RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato della Repubblica · 2011. 3. 15. · viata, aisensi dell'articala...

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SENATO DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 308a SEI)U1'A PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO MARTEDì 29 SETTEl\fBRE 1981 Presidenza del vice presidente MORLINO, indi del vice presidente VALORI e del vice presidente OSSICINI INDICE CONGEDI . . . . . Pago 16457 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione Assegnazione ..... Presentazione di relazioni Richiesta di dichiarazione d'urgenza . Richiesta di parere. . . . . . . . . 16457 . 16457 . 16458 . 16457 . 16457 GOVERNO Trasmissione di documenti . . . . . . 16458 INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI Annunzio di interrogazioni. . . . . . . 16483 Annunzio di risposte scritte ad interroga- zioni . . . . . . . . . . . . . . . 16482 Svolgimento: PRESIDENTE .......... Pago16481 BONAZZI (PCl) . . 16471, 16476, 16482 FlORET, sottosegretario di Stato per gli affari esteri ...... 16461, 16465, 16467 FRACANZANI, sottosegretario di Stato per il tesoro ...... .... 16476 MALAGODI (Misto-PLl) . 16460, 16462 ORLANDO (DC) .. . 16468 PROCACCI (PCl) .16465 SCEVAROLLI (PSI) . .16481 ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTA DI MERCOLEDI' 30 SETTEMBRE 1981 .16485 PETIZIONI Annunzio 16458 SENATO Sulla nomina a senatore a vita di Eduardo De Filippo . ............ 16457 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

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SENATO DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

308a SEI)U1'A PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

MARTEDì 29 SETTEl\fBRE 1981

Presidenza del vice presidente MORLINO,indi del vice presidente VALORIe del vice presidente OSSICINI

INDICE

CONGEDI . . . . . Pago 16457

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione

Assegnazione . . . . .Presentazione di relazioni

Richiesta di dichiarazione d'urgenza .Richiesta di parere. . . . . . . .

. 16457

. 16457

. 16458

. 16457

. 16457

GOVERNO

Trasmissione di documenti . . . . . . 16458

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio di interrogazioni. . . . . . . 16483

Annunzio di risposte scritte ad interroga-zioni . . . . . . . . . . . . . . . 16482

Svolgimento:PRESIDENTE . . . . . . . . . . Pago16481BONAZZI(PCl) . . 16471,16476,16482FlORET, sottosegretario di Stato per gliaffari esteri . . . . . . 16461, 16465, 16467FRACANZANI,sottosegretario di Stato peril tesoro . . . . . . . . . . 16476MALAGODI (Misto-PLl) . 16460, 16462ORLANDO (DC) . . . 16468PROCACCI(PCl) .16465SCEVAROLLI(PSI) . .16481

ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTADI MERCOLEDI' 30 SETTEMBRE 1981 .16485

PETIZIONI

Annunzio 16458

SENATO

Sulla nomina a senatore a vita di EduardoDe Filippo . . . . . . . . . . . . . 16457

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

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Senato della Repubblica ~ 16457 ~ VIl I Legislatura

29 SETTEMBRE1981308" SEDUTA ASSEMBLEA -RESO'CO'NTO'STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente M O R L I N O

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 17).

Si di'a lettura del processo verbale.

G I O V A N N E T T I, segretario, dà let~tura del processo verbale della seduta del24 settembre.

P RES I D E N T E. Non essendo'V'i O's-servazioni, il processo verbale è approvato.

Congedi

P RES I D E N T E. Ha chitesto cangedoil senatore Brezzi per giarni 4.

Sulla nomina a senatore a vitadi Eduardo De Filippo

p RES I D E N T E. n Presidente delCansiglio dei ministri ha tra.smesso, con let-tera del 26 settembre 1981, il decreto di paridata con il quale il Presidente deUa Repub-blica, avvalendosi della facoltà di>cui a!1l'arti-colo 59, secondo comma, della Costi1uZJÌone,ha nominato a vita senatare della Repubblica11sd:gnor EdU3!rdo De Filippo, per aver Hlu-strarto la 'Patria can altissimi meriti nel cam-po artistico e letterario.

Interprete dell'unanime sentimento del Se-nato, rivalga al senatore De Ftiilippa i più sen-titi raHegramenti e gli rinnovo, come ha giàfatto persanalmente a voce il presidenteFanfani, i pill fervidi auguri per l'efficaceespletamento del mandato senat()lria:le canfe-ritagli dal Capo dello Stato.

Disegni di legge,annunzio di presentazione

P RES I D E N T E. :E: stata presen-tata il seguente disegno di legge:

dal Ministro di grazia e giustizia:

«Delega al Presidente della Repubblicaper la concessione di indulta» (1577).

Disegni di legge, richiestadi dichiarazione d'urgenza

P RES I D E N T E. Il Ministro di gra-zia e giustizia ha chiesta la dichiarazione diurgenza per il seguente disegno di legge dalui presentata:

« Delega al Presidente della Repubblicaper la canoessione di indulta» (1577).

Ai sensi del primo comma dell'articalo 77del Regalamenta, tale richiesta sarà discussaall'inizio della prossima seduta.

Disegni di legge, assegnazione

P RES I D E N T E. Il seguente disegnadi legge è stato deferita.

~ in sede referente:

alla 12a Commissione permanente (Igienee sanità):

« Conversione in legge del decreta-legge18 settembre 1981, n. 518, cancernente tra-sferimentO' delle funziani svolte dall'ENPI edall'ANCe e dispasiziani in materia di eti-chettatura di pradatti alimentari)} (1564),previ pareri della P, della lOa e della 11a

Cammissiane.

Disegni di legge, richiesta di parere

P RES I D E N T E. Sui disegni di leg-ge: «Disposiziani madificative ed integra-tive del regia decreto-Iegge 10 settembre1923, n. 2000, convertito nella legge 17 apri-le 1925, n. 473, concernente la permuta diimmobili statali in uso ad amministrazianigovernative}} (1488) e: TO'LOMELLIed altri.~ «Nuove norme in materia di trasferi-mento d'usa dj beni immabili demaniali»(1520) ~ già deferiti in sede deliberante alla

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Senato deJla Repubblica ~ 16458 ~ VITI Legislatura

29 SETTE~RE 1981308a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

6a Commissiane permanente (Finanze e te~sara), previ pareri della la, della 2a, della sae della 8a Cammissiane ~ è stata chiamataad esprimere il prapria parere anche la 4aCammissione permanente (Difesa).

Disegni di legge,presentazione di relazioni

P RES I D E N T E. A name della 3aCammissiane permanente (Affari esteri), indata 29 settembre 1981, il senatare Marti~nazzali ha presentata la relaziane sul dise-gna di legge: ({ Ratifica ed esecuziane del~l'Accarda tra la Repubblica italiana e la Re-pubblica papalare ungherese per la defini-ziane di questiani finanziarie e patrimanialirimaste in saspesa, can Scambi di Nate, fir~mata a Rama il 26 aprile 1973 )} (1370).

A name della 9'\ Cammissiane permanente(Agricaltura), in data 25 settembre 1981, ilsenatare Rasi ha presentata la relazione suldisegna di legge: Deputati DULBEcca ed al-tri; CARLOTTOed altri; LOBIANCOed altri. ~

«Nuave narme per il Fanda di salidarietànazianale » (1462) (Approvato dalla 11aCom~missione permanente della Camera dei de~putati) .

Governo, trasmissione di documenti

P RES I D E N T E. Il Ministra deltesara ha trasmessa i dati aggiarnati al 31luglia 1981 degli incassi e dei pagamenti delsettare statale.

Tali dati sona stati trasmessi alle Cam~missiani campetenti.

Il Ministro della marina mercantile ha in-viata, ai sensi dell'articala 9 della legge 24gennaia 1978, n. 14, la camunicaziane can~cernente la namina del capitana di vascellaAntanio Padava, del capitana di fregataFrancesca Anedda, dell'ingegner GiavanniCasta, dcll'ingegner Vittaria Majane, del dat-tar Ruggera Lai, del dattar Fulvia Duce, deldattar Giuseppe La Sala, del signal' StefanaDessi, del signal' Vincenza Montis, del signal'

Efisia Brandi, del ragianier Marca Deplana,del signal' Graziana Olla, del dattar Giusep~pe Marcialis, del signal' Guglielma Parcu, delsignal' Francesca Zedda, del signal' Salvata~re Arrais, del signal' Giavanni Biggia e delsignor Paola Canepa a membri del Cami-tato direttivo dell'Azienda dei mezzi mecca-nici e dei magazzini del porto di Cagliari.

Tale camunicaziane è stata trasmessa, percampetenza, alla 8a Cammissiane permanen~te (Lavari pubblici, camunicazioni).

Petizioni, annunzio

P RES I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare lettura del sunto delle peti~ZJi:onipervenute al Senato.

G I O V A N N E T T I, segretario:

La signara Pellegrini Filomena da Angri(Salerna) chiede che le narme, che dispan~gano l'abbligatarietà del collocamento allavaro degli .orfani di guerra, abbiana ef~fettiva attuaziane. (Petizione n. 127)

Il signor Cipriano Giuseppe da Pantede-l'a (Pisa) chiede che le pensioni privilegia~te dei dipendenti della Stata, civili e rniJ.i-tari, nan vengana assaggettate all'impostasul reddita delle persane fisiche. (Petizio~ne n. 128)

Il signor Luciani Giargia, Presidente del~l'Associazione Italia Nastra, da Rama, sal~lecita la creazione di una arganizzaziane percambattere gli incendi; chiede a tale scapal'acquista di aerei anticendia e l'installa-ziane nella zana di Orbetella di una sta-ziane di elicatteri di pranta interventa.(Petizione n. 129)

Il signal' Carigliano Clemente da Gallica(Reggio Calabria) chiede l'estensione ai ca-lani, can effetta dal 27 giugna 1966, deibenefici previsti dall'articolo 2120 del cadi-ce civile nel casa di cessaziane del l'appartadi lavara subordinata. (Petizione n. 130)

Il signal' Mamicchiali Granito, da Rama,chiede che vengana annullate tutte le sen~tenze emanate durante il periada fasdstadal Tribunale speciale per la sicurezza dellaStato. (Petizione n. 131)

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Senato della Repubblica ~ 16459 ~ VIII Legislatur~

29 SETTEMBRE1981308a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

Il signor Venturi Gianfranco e numerosialtri cittadini, da Pistoia, chiedono la mo-dificazione della legge 31 marzo 1977, n. 91,recante la conversione in legge, con modi-ficazioni, del decreto-legge 1° febbraio 1977,n. 12, concernente norme per J'applicazionedell'indennità di contingenza. (Petizionen. 132)

P RES I D E N T E. A norma del Re-golamento, queste petizioni, sono state tra-smesse alle Commissioni competenti.

Svolgimento di interpellanzee di interrogazioni

P RES I D E N T E. L'or.dine del giornoreca lo Isvo1gimento di ;interpellanze e di 1ÌJn-terrogazioni. Avverto che, successiva'IIlel11tealla diramazione dell'ordine del giorno, il se-natore Scevarolli ha aggiunto 1a !Sua firmaall'interrogazjone 3 -01277, presentata dai se-natori Boniver Pini, Spano e Maravalle.

Si dia lettura dell'interpellanza e dell'in-terrogazione concernenti il finanziamento delgas dotto siberiano e i rapporti commercialiItalia-URSS, che saranno svolte congiunta-mente.

G I O V A N N E T T I, segretario:

MALAGODI. ~ Al Presidente del Con-siglio dei Ministri ed ai Ministri degliaffari esteri, del commercio con l'esteroe del bilancio e della programmazione eco-nomica. ~ In vista delle notizie diffuse sullastampa circa la concessione all'URSS di uningente credito agevolato per la costruzionedi un gas dotto dal territorio siberiano aqueUo italiano, gli interpellanti chiedono diconoscere i criteri a cui si è ispirato e siispira il nostro Governo in operazioni di talenatura, nel quadro della situazione econo-mica complessiva dell'Italia.

In particolare, si chiede di conoscere:1) !'incidenza assoluta e percentuale di

tale operazione, una volta realizzata, sull'ap-provvig,ionamento globale dell'Italia in ener-gia;

2) quale possa essere la portata di taleincidenza, sia sotto l'aspetto geopolitico ge-nerale, sia sotto quello degli scambi com-merciali fra Jtalia e URSS;

3) quali siano attualmente tanto la si-tuazione quanto le prospettive di tali scam-bi, c in particolare la natura, il volume e lecondizioni delle nostre esportazioni correnti;

4) quale sia il totale e quali siano lecondizioni di tasso e di durata dei creditia medio e lungo termine concessi dall'Italiaall'URSS, ad altri Paesi del Patto di Varsa-via ed a Paesi del Terzo mondo;

5) quale sia il presumibile importo equali siano le condizioni di operazioni si-mili, distinte per aree geografiche (compresoil Terzo mondo), di qui alla fine del 1981;

6) in che misura tali crediti contribui-scano all'equilibrio contabile della nostrabilancia dei pagamenti, mentre in realtà rap-presentano un'esportazione di risorse senzauna corrispondente pronta possibilità dicon tropartita;

7) quali ne siano più in generale le ri-percussioni presumibili sull'occupazione esulla produzione industriale in Italia, non-chè sull'equilibrio globale della domanda edell' offerta di risorse reali all'interno delnostro sistema economico, comprese, perciò,le ripercussioni sull'inflazione;

8) quali siano i soggetti economici at-traverso cui si svolgono le operazioni diexport ed import fra l'Italia e l'URSS, con-nesse direttamente o indirettamente conoperazioni finanziarie a medio e lungo ter-mine, e in particolare con quelle in qual-siasi modo agevolate dallo Stato.

(2 -00274)

BONIVER PINI, SPANO, MARAVALLE..~ Ai Ministri degli affari esteri e del com-mercio con l'estero. ~ Per conoscere:

quali condizioni finanziarie agevolatesiano state chieste, a carico del Governo ita-liano, per il finanziamento del gas dottotransrusso-transeuropeo;

a quanto ammonti lo sforzo finanziariototale che 'al Governo itaUano viene richie-sto in tal modo di effettuare, in termini dicrediti, in termini di contributo in conto

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Senato de.lla Repubblica ~ 16460 ~ VIII Legislatura

29 SETTEMBRE1981308a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

interessi e in termini di durata dell'esposi-zione;

se risponda al vero che tale apportoviene richiesto nonostante che la bilanciadei pagamenti dell'Ttalia con l'URSS pre-senti già grossi esborsi correnti per l'acqui-sto di gas e di altri prodotti che vengono danoi pagati in contanti;

quali altri casi di finanziamenti agevo-Jati di tale entità e durata stia considerandoil Governo italiano per iniziative nei rappor-ti economici con Paesi industriali e con Pae-si in via di sviluppo;

a quale linea intenda ispirarsi il nostroGoverno in materia.

In particolare, si chiede di conoscere seil Governo non ritiene paradossale che sidebbano provvedere prestiti in dollari a tas-so agevolato (con una tecnica che in ognicaso interesserebbe conoscere) ad un Paesecon cui abbiamo la bilancia dei pagamenticorrenti in forte e crescente disavanzo edeffettuiamo in contanti il pagamento, men-tre i prodotti italiani incontrano difficoltànella loro penetrazione sul mercato sovietico.

Gli interroganti chiedono, ino1tre, di cono-scere ~ in relazione a ciò ~ l'importo dicrediti agevolati dall'Italia all'URSS negliultimi anni e l'onere globale che ciò com-porta, in conto interessi e in conto capitale,per la finanza pubblica italiana, nonchè diconoscere quali soggetti ha:nno beneficiato,per l'ItaIia, di tali crediti e tramite qualiintermediari, e se identici sono le societàe gli intermediari in considerazione per l'ope-

razione di investimento riguardante il gas-dotto transrusso.

Gli interroganti chiedono, infine, di cono-scere l'ammontare di energie, in termini Tep(tonnellate petrolio energie) che verrebberoimportate dall'URSS, tramite il gasdotto inquestione, e l'ammontare totale di energiache l'Italia importerebbe dall'URSS, e se esi-stono altre situazioni di dipendenza energe-tica da un singolo Paese della stessa entità.

(3 - 01277)

M A L A G O D I. Domando di parlare:

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.~

~,

M A L A G O D I. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, non so se i colleghi presenti,che non sono molto numerosi, abbiano pre-sente l'interpel'lanza che il nostro Gruppo hapresentato il 12 marzo 1981 circa le notiziediffuse dal1a -stampa sulla concessione al-l'Unione Sovietica di un ingente credito age-volato per la costruzione di gasdotto dalterritorio siberiano a queHo italiano. La no-stra interpellanza ~ come senza dubbJ.o i[Sottosegremrio presente sa ~ non è retorioa,animata solo di passione politica, ma è mol-to articolata: è una ~Ì1chiesta sTstematica deidati che un buon miTIistro chiede~ebbe aisuoi uffici qualora dovesse affrontare un pro-blema di questa natura, nOTI-dico fiTmare 'UJI1trattato o un accordo, ma anche semplice-mente dare istruzioni ai suoi fu~ionari per-chè affrontino una trattativa.

Presidenza del vice presidente V A L O R I

(Segue M A L A G O D I ). Abbiamo chie-sto infatti qual è l'incidenza di questa opera-zione sull'approvvigionamento globale del-l'Italia in energia, quale può essere la por-tata di tale operazione sotto l'aspetto geopo-litico generale e sotto quello degli scambicommerciali tra l'Italia e l'Unione Sovietica;quali siano oggi la situazione e le prospettivedi tali scambi, in particolare per quanto ri-

guarda le esportazioni correnti (sto abbre-viando, perchè l'interpellanza è più detta-gliata); quale sia il totale e quali le condiz!o-ni di tassi e di durata dei crediti a medio elungo termine concessi dall'Italia all'UnioneSovietica, agli altri paesi del Patto di Varsa-via e ai paesi del Terzo mondo: quale sia ilpresumibile importo di altre operazioni si-mili fino a fine 1981; in che misura questi

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Senato de.lla Repubblica ~ 16461 ~ VIII Legislatura

308a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 29 SETTEMBRE 1981

crediti contribuiscono all'equilibrio contabi-]e.>della nostra bilancia dei pagamenti. Que-sto è un punto sul quale vorrei intrattener-mi un momento.

È evidente che quando esportiamo ~ peresempio delle attrezzature pagabHi in diecianni ~ il valore ddle attrezzature .figura al-l'attivo della nostra bilancia dei pagamentinell'anno in cui le attrezzature sono esporta-te, ma l'entrata effettiva di valuta ha luogo arate, a partire da uno di questi dÌ!eci anni, disolito n'011dal secondo, ma dal quarto o quin-to, fino al decimo e la bHanda dei pagamentidel primo 8.nno non è equilibrata economi-camente, anche se appare equilibrata dalpunto di vista contabile.

In re1amone a questo, noi domandiamo alpunto 7 dell'interpellanza quali siano più ingenerale le ripercussioni presumibi-H di que-ste operazioni 'Sulla occupazione e suna pro--duzione industriale in Ital:i'a e SiU!ll'equilibrioglobale della domanda e offerta di l1i'sorsereali all'interno del nostro sistema economi-co, comprese perciò le .dpercussioni suLl'in-flazione.

Il Senato sa molto bene, e il Governo sacertamente altrettanto bene, che quando siesporta senza una immediata contropalrtiiadi importmlloni o senza inoas'sare subito lavaluta, che può essere destinata alle amporta-ziOllii, si crea all'interno un potere di acqui-sto ~ sono i salari e gli utili delle aziende ~

senza che questo maggiore potere di acqud-sto abbia una contropartita e quindi si ali-menta il processo inflazionistico.

Infine, al numero 8, faiOCiaanouna doman-da.di altra natura. Vogliamo sapere quali so--no i soggetti economici attmverso cud si svol-gono le operazioni di export e import trantaHa e J'URSS, connesse con 'le operazionia medio e lungo termine, in particolare quel-le agevolate dallo Stato, come avviene dn que-sto caso. La memoria recente di scanda1i. mol-to gros'si, avvenuti in .relazrrone ad operazioniimportanti di commercio estero, ci ha in-dotto a porre anche ques'ta domanda al G0-verno.

L'ultima osservazione che vorrei fare èquesta. L'interpellanza non si rivol.ge s'OLtan-to al Ministro degli esteri, ma si rivolge alPresidente del Consiglio, al Ministro del COll-

mercia estero ed a'l Ministro del bilancio.Quindi mi aspetto dal Sottosegret'ario ~g1iesteri una risposta la quale rappresenti l'e-spressione globale della responsabilità delGoverno su un' operazione così importantecome questa e non semplicemente una rispo-st'a settoria!1e.

P RES I D E N T E. Il Governo ha facol-tà di rispondere a questa interpellanza.

F lOR E T, sottosegretario di Stato pergli affari esteri. Sul progetto del gasdottodalla Siberia an'Europa occidentale 'Si semosvolte tre riunioni prelimilOJa!ri tra le dele-gazioni gavern'ative 'itaHana e sovietdoa rispet-tivamente a Roma il13 e 16 maggio, a Moscail 9 e 1'11 luglio e nuovamente a Roma il 7 e9 settembre.

Questi incontri hanno penrnesso di eon-dUI're il negoziato sud vari aspetti del proble-ma e precisamente: quantità e 'P1J:'ezzodel gasche verrebbe fornito dai sovietici, nonchè fionanziamento delle forniture .italiane destina-te alla realizzazione del gasdotto. Tali aspetti,dovrebbero essere ulteriormente approfondi-ti in occasione di prossimi incontri.

Da parte sovietica non sono 'state ancoraavanzate predse -richieste 'per quanto concer-ne le condizioni finanziarie agevoJ.ate per ilfinanziamento del g8!sdotto. :È in propositoin corso il negoziato con i diversi paesi euro-pei occidentali intereS'sati 'Con i qUaili i sovie-tici trattano separatamente nell'intento diottenere 1e condizioni migliori, cercando dimettere in concorrenza tra loro gli intoolo-cuiori.

Lo sforzo finanziario totale che dilGovernoitaliano effettuerà ,in termini di credi.ti di-pende daHe proprie possibilità in reLazione adprogrammi economici e al bilancio nazio-nale.

Per quanto riguarda le attuali forniture diprodotti energetici all'Italia per i contrattipreesistenti, es.se vengono effettivamen1:e pa-gate in contanti.

Attualmente .J'interscambio con l'UnioneSovietica rappresenta poco più del 2 per cen-to dell'interscambio globale delJ'Italia conl'estero. Le importazione dall'URSS 'sono co-stÌ'tuite prevalentemente da' prodotti e.nerge.

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Senato de.lla Repubblica ~ 16462 ~ VIII Legislatura

29 SETTEMBRE1981308a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tiei e materie prime, mentre 'le nostre espor-tazioni comprendono pI1ev'alentemente pro-dotti -della meccanica.

Le ragicm.i di scambio sono peg!W'Omte ne-gli ultimi anni, soprattutto a causa deH'au-men:to dei prezzi internazionali delle mated'eprime. Nel 1980 l'interscambio è aumentatoin percentuale del 36 per cento rispetto al1979, ma con un aumento delle importazionidel 53,5 per cento e delle esportazioni di soloil 7,6. Il deficit, che era di 700 miliardi nel1979, è passato a 1.541 miliardi di lire. Latendenza dell'andamento degli scambi è quin~di in senso negativo.

In passato, sono state concesse vade lineedi credito all'Unione Sovietica, e la loro moti-vazione di fondo stava nel1a necessità difronteggiare la concorrenza degli altri paesiindustIiia:lizzati sul mercato sovietico, for-nendo alle 'aziende un'assistenza finanzi8lriaequipaTaMle a quelle di cui di:sponevano leindustrie concO!ITeIlti.

L'importo totale della nostra esposizionecredimzl'a verso 'l'Unione Sovietica è attual~mente di circa 2.400 miliardi di lire, e lamaggior parte delle linee di credi,to 'Sono sta-te concesse fra il 1973 ed il 1978.

Per quanto riguarda lIe linee ,di creditoconcesse all'URSS negli ultimi anni sono dasegnalare in particolare: un credito revol-ving di 600 miliardi di lire per le fornitureFinSlÌder; uno di 256 miHardi per fornitureneJ settore chimico; un credito di 200 miHar~di per fomiture ENI; e due linee di credito« generiche» ,rj.spettivamente di 900 e 650miliardi (concesse nel 1978). Successivamen~te non sono state più concesse rotre linee dicredito.

Per quanto concerne le condiZ1Ìorn, es'Se va-riano a seconda del tipo di credito e dellasituazione del mercato finanziario all'epocain cui le linee di credito sono state concesse.In ogni caso, a partire dalle m'tese murlttilate-rali fra paesi industrializzati dn materia dicrediti 1'ItaHa si è sempre attenuta alle con~dizioni stabilite in tali intese (Consensus).

CiToa l'esposizione globa'le verso i paesidell'Europa orientale, essa è pressochè parisia a quella verso i paesi deH'OPEC, ,sia aquel1a verso i paesi in via di 'sVlHurppononproduttori di petrolio.

Per quanto concerne, peral1Jro, le condizio-ni oreootJizie praticate nei confronti dei paeSIÌin via di sviluppo, esse sono p.iù favorevoli diquelle pratJicate ali paesi di altre aree, com-presi quelli dell'Est europeo.

Naturalmente, Ln questo quadro, non rien-trano gli interventi alla cooperazione ed allosviluppo, previsti d:aJJI'Italia in ~avore ,deipaesi emergenti e non VlÌceversa a ~avore deipaesi dell'Est.

L'I ta1ia potrebbe importare, con i'1nuovogasdotto, quantità di gas che sono ancoroda negoZ'~are e quindi non quantificabiH, mache non dovrebbero in ogni caso superare i6-8 miliardi di metri cubi annui.

Per quanto 'concerne la questione della di.>-pendenza energetica, dai dati diSlponibili sipossono mcavare le seguenti cifre: 1'ltaJiadipende dall'estero, in materia ,di gas, per i'152,9 per cento del suo ~abhiisogno (contro untotale ,di dipendenza energetica globale del-1'82,7 per cento). Nel 1980 il 45,5 per centodel gas importato proveniva dall'Olanda, il40 per cento dall'URSS (5,9 miliardi di me-tri cubi pari al 24 per cento del fabbisognoitaliano di gas), e il 14,5 dalla Libia.

Sulla base di una previsione di acquistodel gas siberiano per 6-8 miliardi di metri cu-bi annui, tale incidenza può all'incirca esserecosì calcolata nella proiezione relativa all'an-no 1990: totale importazione gas: 46 miliar-di di metri cubi dall'URSS; 14,5 miliardi me~tri cubi pari al 31 per cento importazioni digas; totale fabbisogno energetico: circa 200miLioni di tep; totale importazioni dall'URSS(gas e greggio soprattutto) 17,5 milioni ditep pari aIl'8,75 per cento (attualmente ilgrado di dipendenza energetica dall'URSS èdi circa 1'8 per cento).

Esistono tuttavi'a alrtri paesi fOTnitori dimaterÌ'e prime energetilChe all'ItaJia da cui ladipendenza energetica è pari o superiore aquella dall'URSS. Basti citare in propositol'Arabia Saudi,ta, dalla quale dÌipendiamo perH 30 per cento circa in relazione al nostrofabbisogno totale di energia.

M A L A G O D I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha ~acoltà.

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Senato della Repubblica ~ 16463 ~ VIII Legislatura

29 SETTEMBRE1981308a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

M A L A G a D I. Signor Presidente, delb~bo, con mio rammarico, dichiararmi molioinsoddisfatto della risposta del Governo. C'èuna questione di ordine genemle. Il Governoprende queste nostre interpellanze ed ill1iter~rogazioni sul serio oppure si Idmri1a a farscrivere dai funzionari un certo numero didati in modo da fingere di rispondere ed elu~dere le domande che hanno una n;'alle portatapolitica ed economica? La mia dmpressione èohe in questo caso tale 51-ala condot1a delGoverno. Abbiamo presentato un'interpel~lanza ~ l'ho detto prima ~ molto articola~ta, perchè volevamo essere messi dal Go~verno in grado di valutare questa operazioneche è allo studio nella misura in cui ce neha parlato :il Sottosegretario. Ci sono s-tate,cioè, diverse riunioni e altre ve ne samnno.Se dovessi giudicare l'operazione da quelloche il Sottosegretario ha detto e che mi ri~servo di t'i.leggere sullo stampato per avereun'idea più precisa, dovrei ditre che non hocapito niente. Voglio poi riprendere alcunipunti principa.Ji.

Al punio 2 della nostra interpellanzachiedevamo il giudizio del Governo suH'in~cidenza di questa operazione sotto l'aspettogeopolitico generale. Questa operazione hadato luogo ad una serie dj polemiche interna~zionali neUe quali sono intervenuti sov1ietici,tedeschi, .americani, inglesi, francesi, itallianie su tutto questo, che è poi iilcuore deH'opera~zione, il Governo non dice niente. Il Governopotrebbe di.rei che l'operazione è oosì piccolada non avere reale incidenza. Il Governo po~trebbe dkci che è di media portata; ha ULtlacerta incidenza, ma ciò non ci preoccupa. Noipotremmo ri.spandere che va bene o non vabene. Ma il Go'Verno su questo punto fonda-mentaloe non dice ass()lutamente niente.

In secondo luogo, al punto 3. della nostrainteI1peIJanz;a abbiamo chiesto qua>li sono leprospettive deg1i scambi tra l'Italia e l'Un:io~ne Sovietica in generale per quanto riguar-da le nostre esportazioni cOll'l'enti. :E oMarache, per i motivi che ho illustrato svolgendol'interpellanza, le esportazioni correnti han~no un valOlre diverso, ma qualche volta malg~giare in una situazione, come l'.attuale, diforte di&avanzo valutado e di forte infìlazio~ne, deI.le esportazioni pagabil:i invece con di-

lazioni più o meno considerevoli. Anche suquesto il Governo non ha detto niente.

Poi, al punto 4, abbiamo chiesto qua~li sono le condizioni di tasso e di duratadei crediti a medio e lungo termine concessidall'ItaJia all'URSS e su questo ci è statodata Ulna risposta. Circa gli altri paesi delPatto di Varsavia, ci è stato detto che sonocome qudl1 dell'aPEC e dei paesi in via disviluppo. Ma quanti sono questi paesi invia di -svilugpo e come mai faooÌ!amo dei cre-ditiall'aPEè? DO'Vrebbe essere J'OPEC, st(['a~carioca di eccedenze valutarie, a fare credi!tia noi. Questo apre il campo, se ho ben oatpi~to, ad altre richieste non di poca impor~tanza.

Continuando ancora, abbiamo pos.to, alpunto 7, una domanda circa le ripercus-sioni prevedibili, sull'occupazione, la produ~zione industriale e 1'equilibrio globaJ.e delladomanda e deH'offerta di risorse >reaH, al-l'interno del nostro sJ.stema, di opem~ioni diquesta natura. Questa è una domanda chepoteva avere una risposta molto semp.lice.Si poteva dire che è un' operazione modes.ta,di'stribuita in molti anni, che non ha ripercus-sioni importanti: ma noi vorremmo saperese questo è queUo che lil Governo pen-sa, see come l'operazione è stata inserita nel pianotriennale sul quale tra pochi giorni i ministricompetent,i ci dovranno :intrattenere.

Poi vi è il punto 8. Vogliamo sapere ~ ene farò oggetto di una nuov:a interpellanzaurgente v.alendomi di un precedente -sgrade~vole, ma autorizzato da quanto mi disse inquella occasione il Presidel1!te del Senato ~

come mai non riusciamo ad adoperare i soldiche la Comunità europea ci mette a disposi~zione per la nostra economia e la nostraagricoltura in particolare. 11 Minist>ro del-l'agricoltura confessò aJlora caludidalillenteche non -aveva letto 1'interrogaZlÌone e nonera -in grado di risponderci. Ho chiesto quin-di di poter I1ipetere l'in.terrogazione. Fui au-torizzato a farlo, l'ho ripetuta. Fino adessosono passati akuni meSli e non è aDrivata a.l-cuna risposta. Quando si mette il dito suqueste cose dolenti, ipUirtroppo iÌ'lmalato -nonfa neanche « .ahi », sta zitto.

In questo punto 8 abbiamo domandatodunque chi sono i sogget-ti economici attra~

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16464 ~

29 SETTEMBRE 1981308a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

verso j quali si svoJgono le operazioni exported import fra J'Italia e l'URSS, connesse di-rettamente o indirettamente con operazionifinanziarie a medio e lungo termine, e inparticolare con quelle in qualsiasd modo age~volate dal,lo Stato.

Questa è una domanda che ci pare si gitU~stifichi da sola, quando uno pensa lai dibattHiche hanno avuto luogo nel corso degli ultimiotto o dieci mesi anche in quest'Aula circainnumerevoli scandali collegati ad operazionicon l'interno e con l'estero, ma soprattutto adoperazioni con l'estero.

VogHo anche permettermi di ricordare,d'accordo con i miei amici della Camera, chein data 22 maggio 1980 (quindi ormai è pas~sato un anno e mezzo) il nostro capogruppoalla Camera, onorevole Bozzi, l'onorevole Al~tissimo e l'onorevole Zanone testualmentechiesero al Ministro delle pao:tecipazJÌoni sta-taH di sapere ~ premesso che IIlIeLlasedutaden'8 gennaio 1980 deUa 5aCommissione per~manente, nel corso dell'indagme conoscitivasui modi di esercizio dell'attività dell'ENI,il signor SaI'Chi, direttore per l'estero di ,taleente, ebbe a dichiiarare che nel contratto re~lativo al gas stÌ!pU'latocon ,l'Unione Sovietica,contratto a cui Siiè riferito oggi a:nche IÌlSot~tosegretario, era prev:ista una spesa ,del 5 percento per oneri accessori ~ quale fosse equaLe sia ,la precisa natura di codesta acces-sorietà e 'quaH le persone Q ,gli enti a cui lapercentuale del 5 per cento fu versata o vie~ne versata.

Anche questa interrogazione non ha mai ri~cevuto nessuna risposta ed anche per questoabbiamo introdotto quella clausol,a finaJe :nel~l,a nosrlJriainterpellanza. Come dioevo, questoè un pun to di estrema delicatezza dn un mo~mento in cui H paese è indignato e nauseatoda queno che legge sui giornaH. Quindi [1i~peterò in quest'Aula sia la domanda dei col~leghi della Camera, sia la nostra domanda ri~volta qui al Senato, nella speranza che il Go~verno si deciderà a direi qualche cosa.

Torno, concludendo, al pr.hraitpio e cioè alfatto che, quando si presenta su un affare diquesta importanza politioa ed economicaun'interpellanza, il Govemo è tenuto a direveramente cosa ne pensa, non a oa'Varseladandoci delle cifre che probabilmente con un

po' di paziema si potrebbero ,trO'V'aII'enegliannuari d!i statistica. Questo è un modo pereludere il dovere dd Governo di sottometter~si al controllo del Padamento, !non è 'ltD.mo-do per soddisrare questo suo dovere.

P RES I D E N T E. Seguono un'inter-pellan:zJa ed una interrogazione sulla S'j;tua~zione in Angola, che saranno svolte congiun-tamente. Se ne dia lettura.

POZZO, CROLLALANZA, FILETTI, FINE-STRA, FRANCO, LA RUSSA, MARCHIO,MITROTTI, MONACO, PECORINO, PISA~NO', PISTOLESE, RASTRELLI. ~ Al Prest-dente del Consiglio dei ministri ed al Mini~stro degli affari esteri. ~ Per conoscerequali passi e quali iniziative intende pro~muovere a livello di consultazione con glialleati a proposito dello sviluppo degli even-ti in Angola che hanno portato alla dimo~strata presenza di numerosi « consiglieri »

militari sovietici catturati o caduti negliscontri a fuoco lungo la frontiera della Na-mibia con l'Angola.

L'arresto del sergente maggiore dell'eser-cito sovietico Nicolaj Feodorovich, catturatoalla testa di un gruppo di militari sovie~tici, conferma la volontà politica del Crem-lino di accendere e di allargare i focolai diconflitti locali in Angola per poi scatenareun attacco, massiccio e concentrico, da puìparti contro il Sudafrica, nel quadro di unastrategia di espansione dell'imperiailismo so-vietico che si estende minacciosamente sututte le regioni dell'Africa più ricche di ri~sorse minerarie.

(2 - 00325)

PROCACCI. ~ Al Ministro degli affariesteri. ~ Per sapere se, come hanno già fat.to altri Governi europei, non intenda espri-mere la preoccupazione e la condanna del-l'Italia per l'interveto militare in corso IIIAngola ad opera di truppe del Sudafrica.

(3 ~01558)

P RES I D E N T E. L'interpellanza nonpuò essere s'Volta per indi<sposizione del se:na~'tore Pozzo.

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Senato della Repubblica ~ 16465 ~ VIII Legislatura

308" SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

Il Governo ha facoltà di rispondere all'in-terpellanza e all'inteI1rogazione. .

F lOR E T, sottosegretario di Stato pergli affari esteri. In ,relaziOiIle aU'interpe1la:n-za n. 2 - 00325 si fa presente che la situazionein A<ngola, come d'al,tronde quella in 'aJ,trearee di crisi, figura tra gli aI1gomen:ti di nor~ma,le consultazione dei dieci Gove:mi r~].>laCEE, in sede ,w cooperazione politica. Essa èanche oggetto di scambi di vedute in sedeatlantica, fermo restando che quell'area geo-grafica non è in alcun modo compresa nei li-miti geografici del trattato istitutivo dell'Al-leanza.

Circa l'a presenza di mÌilirtam . sovietici inAngola con funzioni di cons<t1Jlenzaed adde~stramento (da tempo conosciuta), essa risa~le ad autonome decisioni dello Stato angola-no su cui l'Italia, al pari degli altri paesi chelo hanno f!Ìconosciuto, non ha titolo per dn-terferire. Inequivocabile e ben nota è co-munque a :tutti, ,incluso il Governo di Luan-da, ,la posizione italiana contraI'ia a >pTeselllZemilitari extracontinentali in Africa che ri-schiano di coinvolgere quei paesi nella pro-blematica Est-Ovest e di assorbire risorseed energie che andrebbero più uti,lmente con-centrate neHa lotta al sottosViiluppo ed aMafame.

In questo quadro, il Governo italiano THie.-ne che la soluzione di mO'l1i.problemi attinen-ti all'Africa australe e all'Angola in partico-lare verrebbe favorita da una rapida indi~pendenza deHa Namibia che pertanto, nei li..miti deUe nostre competenze e responsabi-lità, non manchiamo di incoraggiare in ogniutile sede internazionale.

In relazione alnnterrogaZÌrOne n. 3 - 01558si fa presente che, siln dal 27 agosto, Iil Mini~stero degli affari esteri ha emesso un comu-nicato sull'intervento militare sudafricanoin Angola il cui testo, ampi:amente r~ipresodalla stampa, è del seguente tenore: «Il Go~verno italiano ha appreso con profonda pre~occupazione le notizie drca la recente i11C'UJt'-sione sudafricana all'interno del territorioangolano, che ha dato luogo a cruenti com-battimenti tra le forze armate dei due paesi.Il Governo italiano, che si è sempre cooren-

29 SETTEMBRE 1981

temente espresso contro il ricorso alla viOilen~za per la soluzione dei problemi dell'Amrcaaustrale, esprime la sua ferma deplorazionee condanna per !'iniziativa del Governo diPretoria che, oltre a violare J'i.Ilite.grirtàterri~toriale di uno Stato sovrano e compoI'ta're illri'schio di al,largamento del conDronto roi'li-tare in ta1e delicata area geografica, minacciadi pregiudicare gli sforzi per una mp~da esoddisfìacente soluzione dell'annosa vertenzanamibiana. In questa situazione l'Italia, nel-l'esprimere la sua solidarietà con il Governodi Luanda, auspica che da parte del Sudafri-ca venga immed~atamente COimpletato :itlTi-tilro de'l,le proprie truppe dal ,terri,torio ango~lano ».

P R O C A C C I. Domando dri paI'la'l'e.

P RES I D E N T E. Ne ha fìacolrtà.

P R O C A C C I. Signor Presidente, ono-revole Sottosegretario, onorevoli col/leghi, milimito a quella parte della dichiarazione delSottosegretario che tocca gli argomenti espo~sti nella mia interrogazione, non entro nel-la questione cioè a cui è stata dedicaJt:a la pri-ma palrte dell'intervento del Sottosegretariorelativa a temi che sono stati .sO/Hevatida al-tre interrogazioni. Vorrei inna'llZitutto preci~sare, come mi pare si eVii'llcafacilmente daltesto della mia interrogazione, che essa è .sta~ta presentata prima che J.a nota deHa Farne-sina, che Fl Sottosegretario ci ha letto e nellaquale è consistita tutta ,la ,sua -risposta, fosseresa pubblica; essa non era ancora s1a.ta:resapubblioa, ma s)iconoscevano invece 'le note ele prese ,di posizione espresse (anche queSItod,sulta chiaramente da!! testo d~lla mia inter-rogazione) da altri Governi europei fra i qua-li quello di Bonn, quello di Londra, quello diParigi e quello di Lisbona. Oltre a questeprese di posizione dei Governi europei sidelineava, già al momento in cui questa miainterrogazione veniva redatta ed inoltrata,un largo fronte in tutto il vasto terzo mondodi condanna verso l'aggressione sudafricanaall'Angola; un fronte che non soltanto vedevarimpegnati i paesi cosiddetti di pdma lineanella riunione ,da essi tenuta a Lagos, ma an~

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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO308a SEDUTA

che paesi meno di-ret'tamente impegnati, al-meno fino a questo momento, nelle ques,tionidell'Afritca aus1:rale, quali la Tanzania e ,laNigeria; un fronte che non 'SIilimitava soltalll-to ad una generi'ca espressione di: solidarietàma 'avanzava proposte e impegni concreti diaiuto, 'anche sul terreno miiHrt'are. Posizionianaloghe a queHe di alcu'I1IÌStati afI1icand so-no state assunte anche da paesi non africani,ad esempio dal Brasile.

Pres'eIltando questa inte'I1I"ogazione congrande tempesrtività, credo mi se ne possa da-re atto, la nostra parte politica intendevasvolgere non soltanto un atto doveroso perle posizioni che essa ha sempre perseguitoma anche un atto doveroso nei confrontidel Parlamento itali:ano, cioè di un.paese cheha una lunga IÌ"mdizione di impegno antirazzi-sta ed anticolo!l1ialista.

Mi sia consentito dire soltanto che cirammaricMamo di essere stati anche questavolta, come altre volte è successo, i sali adavere avuto la 'sensib1Htà di present'are un'Ì!l1-terrogazione su questo punto. Successiva-mente è venuta la nota della F3JITlesdnachenoi non possiamo non drefiin&re,se non tardi-va, rpeI'lomena scarsamente tempestiva Illeiconfronti delle prese di posizione di altripaesi.

Questa sua ta~divÌ'tà o, se ,vogliama esserepiù tenui nel giudizia, intempestiv:lità ha com-portato anche una scarsezza di originalità.Infatti se paragoniamo il testo della notadella Farnesina, che il Sottosegretario si èlimitato a leggerci senza aggiungervi nul-l'altro, possiamo vedere agevolmente cheessa ricalca nella sostanza le argomentazio-ni che sono contenute nelle note preceden-temente presentate e nelle posizioni prece-dentemente assunte dagli altri paesi che horicordato. Detto questo, tuttavia, non hoalcuna difficoltà ad ammettere e a dare attoche i termini della dichiarazione che il Sot-tosegretario ci ha letto sono termini cor-retti e che chiara vi è la condanna dell'ag-gressione perpetrata dal Sudafrica nei con-fronti di uno Stato africano indipendentequal è l'Angola, chiara vi è l'espressionedella solidarietà con questo popolo aggre-dito e chiara vi è la richiesta del ritiro delletruppe. Il successivo discorso del Ministro

degli esteri (che se il Sottosegretario aves-se voluto dare un carattere meno fretto-losa e meno burocratÌ'Co alla sua replicaa'V'rebbe potuto essere citato) mi 'Pare abbiaavvalorato questa impressione 'e così pUJre icalloqui che a metà settembre s.i sono svoltiqui a Roma tra il nastTo Ministro degli esterie i'1Ministro degli esteri angolano signor Jar-ge Amado. Non siamo al corrente ~ sarebbestata opportuna informarsi su questo ~ dr-

ca il contenuto concreta degli accol1c1i COll-merciali di cui si è parlato nel corso di que-ste conversazioni, ma vagldama esprimerel"augurio che si sviluppino proficuamente.

Non posso pertanto dichdararmi che par-zialmente soddisfatto, e ciò perchè, per quan~to concerne il complesso problema della no-stra politica nei conf,ronti dell'Africa austra-le, permangono ombre e dubbi gravi che nonsono stati affatto qui dissipati dalla rapida eburocmtica 'dsposta che abbiamo avuta. Miriferisco anzitutto all'atteggiamento della no-stra delegazione all'ONU in occasione del ire-cente diba>ttito sulla Namihia. L'It,alia, se nonvado errato, si è astenuta sulla risoluzionepresentata da 45 paesi non allineati, risolu-zione che si pronunciava per l'applicazioneintegrale della risoluzione 435, e si è aste-nuta anche se il testo di questa risoluzione,pur contenendo espressioni non equivochedi condanna della politica dell'apartheid edel razzismo sudafricano, non richiedevaesplicite sanzioni contro il Governo di Pre~toria. Certo l'ItaJia, come gli altri paesi delcosiddetto {( Gruppo di contatto» che sisono astenuti (inclusi in essi gli Stati Unitid'America), si trovava in una posizione par-ticolare; ma ciò non le impediva, a nostrogiudizio, di assumere una posizione più co-raggiosa che avrebbe avuto il valore di unsegnale e di manifestazione di una volontàpolitica precisa.

Voglia 'Comunque augurarmi che vi sia dapar,te italiana un impegno a premere sul« GI1UPPOdi contatto» per una soluzione del~la questione secondo la lettera della l1Ìtsoluzio-ne 435 ed entro il termine indicato perento-riamente dal recente dibattito dell'ONU del31 dicembre 1981. I tempi stringono e sonoperciò neces,saTie inizi:ativ,a e tempestiVl1tà.

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ASSEMBlEA. RESOCONTO STENOGRAFJCO

Un slOCondo motivo di insoddd:sfazione èdato dal fatto che permangono aspetti nonohiari e i'nqui:etanii dlrea 'le nostre <relazionicommerciali con il Sudafrica. Giace pressola nostra Assemblea sin dal 14 JugHo scorsouna intel1pellanza delLa mia parte, della qua-le mi permetto ,di leggervi alcuni brevi estrat-ti. VilnteqJe1lanza è presentata <dai senatoriBoldrini, Pieralli, Procacci e Tolomelli. Visi legge: «gli interpellanti fanno presenteche, nonostante le diverse assicurazioni datedagli esponenti dei vari Governi di avere pre-so le misure più restrittive per impedire leesportaziond di materiale bellico al Sudafri-ca, secondo ,la raccomandazione dell'ONU del1972 e la stessa risoluzione n. 418 sull'embar-go obbligatorio del 4 novembre 1977, l'ufficiostampa della segreteria dell'ONU ha recente-mente reso noto che l'Italia è t,ra quei paesiche hanno continua to a rifornire direttamen-te il Governo di Pretoria con prodotti del-!'industria degl,i armamenti. Gli interpe1Ja,n-ti chiedono pertanto al Governo di prenderele misure necessarie per ottemperare alle ri~chieste dell'ONU e più in generale rivederetutta la regolamentazione esistente per ilcommercio di armi in quanto l'Italia è tra lenazioni esportatrici di armamenti ed occupail quarto posto nella graduatoria ». Sarebbestato oppor.tuno dare risposta anche a que-sta interpellanza. Il silenzio su un argomen-to così delicato offusca la nost,ra oredibi1à:tàe rilschÌa di recare danno aHe prese di posi-zione assunte recentemente e al comples,sodella 'nostra immagine nei paesd africani.

Per parte nostra, non cesseremo di ooope-rarci nel Parlamento e nel paese per una so-luzione dei problemi dell'Africa australe, so-luzione che non può essere basata ohe 'Sul ri-spetto della integrità territoI1iwe di tutti gliStati, sulla rinuncia all'uso della forza, sulprincipio di autodeterminazione, sull'appli-cazione della risoluzione 435 sulla Namibiae, infine, sul rifiuto di ogni politica razzistae di apartheid.

P RES I D E N T E. Segue un'inte~roga-ziQne concernente una tras:rn1ssdone radio-televisiva riguardante Taiwan. Se ne (Ha let~tura.

B U Z I O, segretario:

ORLANDO. ~ Al Ministro degli affari este-ri. ~ Per conoscere se non intenda eSpTime-re rincrescimento presso il Governo dellaRepubblica popolare cinese a causa di unatrasmissione dedioata a Taiwan effettuataalla RAI-TV il giOTno 19 marzo 1981, che

~

può comportare non irrilevanti implioazionipolitiche.

Come è certamente noto, dopo il ricono-scimento della Repubblica popalare cineseda parte del Governo italiano i rapporti eonTadwan vennero a cessare ed il Governo diPechino venne riconosciuto come SO'V~anosu tutto il territorio cinese.

Anche se la RAI-TV, in base alla legge diriforma, è sottratta al controllo del Gover-no, trattandosi di questione estremamentedelicata che tocca la sensibilità di tutti co-loro che s.i sono adoperati per il Il"istabiJi..mento dei rapporti diplomatici e io sviluppodelle relazioni politiche, economiche e cul-turali tra Italia e Cina, !'interrogante chiede!'intervento del Ministro per declinare ogniresponsabilità del Governo ed evitare il ri-petersi di casd del genere.

(3 - 01345)

P RES I D E N T E. n Governo ha fa-coltà di T'ispondere a questa interrogazione.

F lOR E T, sottosegretaria di Stato pergli affari esteri. Come è noto, iJ Governoitaliano ha riconosciuto H6 novembiI1e 1970:11Governo deNa Repubblica popolare cinesecome unico Governo legale della Cina, e diconseguenza ha 'interrotto, da quella data, lerelazioni con T'aiwan. Sulla base di t'Me pre-messa, il Gover.no itaLiano ha sempre coeren.temente operato ed intende operare ed an-nette la massima importanza all'andamentoed aHa 'svi:luppo delle amilChevo1i relazionicon la Repubblica popolare cinese.

Per quanto concerne, in 'P'a!1i:icolaTe,il fattolamentato dal senatore inteI1rogante, occorresottolineare che la RAI, 'Ì'llteressata al'riguar-da, ha comunicato che la tmsmissione è stataeffettuata in oonsideramone dell'alto interes-se che questo Stato dell'estremo Oriente ri-

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Senato della Repubblica ~ .16468 ~ VIII Legislatura

29 SETTEMBRE 1981308a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

veste sotto ,i prafili 'economico, politico e re-li'giaso.

D'aIura parte, ancheailcuni importanti or-gani di stampa hanno pubblicato, in coinci-denza can la trasmissione CUTata dal TG 1,diversi servizi sulla situazione di quest'isolaspecialmente in riferimento ,al ri,levante flus-so di cittadini italiani che vi si recano, siaper motivi di turismo che per motivi di lavo-ro, tenuto anche conto della presenZJa di unanumerosa camunità cattolrca.

Si rÌ'carda in propasito che iJ.servJizia tele-visivo si è accupato maggiormel1ite propriodi questo ultimo aspetta.

Il conte11lUtopragrammatico delle trasmis-sioni radiotelevisive è comunque ma1:eriache la legge 14 aprile 1975, n. 103, ha sot-tratto alla sfera di competenza dell'autoritàgovernativa, per conferirla a quella dellaCommissiane parlamentare per l'indirizzogenerale e la vigilanza dei servizi radiatele-visivi, la quale formula gli indirizzi dei variprogrammi e ne controlla il contenuto, adot-tando tempestivamente, se del caso, le deli-berazioni necessarie per la loro osservanza.

Già risulta testualmente daJl'articOilo 4 de;!-la predet'va legge, i:l quale richiama il prece-dente articolo 1, ove sono enunciati i princìpidi indil1endenza, di obiettività e di aperturealle diverse tendenze palitiche, sociali e cul-turali, oui deve es'sere fondamentC\Jlmetnte ilSpi-rata il 'serviZ!iopubhlica radiotelevisivo.

Trattasi quindi di un'innavazione acquisi-ta al nostro ordinamento ed il Governo de-ve essere rispettoso della riserva di campe-tenza attribuita ana Commils,sione parlamen~tare di vdgHanza.

O R L A N D O. Damando di paI11are.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

O R L A N D O. Signor Presidente, onore-vole Sottasegretario, oredo 'Che la rispOlSta,per quoot'O si riferisce alla sua ultiJma parte,riguardi la ma1:eria di Ulna legge che porta ~'amia firma di Ministro delle poste, di quandocioè ho avuto l'onore di presentare e di difen-dere per ben quattTa mesi questa legge linParlamento. Quindi nessuna megLiO' di mecon asce quali sano i limiti del Governa nei

riguardi deHa radiotelevisione e ,le narme cheregolano l'indipendenza dal potere governa-Ì'Ì'vo dell'arganisma radiotelev:i:si'V'O.

Ma illproblema che ha pasta all~a:ttenzionedel Governo è squisitamente ed esclusiva-mento politico e rientra in una serie di attiche in qualche modo possono offriTe- a:I1go-menti pertUTbatori delle buane relazioni cheattualmente eSli'stono 'tra ,l'Ital1a e 'la Repub-blica popolare cinese.

Credo che ciascuno nel nostro paese sia H-bero di iÌnformare, siano singali ohe associa-zioni, ma essi non possono coinvolgere nelcaso indIcato, strutture pubbliche, perchèabMamo ill dovere come p.a:I1lamento e comeGoverno di tutelare le buone relazioni IÌTa ipaesi. Questo ,lo dice la Castituzione a propo-sito dei trattati e del peso che essi hanno neiriflessi non solo della pol,itica interna:zJionlalle,ma 'anohe della conseguente 'Politica internada assumere.

Il problema di quest'a trasmissiane non èun fatto isolata: essa si unisce, per esempio~ e lo cito per corraborare la tesi ohe sii ,-tJrat-ta dli un problema politico e n011 di una que-stione di 'competen:l!e burocl'atiche ~ al fattoche Taiwan ha espasto 'al1a fiera del Mediter-raneo reon un proprio stand e eon una 'Pro-pria giornata cui ha partecipato anche l'am-basci3lt0re di Taiwan presso la Santa Sede. 11Sottosegretario sa che io sono un cattOllicoprat1ireante per cui sono lieta che a Taiwan cisia 'Un fervore .rt~ligioso, ma S01noun membrodel PaTlamenta itaHano ed invito il Governoa fare il sua dovere che è queHo di tutelare icontenuti di un 'accordo faticasamente rag-giunto. Infatti c'è stato un lunghissimo ne-goziiato, al tennine del quale si è arrivati,come giustamente ha detto il Sottosegretarioin premessa, al riconosoimento deUa Repub-blica ipo}J'Ol1a:recinese come ,unico StC\Jto18'0-vr'ano.

Qual è 1'1pericalo aggi 1nsi1:0 nel oaso la-mentato? Il pericolo è che si crei anche inItalia l'immagine delle cosiddette due Cineattraverso atti che vedono l'implicazione distruNure pubbliohe (la fiera del Mediter>ra-neo dipende certamente dC\JlMinistero de.l~',jn-dustria; e così anche la fiem del Tevere, avesi sono verificate analaghe s'torture e cosìanche a Pescara in occasione di esposi,zioni

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Senato della Repubblica ~ 16469 ~ VIII Legislatura

29 SETTEMBRE1981308a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

fHateliche). Tutto ciò è destinato a turbare,se non si provvede in tempo, i mpporti WIlli,.chevoli che esistono tra i due paesi. Eccoperohè credo che la risposta che mi è statadata sila forma1mente gius,ta, ma politioamen-te non soddisfacente e ne traggo oocaJsioneper richi'aomare il rappresentan1:e del Gover-no peI1Chè intervenga neI.le 'sedi opportUiIle epresso enti come la RAI, le fiere, le esposi-zioni ed anche gli enti locali perchè essi si'aJllotenuti all' osservanza di un accordo che im-pegna lo Stato itaHano tut1:o intero.

n Governo non può lay;arSii <le mam difronte a questi atti ed è tenuto, a mio avviso,ad .intervenh~ perchè essi non <si;yirpemno. :Èin questo senso che io 'av,rei gradito una assi-curazione formale da parte del Governo.

P RES I D E N T E. Seguono un'inter-pellanza ed alcune inter.rogazioni cOlllCernenItil'attività della Gassa depos.irti e prestiti, chesaranno svolte congiuntamente. Se ne ilialettura.

G IO V A N N E T T I, segretario:

COSSUTTA, BONAZZI, MODICA, DE SAB-BATA, STEFANI, GRAZIANI, IANNARONE,POLLASTRELLI. ~ Al Ministro del teso-ro. ~ Premesso:

che, per il modo in cui il Governo ha af-frontato la disciplina della finanza locale peril 1981 e per le direttive impartite dal Mini-stro, si è determinato un ritardo nell'attivitàdella Cassa depositi e prestiti, tale che al 31maggio 1981 erano state accolte richieste difinanziamento per l'esecuzione di opere pub-bliche di comuni e province per 6.193 richie-ste e per un importo di 1.322 miliardi, rispet-to alle 10.594 richieste per 2.285 miliardi ac-colte alla stessa data del 1980, mentre giac-ciono presso gli uffici della Cassa 13.000 ri-chieste di mutuo non ancora esaminate;

che dal F maggio 1981 è in corso un'agi-tazione sindacale a tempo indeterminato,condotta in modo che un funzionario nonesamina più di 3 -4 pratiche al giorno rispet-to alle 20 - 25 che esaminava mediamente inprecedenza, nei confronti della quale il Mini-stro ha mantenuto un atteggiamento di col-pevole inerzia;

che il Ministro ha invitato il consigliodella Cassa, prendendo come pretesto gliarticoli 5 e 6 del decreto-legge 28 maggio1981, n. 246, a decidere ~ come ha deciso,arrogandosi un potere che non ha ~ di esclu-dere dal finanziamento la costruzione discuole;

che, a seguito di tali fatti, sono ritardateo interrotte opere pubbliche (scuole, fogna-ture, trasporti pubblici, strade, impiantisportivi, eccetera) di primaria importanzaper le comunità locali, per migliaia di azien-de e di lavoratori e per il Paese e si vanifi-ca la previsione contenuta nel decreto-legge28 febbraio 1981, n. 38, convertito con legge23 aprile 1981, n. 153, secondo la quale laCassa depositi e prestiti avrebbe dovuto as-sicurare per il 1981 la concessione di mutuiper 4.000 miliardi;

che il Ministro realizza così un conteni-mento della spesa per investimenti in set-tori essenziali, per il riequilibrio territorialee per il risanamento e lo sviluppo delle atti-vità produttive in contrasto con le decisionidel Parlamento,

gli interpellanti chiedono di conoscere:per quale motivo, anzichè adottare tem-

pestivamente misure adeguate atte a garanti-re la piena funzionalità della Cassa depositie prestiti nel finanziamento a comuni e pro-vince, il Governo abbia determinato e favo-rito l'attuale grave situazione;

se il Ministro non ritenga indispensabi-le promuovere iniziative immediate ed ade-guate, sia sul piano politico e sindacale chesul piano amministrativo, per ristabilire talefunzionalità, smaltire le 13.000 pratiche arre-trate e raggiungere l'obiettivo, fissato dallalegge, di concessione di mutui, nel 1982, per4.000 miliardi, attenuando i danni già subìtidal Paese per i ritardi ed i dinieghi fin qui ve-rificatisi, e ponendo fine ad un comporta-mento del Governo volto ad ottenere, al difuori del Parlamento ed in contrasto con lesue decisioni, il risultato di ridurre spese diinvestimento utili socialmente e proficueper lo sviluppo produttivo, evitando così altrIopportuni interventi di contenimento dellaspesa pubblica;

se il Ministro non ritenga, inoltre, di do-ver promuovere la revoca della decisione di

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Senato della Repubblica ~ 16470 ~ VIII Legislatura

29 SETTEMBRE 1981308a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

blocco dei finanziamenti per la costruzionedi scuole, assunta dal consiglio di ammini-strazione della Cassa depositi e prestiti.

(2 ~ 00321)

BONAZZI, VITALE Giuseppe, POLLA-STRELLI, SEGA, DE SABBATA, MARSEL-LI, LA PORTA. ~ Al Ministro del tesoro.~ Premesso:

che la Cassa depositi e prestiti ha datoaffidamenti per mutui ad Enti lacali, nel-l'anno 1979, per un importo superiore aquello irnzialmente previsto, e oioè per 2.629miliardi anzichè 2.500;

che non si è attuata la previsione se-condo la quale i finanziamenti sarebberostati ripartiti in modo che il 50 per centofosse impiegato nel Mel1idione, il 20 percento nel Centro ed il 30 per cent'O nel Set-tentrione;

ohe, in effetti, il 48 per cento dei mu~tui è stato assegnato ad Enti locali del Set~tentrione, il 28 per cento del Centro ed il22 per cento del Meridione;

che, in particolare, gli Enti local[ dellaSiciHa hanno impegnato soltanto 60 miliar-di dei 331 dei quali avrebbero potuto di~sporre,

gli interroganti chiedono di conoscere:quali siano gli Enti locali della Sicilia

che hanno richiesto ed ottenuto l'affida-mento per la concessione di mutui dallaCassa depositi e prestiti;

quali siano le opere per le quali talimutui S'ano stati richiesti e, per ciascunod[ essi, quale ne sia l'importo.

(3 ~ 00674)

BONAZZI, BENEDETTI, DE SABBATA,POLLASTRELLI, SEGA, VITALE Giuseppe,MARSELLI, GRANZOTIO. ~ Al Ministro

del tesoro. ~ Premesso:

che al 31 maggio 1980 la Oassa depositie prestiti aveva già impegnato, con adesionirichieste da comuni e province, fondate suprogetti esecutivi adottati con deliberazionedefinitiva, 2.285 miliardi, dei 3.000 disponi-biLi per il 1980, per il finanziamento di ope~re pubbliche degli enti locali;

che, in particolare, i comuni e le pro~vince del Nord hanno chiesto ed ottenuto

mutui per 893 miliardi, raggiungendo il li-mite del 30 per cento loro riservato; ,i camu~ni e le province del Centro hanno chiestoed ottenuto mutui per 707 miliardi, superan-do il limite del 20 per cento loro riservato;i comuni e le province del Mezzogiorno han~no chiesto ed ottenuto mutui per 684 miliar~di, raggiungendo quasi il 50 per cent'O dellaquota loro riservata;

che la Cassa depositi e prestiti ha sospe-so l'esame dei mutui richiesti da comuni eprovince del Nord e del Centro,

gli interroganti chiedono di conoscere seil Ministro non ritenga:

che i comuni e le province stiana con-fermando una potenzialità e rapidità di spe~sa che deve essere assecondata;

che, a tal fine, sia necessario disporreche la Cassa depositi e prestiti possa desti-nare al finanziamento delle opere di comu-ni e province, per il 1980, samme anche su-periori di quella di 3.000 miliardi inizial-mente prevista, ferma restando la riparti-zione territoriale già disposta, e possa ri-prendere quindi subito l'esame delle richie-ste di mutuo ed adottare su di esse unarapida decisione.

(3 - 00875)

BONAZZI. ~ Al Ministro del tesoro. ~

Richiamata l'interrogazione n. 3 - 00875 epreso atto della decisione del consiglio diamministrazione della Cassa depositi e pre-stiti di proseguire nel sostegno finanziariodegli Enti locali, specie nei settori priori-tari, nonostante il superamento del limite di3.000 miliardi messi a disposizione per il1980, l'interrogante chiede di conoscere qua-li siano i settori che la Cassa considereràprioritari e come intenda procedere nei con~fronti delle numerose richieste di mutuo chenegli ultimi tempi sono state respinte con laseguente motivazione: {( In relazione alla do-manda in oggetto, si fa presente che la stessapotrà essere considerata nel prossimo eser~cizio finanziario, essendo stato raggiunto illimite dei fondi messi a disposizione dellaRegione per quello corrente. Codesto Ente è,pertanto, pregato di voler confermare, a suotempo, la suddetta ricmesta, integrando la,se del caso, con la dichiarazione del propriosegretario ».

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Senato della Repubblica ~ 16471 ~ VIII Legislatura

308a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 29 SETTEMBRE 1981

Si chiede, infine, di conoscere se il Mini-.stro non ritenga opportuno chiarire che imutui che non saranno accolti per questomotivo devono considerarsi respinti a nor-ma dell'articolo 11 del decreto-legge 7 mag-gio 1980, n. 153, convertito nella legge 7 lu-glio 1980, n. 299, al fine di dare la possibilitàall'Ente locale interessato di rivolgersi ad al-tro istituto di credito.

(3 -00902)

BONAZZI, GRAZIANI, BONDI, DE SAB-BATA, STEFANI. ~ Al Ministro del tesoro.

~ Per sapere:per quale motivo la Cassa depositi e pre-

stiti respinga, da alcuni mesi, le richiestedi mutui presentate dagli enti locali per ilfinanziamento della costruzione di edificiscolastici;

se il Ministro non ritenga che un talecomportamento, anche dopo la pubblicazio-ne del decreto-legge 28 maggio 1981, n. 246,sia del tutto arbitrario, contrastando con lenorme alle quali la Cassa depositi e prestitideve attenersi nello svolgimento della suaattività.

(3 - 01463)

SCEV AROLLI, BOZZELLO VEROLE, DAROIT, FINESSI, MARAVALLE, BARSAC-Cf-II, NOCI, VIGNOLA. ~ Al Ministro del te-soro. ~ Preso atto del ritardo che si registranegli interventi della Cassa depositi e presti-ti e della concomitante ridotta possibilità de-gli Enti locali di fare ricorso alla concessionedi altri mutui per investimenti;

tenuto conto dei precisi impegni assuntidal Parlamento con la legge n. 153 del 23aprile 1981, che stabilisce un finanziamentoagli Enti locali per l'esecuzione di opere pub-bliche, nel triennia 1981-83, nell'ambito delpIa/and di 12.000 miliardi, di cui 4.000 imme-diatamente utilizza bili dagli Enti localistessi;

considerata la necessità di accelerare leoperazioni di mutno per contenere al mas-stmo la lievitazione dei costi e la conseguen-te revisione dei progetti da parte dei co-muni,

gH interroganti chiedono di conoscere:1) ]a situazione delle concessioni dei

mutui effettuati ad oggi dalla Cassa depositi

e prestiti ed i criteri dalla stessa adottati inrelazione alle disposizioni di cui agli articoli9 e 25 del decreto-legge n. 38 del 28 febbraio1981;

2) se, per effetto del decreto ministeria-le del9 maggio 1981, che ha aumentato il tas-so di interesse praticato sui mutui della Cas-sa depositi e prestiti dal 9 allO,50 per cento,non si è prodotto un ulteriore aggravio dellafinanza locale che dispone già di scarsissimimargini di spesa a causa dell'inflazione;

3) se non si ritiene opportuno arginarela caduta del risparmio postale rendendo piùremunerativi i relativi depositi che costitui-scono le fonti primarie di finanziamento de-gli Enti locali;

4) se, in relazione alla mole di lavorodella Cassa non si deve sollecitamente prov-vedere alla sua ristrutturazione per rendereil più efficiente possibile la sua funzione eco-nomica e sociale.

(3.01466)

B O N A Z Z I. Domando di paplare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Signor Presidente, onore-voli colleghi, av,remmo ritenuto opportuno,pur apprezzando la competenza e l'impegnocon cui il sottosegretario Fraoanzani seguela materia della finanza locale, che a ri-spondere a questa interpellanza fosse s>tatoin persona il Ministro del tesoro, anche perimpegnaruo ad un esame più ravvicinato epiLI approfondito di una materia che spesso~ mi si ,consenta di dido ~ egli affrontacon estrema genericità, per non dire super-ficialità.

Con la selie di interrogazioni che abbia-mo presentato nel 1980 e nel corso di que-st'anno ed infine con l'interpellanza che stoillustrando ci proponiamo di spingere il Go-verno, chiarendo il suo comportamento, adattuare le norme che il Parlamento ha stabi-lito in materia di investimenti degli enti 10-ca.Ii e di denunciare una tendenza a stravol-geme il significato. In questo settore, negl.ianni scorsi, si è realizzato il cambiamentoforse piÙ profondo che mai si sia verificatonella struttura della finanza loca1e e tra ipiù significativi in quelli deUa finanza pub.

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VII I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16472 ~

29 SETTE~BRE 1981308a SEDUTA ASSE~BLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

blica. Gli enti ,locali non hanno mai potuto,per il molo subordinato che è stato fino al1945 loro dservato nell'ordina:mento pub-blico, assumere una funzione di qualche ri-lievo nel promuovere la realizzazione di nuo-ve opere e tanto meno svolgere un moloconsapevole ed attivo nel quadro degJi in-terventi pubblici per lo sviluppo del paese.

Neppure dopo l'entrata in vigore della Co-stituzione, nonostante l'affermazione deiprincìpi di autonomia e di decentramento inessa contenuti, la sHuazione è cambiata:nel 1978 la finanza locale era caratterizza-ta da un massiccio ricorso a finanziamentiagevolati da parte della Cassa depositi e pre-stiti per la copertura dei disavanzi della spe-sa corrente (che prima d'allora erano ingran parte fomiti da altri isti<tuti di creditoa condizioni più onerose): su 6.058 miliardidi mutui concessi in quell'anno dalla Cassadepositi e prestiti, 5.572 erano destinati aHaspesa corrente, 358 alla costmzione di operepubbliche, 128 all'edilizia popolare. Nel-l'ambito di queste cifre, gli enti del Meri-dione, mentre ricevevano una quota più ele-vata di mezzi per la coperturd. della parteordinaria dei bilanci, usufmivano di mezzimodestissimi (140 miliardi) per l'edNicazio-ne di nuove opere. L'indice più significativodei limiti e degli squilibri della finanza 10-ca:le per gli investimenti si ricava dai datirelativi al credito al di fuori della Cassa de-positi e prestiti aHa stessa data del 31 dicem-bre 1978. Le esposizioni nei confmnti del si-stema bancario da parte dei comuni ammon-tavano a 7.000 miliardi, di cui 5.443, il 17per cento, per i comuni deH'Italia setten-trionale (tra questi le sole province di Tori-no e di Milano assorbivano circa il 50 percento); 1.029, il 15 per cento, per i comunie le province del Centro; 622, 1'8 per cento,per i comuni e le province del Meridione edelle isole. In ogni regione, poi, i finanZiÌa-menti facevano capo quasi esclusivamente acittà capoluogo di regione o di provincia.

Gli enti locali partecipavano quindi in mi-sura molto modesta ad una politica di inve-stimenti pubblici e nella misura in cui par-tecipavano contribuivano ad accentuare glisquilibri tra le varie aree territoriali e all'in-terno di esse.

La drammatica carenza di servizi nelle zo-ne meridionali e 10 stesso dissesto del terri-torio di quella parte del paese, come gltana-loghi fenomeni ohe caratterizzano le zonedepresse in altre aree, dipendono anche daquesta secolare carenza di investimenti neiservizi di competenza degli enti looali.

I provvedimenti che, attraverso scontriparlamentari, hanno regolato questa partedeLla finanza locale negli anni dal 1978 adoggi, sia pure con insufficienze anche dle-vanti, hanno modificato profondamente que-sta sHuazione avviando ~ e dimostrandonela validità ~ una finanza locale per gli inve-stimenti, determinante per le sue dimensio-ni, efficace per la sua tempesrtività, natural-mente orientata al riequilibrio e al consoli-damento deLle stmtture di base per lo svi~luppo economico e sociale.

Nel 1979, di fronte alla previsione di im-pegnare, attraverso la Cassa depositi e pre-stiti, 2.500 miliardi, furono conces,se adesio--ni per 2.629 miliardi. Le concessioni, che ri-,tardano di alcuni mesi e quindi scontano ilbasso Jivello delle richieste del 1978, furonodi 1.445 miliardi, mentre le domande pre-sentate sempre nel 1979 ammontavano a4.190 miliardi.

Nel 1980, di fronte ad iUna previsione diimpegni, sempre da parte deHa sola Cassadepositi e prestiti, di 3.000 miliardi, le ade..sioni raggiunsero i 4.214 miliardi, Je conces-sioni i 3.780, mentre affluirono alla Cassadomande di mutuo per quasi 9.000 miliardi.Delle opere finanziate nel 1980, il 16 percento sono scuole, il 36 per cento opere igie-niche, il 24 per cento strode, 1'11 per centoimpianti elettrici, sportivi e mezzi per pub-blici servizi e il -restante 13 per cento operevarie; il 38 pe.r cento riguarda il Setten-trione, il 30 il Centro, il 32 .il Mezzogiorno.Se si considera che la stessa Cassa impegnònel 1978 per tutta l'Italia 358 miHardi e cheanche per gli anni 1979 e 1980 è prosegui,to,soprattutto per le grandi città, il ricorso alcredito presso istituti diversi dalla Cassadepositi e prestiti per 1.300 miliardi, si puòvalutare la portata dei cambiamenti interve-nuti nel giro di due anni. Giustamente èstato rilevato che in questo periodo, in valo-re assoluto, gli investimenti effettuati dagli

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Senato della Repubblica ~ 16473 ........ VIII Legislatura

29 SETTEMBRE1981308a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

enti locali sono risultati pari a quelli di tut-te le amministrazioni dello Stato e dena Cas-sa per il Mezzogiorno. Gli investimenti han-no riguardato opere di primaria importanzaper le condizioni di vita dei cittadini e perlo sviluppo deHa produzione; la loro realiz-zazione si è, per la prima volta, avviata intutta il paese, nei grandi come nei piccolie medi comuni

Una così profonda modificaziane della fi-nanza locale e pubblica che ~ conviene ri-

cordarlo ~ è stata subita da importanti set-tori politici, a cominciare da larghi settoridella Democrazia cristiana, sia certamenteaperto nuovi e importanti problemi sia sulpiano istituzionale, programmatico ed eco-nomica che su quello politico. Creare lecondizioni istituzionali perchè gli enti localipartecipino alla programmazione e ne ac-cettino i vincoli è diventato una necessitàinderagabile per evitare che una così consì~stente massa di ricarsi sia indirizzata secan-do una valutazione prevalentemente lacaledelle esigenze saciali e produttive, valuta-zione che tuttavia si è rivelata quasi sempre'Opportuna.

Il ritarda neJla riforma dell'ordinamentalocale, l'assenza dì scelte programmatiche'Organiche a live~la regianale e neI.la mag-gior parte delle regioni provooa ed ha pra-vacata certamente in alcuni casi scelte discu-tibili a ha favarito tendenze a saddisfare an-guste ambiziani municipalistiche, lasciandaspazi a pres-sioni clientelari. Orientamentipalitici e situaziani econamica-saciali anama-le hanno, in alcune zane, più a meno ampia-mente vanificata gli effetti di una casì pra-fonda innovaziane. È per segnalare una diquesti fenomeni che presentammo nel mag-gio 1980 l'interrogazione n. 674; volevamocomprendere, 'Onorevole Sottosegretario, perquale ragione nel 1979 la Sicilia, potendodisporre di 330 miliardi, presentò domandeper 264.~ soprattutto attenne adesioni per60 e cancessioni per 25 (il 9 per cento eretterichieste). È molto grave che fino ad 'Oggiil Ministro del tesoro non abbia risposto aquesta interrogazione e, più in generale, nonabbia sentito H dovere di rispondere q:lle fre-quenti sollecitazioni a rendere pubblici i da-

ti analitci, di cui dispone per territoria. an-che comune per comune e per tipo di ope-ra, dei finanziamenti agli enti locali ammi-nis,trati dalla Cassa depasiti e prestiti. Lapubblicazione di questi dati è indispensa-bile, oltre che per valutare gli effetti eco-nomico-sociali degli investimenti ilocali, an-che per individuare fondatamente e denun-ciare errori, eccessi e deviazioni, determi-nando le specifiche responsabilità, e quindiper creare le condizioni perchè possano esse-re corretti ed eliminati. Quello che è certo èche i problemi ed i rischi che nascono da.l ifi-conosdmento di un ruolo primario degli entilocali in numerosi e fandamentali settondell'investimento pubblico non si risolvononè si evÌ>tano tentando di 'ridurlo o mortifi-carlo.

Nessuno, d'altra parte, ha ritenuto oppor-tuno dichiarando apertamente ed ufficial-mente, tranne ~ ci si consenta di rilevarla~ alcune spericolate dichiarazioni del Mini-

stro del ,tesoro.Lo stesso Presidente del Consiglio, nel do-

cumento che ha presentato recentemente al-le parti sociaJi, dopo aver indicato fra lepriarità di investimento i settari della casa,sanità e trasporti, settari di competenza de-gli enti locali, ha scritto che tra gli elemen-ti caratterizzanti del bilancio del 1982 vi èil potenziamento della spesa per investimen-ti già disposti da leggi di spesa pluriennali eda determinare entro il 1982. Tra i provve~dimenti preannunciati dal Governo per con~tenere la spesa pubblica non vi è alcun ac-cenno all'eventuale cantenimento degli inve-stimenti già previsti dalle ,leggi in vigore.Tuttavia dobbiamo denunciare che dagli ul-timi mesi del 1980 ad oggi il Ministero deltesoro e quindi i,l Governo hanno seguitoorientamenti e tenuto comportamenti talida determinare una netta inversione rispet-to alla situazione creatasi negli anni 1979-80ed alle stesse in parte insoddisfacenti deci-sioni che il Parlamento ha assunto con lalegge per la finanza locale del 1981, in cuisona fissate le disponibiHtà per gli anni 1981,1982 e 1983.

Sugli 800 miJiardi che erano destinati aicomuni al di sotto dei 20.000 abitanti anco-

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Senato della Repubblica ~ 16474 ~ VIII Legislatura

29 SETTEMBRE 1981308a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ra non è stata effettuata alcuna concessione.Dei restanti 3.200 miliardi, pur essendo s'ta~te presentate al 31 agosto 1981 richieste d~mutuo per 4.871 miliardi, erano state effet-tuate

~

concessioni per 1.449 miliardi, pari al29 per cento delle richieste ed al 45 per cen-to delle disponibilità. In particolare il Me-ridione, che ha presentato entro la stessadata richieste di mutuo per 1.560 miliardie sarebbe quindi in grado di impegnare que-st'anno tutti i 1.600 miliardi che gli sono sta-ti riservati, ha ottenuto concessioni per 573miHardi e la Sicilia concessioni per 167 mi~liardi, avendo presentato richieste per ben374 miliardi. Al 31 luglio 1980, invece, leconcessioni avevano complessivamente gi~raggiunto (cioè l'anno scorso, a una dataantecedente) 2.429 miliardi in complesso enel Sud 673 miliardi.

In defini,tiva, circa 16.000 domande dimutuo non sono state ancora neppure esa-minate ed è ormai certo che si impegneràmolto meno dei 4.000 miliardi che erano sta-ti previsti dalla legge sulla finanza localeSi è verificata cioè una netta Hessione deimutui concessi in valore monetario e ancorpiù in valore reale, non perchè gli enti lo-cali abbiano chiesto di meno, ma perchè laCassa depositi e prestiti ha ridotto drasti~camente la sua attività. Le cause di questasituazione sono facilmente individuabili: nelluglio del 1980 la Cassa depositi e prestitisospendeva l'esame delle richieste di mutuodei comuni del Nord e del Centro e lo ri~prendeva nell'ottobre limitatamente ai set-tori prioritari: è quanto indicavamo, chie-dendo misure adeguate, con le interroga~zÌoni n. 3 - 00875 dell'agosto 1980 e n. 3 - 00902dell'ottobre dello stesso anno.

L'esame delle richieste di mutuo degli en-ti locali in ogni parte d'Italia veniva sospesodallo gennaio al maggio 1981 in. attesa dellaconversione in legge del decreto sulla finan~za locale n. 81. Più volte, sia in Commissio~ne che in Aula, denunci:ammo che per ilmodo con cui si stava procedendo per ledirettive impartite alla Cassa depositi e pre-stiti non si sarebbe realizzato in pratica quel~10 che il Parlamento stava decidendo.

Il sottosegretario Fracanzani, che ~n quel~la sede con mollta convinzione, direi quasicon ostinazione, negò la fondatezza delle no~stre contestazioni, dovrà ora riconoscere chequanto avevamo previsto si è verificato. IlMinistro uel tesoro ha impartito inoltre, nelluglio del 1981, direttive perchè fossero re-spinte tutte le richieste di mutuo per lacostruzione di edifici scolastici. Si tratta diuna decisione illegittima, che rivela una pe-ricolosa deformazione centralistica: è nle~gittima perchè non giustificata dal decretodel 28 maggio 1981, che fa divieto soltantodell'istituzione di nuove classi e nuove se-zioni per l'anno scolastico 1981~82 e perchèa norma dell'articolo 19 del decreto-Ieggesulla finanza locale del 1978 n. 782, conver-tito in legge nel 1979, n. 3, non compete nèal Ministro nè al consiglio di amministra~zione della Cassa depositi e prestiti esclude-re opere pubbliche dal finanziamento; èfrutto di una per-icolosa deformazione cen-tralistica perchè è illusorio e de1eterio pre~tendere di stabilire centmlmente che nuoviedifici scolastici non servono, non in questoo quel comune, ma in tutti i comuni d'Italia.

Di conseguenza, per fare solo alcuni esem-pi, al comune di Napoli sono stati negati fi~nanziamenti per 8 miliardi e 187 miJioni peredilizia scolastica ed è stato concesso unfinanziamento di un miJiardo e 608 milioniper la costruzione di un crematorio. Il co-mune di Scandicci ha dovuto accantonareH progetto di costruire una scuola materna(:,dare la precedenza alla richiesta di finan~ziamento per opere non ritenute altrettantourgenti dagli amministratori di quel comu~ne. La provincia di Venezia sta attendendoda mesi di sapere se le saranno concessi 800milioni per completare la costruzione del-l'istituto tecnico Luzzatti a Portogruaro dicui è già stato costruito un primo lortto. Esi potrebbero fare moltissimi altri esempi.

Dal maggio del 1981 i dipendenti dellaCassa depositi e prestiti hanno in corsoun'agitazione sindacale a tempo iil1determi~nato condotta in modo che un funzionarionon esamina più di tre o quattro praticheal giorno, risPttto alle 20-25 esaminate me-

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Senato della Repubblica VIII LegislatuYH~

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29 SETTEMBRE 1981.."

_'\s';r~'\iBL8A - Rì~SOCONTO STENO";RAF.Y~O308a SEDUTA

diamente in precedenza. L'agi,tazione ha so-lo lo scopo di protestare per il ritardo nel~l'approvazione delle riforma della Cassa de-positi e prestiti. I dipendenti della Cassahanno mille ragioni nel denunziare il PÌtar-do. C'è da chiedersi se la forma di lotta adot-lata sia la più efficace. Essa colpisce infattigli enti locali e le popolazioni che sono ipiù naturali alleati dei lavoratori della Cas-sa, tant'è vero che la loro riqualificazione fuaffermata neN'assemblea deH'ANCI fin dal1979, e non disturba il Governo perchè con-corre a determinare quella diminuzione difinanziamenti agli enti locali che con altrimezzi esso stesso ha provocato.

D'altra parte, l'aver ritardato di questitre a]1ni la presentazione al Parlamento delprogetto di ;riforma predisposto nel 1977 dauna commissione presieduta dal senatoreLombardini, l'averlo presentato nel 1980senza tener conto delle modificazioni intro-dotte nei vari provvedimenti sulla finanzalocale, l'aver licenziato il 22 settembre, cioèil giorno prima che la Commissione finanzee tesoro del/la Camera iniziasse l'esame deldisegno di legge governativo, una nota, tut-t'altro che smentita dalle successive precisa-zioni, secondo la quale di quel disegno dilegge il Ministro del tesoro non condividevaproprio nulla, che cosa significa se non nes-suna volontà di realizzare la riforma e l'in-tendimento di esaspemre ulteriormente ilgià esasperato stato d'animo dei dipendentidella Cassa? Cosa ha fatto il Ministro deltesoro, così strenuo nel denunziare l'esigenzadi una maggiore produttività, per porre ter-mine alle disastrose conseguenze di un'agi-tazione così anomala?

Fin qui mi sono occupato dell'utilizzazionedei 4.000 miliardi previsti dal provvedimen-to per la finanza locale nel 1981, ma la ten-denza ad ostacolare l'erogazione di mezziper il finanziamento di opere di competenzadegli enti locali si registra anche negli altrisettori che li riguarda. Dei 1.000 miliardi de-stinati alla rrcostruzione delle opere pubbli-che distrutte dal terremoto del novemore1980 nulla risulta erogato fino ad oggi. Cosìper i 700 miliardi destinati all'edilizia car-

ceraria e giudiziarla dalla legge finanziariadel 1981. Così per i 505 miliardi di contribu-ti ai comuni del Mezzogiorno per la costru-zione di impianti per la distribuzione delmetano e per i 450 miliardi di investimentiprevisti daHa Jegge quadro per f ordinamen-to, la ristrutturazione e H potenziamento deitrasporti pubblici. Infine per i 2.000 miliar-di stanziati nel dicembre 1979 per impiantidi depurazione e di fognatura solo da pochimesi sono iniziate le assegnazioni.

Il comportamento del Governo e in parti-colare del Ministro del tesoro rivela quindila volontà, contrastante con le norme vigen-ti e le s.tesse dichiarazioni programmatione,ma non per questo meno del.iberatamentepraticata, di ridurre drastioamente lo spa-zio attribuito a comuni e province nella rea-lizzazione degli investimenti pubblici nelquadro di un complesso di provvedimenti diriforma che hanno avviato l'attuazione, ;perquesta parte, dell' ordinamento costituziona-le. Illusoriamente, o falsamente, da parte aiqualcuno si tenta di giustificare e nobHita-re questo comportamento con esigenze diprogrammazione, di tempestività e congrui-tà degli investimenti. È vero il contrario,cioè che gli enti locali, pur in mancanza diuna programmazione nazionale e regionale,con un as~etto .istituzionale sempre più ,ina-deguato, queHo della legge del 1935, hannodimostrato di essere il settore deHa pubbli-ca aa:nministrazione più capace di attuare ra-pidamente gli investimenti con criteri chetendono a superare squilibri terdtorialì insettori comunque vitali per il paese.

È vero che è necessario che Governo, Par-lamento e organi regionali si impegnino acreare le condizioni e indicare i vincoli checonsentano agJi ooti locali di adeguare sem-pre più i loro interventi al risanamento eaHo sviluppo della società e del sistema pro-duttivo nel suo complesso, ma ciò non siconsegue frenando o cancellando le riformegià realizzate, bensì procedendo con deter~minazione e impegno al loro completa-mento.

L'azione di contenimento della spesa deglienti locali nel settore degli investiment,i èquindi un sintomo allarmante della volon-

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Senato della Repubblica -~ 16476 ~ VIII Legislatura

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tà, che spero abbia scarse probabilità disuccesso, di liquidare quel processo di rifor-ma dell'ordinamento pubblico e dei poterilocali che, se pur tenacemente contrastato,si è avviato negli ultimi anni.

Non si può non avvertire come esso si col.leghi con le incertezze che ancora una voltae più pesantemente si propongono sulle sor-ti della finanza locale per il prossimo anno.Anche qui, anzi, appare un'allarmante con-traddizione tra quanto viene dichiarato equanto è prevedibile che sarà praticato.Quando si afferma che il trasferimento è aca1iico dello Stato e che per il finanziamentodella parte corrente della 5pesa locale rimar-ranno i fondi del 1980 si comprende di checosa si tratti e che ciò potrà essere facil-mente realizzato, anche se le prime cifrecircolate non convincono del tutto.

P RES I D E N T E. Senatore Bonazzi,ha già abbondantemente superato i limitidi 'tempo.

B O N A Z 'Z I. Signor Presidente, anco-ra qua1chç minuto, nella risposta sarò mol-to più contenuto. Dicevo che alcune affer-mazioni "i comprendono facilmente. Quandosi afferma che tuttavia la spesa locale deveessere inuementata del 16 per cento comequella dello Stato e delle regioni senza indi-care il modo come questo aumento potràessere finanziato, allora sorge naturale ilsospetto che qualcuno pensi di raggiungereil risultato li liquidare quel minimo di cer-tezza raggiunto nei bilanci comunali reintro-

ducendo i fattori di disordine e di irrespon-sabilità che portarono i poteri locali suI-

i' orlo della bancarotta.Posto che ill limite di espansione della

spesa pubblica debba essere del 16 per cen-to, la sua copertura deve essere garantitadal,la finanza pubblica nel suo complessocon uguale certezza per lo Stato, per le re-gioni, per i comuni, per le provÌince.

Non si può non vedere infine che un di-segno come questo è coerente con la massic-cia offensiva che la Democrazia cristianaha sferrato, in gran parte senza successo,per liquidare l'autonomia poHtica degli entilocali in occasione della formazione deUegiunte a Roma, a Genova e nelle altre cittàin cui si sono rinnov'ati gli organi locali nel-l'ultima tornata elettorale.

Per questo, chiedendo al Ministro del te-soro ragione della linea seguita nell'eroga-zione dei mezzi per gli ,investimenti deglienti 10caJi e chiedendo il rispetto delle pre-visioni decise dal Parlamento neHa formula-zione della legge per la finanza locale del1981, sappiamo di proporre al Governo, atutte le forze politiche in Parlamento, neLleregioni, negli enti locarli e nel paese uno deitemi cruciali, sappiamo di poter proseguirecon coerenza una battaglia per il rinnova-mento e il risanamento dello Stato che con-sideriamo essenziale per la salvezza e lo svi-luppo del paese. (Applausi dall' estrema si-nistra) .

P RES I D E N T E. Il Governo ha fa-col,tà di rispondere at1l'interpeUanza e alleinterrogazioni.

~residenza del vice presidente O S S I C I N I

FRA C A N Z A N I , sottosegretario diStato per il tesoro. Gli onorevoli interpel-lanti ed interroganti pongono in evidenza ilrallentamento che si è determinato nell'at-tività della Cassa depositi e prestiti e chie-dono l'adozione di adeguati proV'\!edimenti

per ristabilire il pieno funzionamento dClI-l'istituto.

In particolare, il senatore Bonazzi, insie-me ad altri, premesso che la Cassa depositie prestiti ha ripartito nel 1979 i fondi dispo-nibili per i mutui al Nord, al Centro ed al

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~enato de.lla Repubblica ~ 16477 ~

,08a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

29 SETTEMBRE1981

Sud d'Italia in percentuali di<verse da quelleini:z;ialmente previste e che agli enti localidella Sicilia sana stati dati affidamenti sol-tantO' per 60 miliardi rispetta ai 331 di cuiavrebbero potuto disporre, chiede elementiinfarmativi in ordine agli enti di detta re-gione che hannO' avanzato domanda di mu~tuo, agli imparti richiesti, nonchè aUe apereda realizzare.

Lo stesso senatore Banazzi, inaltre, chie~de: che la Cassa depasiti e prestiti destinial finanzi8menta delle opere pubbliche pro-grammat~ dagli enti territariali, per il 1980,samme anche supedori a quelle inizialmentepreviste in 3.000 miliardi; che si chiariscache i mutUIÌ nan accalti per il raggiunto li-mite dei fandi messi a disposiziane dellaregione devanO' cansiderarsi respinti a nar-ma dell'artico.lo 11 ,del decreto-legge 7 mag~gia 1980, n. 153, convertito nella legge 7 lu-gLiO'1980, n. 299, al fine di dare la possi-biHtà all'ente locale interessato di rivolgersiad altra istitutO' di eredita; il motivo percui la Cassa, in contrasta can la normativadi cui al decreto~legge 28 maggio 1981, n. 246,respingerebbe le richieste di mutui presen-tate dagli enti locali per il finanziamentodella costruzione di edifici scO'lastici.

Infine, ,il senatare Scevarolli ed altri chie-

donO' di conoscere la s.ituaziane della can-cessione di mutui effettuati dall'istituto, glieffetti dell'aumento del saggio d'interessedal 9 al 10,50 per centO', una migliore remu-neraziane dei risparmi pO'staH, nonchè laristrutturazione della Cassa in parola.

La situazione di rallentamento dell'attivi-tà, quale appare dai dati par:z;iali al 31 mag-giO' 1981, della Cassa depositi e prestiti èdovuta ~ came ricanosciuto dagH stessionarevoli interpellanti ~ all'agitaziane po-sta in essere dal personale intesa a rappre-sentare l'urgenza della defiDliziane deIriterdel disegna di legge (atto Camera n. 2014)di ristrutturaziane della Cassa, al fine delconseguimento di un diverso trattamentO'economico. Tale di1segno di legge è ara al-l'esame deJla 6a Commissione (finanze e te-soro) della Camera.

Circa l'oppartunità di promuovere la re.voca della decisione di b1acco dei finanzia-

menti per la costruzione di scuale assuntadal cansiglio di amministrazio.ne della Cas-sa depositi e prestiti, deve precisarsi che ilcansiglio di amministrazione della Cassa hadeliberata di soprassedere per il mO'mentaaHa cO'ncessione di mutui diretti alla costru-zione di nuovi edifici scolastici, mentre nes-suna limitazione sussiste per il completamen-to di opere in cO'rso e per le opere di manu-tenzione.

In merito si rammenta che le decisianiin questa materia nO'n passanO' prescinderedalla considerazione delle reali esigenze del-la collettività nazionale con riferimentO' nonsolo alla necessità di cantenere la spesa pub~blica ma anche alle indicaziani che praven-gano dal data demografica quandO' quest'ul-tima è in rapida evaluzione in sensO' negati-va. Infatti dai 900.000 nati nel 1970 si è pas-sati ai 700.000 nel 1978 e ai 650.000 nel 1980;l'indice di fecO'ndità in ItaHa tende a scendereper la caduta nel numera dei terzoge:n:i1:i esuccessivi, caduta iniziatisi anni addietro nel~le regioni del Nord-Ovest, estesasi progressi-vamente all'ItaHa dell'Est e del Centra e aratendente a diffandersi nell'Italia del Sud.Ignorare tutto ciò significa non tener cantadell'evaluziane che si determina nella daman-da di strutture scolastiche per effettO' dellemadifiche nell'ammontare e nella compasi-zione della popO'lazione.

Già prima dell' entrata in vigare del decre-to-legge 28 maggio 1981, n. 246, la Cassa de-positi e prestiti aveva richiesta per la con-cessione di mutui relativi alla costruzione dinuovi edifici scalastici una dichiarazane delcompetente provveditorato agli studi ,sulla ri-spondenza della nuova castruziane alle esi-genze sCQ'lari della zona. Lo stesso Ministerodella pubblica istruzione, con circolare nu-mero 200 del 26 giugno 1981, ha impartita aiprovveditorati agli studi le opportune Jstru-ziani circa il rilascio della predetta dichiara-zione, invitando i provveditarati stessi adassicurare che l'opera per la quale veniva ri~chiesto. il mutuo fosse destinata ad « elimina-re accertate carenze quantitative e qualita-tive e che l'opera stessa fo.sse, altresì, campa-tibile con la programmazione territo.riale

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Senato della Repubblica ~ 16478 ~ VII I Legislatura

29 SETTEMBRE1981308a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

delle strutture scolastiche e con i piani diintervento finanziati con le leggi dello Statoe le leggi regionali }}.

Per quanto attiene, poi, alla ripartizionedei fondi per i mutui che sarebbe stata effet-tuata nel 1979 in percentuali diverse da quel-le iniLialmeme previste ed alla circostanzache agli enti locali della Sicilia sono statidati affidé'menti soltanto per 70 miliardi, vainnanzitul to precisato che, ai sensi del setti-mo comma dell'articolo 19 della legge nu-mero 3 del 1979, il consiglio di amministra-zione della Cassa, sentita la Commissioneparlamentare di vigilanza, predispone, entroil mese di ottobre, il programma di massimaper la utilizzazione e la ripartizione, per gran-di aree, con particolare riferimento al Mezzo-giorno, dei fondi che si prevedono disponi-bili per l'anno successivo.

Nella formulazione di detto programmaper l'anno 1979 ~ il primo ad essere adot-tato in seguito all'entmta in vigore dellasuccitata legge ~ i criteri prescelti per la ri-partizione deHe somme (30 per cento al Nord,20 per cento al Centro, 50 per cento al Sud)sono stati improntati ad elasticità, al finesoprattutto di consentire la migliore utiliz-zazione dei finanziamenti e di evitare nel con-tempo che somme disponibili potessero ri-manere inutilizzate, con le conseguenti ri-percussioni negative sull'attività finanziariadella Cassa.

Detto orientamento consentiva, nel caso incui gli enti di talune zone del paese non aves-sero ritenuto di fruire di parte dei fondi aloro disposizione, di utilizzare tali somme afavore degli altri enti locali, anche in zonediverse.

Siffatta eventualità si è verificata, in par-tkolare, nei riguardi degli enti locali dellaregione siciliana.

Questi ultimi, che nell'anno 1979 hanno ri-chiesto mutui per opere dell'importo di 160miliardi, hanno ottenuto invece nello stessoperiodo adesioni per 60 mi1iardi.

Non sono state accOilte dalla direzione ge-nerale della Cassa deposhi e prestiti soltan-to le richieste di prestito carenH della neces-

saria docementazione (generalmente l'atte-stazione del segretario dell' ente locale in or-dine aH'approvazione del progetto esecutivodei lavori). Le domande peraltro sono stateconsiderate favorevolmente in prosieguo ditempo, dopo di che è pervenuto il suddettodocumento relativo all'approvazione dei pro-getti esecutivi. Infatti, a tutto il 29 maggio1980, sono state accordate adesioni per COlTI-plessive lire 101 miliardi.

Per quanto attiene poi alla richiesta dispecifici elementi informativi sui mutui esulle OIpere da realizzare negli enti localidella Sioilia, si fa presente che, attesa la mol-teplicità dei dati da fornire, gli stessi sonostati raccolti ed elencati in un apposito ela-borato che viene messo a disposizione deglionorevoli interroganti.

In det.to elenco risultano annotate, pergruppi di opere, le domande di mutuo per~venute entro il 31 dicembre 1979, nonchè leadesioni di massima e le concessioni datedalla Cassa alla data del 28 maggio 1980.

Quanto poi rulleanaloghe osservazioni rela-tive all'andamento delle operazioni della Cas-sa, si fa ~resente che alla data del 31 agosto1980 l'istituto aveva accolto richieste di mu-tuo avanz2te da enti locali delle regioni delCentro~Nord per un importo superiore alplafand di 1.500 miliardi di lire, previsti aloro favore nel piano di intervento per l'an-no 1980.

Da ciò derivò una sospensione, in via deltutto temporanea, del rilascio degli affida-menti di massima su domanda di nuovi mu~tui per investimenti.

Purtutt:wia, il consiglio di amministraZJio~ne della Cassa, avuto riguardo all'intervenutonotevole incremento degli investimenti ope-rati dagli enti locali ed ai benefici effettisulla occupazione e sulle attività indotte daUJ1tale favorevole andamento, nell'adunanzadel 15 settembre 1980, aveva deliberato diproseguire nella sua opera .di sostegno finan-ziario degli enti locali.

Per l'anno 1980 il seguente prospetto dàconto dei mutui concessi dalla Cassa deposi-ti e prestiti per opere e per territori:

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(milioni di lire)

~Scuole 266.658 160.018 183.107 609.783 15,4

pere Igieniche

~Acquedotti 140.477 211.266 45.708 397.451 10.~

~Fognature 242.834 249.364 109.297 601.495 15,1

~Ospedali 56.172 35.930 44.979 137.081 3,5

~Asili 6.642 3.342 7.413 17.397 0,4

~Altre opere igieniche 32.131 27.153 48.331 107.615 2,7

~~Totaleopere igieniche 478.256 527.055 255.728 1.261.039 31,7

pere diverse

~Strade 388.430 287.936 354.812 1.031.178 25,9

~Impianti elettrici 18.290 32.330 71.495 122.115,

3,1

~Opere varie (porti eccetera) 208.564 143.525 171.771 523.860 13,2

~Impianti sportivi 48.443 66.503 47.661 162.607 4,1

~Trasporti pubblici 39.400 42.515 120.260 120.260 3.~

Totale opere diverse 703.127 572.639 784.254 1.960.020 49,3

Totale opere 1.448.041 1.259.712 1.123.089 3.830.842 96,4

Integrazione deficit bilanci comunali e68.723 72.217 3,6provinciali 3.945 144.885

Totale generale 1.451.986 1.328.435 1.195.306 3.975.727

\

100.~

VII I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16479 ~

29 SETTEMBRE 1981308a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

OPERE Sud Italia %NordI

Centro

o

o

L'articolo 9 del decreto-legge 30 dicembre1980, n. 901, autorizzava a destinare per gliinvestimenti degli enti iocali l'importo di4.000 miliardi di lire in aggiunta agli inter~venti già previsti da altre vigenti disposizio.ni di legge.

Il decreto-legge 28 febbraio 1981, n. 38,emanato anche per sopperire aLla decadenzadel decreto-legge n. 901 del 1980, ha confer~mato che la Cassa, per il triennia 1981~83,

è autorizzata a destinare agli investimentldegli enti locali l'importo di lire 12.000 mi-liardi in aggiunta ai 1.000 miliardi destina-ti ai comuni e dalle province colpiti dallacalamità naturale del novembre 1980, in ra-gione di 4.000 miliardi annui, oltre agli in~terventi già previsti dalle vigenti disposi-zioni.

In merito poi alla richiesta volta a cono-scere quali siano i settori che la Cassa con-

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Senato della Repubblica ~ 16480 ~ VIII Legislatura

308" SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 29 SETTEMBRE 1981

sidera prioritari e come intende procederenei confronti delle richieste di mutuo chesiano state respinte con la motivazione delraggiungimento del limite dei fondi messia disposizione di una determinata regione,si fa presente che il decreto-legge 28 febbra-io 1981, n. 38, convertito nella legge 23 aprile1981, n. 153, ha indicato i criteri da seguireper la concessione di mutui da parte dellaCassa. In particolare tale provvedimento hastabilito che lo stanziamento previsto vadacosì suddiviso:

a) il 20 per cento, con onere d'am-mortamento a totale carico dello Stato, vadestinato ai comuni con popolazione inferio-re a 20.000 abitanti, la cui spesa correntepro capite. desunta dal bilancio di previsione1979, è inferiore al 120 per cento della spe-

E'amedia nazionale, calcolata secondo quan-to disposto dall'articolo 25 del decreto-leg-ge medesimo, per i comuni del Sud, ed al90 per cento per quella degJi altri comuni.

I comuni interessati del Sud possono per-ciò ottenere mutui per un importo pari a li-re 47.929,34 per abitante; gli altri per lire56.920,67 sempre per abitante; sono pertantostate spedite le lettere dirette ad ogni co-mune con l'indicazione della cifra spettante;

b) il restante 80 per cento va desti-nato secondo la ripartizione su base nazio-nale effertuata dal CIPE.

Gli ffiti locali di ogni regione nelle richie-ste di finanziamento devono tenere conto de-gli indirizzi programmatici contenuti nei pia-ni regionali di sviluppo, se adottati, e talecircostanza deve essere fatta risultare nelladomanda o con apposita attestazione a fir-ma del rappresentante legale dell'ente.

t<:prevista nondimeno la possibilità di ac-coglimento pure delle domande di mutuorelative ad opere di primaria importanzaper l'ente, ma non rientranti tra le categoriedi opere previste da piani regionali di svilup-po: anche tale circostanza deve essere atte-stata nelle forme suindicate. Tali attestazioninon sono ovviamente necessarie per gli en-ti locali delle regioni che non abbiano anco-ra adottato un piano di sviluppo.

Per quanto infine concerne le richieste dimutuo che non abbiano potuto trovare con-

siderazione pd"' l'intervenuto raggiungimentodel limite dei fondi messi a disposizione, es-se potranno essere ripresentate alla Cassa de-positi e prestiti, ma in ogni caso gli enti lo-cali interessati potranno rivolgersi agli isti-tuti di credito, giusta l'articolo 11 del decre-to-legge 7 maggio 1980, n. 153, convertito inlegge 7 luglio 1980, n. 299.

Per quanto riguarda, infine, la situazionedella concessione per il 1981 dei mutui ef-fettuati dalla Cassa, si fa presente che l'isti-tuto nel perseguimento degli obiettivi fissatidalla legge ha concesso mutui per un ammop-tare pari, a fine luglio 1981, a lke 1.408 mi-liardi, di cui lire 1.390 miliardi per operepubbliche. Per la concessione di mutui laCassa si è sempre attenuta alle già accenna-te disposizioni nel riferito decreto-legge 26febbraio 1981, n. 38, convertito nella legg~23 aprile 1981, n. 153.

Circa la richiesta volta a conoscere se pereffetto del decreto ministeriale 9 maggio1981, che ha elevato il tasso ,d'interesse suimutui delJa Cassa depositi e prestiti, si siaprodotto un ulteriore aggravio della finanzalocale, deve riconoscersi che, per basilarelegge economica, l'elevazione del tasso d'in-teresse sui mutui, costituendo l'aumento delprezzo dei capitali mutuabili, riduce la capa-cità di indebitamento dei soggetti interessa-ti, che, nella fatti specie in esame, sono ghenti locali.

D'altra parte, però, l'aumento del tassod'interesse, che rimane di gran lunga al disotto di quelli di mercato, si è reso necessa-rio per evitare ulteriori piÙ gravi squilibrinella gestione della Cassa depositi e prestitiche negli ultimi anni ha fatto registrare sen-sibili perdhe di esercizio cui ha dovuto farfronte il Tesoro dello Stato.

In merito poi alla prospettata opportuni-tà di arginare la caduta del risparmio posta-le rendendo piÙ remunerativi i relativi de-positi, si fa presente che con provvedimentopubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 lu-glio 1981, n. 197, e del quale è stata data lapiit ampia pubblicità tramite l'amministra-zione postale, sono previste nuove e più van-taggiose forme di risparmio postale. In par-ticolare, sono stati istituiti libretti di rispar

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16481 ~

308' SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 29 SETTEMBRE 1981

mio a tasso più elevato e modificati i saggid'interesse sui buoni postali che salgono dal9 per cento al 13 per cento dopo 3 anni digiacenza dalla data di entrata in vigore delprovvedimento stesso (10 settembre 1981),fino a raggiungere il16 per cento.

Comunque deve rilevarsi che il fenomenodella caduta .della raccolta postale ha avutodal 1979 ~'d oggi un andamento del tutto si-miJe a queJlo di raccolta dei depositi bancaried inoltre che la più alta remunerazione delrisparmio postale non potrà non riflettersisul tasso attivo dei mutui della Cassa.

Va, intine, nuovamente ricordato che è al-

l'esame della 6a Commissione della Camera,in comitato ristretto, il disegno di leggen. 2014 rip,uardante la ristruttnrazione deLlaCassa depositi e prestiti.

Questo provvedimento è stato portato al-l'esame delJa competente Commissione del-la Camera anche perchè il Governo si èattivato, attraverso la mia persona, nel ri-chiedere la precedenza, dopo la ripresa fe-riale, per l'esame di questo provvedimento,avendo immediato riscontro da parte dellaPresidenza deLla Camera. D'altra parte nel-la prima riunione che la Commissione hatenuto il Governo ha, sempre attraversola mia persona, dkhiarato la ferma volontàdi far prendere in esame il disegno di leggecon tempi celeri, apportando ,i necessariaggiustamenti e affinamenti in itinere e di- S C E V A R O L L I. Signor Presidente,cendo che se dichiarazione c'era stata, da , onorevole rappresentante del Governo, ono-parte di aJcvni, di segno diverso, tale dichia ' revoli colleghi, in relazione a quanto affer-razione era incauta e che, d'altra parte, ' mato dall'onorevole Sottosegretario per ilcirca la volontà del Governo al di là delle tesoro mi dichiaro parzialmente soddisfatto,dichiarazioni parlavano i fatti che consi-. anche se In verità non è risultata precisatastevana appunto nella richiesta formulata l'entità dei mutui concessi ai sensi della let-dallo stesso Governo di mettere al più pre- tera a) dell' articolo 9 della legge 23 aprilesto, dopo la ripresa delle ferie, ,in discus- 1981, n. 153.sione questo provvedimento, cosa che pun- I dati, peraltro copiosi, forniti dal rappre-tualmente è avvenuta. sentante del Governo credo che abbiano ri-

D'altra parte mi pare che proprio nella ferimento ai mutui impegnati con i cespitiprima riunione .della Commissione finanze delegabili a disposizione degli enti locali e

e tesoro in cui è stato preso .in esame que- non a quelli concessi o impegnati sui fondisto provvedimento si è constatata una lar-' degli 800 miliardi che sono stati posti a ta-ghissima convergenza s:llla opportunità, an- tale carico dello Stato.zi necessItà, di iniziare l'iter del provvedi- La risposta inoltre non precisa se i mutuImento, di portarlo avanti in termini celeri concessi si riferiscono tutti o in parte alle

e nello stesso tempo con i dovuti appro-fondimenti e Carl i dovuti aggiustamenti,.ritenendosi da larghissima parte della Com-mjssione che il provvedimento è di grandeimportanza. NaturaJmente, proprio per lasua riIevanza, esso deve essere puntualiz-zato con i necessari affinamenti che anchele forze politiche si riservano di apportaredurante l'iter del provvedimento stesso.

Infine, signor Presidente, se lei me loconsente, vorrei depositare presso gli uffici!'indicazione dettagliata dei dati che ci sonostati richiesti relativamente ai finanziamentiagli enti locali ciella regione siciliana, datoche la loro lettura sarebbe quanto mai pro-blematica. Pertanto li consegno agli atti peril tipo di pubblicità che lei stesso vorrà fareeffettuare.

P RES '( D E N T E. Do atto al Sot-tosegretario di aver consegnato tale docu-mentazione che sarà messa a disposizione,presso la Segreteria del Senato, di tutti isenatori; in particolare sarà inviata, percompetenza, alla Commissione finanze e te-soro.

S C E V A R O L L I. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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::Senato della Repubblica VII' Legislatura~ 16482 ~

29 SETTEMBRE 1981

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308a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

adesioni date agli enti locali daHa Cassa de-positi e prestiti nell'anno 1980 oppure se sitratta dei mutui relativi a nuove adesioni ri-lasciate nel corrente esercizio. Nè forniscedati in merito ai finanziamenti erogati sulfondo ;perequativa di cui all'articolo 25 del-la stessa 1egge n. 153 del 1981. Inoltre le as-sicurazioni date dall'onorevO'le SO'ttosegreta-rio in ordine ai finanzilamenti che la Cassadepositi e prestiti concede agli enti locaJinei prossimi mesi non appaiono tranquilliz-zanti.

Circa i criteri, poi, adattati dalla stess.aCassa depositi e prestiti per l'assegnazionedei mutui in relaziO'ne aHa richiamata leggen. 153, le informaziO'n.i. che lei, onorevole Sot-tosegretariO', ci ha fornita non sono risulta-te del tutta esaurienti.

Infine, per quanto riguarda H provvedI-mento adO'ttato per incrementare il rispar-mio postale nella duplice forma di librettial risparmio e dei buoni postali fruttiferi,la manovra mi è sembrata opportuna, an-che se non si può essere certi sui beneficiche da essa possono derivare, così come ècongegnata, ai risparmiatori e di conversoalla Cassa depositi e prestiti e agli enti lo-cali.

In merito alla riforma della Cassa depo-siti e prestiti, prendiamO' atto ben volentie-ri delle positive assicurazioni che lei, onore-vole Sottosegretario, ci ha fornito.

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Signor Prestdente, ri-tengo di poter essere soddisfatto salo su unpunto; mi riservo di convalidare questa miaopinione leggendo ,H documento che il SO't-tosegretario ha consegnato e che riguardala nostra interrogazione n. 3 - 00674 relativaai mutui concessi agli enbi locali della Sicilianel 1979. Per il resto, senza aggiungere mol-to a quello che ho già detto, debbo dichia-rarmi insoddisfatto; ma presumerei che los.tesso Sottosegretario non dovrebbe esseremolto soddisfatto della sua risposta, se non

altro perchè chi l'ha redatta è incorso in unequivoco: nel rispondere alla interrogazionen. 3 - 00902 ha ritenuto che s,i riferisse ai mu-tui concessi nel 1981, per i quali so benissimoche l'articolo 9 stabilisce le regole che,il Sot-tosegretario ha ricordato, mentre è statapresentata nell'ottobre 1980 e si riferiva aimutui concessi nel 1980 e alla pretesa dellaCassa depositi e prestiti di indicare (ma nonle compete) le priorità dei finanziamenti peri comuni che avessero superato i limiti cheallora non erano vincolanti.

Per il resto, i dati che ci ha fornito il Sot-tosegretario per il 1981 sono allarmanti, so-no gli stessi che avevo richiamato e indica-no che la Cassa depositi e presti1i Irel 1981non concederà quei 4.000 miliardi che ave-vamo previsto, non concederà gli 800 mi-liardi che avevano una funzione 'Perequativanè i 3.200 che andavano distribuiti secondoi criteri indicati dal Sottosegretario. E que-sto non perchè comuni, province e regionidel Nord e del Sud non abbiano presentatorichieste documentate adeguate, ma perchè,per motivi che ho indicato, la Cassa depo-siti e prestiti non riesce ad esaminare tern.pestivamente le domande. Di questo vi è unaresponsabilità innegabile del Ministro del tesoro per atti da esso compiuti e per non es-sere in alcun modo intervenuto in quellapericolosa agitaziane che è in corso da mesie che riduce drasticamente la funzionalitàdella Cassa depositi e prestiti.

Per questi motivi devo confermare iJ giu-dizio espresso e dichiararmi insoddisfatto,nel complesso, della risposta.

P RES I D E N T E. Lo svolgimentodelle interpellanze e delle interrogazioni èesaurito.

Interrogazioni,annunzio di risposte scritte

P RES I D E N T E . I Ministri com-petenti hanno inviato risposte scritte ad in-terrogazioni presentate da onorevoli sena-tori.

Tali risposte sono state pubblicate nel1'ap-posito fascicolo.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16483 ~

29 SETTE~BRE 1981308a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Interrogazioni, annunzio

P RES I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare annunzio delle interroga-zioni pervenute alla Presidenza.

G I O V A N N E TT I, segretario:

SAPORITO. ~ Al Presidente del Consiglio

dei ministri. ~ Per conoscere quali provve-

dimenti si intendono adottare per salvaguar-dare il patrimonio tecnico e professionaledel gruppo « Italconsult » ~ in crisi da al-

cuni anni ~ i cui dipendenti sono sotto la

continua minaccia del licenziamento.(3 - 01569)

VITALONE. ~ Al Ministro di grazia e

giustizia. ~ Per conoscere se risponde a

verità:che il giudice di sorveglianza del Tri-

bunale di Macerata, dottor Sergio Sabalich,ha, con proprio decreto, modi£icato la sen-tenza irrevocabile emessa dalla Corte d'as-sise di Roma nei confronti di Mehmet AlìAgca, intimando alla direzione della casacircondariale di Ascoli Piceno di non ap-plicare nei confronti del condannato !'iso-lamento diurno, e ciò sotto la minaccia del-le comminatorie previste dalla legge pena-le per abuso d'autorità contro arrestati odetenuti;

che il dottor Sabalich, nonostante leprescrizioni imparti1e dool'autorità miIlJiste-riale per l'osservanza del giudicato e l'ado-zione delle cautele necessarie per l'incolu-mità e la custodia del condannato, ha, convari fonogrammi, ribadito le sue erronee edillegittime disposizioni assumendo che lanorma sanzionatoria applicata dalla Corted'assise era stata implicitamente abrogatadalla legge sull'ordinamento penitenziario.

Qualora i fatti esposti fossero positiva-mente riscontrati, si chiede di conoscere senel comportamento del dottor Sabalich, aldi là degli eventuali ostacoli frapposti ai

difficili compiti di custodia del detenuto,non sono ravvisabili gli estremi di colpa gra.ve, disciplinarmente sanzionabile, specie conriferimento ai gravi sconfinamenti dai po-teri attribuiti al giudice di sorveglianza edal cospicuo errore interpretativo circa il vi.gore di legge penale, riaffermato recente-mente, con pronuncia esattamente in termi-ni, dalla Corte di cassazione.

(3 - 01570)

FELICETTI. ~ Al Ministro dell'industria,del commercio e dell' artigianato. ~ Per sapere:

se è a conoscenza della grave situazionecreatasi a Pescara a seguito di preoccupantiprocessi di inquinamento marino prodotti,fra l'altro, dai depositi petroliferi costieridella ditta Di Properzio;

se corrispondono al vero le notizie se-condo le quali il rinnovo della concessionesarebbe stato disposto dal Ministero senzapreventiva consultazione con le autorità am-ministrative locali e senza preventiva indagi-ne sulle condizioni di sicurezza del deposito;

se ~ al di là delle conclusioni delle in-dagini in corso da parte della Magistratura

~ il Ministro non ritiene di dover disporreun rigoroso accertamento sulla situazione esulle eventuali responsabilità, nonchè la re-voca della concessione, ove non si dispongal'immediato trasferimento dell'impianto, alfine di garantire la salvaguardia ecologicadel litorale, di così rilevante interesse turi-stico e commerciale, nonchè la tutela dell'in-columità della cittadinanza, considerato chelo sviluppo urbano ha collocato l'impiantone! cuore della città.

(3 - 01571)

Interrogazionican richiesta di risposte scritte

CROLLALANZA. ~ Al Ministro dei lavori

pubblici. ~ Premesso:

1) che con la legge n. 865 del 1971, desti-nata ad assicurare nuovi alloggi per l'ediliziapubblica sovvenzionata, è stata riservata sultotale del relativo finanziamento ~ corri-

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Senato della Repubblica ~ 16484 ~ VIII Legislatura

29 SETTEMBRE1981308~ SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

spondente a 2.000 miliardi ~ una percentua-le dello 0,50 per lo svolgimento di un'indagi-ne intesa ad accertare gli ulteriori fabbiso-gni in tale settore, con particolare riguardoall'ammontare delle domande presentate inoccasione di ogni concorso, all'attuale ana.grafe dell'utenza ed alla consistenza dellamorosità degli assegnatari, nonchè altri ele~menti di valutazione;

2) che il CER (Comitato per l'edilizia re-sidenziale) ha affidato l'assolvimento di ta-le compito, oltre che ai sindacati e adaltre organizzazioni, anche all'ANIACAP (As-sociazione nazionale degli istituti autono-mi delle case popolari) ed all'Interconsorzio~delle case popolari del Piemonte, della Lom-bardia e del Veneto ~ istituti, gli uni e glialtri, in condizione di poter assolvere d'uf-ficio a gran parte di tale indagine mediantela consultazione dei propri archivi e centricontabili ~ e che l'ANIACAPha ritenuto diaffidare tali compiti anche a cosiddettiesperti, con compensi pari a 15 milioni atesta,

l'interrogante chiede di conoscere:a) se !'indagine, dato il lungo tempo tra~

scorso, sia stata portata a termine e se, suc-cessivamente, in relazione a più assillantiesigenze, sia stata ulteriormente aggiornata,in tal caso rendendo pubblici i relativi da-ti acquisiti;

b) se sia esatto ~ come risulterebbe dalecenti notizie di stampa ~ che l'ANIACAPha assorbito al riguardo 1 miliardo e 200milioni, dei quali avrebbero beneficiato an-che suoi rW1Zionari ~ assumendo anch'essi

il ruolo di esperti a 15 milioni a testa ~

in aggiunta ai normali emolumenti, funzio-nari che, nell'ambito stesso dei loro compitidi ufficio, erano in condizione di assolverea tali compiti;

c) se, in conseguenza di quanto esposto,non si ritenga di procedere agli opportuniaccertamenti.

(4 - 02242)

SPANO. ~ Al Ministro dell'industria,

del commercio e dell'artigianato. ~ (Già

3 ~ 01177)(4 -02243)

COLELLA. ~ Al Ministro senza portafo-glio per la protezione civile. ~ Per cono-scere i motivi che hanno indotto l'appositoufficio a ridurre l'assegnazione dei prefab-bricati alla città di Angri (Salerno), che almomento registra ancora 1.091 nuclei fami-liari senza tetto, provvedimento che ha de-terminato la pronta protesta dell'Ammini-strazione comunale e panico tra i terremo-tati.

L'interrogante chiede, pertanto, dì essereinformato tempestivamente sui provvedi-menti che si andranno ad adottare per ri-creare serenità tra le famtgIie, già così du-ramente colpite.

(4 - 02244)

RICCI. ~ Al A'linistro per gli interventistraordinari nel Mezzogiorno ed al Ministrodei lavori pubblici. ~ In relazione all'avviodeHa costruzione dell'invaso sul fiume Tam-maro, in comune di Campolattaro (Beneven-to), da parte della società ({ Ferrocementi »,aggiudicataria dei lavori da parte della Cassaper il Mezzogiorno, si chiede di conoscere:

a) se. in aggiunta all'obiettivo di rego-lare il corso dei fiumi Calore e Volturno, siaprevista anche l'utilizzazione delle acque rac-colte per scopi potabili ed irrigui;

b) in caso affermativo, quali comunidella provincia di Benevento potranno bene.fidare delle nuove risorse idriche per scopipotabili e quali terreni agricoli potranno uti-lizzare le acque a scopi irrigui, e a quali con-dizioni;

c) se siano in atto intese con la RegioneCampania per lo studio, la progettazione el'esecuzione dei conseguenti acquedotti oadduttori per !'irrigazione;

ti) se, in relazione alla sopravvenuta ne~cessità di ricercare fonti energetiche alter-native, non si preveda di utilizzare le acquedell'invaso anche a scopi idroelettrici;

e) quali interventi, d'intesa con gli Entilocali, si possano ragionevolmente effettua.re, al di là del pagamento dell'indennità diesproprio dei terreni, per venire incontro ai

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Senato della Repubblica ~ 16485 ~ VIII Legislatura

308a SEDUTA ASSEMBLEI\ -RESOCONTO STENOGRAFICO 29 SETTEMBRE 1981

proprietari estromessi dall'ambiente di la-voro e privati deIle abitazioni, nonchè alleattività industriali di estrazione;

f) se sia ancora valido l'originario pro-getto di collegamento dell'invaso sul Tam-maro di Campolattaro con il costruendo in-vaso sul Titerno, in comune di CusanoMutri;

g) quale nuova sistemazione sia stata

prevista per la strada statale n. 625, « dellavalle del Tammaro », in parte destinata adessere sommersa e se sia previsto anche undiverso tracciato che non utilizzi più il ponteLigustjno, a valle della diga, ma colleghi piùrapidamente la strada statale n. 625 alla«fondovalle del Tammaro », nei pressi del-l'ingresso di Campolattaro o di Pontelan-dolfo.

(4 - 02245)

GUERRINI, DE SABBATA, BENED~TTI,SALVUCCI, MIANA, ROMEO. ~ Al Mini-

stro dell'industria, del commercio e dell'ar-tigianato. ~ (Già 3 - 00546).

(4 - 02246)

SAPORITO. ~ Al Ministro della pubbli-ca istruzione. ~ Per sapere se risponde averità la notizia, riportata sulla stampa, se-condo la quale il bambino Paolo Valerianidi 6 anni, affetto da handicap, non è statoaccettato dall'istituto {( Guglielmo Pallavi-cini» del quartiere di Mostacciano (Roma),dove pure è iscritto, per mancanza di inse-gnanti di sostegno.

Nel caso l'episodio fosse accaduto, nn-terrogante chiede di conoscere quali inizia-tive si intendono adottare per consentireal bambino dj poter usufruire, come tuttigli altri, del diritto a frequentare la scuoladell'obbligo.

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Ordine del giornoper la seduta di mercoledì 30 settembre 1981

P RES I D E N T E. Il Senato torneràa l'iunirsi in seduta pubblica domani, mer-coledì 30 settembre, alle ore 17, con il se-guente ordine del giorno:L Deliberazione sulla richiesta di dichiara-

zione d'urgenza, ai sensi dell'articolo 77del Regolamento, per il disegno di legge:

Delega al Presidente della Repubblicaper la concessione di indulto (1577).

II. Discussione dei disegni di legge:

1. Partecipazione italiana alla VI rico-stituzione delle risorse dell'Associazioneinternazionale per lo sviluppo (IDA)(1395) .

2. Modifiche ai decreti del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973,nn. 597 e 602, nonchè agevolazioni fiscaliper i finanziamenti contratti all'estero,per i finanziamenti dei crediti all'espor-tazione e per il consolidamento dei creditinei confronti delle imprese industriali(1421).

3. Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 31 luglio 1981,n. 414, recante provvedimenti urgenti inalcuni settori dell'economia (1572) (Ap-provato dalla Camera dei deputati).

4. Deputati DULBECCO ed altri; CAR-LOTTO ed altri; LOBIANCO ed altri. ~Nuove norme per il Fondo di solidarietànazionale (1462) (Approvato dalla Cameradei deputati).

La seduta è tolta (ore 18,50).

Dott. FRANCESCO CASABlANCA

Consigliere preposto all'Ufficio per la revisione e lapubblicazione dei resoconti stenografici dell'Assemblea