Rimini 22 marzo 2019 · 2019-04-02 · Studio Simax s.r.l. Rimini 22 marzo 2019. Agenda...

29
Dott. Ing. Massimo Monopoli Studio Simax s.r.l. Rimini 22 marzo 2019

Transcript of Rimini 22 marzo 2019 · 2019-04-02 · Studio Simax s.r.l. Rimini 22 marzo 2019. Agenda...

Dott. Ing. Massimo MonopoliStudio Simax s.r.l.

Rimini 22 marzo 2019

Agenda

n Introduzione alla norman Regolazione della temperaturan Regolazione dell’illuminazione

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

3

Guida CEI 205-18

v La guida fa riferimento alla classificazione dei sistemi di automazione di un edificio ed alle funzioni di automazione definite nella norma EN 15232

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

4

Guida CEI 205-18v La guida CEI 205-18

Ø classifica le funzioni di automazione degli impianti tecnici degli edifici al fine di identificarne le prestazioni connesse al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni in conformità alla Direttiva Europea EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) 2010/31/CE e successivi aggiornamenti, alle leggi nazionali che la recepiscono, ed alla Norma EN 15232:2012;

Ø specifica i requisiti minimi delle funzioni di controllo automatico e gestione degli impianti tecnici degli edifici (vedi Tabella 2) in base alla loro influenza sulla riduzione dei consumi energetici;

Ø identifica i metodi per valutare l’efficienza energetica di dette funzioni dei sistemi di automazione degli edifici, introducendo esempi di schemi a blocchi funzionali con le pertinenti descrizioni di funzionamento;

Ø definisce una terminologia tecnica unificata.

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

5

Guida CEI 205-18v La norma europea EN 15232 definisce i metodi per la

valutazione del risparmio energetico conseguibile in edifici ove vengano impiegate tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti tecnologici e dell’impianto elettrico.

v Vengono trattati i seguenti impianti:Ø RiscaldamentoØ Raffrescamento Ø Ventilazione meccanica e condizionamentoØ Produzione di Acqua Calda SanitariaØ Controllo schermature solariØ Centralizzazione e controllo integrato Ø Rilevamento consumi / miglioramento parametri automazione

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

6

Classi energetiche degli impianti HBESv Sono definite 4 classi di efficienza dei sistemi di automazione

High Energy performance – come la classe B ma con livelli di precisione e completezza del controllo automatico tali da realizzare una gestione dell’impianto molto puntuale

Advanced– comprende gli impianti controllati con un sistema di automazione bus (BACS/HBES) ma dotati anche di una gestione centralizzata e coordinata delle funzioni e dei singoli impianti (TBM)

Standard: corrisponde agli impianti automatizzati con apparecchi di controllo tradizionali o con sistemi BUS. E’ considerata la classe di riferimento perché corrisponde ai requisiti minimi richiesti della direttiva EPBD. Infatti, questa classe, rispetto alla D, può realizzare miglioramento della prestazione energetica utilizzando un sistema di automazione tradizionale o un sistema bus con un livello prestazionale e funzionale minimo rispetto alle sue potenzialità

Non Energy Efficient – comprende gli impianti tecnici tradizionali privi di automazione

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

7

Classificazione degli impiantiv Le funzioni che caratterizzano ogni Classe di efficienza

sono elencate e descritte in una tabella della EN 15232, riportata di seguito (Tabella 2): per ogni funzione sono indicati diversi livelli prestazionali, identificati con un numero che va da 0 a valori maggiori secondo prestazioni energetiche crescenti. La tabella distingue tra “Edifici Non-Residenziali” ed “Edifici Residenziali”, e identifica per ogni classe quali sono i livelli minimi prestazionali che devono essere garantiti relativamente ad ogni funzione di automazione.

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

8

Tabella controllo automatico

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

9

Tabella controllo automatico

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

10

Tabella controllo automatico

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

11

Calcolo livello di automazionev La Norma EN 15232 propone due diversi metodi di calcolo

dell’influenza di un sistema di automazione sulla prestazione energetica di un edificio:Ø Calcolo dettagliato: procedura di calcolo analitica utilizzabile solo

quando il sistema è completamente noto, cioè quando sono già state stabilite tutte le funzioni di controllo/comando/gestione e l'impianto energetico è conosciuto; il calcolo dettagliato può essere utilizzato anche in fase di verifica.

Ø Calcolo basato su fattori di efficienza "BAC factors”: procedura di calcolo su base statistica che consente di effettuare una valutazione di massima; questa procedura di calcolo è di grande utilità sia nella fase iniziale di progetto/predisposizione sia nella fase di verifica dell’edificio e del sistema di controllo e gestione dell’energia ai fini di una stima dei risparmi conseguibili.

Agenda

n Introduzione alla norman Regolazione della temperaturan Regolazione dell’illuminazione

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

13

Fattori di efficienza

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

14

Schemi di controllo dell’emissione

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

15

Schemi di controllo dell’emissione

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

16

Schemi di controllo dell’emissione

Tipo D – non consentito a partire dal DPR 551/99

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

17

Schemi di controllo dell’emissione

Controllo di tipo C

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

18

Schemi di controllo dell’emissione

Controllo di tipo B

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

19

Schemi di controllo dell’emissione

Controllo di tipo A

Agenda

n Introduzione alla norman Regolazione della temperaturan Regolazione dell’illuminazione

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

21

UNI EN 15193-1

v UNI EN 15193-1:2017 – Prestazione energetica degli edifici - Requisiti energetici per illuminazione - disponibile solo in lingua inglese

v Titolo : La norma specifica la metodologia per la valutazione della prestazione energetica dei sistemi di illuminazione per l’illuminazione generale in edifici residenziali e non-residenziali e per il calcolo o la misurazione della quantità di energia richiesta o utilizzata per l’illuminazione negli edifici. Il metodo può essere applicato ad edifici nuovi, esistenti o ristrutturati.

v Fornisce inoltre una metodologia (LENI) come misura dell’efficienza energetica degli impianti di illuminazione negli edifici.La norma non comprende i requisiti di illuminazione, la progettazione di sistemi di illuminazione, la pianificazione dei sistemi degli impianti di illuminazione, le caratteristiche dei prodotti di illuminazione (lampade, dispositivi di controllo e apparecchi di illuminazione) e dei sistemi utilizzati come "display lighting", delle lampade da tavolo e degli apparecchi integrati nei mobili. Inoltre la norma non fornisce alcuna procedura per la simulazione dinamica di scena di illuminazione impostate.Il prospetto 1 mostra la corrispondente posizione della norma rispetto all'insieme delle norme sugli EPB nel contesto della struttura modularecome dalla EN ISO 52000-1.

21

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

22

UNI EN 15193-1

Fabbisogno energetico dell’illuminazione

Calcolato Misurato

Metodo globale Metodo veloce Metodo di misura

Su qualsiasi periodoDati di misura

Su base annualeSu base mensileSu base oraria

Dati di default

Su base annuale

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

23

UNI EN 15193-1L’indice LENI – Lighting Energy Numeric Indicator È dato dal rapporto tra l’energia totale annuale per l’illuminazione W espressa in kWh e la superficie utile dell’edificio espressa in m2

LENI = W/A (kWh/ m2 anno)

L’energia è data dalla somma di due fattori W = WL + WP

Dove WL è l’energia consumata dai corpi illuminanti (alimentatori compresi)WP è l’energia parassita dissipata dai dispositivi di controllo, regolazione e carica delle lampade di emergenza.

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

24

UNI EN 15193-1v Il termine rappresenta l’energia utilizzata per l’illuminazione

annuale e si ottiene da

=Σ{( ∙ )∙[( ∙ ∙ )+( ∙ )]}/1000 [ / ] v dove

Ø [ ] è la potenza di illuminazione installata totale nel locale o nella zona;

Ø è il fattore di illuminamento costante;

Ø [ ] è il periodo di utilizzo dell’impianto nelle ore diurne in un anno;

Ø è il fattore di dipendenza dall’occupazione;

Ø è il fattore di dipendenza dalla luce diurna;

Ø [ ] è il periodo di utilizzo dell’impianto nelle ore notturne in un anno.

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

25

UNI EN 15193-1

v Il termine rappresenta l’energia parassita annuale richiesta per fornire l’energia di caricamento per l’illuminazione di emergenza e l’energia richiesta dai sistemi di controllo in stand-by per i comandi di illuminazione dell’edificio e si ricava da

=Σ{{ ∙[ −( + )]}+( ∙ )}/1000 [ / ]

v dove Ø [ ] è la potenza parassita totale installata dei sistemi di controllo in un locale o in una zona;

Ø [ℎ] è la durata di un anno;

Ø [ℎ] è il periodo di utilizzo dell’impianto nelle ore diurne in un anno;

Ø [ℎ] è il periodo di utilizzo dell’impianto nelle ore notturne in un anno;

Ø [ ] è la potenza di caricamento di ingresso installata totale degli apparecchi di illuminazione di emergenza in un locale o in una zona;

Ø [ℎ] è il tempo di caricamento dell’illuminazione diemergenza in un anno.

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

26

Fattori di efficienza

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

27

L’Indice di prestazione energetica per l’illuminazione

v La determinazione dell’indice di prestazione energetica dell’illuminazione è obbligatoria per le seguenti categorie di edificio:Ø E1 – limitatamente a: Collegi, conventi, case di pena, e caserme

Ø E2, E3,E4,E5,E6,E7

v Rimangono esclusi gli edifici residenziali, alberghi ed assimilabili (E1) ed industriali (E8).

v L’esclusione dall’obbligo di calcolare l’indice di prestazione energetica non esclude l’obbligo di implementare i controlli in classe B ai sensi della norme UNI EN 15232

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

28

Controllo dell’illuminazione

Copy

righ

t –

Stud

io S

imax

s.r

.l. in

g. M

assi

mo

Mon

opol

i –ww

w.st

udio

sim

ax.it

29

Controllo dell’illuminazione