Riflessione sul Vangelo di oggi

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RIFLESSIONE SUL VANGELO DI OGGI SABATO 5 MAGGIO Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi

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RIFLESSIONE SUL VANGELO DI OGGI

SABATO 5 MAGGIO

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi

discepoli: «Se avete conosciuto me,

conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete

veduto».Gli disse Filippo: «Signore,

mostraci il Padre e ci basta».Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo

sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le

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parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è

in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le

opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado

al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Dopo Tommaso, Filippo interloquisce con la sua richiesta di

vedere il Padre - «e ci basta«, afferma ingenuamente (Gv 14,8)

esprimendo la massima aspirazione dell’uomo. In realtà, i discepoli lo

vedono e lo conoscono, vedendo e

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conoscendo Gesù: questo è possibile ora che Gesù sta entrando nella

passione e può finalmente essere conosciuto e contemplato come

nostro Signore e nostro Dio (cfr. Gv 20,28). Forse Filippo cercava una

visione mistica di Dio, o una teofania come quella del Sinai? Ci piacerebbe toccare con mano come Tommaso, vedere indiscutibilmente Dio con i

nostri occhi... ma questo è divenuto ormai inutile, perché il Verbo si è

fatto carne, e nella sua carne, con il suo volto di uomo, manifesta il

Padre. Le sue parole e le sue opere testimoniano la sua unione al Padre, il suo ministero è l’opera del Padre.

Ha una ricchezza infinita perché tutto è del Padre e tutto gli è

donato. La fede in lui dà al discepolo il potere di compiere le stesse opere di Gesù, di ottenere nella preghiera l’esaudimento delle proprie richieste

nel suo nome. Che io sappia

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chiedere quello che tu chiedi...