Ricordati di santificare le feste -...

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E d eccoci al terzo comandamento con il quale si chiude la prima tavola della Legge data da Dio a Mosè sul mon- te Sinai: “Ricordati di santificare le feste”(Es 20,8 e Dt 5,16). Il conoscere e l’analizzare questo co- mandamento ci serve sia per comprender- ne il suo significato originario, così come risuonava presso il popolo d’Israele, sia per la sua attuazione per noi cristiani oggi. Il comandamento di santificare “il sa- bato” per il popolo ebreo era collegato al racconto della creazione: “Ricordati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il setti- mo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio. Non farai alcun lavoro … Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato”(Es 20, 8-11). Proviamo a cogliere alcuni significati profondi che scaturiscono da questo terzo comandamento. Questa richiesta del ripo- so del sabato va collegata con il riposo di Dio. Anche l’uomo nel settimo giorno deve cessare dal suo lavoro, così da prendere parte al riposo di Dio. Il comandamento vuole farci prendere coscienza di questo. Prima ancora di accennare al culto che si deve rendere a Dio, c’è l’idea fondamentale che il settimo giorno Dio ce lo dà per of- frirci un regolare tempo di riposo. Si tratta di un giorno messo a nostra disposizione, un tempo di libertà, perché potessimo respirare. Per noi cristiani è un invito a fare un raffronto su come viviamo la domenica, il giorno del Signore. Sappiamo come i primi cristiani comin- ciarono a prolungare il culto del sabato alle prime ore del mattino successivo, per commemorare la resurrezione di Gesù e la riunione degli apostoli dove egli gli appar- ve per la prima volta. Alla fine del 1° sec., i cristiani consacrarono alle cerimonie e al riposo l’intero primo giorno della settima- na, mantenendo il rito del sabato,“l’ottavo giorno”. Con la diffusione del cristianesimo si limitò alla sola domenica il giorno di fe- sta. La verità spirituale del sabato biblico si compie così nella domenica cristiana, giorno della resurrezione di Cristo, ”gior- no del Signore” per eccellenza. In questo comandamento chiediamoci quale signi- ficato assume la domenica cristiana; cosa ci richiama questo terzo comandamento, soprattutto oggi? E’ bene ricordare cosa ci dice San Gio- vanni Paolo II nella Lettera Apostolica Dies Domini del 1998. La festa dev’essere per il cristiano “giorno del Signore, di Cristo, della Chiesa, dell’uomo e giorno dei giorni”. Que- sta è la domenica. L’uomo rischia di lasciar- si travolgere dagli impegni e di consumare tutto il proprio tempo, cioè tutta la vita, nel- le diverse attività, dimenticandosi di Dio. Con questo comandamento Dio do- manda all’uomo di lasciargli spazio nel pro- prio tempo, cioè nella propria vita, e invita a rendere sacro il tempo, riconoscendo Dio come centro dell’esistenza. Ecco perché dobbiamo richiamare il valore della domenica. E continuiamo a chiamarla con il suo giusto nome, anziché week-end (“fine settimane”), cioè porzione di giorni monotoni e identici. Pensiamo alle tante domeniche a cui i cristiani non danno più il loro giusto signi- ficato. Ci si dedica o all’eccessivo continuo lavoro o alla semplice astensione dalle oc- cupazioni ordinarie, alla pratica degli hob- by o giornate da trascorrere ai grandi centri commerciali. Come deve essere invece vissuta la do- menica? E’ il giorno in cui Dio ci chiede di prendere parte al suo riposo, ma è anche il tempo santo che appartiene a noi e a Dio. Ciò che è santo è anche salutare. Diventa, quindi, rimedio contro la frenesia del vivere moderno, riacquistiamo la calma. E’ il gior- no santo perché dinanzi alle deformazioni prodotte in noi dalle ferite di ogni giorno, veniamo riportati nella condizione a cui Dio ci ha destinati. E’ anche il “giorno sa- cro”, il giorno cioè in cui partecipiamo alla santa Eucarestia domenicale; è il giorno ri- servato all’incontro speciale con il Signore morto e risorto, momento di forte intimità con Cristo e la sua Chiesa, sua sposa che siamo noi. L’obbligo di partecipare alla Messa do- menicale si comprende alla luce di quella profonda esperienza spirituale e religiosa. E’ tempo per Dio, per coglierne la presen- za e mettersi in ascolto. Ma la domenica è anche il tempo da dedicare di più alla fami- glia, per tornare a gustare la bellezza del- lo stare insieme e l’intimità degli affetti; è il tempo per la comunità, per riscoprire la solidarietà, occasione e stimolo per appro- fondire rapporti fraterni e sociali all’insegna della gratuità, dell’amicizia e dell’attenzio- ne soprattutto per chi è solo, ammalato o anziano. Santificare la festa è quindi santifica- re sè stessi, sostare per contemplare Dio, giorno del Signore per celebrare la pasqua della settimana, occasione privilegiata per stare in famiglia, tempo prezioso per vivere l’impegno della carità. Un tempo privilegia- to per un assaggio di eternità. della Parrocchia S. Alberto Magno - Via Principe Galletti – San Cataldo (CL) Tel. e Fax 0934 571476 - www.santalbertomagno.it Anno XVI Dicembre 2016 - n. 10 Ricordati di santificare le feste Sac. Angelo Spilla parroco

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Ed eccoci al terzo comandamento con il quale si chiude la prima tavola della Legge data da Dio a Mosè sul mon-

te Sinai: “Ricordati di santificare le feste”(Es 20,8 e Dt 5,16).

Il conoscere e l’analizzare questo co-mandamento ci serve sia per comprender-ne il suo significato originario, così come risuonava presso il popolo d’Israele, sia per la sua attuazione per noi cristiani oggi.

Il comandamento di santificare “il sa-bato” per il popolo ebreo era collegato al racconto della creazione: “Ricordati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il setti-mo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio. Non farai alcun lavoro … Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato”(Es 20, 8-11).

Proviamo a cogliere alcuni significati profondi che scaturiscono da questo terzo comandamento. Questa richiesta del ripo-so del sabato va collegata con il riposo di Dio. Anche l’uomo nel settimo giorno deve cessare dal suo lavoro, così da prendere parte al riposo di Dio. Il comandamento vuole farci prendere coscienza di questo. Prima ancora di accennare al culto che si deve rendere a Dio, c’è l’idea fondamentale che il settimo giorno Dio ce lo dà per of-frirci un regolare tempo di riposo. Si tratta di un giorno messo a nostra disposizione, un tempo di libertà, perché potessimo respirare.

Per noi cristiani è un invito a fare un raffronto su come viviamo la domenica, il giorno del Signore.

Sappiamo come i primi cristiani comin-

ciarono a prolungare il culto del sabato alle prime ore del mattino successivo, per commemorare la resurrezione di Gesù e la riunione degli apostoli dove egli gli appar-ve per la prima volta. Alla fine del 1° sec., i cristiani consacrarono alle cerimonie e al riposo l’intero primo giorno della settima-na, mantenendo il rito del sabato,“l’ottavo giorno”. Con la diffusione del cristianesimo si limitò alla sola domenica il giorno di fe-sta. La verità spirituale del sabato biblico si compie così nella domenica cristiana, giorno della resurrezione di Cristo, ”gior-no del Signore” per eccellenza. In questo comandamento chiediamoci quale signi-ficato assume la domenica cristiana; cosa ci richiama questo terzo comandamento, soprattutto oggi?

E’ bene ricordare cosa ci dice San Gio-vanni Paolo II nella Lettera Apostolica Dies Domini del 1998. La festa dev’essere per il cristiano “giorno del Signore, di Cristo, della Chiesa, dell’uomo e giorno dei giorni”. Que-sta è la domenica. L’uomo rischia di lasciar-si travolgere dagli impegni e di consumare tutto il proprio tempo, cioè tutta la vita, nel-le diverse attività, dimenticandosi di Dio.

Con questo comandamento Dio do-manda all’uomo di lasciargli spazio nel pro-prio tempo, cioè nella propria vita, e invita a rendere sacro il tempo, riconoscendo Dio come centro dell’esistenza.

Ecco perché dobbiamo richiamare il valore della domenica. E continuiamo a chiamarla con il suo giusto nome, anziché week-end (“fine settimane”), cioè porzione di giorni monotoni e identici.

Pensiamo alle tante domeniche a cui i cristiani non danno più il loro giusto signi-ficato. Ci si dedica o all’eccessivo continuo lavoro o alla semplice astensione dalle oc-

cupazioni ordinarie, alla pratica degli hob-by o giornate da trascorrere ai grandi centri commerciali.

Come deve essere invece vissuta la do-menica? E’ il giorno in cui Dio ci chiede di prendere parte al suo riposo, ma è anche il tempo santo che appartiene a noi e a Dio. Ciò che è santo è anche salutare. Diventa, quindi, rimedio contro la frenesia del vivere moderno, riacquistiamo la calma. E’ il gior-no santo perché dinanzi alle deformazioni prodotte in noi dalle ferite di ogni giorno, veniamo riportati nella condizione a cui Dio ci ha destinati. E’ anche il “giorno sa-cro”, il giorno cioè in cui partecipiamo alla santa Eucarestia domenicale; è il giorno ri-servato all’incontro speciale con il Signore morto e risorto, momento di forte intimità con Cristo e la sua Chiesa, sua sposa che siamo noi.

L’obbligo di partecipare alla Messa do-menicale si comprende alla luce di quella profonda esperienza spirituale e religiosa. E’ tempo per Dio, per coglierne la presen-za e mettersi in ascolto. Ma la domenica è anche il tempo da dedicare di più alla fami-glia, per tornare a gustare la bellezza del-lo stare insieme e l’intimità degli affetti; è il tempo per la comunità, per riscoprire la solidarietà, occasione e stimolo per appro-fondire rapporti fraterni e sociali all’insegna della gratuità, dell’amicizia e dell’attenzio-ne soprattutto per chi è solo, ammalato o anziano.

Santificare la festa è quindi santifica-re sè stessi, sostare per contemplare Dio, giorno del Signore per celebrare la pasqua della settimana, occasione privilegiata per stare in famiglia, tempo prezioso per vivere l’impegno della carità. Un tempo privilegia-to per un assaggio di eternità.

della Parrocchia S. Alberto Magno - Via Principe Galletti – San Cataldo (CL) Tel. e Fax 0934 571476 - www.santalbertomagno.it

Anno XVIDicembre 2016 - n. 10

Ricordati di santificare le festeSac. Angelo Spillaparroco

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Sulla scia diSant’Alberto MagnoAnche quest’anno la nostra comu-

nità parrocchiale ha festeggiato il proprio patrono con tante iniziati-

ve, soprattutto a carattere religioso.Intanto, il Triduo di preparazione alla

giornata della festa che quest’anno ab-biamo celebrato domenica 13 novembre. Sono stati invitati i sacerdoti don Maurizio Nicastro e don Giuseppe Alessi i quali si sono soffermati nella loro omelia sul tema della Misericordia alla luce dell’Anno Giu-bilare.

Venerdì 12 ci siamo ritrovati tutti da-vanti al Santissimo Sacramento per l’a-dorazione serale, mentre il sabato sera la chiesa parrocchiale è stata ugualmente gremita di fedeli, al termine della celebra-

zione eucaristica, per la partecipazione alla 4° Rassegna polifonica delle corali “Arme-rina Salvino Laurella” di Piazza Armerina e “don Milani” di Caltanissetta, nonché della nostra parrocchiale, “Claudio Monteverdi”.

Il giorno della festa le celebrazioni eucaristiche sono state officiate da don Vincenzo Valenza, da Mons. Giuseppe La Placa e da don Giuseppe Alessi. Nel po-meriggio, al termine della messa, è seguita la processione per le vie della parrocchia con il simulacro di Sant’Alberto Magno. Tanta è stata la partecipazione dei fedeli ed è riuscita molto raccolta e composta. Al termine, la benedizione dei “biscotti di Sant’Alberto Magno”, i sorteggi e i giochi d’artificio.

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Lunedì 14 è stata la gior-nata dedicata al Giubileo e come parrocchia ci siamo recati in gran numero a Cal-tanissetta attraversando la Porta Santa della Cattedrale e partecipando alla Santa Messa presieduta dal nostro parroco, don Angelo Spilla.

La celebrazione dei fe-steggiamenti si è conclusa martedì 15 con la Santa Mes-sa in onore del Santo patro-no, celebrata da don Massimo Naro. Dopodiché, lo stesso, invitato dal modera-tore Salvatore Barone, ha presentato il volume di don Angelo Spilla, e al termine abbiamo visitato la mostra pittorica del prof. Atanasio Giuseppe Elia. Il tutto si è concluso con il canto “Preferisco il Paradiso” eseguito dalla corale parrocchiale “C. Monteverdi”.

Arricchente è stata questa esperienza vissuta alla luce della fede nel conte-sto della conclusione dell’Anno Giubilare della Misericordia.

Carlo Rosario Medico

Vieni di notte, ma nel nostro cuore è sempre notte:

e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio, noi non sappiamo più cosa dirci:

e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine, ma ognuno di noi è sempre più solo:

e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni, figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la pace:

e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci, noi siamo sempre più schiavi:

e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci, noi siamo sempre più tristi:

e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci, noi siamo sempre più perduti:

e, dunque, vieni sempre, Signore,

Vieni, Tu che ci ami: nessuno è in comunione col fratello

se prima non è con Te, o Signore.

Noi siamo lontani, smarriti, né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:

vieni, Signore, vieni sempre, Signore.

(David Maria Turoldo)

PREGHIERA per il

NATALE

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NOVEMBRE 2016

AVVENIMENTI

1. 17° Concorso Presepe “Natale insieme 2016”. Le famiglie che vogliono partecipare devono iscriversi presso la parrocchia entro il 23 dicembre. Il concorso premierà i tre presepi più belli preparati nelle proprie case da chi avrà aderito. Il 6 gennaio 2017 dopo la S. Messa delle ore 19.00 seguirà la premiazione dei presepi.

2. Pranzo di Natale per i poveri. Le famiglie che vogliono offrire un pasto ai poveri si prenotino in parrocchia. Per ogni pranzo occorrono € 6,50. La parrocchia provvederà a fare recapitare in casa dei poveri il pranzo di Natale.3. Festa Natalizia per i ragazzi del catechismo. In parrocchia si svol-gerà la festa Natalizia per i ragazzi del catechismo secondo il seguente calendario: Lunedì 19 dicembre: ragazzi catechismo 3-5° elementare; Mercoledì 21 dicembre: ragazzi catechismo 1-3° media; Venerdì 16 dicembre: ragazzi catechismo 1-2° elementare.4. Lodi mattutine: per tutto il periodo dell’Avvento, da Lunedì a Venerdì, alle ore 6.00, in parrocchia si recitano le Lodi, animate dalle Comunità Neocatecumenali.5. Oratorio parrocchiale: Martedì e Giovedì dalle ore 18.00 alle ore 20.00 presso i locali dell’Oasi parrocchiale in Sant’Alberto Magno6. ORARIO S. MESSA

Sant’Alberto Magno:Feriali: ore 8.00 e 18.00 (non si celebra la Messa serale di Mercoledì e Giovedì)Sabato: ore 8.00 – 19.00(ore 20.00: Comunità Neocatecumenali)Domenica: ore 8.00 - 11.00 - 19.00

Santa Maria di Nazareth:Feriali: ore 17.30 (solo Mercoledì e Sabato) Domenica: ore 09.30

ALTRI AVVISI

AVVISI LITURGICO – PASTORALIDICEMBRE 2016

Venerdì 2Ore 18.00

Primo venerdì del meseSanta Messa per i malati

Sabato 3 38° Anniversario della Dedicazione della Parrocchia Domenica 4

Ore 17,302° Domenica d’AvventoIncontro di preghiera animata dalla Schola Cantorum Parrocchiale “C. Monteverdi”e dal gruppo famiglie – Chiesa S. Maria di Nazareth

Giovedì 8

Ore 19.00

Solennità dell’Immacolata ConcezioneSante Messe come di DomenicaGiornata di adesione per l’Azione Cattolica

Venerdì 9 Ore 19,00 Lectio diocesana di Avvento per i GiovaniChiesa Madre di Montedoro

Domenica 11Ore 16,30

3° Domenica di AvventoCineforum Parrocchiale “ Welcome Italia” di Philippe Lioret (2009) presso chiesa Santa Maria di Nazareth

Martedì 13 Ore 17,00 S. Messa parrocchiale presso la Chiesa S. Lucia (San Cataldo)

Giovedì 15 Ore 17,00 Celebrazione Comunitaria della Riconciliazione

Venerdì Sabato

1624

Novena del Santo NataleChiesa Parrocchiale: ore 17.30 – Santo Rosarioore 18.00 – S. Messa con i canti della Novenaore 19.30 – Novena Cantata (Sabato 17 e Domenica 18 – Ore 19,00: S. Messa e Novena)Chiesa S. Maria di Nazareth: ore 17.30 – S. Messa con Novena (Domenica 18– Ore 9,30: S. Messa)

Domenica 18Ore 11.00

Ore 17,00

4° Domenica di Avvento – Portare doni alimentari Benedizione dei “Bambinelli” del Presepe Giornata della Carità - Pranzo natalizio con le famiglie assistite dalla Caritas (Santa Maria di Nazareth)14° Concerto Natalizio del Coro misto in canto, diretto dal Maestro Raimondo Capizzi, organizzato da Centro Europeo Culturale ONLUS “S. Scifo” e dal Comitato Pro-vinciale UNICEF, in collaborazione con Rotary Club di S. Cataldo e Amministrazione Comunale - Chiesa Santa Maria di Nazareth. Seguirà distribuzione dei regali ai bambini presenti

Mercoledì 21 Ore 18,45 Incontro Gruppo Caritas – Incontrro Catechisti Incontro Ministri straordinari della Comunione

Sabato 24 S. Messe: Chiesa Santa Maria di Nazareth: ore 17.30 Chiesa Parrocchiale: ore 8.00 ore 22.30 (Veglia di Natale)

Domenica 25 Natale del SignoreDistribuzione del pranzo natalizio alle famiglie assistite dalla Caritas

Venerdì 30 Ore 18.00 S. Messa con la celebrazione degli anniversari di matrimonio (25°, 30°, 40°, 50°, 60°) e Benedizione dei fidanzati

Sabato 31 Ore 18.00 Santa Messa con canto di ringraziamento del “Te Deum”- Chiesa S. Alberto Magno

GENNAIO 2017

Domenica 1 Maria SS.ma Madre di Dio50° Giornata Mondiale della Pace: “La non violenza: stile di una politica per la pace”

Venerdì 6Ore 18.45

Epifania del Signore. S. Messe come di domenicaProcessione del Bambino Gesù. Segue Santa Messa, premiazione del concorso presepi e sorteggi

LA REDAZIONETel. 0934 571476

www.santalbertomagno.itE-mail [email protected]

Autorizz. del Tribunale di Caltanissetta N. 213 del 15/05/2008Direttore Responsabile: Sac. Angelo SpillaHanno collaborato: I Sacerdoti della Parrocchia, con Carlo Medico, Salvatore Paruzzo, Morena Vicari, Angelo Lo Piano, Maria Grazia Capizzi, Graziella Riggi.Messaggeri dell’ECO: Amico Gina; Balsamo Pina; Bella Lidia; Cantella Giusep-pa; Cazzetta Maria; Dell’Uomini Maria; Diliberto Assunta; Falzone Vincenzo; Galletti Aldo; Galletti Gianluca; Giannavola Concetta; Guarneri Federico; Lauricella Provvidenza; Mangione Rosa; Miceli Francesco; Palermo Enza; Paruzzo Salvatore; Pignatone Michelina; Riggi Rosetta; Sanguedolce Dina; Tirrito Giuseppe; Tomasella Antonio; Vicari Benito.Impaginazione: Fatima ConsiglioStampa: Tipolitografia PARUZZO (Z.I.) Caltanissetta - www.paruzzo.it

BAtteSiMO: Spiaggia Miriana FuNerALi: Riggi Giuseppa; Torregrossa Calogero; La Marca Eugenio; Cammarata Michele

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