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Maglie Rete certificazione 2015/2016 Rita Bortone 1 Rete Maglie 2015/2016 LE 8 COMPETENZE CHIAVE: OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO DEL SISTEMA PUBBLICO DI ISTRUZIONE Rita Bortone Bisogni formativi individuati dalla rete (stralcio dal Progetto approvato e finanziato) L’ introduzione del modello sperimentale di cui alla C.M. 3/2015 ha introdotto (…) una riconsiderazione della progettazione curriculare e del sistema di valutazione, in termini di verticalità, trasversalità e innovatività degli approcci metodologico-didattici. (…) i bisogni formativi intercettati all’ interno della rete sono i seguenti: Costruzione di un profilo in uscita dello studente coerente con il nuovo documento sulla certificazione delle competenze. Rivisitazione del curriculo verticale di Istituto per competenze chiave, finalizzata ad integrare, all’ interno dello stesso, disciplinarietà e trasversalità, con lo scopo di porre ogni docente nelle condizioni di esprimere le proprie valutazioni su ognuna delle competenze chiave, previste dal documento ministeriale. Costruzione di prove di verifica per compiti complessi di realtà, comprensive di più competenze disciplinari e trasversali (metacognitive, civili e sociali). Costruzione di strumenti comuni e condivisi per la valutazione delle prove di verifica caratterizzate da compiti complessi di realtà ed individuazione delle relative rubriche di valutazione delle competenze. Sperimentazione di un raccordo con un istituto della Scuola Secondaria di Secondo Grado per progettare in continuità e verticalità su criteri e modalità di valutazione, con particolare attenzione alla progettazione della competenza chiave: spirito di iniziativa e imprenditorialità. Esigenza di dare risposta alle priorità dei RAV di tutte e 5 le scuole della rete che hanno visto nella programmazione e nella valutazione delle competenze chiave i punti più critici su cui intervenire. (…) Il gruppo di progetto, pur condividendo tutti i bisogni formativi elencati al punto a), ha inteso focalizzare la formazione e l’ attività di ricerca -azione sulla criticità più significativa, che accomuna tutte le scuole della rete: la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza, ancora “zoccolo duro” del processo di insegnamento-apprendimento. Si propone dunque un unico laboratorio: LABORATORIO 1: Le Competenze chiave e di cittadinanza: dal profilo in uscita dello studente ai compiti complessi di realtà, per una valutazione autentica , dalla Scuola dell’ Infanzia alla scuola Secondaria di II Grado. Le rubriche per la valutazione delle competenze.

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Maglie Rete certificazione 2015/2016 Rita Bortone

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Rete Maglie 2015/2016

LE 8 COMPETENZE CHIAVE: OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO

FORMATIVO DEL SISTEMA PUBBLICO DI ISTRUZIONE

Rita Bortone

Bisogni formativi individuati dalla rete

(stralcio dal Progetto approvato e finanziato)

L’ introduzione del modello sperimentale di cui alla C.M. 3/2015 ha introdotto (…) una

riconsiderazione della progettazione curriculare e del sistema di valutazione, in termini di

verticalità, trasversalità e innovatività degli approcci metodologico-didattici.

(…) i bisogni formativi intercettati all’ interno della rete sono i seguenti:

Costruzione di un profilo in uscita dello studente coerente con il nuovo documento sulla

certificazione delle competenze.

Rivisitazione del curriculo verticale di Istituto per competenze chiave, finalizzata ad

integrare, all’ interno dello stesso, disciplinarietà e trasversalità, con lo scopo di porre ogni

docente nelle condizioni di esprimere le proprie valutazioni su ognuna delle competenze

chiave, previste dal documento ministeriale.

Costruzione di prove di verifica per compiti complessi di realtà, comprensive di più

competenze disciplinari e trasversali (metacognitive, civili e sociali).

Costruzione di strumenti comuni e condivisi per la valutazione delle prove di verifica

caratterizzate da compiti complessi di realtà ed individuazione delle relative rubriche di

valutazione delle competenze.

Sperimentazione di un raccordo con un istituto della Scuola Secondaria di Secondo Grado

per progettare in continuità e verticalità su criteri e modalità di valutazione, con particolare

attenzione alla progettazione della competenza chiave: spirito di iniziativa e

imprenditorialità.

Esigenza di dare risposta alle priorità dei RAV di tutte e 5 le scuole della rete che hanno

visto nella programmazione e nella valutazione delle competenze chiave i punti più critici su

cui intervenire.

(…) Il gruppo di progetto, pur condividendo tutti i bisogni formativi elencati al punto a), ha inteso

focalizzare la formazione e l’ attività di ricerca-azione sulla criticità più significativa, che accomuna

tutte le scuole della rete: la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza, ancora “zoccolo

duro” del processo di insegnamento-apprendimento. Si propone dunque un unico laboratorio:

LABORATORIO 1: Le Competenze chiave e di cittadinanza: dal profilo in uscita

dello studente ai compiti complessi di realtà, per una valutazione autentica , dalla

Scuola dell’ Infanzia alla scuola Secondaria di II Grado. Le rubriche per la

valutazione delle competenze.

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Percorso ipotizzato

La nostra ipotesi di lavoro prevede momenti in presenza, centrati sulla operatività

dei docenti più che sulla comunicazione frontale, e momenti di lavoro fuori corso

per la realizzazione di compiti “specifici” dell’ordine di scuola.

Percorso previsto (suscettibile di variazioni se necessarie):

1° modulo:

9 ore: dal profilo al modello di certificazione

(comunicazione+laboratori+laboratorio)

Intervallo:

costruzione del profilo d’Istituto (fuori corso)

2° modulo:

15 ore: costruire prove di prestazione, valutarle, osservare i processi

(comunicazione+comunicazione +lab+lab)

Intervallo:

Costruzione e sperimentazione prove

3° modulo:

6 ore: resoconto sulla sperimentazione, valutazione, criticità, obiettivi di

miglioramento

(comunicazioni dei docenti + laboratori valutativi+ conclusioni a cura

dell’esperta)

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Dal profilo al modello di certificazione, tra verticalità e trasversalità:

dalla richiesta di competenze ad una logica prestazionale

“Profilo delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione”

(…) il profilo, che “costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e

formativo”, prevede, quale risultato formativo, lo sviluppo di competenze

“riferite alle discipline d’insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza”

ed indica, come riferimento per tutta l’azione educativa e didattica, le

competenze chiave di cittadinanza

definite dalla Raccomandazione del Consiglio europeo del 18 dicembre 2006 (il

documento delle Indicazioni ne riporta la descrizione).

Le competenze chiave di cittadinanza

Competenze chiave definite a livello europeo quali le competenze

“di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la

cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”: Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006

1. Comunicazione nella madre lingua

2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. Competenza digitale

5. Imparare a imparare

6. Competenze sociali e civiche

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. Consapevolezza ed espressione culturale

Il profilo guida dunque la progettazione unitaria dai 3 ai 14 anni, in un’ottica di

progressività, di convergenza e trasversalità, diretta allo sviluppo di competenze

specifiche (disciplinari), ma in ottica trasversale (competenze chiave di

cittadinanza).

1° nucleo di apprendimento

La verticalità dei curricoli richiede un profilo comune e

condiviso

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Profili delle competenze nella Secondaria di 2° grado (… dal Regolamento dell’obbligo d’istruzione e relativi allegati, dalle

Linee guida e relativi allegati)

I regolamenti del Riordino degli Istituti di Istruzione Secondaria di 2°

grado definiscono per la prima volta dei profili in uscita, cioè le

caratteristiche che gli studenti degli Istituti riordinati dovranno

dimostrare di possedere al termine del quinquennio

Ciascun profilo, nella norma del Riordino, è comprensivo di :

risultati d’apprendimento comuni a tutti i percorsi

profili di settore (economico, tecnologico…)

profili professionali (perito in amministrazione, finanza e

marketing…)

Non abbiamo il tempo di analizzarli, ma nella Cezzi de Castro sono

stati analizzati in dettaglio: ciò che ci interessa qui è tener presente che

anche i profili in uscita dal quinquennio hanno tratti rilevanti di

trasversalità (risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi, di

cui devono farsi carico tutte le discipline), e che tali profili vanno

comunque letti in coerenza con le norme sull’obbligo d’istruzione, che

pur non utilizzando la parola profilo, costituiscono comunque un

profilo in uscita dal biennio dell’obbligo

Dove nasce la necessità di definire dei Profili?

Quale la funzione del Profilo?

Risultati d’apprendimento comuni

a tutti i percorsi

Risultati d’apprendimento

dell’area generale

( Assi culturali)

Profili di settore

Profili professionali

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Allegato 1

Assi culturali:

Assi Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

Asse dei linguaggi

Padronanza della lingua italiana:

padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili

per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti bisogni comunicativi

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del

patrimonio artistico e letterario

Utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica

Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e

relazioni

Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli

stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando

consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da

applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico-

tecnologico

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale

e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di

complessità

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto

culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico-

sociale

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una

dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione

sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,

della collettività e dell’ambiente

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per

orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

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Allegato 2

Le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria

Allegato 2 documento obbligo: competenze chiave di cittadinanza da acquisire

al termine dell’obbligo

Imparare a imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire ed interpretare l’informazione

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Se dalle Linee guida (Riordino) si ricava che nel triennio della secondaria di 2° grado è necessaria

la convergenza di tutte le competenze verso una loro spendibilità nell’azienda

Dimensione

lavorativa e

sociale: di realtà

2. Orientarsi nella

normativa pubblicistica

civilistica e fiscale

9. Orientarsi ed

operare nei mercati

finanziari, … proposte

per migliori soluzioni

di situazioni

1. Leggere riconoscere

interpretare tendenze mercati

e cambiamenti dei sistemi

economici

6. Operare nel sistema delle rilevazioni

aziendali

3. Interpretare il

sistema azienda nei

suoi modelli processi e

flussi informativi

11. Riconoscere

l’importanza del Bilancio

sociale e responsabilità

dell’impresa

7. Applicare principi programmazione e

controllo di gestione

4. Individuare i diversi

modelli organizzativi e

ricercare soluzioni

efficienti in situazione

10. Interpretare sistemi

informativi aziendali e

comunicazione

integrata d’impresa

8. Inquadrare,

riconoscere e realizzare

applicazioni in attività

di marketing

5. Individuare

caratteristiche mercato

lavoro e operare in

gestione risorse umane

Competenza linguistico comunicativa

Competenza matematica

Competenza storico-

sociale

Competenza scientifico-

tecnologica

Abilità sociali e

relazionali

Abilità cognitive

trasversali

Visioni culturali

Atteggiamenti e scelte di

valore

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Dal Regolamento dell’obbligo si ricava che gli assi culturali e le competenze chiave

di cittadinanza dovranno convergere verso una spendibilità nei

contesti di cittadinanza e nei contesti privati della persona che vive la realtà

contemporanea)

Come per la scuola del primo ciclo, anche la scuola del biennio

obbligatorio ha dunque da realizzare un profilo costituito da

competenze disciplinari (qui più o meno aggregate in assi) e

competenze trasversali (chiavi di cittadinanza)

Cittadinanza

Domanda di senso

e

costruzione del sé

Competenza linguistico

comunicativa e letteraria

(asse linguaggi)

Competenza

matematica

(asse matematico)

Competenza storico-geografica- sociale

(asse storico-sociale)

Asse scientifico

tecnologico:

Competenza scientifico-

tecnologica

Imparare a

imparare Progettare

Individuare

collegamenti e

relazioni Acquisire e interpretare

l’informazione

Comunicare

Risolvere

problemi

Collaborare

e partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabile

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Compariamo ora le competenze chiave indicate per i due ordini,

Raccomandazione europea: competenze

chiave

Allegato 2 documento obbligo:

competenze chiave di cittadinanza da

acquisire al termine dell’obbligo

Comunicazione nella madre lingua Imparare a imparare

Comunicazione nelle lingue straniere Progettare

Competenza matematica e competenze di

base in scienza e tecnologia

Comunicare

Competenza digitale Collaborare e partecipare

Imparare a imparare Agire in modo autonomo e responsabile

Competenze sociali e civiche Risolvere problemi

Spirito di iniziativa e imprenditorialità Individuare collegamenti e relazioni

Consapevolezza ed espressione culturale Acquisire ed interpretare l’informazione

Tabella di comparazione

Documento europeo Documento obbligo

Comunicazione madre lingua Comunicare

Acquisire e interpretare l’informazione? Comunicazione lingue straniere

Competenza matematica e competenze di

base in scienze e tecnologia

//////////////////////

Risolvere problemi?

Competenza digitale /////////////////////////

Imparare a imparare Imparare a imparare

Acquisire e interpretare l’informazione?

Risolvere problemi ?

Competenze sociali e civiche Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e responsabile

Spirito di iniziativa e imprenditorialità Progettare?

Risolvere problemi?

Consapevolezza ed espressione culturale /////////////////////////////////

Le competenze indicate appaiono:

chiaramente definite nei singoli

ambiti

non avulse da saperi socialmente

spendibili

riferite ad abilità e

comportamenti socialmente

rilevanti e caratterizzanti

Le competenze indicate appaiono:

riferibili ad abilità più che a

competenze

poco caratterizzanti negli ambiti

del tutto avulse dai saperi

poco rilevanti socialmente

(ciascuna in sé)

I due documenti non sono dunque in contraddizione, ma richiedono,

per una piena verticalità, una interpretazione integrata

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E’ dunque possibile ed utile procedere alla costruzione condivisa di

una gerarchia di profili fra loro coerenti, adeguati ai diversi ordini

(e successivamente, per ciascun ordine, alle diverse discipline)

Per garantire la coerenza e l’efficacia del curricolo

…………………

…………………………

………….

…………………

Profilo di alunno in uscita dal quinquennio e

attese/vincoli trasversali generali

(interpretazione condivisa della norma)

Profilo di alunno al termine della sec. di 1°

grado

Profilo di alunno al termine del biennio e

attese/vincoli trasversali

(interpretazione condivisa degli allegati 1 e 2 al

documento sull’obbligo d’istruzione)

Profilo di alunno al termine della primaria

Profilo di alunno al termine della scuola

dell’infanzia

Profilo disciplinare

Profilo disciplinare

Profilo disciplinare

Profilo disciplinare

Profilo disciplinare

Profilo disciplinare

Profilo disciplinare

Profilo disciplinare

Profilo …..

Profilo …..

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Passiamo ora a ragionare sui modelli di certificazione nazionali

Obbligo d’istruzione

COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (2)

Asse dei linguaggi Livelli Lingua italiana:

padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per

gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Lingua straniera:

utilizzare la lingua (3) per i principali scopi comunicativi ed operativi Altri linguaggi:

utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e culturale

utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico

utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica

confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e

relazioni

individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti

sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando

consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da

applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico tecnologico

osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

essere consapevole delle delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico sociale

comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi stirici in una

dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una

dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e

culturali

collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul

reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela

della persona, della collettività e dell’ambiente

riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

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Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisti

dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui

all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. Imparare ad imparare; 2.

Progettare; 3. Comunicare; 4.collaborare e partecipare; 5. Agire in modo autonomo e

responsabile; 6. Risolvere problemi; 7. Individuare collegamenti e relazioni; 8.

Acquisire e interpretare l’informazione).

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Modello di certificazione delle competenze in uscita dalla scuola del 1° ciclo

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Cosa hanno in comune i due modelli di certificazione?

Hanno in comune una intenzionalità diretta verso una certificazione del

disciplinare e del trasversale insieme

Hanno in comune una intenzionalità diretta verso una stretta coerenza con i relativi

profili di riferimento

Hanno in comune la modalità linguistico-descrittiva dei giudizi (livelli e non voti)

Hanno in comune il fatto d’essere pasticciati e ambigui

Hanno comunque in comune (al di là dell’analisi critica che potremmo fare, ma che

ci toglierebbe tempo), coerentemente con l’auspicato e indicato sviluppo di

competenze, la necessità (in essi implicata) di raccogliere informazioni e documenti

che manifestino le competenze acquisite dagli studenti

Oggi, però, il quadro normativo si va evolvendo, quindi dobbiamo

esser pronti a lavorare su ciò che presumibilmente è stabile, e ad esser

flessibili verso le forme che ulteriormente cambieranno

Cosa hanno detto le scuole sperimentatrici del modello nazionale per il

primo ciclo?

(stralci da “sperimentare le competenze: anno secondo” di Giancarlo Cerini)

aspetti ritenuti positivi:

il riferimento esplicito alle Indicazioni/2012, alla cultura pedagogica sottesa,

all’idea di un curricolo orientato alle competenze, i cui elementi prescrittivi

sono il profilo in uscita e i traguardi di competenza delle discipline, nell’alveo

di una scuola inclusiva;

il richiamo al profilo delle competenze dello studente 14enne (che

rappresenta la finalità generale della scuola del primo ciclo) come utile

riequilibrio dell’asse formativo della scuola di base, che non è comprimibile

nelle sole discipline del curricolo obbligatorio;

la ricchezza del profilo formativo del 14enne, che però appare quasi

sovrabbondante nel versante delle competenze personali, sociali, civiche e

invece più sobrio in quelle cognitive, direttamente riferibili alle discipline;

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la presenza di una certificazione intermedia per la quinta classe

elementare, per regolare la progressione del percorso formativo di base,

nell’ottica di un curricolo verticale;

il rimando esplicito tra le competenze del profilo del 14enne e le 8 competenze-chiave del relativo documento europeo (2006). Rimane aperto

il dilemma del doppio riferimento: meglio quello italiano (prima colonna del

modello) o quello europeo (seconda colonna del modello)?;

il richiamo alle discipline presente nella terza colonna del modello, ove

appare la dicitura “tutte le discipline contribuiscono alle competenze

trasversali….”; il passaggio, infatti, è foriero di interpretazioni diverse e di

ambiguità. Se ne chiede una profonda revisione;

l’ancoraggio delle competenze “soft” (profilo finale) alle competenze “dure” (discipline) e la loro reciproca relazione richiederebbero una soluzione

innovativa, ma praticabile;

la scala a 4 livelli per l’apprezzamento delle competenze (A, B, C, D)

esprimono una progressione aperta a partire da un livello iniziale (non

negativo) che segnala attenzione pedagogica a competenze in fase di prima

manifestazione…;

il vettore che spiega la progressione dei livelli è relativo alla padronanza e al

ri-uso intelligente di conoscenze e abilità, alla consapevolezza del proprio

agire. Il criterio si riferisce a: novità delle situazioni da affrontare, complessità

delle soluzioni, autonomia nelle procedure cognitive e nei comportamenti

relazionali;

i livelli non sono rappresentati da voti numerici, che tendono invece a

cristallizzare le situazioni e che veicolano operazioni puramente aritmetiche;

l’indicatore “aperto” che può mettere in risalto particolari talenti o aspetti

non considerati dalla griglia ufficiale, per personalizzare la valutazione e

imprimere un valore orientativo e formativo alla certificazione;

il giudizio orientativo, che dovrebbe essere finalizzato non a una scontata

scelta dell’ordine scolastico successivo, ma al rafforzamento della capacità di

auto-orientarsi (didattica orientativa);

esigenza di una semplificazione comunicativa del nuovo documento,

tenendo conto della prevalente finalità di informazione/coinvolgimento dei

genitori nella conoscenza dei livelli di competenza acquisita dai loro figli.

Aspetti critici

Sembra più gradito il riferimento alle 8 competenze chiave europee,

rispetto ai 12 punti in cui si articola il profilo di uscita dal primo ciclo

(entrambi i riferimenti sono presenti nelle nuove schede). È possibile che

questa preferenza sia dettata dalla migliore leggibilità degli enunciati europei,

rispetto a quelli contenuti nel profilo italiano che presentano un linguaggio per

addetti ai lavori.

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Si registrano notevoli perplessità circa il legame tra competenze

trasversali e apporti delle singole discipline. Il richiamo alle discipline

(spesso è stata associata una sola disciplina alla competenza trasversale

considerata) è sembrato vanificare il discorso sulle competenze, restringendole

nell’alveo degli apprendimenti scolastici, senza metterne in evidenza il loro

valore aggiunto, di capacità di utilizzo in nuovi contesti delle conoscenze e

abilità apprese (7)

.

Notevole successo ha riscosso la sostituzione del voto in decimi con altre forme di descrizione dei livelli di competenza (enunciati narrativi sintetizzati

poi in un valore letterale A, B, C, D), ivi compresa l’assenza di un livello

totalmente negativo. In questo caso, comunque, si nota qualche resistenza.

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Prospettive aperte dalla delega della 107, che annuncia

“la revisione delle modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli

studenti del primo ciclo di istruzione, mettendo in rilievo la funzione formativa e di

orientamento della valutazione, e delle modalità di svolgimento dell’esame di Stato

conclusivo del primo ciclo”.

Come potrebbe cambiare la valutazione

semplice “restyling” del Regolamento relativo alla valutazione degli allievi (il

DPR 122/2009)?

Oppure:

un ripensamento complessivo del sistema di valutazione degli allievi, secondo

alcune direttrici che cominciano a intravvedersi:

evidenziare il valore conoscitivo, formativo e pro-attivo della valutazione degli

allievi (questo implica il superamento del voto in decimi, in favore della

descrizione per livelli);

semplificare le attuali procedure, fino a integrare in un unico documento di

valutazione le attuali pagelle, schede di certificazione, per dare conto

distintamente di apprendimenti, comportamenti e competenze (con un

linguaggio fortemente accessibile ai genitori);

rivedere il sistema delle prove INVALSI, per sottolineare il loro valore

conoscitivo dei livelli di apprendimento su alcune competenze-chiave,

fornendo indicazioni restrittive per il loro corretto uso pubblico, e modificando

eventualmente il disegno della somministrazione (classi coinvolte, tempistica,

discipline indagate);

modificare in profondità l’esame di stato di fine primo ciclo, per ripristinare il

suo carattere effettivamente pluridisciplinare, evitando la frammentazione

attuale e spostando la prova INVALSI nei mesi precedenti (per segnalarne il

valore conoscitivo).

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In qualunque caso si ravvisano due necessità relative alla pratica sia

didattica che valutativa:

l’acquisizione di una logica prestazionale, condizione necessaria per uno

sviluppo ed una valutazione consapevole delle competenze

l’acquisizione di una logica e di una pratica (progettuale, didattica, valutativa)

centrate sulle competenze disciplinari e trasversali (chiave)

tra loro integrate

Occorre, almeno in linea molto generale, condividere cos’è

la competenza

La competenza, un obiettivo complesso Secondo la definizione comunemente condivisa la competenza è, in sintesi:

la capacità di utilizzare in contesti e per scopi diversi le conoscenze e le abilità

apprese e le risorse personali possedute

Gli “ingredienti” della competenza sono dunque

La competenza, cioè, non si fonda solo sull’ insieme delle conoscenze e delle

abilità possedute dal soggetto, ma sul loro integrato utilizzo in contesto

Quindi

Ciò che caratterizza una formazione concepita come sviluppo di competenze non è

ciò che i ragazzi sanno, ma ciò che i ragazzi, utilizzando ciò che sanno,

sanno fare in contesti e con scopi diversi.

Questa concezione di formazione sconvolge le nostre prassi progettuali e didattiche

e impone di pensare l'insegnamento/apprendimento in ottica di risultati concepiti

come capacità di performances consapevoli, intenzionali, competenti, in contesti di

realtà e di studio

Quindi:

utilizzo

conoscenze abilità

contesti

Risorse

personali

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Non ci basterà che l'allievo sappia riassumere il testo analizzato in classe: occorre

che sappia autonomamente e consapevolmente riassumere il testo comparso oggi

sul quotidiano, il romanzo autonomamente letto, l'informazione scientifica o

tecnica che serve a....

Non ci basterà che l'allievo sappia risolvere il problema matematico che sta

sull'eserciziario:

occorre che sappia autonomamente individuare nella realtà l'aspetto matematico

del problema occorrente e la sua possibile soluzione

Non ci basterà che sappia illustrare un capitolo di Storia: occorre che sappia

utilizzare le categorie storiche per interpretare ciò che accade nei contesti sociali, e

così via.....

Occorre dunque condividere una logica prestazionale in fase progettuale, didattica

e valutativa, e concepire la prestazione (complessa, di realtà) come manifestazione

della competenza da progettare, da realizzare, da valutare

La capacità dello studente di svolgere autonome prestazioni complesse (di realtà

o di studio) sarà il “segno” della competenza da lui raggiunta (che non escluderà

comunque la necessità di accertare le conoscenze e le abilità dello stesso

studente)

Un profilo declinato in termini prestazionali

Il primo lavoro collegiale dovrebbe dunque essere quello di declinare e

condividere un profilo dell’alunno in uscita che descriva in termini di prestazioni

osservabili (per ché tutti i docenti abbiano comuni significati di riferimento per la

progettazione, la realizzazione e la valutazione didattica) le caratteristiche culturali

e formative che noi intendiamo raggiungere con i nostri alunni

La parola condividere assume particolare importanza alla luce, ancora una

volta, delle Indicazioni per il curricolo, che recitano: Ogni scuola vive ed opera come comunità nella quale cooperano studenti, docenti e

genitori: “Al suo interno assume particolare rilievo la comunità professionale dei

docenti, che, valorizzando la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti, si

impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacità, sensibilità e

competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversità e gli

eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni

nazionali.

Questo percorso richiede attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di

tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti”

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Cominciamo dunque a vedere come un profilo in uscita ben descritto e declinato

in termini di prestazioni può guidare dapprima la progettazione e la

realizzazione di una didattica per competenze, e poi la valutazione delle stesse

competenze (che si aggiunge, non si sostituisce alla valutazione delle conoscenze

e delle abilità!)

Cominciamo a condividere una possibile descrizione di ciascuna delle

competenze chiave in forma di prestazioni

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21

Una possibile interpretazione delle competenze chiave di cittadinanza, trasversali agli insegnamenti

disciplinari, e della loro didattica

Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso

(da accertare all’interno delle verifiche

disciplinari)

Metodologie didattiche Modalità di verifica

Comunicazione nella

lingua madre

E’ in grado di interagire con pari ed adulti

in situazioni comunicative diverse, su

contenuti informali e formali, usando

registro e lessico adeguati.

Sa usare autonomamente in maniera

finalizzata i diversi manuali scolastici. Comprende testi a contenuto disciplinare

e/o di attualità, continui e non continui e sa

esporre il loro contenuto, selezionare

informazioni in funzione di scopi dati,

riassumere, schematizzare, transcodificare

dal linguaggio grafico a quello verbale e

viceversa, valutare.

Usa correttamente la lingua italiana per

esporre, narrare, descrivere, argomentare,

oralmente e per iscritto, su temi d’interesse

personale e su argomenti di carattere

generale e disciplinare.

E’ in grado di produrre semplici testi

multimediali funzionali a scopi dati.

Ciascun insegnamento disciplinare adotterà,

sia per promuovere che per accertare gli

apprendimenti disciplinari, strategie d’uso del

linguaggio verbale, promuovendo:

situazioni comunicative finalizzate

all’apprendimento cooperativo e interattivo;

situazioni e compiti di lettura guidata e

autonoma su manuali e testi di varia natura,

quali riviste, quotidiani, siti web;

compiti di rielaborazione orale e scritta di

quanto letto;

compiti di transcodifica da linguaggi non

verbali al linguaggio verbale e viceversa.

In particolare ciascun insegnamento curerà le

forme testuali del riassunto, della relazione,

dell’argomentazione a contenuto disciplinare.

Le prove di verifica

conterranno stimoli

appositamente

costruiti per

l’accertamento delle

abilità linguistiche su

contenuto disciplinare. Nella prova sarà

assegnato un peso

specifico all’abilità

comunicativa in

ambito disciplinare.

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22

Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso

(da accertare all’interno delle

verifiche disciplinari)

Metodologie didattiche Modalità di verifica

Competenze digitali

L’alunno è in grado di utilizzare

criticamente le nuove tecnologie a

scopi informativi, partecipativi, di

studio e in particolare:

sa utilizzare in maniera funzionale

i motori di ricerca per reperire dati

e informazioni;

sa distinguere i siti web e le

informazioni in essi contenute

secondo criteri di affidabilità e

attendibilità;

sa interagire e comunicare con

soggetti diversi a scopo di studio e

di svago, anche partecipando ai

social network secondo i suoi

interessi ed evitando i rischi legati

all’uso del web;

sa produrre e presentare

adeguatamente ad altri il proprio

lavoro utilizzando gli strumenti

informatici;

nell’utilizzo delle TIC sa utilizzare

le proprie competenze in lingua

inglese per orientarsi di fronte a

problemi informatici.

Ciascun insegnamento promuove

l’utilizzo intenzionale e

consapevole delle nuove

tecnologie per studiare, per

presentare i prodotti del proprio

studio, per comunicare, per

rispondere ai bisogni pratici,

intellettuali e sociali della

quotidianità

In particolare ciascun

insegnamento propone agli alunni

modalità di reperimento delle

informazioni attraverso l’utilizzo

di siti attendibili; promuove

l’acquisizione di criteri di

selezione e di organizzazione delle

informazioni relative alla

disciplina specifica; promuove la

elaborazione e la presentazione di

prodotti multimediali legati allo

studio compiuto; promuove la

pratica della comunicazione a

distanza e della partecipazione

finalizzata ai social network

L’insegnante, anche d’intesa con i

colleghi, stilerà una chek list delle

operazioni che l’allievo dovrà aver

imparato a fare, con le nuove

tecnologie, su contenuti

disciplinari diversi.

Tali operazioni potranno essere

oggetto di una apposita verifica

trasversale o di osservazioni

sistematiche strutturate da parte di

ciascun docente.

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23

Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso

(da accertare all’interno delle

verifiche disciplinari)

Metodologie didattiche Modalità di verifica

Competenze sociali e civiche

Ha rispetto delle persone, degli

ambienti, delle regole

Interagisce positivamente con gli

altri e partecipa alla vita del

gruppo contribuendo per il

raggiungimento di obiettivi

comuni e utilizzando i contributi

altrui

E’ autonomo e responsabile nei

confronti degli impegni assunti

nello studio e con gli altri

Valuta con criteri espliciti i

comportamenti propri e altrui

Sa operare scelte equilibrate e sa

sostenerne le ragioni

Ha padronanza di sé e sa

controllare i propri comportamenti

Ciascun docente promuove

ambienti d’apprendimento

interattivi e cooperativi e

costruisce un clima fondato

sull’idea di comunità

Promuove il raggiungimento di

obiettivi comuni alla classe e

socializza e valorizza i contributi

dei singoli

Favorisce la interazione fra diversi

e valorizza la molteplicità dei

punti di vista

Stimola la percezione del

successo/insuccesso individuale

come successo/insuccesso del

gruppo

Promuove in classe la costruzione

di regole condivise, ne controlla

rigorosamente il rispetto, stimola

la relativa valutazione/

autovalutazione, infligge punizioni

significative e condivise

L’insegnante osserva e valuta i

comportamenti dell’alunno in

situazioni formali e informali,

utilizzando indicatori e descrittori

condivisi con i colleghi e apposite

griglie di osservazione dei

comportamenti

(sarebbe interessante elaborare

delle griglie di osservazione anche

dei contesti di apprendimento così

come si configurano durante le

lezioni dei diversi docenti)

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24

Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso

(da accertare all’interno delle

verifiche disciplinari)

Metodologie didattiche Modalità di verifica

Spirito di iniziativa e

imprenditorialità

L’alunno utilizza il pensiero

razionale per affrontare e risolvere

problemi e situazioni anche

complesse.

E’ in grado di progettare e

coordinare percorsi finalizzati al

raggiungimento di uno scopo,

dimostrando di sapersi assumere la

responsabilità delle proprie scelte,

di ammettere i propri limiti, di

saper fornire un supporto ai

compagni in difficoltà, di saper

valutare fattibilità e rischi del

progetto.

Sa ideare, pianificare, elaborare e

applicare correttamente strategie e

procedure apprese in funzione di

obiettivi, sia di studio che pratici.

Dimostra divergenza, originalità e

spirito di iniziativa, e sa sfruttare

le proprie potenzialità negli ambiti

a lui congeniali.

Ciascun insegnamento fornirà

logiche e tecniche di progettazione

relative al proprio ambito

disciplinare.

Proporrà situazioni, casi e compiti

che richiedono e sviluppano

l’abilità ideativa, l’abilità

progettuale, l’abilità valutativa

Valorizzerà la divergenza delle

idee e la “visionarietà” del

pensiero.

Fornirà all’alunno occasioni e

stimoli per indurlo a tradurre

autonomamente le proprie idee in

pratica, seguendo le procedure

necessarie per raggiungere

l’obiettivo

La verifica dovrà prevedere la

realizzazione di compiti e

prestazioni in cui l’alunno dimostri

la propria capacità progettuale nei

suoi aspetti ideali e operativi.

La prestazione richiesta potrà

anche implicare l’attività

progettuale per l’attuazione di

compiti di realtà.

L’insegnante osserverà inoltre

(anche sulla base di intese e di

strumenti condivisi con i colleghi)

la capacità dell’allievo di

formulare idee e di impegnarsi per

la loro realizzazione nella

quotidianità

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25

Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso

(da accertare all’interno delle

verifiche disciplinari)

Metodologie didattiche Modalità di verifica

Consapevolezza ed espressione

culturale

L’alunno conosce e sa apprezzare

importanti opere del patrimonio

culturale nazionale, europeo,

mondiale, locale, espresse con

linguaggi diversi.

E’ in grado di comprendere e

interpretare messaggi espressi con

linguaggi diversi e provenienti da

ambiti culturali diversi,

apprezzando la diversità di

espressione delle diverse culture.

E’ in grado di esprimere idee,

esperienze ed emozioni attraverso

diverse forme espressive.

Riconosce l’importanza dei fattori

estetici nella vita quotidiana.

Ciascun insegnamento propone

riflessioni su aspetti e prodotti

culturali legati al proprio ambito

disciplinare.

Stimola la valutazione di prodotti

culturali diversi e promuove

l’adozione del “bello” quale

categoria interpretativa di ambienti

naturali e artificiali, di usi,

costumi.

Stimola l’espressione di opinioni,

idee, esperienze e vissuti

attraverso linguaggi diversi,

favorendone la valutazione e

l’autovalutazione

Le verifiche disciplinari

conterranno quesiti volti

all’accertamento di conoscenze su

opere fondamentali del patrimonio

culturale del passato e della

contemporaneità, all’accertamento

della capacità di interpretazione e

valutazione di prodotti artistici

variamente espressi,

all’accertamento della capacità

espressiva attraverso linguaggi

diversi.

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Competenza indicata Possibile interpretazione didattica

Imparare a imparare

Risultato atteso

(da accertare all’interno delle

verifiche disciplinari)

Metodologia didattica Modalità di verifica

L’allievo è in grado di affrontare

autonomamente nuovi (semplici)

argomenti di studio utilizzando

linguaggi, concetti, categorie

interpretative e strategie di studio

apprese nel lavoro d’aula.

E’ in grado di leggere l’esperienza

e i contesti di vita con categorie

interpretative di tipo formale e di

acquisire da essi nuovi apprendimenti.

E’ in grado di organizzare il

proprio lavoro utilizzando

consapevolmente e funzionalmente

le risorse di cui dispone

Ciascun insegnamento,

nell’affrontare gli argomenti

disciplinari, focalizzerà le

categorie interpretative e le

procedure di studio applicabili ad

altri oggetti in analogia o in

problem solving, ed eserciterà il

reimpiego degli apprendimenti in

contesti di studio/di realtà nuovi

rispetto a quelli noti.

Dedicherà parte delle ore di lezione allo studio in aula di

nuovi argomenti (prima guidato,

poi autonomo, prima in gruppo,

poi individuale) e ne valuterà gli

esiti con criteri condivisi dagli

alunni.

Eserciterà l’uso di linguaggi

diversi e il reperimento e la

selezione finalizzata di

informazioni provenienti da fonti

diverse.

Il compito di verifica disciplinare

richiederà prestazioni che

implichino l’utilizzo di linguaggi,

concetti, categorie e strategie noti

per comprendere argomenti non

noti

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Dentro alle “prestazioni complesse” disciplinari,

i processi e le abilità TRASVERSALI Storia

Possibile tipologia di prestazioni attese

Abilità del cittadino implicate

(competenze chiave)

Utilizza efficacemente il manuale per ricavare

informazioni funzionali allo studio

acquisire informazioni; imparare a imparare

Studia autonomamente un nuovo argomento

utilizzando e integrando materiali diversi, con

l’aiuto di modelli e strategie di studio appresi in

aula; ne elabora coerenti sintesi orali e scritte, anche

multimediali.

imparare a imparare; comunicare ; acquisire e

interpretare l’informazione; individuare

collegamenti e relazioni

Ricerca su siti tematici materiali utili

all’approfondimento personale e li sintetizza

selezionando e citando le fonti

imparare a imparare; comunicare ; acquisire e

interpretare l’informazione

Formula semplici ipotesi di ricostruzione storica di

eventi e contesti integrando informazioni provenienti

da fonti diverse

imparare a imparare; comunicare; acquisire e

interpretare l’informazione; individuare

collegamenti e relazioni; risolvere problemi

Confronta dati o tesi interpretative diverse relative

ad uno stesso evento o soggetto; individua analogie e

differenze nei diversi punti di vista, pone problemi

individuare collegamenti e relazioni;

individuare e risolvere problemi

Contestualizza storicamente il contenuto di opere

letterarie, artistiche, filmiche

comunicare; individuare collegamenti e

relazioni

Discute su eventi e situazioni della contemporaneità

utilizzando categorie interpretative di tipo storico

comunicare; interpretare l’informazione

Definisce un concetto storico Individ. collegamenti e relazioni, comunicare

Collabora con i compagni per realizzare studi,

ricerche, prodotti a contenuto storico

Comun. Individ. collegamenti e relazioni,

risolv. problemi; progettare; collab. e partec.

Porta a termine un compito di ricerca o un progetto

da realizzare individualmente nel lungo termine

progettare; risolvere problemi; appr. ad appr.;

agire in modo autonomo e responsabile

Effettua semplici valutazioni di eventi, soggetti e

contesti della contemporaneità, utilizzando categorie

interpretative di tipo storico e argomentando sulla

base di dati e fonti

acquisire e interpretare l’informazione;

individuare collegamenti e relazioni,

comunicare; risolvere problemi

Realizza schemi di sintesi e quadri sinottici per

illustrare eventi accaduti nel tempo e nello spazio

comunicare, individuare collegamenti e

relazioni

Coglie la rilevanza e/o la problematicità storica di

eventi e comportamenti collettivi o individuali

riportati dai mezzi di comunicazione di massa.

individuare collegamenti e relazioni, porre e

risolvere problemi, comunicare

Formula ipotesi su possibili relazioni temporo-

causali tra eventi contemporanei e del passato

recente, tra eventi nazionali e mondiali

porre e risolvere problemi, individuare

collegamenti e relazioni

Riconosce e ricerca le ragioni storiche delle diversità

culturali di gruppi etnici diversi

porre e risolvere problemi,

individ.collegamenti e relazioni, apprendere

ad apprendere

Riconosce la relatività delle verità storiche e ricerca

la legittimità di punti di vista diversi

Individ. collegamenti e relazioni, risolvere

problemi, apprendere ad apprendere

……………..

……….

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Italiano

Possibile tipologia di prestazioni attese

Abilità del cittadino implicate

(competenze chiave)

Comprende in ascolto un messaggio orale

(lezione, relazione, conferenza), ne seleziona le

informazioni rilevanti prendendo appunti, e le

rielabora

comunicare, imparare ad imparare,

acquisire e interpretare l’informazione,

individuare collegamenti e relazioni

Comprende e valuta criticamente i messaggi e le

informazioni contenuti in programmi televisivi

e in materiali multimediali, individuando

destinatari, scopi, punti di vista

comunicare, risolvere problemi, acquisire e

interpretare l’informazione, individuare

collegamenti e relazioni

Pianifica l’esposizione orale di argomenti di

studio appresi

comunicare, progettare, individuare

collegamenti e relazioni

Pianifica interventi parlati adeguati allo scopo e

alla situazione, esponendo idee personali e

argomentandole

comunicare, individuare e risolvere problemi,

progettare, individuare collegamenti e relazioni

Partecipa ad una discussione in classe ,

individua il punto di vista degli altri ed esprime

e sostiene il proprio

comunicare, acquisire e interpretare

l’informazione, individuare collegamenti e

relazioni, collaborare e partecipare

Legge, interpreta, valuta testi di varia tipologia,

formulando ipotesi sulle intenzioni

comunicative dell’autore, sugli scopi e i

destinatari dei testi .

comunicare, risolvere problemi, acquisire e

interpretare l’informazione, individuare

collegamenti e relazioni , apprendere ad

apprendere

Integra le informazioni provenienti da testi

diversi, continui e non continui, in funzione di

uno scopo

comunicare, acquisire e interpretare

l’informazione, individuare collegamenti e

relazioni, progettare

Legge in m. silenz. e applica tecniche di lettura

orientativa e selettiva adeguate ai diversi tipi di

testo, anche multimediali, e ai diversi scopi

comunicare, imparare a imparare,porsi e

risolvere problemi

Legge applicando semplici tecniche di supporto

alla comprensione (sottolinea, annota

informazioni, costruisce mappe e schemi)

comunicare, imparare ad imparare, acquisire

informazioni,individuare collegamenti e

relazioni

Comprende testi letterari di vario tipo e forma e

formula ipotesi intepretative anche a partire da

un’analisi formale

comunicare, risolvere problemi, interpretare

l’informazione, individuare collegamenti e

relazioni, imparare a imparare

Definisce concetti grammaticali, letterari Comunic., individuare collegamenti e relazioni

Ricava informazioni esplicite o impl. da testi

informat.ed esposit. per realizzare scopi pratici.

comunicare, risolvere problemi, progettare,

acquisire informazioni, imparare a imparare

Usa autonom. vocabolari, testi funzionali e

multimediali, motori di ricerca per scopi pratici

comunicare, risolvere problemi, acquisire

informazioni, imparare a imparare, progettare

Relaziona su un argomento di studio, sui

risultati di una ricerca, su una esperienza,

servendosi di modelli noti.

comunicare, imparare a imparare, progettare,

individuare collegamenti e relazioni

Commenta un testo letterario,un’opera artistica ,

un film,ecc.

Comunic. Impar.a impar., risolv. problemi,

progett., acquis. e intepr. informazioni, individ.

collegamenti e relazioni

Scrive testi, per scopi, utilizz. programmi di

videoscr. e curando l’impost. grafica e concett.

comunicare, progettare, risolvere problemi,

imparare a imparare

Una buona declinazione delle competenze disciplinari

include in sé le competenze chiave trasversali