Rincari del 5% sulle bollette: ogni famiglia...

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n questi giorni si è parla- to e scritto molto sul cosiddetto “Amoris laeti- tia”, ossia quel documento ufficiale redatto da Papa Francesco nel 2016 che ha affrontato temi complessi: “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’e- vangelizzazione” e “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. Il testo, fin dalla sua uscita, ha suscitato polemiche di tipo interpretativo su alcune questioni e in modo partico- lare sull’accesso ai sacramenti per i divorziati risposati civilmente. Secondo la Chiesa, i divorziati non hanno la possibilità di ricevere i sacramenti della Confessione e della Comu- nione, fondando questo principio sul presupposto che, il matrimonio, per la Chiesa è indissolubile, per cui non può essere cancellato dall’uomo. Nel documento stilato da Papa Francesco, nonostante vi sia una sorta di obbedienza a questo orientamento di chiusura, si intravede uno spiraglio di cambiamento. Non necessariamente colui che è divorziato dovrà essere condannato a vivere nel peccato e quindi ad essere pri- vato dei sacramenti per sempre, ma la situazione del sin- golo individuo andrà valutata caso per caso. Papa Francesco, ancora una volta, ha voluto porre l’ac- cento sul concetto di “discernimento” e ha indicato la strada da seguire affinché ai divorziati venga data la possibilità di partecipare, se ne hanno l’intenzione, alla vita cattolica in modo pieno e completo. Secondo Papa Francesco, il Vangelo è rivolto alla inte- grazione, per cui non si può a priori definire come pec- cato un’azione, senza considerare gli elementi che hanno portato a compierla. In questa ottica, la Chiesa tenderebbe a considerare non il divorzio in sé inaccettabile ma solo quando porta con sé dolore per l’altra persona e per i figli e ciò che dovreb- be essere perdonato, dunque, non è l’atto in sé, ma la sofferenza che ne è derivata. Anche laddove ci si trova davanti al soggetto che ha voluto il divorzio e ha procurato sofferenza, non per que- sto deve essere per sempre escluso dai sacramenti, potendo essere reintegrato compiendo un percorso di pentimento guidato da un sacerdote. Tra l’altro, sarebbe un controsenso pensare che la Chiesa si ponga nei confronti di un soggetto ritenuto peccatore, con rigidi atteggiamenti giudicanti e condannanti. Al contrario, ci si aspetta comprensione e apertura poiché, tra l’altro, chi ha divorziato da una prima unione, potreb- be, in una eventuale seconda unione, dimostrare mag- giore responsabilità nei confronti del partner o dei figli. Senza dimenticare che in molte unioni, probabilmente, l’unica cosa da fare per stare meglio, è proprio divorzia- re. Per cui, pur rispettando l’indissolubilità cristiana di un matrimonio, non si può far valere tale criterio a disca- pito del benessere e della felicità dell’uomo stesso. Chi sceglie di celebrare un matrimonio cattolico, impli- citamente ne dovrebbe accettare tutti gli effetti che ne derivano, ma è anche vero che la vita è alquanto bizzarra e può accadere di accorgersi che la persona con la quale ci si è uniti in matrimonio non è quella giusta per noi e non si può pretendere, anche se in virtù delle regole della Chiesa, di essere infelici per la vita. Per cui, la libertà di scegliere della propria vita non deve mai venire meno e nel caso di scioglimento di un matri- monio cattolico, prima ancora di affidarsi ad una guida spirituale per ritrovare se stessi, bisognerebbe essere in pace con la propria coscienza, presupposto fondamenta- le che non dovrebbe mai mancare nel caso in cui finisca una relazione fra due persone, di qualunque natura essa sia. I ANNO XII • NUMERO 1 SETTIMANALE SABATO 6 GENNAIO 2018 1 EURO QUESTO GIORNALE NON RICEVE ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICO Luce, gas e autostrade: un salasso Rincari del 5% sulle bollette: ogni famiglia spenderà 59 euro in più all’anno LA CHIESA, I DIVORZIATI E LE APERTURE DI PAPA FRANCESCO MAURIZIO COSTANZO A PAGINA 5 Testata: Il Giornale dell’Emilia Romagna - Iscritta al Tribunale di Reggio Emilia il 03/03/2006 al n. 1158 (pendente istanza di trasferimento presso il Tribunale di Milano) Artigiani, il “sistema Reggio” ha perso 15 anni. Oggi sono 19.228 le “botteghe” ancora aperte in provincia: il loro numero è sceso fino a tornare quello del 2002 IIMPRESEI A PAGINA 11

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Page 1: Rincari del 5% sulle bollette: ogni famiglia …archivio.ilgiornaledireggio.it/.../2018/2018-01-06si.pdfPapa Francesco, ancora una volta, ha voluto porre l’ac-cento sul concetto

n questi giorni si è parla-to e scritto molto sulcosiddetto “Amoris laeti-

tia”, ossia quel documentoufficiale redatto da PapaFrancesco nel 2016 che haaffrontato temi complessi:“Le sfide pastorali dellafamiglia nel contesto dell’e-vangelizzazione” e “Lavocazione e la missionedella famiglia nella Chiesa enel mondo contemporaneo”.Il testo, fin dalla sua uscita, ha suscitato polemiche ditipo interpretativo su alcune questioni e in modo partico-lare sull’accesso ai sacramenti per i divorziati risposaticivilmente.Secondo la Chiesa, i divorziati non hanno la possibilitàdi ricevere i sacramenti della Confessione e della Comu-nione, fondando questo principio sul presupposto che, ilmatrimonio, per la Chiesa è indissolubile, per cui nonpuò essere cancellato dall’uomo. Nel documento stilato da Papa Francesco, nonostante visia una sorta di obbedienza a questo orientamento dichiusura, si intravede uno spiraglio di cambiamento.Non necessariamente colui che è divorziato dovrà esserecondannato a vivere nel peccato e quindi ad essere pri-vato dei sacramenti per sempre, ma la situazione del sin-golo individuo andrà valutata caso per caso. Papa Francesco, ancora una volta, ha voluto porre l’ac-cento sul concetto di “discernimento” e ha indicato lastrada da seguire affinché ai divorziati venga data lapossibilità di partecipare, se ne hanno l’intenzione, allavita cattolica in modo pieno e completo. Secondo Papa Francesco, il Vangelo è rivolto alla inte-grazione, per cui non si può a priori definire come pec-cato un’azione, senza considerare gli elementi chehanno portato a compierla.In questa ottica, la Chiesa tenderebbe a considerare nonil divorzio in sé inaccettabile ma solo quando porta consé dolore per l’altra persona e per i figli e ciò che dovreb-be essere perdonato, dunque, non è l’atto in sé, ma lasofferenza che ne è derivata.Anche laddove ci si trova davanti al soggetto che havoluto il divorzio e ha procurato sofferenza, non per que-sto deve essere per sempre escluso dai sacramenti,potendo essere reintegrato compiendo un percorso dipentimento guidato da un sacerdote. Tra l’altro, sarebbe un controsenso pensare che la Chiesasi ponga nei confronti di un soggetto ritenuto peccatore,con rigidi atteggiamenti giudicanti e condannanti. Alcontrario, ci si aspetta comprensione e apertura poiché,tra l’altro, chi ha divorziato da una prima unione, potreb-be, in una eventuale seconda unione, dimostrare mag-giore responsabilità nei confronti del partner o dei figli.Senza dimenticare che in molte unioni, probabilmente,l’unica cosa da fare per stare meglio, è proprio divorzia-re. Per cui, pur rispettando l’indissolubilità cristiana diun matrimonio, non si può far valere tale criterio a disca-pito del benessere e della felicità dell’uomo stesso. Chi sceglie di celebrare un matrimonio cattolico, impli-citamente ne dovrebbe accettare tutti gli effetti che nederivano, ma è anche vero che la vita è alquanto bizzarrae può accadere di accorgersi che la persona con la qualeci si è uniti in matrimonio non è quella giusta per noi enon si può pretendere, anche se in virtù delle regole dellaChiesa, di essere infelici per la vita.Per cui, la libertà di scegliere della propria vita non devemai venire meno e nel caso di scioglimento di un matri-monio cattolico, prima ancora di affidarsi ad una guidaspirituale per ritrovare se stessi, bisognerebbe essere inpace con la propria coscienza, presupposto fondamenta-le che non dovrebbe mai mancare nel caso in cui finiscauna relazione fra due persone, di qualunque natura essasia.

I

ANNO XII • NUMERO 1SETTIMANALESABATO 6 GENNAIO 2018

1 EURO

QUESTO GIORNALE NON RICEVE ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICO

Luce, gas e autostrade: un salassoRincari del 5% sulle bollette: ogni famiglia spenderà 59 euro in più all’anno

LA CHIESA, I DIVORZIATIE LE APERTURE

DI PAPA FRANCESCOMAURIZIO COSTANZO

A PAGINA 5

Testata: Il Giornale dell’Emilia Romagna - Iscritta al Tribunale di Reggio Emilia il 03/03/2006 al n. 1158(pendente istanza di trasferimento presso il Tribunale di Milano)

Artigiani, il “sistema Reggio” ha perso 15 anni. Oggi sono 19.228 le “botteghe”

ancora aperte in provincia: il loro numero è sceso fino a tornare quello del 2002

IIMPRESEI

A PAGINA 11

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SABATO 6 GENNAIO 2018 3

Il 22 dicembre è stata approvata la legge che estende la possibilità di iscrizione, al registro delle Opposizioni, a cellulari e numeri riservati

Telemarketing selvaggio, ecco come difendersiTrisolini: “Non valutare proposta al telefono. Diritto al ripensamento entro 14 giorni”

SIMONE RUSSO

n bombardamento di telefonate:a tutte le ore, dai call center piùimprobabili. Imperdibili occa-

sioni che vengono spacciate a tappetoattraverso le reti telefoniche fisse emobili. A chi non è capitato, negli ulti-mi mesi, di essere contattato da qualcheazienda del settore energia con la propo-sta di passare dal mercato tutelato aquello libero? Ed inevitabilmente il pas-saggio, secondo chi sta dall’altra partedella cornetta, è accompagnato da uncorollario di grandi vantaggi per l’uten-te.

Attenzione: entro il 30 giugno 2019 ilpassaggio dal mercato tutelato a quellolibero sarà obbligatorio per tutti i consu-matori che hanno un contratto di forni-tura luce e gas. Un passaggio che riguar-da il 70% dei consumatori stessi: è perquesto che occorre informarsi beneprima di affidarsi ad un nuovo soggettofornitore. L’avvicinarsi della scadenzaha moltiplicato, per ovvi motivi, l’attivi-smo delle società fornitrici dei servizi:ed è così spiegato il bombardamento dicui parlavamo. Ma fortunatamente,preso atto del far west di chiamate cheirritano i consumatori, il legislatore hadeciso di intervenire con una nuovalegge: pochi giorni fa, il 22 dicembre,ad un passo dal triplice fischio dellalegislatura, è stato approvato il disegnodi legge s.2603 che estende la possibi-lità di iscrizione al registro delle Oppo-sizioni a cellulari e numeri riservati(quelli non presenti negli elenchi pub-blici). Novità importante perché il con-sumatore ha un’arma in più per difen-dersi da chiamate indesiderate, comespiega Giovanni Trisolini, presidente diFederconsumatori Reggio Emilia. Trisolini cosa cambia con questanuova legge?

«Il 22 dicembre è stato definitivamen-te approvato un decreto di legge chemette a disposizione un elemento in piùa favore del consumatore. Oggi il regi-stro delle opposizioni esiste ma nonfunziona. Le società si passano fra loroi numeri di telefono e di fatto continua-no a chiamare anche quando nonpotrebbero». Come mai accade tutto ciò?

«Il registro delle opposizioni esiste, cisi può iscrivere su un apposito sito.Però il principio su cui si fonda è oppo-sto a quello che secondo noi dovrebbeprevalere: il registro dovrebbe esseredestinato a chi liberamente sceglie chele telefonate gli arrivino, non a chi nonvuole. Poi ad oggi ci risulta che anchechi è iscritto all’albo in alcuni casi con-tinui a ricevere le telefonate».A Reggio il problema del telemarke-ting selvaggio esiste?

«Noi negli ultimi anni abbiamo gesti-to una continua richiesta di risolverequesto stillicidio, la gente è continua-mente bersagliata da richieste telefoni-che. Come associazione abbiamo fattodiverse sollecitazioni ai parlamentareper modificare la situazione normativa.Le società, pur di accaparrarsi nuoviclienti, telefonano a tappeto. Ma è unasituazione comune al resto d’Italia». L’esplosione del numero delle telefo-nate è dovuta anche al fatto che, conla chiusura del mercato tutelato, iconsumatori dovranno scegliere unfornitore sul mercato libero?

«Sì, la liberalizzazione del mercatodell’energia è un fattore. Si libera il70% dei potenziali clienti: per le azien-de si tratta di un affare da numerosimilioni di euro. Ora, speriamo che ilregistro delle opposizioni salvaguardi ilconsumatore rispetto alla ‘caccia nellajungla’ che si è scatenata negli ultimimesi».Cosa suggerisce ai consumatori chevengono raggiunti al telefono perdelle proposte di telemarketing?

«Innanzitutto devono sapere che c’èun diritto al ripensamento esercitabileentro 14 giorni. La regola generale èquella di non valutare la proposta altelefono, ma cercare bene di capire benequello che si sta scegliendo, ancheandando direttamente in un ufficio delfornitore che si fa vivo via telefono.Federconsumatori, da parte sua, lavo-rerà intensamente sul fronte del passag-gio al libero mercato dell’energia perdenunciare eventuali abusi».

U

Previsto l’annullamento dei consensi precedentemente prestati dai cittadini

Norma operativa nel secondo semestre 2018Il 22 dicembre 2017 è stato definitiva-mente approvato il disegno dilegge che estende la possibilità diiscrizione nel Registro Pubblico delleOpposizioni ai numeri di cellulare e atutti i numeri riservati, ovvero non pre-senti negli elenchi telefonici pubblici.

La nuova legge sarà operativa dopol’emanazione del Regolamento attuati-vo, in cui saranno definite le modalitàtecniche di iscrizione degli abbonatial nuovo Registro e gli obblighi diconsultazione degli operatori di tele-marketing. Pertanto i cittadini potran-no esercitare il diritto di opposizionealle chiamate pubblicitarie indesidera-te verso i cellulari e i numeri fissi nonpresenti negli elenchi telefonici pub-blici verosimilmente nel secondosemestre 2018.

Verranno introdotte importantinovità a tutela della privacy dei cittadi-ni, che saranno effettivamente in gradodi arginare il fenomeno del telemarke-ting selvaggio. Prima fra tutte l’annul-lamento dei consensi precedentementeprestati dai cittadini per finalità pub-blicitarie nel momento in cui diventeràeffettiva l’iscrizione nel Registro. Taleprevisione punta a permettere ai citta-dini di liberarsi da tutte quelle chiama-te commerciali per cui il consenso èstato dato con leggerezza, magari peravere una tessera sconti o la cartafedeltà del supermercato. Tuttavia saràsempre possibile successivamenteautorizzare i singoli soggetti commer-ciali alle chiamate pubblicitarie, ma inmodo consapevole.

Ecco le novità più significative: pos-sibilità di iscrizione al Registro Pub-blico delle Opposizioni di tutti i nume-ri telefonici, inclusi i cellulari e i fissinon presenti negli elenchi telefonicipubblici; contestualmente all’iscrizio-ne nel Registro, annullamento dei con-sensi al trattamento dei dati personaliper fini commerciali precedentementeconferiti dai cittadini, salvo i consen-si “prestati nell’ambito di specificirapporti contrattuali in essere, ovverocessati da non più di trenta giorniaventi a oggetto la fornitura di beni oservizi, per i quali è comunque assicu-rata, con procedure semplificate, lafacoltà di revoca”; divieto di cessionea terzi dei consensi al trattamento dei

dati personali degli iscritti nel nuovoRegistro; divieto di utilizzo dei com-positori automatici per la ricerca deinumeri telefonici; potenziamento dellesanzioni, fino alla sospensione dell’at-tività e alla revoca della licenza in casodi mancato rispetto delle legge daparte di singoli call center; obbligo peri call center di effettuare le chiamatecon il numero identificabile e richia-mabile o in alternativa ricorso a unprefisso specifico; obbligo per i callcenter di verificare presso ilRegistro Pubblico delle Opposizioni,almeno una volta al mese, che i nume-ri che intendono chiamare per fini pub-blicitari non siano iscritti nel Registro.

(S.R.)

Massimiliano Dona

“Finalmente è stato messo un freno

alle telefonate moleste”

Come si è detto il 22 dicembre 2017 èstato definitivamente approvato ildisegno di legge che estende la possi-bilità di iscrizione nel Registro Pub-blico delle Opposizioni ai numeri dicellulare e a tutti i numeri riservati,ovvero non presenti negli elenchitelefonici pubblici.

«L’approvazione in via definitiva,da parte del Senato, del disegno dilegge sul registro delle opposizioni –afferma Antonello Soro, presidentedell’Autorità garante per la privacy -rappresenta un miglioramento di rilie-vo nella disciplina del telemarketing,rispetto alla quale il Garante ha piùvolte segnalato l’esigenza di riforma».

«Si apprezzano – afferma Soro - inparticolare, le misure volte a innalzarele garanzie dei cittadini dalle chiama-te indesiderate contrastando, segnata-mente, le condotte elusive della disci-plina fondata sul consenso. L’effetti-vità di queste garanzie dipenderà peròanche, in buona misura, dalla promo-zione, nei cittadini, della consapevo-lezza di potersi avvalere di tale stru-mento e dall’efficienza nella gestionedel registro: temi sui quali il Garanteha più volte richiamato l’attenzione diParlamento e Governo».

«Finalmente - commenta Massimi-liano Dona, presidente dell’UnioneNazionale Consumatori - un frenoalle telefonate moleste. Anche se iltesto non è l’ideale, si tratta di unindubbio passo avanti contro il tele-marketing aggressivo” commentaMassimiliano Dona, presidentedell’Unione Nazionale Consumatori.Come più volte l’Unione NazionaleConsumatori ha sostenuto, negli ulti-mi mesi, nell’ambito della campagna‘Stop alle chiamate indesiderate’, lan-ciando anche la petizione #nondistur-barmi per chiedere la riforma delsistema, non esistevano fino a questalegge delle regole severe ed efficaciche mettessero un freno all’aggressi-vità di alcuni operatori; d’altra parte ilRegistro Pubblico delle Opposizioni,che doveva servire a chi si iscrive peresprime il diritto di opposizione allechiamate di telemarketing si è rivelatoun fallimento».

«Anche se la lobby dei call centerha fatto di tutto per affossare il prov-vedimento, riuscendo ad ottenere, conil solito ricatto occupazionale, un peg-gioramento del testo, resta comunqueun passo avanti rispetto allo statusquo, importante per ridurre le telefo-nate moleste - commenta il presiden-te Massimiliano Dona -.Era importan-te mettere un punto fermo e non vani-ficare il lavoro svolto fino ad ora dalleCommissioni».

(S.R.)

Il registro delle opposizioni

La nuova legge vuole tutelare i consumatori rispetto al telemarketing selvaggio

Massimiliano Dona

Attualità

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Liceo delle Scienze UmaneIl nuovo “Liceo delle Scienze Umane” scaturisce dalla consolidataesperienza pedagogica dell’istituto “Matilde di Canossa”. Esso offreallo studente un percorso di formazione e di studi fortemente caratte-rizzato dalle materie umanistiche quali le scienze umane, le linguestraniere, il latino, la storia, la letteratura italiana, il diritto e l’eco-nomia, arricchite dal fondamentale contributo delle discipline scien-tifiche.Oltre a garantire unasolida preparazioneculturale, il corso distudi è finalizzato aduna maturazionegenerale e completadello studente, attra-verso interventi eproposte di progettimirati allo sviluppoglobale della persona.

Liceo delle Scienze Umaneopzione economico socialeNel nuovo indirizzo delle Scienze Umane ad Opzione economico-socia-le lo studente si orienta all’interno della realtà contemporanea nelladimensione nazionale, europea e globale usando le competenze deri-vate dallo studio approfondito delle scienze giuridiche, econo-miche e sociali, arricchite dauna robusta padro-nanza di due linguestraniere. Per ottenere talirisultati egli dovràsaper utilizzare imetodi di indaginesociale e gli strumen-ti di misura offertidalla matematica, dal-l’informatica e dallastatistica.

Liceo linguisticoIl percorso del nuovo Liceo Linguistico assume e conferma i nucleifondanti l'indirizzo preesistente.Centrale infatti è lo studio, supportato dalla presenza di docentimadrelingua, di tre lingue straniere, introdotte sin dal primo anno;esso è volto a consolidare una sensibilità linguistica armonica che simisuri sia in prospettiva letteraria e testuale, sia nella dimensionequotidiana e professionale. A solide competenze espressive e ricettive,alla cui acquisizione concorre in prospettiva diacronico - contrastivaanche lo studio della lingua latina, si affianca quindi l’in-contro con quei patrimoni distoria, letteratura,arte e civiltà checaratterizzano uncorsodi studi liceale.L'apporto delle disci-pline scientificheconferma inoltre lavocazione alla moder-nità, in un proficuorapporto tra radici cul-turali e complessità delpresente.

Liceo CoreuticoIl Liceo Coreutico è indirizzato all’apprendimento tecnico-pratico dellamusica e della danza ed allo studio del suo ruolo nella storia e nellacultura. Guida lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenzee le abilità ed a maturare le competenze necessarie per acquisire,anche attraverso specifiche attività funzionali, la padronanza dei lin-guaggi coreutici sotto gli aspetti della composizione, interpretazione,esecuzione e rappresentazione, maturando la necessaria prospettivaculturale, storica, estetica teorica e tecnica.Il liceo coreutico è comunque un percorso liceale, che fornisce allostudente conoscenze, linguaggi, e metodo di lavoro per unacomprensione approfondita dellarealtà, affinchéegli sia ingrado di affron-tare problemi esituazioni conmentalità criti-ca e solide basiculturali.

I NOSTRI INDIRIZZI LICEALI

Alessia Donini e Francesco Poli - 5H

Anastasia Slobodyan e Caterina Meta - 5D

Tommaso Mase ̀ e Federica Panciroli - 5N

Alessandra Vasalluccio, Elisabetta Bigi, Beatrice Frattini - 5a k

AGLI ALUNNI E ALLE FAMIGLIEDELLE CLASSI DI 3° MEDIA

Si comunica che l’Istituto sarà aperto al pubblico per consentite una visita guidata degliambienti e rispondere alle esigenze di informazione relative al Piano dell’Offerta Formativadei quattro indirizzi liceali attivi (LICEO LINGUISTICO, LICEO DELLE SCIENZE UMANE, LICEODELLE SCIENZE UMANE AD OPZIONE ECONOMICO SOCIALE, LICEO COREUTICO o della danza)

sabato 16 dicembre 2017sabato 13 gennaio 2018

dalle ore 15.00 alle 18.00Il liceo Canossa sarà inoltre presente all’iniziativa LA PROVINCIA

CHE ORIENTA prevista per sabato 25 novembre presso i localidell’Università degli Studi di Reggio Emilia

STAGES ORIENTATIVIIl Liceo Canossa accoglie gli studenti delle classi terze medie per un’attività di orientamentoin forma di stage, condotto dagli alunni del proprio istituto con la supervisione degli inse-

gnanti referenti, nelle mattinate di:

lunedì 15, 22, 29 gennaio 2018giovedì 11, 18, 25 gennaio 2018

Sono previsti due turni di ingressodalle ore 9.00 alle 10.30 dalle 11.00 alle 12.30

Per prenotazioni si prega di inoltrare la richiesta telefonicamente, dalle ore 9.00 alle ore12.00, ai numeri 0522/271223 - 271353 chiedendo del proff.ssa Ricchetti

Per confermare l’adesione sono richiesti, oltre al nome e cognome dell’alunno interessato,la scuola di provenienza, l’indirizzo del nostro Liceo a cui si è interessati, il n° di cellulare

di riferimento per eventuali comunicazioni

OPENDAY

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I dati comunicati dall’Autorità per l’energia. I pedaggi autostradali crescono fino al 52%. Il Codacons: “Aumenti sproporzionati”

Luce e gas, arriva la stangata: rincari del 5%Le nuove tariffe a partire da gennaio: ogni famiglia spenderà 59 euro in più

LARA FERRARI

uon 2018 a tutti. O, visto il tema cheandremo a trattare nelle prossimerighe, svegliatevi che il nuovo anno è

cominciato. E con esso, ahinoi, arrivanopuntuali come orologi svizzeri le stangatedegli aggiornamenti nelle nostre bollette.

Secondo l’Authority, l’aumento dell’e-lettricità è legato ad una serie di fattori con-comitanti. Fra questi la ripresa dei consumi(+1,6% la domanda elettrica in Italia neiprimi 11 mesi del 2017) e l’indisponibilitàprolungata di alcuni impianti nucleari fran-cesi, con una crescita delle quotazionidell’elettricità all’ingrosso nel mercatod’oltralpe. Per il gas invece l’aumento èsostanzialmente determinato dalle attesedinamiche legate alle stagioni invernali,con consumi e quotazioni in aumento alivello europeo, che – in un mercato unico– implicano la crescita dei prezzi anche neimercati all’ingrosso italiani.

AUMENTI DEL 5%Dal primo gennaio la famiglia-tipo italia-

na registra, infatti, un incremento del+5,3% per le forniture elettriche mentreper quelle del gas del +5%. È quanto pre-vede l’aggiornamento delle condizionieconomiche di riferimento per le famiglie ei piccoli consumatori nei servizi di tutelacomunicate dall’Autorità per l’energia sot-tolineando che per l’elettricità è stato deci-sivo l’incremento dei prezzi all’ingrosso edei costi per adeguatezza e sicurezza men-tre per il gas arriva il previsto effetto inver-nale.

AUMENTO MEDIO DI 37 EURO AFAMIGLIA

I rincari per le bollette di luce e gascomunicati dall’Autorità per l’energiacomporteranno “nel dettaglio, per l’elettri-cità la spesa (al lordo delle tasse) per lafamiglia-tipo nell’anno compreso tra il 1°aprile 2017 e il 31 marzo 2018 di circa 535euro, con un aumento del +7,5% rispetto ai12 mesi equivalenti dell’anno precedente(1° aprile 2016 - 31 marzo 2017) corri-spondente ad un aumento di circa 37 eurol’anno. Nello stesso periodo la spesa dellafamiglia tipo per la bolletta del gas, speci-fica l’Authority nella sua nota di aggiorna-mento, sarà di circa 1.044 euro, con un rial-zo del +2,1% rispetto ai 12 mesi equivalen-ti dell’anno precedente, corrispondente adun aumento di circa 22 euro l’anno.

I PEDAGGI STRADALI: INCREMEN-TI FINO AL 52%

L’aumento medio dei pedaggi sulla reteautostradale italiana è del 2,74%, dal primogennaio 2018.

Balzo record per i 31 chilometri dellaconcessionaria Rav, Aosta Ovest-Morgex,+52%: è legato a pronunce giudiziarie,dopo ricorsi delle società, come anche nelcaso di Strada dei Parchi (+12,89%) eAutostrade Meridionali (+5,98%).

Tra gli aumenti più significativi anche il+13,91% per Milano Serravalle-MilanoTangenziali ed il +8,34% della Torino-Milano. Lo comunica il ministero dei Tra-sporti e delle Infrastrutture.

IL CODACONS: “AUMENTO SPRO-PORZIONATO”

«Aumento sproporzionato che pesa suiredditi bassi. Gli incrementi delle tariffeluce e gas decisi dall’Autorità per l’energiaconfigurano una vera e propria stangata perle tasche delle famiglie italiane».

Lo afferma il Codacons, commentando irincari del +5,3% per la luce e del +5% peril gas. «Si tratta di aumenti delle tariffe deltutto sproporzionati e che avranno unimpatto elevatissimo sui nuclei familiarinumerosi e sulle famiglie a reddito medio-basso - spiega il presidente Carlo Rienzi -.I rincari sono poi determinati da fattorispeculativi che nulla hanno a che vederecon i costi reali di approvvigionamento:basti pensare che alla base del rialzo del+5% del gas vi è la prevista maggioredomanda per i mesi invernali, mentre l’in-cremento del +5,3% per l’elettricità è cau-sato, tra i vari fattori, anche dagli oneri perla sicurezza del sistema elettrico, che cosìvengono scaricati interamente sui consu-matori».

«Il 2018 si apre quindi con una stangataper le famiglie italiane, che sarannocostrette a spendere di più per utilizzarebeni primari e indispensabili come il gas ela luce», conclude Rienzi.

B

Sia l’entità che l’automaticità degli aumenti vengono contestati dalle associazioni di categoria

Federconsumatori: “Serve un riordino del sistema”

SABATO 6 GENNAIO 2018 5Attualità

Incrementi all’ingrosso possono essere influenzati anche dalla riduzione del 50% della capacità di utilizzo del gasdotto Tenp

Prezzi su per maggiore domanda nei mesi invernali

Primo Piano

Molti italiani e reggiani si chiede-ranno perché aumenta la bolletta delgas. Proviamo a spiegarlo in modosemplice.

C’è da dire che per il gas l’aumen-to è sostanzialmente determinatodalle attese dinamiche legate allestagioni invernali, con consumi equotazioni in aumento a livello euro-peo, che – in un mercato unico –implicano la crescita dei prezzianche nei mercati all’ingrosso italia-ni.

La variazione del gas è sostanzial-mente legata alla crescita della com-ponente ‘materia prima’, cioè all’au-mento delle quotazioni del gas, atte-se nei mercati all’ingrosso nel pros-simo trimestre, anche per effettodella maggiore domanda dei mesiinvernali.

Incrementi all’ingrosso possonoessere influenzati anche dalla ridu-zione del 50% della capacità di uti-lizzo del gasdotto Tenp (il gasdottoche collega i giacimenti olandesi

all’Italia) per manutenzione.Leggero incremento anche per la

componente relativa al trasporto delgas.

Aumenti che sono in parte contro-bilanciati dalla riduzione, con il suoazzeramento, della componente perla gradualità nell’applicazione dellariforma delle condizioni economi-che del servizio di tutela.

Ecco dunque spiegati i motivi percui il gas è aumentato di circa il 5%nel 2018.

Sia l’entità, sia l’automaticità degliaumenti vengono contestati dalleassociazioni di categoria, che inalcuni casi parlano addirittura «diun’azione impropria e tutta da veri-ficare».

Perché naturalmente, a pagarne leconseguenze, dicono, saranno lefasce più deboli economicamentedella popolazione.

Per Federconsumatori è «necessa-rio un riordino del sistema», datoche i rincari per luce e gas comuni-cati dall’Autorità per l’energia«rispecchiano in pieno quantodenunciamo da tempo: per quantoriguarda il gas, l’aumento nel perio-

do invernale è un fatto consolidato,sul quale è giunto il momento diindagare meglio. Per quanto riguar-da l’energia elettrica, pesa soprattut-to l’incidenza eccessiva degli oneridi sistema, che conoscono un nuovoaumento dovuto al rafforzamentodelle agevolazioni per le industrieenergivore (+1,9%)».

E’ il commento di Emilio Viafora,presidente della Federconsumatori.D’altronde la stessa Federconsuma-tori fa notare come nella Relazioneannuale dell’Autorità lo stesso pre-sidente, Guido Bortoni, «ha messoin evidenza la situazione inammissi-bile relativa alle vere e proprie tasse

occulte che si annidano all’internodelle bollette dell’energia elettrica edel gas. Nonostante le nostre instan-cabili denunce in tal senso, infatti, icittadini continuano a pagare in bol-letta i famigerati oneri di sistemaper la dismissione delle centralinucleari, per le agevolazioni alleimprese energivore, per i regimitariffari speciali a favore delle ferro-vie, per gli incentivi alle fonti rinno-vabili».

«Tutte voci - secondo Federconsu-matori - che, attraverso un serio emirato intervento normativo,dovrebbero essere riviste e ridimen-sionate».

Stangata in arrivo nel 2018 per i rincari di luce e gas

Cresce anche il gas

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Prima la soglia prevista dalla legge era di 2.840,51 lordi annui. L’Istat prevede la soglia di povertà a 5mila euro lordi

Figli a carico: sale a 4.000 € la soglia per lo scontoIl limite precedente rimane solamente per le altre tipologie di familiariLORENZO CHIERICI

ale il limite di reddito per essere consi-derati figli a carico. L’articolo 1, comma252 della legge di bilancio per il 2018

ha elevato, dal 1° gennaio 2019, da 2.840,51a 4.000 euro il limite di reddito complessivoper essere considerati fiscalmente a carico,limitatamente ai figli di età non superiore a 24anni.

Il limite di 2.840,51 euro rimane per le altretipologie di familiari a carico tra cui anche ifigli con un’età pari o superiore a 24 anni. Lerisorse per il predetto intervento sono stateindividuate attraverso una riduzione del rifi-nanziamento del Fondo per far fronte ad esi-genze indifferibili in corso di gestione, di 92,8milioni per il 2019, di 132,5 milioni per il2020 e di 119,1 milioni a decorrere dal 2021.

UNA DELLE NOVITA’DELLA MANOVRA DI BILANCIO

È una delle novità che arriva con la mano-vra di bilancio nell’ambito del “pacchettofamiglia” con misure mirate per “aiutare lecoppie sulla natalità” e consentire ai figli direstare a carico della famiglia.

Lo spiega il presidente della CommissioneBilancio del Senato, Giorgio Tonini, sottoli-neando che rispetto agli attuali 2.840 euro“sarebbe ottimale arrivare a 5.000”. Le risorsea disposizione sono però inferiori e dunque sipunta a superare i 3.000 euro.

“Se oggi un giovane prende 2.800 lordiannui esce dal carico familiare, quindi diventaun disincentivo fiscale”, ha detto a marginedei lavori sulla legge di bilancio. Si punta,quindi, ad alzare un po’ quel tetto. L’idealesarebbe 5.000 euro, che l’Istat consideracome soglia di povertà; avrebbe senso direche sotto quella soglia devi essere a carico,altrimenti sei povero”.

Anche se non sarà possibile raggiungere lacifra indicata da Tonini, a causa della spesache comporterebbe, il presidente della com-missione Bilancio spera che si arrivi comun-que “il più vicino possibile a quella soglia”.Anche se ”la coperta, come sempre – ha con-cluso – è troppo corta. Bisogna far quadrare iconti”.

CONTROLLI PIU’ FERREIDal 1° gennaio dello scorso anno, quindi

del 2017, sono partiti i diversi tipi di controllisulle detrazioni dichiarate dal contribuentenella dichiarazione dei redditi. Tale distinzio-ne nasce dall’utilizzo o meno del 730 pre-compilato o ordinario e dall’accettazione deidati precedentemente compilati dall’Agenziadelle Entrate. Il contribuente, infatti, che sce-glie di accettare il modello 730 precompilatosenza modificarlo, è escluso dai controllidell’Agenzia sui dati dichiarati mentre se uti-lizza il 730 ordinario, ossia, il modello didichiarazione tradizionale da consegnare alsostituto di imposta, ovvero, datore di lavoroo ente pensionistico o modifica il precompi-lato, scattano i doppi controlli dall’Ammini-strazione Finanziaria sui dati dichiarati, inte-grati o rettificati e quindi anche sulle detrazio-ni per carichi familiari, ma una novità ha eli-minato i controlli automatici per i rimborsisopra i 4.000 euro.

CHI SONO I FAMILIARI A CARICOVediamo ora chi sono i familiari a carico,

quant’è la detrazione coniuge a carico chespetta, come si calcola il reddito ed il limite direddito per essere considerati fiscalmente acarico.

Sono considerati familiari a carico anchecoloro che non vivono con il contribuente osono residenti all’estero, ovvero coniuge nonlegalmente ed effettivamente separato; figlinaturali, adottati, affidati o affiliati (a prescen-dere dall’età, che vadano a scuola oppure noo che seguano uno stage gratuito, i figli nonsono mai considerati ai fini del beneficiocome “altri familiari”). Altresì, possono esse-re considerati fiscalmente a carico del contri-buente anche i seguenti altri familiari, a pattoperò che vivano insieme al dichiarante o chefruiscano di assegni alimentari pagati dallostesso contribuente: coniuge separato legal-mente; nipoti, genitori anche adottivi, generi,nuore, suoceri, fratelli, sorelle e nonni.

LE DETRAZIONI FISCALIVARIANO IN BASE AL REDDITO

Le detrazioni per carichi familiari varianopoi in base al reddito, per cui la misura delladetrazione spettante è calcolata da chi prestal’assistenza fiscale ai sensi dell’art. 12 delTUIR anche in base alla quota spettante se al100% o al 50%. Vedi la nuova ipotesi alvaglio del Governo Gentiloni con la nuovalegge di bilancio 2018: assegno figli a carico.

S

SABATO 6 GENNAIO 2018 7Economia

Un figlio costa certamente caro, ma il governo, nella manovra 2018, ha alzato il tetto dei costi detraibili per i figli a carico

Se i genitori sono separati legalmente spetta a quello a cui sono stati affidati i figli. Nelle famiglie unite, se uno dei due non può averla, il 100% va al coniuge

La detrazione per i figli va suddivisa al 50% tra i due genitori

Una tradizionale famiglia italiana: madre, padre e due bambini

Nel 2016, in base ai dati del rapporto Assi-moco-Ermeneia, la cifra che le famiglieitaliane hanno trasferito ai giovani ammon-ta a 38,5 miliardi di euro, di cui 30 miliardiproveniente dai genitori e 8,5 miliardi dainonni. Il rapporto Istat sulle condizioni divita dei pensionati indica non a caso che ilrischio di povertà tra le famiglie con pen-sionati risulta più basso che nelle altrefamiglie, con una stima pari al 16,5% con-tro il 22,5%. Anche in quest’ottica si inse-risce l’idea delle detrazioni per i figli a cari-co, quindi finalizzate a migliorare le condi-zioni di famiglie sempre più in difficoltà. Inbase all’art. 12 del TIUR dall’impostalorda sul reddito il contribuente può detrar-re i seguenti importi; detrazione familiari acarico 2018 coniuge non separato legal-mente: 800 euro fino a 15.000 euro di red-dito; 690 euro, se il reddito complessivo èmaggiore di 15 mila e fino a 40.000 euro;690 euro per i redditi sopra i 40.000 euroinferiori a 80.000 euro. In questo caso ladetrazione spetta per la parte eccedente i40 mila. La Detrazione familiari a carico2018 è aumentata di 10 euro se il redditocomplessivo supera i 29.000 euro ma nonoltre i 29.200 euro; 20 euro, se il redditocomplessivo è tra i 29.200 euro e 34.700euro; 30 euro se è superiore a 34.700 mainferiore a 35.000 euro; 20 euro se superio-re a 35.000 euro ma inferiore a 35.100euro; 10 euro, se il reddito è tra 35.100 e35.200 euro. Nel 2018 la detrazione sarà laseguente: 950 euro per ogni figlio; 1.220euro per ciascun figlio minore di 3 anni;400 euro per ogni figlio disabile.

Per le famiglie numerose con più di 3figli a carico la detrazione è aumentata di200 euro per ciascun figlio a partire dal

primo.La detrazione spetta per la parte corri-

spondente al rapporto tra l’importo di95.000 euro - reddito complessivo/95.000euro mentre in presenza di più figli l’im-porto di 95.000 euro è aumentato di 15.000euro per ogni figlio successivo al primo.

COME VA SUDDIVISALA DETRAZIONE FIGLIA CARICO TRA I GENITORI?

La detrazione per i figli a carico va divisaal 50% tra i genitori non separati legalmen-te e previo accordo tra le parti, spetta algenitore con il reddito più alto. In caso diseprazione legale, cessazione o sciogli-mento del matrimonio la detrazione spetta,in mancanza di accordo, al genitore a cuisono stati affidati i figli e in caso di affida-mento congiunto o condiviso, la detrazionespetta al 50%. Qualora uno dei due genito-ri non posso fruire della detrazione spettan-te, per il superamento dei limiti di reddito,la detrazione spetta al 100% all’altro geni-tore, il quale è obbligato poi a riversareall’altro genitore affidatario il 50% delladetrazione in caso di affidamento congiun-to. Se invece l’altro genitore non è presentee non ha riconosciuto il figlio o i figli, o sesi è separato legalmente e i figli sono adot-tati, affidati o affiliati al solo contribuenteche non è coniugato o separato successiva-mente, la detrazione per il primo figlio èpari a 750 euro purché conviva con il con-tribuente o riceva assegni alimentati nonrisultanti da provvedimenti dell’autoritàgiudiziaria.

Con 4 figli a carico è riconosciuto aigenitori un aumento di importo pari a 1200euro da suddividere al 50% tra i genitori.

MICONTI ALLA MANOIM

Il recupero in quantodovuto avviene col modello

730 o con il modelloRedditi, ex Unico

Le detrazioni figli a carico consen-tono, a chi presenta la dichiarazio-ne dei redditi 2018, tramite model-lo 730 o modello Redditi ex Unico,di poter detrarre le spese che il con-tribuente ha sostenuto nel corso del2017 per i figli maggiorenni eminorenni e per i figli portatori dihandicap.

Oltre all’aumento delle detrazio-ni Irpef per i figli a carico, di geni-tori dipendenti e pensionati, vi èanche la modifica apportata dal DLn. 70/2011, dell’eliminazionedell’obbligo da parte dei contri-buenti interessati dalle detrazioni,di dover comunicare ogni anno alsostituto d’imposta i dati relativialle detrazioni.

LA DICHIARAZIONEDEL CONTRIBUENTE

La dichiarazione effettuata dalcontribuente ai fini delle detrazioni,è valida anche per i periodi d’impo-sta successivi, fatta eccezione perquei casi in cui intervengano varia-zioni tali da richiedere una nuovapresentazione della comunicazionecome per esempio una nuova nasci-ta o un figlio che diventi indipen-dente dal punto di vista reddituale.

La mancata comunicazione dellevariazioni comporta l’applicazioneal dipendente/pensionato delle san-zioni ex art. 11, D.Lgs. n. 471/97,ovvero, l’applicazione di una multada € 258 a € 2.065.

Nello stesso tempo, il Governo el’Agenzia delle Entrate, hannoprovveduto ad introdurre sistemi dimaggior controllo e verifica sulledetrazioni effettuate dai contri-buenti con la dichiarazione dei red-diti, grazie al modello 730 precom-pilato.

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SABATO 6 GENNAIO 2018 9

Il Senato ha approvato la legge delega in materia di diritto fallimentare del 1942. Gentiloni: “Un’economia più sana ci aiuterà a crescere”

Legge fallimentare, cosa cambia con la riformaFalliti e fallimenti addio. Via alla liquidazione giudiziale, più rapida ed efficace

LORENZO CHIERICI

e norme di diritto fallimentare sonostate scritte nel lontano 1942 e il mondoin poco meno di 80 anni è davvero cam-

biato. Nei giorni scorsi il Senato ha approvato,con 172 voti e 34 contrari, la legge delega perla riforma del diritto fallimentare, datato 1942.«Un contributo per un’economia più sana cheaiuterà la crescita» ha spiegato il premierPaolo Gentiloni a conclusione di un iter relati-vamente breve della legge al quale ora dovran-no seguire i decreti attuativi. Soddisfatto ancheil ministro della Giustizia Andrea Orlando cheaggiunge: «Si tratta di una riforma di portataepocale, perché permette al nostro Paese diallinearsi all’Europa attraverso una netta tra-sparenza delle procedure, con la conseguenteeliminzione di quelle zone di opacità». Addioquindi a falliti e fallimenti e via libera allaliquidazione giudiziale, una procedura piùrapida ed efficace per la soluzione delle crisid’impresa. Tre le altre novità ci sarà l’anticipa-zione delle procedure di allerta, la ricerca dellaprevenzione del rischio default, quando èancora possibile, e una nuova normativa checolmi la lacuna sui gruppi di imprese. Vedia-mo nel dettaglio alcune novità:

LA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALELa parola fallimento sparirà dall’ordinamen-

to giudiziario italiano (come il fallito spariràdalle cronache) e verrà sostituita dalla liquida-zione giudiziale. A guidare il nuovo processosarà il curatore, con poteri molto maggioririspetto ad oggi: accederà più facilmente allebanche dati della Pa, potrà promuovere leazioni giudiziali spettanti ai soci o ai creditorisociali, sarà affidata a lui (anziché al giudicedelegato) la fase di riparto dell’attivo tra i cre-ditori. La liquidazione deve concludersi entrotre anni dall’apertura della procedura con lacompleta liberazione dei debiti dell’imprendi-tore.

FASE DI ALLERTAPer facilitare una composizione assistita,

arriva una fase preventiva di allerta attivabiledirettamente dal debitore o d’ufficio dal tribu-nale su segnalazione (obbligatoria per fisco eInps) dei creditori pubblici. In caso di proce-dura su base volontaria, il debitore sarà assisti-to da un apposito organismo istituito presso leCamere di commercio e avrà 6 mesi di tempoper raggiungere una soluzione concordata coni creditori. Se la procedura è d’ufficio, il giudi-ce convocherà immediatamente, in via riserva-ta e confidenziale, il debitore e affiderà a unesperto l’incarico di risolvere la crisi trovandoun accordo entro 6 mesi con i creditori. L’esitonegativo della fase di allerta è pubblicato nelregistro delle imprese. L’imprenditore che atti-va tempestivamente l’allerta o si avvale di altriistituti per la risoluzione concordata della crisigodrà di misure premiali (non punibilità deidelitti fallimentari se il danno patrimoniale è dispeciale tenuità, attenuanti per gli altri reati eriduzione di interessi e sanzioni per debitifiscali). Dalla procedura d’allerta sono esclusele società quotate e le grandi imprese.

PROCESSI CON REGOLE SEMPLICINel trattare le proposte, priorità viene data a

quelle che assicurano la continuità aziendale,purchè funzionali al miglior soddisfacimentodei creditori, considerando la liquidazione giu-diziale come extrema ratio. Si punta poi aridurre durata e costi delle procedure concor-suali (responsabilizzando gli organi di gestio-ne e contenendo i crediti prededucibili). Il giu-dice competente sarà individuato in base alledimensioni e alla tipologia delle procedureconcorsuali, assegnando in particolare quellerelative alle grandi imprese al tribunale delleimprese a livello di distretto di corte d’appello.

INCENTIVI ALLA RISTRUTTU-RAZIONE DEI DEBITI

Il limite del 60% dei crediti per l’omologa-zione dell’accordo di ristrutturazione dei debi-ti dovrà essere eliminato o quantomeno ridot-to.

IL CONCORDATO PREVENTIVOViene ridisegnato ammettendo, accanto a

quello in continuità, anche il concordato chemira alla liquidazione dell’azienda se in gradodi assicurare il pagamento di almeno il 20 percento dei crediti chirografari.

INSOLVENZA GRUPPO DI IMPRESEArriva una procedura unitaria per la tratta-

zione della crisi e dell’insolvenza delle societàdel gruppo e, anche in caso di proceduredistinte, vi saranno comunque obblighi di col-laborazione e reciproca informazione a caricodegli organi procedenti.

L

I dati della Camera di commercio. Le procedure aperte sono 47: nel 2016 erano 77. Maglia nera l’immobiliare

Calano i crack aziendali nei primi sei mesi del 2017

Ideata per abbreviare l’iter burocratico e giuridico, la nuova legge appena approvata dalla Camera prevede dei meccanismi per prevenire crisi aziendali irreversibili

Perché il nuovo strumento è più efficace del fallimentoIl DDL sul “nuovo fallimento” intro-duce importanti novità in tema didiritto societario e fallimentare. Lapiù visibile, anche se meno “impat-tante” da un punto di vista giuridico,sta nel nome: non si parlerà più di fal-limento, ma di liquidazione giudizia-le. Il perché è presto detto: il curatorescelto dal giudice, infatti, potrà gode-re di poteri rafforzati rispetto al passa-to e sarà lui, di fatto, a dettare i tempidel “gioco”. Novità anche sugli accor-di stragiudiziali e sulle misure perimpedire crisi aziendali irreversibili.

IL RUOLO DEL CURATORENELLA LIQUIDAZIONEGIUDIZIALE

Come detto, il testo della nuovalegge prevede che il curatore nomina-to dal giudice debba avere una rile-vanza maggiore rispetto a quantoaccaduto sinora. Sarà suo compito, adesempio, promuovere le azioni giudi-ziali spettanti ai soci o ai creditorisociali e occuparsi della fase del ripar-to dell’attivo tra i creditori (compitosvolto sinora dal giudice delegato). Ilcuratore, inoltre, avrà un accesso faci-litato alle banche dati della PubblicaAmministrazione, così da verificaredirettamente eventuali crediti.

LAVORARE PER PRE-VENIRE CRISI IRREVERSIBILI

Un altro punto fondante dell’im-

pianto della legge sulla liquidazionegiudiziale è la prevenzione della crisiche prevede infatti diverse misurefinalizzate a favorire una composizio-ne assistita, che permettano di evitarela strada del fallimento o liquidazionegiudiziale, che dir si voglia. La fase diallerta preventiva sarà attivata dai cre-ditori pubblici (INPS e fisco, adesempio), mentre gli imprenditori chesi attiveranno autonomamente, sup-portati da un apposito organismo isti-tuito presso la locale Camera di com-mercio, avranno un lasso di tempo di6 mesi per trovare un accordo con icreditori. Chi attiverà autonomamentela fase di allerta, inoltre, potrà goderedi un trattamento “privilegiato” anchein fase processuali. Queste misure,come detto, servono a prevenire che la

crisi aziendale sia affrontata con col-pevole ritardo e pregiudichi eventualipossibilità di risanamento dell’impre-sa.

LE NUOVEREGOLE PROCESSUALI

Ci sono novità sostanziali anche perquanto riguarda i procedimenti pro-cessuali nel caso in cui le operazionidi risanamento non dovessero ottene-re gli effetti sperati. L’obiettivo dellalegge sulla liquidazione giudiziale èquello di abbreviare i tempi di dibatti-mento e diminuire i costi del proces-so: il giudice sarà così scelto in basealla tipologia e alle dimensioni delleprocedure concorsuali.

Nel primo semestre di quest’anno cala-no i fallimenti delle imprese reggiane,con una netta inversione di tendenzarispetto al trend del 2016. Sono infattiscese a 47 le procedure fallimentariaperte in provincia di Reggio Emilia nelperiodo gennaio-giugno, pari al 39% inmeno rispetto allo stesso periodo del-l’anno scorso, quando se ne contavano77. Osservando la distribuzione delleprocedure per settore di attivita’- comesottolinea l’analisi effettuata dallaCamera di commercio su dati del tribu-nale- la maglia nera va all’industriamanifatturiera, con 13 fallimenti apertiin sei mesi (il 27,7% del totale), di cui5 nella metalmeccanica e 3 nel cerami-co. Tuttavia le aziende manifatturiere

fallite sono meno della meta’ di quelledello stesso periodo del 2016, quandofurono 28. Al secondo posto ci sono lecostruzioni con 12 procedure, pari al25,5% sul totale, ma in diminuzionerispetto alle 27 del 2016. Seguono infi-ne il commercio e i pubblici esercizicon 9 fallimenti (19,1% l’incidenza suldato complessivo), anche questi pero’calati del 36% (da 14 a 9 imprese) aconfronto con l’anno precedente.

A peggiorare la performance rispettoai primi sei mesi del 2016 sono state,invece, le aziende del settore immobi-liare, per le quali le procedure fallimen-tari aperte sono passate da 3 a 6. I falli-menti relativi ai servizi alle personesono stati complessivamente 4 (come

nel primo semestre 2016) e hannoriguardato attivita’ sia ricreative e didivertimento che di supporto alle rap-presentazioni artistiche. Per quantoconcerne i servizi di supporto alleimprese, i 2 fallimenti aperti nel corsodel primo semestre 2017 hanno riguar-dato attivita’ di informatica e di logisti-ca. Nel settore agricolo si registra ununico fallimento. La flessione delleprocedure fallimentari aperte fino adora quest’anno sembra dunque confer-mare, almeno indirettamente, il miglio-ramento della situazione economicaprovinciale, evidenziato da un aumentodella produzione industriale, dell’ex-port e dalla flessione del tasso di disoc-cupazione.

L’ingresso del tribunale di Reggio Emilia

Attualità

La Camera di Commercio

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SABATO 6 GENNAIO 2018 11

Oggi, secondo la Camera di commercio, sono 19.228 le “botteghe” ancora aperte in provincia: il loro numero è sceso fino a tornare quello del 2002

Artigiani, il “sistema Reggio” ha perso 15 anniLe imprese di costruzioni si sono ridotte di 274 unità, scendendo a quota 9.433

ALESSANDRO BETTELLI

l “sistema Reggio” ha perso 15anni: il numero delle ditte artigianeattive sul nostro territorio, infatti, è

sceso fino a tornare a quello del 2002.Oggi, come 15 anni fa, sono infatti19.228 le “botteghe” artigiane cheancora lavorano nella nostra provincia.

E, sia chiaro: la crisi del 2008 c’en-tra, ma poco. Nel senso che addossareal collasso di Lehman Brothers ladisfatta di un sistema economico, comequello reggiano, che dal 2009 haimboccato la strada del declino, senzamai ripensare se stesso e rendersi contoche il mondo è cambiato.

Perché la crisi che ha avuto nel cracLehman solo la punta dell’iceberg,oltre a creare un bello tsunami econo-mico a livello planetario, ha anche pro-vocato una bella selezione naturale,lasciando sul mercato solo i migliori echi il cambiamento lo ha prima intuito,e dunque interpretato.

Ma così non è stato nella nostra città,appena due lustri fa considerata fioreall’occhiello di quel sistema di Pmi eaziende artigiane, da più parti conside-rate lo scheletro del sistema Italia.

E oggi le colpe di non aver compresoquel cambiamento e di non averlo, diconseguenza cavalcato, presentano ilconto. Un conto salatissimo: il numerodelle aziende artigiane, nella nostraprovincia è tornato ad essere quello di15 anni fa.

Una “indietro tutta” che non parearrestarsi. E’ quanto emerge da un’in-dagine dell’ufficio studi della Cameradi commercio che fotografa come “sulnostro territorio siano aumentate lerealtà di maggiori dimensioni e piùstrutturate”.

A fronte di un aumento del 5,6%delle società di capitale artigiane (chehanno così raggiunto le 1.067 unità), siè infatti registrata una flessione del 4%per le società di persone e, soprattutto,un calo dell’1,9% delle ditte individua-li, che con 14.622 unità rappresentanoi due terzi dell’intero comparto.

Complessivamente, dunque, per l’ar-tigianato l’anno si è chiuso ancora conil segno “meno”, riportando il numerodelle imprese a prima del 2002. Ormaida nove anni, infatti, la provincia diReggio Emilia registra una continuaflessione nel numero di imprese arti-giane, che all’inizio della crisi econo-mica erano circa 22.600, mentre allafine dello scorso anno sono scese a19.228 unità dalle 19.599 del 2015 (-1,9%).

Al di là delle macrocifre sulla consi-stenza del settore, le analisi cameralievidenziano un processo di rimodula-zione dell’universo artigiano che è tut-tora in atto, dopo l’innesco legato allacrisi del 2008 e un calo della strutturaimprenditoriale artigiana della provin-cia di Reggio Emilia che raggiunse l’a-pice nel 2009 con un -3,4%.

Nel 2016, la spinta a recuperare ter-reno (ma con esiti insufficienti, come siè detto) ha investito soprattutto alcunisettori dell’universo dei servizi, con 9imprese artigiane in più (che hannoportato il totale a 553) nel noleggio,agenzie di viaggio, servizi alle impresee servizi immobiliari.

Il saldo positivo è legato in modoesclusivo alle attività di servizi per gliedifici e di cura e manutenzione delpaesaggio, che in un anno sono cre-sciute di 10 unità raggiungendo le 420imprese. Saldo positivo anche per leattività professionali, scientifiche e tec-niche (+4,7%, trainato dalla crescitadelle imprese di design industriale, tec-nico e di moda) e i servizi di informa-zione e comunicazione, in particolarele attività di elaborazione dei dati,hosting e attività connesse.

Fra i servizi rivolti alle persone, purcon numeri ancora contenuti, da sotto-lineare la crescita le attività di assisten-za sociale non residenziale che in unanno sono passate da 3 a 12.

Nel corso del 2016 sono cresciuteanche le attività di ristorazione che,con una variazione positiva dell’1,6%,hanno raggiunto le 562 unità, graziesoprattutto all’incremento delle attivitàdi preparazione di cibi da asporto.

Sono ancora in sofferenza, invece,sia il settore edile che il manifatturiero.

I

Dal 2008 il loro numero in Regione è crollato del 14,6%: peggior dato nazionale

La povertà picchia duro sulle “partite Iva”La povertà continua a colpire soprat-tutto gli autonomi. L’anno scorso il24,9% delle famiglie con redditoprincipale da lavoro autonomo havissuto con una disponibilità econo-mica inferiore a 9.455 euro annui(soglia di povertà totale calcolatadall’Istat).

Praticamente una su quattro si ètrovata in una condizione di vita nonaccettabile.

Per quelle con reddito dapensioni/trasferimenti sociali e dalavoro dipendente, invece, la percen-tuale al di sotto della soglia dipovertà è stata inferiore.

Per le prime, infatti, l’incidenza siè attestata al 20,9%, per le seconde al14,6%.

Tra il 2010 e il 2016 la quota dinuclei familiari in cattive condizionieconomiche è aumentata di 1,2 puntipercentuali.

Per i pensionati la povertà è scesadell’1%, tra i dipendenti è aumentatadell’1%, mentre tra il cosiddettopopolo delle partite Iva l’incrementoè stato del 5,1%, anche se va sottoli-neato che nell’ultimo anno la varia-zione è stata pressoché nulla.

L’elaborazione è stata messa apunto dall’Ufficio studi della Cgia.

Purtroppo questi dati dimostranoche la precarietà presente nel mondodel lavoro si concentra soprattutto trail popolo delle partite Iva.

Sia chiaro, la questione non vaaffrontata ipotizzando di toglierealcune garanzie ai lavoratori dipen-

denti per darle agli autonomi, maallargando l’impiego di alcuniammortizzatori sociali anche a questiultimi che, almeno in parte, dovreb-bero finanziarseli. Quando un lavora-tore dipendente perde momentanea-mente il posto di lavoro può disporredi diverse misure di sostegno al red-dito. E nel caso venga licenziato puòcontare anche su una indennità didisoccupazione. Un autonomo, inve-ce, non ha alcun paracadute. Una

volta chiusa l’attività è costretto arimettersi in gioco affrontando unaserie di sfide per molti versi impossi-bili. Oggigiorno è difficile trovareun’altra occupazione; l’età spessonon più giovanissima e le difficoltàcongiunturali costituiscono un osta-colo insormontabile al reinserimentonel mondo del lavoro.

La Cgia fa notare che dall’iniziodella crisi (2008), gli autonomi(ovvero, i piccoli imprenditori, gliartigiani, i commercianti, i liberi pro-fessionisti, i coadiuvanti familiari,etc.) sono diminuiti di quasi 260 milaunità: del 4,8%. La platea dei lavora-tori dipendenti, invece, si è ridotta di408.400 unità, anche se in terminipercentuali è diminuita “solo” del2,4% cioè della metà.

Dall’inizio della crisi ad oggi, gliautonomi hanno segnato la contra-zione peggiore in Emilia Romagna (-14,6%), in Campania (-13,7%) e inCalabria (13,3%). Di rilievo, invece,la performance ottenuta dal Lazio(+10,1%) e dal Veneto (+5,3%).

Per quanto concerne le quattroripartizioni geografiche, tra il 2008 eil primo semestre di quest’anno lariduzione più importante si è verifi-cata nel Mezzogiorno ed è stata del7,5 per cento (- 120.700 unità).Segue il Nordest con il -5,8 per cento(-67.800 unità) e il Nordovest con il -5,3 per cento (-82.500 unità). Solo ilCentro ha segnato una crescita positi-va dell’1 per cento (+11.300 unità).

(A.B.)

Il dato della Cna

Tasse: i reggiani lavorano 8 mesi

per lo Stato

I reggiani lavorano 8 mesi l’anno perlo Stato, dopodiché, quello che guada-gnano possono, finalmente, metterseloin tasca. Quest’anno il giorno della“liberazione dalle tasse”, il cosiddettoTax Free Day, per gli imprenditori reg-giani era fissato il 29 luglio. La diffe-renza è che, rispetto al 2016, ReggioEmilia si è posizionata al 25° postonella classifica nazionale (l’anno scor-so era 21ima su 124 Comuni analizza-ti) tra le città con il fisco “più amico”e al primo posto tra le province emilia-no-romagnole. Maglia nera a Bolognache ha festeggiato il tax free day il 19settembre (penultima a livello nazio-nale), mentre hanno fatto meglio diReggio in regione solo due piccolicentri, Imola con il suo 4° posto (taxfree day fissato al 18 luglio) e Faenzaal 13° posto (imprese libere dal fisco apartire dal 24 luglio).

A rilevarlo è lo studio “Comune chevai fisco che trovi”, svolto dall’Osser-vatorio Cna sulla tassazione della pic-cola impresa, che quest’anno ha ana-lizzato 135 Comuni italiani e per laprima volta 5 capitali europee oltreRoma (Berlino, Londra, Madrid, Pari-gi, Varsavia), prendendo a riferimentouna impresa individuale, con cinquedipendenti, 430mila euro di fatturato e50mila euro di utili. L’impresa italianatipo.

Il Tax Free Day è la data dell’annofino alla quale il reddito generatodall’impresa è usato per il pagamentodelle imposte e dei contributi, ovveroil giorno in cui lo stesso reddito puòessere usato dall’imprenditore persoddisfare i bisogni propria e dellapropria famiglia.

Reggio Emilia si posiziona ben al disopra della media nazionale fissata al10 agosto. Trento ha raggiunto perprima il traguardo il 16 luglio. Sul latoinferiore della classifica si nota comepeggio di Bologna abbia fatto soloReggio Calabria, dove si è lavoratofino al 24 settembre solo per pagare letasse.

Altro dato interessante riguarda ilTotal Tax Rate, cioè il peso complessi-vo del fisco sul reddito netto d’impre-sa che a Reggio Emilia si attesta al57,8%. Il che, tradotto in un esempio,signifca che un’impresa tipo che uti-lizza un laboratorio artigiano di 350mq ed un negozio destinato alla vendi-ta di 175 mq, quest’anno ha prodottoun reddito netto di 21.088 euro (126euro in meno rispetto al 2016).

“Dallo studio Cna emerge che –commenta Giorgio Lugli, presidenteCna Reggio Emilia – rispetto al 2016,più che fare meglio di noi, sono statigli altri Comuni a fare peggio. Di que-sti tempi non peggiorare è già un risul-tato, ma non è sufficiente. Una magraconsolazione, quindi, specialmente separagonata in chiave europea dove ilTotal Tax Rate va dal 32,5% di Londraal 43,2% di Varsavia, 46,6% di Madride 66% di Berlino. Peggio del 69,3% diRoma, il 70,8% di Parigi. Va da sé chela strada per migliorare il sistema tri-butario è ancora lunga, con un livellodi pressione fiscale ancora fortementepenalizzante per l’attività imprendito-riale rispetto alla media europea”.

(A. B.)

Partite Iva sempre più povere

Il dato choc

Economia

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L’ammontare dei risparmi depositati nelle banche della città è salito a 13,3 miliardi di euro: +5,5% rispetto al 2016

Crisi, i reggiani sono più ricchi di un anno faMa la paura del futuro stoppa i consumi famigliari e frena gli investimenti aziendali

ALESSANDRO BETTELLI

trano ma vero: nonostante la crisi eco-nomica, sia quella percepita che quellareale, i reggiani sono più ricchi rispetto

a un anno fa. Infatti i depositi bancari sono increscita, mentre si sono ridotti i prestiti e, perla prima volta dal 2010, sono calate le soffe-renze. Questa, in sintesi, la fotografia delledinamiche creditizie nella provincia di Reg-gio Emilia al 30 giugno 2017, elaboratadall’Ufficio Studi della Camera di Commer-cio sui dati Bankitalia.

Alla fine del primo semestre, negli istitutidi credito reggiani si contavano 13,3 miliardidi euro depositati, con un incremento su baseannua del 5,5%, in linea con il dato regionale(+5,0%) e doppio rispetto al dato nazionale(+2,7%). L’aumento ha riguardato tutte letipologie di risparmiatori, con in testa leimprese private (+10,2%), seguite dalleimprese familiari con massimo 5 addetti(+5,7%) e dai consumatori (+4,1%).

Sempre su base annua si è riscontrato ilperdurare del calo degli impieghi vivi, ovve-ro dei finanziamenti al netto delle sofferenzeconcessi alle imprese e alle famiglie reggia-ne, il cui valore totale si attesta a 17,8 miliar-di di euro, con un -4,5% rispetto a giugno2016.

La flessione interessa le società non finan-ziarie e le famiglie operanti nei settori dellecostruzioni (-34,4%), dei servizi (-8,2%) edell’industria (-2,7%)

Le famiglie consumatrici, rispetto allostesso periodo dell’anno precedente, hannoal contrario ottenuto prestiti per 4,8 miliardi,con un incremento dello 0,4%.

Le sofferenze, ossia i crediti bancari la cuiriscossione non è certa per lo stato di insol-venza del beneficiario, per la prima voltanegli ultimi 7 anni risultano in calo (-2,3%).A marzo 2017 valevano 2,5 miliardi di euro,più della metà dei quali (1,6 miliardi) con-centrata nei settori dei servizi e delle costru-zioni. A fronte del lieve miglioramento deilivelli delle sofferenze e la diminuzione deiprestiti (-3,6%), l’incidenza dei crediti inca-gliati sugli impieghi (12,35%) risulta esserela percentuale più bassa degli ultimi 5 trime-stri.

E mentre sono apparsi in miglioramentoanche i principali valori dell’economia(export, produzione manifatturiera e occupa-zione) Reggio Emilia, a conclusione delprimo semestre 2017, si è confermata laseconda provincia dell’Emilia-Romagna conil grado di propensione agli investimenti piùalto (156 punti), ben superiore a quello regi-strato in Emilia Romagna (121,4) e in Italia(123,2).

E’ LA PAURA CHE PARALIZZA IRISPARMI

Come è possibile dunque che, nonostantela crisi economica, i lavori sempre più preca-ri e gli stipendi ancorati alle somme di 10anni fa siano aumentati i soldi depositatinelle banche dai reggiani?

La ragione c’è: è l’onda lunga della crisi ela paura di nuove tasse ad aver stoppato iconsumi delle famiglie, ad aver frenato gliinvestimenti delle aziende e ad aver fatto cre-scere la liquidità delle banche.

A livello nazionale, infatti, ammontano aoltre 80 miliardi di euro le riserve, vale a direil denaro lasciato nei depositi e nei conti cor-renti. Nell’ultimo anno i salvadanai delleaziende, dei cittadini, degli istituti di credito,delle onlus, delle assicurazioni e dei fondipensione sono aumentati, complessivamente,da 1.477 miliardi a 1.558 miliardi in crescitadi 80 miliardi (+5%). Per le famiglie l’incre-mento dei tesoretti è pari a 15 miliardi(+1,7%) e per le aziende a 14 miliardi (+7%),mentre le banche, che continuano a tenereserrati i rubinetti dei prestiti (in calo di 7miliardi), la liquidità è cresciuta di quasi 52miliardi (+16%). Questi i dati principali diuna analisi del Centro studi di Unimpresasull’andamento delle riserve italiane.

Nel dettaglio, i depositi delle famiglie sonosaliti di 15,4 miliardi (+1,77%) da 874,2miliardi a 889,7 miliardi; i tesoretti delleimprese familiari sono cresciuti di 2,2 miliar-di (+4,92%) da 45,8 miliardi a 48,1 miliardi;per le onlus (organizzazioni non lucrativesenza scopo di lucro), l’incremento è pari a400 milioni (+1,66%) da 24,1 miliardi a 24,5miliardi. Il comparto relativo alle assicura-zioni e ai fondi pensione è l’unico che hafatto registrare una diminuzione: le riservesono calate di 3,4 miliardi (-15,51%) da 22,4miliardi a 18,9 miliardi. La liquidità delleaziende è invece aumentata di 14,2 miliardida 198,4 miliardi a 212,6 miliardi (+7,18%).

S

Le analisi di luglio: Pil in aumento dell’1,2% e di un reddito disponibile per le famiglie in crescita del 2,8%

Redditi famiglie e occupazione crescono più del Pil

SABATO 6 GENNAIO 2018 13Attualità

Guadagniamo in media 30.947 euro lordi all’anno: siamo settimi in Italia e in Emilia siamo dietro solo a Parma e Ravenna

Redditi pro capite, reggiani nella top ten italiana

Economia

Se è vero che Milano si conferma laprovincia italiana a più alto redditopro capite, in una classifica che vedela media nazionale salire a 29.176euro lordi annui dai 28.653 del 2015,coi residenti del capoluogo meneghi-no che registrano un reddito medioannuo di 34.414 euro pro capite, èanche vero che, per le statistiche,anche i reggiani non se la passanomale. Le rilevazioni, infatti, posizio-nano la nostra città all’interno dellatop ten nazionale, con un redditomedio di 30.947 euro. Un valore chevale il settimo posto assoluto nellaclassifica del Belpaese, e che vale il

terzo gradino del podio in regione,dopo Parma (31.311) e Ravenna(31.005).

E’ quanto emerge dal GeographyIndex 2016 realizzato dall’Osservato-rio Jobpricing, che ha stilato la classi-fica della retribuzione media rilevatanelle 110 province italiane fra idipendenti del settore privato. Lo stu-dio colloca l’Emilia-Romagna alterzo posto nella graduatoria delleregioni, con una retribuzione medialorda annua di 30.240 euro. La Lom-bardia, prima, viaggia sui 31.542euro, un dato superiore alla media delNord Italia, fissato a 30.378 euro. In

Trentino, secondo, la media delleretribuzioni è di 30.721 euro. Parma,città emiliana “paperona” è la quintaprovincia italiana nella classificadelle retribuzioni più elevate, con unamedia di 31.311 euro. Rispetto al2015, la città ducale perde una posi-zione. Davanti a lei si posizionanoMilano (34.414), Bolzano (32.449),Monza-Brianza (31.874) e Genova(31.477). Come dicevamo, Parmaguida la classifica delle province emi-liano-romagnole e la sua retribuzionemedia è superiore del 3,5% rispettoalla media regionale, che si ferma a30.240 euro. Dietro alla città ducale

si piazzano Ravenna (sesta nella clas-sifica italiana) con una retribuzionemedia pari a 31.005 e Reggio Emilia,terza con 30.947 euro (settima pro-vincia in Italia). Per trovare Bolognasi scende al quarto posto: qui la retri-buzione media lorda è di 30.924 euro,che significa ottavo posto nella clas-sifica nazionale. Nella nostra regione,dunque, le retribuzioni maggiori nonsi percepiscono nella città capoluogo.Dopo Bologna, troviamo Modena(30.067) e Piacenza (29.831). In codaalla classifica regionale, le provinceromagnole. Forlì-Cesena (28.011euro) 42esima nella classifica nazio-nale, è stata protagonista di uno sci-volone di ben 14 posizioni rispetto al2015. Dietro di lei, Ferrara con27.787 (46esima in Italia) e Riminicon 27.709 euro, al 48esimo postonella classifica delle province.

(A.B.)

Nonostante una crescita del Pil 2017leggermente al di sotto dei livelli ipo-tizzati nell’aprile scorso, il redditodisponibile delle famiglie e l’occupa-zione aumenteranno più del previstonella nostra provincia.

Sono questi gli elementi più signi-ficativi che emergono dall’aggiorna-mento di luglio degli “Scenari per leeconomie locali” elaborati da Prome-teia e analizzati dall’Ufficio Studidella Camera di Commercio di Reg-gio Emilia.

Rispetto ad una crescita del Pilprovinciale stimata dell’1,3% nelleprevisioni emesse ad aprile, le analisidi luglio parlano di un Pil in aumentodell’1,2%, di un reddito disponibileper le famiglie in crescita del 2,8%(mezzo punto in più rispetto alle pre-visioni di aprile) e di un aumentodell’occupazione pari all’1,9%(+0,8% per le unità lavorative alnetto della cassa integrazione rispet-to al +0,7% ipotizzato ad aprile).

Il leggero rallentamento della cre-scita del Pil è da attribuire alle previ-sioni riviste al ribasso per l’industria,

settore per il quale il valore aggiuntoviene ipotizzato in crescita dello0,9% (percentualmente un punto emezzo in meno rispetto alle previsio-ni di aprile). In aumento, invece, siale costruzioni (per le quali si presu-me un aumento del 2,5% rispetto al+1,8% dell’elaborazione precedente)che i servizi, ipotizzati in crescitadell’1,3% (era +0,8% la crescita pre-vista in aprile).

Confermato in flessione dello0,3% l’andamento del settore prima-rio, che nel 2016 aveva registrato unaumento record del valore aggiunto,con un +8,9%.

Riviste al rialzo – come si è detto –sono, invece, le previsioni formulateper l’andamento del reddito disponi-bile delle famiglie, che dovrebberoaumentare del 2,8%, migliorando dioltre mezzo punto percentuale rispet-to alle valutazioni di aprile e prepa-rando il terreno ad un ulteriore+2,5% nel 2018.

Il clima di fiducia delle famiglie,influenzato dal miglioramento delreddito a disposizione, dovrebbe

quindi supportare una ripresa deiconsumi, che nel 2017 dovrebberoaumentare del 2,8% rispetto al 2,3%delle previsioni precedenti.

Anche per l’occupazione, dopo ibuoni risultati attesi per il 2017(+0,8% al netto della cassa integra-zione), si prevede un 2018 in leggerorallentamento, ma sempre in territo-rio positivo, con una crescita dello

0,5% delle unità di lavoro.La ripresa della crescita del valore

aggiunto sia nell’edilizia che nei ser-vizi influenza anche il trend dell’im-piego di lavoro in questi settori diattività economica, che nel 2017dovrebbero registrare un aumentodegli occupati rispettivamente pariall’1,5% e all’1%.

(A.B.)

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GLI INDIRIZZI DEL LICEO “R. CORSO”

DATE SCUOLA APERTA

• SCIENTIFICOL’indirizzo scientifico assegna un ruolo fondamentale alla Matematica, alla Fisica e alle Scienzesperimentali preparando in modo critico alle sfide tecnologiche del futuro. Nondimeno è curatal’area umanistica con lo studio approfondito della Letteratura italiana, della Storia e della Filosofia,discipline che permettono di raggiungere una visione complessiva delle espressioni culturali piùsignificative. Rientra in tale ottica anche l’insegnamento del Latino, complemento per una buonapreparazione storica e culturale e per una migliore conoscenza della lingua italiana. Arricchisce lapreparazione lo studio quinquennale della Lingua Inglese, per la quale è offerta la possibilità diconseguire certificazioni internazionali (TOEFL e IELTS).

• SCIENZE APPLICATEL’indirizzo fornisce allo studente competenze avanzate negli studi legati alla cultura scientifico-tec-nologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e infor-matiche, pur conservando la caratteristica peculiare del percorso scientifico, ossia lo studio delrapporto tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Il corso di studi vede il suo naturale sviluppoin un percorso universitario. Gli studenti possono in alternativa accedere a corsi post-diploma a ca-rattere professionalizzante o trovare impiego come diplomati in settori che non richiedano compe-tenze professionali specifiche, ma capacità acquisite sulla base di solide conoscenze generali.

• classicoL’indirizzo classico promuove la conoscenza di un patrimonio di civiltà e di tradizioni culturaliche costituiscono le radici del pensiero occidentale e abitua a un corretto metodo di analisi e alconfronto dei diversi linguaggi. L’indirizzo ha uno speciale valore formativo: proponendo un ap-proccio storico e critico ai problemi, consente sia di acquisire competenze relative al mondo classicosia di elaborare modi di conoscenza validi in qualunque contesto, sia umanistico sia scientifico,preparando a tutte le facoltà universitarie. Il piano di studi del liceo classico propone la Storia del-l’arte fin dal primo anno ed introduce un nuovo percorso didattico, la “Permanenza dell’anticonella modernità”, nonché un progetto di educazione all’ascolto e di Storia della musica.

SEDE: Via Roma, 15 - 42015 Correggio (RE) - Tel. 0522 692437 - Fax 0522 631245SUCCURSALE: piazzale 2 Agosto, 2 - 42015 Correggio (RE) - Tel. 0522 644093 - Fax 0522 732359

[email protected][email protected]

www.liceocorso.gov.it

• LINGUISTICOL’indirizzo prevede l’apprendimento di tre lingue straniere, Inglese, Tedesco e Spagnolo, a partiredalla classe prima, con la compresenza di insegnanti di madrelingua per un’ora a settimana. Ilpercorso di studi intende valorizzare le lingue anche attraverso modalità di apprendimento e in-segnamento multimediale, con metodologia CLIL e con strumenti didattici interattivi e laboratori.Il Liceo si attiva per favorire il conseguimento di certificazioni linguistiche internazionali, comeTOEFL e IELTS (Inglese), GOETHE (Tedesco), DELE (Spagnolo), organizzando corsi preparatorimirati. Per stimolare l’acquisizione di una prospettiva internazionale e per favorire il confrontocon culture di altri paesi, il Liceo promuove scambi scolastici e stage all’estero a cadenza annualecon istituti in Germania, Stati Uniti, Inghilterra e Spagna.

Il Liceo “R. Corso” sarà aperto agli studenti delle scuole medie e alle famiglie nelle giornate di:

SABATO 20 GENNAIO 2018, DALLE ORE 15.00 ALLE 18.00

NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO:Venerdì 12 Gennaio 2018, dalle 18.00 alle 24.00

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SEDE: Via Roma, 15 - 42015 Correggio (RE)Tel. 0522 644093 - Fax 0522 732359

[email protected][email protected]

INTO Europe TO INSET è il progetto di mobilità do-centi Erasmus+ KA1 che fino al 2019 permetterà agli inse-gnanti del Liceo Statale “Rinaldo Corso” di Correggio diviaggiare in Europa per formarsi e studiare le scuole supe-riori di quattro paesi, con l’obiettivo di arricchire il curri-colo, e che porterà gli studenti a visitare i coetanei in scambicon scuole europee. Finanziato dalla Comunità Europea,INTO Europe TO INSET prevede periodi di formazioneper perfezionare la didattica digitale, l’approccio CLIL e ladidattica delle lingue nel Regno Unito, in Germania e Spa-gna ed esperienze in Job Shadowing (osservazione di col-leghi al lavoro) presso alcune scuole europee in Spagna,Germania, Repubblica Ceca e Danimarca. In partenza per la Danimarca il 21 gennaio 2018 per unaattività di Job Shadowing, le tre insegnanti Annalisa Ca-narini, Elisabetta Grisendi e Marcella Bursi si immerge-ranno totalmente nella vita del liceo di Nørresundby edesploreranno l’organizzazione della didattica delle lingue,della matematica e delle lettere classiche, cercando di stu-diare la nuova riforma della scuola danese che potenzia lacollaborazione tra docenti e gli aspetti valutativi, nonché po-tenzia il curricolo. L’esame dell’istituto di Nørresundby saràconsolidato dall’arrivo delle insegnanti danesi nell’aprile2018 presso il Liceo Corso e dalla tavola rotonda sui due si-stemi di istruzione a confronto.Il progetto INTO Europe ha esordito nell’agosto 2017 conle professoresse Elena Garuti e Paola Primavori che sisono recate nel Regno Unito, rispettivamente a Cambridgee a Norwich, per rafforzare l’approccio CLIL applicato alladidattica delle materie umanistiche e della storia, e la didattica

Blended (che integra lezioni frontali e piattaforma online) perle lingue straniere. Nell’ottobre 2017 è stata la volta deldocente di Spagnolo Luca Maramotti e della prof.ssa dilettere classiche Lucia Giamprini, che hanno studiato il si-stema scolastico spagnolo presso l’istituto “Nieves LópezPastor” di Villanueva del Arzobispo nei pressi di Jaén. “Iltempo speso in Spagna”, dice il prof. Maramotti, ”mi ha so-prattutto permesso di entrare in contatto con la società e lacultura, con il modo di vivere e pensare proprio di quei luo-ghi: un contesto che necessariamente si riflette nel sistemaeducativo e nelle personalità che costituiscono questo sistema.In un mondo come quello della scuola, un mondo in costantemutamento sia per inevitabili evoluzioni sociali e tecnologi-che sia per scelta politica, l’aspetto che, come docente, con-sidero fondamentale è la realizzazione quotidiana delladidattica. Occasioni come quella offerta dal progetto Era-smus+ INTO Europe ha un’importanza enorme: poter scar-dinare per un attimo la propria quotidianità didattica edimmergersi pienamente in una realtà esterna al proprio istitutoe al proprio stato (e quindi all’organizzazione educativa) si-gnifica poter guardare dall’esterno e con occhi nuovi anchese stessi e il proprio lavoro” alla ricerca di un costante mi-glioramento delle buone pratiche quotidiane.I prossimi mesi vedranno diverse esperienze in Germa-nia e Repubblica Ceca per i docenti del Liceo Corso, emolte avventure di scambio per le classi che ospiterannoi coetanei spagnoli e voleranno in Repubblica Ceca e Ger-mania, dove all’orizzonte si profila un nuovo progetto cheriunisce matematica e inglese per gli studenti del triennioscientifico.

Perché avete scelto il liceo scientifico opzione scienze applicate fratutti gli indirizzi del liceo?Giovanni: Già alle medie avevo constatato una mia propensione perla matematica e le scienze; ho quindi pensato a come anche l’infor-matica potesse contribuire allo studio di queste discipline fornendomiuna capacità logica più sviluppata e una maggiore familiarità nellarisoluzione di problemi. È stata quindi una scelta basata su quantol’indirizzo mi poteva offrire piuttosto che su quanto veniva sostituito(la lingua latina in particolare).

Laura: Sono sempre stata orientata verso questo indirizzo per unapredisposizione personale per le materie scientifiche più accentuatache per quelle umanistiche o linguistiche. Quello che mi ha fatto sce-gliere l’opzione scienze applicate, però, è la presenza di più ore discienze rispetto allo scientifico tradizionale, perciò la possibilità diapprofondirle e utilizzare di più il laboratorio mi ha interessato molto.

Perché proprio il liceo Corso?Giovanni: Nonostante io abiti a Carpi e mi sia più comodo frequen-tare il liceo lì, mi sono iscritto al Corso perché le sue dimensioni piùridotte me lo hanno fatto sembrare meno caotico, mi hanno consen-tito di stringere relazioni più sincere e profonde, anche con ragazzidi altre classi e annate. Inoltre mi avevano incuriosito, e positiva-mente colpito, le iniziative e le attività pomeridiane extra-scolastiche,in primo luogo perché non ne avevo sentito parlare in nessun altro

liceo, e poi perché questi progetti coinvolgono gli studenti rendendolientusiasticamente partecipi.

Laura: È la stessa scuola che ha frequentato mia sorella, quindi misono basata anche sulla sua esperienza. Ne è sempre stata entusiastasotto ogni punto di vista, sia quello didattico che quello relazionale.Qui i professori, grazie anche al numero di iscritti inferiore rispettoad altre scuole, non vedono lo studente come un semplice numero,ma si prendono cura della persona e del suo percorso.

Il liceo ti sta aiutando a crescere?Giovanni: Indubbiamente non si stanno ampliando solo le mie com-petenze e, oltre alla preparazione, questa scuola mi sta aiutando acrescere. Passioni e rapporti interpersonali sono una componentefondamentale in un ambiente dove passi sei giorni su sette e il LiceoCorso promuove una vasta gamma di attività (giornalino, teatro,gruppo di musicisti …).Laura: Molto. Principalmente, mi sta aiutando a gestire il miotempo, il che permette di portare avanti in maniera più che dignitosail percorso scolastico senza tralasciare le attività esterne. L’organiz-zazione è fondamentale e, se considero com’ero all’inizio, vedo no-tevoli miglioramenti. Inoltre, i professori ti spronano sempre acredere nelle tue capacità e a dare il meglio, senza farti scoraggiaredal primo voto negativo o dalle prime delusioni a livello scolastico.

Perché scegliere il liceo scientifico opzione scienzeapplicate?L'opzione scienze applicate, pur presentando glistessi obiettivi formativi del corso scientifico tradi-zionale, permette di raggiungere competenze ap-profondite e complete in settori delle scienze cherappresentano la punta di diamante della ricerca edella tecnologia attuali, con un quadro orario poten-ziato, che tiene conto del loro recente sviluppo: miriferisco alla biologia molecolare, alle biotecnologie,alle ricerche in campo ambientale ed ecologico, al-l'informatica e all'analisi computazionale. L'attivitàdi laboratorio, oltre a sviluppare capacità operative,permette di acquisire competenze di team-workinge di progettualità.L'impostazione liceale favorisce infine l'acquisizionedi un metodo di studio basato sull'analisi critica dellediscipline e assicura una buona preparazione anchein ambito letterario e storico-filosofico.

Quali studenti dovrebbero scegliere questo indirizzo?Gli studenti che hanno sviluppato un sincero inte-resse per la matematica e le scienze, che hannobuone capacità logico-analitiche e che sono coscienti

dell'impegno richiesto da questo percorso, impegnonon solo inteso come tempo da dedicare allo studioma anche come sfida nell'affrontare materie com-plesse per tutti e cinque gli anni. A tal proposito oc-corre ribadire che le difficoltà di questo indirizzosono almeno pari a quelle dell'indirizzo scientifico“istituzionale”.

Che cosa offre in particolare il Liceo Corso aglistudenti delle scienze applicate?Il nostro Liceo ha sempre favorito, anche grazie alleridotte dimensioni, l'interazione e la collaborazionefra studenti di classi e indirizzi diversi e fra studentie docenti. Lo testimoniano le esperienze di peer edu-cation e le numerose iniziative proposte. La tradi-zione “classica” del nostro Liceo permette di offrire,accanto a progetti di ambito scientifico (fra cui lacollaborazione con Dipartimenti Universitari) unaarticolata serie di attività di argomento letterario, ar-tistico e storico-filosofico che rendono completa l'of-ferta formativa e permettono una scelta piùconsapevole del percorso universitario.

GIOVANNI VARETTO16 anniclasse 3^Cscienze applicate

LAURA RICCÒ16 anniclasse 3^Cscienze applicate

BRUNO NERONIDocente di Scienze naturali,chimiche e biologiche al Liceo“R. Corso”

Formazione nel Regno Unito, Cambridge Formazione nel Regno Unito, Norwich

La parola agli studenti La parola al prof.

Docenti del Corso in Spagna

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Rileggiamo il giornale...

Come sono cambiati negli anni la vita,le abitudini e i punti di vista

I termovalorizzatori di Parma, Modena e Granarolo (BO) smaltiranno ciascuno 5mila tonnellate per un costo di 300mila euro

Immondizia romana, alla fine Pizzarotti salva la RaggiDANIELE MEGLIOLI

ambiano i protagonistima le vicende si ripeto-no: le città poco virtuo-

se nello smaltimento dei rifiu-ti si ritrovano a dover chiedereaiuto a quelle più efficienti.Dieci anni fa l’Emilia-Roma-gna riceveva richieste per losmaltimento dei rifiuti diNapoli, oggi per quelli diRoma.

Nella capitale i rifiuti sonotroppi e i romani, da soli, nonsono in grado di far fronte alloro smaltimento. Per tampo-nare questa situazione, il sin-daco di Roma Virginia Raggiha chiesto all’attuale primocittadino di Parma, l’ex grilli-no Federico Pizzarotti, dimettere a disposizione dei cit-tadini romani l’inceneritore diParma, gestito da Iren, e quismaltire le tonnellate di rifiutiin eccesso nella capitale.

Un paradosso, consideran-do che il M5S è da semprecontrario agli inceneritori eche il “traditore” Pizzarottivinse la sua prima campagnaelettorale promettendo di nonrealizzare mai un inceneritorea Parma. Una vicenda che èanche un po’ reggiana datoche a capo dell’Ama, l’azien-da rifiuti della capitale, c’è ilreggiano Lorenzo Bagnacani,ex vicepresidente di Iren,mentre l’assessore all’am-biente del Comune di Roma èla reggiana Pinuccia Monta-nari che, in precedenza, èstata anche assessore a Reg-gio Emilia nella giunta del-l’attuale ministro GrazianoDelrio.

La mancata auto-sufficien-za costerà alle casse delComune di Roma ben300mila euro.

IL PROBLEMA DEIRIFIUTI A ROMA

Attualmente, la capitaleproduce 3.000 tonnellate algiorno di rifiuti indifferenzia-ti: di questi, 1.100 finiscononegli impianti tmb di Amasituati a Salario e Rocca Cen-cia, e altri 1.200 in quelli diMalagrotta di proprietà delColari di Manlio Cerroni. Lerestanti 700 tonnellate fini-scono nel tmb di RidaAmbiente ad Aprilia (300ton) e nell’inceneritore diFrosinone (300 ton), con unavanzo, ancora non risolto, di100 tonnellate, che fino anovembre venivano spedite inAustria. Un piccolo guasto,un periodo di manutenzione,o un problema nella raccolta,come spesso accade sotto lefeste, è più che sufficiente percreare l’emergenza.

LA CAPITALE CHIEDEAIUTO ALLA REGIONEEMILIA ROMAGNA

La richiesta, arrivata uffi-cialmente da Roma alla regio-ne Emilia-Romagna giovedìscorso, ha preso in considera-zione Parma, città che, hadetto l’assessore regionaleall’ambiente, Paola Gazzolo,«può contare su uno degliimpianti più moderni e tecno-logici, dotato di una grandecapacità residua di smalti-mento».

Per solidarietà istituzionalee senso di responsabilitàverso i cittadini e verso la col-

Clettività romana e per l’imma-gine del Paese a livello inter-nazionale, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di acco-gliere la richiesta della Regio-ne Lazio e, in una propriadelibera, la giunta ha fissatoin modo preciso le modalitàdi conferimento dei rifiuti, gliimpianti accoglienti e i tempi:saranno dunque i termovalo-rizzatori di Parma, Modena eGranarolo (Bologna) a smal-tire non più di 15 mila tonnel-late complessive (circa 5 milaper ogni impianto) di rifiutiindifferenziati provenientidalla Capitale. Le 350 tonnel-late giornaliere che i treimpianti, complessivamente,si troveranno a dover gestire,rientrano nelle capacità termi-che già programmate per isingoli impianti. In caso digiornate senza smaltimenti ocon smaltimenti parziali, l’at-to della Giunta fissa comun-que in massimo 60 giornieffettivi l’impegno regionalea partire dal primo conferi-mento negli stabilimenti indi-viduati.

«Una decisione non facile -dicono il presidente dellaRegione, Stefano Bonaccini,e l’assessore all’Ambiente,Paola Gazzolo - ma abbiamocomunque scelto di raccoglie-re la richiesta arrivata dal pre-sidente della Regione Lazio,Zingaretti, per senso diresponsabilità di fronte a dif-ficoltà e a una emergenza chenon possono continuare aricadere sui cittadini di Romae per solidarietà istituzionale,specie di fronte all’appello asindaci e Regioni arrivatodallo stesso Zingaretti. Negliultimi due anni».

Proseguono Gazzolo eBonacini, «abbiamo dato unamano, una sola volta all’anno,a chi aveva bisogno e non citiriamo indietro nemmenostavolta, con tempi e quantita-tivi certi e non superabili. Siachiaro, però, che è ora di direbasta, di cambiare e adottareovunque misure strutturaliche portino a una svolta,senza dover ricorrere all’in-tervento di altri territori vir-tuosi».

EMILIA-ROMAGNA,TERRA VIRTUOSA

Già, perché l’Emilia-Romagna è una terra moltovirtuosa e pienamente auto-sufficiente nello smaltimentodei rifiuti, un dato sottolineatoanche dal positivo risultatoraggiunto dalla raccolta diffe-renziata, che quest’anno siattesta al 62% e che si pensapossa arrivare a superare il70% nel 2020, anche grazieall’introduzione della tariffa-zione puntuale.

Per quanto riguarda i costidi conferimento e le modalitàdi pagamento, saranno pattui-ti direttamente tra i gestoridegli impianti di partenza e diarrivo dei rifiuti, in linea con icosti emiliano-romagnoli, conuna quota “verde” aggiuntivache sarà versata ai Comuni diParma da parte della societàIren Ambiente spa e di Mode-na e Granarolo (Bo) da partedella società Hera Ambientespa, con il coinvolgimentodiretto dei Comuni stessi.

Ha detto Bonaccini:«Mediamente siamo sensibili

quando le quantità sonopoche e per poche settimane.Certo è curioso che propriodalla Capitale governata dai 5Stelle che ogni volta ci fannola morale sul tema dei termo-valorizzatori ci venga chiestoquesto. Non siamo di quelliche selezionano sulla basedelle appartenenze politiche,ma non possiamo trasformar-ci nel riciclo di tutti quelli chenon hanno saputo program-mare».

Va detto che negli anni l’E-milia-Romagna si è data laregola di non accogliere neipropri impianti rifiuti prove-nienti da altri territori, a menoche questi non fossero alleprese con una emergenza.Cosa che, evidentemente,il Lazio ha dovuto in qualchemodo certificare per aumenta-re le chance di una rispostapositiva, presto arrivata.

RENZI: “FACILE FAREGLI AMBIENTALISTICON I TERMOVALORIZ-ZATORI DEGLI ALTRI”

Evidentemente, la coinci-denza che vuole VirginiaRaggi chiedere aiuto a Federi-co Pizzarotti ha stimolato nonpoco la polemica politica diquesti giorni. Sulla vicenda èintervenuto anche il segreta-rio del Pd, Matteo Renzi.«Facile - ha detto - fare gliambientalisti con i termovalo-rizzatori degli altri, e ironiadella sorte vuole che l’aiutovenga da Parma dove la pole-mica contro il termovaloriz-zatore era stata una delleragioni della vittoria dei 5Stelle». Ma a soffiare sulfuoco ci ha pensato anche ilsindaco ex 5 Stelle che non siè lasciato perdere l’occasionedi togliersi qualche sassolinodalla scarpa. «Parma non sisottrae al senso di responsabi-lità istituzionale - afferma inun post su Facebook - chi èpiù inefficiente chiede soste-gno a chi è efficiente, ma que-sto è un alibi che non devediventare un fatto sistematico:se tutte le città facessero comenoi non ci sarebbe bisogno diqueste richieste». E poi unafrecciatina al sindaco diRoma. «Avrei gradito unatelefonata della sindacaRaggi, perché ogni comunepuò avere delle difficoltà, masappiamo bene che i rapportiumani e le telefonate nonsono nelle corde di moltiesponenti del Movimento»,conclude su Facebook Pizza-rotti.

«La soluzione trovata,emergenziale e dunque neces-sariamente limitata neltempo, è utile a scongiurarel’ennesima situazione di crisiper Roma: si usi questo tempoe questa apertura istituzionaleper individuare le soluzionistrutturali che da tempo man-cano a Roma quando si parladi chiusura del ciclo integratodei rifiuti», osserva il ministrodell’Ambiente GianLuca Galletti in merito all’okdell’Emilia-Romagna.

Per quanto riguarda il tra-sporto dei rifiuti, questo dovràavvenire nel rispetto dellenorme vigenti a salvaguardiadell’ambiente e sarà monito-rato da Arpae, l’Agenziaregionale per la protezioneambientale.

VitaReggiana

L’inceneritore di Ugozzolo a Parma

SABATO 6 GENNAIO 201816

Page 17: Rincari del 5% sulle bollette: ogni famiglia …archivio.ilgiornaledireggio.it/.../2018/2018-01-06si.pdfPapa Francesco, ancora una volta, ha voluto porre l’ac-cento sul concetto

VitaReggiana Reggiani, ieri e oggi...

DANIELE MEGLIOLI

ontinuiamo con lapubblicazione deimestieri di una volta.

Questa volta tocca allostracciaio, allo sprangaio, alcordaio e al selciatore.

LO STRACCIAIOMestiere antichissimo,

almeno quanto la carta. Si,perché un tempo era propriocon gli stracci che si confe-zionava la carta. Gli strac-ciai battevano le contraderaccogliendo panni di coto-ne e lino, ma non disdegna-vano anche le pelli di coni-glio essiccate.

Lo stracciaio girava sem-pre con dei sacchi doveriponeva stracci, pelli e fer-raglia, naturalmente separa-ti: faceva il giro per le case espesso si fermava a chiac-chierare con i suoi “fornito-ri” e, tra un discorso e l’al-tro, pattuiva la cifra chedoveva versare (ma nonsempre si arrivava ad unfacile accordo). Alla finedelle trattative, dopo un bic-chiere di vino, ripartiva: losi vedeva dappertutto, sem-pre intento a caricare e a tra-sportare i suoi stracci, oquelle pelli di coniglio, apenzoloni, rivoltate e tenutegonfie dalla paglia.

Gli stracci raccolti veniva-no stoccati in attesa di esse-re portati al macero dellacartiera, dove, dopo unlungo processo di lavorazio-ne, si trasformavano in foglidi carta.

Un medico nel Seicentoscriveva: «E’ incredibilequanta puzza insopportabilevenga fuori da quegliammassi di sudiciume. Glistracciai a causa di questolavoro si ammalano di asma,nausea e vertigini».

LO SPRANGAIOQuando l’acqua non arri-

vava ancora in tutte le case,nell’unica fonte del paese,soprattutto d’estate, si for-mavano gruppi di donne,bambini e anziani che, conorci, orcetti, secchi, dami-giane e bottiglie, attendeva-no il proprio turno per prele-vare l’acqua.

Molti di quei contenitorierano rattoppati con filo dispranga e pezze metallichechiodate: in casa tutti aveva-no qualche stoviglia spran-gata e quei fili arrugginitifacevano bella mostra sulpiatto di tutti i giorni. Ditanto in tanto, lo sprangaioarrivava in paese con il carrotrainato da un ronzino:silenzioso, si appostava inun angolo di una via in atte-sa che le massaie gli portas-sero il lavoro e, dopo poco,arrivavano le donne con lestoviglie sbeccate o rotte indue se non in tre parti: eglisoppesava il lavoro e dicevaloro di passare prima dellasera. Tirava giù dal carro gliattrezzi e lì, sul posto, ini-ziava. Pazientemente ricom-poneva la stoviglia, poi ini-ziava a bucarla con un trapa-no a filo. Una volta bucata,passava la spranghetta tiran-

C

dola con le pinze nella parteesterna, poi, delicatamente, lagirava su se stessa, facendoattenzione che la trazione nonfosse troppo forte, per evitare larottura del coccio. Così, puntodopo punto, fino a ricomporreil manufatto. Qualche volta nontutto funzionava per il versogiusto e il danno diventava irre-parabile. Ma lui non si scompo-neva e passava imperterrito alcoccio o al caldaio successivo.Alla sera distribuiva il lavoroche garantiva sulla parola, eche immancabilmente ottenevauna scettica approvazione daparte delle donne: “Chissà seresisterà?”, pensavano.

Riposti gli attrezzi nel carro eafferrata la briglia del cavallo,si incamminava davanti alla suabestia: lemme e silenzioso, losprangaio riprendeva la via dicasa.

IL CORDAIONella società contadina del

passato la figura del cordaio, ofunaiolo, aveva un ruolo prima-rio: egli, infatti, si occupava dicostruire le funi che sarebberopoi servite ai contadini perlegare i fastelli di fieno, i cari-chi di grano e di paglia. Lecorde potevano avere anchealtri utilizzi: fissate alle nasieredei buoi, permettevano ai con-tadini di guidare le bestie nelcampo. Le corde erano realiz-zate con la canapa, una fibranaturale che si piantava neicampi durante la stagione pri-maverile. Raccolta a fine esta-te, veniva fatta essiccare e poimacerare nell’acqua affinché sipotessero staccare più facil-mente i filamenti dal legno.Fatta asciugare al sole, la cana-pa veniva sottoposta a gramola-tura ed in seguito a cardatura

per mezzo di pettini costituitida chiodi di grandi dimensioni,conficcati su un supporto dilegno. Così trattata, la canapaassumeva la forma di unamassa lieve e voluminosa, cheil cordaio provvedeva a lavora-re: la prima operazione consi-steva nell’unire diversi fila-menti attraverso la torsione, alfine di ottenere delle filacce lequali, successivamente unite eritorte insieme, formavano lacorda.

Oltre alle corde di canapaesistevano anche quelle di spar-to e di alfa, piante erbaceeappartenenti alla famiglia dellegraminacee, particolarmenteadatte per la produzione dilegacci grossolani utilizzati perlegature di uso agricolo. Oggiquesta forma di artigianato èpressoché scomparsa, anche aseguito dell’introduzione di

nuovi materiali di origine sinte-tica quali il nylon.

IL SELCIAIOIn diverse foto del secolo

scorso sono ritratte vie di città epaesi dalla selciatura estrema-mente eterogenea, divelta oaddirittura inesistente. Natural-mente lo stato di degrado delselciato dipendeva anche dallaricchezza del Comune ed infat-ti i selciati più rovinati eranoquelli dei paesi più che dellecittà. Spesso si nota un vero eproprio miscuglio tra mattoni,lastre di pietre o ciottoli difiume, posate in maniera casua-le.

Mestiere antico e faticoso,quello del selciatore: questiuomini, quando sono all’opera,si siedono su di un seggiolinomunito di una sola gamba cen-trale e, sul piano stradale prece-dentemente livellato o inghiaia-to, stendono uno strato di maltacomposta di sabbia grossolananella quale posizionano icubetti di porfido battendolicon il manico del martello perpareggiarli. Poiché non sempreil porfido era disponibile, perselciare le strade venivano ado-perati sia pietre di fiume chemattoni cotti, magari creandogradevoli giochi geometrici.Generalmente questo tipo dipavimentazione non era moltoresistente e veniva usatosoprattutto all’interno dei cen-tri abitati.

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Come sono cambiati negli anni la vita,le abitudini e i punti di vista

In alto uno stracciaio, asinistra due selciatori al lavoroe sotto uno sprangaio e uncordaio

Continua il nostro viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta dei mestieri di una volta: c’erano anche il cordaio, lo stracciaio e il selciaio

Quei piatti che si aggiustavano con il fil di spranga

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SABATO 6 GENNAIO 2018 19

&Cultura e Spettacoli

Replica il 6 Gennaio alle 17 al TeatroComunale Ruggeri di Guastalla lospettacolo musicale “L’essenziale èinvisibile agli occhi”, tratto dall’o-monimo racconto di Antoine deSaint-Exupéry. Lo spettacolo è pre-sentato dal corpo filarmonico “G.Bonafini” di Guastalla e dal gruppo“Musical Project” con la direzionedel Maestro Cristiano Boschesi.

Sabato 6 gennaio alle 16,30-17,30 edomenica 7 gennaio negli stessi orari,per Benvenuti a Cartoonia, il Rosebudpropone Gruffalo, di Max Lang eJacob Shuh. Creatura ibrida, metàorso e metà bufalo, il Gruffalo (dal-l’inglese grizzly e buffalo) è il prota-gonista del romanzo per bambini diJulia Donaldson illustrato da AxelScheffler, classico dell’infanzia. L’in-contro tra uno scaltro topolino, glianimali della foresta e un mostroorrendo dimostra quanto possa essereingannevole l’aspetto esteriore.

E’ aperta al pubblico fino all’11 Gennaio2018, nella villa settecentesca del ClubLa Meridiana di Casinalbo di Modena,la mostra “Foto-Grafica-Design”. L’e-vento a ingresso libero, curato da Barba-ra Ghisi, ospita 4 artisti tra cui il foto-grafo reggiano di Casalgrande SilvanoFontanesi, che ha ricevuto alti riconosci-menti fra cui il premio per la miglioreimmagine ricevuto da Luca Cordero diMontezemolo, quello del centenariodella nascita di Enzo Ferrari e del 50°della Scuderia Ferrari e la menzione d’o-nore al Nikon Photo Contest Internatio-nal in Giappone. Una sua fotografia èstata richiesta dal Sharjah Art Museumnegli Emirati Arabi.

A GUASTALLAMUSICA E SPETTACOLI

Il 7 gennaio a Casina si terrà la Festadel Cicciolo - in centro storico - tuttoil giorno; inizio cottura dei ciccioliore 9,30; spettacoli ore 12,30 e15,30; premiazione del cicciolo piùbuono ore 16; mercatino enogastro-nomico e artigianale, deejay set conzucchero filato, palloncini, intratteni-menti per bambini e un’invitata spe-ciale! - Info: 0522.604711 e0522.810630.

Il 6 gennaio a Castelnovo Monti sonoin programma due appuntamenti:Befana in Teatro con i musicanti diBrema, al Teatro Bismantova, viaRoma 75, alle 17. Info: 0522.614078,e la Befana nel borgo, con storie edolci in compagnia della vecchina, incentro storico alle 15,30. Info:0522.610111.

A CASTELNOVO MONTI“BEFANA IN TEATRO”

A CASINA SI FESTEGGIALA FESTA DEL CICCIOLO

A CASINALBO“FOTO-GRAFICA-DESIGN”

AL CINEMA ROSEBUD“BENVENUTI A CARTONIA”

Sarà il Teatro De Andrè di Casal-grande a ospitare, sabato 6 gennaioalle 21, l’opera musicale RENT, diJonathan Larson, basata sulla Bohè-me, nell’allestimento esclusivo fir-mato Asn- ArtistiSenzaNome diParma. Una data significativa, per-ché il calendario effettivo e il tempodella narrazione coincideranno: unanno intero nella vita dei protagoni-sti, che inizia il giorno della vigiliadi Natale per concludersi esattamen-te un anno dopo.

A CASALGRANDERENT AL DE ANDRÈ

IN PROVINCIA

In arrivo i nuovi inediti di Mina, Elisa, Francesca Michielin, Emma Marrone e non solo. Il nuovo anno promette bene

Da Celentano alla Pausini: i nuovi dischi del 2018In autunno Eros Ramazzotti presenterà il nuovo album a due anni da “Perfetto”

FRANCO GIGANTE

lla vigilia del nuovo anno, anti-cipiamo alcune delle novitàdiscografiche previste nei pros-

simi mesi.In questo periodo riparte la macchi-

na della musica italiana per risvegliareil mercato dei cd e del vinile che è par-ticolarmente toccato dalla crisi econo-mica internazionale, anche se c’è uncauto ottimismo, forse dovuto all’arri-vo di artisti di grosso calibro, daLaura Pausini a Mina, AdrianoCelentano, Giorgia, Alessandra Amo-roso, Francesca Michielin, Emma,Elio & Le Storie Tese, Noemi, MarioBiondi, Red Canzian, Max Gazzè,Claudio Baglioni, Eros Ramazzotti.

Ancora una volta sarà naturalmenteil festival di Sanremo, quest’anno tar-gato Claudio Baglioni, a movimentarele uscite italiane del primo semestre.

Francesca Michielin scende incampo il 12 gennaio con il nuovoalbum “2640” anticipato dai singoli“Vulcano” e “Io non abito al mare”; inquesta data attesi anche Cosmo con“Cosmotronic” e Nitro con “Nocomune”.

Giorgia ha annunciato per il 19 gen-naio “Oronero live” che conterrà ilmeglio di “Oronero tour” e i due inedi-ti “Come neve” con Marco Mengoni e“Chiamami tu”; stesso giorno per “Iltram e la luna” di PCP (Piano ChePiove) sul tema del sogno, “Canzoniravvicinate del vecchio tipo” di Giu-seppe Anastasi (autore di alcune tra lepiù famose hit italiane, da “La notte”di Arisa a “Il diario degli errori” diMichele Bravi, anticipato in radio dalsingolo “2089”), “We play for tips” delsassofonista siciliano Francesco Cafi-so, nonché “Perception” di NF,“Mania” di Fall Out Boy, “Nebulos” diZom e “III” di Clamfight.

Il 26 gennaio arrivanoTribalistas (Tribalistas), il self-maderapper fuori dal coro Mr Rain (Butter-fly effect), Paletti (“Super”, anticipatodal singolo “La notte è giovane”), lacantautrice Aurora D’Amico (So manythings), Phil Campbell and TheBastard Sons (The age of absurdity) eil ghanese Guy One di etnia Frafra(#1).

I redivivi Simple Minds il 2 febbraiopropongono il nuovo album di inediti“Walk between worlds”.

Fra gli artisti presenti al festival diSanremo Elio & Le Storie Tese torna-no con l’album che include “Licantro-po vegano” e “Arrivedorci”; Noemiche ha anticipato il nuovo progettodiscografico con i singoli “Autunno” e“I miei rimedi”, cui si aggiunge la san-remese “Non smettere mai di cercar-mi”; dischi nuovi anche per Luca Bar-barossa, Mario Biondi, Giovanni Cac-camo, Red Canzian, Max Gazzè, LeVibrazioni, Lo Stato Sociale e OrnellaVanoni.

Il 9 marzo l’attore e cantante spa-gnolo Sergio Muniz arriva con l’album“La hola” e i pionieri americani del-l’industrial Ministry pubblicano ilnuovo album “AmeriKKKant”.

A marzo è attesa Alessandra Amoro-

A

Eros Ramazzotti resta uno degli artisti più amati dagli italiani

Dolcenera presenterà a breve il suo nuovo disco

Emma Marrone, una delle protagoniste certe del 2018 musicale

so dopo aver brillato al vertice delleclassifiche 2016 con “Vivere a colo-ri” che detiene il primato di albumpiù venduto in quel primo semestre;in arrivo anche Luca Seta, Ministri(Fidatevi) e Carlot-Ta (Murmure).

C’è grande attesa per Laura Pau-sini che a gennaio uscirà con ilnuovo singolo che anticipa l’albumdi inediti, a quasi due anni da“Simili”.

In primavera Cromo arriva con ildisco nuovo, Benji & Fede pubbli-cano il terzo album di inediti antici-pato dal singolo “Buona fortuna”,Annalisa con il nuovo album conte-nente la sanremese “Il mondo primadi te”.

Prossimamente sono previsti i TreTerzi con“Andata e ritorno” dopo ilsingolo “Chi ci salverà?”, Wron-gonyou con l’album anticipato dalsingolo “Shoulders” della colonnasonora del film “Il premio” di Ales-sandro Gassmann, Pacifico dopol’esperienza sanremese in trio conla Vanoni e Bungaro, Carmen Con-soli con “Eco di sirene live”, Anto-nella Ruggiero con “Quando facevola cantante” ed Edoardo Bennatocon “Signore e signori”.

Elisa comincia un nuovo capitoloartistico dopo i 20 anni trascorsialla corte di Caterina Caselli: ilnuovo album è stato anticipato dalsingolo “Ogni istante”.

Mina è al lavoro sul nuovo discodopo aver ascoltato le proposte chele sono arrivate sotto forma di pro-vino da autori affermati e anche dagiovani, ascoltate con quel metodoe quella paziente intelligenza chesono propri dei grandi artigiani:perché sa bene che il guizzo dell’o-riginalità e del genio possononascondersi anche dove meno celi si aspetterebbe.

Per il nuovo disco Adriano Celen-tano sta aspettando il ritorno in tvper proporlo con maestria comesolo lui sa fare, sempre contro cor-rente, irregolare per natura, ma aconferma della sua modernità, acaccia di nuove sonorità.

Scontati i ritorni di Marco Men-goni, Il Volo, Dolcenera che staregistrando a Londra, Lorenzo Fra-gola dopo l’album d’esordio“1995” e la hit estiva “L’esercitodel selfie” con Arisa certificata oro,la stessa Arisa, Luca Carboni dopo“Pop-up” di due anni fa, AntonelloVenditti per il seguito di “Tortuga”,Malika Ayane dopo “Naif”, Emmache ha lasciato passare due anni da“Adesso” e Franco Battiato a treanni dalla collaborazione con Pino‘Pinaxa’ Pischetola,

Dopo l’esperienza sanremese,Claudio Baglioni sta preparando ilsuo ritorno discografico con unnuovo lavoro che farà seguito a“ConVoiAlbum”, l’innovativo pro-getto artistico a tappe iniziato nel2013 e proseguito fino al 2014.

Non arriverà prima dell’autunnoEros Ramazzotti con il nuovoalbum a due anni da “Perfetto”.

AppuntamentiVittorio Sgarbi organizza la prima grande retrospettiva dedicata ad Antonio Ligabue in Russia

Un tributo che ha il sapore di una scoperta

Il ferrarese Vittorio Sgarbi

LARA FERRARI

E’ in arrivo la primagrande rettrospettivadedicata ad AntonioLigabue in Russia. Lamostra, curata da MarzioDall’Acqua e VittorioSgarbi, è organizzata incollaborazione con laFondazione & ArchivioAntonio Liguabue diParma. Con il partrociniodel Ministero dei Beni,delle Attività Culturali edel Turismo, del Ministe-ro degli Affari Esteri eCooperazione internazio-nale e con il sostegno del-l’Istituto Italiano di Cul-tura, finalmente Moscaospiterà un omaggio alpiù importante artistanaif. Un tributo che ha il

sapore di una scoperta, interra di Russia.

Spiega Sgarbi: “La pittu-ra di Ligabue nasce comenecessità di espressione,attraverso una fantasia cheè rimasta infantile.

L’unica sua fonte di ispi-razione è lo zoo, il mondodegli animali in cattività,trasferito poi sul Po.

Dal Po e dallo zoo esceLigabue. Disagio è la con-dizione psicologica dell’ar-tista, e disagio è ciò chedistingue l’artista da chinon lo è. L’artista sa diessere artista, e intende ilsuo disagio come distinzio-

ne.Gli animali che vede nella

foresta sono simboli diforza, di energia, emblemidi un desiderio di libertà, diriscatto. Ligabue, uomoumiliato ed emarginato,come pittore si afferma evince attraverso la potenzagloriosa dell’animale.

La tigre domina la fore-sta, la sua aggressività èvincente, ma la sua vittoriaè pericolo, è la dimensionebellicosa dell’umanità.Ligabue parla di sé, defini-sce il suo mondo, visto eimmaginato, e comunquereale”.

La mostra si terrà dal 25gennaio all’11 marzo 2018al Museo dell’Arte Con-temporanea della Russia(ul. Tverskaya, 21).

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Galvani Iodia “

Il Diplomato di istruzione professionale“Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,Odontotecnico”, possiede le compe-tenze necessarie per predisporre, nel la-boratorio odontotecnico, nel rispettodella normativa vigente, apparecchi diprotesi dentaria, su modelli forniti daprofessionisti sanitari abilitati.

Il Diplomato di istruzione professionale“Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,Ottico”, possiede le competenze di ot-tica ed oftalmica necessarie per realiz-zare, nel laboratorio oftalmico, ogni tipodi soluzione ottica personalizzata e perconfezionare, manutenere e commercia-lizzare occhiali e lenti, nel rispetto dellanormativa vigente.

INDIRIZZO: Ottico

INDIRIZZO: Odontotecnico

L'Istituto Galvani Iodi già da diversi anni offre la pos“Operatore socio sanitario”. Ciò avviene grazie all'amlavoro al fine di completare il loro bagaglio di competenlastico Regionale dell'Emilia Romagna e l'Assessorato aservizi socio-sanitari possano rilasciare la qualifica regiodi studio. Questa sperimentazione si concluderà nel 20

Ma di che cosa si occupa un “Operatore socio sanitanon mediche nei reparti, somministra la terapia sotto so

Può assistere qualsiasi persona in condizione transitorSecondo l'indagine Excelsior le professioni sanitarie-ass

del welfare e dell'assistenza domiciliare sempre più necCon il Decreto Legislativo 61/2017 il MIUR ha revision

percorsi con i profili professionali rivisitati. Il nuovo indirbierà? Secondo una bozza del MIUR il nuovo diplomatospecifiche competenze utili a co-progettare, organizzaterventi atti a rispondere alle esigenze sociali e sanitarieall’integrazione, alla promozione del benessere bio-psicin cui essi si attuino e/o siano richiesti. Realizzerà attivitàai bisogni delle persone in ogni fase della vita, accompdel progetto personalizzato, coinvolgendo sia l’utente

Tra le competenze che dovrà acquisire alla fine del perdi spiccata natura sanitaria già previste nel profilo OSSlaborare al soddisfacimento dei bisogni di base di bambilità, anziani nell’espletamento delle più comuni attiv"Partecipare alla presa in carico socio-assistenziale di socondizioni determinino uno stato di non autosufficienziale o totale, di terminalità, di compromissione delle cpacità cognitive e motorie, applicando procedure etecniche stabilite e facendo uso dei principaliausili e presidi"

POLO SCOLASTICO INDIRIZZO PROFESSIONALE “Servizi Socio - Sanitari” - Via Canalina, 21 -

L’identità dell’indirizzo è caratterizzatada una visione integrata dei servizi so-ciali e sanitari relativi ad attività di servi-zio per l’inclusione sociale e per ilbenessere di persone e comunità, nellearee che riguardano soprattutto la me-diazione familiare, l’immigrazione, lefasce sociali più deboli, le attività di ani-mazione socio-educative e culturali etutto il settore legato al benessere.

INDIRIZZO:Servizi per la Sanitàe l’AssistenzaSociale

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, la scuola che ti insegna

“prenderti cura” degli altri

STAGE ORIENTATIVO(una mattinata a scuolaper assistere dal vivo

alle lezioni delle materiedell’area di indirizzo)

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13 GENNAIO 201820 GENNAIO 2018

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su prenotazione presso il centralino della scuola

ssibilità ai propri diplomati nell'indirizzo dei Servizi socio-sanitari di conseguire, dopo l'esame di stato, anche la qualifica regionale dimpliamento dell'offerta formativa che consente agli studenti di seguire lezioni aggiuntive di infermieristica, fisioterapia, sicurezza sulnze perfettamente in linea con quanto richiesto dalla formazione professionale per il rilascio della qualifica. Dal luglio 2015 l'Ufficio Sco-all'istruzione e formazione della Regione hanno sottoscritto un'intesa per una sperimentazione affinché tutte le scuole ad indirizzonale cioè, all'interno di un percorso scolastico appositamente progettato, gli studenti potranno conseguire entrambi i titoli22 quando usciranno gli ultimi diplomati dell'attuale indirizzo dei Servizi Socio-sanitari. ario”? Nel contesto di strutture sia assistenziali che sanitarie accudisce gli anziani e i disabili, si occupa di attivitàorveglianza degli infermieri e li aiuta nella pulizia dei malati.ria o permanente di non autosufficienza. sistenziali offriranno nei prossimi anni buone possibilità occupazionali tenuto conto dello sviluppocessaria per una popolazione che tende ad invecchiare. ato gli indirizzi dell'istruzione professionale e da settembre 2018 inizieranno i nuovirizzo si chiamerà "Servizi per la sanità e l'assistenza sociale". Che cosa cam-o dell’indirizzo dei “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale” possiederàare ed attuare, con diversi livelli di autonomia e responsabilità, in-ie di singoli, gruppi e comunità, finalizzati alla socializzazione,co-sociale, dell’assistenza e della salute in tutti gli ambitià di supporto sociale e assistenziale per risponderepagnandole e coadiuvandole nell’attuazione

e che le reti informali e territoriali.rcorso scolastico ve ne sono alcune come "Prendersi cura e col-

mbini, persone con disa-vità quotidiane" eoggetti le cuinza par-ca-

- Reggio Emilia - tel. 0522 325711 - www.galvaniiodi.it - email: [email protected]

Page 22: Rincari del 5% sulle bollette: ogni famiglia …archivio.ilgiornaledireggio.it/.../2018/2018-01-06si.pdfPapa Francesco, ancora una volta, ha voluto porre l’ac-cento sul concetto
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SABATO 6 GENNAIO 2018 23

&Cultura e Spettacoli

Il suo nome è stato accostato a quellidi Tintoretto e Caravaggio. Pochisono stati capaci di dipingere nudimaschili più potenti e seducenti diquelli di Carlo Bononi. Le sue telesono in mostra a Palazzo dei Diamantidi Ferrara. Aperto tutti i giorni dalle 9alle 19 fino al 7 gennaio. Informazionitel. 0532 244949 | [email protected] | www.palazzodiamanti.it

La Galleria San Francesco, arte con-temporanea, ospiterà la mostra“Libere donne” di Giovanna Magna-ni. Inaugurazione: sabato 6 gennaio,alle 17. La mostra sarà visitabile finoa sabato 28 gennaio 2018. Orari: tuttii pomeriggi 16/ 19.30, esclusi ilunedì e giovedì. Sono significanti ledonne figurate da Giovanna Magna-ni, hanno un peso specifico nel corpoe nello spirito. Sono evanescenti,solo attraverso lo sguardo se ne intui-sce forza e coraggio. La mostraesplora l’universo femminile.

Si avvicina il 6 gennaio e a ReggioEmilia le biblioteche si preparano afesteggiare insieme ai più piccoli,ma non solo. Sabato 6 gennaio, alle16, al centro sociale di Masone unevento promosso dalla BibliotecaOspizio: “Aspettando la Befana” let-ture, laboratorio e giochi con la par-tecipazione di Arianna Costa, perbambini da 3 anni.

PALAZZO DIAMANTILA MOSTRA DI BONONI

Il clima effervescente della BelleÉpoque rivive al MAGI’900 diPieve di Cento. Il Museo apre unanuova sezione espositiva nellaquale opere originali - molte in col-lezione permanente - dialogano conriviste, manifesti, documenti, stam-pe e oggetti dell’epoca. Omaggioalla femminilità nella Belle Épo-que. Da Toulouse-Lautrec a Ehren-berger. Da martedì a domenica 10-18, fino al 31 gennaio.

BELLE EPOQUE INMOSTRAA PIEVE DI CENTO

BEFANA ALL’OSPIZIOIL 6 GENNAIO

GALLERIA S. FRANCESCOLA MOSTRA DI MAGNANI

Domenica 7 gennaio (ore 17) al Tea-tro Asioli di Correggio prende il via larassegna per bambini e famiglie “Ateatro con i grandi” con Racconto allarovescia, la più recente creazione diClaudio Milani, uno tra i più applau-diti autori e interpreti del teatro perragazzi nazionale. Racconto allaRovescia è uno spettacolo – una favo-la – di narrazione diviso in sei grandicapitoli corrispondenti a sei immaginisceniche differenti. I personaggi dellastoria sono Arturo, che è molto curio-so, e La Morte, che è la regina deiconti alla rovescia.

TEATRO PER BAMBINIALL’ASIOLI IL 7 GENNAIO

IN PROVINCIA

A Palazzo dei Principi, nelle sale della galleria espositiva del museo “Il Correggio”, la mostra del fotografo reggiano

Viaggio senza tempo con gli scatti di GrassiVolti di esseri umani che appartengono all’era arcaica calati in una dimensione attuale olti di esseri umani che appar-

tengono all’era arcaica calati inuna dimensione attuale, secon-

do una perfetta osmosi fra presente epassato. Tutto questo è “Sine Tempo-re”, la personale del fotografo Marcel-lo Grassi, curata da Andreina Pezzi eallestita a Correggio, a Palazzo deiPrincipi, nelle sale della GalleriaEspositiva del Museo Il Correggio.

Il titolo dell’esposizione, che contie-ne anche una serie inedita di scatti rea-lizzati al “Musée Saint-Raymond” diToulouse e al “Musée Dèpartementalde l’Arles Antique” nella scorsa esta-te, è un trionfo di immagini dallo stilecontemporaneo in dialogo con il pas-sato. I formati proposti nell’allesti-mento sono vari e conducono lo spet-tatore, con ritmo significativo, a un’a-nalisi sull’arte antica. Soggetti dallepiccole dimensioni esplodono in parti-colari come venature e sgretolamentidella materia per ingrandirsi a dismi-sura conquistando il duplice titolo diopera unica, sia fotografica che arche-logica.

Marcello Grassi, con questa ricercasulla materia, enfatizza i dettagli e lisoleva attraverso la luce, guidandolisuccessivamente con ombre marcategrazie al competente controllo delmezzo. Questi contrasti donano alleimmagini un sovrappiù che le porta inun unico piano temporale dove anticoe contemporaneo si mescolano.

L’autore rivela in questa mostra unsenso non comune della pietra e dellasostanza, mostrando il suo amore perl’archeologia e la sua profonda cono-scenza della cultura antica, guida prin-cipale di questo lavoro. La sua ricerca,nella mostra al Museo Il Correggio,non intende essere frutto di nostalgiedi ciò che era l’arte nel passato, mavuole essere soprattutto una celebra-zione del passaggio dei tempi.- cono-scere chi siamo stati per capire chisiamo oggi. Lo fa in maniera umile,cercando tracce reali della storia anticanel modo più obiettivo possibile, non afini decorativi ma per un’indagine piùprofonda di ciò che l’obiettivo mostra.

Come scrive il grande fotografo

V

Alcuni scatti di Grassi in mostra a Palazzo dei Principi

Charles-Henri Favrod “c’è un’ener-gia vitale nella sopravvivenza cheegli pone in essere, elaborando unanuova forma di annali e effemeridiche […] fa resuscitare con ostinataperseveranza. In un colpo solo è iltrionfo di gloria e fotografia”.

Visitando la mostra le parole diFavrod trovano una compiutaespressione, grazie alle emozioniche le fotografie di Marcello Grassisanno regalare. L’autore recuperainfatti l’archeologia per documen-tarla e conservarla nella memoriadello spettatore, accompagnandoloin un viaggio lungo l’Italia e nonsolo: non propone solo vent’anni diricerche personali tra musei e

necropoli, ma presenta un viaggiotra diverse civiltà e territori dove lesculture etrusche, romane e romani-che vivono in un unico obiettivo,vale a dire richiamare alla mente letracce di chi siamo oggi.

La fotografia di Marcello Grassirimane quindi di incisione docu-mentaristica, mantenendo la suaspecificità più vera, anche se conraffinati e smisurati contrasti ditonalità che donano una notevoledimensione estetica alle sue opere,nonché umana.

“Sine Tempore” rimarràaperta fino al prossimo 21 gennaio2018.

Marcello Grassi è nato a Reggio

Emilia nel 1960. Da sempre appas-sionato di fotografia, nel 1985 haprogettato e realizzato un progettodi “scavo” all’interno di siti, città enecropoli della cultura etrusca. Nel1992 è stato responsabile dellefotografie della collezione archeo-logica dei Musei Civici di ReggioEmilia. Da questa prima serie diimmagini, è iniziata una lungaricerca sull’Anatomia del Tempo,sviluppata in musei e siti archeolo-gici in Italia e in Europa. Espone inmostre personali e collettive inEuropa, dove le sue fotografie sonopresenti in diversi musei e istituzio-ni.

(L.M.F.)

AppuntamentiSabato 13 e domenica 14 gennaio nell’ambito di Expo Elettronica a ModenaFiere

Cosplay, il raduno degli eroi mascherati

Un gruppo di Cosplayer

In principio, almeno in Ita-lia, fu il Lucca Comics andGames, dove i trasformisti,ragazze e ragazzi, potevanoincontrarsi avvolti nei costu-mi dei loro beniamini, nelpiù longevo raduno a temadella Penisola. Poi tanti epi-goni sono sorti lungo la via,con alterne fortune. Oratocca a Modena proporreuna sua kermesse ad hoc, edè già sicura la presenza ditantissimi appassionati reg-giani, nella misura di centi-naia di fan di saghe, video-giochi e fumetti, pronti aconciarsi per le feste il pros-simo weekend, e fare il loroingresso trionfale alle fiere.Indossare i panni del pro-prio eroe preferito e vestirneanche la personalità: è que-sta, infatti, la filosofia deicosplayer (parola formatadalla fusione delle paroleinglesi “costume” e “play”),un must nelle più importantimanifestazioni dedicate aifumetti. Da qui, il granderaduno a Cos.Mo, Cosplay

Modena, la versione 2.0 dellatradizionale fiera del fumetto,che avrà luogo sabato 13 edomenica 14 gennaio nell’am-bito di Expo Elettronica aModenaFiere.

Per tutto il weekend si svol-gerà una mostra - mercato amisura di cosplayer, una duegiorni dedicata al fumettousato e da collezione: si spaziada quelli più retrò dal saporevintage, agli intramontabilicult del passato sino ai piùamati dai giovani appassionati,che ammiccano alle serie giap-ponesi, con la possibilità discovare in fiera costumi,accessori e complementi ispi-rati ai beniamini più seguiti. AModenaFiere, grazie alla col-laborazione con lo staff diB.H.C Best Horror Cosplay,sono attesi oltre 2.000 “eroimascherati”, ma le adesionisulla pagina facebook dell’e-

vento sono in costante aumen-to.

Qui si trovano manga,anime, modellini, action figu-res, fumetti, comix, telefilm,videogiochi, giochi, giochi datavolo, gioco libero, roleplaying games, autori e youtu-bers. CosMo è anche anima-zione a 360° grandi con mega-schermo sul palco, stand foto-grafici per i cosplayers, torneidi videogiochi, tornei di cartecollezionabili, ospiti e mostreinedite.

Il Cosplay nasce sulla sciadei cartoons asiatici: il termineè una contrazione delle paroleinglesi “costume” e “play”, eindica un hobby, nato in Giap-pone e successivamente diffu-sosi nel resto del mondo, checonsiste nel vestirsi come ipersonaggi di manga, anime,videogiochi, telefilm, film, oanche gruppi musicali. Con laparticolarità che i costumisono rigorosamente realizzatia mano dalle persone che liindossano.

(L.M.F.)

TESTATA: “Il Giornale dell’Emilia Romagna”Iscritta al Tribunale di Reggio Emilia il 03/03/2006 n. 1158(pendente istanza di trasferimento presso il Tribunale di Milano)

PERIODICITA’: SETTIMANALEIstanza di annotazione di variazione di periodicità depositata pressoil Tribunale di Reggio Emilia in data 8 settembre 2014

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MARCHIO: IL GIORNALE DI REGGIODomanda di registrazione depositata il25/11/2004.Attestato di registrazione per il marchiod’impresa di primo deposito n.0001121989rilasciato il 20 giugno 2008.

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SABATO 6 GENNAIO 2018 25

&FoodDrink

Gualtiero Marchesi con i suoi chef

20 mesi fa, fece scalpore una suaintervista rilasciata a “Panorama” perpromuovere il programma televisivodi cucina che Marchesi si apprestava acondurre per una delle reti Mediaset.Lo chef rilasciò alcune dichiarazionipiuttosto tranchant. In una, ad esem-pio, disse che non era mai stato allaFrancescana di Bottura, ma che i suoicollaboratori che avevano cenato neltristellato di Modena non ne eranorimasti particolarmente impressionati.In un’altra, sempre nella stessa inter-vista, ribadì la sua avversione per ilvino, così pronunciata che all’Albere-ta serviva i suoi piatti con il soloaccompagnamento dell’acqua. L’in-tervista, che ebbe poi parziali prese didistanza da parte dello staff del “Mae-stro” e perfino qualche minaccia distrascichi legali, provocò una reazionedurissima da parte del gotha della cri-tica enogastronomica italiana.

Fece ancora più scalpore delledichiarazioni di Marchesi il post chepubblicò sulla propria pagina face-book Enzo Vizzari, direttore dellaGuida Espresso, che bollò con espres-sioni molto dure i giudizi formulatiallora da Gualtiero Marchesi. Il postdi Vizzari, del febbraio 2016, almomento in cui scrivo questo pezzo èancora lì, quindi mi sembra inutileriportarne i dettagli. Fa impressioneperò rivedere le centinaia di commen-ti, like e condivisioni, molti di noticuochi, blogger e critici gastronomici(incluso Paolo Marchi), che raccolseil post di Vizzari, quasi tutti, trannepoche eccezioni, molto severi e inalcuni casi poco rispettosi verso leparole del “Maestro”.

Personalmente, da osservatore diperiferia e assolutamente esterno aquella contesa al calor bianco, trovailo stile del post e di molti di quei com-menti abbastanza fuori luogo. I giudi-

Mangia come parli

Il 2018 sarà l’anno del cibo italiano. Lohanno annunciato il ministro della CulturaFranceschini e il ministro dell’AgricolturaMartina. Previste iniziative dedicate alfood, in abbinamento all’arte e al turismo,in molte città italiane. Tra i punti cardine,la tutela delle biodiversità e la lotta aglisprechi alimentari. Auguri dunque al ciboitaliano.

***

Ciao Roger, sei pronto? Lo chef DavideOldani e il tennista Roger Federer pro-muovono il piatto più tradizionale dellacucina italiana, gli spaghetti al pomodoro,in un simpatico spot della Barilla. Ma ilsirtaki greco che fa da colonna sonoracosa c’entra?

***

Sul Baltico - ci spiega Federico France-sco Ferrero in un pezzo intitolato “Lacolazione del primo dell’anno” - si iniziacon le salsicce, uova fritte e cetriolo sottoaceto. Sul Baltico chi ha iniziato l’annocosì ha sicuramente una buona digestione.

“Queste cronache andrannoprese per quello che sono:semplicemente a me, in un determinato momento,le cose sono sembrate così”

RISTORANTI REGGIANI (E NON)SECONDO CARLITO BRIGANTEQuesta rubrica vuole essere un viaggio nelle viedel gusto: settimana dopo settimana esploreremola tradizione gastronomica della nostra terra, siaquella con radici antiche, che quella proiettataverso il futuro che mette in tavola sapori e tecno-logie tutte nuove, che mixa creativamente colori econsistenze. Carlito Brigante ci consiglierà divolta in volta cosa cercare in un piatto e cosa ver-sare in un bicchiere...

Il cuoco, recentemente scomparso, è stato esaltato da molti. Ma in tempi recenti era stato criticato

Elogio tardivo di Gualtiero MarchesiSenza di lui la nostra cucina sarebbe ancora ferma ai maccheroni

Curiositàe

Stranezze...dal mondo

del food&drink

Lo spot della Barilla

La sagra dei ciccioli a Pratissolo

Gennaio, tempo di ciccioli a Casina eCasalgrande. Domenica 7, i centri storicidei due paesi reggiani saranno teatro dicottura e degustazione di ciccioli, contanto di premiazione del cicciolo piùbuono.

Il 21 gennaio il testimone passa a Pra-tissolo di Scandiano, con “I grasól adPretsól”. Al parco della Resistenzaaccensione dei paioli e sfida tra norciniper cucinare i ciccioli più buoni. Nonmancherà la Fanfara dei Bersaglieri.

Bisogna invece spostarsi fino a Suzza-ra, sulla sponda mantovana del Po, perpartecipare lunedì 15 gennaio alle 20.30alla degustazione di 5 vini della Cantinadella Volta. La serata con la nota cantinamodenese si svolge alla Scuola di Arti eMestieri e la partecipazione costa 35euro. Prenotazione obbligatoria al tel.0376-531796.

Piccola agenda gourmet

zi di Marchesi, come altri, non troppodiversi, manifestati in altre occasioni,erano a volte discutibili e quasi provo-catori, ma a un uomo che ha rappre-sentato così tanto nella storia dellacucina italiana sarebbe stato opportu-no riconoscere il pieno diritto di espri-mere opinioni controcorrente e un po’al di sopra delle righe, senza il dileg-gio che gli riservarono alcuni deicommenti lasciati in calce a quel post.Per il resto, devo precisare che non misono mai considerato un grandissimofan del personaggio Marchesi, alla cuistraordinaria carriera, dal mio umilis-simo pulpito, mi permetto di muovereun paio di osservazioni. Come é notol’Albereta, una ventina di anni fa,aveva perso la terza stella Michelin, eanche critici di indubbia competenzae prestigio come Raspelli definirono“involuta” la cucina del “Maestro”.L’Albereta probabilmente era rimastoun luogo molto formale, si legga adesempio l’interessante recensionescritta da Lorenzo Sandano nel 2011.

Oggi, invece, i grandi ristorantidella San Pellegrino Awards e moltitristellati Michelin privilegiano unservizio più informale, finalizzato amettere a proprio agio il cliente, che avolte si accosta con deferenza quasireligiosa ai grandi templi della cucinamondiale. Da anni si dibatte, inoltre,della eccessiva esposizione mediaticadei grandi chef: ebbene, a chi scrive lospot di Gualtiero Marchesi perMcDonald’s non piacque all’epoca econtinua a non piacere ora.

Infine, il “Maestro” coltivava un’e-norme passione per l’arte. In questosenso, nel suo definire il grande cuoco“un compositore”, “un artista”, Mar-chesi, come ha efficacemente scrittoValerio Visintin, si può considerare“prebotturiano”. A parere del vostrocronista, però, il cuoco non é e non

sarà mai un artista. Può essere unmeraviglioso artigiano, ma non potràmai aspirare alla nobiltá assoluta dellearti liberali e delle scienze. La fama dicerti chef oggi supera quella dellerockstar e dei calciatori, e questo noné un buon segno.

Mi resta un altro rimpianto: dueanni fa Marchesi pubblicò uno strepi-toso libro fotografico dedicato ai suoipiatti più famosi, “Works”, che pre-sentò personalmente in alcune cittàitaliane. Mi rammarico di non avereperseguito con sufficiente determina-zione la possibilità di invitarlo a Reg-gio Emilia, sarebbe stato straordinariopoter ascoltare direttamente dalla suavoce quei giudizi acuti e taglienti cheogni tanto agitavano il dorato confor-mismo del mondo gastronomico.Camillo Langone ha scritto che senzaGualtiero Marchesi, che lavorò perbreve tempo anche dai Troisgros inFrancia, la cucina italiana sarebbeancora ferma ai maccheroni col mon-tarozzo, e forse ha ragione.

Marchesi é stato indiscutibilmenteuno dei più grandi chef italiani degliultimi 50 anni. “La cucina non é desti-nata agli incivili, ai rozzi e ai filistei”,diceva citando Toulouse Lautrec, equesta é la massima con cui amoricordarlo.

CARLITO BRIGANTE

on dovrebbe succedere mai,ma lo scrivente, umile com-mentatore di un giornale di

provincia, ammette di accingersi aparlare di Gualtiero Marchesi, vero“mostro sacro” della cucina italiana,con un pizzico di timore reverenziale.

Per di più, chi scrive non ha maipranzato in uno dei suoi grandi risto-ranti, ovvero in Bonvesin de la Riva aMilano e all’Albereta a Erbusco inFranciacorta. Ho mangiato alcunianni fa uno snack al bar del “Marche-sino”, alla “Scala”, prima di assistereall’“Incoronazione di Poppea”, capo-lavoro seicentesco di Monteverdidiretto per l’occasione da Robert Wil-son. Un po’ poco, per poter recensirela sua cucina. Mi sono seduto invecealle tavole di alcuni dei suoi più cele-bri allievi, al “Piazza Duomo” di Enri-co Crippa ad Alba, al “Canto” diPaolo Lopriore a Siena e a Cornaredoal “D’O” di Davide Oldani, quelloche in questi giorni impazza nellospot Barilla con Roger Federer, maovviamente non è la stessa cosa. Nelmio carnet, dunque, non c’è Berton enon c’é neppure Carlo Cracco, maga-ri, chissà, presto colmerò questa lacu-na, anche se confesso di essermi stu-fato delle liste di attesa infinite.

Ma, siccome in fin dei conti sonoun temerario, qualcosa voglio anno-tarlo anche io, benché del grande chefscomparso pochi giorni fa - in realtà,Marchesi amava definirsi “cuoco” -sia stato già detto quasi tutto. In que-ste settimane il ruolo che GualtieroMarchesi ha giocato negli ultimi 50anni di storia della gastronomia italia-na é stato esaltato da molti, e suisocial il “Maestro” è stato celebrato allimite dell’idolatria.

Non è stato sempre così, anzi. Solo

N

Il “Maestro”Una bella immagine di GualtieroMarchesi

La rettificaNel numero del 30 dicembre, pererrore, abbiamo pubblicato una fotode “La Bottega di Franco” invece chedell’”Osteria Bottega” di Bologna. Cene scusiamo con gli interessati

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❰ A BIBBIANO

A PAGINA 33

❰ 12ª FOSSIL CUP

Sono rimastetrentadue squadre incorsa: i sedicesimi

di finale promettonospettacolo con tante

partite da seguirecon grandeattenzione.

Occhio alla VirtusCorreggio e al

“piccolo” Fabbrico

A PAGINA 29 E 31

❰ LEGA PRO

La Reggiana si ritroveràai campi di via Agostimartedì 9 gennaio peruna leggera seduta diallenamento, per poipartire alla volta delMancini Park Hoteldi Roma per il ritiro

invernale. Prossimo impegno il3 febbraio col Renate

A PAGINA 45 E 47

SEZIONE

SABATO 6 GENNAIO 2018 27

Con le venti gare di domenica 12 dicembre è andata in archivio la prima parte del nostro torneo riservato ai Pulcini classe 2007

6ª Junior Conad Cup: il 18 marzo gli OttaviIl 18 febbraio ci saranno gli spareggi fra le 10 seconde e le 2 migliori terze

Il brindisi di fine anno

In 430 alla cenaorganizzata dalReggiolo CalcioPresso la Sala PolivalenteNino Za, si è tenuta lacena degli auguri organiz-zata dall’US ReggioloCalcio. Soddisfatto ilpresidente Adone Bertaz-zoni per il successo del-l’iniziativa che ha riunitotante persone tra atleti,tecnici, accompagnatori egenitori. Oltre 430 i pre-senti al brindisi bian-corosso. Il Reggiolo siconferma una grande soci-età sportiva.

A PAGINA 37

BDL Hockey Correggio

Colpo di mercato:arriva Luciano

AmbrosioLa riapertura del mercatogiocatori in corrispondenzadell’inizio del girone diritorno, ha portato novità incasa BDL Correggio. Dopola partenza dei fratelli Cas-tanheira e matà dicembre,toccherà all’italo-argentinoLuciano Ambrosio aiutare inuovi compagni nell’in-seguimento della salvezza.

A PAGINA 36

Il San Martino Piccolo di Correggio è ancora in corsa per qualificarsi agli Ottavi: una fiaba del calcio griffata Junior Conad Cup. Riusciranno a farsi largo tra le grandi?

Lunedì 22 gennaioconosceremo ogni

dettaglio sul Campus 2018del Real Madrid a SanPolo. Per poter aderire

basta iscriversi scaricandoil modulo sul sito

www.asdbibbianosanpolo.it per poi consegnarlo

alla segreteria della società

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Passano direttamente ai sedicesimi di finale le prime due classificate di ogni girone più le 8 migliori terze. Martedì 13 e 20 febbraio 2018 si giocheranno i sedicesimi di finale. Gara unica 30’ + 30’ più rigori in casodi parità in casa della migliore classificata nella fase a gironi o in campo sintetico neutro. La miglior prima affronterà l’8^ terza, la seconda miglior prima affronterà la 7^ terza, e così via. Non si potranno incontrareai sedicesimi di finale squadre dello stesso girone: se accadesse ci sarà un’inversione di squadra con la precedente. A questo punto rimarranno 16 squadre. Per gli ottavi e tutto il tabellone finale avverrà un sorteggiointegrale previsto i primi di marzo all’Hotel San Marco di Parma. Martedì 13 e 20 marzo 2018 si giocheranno gli ottavi di finale. Gara unica 30’ + 30’ più rigori in caso di parità in casa della migliore classificata nellafase a gironi o in campo sintetico neutro. Chi vincerà, proseguirà nei quarti di finale che verranno disputati martedì 17 aprile 2018 in un campo neutro (Noceto) a partire dalle ore 15.30. Le semifinali sono inprogramma martedì 8 maggio 2018 a Casalgrande e la finalissima martedì 22 maggio 2018 a Bagnolo in Piano.

SQUADRE “TESTE DI SERIE 1”: SQUADRE AVENTE CAMPO IN SINTETICO; URNA 2: “TESTE DI SERIE 2” SORTEGGIATE TRA: PROGETTO INTESA, RUBIERESE, SASSOMARCONI,JUVENTUS CLUB, FORMIGINE, CASTELFRANCO,PROGRESSO, CASALGRANDE, INTER CLUB, PICCARDO TRAVERSETOLO, ARCETANA, FIDES (le squadre che hanno vinto il torneopiù le società dal maggior blasone per bacino di utenza, storia e risultati del proprio settore giovanile nel breve periodo fra quelle iscritte) - NOTA: queste TESTE DI SERIE 2 NON potranno esseresorteggiate nello stesso girone delle TESTE DI SERIE 1 della scorsa 11^ FOSSIL CUP 2016/2017-

MARTEDÌ 3 OTTOBRE 2017Girone A

3 VIRTUS LIBERTAS 4 PROGETTO AURORA1 COLORNO 2 RUBIERESE

Girone B5 SAN MICHELESE 6 PROGETTO INTESA7 SALSOMAGGIORE 8 SANTOS

MERCOLEDÌ 4 OTTOBRE 2017Girone C

11 SANT’ILARIO 12 CAMPAGNOLA9 SP. CHIOZZA 10 PICCARDO TRAV.

Girone D13 FRAORE 14 V. CORREGGIO15 FIDES 16 GUASTALLA

MARTEDÌ 10 OTTOBRE 2017Girone E

19 CASALGRANDE 20 BOIARDO MAER17 CASTELVETRO 18 MEZZOLARA

Girone F21 REGGIO CALCIO 22 INTER CLUB23 GONZAGA 24 FIDENZA

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017Girone G

27 GRANAMICA 28 AUDACE25 FALK GALILEO 26 CASTELFRANCO

Girone H29 NONANTOLA 30 SASSOMARCONI31 ANZOLAVINO 32 FABBRICO

MARTEDÌ 17 OTTOBRE 2017Girone I

35 PGS SMILE 36 VIRTUS CIBENO33 VALSA 34 PROGRESSO

Girone L37 TRICOLORE 38 FORMIGINE39 SAN LAZZARO 40 MONTEBELLO

MERCOLEDÌ 18 OTTOBRE 2017Girone M

43 VIRTUS BAGNOLO 44 CUS PARMA41 FIORANO 42 ARCETANA

Girone N45 SAMMARTINESE 46 JUVENTUS CLUB47 BIBBIANO 48 SORBOLO

MARTEDÌ 7 NOVEMBRE 2017Girone A

1 COLORNO 4 PROGETTO AURORA14 VIRTUS LIBERTAS 2 RUBIERESE

Girone B5 SAN MICHELESE 8 SANTOS7 SALSOMAGGIORE 6 PROGETTO INTESA

MERCOLEDÌ 8 NOVEMBRE 2017Girone C

9 SP. CHIOZZA 12 CAMPAGNOLA11 SANT’ILARIO 10 PICCARDO TRAV.

Girone D13 FIDES 16 V. CORREGGIO15 FRAORE 14 GUASTALLA

MARTEDÌ 14 NOVEMBRE 2017Girone E

17 CASTELVETRO 20 BOIARDO MAERGirone G

27 GRANAMICA 26 CASTELFRANCOGirone G

25 FALK GALILEO 28 AUDACEGirone H

29 NONANTOLA 32 FABBRICO

MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017Girone F

21 REGGIO CALCIO 24 FIDENZA23 GONZAGA 22 INTER CLUB

MARTEDÌ 21 NOVEMBRE 2017Girone E

19 CASALGRANDE 18 MEZZOLARAGirone I

35 PGS SMILE 34 PROGRESSO33 VALSA 36 VIRTUS CIBENO

MERCOLEDÌ 22 NOVEMBRE 2017Girone L

39 SAN LAZZARO 38 FORMIGINE37 TRICOLORE RE 40 MONTEBELLO

Girone M41 FIORANO 44 CUS PARMA43 VIRTUS BAGNOLO 42 ARCETANA

Girone N45 SAMMARTINESE 48 SORBOLO47 BIBBIANO 46 JUVENTUS CLUB

MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017Girone H

31 ANZOLAVINO 30 SASSOMARCONI

PROGETTO INTESA SANTOSINTER CLUB FIDENZACOLORNO VIRTUS LIBERTASRUBIERESE PROGETTO AURORASAN MICHELESE SALSOMAGGIOREPICCARDO TRAV. CAMPAGNOLASP. CHIOZZA SANT’ILARIOFRAORE FIDESV. CORREGGIO GUASTALLANONANTOLA ANZOLAVINOSASSOMARCONI FABBRICOVALSA PGS SMILEPROGRESSO VIRTUS CIBENOFORMIGINE MONTEBELLOTRICOLORE RE SAN LAZZAROCASTELFRANCO AUDACEFIORANO VIRTUS BAGNOLOARCETANA CUS PARMAJUVENTUS CLUB SORBOLOSAMMARTINESE BIBBIANOCASTELVETRO CASALGRANDEMEZZOLARA BOIARDO MAERFALKGALILEO GRANAMICAREGGIO CALCIO GONZAGA

1-05-3

2-21-0

3-11-0

1-12-1

6-00-13-06-20-55-05-06-17-23-05-03-12-01-12-11-25-02-20-12-011-09-00-03-0

2-01-8

0-54-0

0-12-4

0-70-1

2-41-4

2-00-1

0-31-1

1-1

0-5

6-0

1-0

1-0

1-0

2-02-1

0-01-4

0-32-1

1-10-3

3-03-1

2-21-2

1-11-0

0-21-1

1-23-1

1-10-4

1° TURNO 2° TURNO 3° TURNO

SEDICESIMI DI FINALE13 E 20 FEBBRAIO 2018

30’ + 30’ + SUBITO 5 RIGORI SE PARITA’

CASTELVETRO - GUASTALLAFIORANO - FABBRICOSPORTING CHIOZZA - TRICOLORE REGGIANASORBOLO - AUDACECOLORNO - VIRTUS CIBENOSALSOMAGGIORE - RUBIERESEFIDENZA - CUS PARMAVIRTUS CORREGGIO - INTER CLUBFORMIGINE - SAMMARTINESENONANTOLA - ARCETANAGRANAMICA - REGGIO CALCIOVALSA GOLD - PROGETTO INTESAFRAORE - MONTEBELLOFALK GALILEO - SASSO MARCONIMEZZOLARA - VIRTUS LIBERTASP. TRAVERSETOLO - PROGRESSO

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Sedicesimi di finale della Fossil Cup: occhi puntati sul Fabbrico del “Nino” Davide Barbieri e sul Chiozza di mister Paradiso

Sammartinese: una sfida (quasi) impossibileLa squadra neroverde dovrà fare i conti col Formigine delle meraviglie

AMEDEO FAINO

ischio finale della terzagara di qualificazione edè subito sedicesimi. In

tempo reale, il comitato orga-nizzatore e lo staff di Calcio-reggiano.com, hanno comuni-cato a tutti gli sportivi coinvoltiil tabellone dei sedicesimi.

Salsomaggiore-RubiereseQuote: 70%-30%

Le terme fanno bene anche alcalcio: Salsomaggiore primoassoluto in uno dei gironi piùcomplicati di questa edizione,davanti al Progetto Intesa (nonuna qualsiasi). Sfida complica-ta ma non impossibile con laRubierese di mister Cavalletti,squadra di buon valore ma nonirresistibile. Salsomaggiorefavorito.

Fidenza-Cus ParmaQuote: 65%-35%

Una nobile di ieri che cercadi tornare grande contro unapiccola ma emergente con lavoglia di ritagliarsi un posto trale grandi. Il Cus Parma deitalentini Fava e Gallino lancia-no la sfida alla blasonatissimaFidenza, società che ha militatoa lungo in Serie D e che vantauno dei centri sportivi più bellid’Emilia. Partita da vedere.Fidenza favoritissimo, ma lesorprese sono l’ordine del gior-no.

Virtus Correggio-Inter ClubQuote: 49%-51%

Veroni contro tutti. L’attac-cante della Virtus Correggio hasegnato ben sette gol, reti checonsentono al bomber di guida-re la classifica marcatori. Il pie-dino è ancora caldo, ma l’InterClub di Colucci e compagninon hanno intenzione di farsiintimorire.

Formigine-SammartineseQuote: 90%-10%

Iattici e Corrente sono la veracoppia del gol di questa FossilCup: il Formigine ha il migliorreparto offensivo di questa edi-zione e questo certamente saràdecisivo. La Sammartinese èriuscita a qualificarsi nonostan-te il girone di ferro: possonogiocare a cuor leggero e senzaparticolari timori dato che sonoandati oltre il loro limite parte-cipando alla eliminazione diuna corazzata come la JuventusClub.

Nonantola-ArcetanaQuote: 51%-49%

Una partita equilibrata tradue formazioni di valore simile.Organizzazione e gioco coraleottimo in entrambe le formazio-ni. Il pronostico? Arcetana.

Granamica-Reggio CalcioQuote: 50%-50%

Granamica novità assolutadella Coppa: la Reggio Calcio

Finvece è una storica del torneo.Sfida tra il passato e il presente.

Castelvetro-GuastallaQuote: 65%-35%

La squadra di mister GianLoris Rossi passa ai sedicesimie dovrà fare i conti con il Gua-stalla, storica partecipante altorneo. Gli arancioni del duoManuel Rabbi-Aronne Bigliar-di vantano una rosa di assolutovalore. Il Castelvetro del bom-ber Trotta però ha qualcosa inpiù. Gara da vedere.

Fiorano-FabbricoQuote: 70%-30%

L’attaccante Merighi vuole lascarpa d’oro, al momento l’at-taccante viaggia a 4 gol. Perriprendere chi sta in alto servo-no tanti gol nelle prossimegare. Il Fabbrico, squadra sor-prendente, si presenterà allagrande sfida con la solita squa-dra ricca di classe 2002 e 2003,l’asso nella manica è sicura-mente El Nino Davide Barbieri,attaccante tascabile di assolutovalore che ha mostrato le suequalità in questo primo fran-gente di torneo.

Chiozza-TricoloreQuote: 75%-25%

Non dovevano nemmenoqualificarsi, ma alla fine la Tri-colore del bravissimo misterLombardi ha passato il turno.Chiaro che, i sogni di gloriapotrebbero interrompersi pro-prio ai sedicesimi, visto chel’urna del sorteggio non è statalieta per i reggiani. Grandesfida col Chiozza delle meravi-glie di mister Amerigo Paradi-so, squadra che vanta uno deimigliori nove e mezzo del tor-neo: il funambolo Currà.

Sorbolo-AudaceQuote: 50%-50%

Il Sorbolo del direttoreRoberto Ghezzi è una dellesquadre da seguire con maggio-re attenzione: non rientravanotra le favorite ma, in questeprime tre gare, hanno mostratodi avere qualità utili al prose-guo del cammino. Audace:squadra quadrata e imprevedi-bile, in passato sono arrivatifino ai quarti.

Colorno-Virtus CibenoQuote: 55%-45%

Con bomber Pettenati ingrande spolvero tutto è piùsemplice. Chiaro che, questoColorno, ha il dovere di tentareil tutto per tutto per raggiungereuna finale importantissima chela nobile ducale non ha mairaggiunto. Fuori per ko il por-tierone Michele Giaroli, exReggiana, al ragazzo facciamo imigliori auguri nella speranzache torni al top della forma ilprima possibile.

Virtus Cibeno: squadra diqualità. Una nota curiosa: l’al-lenatore Nora partecipa alla suanona Fossil Cup di fila, semprecon la stessa casacca. Bandiera.

A sinistra William Debbia dello Sporting Chiozza, storico senatore della Fossil Cup

Alcuni ragazzi dello Sporting Chiozza prima della gara col Campagnola

SABATO 6 GENNAIO 2018 29Sport

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SABATO 6 GENNAIO 2018 31

La fase a gironi è terminata a dicembre. In campo 550 bambini appartenenti ai 40 settori gioavini più importanti del territorio

6ª Junior Conad Cup verso la finalissimaOttavi di finale in programma il 18 marzo. La Juve Club è la grande favorità

La squadra di Traversetolo si qualifica e sogna in grande: l’anno scorso arrivarono in finale. Progetto Intesa: serve una svolta

Piccardo & Savorè: sei la solita mina vaganteLa corsa al titolo di capocannoniere: Veroni della Virtus in vetta con 7 gol

DAVIDE FONTANESI

on le venti gare didomenica 12 dicembreè andata in archivio la

prima parte della JuniorConad Cup, la più giovanedelle due competizioni segui-te dal Giornale di Reggio.

Giunto ormai alla sesta edi-zione, il torneo è stato nuova-mente rinnovato consentendodi allargare il numero di squa-dre partecipanti da 32 alleattuali 40, le quali hanno datovita a 10 combattutissimigironi.

Nonostante la nuova formu-la, sono rimasti invariati icapisaldi alla base di tutta lamanifestazione: divertimento,fair play e solidarietà.

500 BAMBINI IN CAMPO

Le giornate di fase a gironihanno infatti visto scendere incampo più di 550 bambini perciascun pomeriggio di gare, inun formato che consente dicondividere il campo consquadre provenienti da tutta laprovincia di Reggio Emilia ebuona parte della provincia diParma, cosa alquanto rara perun torneo che ci accompagnanel corso di tutta la stagione,da settembre a maggio.

OCCHIO ALLE NUOVE

Tante le sorprese fin qui:Montebello, Colorno e CusParma, le tre neoiscritte d’ol-tre Enza, hanno esordito allagrande, superando egregia-mente la fase a gironi.

Senza dimenticare le dueparmensi di vecchia data: laJuventus Club ha dimostratoancora una volta di poter fareun torneo a parte, dominandoil girone I con tre vittorie enemmeno una rete subita;ottima partenza anche per il

CFraore, che si qualifica aglispareggi in un girone al car-diopalma con Santos e Invic-ta.

SAN MARTINO SHOW

C’è chi sorride anche tra leneoiscritte della Provincia diReggio, con l’U.S. San Marti-no che accede agli spareggisenza scendere in camponell’ultima giornata per via diun inconveniente in casa Tri-colore Reggiana.

Sorprende anche la VirtusMandrio, che chiude con trevittorie e nove punti il gironeG, davanti a Sorbolo, TerreMatildiche e Guastalla. Per ineroverdi il percorso continuaagli ottavi del 18 marzo, inattesa che l’avversaria vengadecretata durante gli spareggidi inizio 2018.

Nei gironi A e F, i due piùcomplessi con tante squadrereggiane, sono passate ai turnisuccessivi Rubierese, i cam-pioni in carica del ProgettoIntesa, Boiardo Maer e Falk-Galileo, mentre lo SportingChiozza ha dovuto salutareprematuramente.

Per 18 squadre che rivedre-mo con piacere per la settimaedizione, ne rimangono inve-ce 22 ancora in gioco, prontea darsi battaglia fino alla fina-le di martedì 22 maggio 2018allo Stadio Campari diBagnolo in Piano, si entra nelvivo!

LA SORPRESA

Una fiaba del calcio griffataConad Cup. Il San MartinoPiccolo, squadra parrocchialedi Correggio, è ancora incorsa per raggiungere le parti-te primaverili della ConadCup. Riusciranno a farsi largotra le grandi della JuniorConad Cup? Chissà.

on mancheranno le sorpre-se di inizio anno: fuori lenobili Juventus, San Laz-

zaro e Castelfranco. Avanti tuttacon Valsa, Montebello e Fraore.

Valsa Gold-Progetto IntesaQuote: 60%-40%

Il Valsa è una delle società piùambiziose d’Emilia: settore gio-vanile e numeri da record e lasquadra Allievi non è da meno.Occhio al Progetto Intesa: il leoneè stato ferito durante la fase a giro-ni, ma quattro punti sono bastatiper passare il turno. La squadra dimister Luca Filieri gioca un buoncalcio, forse il migliore in assolu-to, e possono svegliarsi e darefastidio alle grandi.

Fraore-MontebelloQuote: 50%-50%

Il Montebello del presidenteVittorio Meli vuole ben figurarein questo torneo, e fino ad oggi cisono riusciti. Occhio al Fraore:società ducale emergente. Hannotutto per fare bene.

Falk-Sasso MarconiQuote: 30%-70%

Il Sasso Marconi è la, solita,squadra da battere. La Falk ha una

N buona squadra, ma contro i bolo-gnesi servirà la “partita perfetta”.

Mezzolara-LibertasQuote: 75%-25%

Il Mezzolara è nettamente favo-rito: ma con il dott. Moka in pan-china tutto è possibile. L’allenato-re della Virtus Libertas è uno deimigliori coach di questa edizione,in lista con altri nomi (Filieri?) perla Panchina d’Oro 2018.

Piccardo-ProgressoQuote: 30%-70%

Piccardo: solita sorpresa di fineanno. L’anno scorso, zitti zitti,sono arrivati fino alla finale. Chia-ro che, il Progresso è una dellesocietà più blasonate d’Emilia.Sfida da vedere.

ELENCO DELLE TERZECLASSIFICATE

(in ordine di piazzamento)

Inter clubCus ParmaVirtus CibenoRubiereseAudaceTricolore R.FabbricoGuastalla

Sant’Ilario (eliminata)Boiardo Maer (eliminata)Juve Club (eliminata)San Michelese (eliminata)

Classifica marcatoriChi vincerà il premio offerto

dalla nota azienda La Primizia?Diversi gli attaccanti in corsa peraggiudicarsi il titolo di capocan-noniere, tra i candidati più affida-bili troviamo il potente Iattici delFormigine, che vola a quota 4 gol.Davanti a lui la sorpresa Veroni,della Virtus, a quota 7. Occhioanche a Mihani della Piccardo e aTrotta del Castelvetro, altri duecol piedino caldo.

CalcioreggianoRicordiamo a tutti gli amici

sportivi che possono trovare tuttele news e le informazioni utiliriguardanti il torneo sul sitowww.calcioreggiano.com, mediapartner del torneo. Sul portale lea-der del mondo del calcio dilettantipotrete trovare anche tutto quelloche riguarda la Junior Conad Cup.Scaricate l’App!

Ricordiamo inoltre che. ognimodifica a orari e campi da giocosaranno prontamente divulgati siaattraverso i comunicati ufficiali(inviati alla segreteria dellasocietà coinvolta) che attraverso ilportale calcioreggiano.com.

Le giornate di fase a gironi hanno infatti visto scendere in campo più di 550 bambini per ciascun pomeriggio di gare (Foto a cura di Corrado Bertozzi di Foto Elite)

Aldo Moka della Virtus Libertas col “veterano” Giorgio Beneventi (Rubierese)

Sport

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LORENZO CHIERICI

unedì 22 gennaio alle20,30 conosceremo ognidettaglio sul Campus

2018 del Real Madrid a SanPolo d’Enza. La Scuola calciodelle Merengues arriva in terrareggiana e lo fa attraverso unaccordo col Bibbiano San Polo,che, in un processo di crescitadel settore giovanile, con ilcoinvolgimento di altre realtàdella zona come Anspi Bibbia-no, Barcaccia, Oratorio HelderCamara e Terre di Canossa, stasempre più diventando il puntodi riferimento per il calcio gio-vanile dell’intera Val d’Enza. IlBibbiano San Polo, infatti, dalunedì 11 a venerdì 15 giugnoospiterà cinque giorni di cliniccon gli istruttori del RealMadrid, cinque giorni da nondimenticare, un momento unicoe “obbligatorio” per tutti i gio-vani innamorati del bel calcio.L’incontro pubblico con i dele-gati del Real Madrid, in meritoal Campus 2018, è infatti previ-sto per lunedì 22 gennaio alleore 20,30 presso la sala poliva-lente dell’Us Barcaccia di SanPolo d’Enza, in via FratelliCervi 52 e in quella sede gliesponenti del Real Madridesporranno il loro programma atutti coloro che decideranno diintervenire, anche giocatori,tecnici o semplici appassionatidi calcio giovanile non facentiparte della sfera del BibbianoSan Polo. Per poter aderirebasta iscriversi scaricando ilmodulo sul sito www.asdbib-bianosanpolo.it per poi conse-gnarlo alla segreteria dellasocietà della Val d’Enza, con-tattando direttamente la segre-taria Katia al numero 333-5488956.

IN EUROPA E IN ITALIA

Dal 2014 la Scuola calcio delReal Madrid, attualmente la piùgrande d’Europa, esiste in Ger-mania, Svizzera, Austria, Bel-gio e Olanda: “Adesso voglia-mo conquistare con i nostri cli-nic anche i club italiani - spie-gano i responsabili del progetto- Siamo sostenuti dalla Fonda-zione del Real Madrid, che nel2014 è stata premiata dallaEuropean Club Association“

L

ECA per il miglior programmasociale nel calcio europeo. L’o-biettivo primario è quello dicomunicare valori culturali,sociali e sportivi, eventualieccedenze finanziarie dellenostre clinics andranno allaFundación Real Madrid”.

IL PROGRAMMADEL CLINIC

Il club di Cristiano Ronaldo èun modello unico apprezzato datutti. Il programma del clinic digiugno 2018, dall’11 al 15, pre-vede sei ore al giorno di allena-mento vario ed equilibrato dalle9,30 alle 16,30 a San Polod’Enza. Nel prezzo previsto peri partecipanti ci sarà anche il kitAdidas Real Madrid, il pranzo,l’assicurazione, una palla e unauna bottiglia, tutto griffato Real

Madrid. Al termine del clicicsarà rilasciato anche un certifi-cato di partecipazione indivi-duale col nome del bambinopartecipante”.

Il camp verrà realizzato solocol raggiungimento di 48 parte-cipanti. Per necessità famigliariil Bibbiano San Polo ha orga-nizzato un servizio accoglienzadalle 7.30 del mattino fino alle18.30. Nella pausa pranzo, pre-vista presso la piscina di SanPolo d’Enza, ci saranno lezionedi spagnolo con madre linguain aula. Il modulo di prenota-zione, con deposito obbligato-rio di acconto per “bloccare” lapresenza, sarà da depositarepersonalmente alla segreteriadel Bibbiano San Polo, doveverranno date tutte le informa-zioni.

La segreteria, dove troverete

Katia, è aperta il martedì e ilgiovedì dalle 17.30 alle 19.30presso la sede del Bibbiano SanPolo allo stadio “Bedogni” divia Corradini, a Bibbiano.

La regolarizzazione dell’i-scrizione verrà fatto onlinedirettamente al Real Madrid.

I GIOVANI MIGLIORIANDRANNO A MADRID

I cinque migliori allievi (etàsuperiore ai 9 anni) verrannoinvitati alla selezione regionalefinale “tryouts” di Milano doveil Real Madrid manderà i propriscout in ogni torneo per indivi-duare i vincitori che potrannopartecipare gratuitamente adun allenamento della primasquadra del Real Madrid o gio-cheranno nel tempio del RealMadrid il “Santiago Bernabeu”.

CAMPUS APERTO ATUTTI, DAI 7 AI 14 ANNI

ll clinic della Fundación RealMadrid viene offerto come cam-pus estivo ai ragazzi compresidai 7 ai 14 anni, anche di altresocietà e non soltanto del Bib-biano San Polo, società organiz-zatrice. Il fischio d’inizio è pre-visto per le 9,30 di lunedì 11,fino alle 16,30, sedute che pre-vedono due blocchi, una diapprofondito in base alla meto-dologia più attuale e innovativaproposta e l’altra di analisi econfronto. Tale programmaviene concepito direttamentedalla rinomata accademia gio-vanile del Real Madrid che hasede nella leggendaria Ciudad.

IL DIRETTORE KOHFAHL

Il direttore del team di allena-

tori è Stefan Kohfahl, uno deipromotori di spicco più innova-tivi nel campo delle scuole cal-cio europee. Del team di allena-tori del 47enne trainer fannoparte oltre 150 coach tesseratidal DFB, dei quali oltre 40 inpossesso di una licenza per pro-fessionisti o di un backgroundnel campo delle Scienze dellosport. Tra questi ci sono anchealcuni giocatori della Bundesli-ga e di squadre nazionali. Tuttigli allenatori hanno completatouno speciale addestra.

La Scuola calcio del RealMadrid arriva in terra reggianae lo fa attraverso un accordo colBibbiano San Polo, che, in unprocesso di crescita del settoregiovanile, con il coinvolgimen-to di altre realtà della zonacome Anspi Bibbiano, Barcac-cia, Oratorio Helder Camara eTerre di Canossa, sta semprepiù diventando il punto di rife-rimento per il calcio giovaniledell’intera Val d’Enza.

IN EUROPA E IN ITALIA

Dal 2014 la Scuola calcio delReal Madrid, attualmente la piùgrande d’Europa, esiste in Ger-mania, Svizzera, Austria, Bel-gio e Olanda: “Adesso voglia-mo conquistare con i nostri

clinics anche i club italiani -spiegano i responsabili del pro-getto - Siamo sostenuti dallaFondazione del Real Madrid,che nel 2014

è stata premiata dalla “Euro-pean Club Association“ ECAper il miglior programma socia-le nel calcio europeo. L’obietti-vo primario è quello di comuni-care valori culturali, sociali esportivi, eventuali eccedenzefinanziarie delle nostre clinicsandranno alla Fundación Real

Madrid”.“Sono orgoglioso di avere

giocato per il club più titolato almondo - aggiunge ChristophMetzeider, uno dei campionidel Real Madrid dal 2007 al2010 - e sono entusiasta che laScuola calcio del Real Madridadesso esista anche in Germa-nia”. Ora, però, arriverà a SanPolo d’Enza attraverso il Bib-biano, un’occasione da non per-dere per sentirsi per cinquegiorni dei piccoli CristianoRonaldo.

SABATO 6 GENNAIO 2018 33Sport

La società del presidente Zanichelli stringe un accordo con quella di Cristiano Ronaldo. Al via corsi ed eventi per tecnici e atleti

Il Bibbiano porta il Real Madrid in Val d’EnzaIl prossimo 22 gennaio la sala polivalente del Barcaccia ospiterà la presentazione ufficiale

Una società che punta sulla linea verde. In foto alcuni ragazzi del Bibbiano San Polo durante la festa di Natale di fine anno

ProtagonistiIl Bibbiano San Polo vantatecnici molto preparati e,proprio grazie a questa scelta,il settore giovanile cresce avista d’occhio

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SABATO 6 GENNAIO 201834

eriodo vacanziero ancheper la CasalgrandeseJuniores: il gruppo guidato

da mister Beppe Ingari si è con-cesso una pausa dal duro lavorodi questa stagione agonistica,una sosta che è terminata merco-ledì 3 gennaio. E’ quindi l’occa-sione per effettuare un primobilancio stagionale, quando ilcampionato regionale ha supera-to il giro di boa: il torneo ritor-nerà infatti con la seconda gior-nata di ritorno, prevista per saba-to 13 gennaio quando a Villalun-ga arriveranno i formiginesi delPgs Smile. “Sul piano del gioco,abbiamo sicuramente raccoltomolto meno rispetto a quantoseminato - evidenzia l’attaccantebiancoblù Oscar Pifferi - Ilnostro modo di esprimerci incampo è andato migliorando disettimana in settimana, e credoche ci ha seguito il nostro cam-mino se ne sia accorto senzatimore di smentita. Quindi, l’at-tuale ultimo posto in classificanon ci rende affatto giustizia: adogni modo, abbiamo tutto quelche serve per risollevarci inmodo convincente nella secondaparte della stagione”.

Nella fattispecie, Pifferi, checosa intendi quando parli dimiglioramenti sul piano delgioco?

“Mi riferisco in primo luogoalla fase difensiva, che è diventa-ta man mano più efficace ecoriacea. All’inizio mister Ingariaveva impostato una retroguar-dia a 3, per poi modificare asset-to in corso d’opera: così siamopassati a una difesa a 4 o alcunevolte addirittura a 5, ottenendorisultati che hanno portatoindubbio beneficio all’interasquadra. Inoltre la nostra perso-nalità è divenuta man mano piùspiccata, e questo ci ha permessodi affrontare le varie partite concrescente sicurezza e senzaalcun timore reverenziale. L’in-sieme di tutte queste doti fa vera-mente ben sperare in vista digennaio e oltre”.

E allora, che cosa è mancatoper ottenere di più dal punto divista dei risultati?

“Purtroppo, fin qui abbiamo inparte peccato per quel cheriguarda la concentrazione: bastipensare che tante, troppe volte lesquadre avversarie ci hanno fattogol soltanto nei minuti conclusi-vi. Un esempio lampante in talsenso è rappresentato dalla sfidacontro la capolista San Michele-se, l’ultima prima della sostanatalizia: avremmo ampiamentemeritato un pareggio, ma i sasso-lesi hanno trovato la via del golsolo al 92’ sfruttando al megliouna nostra distrazione. Dobbia-

P

mo metterci bene in testa che lepartite durano 90 minuti abbon-danti: staccare la spina dell’at-tenzione prima del tempo è unlusso che non possiamo permet-terci”.

A questo punto, quali possonoessere i reali obiettivi stagiona-li? Ci si accontenta del quar-tultimo posto per conquistareuna semplice salvezza, o intra-vedi le possibilità giuste perpuntare anche al centroclassi-fica?

“Innanzitutto, è bene ricordareche il nostro attuale ruolo difanalino di coda è ben lungidall’essere definitivo: la situa-zione nella medio-bassa gradua-toria è ancora apertissima, equindi le sentenze definitive pos-sono ancora attendere. Dettoquesto, non posso che conferma-re il mio ottimismo: mister Inga-ri e il suo staff stanno conducen-do un lavoro accurato anche sulpiano mentale oltre che tecnico,e peraltro ultimamente l’organi-co si è arricchito con rilevantineoacquisti. Dunque, ritengo che

da gennaio in avanti questaCasalgrandese saprà far emerge-re molto meglio il proprio valo-re: puntare al centroclassificanon rappresenta affatto un azzar-do, anche se beninteso servirà ilmassimo impegno da parte diciascuno di noi”.

Come va l’infermeria?

“Purtroppo il difensoreSamuele Lombardo si è giàinfortunato, durante il confrontocon la San Michelese del 16dicembre: come sapete lui èappena arrivato a Villalungadirettamente dal Castellarano,proprio come il centrocampistaAlessandro Rizzi. I tempi direcupero che riguardano Lom-bardo sono ancora da valutare:noi comunque confidiamo sulfatto che non siano lunghi, per-chè stiamo parlando di un gioca-tore contraddistinto da caratteri-stiche che ci saranno davveromolto utili. In compenso, dopola sosta Giberti dovrebbe final-mente tornare a disposizione.Comunque sia, eccezion fata perquesti problemi, la condizione

fisica globale della squadra ècomplessivamente buona: abbia-mo ancora parecchie energie adisposizione, energie che senzadubbio aumenteranno durantequesto stop invernale”.

Si riprenderà contro il PgsSmile: avresti preferito fron-teggiare un’avversaria di altrotipo?

“Una o l’altra, adesso contaben poco: adesso dobbiamo pen-sare solo e unicamente a centrarei tre punti in ogni occasione,indipendentemente dal nomedell’avversaria di turno. Ognitabella di marcia sarebbe deltutto fuori luogo: la missioneprimaria è quella di risalire rapi-damente da un ultimo posto chenon meritiamo, e dunque la vit-toria va sempre cercata con lamassima convinzione. Del resto,la recente sfida di San Micheletestimonia bene che noi possia-mo tenere testa anche alle avver-sarie meglio attrezzate”.

A livello personale, Pifferi, seisoddisfatto dell’annata che stai

vivendo in maglia biancoblù?“Per ora sì e fisicamente sono

in forma, ma questo non signifi-ca affatto che io mi senta arriva-to. Sono convinto di poter fareancora di più, per aiutare la

Casalgrandese Juniores a ottene-re posizioni di classifica più con-sone al proprio potenziale.

Intanto auguri di Buon Anno atutti e... continuate a seguircianche nel 2018!”.

Sport

La squadra Juniores regionale, allenata da Giuseppe Ingari, punta in alto. Subito il big match con la modenese Pgs Smile

Casalgrandese Juniores: pronti alla svoltaL’attaccante Pifferi: “Abbiamo raccolto meno di quello che abbiamo seminato”

Il mitico Arturo Borghi, nuovo diesse della Casalgradese

Una foto del centro sportivo “Angelo Corradini”: a Villalunga sta nascendo una delle capitali del calcio reggiano

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SABATO 6 GENNAIO 2018 35

La Sala Polivalente Nino Za ha ospitato la festa degli auguri organizzata dall’US Reggiolo Calcio del presidente Adone Bertazzoni

Tavolata biancorossa: in 430 alla cena di fine annoLa Scuola Calcio della Bassa reggiana è una storica affiliata alla Milan Accademy

resso la Sala PolivalenteNino Za, si è tenuta lacena degli auguri orga-

nizzata dall’US ReggioloCalcio. Soddisfatto il presi-dente Adone Bertazzoni peril successo dell’iniziativa cheha riunito tante persone traatleti, tecnici, accompagnato-ri e genitori.

Quasi 430 i presenti allatradizionale cena organizzatadall’US Reggiolo Calcio perlo scambio degli auguri dellefestività, un “incontro” gradi-to a molti e per questo laSocietà continua a mantenereconsiderandolo un evento cherientra nella lunga tradizionebiancorossa. Ancora unavolta un successo data l’altapartecipazione.

Tanta la soddisfazioneespressa in apertura dall’ad-detto stampa Aldo Ferrari, anome della Società bianco-rossa, e dal presidente AdoneBertazzoni nelle brevi paroledi saluto rivolte ai presentitra i quali l’assessora SoniaCagnolati, col figlio, in rap-presentanza dell’Ammini-strazione comunale.

Adone Bertazzoni ha ricor-dato il vuoto lasciato dallascomparsa di Luigi Tavellagià dirigente della Società, diMaria Mastini consorte delcollaboratore Lelio Provitera,di Francesco Citro.

Sono stati presentati eapplauditi tutti gli atleti tes-serati per la stagione2016/17, circa 250; ScuolaCalcio 2011/12 (Affiliata ACMilan) Pulcini2007/08/09/10, Esordienti2006 e 2005, Giovanissimi,Allievi, Juniores, PrimaSquadra, con allenatori,addetti ai lavori e accompa-gnatori presentati sul palco.Ha portato il saluto di ACMilan Academy il nuovoallenatore, Antonio Corbel-lini, già presente sui campi aReggiolo per la Scuola Cal-cio. Presenti il ds MatteoNicolini e Elia Siliprandi -responsabile del settore gio-vanile biancorosso- che coor-dina tutta l’attività dei tecni-ci, atleti e accompagnatori.

Alla fine di una gustosa eabbondante cena, servitanella Sala Polivalente NinoZa, sono stati sorteggiati inumeri vincenti i 45 premi inpalio nella sottoscrizioneinterna: 1° premio, un sog-giorno di una settimana inmontagna per 4 persone, 2°barbecu, 3° prosciutto, 4°/5°maxi cesto natalizio. Perverificare i numeri vincenti:“http://www.usreggiolo.it”www.usreggiolo.it.

E’ possibile ritirare i premipresso la Sede di via Gavello,dal segretario Franco Cara-maschi, tel. 0522 972544.

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Alcune foto riguardanti la cena di fine anno. Il reggiolo vanta uno dei settori giovanili più importanti della provincia

Sport

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SABATO 6 GENNAIO 201836

on è certo un inizio d’annosoft quello della BDL Correg-gio che questa sera affronta la

prima di tre partite casalinghe difila. Arriva il Forte dei Marmi,secondo in classifica e vice campio-ne d’Italia nell’ultima stagione dopoaver vinto tre scudetti di fila. Quelloversiliese è uno dei top team dellaserie A1 in cui militano fior fior dicampioni.

Un cliente tra i peggiori per laBDL Correggio che ha bisogno dipunti per rinsaldare una classificache oggi vedrebbe i biancorossoblùsalvi, ma che è tutt’altro che salda.Una classifica destinata a mutare giàdalle prossime settimane quandoinizieranno gli scontri diretti decisi-vi. Dopo la partita con il Forte deiMarmi, infatti, altri due impegnicasalinghi fondamentali attendonola BDL. Sabato 13 gennaio tornanole coppe europee con la squadra diPablo Jara che cerca il passaggio aiquarti di finale contro i francesi delNoisy le Grand; si riparte dal 2-2della partita di andata. Subito dopo,martedì 16 gennaio, ci si rituffa incampionato con il primo degli scon-tri diretti del girone di ritorno: quel-lo contro il Thiene che precede laBDL in classifica di tre lunghezze.

Per quanto complicato, primabisogna però pensare al Forte deiMarmi. L’inserimento di Ambrosioin difesa richiederà presumibilmenteun po’ di tempo. E’ più che probabi-le che il giocatore-allenatore PabloJara continui ad affidarsi al quintettocomposto da Saitta in porta, Zuc-chiatti e Aguilar dietro, lo stessoJara e Nadini in avanti. La partita diBreganze ha alzato notevolmente lequotazioni di primo cambio in attac-co per il giovane correggese Sala(due volte a segno in Veneto), men-tre i cambi dietro saranno Ambrosioe Ehimi. A completare la rosa dellaBDL ci saranno Mangano e il secon-do portiere Casari.

Per certi aspetti, la partita contro ilForte dei Marmi rappresenta ilmiglior banco di prova per testarenuovi assetti. Contro una squadratanto più forte, la BDL Correggionon ha nulla da perdere e può gioca-re tranquilla. I rossoblù di Brescianisono un concentrato di classe evederli giocare è già di per sé unospettacolo che merita di essere visto.Per il ruolo di portiere, l’allenatoreversiliese può scegliere tra il portie-re della nazionale azzurra RiccardoGnata e una “riserva” come Federi-

N

co Stagi che potrebbe giocare titolarein più della metà delle squadre di A1.In difesa ci sono i due stranieri: l’ar-gentino Gonzalo Romero e lo spa-gnolo Enric Torner, entrambi in gradodi pungere sia con tiri da fuori, sia inpenetrazione. Nel caso, anche le“riserve” sono di lusso, a partiredall’ex azzurro Davide Motaran cheaspetterà il proprio turno assieme adElia Cinquini e Giacomo Maremma-ni. L’attacco vive sulla forza di MarcoPagnini (altro nazionale) e sulla velo-cità e imprevedibilità di Gaston DeOro, argentino naturalizzato italiano.Il bassanese Chicco Rossi fa da utilis-sima spalla ai compagni.

Il Forte dei Marmi viene da tre vit-torie consecutive e in trasferta è unvero schiacciasassi: su sei partite gio-cate ne ha vinte 5 e pareggiata unasoltanto, a Viareggio nel derby controil CGC. Nessuno ha fatto meglio deirossoblù lontano dalla pista di casa.

La BDL Correggio, invece, ha persole ultime due partite giocate, ma incasa ha quasi sempre venduto cara lapelle.

La partita di andata finì 5-2 a favoredel Forte dei Marmi.

PROBABILI FORMAZIONI(sabato 6 gennaio 2018 ore 20.45 –diretta streaming su www.correg-giohockey.it)

BDL CORREGGIO: Saitta, Agui-lar, Zucchiatti, Jara, Mangano, Sala,Ambrosio, Nadini, Ehimi, Casari.All. Jara.

B&B SERVICE FORTE DEIMARMI: Stagi, Motaran, De Oro,Pagnini, Cinquini, Rossi, Torner,Maremmani, Romero, Gnata. All.Bresciani.

ARBITRI: Silecchia di Giovinazzoe Trevisan di Viareggio.

PARTITE DELLA 15’ GIORNATA

GDS Impianti Viareggio – HRScandiano

Hockey Trissino – Amatori WaskenLodi

Follonica Hockey – Admiral Valda-gno

AFP Giovinazzo – TeamServiceCarMonza

Hockey Thiene – Carispezia Sarza-na

BDL Correggio – B&B ServiceForte dei Marmi

Hockey Bassano – Faizanè LanaroBreganze

CLASSIFICA SERIE A1Lodi 35, Forte dei Marmi 34, CGC

Viareggio 31, Valdagno 26, Breganze24, Bassano 23, Trissino 22, Folloni-ca 21, Monza 20, Sarzana 18, Thiene10, Correggio 7, Scandiano 5, Giovi-nazzo 4.

Viareggio e Valdagno una partita inmeno.

BENVENUTO AMBROSIO!La riapertura del mercato giocatori

in corrispondenza dell’inizio del giro-ne di ritorno, ha portato novità in casaBDL Correggio. Dopo la partenza deifratelli Castanheira e matà dicembre,toccherà all’italo-argentino LucianoAmbrosio aiutare i nuovi compagninell’inseguimento della salvezza.

Luciano Ambrosio è il fratellominore di Federico, fuoriclasse delBreganze e della nazionale italiana incui, complice la doppia cittadinanza,ha scelto di militare. Originario diSan Maritin, nella provincia di Men-doza, Luciano Ambrosio è un difen-sore di 23 anni alla prima esperienzafuori dai confini nazionali. In autun-no, infatti, ha deciso di tentare l’av-ventura in Europa. E’ approdato nelMerignac, squadra della prima divi-sione francese, e da inizio 2018 è arri-vato a Correggio. Nelle BDL gio-cherà con il numero 94.

1° GIORNATA - SABATO 6 GENNAIO 2018 ORE 20.45PALASPORT D. PIETRI DI CORREGGIO

Le probabili formazioni della sfidain programma al Dorando Pietri

BDL CorreggioHockey Serie A1

Il 2018 della BDL Correggio inizia in salita contro i fuoriclasse del Forte dei Marmi, ma tutto è possibile

Colpo di mercato: arriva Luciano Ambrosio

Colpo di mercato del Correggio: toccherà all’italo-argentino Luciano Ambrosio aiutare i nuovicompagni nell’inseguimento della salvezza

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SABATO 6 GENNAIO 2018 37

La biblioteca Panizzi ha ospitato la presentazione del libro di Emilio Becheri, Corrado Del Bò e Alessandro Pagnini

Dove va il calcio italiano? Filosofando prima e dopo l’ApocalisseRiflessioni, idee, statistiche, fatti e proposte per risanare il nostro sport più amato

Lega Pro. Fino a mercoledì 17 gennaio la Reggiana si allenerà al Mancini Park Hotel, centro sportivo alle porte di Roma

Ritiro invernale per la truppa di Sergio EberiniProssimo impegno in programma la sfida col Renate, in agenda il 3 febbraio

ensieri, non lacrime. Un godi-bile saggio a tre teste sul cal-cio tricolore (ma non solo),

ricco di riflessioni precedenti esuccessive all’eliminazione daiMondiali della nostra Nazionale, èstato presentato alla bibliotecaPanizzi il 29 dicembre.

RIALZARSI È DOVEROSO

La filosofia non si è mai occupa-ta di calcio, l’economia di rado perguardare dentro i bilanci dellesocietà.

Da qualche tempo, tuttavia, ifilosofi hanno cominciato a mette-re il naso anche nei fenomeni dellacultura pop, dalle serie tv america-ne agli altri grandi fenomeni delloshowbiz.

IN LIBRERIA

Ora è arrivato un volumetto chefarà discutere perché due filosofi,Alessandro Pagnini, professore diStoria della Filosofia all’universitàdi Firenze e Corrado Del Bò,docente di Filosofia del Diritto allaStatale di Milano, assistiti da Emi-lio Becheri, tra i più grandi espertiin Italia di economia del turismo,si sono posti un interrogativo chein questi tempi attraversa la mentedegli italiani e che è diventato iltitolo del volume: “Dove va il cal-cio italiano? Filosofando prima edopo l’Apocalisse” (edito dallacasa editrice reggiana thedotcom-pany, attiva da due anni tra Reggioe Firenze e con 24 titoli in catalo-go). Tutti e tre grandi tifosi edesperti dell’arte pedatoria o pallo-nara.

AZZURRO SBIADITO

Una crisi strisciante e mai presadi petto di stelle e di risultati èstata clamorosamente sancitadall’eliminazione degli Azzurridalla fase finale dei Campionatidel mondo che si svolgeranno nel2018 in Russia.

P Per la prima volta da 60 anni aquesta parte i tifosi italiani saran-no prestati ad altre più o menosimpatiche nazionali.

APOCALISSE?

Dunque è arrivato il momento diaprire una grande e aperta discus-sione, prima e dopo quella che èstata definita con popolare enfatiz-zazione “l’Apocalisse”, partendodal “dato di fatto che sulla spintasocioeconomica della globalizza-zione ormai in ogni Paese la pre-senza di stranieri nel calcio è pre-ponderante”.

E qui serve anche l’esperienza ela scienza del filosofo. Pagninicerca di cogliere attraverso l’anali-si tecnica di schemi, tattiche estrategie, lo spirito del calcio ita-liano.

Del Bò si pone questioni di dirit-to e di etica, mentre Becheri forni-sce al lettore i dati sulla provenien-za dei calciatori e dei tecnici chemigrano nei campionati europei.

PRIMA GLI ITALIANI?

Il volume consta appunto di trecapitoli: “Prima gli Italiani? Argo-menti filosofici sulla presenza distranieri nella serie A” (Del Bò),“Il neo-calcio all’italiana” (Pagni-ni) e, prima di un’edificante e con-clusiva Appendice, un primo pianocomparativo – denso di numeri,grafici, tabelle e statistiche – suicinque maggiori campionati di cal-cio in Europa(Becheri).

PAGNINI DICE...

Per rilanciare il calcio italiano,ammonisce Pagnini, occorre libe-rarsi di dogmi e pregiudizi pensan-do ai passati allori: “La vera sfidadella creatività – afferma – non ètanto quella dell’avere idee nuove,quanto quella di saper cambiare leidee vecchie, come minimo disaperne vedere i limiti, magari conuna buona dose di ironia”.

LORENZO CHIERICI

nizierà da Roma il 2018 deigranata di mister Eberini.La prima squadra della Reg-

giana, infatti, dopo la settimanadi sosta per le feste natalizie edi fine anno, si ritroverà pressoi campi di via Agosti martedì 9gennaio per una leggera sedutadi allenamento mattutina, perpoi partire alla volta della capi-tale nella mattina di mercoledì10 gennaio. I granata sarannoospitati fino a mercoledì 17gennaio al Mancini Park Hotel,un centro sportivo alle porte diRoma composto da due campida calcio regolamentari in erba,palestra e piscina, che avevagià ospitato i granata in estatein occasione del primo turno diCoppa Italia contro il Trasteve-re. Al termine del ritiro inver-nale, i granata continueranno lapreparazione in vista del matchdel 3 febbraio contro il Renatepresso i campi di via Agosti. Atal proposito il tecnico SergioEberini, visto il lungo periodosenza partite ufficiali da partedei granata, ha spiegato comela Reggiana vivrà questo perio-do in attesa della ripresa dellepartite di campionato: “Per noisarà un periodo molto impor-

I

tante - ha spiegato il tecnicoSergio Eberini - In queste cin-que settimane avremo modo direcuperare la condizione dialcuni giocatori attualmentesulla via del rientro, così comeavremo la possibilità di fare unlavoro atletico molto importan-

te per creare le basi per il rushfinale. In questo contestovedremo anche di programma-re alcune partite per mantenerei ragazzi in ritmo partita. A mioavviso la sosta, se lavoreremobene come abbiamo program-mato di fare, sarà positiva”.

La locandina del volume edito dalla casa editrice Thedotcompany di Reggio Emilia, che in due anni e mezzoha pubblicato 24 libri. Il coordinatore editoriale è il giornalista reggiano Ciro Andrea Piccinini

Mercato di riparazione: la Reggiana è attenta su tutti i fronti, ma non ha fretta

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Il 2018 promette bene:ora serve continuità

ReggianaLega Pro

GIAN MARCO REGNANI

Ripercorriamo il 2017 della Reg-giana elencando i fatti principaliavvenuti negli ultimi 12 mesidentro e fuori dal rettangoloverde di gioco.

GENNAIO

L’inizio dell’anno è subitocaratterizzato dai numerosimovimenti di mercato operatidal ds Grammatica, soprattuttoin uscita: lasciano la ReggianaMogos, Otin Lafuente, Falcone,Angiulli, Nolè, Manconi, Girone Bonetto mentre arrivano i soliGenevier, subito insignito dellafascia di capitano, Carlini, Rive-rola e Contessa. L’avvenimentopiù siginificativo dei primi 30giorni del 2017 è ovviamentel’esonero di Colucci dopo ilnetto k.o. contro il Venezia diPippo Inzaghi, sostituito da Leo-nardo Menichini fortementevoluto dal dg Franzone. L’avven-tura del tecnico toscano sullapanchina granata inizia nelmigliore dei modi con una vitto-ria a Santarcangelo.

FEBBRAIO

L’ottimo esordio di Menichiniviene bissato dal trionfo nelderby col Modena grazie allarovesciata di Carlini e dalla gran-de prestazione di Bolzano controil Südtirol che però porta in dotesolamente un pareggio. Di nuovoal “Città del Tricolore”, la Reg-giana trova tre punti importanticontro il Lumezzane (2-0) e lasettimana dopo centra il quintorisultato utile consecutivo conuna netta affermazione in casadel Fano.

MARZO

Il terzo mese del 2017 si aprecon il big match casalingo controil Padova: Cesarini porta in van-taggio la Regia, il futuro granataAltinier pareggia i conti e nelfinale fa discutere il rigore con-cesso poi revocato ai pataviniche poteva cambiare l’esito del-l’incontro. All’indomani dellapartita con i biancoscudati arrival’importante rinnovo del “Mago”Cesarini fino al 30 giugno 2018.A Macerata si interrompe lamarcia della truppa di Menichi-ni, frenata pure nel weekend suc-cessivo dal Mantova nell’ultimoderby del Po. A fine mese rinno-va anche Narduzzo, titolare alposto dell’infortunato Perilli, maa San Benedetto del Tronto ècostretto a raccogliere per duevolte la palla dal fondo delsacco. Nell’anticipo con il Por-denone i granata restano ancoraa secco di vittorie dopo cinquegare.

APRILE

A Bergamo contro l’Albino-Leffe la rete di Sbaffo interrom-pe il lungo digiuno da gol e illu-de la Reggiana, ma i padroni dicasa agguantano il pareggio. Latanto agognata vittoria torna nelturno successivo sull’osticocampo del Teramo grazie ad unguizzo di Guidone nel finale, mail ritorno ai tre punti non dà loslancio necessario a bissare lavittoria nella partita successivacontro il Gubbio, bravo a strap-pare un punto al “Città del Trico-lore”. A Salò sembra la voltabuona, con i granata avanti 4-1 a

poi a sorpresa la società annun-cia l’arrivo di Doriano Tosi qualenuovo direttore sportivo.

LUGLIO

Il 1° luglio, dopo appena unasettimana dall’insediamento,Tosi lascia a sorpresa l’incarico eviene quindi nominato GiuseppeMagalini, già prima scelta diMike Piazza, liberatosi anch’eglirapidamente dal Trapani. Il mer-cato parte a rilento: vengonoceduti Perilli e Maltese, li seguo-no a ruota Marchi e Pedrelli.Arrivano Facchin, Bobb, Cianci,Rosso e Manfrin, mentre Panizziè il primo a rinnovare. Sullosfondo comincia a delinearsi loscambio Altinier-Guidone con ilPadova. Dopo il ritiro di VillaMinozzo, la stagione 2017/18della Reggiana prende il via, coni granata che passano a fatica ilprimo turno di Tim Cup contro ilTrastevere (decisivo Cesarini).

AGOSTO

Altinier firma per rinforzarel’attacco con Guidone che pren-de la direzione opposta e va aPadova dove ritrova Trevisan eContessa. Nel secondo turno diTim Cup i granata escono scon-fitti dal “Picco” di La Spezia. Lelacune evidenziate in difesafanno sì che arrivi l’espertoBastrini dalla Cremonese mentreSabotic viene accontentato e rag-giunge Maltese a Pisa. Genevier,Riverola, Carlini e Bovo rinno-vano il contratto e lanciano unbuon segnale di stabilità, dopo lepaure di una possibile cessionedei pezzi pregiati della rosa. Inpunta di piedi arrivano Croc-chianti e Napoli (saluta Falcone).Piazza della Vittoria si colora digranata per la presentazionedella prima squadra alla città,l’esordio in campionato però èda dimenticare: al “Città del Tri-colore” arriva una sconfitta (1-2)contro la FeralpiSalò. L’ultimogiorno di agosto è dedicato alcalciomercato: ci si aspettaalmeno un colpo a centrocampoche però non arriva. Sul frontesocietario viene eletto il nuovoCdA: Alicia Piazza diventa vice-

presidente, Compagni invecenon fa più parte della stanza deibottoni a causa dei rapporti tesicon la coppia presidenziale.

SETTEMBRE

Dopo il k.o. nell’esordio con laFeralpiSalò e la chiusura senzabotti del mercato, la Reggiana sirisveglia al “Nereo Rocco” diTrieste, dove strappa un punto ininferiorità numerica per il rossoa Rozzio già nel primo tempo.Sul fronte mercato, Ghiringhellirinnova fino al 2019, ma a cen-trocampo la rosa è contata e sicerca fra gli svincolati: il 34enneFavasuli ha l’approvazione dimister Menichini, viene a Reg-gio ad allenarsi con il gruppo perdieci giorni ma il tesseramentosalta a sorpresa. Nel 61º derbydel Secchia con il Modena arrivala prima vittoria in campionato,1-0 con gol di Cesarini (i trepunti però verranno successiva-mente tolti dalla classifica deigranata vista l’esclusione deicanarini), ma le successive pessi-me prestazioni (e relative scon-fitte) con Renate e Sambenedet-tese costano la panchina a Meni-chini.

OTTOBRE

Sembra tutto fatto per l’imme-diato successore, Traianos Del-las, ma il greco non trova l’ac-cordo finale con la società e laReggiana resta senza guida tec-nica. La squadra viene affidataalla coppia della Berretti, LaRosa e Tedeschi, fra lo scettici-smo generale. Il pari a Santar-cangelo (1-1, prima rete per Alti-nier) e la vittoria casalinga con ilVicenza (1-0, gol di Riverola)sembrano scacciare i brutti pen-sieri, ma con il Mestre arriva unanuova battuta d’arresto. InCoppa Italia di Serie C la Reg-giana avanza grazie al 2-0 ester-no a Ravenna, poi il 20 ottobreviene annunciato Sergio Eberinicome nuovo capo allenatore.L’ex portierone granata mostrasubito di avere le idee chiare,mentre Mike Piazza polemizzasulla passata gestione di StefanoCompagni e sugli accordi firmatia sua insaputa, con la questionestadio che porta ad un confrontoa distanza con l’ad del SassuoloCarnevali e il sindaco di Reggio.In casa con la Fermana finiscecon un opaco 0-0, mentre l’esor-dio di Eberini in panchina è aGubbio con un’altra sconfitta.Nel punto più basso della stagio-ne la Reggiana naviga in zonaplayout e tra i tifosi più pessimi-sti comincia ad aleggiare lo spet-tro della retrocessione.

NOVEMBRE

La rinascita granata prende ilvia con la nomina di Ted Phili-pakos come nuovo amministra-tore delegato. Sul rettangoloverde, un magistrale calcio dipunizione di Lombardo decide lasfida con il Fano, pochi giornidopo il colpo di testa di Cianci suassist di Panizzi piega il Porde-none dell’ex Colucci. Facchin haun dito fratturato e perde il postoda titolare fra i pali a favore diNarduzzo, a Villa Salus Rozzio ècostretto ad operarsi, ma rinnovafino al 2020, così come Cesarini.Il gruppo sembra rinato, a Bolza-no contro il Südtirol arriva unsolo punto (1-1), ma in casa conil Ravenna (3-0) la Reggiana

dimostra di valere le zone altedella classifica e finalmente sisblocca Altinier davanti al pub-blico del “Città del Tricolore”. InCoppa i tanti giovani steccanocon il Prato (1-2), ma l’elimina-zione è indolore. A Bassano ilcalcio di punizione di Riverolaconsegna il primo successo gra-nata al “Mercante”, oltre allaprima vittoria in trasferta dellastagione. Mike Piazza convocauna conferenza stampa nellaquale ammette per la prima voltadi avere pensato di lasciare Reg-gio, salvo poi essere tornato suisuoi passi grazie all’aiuto dellamoglie Alicia.

DICEMBRE

Con l’AlbinoLeffe in casa siscatena ancora una volta Alti-nier, Narduzzo para un rigore edil poker è servito (4-1). Nel bigmatch in trasferta con la capoli-sta Padova, davanti a 400 impa-vidi tifosi granata, finisce 0-0con qualche rimpianto, ma al“Città del Tricolore” i granatahanno una marcia in più e piega-no il Teramo (2-1) per l’ottavorisultato utile consecutivo. Ilquarto posto in classifica è unmezzo miracolo, ma la risalita siferma a Salò dove una tripletta diFerretti ribalta il 2-0 maturatonel primo tempo con i gol diAltinier e Bovo. La squadra diEberini passa un Natale indige-sto, ma all’ultima occasione utileprima della lunga sosta invernaledimostra tutto il suo valoreabbattendo per 2-0 una coriaceaTriestina, agganciando nuova-mente al quarto posto la Feralpi,a -9 dalla vetta.

SABATO 6 GENNAIO 2018 39Sport

Dalla crisi nera alla rinascita per mano di mister Sergio Eberini. La cronistoria granata, mese per mese, fino ai giorni nostri

Una Reggiana hollywodiana: 12 mesi da filmAltinier è tornato, la difesa è al top: manca solo il gran finale di stagione

CLASSIFICA GIR. B

2° GIORNATA RIT.

3° GIORNATA RIT. 20/01

REGGIANA - TRIESTINA 2-0RAVENNA - BASSANO VIRTUS 1-2MESTRE - ALBINOLEFFE 2-1RENATE - FERALPISALO’ 2-1SANTARCANGELO - GUBBIO 1-0SUDTIROL - PORDENONE 1-2FANO - PADOVA 1-1SAMBENEDETTESE - FERMANA 0-2

GUBBIO-MESTREBASSANO V.-SANTARCANGELOPORDENONE-FANOFERALPISALO’-SAMBENEDETTESEFERMANA-SUDTIROLTERAMO-VICENZATRIESTINA-RAVENNAALBINOLEFFE-RENATERIPOSA: PADOVA, REGGIANA

L’allenatore Sergio Eberini, preso dal settore giovanile del Terre Matildiche di Salvarano

pochi minuti dal termine, ma unfolle blackout inaspettato mandain fumo la vittoria. La settimanasuccessiva la sfida al Forlì,quart’ultima forza del campiona-to, pare una banalità in attesa delderby col Parma del 7 maggioinvece i granata escono clamoro-samente sconfitti davanati al pro-prio pubblico che non risparmialoro bordate di fischi; la panchi-na di mister Menichini a questopunto traballa più che mai, ma lasocietà decide di concedergliulteriore fiducia nel big matchdel “Tardini” all’ultima giornatacon la squadra già certa del quin-to posto finale.

MAGGIO

Con i playoff in cassaforte, il 7maggio va in scena il derby diritorno con il Parma, all’ultimagiornata di campionato. In un“Tardini” zuppo di pioggia, laReggiana (in inferiorità numeri-ca già nel primo tempo per l’e-spulsione di Sabotic) mostragrinta e personalità che benfanno sperare per le future sfideplayoff: sono i crociati però afesteggiare grazie alla rete diBaraye sull’infelice uscita diPerilli, che nel primo tempo erastato protagonista parando ditutto e ipnotizzando Calaiò daldischetto. La sconfitta, si sa, famale, ma i granata riescono acompattare il gruppo per prepa-rarsi al meglio alla prima garadei playoff, ad eliminazionediretta contro la FeralpiSalò.Rozzio va k.o. per un infortunioal ginocchio, la doppietta di Fer-retti spaventa il “Città del Trico-lore”, ma la rete di Carlini allamezz’ora del secondo tempo,dopo il pareggio iniziale diBovo, fissa il punteggio sul 2-2che vale il sofferto passaggio delturno. Negli ottavi di finale iritmi sono serrati e contro la JuveStabia non sono ammesse distra-zioni se si vuole proseguire ilcammino. Eppure nel match diandata a Reggio, sono i campania passare in vantaggio conMastalli, ma la grande reazionedei granata ribalta la situazionecon il rigore di Cesarini e la retedel finale 2-1 di Ghiringhelli. Il

ritorno a Castellammare di Sta-bia è una vera e propria battaglia:Narduzzo viene ancora preferitoa Perilli e i granata alzano unmuro in difesa che significa 0-0 epassaggio del turno. Tocca anda-re a Livorno per l’andata deiquarti di finale dove strappaapplausi la migliore Reggianadella stagione: Cesarini e Guido-ne fissano il 2-1, tra le polemichedei toscani per alcune situazionidubbie nell’area di rigore grana-ta.

GIUGNO

Il ritorno con i labronici al“Città del Tricolore” si disputa il4 giugno: va in scena un matchepico che si decide solo ai tempisupplementari: ancora Cesarini eGuidone rimontano il doppiovantaggio iniziale livornese econ il 2-2 dopo 120 minuti laReggiana vola alle Final Four diFirenze. Giugno è anche il mesedelle grandi epurazioni insocietà, con il presidente MikePiazza e la moglie Alicia cheannunciano una riorganizzazionegenerale all’interno degli ufficidi via Mogadisicio: la storicasegretaria Torreggiani è la primaad essere allontanata, pochi gior-ni dopo la segue l’addetto stam-pa Bonafini mentre l’ad Franzo-ne dà le dimissioni; in preceden-za era arrivata la rescissione delcontratto con Mezzina, respon-sabile del Settore Giovanile. Nelfrattempo termina in semifinalel’avventura della Berretti diPaolo Zanetti nella Final Four dicategoria, l’ultima partita sullapanchina granata dell’ex capita-no prima di passare al Südtirol.Contro l’Alessandria, in unclima di silenzio stampa, pur-troppo si ferma il cammino gra-nata verso la Serie B, davanti ai3000 reggiani giunti finoall’”Artemio Franchi” di Firen-ze: Gonzalez con una doppietta èdecisivo, mentre la rete di Gui-done nel finale di gara non basta.All’indomani dell’ultima partitastagionale, viene allontanatoanche il ds Grammatica, mentrea mister Menichini è rinnovata lafiducia. Cesarini vince il premiodi migliore granata dell’anno,

P G V N P

PADOVA 38 19 11 5 3RENATE 33 19 9 6 4SAMBENEDETTESE (-1) 32 18 9 5 4FERALPISALÒ 29 19 8 5 6REGGIANA 29 19 8 5 6ALBINOLEFFE 26 19 7 5 7TRIESTINA (-1) 25 18 6 7 5BASSANO VIRTUS 25 19 7 4 8PORDENONE (-1) 25 18 6 7 5SUDTIROL (-1) 25 18 6 7 5MESTRE 24 19 6 6 7FERMANA 23 19 5 8 6GUBBIO 22 19 6 4 9TERAMO (-1) 21 18 4 9 5RAVENNA 21 19 6 3 10VICENZA (-1) 21 18 5 6 7SANTARCANGELO 19 19 5 5 9FANO AJ 14 19 3 5 11

Page 40: Rincari del 5% sulle bollette: ogni famiglia …archivio.ilgiornaledireggio.it/.../2018/2018-01-06si.pdfPapa Francesco, ancora una volta, ha voluto porre l’ac-cento sul concetto