RIQUALIFIAZIONE DELL’AREA URANA DI FONDO AIAZZO - … · E’ importante sottolineare ome oggi...
-
Upload
doannguyet -
Category
Documents
-
view
216 -
download
0
Transcript of RIQUALIFIAZIONE DELL’AREA URANA DI FONDO AIAZZO - … · E’ importante sottolineare ome oggi...
Comune di Angri
Provincia di Salerno
RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA URBANA DI FONDO CAIAZZO - POLO
SPORTIVO – COSTRUZIONE DI UNA PISCINA COMUNALE
E5 - Piano Economico Finanziario
Livello di progettazione Preliminare
Gruppo Di Progettazione U.T.C
Comune di AngriSmistamento: UOC_AFFARI_GENERALI_DEMOGRAFICI_E_PERSONALE
Prt.G.0021996/2017 - I - 19/07/2017 11:58:13
INDICE RELAZIONE
1. Premessa: descrizione del modello di gestione prescelto.
2. Analisi della fattibilità economico-finanziaria
2.1 Premesse: la valutazione degli investimenti
2.2 La metodologia di valutazione prescelta
2.3 I flussi finanziari in uscita: costo iniziale dell’intervento
2.4 I costi d’esercizio
2.5 I flussi finanziari in entrata.
2.6 La scelta del tasso
2.7 Conto economico preventivo
Pagina 2 - c_a294_0021996/2017
1. Premessa - Descrizione del modello di gestione prescelto.
Lo sviluppo urbano sostenibile è considerato, specie nella programmazione dei Fondi
Strutturali 2007-2013, fra gli obiettivi prioritari. L’ampio patrimonio di conoscenza acquisito
sino ad oggi ha consentito di definire l’individuazione di politiche e strategie locali efficaci per
lo sviluppo fino ad arrivare alla creazione di “comunità sostenibili”. Occorre tener conto che la
popolazione va concentrandosi sempre più in aree urbane “competitive”, le quali da un lato
generano la maggior parte del PIL e dall’altro sono soggette a fenomeni di trasformazione
profonda a causa dell’evoluzione demografica, della globalizzazione dell’economia e
dell’accentuarsi dei flussi migratori. Questi fenomeni posso essere meglio definiti come
processi rapidi, molto complessi, difficili da governare, che incidono sull’aspetto e sull’anima di
una collettività provocando anche un declino economico-sociale.
L’obiettivo del Fondo JESSICA è quello di prevedere lo “sviluppo urbano sostenibile”, in una
visione di lungo termine, con un approccio incentrato al modello comunitario, in cui la visione
multidimensionale e dinamica confluisce in un “concept” rappresentato dall’interazione fra
realizzazione fisica (contenitore) e capitale umano e imprenditoriale (contenuto). L’area
urbana viene proiettata verso la “comunità sostenibile”, capace di generare una risposta
strutturale alle sfide della competitività internazionale e della coesione interna. Questa
opportunità testimonia la maturazione del tessuto socio-economico locale.
E’ importante sottolineare come oggi l’utilizzo di Jessica sia adoperato grazie ad una inversione
di tendenza della strategia nell’investimento dei Fondi UE.
Tutto ciò implica:
il passaggio da contributi a fondo perduto a somme rimborsabili;
un effetto leva;
la disponibilità immediata di risorse economiche senza disimpegno automatico;
una forte integrazione con la programmazione locale.
Pagina 3 - c_a294_0021996/2017
Nella fattispecie, il Fondo Jessica Campania è dedicato alla realizzazione di progetti di
riqualificazione urbana in Campania, nell’ambito della iniziativa comunitaria Jessica. Il fondo è
stato costituito nel dicembre del 2012 sotto forma di patrimonio destinato ad uno specifico
affare (ex art. 2447 bis c.c.) presso Banco di Napoli SpA, banca del gruppo Intesa San Paolo, che
si avvale del supporto di EQUITER S.p.A., anch’essa facente parte del Gruppo Intesa San Paolo.
Il patrimonio ha come attività esclusiva la gestione di 63,8 mln di € di Fondi Strutturali a valere
sull’Asse & POR FESR Campania 2007-2013, focalizzato su sviluppo urbano, qualità della vita e
livello di attrattività delle città e dei sistemi urbani. I finanziamenti vengono erogati nel rispetto
della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato. Si fa presente, inoltre, come compatibilmente
con tale normativa, per gli enti pubblici è possibile l’applicazione del tasso d’interesse sul
monte capitale da erogare pari allo 0(zero)%.
L’utilità dell’investimento del Comune di Angri da un lato determinerà grazie alla realizzazione
dell’opera una riqualificazione urbana, che di per sé implica azioni a sostegno di politiche di
razionalizzazione dell’uso dell’auto, oltre a consentire una riduzione delle distanze determinate
dal difficile rapporto tra Città ed Auto, e dalla difficile relazione enfatizzata dalle “crisi
respiratorie” che la moderna concentrazione urbana manifesta quotidianamente. Se
consideriamo che gran parte della espansione urbana è riconducibile al ridisegno del tessuto
che ha posto il veicolo a motore al centro dello sviluppo urbano, oggi si è gradualmente
compreso che l’autoveicolo è divenuto uno dei principali fattori generatori dell’entropia
urbana. Tale strumento, oggi adottato in molte realtà cittadine, viene adoperato, come
politica di contrasto e/o dissuasione all’uso dell’autoveicolo privato messo in campo in molte
aree urbane.
La realizzazione di questa opera deve essere interpretata come la fase finale di un processo
urbanistico che intende dare continuità alle metamorfosi venutesi a creare all’interno del
territorio comunale nell’ultimo trentennio, e che hanno determinato lo spostamento del
baricentro di tutte quelle realtà considerate poli attrattivi di cui fruiva il cittadino, tra le quali la
casa comunale e la maggioranza delle attività commerciali, che in un primo momento erano
Pagina 4 - c_a294_0021996/2017
concentrate presso il centro storico del paese allargatosi a macchia d’olio. Altri benefici
impliciti deriveranno da una buona gestione del territorio, favorendo la riconversione di aree
urbane in aree verdi.
Per tanto i riflessi, sul piano economico, anzitutto sotto il profilo dei costi anche sociali, sono
del tutto evidenti alla Commissione del Ministero dell’Ambiente e del Mare, tanto da spingerla
nella medesima Comunicazione a puntualizzare che: “Una delle ragioni principali per cui in
centro città si registrano spesso temperature più elevate di diversi gradi rispetto all’ambiente
circostante è dato da una minore umidità nelle aree urbane, a sua volto causata dall’assenza dì
vegetazione e dall’asfalto scuro o dalle superfici cementate che assorbono maggiormente
l’energia solare. Questo fenomeno, noto come effetto “isola di calore urbano” può avere
conseguenze gravi, soprattutto in presenza di ondate di calore, per la salute di gruppi della
popolazione vulnerabili, ad esempio persone con patologie croniche a anziani. Il tenore di
umidità dell’aria, una risorsa disponibile a costo zero, potrebbe essere ricreato artificialmente
ricorrendo all’elettricità per fare evaporare l’acqua, ma si stima che questa tecnico costerebbe
circa 500 000 EUR per ettaro. Fare leva sulla natura e ricorrere alle infrastrutture verdi negli
ambienti urbani, ad esempio creando parchi ricchi in termini di biodiversità, spazi verdi e
corridoi di aria fresca, può contribuire ad attenuare l’effetto “Isola di calore urbano.”
E’ inevitabile sottolineare come per il buon esito del raggiungimento degli obiettivi prefissati
dal progetto sia indispensabile una continuità di interesse da parte delle amministrazioni che si
succederanno. La linea di condotta deve essere univoca, senza che si presentino fattori di
discontinuità, poiché una volta intrapreso la fase iniziale del progetto si determineranno per il
Comune vincoli di non poco conto.
Pagina 5 - c_a294_0021996/2017
2. Analisi della domanda e dell’offerta attuale.
2.1 Individuazione della dimensione territoriale: il bacino di riferimento.
Le opere contemplate in questa sede, insistono interamente sul territorio del Comune di Angri,
La cosiddetta “catchment area”, risulta pertanto derivante dalla sommatoria dell’utenza
comunale ed extra comunale composta da bambini, giovani e adulti) che frequentano impianti
natatori.
Al fine della determinazione del bacino di domanda potenziale dell’impianto è utile e
necessario partire dall’analisi demografica del contesto territoriale di riferimento
Pagina 6 - c_a294_0021996/2017
La popolazione del Comune ammonta ad oltre 33 mila e 800 abitanti, insistendo su una
superficie territoriale di 13,77 km2 , dando luogo ad una densità di 2.457,3 ab./kmq.
TERRITORIO
Regione Campania
Provincia Salerno
Sigla Provincia SA
Frazioni nel comune 0
Superficie (Kmq) 13,77
Densità Abitativa (Abitanti/Kmq) 2.457,3
DATI DEMOGRAFICI (Anno 2014)
Popolazione (N.) 33.826
Famiglie (N.) 11.216
Maschi (%) 48,9
Femmine (%) 51,1
Stranieri (%) 3,2
Età Media (Anni) 39,1
Variazione % Media Annua (2008/2014)
+1,17
Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT
Di seguito è riportata la popolazione residente e relativo trend dal 2003, saldo naturale e saldo migratorio, tasso di natalità, tasso di mortalità, tasso di crescita e tasso migratorio
BILANCIO DEMOGRAFICO (Anno 2014) TREND POPOLAZIONE
Popolazione al 1 gen. 33.562
Nati 361
Morti 249
Saldo naturale[1] +112
Iscritti 813
Cancellati 661
Saldo Migratorio[2] +152
Saldo Totale[3] +264
Popolazione al 31° dic. 33.826
Anno
Popolazione (N.)
Variarione % su anno prec.
2001 29.794 -
2002 29.937 +0,48
2003 30.156 +0,73
2004 30.545 +1,29
2005 30.849 +1,00
2006 30.978 +0,42
2007 31.301 +1,04
2008 31.555 +0,81
2009 31.692 +0,43
2010 32.226 +1,68
2011 32.585 +1,11
2012 32.675 +0,28
2013 33.562 +2,71
2014 33.826 +0,79
Variazione % Media Annua (2008/2014): +1,17
Variazione % Media Annua (2011/2014): +1,25
Pagina 7 - c_a294_0021996/2017
BILANCIO
DEMOGRAFICO
TREND POPOLAZIONE
Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT
Di seguito, si riportano le Famiglie residenti e relativo trend dal (Anno 2003), numero di componenti medi della famiglia e relativo trend dal (Anno 2003), stato civile: celibi/nubili, coniugati/e, divorziati/e, vedovi/e
STATO CIVILE (Anno 2014) TREND FAMIGLIE
Stato Civile (n.) %
Celibi 7.801 23,06
Nubili 7.180 21,23
Coniugati 8.264 24,43
Coniugate 8.334 24,64
Divorziati 79 0,23
Divorziate 158 0,47
Vedovi 389 1,15
Vedove 1.621 4,79
Tot. Residenti 33.826 100,00
Anno
Famiglie (N.)
Variarione % su anno prec.
Componenti medi
2005 9.376 - 3,29
2006 9.430 +0,58 3,29
2007 9.539 +1,16 3,28
2008 9.638 +1,04 3,27
2009 9.685 +0,49 3,27
2010 10.827 +11,79 2,98
2011 10.887 +0,55 2,99
2012 11.090 +1,86 2,95
2013 11.196 +0,96 3,00
2014 11.216 +0,18 3,02
Variazione % Media Annua (2006/2014): +2,19
Variazione % Media Annua (2011/2014): +5,01
STATO CIVILE (Anno 2014)
TREND N° COMPONENTI DELLA
FAMIGLIA
Pagina 8 - c_a294_0021996/2017
Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT
Classi di età per sesso e relativa incidenza, età media e indice di vecchiaia nel Comune di ANGRI
POPOLAZIONE PER ETÀ (Anno 2014)
Maschi Femmine Totale
Classi (n.) % (n.) % (n.) %
0 - 2 anni 561 3,39 539 3,12 1.100 3,25
3 - 5 anni 582 3,52 576 3,33 1.158 3,42
6 - 11 anni 1.221 7,39 1.188 6,87 2.409 7,12
12 - 17 anni 1.267 7,66 1.112 6,43 2.379 7,03
18 - 24 anni 1.549 9,37 1.464 8,47 3.013 8,91
25 - 34 anni 2.296 13,89 2.336 13,51 4.632 13,69
35 - 44 anni 2.617 15,83 2.604 15,06 5.221 15,43
45 - 54 anni 2.324 14,06 2.519 14,57 4.843 14,32
55 - 64 anni 1.878 11,36 1.957 11,32 3.835 11,34
65 - 74 anni 1.409 8,52 1.573 9,10 2.982 8,82
75 e più 829 5,01 1.425 8,24 2.254 6,66
Totale 16.533 100,00 17.293 100,00 33.826 100,00
CLASSI DI ETÀ (Anno 2014)
Pagina 9 - c_a294_0021996/2017
ETA' MEDIA E INDICE DI VECCHIAIA (Anno 2014)
Maschi Femmine Totale
Eta' Media (Anni) 37,87 40,35 39,14
Indice di vecchiaia[1] - - 84,14
ETA' MEDIA (ANNI)
INDICE DI VECCHIAIA
Pagina 10 - c_a294_0021996/2017
L’offerta di maggiori spazi acqua coperti e la riqualificazione dell’impianto estivo consentono di
prevedere un incremento significativo delle presenze provenienti dalla città e dal più ampio
bacino di utenza provinciale e interprovinciale.
Nella tabella seguente è indicato il bacino di utenza ipotizzando una distanza da percorrere
non superiore a 15 chilometri:
La somma della popolazione relativa ai centri delle due corone individuati nella tabella sopra riportata, ammonta a circa 300 mila abitanti.
Pagina 11 - c_a294_0021996/2017
2
4. Analisi della fattibilità economico-finanziaria
4.1 Premesse: la valutazione degli investimenti
Il piano economico-finanziario di massima da allegare al progetto preliminare di un’opera
pubblica, sia esso per una concessione piuttosto che per un project financing, è finalizzato a
dimostrare la fattibilità dell’intervento sotto tale duplice profilo:
- quello economico, dato dalla contrapposizione tra i ricavi ed i costi di competenza
previsti per ciascun anno;
- quello finanziario, dato dalla contrapposizione tra le entrate e le uscite monetarie
attese.
In generale, il concetto di “investimento” si sostanzia, infatti, in un processo di impiego
anticipato di risorse (finanziarie) finalizzato ad ottenerne un ritorno differito nel tempo.
Dal punto di vista dell’analisi economico-finanziaria, un progetto d’investimento costituisce
un’operazione di trasferimento di risorse, normalmente caratterizzata dal prevalere di uscite
monetarie nette nelle prime fasi e dal prevalere di entrate monetarie nette nelle fasi
successive. Per valutare la fattibilità e la sostenibilità di un investimento occorre, quindi, che
ne siano determinate la durata, che siano individuati e quantificati, con un buon grado di
approssimazione, i flussi in uscita ed in entrata, periodo per periodo, e che, sulla base di tali
dati, sia applicata la metodologie valutativa prescelta.
Le principali tecniche elaborate dalla “finanza aziendale” per valutare la convenienza ovvero
la fattibilità economico-finanziaria di un investimento sono:
1) il metodo del Valore Attuale Netto (cd. “VAN” o “NPV” dall’inglese «Net Present Value»);
Pagina 12 - c_a294_0021996/2017
3
2) il metodo del Tasso Interno di Rendimento (cd. “TIR” o “IRR” da «Internal Rate of
Return»);
3) il metodo del Periodo di Recupero («Pay-Back Period»).
La metodologia VAN è la più utilizzata per la precisione dei risultati cui può condurre e per il
rigore scientifico su cui è fondata. Tale metodo considera il valore di un investimento come
la somma dei flussi di cassa (uscite ed entrate) attesi, attualizzati ad un tasso che sia
rappresentativo del costo di opportunità del capitale, vale a dire al rendimento richiesto da
chi finanzia il progetto in termini di capitale di rischio o di debito (tale tasso – noto come
“WACC”, da «Weighted Averaged Cost of Capital» – è costituito dalla media del costo del
debito e del capitale di rischio ponderata per la struttura finanziaria prescelta in termini di
mix tra capitale di terzi, essenzialmente banche, e capitale proprio). Sulla base di tale
metodo un investimento può essere considerato accettabile solamente se il suo VAN è
positivo e cioè se il valore attuale dei flussi monetari in entrata è superiore a quello dei flussi
in uscita.
Il TIR di un investimento rappresenta il rendimento offerto dal progetto, calcolato sulla spesa
iniziale in base ai flussi di cassa generati nei periodi successivi. In sintesi, il TIR costituisce il
tasso di sconto che rende il VAN dell’investimento pari a zero. Affinché il VAN risulti positivo
(i due metodi sono infatti logicamente collegati) occorre che il flusso scontato delle entrate
superi il flusso scontato delle uscite; perché ciò avvenga il costo del capitale utilizzato deve
essere inferiore al TIR. La fattibilità dell’investimento è quindi verificata quando il TIR è
superiore al costo (medio ponderato) del capitale investito.
Il Periodo di Recupero di un investimento rappresenta il numero di periodi (di solito anni)
necessari affinché i flussi di cassa positivi attesi eguaglino quelli negativi. L’investimento
viene considerato fattibile se il tempo di recupero è contenuto entro una soglia limite di
Pagina 13 - c_a294_0021996/2017
4
accettabilità (cut-off period) e comunque quando è inferiore alla durata economica
dell’investimento. Oltre al problema della scelta del cut-off period, il metodo in esame
presenta il limite di non attribuire alcun peso ai flussi di cassa successivi alla data di recupero
e quello, ancor più grave, di attribuire uguale peso a tutti i flussi finanziari precedenti alla
data di recupero (senza tenere cioè conto della diversa collocazione temporale di entrate ed
uscite).
4.2. La metodologia di valutazione prescelta
Tenuto conto di quanto sopra evidenziato e viste le principali caratteristiche del progetto, in
termini di durata, costo iniziale e costi e ricavi d’esercizio, al fine di valutare la fattibilità
economico-finanziaria dello stesso, si è ritenuto di adottare il metodo del Valore Attuale
Netto (VAN), sopra descritto, applicandolo al presente progetto le esplicitazione dei vari
flussi annuali previsti in entrata ed in uscita sull’intera durata prevista, sviluppando così
anche il piano finanziario dell’investimento. Tutte le elaborazioni sono state effettuate a
valori monetari correnti, senza tenere quindi conto della svalutazione monetaria e con
importi al netto dell’IVA. Quest’ultima ipotesi, che può determinare qualche distorsione dal
punto di vista finanziario (ma non anche dal punto di vista economico), si ritiene che possa
essere considerata accettabile, in quanto semplificatrice e di maggior immediatezza.
Pagina 14 - c_a294_0021996/2017
5
4.3 I flussi finanziari in uscita: costo iniziale dell’intervento
I costi per la realizzazione dell’intervento (così come da relazione tecnica), al netto degli
oneri finanziari, sono stati stimati in € 3.961.987,31. Detti costi sono così ripartiti:
Importo lavori 2. 877.050,00
Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta 57.541,00
Totale lavori ed oneri per la sicurezza 2.934.591,00
Somme a disposizione della S.A.
Iva 10% sui lavori 293.459,10
Imprevisti 146.729,55
Spese generali (pubblicazioni, spese di gara ecc) 29.341,91
Incentivi alla progettazione interna art. 92 Dlgs 163/2006 58.691,82
Incentivi Rup e attività di supporto art. 10 DLgs163/2006 44.018,87
Spese tecniche generali 352.150,92
I.V.A. 22% e cassa 4% 103.004,144
Totale somme a disposizione 1.027.396,31
Totale progetto 3.961.987,31
4.4 I costi d’esercizio
E’ stato ritenuto opportuno stimare i costi di esercizio annuali sulla base di costi mediamente
sostenuti da attività di gestione di impianti natatori ed apportando gli opportuni
dimensionamenti e proporzionamenti, Sono stati ricavati dei valori medi che possono essere
utili per una prima sommaria valutazione ma che, tuttavia, debbono essere considerati come
base per una più approfondita analisi da parte dei concorrenti. I costi di esercizio a carico del
Concessionario sono stati calcolati con riferimento all’anno solare e ricomprendono il costo
per il personale, i costi operativi di struttura, i costi generali. Tale voce comprende i costi
delle pulizie, delle piccole manutenzioni ordinarie e degli altri servizi, il canone idrico
(rilevante). Il costo di gestione complessivo annuo, sulla base di esperienze similari,
dovrebbe essere di circa € 5 per posto presenza. Considerato che il numero totale (in avvio
Pagina 15 - c_a294_0021996/2017
6
di attività) di presenze, dovrebbe essere di circa 131.400 unità il costo totale annuo di
gestione si aggira intorno ad un importo di circa € 640 mila euro.
Costo del personale
Il costo del personale annuale è valutato con riferimento al C.C.N.L., ovvero Contratto
Collettivo Nazione di Lavoro per il personale dipendente da imprese esercenti servizi ausiliari,
fiduciari e integrali resi alle imprese pubbliche e private. Si ipotizza l’esigenza di 10 unità
operative, tutte part-time. Di queste due figure utili a ricoprire il ruolo di
coordinatore/responsabile (IV livello), e di amministrativo, attribuendo alle restanti 8 risorse
un inquadramento contrattuale da operatore (V livello). In relazione al personale in
questione, il concessionario sarà tenuto a:
comunicare i livelli occupazionali previsti per l’espletamento del servizio. Tale
numero dovrà rimanere invariato per tutta la durata contrattuale.
rispettare, per il proprio personale dipendente, tutte le norme e disposizioni sulle
assicurazioni sociali, infortunistiche e di assistenza, le disposizioni legislative
regolamentari in materia di lavoro e in generale tutte quelle leggi e norme vigenti, o
emanate nel corso dell’appalto, sollevando l’Amministrazione appaltante da ogni
responsabilità al riguardo.
attuare, nei confronti dei lavoratori impiegati nel servizio, condizioni normative e
retributive conformi a quelle fissate dalle disposizioni legislative e dai contratti ed
accordi collettivi di lavoro, applicabili nella categoria.
L’Amministrazione appaltante dovrà riservarsi il diritto di chiedere, nel corso dell’appalto, la
certificazione e/o documentazione comprovante il rispetto di tali obblighi.
Pagina 16 - c_a294_0021996/2017
7
Costi amministrativi
I costi amministrativi comprendono le assicurazioni delle strutture e le fideiussioni nonché gli
oneri per la gestione amministrativa.
Costi operativi
I costi operativi sono stati calcolati come valori medi annuali. In particolare per gli oneri di
manutenzione è stata considerata una incidenza teorica costante per tutta la durata della
concessione seppure nella consapevolezza che l’incidenza di tali costi sia assolutamente
trascurabile nei primi anni di esercizio e tende invece a crescere successivamente in modo
costante. Si deve, inoltre, considerare che gli interventi di manutenzione straordinaria sono
valutabili con molta approssimazione in quanto sono per gran parte legati ad eventi
imprevisti ed imprevedibili.
Ipotesi di voci di costo costo per il primo anno di attività
Voci di costo anno 1
Acquisto materiali di consumo generali 4.900,00
Costi per servizi:
fornitura acqua 70.000,00
fornitura e gestione energia/riscaldamento 180.000,00
spese amministrative e generali 21.000,00
spese servizi di pulizia 45.000,00
spese per manut. ordinaria e relativi materiali 55.000,00
spese per manuten. aree esterne verde 10.000,00
canone concessorio -
(-) Costo del personale (amm/istr/assis/tecn/ecc.) 250.000,00
(-) Oneri diversi di gestione 2.500,00
(-) (B) Costi operativi totali 638.400,00
Pagina 17 - c_a294_0021996/2017
8
Ipotesi di Ricavi attesi
Dettaglio Presenze anno 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 6 anno 7 anno 8 anno 9 anno 10
Piscina coperta
Presenze - - 131.400 123.000 127.000 135.600 138.000 138.000 138.000 138.000
Tariffa media 5,50 5,50 5,60 5,70 5,76 5,81 5,87 5,93 5,99 6,05
Introiti - - 735.840,00 701.100,00 731.139,00 788.455,69 810.434,77 818.539,11 826.724,51 834.991,75
Piscina scoperta - solarium
Presenze - - 65.700 61.500 63.500 67.800 69.000 69.000 69.000 69.000
Tariffa media 5,50 5,50 5,60 5,70 5,76 5,81 5,87 5,93 5,99 6,05
Introiti - - 367.920,00 350.550,00 365.569,50 394.227,85 405.217,38 409.269,56 413.362,25 417.495,88
Introiti totali - - 1.103.760,00 1.051.650,00 1.096.708,50 1.182.683,54 1.215.652,15 1.227.808,67 1.240.086,76 1.252.487,63
Pagina 18 - c_a294_0021996/2017
9
Dettaglio Presenze anno 11 anno 12 anno 13 anno 14 anno 15 anno 16 anno 17 anno 18 anno 19 anno 20
Piscina coperta
Presenze 138.000 138.000 138.000 140.000 140.000 140.000 140.000 140.000 140.000 140.000
Tariffa media 6,11 6,17 6,23 6,30 6,36 6,42 6,49 6,55 6,62 6,68
Introiti 843.341,67 851.775,08 860.292,84 881.488,46 890.303,34 899.206,37 908.198,44 917.280,42 926.453,23 935.717,76
Piscina scoperta - solarium
Presenze 69.000 69.000 69.000 70.000 70.000 70.000 70.000 70.000 70.000 70.000
Tariffa media 6,11 6,17 6,23 6,30 6,36 6,42 6,49 6,55 6,62 6,68
Introiti 421.670,83 425.887,54 430.146,42 440.744,23 445.151,67 449.603,19 454.099,22 458.640,21 463.226,61 467.858,88
Introiti totali 1.265.012,50 1.277.662,63 1.290.439,25 1.322.232,68 1.335.455,01 1.348.809,56 1.362.297,66 1.375.920,63 1.389.679,84 1.403.576,64
Pagina 19 - c_a294_0021996/2017
10
Analisi del Casch flow
Il cash flow rappresenta uno degli elementi più importanti del piano economico-finanziario
dei parcheggi, dato che in esso sono evidenziate, periodo per periodo, le effettive esigenze
di cassa e gli strumenti mediante i quali si farà fronte alle stesse. Dunque, tanto per il futuro
realizzatore dell’intervento, nella sua qualità di investitore, quanto per i finanziatori e per
chi deve controllare la correttezza del piano e la fattibilità dell’intervento, il cash flow è
l’elemento nel quale viene maggiormente posta in risalto la realtà dei fatti. Normalmente
nella redazione del cash flow si parte dal margine operativo lordo ricavato dal conto
economico, il quale rappresenta l’effettiva differenza di cassa, esercizio per esercizio, tra
ricavi e costi reali. Una volta compensato da tutte le imposte suddette, il MOL si trasforma
nel flusso di cassa della gestione corrente. A questo punto si devono imputare, col segno
negativo, tutti gli impieghi per gli investimenti, tra i quali figurano ovviamente i costi di
costruzione e di progettazione, gli impianti e le attrezzature, gli oneri accessori e le spese di
manutenzione straordinaria. La somma algebrica del cash flow della gestione corrente e
degli investimenti costituisce il cash flow da finanziare. In sostanza, una volta determinati gli
introiti gestionali e quelli eventuali per vendite e cessioni, al netto dei costi relativi, e stabiliti
gli impieghi per investimenti da imputare ad ogni singolo periodo del piano, è necessario
trovare le risorse finanziarie per far fronte alle esigenze di cassa. Tali risorse sono
rappresentate all’attivo dal capitale di rischio versato dagli investitori e dai finanziamenti
ottenuti dagli istituti di credito, ed al passivo dal servizio del debito, cioè dal rimborso delle
rate di ammortamento (capitale + interessi) dei finanziamenti bancari. Una volta sommate
Pagina 20 - c_a294_0021996/2017
11
algebricamente queste poste, il cash flow da finanziare diviene il free cash flow, cioè il flusso
di cassa che, per ogni periodo, è a disposizione degli investitori o azionisti.
Tale flusso può essere positivo o negativo e viene sommato alla tesoreria finale del periodo
precedente diminuita o incrementata dagli interessi passivi o attivi relativi al periodo
considerato.
Pagina 21 - c_a294_0021996/2017
12
Cash flow parte 1: prospetto riepilogativo dei primi 10 anni
ENTRATE anno 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 6 anno 7 anno 8 anno 9 anno 10
ricavi generali -€ -€ 1.103.760,00€ 1.051.650,00€ 1.096.708,50€ 1.107.675,59€ 1.118.752,34€ 1.129.939,86€ 1.141.239,26€ 1.152.651,66€
-€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€
-€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€
TOTALE ENTRATE -€ -€ 1.103.760,00€ 1.051.650,00€ 1.096.708,50€ 1.107.675,59€ 1.118.752,34€ 1.129.939,86€ 1.141.239,26€ 1.152.651,66€
USCITEinvestimenti -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€
costi generali 247.624,21€ 247.624,21€ 886.024,21€ 892.408,21€ 898.856,05€ 905.368,37€ 911.945,81€ 918.589,02€ 925.298,67€ 932.075,42€
TOTALE USCITE 247.624,21€ 247.624,21€ 886.024,21€ 892.408,21€ 898.856,05€ 905.368,37€ 911.945,81€ 918.589,02€ 925.298,67€ 932.075,42€
SBILANCIO 247.624,21-€ 247.624,21-€ 217.735,79€ 159.241,79€ 197.852,45€ 202.307,22€ 206.806,53€ 211.350,84€ 215.940,59€ 220.576,24€
TOTALE CASH FLOW annuale 247.624,21-€ 247.624,21-€ 217.735,79€ 159.241,79€ 197.852,45€ 202.307,22€ 206.806,53€ 211.350,84€ 215.940,59€ 220.576,24€
TOTALE CASH FLOW progressivo 247.624,21-€ 495.248,41-€ 277.512,62-€ 118.270,83-€ 79.581,63€ 281.888,85€ 488.695,38€ 700.046,22€ 915.986,81€ 1.136.563,05€
Cash flow parte 2: prospetto riepilogativo del secondo decennio
ENTRATE anno 11 anno 12 anno 13 anno 14 anno 15 anno 16 anno 17 anno 18 anno 19 anno 20
ricavi generali 1.164.178,17€ 1.175.819,95€ 1.187.578,15€ 1.199.453,93€ 1.211.448,47€ 1.223.562,96€ 1.235.798,59€ 1.248.156,57€ 1.260.638,14€ 1.273.244,52€
-€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€
-€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€
TOTALE ENTRATE 1.164.178,17€ 1.175.819,95€ 1.187.578,15€ 1.199.453,93€ 1.211.448,47€ 1.223.562,96€ 1.235.798,59€ 1.248.156,57€ 1.260.638,14€ 1.273.244,52€
USCITEinvestimenti -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€
costi generali 938.919,93€ 945.832,88€ 952.814,97€ 959.866,88€ 966.989,31€ 974.182,96€ 733.824,34€ 741.162,58€ 748.574,21€ 756.059,95€
TOTALE USCITE 938.919,93€ 945.832,88€ 952.814,97€ 959.866,88€ 966.989,31€ 974.182,96€ 733.824,34€ 741.162,58€ 748.574,21€ 756.059,95€
SBILANCIO 225.258,24€ 229.987,07€ 234.763,18€ 239.587,06€ 244.459,17€ 249.380,00€ 501.974,25€ 506.993,99€ 512.063,93€ 517.184,57€
TOTALE CASH FLOW annuale 225.258,24€ 229.987,07€ 234.763,18€ 239.587,06€ 244.459,17€ 249.380,00€ 501.974,25€ 506.993,99€ 512.063,93€ 517.184,57€
TOTALE CASH FLOW progressivo 1.361.821,30€ 1.591.808,37€ 1.826.571,55€ 2.066.158,60€ 2.310.617,77€ 2.559.997,77€ 3.061.972,02€ 3.568.966,02€ 4.081.029,95€ 4.598.214,52€
Pagina 22 - c_a294_0021996/2017
13
Rappresentazione grafica dell’andamento dei Cash flow annuali - sovrapposizione grafica dell’andamento dei Cash flow
progressivi rispetto all’andamento del Cash flow annuale
Pagina 23 - c_a294_0021996/2017
14
4.6 La scelta del tasso
Sebbene tipicamente si debba ipotizzare, in via del tutto prudenziale, un tasso d’interesse
per l’attualizzazione dei flussi finanziari pari al 0,5% annuo; allo stato dell’arte per
finanziare il progetto con investimento totalmente a carico del Comune di Angri, si sottolinea
come per gli enti pubblici è previsto l’azzeramento del tasso d’interesse per la realizzazione
dell’opera. Qui di seguito si riporta un marginale prospetto di sintesi del calcolo del mutuo
relativo all’intera operazione.
STRUTTURA DEL MUTUO
importo 3.961.987,31€
interesse -€
anni 16,00€
mensilità 192,00€
interesse mensile -€
denominatore -€
rata mensile 20.635,35€
rata semestrale 123.812,10€
rata annua 247.624,21€
RIMBORSO TOTALE 3.961.987,31€
TOTALE INTERESSI -€
4.7 Conto economico preventivo
L’avvenuta dimostrazione della fattibilità finanziaria dell’investimento con il metodo VAN
implica di per sé l’economicità dell’investimento. Per darne completa evidenza i dati sono
stati rielaborati in ottica economica, ipotizzando di capitalizzare tutti i costi iniziali (compresi
gli oneri finanziari),ammortizzando l’investimento iniziale per quote costanti tenendo conto
della distinzione tra materiali (ammortamento ventennale) ed immateriali (ammortamento
quinquennale) durante tutta la durata della gestione, escludendo il costo delle manutenzioni
Pagina 24 - c_a294_0021996/2017
15
straordinarie che va oltre il ventennio. Nella tabella che segue è stato così sviluppato il conto
economico preventivo: i risultati esposti per ciascun esercizio sono il Margine Operativo
Netto (“utile ante-imposte ed oneri finanziari”, noto anche come “EBIT” dall’inglese «Earning
Before Interest and Taxes») ed il Margine Operativo Lordo (cd. “MOL” o, sempre dall’inglese
«Earning Before Interest Taxes and Depreciation/Admortisation», “EBITDA”), entrambi
sempre positivi.
Pagina 25 - c_a294_0021996/2017
16
Conto Economico di previsione: prospetto riepilogativo del primo decennio
Conto Economico di previsione
Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10
Ricavi totali piscina - - 1.103.760,00 1.051.650,00 1.096.708,50 1.182.683,54 1.215.652,15 1.227.808,67 1.240.086,76 1.252.487,63
(A) Ricavi totali - - 1.103.760,00 1.051.650,00 1.096.708,50 1.182.683,54 1.215.652,15 1.227.808,67 1.240.086,76 1.252.487,63
canone - - - - - - - - - -
Costi di esercizio piscina - - 638.400,00 644.784,00 651.231,84 657.744,16 664.321,60 670.964,82 677.674,46 684.451,21
(B) Costi Totali - - 638.400,00 644.784,00 651.231,84 657.744,16 664.321,60 670.964,82 677.674,46 684.451,21
(C) Margine Operativo Lordo = (A)+(B) - - 465.360,00 406.866,00 445.476,66 524.939,38 551.330,55 556.843,86 562.412,29 568.036,42
Ammortamenti - - - - - - - - - -
(D) Ammortamenti Totali - - - - - - - - - -
(E) Margine Operativo = (C ) + (D) - - 465.360,00 406.866,00 445.476,66 524.939,38 551.330,55 556.843,86 562.412,29 568.036,42
Pagina 26 - c_a294_0021996/2017
17
Conto Economico di previsione: prospetto riepilogativo del secondo decennio
Conto Economico di previsione
Anno 11 Anno 12 Anno 13 Anno 14 Anno 15 Anno 16 Anno 17 Anno 18 Anno 19 Anno 20
Ricavi totali piscina 1.265.012,50 1.277.662,63 1.290.439,25 1.322.232,68 1.335.455,01 1.348.809,56 1.362.297,66 1.375.920,63 1.389.679,84 1.403.576,64
(A) Ricavi totali 1.265.012,50 1.277.662,63 1.290.439,25 1.322.232,68 1.335.455,01 1.348.809,56 1.362.297,66 1.375.920,63 1.389.679,84 1.403.576,64
canone - - - - - - - -
Costi di esercizio piscina 691.295,72 698.208,68 705.190,76 712.242,67 719.365,10 726.558,75 733.824,34 741.162,58 748.574,21 756.059,95
(B) Costi Totali 691.295,72 698.208,68 705.190,76 712.242,67 719.365,10 726.558,75 733.824,34 741.162,58 748.574,21 756.059,95
(C) Margine Operativo Lordo = (A)+(B) 573.716,78 579.453,95 585.248,49 609.990,01 616.089,91 622.250,81 628.473,32 634.758,05 641.105,63 647.516,69
Ammortamenti - - - - - - - - - -
(D) Ammortamenti Totali - - - - - - - - - -
(E) Margine Operativo = (C ) + (D) 573.716,78 579.453,95 585.248,49 609.990,01 616.089,91 622.250,81 628.473,32 634.758,05 641.105,63 647.516,69
Pagina 27 - c_a294_0021996/2017
18
Oneri e obblighi a carico del concessionario
Il concessionario sarà responsabile del regolare andamento della gestione e ne risponderà
verso l’Amministrazione e verso terzi; dovrà assumere tutti gli oneri di gestione del servizio e di
mantenimento, sostituzione ed eventuale incremento degli impianti tecnologici, delle
attrezzature, delle installazioni fisse e mobili, della segnaletica orizzontale e verticale. Dovrà
garantire un ripasso almeno annuale della segnaletica orizzontale.
Pagina 28 - c_a294_0021996/2017
19
1. Conclusioni - Analisi della fattibilità economica e sociale
Al termine del procedimento esposto nei capitoli precedenti, sulla base delle ipotesi assunte,
si ritiene di poter concludere come la sostenibilità finanziaria e l’economicità del progetto
siano, su di una durata di diciotto anni decorrenti dall’ultimazione dei lavori e dall’entrata in
funzione del parcheggio (da cui una durata totale, presa in considerazione, di anni venti),
preliminarmente dimostrate.
E’ opportuno precisare che l’amministrazione comunale si riserverà, a valle del momento
progettuale e di concreta realizzazione delle opere in oggetto, di individuare soggetti ai quali
esternalizzare la gestione, attraverso le procedure previste dalla legge.
Pagina 29 - c_a294_0021996/2017
20
Pagina 30 - c_a294_0021996/2017