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Maglie Rete certificazione 2015/2016 Rita Bortone
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Rete Maglie 2015/2016
LE 8 COMPETENZE CHIAVE: OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO
FORMATIVO DEL SISTEMA PUBBLICO DI ISTRUZIONE
Rita Bortone
Bisogni formativi individuati dalla rete
(stralcio dal Progetto approvato e finanziato)
L’ introduzione del modello sperimentale di cui alla C.M. 3/2015 ha introdotto (…) una
riconsiderazione della progettazione curriculare e del sistema di valutazione, in termini di
verticalità, trasversalità e innovatività degli approcci metodologico-didattici.
(…) i bisogni formativi intercettati all’ interno della rete sono i seguenti:
Costruzione di un profilo in uscita dello studente coerente con il nuovo documento sulla
certificazione delle competenze.
Rivisitazione del curriculo verticale di Istituto per competenze chiave, finalizzata ad
integrare, all’ interno dello stesso, disciplinarietà e trasversalità, con lo scopo di porre ogni
docente nelle condizioni di esprimere le proprie valutazioni su ognuna delle competenze
chiave, previste dal documento ministeriale.
Costruzione di prove di verifica per compiti complessi di realtà, comprensive di più
competenze disciplinari e trasversali (metacognitive, civili e sociali).
Costruzione di strumenti comuni e condivisi per la valutazione delle prove di verifica
caratterizzate da compiti complessi di realtà ed individuazione delle relative rubriche di
valutazione delle competenze.
Sperimentazione di un raccordo con un istituto della Scuola Secondaria di Secondo Grado
per progettare in continuità e verticalità su criteri e modalità di valutazione, con particolare
attenzione alla progettazione della competenza chiave: spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Esigenza di dare risposta alle priorità dei RAV di tutte e 5 le scuole della rete che hanno
visto nella programmazione e nella valutazione delle competenze chiave i punti più critici su
cui intervenire.
(…) Il gruppo di progetto, pur condividendo tutti i bisogni formativi elencati al punto a), ha inteso
focalizzare la formazione e l’ attività di ricerca-azione sulla criticità più significativa, che accomuna
tutte le scuole della rete: la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza, ancora “zoccolo
duro” del processo di insegnamento-apprendimento. Si propone dunque un unico laboratorio:
LABORATORIO 1: Le Competenze chiave e di cittadinanza: dal profilo in uscita
dello studente ai compiti complessi di realtà, per una valutazione autentica , dalla
Scuola dell’ Infanzia alla scuola Secondaria di II Grado. Le rubriche per la
valutazione delle competenze.
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Percorso ipotizzato
La nostra ipotesi di lavoro prevede momenti in presenza, centrati sulla operatività
dei docenti più che sulla comunicazione frontale, e momenti di lavoro fuori corso
per la realizzazione di compiti “specifici” dell’ordine di scuola.
Percorso previsto (suscettibile di variazioni se necessarie):
1° modulo:
9 ore: dal profilo al modello di certificazione
(comunicazione+laboratori+laboratorio)
Intervallo:
costruzione del profilo d’Istituto (fuori corso)
2° modulo:
15 ore: costruire prove di prestazione, valutarle, osservare i processi
(comunicazione+comunicazione +lab+lab)
Intervallo:
Costruzione e sperimentazione prove
3° modulo:
6 ore: resoconto sulla sperimentazione, valutazione, criticità, obiettivi di
miglioramento
(comunicazioni dei docenti + laboratori valutativi+ conclusioni a cura
dell’esperta)
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Dal profilo al modello di certificazione, tra verticalità e trasversalità:
dalla richiesta di competenze ad una logica prestazionale
“Profilo delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione”
(…) il profilo, che “costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e
formativo”, prevede, quale risultato formativo, lo sviluppo di competenze
“riferite alle discipline d’insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza”
ed indica, come riferimento per tutta l’azione educativa e didattica, le
competenze chiave di cittadinanza
definite dalla Raccomandazione del Consiglio europeo del 18 dicembre 2006 (il
documento delle Indicazioni ne riporta la descrizione).
Le competenze chiave di cittadinanza
Competenze chiave definite a livello europeo quali le competenze
“di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”: Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006
1. Comunicazione nella madre lingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare a imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
Il profilo guida dunque la progettazione unitaria dai 3 ai 14 anni, in un’ottica di
progressività, di convergenza e trasversalità, diretta allo sviluppo di competenze
specifiche (disciplinari), ma in ottica trasversale (competenze chiave di
cittadinanza).
1° nucleo di apprendimento
La verticalità dei curricoli richiede un profilo comune e
condiviso
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Profili delle competenze nella Secondaria di 2° grado (… dal Regolamento dell’obbligo d’istruzione e relativi allegati, dalle
Linee guida e relativi allegati)
I regolamenti del Riordino degli Istituti di Istruzione Secondaria di 2°
grado definiscono per la prima volta dei profili in uscita, cioè le
caratteristiche che gli studenti degli Istituti riordinati dovranno
dimostrare di possedere al termine del quinquennio
Ciascun profilo, nella norma del Riordino, è comprensivo di :
risultati d’apprendimento comuni a tutti i percorsi
profili di settore (economico, tecnologico…)
profili professionali (perito in amministrazione, finanza e
marketing…)
Non abbiamo il tempo di analizzarli, ma nella Cezzi de Castro sono
stati analizzati in dettaglio: ciò che ci interessa qui è tener presente che
anche i profili in uscita dal quinquennio hanno tratti rilevanti di
trasversalità (risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi, di
cui devono farsi carico tutte le discipline), e che tali profili vanno
comunque letti in coerenza con le norme sull’obbligo d’istruzione, che
pur non utilizzando la parola profilo, costituiscono comunque un
profilo in uscita dal biennio dell’obbligo
Dove nasce la necessità di definire dei Profili?
Quale la funzione del Profilo?
Risultati d’apprendimento comuni
a tutti i percorsi
Risultati d’apprendimento
dell’area generale
( Assi culturali)
Profili di settore
Profili professionali
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Allegato 1
Assi culturali:
Assi Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione
Asse dei linguaggi
Padronanza della lingua italiana:
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili
per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti bisogni comunicativi
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni
Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Asse scientifico-
tecnologico
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale
e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di
complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico-
sociale
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione
sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,
della collettività e dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
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Allegato 2
Le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria
Allegato 2 documento obbligo: competenze chiave di cittadinanza da acquisire
al termine dell’obbligo
Imparare a imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
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Se dalle Linee guida (Riordino) si ricava che nel triennio della secondaria di 2° grado è necessaria
la convergenza di tutte le competenze verso una loro spendibilità nell’azienda
Dimensione
lavorativa e
sociale: di realtà
2. Orientarsi nella
normativa pubblicistica
civilistica e fiscale
9. Orientarsi ed
operare nei mercati
finanziari, … proposte
per migliori soluzioni
di situazioni
1. Leggere riconoscere
interpretare tendenze mercati
e cambiamenti dei sistemi
economici
6. Operare nel sistema delle rilevazioni
aziendali
3. Interpretare il
sistema azienda nei
suoi modelli processi e
flussi informativi
11. Riconoscere
l’importanza del Bilancio
sociale e responsabilità
dell’impresa
7. Applicare principi programmazione e
controllo di gestione
4. Individuare i diversi
modelli organizzativi e
ricercare soluzioni
efficienti in situazione
10. Interpretare sistemi
informativi aziendali e
comunicazione
integrata d’impresa
8. Inquadrare,
riconoscere e realizzare
applicazioni in attività
di marketing
5. Individuare
caratteristiche mercato
lavoro e operare in
gestione risorse umane
Competenza linguistico comunicativa
Competenza matematica
Competenza storico-
sociale
Competenza scientifico-
tecnologica
Abilità sociali e
relazionali
Abilità cognitive
trasversali
Visioni culturali
Atteggiamenti e scelte di
valore
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Dal Regolamento dell’obbligo si ricava che gli assi culturali e le competenze chiave
di cittadinanza dovranno convergere verso una spendibilità nei
contesti di cittadinanza e nei contesti privati della persona che vive la realtà
contemporanea)
Come per la scuola del primo ciclo, anche la scuola del biennio
obbligatorio ha dunque da realizzare un profilo costituito da
competenze disciplinari (qui più o meno aggregate in assi) e
competenze trasversali (chiavi di cittadinanza)
Cittadinanza
Domanda di senso
e
costruzione del sé
Competenza linguistico
comunicativa e letteraria
(asse linguaggi)
Competenza
matematica
(asse matematico)
Competenza storico-geografica- sociale
(asse storico-sociale)
Asse scientifico
tecnologico:
Competenza scientifico-
tecnologica
Imparare a
imparare Progettare
Individuare
collegamenti e
relazioni Acquisire e interpretare
l’informazione
Comunicare
Risolvere
problemi
Collaborare
e partecipare
Agire in modo
autonomo e
responsabile
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Compariamo ora le competenze chiave indicate per i due ordini,
Raccomandazione europea: competenze
chiave
Allegato 2 documento obbligo:
competenze chiave di cittadinanza da
acquisire al termine dell’obbligo
Comunicazione nella madre lingua Imparare a imparare
Comunicazione nelle lingue straniere Progettare
Competenza matematica e competenze di
base in scienza e tecnologia
Comunicare
Competenza digitale Collaborare e partecipare
Imparare a imparare Agire in modo autonomo e responsabile
Competenze sociali e civiche Risolvere problemi
Spirito di iniziativa e imprenditorialità Individuare collegamenti e relazioni
Consapevolezza ed espressione culturale Acquisire ed interpretare l’informazione
Tabella di comparazione
Documento europeo Documento obbligo
Comunicazione madre lingua Comunicare
Acquisire e interpretare l’informazione? Comunicazione lingue straniere
Competenza matematica e competenze di
base in scienze e tecnologia
//////////////////////
Risolvere problemi?
Competenza digitale /////////////////////////
Imparare a imparare Imparare a imparare
Acquisire e interpretare l’informazione?
Risolvere problemi ?
Competenze sociali e civiche Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Spirito di iniziativa e imprenditorialità Progettare?
Risolvere problemi?
Consapevolezza ed espressione culturale /////////////////////////////////
Le competenze indicate appaiono:
chiaramente definite nei singoli
ambiti
non avulse da saperi socialmente
spendibili
riferite ad abilità e
comportamenti socialmente
rilevanti e caratterizzanti
Le competenze indicate appaiono:
riferibili ad abilità più che a
competenze
poco caratterizzanti negli ambiti
del tutto avulse dai saperi
poco rilevanti socialmente
(ciascuna in sé)
I due documenti non sono dunque in contraddizione, ma richiedono,
per una piena verticalità, una interpretazione integrata
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E’ dunque possibile ed utile procedere alla costruzione condivisa di
una gerarchia di profili fra loro coerenti, adeguati ai diversi ordini
(e successivamente, per ciascun ordine, alle diverse discipline)
Per garantire la coerenza e l’efficacia del curricolo
…………………
…………………………
………….
…………………
Profilo di alunno in uscita dal quinquennio e
attese/vincoli trasversali generali
(interpretazione condivisa della norma)
Profilo di alunno al termine della sec. di 1°
grado
Profilo di alunno al termine del biennio e
attese/vincoli trasversali
(interpretazione condivisa degli allegati 1 e 2 al
documento sull’obbligo d’istruzione)
Profilo di alunno al termine della primaria
Profilo di alunno al termine della scuola
dell’infanzia
Profilo disciplinare
Profilo disciplinare
Profilo disciplinare
Profilo disciplinare
Profilo disciplinare
Profilo disciplinare
Profilo disciplinare
Profilo disciplinare
Profilo …..
Profilo …..
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Passiamo ora a ragionare sui modelli di certificazione nazionali
Obbligo d’istruzione
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (2)
Asse dei linguaggi Livelli Lingua italiana:
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Lingua straniera:
utilizzare la lingua (3) per i principali scopi comunicativi ed operativi Altri linguaggi:
utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e culturale
utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni
individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Asse scientifico tecnologico
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
essere consapevole delle delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico sociale
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi stirici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali
collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente
riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
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Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisti
dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui
all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. Imparare ad imparare; 2.
Progettare; 3. Comunicare; 4.collaborare e partecipare; 5. Agire in modo autonomo e
responsabile; 6. Risolvere problemi; 7. Individuare collegamenti e relazioni; 8.
Acquisire e interpretare l’informazione).
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Modello di certificazione delle competenze in uscita dalla scuola del 1° ciclo
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Cosa hanno in comune i due modelli di certificazione?
Hanno in comune una intenzionalità diretta verso una certificazione del
disciplinare e del trasversale insieme
Hanno in comune una intenzionalità diretta verso una stretta coerenza con i relativi
profili di riferimento
Hanno in comune la modalità linguistico-descrittiva dei giudizi (livelli e non voti)
Hanno in comune il fatto d’essere pasticciati e ambigui
Hanno comunque in comune (al di là dell’analisi critica che potremmo fare, ma che
ci toglierebbe tempo), coerentemente con l’auspicato e indicato sviluppo di
competenze, la necessità (in essi implicata) di raccogliere informazioni e documenti
che manifestino le competenze acquisite dagli studenti
Oggi, però, il quadro normativo si va evolvendo, quindi dobbiamo
esser pronti a lavorare su ciò che presumibilmente è stabile, e ad esser
flessibili verso le forme che ulteriormente cambieranno
Cosa hanno detto le scuole sperimentatrici del modello nazionale per il
primo ciclo?
(stralci da “sperimentare le competenze: anno secondo” di Giancarlo Cerini)
aspetti ritenuti positivi:
il riferimento esplicito alle Indicazioni/2012, alla cultura pedagogica sottesa,
all’idea di un curricolo orientato alle competenze, i cui elementi prescrittivi
sono il profilo in uscita e i traguardi di competenza delle discipline, nell’alveo
di una scuola inclusiva;
il richiamo al profilo delle competenze dello studente 14enne (che
rappresenta la finalità generale della scuola del primo ciclo) come utile
riequilibrio dell’asse formativo della scuola di base, che non è comprimibile
nelle sole discipline del curricolo obbligatorio;
la ricchezza del profilo formativo del 14enne, che però appare quasi
sovrabbondante nel versante delle competenze personali, sociali, civiche e
invece più sobrio in quelle cognitive, direttamente riferibili alle discipline;
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la presenza di una certificazione intermedia per la quinta classe
elementare, per regolare la progressione del percorso formativo di base,
nell’ottica di un curricolo verticale;
il rimando esplicito tra le competenze del profilo del 14enne e le 8 competenze-chiave del relativo documento europeo (2006). Rimane aperto
il dilemma del doppio riferimento: meglio quello italiano (prima colonna del
modello) o quello europeo (seconda colonna del modello)?;
il richiamo alle discipline presente nella terza colonna del modello, ove
appare la dicitura “tutte le discipline contribuiscono alle competenze
trasversali….”; il passaggio, infatti, è foriero di interpretazioni diverse e di
ambiguità. Se ne chiede una profonda revisione;
l’ancoraggio delle competenze “soft” (profilo finale) alle competenze “dure” (discipline) e la loro reciproca relazione richiederebbero una soluzione
innovativa, ma praticabile;
la scala a 4 livelli per l’apprezzamento delle competenze (A, B, C, D)
esprimono una progressione aperta a partire da un livello iniziale (non
negativo) che segnala attenzione pedagogica a competenze in fase di prima
manifestazione…;
il vettore che spiega la progressione dei livelli è relativo alla padronanza e al
ri-uso intelligente di conoscenze e abilità, alla consapevolezza del proprio
agire. Il criterio si riferisce a: novità delle situazioni da affrontare, complessità
delle soluzioni, autonomia nelle procedure cognitive e nei comportamenti
relazionali;
i livelli non sono rappresentati da voti numerici, che tendono invece a
cristallizzare le situazioni e che veicolano operazioni puramente aritmetiche;
l’indicatore “aperto” che può mettere in risalto particolari talenti o aspetti
non considerati dalla griglia ufficiale, per personalizzare la valutazione e
imprimere un valore orientativo e formativo alla certificazione;
il giudizio orientativo, che dovrebbe essere finalizzato non a una scontata
scelta dell’ordine scolastico successivo, ma al rafforzamento della capacità di
auto-orientarsi (didattica orientativa);
esigenza di una semplificazione comunicativa del nuovo documento,
tenendo conto della prevalente finalità di informazione/coinvolgimento dei
genitori nella conoscenza dei livelli di competenza acquisita dai loro figli.
Aspetti critici
Sembra più gradito il riferimento alle 8 competenze chiave europee,
rispetto ai 12 punti in cui si articola il profilo di uscita dal primo ciclo
(entrambi i riferimenti sono presenti nelle nuove schede). È possibile che
questa preferenza sia dettata dalla migliore leggibilità degli enunciati europei,
rispetto a quelli contenuti nel profilo italiano che presentano un linguaggio per
addetti ai lavori.
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Si registrano notevoli perplessità circa il legame tra competenze
trasversali e apporti delle singole discipline. Il richiamo alle discipline
(spesso è stata associata una sola disciplina alla competenza trasversale
considerata) è sembrato vanificare il discorso sulle competenze, restringendole
nell’alveo degli apprendimenti scolastici, senza metterne in evidenza il loro
valore aggiunto, di capacità di utilizzo in nuovi contesti delle conoscenze e
abilità apprese (7)
.
Notevole successo ha riscosso la sostituzione del voto in decimi con altre forme di descrizione dei livelli di competenza (enunciati narrativi sintetizzati
poi in un valore letterale A, B, C, D), ivi compresa l’assenza di un livello
totalmente negativo. In questo caso, comunque, si nota qualche resistenza.
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Prospettive aperte dalla delega della 107, che annuncia
“la revisione delle modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli
studenti del primo ciclo di istruzione, mettendo in rilievo la funzione formativa e di
orientamento della valutazione, e delle modalità di svolgimento dell’esame di Stato
conclusivo del primo ciclo”.
Come potrebbe cambiare la valutazione
semplice “restyling” del Regolamento relativo alla valutazione degli allievi (il
DPR 122/2009)?
Oppure:
un ripensamento complessivo del sistema di valutazione degli allievi, secondo
alcune direttrici che cominciano a intravvedersi:
evidenziare il valore conoscitivo, formativo e pro-attivo della valutazione degli
allievi (questo implica il superamento del voto in decimi, in favore della
descrizione per livelli);
semplificare le attuali procedure, fino a integrare in un unico documento di
valutazione le attuali pagelle, schede di certificazione, per dare conto
distintamente di apprendimenti, comportamenti e competenze (con un
linguaggio fortemente accessibile ai genitori);
rivedere il sistema delle prove INVALSI, per sottolineare il loro valore
conoscitivo dei livelli di apprendimento su alcune competenze-chiave,
fornendo indicazioni restrittive per il loro corretto uso pubblico, e modificando
eventualmente il disegno della somministrazione (classi coinvolte, tempistica,
discipline indagate);
modificare in profondità l’esame di stato di fine primo ciclo, per ripristinare il
suo carattere effettivamente pluridisciplinare, evitando la frammentazione
attuale e spostando la prova INVALSI nei mesi precedenti (per segnalarne il
valore conoscitivo).
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In qualunque caso si ravvisano due necessità relative alla pratica sia
didattica che valutativa:
l’acquisizione di una logica prestazionale, condizione necessaria per uno
sviluppo ed una valutazione consapevole delle competenze
l’acquisizione di una logica e di una pratica (progettuale, didattica, valutativa)
centrate sulle competenze disciplinari e trasversali (chiave)
tra loro integrate
Occorre, almeno in linea molto generale, condividere cos’è
la competenza
La competenza, un obiettivo complesso Secondo la definizione comunemente condivisa la competenza è, in sintesi:
la capacità di utilizzare in contesti e per scopi diversi le conoscenze e le abilità
apprese e le risorse personali possedute
Gli “ingredienti” della competenza sono dunque
La competenza, cioè, non si fonda solo sull’ insieme delle conoscenze e delle
abilità possedute dal soggetto, ma sul loro integrato utilizzo in contesto
Quindi
Ciò che caratterizza una formazione concepita come sviluppo di competenze non è
ciò che i ragazzi sanno, ma ciò che i ragazzi, utilizzando ciò che sanno,
sanno fare in contesti e con scopi diversi.
Questa concezione di formazione sconvolge le nostre prassi progettuali e didattiche
e impone di pensare l'insegnamento/apprendimento in ottica di risultati concepiti
come capacità di performances consapevoli, intenzionali, competenti, in contesti di
realtà e di studio
Quindi:
utilizzo
conoscenze abilità
contesti
Risorse
personali
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Non ci basterà che l'allievo sappia riassumere il testo analizzato in classe: occorre
che sappia autonomamente e consapevolmente riassumere il testo comparso oggi
sul quotidiano, il romanzo autonomamente letto, l'informazione scientifica o
tecnica che serve a....
Non ci basterà che l'allievo sappia risolvere il problema matematico che sta
sull'eserciziario:
occorre che sappia autonomamente individuare nella realtà l'aspetto matematico
del problema occorrente e la sua possibile soluzione
Non ci basterà che sappia illustrare un capitolo di Storia: occorre che sappia
utilizzare le categorie storiche per interpretare ciò che accade nei contesti sociali, e
così via.....
Occorre dunque condividere una logica prestazionale in fase progettuale, didattica
e valutativa, e concepire la prestazione (complessa, di realtà) come manifestazione
della competenza da progettare, da realizzare, da valutare
La capacità dello studente di svolgere autonome prestazioni complesse (di realtà
o di studio) sarà il “segno” della competenza da lui raggiunta (che non escluderà
comunque la necessità di accertare le conoscenze e le abilità dello stesso
studente)
Un profilo declinato in termini prestazionali
Il primo lavoro collegiale dovrebbe dunque essere quello di declinare e
condividere un profilo dell’alunno in uscita che descriva in termini di prestazioni
osservabili (per ché tutti i docenti abbiano comuni significati di riferimento per la
progettazione, la realizzazione e la valutazione didattica) le caratteristiche culturali
e formative che noi intendiamo raggiungere con i nostri alunni
La parola condividere assume particolare importanza alla luce, ancora una
volta, delle Indicazioni per il curricolo, che recitano: Ogni scuola vive ed opera come comunità nella quale cooperano studenti, docenti e
genitori: “Al suo interno assume particolare rilievo la comunità professionale dei
docenti, che, valorizzando la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti, si
impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacità, sensibilità e
competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversità e gli
eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni
nazionali.
Questo percorso richiede attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di
tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti”
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Cominciamo dunque a vedere come un profilo in uscita ben descritto e declinato
in termini di prestazioni può guidare dapprima la progettazione e la
realizzazione di una didattica per competenze, e poi la valutazione delle stesse
competenze (che si aggiunge, non si sostituisce alla valutazione delle conoscenze
e delle abilità!)
Cominciamo a condividere una possibile descrizione di ciascuna delle
competenze chiave in forma di prestazioni
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Una possibile interpretazione delle competenze chiave di cittadinanza, trasversali agli insegnamenti
disciplinari, e della loro didattica
Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso
(da accertare all’interno delle verifiche
disciplinari)
Metodologie didattiche Modalità di verifica
Comunicazione nella
lingua madre
E’ in grado di interagire con pari ed adulti
in situazioni comunicative diverse, su
contenuti informali e formali, usando
registro e lessico adeguati.
Sa usare autonomamente in maniera
finalizzata i diversi manuali scolastici. Comprende testi a contenuto disciplinare
e/o di attualità, continui e non continui e sa
esporre il loro contenuto, selezionare
informazioni in funzione di scopi dati,
riassumere, schematizzare, transcodificare
dal linguaggio grafico a quello verbale e
viceversa, valutare.
Usa correttamente la lingua italiana per
esporre, narrare, descrivere, argomentare,
oralmente e per iscritto, su temi d’interesse
personale e su argomenti di carattere
generale e disciplinare.
E’ in grado di produrre semplici testi
multimediali funzionali a scopi dati.
Ciascun insegnamento disciplinare adotterà,
sia per promuovere che per accertare gli
apprendimenti disciplinari, strategie d’uso del
linguaggio verbale, promuovendo:
situazioni comunicative finalizzate
all’apprendimento cooperativo e interattivo;
situazioni e compiti di lettura guidata e
autonoma su manuali e testi di varia natura,
quali riviste, quotidiani, siti web;
compiti di rielaborazione orale e scritta di
quanto letto;
compiti di transcodifica da linguaggi non
verbali al linguaggio verbale e viceversa.
In particolare ciascun insegnamento curerà le
forme testuali del riassunto, della relazione,
dell’argomentazione a contenuto disciplinare.
Le prove di verifica
conterranno stimoli
appositamente
costruiti per
l’accertamento delle
abilità linguistiche su
contenuto disciplinare. Nella prova sarà
assegnato un peso
specifico all’abilità
comunicativa in
ambito disciplinare.
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22
Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso
(da accertare all’interno delle
verifiche disciplinari)
Metodologie didattiche Modalità di verifica
Competenze digitali
L’alunno è in grado di utilizzare
criticamente le nuove tecnologie a
scopi informativi, partecipativi, di
studio e in particolare:
sa utilizzare in maniera funzionale
i motori di ricerca per reperire dati
e informazioni;
sa distinguere i siti web e le
informazioni in essi contenute
secondo criteri di affidabilità e
attendibilità;
sa interagire e comunicare con
soggetti diversi a scopo di studio e
di svago, anche partecipando ai
social network secondo i suoi
interessi ed evitando i rischi legati
all’uso del web;
sa produrre e presentare
adeguatamente ad altri il proprio
lavoro utilizzando gli strumenti
informatici;
nell’utilizzo delle TIC sa utilizzare
le proprie competenze in lingua
inglese per orientarsi di fronte a
problemi informatici.
Ciascun insegnamento promuove
l’utilizzo intenzionale e
consapevole delle nuove
tecnologie per studiare, per
presentare i prodotti del proprio
studio, per comunicare, per
rispondere ai bisogni pratici,
intellettuali e sociali della
quotidianità
In particolare ciascun
insegnamento propone agli alunni
modalità di reperimento delle
informazioni attraverso l’utilizzo
di siti attendibili; promuove
l’acquisizione di criteri di
selezione e di organizzazione delle
informazioni relative alla
disciplina specifica; promuove la
elaborazione e la presentazione di
prodotti multimediali legati allo
studio compiuto; promuove la
pratica della comunicazione a
distanza e della partecipazione
finalizzata ai social network
L’insegnante, anche d’intesa con i
colleghi, stilerà una chek list delle
operazioni che l’allievo dovrà aver
imparato a fare, con le nuove
tecnologie, su contenuti
disciplinari diversi.
Tali operazioni potranno essere
oggetto di una apposita verifica
trasversale o di osservazioni
sistematiche strutturate da parte di
ciascun docente.
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Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso
(da accertare all’interno delle
verifiche disciplinari)
Metodologie didattiche Modalità di verifica
Competenze sociali e civiche
Ha rispetto delle persone, degli
ambienti, delle regole
Interagisce positivamente con gli
altri e partecipa alla vita del
gruppo contribuendo per il
raggiungimento di obiettivi
comuni e utilizzando i contributi
altrui
E’ autonomo e responsabile nei
confronti degli impegni assunti
nello studio e con gli altri
Valuta con criteri espliciti i
comportamenti propri e altrui
Sa operare scelte equilibrate e sa
sostenerne le ragioni
Ha padronanza di sé e sa
controllare i propri comportamenti
Ciascun docente promuove
ambienti d’apprendimento
interattivi e cooperativi e
costruisce un clima fondato
sull’idea di comunità
Promuove il raggiungimento di
obiettivi comuni alla classe e
socializza e valorizza i contributi
dei singoli
Favorisce la interazione fra diversi
e valorizza la molteplicità dei
punti di vista
Stimola la percezione del
successo/insuccesso individuale
come successo/insuccesso del
gruppo
Promuove in classe la costruzione
di regole condivise, ne controlla
rigorosamente il rispetto, stimola
la relativa valutazione/
autovalutazione, infligge punizioni
significative e condivise
L’insegnante osserva e valuta i
comportamenti dell’alunno in
situazioni formali e informali,
utilizzando indicatori e descrittori
condivisi con i colleghi e apposite
griglie di osservazione dei
comportamenti
(sarebbe interessante elaborare
delle griglie di osservazione anche
dei contesti di apprendimento così
come si configurano durante le
lezioni dei diversi docenti)
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Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso
(da accertare all’interno delle
verifiche disciplinari)
Metodologie didattiche Modalità di verifica
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità
L’alunno utilizza il pensiero
razionale per affrontare e risolvere
problemi e situazioni anche
complesse.
E’ in grado di progettare e
coordinare percorsi finalizzati al
raggiungimento di uno scopo,
dimostrando di sapersi assumere la
responsabilità delle proprie scelte,
di ammettere i propri limiti, di
saper fornire un supporto ai
compagni in difficoltà, di saper
valutare fattibilità e rischi del
progetto.
Sa ideare, pianificare, elaborare e
applicare correttamente strategie e
procedure apprese in funzione di
obiettivi, sia di studio che pratici.
Dimostra divergenza, originalità e
spirito di iniziativa, e sa sfruttare
le proprie potenzialità negli ambiti
a lui congeniali.
Ciascun insegnamento fornirà
logiche e tecniche di progettazione
relative al proprio ambito
disciplinare.
Proporrà situazioni, casi e compiti
che richiedono e sviluppano
l’abilità ideativa, l’abilità
progettuale, l’abilità valutativa
Valorizzerà la divergenza delle
idee e la “visionarietà” del
pensiero.
Fornirà all’alunno occasioni e
stimoli per indurlo a tradurre
autonomamente le proprie idee in
pratica, seguendo le procedure
necessarie per raggiungere
l’obiettivo
La verifica dovrà prevedere la
realizzazione di compiti e
prestazioni in cui l’alunno dimostri
la propria capacità progettuale nei
suoi aspetti ideali e operativi.
La prestazione richiesta potrà
anche implicare l’attività
progettuale per l’attuazione di
compiti di realtà.
L’insegnante osserverà inoltre
(anche sulla base di intese e di
strumenti condivisi con i colleghi)
la capacità dell’allievo di
formulare idee e di impegnarsi per
la loro realizzazione nella
quotidianità
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Competenza Interpretazione didattica Risultato atteso
(da accertare all’interno delle
verifiche disciplinari)
Metodologie didattiche Modalità di verifica
Consapevolezza ed espressione
culturale
L’alunno conosce e sa apprezzare
importanti opere del patrimonio
culturale nazionale, europeo,
mondiale, locale, espresse con
linguaggi diversi.
E’ in grado di comprendere e
interpretare messaggi espressi con
linguaggi diversi e provenienti da
ambiti culturali diversi,
apprezzando la diversità di
espressione delle diverse culture.
E’ in grado di esprimere idee,
esperienze ed emozioni attraverso
diverse forme espressive.
Riconosce l’importanza dei fattori
estetici nella vita quotidiana.
Ciascun insegnamento propone
riflessioni su aspetti e prodotti
culturali legati al proprio ambito
disciplinare.
Stimola la valutazione di prodotti
culturali diversi e promuove
l’adozione del “bello” quale
categoria interpretativa di ambienti
naturali e artificiali, di usi,
costumi.
Stimola l’espressione di opinioni,
idee, esperienze e vissuti
attraverso linguaggi diversi,
favorendone la valutazione e
l’autovalutazione
Le verifiche disciplinari
conterranno quesiti volti
all’accertamento di conoscenze su
opere fondamentali del patrimonio
culturale del passato e della
contemporaneità, all’accertamento
della capacità di interpretazione e
valutazione di prodotti artistici
variamente espressi,
all’accertamento della capacità
espressiva attraverso linguaggi
diversi.
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Competenza indicata Possibile interpretazione didattica
Imparare a imparare
Risultato atteso
(da accertare all’interno delle
verifiche disciplinari)
Metodologia didattica Modalità di verifica
L’allievo è in grado di affrontare
autonomamente nuovi (semplici)
argomenti di studio utilizzando
linguaggi, concetti, categorie
interpretative e strategie di studio
apprese nel lavoro d’aula.
E’ in grado di leggere l’esperienza
e i contesti di vita con categorie
interpretative di tipo formale e di
acquisire da essi nuovi apprendimenti.
E’ in grado di organizzare il
proprio lavoro utilizzando
consapevolmente e funzionalmente
le risorse di cui dispone
Ciascun insegnamento,
nell’affrontare gli argomenti
disciplinari, focalizzerà le
categorie interpretative e le
procedure di studio applicabili ad
altri oggetti in analogia o in
problem solving, ed eserciterà il
reimpiego degli apprendimenti in
contesti di studio/di realtà nuovi
rispetto a quelli noti.
Dedicherà parte delle ore di lezione allo studio in aula di
nuovi argomenti (prima guidato,
poi autonomo, prima in gruppo,
poi individuale) e ne valuterà gli
esiti con criteri condivisi dagli
alunni.
Eserciterà l’uso di linguaggi
diversi e il reperimento e la
selezione finalizzata di
informazioni provenienti da fonti
diverse.
Il compito di verifica disciplinare
richiederà prestazioni che
implichino l’utilizzo di linguaggi,
concetti, categorie e strategie noti
per comprendere argomenti non
noti
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Dentro alle “prestazioni complesse” disciplinari,
i processi e le abilità TRASVERSALI Storia
Possibile tipologia di prestazioni attese
Abilità del cittadino implicate
(competenze chiave)
Utilizza efficacemente il manuale per ricavare
informazioni funzionali allo studio
acquisire informazioni; imparare a imparare
Studia autonomamente un nuovo argomento
utilizzando e integrando materiali diversi, con
l’aiuto di modelli e strategie di studio appresi in
aula; ne elabora coerenti sintesi orali e scritte, anche
multimediali.
imparare a imparare; comunicare ; acquisire e
interpretare l’informazione; individuare
collegamenti e relazioni
Ricerca su siti tematici materiali utili
all’approfondimento personale e li sintetizza
selezionando e citando le fonti
imparare a imparare; comunicare ; acquisire e
interpretare l’informazione
Formula semplici ipotesi di ricostruzione storica di
eventi e contesti integrando informazioni provenienti
da fonti diverse
imparare a imparare; comunicare; acquisire e
interpretare l’informazione; individuare
collegamenti e relazioni; risolvere problemi
Confronta dati o tesi interpretative diverse relative
ad uno stesso evento o soggetto; individua analogie e
differenze nei diversi punti di vista, pone problemi
individuare collegamenti e relazioni;
individuare e risolvere problemi
Contestualizza storicamente il contenuto di opere
letterarie, artistiche, filmiche
comunicare; individuare collegamenti e
relazioni
Discute su eventi e situazioni della contemporaneità
utilizzando categorie interpretative di tipo storico
comunicare; interpretare l’informazione
Definisce un concetto storico Individ. collegamenti e relazioni, comunicare
Collabora con i compagni per realizzare studi,
ricerche, prodotti a contenuto storico
Comun. Individ. collegamenti e relazioni,
risolv. problemi; progettare; collab. e partec.
Porta a termine un compito di ricerca o un progetto
da realizzare individualmente nel lungo termine
progettare; risolvere problemi; appr. ad appr.;
agire in modo autonomo e responsabile
Effettua semplici valutazioni di eventi, soggetti e
contesti della contemporaneità, utilizzando categorie
interpretative di tipo storico e argomentando sulla
base di dati e fonti
acquisire e interpretare l’informazione;
individuare collegamenti e relazioni,
comunicare; risolvere problemi
Realizza schemi di sintesi e quadri sinottici per
illustrare eventi accaduti nel tempo e nello spazio
comunicare, individuare collegamenti e
relazioni
Coglie la rilevanza e/o la problematicità storica di
eventi e comportamenti collettivi o individuali
riportati dai mezzi di comunicazione di massa.
individuare collegamenti e relazioni, porre e
risolvere problemi, comunicare
Formula ipotesi su possibili relazioni temporo-
causali tra eventi contemporanei e del passato
recente, tra eventi nazionali e mondiali
porre e risolvere problemi, individuare
collegamenti e relazioni
Riconosce e ricerca le ragioni storiche delle diversità
culturali di gruppi etnici diversi
porre e risolvere problemi,
individ.collegamenti e relazioni, apprendere
ad apprendere
Riconosce la relatività delle verità storiche e ricerca
la legittimità di punti di vista diversi
Individ. collegamenti e relazioni, risolvere
problemi, apprendere ad apprendere
……………..
……….
Maglie Rete certificazione 2015/2016 Rita Bortone
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Italiano
Possibile tipologia di prestazioni attese
Abilità del cittadino implicate
(competenze chiave)
Comprende in ascolto un messaggio orale
(lezione, relazione, conferenza), ne seleziona le
informazioni rilevanti prendendo appunti, e le
rielabora
comunicare, imparare ad imparare,
acquisire e interpretare l’informazione,
individuare collegamenti e relazioni
Comprende e valuta criticamente i messaggi e le
informazioni contenuti in programmi televisivi
e in materiali multimediali, individuando
destinatari, scopi, punti di vista
comunicare, risolvere problemi, acquisire e
interpretare l’informazione, individuare
collegamenti e relazioni
Pianifica l’esposizione orale di argomenti di
studio appresi
comunicare, progettare, individuare
collegamenti e relazioni
Pianifica interventi parlati adeguati allo scopo e
alla situazione, esponendo idee personali e
argomentandole
comunicare, individuare e risolvere problemi,
progettare, individuare collegamenti e relazioni
Partecipa ad una discussione in classe ,
individua il punto di vista degli altri ed esprime
e sostiene il proprio
comunicare, acquisire e interpretare
l’informazione, individuare collegamenti e
relazioni, collaborare e partecipare
Legge, interpreta, valuta testi di varia tipologia,
formulando ipotesi sulle intenzioni
comunicative dell’autore, sugli scopi e i
destinatari dei testi .
comunicare, risolvere problemi, acquisire e
interpretare l’informazione, individuare
collegamenti e relazioni , apprendere ad
apprendere
Integra le informazioni provenienti da testi
diversi, continui e non continui, in funzione di
uno scopo
comunicare, acquisire e interpretare
l’informazione, individuare collegamenti e
relazioni, progettare
Legge in m. silenz. e applica tecniche di lettura
orientativa e selettiva adeguate ai diversi tipi di
testo, anche multimediali, e ai diversi scopi
comunicare, imparare a imparare,porsi e
risolvere problemi
Legge applicando semplici tecniche di supporto
alla comprensione (sottolinea, annota
informazioni, costruisce mappe e schemi)
comunicare, imparare ad imparare, acquisire
informazioni,individuare collegamenti e
relazioni
Comprende testi letterari di vario tipo e forma e
formula ipotesi intepretative anche a partire da
un’analisi formale
comunicare, risolvere problemi, interpretare
l’informazione, individuare collegamenti e
relazioni, imparare a imparare
Definisce concetti grammaticali, letterari Comunic., individuare collegamenti e relazioni
Ricava informazioni esplicite o impl. da testi
informat.ed esposit. per realizzare scopi pratici.
comunicare, risolvere problemi, progettare,
acquisire informazioni, imparare a imparare
Usa autonom. vocabolari, testi funzionali e
multimediali, motori di ricerca per scopi pratici
comunicare, risolvere problemi, acquisire
informazioni, imparare a imparare, progettare
Relaziona su un argomento di studio, sui
risultati di una ricerca, su una esperienza,
servendosi di modelli noti.
comunicare, imparare a imparare, progettare,
individuare collegamenti e relazioni
Commenta un testo letterario,un’opera artistica ,
un film,ecc.
Comunic. Impar.a impar., risolv. problemi,
progett., acquis. e intepr. informazioni, individ.
collegamenti e relazioni
Scrive testi, per scopi, utilizz. programmi di
videoscr. e curando l’impost. grafica e concett.
comunicare, progettare, risolvere problemi,
imparare a imparare
Una buona declinazione delle competenze disciplinari
include in sé le competenze chiave trasversali