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Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA Giunte e Commissioni RESOCONTO STENOGRAFICO n. 4 N.B. I resoconti stenografici delle sedute di ciascuna indagine conoscitiva seguono una numerazione indipendente. 2ª COMMISSIONE PERMANENTE (Giustizia) INDAGINE CONOSCITIVA SUL FENOMENO DELLA MANIPOLAZIONE MENTALE DEI SOGGETTI DEBOLI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL FENOMENO DELLE COSIDDETTE «SETTE» 315ª seduta (pomeridiana): mercoledı ` 9 maggio 2012 Presidenza del presidente BERSELLI IC 1568 TIPOGRAFIA DEL SENATO (53)

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Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA

Giunte e Commissioni

RESOCONTO STENOGRAFICO n. 4

N.B. I resoconti stenografici delle sedute di ciascuna indagine conoscitiva seguono

una numerazione indipendente.

2ª COMMISSIONE PERMANENTE (Giustizia)

INDAGINE CONOSCITIVA SUL FENOMENO DELLA

MANIPOLAZIONE MENTALE DEI SOGGETTI DEBOLI,

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL FENOMENO

DELLE COSIDDETTE «SETTE»

315ª seduta (pomeridiana): mercoledı 9 maggio 2012

Presidenza del presidente BERSELLI

IC 1568

TIPOGRAFIA DEL SENATO (53)

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2ª Commissione 4º Res. Sten. (9 maggio 2012) (pom.)

I N D I C E

Audizione di esperti in materia e di soggetti coinvolti in esperienze dimanipolazione mentale

* PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Pag. 3, 5, 6 e passimALLEGRINI (PdL) . . . . . . . . . . . . . . . . . .4, 5,25 e passimBRUNO (Per il Terzo Polo: ApI-FLI) . . . . . 7, 8,

27 e passimCHIURAZZI (PD) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13, 14GALLONE Maria Alessandra (PdL) . . . . . . 12LI GOTTI (IdV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9, 10, 26 e passimMARITATI (PD) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32, 36MUGNAI (PdL) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8, 25, 33 e passimPERDUCA (PD) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10, 27SERRA (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24, 26, 32 e passim

* DEL VECCHIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Pag. 36, 37GARDINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3, 4, 5 e passimGIACOVAZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7, 21

* MONACO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15, 17, 19 e passim* PITRELLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34, 36, 37

SABUCCI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28, 32, 33 e passim

N.B. L’asterisco accanto al nome riportato nell’indice della seduta indica che gli interventi sono statirivisti dagli oratori.

Sigle dei Gruppi parlamentari: Coesione Nazionale (Grande Sud-Sı Sindaci-Popolari d’Italia Domani-IlBuongoverno-Fare Italia): CN:GS-SI-PID-IB-FI; Italia dei Valori: IdV; Il Popolo della Liberta: PdL; LegaNord Padania: LNP; Partito Democratico: PD; Per il Terzo Polo (ApI-FLI): Per il Terzo Polo:ApI-FLI;Unione di Centro, SVP e Autonomie (Union Valdotaine, MAIE, Verso Nord, Movimento Repubblicani Europei,Partito Liberale Italiano, Partito Socialista Italiano): UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI; Misto:Misto; Misto-MPA-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MPA-AS; Misto-PartecipazioneDemocratica: Misto-ParDem; Misto-Partito Repubblicano Italiano: Misto-P.R.I.; Misto-SIAMO GENTECOMUNE Movimento Territoriale: Misto-SGCMT.

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Intervengono, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, il dottor

Piergiorgio Giacovazzo, la dottoressa Maria Nicoletta Gaida, la signoraSara Sabucci, la signora Gabriella Monaco, la signora Maria Pia Gar-

dini, il dottor Stefano Pitrelli e il dottor Gianni Del Vecchio.

I lavori hanno inizio alle ore 14,10.

PROCEDURE INFORMATIVE

Audizione di esperti in materia e di soggetti coinvolti in esperienze di manipolazionementale

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca il seguito dell’indagine co-noscitiva sul fenomeno della manipolazione mentale dei soggetti deboli,con particolare riferimento al fenomeno delle cosiddette «sette», sospesanella seduta dell’8 novembre scorso.

Comunico che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento,e stata chiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo e la trasmissione ra-diofonica e che la Presidenza del Senato ha gia preventivamente fatto co-noscere il proprio assenso. Se non si fanno osservazioni, tale forma dipubblicita e dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

E oggi prevista l’audizione di esperti in materia e di soggetti coin-volti in esperienze di manipolazione mentale. Sono presenti il dottor Pier-giorgio Giacovazzo, la dottoressa Maria Nicoletta Gaida, la signora SaraSabucci, la signora Gabriella Monaco, la signora Maria Pia Gardini (in vi-deoconferenza da Grosseto), il dottor Stefano Pitrelli e il dottor GianniDel Vecchio, che ringrazio per aver accolto l’invito della Commissione.

L’argomento dell’audizione odierna e correlato al disegno di legge(AS 569) «Disposizioni concernenti il reato di manipolazione mentale».La relatrice del disegno di legge, che conoscete bene e che ringrazioper essersi impegnata a seguire questo provvedimento, e la senatrice Alle-grini.

Iniziamo ascoltando la testimonianza della signora Gardini la cui au-dizione si svolgera attraverso una connessione in video conferenza.

GARDINI. Mia figlia era entrata in Scientology a cui si era accostataperche aveva frequentato la comunita terapeutica di recupero dalle tossi-codipendenze Narconon. La portarono in America; mollai allora baraccae burattini, le corsi dietro e vi rimasi per nove anni. Purtroppo, doponove anni mia figlia e venuta a mancare. Ne sono uscita e ho avuto unsacco di problemi, perche ho cominciato a lottare contro questa che ioconsidero una setta.

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ALLEGRINI (PdL). In che modo sua figlia era entrata?

GARDINI. Mia figlia era entrata via Narconon. Aveva fatto uso didroghe e l’avevo portata in quella comunita terapeutica perche mi avevanodetto che era il posto migliore. Al Narconon fanno un vero e proprio la-vaggio del cervello per farli rimanere in Scientology.

ALLEGRINI (PdL). La comunita terapeutica e collegata con Sciento-logy?

GARDINI. E Scientology! Scientology ha un sacco di ramificazioni:Narconon, CCDU (per i diritti umani), WISE, la Hubbard Academy, sonosempre Scientology. Anche i Procivicos, quelli che vanno a raccogliere lesiringhe o che vanno dove ci sono le catastrofi naturali, sono sempreScientology.

ALLEGRINI (PdL). Hanno puntato in qualche modo al suo patrimo-nio? Attraverso sua figlia le hanno chiesto danaro?

GARDINI. Moltissimo. Io ho dato a Scientology 1.840.000 dollari.

ALLEGRINI (PdL). Quanto?

GARDINI. 1.840.000 dollari.

ALLEGRINI (PdL). Come venivano giustificate queste richieste?

GARDINI. Per comperare dei corsi, per fare delle donazioni, percheio facendo Scientology sarei diventata superman o superwoman, non avreipiu avuto malattie, non avrei piu avuto ... Cosı.

ALLEGRINI (PdL). Com’era la vita di sua figlia, sulla base del suoracconto, quando era in America in Scientology?

GARDINI. Mia figlia non ha mai fatto lo staff; era un pubblico. Ioero staff.

ALLEGRINI (PdL). Che vuol dire pubblico e staff?

GARDINI. Lo staff e quello che lavora dentro Scientology, dalla mat-tina alle ore 8 fino alla sera, sette giorni su sette. Il pubblico e quello checompra i servizi e li fa; compra i corsi oppure compra l’audizione. Quelloe il pubblico. Poi tornera a casa propria a dormire, a mangiare, eccetera.

ALLEGRINI (PdL). Quindi nove anni di corsi e 1.840.000 dollari.

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GARDINI. Sı, ma io non ho fatto nove anni di corsi; io lavoravo lıdentro. Comunque, vi ho mandato due libri che ho scritto per l’EdizioniPaoline, in cui tutto questo e spiegatissimo.

ALLEGRINI (PdL). Lei ha una causa in corso?

GARDINI. Ho una causa in corso. Dopo tre anni dall’uscita del primolibro, loro mi hanno chiesto 2 milioni di euro.

ALLEGRINI (PdL). Come risarcimento?

GARDINI. Sı, ma dopo che era gia uscito il secondo libro. E possi-bile mettere a posto il video?

ALLEGRINI (PdL). Purtroppo, abbiamo avuto un problema tecnico ela sala prevista per lo svolgimento di questo tipo di audizioni oggi e statautilizzata diversamente: non era prevedibile. Ci scusiamo, ma purtropposiamo in condizione di sentirla solo in questo modo. Noi la vediamo;mi spiace che lei non ci veda.

GARDINI. Lei chi e?

ALLEGRINI (PdL). Ci siamo sentite per telefono, signora Gardini.Sono la relatrice del disegno di legge sulla manipolazione mentale. Michiamo Laura Allegrini.

GARDINI. Senatrice Allegrini, vorrei farle una domanda. Perche que-sti studiosi, pseudostudiosi e studiosissimi dicono che il plagio non esistee che non si puo fare una legge? Siete riusciti a individuare la differenzatra una persona che ti tormenta e lo stalker. Come mai non si riesce a de-finire quella che e la vera manipolazione mentale?

ALLEGRINI (PdL). Signora Gardini, stiamo lavorando proprio suquesto. In questa fase di audizioni stiamo cercando di capire come arrivarealla definizione del reato.

PRESIDENTE. Signora Gardini, per quanto tempo e stata in Sciento-logy?

GARDINI. Nove anni.

PRESIDENTE. Lavorava in questi nove anni?

GARDINI. Lavoravo in Scientology, facevo l’auditore.

PRESIDENTE. In cosa consisteva quest’attivita?

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GARDINI. Esattamente, una persona compra un numero tot di ore(vengono vendute in pacchetti intensivi di 12 ore e mezza), poi si metteseduta di fronte a me che uso l’elettrometro, quell’apparecchio che lorodicono che rileva i sentimenti delle persone (poi non e assolutamentecosı perche e un volgare galvanometro). Io faccio delle domande alla per-sona; ad esempio, le chiedo se ha mai tradito la moglie o ha evaso il fisco.La persona mi risponde e io scrivo tutto quello che mi dice. Come si ca-pisce, tutte queste cose scritte rimangono in Scientology e diventanoun’arma di ricatto spaventosa.

PRESIDENTE. A parte il ricatto, quando lavorava veniva pagata?

GARDINI. 25 dollari alla settimana. Lavoravo dalle ore 8,30 di mat-tina alle ore 23 di sera.

PRESIDENTE. Per nove anni?

GARDINI. Per otto anni e mezzo.

PRESIDENTE. Mentre sua figlia?

GARDINI. Morta mia figlia (purtroppo mia figlia ha preso una malat-tia ed e morta), io ho sbattuto la porta.

PRESIDENTE. Ho capito. Lei ha lavorato nove anni. Nel frattemposua figlia cosa faceva? Dove si trovava?

GARDINI. Mia figlia stava parte in Italia e parte in America con me.

PRESIDENTE. Non ho capito. Lei era in Scientology. Sua figliadove si trovava? Era con lei?

GARDINI. No, mia figlia era sposata con uno «scientologo» e stavaparte in Italia, frequentando l’organizzazione Scientology di Milano, partein America, dato che era arrivata a un certo livello.

PRESIDENTE. Che vuol dire «a un certo livello»?

GARDINI. Scientology e fatta di livelli. Esistono dei livelli bassi, finoad arrivare a quello che loro chiamano lo stato di «clear», cioe una per-sona che non ha piu la propria mente reattiva, che non reagisce piu, cheragiona solamente. Poi ci sono i livelli operanting thetan (OT) che sonoaltamente confidenziali. Vengono fatti in una stanza con le porte blindatee con una guardia davanti alla porta e sono costosissimi.

PRESIDENTE. Lei ha fatto questi trattamenti?

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GARDINI. Fino all’ultimo poiche li avevo pagati tutti insieme. Nonci credevo propriamente, ma visto che mia figlia non e deficiente pensavoqualcosa di fondato ci fosse. Dato che li avevo pagati li ho voluti fare finoalla fine. Le posso dire che quando sono uscita da Scientology ero esatta-mente come prima, ma solo piu povera.

PRESIDENTE. Lei ha speso 1.840.000 dollari?

GARDINI. Esatto.

PRESIDENTE. Non si e resa conto che spendeva dei soldi senzaavere nulla in cambio?

GARDINI. Volevo tirare fuori mia figlia. Il mio scopo era riportaremia figlia a casa, farle fare altre cose e lasciare Scientology. Lei, invece,era stata talmente plagiata che ragionava solo con Scientology e non erauna cretina.

PRESIDENTE. Lei, signora, si e sentita plagiata?

GARDINI. Era plagiata. L’avevano condizionata mentalmente di-cendo che l’avevano aiutata con la droga e che adesso toccava a lei aiu-tare. Il discorso e molto semplice: quando mia figlia entro in Scientologymi fece una telefonata e mi disse che, siccome non ero in Scientology,non poteva avere contatti con me. A quel punto mollai baracca e burattinie le corsi dietro. All’epoca lei era in America e le corsi dietro.

GIACOVAZZO. Signora Gardini, puo spiegare ai senatori com’e statoil suo approccio? Il racconto che le veniva chiesto, che e simile a una psi-coterapia, riguardava la perdita del genitore che lei aveva subito in quelperiodo. Raccontarsi attraverso l’auditing per lei e stato anche liberatorioe una persona intelligente e colta come lei ha cominciato a dare credito aqueste persone. Puo raccontare questo?

GARDINI. Il discorso e stato quello. Ho cominciato perche mia figliami ha detto di comprare un pacchetto e che avrei notato subito dei bene-fici. Fanno delle vere e proprie sedute senza l’apparecchio; dicono di chiu-dere gli occhi e di contare fino a dieci. Poi mi sono resa conto che stavofacendo una seduta di psicoterapia pero senza psicoterapeuta, ma con unapersona con la licenza di quinta elementare. Parlare della morte di miopadre mi ha fatto bene. Allora mi sono detta che forse qualcosa funzio-nava, ma ho avuto sempre dei dubbi, tant’e che sono uscita tre volte daScientology e per tre volte hanno mandato mia figlia a riprendermi.

BRUNO (Per il Terzo Polo: ApI-FLI). Ha avuto contatti con la se-zione italiana di Scientology?

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GARDINI. Ho cominciato a Roma. Loro adottano una tattica cheviene praticata da santoni e sette che e definita love bombing: non ti la-sciano solo un attimo, sono sempre con te e se hai l’influenza ti portanoil brodo caldo. A un certo punto ti rendi conto – me ne sono resa contodopo un po’ – che non hai piu i tuoi amici o la gente che avevi attornoprima, ma solo loro.

BRUNO (Per il Terzo Polo: ApI-FLI). Sua figlia e entrata in Scien-tology attraverso Scientology americana o qualche sezione internazionale?

GARDINI. Milano e poi la flag in America.

BRUNO (Per il Terzo Polo: ApI-FLI). Ha cominciato con Milano,quindi?

GARDINI. Esatto.

BRUNO (Per il Terzo Polo:ApI-FLI). Lei si e accorta di piu di quelloche accadeva dopo la morte di sua figlia?

GARDINI. Dopo la morte di mia figlia non mi sono accorta di piu,me ne sono proprio andata. Dopo un anno e morta mia madre, purtroppo.Per uscire da Scientology bisogna fare una trafila lunghissima e non riu-scivo mai a completarla. Il discorso che ho fatto era che mia madre eramorta e che dovevo pagare la tassa di successione; per cui, avevo bisognoche mi ridessero i soldi, anche perche non avevo avuto nessuno dei bene-fici promessimi. Dopo un lungo tira e molla, quando ho cominciato a mi-nacciare le vie legali, anche perche avevo conservato tutte le ricevute deisoldi pagati, mi hanno dato 500.000 dollari. Mi devono ancora 1,3 milioni,ma non li voglio, l’importante e che stiano fuori dalla mia vita.

BRUNO (Per il Terzo Polo: ApI-FLI). Quando lei lavorava perScientology si accorgeva di fare parte di un meccanismo che poteva con-dizionare la vita di altre persone?

GARDINI. Sı e ne ho parlato molte volte. Tutte le volte mi manda-vano a fare dei cicli di etica perche dicevano che non pensavo come Hub-bard e in Scientology l’unico pensiero valido e il suo. Ogni volta mi man-davano a fare dei cicli di etica.

MUGNAI (PdL). Volevo chiedere qualche maggior chiarimento sulletecniche di manipolazione mentale che lei ha vagamente tracciato. Se nonho mal compreso, lei ha riferito di una serie di colloqui che ha avuto consoggetti che sembravano essere in possesso di una scolarita elementare e,quindi, decisamente non abili da questo punto di vista. Ha anche raccon-tato di essere uscita tre volte da Scientology, evidentemente conservandouna certa capacita decisionale. Al tempo stesso pero, ha rappresentato due

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situazioni interessanti: la prima e quella di un progressivo isolamento chel’avrebbe caratterizzata rispetto al mondo delle sue precedenti amicizie.Questo in che modo e stato realizzato? E avvenuto conculcando la sua vo-lonta? La lunghissima trafila che ha dovuto affrontare per uscire da Scien-tology e di carattere soltanto giuridico?

Con grande franchezza, da quello che lei ha detto questo meccanismomanipolatorio non emerge molto chiaramente. Se riuscisse a spiegarlo me-glio, forse capiremmo. Altrimenti, sembra un percorso in cui, facendo levasu situazioni di sofferenza individuale, si tende ad attuare una sorta dicaptatio benevolentiae. Se queste manipolazioni invece ci sono state –come lei sembra volerci dire –, se ce le descrivesse meglio, forse riusci-remmo a comprenderle con piu chiarezza.

GARDINI. Il discorso della manipolazioni e molto semplice. Prima ditutto hanno usato la mia unica figlia dicendo che se non avessi aderito nonavrei potuto piu vederla, che lei non avrebbe potuto parlare con me perchenon era scientologa. Quindi, questo e un incidere su una persona.

In secondo luogo, occorre considerare che queste persone riesconoanche a prenderti per stanchezza. Ad esempio, quando abitavo a Casti-glione della Pescaia, sono arrivate sei persone, che si sono piantate acasa mia per tre giorni perche avevano bisogno di soldi e io dovevo pa-gare. Ripeto: alla fine ti prendono anche per stanchezza.

Ho anche pensato: se tanta gente e contenta, qualcosa funzionera. Mapiu andavo avanti, piu mi rendevo conto che non c’era niente che funzio-nasse. Si trattava di un’associazione piramidale, con una persona a capo,ed era solo una questione di soldi: se pagavi, eri benvoluto e riverito; alcontrario, se non pagavi, subivi le angherie peggiori e ti facevano sentiremale.

Quanto a me, si e trattato di usare mia figlia per manipolare: lei cicredeva e ci ha creduto fino in fondo. Mia figlia e morta chiedendo difare il funerale di Scientology. Il marito di mia figlia era scientologo.Io, invece, non ci credevo. Tuttavia, non volevo perdere la mia unica fi-glia e non vederla piu. Loro fanno leva sugli affetti familiari e sui parenti,per fare in modo che una persona rimanga e non vada via.

LI GOTTI (IdV). Signora Gardini, da quello che ho capito lei si sen-tiva ricattata, nel senso che, se non avesse fatto cio che le dicevano, nonavrebbe potuto vedere sua figlia. E esatto?

GARDINI. Certo.

LI GOTTI (IdV). Non ha mai pensato di denunziare questi compor-tamenti? Non si rendeva conto che c’era qualcosa di illecito?

GARDINI. Ho tirato fuori 52 persone da Scientology. Molte volte misono rivolta alle forze di polizia e ai carabinieri, sentendomi rispondere:

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non possiamo fare niente; la persona e maggiorenne e c’e un vuoto legi-slativo. Mi dicevano che non potevano fare niente.

LI GOTTI (IdV). Le dicevano che non avrebbe potuto vedere sua fi-glia se non fosse entrata lei stessa in Scientology? Ha detto questo alleautorita, ai Carabinieri?

GARDINI. Certo. In Scientology c’e un aspetto che caratterizza anchei Testimoni di Geova e altri gruppi. Mi riferisco alla disconnessione: tudevi disconnettere una persona da chiunque sia contrario a Scientology,o non ragioni come loro. Che si tratti di tuo padre, madre, zia o sorella:se non e scientologo e non ragiona come loro, tu devi disconnetterla. Que-sto e quello che mia figlia stava facendo con me.

LI GOTTI (IdV). Come ha detto poc’anzi il Presidente, durante questicirca nove anni lei e riuscita ad avere una cognizione critica di quantostava avvenendo, tanto e vero che per tre volte e uscita da Scientology.Quindi, lei riusciva a capire che c’era qualcosa che non era esattamentequello che veniva prospettato? Che tipo di ascolto ha avuto dalle autorita?Noi dobbiamo preoccuparci di questi aspetti. Le ripeto: si e rivolta alleautorita?

GARDINI. Ricordo che mi trovavo in America: ero una straniera sulsuolo americano. Scientology e tutto fuorche una religione: il discorsodella religione e utilizzato per non pagare le tasse. Ricordo che loro hannoavuto una causa grandissima con l’IRS americano per via delle tasse.

Ripeto: ero una straniera e sono andata a parlare con l’FBI. Anchedopo che ero uscita da Scientology, l’FBI mi ha chiamata e sono andataa parlare di questa questione. La persecuzione che subisci quando esci epazzesca: mi hanno tagliato le gomme della macchina e dato fuoco auna macchina, che ho dovuto rottamare. Inoltre, mi lasciavano dei bigliet-tini con scritto: lascia stare Scientology. Un gruppo che si vuol fare chia-mare Chiesa e religione va in giro facendo queste cose? Se la Chiesa cat-tolica dovesse bruciare tutte le macchine e tagliare tutte le gomme dei suoiopponenti, gireremmo tutti a piedi.

PERDUCA (PD). Insisto con la domanda del senatore Li Gotti. Leiha detto di aver parlato con l’FBI. Cosa le e stato detto?

GARDINI. L’ultima volta che mi sono recata in America sono andataper deporre al processo di Lisa McPherson: sto parlando di una ragazzamorta dentro Scientology, che conoscevo bene. Avevo due agenti dell’FBIdi fianco a me, giorno e notte.

PERDUCA (PD). La mia domanda era di tipo diverso. Sicuramentec’e stata un’interlocuzione con le autorita statunitensi. Ho vissuto 10anni a New York e Scientology aveva la sede vicino a casa mia. Sciento-

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logy ha addirittura uno status consultivo con le Nazioni Unite, che alcuniPaesi dell’Unione europea hanno cercato di bloccare – soprattutto la Fran-cia e la Germania – per una serie di motivi.

La mia domanda e la seguente: quando lei si e rivolta alla polizia ealle autorita americane, che tipo di attenzione le e stata data (a parte l’ac-compagnarla nei posti dove doveva andare)? Sappiamo che Scientology,oltre ad essere una non religione, come lei ha detto, e anche una potentis-sima lobby che, tra i livelli apicali, conta anche attori e imprenditori, chequotidianamente spendono i propri soldi per difendere l’organizzazione.Ricordo che quando ci fu l’iniziativa per espellere Scientology dall’ONU,John Travolta compro pagine di giornali in tutto il mondo per prenderne ledifese. Ad ogni modo, questo aspetto fa parte di un altro tipo di problema.La mia domanda e relativa alla risposta delle autorita statunitensi ed even-tualmente anche delle autorita italiane alle sue denunce.

GARDINI. Le autorita italiane non hanno fatto nulla. Il discorso, in-fatti, e che manca una legge: le autorita sostengono che c’e un vuoto le-gislativo e che, quindi, non possono dire che la persona e stata manipolata,in quanto e maggiorenne e puo fare quello che vuole. Questo e quanto mihanno risposto le autorita italiane. Ho portato da loro parecchie persone.

In questo momento sto seguendo un caso a Mazara del Vallo, relativoa un ragazzo che e stato prelevato da casa e portato di forza a Narconon.L’unico consiglio che ho dato e di far bloccare gli assegni: se non pagaverra rimandato a casa.

Lei, senatore Perduca, sa che le autorita statunitensi e l’FBI sono inlotta con Scientology da vent’anni: c’e una vera e propria lotta. L’FBI miha detto di portare i documenti: ho portato una gran quantita di documentie materiale. Ricordo che Scientology manda ogni mese l’estratto conto. Virisulta che una Chiesa mandi gli estratti conto?

PRESIDENTE. Signora Gardini, lei ha detto che la minacciavano dinon farle vedere piu sua figlia. E esatto?

GARDINI. Sı, ma c’erano anche altre cose.

PRESIDENTE. In quel momento sua figlia non si trovava con suomarito negli Stati Uniti?

GARDINI. Sı.

PRESIDENTE. Ma, allora, mi domando come facevano ad impedirledi vedere sua figlia.

GARDINI. Era mia figlia che, essendo una convinta scientologa, ob-bedendo agli ordini dei suoi superiori, non poteva vedermi perche io erocontraria a Scientology.

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PRESIDENTE. Da quanto ho capito, lei ha fatto parecchie denunce.

GARDINI. Sı, ne ho fatte parecchie.

PRESIDENTE. Si sente minacciata?

GARDINI. No. Certo che mi minacciano, ma non ho mica paura.

PRESIDENTE. Ma lei si sente minacciata, a prescindere dal fatto cheabbia paura oppure no?

GARDINI. Sı, mi sento minacciata. L’anno scorso mi hanno messoun investigatore privato alle costole. Mi sembrava la Pantera Rosa: avevala macchina fotografica al collo e gli occhiali neri. L’ho individuato indue secondi. Quando scendi in strada e trovi le quattro gomme dellatua auto tagliate e chiaro che ti senti minacciata. Penso comunque che ame non faranno nulla perche, in caso contrario, ci sarebbe parecchia gentepronta a mettersi in moto, visto che sto aiutando molte persone ad usciredall’organizzazione.

GALLONE Maria Alessandra (PdL). Signora Gardini, ci e chiara lamotivazione del suo ingresso in Scientology: secondo quanto ci ha appenariferito, lei e entrata nell’organizzazione per poter seguire sua figlia e con-tinuare ad intrattenere rapporti con lei.

GARDINI. Per la verita e stata proprio mia figlia a farmi firmare ilcontratto con Scientology: finche mia figlia e stata in vita, hanno sempremandato avanti lei.

GALLONE Maria Alessandra (PdL). Volevo chiederle se lei e mairiuscita a capire quale tipo di legame trattenesse sua figlia all’interno diScientology visto che, come lei ci ha detto, era una ragazza intelligente.

Vorremmo poi riuscire a comprendere il tipo di rapporto che s’instau-rava all’interno di Narconon, la comunita terapeutica di recupero allaquale si rivolgono ragazzi che si trovano in uno stato di particolare debo-lezza e alterazione, se cosı vogliamo dire, dovute alla dipendenza da so-stanze stupefacenti.

Le chiedo se lei, signora Gardini, abbia mai compreso il legame cheteneva unita sua figlia a quella comunita e per quale motivo, in partico-lare, una persona normale ed intelligente, come sono sicura fosse sua fi-glia, abbia deciso di mantenere poi nel tempo quel tipo rapporto, purnel contesto di un’esperienza negativa di plagio come quella di cui leici ha parlato.

GARDINI. Mia figlia e sempre stata convinta di essere riuscita a ve-nire fuori dalla droga per merito di Narconon, grazie al programma diHubbard, da lei ritenuto meraviglioso. Io le ho sempre ripetuto che in ve-

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rita, se non fosse stata lei a volerlo, non sarebbe mai riuscita a venir fuoridalla droga, perche dalla droga si esce solo quando lo si vuole. Hubbardpero per lei era Dio, per non parlare poi del fatto che nella comunitaaveva trovato degli amici. Addirittura si era sposata con un ragazzo chefaceva parte della comunita, per cui era diventata tutt’uno con Sciento-logy.

CHIURAZZI (PD). Signora Gardini, se possibile, vorrei chiederle difornirci un dato che potra essere certamente utile al nostro lavoro, non sol-tanto ai fini dell’individuazione di una fattispecie di reato che abbia unapuntuale disciplina giuridica – e mi pare che i quesiti posti dai colleghiche mi hanno preceduto si siano orientati tutti in questa direzione – maanche al fine di un eventuale intervento sul fronte del modello organizza-tivo di certe forme di aggregazione.

Come ci ha riferito poco fa, lei ha fatto parte di Scientology per unperiodo abbastanza lungo: ci ha parlato di un rapporto con l’organizza-zione durato ben nove anni.

GARDINI. Diciamo che gli ultimi due anni, dopo la morte di mia fi-glia e di mia madre, sono stata quasi sempre in Italia, anche se c’era sem-pre qualcuno pronto a partire dall’America per venirmi a riprendere.

CHIURAZZI (PD). Signora Gardini, volevo chiederle di descriverciin breve, se puo, qual era il modello organizzativo dell’associazione equali erano i rapporti gerarchici all’interno della stessa.

Potrebbe dirci, inoltre, fino a quale livello gerarchico lei e riuscita adavere contatti?

GARDINI. Per quanto mi riguarda ho conosciuto tutti, dal grandecapo David Miscavige, ai grossi «papaveri»: vi ricordo che sono stata pre-miata perche, a loro dire, lavoravo bene.

Ci tengo comunque a precisare che stiamo parlando di un’organizza-zione a carattere piramidale: c’e un capo, ci sono quattro «sottocapi» e c’epoi la «truppa», che deve fare tutto il lavoro.

Vi suggerirei di dare uno sguardo anche al sito «L’Indipendologo»,che raccoglie ex adepti o persone uscite da Scientology che portano avantila filosofia di Scientology un po’ a modo loro.

C’e gente che e stata nell’organizzazione per 30-40 anni e che ora staspifferando tutto: mi riferisco, in primis, a David Kutcher, quello che co-mandava nella setta in cui ero io e che oggi ha in piedi un’enorme con-troversia con Scientology. Scientology in questo momento e coinvolta inparecchie cause, sia in America che in Italia.

Ho inviato alla senatrice Allegrini due libri che ho scritto; nel se-condo, in particolare, dal titolo «Il coraggio di parlare», sono raccolte14 storie, firmate con nomi e cognomi, di persone che sono uscite eche raccontano tutte le angherie subite: si racconta, ad esempio, di unapersona che aveva un allevamento di 23 gatti, che sono stati tutti ammaz-

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zati proprio per farle capire a chi dar retta. In altri casi, ancora, le personevengono spaventate e tenute strette con la minaccia che non vedranno piui figli.

C’e da dire che, in generale, l’organizzazione ha reazioni violente.

CHIURAZZI (PD). Signora Gardini, lei ci ha detto che nell’ambitodell’organizzazione «piramidale» di Scientology c’e la collaborazione ditutti alle varie attivita. A questo proposito, vorrei sapere se lei e in gradodi individuare il confine molto labile che separa coloro che all’interno del-l’organizzazione in qualche maniera sono «vittime» e quanti, invece,hanno la consapevolezza di mettere in campo un’azione dannosa nei con-fronti dei propri utenti. E chiaro che piu si va in alto nella gerarchia emaggiormente si riscontra questo fenomeno: lei saprebbe definire, ancheapprossimativamente, il livello organizzativo al di sotto del quale si e vit-tima e al di sopra del quale, invece, si e protagonisti di un’attivita delit-tuosa?

GARDINI. Voglio precisare che in Scientology non si e mai protago-nisti. Protagonista e il grande capo, David Miscavige; protagonisti sono gli«ufficiali» (avete presente le divise della Marina americana con le striscedorate?): questi comandano e gli altri devono eseguire esattamente cio chegli viene ordinato di fare, nei tempi e nei limiti stabiliti, altrimenti si fini-sce a pulire le scale o a verniciare una parete, e questo si cerca di evitarlo.

PRESIDENTE. In sintesi, signora Gardini, lei e entrata in Sciento-logy per salvare sua figlia.

GARDINI. Sı, ero convinta di riuscire a tirarla fuori.

PRESIDENTE. Dalla droga attraverso Scientology.

GARDINI. A tirarla fuori anche da Scientology.

PRESIDENTE. Se ho ben capito, sua figlia all’inizio entro in Scien-tology perche aveva problemi di droga.

GARDINI. Mi spiego meglio. Nel 1982 non sapevo niente di drogapercio, quando mia figlia venne da me e mi chiese di aiutarla a usciredalla droga, dicendomi che non voleva piu saperne e che non era quellala sua vita, mi rivolsi a degli amici che mi consigliarono i centri Narconondi Scientology, che si diceva fossero molto buoni. Telefonai e accompa-gnai mia figlia in uno di questi centri dove – cosa che non mi piacqueaffatto – mi chiesero subito un assegno di 12 milioni per tenere lı mia fi-glia e farle fare il programma. Mi venne da chiedere se mai dessero l’oroper 12 milioni, ma, poiche volevo che mia figlia uscisse dalla droga, pagaie la lasciai lı. Dopo soli tre giorni mia figlia mi telefono e mi disse cheall’interno della comunita girava piu droga che fuori. Arrivai allora con i

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Carabinieri, che arrestarono la persona che portava la droga dentro la co-munita di recupero. Quindi e stato un percorso abbastanza travagliato.

Poi mia figlia ha conosciuto questo ragazzo, questo signore, che erascientologo, e l’ha sposato. A quel punto non era piu sotto la mia tutela enon avevo piu voce in capitolo; dovevo solo cercare di starle vicina e difarle io il lavaggio mentale per tirarla fuori. Lei diceva: «Mi hanno salvatodalla droga, io sono innamorata di mio marito, e poi lui e in Scientologyda tanti anni». Non c’e stato niente da fare; purtroppo e venuta a mancareprima che io riuscissi ad ottenere il mio scopo.

PRESIDENTE. Signora Gardini, la ringraziamo per aver partecipatoa questa video conferenza.

GARDINI. Vorrei chiedervi un piacere. Io ho inviato i miei due librialla senatrice Allegrini; vorrei che leggeste il secondo, «Il coraggio di par-lare», dove ci sono quattordici storie con i nomi, i cognomi e gli indirizzidelle persone. Potrete rendervi conto che quello che ho passato io non eneanche il peggio. C’e gente che ha passato molto di peggio, c’e persinogente che e morta. Vorrei che voi deste un’occhiata a quelle quattordicistorie.

PRESIDENTE. La senatrice Allegrini lo fara sicuramente. La salu-tiamo e la ringraziamo nuovamente per aver partecipato con noi a questavideo conferenza. Buon pomeriggio.

GARDINI. Buon pomeriggio a voi.

PRESIDENTE. Interverra ora la signora Gabriella Monaco.

MONACO. Signor Presidente, vorrei anzitutto ringraziarla per il fattoche finalmente c’e qualcuno che ci ascolta. Vorrei raccontare la mia sto-ria; ho preso un po’ di appunti, in modo che cerchero di dare le mie ri-sposte, per quello che ho vissuto e per quello che ho visto accadere ac-canto a me, su tutti questi punti che sono stati affrontati.

Sono entrata in un gruppo distruttivo, un gruppo che per me e unasetta, anzi una psicosetta. Sono stata coinvolta e portata lı dal mio ex ma-rito. Questo e uno dei principali metodi di reclutamento; spesso si vieneportati lı da un familiare o da qualcuno di cui ci si fida. Ci si puo arrivaresingolarmente, perche ci si trova in un momento di difficolta, oppure per-che portati da qualcuno che, nel momento in cui entra, subisce questa fa-scinazione molto forte.

La signora Gardini parlava di «love bombing». Nel momento in cui sientra in questi gruppi, accade quello che e accaduto a me e soprattutto amio marito; lui ritengo che abbia subito una pressione a partecipare daparte dei maestri e dei membri, una sorta di esaltazione iniziale, per cuilo riempivano di complimenti e lo facevano sentire al centro dell’atten-

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zione. Questa cosa nella vita normale non accade; nei rapporti, quando sifa un’amicizia o quando si crea una relazione, c’e tutta una gradualita, chee tipica delle relazioni (sicuramente ve lo spieghera meglio di me qualchepsicologo o qualche psicoterapeuta esperto in questa materia). L’assenzadi questa gradualita e la prima cosa che impressiona e che sconvolge al-l’interno di questi gruppi.

Mio marito e tornato da questo primo seminario completamente esal-tato; gli dicevano che era un grande uomo, tutti lo abbracciavano e tuttigli facevano dei complimenti. C’e molta influenza a frequentare da partedei pari, cioe delle persone che sono gia all’interno del gruppo. Io facciosempre questo paragone: se avessi un sovrappeso di 40 chili, entrassi in uncentro di dimagrimento e trovassi tutte persone, in quel momento in pienaforma, che mi dicessero che prima pesavano 120 o 180 chili e che in seimesi sono diventate come la Schiffer, sicuramente rimarrei impressionata.

Questo accade psicologicamente a tutti noi; ci sono grandi studiosidel meccanismo di manipolazione mentale che hanno codificato proprioquesto atteggiamento come «pressione dei pari». Coloro che in quel mo-mento sono vittime di questa fascinazione, cioe gli altri adepti, diventanoa loro volta promotori non consapevoli nel reclutare altre vittime, cioe di-ventano amplificatori del messaggio del gruppo, perche ci credono forte-mente, ne sono convinti.

Prima sentivo qualcuno chiedersi come sia possibile che non si alzi ilsenso critico. C’e un’altra spiegazione scientifica su questo punto. L’hostudiato perche sono dieci anni che ho la vita distrutta da questa espe-rienza; ho anche pensato piu volte, nei momenti di sconforto, di farla fi-nita, ma fortunatamente per me l’istinto di sopravvivenza ha avuto la me-glio. Non e accaduto cosı per altra gente che ho incontrato in questo per-corso. Dunque, o facevo quella fine anche io, com’e accaduto ad una per-sona con me coinvolta (un ex maestro di cui vi parlero), oppure cercavo didocumentarmi per capire quello che mi stava succedendo.

Ho trovato delle spiegazioni scientifiche per tutto quello che avevosubito; ci sono delle tecniche censite di persuasione mentale e fisiologica(qualcosa lo vedrete poi nei video che ho portato), che hanno un risultatoprevedibile. Se qualcuno mette in atto quelle pratiche, ottiene determinatereazioni fisiche e psichiche nelle persone che le subiscono, indipendente-mente da chi le attui; quindi non ci vogliono i presunti poteri di un guru odi un santone per ottenerle.

Stavo spiegando le ragioni per cui le persone che sono lı non si ac-corgono di cosa in realta accada loro o non riescono ad attivare il sensocritico, com’e accaduto a mio marito. Apro una parentesi: mio maritoera una persona con una cultura superiore alla media, era un sociologospecializzato in formazione continua ed era entrato come consulente di-pendente (quindi interno) di una multinazionale di cosmetica. Di certoquindi non era una persona ignorante, ne una persona stupida, ma un ra-gazzo brillantissimo. Ancora adesso non e che si sia rasato i capelli o chesi sia messo una tunica; e socialmente ben inserito, cioe e una persona disuccesso. Le persone che sono membri di un gruppo distruttivo non hanno

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un marchio impresso e non sono riconoscibili; gli adepti sono persone co-muni, le sette non si rendono riconoscibili.

Il gruppo nel quale e entrato mio marito si e proposto come percorsodi consapevolezza personale e corso di formazione per migliorare le capa-cita comunicative. Non e che uno va lı e gli dicono: «Salve, siamo unasetta. Vuole aderire?». Le sette non si riconoscono e tra i loro metodidi reclutamento, come avete visto nel caso della signora Gardini, cisono varie forme e varie tipologie, per reclutare nuovi adepti in vari am-biti. Si puo trattare di palestre di yoga, di arti marziali o comunque di di-scipline con orientamento pseudo-orientale, oppure si puo trattare (cosamolto pericolosa, che e accaduta nel caso che mi coinvolge e che e sottoprocesso) di forme di reclutamento nell’ambito scolastico. Parliamo discuole medie inferiori, dove ci sono pedagogisti che si erano messi al ser-vizio di questo gruppo (Arkeon) per promuovere corsi all’interno dellescuole. Oppure si puo trattare di societa, sempre riconducibili alla prima-ria, cioe ad Arkeon, in modo simile a cio che si diceva prima nel caso diScientology, che fanno consulenza aziendale e quindi entrano nelleaziende e vi portano il loro metodo; spesso i dipendenti che non accettanoquesti metodi vengono segnalati come inadeguati; quindi ci si sente inqualche modo «costretti» ad aderire a questi corsi per preservare il postodi lavoro.

Nel caso di Arkeon c’e documentazione pubblica degli esercizi che sisvolgevano in ambito lavorativo secondo il metodo di questo gruppo, conconfessione pubblica dei rapporti e delle problematiche familiari. Ora, ionon sono un’esperta in materia, pero so che i lavoratori vengono tutelati;se ho la febbre, neanche il mio datore di lavoro e tenuto a sapere che ioho la febbre, cioe non e tenuto a conoscere la diagnosi. In questo caso in-vece mi sembra che si infrangono tutte le regole, perche, se devo confes-sare intorno a una candela di avere un rapporto malsano con mio padre epoi il guru (o comunque chi conduce questo seminario) lo interpreta comeproblematiche non risolte o addirittura riconducibili (come vedremo) nellateoria del gruppo a eventi incestuosi che si sono verificati nella mia fami-glia, non si capisce cosa possa avere a che fare tutto questo con il lavoro.Mi chiedo che possibilita di scelta aveva una persona entrata in un gruppodel genere in questo modo, perche lavorava all’interno di un’azienda il cuititolare si era convinto a fare questi corsi? Che adesione libera era? Miritrovo a spasso perche mi metto contro il mio datore di lavoro?

In aula, nel processo in corso a Bari, sono venute alcune persone.

PRESIDENTE. Quale processo?

MONACO. A Bari e in corso un processo scaturito da una denunciapubblica che ho fatto nel 2006 dove sono imputati 11 membri di questogruppo Arkeon, tra cui il fondatore e vari suoi collaboratori, definiti «mae-stri». Devono rispondere delle accuse di associazione a delinquere, truffa,esercizio abusivo della professione medico-psicologica, maltrattamenti suminori, violenza privata e incapacita procurata da violenza. Nella richiesta

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di misura cautelare che fu fatta inizialmente e poi rigettata, ma con con-ferma dei gravi indizi di colpevolezza da parte del gip, il reato che mi ri-guarda era configurato in maniera ancora piu grave come violenza ses-suale di gruppo. Nell’ultima requisitoria del pm tenuta il 23 aprile e statarichiesta la trasmissione del fascicolo nella procura di Milano con lostesso tipo di inquadramento. I reati contestati sono di questa entita.

Riprendo la narrazione dei fatti prima interrotta. Mio marito e entratoin questo gruppo in preda a questa fascinazione e per il fatto che questogruppo si e proposto in questo modo. Nel momento in cui e entrato hovisto un cambiamento radicale della sua personalita. Aveva dei momentidi grande euforia che Steven Hassan ha definito «ipertrofia dell’io». Si at-tira qualcuno dicendogli che e una grande persona, proponendogli un per-corso capace di risolvere tutte le problematiche esistenziali e promettendo-gli di apprendere in maniera rapida e veloce, frequentando un seminario icui costi raggiungono cifre molto alte e di cui poi vi diro l’entita, dei me-todi su come influenzare gli eventi anche a distanza, ricaricare attraversol’energia delle mani le batterie dei telefonini, far trattamento su se stessi egli altri per la cura di alcune patologie e, in ogni caso, risolvere tutti i pro-blemi psicologici che potrebbero impedire una vita felice.

Attraverso questi seminari promettono che si avra successo nel la-voro, nelle relazioni e si trovera marito o moglie. Detto cosı sembra ridi-colo. Mio marito parlava di trovare un parcheggio facendo simboli segreti.Questo era quello che dicevano gli altri membri. Raccontato cosı sembraincredibile, ma gli adepti ne sono convinti e spesso riescono a convincereanche i nuovi membri. Provate a pensare alle vittime di Vanna Marchi.L’avvocato che mi ha rappresentato – mi sono costituita parte civile inquesto processo – e lo stesso che ha seguito le vittime del caso Marchi.Non a caso sono ricorsa a lui: questa tematica e talmente particolareche trovare qualcuno che ti guarda e non ti prende per pazza perche rac-conti queste cose e difficile ed e stata una cosa devastante per me.

Nel 2003, non appena rientrata da questi seminari, ero andata subitoalla Digos di Pescara. Mio marito per due mesi continuo a insistere perportarmi a questi seminari perche aveva conosciuto questo maestro di Mi-lano (Arkeon e strutturata con un fondatore e vari maestri, che applicanolo stesso metodo, sparsi in Italia. Una sorta di franchising). Mio maritoaveva conosciuto questo maestro di Milano e aveva cominciato a parteci-pare a questi seminari cambiando radicalmente comportamento: alternavamomenti in cui pensava di avere piu «potere personale», di aver trovato lachiave di tutto, di poter interpretare il vissuto di tutti, di aver capito tuttodella vita ad altri in cui lo trovavo rannicchiato nella doccia a piangeredisperato per ore.

In questo seminario dove mi ha portato ho subito delle pratiche, cheadesso vedremo nei video, che sono censite nel libro di Margaret Singer«Le sette tra noi» come tecniche di persuasione psicologica e fisiologica.Vedremo l’iperventilazione con cui le persone si fanno respirare in ma-niera frequente e molto intensa. In questo filmato si vedono le personeche vengono fatte respirare in maniera continuata: cominciano ad avere

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crampi agli arti superiori e inferiori, senso di spaesamento, attacchi di pa-nico, vomito, tetania, alcuni rimangono con la muscolatura contratta.Mando avanti rapidamente il filmato per farvi vedere cosa accade: i mae-stri che vedete stanno spingendo e accompagnando questa respirazione.Ora potete vedere una persona che comincia a vomitare e tossire, ma que-sto accade a tutti e non a una persona in particolare.

PRESIDENTE. Dove vi trovavate?

MONACO. Io non c’ero personalmente. Sono filmati sequestrati dallaDigos nell’ambito dell’indagine su Arkeon. Ora vedete un’altra personache vomita. Nel dibattito e nella documentazione prodotta e emerso chele persone venivano spinte a pensare di avere subito un abuso in eta infan-tile e che quello che vomitavano non fosse muco, una reazione normalecausata dall’iperventilazione, ma sperma dell’abuso subito. Adesso vadoavanti e vi faccio vedere cosa accade. Sentite urla disperate di gente. Sem-bra un girone infernale. Hanno delle contrazioni. Tutti stanno vomitando estanno male.

PRESIDENTE. A causa dell’iperventilazione?

MONACO. Gli effetti sono riprodotti in letteratura scientifica. Si creaun’alcalosi respiratoria a livello cerebrale e non c’e solo una reazione fi-sica, ma soprattutto panico e un senso di irrealta. Quindi, la persona, comevedete, si lamenta della sofferenza non solo fisica che prova, ma di quelloche accade a livello psichico. Su questa base, dopo aver iperventilato perore indebolendo il proprio senso critico, si e distrutti e si e pronti a subirequalsiasi tipo di condizionamento.

PRESIDENTE. Lei l’ha fatto?

MONACO. Sı, non con il fondatore, ma con un altro maestro di Mi-lano, per fortuna gia condannato a sei anni in primo grado per violenzasessuale.

PRESIDENTE. In cosa consiste?

MONACO. Nel caso di Arkeon c’e una rivisitazione del vissuto per-sonale. Come diceva la signora Gardini, quando si entra in questi gruppi sipensa di avere nuovi amici e un nuovo mondo di affetti. Per poter permet-tere questo, non si deve far altro che distruggere quelli precedenti. Nelcaso di Arkeon, ma ho visto che e una prassi comune ad altri gruppi, l’al-lontanamento dai familiari viene fatto facendo dubitare dell’affetto, peresempio, del padre convincendo il soggetto di essere stato trascurato o,peggio, di essere stato vittima di abusi.

Nel caso di Arkeon, c’e una sorta di teoria del pedofilo, che e emersaanche in dibattimento e testimoniata da piu persone. Se avete necessita,

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posso fornire tutti i verbali delle udienze che si sono svolte. Nel mio caso,hanno cercato di interpretare le mie presunte problematiche sessuali, inquanto volevano far credere a mio marito che avevo dei problemi e nonpotevo essere la donna adatta a lui. Il loro intento, probabilmente, era ac-coppiare mio marito con una persona del gruppo, liberandosi di un sog-getto scomodo.

Prima la signora Gardini ha detto che la figlia e stata messa con unoscientologo. Per poter cementare il legame dell’adepto, un gruppo distrut-tivo tende a distruggere il legame che l’adepto ha prima dell’adesione, percrearne uno al proprio interno. Quando sono entrata nel gruppo ero giasposata, ma mio marito e stato portato dentro da un’adepta del gruppoche aveva appena pagato 12.000 euro per seguire un corso, come raccon-tato da altri membri. All’interno del gruppo, infatti, ci sono vari livelli diadesione, di cui vi parlero.

Nel momento in cui mi sono inserita nel seminario, probabilmenteloro hanno colto uno spirito critico un po’ superiore alla media. Magariin quel momento non ero facilmente condizionabile: non mi ritengo – in-fatti – piu brava, perche siamo tutti potenziali vittime. In quel momentonon avevo la stessa disponibilita di soldi della signora e, capendo cheero un soggetto un po’ scomodo perche facevo domande, mi hanno dia-gnosticato una serie di problemi sessuali non risolti. Dopo di che sonostata aggredita pubblicamente per rimettere in atto un abuso subito. Qual-cosa di simile, non di gruppo: ve lo posso mostrare nei video. La «cura»di Arkeon era, infatti, quella di far elaborare e ricordare all’adepto il pre-sunto abuso subito che – guarda caso – per loro e sempre stato perpetratoda qualcuno appartenente all’ambito familiare (nella teoria della madreperversa di Arkeon, spesso si tratta di un parente da parte materna). Ar-keon sostiene che, attraverso la riemersione del ricordo, la persona sene puo liberare e diventare cosı felice e di successo.

Quanto a me, durante il primo seminario sono stata aggredita daquattro persone davanti a mio marito, che non mi ha difesa. Dico questoper far capire come riescono a scardinare i legami: io e mio marito era-vamo fidanzati da nove anni e sposati da un anno e mezzo; lui aveva co-nosciuto questo gruppo da soli due mesi. Sono riusciti a separare un af-fetto cosı profondo e a inibire un senso di protezione che credo qualsiasiuomo debba provare di fronte alla propria donna aggredita. Mio marito,invece, e rimasto fermo e nel procedimento penale in corso si chiedeche venga anche vista la sua posizione, in quanto non mi ha soccorso.Dico questo per far capire che la pressione e forte. Mio marito si e fidatodel maestro, che gli diceva che io avevo bisogno di questo. Sono stata toc-cata in tutte le parti; hanno tentato di spogliarmi, mentre urlavo e scal-ciavo. Sono stata lasciata lı a terra, come esempio, di fronte a 30 personeche erano sedute intorno a me. Ero stesa per terra e singhiozzavo e tre-mavo: nessuno mi ha soccorso.

PRESIDENTE. Lei conosce la signora Gardini?

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MONACO. Non l’ho mai vista, ma conosco la sua storia.

PRESIDENTE. La signora Gardini ha detto di essersi rivolta ai Ca-rabinieri, che le hanno pero detto che non c’e niente da fare, perche c’eun vuoto normativo.

MONACO. E successo anche a me, inizialmente, in qualche modo.

PRESIDENTE. Nel suo caso, pero, l’autorita giudiziaria e andataavanti e ha contestato tutta una serie di reati.

MONACO. Sı, ma adesso le racconto come e andata.

GIACOVAZZO. Signor Presidente, mi permetta di intervenire.

Il problema degli inquirenti e che riescono ad agire soltanto per reatidi contorno a quello principale – ossia quello della manipolazione mentale– che origina il tutto. Nel suo caso, quindi, gli inquirenti possono agire pertruffa, abuso sessuale e violenza privata. Tutto cio avviene perche, allabase, le persone sono messe in condizione di subire e di non ribellarsiper la manipolazione mentale.

MONACO. Vorrei dire una cosa su questo argomento, che si ricollegaal fatto che continuo ancora a subire come vittima. La vicenda non e finita10 anni fa. Nel gennaio del 2003 mi sono recata presso la DIGOS di Pe-scara. Per farvi capire il percorso, ricordo che mandai una e-mail alla po-lizia di Stato.

PRESIDENTE. Lei e di Pescara?

MONACO. Sı, sono di Pescara e questa associazione e fondata a Bari,anche se i maestri sono operativi in tutta Italia; il maestro che mi ha ag-gredita e di Milano.

Come dicevo, mandai una e-mail alla polizia di Stato e ai Carabi-nieri. Immediatamente, nel gennaio del 2003, la polizia venne a casa, di-cendomi che avevano avuto altre segnalazioni su questo gruppo. Venniquindi convocata nei loro uffici e raccontai cio che mi era accaduto. Miinterruppero, forse per tutelarmi, e mi dissero che sarei dovuta tornarecon un psicologo o un avvocato, anche se poi, con l’esperienza, ho saputoche per violenza sessuale di gruppo si procede d’ufficio (non ero quinditenuta a sporgere denuncia). In qualche modo, sono stata dissuasa dall’e-spormi da sola, perche mi hanno detto che loro erano potenti e organiz-zati. Mi dissero di organizzarmi con altre persone e di fare una denunciacollettiva.

Nel corso di questi ultimi anni ho capito che le vittime sono tante,ma poche quelle che si espongono: il perche l’ho capito sulla mia pelle.Fino al 2006 non e stata aperta alcuna indagine, nonostante fossero statiinviati dossier su questi gravi fatti, con nomi e cognomi (relativi, non

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solo al mio episodio, ma anche ad altre vittime), in varie procure d’Italia:Pescara, Messina, Genova (dove c’era un’altra vittima nonche ex «mae-stro»), Roma e Milano. Nessuno ha mai contattato me o altre vittimeper chiedere di raccontare cosa era successo. Nel 2006, ormai disperata,ho mandato una e-mail al «Maurizio Costanzo Show» e sono stata invitataa raccontare la mia esperienza. Soltanto nel giugno del 2006, dopo esserestata in televisione, si sono aperte le indagini. Questo e vergognoso.

Perche mi sono esposta cosı? Dopo che hai subito quello che vi horaccontato e dopo che hai perso un marito (perche nel frattempo l’hoperso), cerchi di dare un senso a quello che ti e capitato.

PRESIDENTE. Perche l’ha perso?

MONACO. L’ho perso perche sono uscita da questo gruppo. Ne sonouscita dopo 15 giorni, dopo aver seguito due seminari e visto cosa acca-deva. Ci sono stata dal 15 dicembre del primo all’ultimo seminario del 2gennaio. Nel giro di 15 giorni la mia famiglia e stata distrutta e ho subitoquelle aggressioni.

Mio marito e poi venuto a testimoniare in aula che non e cosı. Stra-namente, e stato l’unico testimone a dire questo ed e quindi stato eccepitodal pubblico ministero il reato di falsa testimonianza. Altri tre testimonihanno confermato in aula l’aggressione subita.

Nel momento in cui mi sono esposta pubblicamente, ho ricevuto unarichiesta risarcitoria di 4 milioni di euro in sede civile per diffamazione. ABari si e aperto contro di me un procedimento civile e Arkeon ha organiz-zato un kit di denuncia con 118 querele penali sparse in tutta Italia. AdAncona ho subito due processi per diffamazione in riferimento alle affer-mazioni che avevo fatto durante la trasmissione televisiva. Tra l’altro, trale accuse di cui Arkeon deve rispondere, c’e anche quella di calunnia peravermi denunciato sapendomi innocente.

Nel frattempo, ho subito procedimenti a Latina, Monza, Roma, Bari eAncona. Ho dovuto pagare gli avvocati, subendo anche una riduzionedella mia produttivita professionale, in quanto la notte ero impegnata acercare il materiale per difendermi.

PRESIDENTE. Che lavoro fa?

MONACO. Sono un grafico pubblicitario: mi occupo della comunica-zione delle aziende.

I due processi per diffamazione celebrati ad Ancona nei miei con-fronti si sono conclusi entrambi con un non luogo a procedere: sono statadunque assolta, ma i due processi comunque si sono aperti ed io sono statacostretta a nominare e a pagare un avvocato.

Il mio caso e esemplare. Ho provveduto a depositare agli atti del pro-cedimento principale aperto nei miei confronti le e-mail – se volete possotrasmetterle anche alla Commissione – di alcune delle persone presentialla mia aggressione che, dopo avermi ringraziato per averle aiutate ad

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uscire dal gruppo, si scusano con me perche «non sanno se tra dieci anni,avranno voglia di venire a testimoniare, rischiando di beccarsi magari aloro volta una querela per diffamazione».

Quello che e stato fatto nei miei confronti, vale a dire l’uso della giu-stizia come arma intimidatoria, e una cosa assurda e gravissima: non sa-pevo dove andare a battere la testa. Mi chiedo perche, mentre le vittime diviolenza sessuale hanno diritto a un patrocinio gratuito, le vittime dellesette come me devono avere invece i Carabinieri alla porta tutti i giorni.Nessuno si e chiesto perche sono stata crivellata di denunce essendo testi-mone di tali episodi, essendo una persona onesta che non ha mai avutoneppure una multa per divieto di sosta. Nessuno si e chiesto che cosastesse succedendo. E mai possibile che io abbia dovuto fare tutta questatrafila giudiziaria? Non so davvero che cosa mi ha mantenuto in equili-brio, sana di mente. Ricordo che l’altra persona che con me e stata denun-ciata – si tratta di un ex maestro pentito che ha fatto parte di Arkeon – si esuicidata a febbraio dello scorso anno, e non e l’unico caso.

Se mi e possibile, vorrei mostrarvi a questo punto un altro filmato, incui si vede un altro dei lavori che si fanno all’interno di Arkeon, il cosid-detto lavoro delle sedie: si tratta generalmente di tecniche mutuate in qual-che modo dalla psicoterapia ufficiale e poi distorte. Le persone vengonomesse in coppia, l’una di fronte all’altra e, con un lavoro estenuante diore, attraverso rumori assordanti ed incensi bruciati, vengono spinte a ri-petere ad alta voce e in maniera incessante la stessa domanda, in modoquasi automatico, cosı da far venire fuori l’odio, la rabbia, che hanno den-tro e che spesso e rivolto nei confronti della madre o del padre. Proprioper questo solitamente si fanno lavorare le persone con qualcuno che ri-cordi loro il padre o la madre. Come si vede nelle immagini, le personevanno completamente fuori di testa. Io ho fatto anche questo ed ho pen-sato davvero di impazzire: avevo veramente l’istinto di aggredire la per-sona accanto a me e sono stata oggetto di simile aggressivita.

Quello che vedete ora nel video e un manager molto famoso in am-bito musicale, che lavorava in Italia con personaggi notissimi, che si e sui-cidato lo scorso 27 marzo: parliamo dunque di una persona dalla vita sod-disfacente che, come potete vedere dalle immagini, viene ridotta alla finein uno stato quasi catatonico, ed in genere tutte le persone hanno lo stessotipo di reazione. Non so se questo manager si e suicidato per aver seguitoquesti seminari; quello che so per certo e che, se all’interno di queste co-munita vengono trattate persone con problemi, non c’e comunque l’auto-rizzazione a farlo, come ha sottolineato anche il pubblico ministero nellasua requisitoria, tant’e vero che ai «maestri di Arkeon» viene contestato,tra l’altro, l’esercizio abusivo della professione.

PRESIDENTE. Come si e concluso il processo?

MONACO. Non e ancora finito. C’e stata la requisitoria il 23 aprilescorso, mentre la sentenza e attesa per il 15 giugno.

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In ogni caso, nel momento in cui si fa ricorso a tecniche come quelledi cui vi ho parlato, com’e possibile ritenere che l’adesione alla comunitasia veramente libera?

Le persone, ridotte nello stato che avete visto, tornano poi a casa,dove ritrovano la moglie, la madre o il padre, cioe proprio quei soggettidi cui sono state invitate a dubitare. E chiaro che in questo modo si rom-pono le radici familiari e ci si sente persi per cui, o ci si butta all’internodel gruppo o, pensando che la propria vita sia un fallimento totale, non sisa piu che cosa fare.

Le tecniche manipolatorie che vengono usate sono proprio queste: il«ricatto» del coniuge piu debole o il «ricatto» della madre da parte dellafiglia se non segue il gruppo, come ha raccontato prima anche la signoraGardini. A me fu detto che mi stavo perdendo, perche non seguivo il per-corso. Ero dunque io quella che si stava perdendo, o forse mio marito che,nel frattempo, continuava a rimanere all’interno della comunita?

Voglio mostrarvi ora un altro filmato esemplificativo, in cui c’e unragazzo che parla del suo rapporto con la madre. Come potete vedere, aun certo punto il «guru» fa entrare una «maestra», che finge di esserela madre del ragazzo, al quale chiede di lavarle la schiena. In effetti, ilragazzo aveva raccontato che, quando era piccolo, la madre gli chiedevadi lavarle la schiena, un gesto che i «maestri» interpretano come ince-stuoso, come espressione di un legame erotico. Viene allora attualizzatoquesto rito per spingere il ragazzo a liberarsi. All’inizio il ragazzo nonsi muove; il «guru» allora gli prende la mano, costringendolo a lavarela schiena della «maestra». Il ragazzo comincia cosı a piangere: nessunogli sta puntando la pistola alla tempia, ma il ragazzo esegue comunquequanto gli viene chiesto. Alla fine del filmato c’e la «maestra» che, fin-gendo di essere la madre del ragazzo, tra l’approvazione del gruppo, con-fessa di aver desiderato sessualmente il figlio dicendo: «Io la notte so-gnavo di averti nel mio letto, poi andavo in giro con il body per farmiguardare da te che ero ancora bella».

Il ragazzo piange disperatamente ed esce da quel seminario pensandoche la madre abbia abusato di lui, cosı come molti altri che avevano par-tecipato a quel seminario ricordavano poi di essere stati vittime di abuso.

SERRA (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI). Signora Mo-naco, vorrei fare due brevi osservazioni.

Lei ci ha raccontato di essere uscita dall’organizzazione dopo aversubito una violenza sessuale di gruppo, per cui la considero una personaevidentemente sana di mente. Mi chiedo, pero, se non intervenga allafine un elemento di tipo psicologico, nel senso che la scelta dell’organiz-zazione finisce per ricadere su persone deboli psichicamente, che nonhanno la capacita di reagire. Esiste questa possibilita?

In secondo luogo, lei e andata alla Digos di Pescara a fare una denun-zia? Se lei ha fatto una denunzia, io, che ho fatto per qualche giorno ilpoliziotto, non posso rendermi conto di come non si sia intervenuti difronte ad una violenza carnale di gruppo. Non c’e poliziotto in Italia (e

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forse al mondo) che ignori un fatto di questa gravita. Avranno potuto du-bitare maldestramente (come a volte si fa), ma non possono non aver pro-ceduto, perche la violenza di gruppo, come lei giustamente diceva, pre-vede che si proceda d’ufficio.

ALLEGRINI (PdL). A proposito della violenza e della testimonianzasulla santona, credo che lei abbia avuto proprio un risarcimento per la vio-lenza.

MUGNAI (PdL). Signora Monaco, lei e stata molto chiara e sicura-mente ci ha aiutato. Vorrei avere da lei due ulteriori chiarimenti, se e pos-sibile. Il primo riguarda le tecniche di aggancio. Se ho ben compreso, nor-malmente queste filtrano attraverso un parente o una conoscenza comune,perche normalmente non verrebbe spontaneo avvicinarsi a realta comequelle, se non c’e qualcosa che in qualche modo ti induce a farlo.

Il secondo e legato ai meccanismi di permanenza. Sulla base dell’e-sperienza che lei ha avuto, quanti soggetti rimangono rispetto a quelli cheriescono spontaneamente a uscirne? Vorrei sapere se in qualche misura haavuto modo di percepirlo, nel breve periodo in cui e rimasta all’interno.Questo ci indicherebbe anche la dimensione dell’efficacia di queste tecni-che, che in parte lei ci ha mostrato. Tra l’altro questi sono filmati che pro-vengono dall’indagine penale, non e cosı?

MONACO. Sı, provengono dall’indagine penale. Per quanto riguardai meccanismi di permanenza, nel mio caso non e che io sia piu stabile dialtre persone, ma e stata una questione di tempo. Mi hanno aggredita su-bito, al primo seminario, ma non hanno avuto il tempo di agire con tuttequeste tecniche prolungate nel tempo, com’era gia avvenuto, ad esempio,nel caso di mio marito. Probabilmente c’e stata questa concomitanza dicasi; ma io sono certa che, se avessero lavorato ulteriormente su di me,nonostante io mi ritenga una persona con un grande senso critico, proba-bilmente sarei rimasta. Quindi non e un discorso ne di cultura, ne di psi-che piu o meno stabile; certo e che, se in quel periodo uno sta affrontandoun momento di difficolta o di grande cambiamento, che puo rendere fra-gile chiunque, tutti quanti siamo potenziali vittime.

Io sono stata alla Digos di Pescara ed ho raccontato quello che stavaaccadendo. Non ero andata per fare una denuncia; avevo fatto una segna-lazione e loro mi hanno convocato. Nel momento in cui ho raccontatoquesto, le cose sono proprio avvenute come le dico (ho dei testimoni):loro, vagliando la dimensione dell’associazione che io stavo in qualchemodo denunciando e portando alla luce e il fatto che io ero «da sola» con-tro un gigante, mi hanno detto di raccogliere ulteriori testimonianze. Ilproblema e che la gente ha paura, perche, quando si espone, succedequello che e successo a me. Oppure c’e gente che all’epoca e andata ealla quale e stato detto: «Tuo figlio e maggiorenne». Oppure: «Tuo maritose n’e andato con un’altra». Si fa fatica, cioe, a far capire che quello chesta avvenendo non e normale. Io non volevo a tutti i costi riconquistare un

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marito, ma, per l’affetto che ci legava, volevo almeno che non subissequelle cose (poi poteva anche prendere la strada che desiderava). Perquanto riguarda la permanenza di altre persone, il meccanismo di solitoe il seguente. I gruppi distruttivi, come ritengo sia Arkeon, fanno fare ra-pidamente delle grandi scelte e dei grandi cambiamenti. Nel caso di miomarito, lui ha immediatamente lasciato il posto di lavoro che aveva su Pe-scara, che non avrebbe mai piu potuto recuperare, per un meccanismo ge-rarchico ed organizzativo della sua azienda. Quindi lui, nel giro di quelmese, ha cambiato citta, cambiato lavoro e cambiato compagna, tuttecose che nella vita normale succedono, ma necessitano di un altro tipodi elaborazione. Altre persone che ho conosciuto, tra cui il suicida dicui parlavo prima, hanno abbandonato la citta, hanno abbandonato il la-voro ed hanno cominciato a lavorare con societa della setta. Nel momentoin cui avviene questo, scatta un meccanismo psichico, che e la dissonanzacognitiva: si fa fatica a tenere insieme due informazioni in contrasto traloro. Cioe una persona, per ammettere che quella e una setta, e che l’haseguita acriticamente, dovrebbe contemporaneamente ammettere che hadistrutto la sua vita; dovrebbe ammettere una verita che dei meccanismidi rimozione negano.

SERRA (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI). Queste cosele ha messe per iscritto alla Digos di Pescara?

MONACO. Guardi, sono stata lı cosı tante volte che siamo anche di-ventati amici. Il problema e che loro non mi dicevano che le indagini nonpartivano, pensavo che tra Pescara e Bari stessero lavorando... non capivocos’altro dovevo fare. Guarda caso, dopo che sono andata in televisione, emagicamente partita l’indagine. Prima no. Il problema pero qual e? Perquesto imperdonabile ritardo, oggi molti dei reati sono prescritti. A mechi mi risarcira mai? Dal 2003, la sentenza arrivera nel 2012; la truffae prescritta, la violenza privata e prescritta. E una beffa. Io non avromai risarcimento alcuno.

PRESIDENTE. L’associazione a delinquere non e prescritta.

MONACO. No, l’associazione a delinquere non e prescritta.

LI GOTTI (IdV). Stavo cercando di capire attraverso le vostre testi-monianze, molto interessanti, se dietro tutta questa impalcatura e questecostruzioni ci fosse un motivo economico. Vorrei riuscire a capire questoaspetto. In fondo, voi avevate strumenti per far arricchire alcune persone;quindi le prede dovevano essere per lo piu persone agiate. Che ambienteha trovato lı? Chi sono le prede? Che tipo di disposizioni economiche sidanno dei propri beni? Mi sembra di capire che durante il giorno si con-tinua a svolgere un’attivita e a lavorare, non e cosı? Vorrei capire meglioil momento di contatto e poi il ritorno alla realta; il contatto con questigruppi e con queste manipolazioni e poi il ritorno alla realta. Come rie-

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scono a convivere questi due mondi, il contatto quotidiano con il propriolavoro e quindi il rapporto con gli altri e poi quest’altro mondo, che poialla fine e quello ha la supremazia? Vorrei riuscire a capire meglio questoattrito.

MONACO. Il fine e senz’altro economico. La fedelta dell’adepto e lamanipolazione hanno efficacia proprio perche la persona continua a fre-quentare; se se ne andasse, mancherebbe appunto un introito. I seminarisono a livelli progressivi, sempre piu costosi. Nel caso di Arkeon, eemerso in dibattimento che non venivano fatturati se non le prime volte;quindi c’era tutto un giro pazzesco di soldi al nero. Immagini che il primolivello, della durata di un giorno e mezzo, costava all’epoca (dieci anni fa)250 euro, poi si saliva fino a 600-700 euro, fino ad arrivare al pre-master

di 12.000 euro. Sono state ascoltate persone che hanno perso anche100.000 euro lı dentro, non vivendo in una comune, ma facendo sempli-cemente una vita normale, circondandosi quasi esclusivamente, a livellosociale, delle persone del gruppo e continuando a fare seminari con questecifre. Il fondatore faceva degli intensivi, della durata di quattro o cinquegiorni, a 1.100, 1.200 o 1.300 euro a persona, cui partecipavano anche100 o 150 persone insieme. Immagini quindi, in cinque giorni, che cifregiravano in questo ambito. A livello culturale, queste persone erano archi-tetti, medici, tutti assolutamente rispettabili e stimati professionisti.

PERDUCA (PD). Poiche si parla di giorni, da un giorno e mezzofino a quattro giorni, lei potrebbe escludere di aver assunto delle sostanzedurante i pasti, non necessariamente ingredienti naturali atti alla cotturadelle pietanze?

MONACO. Assolutamente no. Anzi, da testimonianze scritte di mae-stri pentiti e emerso che venivano bruciate anche sostanze proibite, tiposalvia divinorum, con potenti effetti allucinogeni. Nei filmati sequestrati,si vedono fumi di sostanze bruciate o incensi durante il seminario, nelcorso di quel lavoro sulle sedie.

Poi c’e anche un altro meccanismo. Oltre alle sostanze stupefacentieventualmente utilizzate, si puo alterare la biochimica cerebrale anche at-traverso una modifica dell’alimentazione e dei ritmi sonno-veglia. Si dor-miva molto poco, si mangiava in orari completamente sballati, si trova-vano a disposizione, come rompi-digiuno, degli alimenti estremamentezuccherini e dolci, che servono proprio, come poi ho scoperto (anche que-sto e censito tra le tecniche delle sette), ad alterare chimicamente il cer-vello e a predisporlo alla suggestione.

BRUNO (Per il Terzo Polo:ApI-FLI). Cosa sono queste societa dellesette di cui sta parlando? Le faccio questa domanda per capire la diffe-renza, se e in grado di dirmela. L’organizzazione e sempre la stessa?C’e un capo? Lei ha parlato dei maestri. I clienti diventavano lavoratori

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della societa? Sa quanto guadagna un maestro? Qual e il meccanismo chesi crea? E solo dipendenza?

MONACO. Per quanto riguarda questo gruppo, c’e una prima associa-zione, Arkeon, fondata da questo soggetto. Dopo lui ha costituito anchesocieta come SrL, e non solo associazioni, con le quali effettuava ancheconsulenza aziendale, per stessa ammissione sia in atti giudiziari sia nellaloro promozione, al fine della divulgazione del metodo Arkeon. C’eranomaestri di Arkeon che firmavano per la licenza d’uso di questo marchioe riconoscevano una sorta di royalty al fondatore e poi intascavano daiclienti che frequentavano i seminari. Dipende dal numero di clienti in cia-scun seminario. Alcuni erano soci, altri no, altri fanno parte dell’associa-zione e ne sono membri. Altri si ritrovano nelle societa che fanno consu-lenza nei vari ambiti aziendali, tra cui quello della comunicazione.

Ho ricevuto anche minacce di morte per aver raccontato la mia espe-rienza, ma gli attacchi che mi hanno messo in ginocchio non sono statiquesti, ma l’uso giudiziario in maniera massiva. E la tutela legale chemanca alle vittime. Se ci fosse una tutela legale garantita dallo Stato cisarebbero piu voci. Sono poche non solo perche c’e paura ma anche per-che c’e vergogna. E un po’ come il caso delle truffe agli anziani, chemolto spesso la gente spiega pensando alla demenza senile che li ha fatticadere nella truffa. Questo pregiudizio nei confronti delle vittime dellesette c’e ed e molto difficile da scardinare. Le sette, poiche hanno potereeconomico, non solo possono permettersi avvocati e intentare cause ovun-que perche a loro non costa nulla (abbiamo visto che riescono a guada-gnare tantissimo in poco tempo), ma possono anche pagare studiosi opseudotali che possono garantire per loro.

Oggi, prima di venire qua, il mio nome era gia stato pubblicato e di-vulgato da persone vicino al mondo di Arkeon che hanno apertamente at-taccato vittime e testimoni. Sono stata prontamente informata dal Centrostudi sugli abusi psicologici (CeSAP) e dall’Associazione familiari vittimedelle sette (FAVIS) che mi hanno sostenuto. Siccome le sette sanno diperdere un potere economico, si stanno affiancando di studiosi o presuntitali che possono sostenere che non esiste la manipolazione o che non esi-stono vittime (come nel mio caso), che non e accaduto quello che ho di-chiarato, non avendo nessun elemento per sostenerlo. In nome di una fan-tomatica liberta religiosa vanno ad attaccare quelle poche associazioni chesono sul territorio che possono dare ascolto e raccogliere persone trauma-tizzate e disperate come me.

SABUCCI. Signor Presidente, la mia e una storia complicata, macome tutte le altre.

Io, mia sorella e mia madre ci siamo ritrovati in una pseudo setta re-ligiosa. Io sono di Tivoli, ma la setta e a Treviso. Ci siamo trovati in que-sta comunita alla fine del 1998 e siamo riusciti a uscirne a fine febbraio2001. La santona era venuta a conoscere mia madre nel 1991, quando pur-troppo i miei genitori si separarono, mia madre perse un negozio e la casa.

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Lei era in difficolta economica e loro lavorano su queste cose: quando lapersona e piu vulnerabile cominciano a lavorarci. Probabilmente hanno lacapacita di captare queste problematiche e questi disagi momentanei percominciare a lavorarci sopra e conquistarsi la fiducia. Ti avvicinano, tidanno conforto momentaneo e apparente, al punto che alla fine ti fidi cie-camente di loro.

Nel 1998 io, mia madre e mia sorella decidemmo di andare a Trevisodopo la loro promessa di appoggio materiale perche ci avrebbero ospitatoin una parte della casa assicurandoci che sarebbe stata garantita una nostrariservatezza, cosa che poi non e avvenuta. C’e amicizia e, quindi, s’iniziaa cenare insieme, a pranzare insieme e, alla fine, si trascorre l’intera gior-nata con loro. Quindi, il loro modus operandi e quello di starti vicino edarti dei consigli, che poi diventano degli obblighi: se non si segue il sug-gerimento si incorre in un rimprovero. A me e successo questo con Patri-zia che mi diceva che dovevo mangiare altrimenti mi sarei sentita male,che dovevo superare questo momento e che loro erano lı per me. Questoe il loro modo di lavorare.

Una volta che c’e fiducia, iniziano a lavorare sulla stanchezza e su unmodo di mangiare assolutamente non corretto. Eravamo costretti a man-giare soltanto pasta, patate e nulla che potesse darci una giusta nutrizione.Non si mangiavano carne o dolci. Nel corso dei tre anni non ho mai be-vuto una semplice Coca cola. Il semplice consiglio divento cosı un ob-bligo.

Sottolineo che iniziammo a dormire di meno perche si pregava. Al-l’inizio si trattava di semplici preghiere; si parlava di angeli e di coseche adesso, da esterna, considero mere assurdita. Proprio perche nesono stata vittima posso rendermi conto di quanto – fortunatamente voinon avete mai vissuto esperienze del genere – la gente possa essere cat-tiva, menefreghista e inumana. Nel momento in cui c’e mancanza disonno, iniziano ad esserci stanchezza e mancanza di fiducia per le personeche prima consideravi vicine e che, di fatto, sono le uniche che possonovolerti bene: mi riferisco alla famiglia, a mio fratello, a mio padre. Patri-zia inizio a parlare male di mio padre e a mettere in cattiva luce persinomio fratello, che era rimasto a Tivoli con mia nonna, perche, avendo rag-giunto la maggiore eta, aveva deciso di rimanere a Roma, a differenza dime e mia sorella, che all’epoca eravamo minorenni e che decidemmo diandare con mia madre per staccare dal periodo completamente nero chestavamo vivendo.

Ci siamo cosı ritrovate in una situazione in cui la realta era total-mente diversa da quella che fino a prima avevo vissuto. Si gioca moltosul fatto che, nel momento in cui non ti fidi piu del mondo esterno,vivi la tua vita grazie a loro: dai a loro tutto, vivi per loro e ti confidisolo ed esclusivamente con i personaggi che in quel momento considericome persone della tua famiglia.

Poco dopo l’inizio della mia permanenza, con il susseguirsi dei giornie dei mesi, Patrizia disse che ero una persona irrequieta e che, di conse-guenza, voleva aiutarmi a ritrovare la tranquillita. Lei riteneva di aiutarmi

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a stare bene dandomi una quantita eccessiva di cibo, tra cui la pasta, cheera la pietanza che mangiavamo maggiormente. Inoltre, con la scusantedel mio carattere irrequieto, ogni sera mi somministrava sette gocce di Va-lium (ricordo che all’epoca avevo circa 12 anni). Cio – ovviamente – nonmi permetteva di andare a dormire, anche perche la sera bisognava par-lare. Durante tutta la notte, infatti, si pregava e lei ci aveva convinto atal punto di questo che, nel momento in cui diceva che era giunto il mo-mento della preghiera, noi dovevamo essere tutti presenti. Non avevamo lapossibilita di andare a letto e di non pregare perche stanchi: se qualcuno loavesse fatto, si sarebbe trovato contro l’intera comunita e sarebbe statotrattato male. Ero stanca e iniziai a dimagrire e a sentirmi male perchemi venivano somministrate eccessive quantita di pasta: nel giro di una set-timana persi sei chili, arrivando a pesare 28-29 chili.

All’inizio Patrizia non permise a mia madre di portarmi in ospedale;le diceva di non preoccuparsi perche mi avrebbe guarito lei e che era sol-tanto un momento. Poi, pero, si e trovata costretta a mandarmi in ospe-dale, perche stavo male e stavo entrando in anoressia. Durante i duemesi passati in ospedale, Patrizia non permise a mia madre di venire tuttii giorni: passavano anche diversi giorni prima che qualcuno venisse a tro-varmi. A distanza di due mesi, mi hanno riscontrato la celiachia. Durante idue mesi passati in ospedale c’e stata, prima, la riabilitazione, poi, i con-trolli: l’esito e stato quello della celiachia. Dimessa dall’ospedale, tornai acasa e Patrizia inizio nuovamente a dire di non preoccuparmi e che sareiguarita mangiando la pasta. Ovviamente, essendo celiaca, iniziai a vomi-tare ogni volta che mangiavo la pasta.

E successo un fatto particolare e abbastanza toccante per chiunquel’abbia ascoltato. E abbastanza crudo, pero, se non lo descrivo per com’eeffettivamente accaduto, puo sembrare di poco conto. Di conseguenza lofaro senza troppi giri di parole. Un giorno vomitai senza riuscire ad arri-vare in bagno: vomitai a terra, davanti a tutte le persone – circa 6 o 7 –che erano in casa. Mi obbligo a rimangiare quello che avevo vomitato,con la scusa che lo avevo appena mandato giu. In effetti, era vero, peroera pur sempre vomito. Costrinse quindi mia madre a cuocere altra pastae chiese a ognuna delle persone che era lı a darmi un ceffone, perche nonavevo portato a termine un suo ordine. Di conseguenza, mi risentii male.Questa volta, per evitare che mia madre la denunciasse, si trovo costretta afare il possibile per aiutarmi. Sostenne che dovevo purificarmi e mi co-strinse, oltretutto di notte, tappandomi il naso, a bere due bicchieri diolio: a suo dire si trattava di olio santo, ma – in realta – era un sempliceolio extra vergine di oliva. Mi disse che dovevo purificarmi per tornare aessere pulita dentro e fuori.

Vi racconto quanto accadde successivamente, a distanza di due anni.Mia sorella era la persona meno plagiata tra le tre: la mancanza di plagionei confronti di mia sorella era dovuta al fatto che lei e sempre stata moltoattaccata a mio padre, nonostante Patrizia le dicesse che nostro padre eracattivo e che avrebbe abusato di sua sorella (Patrizia tendeva a incuteremolte paure). A volte mia sorella diceva di voler tornare a Tivoli, perche

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– inevitabilmente – c’erano momenti di stanchezza che portavano a dire

basta, generando il desiderio di tornare alla vita di prima, che fosse giusta

o meno. Patrizia disse: se voi tornate a Tivoli, tu, Laura, morirai in un

incidente stradale e tuo padre abusera di Sara (cioe di me) al punto di ar-

rivare a ucciderla. Patrizia aveva inculcato questa paura sia in me che in

mia sorella, affinche noi tagliassimo totalmente i rapporti con quella che

era effettivamente la nostra famiglia. Mia sorella si fece forza e convinse

mia madre a tornare giu. L’ultima volta che eravamo state a Tivoli, du-

rante le feste (dopo il divorzio avevamo, infatti, l’obbligo di vedere nostro

padre durante le feste), mia madre incontro un suo ex compagno, con cui

poi inizio una frequentazione. Questo e stato il motivo cruciale che ci ha

indotto a svegliarci dalla manipolazione in atto.

Una mattina, verso le ore 5, venne da me Massimo Scalin (uno degli

adepti del gruppo e braccio destro della santona), dicendo che quella mat-

tina non sarei andata a scuola, perche Patrizia aveva deciso cosı. Loro de-

cidevano anche questo. Quando parlavamo al telefonato, stavano di fronte

a noi e ci dicevano cosa e come rispondere a mio padre. Era Patrizia che

ci diceva quello che dovevamo dire e in che modo, stabilendo la tempi-

stica della telefonata. Quella mattina Massimo mi porto in camera con

lui e Patrizia, chiudendo la stanza a chiave. Mi disse: hai per caso sentito

vociferare tua madre e tua sorella in ordine al fatto di tornare a Tivoli?

Risposi di no, ed era la verita, perche mia madre e mia sorella erano state

abbastanza furbe da non dirmi nulla, avendo capito che tra tutte e tre ero

la piu plagiata.

Patrizia mi disse allora che, nel caso in cui mia madre avesse deciso

di tornare a Tivoli, mi sarei dovuta chiudere in camera, dove sarei rimasta

senza mangiare finche mia madre non si fosse decisa a rimanere. Mi disse

poi di non preoccuparmi perche di nascosto lei mi avrebbe comunque por-

tato qualcosa da mangiare. Passo circa due ore nel convincermi a dire que-

ste cose e per qualche giorno le cose effettivamente andarono cosı.

Quando poi mio fratello Diego venne a prenderci alla stazione di Co-

negliano, mia madre disse a Patrizia che, se non mi avesse fatto uscire

dalla stanza, si sarebbe rivolta alla polizia municipale. A quel punto litigai

a morte con mia madre, dicendole che avevo il libero arbitrio e che volevo

poter decidere della mia vita; ripetevo di essere una prescelta, che dovevo

salvare il mondo e dovevo fare di tutto perche cio avvenisse. Ero convinta

che, andando via da lı, non avrei potuto piu farlo.

In ogni caso, quando mia madre mi disse che mio fratello Diego ci

aspettava alla stazione di Conegliano, e come se improvvisamente mi fossi

tolta un velo, anche se poi c’e voluto molto tempo per riuscire a staccarmi

definitivamente da quello che secondo me era l’unico modo per salvare

me ed il mondo.

ALLEGRINI (PdL). C’e stato un processo?

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SABUCCI. Sı e si e celebrato a Venezia tra il 2005 ed il 2006. Miamadre e stata quasi condannata per negligenza nei confronti miei e di miasorella: contro quella sentenza abbiamo comunque poi fatto appello.

Qualche mese fa, invece, la signora Patrizia e stata condannata a unrisarcimento di 10.000 euro per danni fisici su minore: essendo ormai ca-duto in prescrizione il reato, infatti, non e finita in galera. Contro questapronuncia la signora Patrizia ha presentato ricorso e proprio qualchegiorno fa si e tenuta l’udienza in Cassazione: la sentenza di appello none stata cassata ed e stata confermata la condanna. Ci tengo a dire cheper me si tratta comunque solo di una vittoria sulla carta, perche in con-creto ho ricevuto molto poco: non mi riferisco tanto all’aspetto econo-mico, di cui poco mi interessa, quanto piuttosto al fatto che quella «san-tona» e libera di continuare a rovinare altre vite, come del resto sta fa-cendo con Fabio Alessandrini e con le altre 15 persone che hanno testimo-niato contro di noi, dichiarando il falso, negando cioe le preghiere, loschiaffo ed il maltrattamento che io ho subito per mano loro, dopo chela signora Patrizia le aveva obbligate a farlo.

Mi ritengo una vittima alla quale la giustizia ha consentito di avereuna vittoria effimera. Di questo non mi do pace, perche non e questa lavittoria che volevo: tutt’altro.

SERRA (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI). Avete pagatoper entrare in quella comunita?

SABUCCI. A differenza degli altri gruppi di cui si e parlato qui oggi,si tratta di somme sicuramente inferiori: mia madre, comunque, nel corsodegli anni ha dato circa 12 milioni alla signora Patrizia, con la promessache le sarebbero poi stati restituiti, cosa che pero non e mai accaduta.

Considerate che comunque tutte le persone che fanno parte di quelgruppo pseudoreligioso sono costrette a dare un contributo in termini eco-nomici, sia facendo la spesa che chiedendo un mutuo, ed e sempre la si-gnora Patrizia a gestire poi tutti i soldi.

MARITATI (PD). Eravate impiegati anche per fare dei lavori: chetipo di lavori?

SABUCCI. All’epoca le mansioni erano suddivise: mia madre, in-sieme con un’altra signora (Giuseppina), doveva occuparsi ad esempiodella cucina e del cibo.

MARITATI (PD) Questo per quanto riguarda la vita all’interno dellacomunita. Vorrei sapere, pero, se anche all’esterno svolgevate una qualcheattivita lavorativa che potesse produrre economicamente guadagno per lacomunita.

SABUCCI. Mia madre fu mandata a fare la vendemmia e il suo gua-dagno, nella forma della cosiddetta decima, entrava poi nella casa: era la

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«santona», pero, a decidere come gestire i soldi, che confluivano in unaspecie di cassa comune.

BRUNO (Per il Terzo Polo: ApI-FLI). Perche parla di «santona»?

SABUCCI. Perche era lei il capo; se vuole, puo chiamarla anche cosı.

MUGNAI (PdL). Come mai sua madre e entrata in contatto con que-sta persona?

SABUCCI. La conobbe nel 1991-1992 in vacanza: mia madre ando arestituire il portafoglio che era stato perduto dal padre della signora Patri-zia e cosı, sfortunatamente, fece la sua conoscenza.

MUGNAI (PdL). Quindi fu un incontro casuale.

SABUCCI. Sı, e cosı.

BRUNO (Per il Terzo Polo:ApI-FLI). Per quanto mi riguarda, vorreicapire se questa persona esercitava la sua «attivita» anche al di fuori dellacomunita di cui lei ha fatto parte, cioe se anche al di fuori del gruppo in-contrava gente e provvedeva – mi si passi il termine volutamente forte – afare «miracoli».

SABUCCI. Sı, andava spesso in giro. Si recava quasi sempre in pic-coli centri, dove conosceva gia qualcuno; rimaneva lı qualche giorno, an-che una settimana, e durante la permanenza molte erano le persone che sipresentavano da lei per conoscerla. Cosı, mi pare che conobbe, ad esem-pio, Fabio Alessandrini, che all’epoca aveva la madre malata.

BRUNO (Per il Terzo Polo: ApI-FLI). Mi permetta un’ultima do-manda.

Guardando con gli occhi di oggi a quella sua esperienza, le pare chequella signora avesse un livello di conoscenza scientifica e una cognizionedi tecniche paragonabili a quelli dei gruppi di cui prima ci e stato riferito,o le sembra che si trattasse invece di qualcosa di un po’ piu «artigianale»?

SABUCCI. Le tecniche sono le stesse. E ovvio, poi, che ci sono percosı dire gerarchie anche tra le sette, in relazione al fatto che siano piu omeno «potenti», per cui ci sono realta come Scientology e altre comequella in cui mi sono ritrovata io; le tecniche di manipolazione, pero,sono le medesime (stanchezza, isolamento affettivo), nel senso che e iden-tico il modus operandi.

SERRA (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI). Nell’espe-rienza che ci e stata riferita poco fa c’era pero anche un aspetto sessualeche mi pare nel suo caso invece non ci sia stato.

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SABUCCI. Da quanto ricordo, fortunatamente non mi ha mai obbli-gato a fare cose strane. Pero so per certo che c’e stato un ragazzo chee stato obbligato ad avere rapporti anche con bestiame, con animali. Que-sto e avvenuto molti anni fa.

PRESIDENTE. Vorrei che ora prendessero la parola i due giornalistiche hanno condotto uno studio su questa materia.

PITRELLI. Gentili senatrici e gentili senatori, sono Stefano Pitrelli e,insieme al mio collega Gianni del Vecchio, ho scritto un libro per Rizzoli,uscito l’anno scorso ed intitolato «Occulto Italia». Ci tengo a precisare,anche da parte del mio collega, che noi non siamo fuoriusciti, non siamoparenti o amici di fuoriusciti e non abbiamo una vendetta personale da in-seguire. Ci siamo approcciati a questo tema perche la casa editrice avevaintenzione di pubblicare un libro su di esso; hanno letto un’inchiesta cheavevamo fatto per «l’Espresso», gli e piaciuta ed hanno pensato di allar-gare l’ambito di ricerca.

Quindi ci siamo avvicinati da laici all’argomento; non siamo deglipsicologi, non siamo degli psichiatri e neanche possiamo considerarci de-gli esperti di sette. Come giornalisti, ci siamo avvicinati all’argomentosemplicemente con un po’ di scetticismo e abbiamo osservato che, ven-t’anni dopo l’abolizione del reato di plagio da parte della Consulta, i vostricolleghi parlamentari francesi nel 2001 hanno dato forma ad un nuovotipo di reato, che si chiama «mise en etat de sujetion» e che noi nel libroabbiamo tradotto come «assoggettamento» o «messa in stato di sogge-zione».

La nascita di questo reato ha goduto di un ampio consenso istituzio-nale (loro lo chiamano «consenso repubblicano»); questo dimostra che,fuori dai pericoli di derive autoritarie (che si sono intraviste con il casoBraibanti, che porto alla cancellazione del reato di plagio), esiste unmodo di approcciarsi a questo problema che non passa attraverso loschiacciamento dell’opinione e dei diritti di liberta di religione, di mani-festazione del pensiero, eccetera. Infatti, una cosa che risulta ben chiaradal testo di legge About-Picard (i due relatori, uno centrista e una sociali-sta) e proprio il fatto che – cito l’ex senatrice Picard – il testo della leggenon riguarda la liberta di pensiero o di culto, ma individua un reato, non lecaratteristiche personali di chi lo commette. Questo significa che, quandosi parla di assoggettamento in Francia, non si sta a pensare se il reato siastato commesso da una setta o da una santona, ma si vanno ad analizzare icomportamenti che il singolo guru assume; che sia poi un prete di unqualsiasi tipo di religione o un esponente di un gruppo filosofico, questoe del tutto secondario.

Al di la dell’aspetto repressivo, che evidentemente ha una sua ragionese le parti politiche si sono trovate cosı ampiamente d’accordo su questodiscorso, c’e un aspetto di tutela. Voi avete qui ascoltato, come noi ab-biamo fatto nel corso dei nove mesi di lavoro che abbiamo dedicato a que-

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sto libro, delle testimonianze di persone che sono passate attraverso le ma-glie di queste organizzazioni.

In Francia hanno deciso che queste persone vanno tutelate, anche per-che, in assenza di una tutela, il coraggio manifestato dalle persone chehanno parlato qui oggi non e facile da trovare, perche e facile andare in-contro alle accuse e alle denunce per diffamazione; anche la stampa trovamolto difficile – questo lo possiamo dire in prima persona – affrontarequesto argomento danzando intorno alle parole per evitare di vedersi pio-vere addosso gli avvocati, che subito inseguono ogni tipo di parola scom-posta per farti passare dei guai.

Noi siamo riusciti, grazie ad un lavoro ampiamente documentato, an-che e soprattutto attraverso materiali presi direttamente dalle organizza-zioni che abbiamo studiato, a evitare quel proiettile (se mi si passa la me-tafora). Ma e difficile trovare liberta di stampa, da questo punto di vista;sono pochi gli esempi di nostri colleghi che fanno un lavoro su questo ar-gomento. Perche? Perche si ha paura, perche gli uffici legali molto spessosono in house, il che significa che sono i membri stessi di questi gruppi agestire l’aspetto legale. Chiaramente, se e il membro stesso ad agire, cisono anche poche spese, cosa che evidentemente non si puo dire per lepersone che vengono chiamate in causa.

Al di la di questo, per tornare alla Francia, abbiamo gia parlato del-l’aspetto repressivo e dell’aspetto di tutela dei fuoriusciti; ma c’e anche undiscorso preventivo. Quando uno dei casi di cui abbiamo parlato approdadavanti ad un magistrato, quest’ultimo non necessariamente e informatosulle dinamiche di un gruppo settario; anzi, piu che altro si puo direche l’aspetto piu condiviso sia quello dell’ignoranza, in un senso non cri-tico ma neutro, di descrizione di una non consapevolezza. Ragion per cuiin Francia il ministero della giustizia e la scuola nazionale di magistraturaorganizzano ogni anno dei corsi di formazione sul rischio settario, proprioper informare i giudici su questo fenomeno sociale.

In piu, esiste una commissione interministeriale (la cosiddetta «Mivi-ludes») per la lotta contro le derive settarie, che nacque all’epoca ed e an-cora attiva. Qual e l’importanza di una consapevolezza, anche a livelloparlamentare, dei problemi connessi a quelle che loro definiscono derivesettarie? C’e da dire che una cosa che noi abbiamo documentato, preva-lentemente nel nostro libro, e la grande, fortissima, intensa e quotidianaattivita lobbistica dei piu intraprendenti fra i gruppi che abbiamo studiato.Possiamo fare un esempio, molto recente: nel novembre 2010 e stata de-positata da alcuni parlamentari una proposta di legge che e praticamenteun testo fotocopia di una proposta realizzata dai lobbisti di un’organizza-zione molto potente, che non e fra quelle che sono state menzionate oggi.Questo testo di legge farebbe sicuramente gola ai diretti interessati, cioe aquesta organizzazione di cui abbiamo parlato nel libro, ma anche ad altreorganizzazioni che, come abbiamo visto, hanno dei punti in comune nonindifferenti, sia nelle modalita di approccio ai loro membri sia nel mododi rapportarsi all’esterno. Ragion per cui possiamo dire che questo testo dilegge in qualche modo fa gola a gruppi come questi.

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Cosa prevede questo testo di legge? Esso viene definito «Riconosci-mento e disciplina delle comunita intenzionali». «Comunita intenzionali»e un modo gentile di chiamare le organizzazioni sociali di cui molte diqueste organizzazioni si dotano. Secondo il capo dei lobbisti di questa or-ganizzazione, grazie alle comunita intenzionali si potranno stabilire rap-porti di lavoro al loro interno in regime di agevolazione fiscale. Com’estato osservato in precedenza, oltre agli introiti che vengono prelevatidalle tasche degli adepti, un aspetto molto importante sono le braccia. Estato chiesto poco fa se tutte le vittime e tutti gli adepti di queste organiz-zazioni siano ricchi. Non e cosı: ci sono i ricchi che hanno i soldi e cisono i poveri che hanno le braccia. Ricordiamoci che si tratta di macchinee che, come macchine, hanno bisogno di forza lavoro. Quello che tu nonpuoi dare dal tuo portafoglio lo puoi dare con le tue braccia. Agevolare ilrapporto che queste organizzazioni hanno con il lavoro significa quindiagevolare i loro sistemi di mungitura delle forze dei loro adepti. Dopodi-che c’e un altro aspetto piuttosto rilevante.

MARITATI (PD). Vorrei chiederle di specificare meglio questo di-scorso sul lavoro. Loro reperiscono posti di lavoro e quindi li introduconoal lavoro, avendo poi un guadagno? Questo e il sistema?

PITRELLI. Ci sono modalita diverse. Ci sono dei lavori da svolgerefuori, per portare tassati uno stipendio a casa; ci sono poi dei lavori dasvolgere all’interno dell’organizzazione, anche solo pulire le stanze, ovvia-mente gratis. Non sono una cosa da poco questi lavori. Lo dico perche ildiscorso del lavoro da svolgere all’interno apre un capitolo di cui e diffi-cile considerare l’importanza. Nel momento in cui la vita del membroviene assorbita dal lavoro fuori dalla setta, dal lavoro dentro la setta edalle preghiere, gli spazi privati vengono azzerati e tutti i momenti chel’individuo normalmente dedica alla cura del proprio libero pensiero ven-gono annichiliti.

MUGNAI (PdL). Mi e parso di comprendere che le tipologie sono lepiu diverse – alcune hanno una finalita tipicamente religiosa, altre appa-rentemente piu sociale o assistenziale – mi chiedevo pero quali sono lemodalita attraverso le quali catturano inizialmente il consenso. Abbiamocapito meglio come poi lo mantengono all’interno e la tecnica di manipo-lazione vera e propria, sulla quale credo si possa intervenire piu efficace-mente, pero, evidentemente, ci sono anche delle tecniche per adescare. Auna persona normale difficilmente vorrebbe in mente di avvicinarsi a unarealta del genere, se non ci sono motivazioni che spingono.

DEL VECCHIO. Parlando con i fuoriusciti da queste organizzazioni eemersa una cosa.

PITRELLI. Segnalo la presentazione nel novembre del 2010 alla Ca-mera dei deputati di un disegno di legge in materia di comunita intenzio-

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nali, il quale rischierebbe di favorire una particolare setta attiva nel Norddel Paese.

BRUNO (Per il Terzo Polo:ApI-FLI). Ci sono comunita terapeutichenelle quali c’e un condizionamento rispetto a quello che lavora all’interno,ma l’intento mi sembra un altro e noi vogliamo saperlo.

PITRELLI. Il discorso sulle comunita internazionali non si concludecon quello che abbiamo detto finora. Con l’approvazione delle comunitaintenzionali ci sarebbe la possibilita per queste associazioni di finanziarsicon donazioni, lasciti, eredita ed erogazioni liberali.

LI GOTTI (IdV). Ci sarebbe la depenalizzazione degli illeciti.

PITRELLI. E del lavoro nero.

DEL VECCHIO. Per rispondere alla domanda del senatore Mugnai,volevo dire che, parlando con le persone che sono riuscite a uscire da que-ste sette, ho notato che l’entrata e coincisa quasi sempre con un periodo diforte difficolta personale. Dalla nostra indagine e risultato che quasi al 100per cento dei diversi fuoriusciti con cui abbiamo parlato e accaduto que-sto.

SERRA (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI. Hanno unadebolezza psicologica.

DEL VECCHIO. Sı, pero non e connessa con una fragilita della per-sona, ma del periodo.

PITRELLI. Il problema e che, a volte, la debolezza non sta solo nellapsicologia delle persone, ma puo essere anche delle istituzioni: alcune or-ganizzazioni aspirano o sono arrivate molto vicino al riconoscimentodell’8 per mille. Se mettiamo da parte per un momento l’aspetto econo-mico, l’8 per mille apre le porte a scuole, ospedali, caserme e carceri ea una serie di luoghi sensibili.

BRUNO (Per il Terzo Polo: ApI-FLI). Si riconosce il 5 per millecome alle Onlus o l’8 per mille in qualita di enti religiosi?

DEL VECCHIO. Un ente religioso riconosciuto, oltre all’8 per mille,puo chiedere di avere i propri cappellani militari o di far entrare i propriministri di culto negli ospedali. Se c’e un bambino che ha dei familiariappartenenti al gruppo riconosciuto, a scuola si puo chiedere l’ora di reli-gione.

ALLEGRINI (PdL). Signor Presidente, poiche credo che dobbiamoapprofondire questi aspetti e non abbiamo ancora visto il filmato e il dos-

sier, se siete d’accordo, aggiornerei i lavori per evitare di trattare il tema

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in maniera superficiale. Vorrei che tornaste insieme al dottor Giacovazzoper comprendere meglio. Ci sono inoltre anche altre persone che hannochiesto di essere audite.

PRESIDENTE. Se non ci sono obiezioni, rinvio il seguito dell’audi-zione ad altra seduta.

Ringrazio gli ospiti per il contributo fornito ai nostri lavori. Comu-nico che tutti i contributi scritti forniti dagli auditi saranno disponibiliper la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione. Poichenon vi sono osservazioni, cosı resta stabilito.

Rinvio altresı il seguito dell’indagine conoscitiva in titolo ad altra se-duta.

I lavori terminano alle ore 16,25.

Licenziato per la stampa dall’Ufficio dei Resoconti

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