Rinascimento Emiliano

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RINASCIMENTO EMILIANO Il Rinascimento emiliano o padano riguarda molteplici realtà in una fitta rete di scambi con tutte le zone circostanti. Nel Quattro e nel Cinquecento l'Emilia era frazionata in più signorie, tra cui spiccarono Ferrara degli Este, Bologna dei Bentivoglio, Parma dei Farnese. Ferrara Cosmè Tura, Calliope (1460) Il più vitale centro emiliano del Quattrocento fu Ferrara, dove alla corte degli Este si incontravano le più disparate personalità artistiche, da Pisanello a Leon Battista Alberti, da Jacopo Bellini a Piero della Francesca, dal giovane Andrea Mantegna a stranieri di prim'ordine come Rogier van der Weyden e Jean Fouquet [1] . Fu durante l'epoca di Borso d'Este (al potere dal 1450 al 1471) che i molteplici fermenti artistici della corte si trasformarono in uno stile peculiare, soprattutto in pittura, caratterizzato dalla tensione lineare, dall'esasperazione espressiva, dalla preziosità estrema unita con una forte espressività. Il nascere della scuola ferrese si coglie nelle decorazioni dello Studiolo di Belfiore e si sviluppò negli affreschi del Salone di Mesi di Palazzo Schifanoia, dove emersero le figure di Cosmè Tura e, in un secondo momento, Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti. Anche nel Cinquecento Ferrara si confermò come centro esigente e all'avanguardia in campo artistico. Alfonso d'Este fu un fecondo committente di Raffaello e di Tiziano, mentre tra gli artisti locali fece emergere il Garofalo e soprattutto Dosso Dossi. È la stagione dell'Ariosto in cui anche i pittori sono inclini a una suggestiva evocazione fantastica. Bologna Niccolò dell'Arca, Compianto sul Cristo morto (1485 circa)

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Italian Renaissance

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  • RINASCIMENTO EMILIANO

    Il Rinascimento emiliano o padano riguarda molteplici realt in una fitta rete di scambi con tutte le zone

    circostanti. Nel Quattro e nel Cinquecento l'Emilia era frazionata in pi signorie, tra cui spiccarono Ferrara

    degli Este, Bologna dei Bentivoglio, Parma dei Farnese.

    Ferrara

    Cosm Tura, Calliope (1460)

    Il pi vitale centro emiliano del Quattrocento fu Ferrara, dove alla corte degli Este si incontravano le pi

    disparate personalit artistiche, da Pisanello a Leon Battista Alberti, da Jacopo Bellini a Piero della

    Francesca, dal giovane Andrea Mantegna a stranieri di prim'ordine come Rogier van der Weyden e Jean

    Fouquet[1]. Fu durante l'epoca di Borso d'Este (al potere dal 1450 al 1471) che i molteplici fermenti artistici

    della corte si trasformarono in uno stile peculiare, soprattutto in pittura, caratterizzato dalla tensione

    lineare, dall'esasperazione espressiva, dalla preziosit estrema unita con una forte espressivit. Il nascere

    della scuola ferrese si coglie nelle decorazioni dello Studiolo di Belfiore e si svilupp negli affreschi del

    Salone di Mesi di Palazzo Schifanoia, dove emersero le figure di Cosm Tura e, in un secondo momento,

    Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti.

    Anche nel Cinquecento Ferrara si conferm come centro esigente e all'avanguardia in campo artistico.

    Alfonso d'Este fu un fecondo committente di Raffaello e di Tiziano, mentre tra gli artisti locali fece

    emergere il Garofalo e soprattutto Dosso Dossi. la stagione dell'Ariosto in cui anche i pittori sono inclini a

    una suggestiva evocazione fantastica.

    Bologna

    Niccol dell'Arca, Compianto sul Cristo morto (1485 circa)

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  • A Bologna la vitale Universit, il cantiere della basilica di San Domenico e la liberalit della signoria dei

    Bentivoglio furono motivi di attrazione di umanisti, artisti e altre personalit, come il matematico Luca

    Pacioli che proprio in citt avrebbe incontrato Albrecht Drer al principio del Cinquecento.

    Qui studi Leon Battista Alberti e, tra il 1425 e il 1434, lasci il proprio capolavoro Jacopo della Quercia, la

    Porta Magna della basilica di San Petronio. Negli anni settanta del Quattrocento lavorarono in citt i

    ferraresi Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti, che compirono, tra l'altro, il Polittico Griffoni e la

    Cappella Garganelli, opere che ebbero un profonda influenza soprattutto sugli scultori. Niccol dell'Arca,

    attivo all'Arca di san Domenico, cre un famoso Compianto sul Cristo morto (1485 circa), di struggente

    esplosione emotiva, ispirandosi alla plastica borgognona, all'ultimo Donatello e, probabilmente, agli

    affreschi dei ferraresi, dei quali restano oggi solo alcuni frammenti di toccante realismo. Il vitale esempio

    cadde per di nuovo nel vuoto: nei successivi gruppi scultorei del modenese Guido Mazzoni i toni sono ben

    pi concilianti e convenzionali. Anche in pittura, dopo il ritorno di Ercole de' Roberti a Ferrara, gli artisti

    locali si affidarono ai pi pacati modi umbro-fiorentini.

    L'oratorio di Santa Cecilia a Bologna

    Nel 1494-1495 soggiorn a Bologna il giovane esule Michelangelo che, protetto dal nobile Giovan Francesco

    Aldovrandini, trov impiego presso i domenicani, per i quali realizz alcune statue dell'Arca di San

    Domenico, dove anticip quella gravitas espressiva di alcuni capolavori successivi come il David. Studi

    recenti sottolineano l'importanza di questo soggiorno nella formazione dell'artista, che studi i modi di

    rappresentare l'energia trattenuta e le variazioni espressive di Jacopo della Quercia e delle opere ferraresi,

    traendone fondamentali ispirazioni nella maturazione del proprio stile. Gi affermato, torn a Bologna nel

    1507-1508 per riconciliarsi con papa Giulio II e realizzare una scultura bronzea del papa benedicente,

    distrutta durante i disordini del 1511.

    Per avere una vera e propria "scuola bolognese" si dovette aspettare il Cinquecento, quando un gruppo di

    artisti lavor agli affreschi dell'oratorio di Santa Cecilia (1504-1506). Tra i giovani talenti figuravano

    Francesco Francia, Lorenzo Costa e soprattutto Amico Aspertini, autore di una personale rivisitazione di

    Raffaello con un'estrosa vena espressiva, ai limiti del grottesco.

    Nel 1514 il cardinale Lorenzo Pucci fece arrivare in citt la pala dell'Estasi di santa Cecilia di Raffaello,

    importante pietra miliare nello sviluppo della pala d'altare nel Cinquecento e un fondamentale esempio per

    la scuola emiliana del Seicento.

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  • Parma

    Correggio, Camera della Badessa (1519)

    L'altro centro emiliano che benefici di un'importante scuola fu Parma. Dopo un sonnacchioso

    Quattrocento, il nuovo secolo fu un crescendo di novit e grandi maestri, con Filippo Mazzola, il Correggio e

    Parmigianino. La vera "fabbrica" di talenti fu la chiesa di San Giovanni Evangelista, ricostruita entro il 1519 e

    decorata da Correggio e un team di giovani promesse destinate a diventare artisti di fama.

    La carriera di Correggio, grande rinnovatore della tradizione, fu scandita da tre grandi cicli di affreschi a

    Parma: la camera della Badessa nel convento di San Paolo (1518), la decorazione nella chiesa di San

    Giovanni Evangelista (1520-1523) e la cupola del Duomo di Parma con l'Assunzione (1526-1530). In queste

    opere, allontanandosi sempre pi dalle regole spaziali quattrocentesche mise su soluzioni scenografiche di

    raffinata artificiosit, che ponevano gi le basi, con un secolo di anticipo, per la grande decorazione

    barocca[6].

    Parmigianino invece fu un maestro pi inquieto, per certi versi eccentrico, interessato fin dai primi anni alla

    grafica, all'ottica e all'alchimia. Diede prova della sua originalit in opere come l'Autoritratto entro uno

    specchio convesso (1524), dalla particolarissima resa percettiva. Predilesse le forme affusolate, i campi

    levigati e compatti, il colore quasi smaltato, con una tagliente definizione delle forme, opposta alla morbida

    intonazione luminosa correggesca.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Camera_della_Badessahttp://it.wikipedia.org/wiki/Parmahttp://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Mazzolahttp://it.wikipedia.org/wiki/Il_Correggiohttp://it.wikipedia.org/wiki/Parmigianinohttp://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Giovanni_Evangelista_(Parma)http://it.wikipedia.org/wiki/Camera_della_Badessahttp://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_San_Giovanni_Evangelista_(Parma)http://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_San_Giovanni_Evangelista_(Parma)http://it.wikipedia.org/wiki/Duomo_di_Parmahttp://it.wikipedia.org/wiki/Assunzione_(Correggio)http://it.wikipedia.org/wiki/Baroccahttp://it.wikipedia.org/wiki/Baroccahttp://it.wikipedia.org/wiki/Autoritratto_entro_uno_specchio_convessohttp://it.wikipedia.org/wiki/Autoritratto_entro_uno_specchio_convesso