RICORDO DI MAURIZIO GLAVINA - … · con curiosità e competenza tecnica il cuore nascosto della...

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cronache ipogee pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 7/205 cronache ipogee RICORDO DI MAURIZIO GLAVINA Caro Maurizio, caro Glavu, siamo in tanti qui per salutarti e ognuno di noi ha nel cuore tante cose di te che vorrebbe raccontare. Molti di noi ricordano la tua forza, il tuo coraggio e la tua flemma “very british” in situazioni di pericolo, la tua assoluta affidabilità, la tua pazienza, la tua generosità, la tua bontà. La tua capacità e il tuo bisogno di stare con gli altri per fare cose belle e faticose: per portare soccorso, per esplorare con curiosità e competenza tecnica il cuore nascosto della terra, per pedalare con tenacia fino a raggiungere risultati speciali. Per concludere gli esami di terza media con onore e con la febbre appena alla fine di questo maggio e andare subito dopo al pronto soccorso. Così sei stato tu. Eri anche attento a non mostrare le tue profonde ferite, a nascondere la tua fragilità che vedevamo ma a cui non lasciavi che facessimo una carezza, proprio come la tua tartaruga Uga che viene incontro festante ma ha la pelle e la corazza dure. Il tuo dolore era una abisso troppo profondo da esplorare, una pedalata troppo lunga per il tuo cuore. Tu di certo ci hai già perdonati se per questo, per non essere riusciti ad aiutarti come avremmo voluto, ci siamo ar- rabbiati con te. Noi ti perdoniamo adesso per averci fatto arrabbiare. Hai avuto cura di tua madre e di tuo fratello, hai amato tua sorella e la sua famiglia. Hai amato tua moglie e la tua famiglia acquisita. Sei stato in mille occasioni a festeggiare la vita con i tuoi amici compagni di avventure. Per questo e molto altro noi ti ringraziamo. Ciao fratello, amico, marito, cognato, papà di due gattine, di una tartaruga e di due cagnette. Ci mancherai tanto. Tu che sei arrivato lì prima di noi, ora sorridente e libero dal dolore, e forse con un altro cicchino tra le labbra, con pazienza ci guardi e ci aspetti. “No xe furia.” Stai bene, caro. Di certo adesso stai bene. Ogni bene e tante benedizioni. Ciò che si pianta bene non viene estirpato. Ciò che si abbraccia bene non viene sottratto. Tua cognata Cati (Caterina Soldà).

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pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 7/20�5

cronache ipogee

RICORDO DI MAURIZIO GLAVINA

Caro Maurizio, caro Glavu,siamo in tanti qui per salutarti e ognuno di noi ha nel cuore tante cose di te che vorrebbe raccontare.

Molti di noi ricordano la tua forza, il tuo coraggio e la tua flemma “very british” in situazioni di pericolo, la tua assoluta affidabilità, la tua pazienza, la tua generosità, la tua bontà.

La tua capacità e il tuo bisogno di stare con gli altri per fare cose belle e faticose: per portare soccorso, per esplorare con curiosità e competenza tecnica il cuore nascosto della terra, per pedalare con tenacia fino a raggiungere risultati speciali.

Per concludere gli esami di terza media con onore e con la febbre appena alla fine di questo maggio e andare subito dopo al pronto soccorso.

Così sei stato tu.

Eri anche attento a non mostrare le tue profonde ferite, a nascondere la tua fragilità che vedevamo ma a cui non lasciavi che facessimo una carezza, proprio come la tua tartaruga Uga che viene incontro festante ma ha la pelle e la corazza dure.

Il tuo dolore era una abisso troppo profondo da esplorare, una pedalata troppo lunga per il tuo cuore.

Tu di certo ci hai già perdonati se per questo, per non essere riusciti ad aiutarti come avremmo voluto, ci siamo ar-rabbiati con te.Noi ti perdoniamo adesso per averci fatto arrabbiare.

Hai avuto cura di tua madre e di tuo fratello, hai amato tua sorella e la sua famiglia.

Hai amato tua moglie e la tua famiglia acquisita.

Sei stato in mille occasioni a festeggiare la vita con i tuoi amici compagni di avventure.

Per questo e molto altro noi ti ringraziamo.

Ciao fratello, amico, marito, cognato, papà di due gattine, di una tartaruga e di due cagnette.

Ci mancherai tanto.

Tu che sei arrivato lì prima di noi, ora sorridente e libero dal dolore, e forse con un altro cicchino tra le labbra, con pazienza ci guardi e ci aspetti.

“No xe furia.”

Stai bene, caro.Di certo adesso stai bene.

Ogni bene e tante benedizioni.

Ciò che si pianta bene non viene estirpato.Ciò che si abbraccia bene non viene sottratto.

Tua cognata Cati (Caterina Soldà).

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"No xe cossa dir.Te me gà insegnado ti ad andar in grota con Lazzaro. Deso se lasù e vè la ridè, el vostro camin qua in tera xe finì. Co sarà, se troveremo de novo tuti e sarà de novo likof.Pianzer no servi (so che xe dificile) ma ricordar bisogna…"

Ricordare un amico fa sempre pia-cere anche se la circostanza è molto triste.Glavu l’ho conosciuto in ”Adriatica” quando da “gamel” entrai nel mondo della speleologia.Era sicuramente un personaggio sopra le righe come tutti i componenti della “Nabresenza”, misteriosa entità per noi allievi del corso, come poteva essere Atlantide o le giungle di salgariana memoria.Sicuramente un personaggio partico-lare, severo ma giusto, da osservare con deferenza mentre ti insegnava ad arrotolare le scalette con l’immancabile sigaretta sulle labbra.Il magazzino era il feudo di tutta la banda e lui il sovrano, domenica dopo domenica, grotta dopo grotta l’amicizia si consolidò in un turbine di vicende, esplorazioni e scherzi tremendi bastan-ti per riempire una enciclopedia.

La rivalità con la CGEB era una cosa endemica, quasi da barzelletta, ma queste erano le regole della speleo-logia triestina, tutti contro tutti a parte i likoff e il soccorso …e comunque, poi, ci si trovava in piazza Unità e le etichette societarie sparivano.Vale la pena ricordare la generosità smisurata di Glavu in occasione della giunzione “Noglar-La Val”.Lui con Mighel e Jocia entrarono ad armare La Val mentre tutto il resto della banda, entrando dal Noglar, metteva giù una serie di doppie un po’ a scatola chiusa per raggiungere il fondo de La Val.Dopo alcune calate trovammo i chiodi delle risalite di Tullio e Paponcio e così l’euforia salì: giunzione fatta e la soddisfazione “de gaverghela cazada a quei cagoni della Comision”.Ma il bello doveva appena iniziare …sul fondo scoprimmo che La Val era stata disarmata dai nostri amici non troppo pazienti e che cominciava a montare una piena epocale.Sergio Dambrosi, ”der president”, era fuori e grazie a una comunicazione radio alquanto fortunosa fu messo al corrente di ciò che stava succe-dendo.La tempesta montava, e i due più giovani fradici e stanchi videro un Gla-vu sprezzante che accesosi la solita sigaretta alla “Janez de Gobera”, senza pensarci due volte, prese il materiale e da solo rientrò a riarmare la grotta per farci uscire.Un’epica lotta con il tempo da vincere a ogni costo, inseguito dalla piena per raggiungerci in tempo!Tutto andò per il meglio e gli ultimi passarono il passaggio sifonante pra-ticamente in apnea!Senza il suo generoso aiuto le cose avrebbero preso tutta un’altra pie-ga…Oramai la domenica era finita, be-vuta di rito e stravolti di fatica tutti a casa.Andavo ancora a scuola e arrivarci, il lunedì, fu duretta!Poi gli anni passarono e ci ritrovammo tutti in CGEB, tante storie, impossibile raccontarle tutte ma sicuramente due meritano di essere ricordate ovvero di come, con spirito “de muloni de grota”,

partimmo un venerdì pomeriggio da Trieste per andare a fare il Berger in Alta Savoia: viaggio a parte, 28 ore per armo, fondo e disarmo e rientro allucinante a Trieste per tornare a lavorare.Glavu ovviamente si distinse per la grinta e la resistenza titanica noncuran-te di un bagno imprevisto a –500.Assieme a lui lo scrivente, Tullietto Blokko, Stefanin e il gruppo Mokka (Vasco e Bobo Benedetti ).Da ricordare anche Pasqua 1983, al complesso Queto-Coventosa nei Paesi Baschi (Pirenei spagnoli).Eravamo Glavu, io, Lazzaro, Paponcio e la Pacia col vecchio 132 prestato da Caio Falisca.Gita epica con piena da disgelo, io e Lazzaro come naufraghi in mezzo a laghi ignoti arrivammo ad uscire fuori dalla risorgiva per chiedere alla Guar-dia Civil un canotto e tornare dentro per recuperare gli altri tre.Era la domenica di Pasqua e tutti i negozi erano chiusi: morale della fiaba esce fuori un casino internazionale con titoloni ufo sui giornali.Tutto questo perché il capo del soc-corso spagnolo aveva capito benissimo che era solo questione d’attesa e poi i laghi interni si sarebbero asciugati da soli, sapeva perfettamente che non sussisteva nessun pericolo di vita ma, da buon stronzo opportunista, voleva cavalcare la storia per farsi un po’ di pubblicità gratis.Insomma, mancò poco che a me e Lazzy ci arrestassero per impedirci di tornare dentro …filammo dentro lo stesso dribblando al buio i poliziotti spagnoli, giocandocela in complicità coi i ragazzi del soccorso spagnolo e andammo a prenderli …loro erano tranquilli, mancavano solo le "cic-che"!Tornammo tutti fuori …c’era la TV spagnola ad attenderci …bloccano Glavu e lo intervistano e lui, in perfetto dialetto triestino, risponde in diretta: “Deme na bira e un cichin; altro no me servi!” Solo per questo dovrebbe entrare nella leggenda!Bei tempi.E adesso avanti con serenità, anche se non sarà facile.

Fox (Paolo Pezzolato)Due giovanissimi "Glavu" e "Fox" in Val Rosandra (Trieste).

MAURIZIO GLAVINA (1959-2015)

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luglio 20�5...

UNA DELEGAZIONEDELL’OHIO (USA)A TAIPANA

In questi giorni, a Taipana, il Chil-dren's International Summer Villages (C.I.S.V.) di Gorizia è stato al centro di un’interessante esperienza svolta gra-zie al contributo del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”. Il C.S.I.V. è un'organizzazione internazionale, affiliata all'UNESCO, che promuove l'educazione alla pace e l'amicizia interculturale.L’associazione offre una gamma di attività di gruppo che sviluppano com-prensione reciproca ed integrazione fra i bambini e fra i giovani dei diversi angoli del mondo. In questa occasione i ragazzi che partecipavano ad un programma “Interchange” provenivano dallo stato dell’Ohio (U.S.A.) ed erano tutti ospiti nel rifugio speleologico di Taipana.L'Interchange è un programma nel qua-le i concetti e gli obiettivi del C.I.S.V. vengono approfonditi nel confronto con altra cultura.Si vuole così sensibilizzare i ragazzi, ma anche le loro stesse famiglie, al tema della diversità.Si tratta di uno scambio con un altro Paese: ogni ragazzo vive individualmente, per un determinato periodo, nella famiglia di un coetaneo straniero.Famiglie di entrambi i Paesi si mettono in contatto per conoscersi, scambiando degli elementi delle proprie culture attraverso il racconto, foto, cibo.Vi sono attività di gruppo (lo stesso scambio è vissuto da una delegazione di minimo 4 partecipanti e un leader) e momenti in famiglia.È rivolta a ragazzi dai 12 ai 14 anni.L’organizzazione attualmente conta,

BRUNO OIO

Trieste, 24 ottobre 1921Trieste, 14 luglio 2015

A metà luglio se ne è andato un altro vecchio grottista: Bruno Oio, membro della Boegan per ben 64 anni.Aveva cominciato ad andare in grotta nel 1949, con la squadra che accom-pagnava Walter Maucci, impegnato negli studi morfologici delle grotte del Carso (come alla Grotta Vittoria, 2744 VG, di cui poi Maucci pubblicò un’esauriente analisi morfogenetica su Alpi Giulie).Attivo sul Carso e nel Friuli - varie grotte sul Carso, illuminazioni della Grotta Gigante, esplorazioni delle grot-te del Ciaorlec e della Bernadia, campo interno nelle Grotte di La Val, 340 Fr - la sua prestazione più significativa è forse legata al recupero della salma del giovane Lucio Mersi.Quando, nel luglio 1955, questo spe-leologo rimase ucciso in un incidente nell’Ab. Gaché sul Marguareis Bruno Oio non solo fece parte della squadra di soccorso immediatamente partita da Trieste, ma fu scelto, insieme ad Ermanno Grillo, per scendere e recu-perare la salma.Purtroppo, a causa di informazioni er-rate, la nuova campata di scale calata nel pozzo di 130 metri si era rivelata insufficiente e giunti a pochi metri dal fondo i due soccorritori dovettero risalire, stremati e bagnati fradici (si tenga presente che si era negli anni ’50 dell’altro secolo: imbraghi, tute in PVC, sottotute ecc. non esistevano proprio).Una volta usciti loro due scese Tullio Tommasini, in quanto nessuno dei presenti si era dichiarato disponibile a calarsi nel grande pozzo battuto dal-l’acqua proveniente dallo scioglimento di un vicino nevaio.Oio però torna nell’abisso, dopo alcune ore di sonno, per collaborare alle ultime fasi del recupero.Oltre al Piemonte anche la Sardegna sotterranea ha visto all’opera Bruno Oio che, fra agosto e settembre 1955, ha preso parte alla spedizione della Commissione Grotte.L’unico scritto che ci ha lasciato (firma-to assieme a Giorgio Coloni) riguarda

proprio quest’esperienza: Scherzi da prete in Sardegna, Progressionecento, p. 82.Problemi di salute ne riducono suc-cessivamente l’attività, anche se sarà presente ancora per parecchi anni alle illuminazioni popolari della Grotta Gigante, alle cene sociali e alle as-semblee della Commissione.Con lui se ne andato un altro pezzetto di storia della speleologia triestina.

Pino Guidi

Fuori dalla Grotta Pre Oreak.

Nella Grotta Pre Oreak.

Foto ricordo dopo la visita a Grotta Pre Oreak.

Escursione al Rio Lieskovaz.

Sulla strada per Taipana.

Il gruppo presso il rifugio di Taipana.

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globalmente, più di 200.000 membri.Grazie alla collaborazione con gli spe-leologi del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” e la disponibilità del rifugio di Taipana, i ragazzi americani dell’Ohio hanno potuto conoscere un ambiente per loro inusuale e soprat-tutto il sentiero delle cascate del Rio Gorgons che si snoda in una valle meglio conosciuta, dai locali, come Šeroka Dolina, una lunga e profonda incisione valliva, costellata da una serie di cascate splendide e diverse tra loro create dal Rio Gorgons.I partecipanti hanno potuto così am-mirare le bellezze del sentiero, che risalendo questa splendida valle, si snoda tra macchie di fitta vegetazione e panorami mozzafiato.Ed è forse proprio questo il modo migliore per conoscere questo angolo di paradiso, attraverso questo percor-so tanto facile quanto suggestivo, un angolo di vera poesia!Per gli amanti poi della geologia e della speleologia, la zona è ricca di sorpre-se, infatti, è facile imbattersi in strutture geologiche di grande interesse, o in anfratti e grotte di origine carsica, che hanno alimentato leggende e miti, ed ora sono oggetto di studio e ricerca da parte di molti appassionati.Lungo il sentiero gli escursionisti, con qualche timore, hanno dovuto attraver-sare alcune passerelle, piuttosto ardite, sospese sopra le cascate.In particolare quella sopra la grande cascata del Rio Lieskovac che per la verità meriterebbe un po’ di accurata manutenzione per evitare di attraversa-re la passerella con il cuore in gola.Anche alcuni tratti del sentiero an-drebbero sfoltiti dalla vegetazione che in questo periodo è particolarmente rigogliosa.I ragazzi americani hanno potuto an-che visitare la bella Grotta Pre Oreak che si trova a valle, lungo il torrente Cornappo, e costituisce il principale collettore delle acque sotterranee provenienti dalla soprastante zona di Villanova delle Grotte.Una vera e propria sorpresa visto che nel territorio dell’Ohio, da cui i ragazzi provengono, non ci sono grotte e il paesaggio è piuttosto monotono e pia-neggiante. Inutile dire che l’esperienza è stata per loro molto suggestiva anche se alla fine tutti sono stati messi a dura prova dalla fatica.Le leader delle due delegazioni, Eliza-beth Hanes (delegazione americana), e Jessica Scodro (delegazione italiana),

hanno ricordato che conclusa questa bella esperienza italiana i ragazzi ita-liani raggiungeranno i loro compagni d'avventura negli USA per passare due settimane lì.

PARCO TEMATICODELLA GRANDE GUERRADI MONfALCONE

La Società di Studi Carsici A.F. Lindner il 15 luglio 2015 ha condotto una visita guidata al PTGG con quaranta ragazzi in età tra i 10 e 15 anni, provenienti die-ci da Wagna (Stiria-Austria), dieci da Metlika (Slovenia), venti da Ronchi dei Legionari, con i loro accompagnatori (2 italiani, 2 sloveni e 2 austriaci).L'iniziativa era inserita nel programma del Gemellaggio tra Ronchi dei Legio-nari, Wagna e Metlika, che da qua-rant'anni si realizza con uno scambio di ragazzi che vengono ospitati nelle famiglie dei tre comuni, a rotazione: quest'anno in Italia, e negli anni suc-cessivi in Austria e in Slovenia.Durante la settimana di permanenza il Comune organizza un ricco program-ma di escursioni, visite al territorio e intrattenimenti, chiedendo anche il supporto alle associazioni locali.In questo contesto si è inserito l'in-tervento della Lindner, che ha fatto conoscere ai graditi ospiti i luoghi della grande Guerra sul Carso alle spalle di Monfalcone.Il socio Alessandro Zoff, appassiona-to di storia della Grande Guerra, ha condotto la visita guidata.A dare una nota di colore, c'è stata la partecipazione di due rievocatori storici del Gruppo "I Grigioverdi del Carso" che hanno fatto vedere divise e armi ai ragazzi.La cosa che ha destato maggior interesse, oltre la visita delle Caver-ne Vergine e dei Pipistrelli, è stato il rinvenimento di proiettili originali dell'epoca.

Antonella Miani

“AcquA fonte di vitA”;NON SOLO UNA MOSTRA

Acqua e roccia, i due ele-menti protagonisti in quel mondo sotterraneo teatro dell’azione e della passione degli speleologi.E sull’”Acqua fonte di vita” che l’Unione Speleologica Pordenonese CAI ha al-lestito una mostra fotografica in Riviera di Pordenone nell’ambito della recente “Festa del Noncello 2015”.

Nella Grotta dei Pipistrelli. (Erica Mesar)

I GrigioVerdi del Carso nella Caverna Vergine.

Percorrendo la Trincea Joffre. (Anna Tavano)

Parte della mostra allestita in Riviera del Pordenone.

Nella Caverna Vergine (Erica Mesar)

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ESCURSIONEDIDATTICA ESTIVAA BASOVIZZA

Il giorno 8 luglio è stata organizzata un'escursione didattica per il centro estivo della parrocchia di Sant'Agostino di Trieste.Trentacinque i partecipanti, sia bam-bini delle elementari che ragazzi delle medie, che, assieme ai loro quattro accompagnatori, sono stati guidati da Sergio Dolce alla scoperta degli ambienti naturali nella zona di Baso-vizza.La giornata era caldissima, ma per fortuna molto ventilata.La prima sosta è stata la Grotta Bac, che è stata molto apprezzata, soprattutto perché ha concesso una buona mezz'ora di clima decisamente fresco.Continuando poi per boschi e bosca-glie, è stato raggiunto il Bosco Bazzo-ni, dove è stata visitata la "particella sperimentale".La dolina della Grotta Nera è risultata il luogo ideale per una sosta all'ora di pranzo.Molto interesse ha suscitato la leg-genda, secondo la quale la grotta è stata anticamente usata per mettere in isolamento i lebbrosi, ai quali veniva fornito il cibo attraverso un camino naturale.Seguendo poi sentieri e carrarecce e attraversando un tratto di landa carsica (il più torrido!) si è concluso il giro ad anello rientrando a Basovizza.

Sergio Dolce

I SOCI DELLA SEZIONECAI DI PORDENONEALLA SCOPERTADEI SEGRETIDEL fIUME TIMAVO

Una escursione guidataalle Grotte di San Canziano(Slovenia).

Continua l’impegno della Sezione CAI di Pordenone e dell’Unione Speleologica Pordenonese a favore della consapevolezza sulla preziosità dell’acqua.Dopo la mostra “Acqua sorgente di vita” allestita in occasione dell’ultima edizione della “Festa del Noncello”, i Soci CAI pordenonesi hanno po-tuto recentemente vivere una nuova esperienza conoscitiva attinente a questo indispensabile elemento, infatti accompagnati dagli esperti speleologi sezionali hanno potuto addentrarsi nelle slovene Grotte di San Canziano dove il Timavo, certamente uno dei corsi d’acqua carsici più famosi e stu-diati, inizia il suo percorso sotterraneo che lo porta, dopo oltre 40 chilometri ipogei, a riemergete alle risorgenze di Duino, nelle vicinanze di Trieste.Un percorso ancora in gran parte sco-nosciuto in quanto ad oggi intercettato solamente da quattro profonde cavità naturali.

SPELEODAyIN PIANCAVALLO

Una giornata particolare quella trascorsa sabato

scorso dagli ospiti della località turi-stica di Piancavallo che, assistiti dagli Istruttori della Scuola di Speleologica CAI Pordenone, hanno potuto speri-mentare le emozioni della progressione ipogea su sola corda usufruendo di una struttura messa a disposizione dalla ditta Tintinaglia Angelo.Mente i più grandi si cimentavano con imbraghi e moschettoni, ai più giovani è stata offerta la possibilità di parteci-pare a dei mini laboratori didattici con-dotti dagli operatori didattici dell’Unione Speleologica Pordenonese.Un’iniziativa organizzata dallo Speleo-Ristoratore Michele Mazzolo per pro-porre non solo a una giornata diversa del vivere la vacanza in montagna ma anche stimolare la conoscenza di un ambiente naturale ricco di importanti fenomeni carsici ancora in gran parte da conoscere e valorizzare.

Una mostra che, come ha sottolineato il referente per le Attività Didattiche dell’Unione, Guido Tintinaglia, attra-verso potenti immagini in bianco e nero di grande formato, propone a noi tutti delle riflessioni sull’uso di questo sempre più importante elemen-to naturale troppe volte, nella nostra società, malamente sprecato o peggio inquinato.Un altro obiettivo, ha ricordato Tintina-glia, quasi provocatorio, che motiva la presenza degli speleologi del CAI alla Festa, è quello di costatare quale siano le reali possibilità di poter proporre a Pordenone delle esposizioni all’aperto, non vigilate, senza che queste subi-scano atti di vandalismo ed è anche per questo motivo che l’USP ringrazia gli Organizzatori di questa importante manifestazione cittadina per aver cre-duto nell’iniziativa.

MaxiPoster della mostra "Acqua fonte di vita".

Piancavallo SpeleoDay.

Nella Bac con i ragazzi del Centro Estivo della Parrocchia di Sant'Agostino. (Sergio Dolce)

Alcuni dei partecipanti alla visita CAI PN alle Grotte di San Canziano.

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"THE WAy TO THE SKy" O "WAy TO THE SKy"?

Stavolta ci azzardiamo, si.A discapito di chi non ci credeva.La settimana scorsa c'erano meno di 10 centimetri di aria sopra il lago, ma un vento impressionante ne increspava la superficie."Se continua così quel vento la farà evaporare, l'acqua del lago".Nessuno mi credeva. Sono davvero così sognatore?Che bello, e penso sia proprio questo il motivo di certi risultati, tra cui questo di cui ora racconterò.Borgobello Tiziano, Poeta Sergio e l'immancabile Andrea Macauda (Mammolo) sono gli sfortunati che risposero alla chiamata del Landri Scur.Era un anno e mezzo che il pelandrone non si concedeva.Sonnicchiava e ridacchiava ai nostri tentativi di forzarlo.Ma nulla, arrivati al momento buono ...pioggia e... zac!: sifone alto per mesi.Dal dicembre 2013, nelle sue parti terminali, ci attendevano un grosso meandro ventoso inesplorato e tanto materiale tecnico.Il meandro è da sempre abituato a quel buio ma il materiale no.Reclamava nel buio un po' di compagnia che lo utilizzasse, che lo aprisse, chiudesse, mettesse in trazione.Chissà cosa han pensato quando hanno visto l'accrescersi della luce anticipate dallo strusciare delle nostre tute sul meandro?Forse: "E qui la festa?".Alle ore 10.30 di sabato mattina accendiamo i nostri led.Abbiamo con noi circa due sacchi a testa.Si, perché comunque, per evitare qualsiasi problema con il lago eventualmente ancora alto, abbiamo deciso di portarci anche le mute da sub ed i sacchi stagni per contenere trapani e tutto il resto.Lo abbiamo fatto lo stesso, anche se Mauro Sacilotto e Марчо Монтагнэp (Pelo) ci avevano già avvisato che il lago era basso.SIfone di sabbia, budello, pozzetto.In poco tempo siamo al lago dove constatiamo che le indicazioni dei due erano corrette.Abbandoniamo il materiale subacqueo e saliamo sul canotto.C'è un'ottantina di cm di aria sopra la superficie dell'acqua del lago, sufficiente per passare comodamente.Galleria quadra, salone e poi sifone di ghiaia che, però troviamo chiuso.In circa una mezzoretta riesco a passare. Poi Sergio, Tiziano ed, infine, Mammolo.La strada scorre via veloce e, verso le 17.00 siamo all'imbocco del meandro merdoso, quello dell'anello, in prossimità del limite esplorativo della vecchia guardia.Meandro di merda, che ci fai perdere un'ora per percorrere i tuoi 150 metri, quanto ti odio.Alle 18.00 siamo quindi al di là di quest'ultima difficoltà, al termine delle esplorazioni degli anni '90.Ora si incomincia a salire: un 15, un 20, un'altro 15 ed, infine, un 25.Ora si cammina in orizzontale in una zona che sembra essere lì per caso.La grotta cambia, si entra in un altro sistema. Qui non c'è aria come nelle parti sottostanti.Non c'è aria, certo, almeno fino al bivio con le Vasche dove l'aria si fa di nuovo davvero tanta.Ma è un'altra aria. Un'altra aria di un'altra grotta, evidentemente.L'aria esce dall'ingresso ed esce anche dalle Vasche.Le Vasche sono un ingresso basso di un altro sistema superiore e non l'ingresso alto del Landri Scur.Lo avevamo già capito un paio d'anni or sono quando avevo constatato che l'ingresso delle vasche era completamente chiuso dalla neve ed il sifone del Landri completamente aperto.Il concetto era poi stato rafforzato con le esplorazioni del dicembre 2013 in occasione della scoperta del meandro alto, obiettivo di questa punta.Filiamo lisci e di corsa ignorando le vasche.Eccoci laddove avevamo lasciato il materiale, praticamente il termine esplorato.Davanti è tutto nero.O tutto bianco "inesplorato", dove tutto è da scrivere, vedete voi...Il materiale, come ci si aspettava, è proprio contento di vederci.È tutto in ghingheri, bello ordinato e pulito.Entra perfino da solo nei nostri sacchi.R10 e siamo nel meandro.È come me lo ricordo: fossile, largo, alto, ricoperto da limo asciutto.Dritto e sinuoso al tempo stesso.Tanta aria, sempre presente, che scende: eccolo l'ingresso alto delle vasche.Da qui, in un futuro, entreremo nelle vasche e poi nel Landri.

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Ma intanto progrediamo lentamente, armandolo con piccoli traversini laddove necessario.Consumiamo così una ventina di attacchi e più di 100 metri di corda.Al termine del materiale decido di proseguire da solo. Passo un punto stretto, vado avanti.Ora si allarga. Gli ambienti diventano un po' più attivi. Intercetto un attivo.L'acqua se ne va per vie ignote, da esplorare, ma intanto io rimango alto. Proseguo in solitaria.Piccole pozze d'acqua che le osservo: ci sono aghi di pino mugo. Ma intanto proseguo.Ora l'ambiente è più grande.Mi trovo in un ambiente con il soffitto costituito da una frana.L'attivo basso è impercorribile e così decido di guardare meglio il soffitto.Tra i blocchi scorgo un possibile passaggio.Ma c'è bisogno di corda, ed io l'ho finita.Al di là, un bel grande ambiente nero attende di essere illuminato per la prima volta dai nostri led.Faccio quindi retrofront, per tornare dove gli altri mi attendono.Le nostre stime quantificano in 3-400 metri di nuovo esploprato.L'altimetro segna +240/260 dall'ingresso.Alle 08.00 rivediamo la luce con ancora l'atroce dubbio sul nome del meandro: "Way to the dream" o "Way to the sky"?Dietro di noi il mostro scuro del Pradut, schivo e sonnolento che, osservandoci, ridacchiando ci da l'arrivederci.

Filippo Felici (Felpe)

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IX CAMPO SCUOLA DI SPELEOLOGIACaramanico Terme - ��-�9 luglio 20�5

Ed eccoci qui cari compagniinsieme al nostro capo Berarditutti riuniti per la nona edizioned'un campo scuola senza paragone e fra un cambio di programma e una grotta infangataabbiamo tirato avanti fra un calcio e una risataben sorvegliati dal nostro disorganiz-zatoreallegro e simpatico anche sospeso su di un burroneche sacrifica l’amichetto Ernestoper salvare un allievo modestoquindi dove lo trovate un uomo così onestosempre ben organizzato e modesto?E fra gelidi tremorie intense emozioniquesta settimana di campo è trascorsa volandoma a noi non è bastatae ci ritorneremo con felicità rinatae allora ci riavvolgeremo nei nostri imbrachieuforici e spensierati come ubriachifra un discensore e un faticoso salitone noi non abbiamo timorepoiché abbiamo al nostro fianco l’ini-mitabile organizzatoreche si è meritato un posto nel nostro cuore. Arianna, Antonio, Lorenzo e Alessia

Caro Daniele, questa settimana è volata, come sempre del resto.Ogni volta ci dispiace abbandonare questo campo scuola perché, alla fine, dopo tanti anni è diventato parte di noi.Grazie a te abbiamo conosciuto questo meraviglioso e vasto mondo che è la speleologia. Ti ringraziamo di ritagliare del tempo per noi ogni anno e regalarci espe-rienze uniche ed emozionanti. A nome di Nicholas ci scusiamo per la tua momentanea impotenza, uomo impotente sempre piacente!

A parte gli scherzi, grazie di vero cuore per questi momenti, grazie di rendere ogni giorno entusiasmante e divertente con la tua simpatia e i tuoi cambi di programma.Non vediamo l’ora di ritornare e chis-sà cosa ci aspetta …se quest’anno sei diventato sordo l’anno prossimo come sarai?Speriamo meglio, anzi noi siamo sicuri!Niccolò, Davide, Nicholas e Chiara

Eccoci di nuovo qui, nella nona edi-zione del Campo Scuola di Speleo-logia.È già passata una settimana e non ce ne siamo nemmeno accorti, sono passati 7 giorni di divertimento in compagnia dei nostri immancabili, unici tutor, e dei nostri compagni di avventure.Anche quest’anno abbiamo esplorato e compreso il mondo della speleologia affrontando nuove e bellissime espe-rienze che riescono sempre a convin-cerci di tornare ogni anno, nonostante la solita organizzazione.Non vediamo l’ora di tornare per festeggiare la decima edizione e di ritrovarci qui, tutti insieme, a ridere e scherzare e alla fine, come sempre, il tempo passerà in fretta.Gemma, Francesco, Gabriele e Ro-berto.

Questa lettera non inizia da qui, questa lettera inizia un po’ di tempo fa.Inizia da lunedì, quando ci siamo ritrovati in questa stanza a cui ora dobbiamo dire addio.Inizia da quando abbiamo guardato negli occhi i vecchi e i nuovi compagni di avventura.Abbiamo stampato tutto nella mente: le discese in corda, le strettoie, le amicizie, il divertimento, (e anche il cibo).Questo Campo Scuola di Speleologia

lascia sempre qualcosa di unico e indescrivibile.Lascia l’emozione, lascia i ricordi, lascia la tristezza del pensare a tutti i bei momenti andati via e la felicità di averli vissuti.Il campo scuola non è ancora finito e già ci manca tanto che aspettiamo con impazienza la prossimo.Perché è così: le cose belle passano in fretta. Passa in fretta il tempo in grotta. Ti senti un tutt’uno con la natura, con il silenzio, con il buio, con la vita.E a questo serve questo campo scuo-la: a sentirsi vivi.Per questo ci siamo.Per questo ci saremo.Valeria, Thierry, Francesco jr. e Da-vide jr.

Daniele mettiamo per iscritto queste righe poiché ormai non ci senti più. Ma noi veterani ti abbiamo conosciuto quando ancora ci sentivi!È passato tanto tempo e ogni anno è più difficile per noi rinunciare alla nostra settimana speciale, nonché unica.Abbiamo sempre ammirato la tua de-dizione e attenzione a questa iniziativa che, puntualmente, riproponi senza esitazioni, sacrificando il tuo prezioso, nonché incasinato tempo.Continui a stupirci con nuove esplo-razioni, insegnandoci la passione per questo mondo, a molti sconosciuto. Ci hai fatto oltrepassare limiti che pensavamo fossero insuperabili.Ci hai aiutato a crescere sia come speleologi sia come persone, non solo con spunti teorici ma anche condivi-dendo con noi le tue esperienze tra una risata e l’altra.Quindi semplicemente ti ringraziamo per la persona che sei e per le persone che ci hai fatto diventare.Il prossimo anno sarà il X Campo Scuola di Speleologia, noi ci saremo! I tuoi pellegrini "veterani".

Al IX Campo Scuola di Speleologia che si è tenuto in Abruzzo, hanno partecipato anche tre speleologi del Friuli Ve-nezia Giulia: Elisabetta Miniussi della Società di Studi Carsici "A. F. Lindner" di Ronchi dei Legionari (Gorizia), Tiziana Varcounig e Franco Gherlizza del Gruppo Grotte del Club Alpinistico Triestino. Nel corso dei sette giorni del campo i sedici ragazzi sono stati accompagnati in quattro grotte dell'Abruzzo e delle Marche (Grotta dell'Ovito, Grotta del Cervo, Grotta Oscura e Grotta Fredda) dopo aver appreso le nozioni base per la progressione su corda, che sono state spiegate sia in teoria che in pratica, con le manovre nella palestra di roccia, attrezzata appositamente nei pressi di Roccamorice. Un esperienza decisamente positiva per tutti come si può evincere dai commenti dei ragazzi.

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IX CAMPO SCUOLA DI SPELEOLOGIAFotocronaca

Istruttrici (Elisabetta e Tiziana) e allievi durante le manovresu sola corda nella palestra di Roccamorice. (Franco Gherlizza)

Lezione base di topografia e rilevamento all'interno della Grotta Oscura. (Franco Gherlizza)

Il gruppo all'esterno della Grotta Fredda (Marche). I sedici ragazzi in aula, durante una lezione teorica

Istruttori, professori universitari e allievi nella Grotta dell'Ovito (Abruzzo). Roccamorice. Michele attrezza una parete..

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CLUB ALPINISTICO TRIESTINO - GRUPPO GROTTE E CAVITà ARTIfICIALI

UN ANNO DI ATTIVITà SPELEO-DIDATTICACON GLI ISTITUTI SCOLASTICI, I CENTRI ESTIVI E I GRUPPI GIOVANILI

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

Con l'escursione di venerdì 26 giugno 2015, alla Grotta dell'Acqua, possiamo dichiarare concluso l'impegno assunto dai soci del Gruppo Grotte del Club Alpinistico Triestino per quanto riguarda alcuni progetti didattici che sono stati concordati assieme al Comune di Trieste e al Comune di Muggia per l'anno scolastico 2014-2015.A questi si sono aggiunte numerose richieste per visite guidate a grotte e cavità artificiali anche da diversi istituti scolastici italiani, sloveni e croati.Come si può vedere, la maggior parte delle richieste riguarda la Kleine Berlin, struttura che recentemente ha ricevuto il "Certificato di eccellenza" da parte della Tripadvisor, grazie soprattutto all'impegno e alla competenza dei nostri soci Maurizio Radacich, Lucio Mircovich e Dean Leonardelli.Un chiaro segnale che le nostre proposte didattico-divulgative ipogee hanno ormai stravalicato i confini provinciali.I progetti mirano a far conoscere il mondo sotterraneo (sia naturale che artificiale) ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, ai giovani dei ricreatori, dei centri estivi e di altre iniziative giovanili (ma non solo), in genere.Riportiamo, in modo esaustivo, l'attività svolta da soci e collaboratori, nel periodo di tempo sopra indicato, ringraziandoli per l'impegno che si sono assunti e per la professionalità con la quale hanno svolto questo importante servizio civico.

10 luglio 2014 - mercoledì Ricreatorio De Amicis (Trieste) Kleine Berlin (17+2)23 luglio 2014 - mercoledì Ricreatorio Fonda-Savio (Trieste) Kleine Berlin (24+3)23 luglio 2014 - mercoledì Cooperativa La Quercia (Trieste) Kleine Berlin (62+2)27 luglio 2014 - domenica Agenzia Sociale 2001 (Trieste) Kleine Berlin (10+1)05 agosto 2014 - martedì Ricreatorio di Opicina (Trieste) Grotta Bac (23+3)07 agosto 2014 - giovedì Cooperativa Reset (Trieste) Kleine Berlin (16+1)08 agosto 2014 - venerdì Ricreatorio Lucchini (Trieste) Kleine Berlin (35+3)20 agosto 2014 - mercoledì Ricreatorio Fonda-Savio (Trieste) Kleine Berlin (23+2)25 agosto 2014 - lunedì Ricreatorio Padovan (Trieste) Kleine Berlin (22+1)27 agosto 2014 - mercoledì Ricreatorio di Opicina (Trieste) Grotta Bac (22+3)04 settembre 2014 - giovedì Ricreatorio Padovan (Trieste) Kleine Berlin (16+1)22 settembre 2014 - lunedì Scuola Ribičič (Trieste) Kleine Berlin (28+1)27 settembre 2014 - sabato Amis (Trieste) Kleine Berlin (20+1)06 ottobre 2014 - lunedì Scuola Ital. Materna di Hrvatini (Slovenia) Lezione in classe (30+7)08 ottobre 2014 - mercoledì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (19+1)13 ottobre 2014 - lunedì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (25+1)17 ottobre 2014 - venerdì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (27+1)21 ottobre 2014 - martedì CIOFS (Trieste) Kleine Berlin (16+1)22 ottobre 2014 - mercoledì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (26+1)22 ottobre 2014 - mercoledì CIOFS (Trieste) Kleine Berlin (13+1)23 ottobre 2014 - giovedì CIOFS (Trieste) Kleine Berlin (15+1)14 novembre 2014 - venerdì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (25+1)20 novembre 2014 - giovedì Istituto Comprensivo di Gorizia Kleine Berlin (50+4)24 novembre 2014 - lunedì Scuola Ital. Materna di Hrvatini (Slovenia) Grotta Bac (22+3)05 dicembre 2014 - venerdì Scuola Internazionale di Opicina (Trieste) Kleine Berlin (36+10)03 gennaio 2015 - sabato Parrocchia S. Giorgio Martire (Lecco) Kleine Berlin (42+3)13 gennaio 2015 - martedì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Kleine Berlin (46+3)

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20 gennaio 2015 - martedì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Kleine Berlin (21+2)27 gennaio 2015 - martedì ITG Delai (Bolzano) Kleine Berlin (39+3)29 gennaio 2015 - giovedì ISIS BEM - Staranzano (Gorizia) Kleine Berlin (44+3)30 gennaio 2015 - venerdì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Kleine Berlin (20+2)31 gennaio 2015 - sabato Gruppo Agesci di Cordovado (Trieste) Kleine Berlin (20+2)05 febbraio 2015 - giovedì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Lezione in classe (63+4)12 febbraio 2015 - giovedì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Lezione in classe (89+7)20 febbraio 2015 - venerdì Scuola Montessori S. Giusto (Trieste) Kleine Berlin (21+1)24 febbraio 2015 - martedì Gruppo FAI Giovani FVG (Trieste) Kleine Berlin (37+2)02 marzo 2015 - lunedì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (27+4)03 marzo 2015 - martedì Istituto Galilei (Trieste) Kleine Berlin (21+2)04 marzo 2015 - mercoledì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Kleine Berlin (21+2)04 marzo 2015 - mercoledì Scuola Elementare Rossetti (Trieste) Lezione in classe (20+1)04 marzo 2015 - mercoledì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Kleine Berlin (21+2)04 marzo 2015 - mercoledì Scuola Infermieristica (Slovenia) Kleine Berlin (57+4)11 marzo 2015 - mercoledì Scuola It. Materna di Hrvatini (Slovenia) Lezione in classe (42+7)12 marzo 2015 - giovedì Scuola Slo. Materna di Hrvatini (Slovenia) Lezione in classe (16+2)13 marzo 2015 - venerdì Scuola Media Divisione Julia (Trieste) Kleine Berlin (13+1)13 marzo 2015 - venerdì Liceo S.M. Legnami (Monza Brianza) Kleine Berlin (34+2)13 marzo 2015 - venerdì Scuola Media Caprin (Trieste) Lezione in classe (95+4)16 marzo 2015 - lunedì Università della Terza Età Dobrina (Trieste) Kleine Berlin (26+2)18 marzo 2015 - mercoledì Scuola Media Julia (Trieste) Kleine Berlin (19+1)18 marzo 2015 - mercoledì Istituto Comprensivo Breccia (Como) Kleine Berlin (70+4)19 marzo 2015 - giovedì Istituto Comprensivo Palladio (Vicenza) Kleine Berlin (45+2)19 marzo 2015 - giovedì Scuola Media Fonda Savio (Trieste) Lezione in classe (17+2)23 marzo 2015 - lunedì Università della Terza Età Dobrina (Trieste) Kleine Berlin (25+2)25 marzo 2015 - mercoledì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Grotta Bac (20+3)25 marzo 2015 - mercoledì Scuola Media S. Francesco (Varese) Kleine Berlin (58+2)30 marzo 2015 - lunedì Scuola Media Caprin (Trieste) Grotta Bac (27+4)30 marzo 2015 - lunedì Scuola OSZ Malles (Bolzano) Kleine Berlin (40+2)31 marzo 2015 - martedì Scuola OSZ Malles (Bolzano) Kleine Berlin (20+1)31 marzo 2015 - martedì IAL FVG (Trieste) Kleine Berlin (15+1)31 marzo 2015 - martedì Liceo Fanti di Carpi (Modena) Kleine Berlin (15+1)31 marzo 2015 - martedì Scuola Media Caprin (Trieste) Grotta Romana (17+2)02 aprile 2015 - giovedì Scuola slovena (Nova Gorica - Slovenia) Kleine Berlin (25+2)03 aprile 2015 - venerdì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (38+1)13 aprile 2015 - lunedì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Grotta Bac (15+2)14 aprile 2015 - martedì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Grotta Bac (21+2)14 aprile 2015 - martedì Scuola dell'Infanzia (Muggia - Trieste) Grotta Bac (20+2)14 aprile 2015 - martedì Scuola Media Pergine Valsugana (Trento) Kleine Berlin (40+2)15 aprile 2015 - mercoledì Scuola Elementare Dardi (Trieste) Lezione in classe (40+3)15 aprile 2015 - mercoledì Scuola Media Virgilio (Como) Kleine Berlin (40+2)16 aprile 2015 - giovedì Scuola Media Levstik di Prosecco (Trieste) Kleine Berlin (24+1)16 aprile 2015 - giovedì Scuola Media - Como Kleine Berlin (25+1)17 aprile 2015 - venerdì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (26+1)19 aprile 2015 - sabato Alpinismo Giovanile CAI Gemona (Udine) Forte di Osoppo (22+12)20 aprile 2015 - lunedì Scuola Media mons. Manfredini (Varese) Kleine Berlin (50+2)

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21 aprile 2015 - martedì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Grotta Bac (19+2)22 aprile 2015 - mercoledì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Grotta delle Gallerie (40+3)22 aprile 2015 - mercoledì Università della Terza Età Dobrina (Trieste) Kleine Berlin (19+1)23 aprile 2015 - giovedì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Riparo di Visogliano (40+4)24 aprile 2015 - venerdì CSM Maddalena (Trieste) Kleine Berlin (7+1)28 aprile 2015 - martedì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Fontanone di Goriuda (45+3)29 aprile 2015 - mercoledì Fondazione Sant'Agostino (Varese) Kleine Berlin (50+2)30 aprile 2015 - giovedì Scuola Media Fonda Savio (Trieste) Grotta di Crogole (43+3)04 maggio 2015 - lunedì Scuola Media Divisione Julia (Trieste) Kleine Berlin (16+1)05 maggio 2015 - martedì Liceo Petrarca (Trieste) Kleine Berlin (17+1)06 maggio 2015 - mercoledì Istituto Veronese Marconi (Cavarzere - VE) Kleine Berlin (35+2)06 maggio 2015 - mercoledì Ass. Cult. G. Lorenzin (Portogruaro - VE) Kleine Berlin (25+2)08 maggio 2015 - venerdì Scuola Media N. Sauro (Muggia - Trieste) Fontanone di Goriuda (45+3)08 maggio 2015 - venerdì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (41+1)20 maggio 2015 - mercoledì Scuola Media N. Sauro (Muggia -Trieste) Lezione in classe (46+4)27 maggio 2015 - mercoledì Istituto comprensivo Altipiano (Trieste) Kleine Berlin (21+1)29 maggio 2015 - venerdì Scuola Elementare Rossetti (Trieste) Grotta dell'Acqua (36+4)03 giugno 2015 - mercoledì Scuola Elementare Benussi (Rovigno - HR) Kleine Berlin (35+2)08 giugno 2015 - lunedì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (85+1)09 giugno 2015 - martedì Scuola Media Fonda Savio (Trieste) Grotta Bac (16+2)10 giugno 2015 - mercoledì Scuola slovena (Capodistria - Slovenia) Kleine Berlin (78+1)16 giugno 2015 - martedì Oratorio OMA (Trieste) Kleine Berlin (50+3)18 giugno 2015 - giovedì Ricreatorio Fonda Savio (Trieste) Kleine Berlin (24+2)19 giugno 2015 - venerdì Ricreatorio Stuparich (Trieste) Kleine Berlin (41+3)25 giugno 2015 - giovedì Ricreatorio di Opicina (Trieste) Grotta Bac (18+2)26 giugno 2015 - venerdì Oratorio S. Vincenzo de Paoli (Trieste) Grotta dell'Acqua (72+12)

100 incontri: (10 in aula + 19 in grotta + 70 in Kleine Berlin + 1 sul forte di Osoppo)56 strutture didattiche coinvolte (3195 studenti + 247 insegnanti/accompagnatori) per un totale di 3442 utenti.

Da parte nostra abbiamo potuto contare sulla disponibilità di 30 collaboratori, tra soci e amici, nelle visite didattiche alla Kleine Berlin, per il progetto speleo-didattico nelle scuole “Orizzonti Ipogei” (in collaborazione con il Comune di Trieste) e per l'attività ambientale “Noi e il nostro ambiente” (progetto didattico sostenuto dal Comune di Muggia).Hanno prestato la loro opera i seguenti soci e amici del CAT: Blaschich Manuela, Bottin Guido, Bressan Maurizio, Buonanno Alberto, Buonanno Giovanni, Carboni Mario, Dolce Sergio, Esposito Guglielmo, Gherlizza Franco, Giurge-vich Ernesto, Hoffer Michele, Leonardelli Dean, Mereu Francesca, Miele Laura, Mircovich Lucio, Monaco Lino, Naci-novi Mario, Negrisin Andrea, Perhinek Daniela, Podgornik Ferruccio, Prenassi Antonella, Radacich Maurizio, Razzuoli Massimo, Rizman Giorgio, Sandorfi Andrea, Tommasini Moreno, Trevisan Luca, Varcounig Tiziana, Vianello Sergio, Zamola Serena.

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agosto 20�5...

ALPI GIULIE CINEMA – UNA OPPORTUNITà PER I GIOVANI

La macchina organizzativa di Monte Analogo, come sempre nel periodo estivo, si è messa in moto per selezionare le produzioni da presentare ad Alpi Giulie Cinema 2015-16.L’edizione precedente che ha celebrato il 25ennale, iniziata nel 1990 al Tea-tro Miela di Trieste, è stata senza dubbio una ottima manifestazione con una proposta cinematografica originale di grande qualità, ben distribuita geografi-camente, e che ha toccato molti temi legati alla montagna con sale gremite al pubblico: dal lavoro alla natura, dalla grande avventura patagonica allo sci estremo sulle montagne canadesi, dall’esplorazione degli abissi caucasici più profondi al mondo alle distese d’acqua dell’Amazzonia.Grande soddisfazione quindi, anche per il successo di tutto il lavoro svolto e per il non indifferente traguardo temporale raggiunto, rilanciando subito verso la ventiseiesima edizione, in parte dedicata al centenario della Grande Guerra combattuta sulle montagne.Sono previste produzioni provenienti oltre che dall'Italia, dagli Stati Uniti, Spagna, Germania, Australia, SudAfrica, Inghilterra, Svizzera, Canada, Olanda.La rassegna, come di consueto, prenderà il via nel mese di novembre a Trieste per poi venire proposta a Gorizia e nella Pedemontana pordenonese.Il gruppo di lavoro (aperto a tutte le auspicabili collaborazioni) si ritrova nel-la sede di Via Fabio Severo 31 a Trieste (+39 040 761683 oppure +39 335 5279319) ogni mercoledì dalle 15.00 alle 17.00.Partecipano all’organizzazione anche un gruppo di giovani volontari di ARCI Servizio Civile, la più grande associazione di scopo italiana dedicata esclu-sivamente al servizio civile che mette a disposizione dei giovani dai 16 ai 28 anni l’opportunità di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno nell’ambito della promozione di una cultura di pace e solidarietà, di educazione e promozione culturale e alla pratica sportiva, di salvaguardia e tutela dell’ambiente.Le loro attività principali saranno l'affiancamento nel campo della comunicazione e informazione (grafica, fotografia, informatica, ufficio stampa, ...).Monte Analogo offre inoltre la possibilità di svolgere attività di stage a studenti universitari iscritti alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Trieste.In particolare i giovani si occuperanno in questo periodo dell’organizzazione della rassegna “Alpi Giulie Cinema” con ruoli di assistenza al coordinamento tecnico, all’ospitalità e alla comunicazione dell’evento.Lo stage è un’attività che si svolge all’esterno dell’università presso enti, ditte, istituzioni o privati.È anche un adempimento che l’attuale ordinamento di legge prevede per gli Atenei e le Facoltà.Gli studenti interessati sono invitati a contattare Monte Analogo per concordare le modalità di svolgimento dello stage.Si rimanda al sito dell'Università di Trieste per ulteriori dettagli.

MONTE ANALOGOVia Fabio Severo, 31 - 34133 Trieste (Italy)

tel. +39 040 761683 - mob. +39 335 5279319www.monteanalogo.net - [email protected]

CAMPO SPELEODEL CATIN PALA CELAR(MONTE CANIN)

Anche quest'anno dal 1 al 9 agosto viene organizzato il campo speleo sul Monte Canin.La zona operativa questa volta preve-de gli altopiani del Pala Celar (quota 2000 m circa), verso la Forca del Poviz (guardando il rifugio Gilberti all'estrema sinistra per interderci).Non ci sono punti di appoggio nei dintorni quindi il campo viene fatto esclusivamente con le tende.Quasi tutto il percorso è su sentiero CAI (o dal rifugio Gilberti o da Sella Nevea per la mulattiera del Poviz) per poi abbandonarlo seguendo una traccia fino al campo (circa 2 ore e mezza).L'intenzione è quella di rivedere e continuare l'esplorazione di una grotta ferma a –100 m, trovata recentemente da Papo, ci saranno sicuramente altre cose da fare che verranno decise al momento a seconda degli sviluppi esplorativi.Il campo è aperto a tutti e una mano a qualsiasi livello serve sempre, il paesaggio e la tranquillità del posto meritano sicuramente almeno una visita.Chi ha intenzione di partecipare, anche solo per qualche giorno, è pregato di contattare Clarissa o Papo.Clarissa: [email protected]: [email protected].

Gruppo del Monte Canin. Panoramica sul Monte Forato e la zona interessata dal nostro campo. In basso a sinistra, il rifugio "Celso Gilberti".

(Franco Gherlizza)

VOyAGER & CAT SU RAI DUE

Lunedì 3 agosto, su Voyager, ci sarà la messa in onda delle esplorazioni fatte dal Club Alpinistico Triestino nei "Tunnel di Ravne" (Bosnia Erzegovina).Esplorazioni fatte nel corso del sopralluo-go alle "piramidi" di Visoko (BiH).

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CONCERTO IN GROTTA

Di questi tempi si parla tanto del caldo torrido che fa e che, per questo, non si può stare fuori.Mando un suggerimento di come rin-frescarsi nella natura.A parte trovate l'invito al concerto nella grotta Tnjelova pecina il venerdi 7 agosto alle ore 18, organizzato dal comune di Hrpelje Kozina in collabo-razione con le società turistica e dei pompieri locali e la Sociatà speleo Dimnice di Koper-Capodistria.Su di un palco naturale, potremmo go-dere l'acustica straordianria della sala d'entrata ascoltando i cantanti della Kraska klapa e Marjetka Popovski.La grotta si trova nel villaggio Materija, non distante dalla strada che congiun-ge Trieste-Trst con Rijeka-Fiume.Sulla strada ci saranno, comunque, delle indicazioni.Vicino c'è la magnifica veduta della valle secca di Brezovica con i resti del castello.

La grotta, trasformata secoli fa in ri-fugio per animali, si trova a lato della carrareccia.Consiglio di indossare calzature adatte e di portare una maglia perché la grot-ta è fredda al punto che, d'inverno, si riempie di concrezioni di ghiaccio.

L'ingresso è gratuito.Franc Maleckar

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Regolamento Concorso fotografico “70° CAT”

Art. 1 – CONCORSOLa Sezione Video-fotografica del Club Alpinistico Triestino promuove un concorso fotografico nazionale in occasione del suo 70° anno di vita.

Art. 2 – SEZIONIIl concorso è aperto a tutti e si articola in tre sezioni:Montagna – Premio “Icaro” (Corrado De Monte)Sezione dal tema libero riservata esclusivamente a fotografie scattate in ambiente montano o carsico. Grotta – Premio “Ugo Stocker”Sezione dal tema libero riservata esclusivamente a fotografie scattate in grotta.Cavità artificiali – Premio “Erwin Pichl”Sezione dal tema libero riservata esclusivamente a fotografie scattate in cavità artificiali.

Art. 3 – ISCRIZIONEIl concorso si concluderà alla mezzanotte del 30 settembre 2015.Per iscriversi è sufficiente compilare il form online sul sito del CAT e spedire le immagini via mail all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] fede la data e l’ora della mail di invio del file.Ogni partecipante potrà presentare fino a 15 foto (5 per ciascuna sezione) scattate in qualunque parte del mondo, che non siano già state premiate in altri concorsi, pena la squalifica dell’opera.Le opere dovranno essere presentate in formato .jpg (in alta qualità; peso massimo della singola foto: 8 MB; dimensioni minime del lato minore: 2000 px; RGB).Non sono ammessi fotomontaggi né foto con firme, filigrane o contrassegni visibili sull’immagine.In entrambe le sezioni sono ammesse fotografie a colori; in bianco e nero o monocromatiche.L’ammissibilità del fotoritocco e della sua entità, nel contesto dell’opera presentata, rientreranno nella discrezionalità della giuria, che potrà squalificare opere ritenute non idonee al concorso.

Art. 4 – PREMII premi saranno così suddivisi:

Montagna – Premio “Icaro” (Corrado De Monte)Foto prima classificata: 100 €

Grotte – Premio “Ugo Stocker”Foto prima classificata: 100 €

Cavità artificiali – Premio “Erwin Pichl”Foto prima classificata: 100 €

ClubAlpinisticoTriestinoOnlus

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Tutte le opere inviate saranno pubblicate sul sito del Club Alpinistico Triestino nella Sezione Video-fotografica.I vincitori saranno resi noti entro il 30 novembre 2015 sul sito www.cat.ts.it e contattati personalmente dall’organizzazione.

Art. 5 - QUOTE D’ISCRIZIONELa partecipazione delle opere prevede il versamento di una quota d’iscrizione di 10 €per ogni singola sezione.Gli introiti saranno reinvestiti esclusivamente nel concorso stesso e in attività associative.

Art. 6 - MODALITÀ DI PAGAMENTOSono accettate le seguenti modalità di pagamento:tramite bonifico bancario al Club Alpinistico Triestino OnlusBanca Prossima - Filiale 5000 Milano / IBAN: IT93 W033 5901 6001 0000 0008 612

oppureUnicredit Banca - Agenzia Trieste Borsa / IBAN: IT75 S020 0802 2000 0010 0098 489con causale: Concorso fotografico “70° CAT”.Si prega si specificare anche il proprio nome e cognome.

tramite consegna a mano presso la sede del CAT, via Raffaele Abro, 5/a ogni martedì e ogni giovedì dalle ore 21.00 alle ore 22.30.

Art. 7 – GIURIALe opere saranno selezionate e giudicate in maniera inappellabile da una giuria di esperti la cui composizione sarà comunicata quanto prima sul sito web del CAT.La giuria si riserva il diritto di premiare più opere dello stesso autore.

Art. 8 - DIRITTO D’AUTOREIl partecipante, per tutte le opere candidate, concede al Club Alpinistico Triestino Onlus una licenza d’uso completa, non esclusiva, irrevocabile e a tempo indeterminato.Il CAT mantiene i diritti di utilizzarle nell’ambito delle proprie attività associative senza fini di lucro.L’autore, il cui nome verrà sempre indicato, mantiene comunque i diritti morali sulla propria opera nonché la proprietà intellettuale della stessa.Le stampe delle foto in mostra rimarranno di proprietà del Club Alpinistico Triestino.

Art. 9 - ACCETTAZIONE DEL REGOLAMENTOCon l’iscrizione al concorso, l’Autore accetta il presente regolamento e dichiara di possedere la paternità e i diritti di utilizzo dell’immagine presentata e le eventuali necessarie liberatorie.

Art. 10 - ANNULLAMENTO DEL CONCORSOSe per qualsiasi motivo il concorso non è in grado di funzionare come previsto, a causa di infezioni da virus informatici, attacchi, manomissioni, interventi non autorizzati, frodi, guasti tecnici o qualsiasi altra causa che corrompa o influenzi la gestione, la sicurezza, l’integrità o il corretto svolgimento del concorso stesso, il CAT si riserva il diritto, a propria esclusiva discrezione, di squalificare qualsiasi individuo che alteri il processo di iscrizione, e/o di annullare, interrompere, modificare o sospendere il Concorso.In caso di annullamento o sospensione del concorso, il CAT non conserverà alcun diritto sulle fotografie presentate e restituirà la quota d’iscrizione.

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ClubAlpinisticoTriestinoOnlus

CONCORSO FOTOGRAFICO “70° CAT”

Scheda di partecipazione

Nome e cognome ……………………………..........................................……………………………………………………...

Nato a ………………………………………………....................................…………… il ………………............………………..

Residente in via ………………………………………...........................................……………………………………………...

CAP ………...……. Città ……………….........................…………………….…………..… Provincia ……….........……

Recapito telefonico ………....…………………… E-mail ………………………................................…………………...

Partecipo alla sezione: ) Montagna ) Grotta ) Cavità artificiali

Con le fotografie dal titolo: …………….....................................………………………………………………………………..

………………………………………………………........................................................…………………………………………………

Data, ………………….....…………… Firma ……………..................………………………………………….

Acconsento al trattamento dei miei dati personali in conformità a quanto indicato dalla normativa sulla riservatezza dei dati personali (D.Lgs. 196/03) e solo relativamente allo scopo del Concorso in oggetto.

Dichiaro che le immagini che presento sono frutto del mio ingegno e ne detengo i diritti e ogni titolo.

Data, ………………….....…………… Firma ……………..................………………………………………….

La presente scheda, debitamente compilata, è requisito fondamentale per la partecipazione al concorso. Alla scheda va allegata l’attestazione del pagamento della relativa quota di partecipazione, se effettuato tramite bonifico bancario.

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ClubAlpinisticoTriestinoOnlus

Regolamento Concorso video “70° CAT”

Art. 1 – CONCORSOLa Sezione Video-fotografica del Club Alpinistico Triestino promuove un concorso video in occasione del suo 70° anno di vita.

Art. 2 – SEZIONIIl concorso è aperto a tutti e si articola in due sezioni:

Montagna – Premio “Edvino Millo”Sezione dal tema libero riservata esclusivamente a video che hanno come soggetto l’ambiente carsico e/o montano di superficie sotto tutti gli aspetti a loro collegati.

Grotta – Premio “Fabio Scabar”Sezione dal tema libero riservata esclusivamente a video che hanno come soggetto l’ambiente ipogeo sotto tutti gli aspetti ad esso collegato.

Art. 3 – ISCRIZIONEIl concorso si concluderà alla mezzanotte del 30 settembre 2015.Faranno fede la data e l’ora della mail di invio del racconto oppure la data del timbro postale del plico inviato.Per iscriversi è sufficiente compilare il form online sul sito del CAT.Saranno ammessi esclusivamente filmati inediti in formato DVD.I filmati dovranno essere presentati all’organizzazione nel formato DVD in due copie, per l’eventuale proiezione in sala qualora l’opera venga premiata.Il materiale dovrà pervenire, per posta, presso la sede del CAT, via Raffaele Abro, 5/a - 34144 Trieste, oppure con consegna diretta a mano ogni martedì e ogni giovedì dalle ore 21.00 alle ore 22.30.

Art. 4 – PREMIOI premi saranno così suddivisi:Montagna – Premio “Edvino Millo”Video primo classificato: 100 €.

Grotta – Premio “Fabio Scabar”Video primo classificato: 100 €.

Proiezione collettivaLe due prime opere premiate verranno proiettare nel corso di una serata organizzata appositamente.I vincitori saranno resi noti entro il 30 novembre 2015 sul sito www.cat.ts.it e contattati personalmente dall’organizzazione.

Art. 5 - QUOTE D’ISCRIZIONELa partecipazione delle opere prevede il versamento di una quota d’iscrizione di 10 €per ogni singola sezione.

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Gli introiti saranno reinvestiti esclusivamente nel concorso stesso e in attività associative.

Art. 6 - MODALITÀ DI PAGAMENTOSono accettate le seguenti modalità di pagamento:

tramite bonifico bancario al Club Alpinistico Triestino OnlusBanca Prossima - Filiale 5000 Milano / IBAN: IT93 W033 5901 6001 0000 0008 612

oppureUnicredit Banca - Agenzia Trieste Borsa / IBAN: IT75 S020 0802 2000 0010 0098 489con causale: Concorso fotografico “70° CAT”.Si prega si specificare anche il proprio nome e cognome.

tramite consegna a mano presso la sede del CAT, via Raffaele Abro, 5/a ogni martedì e ogni giovedì dalle ore 21.00 alle ore 22.30.

Art. 7 – GIURIALe opere saranno selezionate e giudicate in maniera inappellabile da una giuria di esperti la cui composizione sarà comunicata quanto prima sul sito web del CAT.

Art. 8 - DIRITTO D’AUTOREIl partecipante, per tutte le opere candidate, concede al Club Alpinistico Triestino Onlus una licenza d’uso completa, non esclusiva, irrevocabile e a tempo indeterminato.Il CAT mantiene i diritti di utilizzarle nell’ambito delle proprie attività associative senza fini di lucro.L’autore, il cui nome verrà sempre indicato, mantiene comunque i diritti morali sulla propria opera nonché la proprietà intellettuale della stessa.I partecipanti autorizzano espressamente l’organizzazione a trattenere una copia in formato DVD della produzione a scopo di archivio.

Art. 9 - ACCETTAZIONE DEL REGOLAMENTOCon l’iscrizione al concorso, l’Autore accetta il presente regolamento e dichiara di possedere la paternità e i diritti di utilizzo del video presentato e le eventuali necessarie liberatorie.

Art. 10 - ANNULLAMENTO DEL CONCORSOSe per qualsiasi motivo il concorso non è in grado di funzionare come previsto, a causa di infezioni da virus informatici, attacchi, manomissioni, interventi non autorizzati, frodi, guasti tecnici o qualsiasi altra causa che corrompa o influenzi la gestione, la sicurezza, l’integrità o il corretto svolgimento del concorso stesso, il CAT si riserva il diritto, a propria esclusiva discrezione, di squalificare qualsiasi individuo che alteri il processo di iscrizione, e/o di annullare, interrompere, modificare o sospendere il Concorso.In caso di annullamento o sospensione del concorso, il CAT non conserverà alcun diritto sui video presentati e restituirà la quota d’iscrizione.

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ClubAlpinisticoTriestinoOnlus

CONCORSO VIDEO “70° CAT”

Scheda di partecipazione

Nome e cognome ……………………………..........................................……………………………………………………...

Nato a ………………………………………………....................................…………… il ………………............………………..

Residente in via ………………………………………...........................................……………………………………………...

CAP ………...……. Città ……………….........................…………………….…………..… Provincia ……….........……

Recapito telefonico ………....…………………… E-mail ………………………................................…………………...

Partecipo alla sezione: I Montagna I Grotta

Con il video dal titolo: …………….....................................………………………………………………………………..

………………………………………………………........................................................…………………………………………………

Data, ………………….....…………… Firma ……………..................………………………………………….

Acconsento al trattamento dei miei dati personali in conformità a quanto indicato dalla normativa sulla riservatezza dei dati personali (D.Lgs. 196/03) e solo relativamente allo scopo del Concorso in oggetto.

Dichiaro che le immagini che presento sono frutto del mio ingegno e ne detengo i diritti e ogni titolo.

Data, ………………….....…………… Firma ……………..................………………………………………….

La presente scheda, debitamente compilata, è requisito fondamentale per la partecipazione al concorso. Alla scheda va allegata l’attestazione del pagamento della relativa quota di partecipazione, se effettuato tramite bonifico bancario.

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funziona così...

Questa rubrica vi viene offerta in forma gratuita e la durata dell'esposizione dei messaggi pervenuti sarà garantita per tre mesi.Passato questo lasso di tempo, se non viene rinnovata la richiesta, il mes-saggio verrà rimosso.Chiediamo la cortesia di segnalare alla redazione le eventuali contrattazio-ni, andate a buon fine in tempi inferiori a quelli trimestrali, evitandoci così di promuovere quegli articoli che sono già stati evasi dalle parti.Grazie.

La Redazione

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ITINERARI TRANSfRONTALIERI DEL fRIULI VENEZIA GIULIAVolume 01) Muggia (TS) la Valle di San Bartolomeo Valli del Natisone (UD), da Topolò a LivekVolume 02) Valli del Natisone (UD), l'anello del Kolovrat San Dorlido della Valle (TS), il castello di Socerb (San Servolo)Volume 03) Cormons (GO), dal Bosco Plessiva al Collio Sloveno Basovizza (TS), la Strada Imperiale e LipizzaVolume 04) Muggia (TS), il Castelliere di Elleri e le cave di arenaria Valle del Natisone (UD), il sentiero della grappa e RobediščeVolume 05) Vallone di Gorizia (GO), Opatje e Nova Vas Val Rosandra (TS), Draga Sant'Elia e Sveti MiheleVolume 06) Valli del Natisone (UD), da Montemaggiore al Monte Matajur Grozzana (TS), il Castellaro MaggioreVolume 07) Carnia (UD), il Passo Monte Croce Carnico Trebiciano (TS), la conca di Orlek e GropadaVolume 08) Duino (TS), dal Timavo a Brestovizza Tarvisio (UD), i tre confini del Monte FornoVolume 09) Carnia (UD), la via delle malghe Carso Goriziano e sloveno, da Devetachi a LokvicaVolume 10) Passo del Predil (UD), dal Predil al Mangart Dolegna del Collio (GO), da Collio a Vrhovlje

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