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LAVORO DI RICERCA DI PIA ROSA DELL’ ACQUA CICLO DELLA VITA UMANA GIOVINEZZA Il divertimento più comune era il " bàl poblich ". Era come un capannone di circo equestre con il pavimento in legno, lo steccato in legno, una grossa pedana al centro, dove veniva portato l'organo ( al vertícàl ), il tutto coperto da un grande tendone. La gente si metteva a guardare dall'esterno; chi invece aveva intenzione di ballare entrava con il suo cavaliere, pagava una quota fissata per tre balli. Allo scadere dei terzo ballo, un incaricato passava una corda fissata al centro, gridando " a la cò ", girando tutt'intorno nella larghezza della piattaforma. Dopo una sosta di pochi minuti, si ricominciava da capo fino alla mezzanotte. A quel tempo pochi portavano le scarpe, molti gli zoccoli, ma, poiché con questi non si poteva ballare bene, venivano lasciati all'esterno e si ballava con le sole calze. Qualche mattacchione, poi, rubava gli zoccoli alle ragazze obbligandole ad andare a casa a piedi scalzi. LA CONSEGNA Questa usanza sussisteva ancora nel nostro paese quando in altri era già caduta in disuso. Sicuramente noi l'abbiamo conservata fino agli anni '50. I giovani di leva dal primo dell'anno all' Epifania, organizzavano la festa per la consegna. I maschi dovevano cercarsi la ballerina. Come segni distintivi avevano un foulard sul quale era ricamata la classe ( l'anno di nascita ) e una bandiera molto grande. Cercavano una sala per le feste e per 6 giorni ( negli ultimi anni un po' meno) si divertivano con i festini. Alla domenica mattina si recavano alla Prima Messa (ore 6 ), mezzi addormentati, ma tutti presenti. CORTEGGIAMENTO -‐ FIDANZAMENTO Quando un ragazzo era innamorato di qualche ragazza, si confidava prima con la madre pregandola di parlarne al padre, onde avere il permesso di sposare la sua amata. Altrettanto faceva la fidanzata. Mai uscivano da soli, prima di essere fidanzata ufficialmente e solo qualche furtivo bacio era permesso. Se i parenti erano d'accordo e davano il loro consenso, il promesso sposo poteva fare visita di sera a casa della innamorata i giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica. Quando decidevano di sposarsi (e bisogna dire che i fidanzamenti duravano molto poco ) stabilivano la data dei matrimonio e, con padrino e madrina andavano alla casa parrocchiale e in municipio per " scrivas ", cioè fare la denuncia per le pubblicazioni. Dal giorno successivo alla promessa i due fidanzati andavano a far visita ai loro parenti portando i confetti che dovevano essere in numero dispari, di solito tre. Quando si offrivano i confetti ad una persona non ancora sposata, questa soleva dire: " A buon rendere ". Naturalmente il più delle volte erano costretti a bere il " cichiten " ( il bicchierino ), che era sempre o vermuth o marsala. Alla fine del giro i futuri sposi erano frastornati e… mezzi ubriachi.
Altre volte i matrimoni erano combinati dalle due famiglie e la ragazza, volente o nolente era costretta a sposare chi le era designato dalla famiglia. Ma difficilmente, anche se non amava il marito, sfalcava. Rimaneva sempre una moglie e una madre onesta ed esemplare. Spesso il matrimonio era combinato dal sensale " malusè ". Vi erano giovani che avevano qualche simpatia, ma non potevano dimostrarla. Allora subentrava il malusè, persona che se ne incaricava come se fosse un fatto commerciale. Facendo finta di niente avvicinava il giovane o la giovane, dicendo a ciascuno dei due che conosceva un giovane " cal va própi bèn par té, l'è brav, l'è siúr....... ecc." Tra una parola e l'altra riusciva a preparare il confronto: questo avveniva sempre di domenica. La ragazza usciva dalla Messa accompagnata da qualche amica e, con lo sguardo cercava il malusè che era accompagnato dal giovane. I due si guardavano a distanza, quasi fuggevolmente, si arrivava spesso al mutuo consenso e, dopo laboriose trattative di offerte e richieste ( dote ), si arrivava alle nozze. Il malusè, naturalmente invitato a pranzo, veniva ricompensato con una camicia di seta pura. Quando il fidanzate era geloso della sua " murusa "gli amici di lui portavano le " persiane " (gelosie) delle sue finestre nella roggia: questo si chiamava ingilusiada e provocava l'ira dei giovane. Se il matrimonio andava " a monte " qualcuno si prendeva la briga di tracciare, notte tempo, un sentiero di lolla di riso che andava dalla casa del giovane che aveva cambiato parere a quella della sfortunata. Questo era detto l'imbúlàda. La dote (la schirpa) ~ Ogni ragazza doveva avere la dote più o meno ricca. Oltre al " lèt ad pióma " facevano parte della dote coperte, lenzuola, federe, biancheria intima, tutta ornata di pizzi a mano, vestiti, grembiuli. calze ecc. Quando si doveva trasportare la dote della fidanzata a casa del promesso sposo, questa veniva portata con un carretto; sulla testa del cavallo che lo trainava veniva legato un ramo " ad martè " (bosso) e il conducente aveva un fazzoletto rosso al collo. Per l'acquisto delle coperte, vestiti, ecc si recavano padre, madre e figlia dal mercante, dal mattino presto alla sera tardi mangiando a mezzogiorno pane e salame offerto dal venditore. Se la sposa era ricca portava anche la cassapanca di noce; per le spose meno abbienti bastavano dei bauli. Sulla lista della dote si mettevano anche i gioielli che la sposa portava con sé. LE NOZZE Quando due famiglie erano d'accordo per il matrimonio dei due figli si consultavano per le spese da sostenere. Lo sposo era tenuto a comperare i mobili per la camera da letto (la stansa)e per la cucina. Di sale da pranzo in quel momento ce n'erano poche e coloro che l'acquistavano le pagavano a metà. La sposa doveva portare la dote commisurata alle proprie condizioni famigliari. La biancheria veniva preparata prima; le famiglie che avevano in casa delle ragazze tutti gli anni acquistavano o filavano pezze di tela grezza. Dopo averle rese bianche, in inverno le ricamavano. Oltre alla dote, se la sposa andava in famiglia, a vivere con i genitori dello sposo, e di solito accadeva così, doveva comperare anche il regalo prima per il " malusè ", poi per i genitori e fratelli dello sposo. Generalmente per il suocero era una camicia di cotone o lana, a seconda della stagione; per la suocera un abito nero e per i cognati e cognate camicia o cravatta o grembiule. La suocera, invece, regalava alla nuora una catena simil oro lunga. Le nozze avvenivano al mattino presto. Prima dei Patti Lateranensi venivano celebrate le nozze di 4 o 5 coppie per volta. L'abito della sposa non era bianco; di solito era blu o marrone; quello dello sposo, invece, era nero. Al collo il futuro marito portava una sciarpetta bianca. Finita la cerimonia religiosa, pochissimi andavano in viaggio di nozze (una delle mete più
lontane era Genova). Il pranzo nuziale era consumato in casa dello sposo ed era preparato da delle donne che avevano le mansioni di cucinarlo e di servirlo. Quando due sposi novelli bisticciavano in modo manifesto, si suonava la " ciambra " con i coperchi delle pentole NASCITA Appena sposata la donna pensava alla maternità e tutti sappiamo che non si accontentava di un solo figlio. Le famiglie di una volta erano stupende: ogni età era presente e tutti i componenti contribuivano ad arricchire, in senso morale naturalmente, la famiglia: i vecchi con l'esperienza, i bimbi con la gioiosa spensieratezza, gli adulti con il vigore, la forza, l'attività. Quando una donna era gravida doveva usare molte avvertenze prima del parto. Quando desiderava qualche cibo particolare (voglie) non bisognava lasciarglielo mancare, altrimenti, si diceva, il bambino nasceva con delle macchie rosse, appunto chiamate " voglie ". Perché il bambino nascesse sano la futura madre non doveva passare sotto una scala né portare grembiuli allacciati in vita o avere abiti con nodi perché il cordone ombelicale non si attorcigliasse attorno al collo del bambino. Dalla forma poi del ventre si capiva il sesso del nascituro: se il ventre si presentava piatto era una femmina, se il ventre era più sporgente era un maschio. Il parto avveniva in casa, dove la levatrice si districava tra pentole di acqua bollente e pezze bianche e profumate di tela. Con la nascita di un bambino, la mamma era obbligata per otto giorni a stare a letto; si diceva " a quà i ov a dla púplón assistita più dalla suocera che dalla madre. Per otto giorni consecutivi, veniva nutrita con latte e panada( pancotto ). Alzatasi, non poteva uscire se prima non avesse " alvà al part (levare il parto ), cioè recarsi in chiesa per la purificazione. Accompagnata da un famigliare, coperto il capo con un velo e con una "micáta " panino in tasca senza rivolgere né un saluto né una parola a nessuno per tutto il tragitto, si recava in chiesa. Qui si inginocchiava davanti all'altare della Madonna, pregando in attesa dei prete; costui si presentava con un cero e pronunciava la preghiera della purificazione. Durante il ritorno a casa, poi, poteva parlare e salutare tutti e, una volta a casa, mangiava il panino benedetto. Il bambino però, non poteva uscire di casa fin dopo il battesimo, che, generalmente, avveniva nei primi giorni della nascita. Lo portava in chiesa la levatrice (cumà)che l'aveva fatto nascere, seguito dal padre, dai padrini e dai parenti. Se era inverno, era necessario scaldare l'acqua per battezzarlo.Il puerperio durava 40 giorni; la madre per questo tempo si considerava convalescente: mangiava panada, pantrìd, sopa, beveva buon vino e spremute d'arancio per « far venire » il latte. Dopo il quarantesimo giorno la suocera la obbligava all'astinenza ancora per qualche tempo per ringraziare la Madonna. Quando una donna allattava, si premurava di strofinare un fazzoletto su un' immagine della Madonna chiamata appunto Madòna dal lat (sul lato destro, tra l'altare, della Madonna di Lourdes e l'altare dei Defunti nella Chiesa Parrocchiale. A casa, poi, le donne lo mettevano sul seno per avere abbondanza di latte. LA MATURITA’ Per quanto riguarda gli adulti, lavoravano nei campi ininterrottamente fino a sera tarda in estate, mentre in inverno si dedicavano a lavori utili per la casa, quali spaccare la legna,
uccidere il maiale, ec. Gli uomini uscivano la domenica sera per la " brésca (briscola) e solo alla festa dei paese tutta la famiglia si recava all'osteria a mangiare la trippa. LA MORTE Quando una persona moriva, le campane ne davano l'annuncio ( e ne danno tuttora) con 9 rintocchi per una donna e 15 rintocchi per un uomo. Mai si celebrava un funerale al venerdì. La salma veniva esposta in una stanza della casa, tutti andavano a farle visita, ma, dopo le nove di sera, le donne andavano via e la veglia funebre era proseguita dagli uomini. La sera dei decesso si usava recitare il rosario completo con le litanie e con le preghiere dei defunti. Il lutto veniva così rispettato: -‐ per i genitori o il consorte 2 anni ( 1 anno e mezzo nero e 6 mesi di mezzo lutto). -‐ per i figli 1 anno -‐ per i fratelli e le sorelle 1 anno (6 mesi di mezzo lutto) -‐ per i suoceri e cognati 9 mesi -‐ per i nonni e gli zii 6 mesi -‐ per i cugini di primo grado 3 mesi Non per nulla le donne erano quasi sempre vestite di nero; gli uomini portavano oltre alla cravatta anche una fascia nera sulla manica sinistra della giacca. Anche i fazzoletti da naso si usavano neri, e fino alla fine del lutto, bianchi listati di nero. Per il funerale, prima che la bara uscisse dalla casa, gli accompagnatori delle tre confraternite solevano cantare il De profundis e il Miserere. Questo si ripeteva al cimitero prima dell'inumazione. Funerali e confraternite Quando vi è un funerale si forma il corteo dei confratelli che accompagnano il defunto al Cimitero. Gli ultimi due posti sono occupati a destra dal Priore, a sinistra dal Vicepriore; davanti al Priore c'è il Decano ( il più vecchio di anzianità di priorato, non di età). Davanti al Vicepriore vi è il maestro dei novizi. Ancora più davanti ci sono gli ultimi entrati. I confratelli si fermano all'entrata del Cimitero. Quando c'è l'accompagnamento delle Confraternite le campane suonano a mezzogiorno del giorno del funerale e un quarto d'ora prima del funerale. Funerale del grande Ufficiale Dal momento dell'avviso (agonia) le campane suonano ogni due ore. La porta della Chiesa è parata in segno di lutto. Quando la bara entra nel Cimitero i Confratelli lo accompagnano fino alla tomba. Dopo la sepoltura i Confratelli entrano in Chiesa e il decano intona il De Profundis. All'Ufficiale spetta per diritto il primo ufficio funebre della Confraternita. Dopo l'Ufficio si celebra la Messa da morto e si canta il Dies irae. Posizioni del Coro. La poltrona più alta è riservata al Priore, a destra il vice-‐priore (non ancora novizio ufficiale); a sinistra il maestro dei novizi ( il priore scaduto). Il maestro dei cantori conosce tutti i toni dell'Ufficio, che sono 8.
Il cancelliere, equivalente al segretario, redige i verbali. Il tesoriere custodisce ed amministra i soldi; il prefetto di sacrestia prepara e cura l'aspetto liturgico. Un tempo c'era anche il camerlengo. Tuttora c'è il cappellano. -‐In tutte e tre le confraternite la "capa" si indossa solo il giovedì santo fino al giorno della Festa patronale. Si indossa, però, sempre, quando muore un ufficiale. Per ogni funzione le campane non suonano mai prima di quelle della parrocchia L' "agonia" suonata per la morte di un defunto nella Confraternita è uguale sia per un uomo o una donna. LAVORI LE COLTURE Nelle nostre campagne predominava l'aratorio semplice, con la coltura del frumento, del mais, della segale, del miglio. Nelle terre favorite dall'acqua si coltivavano sempre i cereali, ma acquistava particolare preminenza il riso.Erano impiegati dei lavoratori stagionali, che immigravano dalle regioni vicine (di solito Veneto ed Emilia) per le operazioni di " monda " ( per questo le donne erano chiamate mondine). Accanto a questi prodotti stavano poi le colture arboree, delimitanti i campi: gelsi, olmi e altri alberi. Il prato poteva essere stabile, cioè mantenuto per numerosi anni; a vicenda, se veniva rotto dopo due o tre anni per coltivare mais o frumento; a marcita, quando sulla superficie scorreva ininterrottamente un leggero strato di acqua per proteggere dal gelo e consentire la produzione di fieno invernale. La gelsicoltura aveva un posto d'onore a Gambolò: la stretta relazione tra la coltura del gelso e l'allevamento del baco determinerà la scomparsa di questa coltura legnosa in concomitanza con la decadenza dell'industria della seta IL LAVORO NEI CAMPI L'aratro e l'erpice servivano per rompere, sminuzzare le zolle e ripulire il terreno dalle erbacce. La zappa era usata per rincalzare il granoturco: scalzare e rincalzare erano lavori durissimi e faticosi. L'aratro era lo strumento maggiormente usato. Si componeva di quattro elementi fondamentali: il timone (o bure) a cui erano aggiogati gli animali; il coltro che praticava un taglio verticale, il vomere che taglia orizzontalmente, l'orecchio che solleva e rovescia le zolle. Inizialmente l'aratro era di legno con le estremità del vomere e del coltro rafforzate in ferro. La " siloría " presentava una montatura in legno, semplice e molto robusta; l'orecchio era in ghisa, il vomere e il coltro in ferro. Infine all'inizio dei Novecento erano impiegati aratri completamente in ferro di provenienza straniera. La semina era eseguita con la tradizionale tecnica dello spargimento a mano e la sua riuscita dipendeva dall'esperienza del seminatore. Costui camminava con passo uguale, cadenzato e gettava le sementi ogni due passi. La mietitura era effettuata con la falce messoria (amsura) o con una piccola falce. Così si divideva il lavoro: gli uni falciavano le messi, altri le legavano in covoni e altri ancora li
ammucchiavano. Il raccolto era caricato su dei carri prima di legno, poi con le ruote di ferro, carri usati anche per il trasporto dei concime o letame. La trebbiatura era l'operazione richiesta per separare i chicchi dalla paglia. Qualche volta si usava far correre sulle spighe un rullo scanalato " burlon”. Per separare i chicchi dalla pula si usava il vaglio (vàl), un setaccio di vimini. Per quanto riguardava il riso, così avveniva la coltura. Si copriva un vivaio arato con acqua, si " pestava " (cioè, dopo averlo spianato, si formava una patina che non permetteva l'assorbimento) In esso si piantavano, una vicino all'altra, delle piantine che poi venivano " rancà ", estirpate a mazzetti. Questi venivano caricati sul carretto e infine trapiantate dalle mondine. Una mondina svelta ed esperta era in grado di fare una pertica al giorno. Queste venivano messe a mazzette a distanza di 6 o 7 cm. tra loro. Spesso il riso " prendeva la malattia " ingiallendo. Prima che le pianticelle verdi di riso avessero la spiga si faceva la " munda ", cioè si ripulivano dalle erbacce ( pàbi ) strappandole a mano. Era un lavoro faticosissimo, svolto sotto il sole cocente, con i piedi nell'acqua non certo limpida e fresca, che aveva altri ospiti, quali le bisce, granchi (tnaion), rane ecc. Per questo è nato il famoso detto " Va a munda rìs! Quando era maturo lo tagliavano con "l'amsura ". Lo lasciavano essicare, poi lo legavano e facevano la " cová e lo driciavan in pè par fli súgà bèn ". Poi lo portavano a casa e facevano il maragnó, cioè pigne quadrate di covoni ben disposti ( anche 1 0 metri ). Quando c'era un bel sole, allargavano bene il riso nell'aia (ad gráia = creta ), lo battevano con le verghe per distaccarlo dalla paglia. Lo voltavano e con i piedi, da nord verso sud, da est verso ovest, (fà i scafin), e con íl voltarís, ( strumento agricolo di legno ). Infine usavano il " palòt " per palà "il riso; cioè lanciavano il riso a spaglio, in modo che i chicchi si separassero dalla pula più leggera. LE CASCINE Non mi dilungo certo su questo argomento che, da solo, richiederebbe un libro. La costruzione era lunga spesso più di 1 00 metri, disposta con continuità o non intorno al cortile. In essa si possono distinguere: la casa del fittabile, le abitazioni ( molto meno belle ) dei salariati, i granai, le cantine, le stalle e locali per deporre gli attrezzi. Per quanto riguarda i fienili essi hanno artistiche graticciate di mattoni sfalsati. Inoltre vicino ai porcili, erano sistemati anche la casera e, a volte, il forno per fare il pane. In mezzo c'era la " curt "un ampio cortile dove erano lasciati liberi galline, galli, tacchini, anatre, ecc. In un angolo c'è pure la letamaia, " rúdèra ", presente anche nei nostri cortili di paese fino a pochi anni fa. LA STALLA Poco più di mezzo secolo fa la stalla, normalmente usata come ricovero per il bestiame, fungeva anche da soggiorno umano per alcuni mesi dell'anno. D'inverno, al tepore della stalla, si radunavano diverse famiglie di contadini. Gli uomini giocavano a carte o discutevano dei lavori campestri, i ragazzi si trastullavano nella paglia che serviva da lettiera; le ragazze preparavano il corredo da sposa; le nonne filavano il lino o la canapa e, con un piede facevano dondolare la culla dei più piccini. La stalla era per il caldo umido anche il luogo per la cura delle forme bronchiali. La sera di S. Antonio Abate ( 17 gennaio ) non si filava perché si sarebbe corso il rischio di torcere, con il filo della canapa, anche la barba dei Santo, protettore degli animali.
MET A MOI-‐1 LA CANVA E AL LIN La lavorazione tradizionale si svolgeva così: nelle campagne esistevano grandi pozze d'acqua, i " guá ", dove si metteva per lungo tempo il lino o la canapa al macero a moí-‐i'). Poi lo si tirava fuori e lo si portava a casa. Le donne fino a tarda sera lo pestavano per staccare la parte legnosa. Le operazioni principali per ottenere la fibra consistevano nel " GRAMULA' " il lino o la canapa, cioè pettinare con una " gràmula " coi denti di ferro e quindi nello " SPATULA' ", cioè batterli con una spatola di legno, operazioni svolte anch'esse dalle donne. I lunghi fili venivano filati in inverno nelle stalle con rocca e fuso. LA BACHICOLTURA L'industria rurale della bachicoltura, un tempo assai fiorente, è andata decadendo dopo il 1930 ed ora è del tutto scomparsa. Il filugello, nel giro di tre o quattro settimane, si costruiva una casetta formata da un filo di bava, non interrotto, lungo più di un Km. Nei nostri campi ora non si vedono più i suggestivi filari di gelsi le cui foglie sono l'unico alimento dei bachi da seta. Le massaie gambolesi, che poco più di 80 anni fa si dedicavano alla bachicoltura, partecipavano in massa alla processione del 25 aprile ( Festa di S. Marco ) recando in seno una scatoletta contenente il " seme dei bachi " ( ovetti ). Giunte in chiesa deponevano sulla balaustra il prezioso scrigno perché fosse benedetto e, ritornate a casa, mettevano la scatola tra le piume dei materasso, che fungeva da incubatrice. Era credenza assai diffusa che la presenza del biancospino benedetto nelle bigattiere fosse il mezzo più idoneo per prevenire e combattere le malattie del baco da seta; motivo per cui nei tre giorni in cui avevano luogo le rogazioni propiziatrici per l'agricoltura, le siepi di biancospino venivano premiate con una lira d'argento da mettere nel salvadanaio, più cinque centesimi (un soldino) per comperare un gelato. Verso il giorno di S. Giorgio si usava dunque mettere in incubazione la semente del baco da seta. In un sacchetto bucherellato si disponeva la semente e la si faceva maturare in un posto tiepido, generalmente sotto il piumino del letto. Intanto in una stanza si preparava il " barch ", cioè le stuoie, quattro o cinque, a seconda della quantità della semente, una sopra l'altra come uno scaffale. Si copriva una stuoia con le foglie di gelso finemente tritate ( "al bòsch") e su di esso si mettevano i bachi maturati, aggiungendo nella giornata due o tre volte foglie di gelso tritate. Man mano che i giorni passavano (generalmente 8 o 1 0) il baco faceva la prima levata, cioè per un giorno non mangiava, stava fermo e in questo giorno si faceva la scelta del baco buono, togliendo lo scarto. Questo avveniva per quattro volte prima dell'imboschimento. La foglia del gelso non veniva più tritata, ma tolta completa dal ramo," sfuiá, " e data in cibo tre o quattro volte al giorno. Nell'ultima levata il baco è diventato quasi trasparente, segno di maturazione. Allora si faceva l'imboschimento, cioè tra una stuoia e l'altra, alla distanza di mezzo metro, si mettevano i rami secchi di ravizza (ravison )di arachidi (ràcul e anche di rami di gelso con le foglie. Si toglievano i bachi morti ("marson"), si lasciavano quelli sani, i quali lentamente salivano sugli sterpi, si annidavano e pian piano formavano la " galáta ", cioè il bozzolo. Il raccolto veniva fatto generalmente verso la fine di giugno. SBIANCHI’ LA TÍLA
Si usava una volta candeggiare la tela al naturale, cioè al prato. Le pezze di tela, sia nostrana che comperata, erano di colore un po' scuro. Per farle diventare bianche, le donne, al mese di luglio e di agosto, con la carriola piena di pezze, andavano alla roggia o al torrente Terdoppio, bagnavano ben bene la tela e poi si portavano al Serbu, piazzale antistante la Chiesa di S. Eusebio o in Castello o nello spazio davanti al Cimitero, luoghi ricchi di erbetta e di margheritine e con poche piante. Lì distendevano la tela e la rivoltavano continuamente finché il sole l'asciugava. Ritornavano ancora a bagnarla alla roggia e ripetevano parecchie volte l'operazione finché la tela diventava bianchissima. Lavoro di una settimana. FA AL BUGA’ In un mastello con la spina si mettevano per due o tre ore a bagno con acqua calda i panni bianchi. Si lavavano una prima volta con il sapone. Si gettava via l'acqua e si rimestavano nel mastello, non prima di aver messo nell'interno davanti alla spina un piattino. Quando il mastello era completo si copriva con il " cu ", pezzo di tela bianca pesante. In un pentolone, " caldèra ", si aggiungeva all'acqua quattro o cinque manciate di cenere (sándra) ottenuta dalla brace di legna e passata al setaccio. Si versava l'acqua caldissima sui panni e, appena questi erano tutti coperti dall'acqua, si apriva la spina e si raccoglieva l'acqua in un secchio, si metteva ancora nella caldaia e si faceva bollire nuovamente, si ripeteva l'operazione di prima almeno per tre volte, poi si lasciavano a macerare (möi) tutta la notte. Il giorno dopo con la carriola si portavano a sciacquare alla roggia o al Terdoppio o al" cavàt”. I panni asciutti erano di un profumo indimenticabile.
GAMBUL0’ Pais ad ioch Si usava in tutte le famiglie tenere le oche, per preparare la piuma per il matrimonio e fare poi il salame d'oca Al pomeriggio le ragazze portavano le oche a fare il bagno nella roggia dove avvenivano degli screzi perché le oche si mescolavano e si faticava a riconoscerle tanto che talvolta le donne segnavano le ali per distinguerle. Ogni famiglia ne teneva da 10 a 20 capi e nel pomeriggio all'ora del bagno se ne contavano a centinaia nelle strade, tanto da farle sembrare tutte bianche. PLA’ I OCH Durante la crescita si toglievano per due volte (a distanza di un paio di mesi una volta dall'altra) le piume grandi del corpo e delle ali; all'uccisione invece, oltre alle piume grandi veniva raccolto a parte il piumino, leggerissimo, che si usava per confezionare il " piúmen ", mentre la penna serviva per il letto. A LA SPESA Le nostre mondine si spostavano (sui carretti coi loro fagotti) in cascinali lontani per un periodo di un mese e più per la monda del riso. Dormivano nelle stalle sulla paglia o nelle cascine e, mentre lavoravano, cantavano canzoni che ancor oggi si ricordano. ANDA' A RAN.
La pesca delle rane viene fatta in modo del tutto diverso da quella dei pesci. La massima quantità di questi batraci viene catturata di notte sulle rive e sugli argini delle risaie dove i " ranàt " (ranaiolo) si recano provvisti di un lume acceso ( cetílena ) col quale abbagliano le vittime che poi catturano con le mani deponendole in un sacchetto di tela prima, poi in un cestino di vimini portato a tracolla. Le rane possono essere pescate anche con la lenza senza amo, legando alla lenza stessa una ranocchietta piccola (ranin) od un batuffolo di cotone. Il pescatore emette con la bocca una specie di gracidio in modo che il più delle volte la preda, ingannata, addenta l'esca e, vorace come è, non la abbandona più se non quando viene a sua volta afferrata dal pescatore. In questo caso, il pescatore spezza le zampe posteriori alla preda per impedirle di fuggire una volta deposta nel sacchetto, cosa che non è necessaria nella pesca notturna . Al CASE’ Lavorazione del burro. Un tempo si metteva il latte nella zangola, "pnag"' lo si faceva girare per trenta minuti; alla fine il latte diventava burro. In estate si aggiungeva un po' di ghiaccio al latte. LAVORAZIONE DELLO " STRACHIN " Si versava il latte del mattino nelle " piàtul ". Alla sera si versava ancora dei latte fino a colmarle. Indi si metteva tutto il latte nella "caldèra"e qui si aggiungeva il "càg" "tanto che il latte prendeva il nome" la cagíá". Lo si lavorava e lo si versava nel " fasaro’ “: ", recipiente di legno ricoperto da pezze di tela forata chiamata " tarlantàna Lo si salava ben bene. Per due mesi era necessario girarlo con la " basla ". Veniva forato con la "gogia " affinché potesse prendere la muffa. Lo si " tastava " con il " tasè Dopo due mesi, come abbiamo detto, era maturo. In inverno i formaggi e il burro si ponevano nella " cagèra in estate nella " giasèra MUSTA’ CUI PE’ L'uva veniva messa in un grande mastello e poi si schiacciava coi piedi nudi, poco alla volta; ridotta in poltiglia si metteva nella botte per la fermentazione. Era consuetudine tírà la canáta per vedere se la fermentazione era regolare; ogni tanto si assaggiava tirando con la canna di bambù. AL PURCHE’ DAL CUMON L'agricoltura in Gambolò era iniziata verso la fine del 400, ma declinò durante il dominio spagnolo nel ducato di Milano ( 1513 -‐ 1713 ). In questo periodo di tempo la popolazione rurale badava ad allevare mandrie di porci invece di coltivare la terra; ma siccome il numero di questi animali aumentava in modo impressionante, nel 1619 fu necessario l'intervento del Senato Milanese che emanò una legge tendente a limitare il numero dei suini. Nel 1687 il Senato intervenne ancora, dettando delle norme atte ad impedire i dilagare dei danni che i suini arrecavano alle campagne. A quell'epoca la regione agricola Olippa era uno stagno perché le acque del Terdoppio spesso la inondavano. Fu perciò stabilito che tutti i suini che si allevavano i Gambolò potevano pascolare liberamente in quella località purché fossero custoditi dai relativi proprietari o d persone di loro fiducia. I guardiani dei porci erano comunemente chiamati " purchè ". Fra essi ve n'era uno che godeva la fiducia dei reggitori dei
Comune ai quali denunciava gli eventuali trasgressori della legge e in compenso riceveva una mercede di pochi centesimi al giorno. Ecco l'origine della frase " Al purchè dal Cumon: FENOMENI CHE LA TRADIZIONE LOCALE AFFERMA ESSERE INDICI Di BUONO 0 CATTIVO TEMPO. -‐ Se il gallo canta sotto il trespolo cambia il tempo. -‐ Se si vede il " muntagnon " fa bel tempo. -‐ Il fumo che scende verso terra o va verso la valle annuncia tempo brutto; quando va verso
Mortara annuncia bel tempo. -‐ Le mosche pungono di piú prima di un temporale. -‐ L'anatra che schiamazza piú del normale " la ciàma l'acqua -‐ Il temporale che arriva dal bergamasco reca danni. -‐ Le nuvole biancastre tra quelle grigio scuro, portano grandine. -‐ Se fa bello il giorno di San Bartolomeo, l'autunno sará bello. Gli uomini, invece, portavano al forno i manici per gli attrezzi agricoli: dopo aver pelato i fusti dei pioppi, li facevano scaldare al forno per renderli resistenti.
LA VOCE DELLE CAMPANE Ogni mattina, ogni sera suona l'Ave Maria, un richiamo al nuovo giorno che comincia o che finisce. Quando c'era qualche pericolo, in modo particolare un incendio, si suonava a gran forza " Al campanon dal fógh Il e tutti accorrevano in aiuto per spegnere il fuoco. Quando un ammalato era gravissimo, suonavano le campane per avvertire che,in processione,ci si recava a casa dei malato per l'Estrema Unzione. Il sacerdote, sotto il baldacchino sorretto dal sagrestano, seguito dai fedeli, si portava dal malato. Sopravvive ancora l'usanza di suonare l'apposita campana, che porta la scritta " Nimbos fugo ", per benedire il tempo. All'avvicinarsi di un temporale, specie nelle stagioni in cui le intemperie potrebbero danneggiare il raccolto, il sacerdote, con la stola violacea, dopo aver recitato in chiesa le litanie dei santi, esce per aspergere con l'acqua benedetta i quattro punti cardinali. Durante questo rito la campana suona per avvertire i fedeli di unirsi alle preghiere dei sacerdote. Le campane servono per annunciare battesimi, nozze e funerali. Per i funerali dei bambini suonano in modo diverso. RITUALI CALENDARIALI (ciclo dell'anno) Sono riunite brevi notizie sulle principali feste rituali dei ciclo dell'anno. Naturalmente molte feste si concentravano nel periodo invernale, momento di riposo dei contadino. 1) Capodanno
Alla messa prima partecipavano i coscritti di leva e alla fine della celebrazione ricevevano la benedizione della loro bandiera.
2) San Maurizio, 15 Gennaio. Si festeggiava questo Santo perchè " S. Maurésí l'è al prutetúr di dulési " (San Maurizio protegge dai dolori) 3) Sant'Antonio Abate, 17 Gennaio. Non lavorava nessuno e non c'era agricoltore che portasse fuori gli animali dalla stalla. Si pensava che S. Antonio punisse chi non rispettava la sua festa. Le stalle venivano benedette. 4) Sant'Agnese, 21 Gennaio. Festa, in particolar modo, dedicata alle fanciulle. 5) San Gaudenzio,22 Gennaio. Festa della Chiesa Parrocchiale a cui è dedicata, insieme a Sant'Eusebio. 6) San Paolo,25 Gennaio. Festa dei rione di S. Paolo. Vi si svolgeva la processione con le offerte e l'asta. 7) La Candelòra,2 Febbraio. Festa del rione più grande dei Paese, Santa Maria. Si svolgeva, anche sotto la neve la processione attorno alla Chiesa con le offerte in natura ( fagioli, salami, riso, ecc) dei fedeli. Vi era poi " l'incànt ", cioè la merce era offerta al miglior offerente. Il ricavato era donato alla Chiesa. Veniva detta la Madona di 40 car ad nèv cioè la Madonna che portava in dote 40 carri di neve, perché, logicamente, al 2 Febbraio può esserci molta neve. In occasioni della festa della " Candelora " le ragazze preparavano un sacchetto con il volantino arricciato, poi lo riempivano di cereali, io chiudevano e lo ornavano con un rametto di fiori finti che poche famiglie possedevano. Andava a ruba il rametto più bello. Il sacchettino ornato veniva portato sulla testa durante la processione, al termine della quale veniva consegnato alle donne incaricate, che lo scucivano, lo svuotavano e lo riconsegnavano alle padrone con la candela benedetta. Tutti i gambolesi lontani ritornavano alle loro case e festeggiavano la " Candelòra " con una bella " raviolata". 8) San Biagio, 3 Febbraio.
· San Bíaá as benedésa la gúla e al nás 9 ) San Giuseppe,1 9 Marzo
Era considerata la festa di apertura della primavera e tutte le giovani si recavano nei boschi dei Ticino a raccogliere mughetti. 10) A Carnevale anche gli aduiti " andavano in maschera " e spaventavano le ragazze che si
trovavano nelle stalle. A la " Sóbia màta " (giovedì grasso), adulti e bambini tingevano il viso di nero e con dei coriandoli ricavati tagliando a minuti pezzettini la carta, giravano tutti per le vie del paese, entrando nelle case, all'esclamazione di " iu fi fina, iu fi fina " ( Evviva ). Poi alle 1 0 di sera dei Martedì grasso si bruciava il Carnevale in Piazza e suonava il Campanön.
Attorno al fuoco gli studenti gambolesi intonavano dei canti d'addio al Carnevale . 11 Giovedì e Venerdi Santo Era usanza il Giovedì Santo di sera, la visita delle Confraternite al Santo Sepolcro sistemato sia nella Chiesa di S. Eusebio sia nella Chiesa Parrocchiale di S. Gaudenzio. Un tempo ogni confraternita faceva la visita per conto proprio, seguita dalla popolazione del rione. Quando una confraternita si incrociava con un'altra, il canto di penitenza si alzava di tonalità; era motivo di gioia per la confraternita che riusciva a far sì che quella incrociata tacesse. Al rientro nella propria Chiesa seguivano altre preghiere e la flagellazione con il cordone della divisa. Al Venerdì Santo alle ore 15. 00 i bambini nelle Chiese dei paese picchiavano con le " cárácàrà " (dei bastoni) i giúdè, cioè gli Ebrei che hanno ucciso Gesù. La processione del Venerdì Santo ricorda la morte di Gesù. E' suggestiva e ad essa partecipa tutta la popolazione. La statua dei Cristo morto, seguita dalla Mater Dolorosa viene portata sopra un cataletto da rappresentanti delle tre confraternita, dalla Chiesa di S. Paolo a quella di S. Eusebio e viceversa. Questa processione risale alla fine del'600; la funzione, di origine spagnola, era chiamata " entierre " che in spagnolo è sinonimo di sepoltura.Ancora oggi anche in Spagna è frequente vedere tale processione al Giovedì Santo o al Venerdì Santo; a Braga, in Portogallo, la processione è accompagnata dalla medesima musica della banda che possiamo ancora sentire a Gambolò. 12) Al Sabato Santo alle ore 9 di mattina suonava il " Gloria ", le campane suonavano a festa
per la Resurrezione e le donne, dopo essere andate in chiesa a prendere l'acqua benedetta, si bagnavano gli occhi, come simbolo di una luce nuova.
13 ) Al lunedì di Pasqua ogni famiglia gambolese si recava con il carretto al Santuario della
Bozzola. Alla sera, al ritomo, gli uomini erano un po' allegri e i bambini portavano a casa i " brasadè "
14) In Aprile si svolgevano le rogazioni ( 23 -‐ 24 -‐ 25 -‐ Aprile ), cioè delle processioni nelle
campagne circostanti propiziando il tempo buono. 1 Nel giorno dell'Ascensione si portava un uovo in un gelso, perchè si diceva che " L' öv ad l'Ascensiön al tèna distant la losna e al trön " (tiene distanti i temporali nocivi ).
15) Al Corpus Domini i bambini gettavano petali di fiori per le strade per impreziosirle al
passaggio dell' Eucarestia; durante la processione che si svolgeva al giovedì mattina; ognuno ornava le finestre con fiori.
16) San Getulio, 1 0 Giugno Festa del Patrono del nostro Paese. Questo santo è molto amato dai Gambolesi e alla domenica successiva si svolge una processione che si snoda per le vie dei Paese per poi fermarsi davanti alla statua dei Santo dove il Parroco benedice le campagne e chiede l' intercessione dei Santo e la protezione dai fulmini e dalla tempesta. 17) San Rocco 16 Agosto Festa del rione di S. Rocco. Essendo in estate, oltre alla processione con le offerte, suona la banda e talvolta si conclude la festa con i fuochi artificiali. Quando suona la campana per la festa di S. Rocco, i Gambolesi danno allo scampanio il seguente significato: " Chi na fai na fai, chi na vu, na vú, "il che vuoi dire che si tira la somma definitiva del raccolto. Letteralmente: Chi ne ha fatto ne ha fatto, chi ne ha avuto, ne ha avuto. Anche a S. Rocco c'è l'incànt e un piccolo mercato di oggetti in vimini. Fino a pochi anni fa scorreva la roggia accanto alla Chiesa e tanti giovani dei paese sul ponte assistevano all'asta, divertendosi a " far alzare il prezzo " della merce. 18) La festa patronale: Quarta domenica di ottobre Ebbe origine il 15 ottobre 1697 in occasione di una solenne processione per le vie del Paese con l'urna contenente i resti mortali di San Getulio. Dal 1753 al 1788 il Comune contribuì con 60 lire imperiali ogni anno perché fosse solennizzato il giorno del nostro protettore con fuochi artificiali e musica. In seguito il Comune abolì tale contributo e stabilì che la sagra dei paese avesse luogo la quarta domenica di ottobre. I divertimenti popolari, per tale occasione, consistevano in una giostra e in un'altalena azionata dai muscoli umani, in un circo equestre e in un ballo pubblico all'aperto che era pretesto alle ragazze per sfoggiare il vestito nuovo. Alla sera, poi, la famiglia al completo si riversava nelle osterie. Il lunedì della sagra vi era in Chiesa Parrocchiale un solenne Ufficio per i Morti, che si ripeteva al giorno dei Morti (2 novembre) alle ore 4 di mattina. Nonostante l'ora la Chiesa era gremita di fedeli. 19) " A santa Caterina ( 25 novembre ) " As liga i vàch in tla casina, " si ritiravano infatti le
bestie nelle stalle. 20) A Natale i bambini non ricevevano doni costosi, ma " al maríndin "consistente in un
torrone, un arancio, un po' di frutta secca. Al mattino i giovanotti andavano a porgere gli auguri ai parenti, solo gli uomini, però, perché si diceva che le donne portassero sfortuna. A Natale si dava anche una cucchiaiata di risotto alle galline affinchè diventassero sane e grasse.
Nel giorno di Natale non si doveva nè lavarsi il viso nè i panni (a Nadal nè facia nè pàgn) Nel giorno dell' Epifania si svolgeva e si svolge tuttora una processione all'interno della Chiesa a cui partecipano molti bambini che ricevono poi il mandarino benedetto. " L'Epifànéa, come si suol dire, tót i fèst ía porta vea ".
GIOCHI PER RAGAZZI
Gli adolescenti solevano giocare a palla avvelenata, quattro cantoni, cavallina, dama e cavalieri, bandiera. Per chi perdeva poteva esserci la penitenza. Una era il famoso quintetto: dire, fare, baciare, lettera, testamento Molte volte si cantavano canzoni a strofe alternate, ad esempio: · oh quante belle figlie Madama Dorè, o quante belle figlie!............... · se son belle me le tengo · se son belle me le tengo · il Re ne domanda una · cosa ne volete fare? · la voglio maritare Oppure: « E' arrivato l'ambasciatore marcondirondirondello….. Giugà cun la bigòta:giocare con la bambola.La bambola,in gergoinfantile,era un tempo detta anche pupóía( dal francese poupée ) Giugà a la bàla: giocare con la palla, che di solito era fatta di stracci(la bàla ad ciàpa). Giugà a saltà la corda: giocare a saltare la corda Giugà a sasáta:si faceva con cinque sassolini,di cui,mentre uno veniva gettato per aria,
bisognava essere abili a raccattare gli altri secondo particolari disposizioni assunte.
Giugà baràta cantön: è il gioco dei quattro cantoni. Giugà al múnd: consiste nel tracciare sul terreno un rettangolo diviso in riquadri a due a due, e nel sapere saltare secondo un ordine prestabilito, da un riquadro all'altro, stando su di un piede solo. Fà l'òm: consiste nello stendersi supino sulla neve asciutta caduta di fresco, e lasciarvi l'impronta della propria persona. Fa l'òm ad fíòca: è fare il pupazzo di neve Fa i scavariól. Fare le capriole Fà al scagn'ìn: due persone stringono con la propria mano sinistra vicino al polso della propria mano destra e con questa reciprocamente il braccio libero vicino al polso sinistro dell'altra persona: una terza persona sta comodamente seduta tenendosi ferma con le braccia al collo dei portatori. Fà i bàl ad savön cun la canáta; fare le bolle di sapone con la cannuccia. Fà i balát ad càrta: consiste nel lanciare palline di carta, soffiando nelle cannucce. Fà i barcát ad càrta: affidare barchette di carta ai rigagnoli o alle correnti d'acqua. Gíugà a curs adrè: giocare a rincorrersi. Gíugà la cavaláta: giocare alla cavallina Giugà a tírà la s-‐cianfária: giocare al rimbalzello
Giugà pócla al bus: i giocatori, colpendo con una mazza una palla di legno (pócla )cercano di introdurla, coi minor numero di colpi, in una buca scavata nel terreno. Giugà cui béí.-‐ giocare con le palline di terracotta verniciate. Andà in màscar. girare mascherati per il paese. Giugà cui sèrc': con un bastone far rotolare un cerchione. Giugà a brúsa: un nocciolo grande (gandion)doveva essere lanciato su una riga segnata sulla terra. Gíugà a balòta: una specie di tombola. La scüglíaróla: ( scivolata ) si effettuava sulla lastra di ghiaccio che ricopriva le risaie. Talvolta si rischiava di tornare a casa bagnati fradici poiché il ghiaccio si era spezzato. A batacuè: in terra con un pezzo di legno si tracciava un rettangolo dividendolo in sei parti uguali. Si tirava un coccio di vaso nel primo quadrato, poi saltellando su un piede bisognava raccoglierla e tirarlo in quello successivo, fino al completamente dei 6 spazi. Chi perdeva l'equilibrio e quindi metteva il piede a terra, oppure perdeva il coccio, veniva penalizzato e ricominciava da capo il gioco. La lépa: si prendeva un pezzo di legno della lunghezza di 20 -‐ 25 cm. chiamato ciaramèla. Si faceva una punta un po' cava da un lato e dall'altro, alternando il senso dell'incavo. Si metteva -‐per terra, poi con un legno si picchiava su una punta e quindi si cercava di colpire al volo e di lanciarla il più lontano possibile. Altri giochi (noti anche ora) erano: alte bas; scundarigulìna (una volta si diceva anche gíugà tòpa e giugà tòpa ramàta ); la crava. RIMEDI POPOLARI Al posto dei medici, i nostri vecchi, quando erano malati, si recavano dai” mediconi” (erano quasi tutte donne) « a fas sgnà » ( per farsi segnare ). Costoro infatti tracciavano dei segni sul corpo o sulla parte malata, pronunciando parole, o più frequentemente, preghiere a Dio o a Santi. Da notare che qualche volta chi curava dai disturbi, prescrivendo ai malati l'obbligo di recitare ad ore fisse certe orazioni, faceva, un guazzabuglio di sacro e profano. Vediamo ora quali erano alcuni dei loro medicamenti: I PATACH GRATA’ E L'INCIÒSTAR Nei casi di scottature si usava coprire la parte scottata con un impasto di patate grattuggiate; qualche volta si versava sopra anche l'inchiostro. CUNTRA I VERAM DI FIULIN.-‐ per accertarsi se alcuni dei frequenti disturbi che turbavano i bambini fossero dovuti alla presenza di ascaridi nell'intestino, le donne iniziate ponevano sul capo del piccolo paziente una matassa di filo filato in casa accompagnando l'operazione con segni o parole speciali. Poi strappavano dalla matassa alcuni pezzi di filo e li gettavano in un catino d'acqua. Se i vermi c'erano, questi pezzi di filo si torcevano e si muovevano proprio come un verme, in tal caso sarebbero stati eliminati. Se il filo non si muoveva, meglio così, perché dei vermi non c'era ombra. Inoltre mettevano al collo del bambino una « collana “, di spicchi d'aglio, ritenuto un vermifugo. Fino a pochi anni or sono la ragnatela costituiva il miglior emostatico per le ferite da taglio, di entità non molto rilevante. In barba a tutte le leggi dell'igiene e della profilassi, sceglievano le ragnatele più polverose perché si riteneva che « i stagnan púsè svelt al sangu ».
PAR AL SANGU DA NAS: per fermare la fuoriuscita del sangue dal naso si ha ancora l'abitudine di bagnare l'estremità della nuca applicandovi un fazzoletto imbevuto d'acqua fredda. PAR I BOT.-‐ per le contusioni (bòta) quando era possibile, si usava applicare sopra la parte contusa una fetta più o meno spessa di lardo. Poteva anche servire la “ carta dal socar” , quella carta che usavano per incartocciare lo zucchero, ben bagnata. Rimedio ritenuto infallibile per estrarre da una ferita uno spino, una scheggia, della terra, dei pus o,, par tirà a cò i bugno@n »cioè per far maturare i foruncoli era la pece dei calzolaio, la quale avrebbe avuto il potere di insinuarsi nella ferita stessa.
RUMP 1 GANDION. Quando certe ghiandole del collo si ingrossavano e davano fastidio, si usava presentare al guaritore, il malato col pollice racchiuso nel pugno, il braccio corrispondente alla parte opposta alla posizione del male. Quegli inumidiva il pollice della mano destra, lo premeva fortemente e lo scorreva lentamente dal basso in alto, mormorando delle parole segrete. L'operazione si ripeteva per parecchi giorni, sempre a digiuno, fino alla scomparsa definitiva del disturbo.
Contro il mal di gola si metteva una calza appena levata dal piede, con la pedula aderente alla
parte malata. Per guarire « l'urbs'o » (orzaiolo) si consigliava di guardare il fondo della
bottiglia dell'olio. SGNA I GEF. gli orecchioni o parotite si facevano scomparire con un segno. Consisteva nel disegnare con l'inchiostro nero sulla parte malata, generalmente dietro le orecchie, il nodo di Salomone, pronunciando nello stesso tempo apposite invocazioni. PAR AL MAL D'URAG' si iniettava dell'olio d'oliva leggermente caldo oppure del latte di donna appena spremuto. Rimedio indicatissimo contro i disturbi di cattiva digestione era ritenuto il decotto <, ad limunsìna » (di cedrina) PAR AL S-‐GLÉT ( singhiozzo ) vi erano rimedi veloci: o bere un cucchiaino di succo di limone, o tenere il respiro contando fino a dieci o bere tre sorsi d'acqua senza respirare. Alcuni addirittura pensavano che lo facesse passare una ciabatta in testa. Per « FA S-‐CIUPA LA PUSTEMA » riusciva utile un impacco di acqua calda o di malva. Per calmare AL FOGH SARVADI » o fuoco di S. Antonio che produceva molto prurito, si soffiava sopra la parte dove si manifestava per tre volte, dal basso verso l'alto e altrettanto da destra a sinistra, in modo cioè da comporre tre croci. Le croci dovevano sempre essere segnate nelle medesime direzioni, pena altrimenti, la nullità del rimedio. Nello stesso tempo i guaritori proferivano preghiere segrete.
SGNA LA RISEPULA: anche la risipola veniva segnata con segni particolari e coprendo la parte malata con della crusca abbrustolita. I POR: per i piccoli porri si facevano abbrustolire dei pezzi di cotenna di lardo, si sfregavano con forza i porri con la parte interna della cotenna stessa, seppellendo poi il medicamento sotto terra. Quando la cotenna era del tutto decomposta, anche i porri scomparivano. Pure il latte dei fichi acerbi veniva usato per i piccoli porri. LIGA 1 POR CUI FIL AD SEDA: se i porri erano grossi li legavano alla base con un filo di seta avendo cura di cambiarli e stringendoli sempre di più. A un certo momento « cruivan » cioè cadeva. 1 vecchi portavano gli orecchini perchè pensavano che i miopi potessero migliorare le loro facoltà visive. PAR FAGN GNI SU LA VUS: si scaldava un cucchiaio, vi si metteva dentro un po' di brace e lo si faceva passare sul capo a forma di croce recitando delle preghiere segrete, gelosamente custodite. PAR TIRA SÚ AL STOMI . si segnava lo stomaco e vi si metteva«al pán puciá in tal vin»(il pane intriso di vino) , oppure facevano benedire un foulard e lo mettevano al collo per tre giorni. Quando c'erano le tonsille ingrossate, si faceva mangiare del pane secco e raffermo, le croste « par raspá la guia ». Per le slogature impacchi di aceto erano una « scoa », cioè un portento. Oppure si portavano le persone a farsi segnare. Infine si faceva il .« parfóm ». Si scaldava l'acqua in un recipiente piuttosto grande, si aggiungeva sale o bicarbonato e, con un asciugamano sulla testa, si respirava il vapore per « liberare il naso par al nàá intupá. DECOTTI Decot ad bdál;n par calmà i nèrav = infuso di fiori di biancospino, calmante Decot ad fiurdalíá par rinfrescà la pansa = infuso di fiordaliso antifermentativo Decot ad camamèla par dígerì e calmàs = infuso di camomilla digestivo Decot ad tilío par al gàtàr = infuso di tilio anticatarrale. Decot ad erba menta par al mai dla pansa = di menta antispasmotico. Decot ad erba salvia par digen'= di salvia, digestivo. Decot ad malva par rinfrescá la pansa = di malva, emolliente e lassativo. Decot ad riismarin par tíras sU = di rosmarino, ricostituente. Decot ad radis d'erbaso@n par al sàngu = di radici di bardana, depurativo. Decot ad gensana par al stómi o i veram = di genziana, tonico e vermifugo. Decot ad grámágna parpisá = di gramigna, diuretico. Decot ad malvón par la toss = di altea, per la tosse.
PROVERBI
Al giögh, par vès bèl, al dèva düra' pòch
Il gioco, per essere bello, deve durare poco
Cul temp e la paia madüra i nèspul
Col tempo e la paglia maturano le nespole
O bene o male col tempo le cose si sistemano
L'òm l'è tamme al can, al morda no incö, al morda duman
L'uomo e' come il cane: non morde oggi, morde domani
In ti déc' e in ti fac' o la güdàsa o al güdàs
Nei detti o nei fatti il bimbo assomiglia alla madrina o al padrino
Galìna picinìna la par sèmpar una pulastrìna
Gallina piccola sembra sempre una pollastrella
La donna piccola sembra sempre giovane
Chi lasa la stra' vègia par cula növa, malcuntent as tröva
Chi lascia la strada vecchia per quella nuova si trova malcontento
Vistésa una culòna cla par una Madòna
Vesti una colonna e sembrera' una Madonna
Anche una persona di aspetto non bello, se ben vestita, fara' bella figura
Lèngua in bóca, Róma as va
Lingua in bocca, si va a Roma
Chiedendo non si perde la strada
L'öv ad l'Ascensiön al tèna distant la lòsna e al trön
L'uovo dell'ascensione tiene lontani il lampo e il tuono
Se al mala' al guarésa l'è al Signur, se al möra l'è al dutur
Se il malato guarisce e' per opera del dottore, se muore e' colpa del dottore
Quand a möra un bön vivènt o che piöva o che tira vènt
Quando muore una persona buona o piove o tira vento
Al ris al nasa in tl'aqua e al möra in tal vin
Il riso nasce nell'acqua e muore nel vino
Al Signur al lasa fa, ma allasa no strafa'
Il Signore lascia fare, ma non lascia strafare
Il Signore mette un limite a tutto
Al tort alè un bel giun , ma ninsöna a la vö
Il torto e' un bel giovane, ma nessuno lo vuole
Var pusè la pratica che la gramatica
Vale di piu' la pratica che la grammatica
Vale di piu' l'esperienza dello studio
Scalda cü, scalda cóa, viva la liberta' ad ca tóa
Scalda il sedere, , scalda la coda, viva la liberta' della tua casa
tanti complimenti, ma e' migliore la liberta' a casa nostra
L'è mèi un öv in man che una galìna duman
E' meglio un uovo oggi che una gallina domani
Tègna dincünt in cö, tègna dincünt duman, tègna dincünt par al can
Risparmia oggi, risparmia domani, risparmia per il cane
Bandèra róta, unur dal capitan
Bandiera rotta, onore del capitano
Galìna vègia la fa bön bröd
Gallina vecchia fa buon brodo
L'òm al va nè a pès nè a misüra
l'uomonon e' stimato ne' a peso ne' a misura
Un pàdar al cüra dès fiö, dès fiö ièn no bön da cüra' un pàdar
Un padre cura dieci figli, dieci figli non sanno curare un padre
I buséi a gan i gamb curt
Le bugie hanno le gambe corte
La ciàpa la tàca in dóva al ghè la piàga
Lapezza si attacca dove c'e' la ferita
Vogliamo bene a chi ci vuole bene
I lèsan i stan no in ti sàch
Le lesine non stanno nei sacchi
La verita' viene fuori
Storsa la tòrta intant clè giùna
Raddrizza il legno mentre e' verde
Raddrizza una persona mentre e' giovane
La pügnàta a füria da buì la scòpia
La pentola continuando a bollire scoppia
La carita'lè mèi fàla che spitàla
E' meglio fare la carita' che aspettarla
Bröt par chi agh sara' quand i siluriaran i sintè e i stra' e i dòn i purtaran la crèsta mé i gàl
Sara' triste il giorno in cui si areranno i sentieri e le strade e le donne porteranno la cresta
come i galli
Aqua che àm bàgna su che àm süga
Acqua che mi bagna sole che mi asciuga
Non mi interessa nulla ( detto del menefreghista)
La bèla Maréa, töc' a la vöran e ninsön a la péa
La bella Maria, tutti la vogliono e nessuno la sposa
Lìga l'àsan dóva vö al padrön
Lega l'asino dove vuole il padrone
Non contraddire l'autorita'
Dòp che al ghè scapa' i bö i sàran sü la stàla
Dopo che sono scappati i buoi chiudono la stalla
Talvolta si rimedia troppo tardi
San Gitüli scàsia i püli
San Getulio manda via le pulci
Di solito a San Getulio (10 giugno) piove o fa temporale
La farina dal diàvul la va finì in crösca
La farina del diavolo va a finire in crusca
Le cose fatte con intenti cattivi non hanno buon esito
Al sach vöi al sta no impè
Sacco vuoto non sta in piedi
E' necessario mangiare per vivere
Maca al ghè al sösch, vèna véia la tapla
Come e' il ceppo, cosi' sara' la corteccia
Tale il padre, tale il figlio
Aqua curéa, töc' i mal ia porta véa
Acqua corrente porta via tutti i mali
Quand l'amur alghè, la gamba la tira al pè
Quando c'e' l'amore, la gamba tira il piede
Quando si ama si cerca la persona amata
L'amur l'è no pulènta: chi gla in tal cör la sènta
L'amore non e' polenta: chi l'ha nel cuore lo sente
Grand amur, grand dulur
Grande amore, grande dolore
Frèg' ad man, cald al cör
Freddo di mani, caldo di cuore
Danè e peca' difecil da induvina'
Denari e peccati difficili da indovinare
Chi vö bèn avìsa chi vömal al rìda
Chi vuole bene avvisa, chi vuole male ride
Vers la sòca tin tin e tin tòca, vers i calsön va fö di cuiön
Verso la gonna ci sono attenzioni, verso i pantaloni sgarberie
La donna predilige i suoi parenti a quelli del marito
I nòs gènt ia vuróma vèd a la furca ma no impica'
La nostra gente vogliamo vederla sulla forca, ma non impiccata
I panni sporchi si lavano in casa
Un fiulén par vès san là dà fà tanta pésa me un can
Un bambino per essere sano deve fare tanta pipi' come un cane
Caran gràsa la sta mai bèn finchè magra la vèn
Carne grassa non sta bene finche' non diventa magra
Chi ha troppo e non si accontenta capira' la sua fortuna solo quando l'ha persa
Nadàl pisön, Carnuàl sparlön
Se a Natale piove a Carnevale c'e' il sole
Ninsön a va a la büsa sensa la sö scüsa
Nessuno muore senza un motivo
Quans iön l'è ciöch töc' agh dan da bèv
Quando uno e' ubriaco tutti gli danno da bere
Quando uno ha qualcosa in abbondanza tutti gli offrono la stessa cosa
Timpural adla matén a ga mai né cò né fén
Temporale di mattino c'e' per tutto il giorno
Bibì e bibò chi gà al mal lè al sò
Chi ha il male se lo tiene nonostante mille parole di conforto
Né par rìd né par dabön fat no matat in parsön
Ne' per scherzo ne' sul serio non farti mettere in prigione
Töc' i sant i vöran la sö candìla
Tutti i santi vogliono la loro candela
Tutti vogliono una ricompensa se fanno qualcosa
Dal casü ca t' imnèstra ad rèsta imnistra'
Con il mestolo col quale servi la minestra sarai servito
Sarai trattato come tratti
Pan prista' l'è bön da rènd
Pane prestato e' buono da rendere
Cio' che fai agli altri verra' fatto a te
La lèngua a ga méa ad òs ma sia fa rump
La lingua non ha ossa ma se le fa rompere
Chi e' una malalingua o prima o dopo la paga
A la bicaréa ad caran par al sò prèsi na rèsta méa
In macelleria non resta carne pagandola
Tutti se vogliono possono sistemarsi
Chi a ga i fiö in tla cüna la duvrés di' gnènta taca ninsöna
Chi ha i figli nella culla non dovrebbe dire nulla contro nessuno
Matrimòni e vescuva' l'è da Dio destina'
Matrimonio e vescovato sono destinati da Dio
Ogni vocazione viene da Dio
L'aqua chèta la rùmpa i pùnt
L'acqua calma e' quella che rompe i ponti
Chi sembra una santarellina puo' in realta' essere peggiore delle altre ragazze
Nas che pésa in bóca trést a chi tóca, nas cal guarda in tèsta , catìv me la timpèsta
Naso che guarda in bocca triste a chi tocca, naso che guarda in testa, cattivo come la tempesta
O in ma' canta' o in ma' purta' la crus
O solo cantare o solo portare la croce
Töc' i di' ièn no piscadur
Tutti i giorni non sono uguali
Dàgan a chi rìda e péiagan a chi piànsa
Danne a chi ride e prendine a chi piange
Chi ha poco si accontenta
O rundanìna rundanìna santa tè parti' pòca e tè gni' ca' tanta
O rondinella sei partita da sola e sei tornata con i rondinini
Quando una ragazza se ne va dal paese , si sposa ed ha tanti figli
Di' töt e mangia' töt, in cò d'un an as vansa gnènt
Spendi oggi, spendi domani alla fine non si avanza nulla
La véta l'è una scarpèta , chi la cava chi la mèta
La vita e' come una scarpa, chi la toglie, chi la mette
Quand al rüd al munta in scàgn o che al spösa o che al fa dagn
Quando il letame giunge allo sgabello o puzza o reca danno
Quando una persona meschina giunge al potere fa solo del danno
Pansa pina la pènsa no par cula vöia
Chi e' sazio non pensa a chi ha fame
L' öli al vèna sèmpar datsùra da l'aqua
L'olio galleggia sempre nell'acqua
La verita' viene sempre a galla
Pansa vöia la vö un quaicòs, pansa pina la vö l'arpòs
Chi ha la pancia vuota deve mangiare, chi e' sazio deve riposare
La dòna unèsta la guàrdan töc' dai pè a la tèsta
La donna onesta la guardano tutti dai piedi alla testa
La donna onesta viene ... scrupolosamente osservata per trovare qualcosa da ridire
L'è la ca di quàtar effe : fàm, föm, fråg', fastédi
E' la casa di quattro effe: fame, fumo, freddo, fastidi
E' una casa povera
Amùr da fradè, amùr da curtè, al bèn di cügna' l'an fai bói dès an e pö l'è no taca'
Amore di fratello, amore di coltello, il bene dei cognati l'hanno fatto bollire dieci anni e poi non
e' attaccato
Var püsè un'aquèta a la sö stagiön che la caròsa d'òra dal rè faraön
Vale di piu' un'acquazzone alla sua stagione che la carrozza d'oro del re faraone
San Bartulumè góma l'aqua ai è, Santa Giuliàna "cùra l' ariàna"
A San Bartolomeo comincia a piovere, a Santa Giuliana c'e' il tempo piovoso
Un òm sensa amìs l'è tamme una pianta sensa radìs
Un uomo senza amici e' come una pianta senza radici
Måta un mat spartìche al pènsa la nòt så la da fa' dal dì
Metti un matto da solo e lui pensera' di notte cio' che deve fare di giorno
Ognuno se lasciato solo si arrangia
L'è mèi avègh i còran in sacòcia che no in tèsta
E' meglio avere le corna in tasca che non in testa
A fa i piasì a brüsa al cü tri dì
A fare i piaceri brucia il sedere tre giorni
Spesso non si trova riconoscenza
Aria ad fesüra prèst o tardi pòrta a la sepultùra
Aria di spiffero presto o tardi porta alla sepoltura
Al ciapa' al móstra a spènd
Guadagnare insegna a spendere
Ogni ranin al fa al sö brudin
Ogni ranocchietto fa il suo brodino
Anche le persone piu' umili servono e sono importanti
Chi sèrva al cumön serva ninsön
Chi serve il comune serve nessuno ( non riesce ad accontentare tutti)
La ròba cal ghè in ti càmp l'è dal Signùr e di Sant e di pasarin vulànt e chi calè püsè
sgagia' na porta a ca'
I raccolti dei campi sono delSignore , dei Santi e dei passerotti che volant e chi e' piu' lesto piu' porta a casa
porta a casa
Lè agh piàsan i fiö ad Pavéa che quand i piànsan ia manda véa
A lei piacciono i figli di Pavia che quando piangono li manda via
Al Sànt l'è gròs, ma al miràcul l'è pécul
Il Santo e' grande ma il miracolo e' piccolo
Tutto fumo e niente arrosto
Uflè uflè ognidön al sö mistè
Pasticciere, pasticciere ognuno il suo mestiere
Ciascuno faccia il proprio lavoro
Spùsa bagna' spusa furtüna'
Sposa bagnata sposa fortunata
Chi al rìda al venerdì al piànsa par trì dì
Chi ride il venerdi' piange per tre giorni
Söca e amlön a la sö stagion
Zucca e melone alla loro stagione
Ogni cosa va fatta al tempo giusto
Luntàn da la nèbia, da la brìna e da la ràsa gambulìna
Lontano dalla nebbia, dalla brina e dalla razza gambolese
San Francèsch l'e' nasü pusè prèst, San Lurèns a ghìva püsè temp, San Niculo' al ghìva giamò
San Francesco e' nato presto, San Lorenzoe' piu' vecchio, San Nicola c'era gia'
Tutti i Santi hanno vissuto la loro vita al momento stabilito dalla Provvidenza
La Madòna Candelòra da l' invèran sóma föra, ma se piöva o tìra vènt par quaranta dì sóma
incùra drènt
Il giorno della Candelora siamo fuori dall'inverno, ma se piove o tira vento siamo ancora in pieno
inverno
Al carnuvàl al va e la quarèsma la vèna, Gingin cun la sö ièna Cristìna la spusara'
e i culàndar a mia dara'
Il carnevale va e la quaresima viene, Gingin con la sua iena Cristina la sposera' e mi dara'
i confetti
La vàca a la casìna, la dòna a la cantìna
Per avere buon latte la mucca deve mangiare il fieno,la donna che allatta bere buon vino
I calsön i vån püsè da ciapla' che da növ
I calzoni si usano di piu' da rattoppati che da nuovi
Nuvì nuvì tre volt al dì che al mes d'agóst la pagarì
Nuotate , nuotate tre volte al giorno che ad agosto la pagherete
I pavarin i menan iòch a bèv
I paperini portano le oche a bere
Spesso i bambini la vincono sugli adulti
l privòst ad Gambulo' i òm in cèsa ia vö no parche' i pésan taca al mür e i fan crua' töt al pitùr
Il Prevosto di Gambolo' non vuole gli uomini in chiesa perche' fanno la pipi' contro il muro e
rovinano la tinteggiatura
Chi sàpa al làpa
Chi zappa mangia bene
Chi lavora ha il pane assicurato
Un scusa' al fa vulta' una cita'
Un grembiule fa girare una citta'
Una donna puo' rovinare tanti uomini
Al lébar dal parchè alè sóta al cü dal Papa
Il libro dei perche' e' sotto la sedia del Papa
La rasön agla' 'l bichè par dat la càran al vö i danè
La ragione l'ha il macellaio: per darti la carne vuole i soldi
Sü chi pö, sö car e bö
Su chi puo', giu' carri e buoi
Si deve approfittare di tutte le occasioni
Sta mèi un rat in bóca al gat che un cliènt in mån a l'avucat
Sta meglio un topo in bocca al gatto che un cliente in mano ad un avvocato
Véa la gàta i ràt i bàlan
Via la gatta i topi ballano
Pån e nus mangia' da spus
Pane e noci e' cibo da sposi, ottimo
A var püsè una buna facia che una grama pusiön
Vale di piu' la faccia tosta di un misero appezzamento di terreno
Vale di piu' un po' di sfacciataggine che tanta ricchezza
Sóta al campanin a manca mai ne' pån ne' vén
Sotto il campanile non manca mai ne' pane ne' vino
Al püsè brav di rós la s-‐giaca' sö pàdar in tal pós
Il piu' bravo dei rossi ( di capelli) ha gettato suo padre nel pozzo
Tròpa cunfidènsa la fa perd la riverènsa
Troppa confidenza fa perdere il rispetto
I rumàtich ien tamme i sòld:chi che ghia' sia tègna
I reumatismi sono come i soldi: chi li ha li tiene
Midias no la testa préma da rumpasla
Medicarsi la testa prima di rompersela
Non pensare subito al peggio
Al pån di mala' la màngian ninsön
Il pane dei malati non lo mangia nessuno
Quando si guarisce si ritorna a mangiare di gusto
Mag' urtùlan tanta paia e poch gran
Maggio piovoso tanta paglia e poco grano
Se vuri' fa tanta móst sapi' la vegna in agóst
Se volete fare tanto mosto zappate la vigna in agosto
L'ista' ad San Martin al dura tri di' e un cicin
L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochino
Töta l'erba cla guarda in sü a ga la sö virtü
Tutta l'erba che guarda in su ha la sua virtu'
Una piuvàda par Sant'Ana lè mèi che la màna
Una pioggia per Sant'Anna e' meglio della manna
Cièl a pån se piöva nò incö piöva dumån
Cielo a pane se non piove oggi piove domani
Agóst, , sü al sü, lè fósch
Agosto, giu' il sole, e' nebbioso
L'aqua ad San Bartulumè la va ben da lava' i pè
L'acqua di San Bartolomeo va bene per lavare i piedi
Poiche' e' quasi autunno l'acqua non serve piu' per i campi
Ris büta' sü fitàvul in pè
Riso disteso fittabile in piedi
Se il riso e' disteso e' ricco di grani
Nèbia bàsa bel temp la làsa
Nebbia bassa lascia bel tempo
San Martin lè un bön sant che al cacia véa i pisunànt
San Martino e' un buon santo perche' manda via l'inquilino
Genàr pulvèrent pòca paia e susan ad furmènt
Gennaio polveroso poca paglia e tanto frumento
Lån lån la mala' la porta al sån
Piano piano la malata porta il sano
A düra püsè una carèta róta che iöna növa
Dura di piu' una carriola rotta che una nuova
Spesso vive di piu' una persona malaticcia che una sana
L'Epifanéa toc' i fèst ia porta véa
L'Epifania porta via tutte le feste
Vèna Pasqua quant a ga vöia che la gàba a ga la föia, vè Pasqua quant si séa che la
sègla a ga la spéa
In qualsiasi momento venga Pasqua il salice ha le foglie e la segale ha la spiga
Se tira al trön dla garlaschìna,ciàpa la sàpa e scàpa véa
Se c'e' il tuono dalla parte di Garlasco orendi la zappa e scappa via
Santa Caterìna lìga i vàch in tla casìna
Dal 25 novembre, festa di Santa Caterina, le mucche si ritirano nelle stalle
Aprìl nanca un fìl, mag' adàsi adàsi, da giögn in pö fa cul chead vö
Aprile non ti scoprire, maggio adagio adagio, da giugno in poi fa' quello che vuoi
Timpuràl ad la matin a ga mai ne' cö ne' fin :; timpuràl dal dop disna' l'e' prest pasa', .
Temporale del mattino non finisce mai; temporale del pomeriggio passa presto
Quand al sü as volta indrè góma l'aqua ai pè
Quando il sole ritorna a splendere dopo un temporale abbiamo l'acqua ai piedi
La préma fiòca lè di gat, la sicùnda lè di cån, la tèrsa lè di cristiån
La prima neve e' dei gatti, la seconda e' dei cani, la terza e' dei cristiani
Al Signur ia fa e ia cumpagna:un macarö e una lasagna
Il Signore li fa e li accompagna: un maccherone e una lasagna
La dòna bröta ga' imma' un difèt, la dòna bèla agna darsèt
La donna brutta ha solo un difetto, la donna bella ne ha diciassette
La dòna sensa l' òm lè un guìndar, l'òm sensa la dòna lèun sìngar
La donna senza l'uomo e' un arcolaio, l'uomo senza una donna e' uno zingaro
La donna da sola se la sa sbrigare meglio dell'uomo quando e' solo
Prèv e pói ién mai savól
Preti e polli non sono mai sazi, cioe' sono ingordi
L'òm ,l'asan e al pulön ién i tri püsè cuiön
L'uomo, l'asino e il tacchino sono i meno furbi
La dòna prüdènta la fa al lèt e pö la salta drènta
La donna prudente fa il letto e poi salta dentro( ironicamente)
Mangia' la mangiòta, bèv la bivòta, imma' lavura' cla barbòta
Mangiare mangia, bere beve,borbotta solo per lavorare
Dop che ghè scapa' i bö i sàran sü la stàla
Dopo che sono scappati i buoi si chiude la stalla
Si corre ai ripari troppo tardi
Bröt in fàsa, bèla in piàsa
Brutto in fasce, bello da grande
Un óm inamura' lè püsè catìv che un gat füria'
Un uomo innamorato e' piu' cattivo che un gatto arrabbiato
Smangiasiön dal nàs o pögn o bàs
Se prude il naso o pugno o bacio
Al pòvar al patés e al siur s'inrichés
Il povero soffre e il ricco si arricchisce
Quand a sa ga fam al pån al par salàm
Quando si ha fame il pane sembra salame
Tèra nègra la fa bön grån, tèra bianca la fa tafån
Terra scura fa buon grano, terra chiara fa tafano
Töt a vèna a tài fìna iung' da pla' l'ài
Tutto viene utile, anche le unghie per pelare l'aglio
Cån vèg' al vö no giögh
Cane vecchio non vuole gioco
Pån prista' lè bön da rend
Pane prestato e' buono da rendere
Al mal al vèna a cavàl e al va véa a pè
I; male viene a cavallo e ritorna a piedi
Si fa presto ad ammalarsi ma non a guarire
Chi al sbaglia al prém butön al sbaglia töta la butunèra
Chi sbaglia ad allacciare il primo bottone sbaglia tutta la bottoniera
Spesso il primo errore rovina tutto
Quand la predica lè lunga la fèd lè cürta
Quando la predica e' lunga la fede e' corta
Lè mèi un asan viv che una sciensa morta
E' meglio un asino vivo che un dottore morto
Lè mèi un bön amis che cent parent
E' meglio un buon amico che cento parenti
Sold e amicésia as rumpa al còl a la giustésia
Soldi e amicizia rompono il collo alla giustizia
Al ghè nanca la regìna cal ga no bisògn dla sö visìna
Neanche la regina puo' fare a meno della sua vicina
Tutti abbiamo bisogno di tutti
Fin ca ghnè viva al rè, quand aghnè pü crèpa l'àsan e chi al ghè sü
Finche' ci sono i soldi si prendono, quando non ce ne sono piu' si scusera'
Una mån la lava l'altra, töc' e döv i làvan la facia
Una mano lava l'altra tutte e due lavano la faccia
Can màgar va drè töt' i mósch
A un cane magro vanno dietro tutte le mosche
Quando una persona e' malandata ne ha sempre una
La galìna, cla gira par ca', la fa al gös sensa che ninsön la sa
La gallina che gira per casa si ingozza senza che nessuno lo sappia
La donna casalinga si sazia all'insaputa di tutti
As fa püsè prèst a stupàgh la bóca dal fùran che la bóca dla gènt
Si fa piu' presto a tappare la bocca del forno che la bocca della gente
Pütòst che ròba vansa' lè mèi fa pànsa crapa'
E' meglio abbuffarsi che avanzare il cibo
Vasü pån che la part lè inans
Vai giu',pane, che il companatico e' gia' avanti
Un diàvul al scàsia l'àltar
Un diavolo ne manda via l'altro
Un problema scaccia l'altro
I ròb fài par fòrsa i vàran una scörsa
Le cose fatte per forza valgono una scorza
E' meglio non fare delle cose che farle per forza
I sòld dal giögh agån ne' pòst ne' lögh
I soldi del gioco non hanno ne'posto ne' luogo
I soldi guadagnati nel gioco si dissipano presto
Di mån in mån che agh tóca San Pèdar ia benedésa
A mano a mano a chi tocca San Pietro lo benedica
O prima o poi a tutti succede qualcosa
La ròba asèma la va no bèn tamme al casü cun la padèla
Fare delle cose insieme non va bene come il mestolo con la padella
Una camìsa e un linsö chi la vö cla vèna a tö
Una camicia e un lenzuolo chi lo vuole lo venga a prendere
Chi vuole sposare una ragazza povera si deve accontentare di quello che ha
Al tòrt lè un bèl giùn ma ninsön a la vö
Il torto e' un bel giovane ma nessuno lo vuole
Nessuno vuole avere torto
Farè e magnàn i pécan tüs dü cun una mån
Fabbro e stagnaio picchiano tutti e due con una mano
Cul fögh as pröva l'òr, cun l'òr as pröva la dòna e cun la dòna as pröva l'òm
Col fuoco si prova l'oro, con l'oro si prova la donna e con la donna si prova l'uomo
Lavar sutìl, facia falsa
Labbra sottili, faccia falsa
A San Martin al möst l'è vin
A San Martino il mosto e' vino
Se a piöva a Santa Bibiana al piöva quaranta di' e una smàna
Se piove a Santa Bibiana piove quaranta giorni e una settimana
Chi a lavùra ga' una camìsa, chi fa gnènta agna' döv
Chi lavora ha una camicia, chi non fa niente ne ha due
Chi l'è svèlt a mangia' l'e' svèlt a lavura'
Chi e' svelto a mangiare e' svelto a lavorare
Ròba la fa ròba. Pög' al fa pög'
Roba fa roba.Pidocchio fa pidocchio
Lüna cul sèrc' o aqua o vènt
Luna cerchiata o acqua o vento
o imma' canta' o imma' purta' la crus°
Ocantare o portare la croce
Chi che giöca par rìd al pèrda par dabön
Chi gioca per ridere perde davvero
Scapa, Signùr, agh rìva i muradùr
Scappa, Signore,arrivano i muratori
Al mal al vèna a cavàl e al va véa a pè
Il male viene a cavallo e se ne va a piedi
In tla bóca sara' a va no drènta i mósch
Nella bocca chiusa non entrano le mosche
Gata furia' la fa i gatin mort
Gatta furiosa fa i gattini morti
La róba l'è no da chi la fai, ma da chi la gòda
La roba non e' di chi la fa ma di chi la gode
Par gnèntananca i cån i mövan la cóa
per nulla neppure i cani muovono la coda
Töc' i Sant i vöran la sò candìla
Ogni Santo vuole la sua candela
Quand ad nasa ad gaba sa spösa sèmpar ad lågn
Quando si nasce da capitozza si puzza sempre di legno
V O C A B O L A R I O Italiano abbaino
abbaino üslèra abbassare sbasa' abbeveratoio polli piròta abbonato abuna' abito da uomo müda abituato ,abitüa', faita' abituato faita' abrasione cutanea splön accaldato e stanco strabufì accendere pisa' (ant) accetta sgülot acciuga inciuda acciuga inciùda accndere visca' accoppare cupa' accorgersene intaiàs accovacciare scrufla' accovacciarsi incrutàs, scruflàs, quagiàs accovacciato quagiön accucciato scrufla' accusare dag la culpa acerbo sèrb acerbo sèrb aceto sèd aceto asèd acetosa garsö acetosa garsö acetosella pan dal Signur acetosella pan dal Signùr acetosella pan dal Signùr acido brósch acido brösch acino gràna acqua ossigenata aqua usigéna' acquaio lavandin acquazzone aquarön acquerugiola scarnèbia acquistare crumpa' acrobata cavalerès
adagio adàsi addentare dincia' addirittura dritüra addirittura adritüra addobbare para' addome pànsa addormentarsi durmintàs adipe cécia adocchiare ducia' adocchiare sbarlugia' adocchiare lüma' adoperare drua' afa s-‐ciasàm afa safòch afa s-‐ciàsam affabile cerus affabile cerus affaccendarsi visiga' affacendare 'das da fa' affacendato facia' affaticare fa fadéa, straca' afferrare ciapa' affettare taia' a fèt affitto fét affrancare franca' affranto sbatü affrettarsi sgagiàs afta epizotica (insetto) taiön aggirae gabula' aggiunta giunta aggiustare giusta' aggiustare giüsta' aggiustare rangia' agguantare inguanta' agile ladén agile ladin agile sgagia' agitare sacucia', scrula' agitare cialuca' agitare (un liquido) ciluca' agitazione agitasiön aglio ài aglio ai agnello birén ago gögia agonia agunéa agoraio ,gügiarö agosto agóst
agosto agóst agricoltore perdapè aguzzare guisa' aguzzare güsa' aguzzo gués aguzzo gués airone sgòlgia airone sgòlgia aiuola prösa aiutare iüta' aiutare iuta' aiutarsi iüta' aiuto aiöt aiuto, apprenista ragasè aizzare mèt sü al di sopra suravéa alari brandina' alari brandina' albero pianta albicocca mugnàga albicocca mugnàga albicocca mugnàga albicocco mugnàga albicocco,persona noiosa mugnàga albino albén alborella alburèla alborella arburèla albume bianc ad l'öv albume ciar alchechengi chichinger alchechengi chichìnger alcool spi'rit alcool spìrit alito fia' allacciare lasa' allargare slarga' allargare slarga' allargare slarga' allattare ,lata', bagli' allegria ligrèa allegria ligréia allegro alègar allegro alègar allergia alèrgéa allocco urlóch allocco povròm allora alura alloro lauro
alloro làuro alluce didön dal pè alluminio luminio allungare slunga' allungato slunga' almanaccare cinquanta' almeno almèn altalena altaléna altalena scumpanèsa altare altàr alterato carpùnc' alterato, appassito carpunc' altezzoso süpèrbi altrimenti sidinura alveare bisö alzare tira' sü amabile (detto di vino) bucànt amare vuri bèn amarena grafiön, marèna amarena marèna amarena grafiön amaro màr amaro màr amicizia amicésia amico amis amido àmid ammaccare maca' ammaccato gibula' ammaccato maca' ammalare mala' ammalato mala' ammassare fa riva ammattire fa gni mat ammazzare masa' ammazzare masa' ammettere amèt ammobiliare mubilia' ammodo macasdev ammogliare spusa' ammollire mèt a mòi ammoniaca munéaca ammorbidire fa gni' mulsén ammortizzare murtisa' ammucchiato mügia' ammucchiato mügia' ammuffire gni' móf ammuffito móf ammuffito móf
amo amusö amo amusö amore amur ampio làrgh ampliare slarga' amputare taia' ananasso ànanas anatra ània ancóra incura anca fiànch anca fiànch anchilosato anchilusa' andare anda' andare il cibo di traverso ingufás andatura andàna anello anè anello matrimoniale vèra angelo àngiul angolo cantön anguilla anguéla anguilla anguéla anguilla anguéla anguilla marinata marina' anice erba buna anice erba buna animale animal, nima', bestia animale nima' anitra ània annacquare mis-‐cia' cun l'aqua annacquare il vino mas-‐cia' annegare ania' anno àn annodare fa al gróp annoiato luia' annusare nasa' annuvolare gni' növal ano bugiàl ansimare, ansare sbanfa',bufa' ansioso surgata' antico vèg' anziano vèg' ape avia aperto duèrt apertura nella porta büsarö apicultore aviè appannare pana' appannato pana' apparecchiare prepara'
apparire d'improvviso psinta' appartenere vès ad appassire gni' pas appassito pàs appena apèna appendere taca' sü appianare spiana' appiattire schisa' appiccicare ataca' appisolare anda' a riva i ög' apposta apòsta apprendere impara' apprensione inquièt apprezzare stima' approfittare prufita' appuntire fagh la punta appuntito gués aprile aprìl aprire duèr arachide ràcul arachide ràcul arachide ràcula arancia partügal arancia partügàl arancia partügàl aranciata aranciàta arancio partügal arancione aranciön arancione aranciön arare siluria' arare siluria' aratro silòria aratro silòria arboscello ramèt architrave cavaria' arco di ruota gavè arcolaio guindar ardere brüsa' argento argènt argilla argéla argine àrsan arginello ciüsa aria aria aringa saràch arioso arius armadio armuàl armadio vistè armadio armuàl
arnese arnès arnia aviarö arnia bisö arrabbattare purta' véa arrabbiato invèrs arrampicare rampia' sü arrampicarsi rampia' arrangiarsi rangiàs arrangiato male malmés arretrare anda' in drè arricchire gni' siur arricciato rés arrivare riva' arrivederci arvàdås arrossire gni' rós arrostire bristuli' arrosto aròst arrosto ròst arrosto ròst arrotino muli'ta arrotino mulìta arrotolare fa sü arrotolare sburlata' arrotolarsi sburlatàs arrugginire gni' rösam arrugginito rösam artemisia San Carlin artemisia San Carlin arzillo arviènt ascella asèla ascella asèla ascesso pustèma ascesso bugnön ascesso pustèma ascia sgu asciugamano sügamån asciugare süga' asciugare süga' asciutto söc' asciutto söc ascoltare da da tra' asfissiare asfisia' asilo asilo asino àsan asino àsu, àsan asola gàsa, gripulina asparago spàrs asparago spàrs
asparago spàrs aspettare spita' aspettare spita' asprella sprèla assaggiare sagia' assaggiare sagia' assaggiare tasta' assaggio asàg' asse (parte del carro) naù asse con chiodi per sfilare la canapa asse di sbarramento suién asse largo e robusto piànca asse per ammucchiare ràgia asse per lavare as da lava' asse piccolo e robusto pianchén asse telaio carri nau' assonnato indurmènt assopire insüpi' assopito süpì asta incant astuto furb astuzia fürbésia attaccapanni tacapàgn attaccare taca' attaccare taca' sü attonito incanta' attraversare traversa' attrezzo per ammucchiare pala attrezzo per rompere le zolle strüsa attrezzo per seminare mais eammucchiare granaglie aumentare crès autunno autón avanzare vansa' avanzi ratamàia avanzi di una cena mauiön avaro spilorc' avaro tacågn avaro pésagög (ant) avena biàva avere avègh avido ingurdi avvelenare vilina' avvezzo abitua' avvitare invida' avvitare invida' avvizzito pàs avvizzito,appassito pàs avvolgere fa sü
avvolgitore fili canapa aspa azzeruolo rosso büslin azzeruolo rosso büslin bòtte buìda bacato mars baccano batacuè baccello dei fagioli tàia baccello secco del fagiolo faslàs bacchetta bacåta bacchio bachè baciare basa' bacinella bacinéla bacio basin baco bigat baco bigàt baco da seta bigàt badile badi' badile badì badile in legno palòt baffo barbis baffo barbis baffo barbìs bagnare bagna' bagnare bagna' bagnato möi-‐i bagno bagn bagnomaria bagn maréa balaustra balaóstra balbaiosso balbaiös balbettare farfuia', barbuta', tartaia' balbettare tanavla' balbuziente tartaiön balcone pugiö baldacchino baldachin baldacchino baldachin baldoria baldòria balena balèna balia bàlia balla bàla ballare bala' ballatoio punti' ballatoio punti' ballerino balarin ballo bàl ballotta castègna balordo balurd balordo balùrd balza vulànt
balza delle tende mantuvàna bambino fiulin bambino esile rapalén bambino magrissimo rafìgu bambola bigòta bambola bigòta bambola bàmbula banana banana bancarella banch, banchèt banco bànch banda banda banda banda banderuola bandiröla bandiera bandèra bandiera bandèra baracca baràca baraonda baraunda barare bara' barattare barata' barattare barata' barba barba barba bàrba barbabietola bidaràva barbabietola bidaràva barbagianni povròm barbagianni póvròm barbaglio di specchio vègia barbiere barbè barbio bàlb barbone barbön barboso nuius barca barca barcaiolo barchisö bardana arbasön barella barèla, purtantina barella barèla bargiglio barbis bargiglio barbis dal gal barile butalin barile barìl barroccio biròc' basculla basacüla basetta basèta basilico pedarsan basilico basìli basilico basìlich basso bas basso bas
basta basta basto bast basto bast bastonare bastuna' bastone bastön bastone bastön bastone di sostegno del carro cimbréa bastone per sgusciare i fagioli vèrga batocchio bastön di òrb batosta batòsta battacchio batag' battente àntia battere pica' battere ciuca' battere carca' battesimo batèsam battezzare batza' batticuore batacör batticuore batacör battipanni batapàgn battuta batüda battuta carcàda, vumnàda,palto', batön baule baöl bava bavaiön bavaglia bavài bavagliolo bavaién bavagliolo bavarlin bavero bàvar bavero bàvar bazzicare basica' beccaccia galinasa beccaccino sgnèpa beccaccino sgnèpa beccaccino sgòlgia beccare bicgna' beccare bicgna' beccatoio arbün (ant.) becchime pastön becchime pastüra becchino starau' becchino bècamòrt becchino staravù becco bèch becco bèch beffare sgrugna' begonia begonia bellezza belèsa bello bèl
bello bèl benda binda benda binda benda binda bendare binda',fasa' sü benedire benedi' benedizione benedisiön beniamino carö bere bèv bere bèv bernoccolo bargnòch bernoccolo bargnòcla berretto barèt berretto barèt berretto bariöla bestia bèstia biacco miròld biacco miròld biada biava biada biàva bianco bianch bianco biànch bianco biànch biancospino büslin biancospino büslin biancospino büslin bica muntin bicchiere bicèr bicchiere bicèr bicchiere bicèr bicchierino cichèt bicicletta biciclèta bidente furcön bietola bidaràva bietola bid bietola bid biglia bilia biglia bilia biglietto bilièt bigoncia bunsa bigoncia navàsa bilancere besàr bilancia balànsa, pèsa bilancia balànsa bilancia pèsa bilancia pèsa bile fè bile fè
bile fè bilioso rabius biondo biund biondo biùnd biondo biùnd birichino balòs birichino ganasin bisaccia fagòt biscia bésa biscia bésa biscia d'acqua bésa biscotti biscòt bisognare bsügna' bisogno bsògn bistecca bistèca bistecca biståca bisticciare rüsì bitorzolo gnòch blatta burdön bocca bóca bocca bóca boccale di vetro pècar bolla d'aria buiòch bollito buì borbottare barbuta' borbottare barbuta' borbottare mugna' bordatura finiment bordo bòrd bordo della stoffa cimósa boria bòria borsa bursa borsa di pastore caslèta bosco bòsch bosso martè botola fnau' botta bòta botta bòta botta gnòca botta allamano mana' botte bót botte bòt botte bót bottega butèga bottiglia butèlia bottiglia butèlia bottiglia da due litri papön (ant) bottone butön
bottone butön bozzolo galèta braccio bras braccio bras bracciolo spunda bracere braschè bramosia lèch brandelli frambài bravo brav bretella bretèla briciola fragöi briciola fragöia briglia bréia briglia rèdan brillatoio péla brividi sgrisul brodaglia bröda brodaglia povera cimbröia brodo bröd brodo bröd broncio mùtria broncio pìva brontolare barbuta' bruciacchiare brüsata' bruciare brüsa' bruciare grima' bruciore brüsur bruco vèram bruco piccolo babàn brufolo busién brughiera brughèra bruno mòr bruno mòr brusco brösch brutto bröt brutto bröt buca büsa buca della talpa tapüsèra bucare büsa' bucare sbüsa' bucato büga' bucato büga' bucato büsa' bucato (s.m.) büga' buccia pèl buccia pèl budella büdè (s.m.) budello büdè
bue bö bue bö buffetto plèch buffonata paiasàda buffone büfön bugia busea bugiardo busiard buio scür bulbo oculare bàla ad l'ög' bullone dàd buono bön buono a nulla s-‐cèpa burattino giupin burattino magatè burlone giügatlön burro bütir burro bütìr burro bütùr bussare pica' busse pasmàn bussola(recipiente) bösla busta bösta bustino fasèta buttare s-‐giaca' buttare s-‐giaca' caccia càcia caccia càcia cacciagione caciàda cacciare cacia' cacciatore caciadùr cacciavite caciavìd cachi cachi caco càchi caco cachi cadere burla' sü caduta crèp caffe' cafè caffe' cafè caffelatte cafelàt caffettiera cafitèra cagliare cagia' cagliato grüpì caglio cag' caglio càg' calabrone gravalön calabrone gravalön calabrone gravalön calamita calaméta
calare cala' calcagno calcagn calcinaccio calcinàs calcio psa' calcio psa' calco plata' caldaia caldèra caldaia caldèra calderaio magnàn caldo cald caldo càld calendario tacuén calesse biròc' caliggine calésam callo càli callo càli calmare calma' calmo càlam calore calur calpestare pista' calpestare sapata' calunniare calunia' calvizie plàta calvo plata' calza calsèta calza calsèta calzerotti papóc calzettoni scafaròt calzolaio savatin calzolaio savatin calzoni calsön cambiare cambia' camera stansa cameriere camarè camicetta camisèta camicia camisa camicia da notte camìsa da nòt camino camin camino camin camino camin cammello camèl camminare camina' camomilla camamèla campagna campagna campana campana campana campàna campanile campanin camparo campè
campo càmp campo di fagioli fasla' canale canal canapa canva canapa cànva cancello cancèl, raste' candeggina cunegrìna candegina cunegrìna candela candila candela candìla candeliere candilèr cane cån cane cån canestraio cavagnè canestro cavàgna canguro cangür canocchia róca canottiera canutièra cantare canta' cantiniere cantinè cantoniere catunàl canzone cansön capace bön capannello ròcul caparra capàra capello cavi' capello cavì capello cavi' capezzolo purin capezzolo di animale péc capitagna cavdàna capitombolo tóma capogiro giramènt cappa càpa cappa del camino càpa cappellaccio lòbia cappellata capla' cappello capè cappello capè cappello capè cappello estivo di paglia magiustrìna cappone capön cappone capön cappone capön cappotto palto' cappotto paltò cappotto paltò capra cràva
capra cràva capra cràva capriccio caprési capriola scavariöla capriola scavariöla caraffa caràfa caraffa caràfa caraffa pècar caramella caramèla carbone bruciato marògn carbonella carbunìna carciofo carciòf carciofo carciòf carciofo carciòf carezza caråsa carezza carèsa caricare caria' caricare caria' carne càran carne càran carnevala carnual caro car caro car carota caròtula carota caròtula carota caròtula carpa carpna carreggiata caråsa carretta caråta carretto carèt carriola carèta carriola carèta carro car carro car carro con timone baròsa carro lungo a due ruote trabüchèl carro ribaltato tumarè (ant) carrozza caròsa carrozza caròsa carrozzella caritön carta carta carta carta carte scartafàs (m.pl.) cartella cartèla cartoccio scartòsi cartoccio scartòs cartolina cartulina cartone cartön
casa ca' casa ca' casacca gépa casaro casè cascellore barlànda(s.f.) cascina casina casottino abaién casseruola casarulin casseruola per cuocere il tacchino pulinèra casseruola per polli pulinèra cassetta in legno platò cassetto tirèt cassettone cumò castagna castègna castagna castègna castagna castègna castigare castiga' catasta pégna catena cadìna catena cadìna catenaccio cadnàs catino catin catino catin catino catin cattivo cativ cattivo gràm cattivo (s.m.) caién cavallerizzo cavalarés cavalletta cavalèta cavalletto cavalèt cavalletto cavalåt cavallo caval cavallo cavàl cavatappi cavabulsön cavatappi cavabulsön cavedano capsal cavedano capsàl cavezza cavåsa cavigia cavégia caviglia cavégia caviglia garåta caviglia e zampe del vitello piultén cavilloso sufèstich cavolfiore cavulfiur cavoli vèrs cavoli e maiale ragò cavolo vèrsa cavolo vèrsa
cavolo vèrsa cazzotto casòt cazzuola casöla cazzuola casöla cece sis cece sis ceci sis cedere cèd cedrina limunsìna celeste celèst celeste celèst cemento ciment cemento e acqua buiàca cena sèna cena sèna cena con l'uccisione del maiale purslata' cenare sna' cencio sburc cenere såndra cenere såndra cento cènt cento cènt centomila centméla centonchio pavaràsa ceppo såpa ceppo béc' ceppo såpa ceppo sösch ceppo stèla ceppo såpa cera sira cera sìra cercare circa' cercare circa' cerchio sèrc cerotto siròt cerotto siròt cerro sarön cervello sarvèl cespuglio buscön cespuglio sösch cessare cesa' cesta cèsta cesta cavàgna cesta spòrta cesta aperta a ventaglio vàl cesto balèstra cesto per i pulcini scràsi
cetriolo cücömar cetriolo cücömar cetriolo cücömår chi attornia i preti privianda chiacchierare ciaciara' chiacchierare ciacula' chiacchierata ciciaràda chiacchiere ciàciar chiacchiere gass chiamare ciama' chiamare ciama' chiaretto ciarèt chiaro ciar chiasso rumur chiasso spatös chiave ciav chiavistello cadnasin chiavistello cràna chicciola lümàga chiedere ciama' chierichetto cirighén chiesa cèsa chiesuola gisiö chioccia pita chioccia pìta chioccia pìta chiocciola lümaga chiodo ciòd chiodo ciòd, bròcla chiosco barsö chiudere sara' chiudere sara' chiudere sara' sü chiudere stupa' chiuso sara', arciùs (ant.) ciabatta savàta ciabatta savàta ciabatta savàta ciabattino savatin ciambella ciambèla ciambella brasadè ciambella ciambèla ciambellina ufèla ciambelline brasadè ciancia làpa cianfrusaglia barlafüs, barlüè ciao ciau ciarlatano sarlatàn
ciarlatano sarlatàn ciarpame maciàm cibo mangia' cibo paciatòria cicala cicàla ciccia cécia ciccioli grasin ciccioli grasin ciccioli d'oca grasin cicoria cicòria cicoria sicòria cicoria sicòria cieco òrb cieco òrb cielo cèl cifra céfra ciglia cìli ciglio cili cigolare cria' cigolio vignu-‐vignu ciliegia sirèsia ciliegia siròsia ciliegia sirèsia ciliegia sirèsia ciliegia dura grafiön cilindro cilindar cimice sèsam cimice sésam cimice sésam cimitero samitöri cimitero samitöri cinciallegra pasaröla cinciallegra safarèla cinghia cinghia cinghiale cinghiàl cinquanta cinquanta cinque cinch cinque cinch cinquecento cinchcent cinquecento cincènt cintura curåsa cintura curèsa cioccolato ciculàt cipolla sigóla cipolla sigòla cipolla sigóla cipollino sigulin cipria sépria
circo circu cispa putéa cispa scàssia cisti nàta ciuffo ciöf civetta muric' civetta murìc civetta murìc' clinto tinturin clistere clistèri coagulato cagia' coccinella maién-‐maiöla coccinella maién-‐maiöla coccio s-‐ciapèla cocomero ingüria cocomero ingüria coda cóa coda cóa coda cóa cogliere cata' cogliere cata' cognato cügna' cognome cugnòm colapasta colapàsta colare cula' colare cula' colino culén colino culin colla còla collana culàna colletta culèta colletto culèt colletto di camicia fucòl collina culina collo còl collo còl collo cópa collo del maiale gulè collocare luga' colomba culumba colonna culòna colore culur colpo con un lgno varlica' colpo sulla spalla pàca coltello curtè coltello per salame curtèla comandare cumanda' combinare cumbina'
comignolo camin cominciare cumincia' comizio cumèsi como' cumò comodino cifunin, cumudin comodino cumudin comodo còmud compagnia cumpagnéa compatire cumpati' comperare crumpa' complimentare siura' complimenti vèrs complimento cumplimènt comune cumön concime rüd condannare cundana' condire cundi' confessare cunfesa' confetti culàndar,benìs (ant.) confetto culàandar confusione confüsiön confusione gasaghè confuso scamóf coniglio cunili coniglio cunìli coniglio cunìli coniglio selvatico lapin coniglio selvatico lapén conoscere cugnös conserva cunserva consigliare cunsilia' contadina paisàna contadino paisàn contadino perdapè contare cünta' contenitore con rete dei cibi muscaröla contento cuntent contrario cuntrari contristarsi immagunàs convincere cunvinc' convolvolo canapin coperchio cuèrc' coperchio quèrc coperchio cuèrc' coperta cuèrta coperta quèrta coperta cuèrta coppa bundiöla
coppa bundiöla coppa (salame) bundiöla coppia cóbia coppia parì copribotola dellascala interna us-‐cèra coprire cuarcia' coprire quarcia' corda corda corda corda corda per stendere i panni fil cordaio curdè cordone curdön coriaceo scursågn corniolo curniö corpo còrp corredo da sposa schìrpa (ant) correggere curèg' correntone cudiåta correre cur corridoio curidur corruccio grìnta corsa scùrsa corteccia scòrsa corteccia scòrsa corteccia dell'albero tapla cortile curt cortile curt corto cürt corvo scurbèt corvo curnàg' così insé cosa ròba coscia cösa coscia cösa costa bietola bìda costare custa' costato costa dal rea' costola custìna costoletta cutulèta costoletta cutulåta costoso car costume custöm costume da bagno custöm da bàgn cosucce rubèt cotachino cudién cote cud cotechino cudién cotechino cudién
cotenna códia cotenna códia cotogno cudògn covare cua' covare cua' covone cöva covone cóva crampo ranf cravatta cravàta credenza cardèsa credenza büfè crepa crèpa crepacuore maracör crescere crès crescere crès crescione grasön crescione grasön cresta crèsta cripta scürö criticare truva' da di' crivello créca crocchette friciö crocchia pöpla crocchia ciüc'-‐lin, püplin crocchia pöpla croce crus croce crus crosta delle verze crustön crucciato ingrügna' crucciato ingrügna' crudo crüd cruna cü crusca crösca crusca rugio' (ant) cucchiaio cüciàr cucchiaio cüciàr cucchiaio cuciàr cuccia cócia cucina cüsina cucina cüsìna cucire cüsi' cucitrice cüsèra cuculo cucu' cuffia scöfia cuffia scöfia cuffia bariöla cugino cüsén cugino cüsin
culla cüna culla cüna cullare cüna' cullare cüna' cuneo cüni cuocere cös cuocere cös cuoco cögh cuoco cögh cuoio curàm cuoio curàm cuore cör cuore cör curare cüra' curiosare con insistenza nastula', nastusla' curioso curius curvo stòrt cuscino cüsén cuscino cüsin cuscino cüsin dabole debul dado dad dalia dalia dalia dàlia dalia dàlia damasco damasch damigiana damigiana danaro danè dannato dana' danno dagn danzare bala' dappertutto dapartöt dare da' davanti dadnans dazio dàsi debiti póf debito dèbit debito dèbit debolezza fiàca decidere decid decimo dècim decina desèna decisione decisiön decotto dicòt decotto dicòt defecazione diarroica liquida bruèta defecazioneconsistente spaiàrda deformato sbirula'
delusione delüsiön denaro danè denso spås dente denc' dente dènc' dente dènc' dente di leone dènc' ad cån dente di leone denc' ad cån dente dileone ptasön dentro dentar deperito strüsia' deridere sbèfa' deridere anche con mimica sgrugna' deriditore scargnàrd deschetto banchèt desiderio ingréta desiderio ingréta di nascosto scundön diarrea caghèta, mösta diarrea mösta diarrea mösta diarrea mösta, caghèta dibattersi sbarbata' dicembre dicèmbar diciannove disnöv diciannove disnöv diciassette darsèt diciassette darsèt diciotto disdòt diciotto disdòt dieci dès dieci dès dieci dès dietro dadrè difendere difènd difetto difèt difficile difécil difficile scabrus diffidente malfidènt digerire digeri' digiunare disuna' digiuno disön dimagrire gni' magar dimenticare smintia' dimezzare smésa' diminuire cala' dipanare sgarbia' dipendere dipènd
dipingere pitüra' dipingere pitüra' diplomazia diplumaséa diradare inrarì dire di' direttore diretur disadorno sguarnù disastro patatràch disegnare disegna' disfare sfa' disgrazia disgrasia disimparare sprènd dispari déspar disperare dispara' dispetto dispèt dispettoso dispetus dispiacere dispiasi' dispiacere stringuiön dissetarsi scasiàs distruzione sfragèl disturbare distürba' ditale dida' ditale dida' dito did dito did dito did divano sufa' diventare gni' diverso divèrs divertente spasus divertire diverti' dividere divid dividere spartì divorare sbrana' dodici dódas dodici dódas dolce duls dolce (s.m.) duls dolore dulur domandare ciama' domani duman domani dumàn domenica duminca domenica dumìnca donna dòna donna che non vuole lavorare plòia donna leggera e vanesia patàfia donnola furèt
donnola birlìna donnola birlìna doppio dópi doppio dópi dormire durmi' dormita durmìda dorso dadrè dosso dòs dottore dutur dove dóa dove dóa dovere duèr dovunque dapartöt dozzina dunsèna dozzina dunsèna dozzina dunsèna dritto dréc' droghiere drughè dubbio döbi due dü due dü due dü duecento dusènt duecento dusènt duemila döméla duna cünèta dunque dunca duomo dòm duracino düras duro dür ebollizione bói edera ligabosch edificio in cemento armato incàstar efelide lintègia efflorescenza delle erbacce pàbi eguire anda' adrè elastico elàstich elastico làstich elefante elefànt elegante vistì ben elemosina ufèrta emicrania mal dla testa emorroidi murògn emorroidi murògn entrare anda' drènta eppure epüra erba èrba erba commestibile arbåt
erba medica tarfuiön erba salvia sàlvia erbacce erbasön erbacce piccole farinin erbaccia erbasön erbaccia erbasön erbette rusè erpice èrpi errore fóta eruche barlànd (s.m.pl) eruzione cutanea impulön esatto giöst esibirsi insibìs esofago garganè esofago garganè essere vès essere d'accordo intèndas essicare sca' estate ista' estate ista' estate ista' estendere slarga' estirpare ranca' estrarre tira' fö estrarre cava' eta' eta' etto èto fabbrica fabrica fabbro farè faccia fàcia faccia ghégna facile fàcil fagiano fasån fagiano fasàn fagiolini curnèt fagiolini curnèt fagiolini curnèt fagiolo fasö fagiolo fasö fagiolo fasö fagiolo fasö fagotto fagòt fagotto fagòt faina fuén faina fuén falce amsùra falce da taglio corta sigàs falce per mietere amsùra
falce per tagliare il fieno massa falcetto sigàs falcetto a lama dritta pudarö falcettocon lama ricurva pudarlìna falciare sigasa' falegname lignamè falegname lignamè falso fals fame fàm fame fàm famiglia familia famiglio famåi fanale fanàl fandonia fandonia fanghiglia pócia fango malta fango màlta fannullona planda far aria puma' faraona faraùna faraona faraùna fardello fagutin fare fa' farfalla farfàla farfalla farfàla farfallino parpàia farfugliare farfuia' farina farina faringite mal dla gual farmacia farmacéa farmacista spisiè fascia fàsa fascia fàsa fascia fàsa fasciare fasa' fascina fasìna fascio d'erba sårpåi fatica fadéa fatica fadéia faticare rusca' fattore fatù fattura fatüra fava fàva fava fàva favola storia favola stòria favore piasì favore piasì
fazzoletto panèt(ant) , fasulèt fazzoletto panåt fazzoletto in testa panåt febbraio febràr febbraio febràr febbre frèva febbre frèva feci caca fecola fècula fede fèd federa fudrèta federa födra federa födra fegato fédi fegato fédi fegato fédi fegato fédi felce fèsal felice cuntent femmina fåmna ferita ferida ferita piàga ferma paiolo diàvul fermacapelli mulèta fermare firma' fermo fèram ferrare fra' ferro fèr ferro da stiro suprès (ant) ferro per fermare le ruote suè ferrovia feruvéa ferula bachèta (par i òch) fetta tòch fettuccia bindè ad cutön fettuccia frìsa fettuccia frìsa fiamma fiama fiammifero fòcu fiammifero fócu fianco fiànch fianco fiànch fiasco fiasch fiasco fiàsch fiato fia' fiato fia' fibbia fébia fibbia fébia fico figh
fico figh fico figh fico primaticcio fiurön fidanzarsi murusa' fidanzato murùs fidanzato murus fiele fè fiele fè fienile casìna fieno fèn fieno fén fieno (terzo taglio) tarsö fieno di agosto ustàn fiera fèra fifa féfa figlia fiöla figlio fiö figlioccio fiòs figlioccio fiòs figura figüra figura sàguma fila fila filare di salcio gaba' filetto filèt filetto filèt filetto filèt filo di ferro ramin fine fén finestra finèstra finestrino finistrin fingere fa finta finire finì finocchio finòc' finocchio finòc' fiocchi di neve parpài fiocco parpài fiocina sfròsla fionda tirasas fionda tirasàs fiore fiùr fiore grande di camomilla camumilön fiorire fiurì firmare firma' fisarmonica bófa fischiare süfla' fischietto süflarin fischietto süflarin fischio söfal
fissare fisa' fistola féstula fitta spunsiön fiume fiöm fiutare nasa' fiuto nàsta fiuto nàsta flanella flanèla flatulenza lòfa floscio flòs focaccia fügàsa focaccia fügàsa focolaio figula' focolare figula' focolare in lamiera fugön fodera födra fodera födra foglia föia foglia föia foglio föi fogna fogna folate di vento stravènt fomaggio rubiöla fondo fund fondo fund fontana funtana fontanile funtanin foraggio furàg' forbice fòrbis forbice fòrbis forbicina furbsìna forca furca forca furca forcella fursèla forchetta furcåta forchetta furslìna forestiero furistè forfora röfa forma furma formaggio furmàg' formaggio furmàg' formaggio furmàg' formica furméa formica furméa formica furméa fornace furnàsa fornaio furnè fornello furnèl
fornello ad alcool machinèta dal spìrit forno fùran forse fòrsi forte fort forte fòrt fortuna furtüna foruncolo busién foruncolo busién forza forsa forzare sfursa' fossatello fusèt fossatello rusinin fosso fos fracasso burdèl fradicio sgul fragola magióstra fragola magióstra fragola magióstra frantoio tòrc frassino frasin frate fra' frate fra' fratello fradè frattaglia fritüra frecciata stumbla' freddo fråg' frenesia frintìs freno del carro machinéca fresare burluna' fresco fråsch fretta prèsia fretta prèsia fringuello s-‐cianfèrla fringuello s-‐cianfårla frittata frita' frittata frita' frittata frita' frittella friciö frittelle farciö fritto rustì frizzante frisànt frode sfròs frollo fròl fronte frùnt fronzolo baciòch frotta di bambini ratatóia frugare fugna' frullino sgnipén
frumento furmènt frumento furmènt frumento furmènt frusta frösta frusta per cavalli scüliàs frustata scüliàsa' frutta früta fruttivendolo frütarö fucile füsì fucile s-‐ciòp fuggire scapa' fuliggine calésam fuligine calésam fulmine lòsna fumo föm funerale füneral fungo funs fungo funs fungo funs fungo chiodino gabarö fuoco fögh fuoco di S. Antonio fögh sarvàdi fuori fö furbizia fürbésia furbo fürb furia füria gabbia gabia gabbiano gabiàn gabinetto cèso gallina galina, pói gallina galìna gallina galìna gallinella pulìna gallinella d'acqua pulìna gallo gàl gallo gàl gallo gàl gamba gamba gamba gamba gamba gàmba gambero gàmbar gamella barachin ganascia ganàsa gancio rampin garbuglio garböi garofano garòfan garofano garòfan garza garsa
garza garsa garzone garsön gatto gat gatto gàt gavetta gavåta gelare sla' gelato surbèt gelato surbåt gelato (sost.) gelato gelo sèl gelo sèl gelone slön gelone slön gelone slön gelosia geluséa geloso gelus gelso murön gelso murön gelso murön gemello sumè gemello sümè genero sånar gengiva sinsìva gengiva sinsìva gengiva sinsìva gennaio genàr gennaio genàr gente gènt gente gènt geranio geràni geranio geràni geranio geràni germogliare arbüta' germoglio böt germoglio böt, gét gesso gès gesso gès gettare s-‐giaca' gettare s-‐giaca' gettare tra' gettata butöm (m) gettata butóm ghiacciaia giasèra ghiacciaia giasarin ghiaccio gias ghiaccio gias ghiaia gèra ghiaia gèra
ghianda gianda ghianda giànda ghiandola glandula ghiandola gàndula ghigno ghègna (f) ghiottone ingurdiön ghiro ghir ghiro ghir gia' giamò giacca giaca, giachè(s.m.) giacca marsìna giacca giachè giacca a vento giàca a vènt gialappa cilàpa gialappa cilàpa giallo giald giallo giald giallo giàld giardino giardin giglio gìli gile' gilè ginocchio snög ginocchio snög' giocare giüga' giocatore giucadù giocherellare bardüga' giogo söval giogo söval giornale giurnal giornale giurnàl giorno dì giostra gióstra giovane giun giovane giun giovanotti alla moda scalcin (ant) giovanotto giunòt giovedi' giuidi' giovenca bucìna giovenca mànsa giraffa girafa giraffa giràfa girare gira' girare virula' girasole girasù giravolta pirulèta girello rudèla girello stantarö girino butaràna
girino butaràna gironzolare girundla' gironzolone strüsön giubba giöba giubbotto giubòt giudizio giudési giugno giögn giugno giögn giuncata sunca giungere all'improvviso rabata' giuntura giuntüra giustizia giustésia giusto giöst gluteo ciapa gmitata gumia' gnocchi macarön gnocchi macarön gobba göba gobbo göb gocce gót goccia góta goccia góta gocciolare sguta' gocciolare sguta' godere gòd godere spasàs goine sabiarö gola gula gola gùla golf gipunin golfino gulfin goloso gulus gomito gómi gomito gómi gomito gómi gomitolo ramsè gomitolo ramsè gomma góma gomma góma gonfio sgùnfi gonfio (nel corpo) sbìnfi gonfiore sgunfia' gonna sòca gonna pedàgn gonna sòca gonna sòca gorgonzola strachin gorgonzola strachin
gota pumlin gotta góta gotta góta gozzo gòs gozzo gòs gradino basè graffiare sgranfia' graffiare sgranfia' gramigna gramègna gramigna gramègna gramigna gramågna granaio magasin grande grànd grandine timpèsta granello granin granito sarés grano furmènt granoturco mèlga granoturco mèlga granoturco mèlia grappa gràpa grappolo ràpa (f) grappolo ràpa grasso gràs grasso gras grasso rancido di maiale sùnsa grattare grata' grattuggia grataröla grattuggia grataröla grattugia grataröla gravido (di animali) prègn grembiule scusa' grembiule scusa' grembiule scusa' gremito starnì greppia cröpia grezzo sgrès gridare vusa' gridare cria' gridare vusa' grigio gris grigio gris grigio gris grillo grél grillo grél grillotalpa cagnèta grissino grisén gronda grùnda
groppo gróp grosso gròs grosso palo palön grosso sasso o mattone prìsam grossolano sgrès groviglio vegetale nìta gruccia stampèla gruccia scrösla gruviera grüvèra gruzzolo muntin guaina per dito malato didarö guanciale cüsin guanti guànt guanto guant guardare guarda' guardare guarda' guardare attentamente sperla' guardaroba guardaròba guardia di finanza prapusè guarire guarì guastare ruvina' guasto guast guercio guèrc' guerra guèra gufo urlóch gufo urlóch guidare guida' guscio gös guscio gösa gusto göst gusto göst ictus culp idea idèa ideare machina' idraulico trumbè ieri ièr ieri ièr il meno dotato di una nidiata rècin illuminazione illüminasön imballare imbala' imbambolare imbambula' imbiancare sbianchì imbianchino sbianchin imbincare sbianchì imboscare imbusca' imbottigliare imbutiglia' imbottigliare imbutiglia' imbottire imbutì
imbrattato in viso mascara' imbrogliare imbruia' imbrogliare imbruia' imbucare imbüsa' imbucare impusta' imbuto pidriòt imbuto pidriòt imbuto pidriòt imbuto di legno pìdria impacco impàch impacco impàch impalcatura punt impallidire gnì smòrt impanare impana' imparare impara' impattare impata' impatto tra il sedere e il terreno satacü impedire lasagh no fa impiasrto impiàstar impiastro impiàstar impiastro papìna impiastro papìna importanza impurtansa imposta imposta imposta àntia impostare impusta' imposte agràvi (ant) imprudente imprüdènt impuntura gipadüra inamidare inamida' incanto incànt incarico incumbènsa incastro incàstar inchiodare inciuda' inchiostro inciòstar inciampare scapüsa' inciampo scapös incitare stumbla' incontrare incuntra' incoraggiare incuragia' incrocio crusèra incrocio di quattro strade caravù incudine incuìsam indaffarato infunsia' indietro indrè indigesto dür da digerì indirizzo indirés indisposto stisa'
indolente indulènt indossare mèt sü indovinare induvina' inesperto laciót inezione puntùra infermiere infarmè inferno infèran inferriata inféria' infezione infésiön infezione infésiön infiammazione infiamasiön infiammazione alla bocca bucaröla infilare infila' influenza influènsa ingarbugliato ingarbia' ingarbugliato ingarbia' ingessare ingèsa' inginocchiare snugia' inginocchiatoio per lavare lavandin ingolla pabiarö ingordo ingùrdi ingrassare gnì gras ingrossare gnì gròs innaffiare daqua' innaffiatoio daquadùra innamorare innamura' inquilino inquilin inquilino pisunant (ant) insaccare insaca' insalata insalata insalata insalàta insalata insalata insalatiera bièla insaponare insavuna' insegnare mustra' insegnare mustra' inseguire cur adrè insieme insèma insieme di fegato, cuore e milza fritüra insipido fat insipido fat insipido sèmpi insistere insèst insomma insóma insomma insóma intanto intant intenzione intensiön interessare interesa'
intero intrèi intero intrèi interrogare interuga' intestino intestin intestino büsèca intestino büsèca intingolo bàgna intingolo pócia intingolo pócia intonacare arbucà intorno intùran intossicare intusica' introdurre mèt dentar inutile inötil invaghirsi invaghìs invecchiare gnì vèg' invece invèci inverno invèran inverno invèran inverso invèrs invidia invèdia invidia invédia invischiato invis-‐cia' invitare invida' invitare invida' involucro invöi inzaccherare sguasa' inzuppato imbivü inzuppato masara' ipocondria picùndria iuta iùta labbra làvar labbro làvar labbro làvar lacero strapla' ladro làdar lago làgh lamiera lamèra lamiera lamèra lampada làmpada lampadario lampadàri lampadina lampadina lampo lòsna lampo lòsna lampo scalmàna (ant) lampo lòsna lampone fràmbos lampreda lamprèia
lardo làrd lardo lard lardo làrd largo làrgh larice àras larice àras lasciare lasa' lasciare lasa' lastra (di granito) bèula latta tòla latta tòla latta piccola tulin lattaio latè lattaio latè latte làt latte lat latte làt latte di gallina ai dal lóv lattoniere tulè lattuga latüga lattuga latüga lattuga latüga lavagna lavagna lavanda lavanda lavandino lavandin lavandino in granito lavè lavare lava' lavare lava' lavare tanto slavagia' lavativo lavatìv lavorare lavura' lavorare lavura' lavoro lavùr lavoro lavùr lazzarone marsinön lazzarone lasarön, bamblanön leccare barlica' leccare lapa' legaccio stròp legaccio di salice o di gelso tòrta legare liga' leggere lès leggere lès leggero legèr leggero lingèr legna lègna legnaia lignèra legnata svarsla'
legnetti büscaién legno lègn legno lågn lei lè lendine lèndan lendine lèndan lente lènt lenticchia lintégia lenticchie lintég' lento nei movimenti intròpi lenzuolo linsö lenzuolo linsö lenzuolo linsö leone liön leone liön leone liön lepre lègura lepre lègura lepre lègura lesina lèsna lesso buì letamaia rüdèra letamaia rudèra letame rüd letame giüs lettera lètra lettera lètra letto lèt letto lèt lezione lisiön libellula siurasiurèta libellula siurén-‐siurèta libellula siurasiurèta libro lébar licenzioso sbuca' lievito carsènt lievito lièvit lima léma lima léma limare lima' limite lémit limonata limunàda limone limön limone limön limone limön linfa ghiandolare nuarö lingua lèngua lingua lèngua
lingua lèngua linguacciuta sabèta lino lén lino lin lino lin lippa lépa liquame giùs liquerizia ligurésia liquerizia rigulésia liquidazione vulàda liquore licur lira lira lira franch, lira lisca lésca liscio lésc liscio söli lisciva lisìva lisciva alséa lisciva lisìva listino listin litigare litiga' litigare litiga' litigio baröfa litro létar livido lévid livido nés livido nés lobo grasin locusta cavalèta loggione lugiön logliarella (erba) paitön logoro lis logoro fröst logoro lis lombaggine darnèra lombaggini darnèra lombo lumbar lombrico vèram lontano luntàn lontra lödria lotteria réfa lucchetto lüchèt lucchetto lüchèt luccio lös luccio lös luccio lös lucciola lüsarö lucciola lüsarö
luce lüs luce lüs lucente lüsènt lucerna lücerna lucerna lücèrna lucertola lüsèrta lucertola lüsèrta lucertola lüserta lucidare lüstra' lucidare sgüra' lucidita' sentùr lucido löcid lucido löstar lucignolo stupin luganiga lügàniga luglio löi luglio löi luglio löi lui lü lumaca lümaga lumaca lümàga lume löm lume löm lume löm lume löm luna lüna luna lüna lunedì lünidì lunedi' lünidì lunedi' lünidi' lunga fila di parole papardèla lungo lungh luogo sét lupo lóv lupo lóv luppolo vartis luppolo vartìs luppolo vartis lussato sluga' lussazione stòrta lustro löstar lutto lüto lutto lüto macchia smàgia macchiare smagia' macchiato smagia' macchietta smagèta macchina machina
macellaio bichè macellaio bichè macelleria bicaréa macelleria bicaréa macerare mèt a möi macina möla macina möla macinacaffe' masnin macinare masna' macinare masna' macinino masnin madia màrna madia marna madre màdar madre màdar madrina güdàsa maestro maèstar maestro maèstar magazzino magasin maggengo masèngh maggio màg' maggio màg maggio mag' maggiolino maiénmaiöla maggiolino garövla maglia maia maglia màia maglia màia maglione maiön maglione maiön mago magu magone magön magro màgar magro màgar maiale pursè maiale pursè maiale pursè maiale pursè maiale femmina lögia maiale maschio vèr maialino cinén mal di denti mal di denc' mal di pancia mal dla pansa mal di schiena darnèra malandato malandài malato mala' malattia mòrb male mal
male màl male d'orecchio mal d'urègia maleducato sfacia' malessere gnagnéra malessere lilòia malfatto malfài malizia malésia mallo darlön malmaritata malmarida' malocchio malög' malora malùra malridotto squaia' malva màlva malvestito malmés mamma màma mammella mamèla mammella tèta mammella tèta mancare manca' mancia mancia manciata pögn (m) manciata branca' mancino mansén mancino mansén mandare manda' mandarino mandarin mandarino mandarin mandarino mandarin mandor la armàndula mandria bargamìna mandriano bargamin maneggio manag mangiare mangia' mangiare mangia' mangiare bene pacia' mangiare gratis sbafa' mangiare troppo lapa' mangiata paciada mangiata da non lasciare nulla s-‐brat mangiatoia cröpia mangime mangém mangione lapagiön manica mània manica mània manico màni manico màni maniglia manilia maniglia manésa
maniscalco farè mano mån mano màn mano mån manovale magöt manrovescio papin mantello mantèl mantello tabàr mantenere mantègn mantenere mantègn mantice sufièt mantice màntus mantice bufèt mantovana mantuàna manzo mans manzo màns marachella darùs, disprèsi marciapiede marciapè marcio mars marcio màrs marcio tóch marcire marsì marcire marsi' marcita marsìda mare màr mare màr marito òm marmitta marméta marmotta marmòta marmotta marmòta marmotta marmòta marrone marön marrone marön marsina marsina marsupio marsöpi martedì martidì. martedi' martidi' martello martè martire màrtir marzo mars marzo màrs marzo màrs mascarpone mascarpön mascarpone mascarpön mascella ganàsa mascella ganàsa maschera màscar maschio màs-‐c'
mastello såbar mastello s-‐giàsa mastello grosso in legno såbar mastello in legno sibrin masticare mastia' masticare mastia' , biassa' (ant.) masticare mastia' matassa gumétul matassina filsö materasso mataràs materasso di foglie di mais paiön materasso di lana materàs ad lana materasso di piuma materàs ad piöma materasso per bambini pisaröla materia matèria matita matita matrigna màdar madrègna mattarello mascula mattarello måscula mattino matina (f) matto mat mattone prèia mattone ancora da cuocere tarön maturare madüra' maturo madür mazza màsa mazzaiola garganè mazzo màs mazzuola masöla mazzuolo masö medaglia midàia medicare midia' medicina midzìna medicina midzìna medico dutur meglio mèi mela póm mela póm mela póm melanzana marisan melanzana marisån melograno pómgranin melograno pómgranin menda fràcia mendicare pituca' mente mènt mente mènt mentire dì i buséi
mento barbaròt mento barbaròt mercante marcant mercante marcànt mercato marca' mercato marca' mercoledì marculdì mercoledi' marculdi' merda buschìda meritare merita' merlo mèral merlo mèral merluzzo marlöc' merluzzo marlöc merluzzo marlöc' mescolare amsia' mese mès mestiere mistè mestolo casü mestolo casü mestolo casü mestolo casü mestolo per la polenta mascula mestruazione flös meta' mita' metro mètar mettere mèt mettere mèt mezzadro mitarö mezzadro mitarö mezzaluna mèsalüna mezzogiorno misdì mezzogiorno misdi' midollo amiòla midollo amiòla miele mè miglio måi mignatta piàtula mignolo didin mignolo didén miliardo miliard milione miliön milione miliön mille méla mille méla millefoglio erba dal tai milza milsa minchione tabalöri
minestra minèstra minestra con verdure mineströn ministro minéstar minuto minöt minuto minöt minuto (agg) mnödar miracolo miràcul miscelare mastura' mischiare mastüra' miscuglio mastürön miseria misèria misero mìsar misurare misüra' mobile mòbil moccio murcèla moccioso muchiön moccolo mòcul modesto mudest modista mudésta modo manèra mogio sgnös moglie dòna mola möla molla mòla molla mòla molle mòl molle mòl molle per il camino möia mollette in legno mulåt mollette per la biancheria tachèt molto irrequieto scalmana' momento mumènt momento mumènt monaca munia mondare munda' mondina mundina mondo mund monello malnàt moneta munèda moneta munèda montare munta' morbido mulsén morbillo rusag' morbillo rusag' mordere mòrd morire murì morosa murùsa morsicare arsia'
mortadella murtadèla mortaio murtè morte mort mortificato smurfia' morto mòrt morto sbargni' mosca mósca mosca mósca moscaiola muscaröla moscerino muschén moscerino muschén moscerino muschén moscerino da fieno fnarö moscone muscön mostarda mustàrda mosto móst mosto móst mostoso mustus mostrare mustra' mozzicone móc mozzicone mucài mucca vàca mucca vàca mucca vàca mucca giovane mànsa mucca vecchia scutùna mucchio muntön mucchio cavala' mucchio mèga mucchio s-‐giarla' mucchio spatàs mucchio di riso in covoni maragnö muco nasale murcèla muffa möfa muffa mófa muggire brügì mugnaio murnè mugnaio murnè mulinello fulèt mulino mulin mulino mulin mulo möl mulo möl mungere muns mungere muns muovere möv muraglione murasön muratore müradù
muratore magöt muro mür muro mür muschio tèpa muschio tåpa muscolo möscul muscolo möscul muscolo dellamandibola del bue mascåta museruola müsaröla muso müs muso müs mutande müdant mutande müdànt mutande müdànd muto möt muto möt narici naris narici naris nascere nàs nascondere scund nascondere scund naso nàs naso nas naso nas nasone napìra (ant) nassa bartavè (s.m.) nassa scurbìna nastrino strupaién nastro nàstar nastro bindè nastro nàstar natica ciàpa dal cü natiche ciap nausea bada' nausea bada' nauseato murba' nauseato scara' nave nàv nazione nasiön neanche nànca nebbia nèbia nebbia nèbia nebbia fitta e scura lóva negozio négòsi neo néo nero nègar nero nègar nervetto narvåt
nervo nèrav nespola nèspula nespola nèspula nespola nèspula neve fiòca neve fiòca neve nèv nevicare fiuca' nevicare fiuca' nido nén nido nin niente gnènt nocca nòd nocciola linsöla nocciola linsöla nocciolo linsòla nocciolo gandiön nocciolo gandulin noce nus noce nus noce (senza mallo) darlìna nodo gróp nodo gróp nodo alla gola magön noia lilòia noioso nuius nonna nòna nonna nòna nonno nònu nonno misè (ant) nonno nònu nono nòn norcino masulàr nostrano nustràn nostro nòs notaio nudar notizia nutésia notte nòt notte nòt nottolino taplin novanta nuvanta nove növ nove növ nove növ novecento növcent novecento növcènt novembre nuvèmbar novembre nuèmbar
novembre nuvèmbar nuca cupin nuca cupin nudo biót nudo biòt numero nömar nuora nöra nuora nöra nuotare nua' nuotare nua' nuovo növ nutria lödria nuvola növla nuvola növla obbligo òbligh obbligo servile pìndési oca òca oca òca oca òca occasione ucasiön occhiaia ugiàia occhiaia carima' occhiali uciài occhiali lurgnèt (ant.) occhiali uciài occhiali uciài occhiata ugiàda occhiello ugiö occhio òg' occhio òg occhio ög' occhiolino ugén occupare ocüpa' ochetta pavarin odiare udia' odore udur odore udur odore sgradevole tànf offella ufèla offendere ufènd offerta ufèrta oggi incö oggi incö ognuno ognidön oleandro uléàndar oleoso uleùs oliera uliarö olio öli
olio öli olla óla olmo ùram olmo ùram omaso del bue mélaföi ombelico imbulin ombelico imbulin ombelico imbulin ombra umbra ombra ùmbra ombrello umbrèla (f) ombrello umbrèla oncia unsa onda unda ondulato undüla' onesto unèst onore unur onore unur ontano unés ontano unìsa opaco tùlbar opaco tùlbar opeazione chirurgica uperasiön operaio uperàri operoso all'eccesso traficön ora ura oratorio uratòri ordinato urdina' ordine ùrdin orecchie a sventola paravèl orecchino urgén orecchino buclén orecchio urègia orecchio urègia orecchio urègia orecchioni urgiön organo òrgan organo òrgan orina urina orlo òral orlo òral ormai uramài oro òr orolagiaio urlugè orologio urlòg' orologio urlòg orologio (un tipo di) magióstra orribile urèbil
orso urs orso urs ortica urtéa ortica urtéa ortica urtéa orticaria sfögh orto òrt orto òrt orzaiolo urbsö orzaiolo urbsö orzaiolo urbsö ospedale uspidàl osso òs osso buco girèt ossosacro crusin oste òst ostentare flampa' ostetrica siùra (ant) ostinato stüna' ostinato stüna' ottanta utànta ottanta vutànta ottavo utàv ottavo utàv ottenere utègn otto vòt otto vòt otto vòt ottobre utóbar ottobre utóbar ottobre utóbar ottocento vòtcènt ottone utön ovaia uvèra ovaia uvèra ovatta uvàta ovatta uvàta pacchetto pachèt pacco pàch pacco pàch pace pas pace pas pacifico pacéfich padella padèla padella padèla padella padèla padella padèla padellino padlin
padre pàdar padre pàdar padrino güdas padrone padrön paese paìs paffuto tuflön paga paga pagare paga' pagina pagina paglia pàia paglia pàia pagliaccio paiàs pagliaio paiè pagliaio paiè paglietta paièta pagnotta méca pagnotta méca paiolo caldrö paiolo caldrö paiolo in rame caldrö paiolo piccolo caldrunin pala pala pala del mulino pàla pala ricurva palò palafitte pasuna' palato cièl dla bóca paletta palèta paletta barnàs paletta såsula paletta da camino barnàs pali appuntiti nell'acqua pasön pali del carro stantèran pallido smòrt pallido smòrt pallino balin pallone balön palo pàl palpare palpa' palpebra parpèla palpitazione palpitasiön panca banca panca bassa cantara' pancetta pansèta pancetta pansèta pancetta pansèta panchettino banchin pancia pansa pancia pànsa
pancia pànsa panciotto gilè pancotto panàda pancreas del maiale salam adla risèla pane pån pane pån panetteria pristinè panico papì (ant) paniere cavagnö panino michin panino michén panna pàna panni pàgn pannia lésca panno pan panno pàn pannocchia canön pannocchia canön dla mèlga pannolino patön pannolino per bambini pàta pannolone patön pantaloni calsön pantaloni calsön pantofola savàta pantofola pantòfla pantofole ciapùni pantofole pantòfal papa' papa' papataccio papatàs papavero papàvår papavero papàvår pappagallo papagàl pappagallo papagàl pappagallo papagàl paracarro paracàr paraorecchi per cavallo scöfia parapiglia fura-‐fura parassita delle galline plisön parete parèd parlare parla' parlare parla' parroco privòst parrucca paröca parrucchiere barbè parte part parte anteriore del carro vapùr partire partì partorire parturì
passare pasa' passeggiare strüsa' passeggio spàs passero pasarìn passero pasarin passero pasarin pasta pasta pasta pàsta pasta capelli d' angelo fidlin pasta e fagioli pasta e fasö pasta, capello d'angelo fidlén pastafrolla pastafròla pastasciutta pastasöcia pasticcere uflè pasticcio pastés pasticcio pastés pasto past patata patàca patata patàch patata patàca patate patàch patereccio patarìs patereccio rügaröla patereccio panaris patire patì patito patì pattumiera portarüd pattumiera portarüd paura pagüra paura fìu paura pagùra pauroso spagürès pavimento söl pavoncela vanåta pavone pavön pavone pavön pazienza pasiènsa pazzia matòlica pazzo mat pazzo màt peccare peca' pece pèsa grèca pecora bèra pecora bèra pedale pedàl pedale pedàl pedata psa' pedata di un animale scalsa'
pedule scafin peduncolo gàmb pelandrone lardön pelare lpa' pelare pla' pellagra pèlàgra pelle pèl (f) pelle pèl pelle morta minén pelliccia pelécia pelo pèl (m) pelo pèl (s. m.) peloso plus peloso plus peluria pèl ratin peluzzo plöch pena pèna pena pèna pendente piuvènt pendio ràmpa penna påna pennecchio ramsè pensare pinsa' pensiero pinsèr pentire pintì pentola pügnàta pentola pügnàta pentola pügnàta pentola grossa in rame pügnatön pentolino pügnatin pentolino pügnatin pepe pèvar pepe pèvar pepe pèvar peperone pivrön peperone püvrön pepita puèia pera pèr (m) pera pèr (s.m.) perche' parchè perche' parcóm (ant) perdere pèrd perdere pèrd perdere tempo oziando bamblana' perdonare parduna' perdono pardön pergola barsö pergolato tòpia
pergolato stagionale per le zucche süchè pericolo perécul pero pèr pero pèr persiana geluséa persiana con cardini geluséa persico trota bucalön perso pèrs persona che mangia poco plücapsin persona comica sàguma persona importante dapü persona noiosa mugnàga persona noiosa ed insistente piàtula persona poco fine matarè pertica pèrtia pertica furslìna pertica pèrtia pertosse tós asnina pertosse tós asnìna pertosse tós asnìna pervinca viöla martè pesante grèv pesante grèv pesare bsa' pesca pèrsi pesca pèrsi pesca pèrsi pescare pisca' pescatore piscadù pesce pès pesce pès pesce pås pesce pès pesce gatto pès gàt pesce marinato carpiön pesce prsico pès persich pesce sole rascön pescegatto påsgàt pesco pèrsi peso pès peso pès pestacarne batacàran pestare pista' pestare pasta' pettegolo cutlus pettinare pitna' pettinare pitna' pettinatrice pitnèra
pettine pètin pettine pètin pettirosso uslin dla fiòca petto stòmi pezza ciàpa pezza pèsa pezza pèsa pezzettino di stoffa ciapin pezzo tòch pezzo tòch pezzo di alrdo amsena pezzo di polpa della coscia scamön piacere piasì piagnucolone caragnön pialla piàla pianella tavèla pianerottolo ripiàn piangere pians piangere caragna' pianta tenera da trapiantare piantaröla piantaggine lèngua ad cån piantare pianta' piastrellista sulin piatto piat piatto piàt piatto tùnd piatto tund piatto fondo fundìna piatto fondo fundìna piazza piàsa picchetto pichèt picchiare pica' picchiare da' picchiare pica' picciolo plöch picciolo plöch piccionaia piviunèra piccione piviön piccione püviön piccione püviön piccolo escremento marè piccolo escremento animale marlin piccone péch piccone picön pidocchio pög' pidocchio pög pidocchio pög' piede pè
piede pè piede pè piegare piga' pieno pén pieno pén pieno di debiti pufàt pieta nza pitànsa pietra prèia pietra prèia pietra (per affilare) códa pietra rotonda e piatta s-‐cianfèrla pigiama pigiama pigiama pigiàma pigiare l'uva mustì pignorare pignura' pigro pìgar pigro pìgar pila péla pilastro pilàstar pillola amlin piluccare plüca' pinguedine gràsa pino pén pinza pìnsa pinza da fuoco möia pioggerella piusìna pioggia piöva pioggia ariàna (ant.) pioggia abbondante piuvàda piolo basè pioppo póbia pioppo póbia pioppo póbia piovere piöv piovere piöv piovigginare sguta' pipistrello ratavóla pipistrello ratavóla pipita puèia pisello arbiön pisello arbiön pisolare pisula' pisolino sugnén piu' pü piuma piöma piuma piöma piuma, penna påna pizzicare plüca'
pizzicare plüca' pizzico plücön pizzico céc' pizzicotto plücön pizzo pés pizzo pés placenta madrésa platano plàtan plsini mansön poco pòch poco cicén poco pòch poco stisin poesia puiséa poggiolo pugiö poi pö poiana puiàna poiana puiàna polenta pulènta polenta pulènta polentina put polentina difarina put polentone pulintön pollaio pulè pollaio pulè pollice didön pollice didön pollo pói pollo pö-‐i polmone curàda polmone cura' polmone del vitello lacèt polpa della coscia òs büs polpa della coscia fèsa polpaccio pulpàs polpetta pulpèta polpetta friciö polsini pulsin polso puls polso puls polso pùls poltiglia malta poltrona pultrùna polvere pùlvar polvere pùlvar pomata pumàda pomata pumàda pomata pumàda
pomello pumèl pomeriggio basùra pomodoro tumàtica pomodoro tumàtica pompa per acqua sùrba ponte punt ponte punt ponticciolo puntisèla popolo gènt poppatoio tètaröla porcile stabi porcile stàbi porri pòr porro pòr porro pòr porta porta porta per fermare l'acqua sina portabiti umèt portabrace scaldìna portafoglio scarsèla portare purta' portauovo uvarö porticina us-‐ciö portico pòrti portico pòrti portiere purtè portone purtön posato, calmo pusa' posatoio per galline vès posticcio pustés potare puta' potare puda' potare scrava' potere pudì potere pudi' povero pòvar povero pòvar pozione putiön pozzanghera sguàs pozzanghera sguàs pozzo pós pozzo pós pranzo disna' pranzo succulento lapàda prato pra' prato mosso ed erpicato cutüra pratolina margaritin prditempo menasìra
preciso precis preciso precìs predica prèdica pregare priga' premere calca' premio prèmi premura prèsia prendere ciapa' prendere ciapa' prendere branca' prendere ciapa' prendere ciapa', pia' prendere tö preparare prepara' preparare, apparecchiare pargia' (ant) prestare prista' prete prèv prezzemolo arbulènt (ant.) prezzemolo pèdarsån prezzemolo pèdarsån prezzo prèsi prezzo prèsi prigione parsön prigione parsön primaticcio primarö primo prém primo prém processione purcisiön profumo prüföm prosciutto giambön prosciutto giambön provare pruva' proverbio pruvèrbi provocare inciminta' prudente prüdènt prudere smangia' prugna brögna prugna brögna prurito smangiasiön prurito smangiasiön prverso manigòld pstoso pastus pubblico pöblich puerpera paiöla pugnalata stilta' (ant) pugnale stìl (ant) pugno pögn pugno pögn
pulce pülia pulce pülia pulce pülia pulcino pulastrin pulcino pulastrin pulcino pulastrin puledro pulèdar puledro pulèdar pulire fa nèt pulire sburcia' pulire il granoturco vimta' pulito pulìd pungere spuns pungere spùns pungere (di ortica) bsia' pungolo stùmbal pungolo per il bue aiuö punta di petto punta punto punt punto punt puntura puntüra pupilla püplö purga pürga purgante purgànt puro pür pus pus pustola bugnön pustola orale bucaröla putrefare marsì puzza spösa puzzare spüsì puzzola spösla puzzola spüslìna qua ché quaderno quadèran quaderno quadèran quadro quàdar quadro quàdar quadro tablò (ant) quaglia quàia quaglia quàia qualcosa quaicòs qualcosa quaicòs qualcuno quaidön qualcuno quaidön qualita' résma quando quànd quanto quant
quaranta quaranta quarantotto quarantòt quaresima quarèsma quarto quàrt quarto quart quarto quàrt quattordici quatòrdas quattordici quatòrdas quattro quàtar quattro quàtar quattrocento quatarcènt quattrocento quatarcènt quercia róla quercia róla quercia róla qui ché quindici quìndas quindici quìndas quinta quìnta quintale quintàl quinto quìnt rabbia ràbia rabbia ràbia raccogliere cata' sü raccogliere residui dopo la mietitura rapula' raddrizzare dricia' radice radis radice radis raffermo pòs raffermo pòs raffreddore infargiù raffreddore infargiu' raffreddore infargiu' raganella ranin san giuanin raganella ranin san giuanin ragazza fiöla ragazzo fiö raggio del sole spèrla raggio di bicicletta rag raggrinzito carpögn ragione rasön ragione rasön ragnatela ragna' ragno ràgn ragno ràgn ramarro aliö ramarro aliö ramazza ramàsa
rami tutori dei fagioli palèra rammendare minda' ramo ram ramo ràm ramolaccio rimulàs ramoscello sfèrla ramoscello di olivo rimulìva rana rana rana rana rancido stantì rancido ràns rancido stantì rancido rans randello manganin randello svarsè randello tarin ranno smöi rantolo rantè rantolo rantè ranuncolo pè ad nébi rapa rapa rapa ràva rapanello ravanin rapanello ravanin rapare rapa' rapido movimento delle palpebre parpla' raro rar raro rar rasare rasa' raschiare ras-‐cia' raschietto ras-‐cin raso ras rasoio rasù rasoio rasü raspa raspa raspa ràspa rastrellare rastla' rastrello rastrè rastrello rastè rattoppare giusta' rattoppare arbügà rattoppare tacuna' ravanello ravanin raviolo raviö raviolo raviö raviolo raviö ravizzone ravsön razza ràsa
razzolare raspa' recipiente per ilpane marnön redine redån refe rèf regalare rigala' reggitore arsadù (ant) reggitrice arsadura (ant.) rene rugnön rene rugnön rene rugnön rene rugnön repubblica repöblica residui di rami secchi scalciön residuo appuntito di una pianta scalciön residuo nella padella clöbia respirare rispira' restare rista' restio darènsi resto rèst rete rèd rete rèd reticolato in ferro ramina' reumatismi rumàtich reumatismi rumàtich ribelle scarmàsa ribes üghèta ribes ughèta ricamare ricama' riccio risfurchin riccio risfurchin riccio risfurchén ricciolini risulin ricco siur ricco siur ricevere ricèv ricotta furmagèla ricotta sairàs ricotta sairàs ridere rid ridere rid ridurre ridöv riempire impinì riempire impinì rifare rifa' rifare il tetto articia' rifilare punda' rifilare arfila' rifiutare arfüda'
rifiuti rüd rifiuto arfüd riflesso riflès rigido rid rigido nei movimenti intrèi rimasuglio avans rimboccatura dóbia (dal lèt) rimedio armédi rimedio armèdi rimettere giunta' rimettere rimèt rimondare armunda' rimproverare giarna' rimproverare molto scarvinta' rimprovero cichèt rimprovero ras-‐ciàda rimprovero rèfilè rimprovero refilè, rataplàda rimprovero con qualche schiaffo salsìda rimprovero secco tafiàda rimuginare rugna' rinchiudere sara' sü rincrescere dispiasì rinfacciare rinfacia' rinunciare rinuncia' riordinare sbrata' riparare ripara' ripetere ripèt ripiegare dubia' ripieno pén ripieno stòpabüs ripostiglio agricolo stalin risaia risèra risaia risèra risalto spéch risata ridada rischio rés-‐c risciacquare arsinta' riso ris riso ris riso ris riso ris risone risön risotto risòn risotto risòt risparmiare risparmia' rispettare rispeta' rispondere rispund
rissa litighèra ritaglio ritài ritornare gnì indrè riuscire riusì rivangare rivanga' riverbero rivèrbar roba ròba robinia rübin rocca ròca rocchetto ruchèt roccia sàs roggia rósa rogna rógna rogna rógna rolla barlòca rompere rump rompere rump rompere s-‐cinca' ronca fòlcia roncola runca roncola farlìna rondine rundanina rondine rundanina rondine rundanìna rosa rösa rosa rösa rosa rösa rosaio rusè rosario rusàri rosario rusàri roseo e sano smurba' rosicchiare arsia' rosicchiare arsia' rosmarino rüsmarin rosmarino rüsmarin rosolia rusàg rospo bag' rospo bàbi rospo bàg' rossetto rusèt rosso rós rosso rós rosso rós rotolare rutula' rotolare burla' rotondo rutùnd rotondo rutùnd rottame rutàm
rotto rót rovesciare sbursa' rovesciare imbursa' rovesciare sbursa' rovescio invèrs rovinare ruina' rovistare rüta' rovistare frucia' rovo arvåi rozzo sgrès rubare ruba' rubare ruba' rufiano rüfian ruggine rösam rugiada rusa' rugoso rapa' rumore vèrs ruota röda ruota röda ruspa röspa ruspa di legno ràgia russare runfa' russare runfa' rustico röstich ruttare sgurga' rutto sgòrgh ruvido sgrès ruvido rövid sabato sàbat sabato sàbat sabato sàbat sabbia sàbia sacchetto sachèt sacco sach sacco sàch sacerdote prèv sacrestano sacrésta sacrestia sagristéa sacrificare sacrifica' saetta saièta saggina milghèta saggina sanguinin saggio sàvi sagomare saguma' sagra dì dla festa sagrestano sacrésta salame salàm salame salàm
salame salàm salame con il fegato tumasèla salame con il fegato tumasèla salame sotto grasso salàm d'la döia salasso salàs salasso salàs salato sala' salcio bianco gàba sale sàl sale sàl sale sàl sale amaro salamàr sale amaro sal amàr salice sàlas saliera salarin saliera salarin salira salin salire anda' sü saliva salìva salone salön salotto salòt salsiccia lügàniga salsiccia lüganigàniga salsiccia salsésa salsiccia salsésa saltacavalletta (gioco) saltacavalèta saltare salta' salto salt salumiere pustè (ant) salutare saluta' salute salöt salvare salva' salvia sàvia salvietta sarvièta sangue sàngu sangue sàngu sanguinaccio marsapan sanguinaccio marsapàn sanguisuga sanguèta sano sån sano sån sapere savè sapere savè sapone savön sapone savön sapone savön sapone dabucato scaiöla sapore savùr
saporito saurì saracco saràch sardina sardìna sarto sartù sarto sartu sasso sas sasso sàs sazio savól sbadigliare sbagagia' sbadigliare sbagagia' sbagliare sbaglia' sballato sbala' sbattere sbat sbattere sbàt sbattuto sbatü sbiadito smarì sbieco sbiès sbilenco sabla' (ant) sbornia ciòca sbornia sbòrnia sbottigliare sbutiglia' sbottonarsi (anche in senso fig.) sbutunàs sbraitare bacaia' sbriciolare sfrigüia' sbriciolare sfragüia' sbrigativo spidiènt sbrodolare sbrudula' sbucare gnì fö sbucciare pla' sbucciare pla' sbudellare sbüdlàs sbuffare bufa' scadente gràm scaglia scàia scala scala scala scala scala con pioli scalòt scaldaletto scaldìna scaldare scalda' scalfire sfrisa' scalino basè scalino basè scalpellino marmurin scalpello scüpè scalpello scüpè scalzo a pè par tèra scamato bachèta (par i pàgn) scampolo scàmpul
scansare scansa' scansia scanséa scapellotto scüfiòt scapigliato sparlüsa' scapola alåta scapola alåta scapolo giun scappare scapa' scarabocchiare scrabucia' scarabocchio scrabòc' scarabocchio scrabòc scarafaggio burdön, babulön scarafaggio babulön scarpa scarpa scarpa scàrpa scarpe di pezza ciapùni scarpe di stoffa scufön scarso scars scartabellare sfuiasa' scartare scarta' scarto della seta falòpa scarto non bello maròca scatola scàtula scatola scàtula scavare scava' scegliere sarnì scemo sturnegia' scendere gnì sü scendiletto pedanin scendiletto tapidin scendiletto tapidin scheggia scàia scheggia scàia schernire cuiuna' schernire sgrugna' schiaccianoci s-‐ciapanus schiacciapatate schésapatàch schiacciare schisa' schiacciato sputì schiaffo lùrda schiena schèna schiena schèna schiena schèna schietto s-‐cèt schiffo s-‐giàfa schiffo slèpa schifiltoso malmustùs schifiltoso s-‐civius
schifiltoso smòrbi schifo s-‐cìvi schippo s-‐ciòp schiuma s-‐ciöma schiumare s-‐ciüma' scialle scial scialle nero sciarpön sciarpa sciàlpa sciarpa sciàlpa scimmia sömia scimmia sömia scimmia sömia sciogliere sfas sciogliersi slingua' sciupare sgara' sciupio smurbita' scivolare scüglia' scivolare scülia' scivolare sghia' scivolone scüliaröla scodella scüdèla scodella scüdèla scodella scüdèla scodellare mnistra' scollato sgula' scollato sgula' scollato sgula' scolorito smalvasa' scommettere scumèt scomparire all'improvviso psinta' véa scomposto sguia' scopa scóa scopa scóa scopa scóa scopino scuin scoppiare scupia' scoria di pelle minin scorpacciata pansa' scorpacciata spansa' scorpione nero delle risaie tnaiön scorreggiare scursa' scossone scrulön scottare scuta' scottare imbrüga' scricciolo ciribibì scricciolo ciribiribi' scriminitura scàvia scrivere scriv
scrivere scriv scrofa lögia scrollare scrula' scucire scüsì sculacciata batön sculacciata s-‐ciaparla' scuotere ciuca' scuotere scrula' scure sgü scuro bröm scuro scür scusare scüsa' scusare scüsa' sdentato sdincia' sdolcinature vèrs seccare scucia' secchiello sidèl secchio såbar secchio sidèl secchio sidèl secchio sidèl secchio di legno sègia secco sèch secco sèch secondo sicùnd sedano sèral sedano sèral sedere cü sedere (sost) cü sedere delle galline ciciarön sedere(verbo) sitàs sedersi satàs sedersi sitàs sedia cadrèia sedia cadrèa sedici sådås sedici sèdas seduto sata' seduto sita' sega rèsia sega rèsia segale sègla segale sègla segale sègla segare risia' segatura böla seggiolaio cadriè seggiolino cadrién
seggiolone cadriön seggiolone cadriön segnare sgna' segno sègn sego sèv sei sès sei sès seicento sèscent seicento sèscènt sella bastin sellaio slè sellare sla' seme smènsa seme di zucca armèla semenza smènsa semi di lino linùsa seminare sumna' semola sèmula semplice snèngh semplice snèngh semplicione martóf (ant) semplicione titóla senso sèns sentiero sintè sentire sintì sentire sintì senza sènsa separare divid sera sira sera sìra serbatoio per liquame bùnsa sereno srin serio sèri serio sèri serpente serènt serpente sarpènt serpentello scügliarö serva sera servire sårvì servo sèrav sessanta sesanta sessanta sesànta sesto sest sesto sèst seta sèda seta sèda setaccio sias setaccio crébi
setaccio siàs sete sèd sete sèd settanta setànta settanta setànta sette sèt sette sèt settecento setcent settecento sètcènt settembre setèmbar settembre setèmbar settimana smana settimino sètmin settimo sètim settimo sètim sfaccendato landanön sfaccendato miclàs sfacciato sfacia' sfasciare sfasa' sferza stàfi sfilacciato sfilusa' sfilare gramula' sfinire sfinì sfoderare sfudra' sfogare sfuga' sfogarrsi sfugàs sfoggiare flampa' sfoggiare sfugia' sfoglia sföia sfoglia sföia sfogliare sfuia' sfogliare sfuia' sfogo sfögh sfondare sfunda' sforzare sfursa' sfrascare sfrasca' sfrattare sfrata' sgabello scàgn sgabello sgabèl sgambetto sgambèt sgangherato scanchira' sgangherato scancagna' sgangherato scanchira' sgelare armula' sgelare armula' sgolare sgula' sgombro sgùmbar sgombro sgùmbar
sgombro sgùmbar sgridare giarna' sguaiato sguaia' sguazzare in acqua paciuga' sgusciare sgüsia' siccita' sücìna sicuro sicür siepe bösla siero del latte sarön siero del latte sarön sifone sigugnöla sigaro sigàr signora siùra signore siur silenzio silènsi sincero sincèr sincero sincèr sindaco sìndich sindaco sìndich sinfonia infrònia singhiozzo sglèt singhiozzo sglèt sinistra snéstra siringa sirìnga sistemare inguala' sistemare inguala' situazione triste,noiosa murtòri slegare sliga' slegare sda' smanioso sfularma' smerlo (di ricamo) scantön smettere smèt smilzo smils smontare smunta' smunto slava' smuovere smöv smuovere smöv soddisfarsi sbraulì sodo stàgn soffiare bufa' soffiare bufa' soffiare sufia' soffice sòr soffietto bufèt soffitto sufét soffitto plafön soffitto sufét soffocare sufuca'
soffriggere purga' soffrire patì soffrire patì soggezione gèna soggolo sótgùla sognare insugnás sogno sògn solaio spasaca', sulè soldo palànca sole sù sole sù soletta (parte della calza) stafèta solletico glitén solletico glittin solo imma lü somaro buréch somaro sumàr somaro sumàr sonnecchiare lurgnia' sonnifero dòrmia sonnifero dòrmia sonno sògn sopra adsura sopra sü soprabito spulvrìna (ant) soprabito spulvrìna sopracciglia supracìli sopracciglio supracìli soprascarpe ghèti sordo surd sorella surèla sornione mütargnön sorso gulön sottana sutàna sotterrare stara' sotto sü sottomano sótman sottopiedi sótpè sottoscala sótscàla sottoveste sutanin spaccare s-‐ciapa' spaccare spaca' spacciarsi spaciàs spaccone bófalibrön spagliare vala' spalla spàla spalla spàla spandere sparpaia'
sparecchiare sbrata' spargere sbardla' spargere stragia' spargimento stragèra sparire sparì sparso sparpaia' spasso strüs spaventarsi strimìs spaventato strimì spavento spavènt spavento strimési spazzino rüdè (ant) spazzola spasèta spazzola spasèta spazzola d'acciaio sprèla spazzola dura brus-‐cin specchiare spigia' specchiera spigèra specchio spèg spegnere smursa' spelare spla' spendere spènd spergiurare spergiüra' spesa spèsa spesso èrti spesso spès spettinare spitna' spettinato scavia' spettinato scarlifuta' spezzare rump spiaccicato sputì spianare spiana' spiare ducia' spicchio fèta spicchio (d'aglio) frèsa spiccio spéc spiegare spiega' spiegazzare strafugna' spiga spéa spigolare spigula' spigolo spìgul spilla spéla spillare spila' spillo spilin spillo gügin spilorcio pitòch spilungone sganghìrla spina rèsca
spina spin (m.s.) spina dorsale filön dla schèna spinaci spinàs spinaci spinàs spinacio spinàs spingere punta' spingere ciusuna' spingere punta' spintone bütön spintone ciusön spintone puntön spintone puntön spogliare spuia' spola spöla sponda spùnda sporcaccione farflön sporcaccione scarus sporcare spurca' sporcare brüta' sporcare sbruacia' sporcare spurca' sporcizia purcarèa sporcizia tarlèch sporco infarfla' sporco spurch sporco tènc sporco vunc' sporgere gnì föra sporta spòrta sposa spùsa sposalizio spusarési sposare spusa' sposare spusa' sposarsi spusàs sposo spus sposo spùs spostare spusta' spreco smurbita' spremuto turcia' sprimacciare sura' sprone (nella camicia) carè sproposito sprupòsit spruzzare sbrisa' spruzzare s-‐ciatla' spuntare spunta' spuntone di una piuma scutiön sputare spüda' sputo grosso mascaiön, garlaschin
staccionata ciuènda staccionata per legni ritorti vùmna staggia stàsa stagione stagiön stalla stàla stallazzo stalàs stallo stèran stampo per dolci bunèt stanare stana' stancare straca' stancare sraca' stanco stràch stanco morto sbargni' stanga stanga stanga della porta böta stanotte stanòt stantio stantì stanza stànsa stare sta' stare sta' starnazzare cria' starnutire starnüdì stazione stasiön stella stèla stella stèla stempiato spulsa' stendere slarga' sterco di animale buàsa sternutire starnüda' stia vès stia (per polli) capunèra stima stéma stimare stima' stinco garåta stinco garèta stinto smari' stirare stira' stitico stétich stivale cutùran stivale stivàl stivaletti pulàch stivali cutùran stivali cutùran stizza stésa stoccata stumbla' stoffa stòfa stoffa stòfa stoffa a mille righe pichè
stomaco stòmi stomaco stòmi stomaco stòmi stomaco degli animali priè stomaco dell'animale ptasö stonato stuna' stonato stuna' stoppia stóbia stoppia canasön stoppia stóbia stordire sturdì stordire inluchì stordito incuchì storione stüriön storno stùran storta stòrta storta lambéch straccale sót-‐pànsa stracchino strachén stracchino strachin stracciare strasa' stracciare strasa' straccio stras straccio stràs straccio per lavare i piatti sburc' straccivendolo strasè,banàstra straccivendolo rutamàt straccivendolo strasè stracotto stracòt stracotto stracòt strada stra' stradad'accessoin un campo nàpula stradicciola strècia strame stramàia strame paiàda strame stamaia strapazzo strapàs strappare s-‐cinca' strappare squarsa' strappo squàrs strascico cóa stravagante stràmb stravolto stralüna' strega stréa stretto strènc strinare strina' stringa stringa stringere stréns
striscia strésa strofinare brus-‐cia' strofinare sgüra' strofinare strügia' strombazzare spampana' stronzo strùns stropicciare strafugna' stropicciare strüsia' strozzare strusa' struto gras strutto làrd struzzo strös stuccare stüca' studiare stüdia' stufa stéva stufa stéva stufato stüfa' stufo stóf stufo stóf stuoia stòra stupidotto bavaiön stupito incanta' stuzzicadente stèch stuzzicare insiga' succhiare ciücia' succhiare ciücia' succhiello tanavlin succhiotto ciuciön succoso giüsus sudare süda' sudato scalmana' sudicione vunciön sufficiente asè suffumigio parföm suocera suocera suocero misè (ant) suola söla suolo söl superbia altüria superbo süpèrbi superficiale sòr svanito sbüsla' svegliare svigia' sveglio svigiulènt svelto sgagia' sventrare svintra' svestirsi cavàs svestirsi spuiàs
svignarsela tabascàsla svista urbàda (ant) svogliato svuia' svuotare svuia' tabaccaio tabachin tabacchino tabachin tabarro tabàr taccagno pugiàt tacchino pulön tacchino pòla tacchino pulön tacchino pulön tacco tàch tacere tasè tacere tasè taciturno sutùran tafano tavàn tafano tavàn tafferia baslåta tafferia baslèta taffeta' tafta' tagliare taia' tagliare linsa' tagliare taia' tagliarelle taiarin tagliatella taiarin tagliere amsin tagliere amsin tagliere amsin taglio tài tallone calcàgn tallone talön talpa tòpa talpa tapüsèra tamburo tambùran tanto susan tappeto tapèd tappezziere tapisè tappo stuplön tappo stupù tardare intardiás tarlo càmula tarlo carö tarma càmula tartagliare tartaia' tasca sacòcia tasca gaiòfa tasca sacòcia
tasca gaiòfa tavola per sbarrare le acque su-‐in tavolino taulin tavolo tàul tavolo tàul tazza chécra tazza tàsa tazza tàsa teatro teàtar tegame bièla tegame tasaröla tegamino padlin tegola cópa tegola cóp tela tìla tela tìla tela di cotone fine parcàl telo per la cenere cu temolo tèmul tempia pùls tempo tèmp temporale timpuràl tenaglia tnàia tenaglia tnàia tenda tènda tendine nèrav tenere tègn tentennante scanchina' tentennare strambala' tenuta pusiön terra tèra terra tèra terra incolta cutüra terra vergine aspàr terrazza teràsa terreno dove si incalza il fagiolo pìta terreno sterile dèrbia terzo tèrs terzo tèrs terzo vinello pósca tesoro tisòr tessuto in rete muscaröla testa tèsta testa tèsta testa calva plàta testardo tistön testata bia' testata süca'
testiera caplòt testuggine bésa scüdlèra tetto tèc' tetto tèc tiepido tèbi tiglio tilio tiglioso slègn tigna tågna tignola càmula tigre tigàr timbro tìmbar timido témid timo lacèt tinca tènca tinca tènca tingere tèns tingere tèns tino vasè tinozza bagnin tintura di iodio tintùra tirare tira' tirare tira' tizzone nella scaldina tumin toccare tuca' tocco tóch togliere purta' véa, tira' véa tonno tön topo rat topo rat topo ràt topolino murgiö topolino murgiulin toppa ciàpa torcere stòrs torcia tòrcia torcicollo stortacòl tornio tùran toro tòr toro tòr toro tòr torpore ranf torre tur torre tùr torrone turön torsolo arsói torta turta torta turta torta con cioccolato bröta e buna
tortellini dolci bal di fra' tortora duldra tortora dùldra tortora duldra tosse tós tosse tós tossettina insistente raspèta tovaglia tuvàia tovaglia tuàia tovaglia tuàia tovagliolo mantén tovagliolo tuaiö tovagliolo tuaiö tozzo tracagnòt trachea garsè trachea garsè traliccio tarlìs tramezza stramèsa trangugiare manda' sü tranquillo tranquél trapano tràpan trappola per topi trapulin trappola per topi ratarö trapunta parpùnta trapunta parpùnta trapuntino per culla pisaròta trattore tratur trave tràvul trave tràul tre tri treccia trèsa treccia trèsa trecento tarsènt trecento tarsènt tredici trådås tredici trèdas tremare trèm tremare trèm tremare (di freddo) barbla', babüla' trementina aquaràsa tremito trèmaröla treno trèno trenta trènta trepiede vapùr treppiede tripè treppiede tripè treppiede tripè trespolo per la scaldina prèv
trifoglio tarföi trifoglio tarföi triplo trépli trippa büséca trippa büsåca trippa trépa trippa büsèca tritare tria' tritato tria' trivella tanavèla tronchese trunchisén troppo tròp trota tròta trota tròta trottare truta' trottola pìrlu trovare truva' trovare trua' trucioli di legno risulin truogolo àrbi truogolo marnèta tubare gurguna' tubo(della stufa) canön tulipano tulipån tulipano tulipån tuonare truna' tuono trön tuono trön tuono trön tuorlo giàld ad l'öv turacciolo stupu' turacciolo grande stupön turare stupa' tutore tutùr tutto töt ubbidire übidì ubriaco ciöch ubriaco ciöch ubriaco (s.m.) ciucatè uccello üsè uccello usè uccidere masa' uffizio ufèsi uguale istès ultimo ültim ultimo ültim umido ömid umido ömid
umile ömil umile ömil un tipo d'erba quartaröla uncinetto crucèt uncinetto crusè uncinetto crusè uncino rampin undici vündas undici vündas undici vündas ungere vuns unghia ùngia unghia ùngia unghia ùngia uno iön unto vunc' uomo òm uomo da strapazzo stramàs uose ghèti uova bianche üvènga uovo öv uovo öv uovo marcio ciucön uovo sbattuto ursüma' uovo sbattuto ursuma' urina pésa urina pésa urinare pisa' urlare vusa' urlare, gridare per farsi sentire sgula' urto scrulön usanza usànsa usare drua' usato üsa' uscio ös uscio picolo us-‐ciö uscire surtì, anda' fö uscire surtì usignolo rusgnö usignolo rusgnö usignolo rusgnö ustionare scuta' utile ötil utile ötil uva üga uva üga uva üga uva bianca üvènga
uva moscato muscatè vaccaro mansulè vaccinazione varöla vagabondo batacasön vaglio unè valerianella galinèta valerianella galinåta valerianella galinèta valigia valis vallata valàda vampata caldàna vanga vanga vanga vanga vanitosa stimèta variamente colorato varula' varicella s-‐ciataröl vasca vasca vasca lavèl vaso vas vaso vas vaso da notte urinàri vassoio basìla vecchia vègia vecchio vèg' vecchio vèg vedere vèd vedere vèd vedova vèdua vedovo våduv vela vèla veleno tòsi velluto vélüd velluto vèlüd velo vèl velo vèl vena vèna vendere vènd vendere vènd venditore di cocomeri ingüriè venerdi' vånardi' venire gnì venire gnì ventaglio crispin ventaglio ventàli venti vint venti vint venti vint ventidue vintidü
ventinove vintinöv vento vènt ventotto vintòt ventre pansa, bòita ventre di vitello picàia ventre grosso bòita ventuno vintön veramente pròpi verde vèrd verde vèrd verde rame vidriö verga svarsèla verga vés-‐cia vergogna vargògna verme vèram verme vèram verme vèram vernice varnis vernice varnis vero vèr verso vèrs verza cavùl vescica visìga, siògia vescica siògia vescica visìga vescica siògia vesciche siòg' vespaio vispè vestire vistì vestire vistì vestito vistì vestito da sera visti' lungh vetraio vidrè vetrina vidrìna vetro vèdar vetro vèdr viaggiare viagia' viaggio viàg vicino vsin vicino vsin vicino (avv) arènta vigile vègil vigna végna vigna végna vinaccia turcia' vincastro bastön di pastur vincere vènc' vinello aquåta
vinello ciurlìna vino vin vino vin vino ricavato dalle raspe turcia' viola viöla viola viöla violaceo murèl viottolo striciö vipera vépra vipera vépra vipera vépra viscere büsèch visitare visita' viso facia viso fàcia vispo digurdì vista vésta vita véta vite vid vite vid vite végna vitellino bucin vitello bucin vitello bucin vitello vidèl vitello vidèl vivo viv viziare visia' viziato smòrbi vizio ési voce vus voce vus voce rauca garbös voglia vöia voglia vöia volare vula' volere vurì volere vurì volpe vulp volpe vulp volpe vulp volta volta voltare gira' voltare vulta' vomita gòmit vomitare tra' sü vostro vòs votare vuta'
vuotare vuia' vuoto vöi vuoto vöi zabaglione sambaiön zabaglione sambaiön zafferano safrån zaffrano safrån zampa pè zampa sàmpa zampillo pisargin zampogna piva zampogna pìva zangola pnàg zanzara
zanzara sansàra zanzara sansastra (ant) zappa sàpa zappone sapön zecca såca zerbino sårbin zero sèro zia mdina (ant) zigolo spìna zigomo pumlin zimbello simbèl zingaro sìngar zio séu zio barba (ant.) zitella sitèla zitto citu zoccolaio suclè zoccolo sòcla zoccolo sòca;l zoccoloni sabò zoccoloni suclön zolfo sùlfar zolla lòta zoppicare supa' zoppo sòp zoppo sò zotico tàngo zucca söca zucca söca zucca söca zucca söca zuccheriera sücrèra zuccheriera sücrèra zucchero söcar