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RICERCA-AZIONE DELLA RETE “NAVIGARE COMPETENZE” USR UMBIA ISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI XXIII TERNI SCUOLA DELL’INFANZIA “BRECCIAIOLO”, I sezione, A.S. 2014-15 INSEGNANTI: M. ROSARIA PELLICCIA E VALENTINA BALBINI

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RICERCA-AZIONE DELLA RETE “NAVIGARE COMPETENZE” USR UMBIA

ISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI XXIII TERNI

SCUOLA DELL’INFANZIA “BRECCIAIOLO”, I sezione, A.S. 2014-15

INSEGNANTI: M. ROSARIA PELLICCIA E VALENTINA BALBINI

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GLI ANIMALI STUDIANO LE LINGUE

Nel pollaio, nel cortile, nella stalla, nell’ovile, sentiamo in ogni direzione una grande confusione. Sta il cavallo pigolando, l’asinello sta belando. Fa la pecora: -Miau, miau! e la mucca fa: -Bau, bau! Il pulcino nitrisce, lento, il gattino raglia contento, sta giungendo il cagnolino e muggisce il porcellino. Ecco arrivano i bambini della sezione Pesciolini.. Che confusione in fattoria, aiutiamoli suvvia!

Prima imparano ad ascoltare e con i versi poi a cantare. Ecco il cavallo che nitrisce: IiiiihII e la mucca che muggisce: Muuu ! Fa il pulcino un pigolio: - Pio, pio! e il topo uno squittio: - Squit, squit! Odi il gatto miagolare? -Miau, miau! mentre è il cane ad abbaiare: - Bau, bau! Bela invece la pecorella:-Beeee, Beeee! l’uccellino invece trilla: - Cip, Cip! L’asinello sta ragliando…. e le farfalle stanno volando Tutti insieme che concerto alle orecchie viene offerto.. Un concerto senza uguali, studian lingue gli animali

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SCHEDA PROGETTUALE INFANZIA BRECCIAIOLO PROGETTO: “FATTORIA IN..CANTO ” ISTITUZIONE SCOLASTICA: IC Giovanni XXIII Terni

SEZIONE: PRIMA ALUNNI COINVOLTI: Tutti i bambini di 5 anni. TOT: 8 bambini

INSEGNANTI REFERENTI: M. Rosaria Pelliccia e Valentina Balbini DATA DI COMPILAZIONE:

COMPETENZE EUROPEE (PREVALENTI)

TRAGUARDI DI COMPETENZA CAMPI DI ESPERIENZA

( prevalenti e concorrenti)

ABILITA’

L’ALUNNO SA

CONOSCENZE

1. Competenza d digitale

2. Consapevolezza ed espressione

culturale

3. Spirito d’iniziativa e d’imprenditorialità

Inventa storie e sa esprimere attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e le attività manipolative

Utilizza materiali e strumenti tecniche espressive e creative

Segue con curiosità e con piacere spettacoli di vario tipo

Sviluppa interesse per l’ascolto della musica.

IMMAGINI

SUONI E

COLORI

Riuscire a dare forma e colore all’esperienza con vari strumenti;

Sperimentare diverse forme di espressione artistica;

Acquisisce fiducia nelle proprie capacità espressive;

Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre ed inventare suoni;

Distinguere i vari tipi di linguaggi;

Ascoltare, comprendere, rielaborare narrazioni o contenuti visti o ascoltati

Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Serie e ritmi;

Manipolazioni;

Simboli;

Mappe e percorsi;

Ascoltare cantare e ballare.

Linguaggi musicale

convenzionale e non

Esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media

I DISCORSI

E LE

PAROLE

Misurarsi con la creatività e la fantasia;

Chiedere e offrire spiegazioni;

Sperimentare una pluralità di linguaggi;

Esprimere e comunicare emozioni agli altri

attraverso il linguaggio verbale;

Essere fiducioso delle proprie capacità

espressive e comunicative.

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PREMESSA “Il compito del bambino è imparare attraverso il FARE, il compito dell’insegnante è di permettere tutto ciò”.

Questa sintesi, a cui eravamo giunte lo scorso anno scolastico 2013/14, rappresenta per noi un punto di riferimento importante e inizieremo il nostro nuovo percorso proprio proponendo una nuova opportunità di apprendimento attraverso il FARE permettendo al bambino di essere “COSTRUTTORE” del proprio sapere. Il progetto scelto per quest’anno scolastico, dal titolo “FATTORIA IN..CANTO”, vuole avvicinare il bambino alla dimensione musicale partendo dal suo vissuto:

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative;

Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie;

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi e animazioni…);

Sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e di produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia leggiamo: “…la musica è un’esperienza universale, che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari dignità, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. …” Conoscere ed esprimersi attraverso il linguaggio musicale e sonoro rappresenta un potenziamento espressivo. La musica e i giochi vocali aiutano e arricchiscono l’immaginario del bambino, Anche se non sappiamo suonare, la nostra voce è uno strumento, e modellando i suoni vocali possiamo: parlare, cantare, imitare ... versi degli animali, suoni e rumori che sono accanto a noi e sono parte del nostro mondo. Nella scuola dell’infanzia il linguaggio musicale va sviluppato utilizzando attività specifiche: ascoltare, canticchiare, ritmare, imitare suoni e rumori. Il bambino gioca in modo libero, strutturato e guidato e la conoscenza della musica non è da intendersi legata strettamente all’acquisizione di una tecnica strumentale, ma la nostra voce ci contraddistingue e ci rende unici: è il primo strumento musicale. Le prime esperienze sonore sono rappresentate dai rumori e dai suoni ed è da questi che il bambino arriva alla conoscenza dell’oggetto.

Nel nostro percorso, pertanto, assume grande importanza la discriminazione dei suoni e dei rumori, proprio perché i bambini vivono in un

ambiente in cui sono assuefatti dal rumore come un BRUSIO di fondo durante il gioco, il pranzo, in giardino, a casa… Affinare il proprio

udito permette la conoscenza dell’ambiente e ciò significa cogliere le differenze ma il bambino per imparare ad ascoltare deve prima

imparare il valore potenziale del SILENZIO capace di permettergli di codificare la realtà. Ascoltare la pioggia, gli uccelli, il vento… significa

acquisire le capacità di discriminare in modo giocoso, divertente e creativo.

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MEDIATORI DIDATTICI

Verranno utilizzati mediatori didattici :

Attivi

Iconici

Simbolici

Analogici

Ludici

Corporei

RUOLO DEL DOCENTE

In considerazione delle modalità d’apprendimento del bambino soprattutto in questa fascia d’età, che l’insegnante deve mediare e programmare un piano di studio DIDATTICO ED EDUCATIVO che sia attento alla centralità del bambino utilizzando una didattica tutoriale orientata alla condivisione e condurre il bambino ad imparare ad apprendere

RUOLO DELL’ALUNNO

“… Diventerà il protagonista, costruttore, del proprio apprendimento… “Lo scorso anno scolastico eravamo giunti a questa sintesi che in quest’anno scolastico abbiamo avuto modo non solo di confermare ma è stata alla base del nostro percorso. Il bambino deve acquisire una metodologia d’apprendimento con un atteggiamento da ricercatore capace anche di attivare le conoscenze tecnologiche dell’informazione. Riceve “una consegna” e tale stimolo lo pone come protagonista del proprio apprendimento e costruttore del proprio sapere. LE IDEE SI TRASFORMANO IN AZIONE E IL BAMBINO SI TRASFORMA IN INDIVIDUO CREATIVO.

METODOLOGIA

L’intero percorso educativo didattico è stato programmato flessibile nelle modalità, nei tempi e negli spazi in modo da creare un ambiente di tipo laboratoriale, dove il bambino possa agire direttamente, da solo o in collaborazione con i coetanei, dove possa “SCOMPORRE E RICOMPORRE” il sapere e nel ricomporlo lo possa rendere suo. Possiamo sintetizzare IL ”LABORATORIO” diventa un “ELABORATORIO”.

SPAZIO: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Nelle indicazioni nazionali è scritto ”L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica”. Gli spazi (sezione, salone, giardino e aula laboratorio), pertanto, saranno stimolanti e capaci di permettere a ciascun bambino di realizzare il proprio percorso in modo sereno e cooperativo. Lo spazio capace, con la sua funzione specifica di inteso come ambiente di apprendimento Un’organizzazione degli spazi chiara e precisa permette al bambino di codificare più facilmente i segnali che ne indicano l’uso. Il bambino, in questo modo, identifica lo spazio e si orienta, attraverso una classificazione, raggiungendo più facilmente l’autonomia e poi sarà in grado di… apprendere concretamente la direzionalità nel FARE…

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MODELLO DI PROGETTAZIONE PER EAS

Descrizione della situazione stimolo: A scuola abbiamo osservato i

semi di alcuni legumi e li abbiamo seminati in piccole serre costruite in

sezione. Nei giorni a seguire abbiamo osservato alcuni cambiamenti nel

colore, nelle forme e con stupore abbiamo notato le prime radici. I

bambini hanno seminato anche semi d’insalata nei vasi.

Durante queste osservazioni e sorta la riflessione sul come e sul dove

avremmo coltivato le piantine durante l’osservazione del nostro orto

didattico. Nella nostra, piccola biblioteca di plesso, i bambini hanno

visionato alcuni libri ed è nata la curiosità di conoscere il luogo per

eccellenza dell’orto e quindi la fattoria con i suoi colori, odori e suoni

ISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI XXIII

Docente/i: Maria Rosaria Pelliccia e Valentina Balbini

Classe: La I sezione n. alunni: 8 bambini di 5 anni

Definizione compito in situazione:

I bambini costruiranno una fattoria in scatola tridimensionale

CAMPI D’ESPERIENZA:

Immagini, suoni e colori;

I discorsi e le parole

n. alunni BES:

1

COMPETENZE NECESSARIE PER SVOLGERE IL COMPITO

AREA RAPPORTO CON LA REALTA’

Scientifico-tecnologica

Consapevolezza ed espressione culturale

Spirito d’iniziativa e imprenditorialità

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO I QUALI RAGGIUNGERE

LE COMPETENZE: Ascoltare narrazioni sulla fattoria e gli animali, Raccontare le proprie esperienze e ascoltare quelle degli altri; Conoscere, sperimentare tecniche e materiali diversi; Ritagliare e incollare; Colorare con diverse tecniche e usare vari materiali, Riflettere ed elaborare idee sugli animali, Discriminare suoni e rumori; Ascoltare il silenzio e riprodurre… i versi degli animali Utilizzare il ritmo. Cantare e ballare. Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti Esercitare la propria fantasia; Il concerto degli animali; Dettato musicale: La trasformazione del suono in segno (forte e debole); l’intensità del suono con il colore (attraverso il colore rosso o blue); le pause (con l’uso di cerchi grandi o piccoli); il silenzio (Galleria); il ritmo Potenziare le proprie capacità logico-Scientifiche.

PIANIFICAZIONE DEL PERCORSO Azioni del docente Azioni dell’alunno Logica didattica

FASE PREPARATORIA Conduce/comunica Riceve una consegna

/stimolo

Problemsolving

Osservazione /esperienza

FASE OPERATORIA Offre motivazioni Prepara un artefatto Learning by doing Applicazione

FASE RISTRUTTURATIVA Tutor/ valutal Conoscenza Reflectivelearning Riflessione

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NE

Vengono attivate

METODOLOGIA DEL PROGETTO

(USO DELLA METADOLOGIA EAS - A.S. 2013/14 e 2014/15)

FASE PREOPERATORIA

COMUNICAZIONE

L’alunno riceve uno

STIMOLO/CONSEGNA.

Si attivano le strategie del

PROBLEM SOLVING

FASE OPERATORIA

PROGETTAZIONE

I bambini producono un

ARTEFATTO e condividono,

discutono, cooperano e

“fanno”.

Comprendono e applicano le

strategie del LEARNING BY

DOING.

FASE RISTRUTTURATIVA

VALUTAZIONE

le strategie del REFLECTIVE

LEARNING (apprendimento

riflessivo).I bambini riflettono,

fissano un concetto, si attiva la

conoscenza

CENTRALITA’ DEL BAMBINO

Dalle idee … all’individuo creativo Dal laboratorio… all’elaboratorio

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SVILUPPO DEL PERCORSO Il percorso progettato è strutturato in tre fasi metodologiche: fase preparatoria, fase operatoria, fase ristrutturativa. Ciascuna fase si articola in uno o più incontri.

FASE PREPARATORIA

PRIMA LEZIONE

PRIMO INCONTRO

SECONDO INCONTRO

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PROGETTO Scuola: INFANZIA BRECCIAIOLO

Sezioni: I SEZIONE n° allievi coinvolti: 8 Allievi con bisogni particolari: uno

Insegnante referente: Maria Rosaria Pelliccia e Valentina Balbini

Data di compilazione FASE PREOPERATORIA: PRIMA LEZIONE

PRIMO INCONTRO: 05.03.15

SECONDO INCONTRO: 06.03.15 DIARIO DI BORDO

Descrizione delle attività svolte

FASE PREOPERATORIA: I LEZIONE:

PRIMO INCONTRO: I bambini, dopo aver interagito con la filastrocca “STUDIAN LE LINGUE GLI ANIMALI”, hanno giocato con i materiali proposti, hanno fatto esperienza e hanno comunicato le loro conoscenze in merito all’argomento. Nella nostra piccola biblioteca di plesso i bambini hanno visionato alcuni libri perché incuriositi e quindi hanno cercato maggiori informazioni sull’orto e la fattoria.

SECONDO INCONTRO: A scuola abbiamo osservato i semi di alcuni legumi e li abbiamo seminati in piccole serre costruite in sezione. Ciascun bambino si è dedicato alla cura delle piantine.

Problemi o difficoltà incontrati

NESSUNO

Punti di forza dell’esperienza in corso

INTERESSE DA PARTE DEI BAMBINI POTER OSSERVARE LE MODALITA’ CON CUI CIASCUN BAMBINO AFFRONTA UN PROBLEMA /QUESITO: CONOSCENZA FATTORIA STRATEGIE TIPICHE DEL LABORATORIO

Punti di debolezza dell’esperienza in corso

NESSUNO

Dinamiche di inclusione degli allievi con bisogni particolari

NESSUNO

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FASE PREPARATORIA

SECONDA LEZIONE

PRIMO INCONTRO

SECONDO INCONTRO

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PROGETTO Scuola: INFANZIA BRECCIAIOLO

Sezioni: I SEZIONE n° allievi coinvolti: 8 Allievi con bisogni particolari: uno

Insegnante referente: Maria Rosaria Pelliccia e Valentina Balbini

Data di compilazione FASE PREOPERATORIA: SECONDA LEZIONE

PRIMO INCONTRO: 13.03.15

SECONDO INCONTRO: 19.03.15 DIARIO DI BORDO

Descrizione delle attività svolte

FASE PREOPERATORIA: II LEZIONE

PRIMO INCONTRO: Durante il percorso e nata la richiesta sul come e sul dove avremmo coltivato le nostre piantine …e allora dalla cura e dall’osservazione delle nostre piccole serre, abbiamo osservato alcuni cambiamenti nel colore, nelle forme e con stupore abbiamo notato le prime radici.

SECONDO INCONTRO: Attraverso un coordinamento progettuale che ha coinvolto esperti esterni come la Dott.ssa Troiani dell’associazione “Oasi della natura” siamo arrivati alla cura del nostro orto didattico. A scuola, infatti, abbiamo progettato un incontro con la Dottoressa Troiani che ha raccontato ai bambini storie di ninfe e folletti e abbiamo conosciuto le piante e i loro frutti attraverso una

visione fantastica della natura. Insieme a lei abbiamo poi interrato nell’orto didattico della scuola alcune piantine. Problemi o difficoltà incontrati

NESSUNO

Punti di forza dell’esperienza in corso

INTERESSE DA PARTE DEI BAMBINI POTER OSSERVARE LE MODALITA’ CON CUI CIASCUN BAMBINO AFFRONTA UN PROBLEMA /QUESITO: CONOSCENZA DELLA FATTORIA: ORTO STRATEGIE TIPICHE DEL LABORATORIO

Punti di debolezza dell’esperienza in corso

NESSUNO

Dinamiche di inclusione degli allievi con bisogni particolari

NESSUNO

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FASE PREPARATORIA

TERZA LEZIONE

PRIMO INCONTRO

SECONDO INCONTRO

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PROGETTO Scuola: INFANZIA BRECCIAIOLO

Sezioni: I SEZIONE n° allievi coinvolti: 8 Allievi con bisogni particolari: uno

Insegnante referente: Maria Rosaria Pelliccia e Valentina Balbini

Data di compilazione FASE PREOPERATORIA: TERZA LEZIONE PRIMO INCONTRO: 9.04.15

SECONDO INCONTRO: 10.04.15

DIARIO DI BORDO

Descrizione delle attività svolte

FASE PREOPERATORIA: III LEZIONE:

PRIMO INCONTRO: Con l’utilizzo del computer abbiamo lavorato con un programma di giochi sonori (memori, puzzle, domino, eccetera). Nei giochi era richiesto ai bambini di associare ad ogni animale il proprio verso, associare il suono del corpo alle parte corrispondente e le emozioni a smile che simbolicamente le rappresentano. Tali giochi hanno suscitato nei bambini curiosità e soddisfazione in quanto sono riusciti ad apprendere giocando attraverso uno stimolo seguito da una risposta istantanea, legata ad una capacità innata del bambino di associare immagini, colori e suoni. Il percorso ha garantito un uso creativo del computer.

SECONDO INCONTRO: Musichiamo con il colore dei suoni: I bambini hanno scoperto il mondo sonoro cogliendo la differenza tra suono forte e piano, rumore, silenzio e pausa. Ognuno di questi è identificabile attraverso simboli che poi verranno visualizzati nel dettato musicale. I bambini infatti dopo aver ascoltato la musica (M. Spaccazocchi, Percorsi propedeutici per l'educazione e la pratica vocale, Ed. Progetti Sonori) danno, coordinati dalle insegnanti, un significato simbolico al suono associandolo al triangolo; al rumore associandolo ad angoli che si succedono; al silenzio associandolo ad una linea orizzontale; alla pausa associandola ad una linea verticale; al battito delle mani associandolo ad una X ; al battere dei piedi associandolo ad un cerchio. …

Problemi o difficoltà incontrati

NESSUNO

Punti di forza dell’esperienza in corso

INTERESSE DA PARTE DEI BAMBINI POTER OSSERVARE LE MODALITA’ CON CUI CIASCUN BAMBINO AFFRONTA UN PROBLEMA /QUESITO: USO DEL COMPUTER E CONOSCENZA DELLA MUSICA STRATEGIE TIPICHE DEL LABORATORIO

Punti di debolezza dell’esperienza in corso

NESSUNO

Commento [MRP1]: labirinti.zip

memory_exe.zip orecchio.zip

Commento [MRP2]:

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Dinamiche di inclusione degli allievi con bisogni particolari

NESSUNO

FASE OPERATORIA

PRIMA LEZIONE

PRIMO INCONTRO

SECONDO INCONTRO

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PROGETTO Scuola: INFANZIA BRECCIAIOLO

Sezioni: I SEZIONE n° allievi coinvolti:8 Allievi con bisogni particolari: uno

Insegnante referente: Maria Rosaria Pelliccia e Valentina BALBINI

Data di compilazione FASE OPERATORIA

PRIMO INCONTRO: 15.04.15

SECONDO INCONTRO: 16.04.15 DIARIO DI BORDO

Descrizione delle attività svolte

FASE OPERATORIA: I LEZIONE

PRIMO INCONTRO: In questa prima lezione della fase operatoria i bambini hanno realizzato il loro ARTEFATTO utilizzando le loro conoscenze. Con una scatola di cartone abbiamo costruito una fattoria tridimensionale e con materiali recuperati sia a casa che a scuola abbiamo costruito gli animali. Due palline di polistirolo e lana pura di pecora, recuperata dai materassi della nonna, è diventata una pecora; una scatola del succo di frutta e una spugnetta hanno dato forma all’idea della mucca; un cavallo delle bambole con carta, con stoffa e con lana si è trasformato in un cavallo per arare …

SECONDO INCONTRO: I bambini hanno puntualizzato le proprie conoscenze attraverso la compilazione di schede di verifica riguardanti animali e la fattoria. Infine hanno drammatizzato la nostra filastrocca dando voce agli animali.

Problemi o difficoltà incontrati

NESSUNO

Punti di forza dell’esperienza in corso

INTERESSE DA PARTE DEI BAMBINI POTER OSSERVARE LE MODALITA’ CON CUI CIASCUN BAMBINO AFFRONTA UN PROBLEMA /QUESITO: CONOSCENZA DELLA FATTORIA/ ANIMALI. ARTEFATTO STRATEGIE TIPICHE DEL LABORATORIO

Punti di debolezza dell’esperienza in corso

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NESSUNO

Dinamiche di inclusione degli allievi con bisogni particolari

NESSUNO

FASE OPERATORIA

SECONDA LEZIONE

INCONTRO: VISITA ALLA BIBLIOTECA “BIBLIOLUNA”

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PROGETTO Scuola : INFANZIA BRECCIAIOLO

Sezioni : I SEZIONE n° allievi coinvolti:8 Allievi con bisogni particolari: uno

Insegnante referente: Maria Rosaria Pelliccia e Valentina BALBINI

Data di compilazione: FASE OPERATORIA

INCONTRO: 23.04.15

DIARIO DI BORDO

Descrizione delle attività svolte

FASE OPERATORIA: II LEZIONE:

INCONTRO: VISITA ALLA BIBLIOTECA “BIBLIOLUNA”: I bambini hanno avuto modo di conoscere la biblioteca come luogo dove ampliare le

proprie conoscenze. Il percorso affrontato “ORTOFACENDO” ci ha aiutati a conoscere in modo fantastico gli orti, infatti oltre a leggere libri i

bambini hanno potuto realizzare piccoli orti in cassetta, in cestini, nelle vecchie scarpe verniciate e hanno realizzato un orto utilizzando una

vecchia sedia preparata per essere allestita con piantine in modo fantasiosa.

Problemi o difficoltà incontrati

NESSUNO

Punti di forza dell’esperienza in corso

INTERESSE DA PARTE DEI BAMBINI POTER OSSERVARE LE MODALITA’ CON CUI CIASCUN BAMBINO AFFRONTA UN PROBLEMA /QUESITO: CONOSCENZA DELLA BIBLIOTECA “ORTOFACENDO” STRATEGIE TIPICHE DEL LABORATORIO

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Punti di debolezza dell’esperienza in corso

NESSUNO

Dinamiche di inclusione degli allievi con bisogni particolari

NESSUNO

FASE OPERATORIA

TERZA LEZIONE

INCONTRO: VISITA ALLA FATTORIA “CASALE DELLA SPERANZA” MARATTA

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PROGETTO Scuola: INFANZIA BRECCIAIOLO

Sezioni: I SEZIONE n° allievi coinvolti:8 Allievi con bisogni particolari: uno

Insegnante referente: Maria Rosaria Pelliccia e Valentina BALBINI

Data di compilazione FASE OPERATORIA: TERZA LEZIONE

INCONTRO: 08.05.15

DIARIO DI BORDO

Descrizione delle attività svolte

FASE OPERATORIA: III LEZIONE:

INCONTRO: USCITA DIDATTICA ALLA FATTORIA SOCIALE “IL CASALE DELLA SPERANZA”: Dalla fattoria tridimensionale, costruita dai bambini,

siamo andati alla fattoria reale, dove i bambini hanno potuto osservare gli spazi e gli animali tipici del luogo. L’approccio, reso ludico e gioioso

dall’accoglienza di Ciccio pasticcio, ha permesso ai bambini di ritrovare nella realtà ciò che a scuola hanno imparato.

Problemi o difficoltà incontrati

NESSUNO

Punti di forza dell’esperienza in corso

INTERESSE DA PARTE DEI BAMBINIPOTER OSSERVARE LE MODALITA’ CON CUI CIASCUN BAMBINO AFFRONTA UN PROBLEMA /QUESITO: CONOSCENZA DELLA FATTORIA STRATEGIE TIPICHE DEL LABORATORIO

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Punti di debolezza dell’esperienza in corso

NESSUNO

Dinamiche di inclusione degli allievi con bisogni particolari

NESSUNO

FASE RISTRUTTURATIVA

PRIMA LEZIONE

PRIMO INCONTRO

SECONDO INCONTRO

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PROGETTO Scuola : INFANZIA BRECCIAIOLO

Sezioni : I SEZIONE n° allievi coinvolti:8 Allievi con bisogni particolari: uno

Insegnante referente: Maria Rosaria Pelliccia e Valentina BALBINI

Data di compilazione: PRIMO INCONTRO: 14.05.15

SECONDO INCONTRO: 15.05.15

DIARIO DI BORDO

Descrizione delle attività svolte

FASE RISTRUTTURATIVA: I LEZIONE:

PRIMO INCONTRO: GIOCO DEL DIRETTORE D’ORCHESTRA: I bambini con questo gioco arrivano ad eseguire i suoni seguendo precisi segnali, suoni di diversa intensità accompagnati da pause diretti da un bambino che utilizza un codice condiviso. Tutto ciò favorisce l’accrescimento dell’autostima, dell’attenzione, del controllo e spirito di iniziativa ed imprenditorialità.

SECONDO INCONTRO: IL SUONO DIVENTA SEGNO: Il bambino scopre che il suono può essere rappresentato attraverso simboli comuni creando una scrittura non convenzionale che può “leggere sonoramente” creando un ritmo

Problemi o difficoltà incontrati

NESSUNO

Punti di forza dell’esperienza in corso

INTERESSE DA PARTE DEI BAMBINI

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POTER OSSERVARE LE MODALITA’ CON CUI CIASCUN BAMBINO AFFRONTA UN PROBLEMA /QUESITO: CONOSCENZA MUSICALE STRATEGIE TIPICHE DEL LABORATORIO

Punti di debolezza dell’esperienza in corso

NESSUNO

Dinamiche di inclusione degli allievi con bisogni particolari

NESSUNO

FASE RISTRUTTURATIVA

SECONDA LEZIONE

INCONTRO

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PROGETTO Scuola: INFANZIA BRECCIAIOLO

Sezioni: I SEZIONE n° allievi coinvolti:8 Allievi con bisogni particolari: uno

Insegnante referente: Maria Rosaria Pelliccia e Valentina Balbini

Data di compilazione FASE RISTRUTTURATIVA:

INCONTRO: 4.06.15

DIARIO DI BORDO

Descrizione delle attività svolte

FASE RISTRUTTURATIVA: I LEZIONE:

INCONTRO: DRAMMATIZZAZIONE: I bambini hanno appreso che la fattoria è una realtà completa, infatti chi vive in fattoria può vivere esperienze

uniche a contatto con la natura e con gli animali. Questa esperienza è stata entusiasmante e hanno deciso di rielaborare attraverso una drammatizzazione le loro esperienze utilizzando la fattoria tridimensionale e gli animali che hanno costruito.

Problemi o difficoltà incontrati

NESSUNO

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Punti di forza dell’esperienza in corso

INTERESSE DA PARTE DEI BAMBINI POTER OSSERVARE LE MODALITA’ CON CUI CIASCUN BAMBINO AFFRONTA UN PROBLEMA /QUESITO: CONOSCENZA DELLA FATTORIA/ DRAMMATIZZAZIONE STRATEGIE TIPICHE DEL LABORATORIO

Punti di debolezza dell’esperienza in corso

NESSUNO

Dinamiche di inclusione degli allievi con bisogni particolari

NESSUNO

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