Riabilitazione implantare nell’edentulo totale · orale e implantologia (Sicoi), titolare...

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Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. I comma I, DCB Milano Taxe Perçue Anno VI Numero 5/2011 ISSN 1970-7428 ANDREA EDOARDO BIANCHI, Presidente Sicoi Riabilitazione implantare nell’edentulo totale Il piano di trattamento nel corso Sicoi di giugno I pericoli del mercurio Dental Market Fatti e Persone IL SERVIZIO A PAGINA 20 GRIFFIN EDITORE www.griffineditore.it CONTINUING EDUCATION AIE 2011 Fiumana - Predappio (FC) Dental Trey - Centro Congressi Ca’ di Mezzo SETTEMBRE - NOVEMBRE 2011 Per informazioni e iscrizioni: Segreteria AIE Dr. Alberto Pellegatta - Tel/Fax 0331.686222 [email protected] www.accademiaitalianaendodonzia.it Focus clinico PROGRAMMA ONLINE SU www.amicidibrugg.it

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Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. I comma I, DCB Milano Taxe PerçueA n n o V I N u m e r o 5 / 2 0 1 1ISSN 1970-7428

ANDREA EDOARDO BIANCHI, Presidente Sicoi

Riabilitazione implantarenell’edentulo totale

Il piano di trattamento nel corso Sicoi di giugno

I pericoli del mercurio

Dental Market

Fatti e Persone

IL SERVIZIO A PAGINA 20

GRIFFIN EDITOREwww.griffineditore.it

CONTINUING EDUCATION AIE 2011

Fiumana - Predappio (FC)Dental Trey - Centro Congressi Ca’ di Mezzo

SETTEMBRE - NOVEMBRE 2011

Per informazioni e iscrizioni: Segreteria AIEDr. Alberto Pellegatta - Tel/Fax 0331.686222

[email protected]

www.accademiaitalianaendodonzia.it

Focus clinico

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PRIMA PAGINA3

Paolo PegoraroEDITORIALE

Quando l’estateinizia a Rimini

Quest’anno l’estate ha preceduto la primavera ed ètempo di pensare ad Amici di Brugg: il Congresso piùatteso dell’anno, piacevole come un ritrovo tra vecchiamici nell’atmosfera più familiare e sorridente cui sipossa pensare. Rimini è il rito annuale dell’odontoiatria italiana: comeun richiamo fortissimo, da quell’Adriatico ancora sgom-bro da ombrelloni ma già caldo e invitante. A migliaia,come per una gita di famiglia i dentisti italiani - e le igie-niste, le assistenti, gli odontotecnici - affolleranno glialberghi prenotati da tempo (tutti meravigliosamenteospitali, dal Grand Hotel di felliniana memoria all’ultimadelle pensioncine casalinghe) per poi gremire i grandispazi della mostra e del congresso. Sì, davvero non c’è evento del dentale più amato: è l’at-tesa di rivedere gli amici di sempre, è la voglia di usci-re la sera per mangiare il pesce come in un rito ormaiinciso nella memoria e irrinunciabile, è il bisogno di sen-tirsi vitali e attivi nelle giornate congressuali, in cui l’ag-giornamento è semplice e affidabile, pratico e condivisodai tanti con cui - passeggiando tra gli stand dell’espo-sizione - si condivideranno dubbi e opinioni. Non c’èsocial network che tenga, Amici di Brugg moltiplica icontatti e rafforza le amicizie nel modo più diretto enaturale del mondo. È il momento in cui la professione è più disponibile aripensare se stessa, a discutere i problemi con serenità enella prospettiva giusta: quella che consente di affron-tarli in modo positivo, con l’obiettivo di risolverli insieme.È stato un anno duro, l’agenda ha mostrato qualchebuco e i pazienti hanno rimandato alcune decisioni dispesa nell’attesa di tempi migliori: l’ondata lunga dellacrisi iniziata nel 2009 si fa certamente ancora sentire eper il pubblico (ma anche per gli odontoiatri più giova-ni, ammettiamolo pure) i sempre più diffusi centri “lowcost” rappresentano una risorsa allettante, un’opportu-nità da valutare. Eppure proprio da qui può ripartire un altro buon perio-do per l’odontoiatria italiana: un’odontoiatria che non èsempre fatta di grandi interventi e di impianti ma chebasa la quotidianità sul lavoro dell’igienista, sulla pre-venzione e sulla pianificazione di trattamenti restaurati-vi semplici e ben fatti, esteticamente soddisfacenti. E pro-prio l’estetica è il grande tema di quest’edizione delCongresso di Amici di Brugg: estetica nella sua accezio-ne più ampia, proprio perché l’esigenza sociale di man-tenere le condizioni orali a un livello ottimale è ormai unfatto ed è irrinunciabile, nonostante ogni crisi. Non acaso, uno dei corsi monotematici di Rimini sarà dedica-to alla geriatria: come invecchiare meglio e, come si usadire oggi, come dare più vita agli anni della vecchiaia.Se è vero che l’ingresso nel mondo del lavoro è, ahimé,rimandato per i giovani che premono alle porte e chegiustamente chiedono il posto che spetta loro nellasocietà, è pur vero che toccherà lavorare negli anni piùavanzati, molto di più di quanto non accadesse in pas-sato. Ed ecco allora che tematiche inerenti gli stili di vita,la prevenzione sanitaria globale, la preservazione difunzione ed estetica si confermano di estrema attualità. Un’odontoiatria di base, quella di Amici di Brugg, nien-te affatto semplicistica ma amichevole e user friendly,lontana dai toni altisonanti e dai protagonismi: non unavetrina di star in passerella, insomma, ma una serie direlatori di qualità elevata per un pubblico che ha vogliadi capire e di partecipare.Arrivederci a Rimini.

[email protected]

L'11 giugno a Rimini la Società italiana di chirurgia orale e implantologiaaffronterà questa importante tematica clinica in un corso di aggiornamento

Presidente, di che tipo di aggiornamento habisogno l’odontoiatraoggi?

Partendo dal presupposto chelo sforzo dell’Università oggiè quello di formare operatorisempre più completi sia dalpunto di vista professionaleche umano, in grado di agiresempre solo e unicamentenel bene della salute delpaziente, le società scientifi-che devono avere l’obiettivodi contribuire fattivamentealla crescita professionale ditutti i colleghi.Durante il mio percorso dicrescita professionale hocapito che la partecipazioneall’aggiornamento sottraeforze e tempo non solo allosvago ma soprattutto allafamiglia, con uno sforzoanche economico che in par-ticolare oggi può diventareimpegnativo da sostenere peri più giovani, questo deveessere ripagato con serietàassoluta. Come presidente della Sicoimi sono sentito in primis diassumere l’impegno di indi-rizzare i programmi culturalidella nostra società verso ilpiù alto livello scientifico esoprattutto senza alcunainterferenza di tipo commer-ciale da parte delle aziendesostenitrici, in modo da avereun’obiettiva ricaduta sulmiglioramento dell’attivitàprofessionale individualequotidiana e non soltanto dielezione.

Il vostro prossimo corso diaggiornamento dell’11giugno a Rimini èincentrato sullariabilitazione con impiantidel paziente edentulototale. Perché consideraquesto argomento ancoraattuale?

Il trattamento del pazienteedentulo non può che esseredi estrema attualità poiché laprevalenza dell’edentulia

L ’ i n t e r v i s t a

Edentulia, problematicaancora di grande attualità

strano ancora oggi piuttostopropensi ad affrontare conserenità le limitazioni dellastessa, in quanto hannoimparato ad accettare l’inva-lidità derivante come partedel fisiologico processo diinvecchiamento. Ma l’atteggiamento dellapopolazione verso la perditadei denti è cambiato sensibil-mente negli anni più recenti.Gli adulti e gli anziani con-temporanei hanno maggioriaspettative nei confronti delloro stato di salute oralerispetto al passato. Recentiindagini evidenziano che unnumero crescente di adulti èsensibilmente allarmato dallaprospettiva di perdere i dentie trovano addirittura scon-volgente la sola ipotesi didover affrontare un’edentuliatotale e doverla risolvere con“l’obsoleta dentiera”.

Come si è ampliato ilpanorama delle prospettiveterapeutiche dallatradizionale dentiera aoggi?

Negli ultimi 15 anni l’utilizzodegli impianti endossei per lasostituzione degli elementidentari perduti ha avuto unnotevole sviluppo. A seguitodella presentazione del lavorodel professor Brånemark nel1982 a Toronto si sono aper-te le porte per lo sviluppo del-l'implantologia moderna,introducendo il concetto di

osteointegrazione che è unadelle più importanti innova-zioni scientifiche in odon-toiatria negli ultimi trent’an-ni. Nonostante i progressifatti anche nella prevenzioneodontoiatrica esiste ancoraun grande numero di pazientianziani, e non solo, che sof-frono dei disagi determinatidall’edentulia totale. Èindubbio che tali pazientibeneficino dell’inserimentodi impianti per migliorare lafunzione masticatoria.Per molti soggetti edentuli lemoderne possibilità terapeu-tiche, offerte sia dall’osteoin-tegrazione sia dalla chirurgiaricostruttiva dei mascellari,hanno dato certezza dellaconquista di una “terza den-tatura”, spesso di tipo fisso.È quindi molto importanteche il clinico moderno sia ingrado di formulare la migliorsoluzione terapeutica, indivi-dualizzata al paziente da riabi-litare, da attuare nei casi diedentulia totale.

Che cosa propone Sicoicon questo corso diaggiornamentomonotematico?

Le fasi pionieristiche dell’im-plantologia e del trattamentoimplanto-protesico del sog-getto edentulo sono statesuperate da un pezzo. Siamooggi quindi a comparare l’ef-ficacia terapeutica delle pro-tesi ad ancoraggio implantare

Italian Dental Journal ha intervistato Andrea EdoardoBianchi, Presidente della Società italiana di chirurgiaorale e implantologia (Sicoi), titolare dell’insegnamentodi parodontologia al Corso di laurea in igiene dentaledell’Università Vita-Salute SanRaffaele di Milano eResponsabile del reparto di parodontologia eimplantologia II dell'Istituto Stomatologico Italiano.Bianchi ci fa un'attenta panoramica della problematicadell'edentulia, che coinvolge ancora oggi un elevatonumero di pazienti. L’efficacia terapeutica delle protesiad ancoraggio implantare, la predicibilità a lungotermine delle metodiche, i costi biologici, l’efficienza delripristino della funzione masticatoria e la capacità direstaurare l’estetica del sorriso saranno i temi al centrodel prossimo corso di aggiornamento Sicoi.

nella popolazione anziana èancora elevata. Nel Rapportosulla salute orale mondiale del2003, redatto dalla WorldHealth Organization, vengonoriportati i dati epidemiologicicirca l’impatto delle malattieorali sulla popolazione globa-le. È emerso che la percen-tuale di soggetti edentulianziani, con età superiore ai65 anni, è ancora sensibil-mente elevata. In Italia rag-giunge il 19%, ma questa per-centuale è bassa se paragona-ta a quella di altre nazionieuropee o del Nord America. Non deve sorprendere nean-che che l’edentula sia unacondizione che riguarda pre-valentemente i Paesi più evo-luti; indagini epidemiologi-che testimoniano, infatti, ilruolo negativo svolto da fat-tori ambientali e socio-cultu-rali propri delle realtà dellenazioni più avanzate. In que-ste società il considerevoleconsumo alimentare di car-boidrati semplici, il tabagi-smo e l’alta prevalenza dimalattie sistemiche quali ildiabete hanno un pesoimportante sullo stato di salu-te orale e sul mantenimentonel tempo della dentatura.

L’atteggiamento deipazienti nei confrontidell’edentulia si èmodificato negli anni?

In passato, per molti soggetti,il conseguimento dell’eden-tulia e la sua risoluzionemediante protesi totale rimo-vibile ha rappresentato il ter-mine di una condizione didisagio determinata, oltreche dalla sintomatologiadolorosa che spesso accom-pagna le patologie dentali eparodontali, anche da un’o-dontoiatria meno preparata emeno attenta alla prevenzio-ne e alla preservazione delpatrimonio dentale.Perfino i pazienti che vivonola condizione determinatadalla protesi totale da almenouna decina di anni si dimo-

Mesostruttura a barra segmentata, passivata in elettroerosioneper ancoraggio di un’overdenture con chiavistelli

Toronto bridge mascellare e mandibolare

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I pericoli del mercurio e il suo uso in odontoiatriaMercurio e otturazioni: per l'esperto è in pericolo non solo la salute dei pazienti, ma anche quella degli odontoiatri

Dottor Pische, comenasce l’Accademiainternazionale di odontoiatriabiologica?

Nasce su mia iniziativanel 1999, in seguito all'e-sperienza personale diintossicazione da mercu-rio derivato dalle ottura-zioni in amalgama cheutilizzavo in studio e che,i n c o n s a p e v o l m e n t e ,avevo fatto inserire nellamia bocca nel 1986 persostituire delle piccoleotturazioni in compositorealizzate circa 15 anniprima da mio padre.Proprio mio padre, medi-co e specialista in odon-toiatria anche lui, dovetteinterrompere poco piùche sessantenne la profes-sione a causa del tremoredelle mani: quello che aposteriori identificaicome “tremor mercuria-lis”.

Quali sono, dunque, ipericoli del mercurio?

Se è vero che il 2,5% dellapopolazione può sviluppareallergia al mercurio (già soloin Italia, quindi, 1,5 milionidi persone) altrettanto veroè che il 100% delle persone èpiù o meno intolleranteverso quella che è - dopo ilplutonio, che è però radioat-tivo - la sostanza più tossi-ca, diffusa e inquinante pre-sente in natura: l'intossica-zione da mercurio non èinfatti dose-dipendente e ilnostro organismo non hauna soglia di tollerabilità percui il danno, anche se nasco-sto, c'è sempre.Aiob nasce appunto inseguito alle considerazioniderivate dalla certezza delpericolo rappresentato dalmercurio contenuto nell'a-malgama, che è consideratosostanza pericolosa e rifiutotossico-nocivo prima e dopola presenza in bocca e soloin questa sede diventereb-be, incomprensibilmente,stabile e inerte. Un'ipocrisiascientifica che sottendeinteressi commerciali,comodità cliniche e sottova-lutazione del problema.

È sempre piùampiamente riconosciutala stretta correlazione traproblematicheodontoiatriche esistemiche. È di questoche si tratta?

La proposizione di Aiob èquella di un approccio“olistico” dell'odontoia-tria, inteso quale integra-zione dell'apparato stoma-tognatico in un sistemaorganico complessivo. Ilconcetto di “odontone”della medicina biologicatedesca prevede una visio-ne allargata del dente,inteso quale complessofunzionale che comprendesia la parte anatomica efisiologica normalmenteconsiderate, sia le correla-zioni energetiche, piutto-sto che i rapporti dente-organo, dente-apparato edente-muscoli, inseriti inuna “mappa” complessa dicircuiti in cui il dente è

una sorta di fusibile la cuicompromissione determi-na problematiche adistanza.

Parliamo della B di Aiob:cos’è l’odontoiatriabiologica?

L'impostazione “biologica”di Aiob è da intendersinell'interpretazione eti-mologica del termine:“rispetto della vita”, chesignifica attenzione alleprocedure che dovrebberoessere sempre fondate sullamininvasività; significaanche, allorché possibile,la proposizione di terapie“naturali”, siano esseomeopatiche, omotossico-logiche o fitoterapiche,soprattutto nelle formenon acute, sono preferibiliall'aggressività chimica deifarmaci tradizionali, cherestano comunque primascelta obbligata nelle

Il tema è ancora molto scottante e controverso. Levecchie otturazioni dentarie erano costituite damateriali tossici e ancora si trovano nelle bocchedi molti italiani. Quanto sono stabili? È vero che ilrilascio quotidiano di mercurio può essere moltopericoloso per la salute? Quali accorgimenti sononecessari perché la loro rimozione non siadannosa per i pazienti e per gli stessi odontoiatri?E i nuovi materiali sono sicuri? Abbiamo provato a sollevare il velo che spessosembra far dimenticare queste tematiche con unospecialista che, invece, ne ha fatto il centroprofessionale e anche una ragione di vita.Dopo la laurea in medicina e chirurgia e laspecializzazione in odontostomatologia, il dottorRaimondo Pische ha approfondito e tradotto nellasua pratica clinica numerosi argomenti - alcunitenuti ai margini della medicina ufficiale - che lohanno portato a un approccio globale alla salute.In particolare, ormai una dozzina di anni fa, hacreato l'Accademia internazionale diodontoiatria biologica (Aiob). E proprio da quipartiamo per una chiacchierata appassionata,forse poco ortodossa, certo molto ricca di spuntidi riflessione.

Raimondo Pische

Il mercurio ha anche implicazioni ambientali. "Latutela dell'ambiente è un altro aspetto di grandeimportanza per quanto riguarda il mercurio odon-toiatrico: nelle acque reflue europee ne vengonoimmesse centinaia di tonnellate all'anno - spiega ildottor Raimondo Pische -. La legislazione si limi-ta a imporre i separatori d'amalgama senza peròverificarne l'effettiva installazione negli studi odon-toiatrici; impone la raccolta “protetta” dei residuid'amalgama - e ancora si deve capire come fa adiventare rifiuto tossico-nocivo subito dopo cheviene tolto dalla bocca... - ma la tracciabilità e losmaltimento restano ancora un fatto da chiarire".

LE IMPLICAZIONI AMBIENTALI DEL MERCURIO ODONTOIATRICO

CORSO DI AGGIORNAMENTO SICOI

Topics nella riabilitazione con impianti nell’edentulo totale

11 giugno, Palacongressi di Rimini

Per informazioni: MV CongressiTel. 0521.290191 - Fax 0521.291314

[email protected] - www.sicoi.it

DENTAL PRESS DENTAL PRESS54

ponendo sui piatti dellabilancia la predicibilità alungo termine delle metodi-che, i costi biologici, l’effi-cienza del ripristino dellafunzione masticatoria, lacapacità di restaurare l’esteti-ca del sorriso e restituire ade-guato supporto ai tessutiperiorali.L'obiettivo di questo corsomonotematico è affrontare a360° la complessa problema-tica della risoluzione delleedentulie totali con l'implan-to-protesi. Nella giornatacongressuale i diversi piani ditrattamento verranno pre-sentati attraverso valutazioninon solo di ordine squisita-mente chirurgico o bio-tecni-co, ma anche di normalizza-zione dell’estetica del terzoinferiore del volto piuttostoche di ordine funzionale allaluce dei costi-benefici, inmodo da fornire alla plateanotizie cliniche e scientifichespendibili da subito nellaquotidianità professionale.

denture e quindi sulla con-trazione dei tempi di tratta-mento. Tra le procedure,infatti, che hanno segnatoun importante passo in avan-ti qualitativo nei protocolliimplantari originali, i proto-colli di carico immediatosenza dubbio si sono contrad-distinti per rilevanza ed effi-cacia nelle applicazioni clini-che. Il carico immediatooffre infatti indiscutibili van-taggi psicologici per ilpaziente, eleva l'efficienzaoperativa professionale, con-trae i tempi di cura e puòcontribuire ad alleviare l'in-vasività chirurgica. Sempre al mattino FabioSmorto, socio attivodell’American academy ofosseointegration e dellaSicoi, illustrerà l’organigram-ma decisionale nel tratta-mento dell’edentulia totalecon Toronto Bridge, fornen-do gli strumenti per inqua-drare al meglio il pazientecandidato a questo tratta-

mento terapeutico secondoben codificati dogmi funzio-nali ed estetici.A concludere i lavori delmattino due illustri collabo-ratori dell’IstitutoOrtopedico Galeazzi diMilano: Francesco Zuffetti eMatteo Capelli, entrambisoci attivi Sicoi, offriranno illoro contributo sull’attuazio-ne dei protocolli di caricoimmediato nella TorontoBridge con e senza impiantitiltati. Una tecnica che sipone l’obiettivo di sfruttare almeglio le condizioni ossee deimascellari edentuli a fini diancoraggio implanto-protesi-co utilizzando impianti incli-nati, che permettono di dimi-nuire la parte del cantileverposteriore. Senza dubbio unavalida alternativa, in casiselezionati, ai più complessitrattamenti di chirurgia rico-struttiva avanzata dei mascel-lari, che presenta costi biolo-gici e tempi di attesa necessa-riamente più lunghi.

Quali le relazioni del pomeriggio?

Mauro Billi, socio attivoSicoi e dell’Accademia ita-liana di odontoiatria protesi-ca aprirà il pomeriggioaffrontando il tema delle ria-bilitazioni implantoprotesi-che fisse di tipo full-arch.Come per le già citate over-denture e i Toronto Bridgeverranno analizzati i criteridecisionali che orientano lascelta di questa soluzioneterapeutica, comparandonevantaggi e limiti.Luca Francetti, presidentedella Società italiana diparodontologia, affronteràtematiche innovative riguar-danti i vantaggi e i limitidella pianificazione compu-ter-assistita degli interventidi implantologia. Questemetodiche permettono, par-tendo da una tomografiacomputerizzata, di progettareal computer l’intervento eottenere non solo una corri-spondente guida di ausiliochirurgico finalizzata a sem-plificare la proceduraimplantologica, ma anchepreconfezionare il manufattoprotesico, che può essereposizionato immediatamen-te al termine della chirurgiaimplantare.Eugenio Romeo, presidentedella Società italiana diosteointegrazione, porrà l’ac-cento sull’evoluzione biotec-nologica degli impianti inriferimento a una chirurgiaanatomicamente orientata,quindi alla possibilità di uti-lizzare impianti “corti” nel-l’osso nativo, sempre in alter-nativa a procedure più com-

Quali i contenuti scientificiproposti?

Nella prima parte della gior-nata verranno affrontati itemi più classici: si parlerà dioverdenture su impianti eriabilitazione con protesi diToronto con o senza caricoimmediato.La mattinata sarà aperta daFrancesco Sanfilippo, autoredi un recente volume mono-grafico proprio in materia dioverdenture supportate daimpianti, il quale offrirà unapanoramica sulla condizionedi edentulia e sui criteri deci-sionali, funzionali ed esteticiche orientano la scelta delclinico verso una riabilitazio-ne di tipo fisso piuttosto cherimovibile. A seguire Claudio Gatti, cli-nico dall’ampio e consolida-to curriculum internaziona-le, proporrà un tema di gran-de attualità e interesse: ilcarico immediato su impian-ti, nello specifico sulle over-

Mesostruttura avvitata in titanio eseguita in Cad-Cam

Sovrastruttura segmentale e avvitata con viti linguali alla mesostruttura

plesse come qulle di innestodi osso autologo/omologo obiomateriali.Concluderà i lavori l’inter-vento di AlessandroAgnini, socio attivo Aiop,che illustrerà come l’esteticarappresenta sempre unobiettivo da perseguire ecome le più attuali sistemati-che di progettazione e lavo-razione assistita dal compu-ter permettano effettiva-mente di programmare risul-tati non solo prevedibili maanche di altissima valenzaestetica.

La collaborazione trasocietà scientifiche èsenza dubbio un obiettivoauspicabile. Quali sono ipunti di convergenza tra lepiù blasonate realtànazionali?

Senza entrare nello specificodei programmi congiuntiche stiamo portando avanticon le altre società scientifi-che con il coordinamento diFrancesco Scarparo, presi-dente del Cic, vorrei solosottolineare che proprio ilcorso di aggiornamentoSicoi dell’11 giugno è laprova evidente non solo dicollaborazione tra societàscientifiche ma di vera e pro-pria sinergia dei massimi ver-tici delle stesse. Come primaho anticipato, a Riminisaranno infatti presenticome relatori i presidentidella SIdP e della Sio, maanche soci attivi di Aiop e dialtre importanti società.

A. P.

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FOCUS ON7DENTAL PRESS 6

situazioni acute.Approccio “biologico” è,infine, soprattutto l'atten-zione posta all'utilizzo disostanze e materiali, trala-sciando per il momento ilcapitolo inerente lesostanze chimiche e imetalli protesici e le loroimplicazioni ioniche edelettrogalvaniche. Se sono ormai un ricordo irimedi arsenicali utilizzatiin odontoiatria, non losono purtroppo quelli mer-curiali. Abolito il mercu-rio dai farmaci e dai medi-camenti, bandito l'utilizzodi termometri e sfigmo-manometri, resta consen-tito l'utilizzo clinico inodontoiatria della sostan-za più neurotossica, apochi centimetri dal cer-vello, organo il più sensi-bile al mercurio, proprioper la lipofolia di quest'ul-timo e il suo tropismo elet-tivo verso il sistema nervo-so.

Come mai è diffusal’idea che il mercurionelle otturazioni siasostanzialmente stabilee non pericoloso?

La negazione della proble-matica tossicologica delmercurio odontoiatrico èlegata fondamentalmentead un errato approcciometodologico. Infatti l'assunto è: “anchechi ha numerose ottura-zioni in amalgama nonpresenta livelli significati-vi di mercurio nel sanguee nelle urine”; ciò è asso-lutamente veritiero inquanto il mercurio cheevapora dalle otturazioniin amalgama (e che vieneassorbito per l'80% attra-verso il sangue del circolopolmonare) è in formametallica non ionizzata,cioè HgO. In questo stato di vaporela sua diffusibilità è altis-sima, così come la sua

lipofilia che spiega i danninervosi. Il passaggio allaforma ionica avviene nonnel sangue ma all'internodelle cellule dalle quali èpoi difficilissimo ottenereil dissequestro. La quasi totalità del mer-curio si deposita nei tessu-ti nell'arco di minuti esolo il metilmercurio -forma organica presentesoprattutto nei pesci - haun'emivita di circa 15giorni.Anche la mancata escre-zione nelle urine è indicediagnostico e prognosticonegativo perché dimostral'accumulo tissutale.Quest'ultimo viene evi-denziato solo attraverso lamobilizzazione del mercu-rio con sostanze chelanti(Edta, Dmps, Dmsa) che,sole, sono in grado di ren-dere misurabile il mercu-rio nel sangue nelle urinepoco dopo la loro sommi-nistrazione.

Ma il problema non riguarda soltanto le vecchieotturazioni?

L'amalgama è un presidiomedico ancora utilizzatoseppur il decreto ministe-riale del 2001 ne limitil'applicazione nei bambi-ni sotto i sei anni - qual-cuno dovrebbe spiegare lalogica che sostiene l'inno-cuità del mercurio nelbambino di sei anni e ungiorno... -, nelle donne ingravidanza - nelle quali èconsentita però la trapa-nazione di un amalgamagià esistente magari peruna cura canalare o lalimatura di un monconeprotesico in amalgama! - enei nefropatici - fegato,intestino, cervello e pol-moni? -: un modo ipocritadi affermare la tossicitàdel materiale ma senzaavere la forza di impedir-ne l'uso assoluto.

La questione non riguarda solo i pazienti, vero?

Degli operatori odontoia-trici ci si dimentica spes-so, ma sono i primi veripazienti della tossicosimercuriale.L'utilizzo dell'amalgama siè molto ridotto, sia permotivi culturali ed esteti-ci e, immodestamente, perla consapevolezza derivatadopo il I congresso mon-diale di odontoiatria bio-logica da me organizzatonel 2003 e di cui invito ascaricare gli atti presentinel sito www.aiob.it. Ma il pericolo maggiore èrappresentato dalle mano-vre effettuate sulle ottura-zioni presenti e dalla lororimozione non protetta.Quest'ultima è una mano-vra molto delicata cheprevede una trattazione asé soprattutto per le com-plesse implicazioni tossi-

cologiche oltre che per latecnica operativa.Tecnica che deve preve-dere anche la tutela del-l'odontoiatra - e dell'assi-stente alla poltrona -,figura la più esposta croni-camente ai vapori di mer-curio, la cui tossicità èevidenziata dalla corposabibliografia.Tutela e attenzione chevanno quindi rivolte nonsolo ai pazienti ma ancheal personale di studio,anche per evitare le pro-blematiche derivate daidiritti sindacali e dagliobblighi sulla sicurezzadel posto di lavoro.

Renato Torlaschi

Sul sito internet dell'Accademiainternazionale di odontoiatriabiologica (www.aiob.it) sono riportaticirca 5.000 lavori scientifici sullatossicologia del mercurioodontoiatrico.Proprio lo scorso mese, dal 24 al 29gennaio 2011, si è tenuta a Tokio laseconda Conferenza mondiale sullamessa al bando globale del mercurio.Vi hanno partecipato anche le organizzazioni non governative(www.unep.org) fra cui alcune associazioni internazionali che -come Aiob - trattano le problematiche inerenti il mercurioodontoiatrico. Ecco i loro siti Internet: www.zeromercury.org, www.mercuriados.org, www.non-au-mercure-dentaire.org, www.toxicteeth.org, www.toxcenter.de

PER SAPERNE DI PIÙ SUI RISCHI DEL MERCURIO

Terzo molare inclusosfida clinica ancora aperta

“I denti del giudizio devonoessere o bene allineati o beneestratti” disse molti anni faun famoso ortodontista ame-ricano. Se è abbastanza attendibile laprevisione della possibilità dieruzione e di allineamento inarcata dei terzi molari inferio-ri, altrettanto non si può diredelle previsioni sulla diffi-coltà di estrazione, anche sesi dispone di immagini tridi-mensionali. Il rischio di lede-re il nervo alveolare inferiorenon è certo trascurabile (vedibox a fondo pagina): in lette-ratura l’incidenza riportatavaria dall'1,3 al 5,3% ma rag-giunge il 19% se le radici delmolare sono contigue alcanale alveolare. Sono stati proposti varimetodi per diminuire questopericolo, evitando l’estrazio-ne in un tempo unico. In par-ticolare alcuni hanno sugge-rito l’asportazione parzialedella corona in un primotempo e l’estrazione del denteuna volta verificatasi la suamigrazione spontanea in unasede più favorevole; altrihanno invece proposto dimuovere ortodonticamente ildente in modo da allontanar-lo dal canale alveolare.

Nel paese della sicurezzaSarà un semplice caso ma ècomunque curioso notareche la prima ricerca sull’argo-mento fu pubblicata nellanazione dove le cinture disicurezza a tre punti di attac-co furono inventate e diven-tarono un dispositivo di seriesulle automobili. Nel 1989 tre clinici dell’uni-versità svedese di Lunddescrissero i risultati ottenuticon l’asportazione parzialedella corona di terzi molarimolto vicini al canale alveo-lare o con anatomia radicola-re complicata (Knutsson K,Lysell L, Rohlin M.Postoperative status after partialremoval of the mandibular thirdmolar. Swed Dent J13:15,1989). Rivalutandodopo un anno i 33 molaritrattati in questo modo, risul-tava che 27 denti si eranospostati in direzione occlusaledi una distanza compresa tra1 e 7 mm; tre pazienti lamen-

128 pazienti per un totale di196 molari, di cui 102 estrat-ti e 94 sottoposti a coronec-tomia. I risultati erano netta-mente a favore di questa tec-nica, dato che non si eraosservato neppure un caso dilesione del nervo alveolareinferiore contro i 19 del grup-po estrazione. Inoltre, l’inci-denza di complicazioni(alveolite, infezione dei tes-suti molli) non era significati-vamente diversa nei duegruppi. Durante il periodo di

osservazione (25 mesi), lamigrazione delle radici siebbe solo in cinque pazienti eper circa 2 millimetri, unadistanza che non aveva por-tato all’eruzione spontanea eneppure alla necessità diestrazione. Bisogna comun-que ricordare che l’eruzionepuò aversi anche a distanza dimolti anni. Tre anni fa un secondo Rctha confermato la maggioresicurezza della coronectomia(Leung YY. Can coronectomy

I denti del giudizio inclusi rappresentano ancora oggi un bel dilemmaclinico per l'odontoiatra. Molte le tecniche proposte nel tempo; oggi è il singolo dentista a scegliere, a secondo delle peculiarità del caso

tavano disestesia e in novecasi (27%) la guarigione deitessuti non poteva dirsi sod-disfacente. Nel complesso, quindi, ilrisultato era positivo ma,forse per la limitata circola-zione delle idee in epoca pre-internet, l’esperimento nonvenne ripetuto (o almenonon se ne trova traccia nellaletteratura disponibile) finoal 1997, quando comparveun’altra piccola serie di casiclinici operati a Montreal(Freedman GL. Intentionalpartial odontectomy: review ofcases. J Oral Maxillofac Surg55:524, 1997). Si tratta ditre casi in cui non ci fu nessu-na migrazione del moncone adistanza di cinque anni manel frattempo l’osso avevaricoperto le radici senza che siverificassero complicazioni.Dopo alcuni anni furonopubblicati i buoni risultatiottenuti con uno studiomolto più ampio su un cam-pione di cento pazienti segui-ti per due anni (O’RiordanBC. Coronectomy. Oral SurgOral Med Oral Pathol OralRadiol Endod 98:274, 2004).

Un confronto vincente Nel 2005 fu pubblicato ilprimo Rct (randomized clini-cal trial, ossia studio clinicocon selezione casuale deicampioni) per merito diRenton e colleghi(Randomised controlled clinicaltrial to compare the incidence ofinjury to the inferior alveolarnerve as a result of coronectomyand removal of mandibularthird molars. Br J OralMaxillofac Surg 43:7, 2005).Lo studio, condotto presso ilGuy’s Dental Hospital diLondra, si basava su una tec-nica diversa da quella svedesein quanto prevedeva l’aspor-tazione totale della corona(coronectomia) con lo scopodi lasciare in situ le radiciinvece di rimuovere solo unaparte di corona per favorire lamigrazione. Il protocollo pre-vedeva anche di non rimuo-vere la polpa dentale, di rego-larizzare con la fresa i marginidelle radici e poi suturare conun solo punto in vicryl senzanessuna copertura antibioti-ca. Il campione consisteva di

Dente del giudizio ectopico

Segnale di pericoloIn mancanza di un esame tomografico, vi sono alcunisegni radiografici che possono mettere in guardia ilclinico: decorso irregolare del canale alveolare condeviazione o restringimento in corrispondenza degliapici radicolari; radiotrasparenza ben delimitata sui latidelle radici invece che intorno all’apice, sovrapposizionedente-canale, interruzione del limite radiopaco del canale

Una tecnica molto particolareLa letteratura ci descrive anche una tecnica radicale, nelvero senso dell’aggettivo, da usare nei casi a rischio. Initaliano si potrebbe chiamare “coronolisi per usura”, datoche prevede di eliminare la corona con gli strumentirotanti. L’idea è di due francesi che la pubblicarono nel1984 (Ecuyer J, Debien J Deductions opératoires. ActualOdontostom 1984; 148:695-701), descrivendo i buonirisultati ottenuti su 25 pazienti. Secondo le loroindicazioni, la sostanza dentale deve essere eliminataalmeno fino a separare le radici.

Una recente otturazione in amalgama

Una situazione estrema di amalgama ossidata

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DENTAL PRESS 8

of wisdom teeth reduce the inci-dence of inferior dental nerveinjury? Ann R Australs CollDent Surg 2008 Jun;19:50-1).Nonostante le buone pre-messe, questa tecnica sempli-ce continua a essere pocopraticata. Per opera di ungruppo dell’universitàCattolica di Roma è stata direcente riportata all’attenzio-ne della comunità professio-nale (Luca Landi et al. A novelsurgical approach to impactedmandibular third molars toreduce the risk of paresthesia: acase series. J Oral MaxillofacSurg 68:969-974, 2010). Il metodo usato dagli autoriconsiste nel rimuovere laparte mesiale della corona,avendo cura di non esporrela polpa, in modo da crearelo spazio che consenta lamigrazione dentale in sensoanteriore. Una volta avve-nuto questo movimento, ilmolare può essere estrattocon un secondo interventoche risulterà meno rischioso.

Il campione è limitato anove pazienti (di età com-presa tra 18 e 43 anni) conmolari in posizione orizzon-tale o in mesioversione eradici a contatto con il cana-le alveolare inferiore. Buonii risultati: nessuna complica-zione (tranne due casi diipersensibilità risoltisi inpochi giorni) e migrazionesufficiente in tutti i casi tran-ne due.

Il metodo italianoAgli autori italiani va un pri-mato particolare in questoparticolare ambito della chi-rurgia orale: si deve infatti alprofessor Luigi Checchi diBologna l’ideazione dell’ap-proccio chirurgico-ortodonti-co per i terzi molari inferiori(Checchi L, Bonetti GA,Pelliccioni GA. Removing ofhigh-risk impacted mandibularthird molar. A surgical ortho-dontic approach. J Am DentAssoc 127:1214, 1996).

Questa soluzione è particolar-mente indicata per denti inposizione molto profonda oassociati a una cisti o nei casiin cui si voglia migliorare lostato parodontale del secon-do molare, talvolta in condi-zioni precarie sul lato distaleper la presenza del dente delgiudizio. Questa opzione èdiventata ancora più pratica-bile con l’avvento dei mini-impianti ortodontici, cheevitano di doversi ancoraresugli altri denti. L’estrusioneortodontica allontana ilmolare dal canale alveolarein tempi che vanno da tremesi a un anno a seconda delgrado di inclinazione deldente.I vantaggi di questo metodorisiedono nel suo carattere“biologico”, vale a dire nellamancanza di trauma per i tes-suti e nell’osteogenesi indottadal movimento ortodontico;vantaggi che compensano ilmaggior tempo di interventoe l’aumento dei costi. Oltre a

facilitare l’estrazione, infatti,in questo modo si produceosso che evita i difetti paro-dontali sul lato distale deisecondi molari, tipica sequeladell’estrazione dei denti delgiudizio. Nel caso pubblicato nel1996 furono trattati contem-poraneamente due molaricon il metodo normalmenteusato per estrudere un denteincluso: cementazione di unausiliario ortodontico (inquesto caso un bracket conun occhiello) e applicazionedi una forza elastica.L’elastico veniva applicatosu un filo in acciaio 0.018 x0.025 inserito nelle ottura-zioni in amalgama presentisui secondi molari che eranoancorati ai primi molari e aidue premolari con uno splin-taggio in composito. In tremesi i due inclusi raggiunse-ro una posizione di sicurezzae furono estratti.

Susanna Levi

La tecnica italiana di estrazioneortodontica dei molari inclusiEleborata dal professor Luigi Checchidi Bologna a metà degli anni Novanta,la tecnica è stata perfezionata fino ad oggi,migliorando la sua affidabilità ed efficacia

Professor Checchi, come arrivò a idearela tecnica di estrazione ortodontica dei molari inclusi?Innanzitutto, dato che alcuni autori stranieri tentaro-no in seguito di attribuirsi questo merito, voglio preci-sare che l’articolo pubblicato sul Journal of AmericanDental Association nel 1996 fu il primo della letteraturainternazionale sull'argomento e che è tutta "farina delnostro sacco". L’idea mi venne quando ero un giovane e "prometten-te" ordinario di chirurgia e mi arrivavano solo casi dif-ficili o impossibili, con ottavi inclusi sia verticalmenteche orizzontalmente. Fu allora che analizzando iltempo, la fatica e il costo biologico - danni neurologi-ci, dolore, danni al secondo molare con perdita osseadistale, sensibilità, lesioni della radice distale -, ideaiquesta tecnica.Gli obiettivi erano chiari. Primo: creare osso distal-mente al settimo. Secondo: rendere più semplice l'e-strazione del dente del giudizio. Terzo: eliminare ilrischio di danneggiare il nervo alveolare inferiore, pro-blema che mi assillava continuamente.

Ricorda il primo caso trattato?Certo, è quello che pubblicammo su Jada.Si trattava di una giovane e bella ragazza di vent'anni,figlia di un mio amico, la quale mi venne inviata dopoche i dentisti consultati si erano rifiutati di estrarre un48 profondamente incluso e a contatto con il nervoalveolare, come poi ebbi modo di controllare tramitetac. Va ricordato che tutto questo fu possibile perché neiprimi anni ’90 era stata finalmente installata una tac,strumento di incredibile utilità, che ci permette tutto-ra di valutare i rapporti tra radici del terzo (a volteanche del secondo molare) e il canale mandibolare.

E da allora?La nostra tecnica, italianissima, della quale è responsa-bile Giulio Alessandri Bonetti, nostro bravissimo ricer-catore, ha poi subito una serie di evoluzioni migliorati-ve che hanno permesso un’ottima affidabilità in termi-ni di predicibilità di risultato e temporale.

Susanna Levi

Luigi Checchi

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Non era cattiva scienza,non si trattava di risultatibasati su metodi approssi-mativi, né di conclusionitratte da un campionetroppo piccolo. La sco-perta dell’associazionetra autismo e vaccino tri-valente contro morbillo,parotite e rosolia era piùsemplicemente il risulta-to di una frode.La storia inizia nel 1998quando la rivista ingleseThe Lancet pubblica unarticolo scritto da un chi-rurgo gastroenterologo lon-dinese, Andrew Wakefield,in cui viene descritto ungruppo di undici bambini euna bambina affetti dadisturbi intestinali e delcomportamento (per lo piùautistici), i cui sintomisarebbero comparsi, secon-do quanto riportato daigenitori, pochi giorni dopola somministrazione delvaccino trivalente.Nell’articolo gli autori sug-gerivano che quelladescritta fosse con ogniprobabilità una nuova sin-drome e che potesse esserestata causata proprio dallavaccinazione.

Molto scarsa la valenzascientifica dello studioL’articolo riportava unacosiddetta case series(serie di casi), ovvero untipo di studio molto inbasso nella gerarchia dellaricerca clinica, privo diun gruppo di controllo.Uno studio insomma chenon è in grado di dimo-strare alcunché in terminiscientifici, in particolareper quanto riguarda lecause e i fattori di rischiodelle malattie. Inoltre lecondizioni avversedescritte sono piuttostocomuni, tanto da poteressere contemporanea-mente presenti nello stes-so individuo anche perpuro caso. Tutte considerazioni cheindussero alcuni dei revi-sori incaricati di valutareil valore dell’articolo, asconsigliarne la pubblica-zione.

Isteria di massaEppure questo articolocosì poco scientifico, gra-zie anche alla facile presache una malattia grave e

misteriosa come l’autismoha sulla pubblica emoti-vità, scatenò una tempe-sta mediatica capace dioccupare per buona partedel decennio appena pas-sato le prime pagine deiquotidiani e i titoli deitelegiornali inglesi. Fucoinvolto persino l’alloraprimo ministro ingleseTony Blair che, rifiutan-dosi di rispondere alladomanda se il figlio neo-nato fosse stato vaccinatoo meno, contribuì a farcrescere nella popolazionel’isteria anti-vaccino.

La smentita non arrivadalla comunità scientificaUn personaggio moltoimportante di questa sto-ria è stato (fortunatamen-te) Brian Deer, giornalistadel Sunday Times, quindiestraneo al mondo dellaricerca medica e accade-mica, che in questi anniha investigato con capar-bietà sull’attività del dot-tor Wakefield e su comevenne effettivamentesvolta la ricerca.Consultando documenta-zioni cliniche, intervi-stando i protagonisti dellastoria e confrontano i datiraccolti esaminando lecartelle cliniche conquanto scritto nell’artico-lo, ha messo insieme unatrama lunga e complicata,riassunta nei tre articolipubblicati lo scorso gen-naio sul British MedicalJournal (www.bmj.com). Grazie a questo lavorooggi sappiamo che nessu-no dei 12 casi è statodescritto accuratamentenel lavoro pubblicato suThe Lancet e che la storiarelativa ai disturbi di tuttii piccoli pazienti è statamodificata in modo chemeglio potesse sostenerele conclusioni a cui sivoleva arrivare.

Una vera e propria truffaAnche la selezione deipazienti si è rivelatadiversa da quanto riporta-to dagli autori. Il dottor Wakefield colla-borava (lautamente paga-to) con uno studio legaleche rappresentava gliinteressi di un gruppo di

genitori intenzionati acitare in giudizio i produt-tori del vaccino trivalen-te, perché convinti dellegame con l’autismo. I 12piccoli pazienti non eranoquindi stati ammessicasualmente al Royal FreeHospital, ma rappresenta-vano un campione sele-zionato ad hoc, un po’come se invece di spararead un bersaglio, si sparassecontro un muro e si dise-gnasse intorno il bersa-glio.Il dottor Wakefield avevaaltri conflitti d’interesseoltre alla relazione conquello studio legale.Come ci racconta il gior-nalista Brian Deer, il chi-rurgo, fin dalla prima con-ferenza stampa convocataper presentare l’articolo,dichiarò che probabil-mente la somministrazio-ne di tre vaccini separatisarebbe stata più sicura.Proprio il tipo di vaccinoa cui avrebbe iniziato alavorare la compagnia di

cui vennero poste le basidue giorni dopo e che lovedeva fra i fondatori.Adesso, il dottorWakefield è stato radiatodall’ordine dei mediciinglese dopo la più lungaudienza disciplinare svoltaal General MedicalCouncil (217 giorni) e nel2010 l’articolo è statoritrattato da The Lancet(in questa pagina l’imma-gine dell’articolo ritirato). Ma quali sono state le con-seguenze di questa frode?Principalmente un’ingiu-stificata e prolungatapaura nei confronti delvaccino trivalente. Comespiega Fiona Goodle, edi-tor in chief di BMJ “[…] ildanno per la salute pubbli-ca continua […]. Benché itassi di vaccinazione nelRegno Unito siano risalitidal minimo dell’80% rag-giunto nel 2003-4, essisono ancora al di sotto del95% raccomandatodall’Organizzazione mon-diale della sanità […]. Nel

2008, per la prima volta in14 anni, il morbillo è statodichiarato endemico inInghilterra e Galles”.

Responsabilità da dividereNonostante le colpedimostrate, buttare lacroce addosso al solo dot-tor Wakefield è semplici-stico e quindi non ci aiutaa capire cosa sia successoe perché.Ricercatori e co-autori,editor di riviste mediche egiornalisti, pazienti efamiliari, lettori e spetta-tori, medici e politici,aziende e istituzioni. Cen’è per tutti. Speriamoalmeno che non si perdal’occasione per meditarcisopra, come individui etra individui, come cate-gorie e tra categorie.

Giovanni LodiUniversità

degli Studi di Milano

Autismo e vaccini: un casoclamoroso di frode scientifica

E V I D E N C E B A S E D M E D I C I N E

R e v i e w d e l l a l e t t e r a t u r a i n t e r n a z i o n a l eDENTALevidence

CHECK POINT 10

RISPOSTA AL CHECK POINT PUBBLICATOSU ITALIAN DENTAL JOURNAL 4/2011

A cura di Alberto PisperoOdontoiatra Specialista in Chirurgia Orale

Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Medicina, chirurgia e odontoiatria Ospedale San Paolo, Unità di patologia e chirurgia orale, Direttore: prof. Antonio Carrassi

[email protected]

FAI LA TUA DIAGNOSI

In base alla descrizione delcaso clinico e alle immaginiproposte, prova a formulareuna diagnosi che spieghi lanatura della lesione. Le risposte inviate all’autorevia e-mail([email protected])saranno pubblicate sulprossimo numero e sarannooggetto di discussione perla soluzione del quesito.

La lesione descritta nel numero precedente diItalian Dental Journal non è tra quelle comu-nemente riscontrabili all’interno del cavo

orale. La mucosa è di aspetto pressocchè nor-male e radiograficamente la lesione è simile aduna cisti a livello del polo inferiore, e molto piùirregolare con caratteristiche di distruzione dellecorticali nel polo superiore. In casi come quello descritto, in cui la diagnosiclinica è assolutamente difficile e la lesione risul-ta particolarmente estesa, è necessario effettuareuna biopsia incisionale per determinare conesattezza la natura della lesione. Sarà necessa-rio effettuare sia un prelievo mucoso che un pre-lievo della porzione più profonda della lesione.

In accordo con il paziente si procede allora con l’e-secuzione dell’interervento. Si effettua una modesta infil-trazione di anestetico attorno ai margini del prelievo. Conun lama del 15 si esegue un’incisione a losanga con assemaggiore di 2 cm parallelo alla cresta alveolare, di dia-metro e profondo circa 0,5 cm. Al di sotto del piano sot-tomucoso si osserva una cavità con all’interno numeroseformazioni dure e biancastre. All’anatomopatologo si invia il tessuto epiteliale prelevato

e parte del contenuto della lesione. A fine intervento sieffettua una sutura in seta 4/0.Il referto ricevuto pochi giorni dopo l’intervento riportadiagnosi di tumore odontogeno a cellule fantasma. Que-sto tumore, prima classificato come una cisti, è una lesio-ne odontogena la cui caratteristica istologica principale èla presenza di cellule fantasma, cellule altamente basofileche possono andare incontro a processi di calcificazione.La maggior parte di queste lesioni colpiscono la mascellae sono più frequenti in pazienti donne con età inferiore ai40 anni. Le lesioni molto spesso hanno dei margini osseinon ben definiti. Raramente la localizzazione può essereextraossea.A causa dell’imprevedibilità del comportamento dellalesione il trattamento è di solito più aggressivo del sem-plice curettage. Inoltre i pazienti devono essere accurata-mente monitorati per la probabilità di recidiva della pato-logia. In caso di localizzazione extraossea, invece, laterapia può essere molto più conservativa.

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Giunge alla nostra osserva-zione una paziente invia-ta dal proprio curante per

diagnosticare una lesione a cari-co delle mucose orali. La pazien-te, in buono stato di salute gene-

rale, non presenta alterazioni delprofilo del viso, la palpazione dei

linfonodi del collo è negativa e nonriferisce alcuna sintomatologia. All’esame obiettivo intraorale, rimossa laprotesi totale superiore, si apprezzaun'ampia neoformazione a carico del ver-sante palatale del tuber di destra. La lesione si presenta come un rigonfia-mento teso della mucosa palatale, roton-

deggiante, con diametro di circa 2 cm. La mucosa al disopra appare normale, fatta eccezione per la regione cen-trale. In questa zona, di circa 1cm di diametro, è presenteun’erosione dello strato superficiale e la mucosa appare dicolorito rossastro. L’area non è dolente alla palpazione e laconsistenza è di tipo elastico.

?????????????O??????????Un esteso rigonfiamento palatale

Una lesione osteolitica del corpo mandibolare

Fig. 1: immagine clinica iniziale

Fig. 2: tc sezione orizzontale coronale Fig. 4: suturaFig. 3: immagine intraoperatoria del contenuto della lesione

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13DENTALevidence12 DENTALevidence

P R E V E N Z I O N E

Probiotici per la salute orale"Supplementi alimentarimicrobici vivi, che influen-zano favorevolmente lasalute dell’ospite, miglioran-done l’equilibrio microbi-co". È così che si definisco-no i probiotici, che esercita-no dunque un'azione oppo-sta agli antibiotici. Questiultimi hanno avuto - e con-tinuano ad avere - un'im-portanza enorme nel risol-vere molti e gravi problemidi salute, ma lo sviluppodelle resistenze da partedegli organismi patogenipone problemi inediti e percerti versi minaccia unritorno all'era buia prece-dente alla loro scoperta.Fenomeni di resistenza sisono osservati anche inalcuni dei batteri che colo-

no assunti durante l'infan-zia, oppure in situazioni dii m m u n o s o p p r e s s i o n eindotta da antibiotici, daantisettici o dalla rimozio-ne meccanica dei micror-ganismi orali indigeni.Anche senza questorischio, l'uso quotidiano eprolungato di prodottiarricchiti da probioticipotrebbe alzare i livelli dibatteri lattici e occorrefare attenzione allo zuc-chero che viene spessoaggiunto dai produttori permigliorarne il sapore.Pur con la necessaria cau-tela derivata da approfon-dimenti ancora insuffi-cienti, il profilo di sicurez-za dei probiotici sembracomunque ottimo e inoltrei dati di cui disponiamoindicano effetti positiviper la salute orale.A questo proposito, è sor-prendente che i ricercato-ri si siano focalizzati pre-valentemente sui lactoba-cilli, quando le popolazio-

canismi d'azione, i ricerca-tori belgi ritengono che iprobiotici costituiscano uncampo emergente di stu-dio, da non trascurare per-ché in grado di aprire pro-spettive interessanti intema di salute orale.Tanto per cominciare, inbase ai dati oggi disponibi-li, non sembra che questesostanze comportino rischiparticolari e non è statoriportato nessun effettonegativo. Questo è proba-bilmente da ascrivereanche al fatto che la lorocolonizzazione orale è solotemporanea; questa carat-teristica andrebbe peròverificata in particolaricondizioni: per esempioquando i probiotici vengo-

nizzano le aree parodontali. È possibile che i probioticipossano, in certi casi,costituire una via alterna-tiva verso la salute, in par-ticolare a quella orale? Nediscutono Wim Teughels ealcuni colleghidell'Università di Leuvensulle pagine diPeriodontology 2000.L'uso dei probiotici è giàpiuttosto comune permigliorare la salutegastrointestinale, mentresono ancora agli inizi i ten-tativi di servirsi di strepto-cocchi, lactobacilli o bat-teri bifidi per combatterele infezioni orali.A conclusione del detta-gliato esame dei vari tipi diprobiotici e dei loro mec-

P R E V E N Z I O N E

Alimentazione e malattia parodontaleC'è una consapevolezza dif-fusa e crescente dell'impor-tanza di un'alimentazionecorretta per una buona salu-te generale e per la preven-zione di molte patologie.Spesso, il rischio è quello diessere troppo generici. Tut-tavia, negli ultimi anni, leconoscenze sulle relazioniche intercorrono tra ali-mentazione e carie si sonodefinite in modo piuttostopreciso. Non altrettanto perla malattia parodontale: perquesta ragione è interessan-te la trattazione sistematicache ne fa Robert E. Schif-ferle sulle pagine di Perio-dontology 2000. Schifferleparte da una considerazioneelementare: "una lesioneparodontale è essenzial-mente una ferita e perché lasua guarigione abbia luogodevono essere disponibilirisorse sufficienti nell'orga-nismo".Gli alimenti che assumiamocontengono nutrienti chevengono classificati in duegrandi categorie. I macro-nutrienti, il cui consumo simisura in grammi, com-prendono proteine, carboi-drati, lipidi e acqua; imicronutrienti sono costi-tuiti essenzialmente da vita-mine e minerali e il nostroorganismo ne ha bisogno inquantità minori, milligram-mi o microgrammi. C'è chisostiene che i probleminutrizionali nel mondoindustrializzato siano dovutiin gran parte all'apportoeccessivo di macronutrientie insufficiente di micronu-trienti.Gli effetti dell'alimentazio-

ne sulla malattia parodon-tale sono stati recentemen-te oggetto di una revisionescientifica. Le conclusionisono state però piuttostodeboli: l'assunzione di inte-gratori alimentari o parti-colari accorgimenti dieteti-ci hanno mostrato un'effi-cacia modesta, anche seservirebbero studi più mira-ti. Schifferle passa comun-que in rassegna tutti i prin-cipali componenti dell'ali-mentazione e, citandonumerose fonti, fornisceindicazioni utili.Esiste un complesso sistemadi difese parodontali e la

stessa superficie epitelialecostituisce la barriera prin-cipale contro l'invasione dimicrorganismi nocivi; èperò soggetta a un continuorinnovamento, che dipendedalla presenza di una suffi-ciente quantità di proteine,zinco, acido folico, ferro,vitamina A e vitamina C.I carboidrati sono necessariper fornire energia all'orga-nismo, ma anche per sinte-tizzare molte delle sostanzeche costituiscono i sistemiconnettivi. Le fibre alimen-tari sono composte da car-boidrati complessi e sono inrelazione con la saluteorale. Si è visto che inpazienti anche parzialmen-te edentuli, l'assunzione difibre tende a essere insuffi-ciente.A volte sono invece glieccessi a essere dannosi: l'o-besità è un fattore di rischioper la parodontite, proba-bilmente a causa della

secrezione di citochine pro-infiammatorie da partedegli adipociti.Le proteine sono compo-nenti essenziali di ossa,denti, legamenti parodon-tali e muscoli e fanno partedelle barriere difensive cheaiutano a controllare i pro-cessi patologici.Una grande importanzahanno poi le vitamine.Livelli insufficienti di vita-mina D possono ridurre ladensità minerale ossea,avere un effetto sulla modu-lazione immunitaria e sonostati associati a una perditad'attacco parodontale.Diversi studiosi hanno evi-denziato il ruolo della vita-mina C sulla matrice extra-cellulare, sulla rispostaimmunologica e infiamma-toria e si ipotizza che unasua carenza costituisca unrischio per la parodontite.Tra i minerali, sembraessenziale soprattutto unapresenza adeguata di calcio.In sintesi, Schifferle rac-comanda un regime ali-mentare con un apportoridotto di zuccheri raffi-nati e un maggior consu-mo di cereali integrali,frutta, verdura e fonti dicalcio. Non ci sono inve-ce evidenze sufficienti agiustificare un trattamen-to con integratori di vita-mine e minerali, perchéqueste componenti vengo-no assunte in quantità suf-ficienti da chi ha un'ali-mentazione bilanciata ecorretta. In questi casi lamalattia parodontale deveessere trattata e prevenutacon la rimozione dellaplacca dentale.

Giampiero Pilat

Schifferle RE. Periodontaldisease and nutrition: separa-ting the evidence from currentfads. Periodontol 2000.2009;50:78-89.

ni di streptococchi sonopredominanti nella cavitàorale. È dalle ricerche cheverranno compiute su que-sti ultimi che ci si attendo-no i risultati più significa-tivi. Ma anche i lactoba-cilli hanno mostrato diesercitare un'azione positi-va, che tuttavia non sem-bra mantenersi oltre ilperiodo di assunzione deiprobiotici.Si segnala invece uno stu-dio - di Jeffrey Hillman,dell'Università dellaFlorida - in cui una singolaapplicazione di S. Mutanssembra poter mantenereun effetto prolungato.Seppure in fase iniziale,l'impiego dei probiotici perla salute orale comportaanche qualche vantaggiorispetto alle più consolida-te applicazioni gastrointe-stinali e urogenitali: inparticolare il fatto che, inmodo relativamente sem-plice e senza effetti collate-rali di rilievo, si riesce a

ridurre il livello deimicrorganismi indigeni erendere così disponibilipiù siti per la colonizzazio-ne dei batteri probiotici.Se i potenziali benefici deiprobiotici sembrano evi-denti, molto resta ancorada capire. Le nostre cono-scenze sulle interazioni tramicrorganismi patogeni esoggetto ospite sono moltomigliorate, ma non sonoancora chiare le modalitàcon cui i batteri beneficipossono esercitare unruolo positivo nel preveni-re le emergenze causatedalle specie patogene.Occorrerà inoltre identifi-care i tipi di batteri pro-biotici con le potenzialitàmigliori nel mantenere emigliorare la salute orale.

Giampiero Pilat

Teughels W, Van Essche M,Sliepen I, Quirynen M. Probio-tics and oral healthcare. Perio-dontol 2000 2008;48:111-47.

R I C E R C A

Le proteine che stimolano la crescita dell’ossoSecondo l’American asso-ciation of oral and maxillo-facial surgeons, 69 adulti sucento, tra i 35 e i 44 annihanno perso almeno undente in conseguenza dellacarie, di un’altra patologiao di un evento traumatico eall’età di 74 anni il 26% haperso tutti i denti. Prima che gli impiantientrassero a scrivere unimportante capitolo dell’o-dontoiatria moderna, leuniche opzioni possibilierano i ponti e le protesi ein entrambi i casi il risulta-to era un’ulteriore perditadi tessuto osseo. I grandisuccessi dell’implantologia

fossero la premessa per unasua interessante proposta disoluzione del problema.Wikesjö ne ha parlato loscorso marzo in occasionedel meeting annuale del-l’Academy of osseointegra-tion, tenutosi a Washing-ton. In realtà, il ricorso a tessutisintetici che possano anchestimolare la formazioneossea non sono affatto unanovità, ma il ricercatore haraccontato alla folta plateadei successi che si stannoottenendo nel Laboratoryfor applied periodontal &craniofacial regenerationdella stessa Universitàricorrendo a proteinemorfogenetiche dell’osso(BMP), che "in meno diquattro settimane permet-tono di generare nuovo tes-suto osseo in quantità mag-giore di quello che si puòraggiungere con un tra-pianto convenzionale nellastessa sede".

giungere un’altezza suffi-ciente per l’inserzione del-l’impianto. Per effettuare ilrialzo del seno mascellare sipuò ricorrere a un tessutoosseo autologo, prelevatoda altre zone della bocca oda altre parti del corpo,come l’anca o la tibia."Ma questa tecnica è pro-blematica soprattutto per-ché comporta una chirurgiaaddizionale per prelevarel’osso". Le parole sono deldottor Ulf M. E. Wikesjö,ricercatore presso il Collegeof dental medicine dellaGeorgia’s Health SciencesUniversity, e di per sésarebbero cosa ovvia se non

hanno portato a sperimen-tare soluzioni sempre piùraffinate e alcune di questesono ormai diventate prati-ca corrente. In particolare,oggi si riesce a inserireimpianti anche in quellezone dove non c’è una ade-guata quantità di osso. L’e-sempio tipico è dato dallaregione posteriore delmascellare superiore dove èspesso impossibile pensarea una riabilitazione adancoraggio implantare edove la tecnica di rialzo delseno mascellare garantiscerisultati eccellenti. Si trattadi aumentare la quantità diosso disponibile fino a rag-

Non è solo un fatto diquantità: "abbiamo visto -continua Wikesjö - che leBMP inducono la formazio-ne di osso di qualità supe-riore, il che migliora le pos-sibilità di successo degliimpianti". Le proteine morfogeneti-che dell’osso rientranonella categoria dei fattori dicrescita e sono in grado di

stimolare la differenziazio-ne degli osteoblasti: "sonofenomenali, perché costi-tuiscono un prodotto facileda utilizzare, che può pro-durre grandi risultati e sicandidano a diventare ilnuovo standard per la chi-rurgia di rialzo del senomascellare".

Renato Torlaschi

Il dottor Ulf Wikesjo della Georgia Health Sciences University

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15DENTALevidence14 DENTALevidence

F A R M A C O L O G I A

Per combattere il doloredentale post-operatoriocome quello associato all’e-strazione dei terzi molari e,più in generale, il mal didenti molto forte, la combi-nazione di analgesici condiverse modalità di azione haspesso la capacità di ottimiz-zarne l’efficacia e la tollerabi-lità.Per dolori moderati, duecomposti comunemente uti-lizzati sono l’ibuprofene e ilparacetamolo. La necessitàdi individuare un analgesicoaltrettanto valido da utilizza-re per una terapia combinataha dato lo spunto a moltericerche. L’aggiunta di codei-na ha mostrato di aumentareulteriormente l’efficacia abreve e medio termine, macomporta effetti collateralicome sonnolenza, costipazio-ne, depressione respiratoria,vomito e ritenzione urinaria.I sintomi sono molto diversida un paziente all’altro, acausa del marcato polimorfi-smo dei geni responsabili delmetabolismo della codeina, emolti non possono utilizzarequesta combinazione. Un team anglo-americano diodontoiatri ha condotto unostudio randomizzato control-lato su ben cinque gruppi dipazienti, per confrontare effi-cacia e tollerabilità di combi-nazioni differenti dei treprincipi. Coordinati dal dot-tor Stephen E. Daniels, iricercatori hanno pubblicatoi risultati ottenuti sul nume-ro di marzo 2011 della rivistaPain.Al primo gruppo è stata som-ministrata una pastiglia con-tenente 200mg di ibuprofenee 500mg di paracetamolo; ipazienti del secondo gruppohanno ricevuto due di questepastiglie; quelli del terzo duepastiglie contenenti 200mgdi ibuprofene e 12,8 mg dicodeina; nel quarto gruppo siè avuta la somministrazione

presentarsi dopo gli inter-venti, come nausea e vomi-to. Non altrettanto può dirsiper l’uso della codeina.

Renato Torlaschi

Daniels SE, Goulder MA, AspleyS, Reader S. A randomised, five-parallel-group, placebo-control-led trial comparing the efficacyand tolerability of analgesic com-binations including a novel sin-gle-tablet combination of ibupro-fen/paracetamol for postoperati-ve dental pain. Pain 2011Mar;152(3):632-42.

di due pastiglie con la com-binazione di 500mg di para-cetamolo e di 15 mg dicodeina e nell’ultimo, ovvia-mente, solo di sostanza pla-cebo. In tutti i casi si è trat-tato di soggetti con almenotre terzi molari impattati,che lamentavano una sinto-matologia dolorosa post-operatoria da moderata aforte.Tutti i trattamenti attivi sisono rivelati significativa-mente superiori al placebo.Per il resto, Daniels e i suoicolleghi hanno stilato unavera e propria classifica,vinta da ibuprofene e para-cetamolo, meglio se in dosedoppia; a seguire, la combi-nazione ibuprofene/codeinae paracetamolo/codeina. Intutti i casi si è comunquedimostrata un’ottima effica-cia, infatti le percentuali dipazienti che hanno testimo-niato una riduzione del dolo-re da buona a eccellentesono state rispettivamentedell’84,8%, 81,6%, 77,9%,72,6%. Per la cronaca, i sog-getti inseriti nel gruppo pla-cebo che hanno riscontratomiglioramenti analoghisono stati il 10,9%. Il van-taggio della combinazione diibuprofene e paracetamolo siè evidenziato sia nell’entitàdella riduzione del dolore,sia nella durata degli effetti,durante le 12 ore di osserva-zione.In questo studio gli effetticollaterali sono stati trascu-rabili. Ma, come si diceva,ricerche precedenti avevanoverificato l’ottima tollerabi-lità di ibuprofene/paraceta-molo che ha presentatoaddirittura una minorequantità di effetti avversirispetto al placebo: la spiega-zione sta nel fatto che lacombinazione delle duesostanze allevia, oltre aldolore, alcune sintomatolo-gie che tipicamente possono

Ibuprofene e paracetamolo,combinazione ottimale contro il dolore post-operatorio

I G I E N E O R A L E

La domanda, alla quale datempo si tenta di risponde-re e che nasce dalla sempremaggiore diffusione di pro-dotti in sciacqui per l’igie-ne orale domiciliare,riguarda la loro effettivavalidità quali agenti anti-placca/antigengivite.Come ormai ben noto, l’i-giene orale ricopre unruolo chiave nella salutedel cavo orale e i metodimeccanici (uso di spazzoli-no e strumenti per ladetersione interprossima-le, come filo interdentalee scovolini) sono conside-rati approcci gold standardnel controllo della placca.

Tuttavia, nonostante lacrescente diffusione, laprevalenza di gengivitetra la popolazione rimaneelevata e, proprio nel ten-tativo di ridurre tale per-centuale, sono stati neltempo proposti moltiagenti antiplacca/anti-gengivite da affiancareagli approcci meccanici.Sebbene, in generale, l’u-tilizzo di collutori per laprevenzione delle malat-tie parodontali non sem-bra fornire particolarivantaggi quando l’igiene(meccanica) domiciliareè eseguita correttamente,due recenti clinical trialshanno suggerito come l’u-tilizzo di collutori potessedare effetti paragonabilial filo interdentale nelladetersione degli spaziinterprossimali.Per far luce sul ruolo diquesti prodotti nell’igieneorale, è stata condottauna revisione della lette-ratura. Tre i principi atti-

vi per i quali è stato otte-nuto un numero significa-tivo di studi: clorexidina,oli essenziali e cetil-piri-dinio-cloruro. Sembrache vi sia una qualcheefficacia nel controllo diplacca e infiammazionegengivale da parte di tuttie tre, con risultati piùsignificativi su clorexidi-na ed oli essenziali rispet-to al cetil-piridinio-cloru-ro, anche a causa delminor numero di studicondotti su quest’ultimo. Un metodo, riconosciutodall’American Dental Asso-ciation e dall’AustralianDental Association comestandard per valutare l’ef-ficacia degli agenti anti-placca e antigengivite, èquello di calcolare la ridu-zione percentuale dell’in-dice di placca e/o gengivi-te (dato dal rapporto delladifferenza tra il valoremedio ottenuto nel grup-po controllo e nel gruppotest sul valore medio dei

controlli). Questi indiciforniscono la stima dellariduzione, in termini diplacca e infiammazionegengivale, nei soggetti chehanno fatto uso di collu-tori rispetto al gruppo dicontrollo: la clorexidinaallo 0.12% sembra forniregli esiti migliori, se para-gonata agli altri principiattivi. Tuttavia, risulta difficiletradurre questi dati in unpreciso vantaggio clinico,pur suggerendo come l’ag-giunta di un principioattivo possa, comunque,ridurre l’insorgenza diplacca e di gengiviterispetto alle sole e con-suete istruzioni di igieneorale e/o all’effettoHawthorne, quest’ultimodovuto alle modificazionidel comportamento di unsoggetto legate alla pre-senza di un osservatore.Come suggerito dall’auto-re della revisione, sem-brerebbe che i benefici

clinici a sei mesi di utiliz-zo di collutori, in partico-lare quelli a base di clo-rexidina ed oli essenziali,siano simili ai beneficiottenuti tramite procedu-re di profilassi e igieneorale, con appuntamentidi controllo odontoiatricisemestrali.Tenendo conto dei con-flitti di interesse dichia-rati dagli autori deglistudi (non ultimo l’autoredella stessa revisione), leattuali prove di efficaciasarebbero propense nelriconoscere i beneficidovuti all’introduzionedei collutori antibattericinei programmi di igieneorale. Potenzialmentevalidi strumenti ausiliari,ma non ancora sostitutividei metodi meccanici.

Elena Varoni

Gunsolley JC. Clinical efficacy ofantimicrobial mouthrinses. JDent 2010 Jun;38 Suppl 1:S6-10.

Collutori come ausilio per l’igiene orale

P A R O D O N T O L O G I A

È stato evidenziato come ilgrado di sovrappeso influen-zi la perdita di attacco paro-dontale, in particolare tra ledonne e tra i soggetti nonfumatori. Tuttavia, seppur i dati epide-miologici sembrino favorirequesta associazione, inrealtà, sono stati condottisolo pochi studi cross-sectio-nal e a coorte, peraltro sucampioni alquanto esigui. Proprio per far fronte allalimitatezza di queste indagi-ni, è stato pubblicato (Jour-nal of Dental Resarch) ilprimo studio longitudinale,effettuato da ricercatorigiapponesi su un ampiogruppo di soggetti, che inda-ga la già supposta correlazio-ne sovrappeso-obesità e svi-luppo di parodontite.Approfittando della visitaannuale di check up racco-mandata dal Ministry ofHealth Labor and Welfaregiapponese a tutti i lavorato-ri, Morita e colleghi, riferen-dosi in particolare alla zonadi Nagoya, hanno valutatolo stato parodontale (utiliz-zando il Community Perio-dontal Index), il livello disovrappeso/obesità (attra-verso il Body Mass Index oIndice di Massa Corporea) ela presenza di ulteriori fatto-ri di rischio per lo sviluppodi parodontopatia (abitudi-ne al fumo, presenza di pato-logia diabetica) in un cam-pione di 2.787 uomini e 803donne, al tempo 0 (iniziodello studio) e dopo 5 anni. I risultati ottenuti hannoconfermato un’associazionesignificativa fra l’indice BMIe lo sviluppo di tasche paro-dontali superiori a 4 mmentro 5 anni; correlazionepiù forte per il sesso femmi-nile, per il quale, aggiustan-do i dati ottenuti conside-rando i fattori di confondi-mento (età, fumo, diabete),il rischio a 5 anni di incorre-re in malattia parodontale incaso di sovrappeso appareaumentato di una volta emezzo rispetto le normopeso,e sale a circa tre volte in casodi obesità. L’obesità potrebbe rappre-sentare un fattore di rischiopari (o addirittura superiore)

al fumo di sigaretta, confer-mando, in accordo con glistudi precedenti, fumo eobesità come possibili indi-catori di rischio indipenden-ti per la parodontite.Il meccanismo biologico asostegno di questa correla-zione, già proposto in passa-to, riguarda una rispostainfiammatoria alterata neipazienti obesi, nello specifi-co contro i batteri parodon-to-patogeni del cavo orale,capace di favorire la distru-zione dei tessuti parodontali. Dall'altro lato, però, alcuniricercatori hanno sottolinea-to come un individuo chetrascuri il proprio peso cor-poreo abbia, più in generale,comportamenti poco saluta-ri (tra essi anche una scarsaigiene orale): pertanto, unapossibile spiegazione deirisultati ottenuti può essererappresentata dalla possibi-lità che i soggetti con piùelevato BMI abbiano accu-mulato gli effetti di moltepli-ci comportamenti errati,tutti in grado di favorire, adiversi livelli, lo sviluppo diparodontite.Questo studio, basato su uncampione relativamenteampio, suggerisce come, alivello clinico, possa essereplausibile considerare i sog-getti con elevato BMI sog-getti a rischio per lo sviluppodi tasche maggiori o uguali a4 mm in un futuro più omeno prossimo (per lo menonei successivi 5 anni). Senzadimenticare che il datodovrà essere confermatoanche su popolazioni diverseda quella giapponese.Salute generale e saluteorale, ancora una volta, con-dividono un addizionale fat-tore di rischio in comune,ossia l’esistenza di un’asso-ciazione, quella tra BMI eparodontite, clinicamentenon trascurabile.

Elena Varoni

Morita I, Okamoto Y, Yoshii S,Nakagaki H, Mizuno K, SheihamA, Sabbah W. Five-year inciden-ce of periodontal disease is relatedto body mass index. J Dent Res2011; 90(2):199-202.

Rischio di malattia parodontaleper gli obesi

Body mass index e relativa classe di peso

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EDUCATION&MEETING NEWS17EDUCATION&MEETING NEWS 16

L'azienda Butterfly Italia ha organizzato per la giornata di saba-to 14 maggio, presso il Poliambulatorio OdontostomatologicoS. Apollonia di via Adamello 1 di Lazzate (MI), un interessantecorso di ricostruzione tridimensionale con griglie in titanio,che sarà tenuto dal dottor Salvatore Longoni.Il programma della giornata prevede, dalle 9, la discussione sul-l’aumento verticale della cresta e ricostruzione tridimensionale,accennando inoltre ai materiali e alle tecniche. Particolare atten-zione si riserverà all’utilizzo delle griglie in titanio nella ricostru-zione mascellare. A seguire, un intervento videoregistrato illu-strerà le metodiche di ricostruzione tridimensionale con griglianella mandibola. Nel pomeriggio, spazio al tema degli inter-venti di rimozione di una griglia con inserimento impianti; saràdisponibile un intervento videoregistrato con istruzioni per l’eser-citazione pratica. Alle 16, infine, esercitazioni pratiche su model-lo animale."La ricostruzione ossea tridimensionale deve essere eseguita alfine di garantire una sufficiente quantità di tessuti duri e molli attor-no agli impianti, per incrementare i risultati estetici e di sopravvi-venza degli impianti a lungo termine - ci ha spiegato Longoni -.Il corso ha lo scopo di valutare sia clinicamente che radiografi-camente queste situazioni cliniche, al fine di progettare per alcu-ni casi ricostruzioni tridimensionali mediante l’utilizzo di griglie intitanio, quale mezzo di barriera tra il materiale innestato e i tes-suti molli. Il programma della giornata prevede l’analisi dei mate-riali da utilizzare e le tecniche chirurgiche più appropriate perconseguire un risultato predicibile, incluse le eventuali compli-canze derivanti da queste tecniche" ha concluso il relatore.

Per informazioni

Butterfly Italia srl Tel. 02.95335246

Corso di ricostruzione tridimensionale

la Società italiana diendodonzia (Sie) haorganizzato per le gior-nate di venerdì 29 esabato 30 aprile aMilano il convegnomiEndo. Si tratta di unevento interattivo, unmodo diverso di migliora-re le proprie conoscenzeattraverso una stretta rela-zione con il collega piùesperto, un incontro perfare un punto su quelle che sono le più interessanti proble-matiche del mondo endodontico.Il format didattico è davvero diverso dal solito. Nel pome-riggio di venerdì, endodontisti esperti, in un’area apposita-mente allestita, saranno a disposizione per illustrare, a grup-pi ristretti, soluzioni a problematiche operative. Le tavole,suddivise in 5 aree tematiche (i segreti dei ritrattamenti, lebasi della terapia endodontica, la disinfezione dell'endo-donto, l'otturazione dello spazio endodontico, la ricostruzio-ne post-endodontica) verranno sviluppate da diversi relatoricon una cadenza di 45 minuti.Nella giornata di sabato spazio invece a una trattazione piùtradizionale, con Maria Giovanna Barboni e Federica

Fonzar che si occuperanno delmantenimento del dente gravemen-te compromesso, mentre TizianoTestori e Matteo Capelli spieghe-ranno quando è indicato usare unimpianto post-estrattivo. Si apriràinfine una sessione particolare,quella dedicata alle controversie inendodonzia. Coordinata daMassimo Gagliani vedrà alcuniesperti confrontarsi su temi ancoradibattuti: incappucciare la polpa otrattare endodonticamente? terapia

endodontica in seduta singola o in sedute multiple? ricostru-zioni post-endodontiche con o senza perni endocanalari?Pio Bertani, Paolo Generali, Marco Martignoni, AndreaGesi, Marco Ferrari e Adamo Monari si esprimeranno afavore o contro, chiarendo i contorni del problema specificoe ricercando la soluzione migliore su questi temi strettamenteclinici dell’endodonzia.

Per informazioni

e20 srlTel. 010.5960362 - Fax [email protected] - www.endodonzia.it

Convegno miEndo 54° congresso Amici di Brugg

Il più tradizionale degliappuntamenti congres-suali, quello con

l'Associazione Amici diBrugg, è fissato per giovedì26, venerdì 27 e sabato 28maggio, a Rimini Fiera(ingresso ovest - padiglio-ni espositivi: C7, A7, A5;padiglioni congressuali:C5, C2, auditorium). "Un fitto programma con-gressuale preparato concura dalle commissioniscientifico culturalidell'Associazione, ricco direlazioni che affrontano ipiù diversi temi delle variediscipline in cui si articolala nostra professione" spie-ga Mario Iorio, presidentedi Amici di Brugg, presen-tando l'edizione di que-st'anno.

Il programma congressualeUna prima novità sarannoi due corsi del giovedìpomeriggio, che di fattoaprono i lavori della tregiorni di congresso. Unoaffronterà i temi della chi-rurgia ambulatoriale esarà riservato ai soli odon-toiatri; l'altro, aperto sia aodontoiatri che odonto-tecnici, sarà focalizzatosulla protesi. Il venerdì, in sessioniseparate, odontoiatri eodontotecnici tratterannoargomenti specifici e spe-cialistici negli ambiti diloro competenza, mentreil sabato si ritroveranno dinuovo insieme nellaormai tradizionale sedutacomune, che si conclu-derà con una diretta tele-visiva via satellite.Il venerdì pomeriggio si

svolgerà il convegno degliigienisti dentali, mentre ilsabato mattina ci saràquello degli assistenti. Pergli igienisti dentali sonoanche previsti due corsitecnologici della durata ditre ore: uno al venerdì euno al sabato, entrambi inmattinata.I corsi tecnologici perodontoiatri e odontotec-nici sono invece concen-trati al mattino del gio-vedì, per permettere aipartecipanti di usufruire apieno delle pause deilavori per visitare la parteespositiva, frequentatissi-ma non solo per la possi-bilità di fare buoni affari,ma anche nell'ottica di unimportante aggiornamen-to tecnologico, semprepiù importante nella pro-fessione di oggi.

Il congresso sul webLa vera novità è però rap-presentata dalla svoltatecnologica grazie allapartnership con GdsCommunication. "Graziealla tecnologia il congres-so di Rimini durerà tuttol'anno" ha spiegatoRenato Scotti di Uccio,Segretario di AdB."Abbiamo definito unsistema innovativo - ci hadetto il presidente Iorio -con le sessioni congres-suali che verranno regi-strate e messe on line supiattaforma e-Fad, acces-sibili tramite passwordche verrà consegnata agliiscritti al congresso al ter-mine dei lavori".Insomma da quest'annoper ottenere i crediti Ecmsarà possibile collegarsi

alla piattaforma elettroni-ca da casa o dallo studio etutte le procedure, dall’i-scrizione all’accredita-mento, saranno eseguition line.Ma il vantaggio non èsolo lo snellimento delleprocedure burocratiche:gli odontoiatri potrannorivedere i corsi ai qualihanno partecipato eanche quelli che nonhanno potuto seguire,perché svoltisi in contem-poranea, come i due corsiprecongressuali.

Il congresso potrà quindiessere rivissuto, anche adistanza di mesi, "convideo in alta definizione,suddivisi per giornate esingole relazioni, così daessere facilmente fruibiliper l'utente" come haspiegato SalvatoreBellocco di GdsCommunication.Importante e all'avan-guardia nel panoramacongressuale italiano,questa scelta di renderedisponibile il congressoon line è però pensata

come completamento del-l'offerta didattica e noncerto sostitutiva del tradi-zionale congresso residen-ziale. "L'emozione dellasala con mille persone èqualcosa a cui nessuno dinoi vuole rinunciare - hacommentato GuidoGarotti, oggi tesorieredell'Associazione, unodegli attori di più lungocorso nelle fila degli

Amici di Brugg -. La tec-nologia oggi ci consentedi amplificare il messaggioe il contenuto scientificodel congresso, ma nonpotrà mai sostituire larelazione umana e quellacomponente emozionaleche solo la sala gremita ela fisicità del relatore pos-sono comunicarci".

Andrea Peren

Aperte le iscrizioni al congresso di Rimini, che da quest'anno potrà essere rivissuto interamente on line dai partecipanti

V Convegno di odontoiatria essenziale per lo sviluppo della salute orale nel mondo

Nella giornata di sabato 28 maggio, parallela-mente al congresso, si terrà il convegno di odontoia-tria essenziale, giunto ormai alla sua quinta edizione,a partecipazione gratuita. Presieduto dalla professo-ressa Laura Strohmenger, docente all'Universitàdegli studi di Milano e direttore del Centro di colla-borazione Oms, e coordinato dal dottor Pino LaCorte, presidente dell'associazione Smom onlus, ilconvegno passerà in rassegna i temi di attualità e lestrategie di promozione della salute orale non solo neiPaesi a basso reddito economico, ma anche in Italia,soprattutto tra le fasce di popolazione più deboli einterrogandosi sulla possibilità di attuare un servizioodontoiatrico domiciliare, certamente di grande utilitàper alcuni soggetti particolarmente bisognosi. Al convegno parteciperanno importanti associazioni:Associazione Arkè, Annulliamo la Distanza, CentroOdontoiatrico Caritas, Coi, Fondazione Andi, Giaco,Medici per l’Africa, Smile Mission e Smom.

Per iscrizioni: www.amicidibrugg.itLa registrazione è in tempo reale, consente di evitare le file insede congressuale grazie alla ricezione via e-mail del pass

di ingresso e dà diritto al parcheggio gratuito in fiera

Per informazioni: AdriapointCall Center 0541.793025 r.a. - Fax 0541.793026

[email protected]

"La disarmonia dentoscheletrica di III Classe rappresenta unavera sfida per l'ortodontista in quanto non migliora con la cresci-ta ma anzi dimostra un peggioramento. Inoltre il picco puberaledi crescita dura più a lungo nei soggetti con III Classe e rag-giunge intensità maggiori mettendo a grave rischio la stabilità deirisultati della terapia precoce". È con queste parole che il profes-sor Claudio Chimenti, presidente della Società italiana di orto-donzia (Sido) presenta il corso di aggiornamento sul follow updelle III Classi, in programma per il 6 e 7 maggio a Firenze,presso l'Istituto studi odontoiatrici (Iso).Uno dei protocolli ortopedici più efficaci per la terapia della IIIClasse in epoca precoce è costituito dall'espansore rapido delmascellare superiore seguito da maschera facciale. "Risultati alungo termine degli effetti di questo protocollo - a un follow up diquasi 10 anni dalla fase ortopedica - evidenziano un successoterapeutico nel 73% dei casi, con effetti scheletrici favorevolilocalizzati prevalentemente a livello mandibolare" spiegaChimenti. Negli ultimi anni però si è assistito ad una piccola rivo-luzione nel campo del trattamento ortopedico della malocclusio-ne di III Classe. Tra le novità sono da segnalare infatti le nuovepossibilità offerte dall'utilizzo di miniplacche ed elastici e quelleofferte dai protocolli di espansione e contrazione del mascellaresuperiore prima della protrazione mascellare. "I risultati di questetecniche sembrano dare avanzamenti del mascellare superiorecirca doppi rispetto a quelli dell'utilizzo tradizionale dell'espan-sore e della protrazione del mascellare superiore" ha sottolinea-to il docente universitario, che continua nella presentazione diquesto importante corso di aggiornamento affrontando anche iltema della chirurgia. "La terapia della III Classe - dice Chimenti -non può considerarsi sufficiente se si prende cura soltanto degliaspetti occlusali, che talvolta sono in effetti compensati o addirit-tura corretti. Il profilo facciale rappresenta infatti per questopaziente un obiettivo primario da migliorare. La chirurgia orto-gnatica offre a questo proposito una soluzione predicibile, pre-cisa e agevole, con interventi che comportano, rispetto al pas-sato, un impegno più limitato per il paziente sia durante l'inter-vento che nella degenza. Un approccio chirurgico innovativo èrappresentato dalla chirurgia precoce della III Classe, che per-mette di anticipare molto l'età dell'intervento, facendola coinci-dere con l'età del picco puberale".Saranno dunque questi i temi chiave del corso di aggiornamen-to Sido, che vedrà protagonisti in qualità di relatori, gli ortodon-tisti Tiziano Baccetti, Alberto Bianchi, Arturo Fortini, LorenzoFranchi, Claudio Marchetti e Marco Pironi.

Il follow up delle III Classi

Per informazioni

Meeter Congressi srlTel. 06.32651425 - Fax 06.3235574www.sido.it - [email protected]

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EDUCATION&MEETING NEWS19EDUCATION&MEETING NEWS 18

L'Istituto Stomatologico Italiano organizza durante tutto l'an-no una serie di corsi serali monotematici per l'aggiorna-mento dell'odontoiatra, affrontando tematiche che abbrac-ciano tutte le branche della specialità.Sede dei corsi è lastruttura che ospita l'Istituto, in via Pace 21 a Milano.

Giovedì 28 aprileApplicazioni cliniche dei materiali compositi nel moderno piano di trattamento ricostruttivoProf. Paolo Ferrari

Le più recenti evoluzioni dei sistemi adesivi smalto-dentinalie dei materiali compositi hanno completamente rivoluziona-to l’approccio terapeutico dei processi cariosi dei settorianteriori e posteriori oltre al recupero morfofunzionale di ele-menti gravemente compromessi. La possibilità di adesionemicromeccanica a smalto e dentina permette da un lato unnotevole risparmio di tessuti sani nelle fasi di preparazionecavitaria, senza necessità di ritenzioni meccaniche, e dal-l’altro sembrerebbe conferire maggiore resistenza alla strut-tura dentale indebolita dal processo carioso. I materiali resi-nosi compositi moderni permettono oggi di eseguire restau-ri adesivi nel rispetto della forma, anatomia e funzione connotevoli risultati anche dal punto di vista estetico, contri-buendo in larga misura al progressivo abbandono dei mate-riali metallici tradizionali.Di fondamentale importanza, per un risultato predicibile,risulta quindi la conoscenza approfondita dei materiali,delle tecniche e delle loro indicazioni, oltre al rispetto rigo-roso dei protocolli operativi. Il punto di partenza è senzadubbio la conoscenza approfondita delle caratteristiche fisi-co-chimiche e biomeccaniche delle strutture dentarie resi-due, che devono indirizzarci nella scelta del materiale darestauro. Alla luce della notevole evoluzione dei recentimateriali ricostruttivi, l’orientamento moderno sembra semprepiù indirizzato verso tecniche maggiormente conservativenei confronti dei tessuti residui, sempre considerando che“non è necessario rinforzare il dente, ma è essenziale nonindebolirlo”. Quali sono le indicazioni dei compositi direttied indiretti nei settori posteriori? Vengono inoltre analizzatele possibilità di applicazione dei materiali adesivi nelle rico-struzioni post endodontiche.

Per informazioni

Istituto Stomatologico ItalianoSig.ra Manuela PessinaTel. 02.54176.224 - Fax [email protected] - www.isimilano.eu

Corsi IstitutoStomatologicoItaliano

3° Congresso Sisio

Per informazioni

Tueor Servizi srlTel. 011.0463350 - Fax [email protected]

La Società italiana di scienzadell’igiene orale (Sisio) presie-duta dalla dottoressaAnnamaria Genovesi si terrà aPisa (Tenuta di San Rossore) il6 e 7 maggio e avrà per tito-lo "“Imparare a fare scienzadell’igiene orale ed esserneprotagonisti indiscussi”.L'edizione di quest'anno avràun forte carattere di internazio-nalità grazie alla partecipa-

zione di relatori europei ed extraeuropei, impegnati nellaricerca e sviluppo di metodologie e tecniche utili ai profes-sionisti nella pratica clinica quotidiana."Il convegno si propone di approfondire gli aspetti operativiscientifici e culturali legati all’igiene orale, perché l'obiettivodi Sisio è quello di accelerare lo sviluppo delle ricerche sul-l'igiene orale, creare un'infrastruttura di ricerca al serviziodella professione e costruire una solida base scientifica allapratica clinica quotidiana. La crescita della nostra categoria,dopo aver raggiunto la piena dignità professionale, devepassare per un pieno riconoscimentodella nostra dignità scientifica" ha spiegato AnnamariaGenovesi.

Annamaria Genovesi

Dopo il grande successo di presenze raggiunte nel 2009, dal9 all’11 giugno Sweden & Martina rinnova l’appuntamentobiennale con il Premium Day, il congresso nazionale di implan-toprotesi integrata che radunerà al Teatro Congressi PietroD’Abano di Abano Terme (PD) i relatori più prestigiosi in campoimplantologico e scientifico.Il corso precongressuale di giovedì 9 giugno dal titolo“Implantoprotesi: il buono, il brutto e il cattivo”, affidato ai dotto-ri Leonello Biscaro e Gaetano Calesini con i rispettivi odontotec-nici Roberto Canalis e Massimo Soattin, vedrà confrontarsi i dueteam clinici su esperienze ed opinioni procedurali differenti, in un

dibattito senza reticenze, pro-ponendo filosofie e procedureoperative applicabili dalla ria-bilitazione del dente singoloalla riabilitazione totale. Questaparticolare strutturazione delcorso prevede una fase finale dicostruttivo scambio di vedutecon i partecipanti.Il programma scientifico dellasessione per odontoiatri è arti-colato in quattro principaliargomenti: i lavori si apriran-no con un’attenta analisi deilimiti terapeutici del trattamen-

to parodontale, per affrontare poi il ruolo del mantenimentodei tessuti perimplantari nel piano di trattamento implantare;si approfondiranno in seguito funzione ed estetica della pro-tesi e infine le nuove tecniche rigenerative finalizzate allariduzione dei tempi di trattamento.A latere si svolgeranno le due sessioni dedicate a odontotecnicie igienisti, che affronteranno da un lato i nuovi protocolli prote-sici dell’era delle nuove tecnologie di odontotecnica software-assistita e dall’altro i protocolli di gestione di pazienti parodon-talmente compromessi ai fini del mantenimento della terapiaimplantare. Una sessione dedicata alle assistenti completa il pro-gramma dell’evento.

Per informazioni

Sweden & Martina SpARossella Tosello: [email protected]. 049.9124300 - Fax 049.9124290www.sweden-martina.com

Premium Day 2011 Le applicazioni del laser in odontoiatriaA Roma dal 9 all'11 giugno si riuniranno i maggiori esperti internazionalidi laser in odontoiatria, uno strumento altamente tecnologico e dalle molteplici applicazioni, destinato a diffondersi anche negli studi italiani

Professoressa Polimeni,l’invenzione del laser risalea cinquant’anni fa, ma ilsuo ingresso inodontoiatria è più recente.Come è avvenuto?

In effetti, tra tutte le branchedella medicina, l’odontoiatriaè tra quelle che hanno acqui-sito con maggior ritardo latecnologia laser. Le prime applicazioni risalgo-no agli anni Ottanta con illaser CO2; negli anniNovanta è stato il laserNd:Yag che ha trovato impie-go in campo endodontico,parodontale e chirurgico perarrivare poi agli anni 2000che hanno visto, invece, l’af-fermarsi di altre lunghezzed’onda quali i laser a diodi ead Erbio.

Quali risultati clinicipermette di ottenere?

I laser di diversa lunghezzad’onda e di diverse potenze(high power e low power) per-mettono di ottenere numero-si vantaggi nella pratica pro-fessionale dell’odontoiatra: ladecontaminazione battericadelle tasche parodontali e deicanali endodontici, la minin-vasività sia sui tessuti mollisia su quelli duri del cavoorale, la capacità biomodu-lante dei tessuti biologici,nonché antalgica ed antiede-migena. In particolare i van-taggi si apprezzano nella quo-tidianità; per esempio poterintervenire sui tessuti mollicon uno strumento che inci-de e coagula allo stessotempo, ovvero sui pazienti inetà pediatrica per migliorarne

l’approccio psicologico, inquanto sapere di essere curaticon un’apparecchiatura alta-mente tecnologica che emet-te luce, rende i piccolipazienti più sereni.

C’è la sensazione che latecnologia laser possaevolversi ulteriormente. Si riesce già a intravederecosa ci aspetta nelprossimo futuro?

Quanto detto precedente-mente sulle applicazioni dellaser in odontoiatria è sup-portato da un’ampia evidenzascientifica. Se parliamo disviluppi futuri potrei rispon-dere che le potenzialità dellatecnologia laser sono altissi-me; potrei dire, usando unametafora, che abbiamo sol-tanto aperto la porta di unambiente ancora in buonaparte da esplorare. Riferendoci, invece, a unfuturo prossimo, il laser afemtosecondi sembra quellopiù vicino a una possibileapplicazione nel nostrocampo; questo laser, già utiliz-zato in oculistica nella chirur-gia refrattiva, determina untrattamento molto precisocon la massima sicurezza lega-ta all'azione non meccanicadell'incisione, al minimovolume di tessuto ablato edall'altissima riproducibilitàdei risultati.

Quanto è diffuso il lasernegli studi italiani?

Non esiste un censimentoufficiale delle apparecchiatu-re odontoiatriche presenti

nel nostro Paese, però possorispondere a questa domandariportando i datidell’Institute for advanceddental technologies riferiti al2009: la penetrazione sulmercato del laser nel nostropaese si aggira intorno all’8-10%, contro il 10% dellaGermania, il 16-18% delGiappone e il 36-38% degliStati Uniti. Quindi, diciamoche nel nostro Paese ci sonoancora ampi margini perpoter implementare la diffu-sione della tecnologia laser

negli studi professionaliodontoiatrici.

Al di là dei progressi cheancora possono avvenire alivello tecnologico, i dentistisono preparati ad adottarequesto nuovo approccio?

Direi di sì. L’odontoiatra èuna figura professionale che èstata sempre ben predispostaa inserire nuove tecnologienella propria attività; nellostesso tempo, però, bisogna

affermare che questa tecnolo-gia richiede una breve curvad’apprendimento al fine diottimizzarne il suo impiegoclinico. Per tale ragionemolte università italiane datempo organizzano corsi diperfezionamento e masterdedicati.

Ci sono delle resistenzeculturali? E ci sonoresistenze economiche,dovute al costo deidispositivi?

In effetti agli inizi del 2000esisteva una diffidenza neiconfronti del laser poichéquello che veniva descrittosulle sue potenzialità era sol-tanto il frutto di esperienzecliniche di singoli professio-nisti. Oggi, come detto inprecedenza, l’università attra-verso la ricerca di base e trialclinici sta dimostrando cheesiste un’evidenza scientifica.Direi che in questi ultimi

trent'anni si è passati dal“laser come strumento delfuturo” ad una “odontoiatrialaser assistita”, per arrivareoggi, e il Congresso Wfld diRoma contribuirà a tutto ciò,ad una “odontoiatria laser”. Le resistenze economichelegate al costo di queste appa-recchiature si ridurranno nelgiro di poco tempo per i sem-pre maggiori consensi che illaser troverà nel mercatoodontoiatrico.

R. T.

Il congresso della Federazione mondiale per il laser inodontoiatria si terrà a Roma nelle aule dell’UniversitàLa Sapienza da giovedì 9 a sabato 11 giugno(www.wfld-ed-rome2011.com). "La World federationlaser in dentistry (Wfld) ha l’obiettivo di divulgare leconoscenze scientifiche, la ricerca e lo sviluppo dellaser sui tessuti orali e dentali. Questa società, chepossiamo considerare come il massimo organismomondiale a livello di odontoiatria laser, è suddivisa in 5divisioni: Africa e Medio Oriente, Nord America, SudAmerica, Asia ed Europa. Nell’ambito della divisioneeuropea, l’Italia è ben rappresentata sia come numerodi iscritti sia come rappresentanti nel Board" ci haspiegato Antonella Polimeni, direttore deldipartimento di scienze odontostomatologiche dellaSapienza e presidente del congresso.Dopo il primo congresso organizzato a Tokio nel1988, la Federazione si è sempre più ampliata in tuttoil mondo. La divisione europea, molto attiva, ha giàorganizzato due incontri continentali a Nizza e aIstanbul e ora è la volta della capitale italiana. Ilcongresso romano traccerà lo scenario delleapplicazioni del laser nelle varie specialitàodontoiatriche e getterà uno sguardo verso il futuro,trattandosi di tematiche ancora in grande evoluzione.Cinque le sessioni previste: laser research,endodonzia, parodontologia e implantologia,odontoiatria conservativa e pediatrica e chirurgia orale.

AntonellaPolimeni

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EDUCATION&MEETING NEWS21EDUCATION&MEETING NEWS 20

Il XVII Congresso Nazionaledei chirurghi maxillo-faccialisi terrà a Como dal 12 al14 maggio nel CentroCongressi di Villa Erba. I temi principali del con-gresso saranno la chirurgiapreprotesica avanzata, gliespedienti e le insidie (tricksand traps) in chirurgia orto-

gnatica e la sindrome delle apnee ostruttive del sonno.Sarà prevista anche una seduta pomeridiana interamentededicata all’ortodonzia pre-chirurgica, sempre secondola formula dei “tricks and traps”. Inoltre, come è ormai tra-dizione, ci sarà anche una seduta mattutina inaugurale,interamente riservata ai giovani, il cui tema saranno leneoplasie benigne delle ossa mascellari. Infine, sono pre-viste letture magistrali da parte di autorevoli esperti stra-nieri ed italiani sui temi principali del congresso, e trecorsi monotematici di aggiornamento, che interesserannosoprattutto i più giovani su argomenti affini ai temi di rela-zione. Diverse saranno le novità rispetto al passato. "Innanzitutto il congresso sarà più breve, mezza giornata inmeno, per non portare via troppe giornate di lavoro aipartecipanti" spiega Paolo Ronchi, presidente dellaSocietà italiana di chirurgia maxillo-facciale (Sicmf). Ampio spazio, anche nell’aula principale, alle comunica-zioni libere sui temi congressuali e su tutti gli altri aspettidella disciplina: traumatologia, oncologia, chirurgia rico-struttiva della faccia, chirurgia orale avanzata, labiopa-latoschisi, chirurgia cranio-facciale, sindromi malformati-ve rare, ghiandole salivari, chirurgia piezoelettrica."Infine, e questo è un aspetto innovativo al quale tengo inmodo particolare, per incentivare la partecipazione dicolleghi stranieri, sarà prevista nell’aula principale la tra-duzione simultanea in inglese, e ci sarà la possibilità perloro di presentare relazioni sui temi principali o liberidirettamente in lingua inglese - ha dichiarato Ronchi -.Spero che queste aperture portino un buon numero di col-leghi di altre nazioni, in quanto sono convinto che loscambio tra colleghi di diversi Paesi sia estremamenteutile per la crescita della nostra disciplina".

Per informazioni

Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Villa OlmoTel. 031.579813 - Fax [email protected]

XVII Congresso Nazionale Sicmf

Paolo Ronchi

Controversie in endodonzia:le scelte cliniche e la letteratura scientifica

Il dottor Mauro Venturisarà il protagonista di uncorso monotematico

organizzato dall'Accademiaitaliana di endodonzia(www.accademiaitalianaen-dodonzia.it) nella giornatadi sabato 7 maggio a pressoil Centro Congressi Ca’ diMezzo di Fiumana diPredappio. Tema dell'in-contro saranno le"Controversie in endodon-zia e scelte cliniche: il datoscientifico e l'opinione nondimostrata"."Le regole del trattamentoendodontico sono state ori-ginariamente stabiliteattraverso tentativi ed erro-ri. Solo negli ultimi decen-ni sono stati adottati meto-di scientifici per definire lestrategie cliniche, ma anco-ra oggi persistono contro-versie relativamente a ungran numero di temi - ci haspiegato Venturi -. Si trattaad esempio di divergenze diopinione per quanto riguar-

da la gestione clinica delleesposizioni della polpadeterminate dalla carienella dentatura adulta, ladefinizione di successo efallimento della terapiaendodontica, l'individua-zione delle cause di infezio-ne del sistema canalare, esoprattutto le scelte tera-peutiche".Come spiega il dottorVenturi, una delle lacunepiù evidenti in letteraturaendodontica è certamentela mancanza di studi clinicirandomizzati che affrontinole questioni controverse piùsignificative. Questi studiperò richiedono periodi difollow up estremamentelunghi, e non è prevedibileche venga colmata questalacuna già nel prossimofuturo. Ma c'è anche un altro pro-blema sullo sfondo:"Idealmente, i curatori diriviste mediche dovrebberosvolgere talmente bene il

lavoro di verifica dellemetodologie statistiche uti-lizzate negli articoli oggettodi pubblicazione, che i let-tori non direttamente inte-ressati a questo aspetto dellavoro di ricerca potrebberosemplicemente dare perscontato che tutto quanto èstato pubblicato sia corret-to. Purtroppo la situazionereale è assai diversa - osser-va il dottor Mauro Venturi

-. Vi è ancora oggi grandequantità di errori presentiin letteratura biomedicache deriva da difetti diimpostazione veramenteelementari, come ad esem-pio il non aver incluso ungruppo di controllo, o l'averutilizzato un metodo stati-stico come il test t in con-fronti multipli".Ad oggi insomma lo spe-cialista che si accinga a

leggere la letteratura medi-co-scientifica dovrebbeessere in grado di valutarela bontà e la correttezza deimetodi statistici utilizzatidagli autori delle ricerche,in modo da poter giudicarela validità delle argomen-tazioni favorevoli o contra-rie ad uno specifico testdiagnostico o ad una tera-pia in fase di studio."Questa necessità potrebbe

risultare scoraggiante perchi non si occupa di stati-stica - spiega il dottorVenturi -, ma la conoscen-za dei concetti e dei meto-di statistici di base è neces-saria tanto a chi producericerca biomedica, quantoa chi consulta la letteratu-ra scientifica per acquisireinformazioni".

A. P.

Un corso dell'Accademia italiana di endodonzia si focalizzerà sui temi ancoradibattuti della disciplina. Ancora scarsa è infatti l'evidenza scientifica su alcuneimportanti tematiche cliniche, e leggere la letteratura non è sempre agevole

Mauro Venturi

Sarà la città di Genova aospitare il tradizionaleCongresso della SimplantAcademy, giunto quest’an-no alla sua quinta edizio-

ne. Con il patrocino dell'Università degli Studi di Genova, l’ap-puntamento è fissato per sabato 28 maggio pressol'Auditorium Centro Congressi Ist del Cba - Centro biotecnolo-gie avanzate.Tema del congresso sarà l'approfondimento clinico e scientifi-co delle prospettive offerte dalla chirurgia implantare computerassistita per la prevenzione dell’errore chirurgico. Al centro del-l’attenzione, quindi, il protocollo di chirurgia guidata diMaterialise Dental basato sul software SimPlant e sull’uso diguide chirurgiche costruite secondo un processo produttivo bre-vettato (protipizzazione - stereolitografica).I relatori trasmetteranno ai partecipanti indicazioni cliniche pra-tiche per una corretta pianificazione del trattamento, per otti-mizzare le diverse fasi operative e prevenire così possibili erro-ri. Non mancheranno, poi, i consigli pratici su come gestire almeglio tutti i fattori fondamentali per il successo del trattamen-to, quali il protocollo tecnico di costruzione di un indice radio-logico, il protocollo TAC, la pianificazione del caso chirurgicomediante software, il protocollo chirurgico di carico immedia-to con realizzazione di una protesi provvisoria immediata. Il comitato scientifico formato da Paolo Pera, StefanoBenedicenti, Sandro Fabbro e Roberto Garrone, con GuidoSchiroli in qualità di presidente del convegno, ha quindi messoa punto un programma improntato alla clinica pratica e voltoa esplorare i diversi campi di applicazione della chirurgia gui-data. Il clima della giornata sarà quello dello scambio reci-proco di esperienze e di confronto tra le diverse professionalità- radiologo, clinico e odontotecnico - che con un approcciomultidisciplinare sono chiamate a determinare l’opzione tera-peutica più idonea al caso di ogni singolo paziente.La partecipazione al convegno è gratuita.

V Congresso Simplant Academy

Per informazioni

CEC Comunicazione Eventi Congressi srlTel. 06.60210638/65192185 - Fax 06.6551406

L'Accademia italiana di endodonzia ha definito per il 2011 unricco programma di incontri, il Continuing Education Aie, che sisvolgerà tra settembre e novembre, garantendo contenuti di gran-de interesse per la pratica quotidiana dell'endodonzia e offren-do un elevato numero di crediti Ecm (ben 47 crediti nel 2010).Giunto ormai alla sua terza edizione, questo progetto formativoè molto apprezzato dai partecipanti per il taglio non solo teori-co ma anche pratico e conviviale degli incontri. Sede degliincontri sarà la sede Dental Trey di Fiumana di Predappio (FC)."Il Continuing Education 2011 si svilupperà in tre incontri, per untotale di otto giornate, in cui qualificati soci attivi Aie svolgeran-no un programma teorico associato a incontri pratici - ci ha spie-gato Federica Fonzar, presidente dell'Accademia -. Durantequesti incontri verranno sviscerati tutti gli aspetti indispensabili aun corretto approccio endodontico". IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI Nel primo incontro (gio-vedì 8, venerdì 9 e sabato 10 settembre) Nicola Perrini parleràdegli aspetti biologici del trattamento endodontico e GianfrancoVignoletti della diagnosi e del piano di trattamento. Sarà poi pos-sibile seguire l'intervento di Claudio Citterio e Alberto Pellegattasull'anatomia del sistema endocanalare e la sua influenza sullasagomatura del canale radicolare e, a seguire, quello diFrancesco De Simone e Terzo Fondi sulla tecnica radiologica inendodonzia. Nell'ultima giornata, spazio alle relazioni diFederica Fonzar sull'isolamento del campo operatorio, di AnielloMollo sul pretrattamento e apertura della camera pulpare e diAlberto Mazzocco sulla determinazione della lunghezza di lavo-

ro. Chiuderà i lavori l'attesa esercitazione pratica. Nel secondoincontro (venerdì 28 e sabato 29 ottobre) si inizierà con il con-tributo di Giuseppe De Caroli sull'utilizzo degli strumenti manua-li, che passerà poi la parola ad Andrea Gesi e Paolo Mareschiche parleranno di sagomatura del canale radicolare secondo latecnica Mtwo. Nella mattinata di sabato si svolgeranno le eser-citazioni pratiche e nel pomeriggio chiuderà questo secondoincontro l'interessante relazione di Angelo Fassi e Marco Forestalisui ritrattamenti, con indicazioni sull’approccio clinico ai danniiatrogeni come le perforazioni e frattura di strumenti nel canale.Il terzo e ultimo incontro (giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19novembre) sarà aperto dall'intervento di Eugenio Tosco e PierLuigi Ballor sul nuovo sistema WaveOne, dalla sagomatura allachiusura del canale radicolare. A seguire un'ampia sessione diesercitazione pratica. Mauro Venturi e Massimo Messori si occu-peranno poi di otturazione del canale radicolare e anche perquesto argomento è prevista un'esercitazione. L'ultimo giorno dilavori affronterà i temi dell'endodonzia chirurgica (AlessandroMarcoli), del restauro diretto del dente devitalizzato (PaoloFerrari), del restauro indiretto del dente devitalizzato (StefanoBottacchiari), concludendo con un'attenta disamina di VittorioFerri su quando è indicato prediligere un trattamento implantarerispetto a quello endodontico.

Ultradent Products Inc, azienda leader nel campo dellosbiancamento dentale, organizza per il 2011 un pro-gramma di corsi di aggiornamento su questo specificotrattamento odontoiatrico, basato sull'utilizzo della com-pleta linea di prodotti Opalescence.Molto ampia la parte pratica dei corsi, per permettere aipartecipanti di acquisire non solo le conoscenze teorichema anche le competenze tecniche di tutte le fasi operati-ve del trattamento.Tra gli argomenti affrontati nella parte teorica, la tipolo-gia delle discromie (pigmentazioni intrinseche ed estrin-seche), le tecniche di sbiancamento domiciliare e profes-sionale, la durata e il mantenimento del trattamento disbiancamento, la prevenzione della sensibilità dentinale,il consenso informato e le strategie di marketing. Le eser-citazioni pratiche saranno invece focalizzate sulla costru-zione della mascherina personalizzata e sullo sbianca-mento professionale alla poltrona.L’Ultradent Forum si svilupperà nel corso dell'anno in unaserie di appuntamenti su tutto il territorio nazionale.

Ultradent Forum

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Ultradent ItaliaNumero Verde [email protected]

Continuing Education Aie

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Segreteria Aie Dr.Alberto Pellegatta - Tel 0331.686222info@accademiaitalianaendodonzia.itwww.accademiaitalianaendodonzia.ite20 srl Tel 0105960362 - [email protected]

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FATTI&PERSONE23FATTI&PERSONE 22

Con un bilancio davveropositivo si è chiusa sabato 26marzo, dopo cinque giornateespositive, la fiera IDS diColonia. Rispetto allamanifestazione precedente ivisitatori sono aumentati dioltre il 9 per cento, gliespositori del 7 e la superficieespositiva del 5 per cento. Intotale circa 115.000 operatoriprovenienti da 148 paesi si sono informati sulla gammadei prodotti offerta dalle 1.956 aziende espositrici, chehanno confermato nei numeri una forte affluenzainternazionale alla fiera.La prossima edizione di IDS - la 35esimaesposizione internazionale di odontoiatria eodontotecnica - si terrà nel marzo 2013, semprea Colonia.

Si è conclusa a Colonia la più grande IDS di tutti i tempi

“Inutile e pericolosa per la salute orale dei cittadini e unulteriore ostacolo alla lotta all'abusivismo, maisufficientemente contrastato". È questo il commento diGianfranco Prada, presidente dell'Associazionenazionale dentisti italiani (Andi), alla proposta di legge n.4125 presentata alla Camera e assegnata in commissioneAffari sociali (primo firmatario Marco Rondini, di Lnp,odontotecnico milanese). La proposta di legge - spiega ilpresidente Prada - “si propone di adeguare il profiloprofessionale dell’odontotecnico introducendo una novitàrispetto a quello attuale: la possibilità di ottimizzare instudio il dispositivo protesico. Questo, nonostante debbaavvenire sotto la responsabilità e alla presenza del dentistaabilitato all’esercizio della professione, rende di fattoimpossibile contrastare l’esercizio abusivo dellaprofessione, vero pericolo per la salute orale dei cittadini”.Oggi la presenza in studio dell’odontotecnico, nongiustificata dal proprio profilo professionale, permette alleforze dell’ordine di individuare facilmente una situazionepoco chiara, che nella quasi totalità dei casi si traducenella denuncia del dentista e dell’odontotecnico peresercizio abusivo della professione medica.Ma non solo. Il presidente Andi si chiede se abbia sensoattivare un nuovo corso di laurea della durata di tre anniesclusivamente per permettere all’odontotecnico di ritoccarele protesi in studio. Intervento che già fa il dentistaabilitato, colui che prescrive all’odontotecnico larealizzazione del dispositivo protesico e ha tutte le

competenze per eseguirlo, acquisite in un corso di laureadella durata di sei anni. “Noi dentisti italiani ma soprattuttoi nostri pazienti - continua il dottor Prada - non abbiamo lanecessità di avere un odontotecnico in studio che faccia alposto nostro i ritocchi. Gli odontotecnici italiani sono tra ipiù qualificati ed apprezzati al mondo per competenza eprofessionalità e questo nuovo profilo non contribuisce adaccrescere la loro figura professionale”.Anche l’Associazione italiana odontoiatri (Aio) ribadiscecon fermezza la sua posizione contraria all’inserimentodell’odontotecnico tra le professioni sanitarie. Dato che lafigura dell’odontotecnico non ha alcuna attinenza con lefigure sanitarie - affermano i vertici Aio - la proposta dilegge appare non solo inopportuna, ma giàconcettualmente errata nelle premesse. La propostapresentata afferma infatti che: “Al fine dell'adeguamentodel profilo sanitario di odontotecnico, è individuata lafigura dell'odontotecnico quale professione sanitariaafferente all'area tecnico-assistenziale”. Tale premessarisulta errata, secondo Aio, in quanto si darebbe perassodato che quello dell'odontotecnico sia un “profilosanitario”, piuttosto che un’arte ausiliaria a una professionesanitaria. “Non sussistendo quindi un profilo sanitario diodontotecnico da adeguare, il progetto di legge appareuna pericolosa forzatura che rischia di creare confusione inambito odontoiatrico e sanitario” sottolinea PierluigiDelogu, presidente dell’Associazione. Inoltre èconvinzione di Aio che non vi sia alcuna esigenza che

l’odontotecnico, come riporta la proposta di legge, verifichila congruità dei dispositivi medici direttamente sul paziente.Infatti, soprattutto oggi che il progresso tecnologicopermette una comunicazione ancora più precisa, rapida einterattiva tra studio e laboratorio, non sussiste alcunanecessità che l'odontotecnico si debba recare presso lostudio odontoiatrico per espletare le sue mansioni.Condivisa con Andi anche la preoccupazione sull’ipotesi diistituzione di un nuovo corso di laurea per gli odontotecnicie di una “sanatoria” automatica che riguarderebbe tutti gliattuali operatori. “Questo porterebbe a trasformarel’indispensabile figura di produttore di dispositivi su misurain un operatore sanitario, a scapito degli stessiodontotecnici che con professionalità e competenzasvolgono la propria attività in laboratorio” afferma Delogu.

Andi e Aio allineate contro il profilo dell’odontotecnico

Tredici anni di ricerca sperimentale e clinica, 110 articolidi cui 30 studi sperimentali, 51 studi clinici e 29interessanti case report, 2 revisioni della letteratura diautori indipendenti, 3 libri di cui 2 in anteprima, 458 traistologie, immagini cliniche e radiografiche, tabelle egrafici e ben 239 autori coinvolti: questi i principalinumeri della rassegna bibliografica “Scientifica -Implantologia”, pubblicata in questi giorni da Sweden &Martina e disponibile gratuitamente per tutti coloro che nefaranno richiesta all’azienda.I lavori sono divisi in 8 sezioni, che affrontano i principalitemi a cui la ricerca si è indirizzata: superfici implantari, studisperimentali in vivo, impianti post-estrattivi, carico immediato,tecniche di carico con platform switching, rigenerazioneossea, comportamento meccanico degli impianti, e adozionedi nuove tecnologie legate all’implantologia, essenzialmenteCad-Cam e chirurgia guidata.Dietro a tutto questo Sweden & Martina, azienda che nonè più solo simbolo di successo commerciale ma ormaianche importante polo di sostegno alla ricerca, allacultura e all’etica odontoiatrica e implantologica.

Per richiedere una copia: [email protected] - Tel. 049.9124300

Pubblicata "Scientifica", l'opera che contiene 13 anni di studi e di ricerca in implantologia

Sul sito dell'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi)è disponibile dal 2009 un programma per calcolare ilcosto di ciascuna prestazione odontoiatrica all'internodello studio. Un servizio informatico molto apprezzato eutilizzato in questi anni, che permette di calcolare i propricosti di gestione e, di conseguenza, di mettere a punto unproprio tariffario. Tariffario che non sarà più basato suconoscenze empiriche, bensì sulla coscienza dei realicosti sostenuti.Grazie al servizio è possibile anche effettuare dellesimulazioni in quanto, modificando semplicemente i datiintrodotti, l'utente potrà valutare come e in quale misuravariano i costi delle prestazioni.Potrà, infine, se inserisce i dati relativi ai costiprevidenziali e fiscali, ricavare un costo che rappresenta il“punto di pareggio”, ossia il costo totale delle prestazionicomprendente tutti i tipi di oneri che genera la sua attivitàprofessionale.Il servizio si chiama "Centri di costo" ed è presente suwww.andiservizi.it

Centri di costo Andi: calcolare onlinei costi del proprio studio

Anche quest’anno la visita al Midwinter Meeting diChicago è stata per l'Associazione italiana odontoiatri(Aio) l’occasione per incontrare i vertici delle principaliassociazioni internazionali e confrontarsi sui temi piùattuali della professione.In particolare, la delegazione Aio, composta dalpresidente Pierluigi Delogu, dal responsabile esteri

Gerhard Seeberger, dal tesoriere Enrico Lai e daGiancarlo Couch, delegato per i rapporti con laChicago Dental Society, ha avuto un’importante riunionesui temi di politica odontoiatrica con i massimi esponentidell’American dental association (Ada), tra cui ilpresidente in carica Raymond Gist e il il presidenteeletto William Calnon. Al centro dell’incontro i temilegati alla difesa della libera professione e della libertàda parte dei pazienti di scegliere a chi affidare la curadella propria salute orale. Anche l’Ada sta svolgendo datempo una battaglia contro le convenzioni e le tariffepredeterminate e propone campagne per sensibilizzare icittadini sull’importanza di cure sicure e di qualità. Infatti,nonostante nel sistema statunitense sia sviluppatasoprattutto l’assistenza integrata dalle assicurazioni, ben20 milioni di cittadini non hanno alcuna assistenzaodontoiatrica.L’incontro con l’Associazione dentale messicana hainvece confermato la collaborazione tra le dueassociazioni, quest’anno ulteriormente motivata dalcoinvolgimento di Aio nella promozione presso gliodontoiatri italiani dell’annuale congresso della WorldDental Federation (Fdi) che si terrà a Città del Messicodal 14 al 17 settembre (www.fdicongress.org).

Aio sempre più attiva a livello internazionale

La delegazione Aio con i massimi esponentidell’American Dental Association

La seconda edizione di questa particolare manifestazionesportiva si terrà al Tennis Club Italia di Forte dei Marmidal 17 al 19 giugno. Il richiamo per gli appassionati èforte, e sarà l'occasione per sfidare non solo i colleghima anche due grandi del tennis italiano: Paolo Bertoluccie Adriano Panatta.Promotori dell’evento sono l'azienda implantare Biosaf Ine Tennis Club Italia.

Per informazioni: B2B Consulting - Tel. 06.6675135www.infob2bconsultingsrl.com - [email protected]

La premiazione dell'edizione dello scorso anno.Il primo torneo di tennis per dentisti ha visto trionfare tra gliuomini il dottor Iacopo Bizzi, davanti ai dottori AndreaPapponi e Paolo Scarpato. Tra le donne, primaclassificata la dottoressa M. Vittoria di Giovanni,seconda la dottoressa Fiorella Le Noci, con la dottoressaFrancesca Pucci a completare il podio.

II torneo di tennis per dentisti

Continua il lavoro attorno al progetto di Fnomceo eMinistero della Salute per il riconoscimento delle Societàscientifiche. "L'obiettivo - spiega Claudio Cricelli,presidente della Società italiana di medicina generale(Simg) e delegato della Fnomceo per il progetto - è quellodi definire una lista di Società scientifiche che per la loroconsolidata attività scientifica possono essere considerateun interlocutore a pieno titolo in tutti i tavoli di confronto".In sostanza, si punta a costruire una platea di sigle la cuiautorevolezza nell'attività scientifica si traduca in unarappresentatività istituzionale. "Oggi - conferma Cricelli -quando si vuole trattare un tema che investe una specificacategoria professionale, si sa quali sindacati vannoconvocati. Vogliamo fare in modo che quando sul tavoloci sono questioni di carattere medico-scientifico, perinterlocutori vengano scelte sigle che siano realmenteautorevoli".Quale veste legislativa assumerà il progetto e qualisaranno i tempi di realizzazione, è ancora tutto dadiscutere. “Non è importante il numero degli iscritti alla società - haprecisato il presidente della Simg - ma la qualità e latipologia della produzione scientifica relativa alladisciplina che si rappresenta. Insomma, la vera rivoluzioneè che siano valutati non i numeri, ma la qualità”.

Un elenco di Società scientifiche accreditate per i rapporti con le istituzioni

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I redazionali presentati in queste pagine rapprentano una libera scelta della Redazione di Italian Dental Journal tra i comunicati pervenuti

Italian Dental Journal Anno VI - numero 5 - aprile2 2011Mensile di attualità, informazione, culturaOrgano Ufficiale SMOMSolidarietà Medico Odontoiatrica nel Mondo onlus

Direttore responsabilePaolo Pegoraro � [email protected]

RedazioneAndrea Peren � [email protected]

Consulenza graficaElena Valli � [email protected]

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Hanno collaborato in questo numero: Susanna Levi,Giovanni Lodi, Giampiero Pilat, Alberto Pispero, RenatoTorlaschi, Elena Varoni

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Testata associata Associazione Nazionale Editoria PeriodicaSpecializzata

Conservativa

� VOCO GMBHwww.voco.it - www.voco.de

Le fratture del rivestimento in ceramicasono sempre situazioni precarie sia per ilpaziente che per il dentista. Nella mag-gior parte dei casi, tali difetti richiedonola sostituzione del restauro, una procedu-ra che si associa sempre a trattamenti cli-nici complicati e lunghi, con relativi costieconomici. Voco offre una soluzione alter-nativa a questo problema grazie aCimara Zircon. CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Cimara Zircon è un kit completo per ripa-razioni estetiche di elevata qualità incomposito di difetti di restauri in ceramicaintegrale o rivestiti di ceramica con struttu-re in ossido di zirconio. Il kit completo contiene tutti i componentinecessari per una riparazione ad altolivello estetico: un primer specifico per leparticolari proprietà dell’ossido di zirco-nio, un adesivo adatto allo scopo, il com-posito a elevate prestazioni Grandio SOe frese speciali per le superfici in cerami-ca.

Cimara Zircon

Igiene Orale

� JOHNSON & JOHNSON SPAwww.listerine.it

Affiancare all’utilizzo quoti-diano di spazzolino e filointerdentale il collutorioListerine, con la sua formula-zione a base di 4 oli essen-ziali (eucaliptolo, metil salici-lato, timolo e mentolo) èsenza dubbio raccomandabi-le per garantire una più effi-cace igiene orale.CARATTERISTICHE

PRINCIPALI

Il collutorio penetra a fondo eaiuta ad eliminare il biofilmorale dopo l’uso di presidimeccanici, completando laquotidiana igiene orale deipazienti e inibendo l’azionedei batteri nel cavo orale,capaci di colonizzare nonsolo i denti - che rappresentano circa il25-30% della superficie del cavo orale -ma anche tutte le altre strutture incluse

guance, lingua e palato (ilrimanente 70% del cavoorale).È oggi disponibile ancheuna speciale formula avan-zata per la protezione dellosmalto: Listerine Total CareDifesa Smalto, disponibileesclusivamente in farmacia,è ricco di fluoruro di sodio(225 parti per milione), pro-tegge lo smalto dalla demi-neralizzazione causata dal-l’attacco di sostanze acide elo ripara e rinforza nei puntideboli prima che la cariepossa avere origine.

Listerine Total Care Difesa Smalto

gap marginali e assicurando ricostruzioni di lunga durata. Il composito dispone infine di una radiopacità superiore al250% rispetto ad alluminio, permettendo così diagnosi moltoaccurate. Presentato alla fiera di Colonia in marzo e disponibile in Italiada aprile, Venus Bulk Fill è certificato da studi in-vitrodell’Università di Monaco e dai laboratori di ricerca della rivi-sta dentale americana Reality Now.

Conservativa

Il nuovo Venus Bulk Fill di Heraeus offrirà ai dentisti una solu-zione efficace per le ricostruzioni su posteriori. Il compositocon consistenza fluida e auto-adattiva permette ricostruzioniveloci, facili e affidabili in un unico strato di 4 mm. Venus BulkFill combina uno stress da polimerizzazione molto basso conun’alta profondità di polimerizzazione e con un’eccellenteradiopacità. Il professionista ottiene così un doppio beneficio:risparmia tempo e denaro mentre realizza una ricostruzionesolida e stabile.CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Il nuovo materiale è ideale per la realizzazione di ricostruzio-ni dirette di I e II classe su elementi diatorici come riempitivodi base in blocchi da 4 mm al di sotto di un composito con-venzionale o come liner sotto un composito tradizionale. Puòessere ottimamente abbinato alle masse Universal di VenusDiamond, ma è comunque compatibile con tutti gli altri mate-riali per ricostruzione e sistemi adesivi a base di metacrilati. La caratteristica di auto adattamento del materiale garantisceun riempimento cavitario ottimale. Venus Bulk Fill si eroga facil-mente e si posiziona direttamente in cavità grazie alla siringadotata di punte monouso direzionali. La ricostruzione si conclu-de apponendo un ultimo strato di composito convenzionale.Venus Bulk Fill permette di realizzare otturazioni di posteriori soli-de e stabili. Il materiale fluido offre una riduzione di stress dapolimerizzazione significativa. Ciò permette di minimizzare leforze interne sull’interfaccia adesiva, evitando la formazione di

Venus Bulk Fill

� HERAEUS KULZER SRL

Tel. [email protected]

www.heraeus-dental.it - www.heraeus-venus.com

Wobenzym Vital rappresenta un’importante scelta terapeuticaper tutte quelle patologie nelle quali l’infiammazione gioca unruolo significativo, soprattutto nel decorso post-intervento, in par-ticolare dopo avulsione di denti del giudizio mandibolari o inne-sto di impianti o protesi, che spesso danno luogo a edemi, gon-fiore, infiammazione e traumi dei tessuti molli.CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Oltre ad accelerare il decorso dell’infiammazione, WobenzymVital è in grado di ridurre il gonfiore e il dolore, poiché inter-viene attivamente nei sistemi di difesa biologici ristabilendo unequilibrio fisiologico. E questo grazie ai suoi enzimi proteoliticiad alta efficacia e ad ampio spettro di applicazione - bromelina,papaina, tripsina e chimotripsina - i quali, agendo in sinergia,sono in grado di regolare il sistema immunitario e ristabilire lecondizioni ideali per contrastare l’infiammazione dei tessuti.Enzimi proteolitici che svolgono anche un’azione antibatterica,stimolano la risposta autoimmune e favoriscono il processo diriparazione dei tessuti molli.Lo speciale rivestimento delle compresse di Wobenzym Vital per-mette ai componenti attivi di bypassare l’ambiente acido dellostomaco e di essere prontamente assorbiti dalla mucosa intesti-nale, con ottimi risultati su tollerabilità e sicurezza. Il prodotto è acquistabile in farmacia.

Farmaci

� NAMED SPAwww.wobenzym.it

Numero verde 800.203678 (da lunedì a venerdì, dalle 14 alle 17)

Wobenzym Vital

Wave One, prodotto da Dentsply Maillefer, offre semplicità, sicu-rezza ed efficacia al procedimento di sagomatura dei canaliradicolari grazie all’uso, nella maggior parte dei casi, di ununico strumento in NiTi per ogni trattamento canalare. CARATTERISTICHE PRINCIPALI

WaveOne utilizza la tecnica del file unico monopaziente conrotazione alternata: il motore di WaveOne cambia alternativa-mente la direzione di rotazione in fase di sagomatura che aiutalo strumento ad avanzare lungo il canale, rispettandone l’anato-mia e riducendo il rischio di rottura dello strumento nel canale. Questa tecnica permette l’utilizzo di un solo strumento rotante perogni trattamento canalare, invece di quattro o cinque strumenti,assicurando così al professionista la massima semplicità d’uso ediminuendo il tempo globale necessario per la sagomatura finoal 40% rispetto alla tecnica rotante tradizionale con movimentocontinuo. In quest'ottica Dentsply Maillefer propone gli strumentiWaveOne esclusivamente in blister pre-sterilizzati monopaziente. Simit Dental, che distribuisce in esclusiva per l'Italia questo pro-dotto, organizza corsi di formazione e dimostrazioni pratiche instudio.

Endodonzia

� SIMIT DENTAL SRL

Tel. 0376.267811 - Fax 0376.381261www.simitdental.it - [email protected]

WaveOne

Page 14: Riabilitazione implantare nell’edentulo totale · orale e implantologia (Sicoi), titolare dell’insegnamento di parodontologia al Corso di laurea in igiene dentale dell’Università

Quando si parla di implantolo-gia l'attenzione è sempre rivoltaall'inserimento dell'impianto:piano di trattamento, pianifica-zione dell'intervento chirurgico,caratteristiche degli impianti,tecniche di inserimento.Raramente si parla invece deicasi in cui, per varie ragioni,l'impianto è necessario rimuo-verlo.Ci ha pensato però la ButterflyItalia importando e distribuendoin esclusiva i prodotti dell'azien-da coreana Neobiotech che ha ideato un sistema pratico checonsente l'estrazione rapida e atraumatica degli impianti,senza ricorrere ad interventi demolitivi e alla successiva rigene-razione, con la possibilità di riinserire immediatamente unimpianto sostitutivo di dimensioni analoghe a quello rimosso.CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Distribuito da Butterfly Italia, il kit offre la possibilità di rimuove-re impianti fratturati, con connessioni danneggiate o che hannosubito perdita ossea marginale, e di sostituirli inserendo impian-ti dello stesso diametro. Nell’utilizzo della metodica non è pre-visto l’utilizzo di frese carotatrici, la rimozione dell’impianto risul-ta piuttosto semplice e senza traumi per il paziente: la forza tra-smessa dal cricchetto all’estrattore è graduale e può raggiun-gere i 400N; il risultato è quello di non provocare nessuna per-dita di tessuto osseo adiacente all’impianto da rimuovere.La metodica è applicabile a una vasta tipologia di sistemiimplantari.

DENTAL MARKET 26

Set Dental ortodonziaIl catalogo Set Dental ortodonzia, con-cepito e realizzato come strumento ingrado di orientare e facilitare il profes-sionista nelle proprie scelte, proponeuna gamma di prodotti completa e dimetodologie costruttive innovative. Gliattacchi, in acciaio, estetici e nickelfree, sono proposti, in bocche comple-te, nell'esclusivo confezionamento chene consente un utilizzo pratico e imme-diato, facilitando il lavoro alla poltrona.Le bande, universali e anatomiche, sonodisponibili sia prepuntate che lisce perconiugare praticità e personalizzazio-ne; l’ampia scelta di archi e fili soddisfale esigenze di ogni singola fase del trat-

tamento; pinze e strumenti ortodontici sono garanzia di qua-lità e affidabilità assoluta. Un'ampia gamma di accessori,ausiliari e prodotti monouso completa l'offerta in grado disoddisfare l'ortodontista più esigente.

Monouso

Gli articoli Set Dental, marchio regi-strato Dental Trey, soddisfano piena-mente una moderna gestione dellostudio che vede in primo piano leprocedure operative e di sterilizza-zione: oggi più che mai tali proce-dure richiedono la massima affidabi-lità anche nei prodotti monouso.Set Dental monousoL’edizione 2011 del catalogo SetDental monouso si è arricchita di tantinuovi prodotti che, oltre a garantire lamassima igiene, offrono un ambienteoperativo più confortevole e rassicu-rante per pazienti e operatori.L’introduzione dei guanti Aloe Vera(più delicati sulla pelle), in nitrilemicrotexturizzati e in vinile elasticizzati (per tutti gli operatori conproblemi di allergia al lattice) completano una linea di guantidi alta qualità; camici TNT sterili e non sterili, cappelline conlacci e con elastico e sovrascarpe completano la linea di pro-dotti per la protezione individuale; la linea di fili interdentaliEcoFloss rappresenta una novità assoluta nel mondo dei filiinterdentali, non solo per l’alta qualità dei prodotti, ma ancheper il confezionamento eco-friendly (blister con funzione didispenser): ecologico, economico, innovativo.

Set Dental

� DENTAL TREY SRL

Tel. 0543.929111 - Fax 0543.940659www.dentaltrey.it - [email protected]

Endodonzia

� BUTTERFLY ITALIA SRL

Tel. 02.95335246 - Fax [email protected] - www.butterflyitalia.com

Neo FixtureRemover Kit

Immagini cliniche e diagnosti-che sul proprio iPhone e iPad diApple: è questa la funzionalitàdella nuova applicazionePlanmeca iRomexis che permette,insieme al servizio PlanmecaOnline, di condividere immaginicon dispositivi mobili e tra i part-ner clinici.Questa applicazione completa,che consente di visualizzare imma-gini 2D e 3D, è stata progettataper consentire agli utenti delleunità radiografiche Planmeca diaccedere alle immagini da qual-siasi parte del mondo, usando lereti Wi-Fi o 3G. CARATTERISTICHE

PRINCIPALI

Planmeca è la prima azienda apresentare un’applicazione gra-tuita nativa per iPhone e iPad diApple con visualizzatore d’immagini 2D e 3D integrato, ren-dering realistico di modelli di superfici 3D e la possibilità diaccedere alle immagini attraverso le reti 3G. Le immagini pos-sono essere facilmente inviate dal software Planmeca Romexis,attraverso l’account Planmeca Online, agli utenti dei dispositiviPlanmeca iRomexis in tutto il mondo. Il titolare dell’account saràavvertito automaticamente, sul proprio dispositivo Apple, quan-do sarà disponibile la visualizzazione di nuove immagini. Leimmagini potranno, quindi, essere scaricate sul dispositivomobile.Grazie al servizio gratuito Planmeca Online, insomma, un cen-tro radiologico può fornire immagini direttamente alla clinicache le ha commissionate. “Questo nuovo servizio evidenzia il nostro impegno nella ricer-ca e nello sviluppo di strategie d’avanguardia in odontoiatria.Planmeca offre gli strumenti più avanzati - unità e software perl’imaging 3D - per l'acquisizione e la condivisione di immaginie informazioni a beneficio dei pazienti" ha spiegato HeliannaPuhlin-Nurminen, vicepresidente della divisione imaging digita-le e applicazioni presso Planmeca Oy.

Diagnostica per Immagini

� PLANMECA OY

http://online.planmeca.comwww.planmeca.com

Planmeca iRomexis

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