Rimedi e strumenti di tutela dei diritti fondamentali · 6 Rimedi e strumenti di tutela dei diritti...

Prof. Salvatore Curreri – Lezioni sui diritti fondamentali 2016

Rimedi e strumenti di tutela dei diritti fondamentali6

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LE TECNICHE DI GARANZIA DEI DIRITTI FONDAMENTALI

• Rigidità della Costituzione

� non modificabilità dei “principi che appartengono all’essenzadei valori supremi sui quali si fonda la Costituzione” (C. cost.

1146/1988)

� identificazione dei limiti

• Riserva di giurisdizione

� dal periodo statutario alle odierne garanzie costituzionali a

tutela dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura

• Riserva di legge

� da garanzia del Parlamento verso il Re (Statuto flessibile)

� all’’attuale vincolo per il Parlamento (Costituzione rigida)




LA RISERVA DI LEGGE: TIPOLOGIA

• Riserva assoluta: la disciplina della materia è interamente

riservata alla legge, salvo solamente regolamenti di stretta

esecuzione

� es.: libertà personale limitata “nei soli casi e modi previsti dalla

legge” (art. 13.2 Cost.)

• Riserva relativa o semplice: alla legge spetta la disciplina

essenziale o di principio della materia, al regolamento

dell’esecutivo la disciplina ulteriore di dettaglio

� es.: prestazioni personali o patrimoniali imposte in base alla legge

(art. 23 Cost.); pubblici uffici organizzati secondo disposizioni di

legge” (art. 97.1 Cost.)




• Riserva rinforzata (c.d. leggi atipiche): la disciplina della materia

è riservata alla legge che è vincolata

a) per contenuto perché deve avere certi contenuti

costituzionalmente prestabiliti

- art. 16 Cost.: circolazione limitata per “motivi di sanità o disicurezza”; art. 10 Cost. legge sugli stranieri in conformità allenorme ed ai trattati internazionali)

b) per procedimento perché deve seguire certe procedure

(intese, controlli ulteriori, audizioni obbligatorie, maggioranze

speciali)

- art. 7 (Concordato), 8 (intese culti acattolici), 79 (leggi amnistia e

indulto) Cost.




GLI STRUMENTI DI TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI

I RIMEDI CONTRO GLI ABUSI DEL LEGISLATORE

• Controllo preventivo del Presidente della Repubblica in sede dipromulgazione (art. 74 Cost.)

• Controllo successivo della Corte costituzionale (art. 134 Cost.)

mediante ricorso in via incidentale

� non previsione ricorso diretto a tutela dei diritti fondamentali aprescindere dalla natura giuridica dell’atto lesivo (amparo in

Spagna; Verfassungsbeschwerde in Germania)

� c.d. doppio binario: Corte costituzionale giudice delle leggi

(profilo oggettivo); giudici ordinari sui diritti (profilo soggettivo)




• Le tecniche decisorie della Corte costituzionale

� il parametro della ragionevolezza della legge

� il giudizio sul bilanciamento operato dal legislatore tra

interessi costituzionalmente rilevanti

� le sentenze additive di prestazione




I RIMEDI CONTRO GLI ABUSI DEL GOVERNO

Gli atti normativi primari: decreti legge e decreti legislativi

• Eguali rimedi contro abusi del legislatore

� controllo preventivo del Presidente della Repubblica in sede diemanazione dei decreti legge e dei decreti legislativi (art. 14.2

l. 400/1988) analogo a quello in sede di promulgazione

� controllo successivo della Corte costituzionale

• Controllo della Corte costituzionale sui decreti legge in caso di� reiterazione (360/1996)

� evidente mancanza dei presupposti ex art. 77 Cost. (29/1995;

161/1995) anche dopo loro conversione (171/2007; 26/2008)

� disomogeneità della materia (decreti omnibus) (128/2008;

22/2012 su emendamenti introdotti in sede di conversione)




• Controllo della Corte costituzionale sui decreti legislativi

� conformità del decreto legislativo ai principi e criteri direttividella legge delega (425/2000, 427/2000, 503/2000)

• L’abuso dei decreti legislativi ed i conseguenti problemi

costituzionali:

� genericità principi e criteri direttivi

� proroghe deleghe non esercitate

� reiterazione dell’esercizio della delega a fini integrativi o

correttivi




Gli atti normativi secondari: i regolamenti (art. 17 l. 400/1988)

• Parere preventivo entro 45 gg. dell’apposita sezione delConsiglio di Stato (art. 17.25 l. 127/1997)

• Delibera Consiglio dei ministri

• Emanazione con Decreto del Presidente della Repubblica

• Sottoposizione al controllo successivo di legittimità� della Corte dei conti (entro 60 gg.: art. 27 l. 340/2000)

� del giudice comune: ordinario ed amministrativo

� no della Corte costituzionale ex art. 134 Csot.




• Regolamento in contrasto con la Costituzione perché (C. cost.

427/2000)

� conforme ad una legge incostituzionale

= legge illegittima

� non conforme ad una legge costituzionale

= regolamento illegittimo per violazione di legge




I RIMEDI CONTRO GLI

ABUSI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

I provvedimenti (atti secondari)

• Soggetti al controllo di legittimità del giudice

a) ordinario sui diritti soggettivi

= disapplicazione

b) amministrativo su� interessi legittimi (risarcibili: Cass. s.u. 500/1999)

� per competenza esclusiva “in particolari materie indicatedalla legge, [anche] dei diritti soggettivi” (art. 103.1 Cost.; artt.

7.1 e 133. p) d.lgs. 104/2010)

= annullamento

• Responsabilità diretta funzionari e dipendenti pubblici per gli atticompiuti in violazione di diritti (art. 28 Cost.)




LA TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI

TRAMITE LA FUNZIONE GIURISDIZIONALE

• “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e

interessi legittimi” (art. 24 Cost.)

• Diritto ad un ricorso effettivo dinanzi ad un Tribunale nazionale in

caso di violazione dei diritti e delle libertà CEDU, anche da parte

di pubblici ufficiali (art. 13 CEDU)




• Diritto di difesa come corollario del diritto di azione (artt. 24 Cost.;

6 CEDU)

� patrocinio gratuito per i non abbienti (art. 6.3.c CEDU; l.

217/1990), anche se colpevoli di gravi reati da cui si presume

un reddito superiore ai limiti previsti (C. cost. 139/2010) tranne

che nel processo per evasione fiscale (DPR 115/2002; Cass.

40589/2009)

� dagli atti di polizia giudiziaria relativi alle indagini preliminari(C. cost. 86/1968)




� in materia civile: incostituzionalità- solve et repete (C. cost. 21/1961)

- divieto assistenza legale per la separazione (C. cost.

171/1971)

� in materia penale- divieto di autodifesa (C. cost. 125/1979; 188/1980) invece

ammessa da art. 6.3.c CEDU secondo però le condizionifissate dagli Stati (C. EDU. 27.4.2006)

- sistema accusatorio nel nuovo codice di procedura penale




• Giudice naturale precostituito per legge (art. 25.1 Cost.)

� inteso sia come ufficio che come persona, che deve apparireimparziale (22.2.1996 sul giudice istruttore poi chiamato come

magistrato a giudicare lo stesso caso)

• Divieto d’istituire giudici straordinari (ex post) e speciali (ad hoc)(art. 102.2 Cost.)

� obbligo di revisione giudici speciali, tranne esistenti: Consigliodi Stato, Corte dei Conti, Tribunali militari (VI disp. finale Cost.);

Camere riunite e Corte cost. su PdR, commissioni tributarie,Camere su elezioni e autodichia (contra C. EDU 28.4.2009)

� incostituzionali se non indipendenti: consigli comunali in materia

elettorale; consigli di prefettura; giunta provinciale amministrativa (C.

cost. 89/1968)

� piuttosto sezioni specializzate (ad es. Trib. minorenni)




• Partecipazione del popolo all’amministrazione della giustizia (artt.102.3 e 106 Cost.: giudici popolari, giudici onorari, avvocati e professoriuniversitari consiglieri cassazione)

• Indipendenza dei giudici soggetti solo alla legge (art. 101.2 Cost.)

� esterna nei confronti degli altri poteri: il Consiglio Superioredella magistratura (artt. 104, 105, 107 Cost.)

� interna verso l’ordine cui appartengono- inamovibilità (art. 107.1 Cost.)

- diversità di funzioni e non di gerarchia (art. 107.3 Cost.)

• Obbligo del P.M. di ’azione penale (art. 112 Cost. ex art. 3 Cost.)




Art. 25.2 Cost.

«Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso»

• Principio di legalità: nullum crimen sine lege (art. 1 c.p.).

• Principi di tassatività, tipicità e determinatezza della fattispeciepenale: divieto di interpretazione analogica (art. 14 disp. prel. c.c

• Irretroattività della (sola) legge penale sfavorevole (art. 2.1 c.p.)

� irretroattività leggi non penali (art. 11 disp. prel. c.c.) salvo cause

ragionevoli (C. cost. 432/1997)

� retroattività delle leggi penali favorevoli (art. 2.2-4 c.p.)

� retroattività dell’abrogazione o incostituzionalità della

disposizione penale sfavorevole, anche per sentenze passatein giudicato (Cass. ss. uu. 42458/2014)




• Personalità della responsabilità penale (art. 27.1 Cost.)

� responsabilità direttore giornale per omessa vigilanza, tranneforza maggiore (C. cost. 3/1956)

� irresponsabilità per ignoranza non evitabile della legge (C.

cost. 364/1988; Cass. civ. 21700/2011)

• Presunzione di non colpevolezza (art. 27.2 Cost.) e non di

innocenza (artt. 6.2 CEDU e 48.1 CDFUE) spettante non solo

all’imputato ma anche all’indagato

� avviso di garanzia (e suoi effetti mediatici)� adozione misure cautelari (§ libertà personale)

� limiti massimi carcerazione preventiva stabiliti per legge (art.

13.5 Cost.)




• Ricorso in Cassazione per violazione di legge contro le sentenzeed i provvedimenti sulla libertà personale (art. 111.2 Cost.)

� il ricorso anche nel merito al Tribunale del riesame (c.d.

Tribunale della libertà: art. 309 c.p.p.)

• Doppio grado di giurisdizione

� non costituzionalizzato, tranne che per la giurisdizioneamministrativa (art. 125.2 Cost.; C. cost. 186/1980)

� corollario del diritto di difesa: “Ogni individuo condannato per un

reato ha diritto a che l’accertamento della sua colpevolezza e la

condanna siano riesaminati da un tribunale di seconda istanza in

conformità alla legge” (art. 14.5 Patto internazionale sui diritti civili e

politici)

- tranne giudizio d’accusa contro Capo dello Stato (art. 137.3

Cost.)




• “La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolatodalla legge” (artt. 111.1 Cost. post l. cost. n. 2/1999; 6 CEDU)

� “il processo si svolge nel contraddittorio tra le parti in condizioni di

parità, davanti a giudice terzo e imparziale” (2 c.; art. 6.1 CEDU)

� “la legge assicura la ragionevole durata” del processo (2 c.)

� “nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un

reato sia, nel più breve tempo possibile, informata riservatamente

della natura e dei motivi dell’accusa elevata a suo carico; disponga del

tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa; abbia

la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le

persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la

convocazione e l’interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse

condizioni dell’accusa e l’acquisizione di ogni altro mezzo di prova a

suo favore; sia assistita da un interprete, se non comprende o non

parla la lingua impiegata nel processo” (4 c.; 6.1 e 6.3 CEDU)




� “il processo penale è regolato dal principio del contraddittorio nella

formazione della prova” (5 c.)

� “La colpevolezza dell’imputato non può essere provata sulla base di

dichiarazioni rese da chi, per libera scelta, si è sempre

volontariamente sottratto all’interrogatorio da parte dell’imputato o

del suo difensore” (5 c.)

� pubblicità delle udienze (art. 6.1 CEDU; v. sentenza 13.11.2007 su

misure di prevenzione)




La responsabilità dei magistrati (art. 28 Cost.; ll. 117/1988 e 18/2015)

• Penale per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni

• Disciplinare per la loro condotta

• Civile per danno ingiusto – patrimoniale e no – in caso di

a) reato o dolob) diniego di giustizia (art. 3)

c) colpa grave: manifesta violazione di legge e del diritto U.E.;

travisamento del fatto o delle prove; negazione/affermazione di un

fatto esistente/inesistente; provvedimento cautelare personale o

reale illegittimo o immotivato (art. 2.3)

- fuori da tali ipotesi, responsabilità esclusa per attività

interpretativa o valutazione del fatto o delle prove

� azione di risarcimento non contro il giudice ma lo Stato chepoi si rivale sul magistrato (art. 7)




Diiritto all’equa riparazione per durata irragionevole del processo (artt. 24 e 111.2 Cost.; 6.1 CEDU)

(l. 89/2001 c.d. Pinto c.m. da artt. 55 d.l. 83/2012 e 1.777 l. 208/2015)

• «Una giustizia lenta non è giustizia» (Calamandrei) però abbiamo

il primato di condanne CEDU (1189 al 2014) per irragionevole

durata del processo

• Diritto all’equa riparazione del danno – patrimoniale e no – seprocesso dura più di 6 anni (3+2+1) (art.2.2-bis)

� ricorso non durante il processo già oltre termini ma entro 6mesi da sentenza definitiva (art.4.1; C. cost. 30/2014)

� al Presidente Corte d’Appello, con opposizione a Corte ericorso in Cassazione




• Restrizioni introdotte nel tempo per evitare abusi e contenere

costi: risarcimento non spetta a chi

� non ha attivato almeno 6 mesi prima della scadenza del

termine ragionevole rimedi giurisdizionali preventivi(procedimento sommario; istanza di accelerazione o prelievo;

patteggiamento)

� dal ritardo non ha subito un «pregiudizio significativo» (ad es.prescrizione reato: (C.EDU 6.3.2012 Gagliano c. Italia su art.

35.3.b) CEDU)

� abbia agito o resistito in modo temerario o infondato o abbia

abusato dei poteri processuali a fini dilatori

� Risarcimento ridotto (400-800€ per anno di ritardo) e «nei limiti

delle risorse disponibili», anche ricorrendo ad anticipazioni ditesoreria.




Diritto alla equa riparazione degli errori giudiziari

Art. 24.4 Cost.

«La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli

errori giudiziari»

• Diritto soggettivo al risarcimento dei danni materiali e morali (ll.

504/1960 e 481/1965)

� ante 1989 solo per il prosciolto a seguito revisione sentenza

passata in giudicato

� oggi anche per il condannato per arresto o custodia cautelareillegittimi (art. 5.5 CEDU; artt. 314-315 c.p.p.) C. cost. 219/2008)…

� …o in caso d’illegittimo trattenimento nei C.I.E. in vistadell’espulsione (C. EDU 8.2.2011 ex art. 5 CEDU)

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