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Associazione Italiana Commercio Chimico RESPONSIBLE CARE

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Associazione Italiana Commercio Chimico

RESPONSIBLECARE

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Contenuto

Note Informative

Premessa L’ambiente e la chimica Il contesto legislativo Il settore chimico Il Programma Responsible Care La gestione del Programma Perché partecipare Costi

Principi e Note Guida

Il Programma Responsible Care Principi GuidaTempi e modalità di adesione Note guida: 1) Obblighi di legge e regolamenti

2) Politiche aziendali e documentazione3) Gestione dei rischi4) Gestione delle emergenze5) Informazione6) Formazione e addestramento7) Miglioramento continuo 8) Interazione con la comunità

Allegati

Lettera d’impegnoOrganizzazione aziendaleDesignazione del Coordinatore aziendale RCFunzioni del Coordinatore aziendale Questionario di Auto valutazionePiano triennale di miglioramentoIndici di performanceLogo – linee guida per l’utilizzo

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NOTEINFORMATIVE

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PremessaLa crescente sensibilità ai problemiecologici condiziona sempre più le scelteeconomiche e produttive di tutti gli aspettidella nostra vita; la chimica, in modoparticolare, continua ad essere nel mirinodell’opinione pubblica: i processi diproduzione, la movimentazione e moltiprodotti vengono spesso associati apericolosità e inquinamento.

Benché nella maggioranza dei casi questapercezione non sia aderente alla realtà deifatti, essa comunque rappresenta unfattore altamente negativo che dev’esserecombattuto e sfatato.

Occorre modificare questo tipo di opinionee portare a conoscenza del pubblico sia ilsenso di responsabilità che l’attenzionededicata a queste problematiche da tutti isettori della chimica in quanto l’industriastessa le ritiene essenziali per la suasopravvivenza ed il suo sviluppo.

Responsible Care promuovendo precisicomportamenti etici e l’ adozione disistemi di autovalutazione, di obiettivi dimiglioramento, di trasparenza e dicomunicazione, rappresenta la chiaradimostrazione di questo impegno.

Sono questi gli elementi decisivi chepotranno modificare in senso favorevolel’attuale immagine della chimica presso ivari enti, la pubblica amministrazione, lapopolazione in generale nonché neiconfronti degli utenti e degli stessidipendenti delle aziende.

Responsible Care è un’iniziativa apartecipazione volontaria che implical’adozione di una politica della Salute,della Sicurezza e dell’ Ambiente qualeparte integrante delle strategie aziendali.

Aderendo a questo Programma le societàdella Distribuzione potranno entraresempre più e meglio in sintonia con lapolitica seguita dalle maggiori industrieproduttrici di tutto il mondo presentandosi

come loro armonica e coerente fasecomplementare.

L’ambiente e la chimicaPraticamente tutte le attività possonoavere un impatto sull’ambiente. Si deveperò ricordare che soltanto con lo sviluppotecnologico è, e sarà possibile, soddisfarelo standard di vita che ognuno di noi siaspetta.

Ed anche far fronte all’aumento dellapopolazione nel mondo, alla fame, alfabbisogno di acqua, al buco dell’ozono,alle epidemie: importantissimi e difficiliproblemi che attendono soluzioni urgenti,anche e specialmente con l’aiuto dellachimica.

E’ perciò importante raggiungere unadeguato equilibrio tra l’attività industrialee la salvaguardia della Salute, Sicurezza,Ambiente e le esigenze commerciali intermini di costi, profittabilità, competitività,livelli occupazionali e investimenti: taleequilibrio viene definito oggi con il termine“sviluppo sostenibile” che è diventato ilcriterio base per la valutazione delle nuoveattività.Si deve assolutamente tener conto chel’atteggiamento delle persone nei confrontidell’Ambiente è oggi profondamentemutato: ciò che ieri costituiva normalepratica, oggi non lo è più e , domani, saràregolamentato legislativamente econtrollato; ciò si sta già verificando sia inambito lavorativo che al suo esterno.

Quello che invece non è mutatanell’opinione pubblica è l’immagine che siha ancora dell’industria chimica: vienetuttora considerata (come indicano leindagine fatte) tra le industrie piùpericolose e dannose per l’uomo el’ambiente e vengono suggeriteregolamentazioni più rigorose e sanzionipiù pesanti.

Si dimentica completamente che il mondodi oggi non può assolutamente farne ameno a cominciare dalla farmaceutica fino

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alle materie plastiche, alle fibre, aimateriali speciali.

La chimica deve prendere atto di questasituazione e deve assumersi in tutti i suoisettori le proprie responsabilità perfronteggiare la situazione e passare da unatteggiamento passivo ad uno attivoanche per evitare che nuove iniziativelegislative, sempre più severe, sianoritenute l’unica soluzione per garantire unprogressivo miglioramento delle condizioniambientali.

Il contesto legislativoDa quando i problemi ambientali hannocominciato ad aver peso politico, i temiche una volta erano esclusivi delle frangepiù radicali sono diventati oggi luoghicomuni nei programmi politici eincontrastati elementi per propostelegislative non di rado incuranti della lorofattibilità o delle conseguenze economichenegative.

Ciò si può constatare concretamente conle difficoltà che l’industria chimica incontraper realizzare nuovi insediamenti,ampliamenti, modifiche, talvolta senzapossibilità di una soluzione favorevole.Troppo spesso i legislatori, per essere insintonia con l’opinione pubblica, sonoarrivati alla conclusione che la chimica nonha intenzione, o non è in grado, di gestirepropriamente il problema ambientale: daciò politiche unilaterali e, spesso,inutilmente penalizzanti.

Il problema ambientale viene ormaidiscusso ai più alti livelli mondiali(governanti di stato a Kyoto, BuenosAires,…) e anche nei più alti consessi (ONU) neiquali vengono prese decisioni cheinteressano direttamente anche l’attivitàchimica, in tutti i suoi aspetti.Inesorabilmente tali decisioni, presto otardi, vengono tradotte in realtà (Agenda

21, Codice Etico UNEP, PIC,…) el’industria chimica deve possibilmenteprevenire ed anticipare tali iniziative.Contrariamente a quanto si pensacorrentemente, la chimica è fortementeinteressata a raggiungere gli standard piùelevati nella protezione ambientale; inmolti casi essi sono stati già raggiunti ma,purtroppo, raramente l’opinione pubblicaha preso coscienza di tali conquiste.L’iniziativa Responsible Care , seopportunamente ed adeguatamentedivulgata non potrà mancare di facilitare irapporti con gli amministratori pubblici daun lato e con il grande pubblico dall’altro.

Il settore chimicoNorme legislative più restrittive edimpegnative non possono portare da solead un concreto e definitivo miglioramentodella situazione; è invece necessaria unaconvinta ed efficace cooperazione di tuttoil settore chimico che, con l’apporto dellesue risorse di conoscenza ed’innovazione, nonché con le necessariecoperture finanziarie per gli investimenti,può rendere fattibile tale proposito.

I produttori chimici stanno rispondendopositivamente alla richiesta di più elevatistandard esaminando e studiando ogniaspetto delle loro operazioni sviluppandonuove tecnologie, trattamenti e sistemiche, non solo soddisfano, ma in molti casianche superano i requisiti richiesti.

Nuovi prodotti più sicuri, minori consumi diacqua e di energia, minori emissioni in ariaacqua suolo, misure di intervento,sicurezza dei trasporti, sicurezza nei postidi lavoro, e tanti altri interventi sono giàstati realizzati sia dalla produzione chedalla distribuzione ma ancora molto si puòe si deve fare:

Anche la distribuzione che, nell’opinionepubblica è parte integrante del settorechimico e, come tale, inseparabile dalla

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produzione, si deve impegnare perl’ottenimento di visibili miglioramentiambientali, di sicurezza e di qualità.Specialmente per il fatto che ladistribuzione ha di gran lunga più contatticon il pubblico, rispetto alla produzione, epuò quindi influire in senso positivo onegativo in maniera molto sensibile.La sua maggior visibilità implicalogicamente ed inevitabilmente un suoattivo coinvolgimento per l’applicazione dinuovi standard per le loro attività

Altrettanto dicasi per i traders che, pur nonmovimentando fisicamente i prodotti,trattano grandi volumi degli stessicoinvolgendo servizi di trasporto e distoccaggio che devono essere trattati congli stessi criteri di sicurezza e qualità deglialtri comparti del settore per cui risultanofondamentali i criteri di scelta e divalutazione dei fornitori dei servizi, deifornitori di prodotto e dei clienti stessi.

Il ProgrammaResponsible CareLa particolare sensibilità alleproblematiche di Salute, Sicurezza,Ambiente è diventata un motivo centraledelle politiche del settore chimico e delleaziende che vi operano e si èconcretizzato con l’elaborazione el’adozione del Programma “ResponsibleCare”.

Questo Programma rappresental’iniziativa più importante intrapresa dallachimica per rispondere positivamente alleistanze descritte precedentemente,conscia dell’importanza di questi temi edella necessità di operare al meglioservendosi delle più innovative praticheindustriali e acquisendo così, a pienotitolo, il “diritto a operare”.

Con l’impegno di estendere tale iniziativaanche agli altri settori ad essa collegati inmodo che siano univoche le modalità di

operare di tutto il settore, inteso in sensolato.Responsible Care vuole essere unconcreto modello di organizzazione ecomportamento, efficace ed efficiente,poco niente burocratizzato, documenticartacei ridotti al minimo necessario,pratico, utile, facile da gestire.

Responsible Care è la base su cui siinnestano tutti gli altri sistemi, norme, lineeguida in quanto comprende tutti questiaspetti: per chi ha aderito a ResponsibleCare diventa molto più facile certificarsicon l’ISO 9000 o la 14000 o elaborare ilproprio Sistema di Gestione di Sicurezza oquello Ambientale.

Responsible Care aiuta le aziendenell’organizzazione aziendale, nelrazionalizzare e semplificare il modo dilavorare, di lavorare al meglio e insicurezza, di commettere meno errori edimenticanze; anche senza le seriemotivazioni esposte precedentementeResponsible Care sarebbe comunque unostrumento utile, quasi indispensabile, permolte aziende, specie per quelle di limitatedimensioni che non possono attrezzarsicon funzioni e personale specificatamentepreposto a tali funzioni.

Responsible Care rappresentaun’importante opportunità per dimostrare atutti che i Programmi volontari el’autovalutazione sono pratiche aziendalifattibili ed efficaci e che tutto il settoreintende e può operare con forte senso diresponsabilità nei confronti di Salute,Sicurezza, Ambiente anche senza ipesanti interventi e controlli delle autorità.

Responsible Care si basa su una serie diPrincipi Guida che coprono tutta l’area diSalute, Sicurezza, Ambiente e dellaQualità; da questi Principi derivano acascata il Questionario di AutoValutazione, il Piano di Miglioramento,Manuali e Guide appositamente studiati epredisposti dall’ AssICC per facilitare erendere omogenea l’applicazione del

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programma da parte della aziendepartecipanti.

Il Programma Responsible Carepredisposto dall’AssICC è stato preparatosulla scorta di un modello adottatointernazionalmente dall’ICCTA(International Council of Chemical TradeAssociations); esso pertanto soddisfa lespecifiche necessità dei distributori e deitraders e rappresenta praticamente lalogica continuazione del ProgrammaResponsible Care di Federchimica: i dueProgrammi sono perfettamente compatibilie sinergicamente integrati.

Il futuro delle chimica dipendeessenzialmente dal successo di questainiziativa che, a sua volta, potrà averesuccesso soltanto con la massiccia econvinta partecipazione di tutti i soggetticoinvolti in questo settore.

Gestione delProgrammaL’impegno ad aderire al programma vienepreso dalla più alta carica aziendale ecomunicato a tutto lo staff perché lapartecipazione dev’essere globale, di tuttal’azienda, a tutti i livelli; con tale firma sigarantisce che l’azienda considera iproblemi relativi a Salute, Sicurezza,Ambiente una parte integrante dellapolitica aziendale e di pari importanzarispetto alle politiche tecniche ecommerciali.

Responsible Care necessita di uncoordinatore interno e la messa a punto disistemi e procedure per misurare laperformance e rendere noti i successiconseguiti. Questi ultimi potranno essereutilizzati per migliorare la comunicazionecon i settori di particolare interesse:media, legislatori, comunità, clienti,fornitori, dipendenti.

Il coordinatore aziendale cural’implementazione del programma ed icontatti con l’AssICC.

Il Questionario di Auto Valutazione è statopredisposto in modo da rendere possibilel’individuazione del livello attuale dellaperformance secondo una serie diparametri facilmente ed oggettivamentemisurabili, evidenziando così le aree didebolezza e suscettibili di miglioramento.

E’ prevista una intensa attività formativasugli argomenti di più stretta attualità,come individuati dalle aziende stesse ocome resi necessari da interventilegislativi.

E’ prevista lo studio e la preparazione diadeguati strumenti di lavoro (guide,manuali, schede,…) per facilitare estandardizzare l’applicazione delProgramma.

Perchè partecipareLa partecipazione al Programma è unalogica conseguenza di quanto espostoprecedentemente: i numerosi perché ed imolti vantaggi che derivano alla gestioneaziendale sono elencati qui di seguitosenza alcun commento in quanto sispiegano da soli; probabilmente questalista è incompleta e ciascuno potràintegrarla in base alla propria attività esituazione.

avere “diritto a operare” essere facilitati nell’osservanza di

disposizioni di legge essere facilitati nella preparazione di

certificazioni poter rispondere affermativamente alle

richieste dei fornitori razionalizzare l’organizzazione

aziendale avere un costante controllo dello stato

delle cose essere in grado di predisporre i piani di

intervento

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avere formazione specifica su temi diconcreta necessità

disporre di guide, manuali, check-list,ed altri strumenti di lavoro predisposti“ah hoc” per l’attività dei distributori

godere delle agevolazioni e facilitazionipreviste da parte delle autorità

poter partecipare al ServizioEmergenza Trasporti (SET) a garanziadel pronto intervento in caso diincidenti di trasporto

avere più possibilità di successo nellascelta di un distributore da parte di unproduttore

contribuire al miglioramentodell’immagine della chimica, elementonegativo che dev’essere sfatatonell’interesse di tutti

rafforzare il potere contrattualedell’associazione

contribuire positivamente, come ègiusto e doveroso nei confronti dellacomunità, alle problematiche di Salute,Sicurezza, Ambiente e Qualità.

CostiLa definizione del termine non è esatta inquanto si tratta, più che di un costo, di uninvestimento.

Infatti, tutto quanto viene richiesto dalprogramma è normalmente previsto in unabuona gestione delle attività enell’osservanza delle disposizioni di legge.

Gli investimenti richiesti varieranno moltoda azienda ad azienda in rapporto alla loroattività ed allo “stato delle cose”; ma questiinvestimenti sarebbero stati comunquenecessari, anche senza la partecipazionea Responsible Care; in tale modo però, sipossono prevedere interventi razionali escaglionati nel tempo, programmati peressere realizzati con il minor dispendio didenaro possibile ed avere inoltre unsistema di controllo sui risultati conseguiti.Oltre a ciò l’esperienza ha dimostrato chemolte aziende hanno potuto risparmiarenotevoli somme eliminando le non-conformità e le relative forti perdite ditempo, riducendo gli incidenti, diminuendogli scarti e realizzando un sensibilemiglioramento dei sistemi di conduzionemanageriale.

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PRINCIPI ENOTE GUIDA

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Il ProgrammaResponsible Care

Il Programma Responsible Care èun’iniziativa dell’AssICC Associazione Italianadel Commercio Chimico con cui si intendepromuovere ed attuare un sistema dimiglioramento continuo nell’ambito dellasicurezza e della salute dei dipendenti, deiclienti, dei fornitori, del pubblico in generale edella salvaguardia dell’ambiente.

In tal modo anche le aziende italiane didistribuzione di prodotti chimici possonoaderire in pieno all’iniziativa internazionaleche l’industria chimica sta conducendo congrande successo e partecipazione in tutto ilmondo.

Possono aderire a questo Programma tutti isoci dell’AssICC che svolgono attività dicommercializzazione, distribuzione,manipolazione, movimentazione emagazzinaggio di prodotti chimici nonché ifornitori di servizi collegati a queste attività(magazzinaggio, recupero prodotti, trasporti,smaltimento rifiuti,…).

Gli aderenti a Responsible Care siimpegnano responsabilmente all’osservanzadei “Principi Guida” fissati dal Programmache definiscono lo spirito con cui l’aziendaintende trattare l’argomento.

L’impegno che l’azienda si appresta adassumere partecipando a Responsible Cares’intende globale in quanto sottoscritto dalvertice aziendale che garantisce così anchela convinta e fattiva partecipazione di tutto ilpersonale e a tutti i livelli.

Per assicurare il raggiungimento dei risultatifissati, il Programma Responsible Care devediventare parte integrante delle politicheaziendali. La sua puntuale applicazioneapporterà sicuri e notevoli benefici per il

miglioramento dei rapporti con ilpubblico e la comunità in cuicontinuano a resistere preconcettinegativi nei confronti delle attività delsettore chimico.

A tale scopo si dovrà provvedereaffinché tutte le informazioni necessariesui prodotti trattati siano liberamentedisponibili, che tutte le personecoinvolte siano debitamente addestrateattuando un’efficiente gestionedell’emergenza in caso di incidenti,minimizzando i potenziali rischi neiconfronti delle persone e dell’ambiente.

L’obiettivo finale è quello di aumentaresensibilmente la qualità del serviziofornito dai nostri aderenti e di migliorarel’immagine della distribuzione chimicanei confronti del pubblico e delleautorità con cui si vuole instaurare unrapporto di trasparenza ecollaborazione.

Riteniamo che tale iniziativa rispondaad un’autentica esigenza dei nostriassociati i quali ne godranno i beneficinon solo in termini di immagine maanche di una migliore e più profittevoleconduzione degli affari.

IL SOCIO AssICC ADERENDO ALPROGRAMMA RESPONSIBLE CARE SIIMPEGNA A GESTIRE LA PROPRIAAZIENDA NELLACOMMERCIALIZZAZIONE,MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO DEIPRODOTTI CHIMICI IN MANIERA TALECHE LA SUA ATTIVITA’ SI SVOLGA ALIVELLI ADEGUATI DI SICUREZZA PERDIPENDENTI, FORNITORI, CLIENTI,PUBBLICO E DI SALVAGUARDIA PERL’AMBIENTE.

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Principi Guida

1 Obblighi di legge e regolamentiDefinire e applicare modellicomportamentali e operare secondo lemigliori pratiche industriali nella pienaosservanza delle disposizioni legislative

2 Politiche aziendali edocumentazioneDocumentare per tutte le sue attività ilcomportamento dell’azienda in materiadi Salute, Sicurezza, Ambiente eassicurare che il ProgrammaResponsible Care sia chiaramentepercepito come parte integrante dellepolitiche aziendali

3 Gestione dei rischiAssicurare che le proprie attività sisvolgano a livelli adeguati di sicurezzaper dipendenti, fornitori, clienti, pubblicoe di salvaguardia per l’ambiente

4 Gestione delle emergenzeOrganizzare e mantenere attivo unadeguato sistema di gestionedell’emergenza

5 InformazioneFornire adeguate informazionirelativamente a Salute, Sicurezza eAmbiente per i prodotti e le attivitàdell’azienda a dipendenti, fornitori,clienti, autorità, pubblico

6 Formazione e addestramentoProvvedere su base continuativa aun’adeguata formazione eaddestramento di tutto il personale perottenere il massimo coinvolgimento eimpegno nel raggiungimento degliobiettivi prefissati

7 Miglioramento continuoFavorire la partecipazione a quelleiniziative che possano migliorare laqualità delle attività aziendali erafforzare la conoscenza e laconsapevolezza nei confronti dellaSalute, della Sicurezza e dell’ Ambienteimpegnandosi nel miglioramentocontinuo delle proprie prestazioni

8 Interazione con la comunitàEssere sensibili alle esigenze dellecomunità locali e conoscerne i risvolti inrelazione alle attività svolte.

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Tempi e Modalità diAdesione

Nuovi aderenti

Il responsabile dell’azienda impegnaformalmente la sua società ad aderire alProgramma Responsible Caresottoscrivendo la lettera d’impegno cheinvia all’AssICC. (v.nota a.)

Il responsabile dell’azienda nomina unCoordinatore RC (CRC) e lo comunicaall’AssICC;informa tutto il personale dell’impegnopreso e della nomina del CRC.(quanto prima ed al massimo entro unmese dall’adesione)

Il responsabile dell’azienda definisce icompiti del CRC ed i necessari poteri inmodo da metterlo in grado di completare ilQuestionario di AutoValutazione (QAV) nelpiù breve tempo possibile (e comunqueentro sei mesi dall’adesione)

Il Coordinatore Responsible Care devecompletare le seguenti azioni: partecipare al Corso di Presentazione

del Programma organizzato da AssICC

completare il Questionario diAutoValutazione /QAV), discutere irisultati con il responsabile aziendaleed inviare copia del QAV ad AssICC

preparare, secondo le modalitàstabilite, gli Indici di Performance (IOP)relativi all’anno precedente e inviarli adAssICC.

L’azienda può chiedere l’autorizzazioneall’uso del marchio/logo

AssICC esamina la richiesta e, seaccettata, l’autorizzazione viene

formalizzata con l’invio di una letteradettagliante le condizioni d’uso del logoche dev’essere sottoscritta peraccettazione da parte del responsabileaziendale e dal CRC.

Il CRC prepara una proposta di un pianodi azione, Piano Triennale diMiglioramento (P3M) che viene discussoed approvato con il responsabile aziendaleed il management coinvolto.

Il CRC invia copia del P3M ad AssICCentro sei mesi dalla data di concessioned’uso del logo.

Soci già aderenti

Il Programma Responsible Care richiedeazioni per raggiungere un miglioramentocontinuo che dev’essere monitoratoregolarmente anno per anno; pertanto sideve procedere annualmente allacompilazione del QAV e di conseguenzaall’aggiornamento del P3M.

Copia di questi documenti sarà da inviareall’AssICC entro il mese di ottobre perevidenziare il progresso compiuto e leazioni di miglioramento previste.

Sempre annualmente il CRC compilerà ilmodulo IOP che sarà inviato ad AssICCentro il 31 marzo dell’anno successivo.

Nel caso di cambio del CRCl’associazione deve essere informata entrotrenta giorni dal cambiamento. (v.nota b.)

Notea) nel caso di cambio del responsabile

aziendale è necessario darne notiziaall’AssICC e il nuovo responsabile ètenuto a sottoscrivere un’altra letterad’impegno da inviare all’associazioneentro sessanta giorni

1. Obblighi di legge eregolamenti

Definire e applicare modellicomportamentali e operare secondole migliori pratiche industriali nellapiena osservanza delle disposizionilegislative

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Le attività connesse alla commercializzazionee alla distribuzione dei prodotti chimici sonoregolate da una vasta legislazione sianazionale che internazionale in continuoprocesso di aggiornamento.

Le aree coinvolte sono molteplici eriguardano la sicurezza e l’igiene sul posto dilavoro, la prevenzione incendi, la protezioneambientale, lo smaltimento dei rifiuti, ecc.L’osservanza delle norme legislative èlaboriosa e difficoltosa ed è opportunoricordare che, in alcune occasioni, quellecomunitarie hanno la prevalenza su quellenazionali.

Ne consegue: la necessità di identificare le normative

pertinenti all’attività e di organizzareun’organica raccolta o disponibilità di tuttele leggi, regolamenti, disposizioni locali equanto altro, prevedendo sicure modalitàper il loro sistematico aggiornamento;

avere la certezza di essere sempre fornitidei testi delle nuove disposizioni, adesempio istituendo canali di informazionecon le associazioni di categoria, banchedati, fornitori e così via;

incaricare una persona per la gestione diquesto archivio, definendone per iscrittocompiti e responsabilità;

rendere facilmente accessibile taledocumentazione a tutti gli interessati allasua consultazione;

informare delle nuove normative ilpersonale di volta in volta coinvolto;

istituire riunioni periodiche interfunzionalidi verifica della conoscenza e dellainterpretazione corretta delle normative;

prevedere periodicamente controlli diordine generale o specifico perassicurarsi di essere in linea con le normein vigore;

prendere le misure necessarie perl’attuazione delle misure di adeguamento,definendo modalità, tempi eresponsabilità;

prevedere un controllo dell’attuazione diquanto disposto.

Per quanto concerne la disponibilitàdelle nuove disposizioni legislative,l’AssICC fornisce un valido contributoal reperimento delle stesse mentre,qualora fosse necessario,l’interpretazione viene discussa eaffrontata dai comitati associativiinteressati con l’eventuale interventopresso gli organi governativi da partedell’AssICC stessa.

La partecipazione attiva a questicomitati è particolarmente importante aifini dell’osservanza di questo principioguida.

2. Politiche aziendali edocumentazione

Documentare per tutte le sue attivitàil comportamento dell’azienda inmateria di Salute, Sicurezza,Ambiente e assicurare che ilProgramma Responsible Care siachiaramente percepito come parteintegrante delle politiche aziendali.

Il commercio e la distribuzione diprodotti chimici e la fornitura di serviziausiliari può essere intrapresa solo daaziende che operano secondo politichee procedure chiaramente definite.

Queste devono essere il risultato dellaconvinta adesione della direzioneaziendale ad un continuo processo dimiglioramento.

Una documentazione scritta devedefinire gli obiettivi aziendali relativi aSalute, Sicurezza, Ambiente, che tengain debito conto i principi guida diResponsible Care. Tali obiettivi devonoessere disponibili a tutti i dipendenti,che sono tenuti alla loro osservanza, erevisionati periodicamente

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La politica aziendale dev’essere sostenuta dasistemi manageriali che definiscano leresponsabilità relative a Salute, Sicurezza,Ambiente. Vi devono essere incluse leprocedure scritte intese ad assicurare che leattività aziendali di trading e di distribuzionesiano adeguatamente controllate e che gliobiettivi prefissati siano stati effettivamenteraggiunti.

Il contenuto e la complessità delle politiche edella documentazione di supporto devonoessere appropriate alla dimensionedell’azienda e alla natura del lavoro.

Queste procedure di managementdovrebbero essere basate su standardriconosciuti internazionalmente consentendocosì, se necessario, di ottenerel’accreditamento da parte di terzi.

Per coerenza con i principi enunciatidovrebbe far parte della politica aziendalel’utilizzo solamente di fornitori (trasporti,magazzinaggio, …) i cui standard di lavorosiano in sintonia con quelli dell’aziendastessa; dovrebbero pertanto essere definitichiaramente e per iscritto i criteri per la loroselezione sulla base dei principi guida delProgramma Responsible Care e dovrebbeessere previsto un controllo periodico sullaloro effettiva osservanza.

3. Gestione dei rischiAssicurare che le proprie attività sisvolgano a livelli adeguati di sicurezza perdipendenti, fornitori, clienti, pubblico e disalvaguardia per l’ambiente.

Le aziende devono individuare i potenzialipericoli presenti sul posto di lavoro o chepossono verificarsi nell’espletamento delleloro attività sia all’interno sia all’esternodell’insediamento, valutare l’entità del rischioconnesso e prendere appropriate misure diprevenzione e protezione per fronteggiareadeguatamente i rischi.

Un criterio per la gestione qualitativadei rischi adottato dalle aziendeamericane prevede i seguenti stadi diesame:

lista dei prodotti chimici classificazione per ordine di

pericolosità priorità nella revisione dei rischi studio ed adozione di alternative per

la riduzione dei rischi aggiornamento del processo di

gestione dei rischi

Quando si prendono in considerazionela costruzione di nuovi edifici, lainstallazione o la modifica di impianti,macchinari, equipaggiamenti o siintraprendono nuove attività ed inparticolare quelle che implicano lapresenza di sostanze pericolose sidevono prendere in considerazione, giàallo stadio di progettazione, i pericoli edi rischi possibili nonché le misurepreventive necessarie per fronteggiarliadeguatamente.

Per tutti gli impianti e tutte le attivitàesistenti devono essere previsteprocedure che tengano conto dellavalutazione del rischio e che assicurinola sicurezza sul lavoro sia durante lenormali operazioni sia in condizionistraordinarie.

La manutenzione delle attrezzatureesistenti dev’essere condotta inmaniera controllata e programmata.Quando necessario, dev’essereoperante un sistema di autorizzazioneall’attività.

L’esame delle attività che implicanol’esposizione a sostanze pericolosedeve prevedere l’utilizzo delleinformazioni riportate sull’etichetta esulla Scheda di Sicurezza fornitaassieme al prodotto.

Nuove sostanze pericolose non devonoessere utilizzate se non sono state

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preventivamente esaminate con cura e dopoaver preso tutte le necessarie misureprotettive e preventive.

Le aziende con attività di confezionamento diprodotti chimici, devono assicurarsi che gliimballaggi siano idonei e sicuri e che ilprocesso di confezionamento si svolgasecondo quanto formalizzato nelle relativeprocedure.

Per il trasporto si devono utilizzare soltantomezzi adeguati, rispondenti alle norme invigore e condotti da personale idoneo; leaziende devono verificare la rispondenza deimezzi forniti da terzi per essereeffettivamente in grado di effettuareconsegne in modo sicuro e che i clienti sianoin grado di ricevere in tutta sicurezza iprodotti ordinati nonché tutta ladocumentazione di accompagnamentoprevista.

Il magazzinaggio, la manipolazione el’eliminazione dei residui possonodeterminare condizioni di pericolosità: anchequesti fattori devono essere tenuti sottoadeguato controllo.

Alcuni prodotti chimici possono essere usatianche nella produzione di droghe ed armichimiche; le aziende che li distribuisconosono tenute a mettere a punto appropriati edefficienti controlli per prevenire il loroimproprio utilizzo.

Gli accessi agli insediamenti dell’aziendadevono essere accuratamente controllati e sidevono predisporre tutte le azioni necessarieper garantire la sicurezza e la salute anche ditutti gli estranei eventualmente presenti.

Le attività di distribuzione e trading implicanol’assunzione di numerose responsabilità: ènecessario essere certi che detteresponsabilità siano chiaramente definite edavere coperture assicurative adeguate adogni evenienza.

4. Gestione delleemergenze

Organizzare e mantenere attivo unadeguato sistema di gestionedell’emergenza.

Ogni azienda deve avere procedurescritte per affrontare situazionid’emergenza nelle 24 ore, sia dentroche fuori l’insediamento.Per società con più insediamenti sidovrà provvedere ad un coordinamentotra di essi.

La preparazione delle procedure deveessere fatta in collaborazione e con ilbenestare degli enti esterni di soccorso(VF/ Ospedali/ Centro Veleni/ ASL/ ….)

L’azienda deve fornire ai propridipendenti le necessarie istruzioni el’addestramento per consentire loro diintraprendere le azioni più appropriatein caso di emergenza. I rapporti con imedia saranno tenuti esclusivamenteda persona/e espressamentedelegata/e.

In caso di emergenza il sito deveessere provvisto di adeguati sistemi dievacuazione e il necessarioequipaggiamento deve esseredisponibile in modo da essere usato datutti.

Tali misure devono essere chiaramenteindividuabili e rese note anche aivisitatori e ai fornitori.

Per le possibili situazioni di emergenzanei trasporti devono essere predispostiadeguati piani di intervento in rapportoai prodotti normalmente trattati,includendo eventualmente l’adesione aschemi d’intervento già operanti incampo nazionale.

Per gli incidenti che coinvolgonoprodotti dell’azienda, la procedura deve

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prevedere le misure da adottare per unadeguato trattamento del prodotto e delrelativo imballo:. Se l’emergenza si verificafuori dall’insediamento sarà necessariodisporre di un numero telefonico perl’emergenza o di una procedura che definiscale persone da contattare.

Tutti gli incidenti devono essere denunciatialle autorità secondo quanto previsto dagliobblighi in vigore.

Si terrà nota degli stessi al fine di predisporremisure tali da impedire che si verifichinonuovamente.Sarà pure opportuno monitorare l’effetto delleazioni correttive intraprese al fine di verificarel’efficacia delle strategie scelte.

5. InformazioneFornire adeguate informazionirelativamente a Salute, Sicurezza eAmbiente per i prodotti e le attivitàdell’azienda a dipendenti, fornitori, clienti,autorità, pubblico.

Le aziende associate devono avereprocedure scritte per ottenere ed archiviare idati relativi a Salute, Sicurezza, Ambiente deiprodotti trattati.

La fonte principale di tali informazioni darà ilproduttore, anche se ciò può rappresentarequalche difficoltà nel caso di fornitori extra-comunitari: da questi dovrebbe esserepossibile ottenere una documentazioneconforme alle direttive comunitarie.

Le informazioni ottenute devono essereaggiornate e controllate; in caso di dubbio,richiederne di ulteriori a fonti diverse.

Aziende che producono formulati (diluizione,miscelazione o blending) devono preparareun Safety Data Sheet (SDS) sulla base deidati dei prodotti utilizzati, comunicati daiproduttori.

Tutto il personale deve esseredebitamente informato sui rischi diSalute, Sicurezza, Ambiente relativiall’insediamento, all’ambiente di lavoroed alle specifiche funzioni lavorativenonché sulle misure protettive daprendere in caso dell’insorgere diproblemi.

Le aziende devono organizzarsi inmaniera tale da poter fornire in modosistematico ai propri clienti:

informazioni complete sugli aspettidi Salute, Sicurezza, Ambiente ealtri dati tecnici relativi allamovimentazione, stoccaggio eutilizzo dei prodotto finiti,garantendone, se necessario, il lorotempestivo aggiornamento;

tutte le informazioni complementaria quelle delle SDS che consentanoun utilizzo sicuro del prodotto ancheda parte di un eventuale utilizzatorefinale non professionale;

tutti gli elementi che consentano alcliente di effettuareappropriatamente lo smaltimentodei residui e degli imballi vuoti.

Adeguate informazioni sui rischispecifici dell’insediamento devonoessere fornite anche ai visitatori, aifornitori di servizi ed alle ditteappaltatrici.

Per lo stoccaggio, le informazionifornite sono contenute nelle Schede diSicurezza; per i trasporti le informazionidevono essere date sotto forma di“Transport Emergency Card”(Tremcard).

Tutti gli imballi dei prodotti chimici e icontenitori di servizio devono essereprovvisti di un’etichetta ben visibile ecorredata da tutte le informazioninecessarie.

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Anche i campioni commerciali devono esseresempre accompagnati da una SDS:

Alla prima fornitura di un prodotto si devesempre fornire al cliente una SDS.

Le informazioni all’esterno (Enti pubblici,comunità. stampa, ecc.) sarannopreferibilmente fornite per iscritto e nellaforma più appropriata e comprensibile.

6. Formazione eaddestramento

Provvedere su base continuativa adun’adeguata formazione e addestramentodi tutto il personale per ottenere ilmassimo coinvolgimento e impegno nelraggiungimento degli obiettivi prefissati

Al fine di poter esercitare le proprie funzioninel rispetto delle procedure e delle norme disicurezza, tutti i dipendenti, ad ogni livello,devono essere adeguatamente formati edaddestrati tenendo un’appropriata edaggiornata registrazione degli interventiformativi.

La formazione e l’addestramento devonoinnanzitutto riguardare i nuovi assunti siasugli aspetti generali di Salute, Sicurezza,Ambiente sia su quelli relativi all’attivitàdell’azienda ed al loro specifico lavoro.

Dovrebbero coprire, tra gli altri, i seguentitemi, con priorità dettate dalle specifichesituazioni aziendali:

operazioni con il carrello elevatore guida di veicoli/trasporto di prodotti

pericolosi pericolosità dei prodotti chimici e modalità

di deposito eliminazione dei residui operazioni manuali eseguite nel deposito elementi di primo soccorso precauzioni antincendio

Devono essere chiaramente spiegati atutto il personale coinvolto i manualioperativi e le motivazioni che hannoportato alla loro definizione.

Occorre creare e mettere in atto unsistema che consenta di identificare erivedere periodicamente le necessità diformazione ed addestramento.

Ciò è particolarmente importantequando si modificano i sistemi di lavoroo si introducono nuovi prodotti.

Le attività di addestramento devonoessere aperte anche ad iniziative dicollaborazione e di supporto diretto neiconfronti dei clienti che lo richiedano one abbiano bisogno.

E’ opportuno che la formazione el’addestramento avvengano secondoun programma definito seguendo icriteri più opportuni per garantirnel’efficacia.

Informazioni ed istruzioni per corsi diaddestramento possono essere fornitedall’associazione.

7. Miglioramentocontinuo

Favorire la partecipazione a quelleiniziative che possano migliorare laqualità delle attività aziendali erafforzare la conoscenza e laconsapevolezza nei confronti dellaSalute, della Sicurezza edell’Ambiente impegnandosi nelmiglioramento continuo delle proprieprestazioni

Le aziende devono essere disponibili arecepire e comprendere le esigenze ele istanze delle comunità sociali in cuioperano.

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I sistemi manageriali devono essererevisionati ad intervalli regolari e, senecessario, aggiornati per assicurare checontinuino ad essere in sintonia con gliobiettivi aziendali, le modalità operative ed ilsistema organizzativo.

E’ opportuno che l’azienda tengacostantemente sotto controllo la propriasituazione in materia di Salute, Sicurezza,Ambiente effettuando periodicamenteispezioni per verificare che tutte le proceduresiano state sempre correttamente messe inatto ed applicate.

E’ opportuno che tutta la catena didistribuzione sia coerente con gli standard diSalute, Sicurezza, Ambiente dell’azienda; siraccomanda pertanto che le procedureoperative di sicurezza vengano discusse eapprofondite sia con i fornitori di prodotti e diservizi, sia con i clienti utilizzatori, ai fini digarantire la loro adeguatezza.

La risultanza di queste verifiche deve essereapprofonditamente analizzata per elaborareun piano per l’identificazione e l’attuazione dimisure migliorative da prendere per ovviare aiproblemi riscontrati.

Il programma di miglioramento vasistematicamente controllato presso l’aziendaed eventualmente presso i fornitori.

L’azienda deve identificare gli Indici diPerformance (IOP) più significativi perminitorare la propria performance nell’ambitodi Salute, Sicurezza, Ambiente.

Esempi di Indicatori di Performance:

infortuni giorni di lavoro persi incidenti di trasporto su strada residui spese in ambito di Salute, Sicurezza,

Ambiente ………..

Al fine di assicurare un efficientemonitoraggio è opportuno organizzare un

adeguato sistema di rilevamento degliincidenti e delle potenziali situazioni dipericolo che consenta alle personecoinvolte (dipendenti, fornitori, terzi) disegnalare qualsiasi problema o praticapericolosa identificata,

E’ necessario provvedere ad unaccurata indagine di tutti gli incidenti edi potenziali situazioni di pericolo peraccertarne le cause ed identificare lecontromisure più efficaci.

L’azienda deve cercare di promuovere iprincipi guida e la pratica diResponsible Care presso i suoifornitori, contrattisti, trasportatori, clientinell’ambito del suo settore di attività.

8. Interazione con lacomunità

Essere sensibili alle esigenze dellecomunità locali e conoscerne irisvolti in relazione alle attivitàsvolte.

Le aziende devono collaborareattivamente con gli enti governativi, leautorità locali ed altre istituzioni; èauspicabile anche una partecipazioneattiva alla vita delle associazioni.Le aziende non soltanto devono essereaperte, responsabili e sensibili alleesigenze delle comunità locali maanche propositive nel rapporto con lacomunità promuovendo scambi diinformazioni, iniziative, collaborazioni inmodo tale da diventare parte integrantee attiva della comunità.

Ciò implica far conoscere le proprierealtà e le iniziative che sono intrapresenell’ambito della Salute, Sicurezza,Ambiente in base ad un pianificatoprogramma di informazione.Quest’ultimo deve essere continuo esistematico.

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Si rende inoltre necessario promuovereazioni di partecipazione alla vita comunitaria.

Esempi:

rapporti con le scuole (visite discolaresche all’insediamento, lezioni di

chimica, cessioni di PC usati, ecc.). offerta di stage (per giovani,

studenti, ecc.). stabilimenti aperti alla visita in

determinate occasioni inaugurazione di impianti con

intervento del pubblico e delleautorità (ASL, VF, …)

relazioni sull’attività dell’azienda, gliinterventi migliorativi, lapartecipazione a Responsible Careecc., per informazione dei ConsigliComunali, Assessorati coinvolti,Enti pubblici, … .

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ALLEGATI

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Lettera d’impegnoLa società……………...……………..………………..……………………...……………….,socio AssICC, aderendo al ProgrammaResponsible Care (RC), si impegna agestire le attività della propria azienda, inparticolare per quanto riguarda lamanipolazione, la movimentazione e lostoccaggio dei prodotti chimici, attuandoun continuo miglioramento del livello diSicurezza, di salvaguardia della Salute edi protezione dell’Ambiente nell’ambitodelle proprie attività verso i dipendenti, ifornitori, i clienti e il pubblico in generale.

Si impegna a seguire i Principi Guida quidi seguito elencati: Definire e applicare modelli

comportamentali e operare secondo lemigliori pratiche industriali nella pienaosservanza delle disposizionilegislative;

Documentare per tutte le sue attività ilcomportamento dell’azienda in materiadi Salute, Sicurezza, Ambiente eassicurare che il ProgrammaResponsible Care sia chiaramentepercepito come parte integrante dellepolitiche aziendali;

Assicurare che le proprie attività sisvolgano a livelli adeguati di sicurezzaper dipendenti, fornitori, clienti,pubblico e di salvaguardia perl’ambiente;

Organizzare e mantenere attivo unadeguato sistema di gestionedell’emergenza;

Fornire adeguate informazionirelativamente a Salute, Sicurezza eAmbiente per i prodotti e le attivitàdell’azienda a dipendenti, fornitori,clienti, autorità e pubblico;

Provvedere su base continuativa aun’adeguata formazione eaddestramento di tutto il personale perottenere il massimo coinvolgimento eimpegno nel raggiungimento degliobiettivi fissati;

Favorire la partecipazione a quelleiniziative che possano migliorare laqualità delle attività aziendali erafforzare la conoscenza e laconsapevolezza nei confronti dellaSalute, della Sicurezza e dell’Ambiente impegnandosi nelmiglioramento continuo delle proprieprestazioni;

Essere sensibile alle esigenze dellecomunità locali e conoscerne i risvoltiin relazione alle attività svolte.

Il sottoscritto ……………………….……. in qualità di …………..…..……………….….

dichiara l’impegno della Società …………………………………………….…………….

all’osservanza a questi Principi.

data…………………. … firma……………………………………………………………

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Organizzazioneaziendale

L’attuazione del Programma ResponsibleCare non comporta la necessità di forticambiamenti organizzativi bensì il bisognodi modificare alcuni elementi, quali lacultura aziendale o i valori condivisi.Si tratta di un processo culturalesupportato da metodologie tecniche.

La aziende hanno diverse dimensioni,risorse, priorità e gli interventi vannoquindi modulati in ragione delle propriespecificità, risorse, strategie.

Il Programma Responsible Caredev’essere guidato da una forte e convintaleadership e tutta l’azienda, anche a livellimolto operativi, deve conoscere econdividere gli obiettivi ed essere coinvoltanei programmi di attuazione; il ProgrammaResponsible Care dev’essere perciòincluso nelle politiche e nelle strategiedell’azienda e riconosciuto come valorechiave da perseguire.

Un’ulteriore conferma del coinvolgimentodell’azienda è la nomina da parte del

vertice aziendale di un Coordinatore delProgramma Responsible Care, cherisponde direttamente al vertice stesso.

Il Coordinatore ha come compito quello disovrintendere e di aiutare tutte le unitàaziendali nell’ambito di Salute, Sicurezza,Ambiente.

Pertanto deve avere sufficiente autorità ecompetenza per interagire con le diversearee aziendali senza esserenecessariamente un esperto.

Dovendo mantenere uno stretto legamecon la realtà operativa non deve esserenecessariamente impegnato a tempopieno sul progetto.

Il Coordinatore non è responsabile dellagestione operativa del ProgrammaResponsible Care, in quanto ciò rientra trale responsabilità delle linee.

Il grado di responsabilizzazione delCoordinatore (rapporto tra le attività dicontrollo e di supporto) devenecessariamente essere definito in ambitoaziendale in rapporto alla situazione edalle necessità esistenti.

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Designazione del coordinatore aziendale delProgramma Responsible Care

all’AssICC

oggetto: nomina del Coordinatore del Programma Responsible Care

La Società …………………………………….……………aderente al Programma Responsible

Care designa il sig. ……………………………………….……………. quale Coordinatore

interno del Programma Responsible Care.

Come tale, egli rappresenterà la società presso l’AssICC nel Comitato dei Coordinatori diResponsible Care e sarà il punto di contatto con l’AssICC per tutti i problemi inerenti ilProgramma Responsible Care stesso.

Nel caso di cambiamento di persona provvederemo a darne sollecita informazione.

______________________ l’Amministratore delegato

contatti:

tel. ……………………..………………….….

fax ……………………………………….…..

cell. ……………………….……….…………

e-mail…………………………..…………….

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Coordinatore delProgrammaResponsible Care -funzioni tipo

Premessa:

Il coordinatore del ProgrammaResponsible Care è nominato dal verticeaziendale e risponde direttamente adesso.Le funzioni tipiche di tale incarico sonoindicate qui di seguito e ogni aziendadefinirà quelle del proprio CRC secondo lapropria tipologia e la propria struttura.

Il coordinatore:

presenta a tutti i dipendenti dell’azienda ilProgramma Responsible Care,illustrandone modalità e obiettivi e cura lapresentazione a tutti i nuovi assunti;

gestisce, in coordinamento con tutti isettori aziendali, il ProgrammaResponsible Care;

analizza la situazione aziendale in base alQuestionario di Auto-Valutazione;

Procede alla preparazione dei piani dimiglioramento in accordo con i variresponsabili di area;

coordina e realizza il piano dimiglioramento aziendale e lo presenta perl’approvazione al responsabiledell’azienda stessa;

trasmette annualmente all’AssICC gliIndici di performance;

provvede alla revisione annuale del piano;

raccoglie, ordina, valuta, completa eaggiorna tutte le procedure, regolamenti,disposizioni relativi a Salute, Sicurezza,Ambiente;

promuove, organizza e cura lapartecipazione del personaleall’addestramento;

verifica a tutti i livelli su base periodica, oquando ritenuto necessario, il grado dicomprensione e di applicazione delProgramma Responsible Care;

rappresenta l’anello di raccordo tra lapropria azienda e l’AssICC;

partecipa ai seminari associativi dedicati aicoordinatori;

partecipa attivamente al ComitatoCoordinatori Responsible Caredell’AssICC;

richiede l’autorizzazione per l’applicazionedel logo e diventa responsabile della suacorretta applicazione.

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Questionario di auto-valutazione

Premessa:

le domande che seguono prescindonodall’osservanza delle normative in vigoreche viene data per scontata

1. Obblighi di legge eregolamenti

1.1 sono note in azienda la legislazionein vigore e le relative implicazioni nellosvolgimento dell’attività ?1.2 l’azienda è organizzata in modo daassicurare di essere in linea conl’evoluzione della legislazione in materia disicurezza, salute e salvaguardiaambientale ?1.3 esistono gli strumenti perassicurarsi che il personale interessato siaal corrente delle disposizioni legislative esia in grado di applicarle ?1.4 sono in atto misure per accertareche l’azienda ed il suo personaleosservano quanto disposto dallalegislazione ?

2. Politiche aziendali edocumentazione

2.1 l’azienda ha definito una politicascritta per sicurezza e salute ?2.2 l’azienda ha definito una politicascritta per la salvaguardia dell’ambiente ?2.3 l’azienda ha definito una politicascritta per la qualità ?2.4 le politiche aziendali definiscono gliobiettivi da raggiungere ed incorporano iPrincipi Guida di RC ?2.5 le politiche aziendali vengonorevisionate ad intervalli regolari ?2.6 le politiche aziendali vengonoportate a conoscenza di tutto il personalee in particolare ai nuovi assunti ?

2.7 le politiche aziendali vengonoefficacemente sostenute dai sistemioperativi aziendali ?2.8 l’azienda dispone di strumenti perverificare la comprensione delle politicheaziendali e la loro realizzazione ?2.9 ha l’azienda una politica e criteriben definiti per la selezione delle societàdi trasporto, magazzinaggio,smaltimento/trattamento rifiuti e deifornitori di altri servizi ?

3. Gestione dei rischi

3.1 l’azienda dispone di unametodologia formalizzata per la gestionedei rischi ?3.2 nel caso di nuove installazioni o dimodifiche alle esistenti si sono prese inconsiderazione a livello di progetto gliaspetti relativi a sicurezza, salute eambiente ?3.3 esistono procedure per garantire lasicurezza sia durante le operazioni diroutine che straordinarie ?3.5 esiste una procedura per teneresotto controllo l’introduzione di un nuovoprodotto che garantisca l’acquisizione ditutte le informazioni anche per gli aspetti disicurezza, salute e ambiente ?3.6 esiste una procedura per assicurareche vengano utilizzati solo imballi adatti,sicuri e compatibili con i prodotti chedevono contenere ?3.7 esiste una procedura scritta atta agarantire la conformità dell’etichettaturasia in entrata sia in uscita ?3.8 esiste una procedura scritta inmerito al controllo dei mezzi di trasportopropri e di terzi ?3.9 esiste una procedura per assicurareche i prodotti siano consegnati al cliente inmodo sicuro (trasporto/scarico) ?3.10 esiste una procedura scritta cheassicuri la consegna della dovutadocumentazione di accompagnamento ?3.11 tutti gli aspetti relativi alla gestionedei rifiuti industriali sono statiadeguatamente considerati ?

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3.12 l’azienda prende tutte le misurenecessarie per impedire l’improprio uso diprodotti soggetti a particolari normative(es. sostanze, psicotrope, precursori armichimiche) ?3.13 l’azienda controlla adeguatamentel’accesso ai propri insediamenti ?3.14 le responsabilità riferite al puntosopra indicato sono chiaramente definite ?

4. Gestione delle emergenze

4.1 l’azienda ha un adeguato piano diemergenza relativo alle attività dei propriinsediamenti per fronteggiare situazioni diemergenza durante e fuori l’orario dilavoro ?4.2 ha l’azienda un’appropriataprocedura di emergenza per tutte le sueeventuali attività esterne con copertura ditutte le 24 ore ?Essa dovrebbe includere la partecipazionea schemi d’intervento eventualmente giàoperanti in campo nazionale.4.3 nella preparazione dei piani diemergenza avete stabilito un contatto congli enti esterni di soccorso(VVF/Ospedale/...) ?4.4 vi sono noti nei particolari gliobblighi in vigore per la denuncia degliincidenti o infortuni sul posto di lavoro ?

5. Informazione

5.1 l’azienda tiene un archivio dati (es.schede di sicurezza, bollettini tecnici,..)relativo alle informazioni su sicurezza,salute e ambiente dei prodotti trattati ?5.2 esiste una procedura chegarantisca l’aggiornamento relativoall’archivio dati ?5.3 il personale è stato informato deirischi relativi a sicurezza, salute eambiente associati alle specifiche attivitàlavorative ed ha la possibilità di accederealle informazioni ?5.4 i visitatori vengono debitamenteinformati in modo da garantire la loro sicurezza ?

5.5 vengono fornite alle ditte appaltatriciinformazioni adeguate in materia disicurezza, salute e ambiente e sui rischispecifici dell’insediamento e dell’area dilavoro ?5.7 l’azienda dispone di strumentiadeguati per fornire ai clientiaggiornamenti delle suddette informazioni?5.8 l’azienda fornisce ai suoi clientiinformazioni relative all’eliminazione deiresidui e degli imballi usati ?

6. Addestramento

6.1 ai nuovi assunti viene impartito unaddestramento d’introduzione in aziendache includa anche elementi sugli aspetti disicurezza, salute e ambiente di lavoro ?6.2 il personale attualmente in forza èadeguatamente addestrato ?6.3 il personale viene addestrato inparticolare a svolgere la propria attivitàlavorativa secondo procedure di qualità esicurezza ?6.4 esiste un meccanismo peridentificare e rivedere le necessità diaddestramento del personale in forza ?6.5 il personale, a tutti i livelli, adibito acompiti specifici, è stato adeguatamenteaddestrato per tali compiti ?6.6 viene tenuta un’evidenzadell’addestramento fatto ?6.7 tutti i punti precedenti vengonoapplicati anche per il lavoro interinale ?

7. Miglioramento continuo

7.1 il sistema di gestione (inteso comel’insieme delle procedure) viene rivisto aintervalli regolari al fine di migliorare la suaefficacia ?7.2 vengono effettuati in manierasistematica audit interni all’azienda e alleditte appaltatrici ?7.3 i risultati di tutti gli audit vengonosottoposti ad approfondito e attentoesame?

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7.4 a seguito degli audit viene redattoun piano di realizzazione delle misuremigliorative necessarie ?7.5 qualsiasi tipo di reclamo da partedei clienti viene classificato e analizzato ?7.6 l’analisi dei reclami porta allapianificazione delle necessarie azioni migliorative ?7.7 l’azienda effettua periodicamente lamisura delle prestazioni in materia diqualità , sicurezza, salute e protezioneambientale e provvede alla lorovalutazione ?7.8 vengono analizzate consistematicità ed identificate le cause diincidenti sul lavoro o di altri eventipotenzialmente pericolosi al fine diadottare le opportune misure protettive 7.9 i dipendenti, le ditte appaltatrici e iclienti vengono coinvolti nel processo diindividuazione di eventuali azionimigliorative per l’attività dell’azienda ?7.10 l’azienda promuove i principi el’applicazione di Responsible Care

nell’ambito del suo settore industriale diappartenenza ?

8. Interazione con la comunità

8.1 l’azienda promuova i principi diResponsible Care anche presso lapubblica amministrazione, gli enti locali, leautorità,.... 8.2 l’azienda mantiene in ogniinsediamento buone relazioni con ilvicinato e le amministrazioni locali ?8.3 l’azienda ha un attivocoinvolgimento con la comunità locale ?8.4 l’azienda permette un apertoaccesso alle informazioni relative asicurezza, salute e ambiente ?8.5 l’azienda si è dotata di un sistema dicomunicazione verso l’esterno ?8.6 ha l’azienda un programma dicomunicazione rivolto a clienti, fornitori,pubblico e autorità riguardo alla propriaadesione a Responsible Care e ai risultatiottenuti ?

Griglia di valutazione

livello 0 problema non affrontato livello 1 standard aziendale insufficiente livello 2 prassi aziendale in atto in accordo con la normativa, ma senza procedure

o standard scritti livello 3 definito un programma di miglioramento e di formalizzazione di standard

e di procedure livello 4 situazione formalizzata e verificata con un sistema di procedure

di gestione di controllo

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PIANO TRIENNALE di MIGLIORAMENTOESEMPIO

3 GESTIONE dei RISCHIrifer. cosa come situaz. Responsabile situazione al azioni per il primo anno

attuale 2001 2002 20033.1NL

L’azienda dispone di una metodologia formalizzataper la gestione dei rischi ?

3.2 Nel caso di nuove installazioni o di modifiche alleesistentisi sono presi in considerazione a livello

Vengono fatti progetti formali ?

NLdi progettogli aspetti relativi a Salute, Sicurezza,Ambiente?

Vengono coinvolti preventivamente gli enti preposti (VVFF, ASL;….) ?

3.3NLISO

Esistono procedure per garantire le sicurezza siadurante le operazioni di routine che straordinarie ?

Tale aspetto è preso in considerazione nella politicaaziendale relativa a Salute, Sicurezza, Ambiente. E nelleprocedure ?

3.4NLISO

Sono in atto le misure necessarie per assicurare chele attrezzature esistenti siano sempre sottoposte aduna manutenzione regolare e appropriata ?

Tale aspetto è preso in considerazione nella politicaaziendale relativa a Salute, Sicurezza, Ambiente. E nelleprocedure ?

3.5

NL

Esiste una procedura per tenere sotto controllol’introduzione di un nuovo prodotto che garantiscal’acquisizione di tutte le informazioni anche per gliaspetti di Salute, Sicurezza, Ambiente ?

3.6 Esiste una procedura per assicurare che venganoutilizzati solo imballi adatti, sicuri e compatibili Dove avviene il controllo ? In magazzino ?

NLcon i prodotti che devono contenere ? Presso il fornitore ?

3.7

NL

Esiste una procedura scritta atta a garantire laconformità dell’etichettatura sia in entrata che inuscita ?

3.8 Esiste una procedura scritta in merito al controllo Esiste una check list ?dei mezzi di trasporto propri e di terzi ? Esiste uno scadenziario per le manutenzioni e le revisioni ?

ISO Vengono controllati i certificati di bonifica ?3.9 Esiste una procedura per assicurare che i prodotti L’audit ai trasportatori include ciò ?NLISO

Siano consegnati al cliente in modo sicuro(trasporto/ scarico)

Eseguite regolari controlli ai vostri trasportatori su questoaspetto ?

3.10NL

Esiste una procedura scritta che assicuri la fornituradella dovuta documentazione di accompagnamento?

3.11 Tutti gli aspetti relativi alla gestione dei rifiutiindustriali sono stati adeguatamente considerati ?

3.12

NL

L’azienda prende tutte le misure necessarie perimpedire l’improprio uso di prodotti soggetti aparticolari normative (es. sostanze psicotrope,precursori armi chimiche,….) ?

3.13 L’azienda controlla adeguatamente l’accesso aipropri insediamenti ?

Esiste una procedura di accesso per i possessori delle chiavied un sistema di allarme anti-scasso ?

3.14 Le responsabilità riferite al punto sopra indicato sonochiaramente definite ?

Esistono per questo aspetto precise istruzioni controfirmateper accettazione ?

data di compilazione firma del compilatore firma del responsabile aziendale

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Indici di Performance(IOP)

L’efficacia delle azioni prese vienemisurata annualmente in base ad unaserie di parametri che esemplifichiamo quisotto; oltre ad essere necessari perl’azienda, se raccolti globalmente,possono essere utilizzati a dimostrazioneche tutto il settore, con l’applicazione del

Programma Responsible Care starealizzando un effettivo e concretomiglioramento nell’ambito di Salute,Sicurezza, Ambiente.La scheda esposta può essere modificatain funzione di nuove particolari necessità,specie nell’attuazione del progetto diprodurre un documento comune europeoper tutte le associazioni aderenti al FECC.Annualmente l’AssICC provvederàtempestivamente all’invio del moduloaggiornato.

periodo considerato

nome dell'azienda

indirizzo

1. CARATTERISTICHE dell'AZIENDA1.1) settore di attività prevalente1.2) i dati sono relativi a tutta l'azienda ? sì no1.3) siti monitorati

1.4) l'azienda/insediamento è certificato ? nome dell'ente di certificazione data1.4.a) ISO 9001/90021.4.b) ISO 140001.4.c) altro

2. ATTIVITÀ nell'INSEDIAMENTO/ AZIENDA in ESAMEuffici magazzino cisterne produzione trasporti

amministraz. laboratorio2.1) di proprietà2.2) di terzi

3. DIPENDENTInumero (a)

4. SITUAZIONE INFORTUNISTICA4.1) incidenti mortali (dettagliare su scheda a parte) numero (b)4.2) infortuni superiori ai 3 giorni numero (c)4.3) giorni persi numero (d)4.4) monte ore lavorate INAIL numero (e)Performance indice di frequenza : (b+ c) x 1.000.000/ eindice di gravità . ( (b x 10.000 + c) / e ) x 10.000

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5. QUANTITÀ PRODOTTI MOVIMENTATA uscitain tonnellate (f)

6. INCIDENTI RELATIVI al TRASPORTO sfuso imballato totale6.b) prodotti pericolosi num.casi 1 1 26.c) prodotti non pericolosi num.casi 06.d) totale num.casi 0 (g)

7. DISTRIBUZIONE sfuso imballato totale7.a) tonnellate 0 (h)7.b) numero di consegne 0 (i)performance:incidenza su 1.000 consegne : (g x 1000) / iincidenza su 1.000.000 di tonnellate : (g x 1.000.000) / h

8) INCIDENTI in DEPOSITO sfuso imballato totale8.a) carico/scarico in deposito num.casi 0 (l)

8.b) altri incidenti nel deposito: 8.b.1) esplosione o incendio num.casi 8.b.2) fuoriuscita infiammabili num.casi 8.b.3) fuoriuscita di altre sostanze num.casi 8.b.4) altro num.casi 8.b.5) totale num.casi 0 (m)

totale generale 0 (n)performance:incidenti su volume movimentato in uscita: (n x 1.000.000) / f

9. RIFIUTI (derivanti dall'attività)9.1) pericolosi tonnellate/ anno9.2) non pericolosi tonnellate/ anno

totale 0,0 (o)performance:incidenza di rifiuti sul totale movimentato in uscita ( o x 1.000)/ f !

10. INDICATORI ECONOMICIspese del periodo per Sicurezza/ Salute/ Ambiente milioni di Lire

nota: queste spese s'intendono relative a:- miglioramenti tecnologici destinati alla sicurezza - sistemi di prevenzione e protezione - formazione- pro quota del personale dedicata a SSA - sorveglianza sanitaria - indagini ambientali

nome del compilatoretelefono faxe-mail data

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Logo

Linee guida per l’uso del logo

L’utilizzo del logo Responsible Careattesta pubblicamente la partecipazione el’impegno dell’azienda nel raggiungimentodegli obiettivi di miglioramento nei campidella Sicurezza e della Salute e nellasalvaguardia dell’Ambiente che si prefiggeil Programma.

La pubblicizzazione dell’adesione ad unprogramma altamente meritoriorappresenta senz’altro un elemento didistinzione nei confronti di chi non vipartecipa ed anche un vantaggiocompetitivo nei confronti della clientela,nonché una maggior disponibilità da partedelle autorità

uso del marchio

Il suo uso è limitato alle aziende associateall’ AssICC che hanno formalmenteaderito al Programma Responsible Care.

E’ consentito dal momento dell’adesioneprevia richiesta scritta e firma della letteradi concessione dell’uso riportante lecondizioni da osservare, qui sottoriportate:

principio generale

L’uso del marchio/logo deve esseresempre messo in relazione all’azienda aconferma della sua partecipazione a RCed è assolutamente vietato nellapromozione dei prodotti commercializzatidalla azienda. In caso di dubbiosottoporre il quesito all’AssICC.

L’uso è concesso esclusivamenteall’azienda partecipante al Programma; èvietato a società di gruppi nazionali ed

esteri che non siano direttamente iscritti alProgramma nazionale locale.

usi suggeriti e consentiti

• carta da lettera, buste, biglietti da visita;• monografie istituzionali, in particolare

quelle contenenti informazioni sulProgramma Responsible Care ed i suoisviluppi;

• brochures, monografie e pubblicazionrelative alla società ed alle sue attività,ma senza alcun riferimento ai prodotti;

• omaggi e materiali promozionali;• cancelleria, blocchi per appunti,

agende;• segnaletica di piante di uffici e di edifici;• bilanci, monografie in genere, quando

appropriato.

usi non consentiti

• tutte le forme di pubblicità, nelmarketing e nella distribuzione deiprodotti;

• informazioni su prodotti, caratteristichetecniche, letteratura tecnica,….;

• ogni forma di imballaggio;• tutte le decorazioni nel magazzinaggio

e nel trasporto, quando il logo puòessere messo in relazione a prodotti enon alla società.

decadenza del permesso d’uso

L’AssICC si riserva il diritto di revocarel’uso del logo per i seguenti motivi: mancato invio degli Indici di

Performance (IOP) entro 6 mesidall’anno di riferimento;

gli Indici di Performance rimangonoinalterati o peggiorano;

cosciente invio di dati non veri; mancato invio del Questionario di

Autovalutazione entro il mese diottobre

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mancato invio della revisione annualedel Piano Triennale di Miglioramentoentro il mese di ottobre;

adozione di comportamenti chediscreditino il Programma RC: lecircostanze possono essere di varianatura ma includono senz’altro- la frequenza di incidenti- note ed evidenti infrazioni al

regolamento- la mancata osservanza delle azioni

previste per l’applicazione delProgramma (nomina delCoordinatore aziendale, auditinterni periodici,…);

mancata applicazione di AzioniCorrettive a non-conformità relative aiPrincipi Guida (tale sanzione si applicadopo almeno due richieste scritte daparte di AssICC);

cambio di proprietà dell’azienda o dellasua denominazione sociale; in tali casi

l’AssICC si riserva il diritto di rivederel’autorizzazione all’uso del logo;

uso improprio del logo; dimissioni dall’AssICC; mancato regolare pagamento delle

quote annuali di adesione; messa in liquidazione dell’azienda.

diritto di appello

Nel caso di revoca del permesso di utilizzo del logo sussiste il diritto adappellarsi ai probiviri dell’AssICCpresentando le ragioni contrarie a taledecisione.La decisione dei probiviri èimmediatamente esecutiva; può essererevocata in un secondo tempo qualoral’azienda dimostri di aver effettivamenteiniziato ad operare nello spirito delProgramma.

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