/2013)
Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto e AIELpromozione del corretto uso dei biocombustibili legnosi
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Contenuti del protocollo d’intesa (in sintesi)
• Promuovere il corretto uso dei biocombustibili legnosi a scala domestica attraverso
campagne informative, organi di informazione e programmi di comunicazione nelle
scuole
• Promuovere la “rottamazione” di AD e caldaie obsoleti e le BAT attraverso la
promozione del Conto Energia Termico (requisiti tecnico-ambientali)
• Promuovere la mobilizzazione di biomasse regionali e la qualità dei biocombustibili
• Promuovere la messa a norma degli impianti fumari e la loro regolare manutenzione
• Promuovere la qualificazione professionale degli installatori-manutentori e dei
progettisti (attuazione DLgs 28/2011)
• Sperimentare modalità di controllo da parte del manutentore della qualità del
biocombustibile, dell’impianto e delle emissioni (catasto impianti)
• Valorizzare l’uso energetico dei residui di potatura e dei residui colturali in moderne
tecnologie abbinate a moderni sistemi di trattamento dei prodotti della combustione
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SOMMARIO
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VENETO: Il patrimonio forestale regionale è in costante
crescita e, potenzialmente, rende disponibili 850.000 t/anno di
biomassa legnosa, valorizzato per ora solo al 20%
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Benefici della gestione del bosco vs abbandono
La gestione forestale sostenibile genera un risparmiodi CO2 10 volte maggiore dell’abbandono dei boschi
Un ettaro di bosco gestito genera in 300 anni unrisparmio di CO2 10 volte maggiore del risparmioconseguibile da una foresta “abbandonata”
Fonte: prof. Hubert Hasenauer, direttore del Dipartimento Forestale e Scienze del Suolo dell’Università di Risorse Naturali e Scienze
della Vita di Vienna (Universität für Bodenkultur www.boku.ac.at).
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ITALIA: ENERGIA TERMICA A BASE DI CARBONIO
60 miliardi di Euro sono “persi” ogni anno dall’Italia
per l’acquisto di petrolio e metano dai paesi esteri
45% del consumo energetico finale (133 Mtep) è
energia termica (EE 23%)
40% (25 Mtep) dell’energia termica è destinata al
consumo domestico
60% dell’energia termica è prodotta con il metano
(> 70% 3 paesi Russia, Algeria, Libia)
2 milioni di tonnellate è il consumo annuo di
gasolio da riscaldamento
300 milioni di $ sono stati spesi nel mondo nel
2009 per sovvenzionare le fonti fossili: 6 volte più che
le FER! in EU-27 le fonti fossili godono ancora di
sovvenzioni 4 volte superiori alle rinnovabili!
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Punti di forza del LEGNO ENERGIA
Ogni 1.000 kWhu prodotti con il legno in sostituzione di metano e gasolio
risparmio 250-300 kg CO2eq. Italia obiettivo 2,7 kg CO2/abitante anno
attualmente 8 kg CO2/abitante/anno
Ogni 10.000 litri di gasolio che sostituiamo con interventi di efficienza
energetica e l’uso di biocombustibili legnosi prodotti localmente, lasciamo sul
territorio non meno di 10.000 €/anno a sostegno dell’economica locale
In Italia con il legno produciamo l’80% della termica rinnovabile, 27 milioni di
t/a, 10 milioni di AD, 90% calore domestico
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Consumi: crescono il pellet e gli apparecchi performanti
In Veneto si consumano annualmente 2,3 milioni di tonnellate di biomassa
legnosa per il riscaldamento domestico, 75% legna da ardere e 25% pellet,
consumati in 1,18 milioni di apparecchi e 56.000 caldaie domestiche
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Effetti sulla qualità dell’aria …. un problema europeo
Inventario Europeo delle emissioni(Schaap et al. 2004; Brandt et al. 2011)
COMBUSTIONE DOMESTICA DEL LEGNO:
~ 25% del PM (media annuale)
~ 45% del PM (in inverno)
~ 20-30% del PM2.5 (in inverno)
~ 9 μg/m3 del PM10 (in inverno, valore medio)
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1. Qualità del biocombustibile: legna, cippato, pellet, …
2. Comportamento del gestore dell’apparecchio
3. Progettazione, installazione e manutenzione impianto
4. Impianto fumario: installazione, manutenzione
5. Qualità dell’apparecchio: rendimento, fattori emissione
Strategia di riduzione con approccio di filiera (Conto Termico)
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Raccomandazioni per il corretto uso della legna
Stagionarla correttamente 1-2
stagioni M < 20%
circonferenza 20 cm ≈ 9 cm Ø
non sovraccaricare il focolare
lunghezza pareti libere
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EFFETTO DELLA QUALITÀ DELLA LEGNA E DELLA GESTIONE
Fonte: Klippel n., Nussbaumer t. 2006
Stufa certificata (<50 mg), ciocchi troppo grossi 250 mg
Stufa certificata (<50 mg) legna umida 500 mg
Stufa convenz in cond pessime di funzionamento. (registri aria chiusi) fino a 5000 mg
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Se accendi il fuoco come una candela riduci le polveri del 50%!
Confrontando i due metodi sia in stufe sia in inserti, si è potuto rilevare unariduzione delle polveri totali del 50-80% (70-120 mg/Nm3 al 13% di O2) rispetto almetodo di accensione tradizionale (200-500 mg/Nm3 al 13% di O2)
Fonte: Nussbaumer, Czasch, Klippel, Johansson, Tullin 2008.
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Quello che avviene nella pratica quotidiana …. è distante dalle buone pratiche
Fonte: Bioenergy2020+
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Il fumo visibile e un indicatore di polveri!
Nel caso di una gestione corretta dell’apparecchio, nella fase di accensione il fumo della combustione diventa invisibile al più tardi dopo 15 minuti dall’accensione
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Questo NON deve MAI essere bruciato!!
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Apparecchi domestici a legna e pellet, acquistate solo prodotti certificati
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Importanza del corretto dimensionamento … anche per gli AD
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Veneto ca. 350 incendi (2012); Italia ca. 12.000 incendi!
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Principali requisiti di sicurezza dei locali di installazione
• Distanza parete > 20 cm, T< 85°C
• Supporto basale incombustibile
• Protezione frontale 60 cm, lat. 40 cm
• Distanza sicurezza porta 80 cm
• Volume locale >15m3 (verificare ricambio)
• Prese d’aria depressione < 4 Pa
• Scarico a tetto prodotti combustione
• Tiraggio camino 12 Pa
• Cfr. UNI 10683:2012 e UNI EN 13384-1:2008
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Componenti e funzionamento di una moderna stufa a legna
• Combustione a 2 stadi
• Rivestimento refrattario
• Geometria camera combustione
• Costruzione e tenuta d’aria
• Vetro frontale
• Presa d’aria canalizzata
• Manuale d’istruzioni
• Raccordo fumario
• Certificazione
UNI EN 13240
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Moderne caldaie manuali a legna
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Criteri per il corretto dimensionamento della potenza (– ACCENSIONI –EMISSIONI)
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Indispensabile per le caldaie manuali!
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Cippato: non è tutto uguale!
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Rivolgiti ai produttori professionali più vicini!
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Come riconoscere il pellet ENplus
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Come riconoscere il pellet ENplus
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Fasi della combustione in una caldaia automatica e regola 3T
Riscaldamento ed essiccazione (100 °C)
Gassificazione del legno (250-500 °C)
Decomposizione pirolitica (150-500 °C)
Ossidazione dei gas combustibili (700-1400 °C)
Trasferimento calore allo scambiatore
Dispositivo
accensione
automatica
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Requisiti di una moderna caldaia automatica (cippato/pellet)
• Certificazione UNI EN 303-05:2012 (< 500 kW)
• Puffer > 20 l/kW (cippato)
• Potenza e combustione regolabili
• Modulazione potenza 30-100%
• Rendimento ηk > 90%
• Bassi livelli di emissione (classe 5)
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Classi di prestazione UNI EN 303-5:2012
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MODIS il 17 marzo 2005 (
Text and image courtesy of NASA's
MODIS Land Rapid Response Team)
EMISSIONI DALLA COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE SOLIDE
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Inquinanti atmosferici: tendenze nel medio periodo Fonte: Dir. Ambiente Reg VenetoAndamento medie annuali di PM10 - Periodo 2002-2012
Stazioni di traffico/industriali e background (fondo)
0
10
20
30
40
50
60
70
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
µg
/m3
Stazioni di background Stazioni di traffico/industriali Valore limite
Andamento medie annuali di benzo(a)pirene - Periodo 2002-2012
Stazioni di traffico/industriali e background (fondo)
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
1.6
1.8
2.0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
ng
/m3
Stazioni di background Stazioni di traffico/industriali Valore obiettivo
PM10
Benzo(a)pirene
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0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
Milano Senato
Meda (MB)
Bergamo Meucci
Brescia Villaggio Sereno
Mantova S.Agnese
Varese Copelli
Magenta (MI)
Casirate d'Adda (BG)
Schivenoglia (MN)
Darfo (BS)
Moggio (LC)
Sondrio
B(a)P [ng/m3]
Benzo(a)Pirene medie annue 2012
il superamento
valori obbiettivo
dove maggiore è la
combustione da
legna
Fonte: ARPAL,
2014
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1. Camini aperti 250 mg/MJ (375 mg/Nm3 INEMAR 500 mg/Nm3)
2. Stufe a legna 150 mg/MJ (225 mg/Nm3)
3. Camini a inserto chiuso 47-83 mg/MJ (70-125 mg/Nm3)
4. Le caldaie a legna a tiraggio forzato e le stufe a pellet hanno un FE medio di
ca. 30 mg/MJ, il fattore aumenta e di molto se uso legna umida
5. Il pellet dimostra le minori variazioni (fattore 2) la legna ++ (fattore 10)
Fonte: IEA TASK 32, 2008 – Nussbaumer et al.
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Accensione e ricarica: seguire il libretto di istruzioni
Comportamento usuale
utente finale
Secondo manuale di
istruzioni
Tipo di legna Abete squadrato Faggio legna spaccata
Accensione
Ricarica del vano
Fonte: Bioenergy2020+
Emissioni PM -50% e rendimento più vicino ai valori di omologazione!!
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EN 303-5:2012 classe 5
CALDAIE classe 5 Polveri < 40 mg/Nm3 al 10% = 29 mg/Nm3 al 13%
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MISURE SECONDARIE
AIEL propone: rendere obbligatori i filtri
maniche/ESP per impianti >1 MWt (> 500 kW)specie nel caso di contributi pubblici, zone critiche
AEROSOL
< 1 µm
NO EFFETTO < 10 mg/Nm3 < 1 mg/Nm3
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1 caldaia BAT 40 mg (500 kW – 1.000 MWh) = 7 Stufe tradizionali (177 MWh – 18%)
1 caldaia BAT 10 mg (500 kW – 1000 MWh) = 2 Stufe tradizionali (44 MWh – 4%)
1 caldaia BAT 1 mg (500 kW – 1000 MWh) = 0,2 Stufe tradizionali (4 kW – 0,4%)
mg/Nm3 mg/MJ mg/kWh kW kWh/a g PM kg PM
rapporto
stufa
tradiz
Consumo
legna,
cippato
(t/a)
kg PM/t
legna
stufa tradizionale (65% rend.) 225 150 540 12 24.000 12.960 13,0 9,2 1,40
caldaia BAT (multiciclone) 40 27 96 500 1.000.000 96.000 96,0 7,4 327 0,29
caldaia BAT (filtro maniche/ESP) 10 6,7 24,0 500 1.000.000 24.000 24,0 1,85 327 0,07
caldaia BAT (filtro maniche/ESP) 1 0,7 2,4 500 1.000.000 2.400 2,4 0,19 327 0,01
327 t 64 t
Effetto compensazione quantitativa del PM
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Composizione chimica del PM1 prodotto da vecchi e moderni apparecchi, raccolto
nei test di combustione (Brunner et al. 2011)
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Cell Survival
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 5000
Particle concentration in cell medium [µg/ml]
Su
rviv
al
[%]
Test tossicologici (sopravvivenza cellulare)
Particolato inorganico,
simile al filtro vuoto!
Diesel soot
[Nussbaumer und Klippel, 2005 – Verenum – Switzerland]
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Confronto fattori di emissione: PM, PAHs, TEQ (Orasce et al. 2012)
PBs: caldaia a pellet (abete), 25 kW
CBs: caldaia a cippato (abete), 30 kW
LBs: caldaia a legna (abete), 30 kW
LBb: caldaia a legna (faggio), 30 kW
PSs: stufa a pellet (abete), 13 kW
LSs: stufa a legna (abete), 8 kW
LSb: stufa a legna (faggio), 8 kW
Caldaie e stufe allo stato della tecnica (2006)
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PM a potenza nominale (Orasce et al. 2012)
11
31
17 14
22
67
93
14
32
18 18
36
85
120
0
20
40
60
80
100
120
140
PBs CBs LBs LBb PSs LSs LSb
Particolato
PM secco Pn [g/GJ]
PM umido Pn [g/GJ]
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13
63 64
150
92105
119
19
100 110
210
110
250
410
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
PBs CBs LBs LBb PSs LSs LSb
Particolato
PM secco da freddo [g/GJ]PM umido da freddo [g/GJ]
PM inclusa l’accensione da freddo
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B(a)P (Orasce et al. 2012)
0,43 1,9
10
25
1,3
17
9
0,03 0,15 0,12 0,12 0,08
12 1110 10 10 10 10
121 121
0
20
40
60
80
100
120
140
PBs CBs LBs LBb PSs LSs LSb
Benzo(a)pyrene
BaP da freddo [g/GJ]
BaP potenza nom. [g/GJ]
Guidebook 2013 [g/GJ]
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TEQ (Orasce et al. 2012)
0,753
27
76
2,4
28
14
0,12 0,35 0,3 0,3 0,16
2018
0
10
20
30
40
50
60
70
80
PBs CBs LBs LBb PSs LSs LSb
Tossicità eq. - Benzo(a)pyrene
TEQ da freddo [g/GJ]
TEQ Pn [g/GJ]
Moderne
Caldaie
automatiche
pellet/cippato
(piccola taglia)
TEQ simile a
quello delle
caldaie a gasolio
(recenti)
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Considerazioni conclusive
Si può fare molto a scala comunale in collaborazione con i cittadini:
• censire parco AD e caldaie domestiche, monitoraggio qualità aria
• sensibilizzare la messa a norma e/o la sostituzione (Conto Termico)
stufa 8 kW 1.500 €; caldaia 20 kW 4.500 €, caldaia 50 kW 10.000 €
• conformità camini e pulizia annuale (1-2 volte min!!)
• usare legna, cippato e il pellet di qualità adeguata (standard)
• seguire il libretto di istruzioni di apparecchi e caldaie!
• bruciare SOLO legno vergine e NON rifiuti
• PA … non penalizzare le moderne tecnologie ma avviare piani di
risanamento con CT e campagne INFO agendo sul “vero” problema
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Le politiche di qualità dell’aria delle PA ??
Non penalizziamo le migliori tecnologie, ma usiamole come best practice, contestualmente lavorando concretamente sulla vera “sorgente” del problema …
Valter Francescato dir. AIEL Feltre 12.06.2014
Valter Francescato
AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali
www.aiel.cia.it
Grazie per l’attenzione