Ricerca e Master Plan

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SCIENZE AMBIENTALI SCIENZE AMBIENTALI Facoltà di Scienze MM.FF.NN Facoltà di Scienze MM.FF.NN by G. Gabbianelli, 2008 by G. Gabbianelli, 2008 Il contributo della ricerca nella definizione Il contributo della ricerca nella definizione del “Master Plan della Costa del Parco del del “Master Plan della Costa del Parco del Delta del Po” Delta del Po”

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il contributo della ricerca nella definizione del MAster Plan del Parco del Delta del Po.

Transcript of Ricerca e Master Plan

SCIENZE AMBIENTALISCIENZE AMBIENTALI Facoltà di Scienze MM.FF.NNFacoltà di Scienze MM.FF.NN

by G. Gabbianelli, 2008by G. Gabbianelli, 2008

Il contributo della ricerca nella Il contributo della ricerca nella definizione del “Master Plan della definizione del “Master Plan della Costa del Parco del Delta del Po”Costa del Parco del Delta del Po”

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19891989 1994 Primi laUREATI CON TESI SUL TERRITORIO RAVENNATE

DAL 1997 UN RAPPRESENTANTE DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI NEL CTS DEL PARCO

Attivate e condotte gran numero di ricerche a livello territoriale soprattutto in tema di ??????????????????????????

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Il disequilibrio e l’evoluzione spazio- temporale del “sistema di transizione” (lagune, dune, spiaggia emersa e sommersa) assume notevole rilevanza poiché al suo variare

tutte le altre forze agenti sul territorio modificano le loro caratteristiche ed i loro rapporti reciproci, sia naturali (acque, apporti sedimentari, dinamiche marine, habitat,

ecc) sia antropici (deflussi, impatti, costi, utenza, ecc), al fine di adeguarsi e reinstaurare un nuovo assetto ambientale e territoriale.

Tra gli indotti di più diretta attinenenza con il problema

ambientale, saranno soprattutto da prevedere e,

per quanto possibile, da contrastare anche in rapporto al previsto “climatic change”: a) incremento della subsidenza a) incremento della subsidenza

e dell’erosione costiera; b) e dell’erosione costiera; b) incremento dei fenomeni di incremento dei fenomeni di ““acqua alta” = acqua alta” = più estese più estese inondazioni della costa; c) inondazioni della costa; c)

intrusioni d’acqua marina verso intrusioni d’acqua marina verso terra negli estuari e nelle falde terra negli estuari e nelle falde

acquifere; d) cambiamenti acquifere; d) cambiamenti nella qualità delle acque nella qualità delle acque superficiali e di falda; e) superficiali e di falda; e) cambiamenti significativi cambiamenti significativi

nell’assetto fisico- dinamico e nell’assetto fisico- dinamico e nelle caratteristiche floro- nelle caratteristiche floro-

faunistiche delle lagune e delle faunistiche delle lagune e delle aree umidearee umide

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Un Parco che si articola in una rete di Un Parco che si articola in una rete di “insule” prive di continuità territoriale e “insule” prive di continuità territoriale e distribuite su un fronte di oltre la metà distribuite su un fronte di oltre la metà

dei circa 90 Km di estensione della fascia dei circa 90 Km di estensione della fascia costiera ferrarese- ravennatecostiera ferrarese- ravennate

…li integra in un insieme ad elevata dinamicità naturale ed antropica,

…si sviluppa nelle porzioni piu antiche di un sistema deltizio

…comprende e coinvolge numerosi ambienti molto diversi tra loro (fluviali, litorali, marini, ecc) a diversa tipologia ( lagune e aree umide, meandri, cordoni dunosi, boschi, ecc)

Un Parco articolato e complesso che:Un Parco articolato e complesso che:

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- foci fluviali, cordoni litoranei e dune- foci fluviali, cordoni litoranei e dune-valli, lagune, zone umidevalli, lagune, zone umide

-boschi e pineteboschi e pinete

Sistema fisico- geometrico da sempre fortemente controllato e Sistema fisico- geometrico da sempre fortemente controllato e condizionato nella sua evoluzione dall’azione dell’uomocondizionato nella sua evoluzione dall’azione dell’uomo

Ambienti di particolare valenza “naturalistica” Ambienti di particolare valenza “naturalistica” principalmente rappresentati dai residui di:principalmente rappresentati dai residui di:

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Un territorio oggi in gran parte

modificato dalle bonifiche su cui però

si rileva ancora chiaramente uno

sviluppo basato su un sistema

meridiano di Cordoni Dunosi (sabbiosi), topograficamente

più elevati ( “Dossi di Pianura”),

intersecati da una rete idrografica longitudinale ed

interclusi depositi alluvionali e/o

paludosi (peliti e torbe)

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Un sistema territoriale “antico” da sempre controllano e gestito dall’uomo ma che ha oggi raggiunto livelli di elevata criticità e

disequilibrio per il progressivo incremento del carico antropico e conseguente aumento dei suoi elementi di vulnerabilità e rischio. Elementi che subiranno una indubbia accelerazione a seguito del

previsto cambiamento climatico

Le variazione Le variazione climatiche previste a climatiche previste a

livello globale, livello globale, unitamente al unitamente al

connesso connesso innalzamento del innalzamento del

livello, marino livello, marino tenderanno ad tenderanno ad incrementare i incrementare i

problemi nelle zone problemi nelle zone costiere e, in costiere e, in

particolar modo, di particolar modo, di quelle deltiziequelle deltizie

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I maggiori rischi risulteranno aggiuntivi rispetto a quelli esistenti e già elevati a I maggiori rischi risulteranno aggiuntivi rispetto a quelli esistenti e già elevati a causa dell’attuale uso e pressione antropica sul territorio. Sostanzialmente: causa dell’attuale uso e pressione antropica sul territorio. Sostanzialmente:

““i previsti cambiamenti climatici non tenderanno a creare “nuovi rischi” ( se non, i previsti cambiamenti climatici non tenderanno a creare “nuovi rischi” ( se non, in alcuni casi, a carattere sanitario) ma ad accentuare ed amplificare quelli in alcuni casi, a carattere sanitario) ma ad accentuare ed amplificare quelli esistenti. A questi dovranno essere date sempre più risposte in termini di esistenti. A questi dovranno essere date sempre più risposte in termini di

“vulnerabilità e rischio” e capacità di “risposta, adattamento, resilienza, ecc”“vulnerabilità e rischio” e capacità di “risposta, adattamento, resilienza, ecc”

Previsioni rispetto a cui, in sostanza,

“… con l’aggravarsi del rischio di mutamenti climatici, le zone costiere saranno probabilmente costrette ad affrontare nuovi problemi e nuove difficoltà nei prossimi decenni. Dobbiamo allora fare in modo che i nostri sistemi di pianificazione e gestione siano sufficientemente flessibili da permetterci di affrontare i nuovi problemi mano a mano che si presenteranno… la grande sfida dei prossimi anni per i responsabili sarà mettere a punto soluzioni che si rivelino efficaci nel lungo periodo e comportino il minor numero possibile di conseguenze impreviste” (UE, 2001).  

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Più precisamente, rispetto alle tre missioni chiave Più precisamente, rispetto alle tre missioni chiave della pianificazione:della pianificazione:

1, la missione conoscitivala missione conoscitiva,, volta a descrivere e rappresentare il territorio e le sue risorse, ad individuarne problemi ed opportunità, valori e

criticità, a motivare, giustificare e argomentare le scelte che si propongono, e a valutarne gli effetti

attesi,

2, la missione strategicala missione strategica volta a controllare i processi di trasformazione, a fissare le regole e le

condizioni da rispettare, presidiando i valori intangibili e le scelte non negoziabili di tutela,

3, la missione regolativa, volta a delineare gli scenari del cambiamento, le visioni-guida e le

strategie prospettabili per inseguirle, gli accordi e le alleanze per attuarle, col coinvolgimento di tutti

gli attori a vario titolo operanti nel territorio in esame,

il MP si è concentrato sulla prima e la seconda il MP si è concentrato sulla prima e la seconda missione.missione.

Esso quindi ha ovviamente lasciato ai Piani territoriali delle Province e ai Piani locali dei

Comuni, oltre che ai Piani di Stazione del Parco, le funzioni regolative, la capacità di incidere direttamente sul governo del territorio.

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La La GIZCGIZC quale obbiettivo di breve- medio quale obbiettivo di breve- medio termine termine

dell’ Emilia- Romagnadell’ Emilia- RomagnaLa Regione Emilia-Romagna ha focalizzato la La Regione Emilia-Romagna ha focalizzato la

necessità di privilegiare un approccio integrato e necessità di privilegiare un approccio integrato e multisettoriale nell’elaborare il proprio progetto multisettoriale nell’elaborare il proprio progetto GIZC, da intendersi come un Piano specifico per GIZC, da intendersi come un Piano specifico per indirizzare in modo armonico lo sviluppo delle indirizzare in modo armonico lo sviluppo delle

attività che insistono sulla costa… attività che insistono sulla costa…

… … ed influenzare positivamente l’insieme dei fattori che ed influenzare positivamente l’insieme dei fattori che dall’entroterra e dal mare premono su questo territorio in dall’entroterra e dal mare premono su questo territorio in delicato equilibrio, con l’obiettivo di spostare il baricentro delicato equilibrio, con l’obiettivo di spostare il baricentro degli interventi su politiche capaci di prevedere, collegare, degli interventi su politiche capaci di prevedere, collegare,

ed ed affrontare in modo coordinato fenomeni di qualità affrontare in modo coordinato fenomeni di qualità ed intensità nuove come l’innalzamento del livello ed intensità nuove come l’innalzamento del livello

dei mari e ladei mari e la trasformazione geologica e trasformazione geologica e geomorfologica dei territori.geomorfologica dei territori.

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Rispetto all’insieme di queste considerazioni per il MP del Parco sono stati adottato alcuni approcci e criteri di significativa novità:

Individuazione dei principali elementi di possibile “mitigazione &

adattamento”

Presa in esame ed elaborazione di scenari previsionali di medio- lungo

termine nel in rapporto ad un possibile sviluppo sostenibile;

Visione non più e solo strettamente eco- biologica e naturalistica del sistema territoriale- ambientale

- partire dalla “Geodiversità”, cioè delle caratteristiche fisico- geometriche e dinamiche del

contenitore;

GIS (Base dati)

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La “GeodiversitàGeodiversità” trova per altro il suo fondamento e si manifesta macroscopicamente nelle significative diversità

del paesaggio; essa fornisce le trame e le strutture di base per lo sviluppo degli ecosistemi e della biodiversità

possibile in una determinata area.Le qualità formali della “geodiversità” di queste aree non sono però da considerare puri e semplici caratteri fisici,

cui può venire più o meno riconosciuto un valore estetico o paesaggistico; esse rappresentano invece l'insieme di elementi dinamici cui sono legati, in modo irreversibile,

funzioni e gradi ecologici complessi che vanno perduti se la forma va perduta o se ne vengono alterati, in modo sensibile, le qualità, gli equilibri e le dinamiche fisiche

Applicato ed adottato il concetto, sempre più emergente, di ““GeodiversitàGeodiversità”; concetto che, in ultima analisi, si fonda sulle variazioni del substrato, dei depositi, delle

forme del terreno e dei processi “geologici” che modellano i paesaggi e ne determinano e controllano

strettamente l’evoluzione bio- ecologica.

E’ infatti a partire dalla modificazioni dell’assetto fisico- geometrico e di un territorio ( morfologia, sedimentologia, idrogeologia, ecc), cioè dalla geodiversità, che si registra e si verifica la perdita delle fondamentali funzioni naturali

degli habitat.

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ScenariScenariGli “scenari previsionali” sono “probabilistici” e non

“deterministici”. Dunque, i “modelli” che è possibile elaborare “prevedono” di

norma un certo numero di “scenari futuri” nei quali la variabilità del risultato dipende dall’ipotesi adottata - ovviamente,quindi,

per “scenario” si intende “… “… una descrizione possibile del futuro… assumendo che questo sia in funzione di una particolare

successione di eventi stabiliti a priori”.

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Tasso annuo di spostamento (EPR) della linea di riva registrati nell’area delle Vene di Ancona- Bellocchio

(m/anno)

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Simulazione al 2025, di un innalzamento di 0.5 m

del livello marino

PROtezione e GEstione Ambientale

““bocche di bocche di marea”marea”

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Il modello da adottare nel futuro per quanto riguarda le esigenze del Parco potrebbe allora essere (seppur semplificato e di preliminare azione) quello oggi mutuato a fini ambientali

dalla cultura tecnico- industriale.

Cioè della cosiddetta “Gestione di Qualità” Cioè della cosiddetta “Gestione di Qualità” secondo la logica “Plan-Do-Check-Act (PDCA = secondo la logica “Plan-Do-Check-Act (PDCA =

pianificazione-attuazione-controllo sui pianificazione-attuazione-controllo sui risultati-correzione)risultati-correzione).

Modello che ormai anche in Italia inizia ad affermarsi sempre più considerata la

progressiva l’esigenza di progettare "piani ed azioni" in senso dinamico, cioè come

"processi" = al momento l’unico modo per rapportarsi concretamente alle

“trasformazioni naturali”, classicamente caratterizzate da successioni di eventi dotate

di grande variabilità temporale, areale e di multiple ragioni causali

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“…“…per far sì che i problemi siano affrontati tenendo per far sì che i problemi siano affrontati tenendo conto delle necessità locali è necessario che la conto delle necessità locali è necessario che la

pianificazione e la gestione delle zone costiere e delle pianificazione e la gestione delle zone costiere e delle aree protette siano condotte sulla scorta di aree protette siano condotte sulla scorta di

informazioni precise, sufficientemente dettagliate, informazioni precise, sufficientemente dettagliate, interdisciplinari ed integrate”.interdisciplinari ed integrate”.

Informazioni corrette, verificate Informazioni corrette, verificate e obiettive sono la premessa per e obiettive sono la premessa per

decisioni avvedute e per un decisioni avvedute e per un gestionegestione sostenibile. Esse sostenibile. Esse

costituiscono una base neutrale e costituiscono una base neutrale e oggettiva su cui formarsi opinioni oggettiva su cui formarsi opinioni

e adottaree adottare decisioni.decisioni.

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